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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Febbraio 2013 |
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UE: TECNOLOGIA DIGITALE E DIRITTO D´AUTORE POSSONO ANDARE BENE INSIEME |
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Bruxelles, 5 Febbraio 2013 – L’intervento di Neelie Kroes Vice-presidente della Commissione europea responsabile per l´Agenda digitale nel corso del dialogo delle parti interessate sul diritto d´autore "Licenze per l´Europa": “ Le nuove tecnologie hanno enormi implicazioni per il settore creativo. E per le politiche e le strutture normative che ne sono alla base. Come molti di voi sapranno, ho da tempo chiesto modifiche apportate a tali strutture. Mi è stato di fronte a questo rapporto come il commissario per la concorrenza, al momento della "decisione Cisac". Che ha trattato il vecchio stile pratiche di concessione di licenze e la separazione territoriale dei mercati da parte delle società. E questo caso, mi ha lasciato insoddisfatto. Perché il fatto è, vecchie pratiche devono adattarsi alle nuove realtà digitali. Questo richiede un cambiamento reale e soluzioni giuridiche e pratiche: strumenti di concorrenza non sono sufficienti per questo. Così nel 2008 ho creato la tavola rotonda sulla Musica online, che ha dato origine al database repertorio globale, rendendo le informazioni sulle opere protette da copyright più coerente e accessibile. Qualcosa a lungo atteso. E più di recente il mio collega Michel Barnier ha proposto una nuova direttiva sulla gestione collettiva dei diritti, che spero verrà concordato al più presto. Guardando indietro, sono felice di vedere il mondo che cambia e si evolve. In un primo momento, la tecnologia digitale ha incontrato resistenza enorme. Enorme sforzo è stato speso cercando di adattare la tecnologia per adattarsi prassi di mercato prevalenti. La tecnologia digitale è stato visto come una minaccia al contenuto anziché un´opportunità. Questo per me è un approccio sbagliato. Certamente ha portato a un sacco di dibattiti altamente polarizzate. Ma vorrei anche dire che non ha creato alcun vincitori. L´approccio giusto è il contrario: dovremmo piuttosto adattare le pratiche per soddisfare nuove opportunità digitali. E oggi si può vedere il cambiamento, e le prestazioni, consegnato da questo. Basta guardare a tutti quei servizi di musica in streaming, sempre più popolare e diffusa. Alcuni addirittura parlare di "effetto Spotify": che la pirateria la musica non è più un problema in Svezia, perché c´è una buona alternativa legale. Mentre per Sacem, in Francia, il digitale è ora la loro terza fonte più grande di entrate, in aumento del 40% in 5 anni. E non è solo musica che abbraccia innovazione digitale. Per la Tv, i social network sono oggi non utilizzati solo per interagire, ma in realtà per dare forma e programmi di progettazione. Negli Stati Uniti, le vendite di e-book hanno già superato cartonati, e nel mercato del romanzo britannico, e-book di vendita sono quasi raddoppiate in un solo anno. Grazie alla tecnologia, ogni artista, ogni creatore, dispone ora di una gamma di strumenti per il successo digitale. Per aiutare le persone a scoprire nuove opere e gli artisti di aiuto impegnarsi con, capire ed espandere la loro base di fan. Nelle ultime settimane, ho incontrato molte persone dai settori creativi, e so che condividono questa visione positiva. E non è solo il settore creativo che può beneficiare: scienziati e ricercatori possono anche. Infatti "Le licenze per l´Europa" tratterà direttamente con il testo e data-mining, tecniche di ricerca automatizzati che estraggono risultati significativi da grandi quantità di testo o di dati. Che può dare impulso alla ricerca, e di salvare molte vite. Ma spesso si trova ad affrontare notevoli costi di transazione. Dato che richiede non solo una licenza per accedere ai contenuti, ma il permesso di ciascun titolare del diritto solo per copiare e riformattare ciascuna delle gran numero di opere. Nel complesso, c´è molto da fare. Ma le tendenze generali mi rassicurano: le mie richieste di cambiamento, a partire da più di 5 anni fa, non sono stati vani. Tu sei qui, così numerosi soggetti interessati - da parte di proprietari di copyright, gli utenti, le società di gestione collettiva, editori, università e altro ancora - e si hanno reagito in modo positivo e ha deciso di far muovere le cose. Per me che mostra due cose importanti: in primo luogo, il cambiamento è necessario, in secondo luogo, siamo pronti per questo. Ma la tecnologia, e la società, si stanno muovendo in avanti più velocemente di quanto la nostra struttura e le pratiche di concessione di licenze. Ho sentito tutto il tempo di persone che vogliono guardare i loro soap opera preferita di là delle frontiere, ma non può. A proposito di coloro che cercano di digitalizzazione del nostro patrimonio cinematografico e preservare la nostra diversità culturale - ma che deve fare i conti con un mucchio di complessi requisiti di licenza. A proposito di persone hanno paura di innovare il riutilizzo dei contenuti. A proposito i ricercatori non sono in grado di competere, e ai cittadini che non possono beneficiare delle loro scoperte, perché non riescono a sfruttare le opportunità della tecnologia. Vorrei anche dire un paio di parole sul contesto più ampio. L´economia digitale è vapore avanti - in Europa, Internet è già un valore oltre il 4% dell´economia, e la crescente sette volte più rapidamente del Pil. Inoltre ha un enorme potenziale di posti di lavoro. Non possiamo ignorare questo in tempi di crisi e di disoccupazione giovanile. Voglio che l´Europa, e di tutti gli europei, di beneficiare appieno di questa crescita - sempre ci riporta sulla via della prosperità. Questo richiede molte cose. Dobbiamo stimolare gli investimenti in banda larga più veloce. E dobbiamo stimolare la domanda di servizi pubblici on-line, come l´e-health. Ma abbiamo anche bisogno di contenuti. Ricco, vibrante contenuti online è una grande parte di quella dell´economia digitale: ed è quello che "I titoli per l´Europa" è di circa - ti aiuta a cogliere tutti i benefici di un collegato, continente competitivo. In definitiva, voglio europei di godere di una vasta scelta di contenuti digitali legali, ovunque si trovino: e per questo il contenuto di essere ricompensati. Quindi lanciamo questa iniziativa per mostrare la tecnologia e diritti d´autore possono andare insieme. Io non sono troppo appassionato di misure legislative mano pesante. Essi non sono sempre necessari, e, a volte, pragmatiche e facile da implementare soluzioni sono altrettanto valide. L´obiettivo è quello di regolare le pratiche attuali o eliminare costose inefficienze. L´iniziativa si chiama "Licenze per l´Europa": e approcci nuovi licenze per il contenuto protetto senza dubbio un posto di rilievo nelle vostre discussioni. Noi non pregiudica l´esito. Ma tenere le vostre menti aperte: forse in alcuni casi licenze non sarà la soluzione. Forse saranno forniti dalla tecnologia e dati, come il database Repertorio globale o qualche iniziativa più ampia non è ancora sul tavolo. Questo esercizio ci mostrerà quanto siamo in grado di risolvere i nostri problemi nel quadro attuale. Ma, come sapete, la Commissione sta lavorando anche su un binario parallelo di azione. Guardando modernizzazione attraverso la legislazione. Vedete tre commissari sul palco. Abbiamo individuato le aree da essere affrontata con urgenza, e abbiamo adottato un approccio comune. Perché abbiamo la volontà di lavorare insieme, e sono contento di questo. Sono sicuro che sarà altrettanto creativi e impegnati nella realizzazione di soluzioni comuni. Tali soluzioni possono aiutare i nostri settori creativi, i nostri scienziati, ei nostri cittadini. La maggior parte di tutti, si può dimostrare che, in un momento di grande cambiamento, l´Europa può adeguare il suo quadro d´autore e rimanere credibile e pertinente. Vi auguro ogni successo!” |
