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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 12 Dicembre 2012 |
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CONCORRENZA: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA STUDIO SULLA SCELTA E L´INNOVAZIONE NEL SETTORE ALIMENTARE
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La Commissione europea sta avviando uno studio per valutare l´impatto dei recenti sviluppi nel settore al dettaglio europeo sui consumatori. A seguito chiamate le parti interessate, la Commissione esaminerà, in particolare, se maggiore concentrazione e l´uso del marchio proprio (private label) i prodotti hanno ostacolato la scelta e l´innovazione nel settore alimentare europeo. La Commissione invita i ricercatori esperti interessati a presentare proposte per il suo bando di gara entro il 14 febbraio 2013. La relazione finale dello studio è prevista entro la fine del 2013. La Commissione valuterà i risultati e può avanzare proposte per migliorare il funzionamento dei mercati alimentari europei. Vice Presidente della Commissione responsabile della concorrenza, Joaquín Almunia, ha dichiarato: "Molti soggetti interessati ritengono che i mercati alimentari europei non funzionano bene, ma abbiamo bisogno di dati più completi per valutare queste affermazioni Pertanto, abbiamo deciso di effettuare uno studio dettagliato per scoprirlo. Se i consumatori europei beneficiare di una scelta sufficiente e prodotti innovativi adeguati alle loro esigenze al momento dell´acquisto di cibo. Questo ci aiuterà a determinare il modo migliore per risolvere questi problemi. " Il settore retail è divenuta più concentrata negli ultimi anni. In parallelo, i rivenditori hanno introdotto i propri marchi, che sono sempre più successo.Ciò ha dato rivenditori crescita potere contrattuale nei confronti dei fornitori e può comportare pratiche commerciali sleali, in cui sono costretti i singoli fornitori di accettare condizioni sfavorevoli per paura di perdere una grande - o talvolta anche solo - client. Il Parlamento europeo, le organizzazioni dei consumatori, le autorità nazionali garanti della concorrenza e produttori di alimenti sostengono che questi limiti di investimento e la varietà della catena di approvvigionamento alimentare, in ultima analisi, a danno del consumatore finale. |
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GLI SCIENZIATI ESORTANO I PROFESSIONISTI DELLA SICUREZZA ALIMENTARE A NON TRASCURARE I SOCIAL MEDIA |
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Considerando che sono circa due miliardi gli utenti di Internet nel mondo, una ricerca scientifica ha spiegato perché i professionisti della sicurezza alimentare non si possono permettere di respingere l´uso dei social media come strumento di comunicazione. L´articolo scientifico, intitolato "The use of social media in food risk and benefit communication", è stato pubblicato nell´importante rivista internazionale Trends in Food Science and Technology. Gli autori sono ricercatori dell´Università di Gand in Belgio, dell´University College di Dublino in Irlanda e di una società di comunicazione nel Regno Unito. La loro ricerca in questo campo è parte del progetto Foodrisc ("Food Risk Communication - Perceptions and communication of food risk/benefits across Europe"), che è finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) della Commissione europea. I ricercatori ritengono che si stiano aprendo molte opportunità per i comunicatori del settore dei rischi alimentari grazie alla grande varietà di applicazioni dei social media e all´ambiente digitale. Come conseguenza, gli utenti dei social network svolgono un ruolo fondamentale come divulgatori delle informazioni su rischi e benefici alimentari. Quindi, per i professionisti del settore alimentare, essere in grado di monitorare le conversazioni online potrebbe fornire una migliore comprensione di come gli utenti percepiscono le questioni alimentari. Questo permette inoltre di individuare e seguire le questioni incombenti e i dibattiti in corso su argomenti come ingegneria genetica e clonazione animale. Tuttavia, a causa dell´ampio panorama dei social media, spesso essi possono essere visti come un campo minato disseminato di informazioni inaccurate o fuorvianti. Lo studio spiega che è qui che i comunicatori dei rischi alimentari devono essere attivi sui social media. Questo potrebbe efficacemente aumentare la loro visibilità per il grande pubblico e i principali creatori di opinione (ovvero blogger popolari e giornalisti) e aiutare a fare sì che i professionisti alimentari si affermino come fonti interattive attendibili di informazioni, permettendo una comunicazione tempestiva con il pubblico. Avere una presenza nei social media, affermano i ricercatori, è fondamentale allo scopo di affrontare e correggere rapidamente sviluppi contenenti inesattezze e disinformazione, ostacolando così la diffusone di notizie errate. Questo è particolarmente importante nelle situazioni di crisi alimentare, quando i social media si possono prestare all´allarmismo e creare panico e isteria potenzialmente immotivati. Un coinvolgimento attivo con i social media, in particolare il monitoraggio continuo e la correzione di informazioni sbagliate, probabilmente richiederà un considerevole sforzo, risorse e spesa a lungo termine (tempo ed efficacia in termini di costo di diversi strumenti popolari sui social media sono classificati come basso, medio o alto nello studio). Commentando le conclusioni dell´analisi, il coordinatore del progetto di ricerca Foodrisc, il professor Patrick Wall, ha detto: "La tendenza vede sempre più imprese private che investono nei social media. Altri comunicatori di rischi e benefici alimentari, come le autorità per la sicurezza alimentare, sono state lente nell´usare i social media e c´è una reale necessità di sfruttare questa risorsa, in modo da farla diventare uno strumento produttivo per la comunicazione riguardante rischi e benefici alimentari". I ricercatori concludono che la diffusione di informazioni non è l´unico compito dei comunicatori dei rischi alimentari in periodi di crisi. Un´organizzazione che si assume la responsabilità o che esprime solidarietà durante una crisi è considerata più onorevole e comprensiva. Le applicazioni dei social media sono particolarmente utili in questo campo poiché danno la possibilità di comunicare e interagire direttamente con il pubblico. Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo di informazione sull´alimentazione: http://www.Eufic.org Rivista Trends in Food Science and Technology: http://www.Sciencedirect.com/science/article/pii/s0924224412002142 Progetto Foodrisc: http://www.Foodrisc.org |
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NITRATI, FORMIGONI: PASSO AVANTI BENE PER AZIENDE |
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Milano - "E´ stata una nostra vittoria, di Regione Lombardia e degli agricoltori lombardi". Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta con soddisfazione l´approvazione ieri da parte del Senato, in sede di conversione del Dl Stabilita, di un emendamento proposto da Regione Lombardia con il quale si prevede la revisione delle aree vulnerabili ai nitrati agricoli, prescrivendo che per un periodo di 12 mesi valgono i limiti fissati dalla normativa per le aree che non risultano vulnerabili. "Si tratta - commenta Formigoni - di una norma molto attesa da tutti gli allevatori, italiani e naturalmente anche lombardi, che permette di attenuare i rigidi vincoli che la direttiva nitrati europea applica alle cosiddette zone vulnerabili, che in pianura padana coprono quasi tutta la superficie agricola ". Dati Scientifici - Formigoni spiega inoltre che non si tratta affatto di una deroga di favore, ma della corretta constatazione, suffragata ormai da precise evidenze scientifiche, che la presenza dei nitrati nelle falde è dovuta prevalentemente agli inquinamenti di fonte civile ed industriale, e solo in minima parte di origine agricola. I reflui zootecnici utilizzati dagli agricoltori sui coltivi, infatti, vengono quasi integralmente assorbiti dalle colture, per le quali l´azoto è un elemento indispensabile, e non penetrano nel terreno e nelle falde. Proprio ieri a Palazzo Pirelli si è svolto un convegno scientifico in cui studiosi di varie università italiane e di Ispra hanno presentato studi recentissimi sull´origine dell´azoto rinvenibile in acque e terreni, i quali hanno ancora una volta confermato che "non è l´agricoltura - come sottolinea Formigoni da porre sul banco degli imputati; ed è sbagliato applicare parametri troppo stretti che finiscono per mettere fuori mercato tutta la nostrafiliera zootecnica". |
