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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Novembre 2012
SPERANZA PER UNA NUOVA CURA EFFICACE PER LA MALARIA  
 
Bruxelles, 28 novembre 2012 - Un progetto di ricerca portato avanti in modo congiunto da chimici dell´Imperial College London nel Regno Unito e biologi all´Istituto Pasteur/centro nazionale della ricerca scientifica (Cnrs) in Francia ha aperto la porta a una nuova promettente cura per la malaria. I ricercatori sono riusciti a identificare un nuovo mezzo per debellare i parassiti del Plasmodium trasportati dal sangue che causano la malattia. La loro ricerca è stata in parte supportata da una sovvenzione del Consiglio europeo della ricerca (Cer). La malaria causa fino a 3 milioni di morti ogni anno, affliggendo in modo particolare persone vulnerabili come i bambini con meno di cinque anni e le donne gravide. Essa è diffusa prevalentemente nelle regioni tropicali di Africa, Asia e America latina. Inoltre, l´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel 2011 ne ha segnalato 102 casi in Europa. Anche se attualmente ci sono delle cure per la malaria, il parassita del Plasmodium sta rapidamente diventando resistente ai farmaci più comuni, e c´è quindi un bisogno estremo di nuove strategie per affrontare la malattia. I gruppi di ricerca che collaborano hanno identificato un nuovo possibile farmaco per la malaria formato da molecole che interferiscono con le istone metiltransferasi del parassita, enzimi fondamentali per la crescita del parassita e la sua vitalità durante la fase ematica del suo ciclo vitale. I nuovi farmaci uccidono rapidamente i parassiti in coltura, e sono anche in grado di ridurre considerevolmente l´infezione del parassita nei topi in un solo giorno. Questi risultati sono stati pubblicati a ottobre nel Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). Il dott. Matthew Fuchter dell´Imperial College London ha parlato di quanto sia importante trovare nuovi trattamenti e del nuovo punto debole nel parassita che entrambi i team hanno scoperto: "Il Plasmodium falciparum causa il 90 per cento delle morti da malaria, e la sua capacità di resistere alle attuali terapie si sta diffondendo in modo sensibile. Anche se si stanno sviluppando molti nuovi farmaci, una parte significativa di essi sono solo lievi modifiche, che funzionano come quelli attuali, e possono quindi essere efficaci solo a breve termine. Noi riteniamo di aver trovato il "tallone di Achille" del parassita, usando una molecola che disturba molti processi fondamentali per la sua sopravvivenza e sviluppo." I team di ricerca sono riusciti a identificare i due composti chimici che influiscono sulla capacità del Plasmodium falciparum di effettuare la trascrizione, il processo chiave che traduce il codice genetico nelle proteine. A differenza della maggior parte dei farmaci antimalarici, questi composti sono in grado di uccidere il parassita durante il periodo ematico di 48 ore del suo complesso ciclo vitale, quando cresce e si differenzia. "Un aspetto particolarmente eccitante di questa scoperta è la capacità di questa nuova molecola di eliminare rapidamente tutte le tracce del parassita, agendo almeno con la stessa velocità del miglior farmaco antimalarico attualmente disponibile," fanno notare i principali ricercatori di questo studio. Test iniziali condotti presso il laboratorio Arthur Scherf all´Istituto Pasteur hanno inoltre mostrato che le molecole erano in grado di uccidere ceppi del Plasmodium che avevano sviluppato una resistenza ai trattamenti in uso, anche se gli scienziati dicono che sono necessari altri esperimenti per confermare questi risultati. Il gruppo spera di perfezionare queste molecole, aumentando così la loro efficacia, in modo che questa diventi una strategia attuabile per curare la malaria negli esseri umani. Gli scienziati sperano che questo porterà allo sviluppo di una cura efficace per la malaria entro i prossimi 10 anni. La loro ricerca è stata in parte finanziata da una sovvenzione Advanced Grant del Cer assegnato al professor Arthur Scherf dell´Istituto Pasteur nel 2009 per il progetto Plasmoescape. La loro ricerca ha anche ricevuto una sovvenzione dalla New York Pasteur Foundation e dalla Bill and Melinda Gates Foundation. Per maggiori informazioni, visitare: Proceedings of the National Academy of Sciences http://www.Pnas.org/  Istituto Pasteur http://www.Pasteur.fr/ip/easysite/pasteur/en    
   
   
QUARTA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL´ESSERE UMANO AUMENTATO ´13  
 
Stoccarda, 28 novembre 2012 - La quarta conferenza internazionale sull´essere umano aumentato ´13 (Augmented Human ´13) si terrà il 7 e 8 marzo 2013 a Stoccarda, in Germania. Già da qualche tempo la ricerca studia come la tecnologia possa essere usata per aumentare le capacità umane. L´amplificazione dell´intelligenza è ampiamente studiata in informatica, nell´ambito di tentativi di applicare l´intelligenza umana ad applicazioni robotiche. L´idea fu proposta per la prima volta negli anni 1950 e 1960 da pionieri nel campo della cibernetica e dei primi computer. Oggi una parte di questa ricerca si sta occupando della capacità di un sistema umano di raggiungere il giusto l´equilibrio tra hardware, software e capacità umane in modo da ottimizzare le prestazioni e la funzionalità generali del sistema. Questo potrebbe anche permettere di progettare una tecnologia in grado di ottimizzare il potenziale umano. L´evento esaminerà le tecnologie che aumentano le capacità umane per un maggiore benessere e un´esperienza umana piacevole. Per ulteriori informazioni, visitare http://www.Hcilab.org/ah2013/    
   