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UE: CULTURA E DIRITTO D´AUTORE IN AMBIENTE DIGITALE |
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Bruxelles, 5 febbraio 2013- Di seguito l’intervento di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù in tema di «Le licenze per l´Europa ´dialogo con gli stakeholder”: Sono molto lieto di partecipare al lancio de ´Le licenze per l´Europa´ e di dialogo delle parti interessate e di avviare questo processo insieme ai miei colleghi commissari. Come stimolare la creatività, promuovere la cultura e accrescere la circolazione di contenuti audiovisivi, come aprire l´istruzione e migliorare l´accesso alla conoscenza - questi temi sono al centro del dibattito sul diritto d´autore nell´ambiente digitale. Diritto d´autore protegge la diversità culturale, la creatività premia e favorisce l´innovazione, nell´era di internet pure. E ´la migliore garanzia di una giusta remunerazione per i creatori e un incentivo importante per i settori culturali e creativi per continuare la produzione di contenuti. Permettetemi di sottolineare ancora una volta che la produzione dei settori culturali e creativi è di gran lunga più trascurabile: essi costituiscono, fino al 4,5% del Pil dell´Ue e danno lavoro a più di 8 milioni di persone. L´appetito per il contenuto culturale è in forte espansione: il mercato della musica europea rappresenta circa un quinto dei 30 miliardi di € del mercato globale della musica registrata. Nel primo semestre del 2011, le vendite di musica digitale in Europa è cresciuto del 23%. Editoria libraria generato circa € 23 miliardi di ricavi netti per un valore di mercato al dettaglio di circa € 40 miliardi nel 2011 e l´industria europea editoria libraria è il leader mondiale. L´industria audiovisiva in Europa produce più di 1 100 film all´anno e dà lavoro a più di 1 milione di persone. Emittenti europee svolgono un ruolo cruciale, fornendo finanziamenti per oltre l´80% di tutti i contenuti originali audiovisivo europeo. Copyright garantisce la qualità e la diversità dei contenuti culturali. Senza investimenti sostenibili in contenuti di qualità, è difficile immaginare un internet in crescita o siti di social anche fiorenti media. E senza contenuti di qualità europea, sarà difficile sentire una voce distintamente europeo nel digitale globale agorà. Allo stesso tempo, in linea contenuto culturale si consuma più che mai: il 91% degli utenti Internet europei leggere le notizie on-line, guardare la Tv 73% e il 67% ascolta la radio. La società della conoscenza richiede - e cittadini europei si aspettano - accesso più ampio e più facile ai contenuti, in particolare al ricco patrimonio culturale europeo. Hanno anche bisogno di maggiore chiarezza e trasparenza sui diritti e responsabilità durante l´utilizzo e il riutilizzo dei contenuti. ´Le licenze per l´Europa´ è sulla ricerca di pragmatiche, ´bottom-up´ e soluzioni a breve termine a queste domande urgenti e, in quanto tale, ha il mio pieno appoggio. Permettetemi di rispondere a queste domande, a loro volta: In termini di accesso ai contenuti, disponibilità transfrontaliera è fondamentale per soddisfare le aspettative dei cittadini. E ´inaccettabile che gli europei si trovano di fronte in linea con quelle stesse frontiere abbiamo smantellamento nel mondo fisico da oltre 50 anni. Ci sono numerose ragioni che stanno dietro ostacoli l´accesso transfrontaliero, alcuni collegati con le strategie commerciali dei distributori di Internet e piattaforme. Il tuo lavoro su un accesso transfrontaliero e la portabilità dei servizi dovrebbe aiutare a identificare le principali restrizioni e proporre soluzioni adeguate. Internet ci offre un´opportunità unica per incoraggiare e facilitare la scoperta e il piacere di un´offerta ricca e diversificata culturale europeo . Le nuove tecnologie aprono la porta per le persone di godere di contenuti culturali europei, ivi comprese le pellicole. Dobbiamo fare in modo che più di questo contenuto culturale è messo a disposizione. Non deve restare rinchiuso in archivi e musei. Per esempio, c´è un grande potenziale per lo sviluppo di soluzioni di collaborazione per migliorare la promozione e la disponibilità del patrimonio cinematografico e di concedere una ´seconda vita´ di film che altrimenti non sarebbero disponibili, perché sono ´fuori di distribuzione´. Per quanto riguarda la user-generated content, il rapido sviluppo di strumenti per la creazione digitale e del social networking e siti multimediali consente agli utenti di generare e scambiare nuovi contenuti. Questo ha un enorme potenziale per la creazione culturale, e per migliorare il modo in cui sia insegnare e imparare. Allo stesso tempo, gli utenti sono spesso inconsapevoli dei propri diritti e doveri durante la creazione e la diffusione loro creazioni, in cui la condivisione e il riutilizzo del contenuto protetto, anche per istruzione e altri senza scopo di lucro. Vi è un urgente bisogno di migliorare la trasparenza sui diritti e obblighi degli utenti, ri-utenti e creatori di contenuti digitali, anche nel caso di risorse educative aperte. ´Le licenze per l´Europa´ è di fare le cose possibili. Per esempio, offre la possibilità di discutere tra le parti interessate la possibilità di introdurne di licenza ´one-click´ per la concessione delle licenze, anche gratuitamente. Infine, la sezione lavoro sul text mining e dei dati consentirà di valutare l´entità della domanda per questo tipo di usi a livello Ue, tenendo conto degli interessi di tutti i partecipanti alla catena del valore (editori scientifici, comunità di ricerca e biblioteche). Cosa ci aspettiamo da ´Le licenze per l´Europa´ sono soluzioni praticabili per affrontare le preoccupazioni più immediate e sbloccare il potenziale innovativo del nuovo ambiente digitale. Vi auguro il meglio per la vostra riflessione comune e non vedo l´ora di sentire i primi risultati del vostro lavoro nel mese di giugno. |
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RICERCA: SOTTO LA TORRE (DI PISA) INTERNET SI VESTE PER IL DOMANI. AL VIA IL LABORATORIO DI FOTONICA DEL SILICIO |
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Firenze, 5 febbraio 2013 ¨C Un investimento da oltre 8 milioni di euro per costruire un nuovo laboratorio (800 mq) a due passi dal centro storico di Pisa e dalla sua torre: una sinergia fra istituzioni pubbliche (partendo da Regione Toscana che ha erogato finanziamenti specifici), Universit¨¤ e Centri di ricerca sta per far nascere, a San Cataldo di Pisa, il ¡°Centro di fotonica integrata¡±, unica realt¨¤ in Italia dove si potranno progettare e realizzare prototipi di circuiti integrati utilizzando tecnologie sempre pi¨´ raffinate che permetteranno, con prestazioni e applicazioni operative oggi impensabili, la rete internet del Xxi secolo. Una tecnologia che utilizza il silicio standard per l¡¯invio e la ricezione di informazioni ottiche tra computer e dispositivi elettronici in genere. Alla vigilia della bandierina verde per l¡¯inizio dei lavori (met¨¤ di questo mese) il progetto ¨¨ stato presentato l¡¯ 1 febbraio a Bruxelles nel corso di un convegno promosso da Scuola Superiore Sant¡¯anna, Cnit (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni), Tecip (Istituto di Tecnologie della Comunicazione, Informazione e Percezione) e dalla stessa Regione Toscana. ¡°Tuscany-europe 2020: new frontiers of silicon photonics¡± ¨C questo il titolo dell¡¯iniziativa ¨C ha visto la presenza di esperti mondiali in fotonica: Marco Romagnoli, co-inventore del laser integrato sul silicio, Roel Baets dall¡¯Universit¨¤ di Gent, John Bowers dell¡¯Universit¨¤ della California, Lionel Kimerling del