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TARTUFI: NUOVA LEGGE RAFFORZERÀ FILIERA PRODUTTIVA ABRUZZO PUNTA FORTEMENTE SU INNOVAZIONE E SPECIALIZZAZIONE |
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Pescara - "Il progetto di Legge sui tartufi che sarà portato domani in Consiglio regionale è frutto di un grande confronto, portato avanti in questo ultimo anno e mezzo, dalla Direzione Politiche agricole che ha recepito le istanze di tutto il mondo micologico abruzzese che vede al suo interno 6.000/7.000 tartufai. Voglio ricordare a coloro che oggi polemizzano, che le Associazioni più rappresentative hanno sollecitato a più riprese l´approvazione di questa normativa che costituisce un´opportunità di crescita e consolidamento per tutto il settore adeguandolo ai rinnovati scenari". E´ quanto dichiara l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, che coglie l´occasione per replicare alle dichiarazioni dei rappresentanti dell´Alirta, Associazione libera raccolta tartufi, che "hanno avuto - sottolinea Febbo - numerose occasioni per avanzare le loro istanze e solo oggi, quando la Legge è finalmente giunta in Consiglio, si affrettano a polemizzare ed annunciare battaglia. Trovo che questo sia un atteggiamento discutibile e tutt´altro che costruttivo". "L´abruzzo - prosegue l´assessore regionale - in quanto a produzione di tartufi è la seconda regione d´Italia alle spalle del gigante umbro. La nuova legge che disciplina raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi, punta a rafforzare in modo significativo tutta la filiera produttiva con l´obiettivo di incentivare nuove e concrete possibilità di creare reddito, ciò che in passato non avveniva. Puntiamo a creare le basi per una effettiva specializzazione in modo che il tartufo, così come è avvenuto per altre nostre eccellenze, si consolidi e diventi un prodotto tipico abruzzese. Stiamo lavorando per uscire definitivamente dalle secche di una commercializzazione che a livello nazionale è dominata dai pregiati tuberi dell´Umbria e del Piemonte rispetto ai quali i nostri prodotti non hanno nulla da invidiare. E´ bene precisare che per quanto riguarda l´aumento della quota del pagamento dei tesserini, che ritengo rappresenti un importo minimale rispetto a quanto movimenta il mercato dei tartufi, le nuove risorse saranno destinate alle politiche di valorizzazione, compatibilmente a quanto previsto dal nuovo progetto di legge nazionale. I proprietari delle tartufaie coltivate non sono tenuti a pagare anche in virtù di quanto stabilito dalla Corte Costituzionale che ha previsto la distinzione tra chi coltiva, e quindi ha fatto un investimento per una vera e propria attività economica, e chi invece raccoglie i tartufi nei terreni incolti e nei boschi. Il Creat, Centro Regionale Tartuficoltura, inoltre, rappresenta una struttura di pregio per l´Abruzzo, basti vedere le numerose e prestigiose pubblicazioni a livello nazionale, in quanto permette a tutto il settore di crescere dal punto di vista qualitativo. Il suo laboratorio di Casoli svolge le analisi sulle piante prodotte nel vivaio dell´Aquila e per i tanti privati che le richiedono". "Per quanto concerne la reversibilità - conclude Febbo - è doveroso sottolineare che la nuova Legge che è andata a modificare la n.227/2001 stabilisce che dopo 15 anni i boschi possono ritornare ad essere terreni agricoli". |
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PESCA: DALLA REGIONE ALTRI FONDI PER LA MARINERIA DI PESCARA |
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Pescara - Come preannunciato la scorsa settimana, la Regione Abruzzo, con determina dirigenziale, ha liquidato il saldo del fermo tecnico supplementare della Marineria di Pescara scaduto il 3 dicembre. Si tratta di un ulteriore e importante provvedimento messo in campo dall´amministrazione regionale per sostenere gli operatori dello scalo pescarese ancora alle prese con il mancato dragaggio nel pieno rispetto del protocollo d´intesa firmato con Camera di Commercio, Provincia e Comune di Pescara. A dare la notizia sono l´assessore alla Pesca, Mauro Febbo, che ha promosso l´iniziativa e l´assessore al Bilancio, Carlo Masci, che ha provveduto a far predisporre la liquidazione. "Ancora una volta - sottolineano Febbo e Masci - il Governo regionale ha mantenuto gli impegni presi con la marineria e dopo i fondi già erogati nei mesi scorsi, non senza difficoltà visto il periodo che stiamo attraversando, è riuscito a reperire questi mezzi finanziari come anticipato nel corso di un incontro con i rappresentanti dei pescatori. Nel corso dell´anno, la Regione e la Direzione competente si sono impegnate per predisporre tutti gli interventi possibili a beneficio di quelle imbarcazioni operanti nel Porto di Pescara e che sono ferme ormai dal mese di luglio. Impegni concreti che ci hanno permesso di effettuare tutti i pagamenti in tempi ragionevoli. Anche in questo è un aspetto da sottolineare se si considera le numerose criticità che dobbiamo affrontare quotidianamente. Lo stesso discorso vale anche per quello che riguarda gli impegni di competenza del Ministero, concretizzatisi con celerità anche grazie alle nostre sollecitazioni. Questo ulteriore intervento conferma, semmai fosse necessario, l´interesse e la massima serietà con i quali stiamo lavorando per quanto di nostra competenza: tutto quello che era possibile fare è stato fatto. Ora attendiamo gli sviluppi delle vicende legate esclusivamente al Governo nazionale: in particolare per quanto riguarda il dragaggio e per gli impegni finanziari inseriti nel Decreto sviluppo". |
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EMERGENZA AGRICOLTURA E PESCA: FIDI TOSCANA PUÒ ATTIVARE GARANZIE PER OLTRE 18 MILIONI |
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Firenze - Garanzie di Fidi Toscana per le imprese agricole e quelle che operano nel settore della pesca. Si tratta del Fondo “Emergenza Economia – Agricoltura e Pesca” sul quale sono, ad oggi, disponibili 2,2 milioni di euro con i quali è possibile attivare garanzie per oltre 18 milioni di euro. Per le aziende che si trovano nei comuni alluvionati la giunta regionale ha inoltre stabilito ulteriori agevolazioni quali la riduzione di almeno il 50% dello spread massimo di tasso applicato e una velocizzazione dei tempi di istruttoria. Le nuove procedure operative per accedere al Fondo sono già consultabili sul sito internet di Fidi Toscana Spa http://www.Fiditoscana.it/gar_e_e/m_liq_agri/default.asp . “Si tratta di procedure – spiega l’assessore all’agricoltura e alla pesca della Regione, Gianni Salvadori – che sono state modificate al fine di semplificarle e di estendere le possibilità di utilizzo del fondo stesso. In particolare, la garanzia diretta viene aumentata all’80% del finanziamento bancario per tutte le aziende agricole e della pesca; gli indicatori di bilancio da soddisfare al fine dell’ottenimento della garanzia vengono ridotti; diventano ammissibili tutte le operazioni di finanziamento bancario oltre i 6 mesi, incluse quelle tramite cambiale agraria. La garanzia è gratuita entro i limiti previsti dalla regolamentazione comunitaria”. “Inoltre – ribadisce l’assessore – sono state decise, per le imprese aventi unità operativa nei Comuni colpiti dall’evento alluvionale del novembre 2012 (come individuati da uno specifico decreto del presidente della Giunta regionale), ulteriori agevolazioni, tra cui la riduzione di almeno 0,50% dello spread massimo di tasso applicato e una velocizzazione dei tempi di istruttoria”. |