   
AUMENTARE L´ATTIVITÀ FISICA - RIDURRE IL RISCHIO DI DEMENZA  
 
Bruxelles, 28 novembre 2012 - Un nuovo studio rivela che le persone anziane che aumentano la loro attività fisica possono ridurre le loro probabilità di soffrire di demenza. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Stroke dell´American Heart Association. L´articolo mostra che gli anziani non disabili che svolgono regolarmente attività fisica erano in grado di ridurre il rischio di demenza vascolare del 40 % e il deterioramento cognitivo di qualsiasi eziologia del 60 %. L´effetto protettivo di una regolare attività fisica non era influenzata dall´età, istruzione, cambiamenti nella materia bianca del cervello o da precedente storia di ictus o diabete, hanno detto i ricercatori. Questi risultati sono basati su uno studio prospettico europeo multinazionale che ha incluso valutazioni cognitive annuali complete per tre anni. Inoltre, i risultati vanno ad aggiungersi a un numero crescente di prove che indicano che una regolare attività fisica favorisce la salute del cervello, hanno detto i ricercatori. "Si consiglia vivamente di praticare un´attività fisica di intensità moderata per almeno 30 minuti 3 volte la settimana, per prevenire i disturbi cognitivi," ha detto Ana Verdelho, autrice principale dello studio e ricercatrice di neuroscienze presso l´Ospedale Santa Maria dell´Università di Lisbona, in Portogallo. "Questo è particolarmente importante per le persone con fattori di rischio cardiovascolari, come l´ipertensione, l´ictus o il diabete." La demenza è un deterioramento delle capacità mentali. È difficile notarla allo stadio iniziale, dato che di solito progredisce lentamente; le prime indicazioni si hanno quando la memoria, il pensiero e il giudizio sono compromessi e si ha un deterioramento della personalità. Si sviluppa lentamente e colpisce soprattutto gli ultrasessantenni. È una delle più importanti cause di disabilità negli anziani; con il crescere del numero degli anziani in molte popolazioni, creserà anche il numero di pazienti affetti da demenza. La causa più comune di demenza nell´Unione europea è la malattia di Alzheimer, che rappresenta circa il 50 - 70 % dei casi. Lo studio ha coinvolto 639 sessantenni e settantenni; il 55 % erano donne delle quali quasi il 64 % ha detto che erano attive almeno 30 minuti al giorno, 3 volte alla settimana. Tali attività comprendevano corsi di ginnastica, camminare a piedi e andare in bicicletta. L´american Heart Association raccomanda almeno 150 minuti di esercizio fisico moderato ogni settimana o 75 minuti di attività fisica intensa, per una salute ottimale. I ricercatori hanno effettuato risonanze magnetiche (Mri) all´inizio e alla fine dello studio per valutare i cambiamenti della materia bianca nel cervello, un indicatore di un possibile declino cognitivo. "I danni della sostanza bianca cerebrale sono implicati in problemi cognitivi quali la depressione, difficoltà di deambulazione e disturbi urinari," ha detto la Verdelho. "Le alterazioni della sostanza bianca sono molto comuni nelle persone anziane e sono soprattutto associate a fattori di rischio cardiovascolare come l´ipertensione e l´ictus." Nel corso dello studio i ricercatori hanno interrogato i partecipanti - in interviste telefoniche e visite cliniche - sulla depressione, la qualità della vita e lo svolgimento delle attività giornaliere. Al termine del follow-up, 90 pazienti avevano sviluppato la demenza, tra cui 54 con demenza vascolare, in cui il flusso di sangue al cervello alterato provoca il declino cognitivo, e 34 pazienti soddisfacevano i criteri per la malattia di Alzheimer. Altri 147 pazienti avevano sviluppato un deterioramento cognitivo, ma non la demenza. Vale anche la pena ricordare che un´attività fisica regolare può alleviare la tensione, l´ansia, la depressione e la rabbia. Mentre si può notare una "sensazione di benessere" subito dopo l´attività fisica, la maggior parte delle persone nota anche un miglioramento del benessere generale nel tempo durante le settimane e i mesi in cui l´attività fisica diventa parte della loro routine. Per maggiori informazioni, visitare: Unione europea - malattie gravi e croniche http://ec.Europa.eu/health/major_chronic_diseases/diseases/alzheimer/index_en.htm Università di Lisbona http://www.Ul.pt/  
   