Mit, Yoshiaki Nakano dell¡¯Universit¨¤ di Tokio. A nome della ¡°Unit¨¤ di Fotonica¡± della Commissione Europea, Thomas Skordas ha presentato le opportunit¨¤ della Fotonica nell¡¯ambito del programma ¡°Horizon 2020¡å, il nuovo programma europeo (oltre 74 miliardi di euro) di ricerca e innovazione per il settennio 2014/2020. Dal palazzo Strozzi Sacrati di Firenze, sede della presidenza di Regione Toscana, si guarda con grande soddisfazione al concreto avvio del nuovo Centro di ricerca precisando che la fotonica del silicio porter¨¤ a conquiste importanti: una banda larga pi¨´ veloce, meno cavi e meno costi, maggiore efficienza energetica. Per questo la Regione ha inserito, gi¨¤ da qualche anno, la fotonica del silicio tra le sei priorit¨¤ del sistema della ricerca della Toscana e per questo la Regione sostiene con forza l¡¯idea di creare un¡¯infrastruttura di ricerca pan-europea ad hoc: in tutto il sistema toscano di ricerca ha presentato ben 5 proposte di infrastrutture di questo tipo. Un¡¯ultima notazione dalla vicepresidenza della Regione Toscana: investire nella ricerca non ¨¨ un lusso ma nella crisi di oggi ¨¨ ancora pi¨´ necessario perch¨¦ ¨¨ l¡¯unico modo per combattere povert¨¤ e disagio sociale garantendo crescita e ripresa economica pi¨´ rapida. Viene anche sottolineata una conseguenza importante in tempi di forti restrizioni della finanza pubblica: grazie al nuovo Centro pisano potranno convergere, in Toscana, forti investimenti anche da aziende private gi¨¤ interessate a questo tipo di frontiere tecnologiche nell¡¯ambito di una ricerca da inquadrare a tutto campo proprio nelle dinamiche della green economy. A due passi dalla torre che pende stanno per nascere laboratori attrezzati in locali con atmosfera controllata e pulita per eseguire processi finalizzati a realizzare circuiti e dispositivi fotonici integrati. Da notare che la fotonica integrata ¨¨ oggi considerata una delle tecnologie chiave per sviluppare numerosi settori industriali a elevato valore aggiunto: tecnologie informatiche, industria biomedicale, difesa, settore aerospaziale. |
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DECIMA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA SICUREZZA IN RETE |
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Trento, 5 febbraio 2013 - In occasione del prossimo Safer Internet Day, l’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, tramite il "Tavolo di lavoro per l´educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale", organizza un convegno che si terrà martedì 5 febbraio 2013 a partire dalle 14 presso l’Aula Magna Sud del del Palazzo dell´istruzione di via Gilli, sul tema “Diritti e responsabilità nella rete: connettiamoci con rispetto”. Anche quest’anno la Provincia autonoma di Trento aderisce a questo evento, con l’intento di mettere in luce quanto sta avvenendo sul territorio trentino e quali strumenti la scuola e le famiglie possono avere a disposizione per aumentare la sicurezza dei propri ragazzi che viaggiano su internet, fornendo al contempo occasione di formazione attraverso i media. Nel “Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità”, al capitolo dedicato alle iniziative volte a garantire il benessere della famiglia, il problema del digital è stato individuato come un punto chiave su cui intervenire. Per questo motivo la Provincia autonoma di Trento ha già aderito al Safer Internet Day nel 2010 con il convegno “La famiglia e i nuovi mezzi di comunicazione”, nel 2011 con il convegno “La nostra vita virtuale, è più di un gioco …” e nel 2012 con il convegno “Scopriamo il mondo digitale insieme … in sicurezza!”. Quest’anno l´appuntamento con l´approfondimento e il confronto, che si terrà martedì 5 febbraio dalle 14 al palazzo dell´istruzione di via Gilli, porrà l’attenzione su un uso responsabile della tecnologia. Porteranno la loro esperienza i docenti Giuliano Cramerotti e Daniela Gruber dell’Istituto Tecnico Tecnologico "Michelangelo Buonarroti" di Trento che parlerannosu “iPad classroom – oltre il libro digitale per nuovi ambienti di apprendimento”. Seguirà Elisabetta Nanni, del Centro formazione docenti di Rovereto, con un intervento dal titolo “Costruire competenze di cittadinanza digitale: guida all’utilizzo delle Open Educational Resources”. Seguiranno le esperienze di Michele Tesolin di Sanbaradio, con la partecipazione di Trentino Network e Mamoo, la startup delle favole hi.Tech con la partecipazione di Trento Rise. I lavori proseguiranno con Serena Valorzi e l’intervento dal titolo “Sempre in contatto … Ma con chi e con cosa? Ovvero: l’espressione emotiva e la relazione rispettosa con noi stessi e l’Altro, nell’Era Digitale”. Chiuderà i lavori Paolo Canova, di Taxi 1729, con una riflessione dal titolo “Fate il nostro gioco: convegno-spettacolo sulla matematica del gioco d’azzardo”. Comunque nell´ambito del Safer Internet Day scuole e istituzioni locali sono stati invitati ad organizzare, durante l’intero mese di febbraio, eventi e incontri con l´obiettivo di dare visibilità e diffusione alla tematica proposta, tanto da poter denominare il mese di febbraio 2013 come un vero e proprio "Safer Internet Month".( |
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MIO FIGLIO È SEMPRE CON LA TESTA NEL WEB
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Trento, 5 febbraio 2013 - Numerose sono le iniziative previste per il Safer Internet Day, la giornata internazionale per approfondire le tematiche sull´uso intelligente e consapevole delle moderne tecnologie, che avrà il suo clou martedì 5 febbraio, a partire dalle 14 al palazzo dell´istruzione di via Gilli a Trento, dove si terrà il convegno "Diritti e responsabilità nella rete: connettiamoci con rispetto" promosso dall’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, tramite il "Tavolo di lavoro per l´educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale". Stamani, presso la sala Aurora del Consiglio della Provincia autonoma di Trento in via Manci, il Comitato provinciale per le comunicazioni e il "Tavolo di lavoro per l´educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale", in collaborazione con l´Associazione provinciale per i Minori, il Cnca (Coordinamento delle Comunità di Accoglienza), la Fondazione S.ignazio, Redattore Sociale, la Polizia Postale, l´Editrice Erickson e con il patrocinio dell´Ordine e del Sindacato dei Giornalisti, hanno discusso sul tema “Mio figlio è sempre con la testa nel web - Opportunità e rischi per i minori ai tempi di internet" Il convegno è rivolto agli operatori dell´informazione e del sociale, agli insegnanti e agli educatori, ai genitori e a tutti coloro che si sentono interpellati dai nuovi scenari aperti da tecnologie sempre più innovative che permettono a tutti di essere sempre collegati in rete. Il Safer Internet Day, ormai giunto alla decima edizione, è un evento internazionale promosso dagli organismi Insafe e Inhope. Il progetto è parte integrante dei piani pluriennali predisposti dall’Unione Europea per la protezione dei minori che usano Internet e le altre tecnologie di comunicazione. |
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PAGAMENTI ALL’INPS ANCHE DAL TELEFONINO NUOVO SERVIZIO SU “INPS SERVIZI MOBILE” PER IPHONE E ANDROID |