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PRODOTTI DOP E IGP, AL VIA IL BANDO PER LA PROMOZIONE. A DISPOSIZIONE 1 MILIONE E 800 MILA EURO. LE DOMANDE ENTRO IL 28 FEBBRAIO. |
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Bologna - Dalla piaga delle contraffazioni ci si difende anche comunicando meglio qualità e caratteristiche dei prodotti. Per questo la Regione ha stanziato 1 milione e 800 mila euro per sostenere la promozione dei prodotti tipici e biologici dell’Emilia-romagna: un paniere ricco di decine di eccellenze enogastronomiche che rappresentano anche una voce importante dell’economia regionale: Parmigiano reggiano, Mortadella di Bologna, Olio di Brisighella, Aceto balsamico di Modena, Pignoletto dei Colli bolognesi, Lambruschi di Modena e Reggio Emilia per citare solo alcuni dei 36 prodotti Dop e Igp e dei 20 vini a denominazione territoriale regionale. Il finanziamento arriva dal Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 e verrà erogato attraverso un bando che scadrà il 28 febbraio 2013. I progetti proposti dovranno avere una dimensione minima di 50 mila euro ed una massima di 150 mila euro e potranno essere presentati dalle organizzazioni di produttori, in qualsiasi forma giuridica, e dai Consorzi di tutela. L´entità dell´aiuto è pari al 70 per cento della spesa ammissibile e sarà a fondo perduto. Saranno finanziate iniziative quali le informazioni ai consumatori ed agli operatori economici sulla sicurezza igienico-sanitaria, le caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali dei prodotti di qualità; le attività di promozione pubblicitaria, da realizzare anche nei punti vendita e nella grande distribuzione; la partecipazione a manifestazioni, fiere, esposizioni ed eventi di importanza nazionale ed europea. "I consumi alimentari sono in calo per le note difficoltà economiche che colpiscono le famiglie italiane. Tuttavia - ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - in molti paesi del mondo ed anche in Italia è presente una crescente domanda di prodotti alimentari affidabili, identitari e di qualità che occorre intercettare. La conferma è nella forte crescita di consumi di biologico e nel buon andamento dell’export del made in Italy agroalimentare. Per questo continuiamo a dedicare risorse dello Sviluppo rurale alla promozione delle produzioni di qualità, un modo concreto per aiutare i produttori a conquistare nuovi mercati ed acquirenti e di informare i consumatori sui rigorosi disciplinari di produzione che ripropongono antiche lavorazioni rispettose della natura e della biodiversità agricola di territori unici.” Il bando riguarda tutti i prodotti ottenuti con il metodo dell’agricoltura biologica, i prodotti Dop e Igp, i vini Docg e Doc, e le produzioni a marchio “Qualità Controllata”. Per informazioni: http://www.Ermesagricoltura.it/programmazione-regionale-dello-sviluppo-rurale/programma-di-sviluppo-rurale-2007-2013/asse-1/misura-133-sostegno-alle-associazioni-di-produttori-per-attivita-di-informazione-e-promozione |
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PREZZO LATTE, SODDISFAZIONE LOMBARDIA PER L´ACCORDO
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Milano - Esprime soddisfazione l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giuseppe Elias in merito all´accordo siglato tra Italatte e le organizzazioni agricole lombarde, che fissa a 40 centesimi al litro il valore del latte alla stalla, che sarà conferito da gennaio ad aprile 2013. L´assessore: Un Ottimo Risultato - "L´accordo raggiunto allenta la tensione che da troppo tempo agitava la filiera del latte - ha commentato Elias -. E´ un ottimo risultato, che deve però essere il punto di partenza per aprire una riflessione sulla valorizzazione del prodotto latte fresco, che veda seduti allo stesso tavolo produttori, trasformatori e grande distribuzione. L´auspicio è che questa iniziativa possa proprio partire dalla Lombardia, dove si produce il 40 per cento del latte a livello nazionale". |
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PESCA: VENETO, ALLEANZA COOPERATIVE SOSTIENE PIANO GESTIONE PER PESCA LATTERINO
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Verso la definizione di un piano operativo di gestione della pesca del latterino, per tornare a far praticare in Veneto una pesca molto importante da un punto di vista economico e sociale, messa di fatto al bando dal Regolamento comunitario n. 1967/2006. Ne da notizia l’Alleanza delle Cooperative italiane del settore della pesca che ha partecipato ai lavori per la stesura del piano, reso possibile grazie al sostegno finanziario della Regione Veneto. L’obiettivo, precisa l’Alleanza, è la ripresa dell’attività di pesca tradizionale, negli ultimi decenni consentita per alcune regioni costiere tra cui il Veneto, solo in alcuni mesi dell’anno, entro le tre miglia costiere, con adozione di opportune misure di gestione per garantire e mantenere la pesca del latterino. “Sosterremo fino in fondo questa proposta, perché siamo convinti dell’inadeguatezza delle regole europee per il Mediterraneo. Confidiamo nell´azione del governo italiano e del vicepresidente per la commissione pesca del Parlamento europeo Guido Milana, che più volte ha dichiarato di voler sposare la causa adriatica e, più in generale, quella mediterranea” precisa l’Alleanza delle Cooperative. Punti cardine alla base delle richiesta di adozione del piano di gestione sono legati al buono stato di salute della risorsa, che con altri attrezzi non può essere pescata, al contenuto sforzo di pesca, sarebbero infatti autorizzate solo 125 imbarcazioni, per un periodo iniziale di tre anni con monitoraggi annuali. L’alleanza della Cooperative rilancia anche l’allarme sull’eccessiva mole di adempimenti, sull’inadeguatezza e l´assoluta sproporzionalità delle norme sul controllo, soprattutto per ciò che riguarda l´enorme carico di lavoro e di adempimenti che “stanno letteralmente uccidendo le imprese”. |
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PRIP: UN BANDO PER LA GESTIONE FAUNISTICA 108MILA EURO A DISPOSIZIONE DI IMPRENDITORI AGRICOLI, COMUNI, ENTI E ASSOCIAZIONI. DOMANDE ENTRO IL 18 GENNAIO |
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Parma - Sentieri per escursioni, punti di osservazione per il bird watching, nidi artificiali. Questi solo alcuni degli interventi che sarà possibile realizzare grazie al bando approvato nei giorni scorsi dalla giunta provinciale che mette a disposizione 108mila euro nell’ambito del Prip, ai sensi dell’azione 1 della misura 216 “Accesso al pubblico e gestione faunistica”. In particolare, i finanziamenti serviranno per realizzare sentieri e piazzole per escursioni e visite naturalistiche, schermature per mitigare il disturbo alla fauna, punti di osservazione per bird watching e per la gestione della fauna selvatica (capanni, altane, torri di osservazione), strutture per la gestione della fauna selvatica per garantirne la coesistenza con le attività produttive agro-forestali (come nidi artificiali, opere e dispositivi per la prevenzione), cartellonistica e interventi per il sostentamento della fauna selvatica (escluse le colture a perdere per l’alimentazione della fauna). Gli interventi potranno essere realizzati solo su terreni agricoli e nelle aree della Rete Natura 2000 (Sic e Zps), nelle aree protette, nelle zone di protezione della fauna selvatica e in quelle di rifugio, e nelle aree interessate da ripristini ambientali realizzati con i precedenti regolamenti comunitari 2078/92 e 1257/99. Inoltre, dovranno essere realizzati con materiali non impattanti, come legno, canniciati, e siepi con specie autoctone. Potranno beneficiare dei contributi imprenditori agricoli singoli o associati, i Comuni, gli Enti di gestione dei Parchi e delle Aree protette e le associazioni competenti in materia di tutela e/o gestione della flora e della fauna selvatica. Gli aiuti concedibili consistono in contributi in conto capitale pari al 70% della spesa ammissibile.Le domande devono essere presentate alla Provincia o alle Comunità montane (a seconda del luogo in cui viene realizzato l’intervento) entro il 18 gennaio 2013, utilizzando l’apposita modulistica scaricabile dal sito di Agrea www.Agrea.regione.emilia-romagna.it rivolgendosi preferibilmente ad un Centro di assistenza agricola autorizzato (Caa).per eventuali chiarimenti si può contattare direttamente il Servizio Agricoltura e Risorse Naturali della Provincia (tel. 0521 931508, f.Rozzi@provincia.parma.it ) o si può consultare il sito www.Provincia.parma.it |