   
LA DANZA FAVORISCE LA SALUTE MENTALE DELLE ADOLESCENTI  
 
Bruxelles, 28 novembre 2012 - Depressione, stress, stanchezza e anche il mal di testa che affliggono le ragazze giovani possono essere alleviati dedicandosi regolarmente al ballo, secondo uno studio che ha monitorato 112 ragazze svedesi di età compresa tra i 13 e 19 anni. Lo studio, intitolato "Influencing Self-rated health among adolescent girls with dance intervention" (Influenzare la salute autovalutata tra le adolescenti con interventi di danza) è stato gestito da una fisioterapista, Anna Duberg dell´ospedale universitario di Örebro, che è anche candidata per un dottorato presso l´Università di Örebro, in Svezia. L´obiettivo era di capire se la danza influenza la salute autovalutata (Srh) delle ragazze adolescenti con problemi come stress e sintomi psicosomatici. In molte casi, le ragazze avevano cercato consulenza medica all´infermeria della scuola per quanto riguarda i sintomi come l´ansia, la depressione, la stanchezza, il mal di testa e i dolori alla schiena, al collo e alle spalle. Nello studio, 59 delle ragazze sono state randomizzate a un gruppo che regolarmente ballava insieme 2 giorni alla settimana, mentre 53 ragazze di un gruppo di controllo non hanno cambiato le loro abitudini di vita. L´intervento comprendeva lezioni di danza della durata di 75 minuti, due volte alla settimana per un periodo di 8 mesi, in cui ci si concentrava sulla gioia del movimento, piuttosto che sulle prestazioni. Il risultato principale di questo studio è stato che le ragazze che hanno partecipato all´attività di danza hanno migliorato la loro salute autovalutata rispetto a quelle del gruppo di controllo. I risultati mostrano anche una forte partecipazione e un´esperienza positiva, che suggeriscono che un intervento con la danza può essere adatto per le ragazze adolescenti che internalizzano i loro problemi. In conclusione, i risultati dello studio suggeriscono che la pratica regolare della danza sia una strategia per la prevenzione e il trattamento del malumore e della depressione. Si è anche rivelato che la danza porta a una maggiore autostima e a una maggiore capacità di affrontare i problemi di tutti i giorni, rispetto al gruppo di controllo. L´effetto positivo è stato osservato otto mesi dopo la conclusione dell´attività di danza. In definitiva, il 91 % delle ragazze del gruppo di danza ha dichiarato che lo studio sulla danza è stato un´esperienza positiva. Commentando lo studio, la dott.Ssa Anna Duberg dell´ospedale universitario di Örebro ha detto: "In base a questi risultati, nonostante i problemi come lo stress e i sintomi psicosomatici (e altre potenziali problematiche legate all´essere ragazze adolescenti), la danza può creare una forte partecipazione e un´esperienza positiva per le partecipanti, indirizzando a nuove abitudini sane. Nel lungo termine, questo può portare a uno stile di vita più salutare". I benefici della danza sono stati già in passato stati oggetto di numerosi studi di ricerca. La danza è spesso vista come un modo per lo sviluppo di molte delle caratteristiche di un bambino che sta crescendo. Dal punto di vista fisico, può aumentare la flessibilità, la gamma di movimento, la forza fisica e la resistenza. I movimenti ripetitivi della danza possono anche migliorare il tono muscolare, correggere la postura, aumentare l´equilibrio, il coordinamento e in generale la salute cardiovascolare. Mentalmente, la danza può portare a un miglioramento della stima di sé, e delle abilità sociali e comunicative, ma può anche sviluppare la fiducia e alleviare i timori relativi all´esibirsi davanti a un pubblico. I bambini tendono a muoversi in modo naturale e a imparare schemi di movimento con la facilità con cui imparano una lingua. La danza può essere vista come potente forma di espressione a partire da un´età molto giovane. Per maggiori informazioni, visitare: Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine del Journal of the American Medical Association (Jama): http://archpedi.Jamanetwork.com/article.aspx?articleid=1390784  Università di Örebro, Svezia: http://www.Oru.se/english/    
   
   
SERVIZIO SANITARIO, FORMIGONI VUOLE CHE IL GOVERNO CHIARISCA  
 
 Milano, 28 novembre 2012 - Le dichiarazioni di del presidente del Consiglio Mario Monti sul Servizio sanitario nazionale "ci preoccupano moltissimo". E´ necessario ora che "il Governo chiarisca esattamente cosa significa che ´la sostenibilità futura potrebbe non essere garantita´, ossia in quale misura e in che percentuale i servizi non saranno più assicurati ai cittadini". Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. "Quelle di Monti - ha spiegato Formigoni - non sono affermazioni di poco conto, tenendo presente anche la costante riduzione del Fondo sanitario nazionale, che, per la prima volta nel 2013, diminuirà in cifra assoluta, mentre in passato cresceva meno di quanto avrebbe dovuto, rispetto all´inflazione delle spese sanitarie, che è circa il doppio di quella del Paese". I continui tagli "che colpiscono soprattutto le Regioni virtuose come la Lombardia", uniti al mancato rinnovo del patto della Salute, "che detta i criteri di distribuzione e di utilizzo dei fondi", sono, secondo Formigoni, "due fatti gravi, a cui si sono aggiunte oggi le affermazioni di Mario Monti, che provocano un allarme straordinariamente serio". Nella giornata di domani, ha riferito Formigoni, i presidenti di Regione incontreranno al Senato i capigruppo dei partiti che sostengono il governo Monti per parlare di spending review e, visti gli sviluppi odierni, anche del Servizio sanitario nazionale. "Il Governo - ha sottolineato Formigoni - deve assumersi fino in fondo la responsabilità di dire ai cittadini in cosa consisterà questa diminuzione di servizi e come si intende intervenire di conseguenza".  
   
   
SANITA’: ZAIA, “MONTI GUARDI PRIMA IL BUCO NERO DA ROMA IN GIU’”  
 
Venezia, 28 novembre 2012 - “E’ più che evidente che al Presidente del Consiglio stanno sfuggendo gli elementi strutturali della vicenda sanità. Non esiste una sanità nazionale, perché questo Governo ha lasciato sopravvivere il buco nero della sanità che non funziona e che da Roma in giù presenta le caratteristiche di una vera e propria rotta nazionale, a fronte di sistemi sanitari come quelli veneto, emiliano, lombardo e toscano che funzionano”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. “Il professor Monti – aggiunge Zaia - dovrebbe riguardarsi i libri mastri dei conti, per rendersi conto che le sue affermazioni non sono altro che una provocazione. Metta piuttosto le mani, il prof Monti, nelle sanità che non sono nemmeno in grado di farci vedere un bilancio; chiuda gli ospedali che hanno 250 posti letto e 50 primari. Ci dica cosa pensa, il prof Monti, del crac non annunciato, ma esibito da 4 o 5 Regioni, a cui il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna e la Toscana sono costrette da un sistema iniquo a ripianare inefficienze, inefficacia e sprechi”. “Solo poi - conclude Zaia - sarà titolato a parlare del modello veneto che anche in questi anni, pur provenendo da un sistema complessivamente positivo, ha saputo razionalizzare e perfino reinvestire. Non vorrei che il prof Monti pensasse che dopo averci spolpato con il fisco, siamo anche disponibili a farci togliere il diritto alla salute che qui paghiamo col nostro lavoro e con le nostre tasse”.  
   