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Roma, 5 febbraio 2013 - L´applicazione Inps Servizi Mobile è stata arricchita con il nuovo servizio "Pagamenti Riscatti Ricongiunzione e Rendite", che consente il pagamento di questi contributi anche attraverso il proprio cellulare, tramite carta di credito con il collegamento al Pos Virtuale del gruppo bancario Intesa San Paolo. Il nuovo servizio consente di effettuare sia il pagamento delle singole rate previste sia il pagamento in un’unica rata a saldo dell’importo dovuto. Al servizio si accede con il codice fiscale e il Pin. Ormai sono più di 10 milioni i Pin Inps attivi in Italia. L’applicazione Inps Servizi Mobile, che dal suo lancio ha ricevuto più di 95mila download dall’App Store e 21mila installazioni attive su Android, è disponibile gratuitamente per iPhone e Android e si può scaricare: da Itunes (per gli utenti Apple/iphone) https://itunes.Apple.com/it/app/inps-servizi-mobile/id433400878?mt=8&ls=1 da Google play (per gli utenti Android ) https://play.Google.com/store/apps/details?id=it.inps.mobile.app.servizi.activity Gli utenti che già avevano installato l’applicazione sul proprio smartphone devono solo eseguire l’aggiornamento alla nuova release. |
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TRENTO: LA BANDA LARGA IN ALTRI 35 COMUNI DEL TRENTINO |
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Trento, 5 febbraio 2013 - Prosegue il cammino della banda larga in Trentino. Il presidente della Provincia Alberto Pacher ha comunicato in questi giorni a 35 Comuni che nel trimestre scorso si è completato, sul loro territorio, l’adeguamento al digitale. Questi Comuni si sommano ai 107 in cui il traguardo della connettività a banda larga - ovverro dell´internet "veloce" - è già stato tagliato. Entro il primo semestre del 2013 troveranno poi completamento i lavori negli ultimi 45 Comuni. Internet veloce è sempre più al centro delle attività della Provincia autonoma di Trento in quanto elemento di sviluppo strategico del territorio. Garantire un collegamento veloce ad internet e un accesso alla rete sicuro e stabile è da tempo un obiettivo dell´amministrazione provinciale, consapevole che questi strumenti sono fondamentali per promuovere lo sviluppo economico e sociale dell’intero territorio e favorirne il processo di innovazione organizzativa e tecnologica. Una delle iniziative poste in essere riguarda l’intervento messo a gara per l’adeguamento alla trasmissione digitale sino a 20Mbit di tutte le centrali distributive sul suolo provinciale. Questo intervento sfrutta la dorsale pubblica in fibra ottica che, combinata con le tecnologie che permettono di sfruttare al meglio l’ultimo miglio in rame, fa sì che diventi possibile attivare da parte dei cittadini connettività cosiddetta a banda larga (fino a 20Mbit). In questi giorni sono partite le comunicazioni alle amministrazioni di 35 Comuni in cui nel trimestre scorso si è completato l’adeguamento al digitale. Questi si sommano alle 107 che sono già state fatte. Entro il primo semestre del 2013 troveranno poi completamento le ultime 45 cosicchè, nei tempi contrattuali stabiliti, oltre il 90% della popolazione del Trentino potrà attivare, se lo vorrà, attraverso gli operatori di telecomunicazione operanti sul territorio, connettività a banda larga. All’indirizzo www.Trentinoinrete.it è possibile verificare puntualmente quali sono i Comuni (con le relative sottozone) in cui l’adeguamento all’Adsl2+ è già stato realizzato e quale è la programmazione degli ultimi interventi . Dall’investimento per la dorsale in fibra ottica per il sistema pubblico è derivata anche la possibilità di far evolvere il sistema di offerta da parte degli operatori telefonici per i cittadini e le attività sociali e produttive del Trentino, a prescindere dalla loro localizzazione (se nelle valli di montagna o in prossimità del capoluogo), superando così, di fatto, ciò che in sede europea è stato definito "digital divide di seconda generazione". Ciò potrà favorire una ulteriore integrazione ed evoluzione dei servizi in rete che la pubblica amministrazione sta predisponendo a favore dei sistemi produttivi e dei cittadini, considerato che circa mille utenze pubbliche sono già connesse in rete a banda larga tra cui Provincia, biblioteche, trasporti, Azienda sanitaria, Enti locali, scuole. |
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I PREMI E GLI EVENTI DI SMAU BARI 2013
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Vari, 5 febbraio 2013 - I Premi E Gli Eventi Di Smau Bari 2013 Con un calendario particolarmente fitto di eventi, che prevede quattro premi e numerosi incontri tra mondo delle imprese e giovani ricercatori, questa edizione di Smau Bari, che aprirà le porte del Nuovo Padiglione della Fiera del Levante, sarà l’occasione per i giovani talenti più promettenti del Mezzogiorno, le imprese e le Pubbliche Amministrazioni più virtuose per condividere con gli oltre 3.500 visitatori attesi il proprio progetto o la propria idea di successo. La mattinata di mercoledì 6 febbraio, alle ore 10.30 si aprirà con la cerimonia del taglio del nastro della quinta edizione di Smau Business Bari. Attese in fiera le personalità più importanti per il mondo delle Imprese provenienti da tutta la Puglia. Per scaricare l’invito e consultare il programma clicca qui: http://www.Ipresslive.it/inaugurazione_smau_business_bari.aspx?comunicateid=1092 A seguire, alle ore 11.00 si terrà il Premio Lamarck , dal nome del naturalista Jan Baptiste Lamarck, sarà un tributo alle migliori start up del territorio, realizzato in Collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria. Per scaricare l’invito e consultare il programma clicca qui: http://www.Ipresslive.it/invito_premio_lamarck.aspx?comunicateid=1093 La giornata di mercoledì prosegue, alle ore 12.00 con il Premio Smart City, realizzato in collaborazione con Anci e la School of Management del Politecnico di Milano che consegnerà un riconoscimento alle esperienze e ai progetti più innovativi del Mezzogiorno in tema di città intelligenti. La premiazione sarà preceduta da una fotografia generale su tale argomento, a cura di Anci e da una tavola rotonda con i sindaci di alcuni comuni del Mezzogiorno che racconteranno la propria esperienza di sviluppo di progetti in chiave smart city Per scaricare l’invito e consultare il programma clicca qui: http://www.Ipresslive.it/invito_premio_smart_city.aspx?comunicateid=1096 Giovedì, alle ore 10.30, invece è la volta del Mob App Award, realizzato in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano e giunto alla sua seconda edizione nel capoluogo pugliese, consegnerà un riconoscimento alle migliori App in ambito business e consumer basati su dispositivi mobili come tablet e smartphone. Il programma si conclude alle ore 12.00 con la consegna del Premio Innovazione Ict Puglia, il riconoscimento rivolto ad imprese ed enti pubblici che hanno innovato il proprio business grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali. Il premio si pone l’obiettivo diffondere la cultura dell’innovazione, attraverso un meccanismo virtuoso di “imitazione” delle eccellenze già esistenti sul territorio. Per scaricare l’invito e consultare il programma clicca qui: http://www.Ipresslive.it/invito_innovazione_premio_ict.aspx?comunicateid=1095 Per accreditarsi agli eventi in programma a Smau Business Bari basta inviare una e-mail a press@smau.It Il calendario completo degli eventi di Smau Bari è disponibile sul sito www.Smau.it |
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REGIONE VENETO NUOVO PARTNER DELL’ATLANTE DELLA LAGUNA |