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IL VINTAGE ARRIVA ANCHE IN CUCINA: TRE APPUNTAMENTI ALLA RISCOPERTA DELLA CUCINA PRATESE DEGLI ANNI SESSANTA |
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Il primo incontro sarà dedicato al Sedano alla Pratese e ai ´mangiari della fabbrica´. Dal 14 dicembre al 22 febbraio, una serie di conferenze ci aiuteranno a conoscere le tradizioni culinarie pratesi del dopoguerra Un goloso viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie pratesi in voga dal dopoguerra agli anni Novanta ed oggi entrate nelle abitudini delle feste: è quello che prenderà il via venerdì 14 dicembre al Museo del Tessuto nell’ambito della mostra “Vintage: l’irresistibile fascino del vissuto” con il primo di tre incontri – organizzati dal Comune di Prato - Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Prato in collaborazione con la Fondazione Museo e le associazioni di categoria – dedicati a tre prodotti d’eccellenza della cucina tradizionale del territorio come il Sedano alla pratese, le Pesche di Prato e il Vermouth Bianco. Valorizzare la cucina della nostra città – afferma l´ Assessore alle Attività Produttive del Comune di Prato Roberto Caverni – significa mettere in evidenza un patrimonio storico e anche turistico. I sedani alla pratese ad esempio, monumento gastronomico della nostra tradizione, rappresentano un valore culturale perché racchiudono in sé quel modo di interpretare l´economia nella città da cui scaturisce la cultura che ci contraddistingue. Rappresentano l´identità di una comunità, abile e creativa – continua - capace di produrre risultati eccellenti con materie prime semplici, tanto da far diventare questa pietanza basata su un ortaggio modesto come il sedano, un piatto della festa. Inoltre, in un momento come questo valorizzare la nostra cucina può rappresentare un elemento fondamentale per creare nuove risorse”. Il primo appuntamento, dal titolo “Prato e la cucina vintage: i Sedani alla Pratese e la cucina della fabbrica” è dunque per venerdì prossimo, 14 dicembre, a partire dalle 17.30 con una conferenza a cui parteciperanno lo “storico” Giampiero Nigro, la curatrice del libro dedicato ai Sedani alla Pratese - edito da Claudio Martini - Nadia Bastogi, un operaio che racconterà la sua “vita in fabbrica” con particolare riferimento a “i mangiari”, l’agronomo Giacomo Petracchi e l’esperto di tradizioni gastronomiche pratesi Umberto Mannucci. A concludere l’incontro sarà il Presidente dell’Associazione Ristoratori Pratesi Giovanni Seghetti, il quale spiegherà la preparazione del complesso piatto simbolo del riciclo in cucina, come i cenci sono stati per la città laniera il simbolo del successo nel mondo del tessile. Non mancherà l’intrattenimento, con il sonetto “Ballata delle Cento Ciminiere” a cura di Octava Rima, le “Fabbrichine” e la lettura della prosa di Armando Meoni dedicata al Sedano e, come un ortaggio tanto modesto, potesse diventare il piatto simbolo della festa. Al termine della conferenza, aperitivo vintage a base di sedani alla pratese preparati dal Ristorante “Il Cavallino Rosso” accompagnati da vino del territorio e visita guidata alla mostra con possibilità di acquistare – a prezzo scontato – il catalogo in vendita nello store del Museo. Il secondo appuntamento, dal titolo “Prato e la cucina vintage: le Pesche di Prato sulla tavola delle occasioni” , è fissato per le 17.30 di venerdì 25 gennaio e a raccontare storia e ricetta di questa dolcissima specialità pratese sarà Paolo Sacchetti, recentemente proclamato Miglior Pasticcere d’Italia 2012 e co-autore del libro dedicato alle Pesche di Prato facente parte la collana dedicata ai sapori pratesi edita da Claudio Martini. Non mancherà la figura dello “storico” che racconterà come è nato questo prodotto dolciario “da forno” nella tradizione pratese e come – grazie anche all’Alkermes dell’Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella – sia divenuto in poco tempo un prodotto ricercato e apprezzato soprattutto sulle tavole “della festa”. Il terzo appuntamento, dal titolo “Prato e la cucina vintage: Biscottini e Vermouth Bianco di Prato, i sapori della convivialità” si terrà invece alle 17.30 di venerdì 22 febbraio. A spiegare come avviene la preparazione dei classici biscottini con la mandorla ci sarà uno dei più rinomati biscottieri pratesi, Francesco Pandolfini Presidente del Consorzio dei Biscotti di Prato e titolare dello storico biscottificio. Ad illustrare la preparazione del Vermouth Bianco di Prato ci sarà l’unico produttore pratese in possesso dell’originale ricetta del 1750: l’Opificio Alla Gusteria Nunquam, che ancora oggi lo produce seguendo alla lettera la ricetta anche in fase di preparazione, senza nessun ausilio meccanico, ma solo con la combinazione di vino bianco toscano, zucchero, pochissimo alcool ed erbe aromatiche officinali spontanee e varie spezie schiacciate a mano in un pestello di marmo. Ogni incontro, con prenotazione obbligatoria (al 335 6130800 o 320 6434045) prevede un ingresso comprensivo – oltre alla partecipazione all’incontro – anche dell’ aperitivo vintage, della visita guidata alla mostra.. |
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LA FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI FESTEGGIA A TERRACINA “IL NATALE DEL CUOCO”
IN 300 PER LA MANIFESTAZIONE PIÙ GUSTOSA DI FINE ANNO DELLA PROVINCIA DI LATINA
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Oltre 300 le Giacche Bianche che il prossimo 10 dicembre si ritroveranno all’Hotel Torre del Sole di Terracina per festeggiare “Il Natale del Cuoco”. Una serata interamente dedicata ai sapori più autentici della tradizione reinterpretati per l’occasione dai migliori chef della Federazione Italiana Cuochi. Tra loro il presidente della Fic Lazio nonché autore di vari programmi gastronomici sulle reti Rai Alessandro Circiello; Pietro Cervoni e Graziella Sangemi (terzi classificati per la sezione “artistica” alle recenti olimpiadi di Erfut); il segretario generale del Nastro Verde d’Europa Antonio Iadanza e gli insigniti del prestigioso collare del Collegium Cocorum: un riconoscimento conferito esclusivamente ai professionisti che operano da oltre cinque lustri nell’arte culinaria con dignità e passione, onorando sempre e ovunque la millenaria tradizione della cucina italiana. Un evento unico nel suo genere, sottolineato dal sontuoso menu elaborato per gli ospiti dalla neonata squadra di professionisti Apcl che già dai prossimi mesi rappresenterà la provincia pontina nelle diverse competizioni sia nazionali che estere, riservate alla categoria. Immancabile, anche in questo importante appuntamento natalizio, la partecipazione degli istituti alberghieri di Formia e Terracina che con i propri allievi affiancheranno gli chef e i maitre nel servizio di sala e di cucina. “L’associazione Cuochi della provincia di Latina – ricorda il presidente Luigi Lombardi – anche quest’anno è stata la protagonista indiscussa di numerose manifestazioni. Da ricordare gli Internazionali d’Italia (disputati a Massa Carrara lo scorso Marzo); i Mondiali della Cucina di Erfurt (Germania); la Xv edizione del Concorso “I Piatti Tipici Pontini”; gli Show Cooking a Pa.bo.gel. E a Vinicibando 2012. Un plauso,infine, agli chef della Federazione che in forza alla Protezione Civile sono corsi in aiuto delle popolazioni terremotate dell’Emilia Romagna allestendo dei campi cucina all’interno delle tendopoli per la distribuzione di circa tremila pasti al giorno” |
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NOVE I PREMI ASSEGNATI DAL GASTRONAUTA ALLA PRESENTAZIONE DELLA GUIDA AI RISTORANTI DEL SOLE 24 ORE