   
NO ALLE CHIUSURE SELVAGGE DEGLI OSPEDALI PIEMONTESI  
 
Torino, 28 novembre 2012 - Secca presa di posizione del presidente Cota sui contenuti del decreto sulla sanità: “Ci siamo stufati di prendere mazzate sui denti da Roma. Gli esponenti di questo Governo hanno l’abitudine di parlare tanto e fare poco. Non accetteremo chiusure selvagge dei nostri ospedali da parte di chi non conosce il territorio del Piemonte, e per difenderli siamo pronti ad un’opposizione durissima”. “Il Piemonte - ha rimarcato Cota - ha un territorio con 1.206 Comuni, in buona parte montano, ed ha tempi di percorrenza lunghi tra paese e paese. Non è possibile stabilire da Roma quali ospedali devono chiudere, ma si deve lavorare tenendo conto delle esigenze del territorio. Noi abbiamo fatto in anticipo questo lavoro di razionalizzazione con la riforma sanitaria”. Il 28 e 29 novembre l’assessore regionale alla Sanità, Paolo Monferino, sarà a Roma per spiegare che i parametri che ci vogliono imporre non vanno bene e che per il Piemonte occorre una certa flessibilità.  
   
   
TOSCANA-CINA, PROSEGUE LA COLLABORAZIONE IN AMBITO SANITARIO  
 
Firenze, 28 novembre 2012 – Prosegue la collaborazione tra Toscana e Cina in campo sanitario. Una nuova tappa è costituita da due importanti accordi siglati nei giorni scorsi tra lo Human Health Resource and Development Center (Governo centrale di Pechino, Ministero della salute) rispettivamente con l’azienda sanitaria 10 di Firenze (ha firmato il direttore generale Paolo Morello) e l’azienda ospedaliero-universitaria di Siena (ha firmato il dg Pierluigi Tosi). I due accordi, che si inseriscono nella School of Policy Health, nel 2013 porteranno in Toscana circa 150 medici specializzati provenienti da tutta la Cina, che faranno attività di formazione su tecnologie sanitarie e modelli organizzativi di eccellenza in sanità presenti sul territorio regionale. Ai partner cinesi (la direttrice Chen Ran) è stata consegnata una mappatura di tutte le eccellenze del sistema sanitario toscano dove i medici potranno effettuare la loro formazione. Per questa formazione, la Cina paga alla Toscana complessivamente 400.000 euro: 3.300 euro a persona per un’attività di training di tre mesi. In occasione della firma dei due accordi, una delegazione del Bejing Weirenweiye International Medicine Research Center, accolta da dirigenti dell’assessorato al diritto alla salute, ha visitato alcune eccellenze del nostro sistema sanitario, tra cui la centrale operativa del 118 di Firenze, il reparto di neonatologia dell’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli, la scuola di robotica della Asl 9 di Grosseto, i reparti dell’azienda ospedaliera Le Scotte di Siena, l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. La visita dei funzionari cinesi ha permesso di rafforzare il rapporto di colaborazione, attivo già da quattro anni, tra il Ministero della salute cinese e la Regione Toscana, per il proseguimento di iniziative di formazione rivolte a dirigenti, medici e personale sanitario cinese. La School of Policy, promossa dall’assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana in collaborazione con Toscana Promozione, grazie a un accordo tra Regione e Confindustria Toscana, è una piattaforma regionale che promuove percorsi di alta formazione in ambito sanitario rivolti a partner internazionali (in questo caso, la Cina), e si propone di divenire uno strumento di promozione: del sistema sanitario toscano e delle sue eccellenze; della cooperazione scientifica tra università e strutture sanitarie; delle imprese toscane impegnate nel settore della salute; di attrazione di investimenti dall’estero. Il rapporto tra le istituzioni toscane e cinesi è stato facilitato anche grazie all’agenzia Lama, in quanto partner tecnico individuato dalla Regione Toscana, nonché soggetto di riferimento per il Dipartimento Risorse Umane del Ministero Cinese.  
   
   
ONCOLOGIA, NESSUN REPARTO A RISCHIO IN REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 28 novembre 2012 - In riferimento all´allarme lanciato ieri dal Cipomo (Collegio italiano primari oncologi medici ospedalieri) l´Assessorato alla Sanità della Regione precisa che "in Lombardia nessun reparto di oncologia è a rischio e non è prevista la chiusura di nessuno di questi reparti".  
   
   
SANITA’: GIUNTA VENETA AUTORIZZA COPERTURA 15 PRIMARIATI  
 
 Venezia, 28 novembre 2012 - La Giunta regionale, nella sua seduta di ieri su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto, ha autorizzato l’avvio delle procedure di selezione per la copertura di 15 primariati, nelle Ullss 1 di Belluno, 6 di Vicenza, 10 del Veneto Orientale, 12 di Venezia, 16 di Padova, 22 di Bussolengo e nelle Aziende Ospedaliere di Padova e Verona. “Con questa decisione – sottolinea Coletto – deroghiamo al blocco dei primariati deciso nel marzo scorso in quanto, come prevedeva la delibera di allora, ci troviamo di fronte a situazioni e richieste di assoluta eccezionalità, accompagnate da motivazioni congrue. Significa – aggiunge l’assessore – che, come più volte ribadito, il primo obiettivo delle nostre scelte è e rimane il miglior funzionamento del sistema sanitario, e che non ci sono problemi a coprire posizioni vacanti dove ve ne sia davvero bisogno per garantire la funzionalità delle strutture”. Questo l’elenco delle strutture interessate: Ulss 1 di Belluno: direzione delle unità operative di cardiologia e urologia dell’ospedale di Belluno e di medicina generale dell’ospedale di Agordo. Ulss 6 di Vicenza: direzione delle unità operative di oncologia e chirurgia maxillo facciale del presidio ospedaliero di Vicenza. Ulss 10 Veneto Orientale: direzione di un’unità operativa di psichiatria-disturbi alimentari da individuare tra le direzioni attualmente vacanti e di cui l’Azienda ha richiesto copertura. Ulss 12 Veneziana: direzione delle strutture di cardiologia, cardiochirurgia e oncologia del presidio ospedaliero di Venezia-mestre. Ulss 16 di Padova: direzione della struttura complessa “Servizio Tutela Salute Anziani” e di un distretto sociosanitario da individuare tra le direzioni di distretto attualmente vacanti e di cui l’Azienda ha chiesto copertura. Ulss 22 di Bussolengo: direzione delle strutture complesse di medicina fisica e riabilitazione e di ortopedia e traumatologia. Azienda Ospedaliera di Padova: direzione della struttura complessa di angiologia. Azienda Ospedaliera Integrata di Verona: direzione della struttura complessa di radioterapia di ospedale.  
   