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Venezia, 5 febbraio 2013 - La Regione è diventata partner nell’ambito del progetto del geoportale “Atlante della Laguna”, istituito per la fornitura on-line di dati ambientali georeferenziati relativi all’ecosistema lagunare, costiero e del bacino scolante. In questi giorni è stato infatti firmato a Ca’ Farsetti il relativo accordo di collaborazione con il Comune di Venezia. Per la Regione ha sottoscritto il Dirigente dell’Unità di Progetto Sit e cartografia. L’accordo prevede un percorso per la condivisione e l’aggiornamento dei dati relativi al territorio lagunare nel suo insieme, secondo quanto disposto da un provvedimento della Giunta Regionale dello scorso dicembre di cui è stato relatore il vicepresidente e assessore al territorio. L’ottica – spiega lo stesso vicepresidente – è quella di favorire l’accesso pubblico e la fruizione dei dati gestiti dal Sistema Informativo Territoriale della Regione che, attraverso l’Infrastruttura Dati Territoriali (Idt-rv), ha realizzato una rete di servizi per veicolare il patrimonio di informazioni disponibili. L´ Atlante della Laguna è un progetto del Comune di Venezia che punta a diventare uno strumento condiviso inter-istituzionale più potente in quanto governato da una “federazione” di Enti che, in attuazione del principio di trasparenza, si impegnano per la divulgazione delle informazioni ambientali, coerentemente con i principi della direttiva europea 2007/2/Ec per l’interoperabilità fra sistemi informativi diversi. Partner del progetto sono, oltre alla Regione, anche il Magistrato alle Acque, il Cnr-ismar e il Corila che hanno ugualmente sottoscritto i relativi accordi operativi di collaborazione. Attraverso il geoportale www.Atlantedellalaguna.it, l´utente esperto potrà creare una mappa personalizzata in base alle proprie specifiche esigenze, avendo a disposizione nello stesso portale le informazioni prodotte da più enti. L´utente meno esperto sarà guidato nella consultazione dei dati ambientali da carte tematiche predisposte da specialisti della materia, per conoscere l´ambiente lagunare in maniera approfondita e con semplicità. |
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BORGO SAN LORENZO: SUONA IL CELLULARE, E´ IL COMUNE CHE TI AVVISA CON L´SMS SERVIZIO GRATUITO, CI SI ISCRIVE ALL´URP OPPURE ON LINE DAL SITO |
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Borgo San Lorenzo (Fi), 5 febbraio 2013 - Il Comune ti avvisa con l’sms. Notizie, informazioni utili e scadenze, avvisi di emergenza e allerta, appuntamenti. Dopo il restyling del sito web, le newsletter, i servizi on line, il pannello elettronico, il Comune di Borgo San Lorenzo, come annunciato, attiva il servizio di comunicazione sms. E così i cittadini potranno ricevere informazioni e brevi notizie di pubblica utilità direttamente sul cellulare. Suona il cellulare, è un messaggino. E’ il Comune che avvisa della chiusura di una strada o della scuola per neve, di un guasto o un’emergenza, di una scadenza per iscrizioni o pagamenti, di una iniziativa o appuntamento culturale. Un servizio completamente gratuito per i cittadini, che, per ricevere gli sms sul cellulare, non devono far altro che iscriversi compilando un semplice modulo all’Urp oppure on line su www.Comune.borgo-san-lorenzo.fi.it, cliccando in home page dalla sezione “Filo diretto” sulla voce “Sms e newsletter”. Compilando il modulo, e indicando numero di cellulare e mail, si può scegliere di ricevere sms riguardo a “avvisi e scadenze amministrative”, “scuola e servizi scolastici”, “protezione civile ed emergenze”, “eventi e manifestazioni”. I dati personali forniti saranno trattati e tutelati nel pieno rispetto della norma sulla privacy. Sms per restare costantemente informati e aggiornati, ma anche mail per ricevere le due newsletter del Comune: quella dell’Urp e quella della biblioteca comunale. Con i moderni smartphone, oltre ai tablet e netbook, è possibile controllare la posta elettronica all’istante, e allora per ricevere ulteriori e più dettagliate informazioni anche la newsletter è un mezzo informativo che i cittadini possono consultare in modo semplice e veloce, iscrivendosi anche direttamente on line dal sito del Comune Per il sindaco e l’assessore alla Comunicazione quello dell’sms è un servizio utile per i cittadini, perché consente di poter veicolare con tempestività e rapidità informazioni e avvisi urgenti, raggiungendo capillarmente le persone, tenendole costantemente informate. Sia il nuovo servizio sms che le newsletter sono due modalità informative che in poco spazio e poco tempo consentono di diffondere e veicolare informazioni e notizie brevi a un vasto numero di persone, e per questo s’invitano i cittadini a iscriversi a entrambi. |
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LE MARCHE FOTOGRAFATE TRAMITE INSTAGRAM. |
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Ancona, 5 febbraio 2013 - 4.000 fotografie in sole 4 settimane per il concorso fotografico “#sestosensomarche” lanciato dalla Regione con il progetto innovativo del Social Media Team Marche e dalla community Instagramers Italia. Le Marche con questo “challenge” fotografico, promosso dal 2 al 30 gennaio, hanno coinvolto direttamente gli appassionati di Instagram, un social network e un’applicazione gratuita per smartphone che permette di scattare foto, applicare filtri e condividerle istantaneamente sul web. Instagram è in crescita costante e popolare in tutto il mondo, vanta oltre 90 milioni di utenti attivi al mese che pubblicano 40 milioni di foto al giorno, il sito riceve circa 8.500 “mi piace” e 1.000 commenti ogni secondo. Numeri impressionanti che hanno permesso un’incredibile partecipazione al concorso, tantissimi hanno inviato i loro scatti con il tag #sestosensomarche interpretando in maniera originale e autentica il territorio. Verdi colline e mare cristallino, cieli tersi e tramonti, atmosfere rarefatte e oniriche: le Marche immortalate tramite le fotografie di Instagram sono colorate e dinamiche. I 150 scatti selezionati dalla giuria saranno esposti in mostra nello stand della Regione Marche alla Bit2013, Borsa Internazionale del Turismo a Milano dal 14 al 17 febbraio 2013, l’importante appuntamento annuale per turisti e buyers internazionali che quest’anno ha come tema principale il web. Tre sono i vincitori: primo classificato @amepiacecosì”, con la foto “This is Urbino”, per l’istante di contemplazione della città dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco, candidata a città europea della cultura 2019, la fotografia evoca serenità e mostra la bellezza di una terra sospesa tra cultura e natura. Il secondo classificato è “@stenovelli” con uno scorcio di Ascoli Piceno, una fotografia scelta per l’equilibrio della composizione completato dall’elemento cromatico suggestivo e onirico, che restituisce la poesia architettonica e storica della regione. Il terzo vincitore è “@lallaweb” per il punto di vista originale e i colori accesi, la fotografia suggerisce un’esperienza di scoperta dei luoghi caratteristici, come gli angoli ameni e nascosti delle spiagge marchigiane. |
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PARTITA DALLA REGIONE PIEMONTE L’INCHIESTA SULLA TRUFFA DEI SITI WEB |
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Torino, 5 febbraio 2013 - L’inchiesta della Guardia di Finanza di Torino sui contributi a fondo perduto indebitamente percepiti da Finpiemonte per la realizzazione di siti Internet, che ha portato ad indagare 140 persone a piede libero per truffa ed al sequestro cautelativo di beni per 2,2 milioni di euro, è partita da una denuncia fatta dalla Regione. L’assessore allo Sviluppo economico ricorda l’ente in questa vicenda è parte lesa che da tempo si sta collaborando con gli inquirenti per cercare di recuperare le somme indebitamente percepite e sono già stati adottati i provvedimenti necessari ad arginare questo fenomeno. I contributi indebitamente percepiti sono in fase di recupero, e in parte già recuperati. Si tratta infatti di episodi che, oltre a caratterizzarsi per l’illegalità diffusa, tolgono risorse vitali alla buona economia. L’obiettivo è prevenire al massimo i comportamenti illegittimi attraverso l´affermazione di procedure che non lascino spazio neppure alla tentazione di presentare nuove richieste non conformi. |
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SCANDICCI: PRIMO CONSIGLIO COMUNALE CON DIRETTA STREAMING