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Nel corso della presentazione della Guida dei ristoranti del Sole 24 Ore, che si è svolta lunedì 3 dicembre a Milano, sono stati premiati dal Gastronauta Davide Paolini i migliori ristoratori segnalati nell’edizione 2013. Nove i premi alle eccellenze assegnati: Premio alla carriera | Pierino Penati del ristorante omonimo di Viganò Brianza (Lc); Premio allo chef | Vito Mollica del ristorante “Il Palagio” di Firenze; Premio Miglior ristorante | Osteria della Brughiera di Villa d´Almè (Bg) Premio Miglior ristorante emergente | De Gustibus di Palmi (Rc) Premio Miglior ristorante I piedi nell´acqua | La Pineta di Marina di Bibbona (Li) Premio Miglior format innovativo | Settembrini di Roma e Locanda 4 Cuochi di Verona Premio Migliore trattoria | Rovello 18 di Milano e Da Cesare al Casaletto di Roma; Premio Miglior locale Dietro al banco | Maccheroneria di Gragnano (Na) Premio Miglior pizzeria | I Tigli di San Bonifacio (Vr), La gatta mangiona di Roma, Pizzaria La Notizia di Napoli L’edizione 2013 della Guida ai Ristoranti 2013 di Davide Paolini, già firma del Sole 24 Ore e di Radio 24, continua a crescere – questa edizione tocca le 720 pagine - coprendo territori che negli anni precedenti non avevano ricevuto l’attenzione che meritavano. Rimane immutata invece la filosofia che sin dagli esordi la caratterizza: non dare voti ma inserire solo i locali che vengono considerati meritevoli di citazione, siano essi ristoranti, pizzerie, wine bar o persino street food e botteghe che si sono trasformate in cucine con bottega, raccontandoli come esperienze di gusto e d’atmosfera, dove è sempre privilegiata la scelta di prodotti di qualità e l’attenzione al cliente. La guida, composta da schede sintetiche che contengono le notizie essenziali per agevolare una scelta consapevole e allineata al gusto di ciascuno, accompagna infatti la segnalazione dei locali con un simbolo “originale” che ne evidenzia le peculiarità. Oltre ai classici simboli come ad esempio quelli dei ristoranti “Intoccabili”, degli intramontabili “Vai sul sicuro”, fino alle nuove scoperte segnalate per la prima volta con “Carramba che sorpresa!”, per citare solo alcune delle indicazioni più tradizionali, di anno in anno se ne sono aggiunti altri più di servizio, che puntano a portare alla ribalta nuovi “fenomeni”: se per la scorsa edizione il simbolo “new entry” era stato il “Vicino alla stazione”, che indicava i locali che si trovano a non più di 1,7 km dalla stazione ferroviaria, la novità per questa edizione 2013 sono i locali “Con i piedi nell’acqua”, ovvero quelli – in riva al mare, a bordo lago o lungo le sponde dei fiumi – che si cercano nelle sere d’estate. Guida ai Ristoranti de Il Sole 24 Ore - Edizione 2013 A cura di Davide Paolini Edizioni Gruppo 24 Ore (720 pagine, € 19,50) In libreria dal 10 dicembre 2012 |
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PREMIO AIS – FRANCIACORTA: DENNIS METZ “MIGLIOR SOMMELIER D’ITALIA 2012”
UNA SFIDA SERRATA E APPASSIONANTE HA DECRETATO VINCITORE IL SOMMELIER TRIESTINO,
SEGUITO DA DANIELE ARCANGELI, VALENTINA MEROLLI PORRETTA
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Si è svolta al teatro “Elfo Puccini” di Milano la finale del Concorso “Miglior Sommelier d’Italia – Premio Franciacorta 2012”, l’ambito riconoscimento che sottolinea l’impegno condiviso tra l’Associazione Italiana Sommelier e il Consorzio Franciacorta nell’affermare la cultura della qualità in tutto il mondo dell’enogastronomia. A vincere il titolo nazionale e l’ambito tastevin tricolore è stato Dennis Metz, seguito da Daniele Arcangeli e Valentina Merolli Porretta. Una sfida appassionante quella dei 3 sommelier Ais giunti in finale. Dopo una selezione molto impegnativa iniziata in mattinata insieme agli altri 8 pretendenti, oggi si sono misurati in una serie di prove di abilità aperte al pubblico, che non hanno mancato di stupire e coinvolgere tutti i presenti. Dalla descrizione organolettica al riconoscimento di quattro bevande alcoliche, dall’abbinamento cibo-vino al servizio di una bottiglia magnum Franciacorta e ancora l’accoglienza dei clienti e la presa dell’ordine in lingua straniera e una prova speciale di comunicazione. Al vincitore un assegno da 7.000 euro e 6 magnum di Franciacorta, consegnate da Maurizio Zanella, Presidente del Consorzio Franciacorta che, per il terzo anno consecutivo, è partner del Concorso con l’obiettivo di sostenere Ais nella diffusione della conoscenza delle più prestigiose realtà vitivinicole italiane e nella promozione della cultura del vino, di cui i sommelier sono i principali portavoce sia in Italia che all’Estero. “Se oggi nel nostro Paese si beve meglio e soprattutto con maggiore senso di responsabilità - ha dichiarato Antonello Maietta, Presidente dell’Ais - è anche grazie al contributo dei sommelier che, nei ristoranti, nelle enoteche, nelle aziende vitivinicole e ultimamente anche negli ipermercati, interpretano al meglio il ruolo di comunicatori del vino di qualità. Siamo davvero soddisfatti – prosegue Maietta – dell’ottimo livello di preparazione dei sommelier in gara che dimostra come la didattica di altissimo profilo di scuola Ais rappresenti uno strumento formativo autorevole per praticare con successo questa professione”. ”Essere al fianco di Ais per celebrare la competenza unita alla passione di chi, come questi sommelier, ha fatto del mondo del vino la propria professione – ha concluso Maurizio Zanella, Presidente del Consorzio Franciacorta – ha una valenza che va oltre l’evento. Guardando al futuro, poter contare su un numero crescente di esperti qualificati in questo complesso settore, che comunichino correttamente ‘il vino’ e quanto esso esprime in termini di tradizione, tecnica, impegno e territorio, è presupposto fondamentale per favorire la diffusione del ‘buon gusto’ raccontato ogni giorno dal nostro miglior made in Italy” |
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NASCE IL PICCOLO BRITE, LA BOUTIQUE DEL FORMAGGIO
DI CORTINA D’AMPEZZO
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“La tradizione è l´unica cosa che conserva la nostra identità”. Forte dell’esperienza di successo dell´agriturismo El Brite de Larieto, la famiglia Gaspari inaugura una nuova esperienza di gusto e di sapienza alimentare a Cortina d’Ampezzo. Si chiama Piccolo Brite la prima “boutique del formaggio” di Cortina, in località Alverà, sopra al villaggio. Un angolo di sapienza alimentare, di conoscenza del territorio e di passione per il gusto, che apre le porte venerdì 7 dicembre. Un caseificio vero e proprio, con annesso il punto vendita, che viene definito Boutique proprio perché curato nei minimi dettagli. Uno scrigno di tesori per tutti i palati, dove si possono trovare non solo formaggi e salumi di produzione propria, ma anche altri prodotti come il vino e la cioccolata artigianale. I Prodotti. Dalla ricotta al formaggio grigio, dal burro di malga al formaggio “contadino”. Dallo speck di una volta al ricercatissimo yogurt del “Brite”, che conserva intatto tutto il sapore di un prodotto artigianale delle Alpi. Con un occhio anche “oltre Cortina”: al Piccolo Brite anche il parmigiano reggiano di altissima qualità e il migliore... Pecorino della Maremma. “Con l’apertura del Piccolo Brite”, spiega la famiglia Gaspari, “abbiamo voluto colmare quello che sentivamo essere un po’ un vuoto: un paese come Cortina, dove l´agricoltura fino a qualche decennio fa era l´attività principale, deve avere un’offerta di prodotti locali che sia davvero a chilometro zero. Ma soprattutto genuina”. E quale momento migliore del weekend dell´Immacolata per dare inizio a questa nuova sfida? Il Piccolo Brite sarà aperto tutti i giorni dell´anno. Sia feriali che festivi! Per informazioni: www.Elbritedelarieto.it Mail piccolobrite@gmail.Com. Telefono 0436868641 |
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PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO DELL’AMERICAN CHAMBER OF COMMERCE IN ITALY
ALLA HEINZ ITALIA IL ‘TRANSATLANTIC AWARD 2012’ PER L’INNOVATIVA LINEA DI ALIMENTI PER L’INFANZIA NELLO STABILIMENTO PLASMON DI LATINA