   
SANITA´: BORSELLINO"CENTRO BIOTECNOLOGIE (CBRB)E´ OCCASIONE CRESCITA"  
 
Palermo, 28 novembre 2012 - "E´ molto significativo che in un momento di grave crisi internazionale parta dalla Sicilia un progetto straordinario che contribuira´ allo sviluppo e alla crescita del Paese. Il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica, al quale il Governo regionale e´ molto interessato, sara´ fortemente innovativo e strategico, un polo di attrazione internazionale per giovani e ricercatori, un modello di aggregazione che rappresentera´ un´eccellenza della medicina e della ricerca, in grado anche di ridurre la mobilita´ passiva". Lo ha detto l´assessore regionale per la Salute, Lucia Borsellino, intervenendo al convegno della Fondazione Ri.med, in rappresentanza del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. "Tutto cio´ - ha aggiunto la Borsellino - e´ stato possibile grazie a un lavoro di programmazione che dopo il risanamento del sistema sanitario regionale ha permesso di pianificare gli interventi sanitari e di reperire le risorse finanziarie necessarie per nuovi e ambiziosi progetti".  
   
   
CELIACHIA: INCONTRO TRA REGIONE E ASSOCIAZIONE VENETA. TROVATO PUNTO D’INCONTRO. LAVORO NELL’INTERESSE DEI CELIACI  
 
Venezia, 28 novembre 2012 - “Abbiamo trovato un positivo punto d’incontro e lavoreremo assieme per migliorare la qualità di vita dei pazienti, che peraltro è l’obiettivo primario che la Regione ha sempre perseguito, pur in un momento storico di pesanti tagli nazionali in ogni settore, compresa la sanità”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, al termine di un incontro, tenutosi con i responsabili dell’Associazione Italiana Celiachia Veneto che rappresenta i cittadini veneti affetti da celiachia. Il tema, di recente, era stato oggetto di polemiche anche accese. “Abbiamo condiviso – sottolinea Coletto – un percorso di revisione della specifica delibera regionale, in modo da venire incontro alle esigenze prospettate dall’associazione, ad esempio per quanto riguarda la subordinazione dell’erogazione dei buoni per l’acquisto degli alimenti senza glutine alla visita medica, non più finalizzata all’erogazione dei contributi, ma volta a supportare il miglioramento del regime nutrizionale dei soggetti affetti da celiachia”. “Particolare attenzione – aggiunge Coletto - sarà rivolta ai soggetti deboli come bambini e donne in gravidanza e in allattamento”. Per quanto riguarda le risorse economiche, dal primo gennaio 2013 i buoni verranno erogati secondo i tetti di spesa previsti dalla normativa nazionale (D.m. 4 maggio 2006). “Abbiamo anche concordato – riferisce Coletto – di proseguire con gli obiettivi di contenimento della spesa imposti dalla spending review. Ciò avverrà attraverso il tavolo di lavoro tecnico scientifico già costituito, che vedrà la partecipazione attiva delle associazioni dei celiaci, e che avrà il compito di individuare, in accordo tra tutti i componenti, un nuovo regime di erogazione del contributo a partire dal prossimo mese di luglio”.  
   
   
CALABRIA: INNOVAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA SANITARIA  
 
 Catanzaro, 28 novembre 2012 - Passa anche attraverso l’innovazione la razionalizzazione della spesa sanitaria del Dipartimento regionale tutela della salute. Ha, infatti, raggiunto circa il 15% la percentuale dei medici di famiglia che trasmettono la ricetta in via telematica al Ministero dell’economia e delle finanze ed alla Sogei (Società generale di informatica), presupposto per la nascita delle “ricetta digitale” la quale, a regime, consentirà un risparmio potenziale in Calabria di oltre 1 milione di euro all’anno per la sola stampa e consegna dei ricettari alle varie aziende. Una reale dimostrazione di come attraverso l’innovazione tecnologica si possa coniugare risparmio e miglioramento della qualità dei servizi in sanità. Un punto focale di questa “ricetta” per la quale il Dipartimento ha avviato percorso che avrà bisogno di altri passaggi graduali per raggiungere in toto l’obiettivo della completa eliminazione della tradizionale “ricetta rossa”. E quando il sistema sarà completo, la ricetta elettronica partirà dallo studio del medico che la compila ed arriverà online all’erogatore (farmacia o ambulatorio specialistico) e, contemporaneamente, giungerà alla Regione ed al Ministero, permettendo così un controllo diretto “in tempo reale” sulle prescrizioni e sulla spesa. Per la cittadinanza l’approccio non cambierà. L’utente si recherà presso il dispensario munito di tessera sanitaria e di un codice attribuito alla ricetta in modo che il farmacista oppure lo specialista ambulatoriale, collegandosi al sistema, possano leggere la prescrizione. A livello nazionale, secondo le stime del Ministero, l’adozione della ricetta elettronica garantirà un taglio del 30% della spesa farmaceutica, con un risparmio per la sanità attestabile attorno ai 2 miliardi di euro all’anno. La stima del Ministero della funzione pubblica riguardo ai risparmi derivanti dallo sviluppo della “sanità elettronica” ammonta a 13 miliardi di euro annui su base nazionale. La ricetta elettronica è uno dei tasselli del programma di innovazione digitale della sanità calabrese, per il quale è stata istituita anche una task force che si occupa di accelerare i processi di implementazione del nuovo sistema informativo messo a punto dal Dipartimento regionale tutela della salute che riguarderà anche i certificati telematici di malattia, la telemedicina ed il fascicolo sanitario elettronico la cui sperimentazione è stata avviata in Calabria, regione capofila del progetto di interoperabilità nazionale, in anticipo rispetto al Dl n. 179 approvato nel mese di ottobre del 2012. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Cnr, non è altro che la cartella clinica del cittadino in formato elettronico. Oggi cittadino potrà controllare on-line il proprio profilo clinico e potrà anche effettuare i pagamenti e la prenotazione degli esami medici ma, soprattutto, potrà mettere a disposizione dei medici che lo prendono in carico anche fuori regione tutti i documenti digitalizzati della propria storia clinica senza dover ricorrere ai documenti cartacei o, come avviene in molti casi, senza ripetere gli esami clinici. Inoltre si potrà disporre sul proprio ipad o iphone delle radiografie o delle analisi del sangue. Tutto il materiale contenuto nel database sarà costantemente aggiornato da medici di base e dai medici delle strutture sanitarie pubbliche o accreditate.  
   