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Scandicci (Fi), 5 febbraio 2013 - Prima diretta video in streaming del Consiglio Comunale martedì 5 febbraio 2013, per la seduta convocata nella sala consiliare Orazio Barbieri a partire dalle 16. Il nuovo servizio è visibile dal sito web del Comune www.Comune.scandicci.fi.it nella sezione Amministrazione, sotto la voce Consiglio. Da lì i cittadini possono vedere on line le sedute consiliari con i vari interventi dei Consiglieri Comunali, sia in diretta che accedendo all’archivio. La Presidenza del Consiglio Comunale ha così dato piena attuazione ad un Ordine del Giorno approvato all’unanimità dai Consiglieri, al fine di garantire maggiore visibilità e trasparenza per l’attività dell’organo politico di rappresentanza dei cittadini. L’investimento per il servizio è di 20 mila euro più iva, ed è stato finanziato per 15 mila euro grazie ai risparmi ottenuti con l’utilizzo della posta digitale da parte degli uffici comunali, mentre per la parte restante con un fondo già stanziato negli anni precedenti per le attività consiliari. Martedì 5 febbraio la seduta è convocata alle 16 per il question time e alle 16,30 per discutere l’Ordine del giorno. |
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RICERCA E INNOVAZIONE; U.E., TAVOLO REGIONALE AVVIA PARTECIPAZIONE SU "STRATEGIA DI RICERCA E INNOVAZIONE PER LA SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE RIS3" |
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Perugia, 5 febbraio 2013 - Identificare i "punti di forza" dell´Umbria su cui incardinare processi sostenibili di innovazione strategica, per dare maggior impulso alle politiche di sviluppo e di crescita: può essere così sintetizzato il compito del Tavolo "Sviluppo economico, economia della conoscenza e green economy", chiamato ad elaborare la "Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (Ris3)" dell´Umbria nel quadro della nuova programmazione per le politiche di coesione 2014-2020 dell´Unione Europea. La Commissione Europea ha indicato i fondi strutturali come strumenti alla base dell´innovazione regionale ed ha posto, come condizione indispensabile per il loro utilizzo, l´esistenza di strategie di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (Ris3) in tutte le regioni d´Europa. Il Tavolo, riunito presso l´assessorato regionale allo sviluppo economico, ha quindi avviato l’ 1 febbraio il percorso di partenariato che porterà a delineare le aree di specializzazione in cui la regione può realmente eccellere e su cui indirizzare le risorse comunitarie. La "specializzazione intelligente" implica, infatti, l´identificazione di settori di ricerca, di sviluppo tecnologico e innovazione, specifici dei propri territori e collegati a settori produttivi portanti e alle risorse locali. Si tratta di un processo interattivo - affermano all´assessorato regionale - incentrato sul consenso, che prevede necessariamente il coinvolgimento degli attori chiave della ricerca ed innovazione al fine di elaborare un progetto fondato sulle reali esigenze, opportunità e capacità legate al territorio, e non più su una strategia imposta dall´alto. Le Strategie - spiegano dall´assessorato - sono programmi di trasformazione economica che incentrano il sostegno della politica e gli investimenti su fondamentali priorità, sfide ed esigenze di sviluppo basati sulla conoscenza a livello nazionale e regionale; valorizzano i punti di forza, i vantaggi competitivi e il potenziale di eccellenza di ogni paese o regione; supportano l´innovazione tecnologica e basata sulla pratica e promuovono gli investimenti nel settore privato; assicurano la piena partecipazione dei soggetti coinvolti e incoraggiano l´innovazione e la sperimentazione; sono infine basati su esperienze concrete e includono validi sistemi di monitoraggio e valutazione. Nella nuova fase di programmazione queste Strategie costituiscono la condizione preliminare per l´accesso ai finanziamenti Fesr. Secondo la proposta della Commissione europea dovranno infatti essere attuate prima dell´approvazione dei Programmi operativi a sostegno degli investimenti in ricerca ed innovazione, e per l´accesso, l´impiego e la qualità delle tecnologie dell´informazione e comunicazione. La Commissione ha inoltre proposto che la "specializzazione intelligente" sia una precondizione anche per ottenere il sostegno del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), così da favorire il trasferimento delle conoscenze e l´innovazione nell´agricoltura, nella silvicoltura e nelle zone rurali. In questo quadro spetterà dunque allo specifico Tavolo dell´Alleanza elaborare una complessiva strategia alla luce delle indicazioni già fornite e da quelle che verranno dal Governo nazionale e dalla Piattaforma europea a sostegno della ricerca e dell´innovazione(S3platform) dalla Commissione Europea, a cui si è iscritta la Regione Umbria per essere assistita nello sviluppo, attuazione e revisione delle proprie strategie di specializzazione intelligente. La partecipazione attiva di tutti i soggetti interessati (soggetti aderenti all´Alleanza per lo Sviluppo, enti locali, università e "centri di conoscenza", ma anche imprese, consumatori, attori della società civile etc.) permetterà - affermano dall´assessorato regionale - di condividere un comune progetto per un futuro della regione basato sull´eccellenza. A tale fine, all´interno del portale istituzionale della Regione, è stato aperto un apposito spazio web di e-democracy che supporterà il lavoro del Tavolo. Sarà così possibile partecipare alla costruzione delle strategia regionale di innovazione e ricerca per la specializzazione intelligente dell´Umbria: http://www.Alleanzaperlosviluppo.regione.umbria.it/750 Oltre a inviare proprie proposte e se contributi, verranno strutturati spazi virtuali quali forum di discussione, sondaggi, insomma quanto potrà far partecipare tutti i soggetti interessati alla costruzione della strategia che aiuterà il potenziamento dei sistemi di innovazione dell´Umbria, il miglioramento dei flussi di conoscenze e la diffusione dei vantaggi dell´innovazione nell´intera economia regionale. La situazione in Umbria - Nel quadro di valutazione regionale dell´innovazione, secondo i dati dell´ultimo rapporto Ruics (Regione Umbria Innovation and Competitiveness Scoreboard) che misurano attraverso indicatori chiave la capacità innovativa e la competitività dell´Umbria, emerge che la regione ha una buona posizione rispetto all´Italia nell´area "risorse umane" dove guadagna, rispetto al precedente rapporto, tre posizioni. Qui, due dei tre indicatori migliorano e superano la media nazionale (mentre il primo mostra un lieve peggioramento), pur considerando come in entrambi l´Umbria si posizioni sotto la media nazionale. L´area "creazione di conoscenza" si caratterizza per risultati negativi nei brevetti presentati all´Ueb nei settori ad alta tecnologia, Ict, biotech e in quelli presentati all´Ueb per milione di abitanti e nella bassa spesa delle imprese private in R&s (ferma a quota 0,23% contro lo 0,67% della media italiana); nell´area "innovazioni finanziarie, di prodotto, di struttura di mercato", gli elementi positivi riguardano soprattutto gli "investimenti di capitale di rischio early stage", il "tasso di natalità netta delle imprese", "l´indice di diffusione della banda larga nelle imprese" e il "grado di diffusione di internet nelle famiglie". Tra i punti di forza della regione c´è la posizione superiore alla media nazionale per gli indicatori relativi alla popolazione con istruzione post secondaria, l´alto livello di partecipazione alla formazione permanente, il livello della spesa pubblica in R&s, l´investimento in capitale di rischio early stage, l´utilizzo delle tecnologie informatiche da parte delle imprese, il tasso di natalità netta delle imprese, la diffusione della banda larga nelle imprese. L´umbria presenta invece criticità, con valori inferiori alla media italiana, relativamente a laureati in discipline tecnico-scientifiche, occupabilità delle risorse umane qualificate nel settore manifatturiero e dei servizi ad alta o medio alta tecnologia, basso livello della spesa privata in R&s, basso numero di brevetti presentati/concessi, in particolare nei settori high tech, in Ict e biotech, addetti alla R&s, investimenti di capitale di rischio expansion e replacement, elevata percentuale di imprese attive in It. Il risultato dell´indice sintetico colloca l´Umbria al decimo posto (con un valore dello 0,44, la media nazionale è 0,47) con una stabilità del valore fino al 2009 e un leggero peggioramento nell´ultimo anno. C´è insomma difficoltà a tradurre la presenza di fattori cruciali per lo sviluppo dell´innovazione (capitale umano, spesa in ricerca di base e propensione all´innovatività delle imprese) in risultati in grado di agganciare in modo permanente le regioni italiane leader. |