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L’american Chamber of Commerce in Italy, guidata dall’On. Simone Crolla, nel corso della settima edizione del “Transatlantic Award Gala Dinner” che si è svolta il 26 novembre a Milano, ha premiato - alla presenza dell’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Hon. David H. Thorne e del Console Usa Mr. Kyle R. Scott - le aziende italiane e statunitensi che, nel corso del 2012, hanno operato i maggiori investimenti sull’asse transatlantico tra Italia e Stati Uniti. Uno degli otto Transatlantic Awards 2012 è stato assegnato alla Heinz Italia e consegnato nelle mani di Stefano Clini, Presidente e Head of Global Infant & Nutrition (nella foto tra il Consigliere Delegato Amcham Italy Simone Crolla ,a destra, e il Presidente Amcham Italy Vittorio Terzi, a sinistra), con la seguente motivazione: ‘per aver effettuato un investimento di 30 milioni di Euro nello stabilimento Plasmon di Latina per la produzione di innovativi alimenti per l’infanzia. Con questo investimento Heinz ha fatto dell’Italia la base mondiale per lo sviluppo del baby food’. «Siamo orgogliosi di aver realizzato un importante investimento di capitale in Italia in un momento in cui l’economia sta soffrendo - ha commentato Clini. Questo fatto rappresenta un’ulteriore conferma della credibilità del sistema Italia e del management italiano che, con il brand Plasmon, tanto ha fatto per sviluppare e migliorare la nutrizione infantile» Heinz, tra i principali gruppi alimentari del mondo, ha lanciato quest’anno una nuovissima linea di alimenti per l’infanzia: si tratta degli omogeneizzati Plasmon Sapori di natura, prodotti ‘in asettico’ nello stabilimento di Latina. E’ la prima volta, in assoluto, che viene usata questa tecnologia per il baby food: essa permette una nuova lavorazione degli ingredienti ancora più semplice e delicata che mantiene al meglio la naturale ricchezza di sapori, colori e profumi delle materie prime. «Riunire oltre quattrocento persone in rappresentanza di oltre 30 tra le più grandi multinazionali è un buon segnale di fiducia e ottimismo per il futuro della nostra economia - ha commentato Vittorio Terzi, Presidente di Amcham Italy. I Transatlantic Awards sono divenuti importanti punti di riferimento per la business community italiana e americana e testimoniano l’amicizia, la collaborazione e la forte correlazione economica tra i due Paesi». Il Gruppo Heinz, fondato a Pittsburgh nel 1869, leader in numerosi mercati del food a partire dalle salse (è suo il mitico Ketchup) e dei piatti pronti, è presente in oltre 100 paesi con 33.000 dipendenti ed un fatturato superiore ai 10 miliardi di dollari |
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NUOVO FORMULA 1 FESTIVE DI HERBALIFE:
DEDICATO A CHI VUOLE GUSTARE IL BUONO DELLE FESTIVITÀ
SENZA “CONCIARSI PER LE FESTE”
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Vorremmo tutti che ci fosse del vero nel detto che a tavola non si invecchia. Però è proprio dalla tavola, specie quella imbandita per le festività di fine anno, che il nostro organismo esce “conciato per le feste”, travolto insieme ai buoni propositi da sontuose, ma poco salutari, slavine alimentari. Come se non bastassero le calorie in eccesso, infatti, durante le feste si tende a mangiare in modo squilibrato, non rispettando le corrette proporzioni tra i diversi nutrienti ed eccedendo nelle componenti peggiori come zuccheri e grassi dannosi (saturi). Ciliegina sulla torta, si tende a concentrare gli eccessi alimentari a cena, accumulando ancora più grasso, e cercando di recuperare restando a digiuno per gran parte del giorno successivo. Finite le feste, il conto da pagare per i kg di troppo e lo stress dell´organismo, intossicato dal sovraccarico alimentare, è il solito periodo “lacrime e sangue” di diete e sedute intensive in palestra. L´ideale, invece, sarebbe riuscire a mangiare in modo corretto già durante il periodo festivo, cercando di riequilibrare il regime alimentare in modo da compensare o, almeno, contenere i danni. Si dovrebbe, innanzitutto, ridurre le calorie nei pasti non festivi (ad esempio, il pranzo del 31), puntando ad assumere comunque tutti i nutrienti e far riposare l´apparato digerente non appena possibile con pasti di facile digeribilità (meglio ancora se in forma liquida). Infine, sarebbe bene dare alla colazione di quei giorni - ma non solo di quelli - il ruolo di pasto a tutti gli effetti, in modo da non essere tormentati dall´appetito nel corso della giornata e perdere poi il controllo una volta seduti a tavola. Questa strategia “salva feste” è resa facilmente attuabile attraverso l’assunzione di sostituti del pasto completi, nutrizionalmente equilibrati e con un ridotto apporto calorico come Formula 1 Herbalife, disponibile da metà novembre anche nella speciale Festive Edition al gusto Vanilla Spice. Formula 1 Festive, infatti, è un cremoso frullato al sapore di vaniglia, pensato appositamente per il consumo invernale grazie al tocco speziato della cannella. Pronto in un solo minuto e ottimo da gustare sia freddo che caldo, Formula 1 Festive è un pasto completo, facilmente assimilabile e con un apporto di meno di 230 Kcal. La composizione del frullato è studiata per rendere disponibili - nella giusta proporzione - tutti i nutrienti essenziali: proteine vegetali e animali (provenienti dal latte usato per miscelare), carboidrati, vitamine idrosolubili e liposolubili, sali minerali (tra cui il selenio e lo zinco, che contribuiscono a proteggere le strutture cellulari dallo stress ossidativo) e le fibre. Grazie all´eccellente bilanciamento nutrizionale e al suo gradevole sapore speziato, che evoca i dolci invernali della tradizione europea, Formula 1 Festive di Herbalife è l´ideale per trattarsi bene e godersi tutto il buono delle festività natalizie. Formula 1 Festive è disponibile da metà novembre esclusivamente attraverso i Distributori Indipendenti Herbalife al prezzo di 43,14 € (la confezione equivale a circa 21 pasti). Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.Herbalife.it o telefonare al numero 06/52304280 |
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HERBALIFE FESTEGGIA 20 ANNI DI BENESSERE IN ITALIA:
AL VIA LA CAMPAGNA STAMPA DEL VENTENNALE
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Herbalife, leader mondiale nei prodotti per l’integrazione nutrizionale e il controllo del peso, festeggia il ventennale della filiale italiana con una campagna stampa istituzionale veicolata su quotidiani e periodici a partire dal 9 dicembre, data ufficiale di costituzione della sede italiana. Il concept della campagna, realizzata dall´agenzia Wasabi Work Project di Roma, è interamente incentrato sulla mission di Herbalife: il benessere, inteso sia da un punto di vista fisico che economico. Prendendo spunto dal 20° anniversario dell’Azienda in Italia, la campagna sottolinea come da sempre Herbalife si dedichi al benessere delle persone prendendosene cura. L´incontro con Herbalife, i suoi prodotti e il suo peculiare modello commerciale basato su una rete di distributori indipendenti, infatti, ha realmente cambiato la vita di moltissimi italiani, facendo scoprire non solo come prendersi cura del proprio benessere attraverso una corretta nutrizione e un sano stile di vita, ma anche un´opportunità concreta di realizzazione personale e di business. “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questo ventennio” ha affermato Marco Brandolini, Amministratore Delegato di Herbalife Italia e Vice Presidente Africa e Europa del Sud “l’interesse per il benessere e la cura della persona, in Italia, sono cresciuti molto negli ultimi anni e hanno concorso a rendere Herbalife un punto di riferimento per tantissimi consumatori, coinvolti dall’impegno e dalla passione dei nostri distributori. Abbiamo pensato a questa campagna per essere vicini a tutti coloro che hanno contribuito a questo importante traguardo e per raccontare la nostra storia a chi non dovesse ancora conoscerci”. La campagna stampa per il ventesimo anniversario di Herbalife - declinata nei formati