   
TOSCANA: ¡°RIORGANIZZAZIONE, NON TAGLI, PER RENDERE IL SISTEMA SANITARIO PI¨´ EFFICACE E NON FAR PAGARE I CITTADINI¡±  
 
Firenze, 28 novembre 2012 ¨C ¡°Parliamo di riorganizzazione e non di tagli. Il lavoro intenso che abbiamo fatto in poco pi¨´ di due mesi ha l¡¯obiettivo di ottimizzare tutti i processi e accrescere l¡¯appropriatezza delle cure. Quella a cui stiamo lavorando ¨¨ una riforma molto impegnativa: quando sar¨¤ compiuta, avremo un sistema sanitario molto pi¨´ efficace, in grado di garantire ai nostri cittadini il livello di servizi a cui sono abituati. Questa riforma la facciamo anche per non dover far pagare altri costi ai toscani, oltre ai ticket che ci sono stati imposti dal governo nel 2011¡å. E¡¯ quanto ha detto oggi Luigi Marroni, assessore al diritto alla salute, a margine dell¡¯iniziativa pubblica di Federconsumatori ¡°La sanit¨¤ in Toscana: il cittadino al centro¡±. ¡°Vogliamo e dobbiamo ridurre le ridondanze e renderemo pi¨´ semplici e lineari i processi organizzativi ¨C ha detto ancora Marroni ¨C Porteremo i letti a pi¨´ dell¡¯80% del tasso di occupazione. La gente si cura di pi¨´ e meglio con un uso pi¨´ efficace ed efficiente della risorsa posto-letto. Ridefiniremo la rete ospedaliera, ma prima ancora potenzieremo il territorio. L¡¯assistenza domiciliare sar¨¤ incrementata, e apriremo 4-500 letti di cure intermedie, in cui sono assicurate cure appropriate e la presenza di un medico¡±. Parlando dell¡¯effetto dei tagli dei precedenti governi e della spending review dell¡¯attuale, che si sono sommati, l¡¯assessore Marroni ha ricordato che nel 2014 la sanit¨¤ toscana avr¨¤ tra l¡¯8 e il 10% di risorse in meno. ¡°Noi vogliamo salvare il sistema cos¨¬ come lo conoscono i cittadini toscani- ha detto ¨C Abbiamo una strategia per farcela e porre le basi per passi avanti ulteriori¡±.  
   
   
ELBA, REGIONE TOSCANA E I SINDACI FIRMANO UN ACCORDO SULLA SANITÀ DELL’ISOLA  
 
Portoferraio Firenze, 27 novembre 2012 – Nomina del primario di medicina entro tre mesi. Punto prelievi a accesso diretto. Un pool dipartimentale di chirurghi che preveda lo spostamento di professionisti dalla terraferma verso l’isola e viceversa. Guardia medica a Campo e Rio Marina. Guardia anestesiologica sulle 24 ore. Mantenimento del punto nascita. Rafforzamento del pronto soccorso nel periodo estivo dal 15 giugno al 15 settembre. Estensione della presenza dell’ortopedico tutti i giorni anche nella fascia pomeridiana. Telerefertazione radiologica. Mantenimento delle attività ambulatoriali in essere e continuazione della senologia. Sono alcuni dei punti dell’accordo (in tutto 16) per la riorganizzazione e il miglioramento della sanità elbana che, alla fine di un lungo e acceso confronto durato oltre cinque ore, l’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni e i sindaci elbani hanno firmato questo pomeriggio nella sede della Provincia a Portoferraio. Nell’accordo si ribadisce che il piano sanitario in via di approvazione conterrà un capitolo specifico dedicato alla sanità dell’Elba. Dopo l’incontro e la firma con la Conferenza dei sindaci elbani, l’accordo è stato illustrato ai rappresentanti dei comitati. Marroni ha anche annunciato che nei prossimi mesi ci saranno avvicendamenti nella dirigenza dell’assessorato e nelle Asl. ”Ho deciso di fare alcuni cambiamenti ai vertici delle Asl” – ha detto Marroni. “I nostri direttori sono tutte persone di grande valore. Stanno per essere prese delle decisioni, che riguardano anche Monica Calamai, che ha fatto un eccellente lavoro alla Asl 6. E’ ancora prematuro dire altro”. “E’ stata una giornata lunga e faticosa – ha aggiunto Marroni – ma proficua. Ringrazio i sindaci dell’Elba e quanti hanno lavorato alla riuscita di questa giornata. L’accordo che abbiamo firmato pone le basi per un nuovo rapporto. Il lavoro non finisce, ma comincia oggi. Questo accordo è pienamente coerente con il piano di riorganizazione della sanità toscana a cui stiamo lavorando”. “Vogliamo ridefinire e costruire uno standard di servizi sanitari per l’Elba in base a criteri di qualità ed equità”, ha sottolineato l’assessore Marroni. “Quello che serve, ci si mette. Non voglio fare promesse facili, ma un lavoro di qualità e anche innovativo. Come Regione ci impegniamo poi a fare un monitoraggio attento e puntuale dell’attuazione di questo lavoro. Dobbiamo puntare al risultato più che alle soluzioni organizzative. E confermo anche l’impegno di mantenere nel piano sanitario e sociale integrato regionale il paragrafo dedicato all’isola d’Elba. Questo è un periodo di grande crisi in cui stiamo ristrutturando tutta la sanità toscana. Per questo il Pissr non è stato ancora approvato, lo sarà entro il primo trimestre dell’anno prossimo”. “E’ un risultato molto importante – ha dichiarato Roberto Perìa, sindaco di Portoferraio e presidente della Conferenza dei sindaci - aver firmato in un momento così critico per la regione un accordo che ci consente di mettere in sicurezza la popolazione dell’Elba. Sono stati apportati importanti miglioramenti in settori strategici ed è stato articolato un ottimo servizio sanitario”. Prima dell’incontro di oggi, l’assessore Marroni e i sindaci dell’Elba si erano incontrati a Firenze il 31 ottobre scorso. In quell’occasione, Marroni aveva promesso un piano sanitario specifico per l’isola, entro fine anno. Impegno che era stato ribadito da una lettera scritta ai sindaci il 5 novembre, in cui l’assessore si impegnava “a definire entro i prossimi due mesi un progetto sanitario specifico, che miri a tenere conto dell’insularità e della qualità, adeguatezza, quantità e sicurezza dei servizi sanitari, al fine di servire e tutelare al meglio la popolazione dell’isola d’Elba”. Impegni che evidentemente i primi cittadini dei comuni elbani non avevano ritenuto sufficienti, tanto che nei giorni successivi i sindaci hanno occupato l’ospedale di Portoferraio, e Roberto Perìa ha dato le dimissioni. Dimissioni che entro lunedì 26novembre dovranno essere revocate o confermate definitivamente.  
   