pagina, doppia pagina e leaflet (programmati in oltre 2 milioni di pezzi) – verrà pianificata sui principali quotidiani nazionali e locali, news magazine, familiari e femminili nel periodo tra domenica 9 dicembre e sabato 22 dicembre 2012. Dal punto di vista del visual, l´elemento principale di attrazione è rappresentato dal lettering della headline “Da 20 anni ci prendiamo cura del tuo benessere” e dalla presenza di un Qr Code brandizzato con il logo Herbalife per attivare in tempo reale informazioni e contenuti multimediali dedicati. “Vorrei sottolineare un aspetto tutt’altro che secondario della nostra presenza in Italia, e cioè il contributo che Herbalife ha dato e continua a dare alla crescita del mercato dei prodotti per l’integrazione alimentare e il controllo del peso attraverso l’innovazione scientifica, di prodotto e nel marketing” - dichiara Cristiano Napoli, Country Manager Herbalife Italia. “Siamo un’azienda che da sempre precorre i tempi, anche nelle tecnologie di comunicazione. Nessuna azienda italiana, ad esempio, era ancora arrivata al livello di personalizzazione del Qr Code raggiunto con la nostra campagna stampa. Inoltre, sempre a partire dal 9 dicembre attiveremo la pagina facebook Herbalife Italia con l’obiettivo di avere un rapporto sempre più stretto con tutti i nostri consumatori.” |
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MUTTI PRESENTA INTENSO: IL PRIMO CONDIMENTO PER GNOCCHI, PASTA ALL’UOVO E RIPIENA
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Gnocchi, ravioli e tagliatelle: sono proprio questi tre tipi di pasta speciale a cui Mutti, l’azienda che da più di 100 anni fa del pomodoro di qualità una passione di famiglia, si è ispirata per dare vita a Intenso, il primo sugo pronto pensato per condire pasta all’uovo, ripiena e gnocchi. Intenso nel colore…rosso vivo. Intenso nel sapore… Un battuto fine di sedano e cipolla, rosolato con pomodori dolci e succosi: ingredienti base genuini che lasciano esplodere tutto il gusto “intenso” del pomodoro. Corposo e consistente, è perfetto anche con sfoglie più casarecce come quelle dei maltagliati perché si lega armoniosamente alla pasta ruvida e porosa. La qualità dei pomodori insieme all’esperienza e alla competenza di Mutti rendono Intenso un prodotto unico e speciale, facile da preparare per un sicuro successo in cucina: un sugo preparato secondo tradizione, già pronto per avvolgere di sapore la propria pasta preferita. Per la mamma super impegnata, la donna in carriera, lo studente universitario in giro tra lezioni, per chi perennemente di corsa non vuole però rinunciare al gusto e alla buona tavola, Intenso rappresenta il prodotto perfetto: un mix vincente di qualità e semplicità di utilizzo. Basta scaldarlo in padella e saltarlo con la pasta. Si può gustare infatti semplice, mantecandolo con la pasta, oppure arricchirlo aggiungendo Parmigiano Reggiano, qualche fogliolina di basilico fresco o ancora gratinarlo al forno con la besciamella. Intenso Mutti è disponibile nel comodo formato da due vaschette da 100 g ciascuna, ideale per quattro porzioni. Prezzo: 1,45 € |
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EXTREME TASTING RUM&ZOLA: IL GORGONZOLA INCONTRA I MIGLIORI RUM DEL MONDO
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Il Consorzio per la tutela del Formaggio Gorgonzola ha promosso un "extreme tasting" in cui l´erborinato D.o.p. Più famoso al mondo ha incontrato i rum più esclusivi del momento selezionati e forniti da Velier. Un viaggio che ha unito due prodotti d´eccellenza in cui le materie prime tipiche dei rispettivi territori d´origine abbinate all´accurato procedimento di lavorazione e al rigoroso rispetto dei tempi di stagionatura diventano segni indelebili di qualità e unicità. L´occasione è stata impreziosita ulteriormente dalla presenza di due barman d´eccezione. I giornalisti enogastronomici Paolo Becarelli e Gian Luca Moncalvi hanno agitato gli shaker e presentato 3 esclusivi cocktail, studiati per l´occasione, in cui le note fruttate e morbide del rum hanno esaltato al massimo la cremosità del gorgonzola dolce e il sapore deciso del tipo piccante. Il menu con accostamenti tra gorgonzola e mieli, mostarde, panettone e cioccolato fondente ha dimostrato ulteriormente la versatilità di questo sorprendente formaggio. Ecco le tre ricette dei cocktail realizzati: Caipirissima Al Miele 6 cl di Ron Diplomatico Blanco ½ lime 3 cucchiaini di miele d’acacia Tagliare mezzo lime in 4 pezzetti, pestarlo in un bicchiere old-fashioned o tumbler, aggiungere il miele, mescolare, aggiungere il rum, mescolare ancora. Colmare il bicchiere con ghiaccio tritato o a cubetti, miscelare bene e servire. Diplomatico Blanco - Venezuela, uscito sul mercato nel 2012, 6 anni di invecchiamento. Estremamente smooth. Abbinamento: Gorgonzola dolce Negrini ¼ di Rhum Rhum Pmg Bianco 56° 2/4 di Sherry Tio Pepe ¼ di Bitter Campari Mettere in un tumbler basso alcuni cubetti di ghiaccio, poi versare lo Sherry, il rum e il Bitter Campari. Mescolare bene. Guarnire a piacere con scorza d’arancia o limone. Rhum Rhum Pmg Bianco 56° - Considerato dai francesi di Whisky Magazine and Fine Spirits il miglior Agricòle al mondo. Un prodotto sperimentale e rivoluzionario. Abbinamento: Gorgonzola piccante Green Zola 2/5 di rum Savanna Lontan Blanc 2/5 di Marsala Superiore 1/5 di Blue Curacao Si prepara direttamente in un bicchiere tumbler, con ghiaccio a cubetti. O anche nel mixing-glass, in maggiori quantità e, in una versione più briosa, agitando gli ingredienti, con ghiaccio a cubetti, nello shaker e poi colando nei bicchieri. In questi ultimi due casi, meglio utilizzare coppe o coppette. Completare ogni drink con una scorzetta d’arancia brulée, bruciata appena con l’accendino. Savanna Lontan Blanc - Rhum Grand Arome della Ile de La Reunion, ricchissimo, con aromi di frutta tropicale, banana, ma anche note salmastre e di salamoia date da lunghissime fermentazioni. Decisamente unico Abbinamento: Gorgonzola dolce e piccante |
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EXTREME TASTING RUM&ZOLA: IL GORGONZOLA INCONTRA I MIGLIORI RUM DEL MONDO
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Il Consorzio per la tutela del Formaggio Gorgonzola ha promosso un "extreme tasting" in cui l´erborinato D.o.p. Più famoso al mondo ha incontrato i rum più esclusivi del momento selezionati e forniti da Velier. Un viaggio che ha unito due prodotti d´eccellenza in cui le materie prime tipiche dei rispettivi territori d´origine abbinate all´accurato procedimento di lavorazione e al rigoroso rispetto dei tempi di stagionatura diventano segni indelebili di qualità e unicità. L´occasione è stata impreziosita ulteriormente dalla presenza di due barman d´eccezione. I giornalisti enogastronomici Paolo Becarelli e Gian Luca Moncalvi hanno agitato gli shaker e presentato 3 esclusivi cocktail, studiati per l´occasione, in cui le note fruttate e morbide del rum hanno esaltato al massimo la cremosità del gorgonzola dolce e il sapore deciso del tipo piccante. Il menu con accostamenti tra gorgonzola e mieli, mostarde, panettone e cioccolato fondente ha dimostrato ulteriormente la versatilità di questo sorprendente formaggio. Ecco le tre ricette dei cocktail realizzati: Caipirissima Al Miele 6 cl di Ron Diplomatico Blanco ½ lime 3 cucchiaini di miele d’acacia Tagliare mezzo lime in 4 pezzetti, pestarlo in un bicchiere old-fashioned o tumbler, aggiungere il miele, mescolare, aggiungere il rum, mescolare ancora. Colmare il bicchiere con ghiaccio tritato o a cubetti, miscelare bene e servire. Diplomatico Blanco - Venezuela, uscito sul mercato nel 2012, 6 anni di invecchiamento. Estremamente smooth. Abbinamento: Gorgonzola dolce Negrini ¼ di Rhum Rhum Pmg Bianco 56° 2/4 di Sherry Tio Pepe ¼ di Bitter Campari Mettere in un tumbler basso alcuni cubetti di ghiaccio, poi versare lo Sherry, il rum e il Bitter Campari. Mescolare bene. Guarnire a piacere con scorza d’arancia o limone. Rhum Rhum Pmg Bianco 56° - Considerato dai francesi di Whisky Magazine and Fine Spirits il miglior Agricòle al mondo. Un prodotto sperimentale e rivoluzionario. Abbinamento: Gorgonzola piccante Green Zola 2/5 di rum Savanna Lontan Blanc 2/5 di Marsala Superiore 1/5 di Blue Curacao Si prepara direttamente in un bicchiere tumbler, con ghiaccio a cubetti. O anche nel mixing-glass, in maggiori quantità e, in una versione più briosa, agitando gli ingredienti, con ghiaccio a cubetti, nello shaker e poi colando nei bicchieri. In questi ultimi due casi, meglio utilizzare coppe o coppette. Completare ogni drink con una scorzetta d’arancia brulée, bruciata appena con l’accendino. Savanna Lontan Blanc - Rhum Grand Arome della Ile de La Reunion, ricchissimo, con aromi di frutta tropicale, banana, ma anche note salmastre e di salamoia date da lunghissime fermentazioni. Decisamente unico Abbinamento: Gorgonzola dolce e piccante |