   
SANITÀ, VERTENZA TALASSEMICI: CAPPELLACCI SCRIVERÀ A MONTI E A MINISTRI PER RIAPERTURA TAVOLO  
 
Cagliari, 28 Novembre 2012 - Il presidente della Regione Ugo Cappellacci scriverà una lettera urgente al presidente del Consiglio Mario Monti e ai ministri della Salute e dell’Economia, Balduzzi e Grilli, per sollecitare la riapertura del tavolo sulla questione dei risarcimenti che riguarda anche numerosi talassemici sardi. Lo ha assicurato oggi incontrando, assieme all’assessore della Sanità Simona De Francisci, una loro delegazione nel corso della manifestazione sotto il Consiglio regionale a Cagliari. Da parte sua, l’assessore anticiperà il contenuto della lettera già domani a Roma durante un incontro che avrà al ministero della Salute.  
   
   
SANITA: CALDORO, CONDIVIDO MONTI MA PROBLEMI PIÙ GRAVI SUD  
 
Napoli, 28 novembre 2012 - "Condivido le preoccupazioni espresse dal presidente del Consiglio Mario Monti sul Ssn". Cosi il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro commenta la riflessione del premier che ha sottolineato la "non sostenibilità futura del Ssn". "Da tempo - sottolinea il presidente Caldoro - le Regioni italiane denunciano il rischio grave e difficoltà sempre maggiori. La situazione è difficile per l´intero Paese, drammatica per le aree che strutturalmente sono più deboli. "Ci sono insostenibili differenze territoriali che nascono da situazioni ´storiche’ ma che sono alimentate anche da un trasferimento di risorse penalizzante per il Sud. Ai minori trasferimenti si aggiungono difficoltà di bilancio legate alle minori entrate, entrate che invece compensano i livelli di assistenza delle aree più ricche del Paese. Il Governo e le Regioni devono subito condividere il nuovo patto per la salute che garantisca pari condizioni di assistenza per tutti i cittadini", conclude il presidente.  
   
   
MARCHE: CRONO PROGRAMMA - PROCEDURA PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO INRCA.  
 
Ancona, 28 novembre 2012 - Impresa Aggiudicataria- G.d.m. Costruzioni Spa capogruppo-di Peschiera Borromeo (Mi) in associazione con Psc spa di Potenza. • Stipula contratto lavori 27 novembre 2012. • Consegna dei lavori entro il 13/12/2012. Da tale data partirà l’allestimento del cantiere. • Presunta fine lavori 750 giorni a partire dalla data di consegna dei lavori ossia gennaio 2015. L’importo totale dell’intervento è di € 79.500.000 • Le economie derivanti dal ribasso d’asta sui lavori, equivalenti a circa € 20.271.000, prevedibilmente saranno utilizzate per: 1) Completamento dell’area destinata alla ricerca ed agli uffici amministrativi dell’ultimo piano per € 2.250.000. 2) Interventi previsti nell’accordo di programma con provincia di Ancona e comune di Camerano sulla viabilità limitrofa al lotto di costruzione per € 4.500.000-5.000.000. 3) Imprevisti da considerare nell’ordine del 4-5% dell’importo posto a base di gara € 2.500.000. 4) Spese necessarie per i traslochi delle tecnologie e degli arredi (in quanto utilizzabili) dell’attuale Inrca e dell’ospedale di rete per € 500.000. 5) Acquisto tecnologie, attrezzature ed arredi (con quanto residua). La nuova struttura avrà 250 posti letto sistemati in stanze doppie e singole in grado di ospitare dai 13 mila ai 14 mila ricoveri e sei sale operatorie. In totale la superficie coperta sarà di circa 35 mila metri quadri. La struttura sarà dotata di elisuperficie e parcheggi. Il corpo della struttura sarà articolato in tre parti: degenza (8.830 metri quadri), ricerca biomolecolare (5.000 mq), piattaforma tecnologica di diagnosi e cura (6.100 metri quadri). A questi spazi vanno aggiunti i servizi generali sanitari (2.900 metri quadri) e quelli generali non sanitari, come uffici, magazzini, cucina, mensa, bar (6.770). La struttura clinica sarà in grado di dare totale copertura al fabbisogno attuale e di ospitare qualunque utenza, quindi non solo anziani, dell’intera area metropolitana sud.  
   
   
AIDS: “INFORMAZIONE E PREVENZIONE SOPRATTUTTO TRA I GIOVANISSIMI” A MILANO CASI IN AUMENTO RISPETTO AL 2011. PER LA PRIMA VOLTA TUTTE LE ASSOCIAZIONI RIUNITE AL TAVOLO DEL COMUNE. ECCO LE INIZIATIVE PER LA GIORNATA MONDIALE CONTRO L’AIDS  
 
Milano, 28 novembre 2012 - La Giornata Mondiale conto l’Aids sabato 1 dicembre sarà all’insegna dell’informazione, della prevenzione e del ricordo delle vittime. In prima fila il Comune di Milano insieme alle principali associazioni che si occupano da anni di Aids e di assistenza ai malati (Asa, Anlaids, Gvmas onlus, Caritas Ambrosiana, Lila, Nps, Archè, Ala, Sism Milano), per la prima volta riunite intorno a unico tavolo coordinato dall’assessorato alle Politiche sociale e Cultura della Salute. Istituito anche un gruppo di lavoro scientifico con medici specialisti nel campo delle malattie infettive. Già da venerdì 30 le prime iniziative. Sono in programma test salivari gratuiti, incontri con gli studenti del Politecnico e della Bocconi, serate di sensibilizzazione in diversi locali della città, una trasmissione radiofonica via web e la distribuzione di materiale informativo in negozi, nei mercati a chilometro zero della Coldiretti e al Museo del Novecento, dove i visitatori riceveranno una cartolina realizzata da Rocco Toscani. E poi profilattici gratuiti o a prezzi scontati in tutte le farmacie comunali. Sabato 1 dicembre, dalle ore 11 alle ore 18, in Galleria del Corso, con il patrocinio del Comune, si svolgerà “The Names Project“,evento nato negli Stati Uniti e divenuto in Italia “Le Coperte dei nomi”. Parenti e familiari porteranno in Galleria del Corso le coperte patchworkrealizzate per commemorare i loro cari che non ci sono più. “A Milano sono numerose le associazioni che si occupano di Aids, nate dalla volontà di molti enti e di cittadini tra cui anche persone sieropositive. Oggi – spiega l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute Pierfrancesco Majorino – siamo finalmente riusciti a riunirle intorno a un unico tavolo, coordinato dal Comune. Servirà ad aumentare le occasioni di confronto e a programmare azioni comuni di informazione, prevenzione, assistenza alle persone sieropositive e alle loro famiglie”. “Gli ultimi dati della Asl di Milano – ha aggiunto l’assessore Majorino – ci dicono che i casi di infezione a Milano sono aumentati rispetto all’anno scorso. Si tratta di uomini tra i 30 e i 39 anni, di cui molti stranieri. La Lombardia è invece la terza regione per nuove diagnosi, con 7 nuovi casi ogni 100 mila abitanti, in un´età compresa tra i 25 e i 40 anni, indice di un’infezione avvenuta almeno 10 anni prima. Alla luce di questi dati non ci stancheremo mai di dire che contro l’Aids servono informazione e prevenzione, affinché proprio sui giovanissimi si riesca a incidere con l´educazione a comportamenti sessuali responsabili e l´uso del preservativo".  
   
   
SPORT, FIRMATO ACCORDO PER PROMUOVERE I PRINCIPI DELLA CARTA ETICA NELLE SCUOLE  
 
Firenze, 28 novembre 2012 – Promuovere i valori della Carta Etica dello sport nella scuola. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi da Regione, Università degli Studi di Firenze e Ufficio Scolastico Regionale che prevede la divulgazione nella scuola primaria dei principi per una corretta motricità attraverso la creazione di percorsi di formazione e di tirocini destinati agli studenti del corso di laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute. Il protocollo d’intesa prende spunto dall’obbligatorietà, per gli studenti del corso di laurea in Scienze Motorie, Sport e Salute, di svolgere(come condizione per poter sostenere l’esame finale di laurea) un periodo di tirocinio presso enti o strutture accreditate che operano nell’ambito delle attività motorie, ludiche, sportive o di educazione motoria.Tirocini che, grazie all’accordo, potranno essere svolti presso gli istituti scolastici che aderiranno all’iniziativa sotto il tutoraggio degli insegnanti. Gli studenti impegnati nel tirocinio svolgeranno vari tipi di attività. Anzitutto si occuperanno di diffondere i principi sanciti dalla Carta Etica dello sport ideata dalla Regione (lealtà e correttezza, rispetto delle regole, degli altri, della diversità e dell’amicizia, tolleranza e solidarietà, contrasto al doping). Dovranno poi promuovere tutti gli aspetti legati alla prevenzione della salute (obesità precoce, sovrappeso, sedentarietà precoce, malattie ipocinetiche ossia quelle legate all’assenza o riduzione dell’attività fisica, corretta alimentazione) ed a corretti stili di vita (aumentando la quantità e la qualità del tempo dedicato all’attività fisica sia a scuola che fuori da essa). Infine avranno il compito di diffondere e valorizzare la capacità dello sport di fungere da strumento di integrazione interculturale (conoscenza e rispetto dell’altro e delle altre culture, fare sport con ragazzi stranieri e conoscere i giochi delle altre comunità). Gli studenti saranno tenuti a partecipare ad incontri di formazione relativi ai loro compiti ed ai principi ispiratori della Carta Etica. L’accordo, che ha validità di quattro anni, prevede inoltre che il tirocinio così svolto, oltre al valore per il corso di studi universitario, sia valido anche per l’attribuzione di un punteggio in vista della partecipazione a concorsi per il reclutamento di personale docente.