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EXTREME TASTING RUM&ZOLA: IL GORGONZOLA INCONTRA I MIGLIORI RUM DEL MONDO
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Il Consorzio per la tutela del Formaggio Gorgonzola ha promosso un "extreme tasting" in cui l´erborinato D.o.p. Più famoso al mondo ha incontrato i rum più esclusivi del momento selezionati e forniti da Velier. Un viaggio che ha unito due prodotti d´eccellenza in cui le materie prime tipiche dei rispettivi territori d´origine abbinate all´accurato procedimento di lavorazione e al rigoroso rispetto dei tempi di stagionatura diventano segni indelebili di qualità e unicità. L´occasione è stata impreziosita ulteriormente dalla presenza di due barman d´eccezione. I giornalisti enogastronomici Paolo Becarelli e Gian Luca Moncalvi hanno agitato gli shaker e presentato 3 esclusivi cocktail, studiati per l´occasione, in cui le note fruttate e morbide del rum hanno esaltato al massimo la cremosità del gorgonzola dolce e il sapore deciso del tipo piccante. Il menu con accostamenti tra gorgonzola e mieli, mostarde, panettone e cioccolato fondente ha dimostrato ulteriormente la versatilità di questo sorprendente formaggio. Ecco le tre ricette dei cocktail realizzati: Caipirissima Al Miele 6 cl di Ron Diplomatico Blanco ½ lime 3 cucchiaini di miele d’acacia Tagliare mezzo lime in 4 pezzetti, pestarlo in un bicchiere old-fashioned o tumbler, aggiungere il miele, mescolare, aggiungere il rum, mescolare ancora. Colmare il bicchiere con ghiaccio tritato o a cubetti, miscelare bene e servire. Diplomatico Blanco - Venezuela, uscito sul mercato nel 2012, 6 anni di invecchiamento. Estremamente smooth. Abbinamento: Gorgonzola dolce Negrini ¼ di Rhum Rhum Pmg Bianco 56° 2/4 di Sherry Tio Pepe ¼ di Bitter Campari Mettere in un tumbler basso alcuni cubetti di ghiaccio, poi versare lo Sherry, il rum e il Bitter Campari. Mescolare bene. Guarnire a piacere con scorza d’arancia o limone. Rhum Rhum Pmg Bianco 56° - Considerato dai francesi di Whisky Magazine and Fine Spirits il miglior Agricòle al mondo. Un prodotto sperimentale e rivoluzionario. Abbinamento: Gorgonzola piccante Green Zola 2/5 di rum Savanna Lontan Blanc 2/5 di Marsala Superiore 1/5 di Blue Curacao Si prepara direttamente in un bicchiere tumbler, con ghiaccio a cubetti. O anche nel mixing-glass, in maggiori quantità e, in una versione più briosa, agitando gli ingredienti, con ghiaccio a cubetti, nello shaker e poi colando nei bicchieri. In questi ultimi due casi, meglio utilizzare coppe o coppette. Completare ogni drink con una scorzetta d’arancia brulée, bruciata appena con l’accendino. Savanna Lontan Blanc - Rhum Grand Arome della Ile de La Reunion, ricchissimo, con aromi di frutta tropicale, banana, ma anche note salmastre e di salamoia date da lunghissime fermentazioni. Decisamente unico Abbinamento: Gorgonzola dolce e piccante |
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“LE GENTILI DONNE DEI VINI” TREBBIANO ANCESTRALE VINIFICATO IN ANFORA
PROGETTO UNICO IN ITALIA DELLA TENUTA MASSELINA
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Un vino dalla storia antica. Una bottiglia impreziosita da un medaglione in ceramica dipinto a mano. La terra, la storia e l’arte trovano una sintesi in un Trebbiano Ancestrale vinificato in Anfora, progetto unico in Italia ideato dalla Tenuta Masselina, impresa agricola controllata dal Gruppo Cevico, uno dei primi dieci player italiani del vino. Il progetto trova sostanza nei vigneti storici di collina condotti in proprietà dalla Tenuta Masselina a Castelbolognese in Romagna, dove uve accuratamente selezionate e raccolte da una vigna di Trebbiano Romagnolo, vecchia oltre quarant’anni, vengono vinificate e affinate in anfore di terracotta prodotte artigianalmente con le argille di Faenza. L’anfora, usata sin dal tempo dei Romani per preservare e trasportare il nettare di Bacco, ha creato un vino particolare e irripetibile, che nasce dalla terra, matura e viene sigillato con la terra e etichettato, una volta in bottiglia, con un prezioso medaglione in ceramica faentina dipinta a mano raffigurante i volti amorosi delle dame del Rinascimento faentino. Il progetto si avvale della collaborazione del Mic (Museo Internazionale delle Ceramiche), dei Maestri Maiolicari Faentini e del maestro vasaio Pierpaolo Garavini. Dalla terra alla maiolica faentina… Se l’anfora è la caratterizzazione di questo vino che ricerca le sue origini di prodotto antico, non è un caso che nasca a Faenza. Sin dal periodo tardo-medioevale, infatti, la posizione geografica della città ha consentito di sviluppare una produzione di boccali e maioliche arcaiche, giunta intatta sino ai giorni nostri. Fu soprattutto Galeotto Manfredi, che governò la città in epoca rinascimentale dal 1477 al 1488, a proteggere gli artisti e a consolidare la fama dei ceramisti faentini nel mondo. La protezione del principe e le sue relazioni con le corti, dove fiorivano opere d’arte geniali, proiettarono una piccola città come Faenza ai vertici della vita artistica e intellettuale del mondo antico. Le Gentili Donne di Faenza Nel Rinascimento ‘usanza gentile’ era quella di effigiare il volto della persona amata sul vasellame: nacque così il genere ‘amatorio’, un vero e proprio omaggio alla Bellezza della donna. L’usanza prende piede a Faenza verso l’ultimo quarto del 1400, nel momento in cui si registra nella maiolica il passaggio a stili esclusivamente rinascimentali per interpretare il più possibile da vicino il gusto della committenza che oramai impone la figura e il ritratto di ‘belle’ donne. La gamma espressiva e artistica di quest’arte “amatoria” diventa più vasta nel corso del 1500. I giovani facevano dipingere il viso delle loro favorite, con il loro nome, sempre seguito dall’aggettivo “Bella”, in vasi, boccali, piatti di varie forme e dimensioni per poterle omaggiare o anche per un segno di costanza. Il Vino delle Anfore Questo vino nasce in un vigneto antico di Trebbiano, di oltre 40 anni di età, collocato a 150 metri di altitudine, in una porzione vocata all’interno della Tenuta Masselina, dove le brezze marine che spirano da est, favoriscono un’escursione termica particolarmente adatta alla maturazione fenolica. La conservazione delle basse temperature raggiunte durante il periodo notturno è favorita dall’esposizione ad ovest del vigneto, che ne determina l’ombreggiamento nelle prime ore del mattino. Le uve di perfetta qualità e maturazione, prima selezionate poi diraspate a mano, vengono poste nelle anfore per la fermentazione alcolica. Dopo un mese di permanenza in anfora il mosto viene separato dalle bucce. Il vino riposa poi in anfora per tre mesi durante i quali avviene la fermentazione malolattica. In continua osmosi con l’esterno attraverso la terracotta il vino acquista una finezza aromatica inimitabile, piacevole sapidità e grande morbidezza che regala al palato una sensazione vellutata. A questo punto è la volta del passaggio in legno per una percentuale significativa di prodotto che permetterà al vino di completare il suo corredo organolettico e di acquisire una longevità inaspettata. Un lento affinamento in bottiglia per almeno 5 mesi permetterà al vino, ormai pronto, di esprime il meglio di sé, donando sensazioni gustative eccellenti |
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