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BANDA LARGA NELLE AREE RURALI, LA REGIONE BASILICATA RAFFORZA I PROGETTI |
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Potenza, 5 febbraio 2013 - Si rafforzano le azioni messe in campo dalla Regione Basilicata per garantire la diffusione della banda larga nelle aree rurali. La Giunta regionale ha approvato un piano di rafforzamento delle dorsali di collegamento a banda larga già pianificate nello scorso anno. Tale attività è finalizzata a rafforzare la copertura nei comuni di Accettura, Albano di Lucania, Aliano, Avigliano, Bella, Castelgrande, Castelsaraceno, Pescopagano, Pietragalla, Rotondella, San Chirico Nuovo, San Chirico Raparo, San Fele, San Severino Lucano e Viggianello. Il progetto, promosso dall’Autorità di Gestione del Psr e dall’Ufficio Società dell’Informazione della Regione Basilicata sarà attuato con la Misura 321 del Psr Basilicata che garantirà 6 milioni di euro. Il piano di rafforzamento approvato dalla Giunta regionale si affianca ad altre due azioni già in corso e finanziate per 7,15 milioni di euro con i fondi del Psr 2007 - 2013 e per 12,5 milioni di euro con i fondi del Po Fesr 2007 – 2013. Per tali progetti nelle prossime settimane si conoscerà il nome della società che dovrà avviare i lavori che dureranno circa due anni. Il piano di rafforzamento delle dorsali approvato dalla Giunta regionale si è reso necessario a seguito di un monitoraggio effettuato nel 2012 dall’Ufficio Autorità di Gestione del Psr e dall’Ufficio Società dell’Informazione finalizzato a garantire una copertura uniforme delle aree rurali. Da tale analisi è emersa la necessità di un irrobustimento delle infrastrutture tecnologiche attraverso la pianificazione di ulteriori dodici interventi sulle centrali di secondo livello (per circa 4,5 milioni di euro) e la realizzazione di impianti di collegamento satellitari (per circa 1,5 milioni di euro). Una volta in funzione tali infrastrutture garantiranno, attraverso gli operatori di servizio fisso e mobile che accederanno alla struttura a parità di condizioni, l’accesso alla banda larga a cittadini, attività economiche e soggetti pubblici. L’accesso alle infrastrutture di telecomunicazione e alle tecnologie informatiche evolute è riconosciuto ormai come uno dei bisogni primari per lo sviluppo sostenibile di un territorio. L’eliminazione del digital divide è considerata a livello europeo uno dei pilastri di tutti i piani per lo sviluppo della Società dell’Informazione. La banda larga infatti rappresenta un’opportunità per lo sviluppo di nuovi servizi e applicazioni, ma bisogna tener conto che i processi di infrastrutturazione richiedono ingenti risorse e tempi di realizzazione. Dal punto di vista tecnologico, il nodo più critico è oggi relativo all’ammodernamento delle reti di accesso. Per questo motivo si sono resi necessari interventi da parte della Regione Basilicata che ha elaborato il suo Piano di Digital Divide che verrà posto in essere mediante vari strumenti finanziari tra cui il Psr Basilicata 2007 - 2013. |
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FIGLINE VALDARNO: EDUCAZIONE PERMANENTE, NON È MAI TROPPO TARDI PER IMPARARE CORSI PER ADULTI PROMOSSI DALL’ISTITUTO COMPRENSIVO FINO A GIUGNO: ISCRIZIONI APERTE FINO AL 9 FEBBRAIO |
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Figline Valdarno, 5 febbraio 2013 - Resteranno aperte fino al 9 febbraio le iscrizioni per partecipare ai percorsi di educazione permanente promossi dall’Istituto comprensivo di Figline in collaborazione con il Comune. Sotto lo slogan “non è mai troppo tardi per imparare”, si potrà partecipare a corsi di spagnolo (150 euro), tedesco (150 euro), francese (150 euro), inglese (200 euro) e informatica (da 100 a 200 euro) ciascuno tarato sul livello del partecipante. Per iscriversi basta compilare il modulo reperibile all’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Figline (piazza Iv Novembre 3, piano terra) oppure scaricabile dal sito www.Comprensivofigline.it. Terminate le iscrizioni si terranno alcune riunioni organizzative per i corsi che avranno raggiunto il numero di partecipanti richiesto; si fa presente che sono previsti sconti per i componenti della stessa famiglia che partecipano a più corsi, per i genitori degli alunni che frequentano le scuole dell’Istituto comprensivo e per il personale. I corsi, per i quali è previsto il rilascio dell’attestato di partecipazione, termineranno a giugno e avranno una durata media di 4 ore alla settimana suddivise in due lezioni presso le aule e i laboratori della scuola media di via Garibaldi. La Dirigente scolastica Lucia Maddii, con l’obiettivo di migliorare l´offerta e rispondere ai bisogni del territorio, sta inoltre raccogliendo dati su eventuali interessi dei cittadini: nel volantino informativo è infatti possibile indicare altri corsi che potrebbero essere attivati dalla scuola, come fotografia, teatro, musica, ricamo e maglia, ceramica, comunicazione, autostima e gestione dello stress, micologia. Queste informazioni dovranno essere inviate all’indirizzo e-mail fiic8620004@istruzione.It o recapitate alla segreteria della scuola in via Garibaldi a Figline. |
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ERASMUS ANCORA A RISCHIO |
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Bruxelles, 5 Febbraio 2013 - Erasmus Day Live – primo Festival Europeo Universitario – nato nel 2007 in occasione del 20esimo anniversario del Progetto Erasmus lancia l’allarme: Erasmus nuovamente a rischio. Ci risiamo, l’Erasmus potrebbe essere messo di nuovo in discussione. Dopo la manovra correttiva da 9 miliardi per il 2012 adesso il programma rischia di rimanere senza fondi. Ciò accadrebbe nel caso in cui i capi di Stato e di governo dei paesi Ue – che si riuniranno giovedì e venerdì a Bruxelles per il vertice del Consiglio europeo – non dovessero far tornare i conti e non riuscissero a trovare un’intesa sul bilancio dei prossimi sette anni. Eamon Gilmore vice primo ministro d’Irlanda paese con la presidenza di turno del Consiglio europeo. Aggiunge “Crediamo che sia fondamentale trovare un accordo sul bilancio, senza un via libera sul budget non si può portare avanti il lavoro della presidenza irlandese su tutta una serie di programmi, tra cui Erasmus”. In caso di mancato accordo, ha avvertito Gilmore “ci sarà un prezzo molto alto da dover pagare”. |
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BORSE DI STUDIO UNIVERSITARIE, LA REGIONE PORTA LA VOCE DEGLI STUDENTI TOSCANI ALLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI |
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Firenze, 5 febbraio 2013 – Le istanze degli studenti universitari saranno portate all’attenzione della Conferenza dei presidenti delle Regioni che si svolgerà nei prossimi giorni. Lo ha detto la vicepresidente della Regione Toscana, assessore a scuola, università e ricerca, in seguito alle preoccupazioni espresse dagli studenti toscani – e ben comprese dalla Regione – per il decreto ministeriale che definisce i nuovi criteri di assegnazione delle borse di studio. Un appello al presidente e al vicepresidente della Regione è arrivato anche dai rappresentanti degli studenti nel cda dell’Azienda regionale di diritto allo studio universitario. La vicepresidente sottolinea come il diritto allo studio universitario sia una priorità assoluta per la Regione Toscana, e lo dimostrano anche le ultime misure adottate: l’innalzamento da 17 a 18mila euro della soglia Isee per l’accesso alle borse di studio, che ha portato all’erogazione di 700 borse in più rispetto al 2011, e l’istituzione della borsa servizio (mensa gratis e parziali rimborsi dell’abbonamento per il trasporto) per la fascia immediatamente successiva. La Regione vuole continuare a garantire questo livello di servizi anche gli anni prossimi, ma per poterlo fare è necessario che lo Stato non indietreggi rispetto all’impegno per il diritto allo studio. Questo decreto ministeriale, opportunamente rivisto anche sulla base delle richieste degli studenti, potrebbe essere un’occasione per vincolare lo Stato a questo impegno. |
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FVG: UNIVERSITÀ: 6,5 MILIONI DI EURO DAL MIUR PER BORSE DI STUDIO |
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Trieste, 5 febbraio 2013 - La conferenza Stato-regioni ha dato il via libera al riparto dei fondi statali relativi all´intervento integrativo per la concessione delle borse di studio agli studenti universitari che ne hanno diritto. Alla Regione Friuli Venezia Giulia sono stati assegnati 6,5 milioni di euro, un importo che dà piena conferma alla programmazione regionale attuata dagli Erdisu di Trieste e Udine e che, negli ultimi anni, ha consentito di attribuire il beneficio della borsa di studio a tutti gli studenti che ne avevano titolo. Una situazione, questa, che il nuovo stanziamento nazionale consentirà di ripetere per gli anni accademici 2012/2013 e 2013/2014, con una spesa annua complessiva che si attesta intorno agli 11,5 milioni di euro. Il beneficio della borsa di studio è contenuto nella nuova normativa regionale in materia di diritto allo studio universitario, recentemente entrata in vigore, che ha adeguato la legislazione del Friuli Venezia Giulia alla legge quadro nazionale,in base alla quale l´entità dell´intervento statale si rapporta alla consistenza degli stanziamenti regionali. In sede di riparto quindi lo Stato ha previsto maggiori risorse per quelle Regioni, come il Friuli Venezia Giulia, che hanno investito con continuità nel settore, introducendo una premialità che si è tradotta in un significativo incremento di risorse rispetto all´anno precedente. Le borse di studio sono uno degli interventi rivolti alla popolazione universitaria. Nei prossimi mesi l´amministrazione regionale provvederà ad attuare la riorganizzazione del settore, con la costituzione di una nuova agenzia regionale, l´Ardiss, in luogo dei due attuali Erdisu di Trieste e Udine. Saranno comunque mantenuti gli sportelli per l´ accesso ai servizi nel territorio, come attualmente previsto, oltre che il livello dei servizi erogati, nell´ottica di un investimento in favore delle giovani generazioni e dello sviluppo dell´attrattività dell´alta formazione presente nel territorio regionale. |
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RIUNIONE DI GIUNTA A MACERATA - PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE, AL VIA LE CANDIDATURE. |
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Ancona, 5 febbraio 2013 - Dopo l’accordo sottoscritto lo scorso settembre tra Regione Marche, Miur e Ufficio scolastico regionale per la diffusione nelle scuole di progetti e azioni di innovazione didattica, partono le candidature degli istituti che intendono aderire al programma nazionale che ha l’obiettivo di colmare il divario esistente tra la scuola e la moderna società digitale, come stabilito dalla Giunta regionale oggi riunita a Macerata. “Tutto questo – spiega l’assessore regionale all’Istruzione, Marco Luchetti - a partire da una modifica degli ambienti stessi di apprendimento, in modo da renderli adeguati alle esigenze della società dell’informazione e della comunicazione e in linea con lo spirito e gli obiettivi dell’Agenda digitale italiana”. Non solo, necessario anche trasformare il modello organizzativo-didattico focalizzandolo sullo studente e assicurandogli un ruolo attivo nella costruzione delle competenze, favorire l’utilizzo di contenuti digitali nella didattica e garantire la piena funzionalità delle scuole di montagna attraverso le tecnologie di informazione e comunicazione. Il Ministero dell’Istruzione ha coordinato le attività delle Regioni che hanno sottoscritto i protocolli per la scuola digitale per arrivare a definire avvisi pubblici regionali simili e la presentazione contemporanea delle candidature, sulla stessa piattaforma nazionale. Possono partecipare all’iniziativa le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Le azioni previste sono tre: Cl@ssi 2.0, Scuol@ 2.0, e quelle per Centri scolastici digitali/Scuole di montagna. Nel primo caso, ogni istituto può candidare una classe; nel secondo, si parla di rete scolastica costituita da tre istituzioni di secondo grado di diverso ordine; nel terzo caso, le istituzioni scolastiche si possono candidare per l’istituzione di centri scolastici digitali in zone di montagna previa convenzione tra il Miur e gli enti locali interessati, anche in via di formalizzazione. L’importo totale destinato per l’azione Cl@ssi 2.0 è pari a € 668.567 che, permette di attivare un numero di Cl@ssi 2.0 pari a circa 67. L’importo totale destinato per l’azione Scuol@ 2.0 è pari a € 590.000,00 (fondi regionali) che permette di attivare una rete formata da tre scuole. L’importo totale destinato per le scuole di montagna è pari a € 160.000. La candidatura deve essere inoltrata dal Dirigente scolastico delle scuole interessate esclusivamente on-line compilando il formulario attraverso il link dedicato presente sul sito http://www.marche.istruzione.it/ e http://www.istruzioneformazionelavoro.marche.it/ Il link e il formulario saranno attivi dal giorno 6 febbraio 2013 fino al giorno 26 febbraio 2013. Non saranno prese in considerazione candidature inviate in forma cartacea, via fax, posta ordinaria o altro mezzo di trasmissione. |
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LIGURIA: ISTRUZIONE APPROVATO IL CALENDARIO SCOLASTICO 2013-2014 SI RICOMINCIA LUNEDÌ 16 SETTEMBRE |
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Genova, 5 Febbraio 2013. Inizieranno lunedì 16 settembre 2013 e termineranno mercoledì 11 giugno 2014 le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado della Liguria. Le scuole dell’infanzia invece chiuderanno il 29 giugno 2014. Lo stabilisce il calendario scolastico regionale 2013-2014 approvato oggi dalla giunta regionale su proposta dell’assessore al bilancio e alla formazione, Pippo Rossetti. Complessivamente sono previsti 209 giorni di lezioni che scendono a 208 nel caso in cui la festa del Santo patrono cada in un giorno in cui è previsto lo svolgimento delle lezioni. I giorni di vacanza dalle attività didattiche e educative, oltre a quelli stabiliti a livello nazionale (tutte le domeniche, il 1° novembre, l’8 dicembre, il 25 e il 26 dicembre, il 1° gennaio, il 6 gennaio, il lunedì dopo Pasqua, il 25 aprile, il 1° maggio, il 2 giugno, e la festa del Santo patrono) saranno: il 2 novembre, dal 23 dicembre al 5 gennaio 2014 compresi per le vacanze natalizie, dal 17 al 19 aprile compresi per le vacanze pasquali. Saranno consentite deroghe all’inizio delle lezioni, solo per gli istituti professionali che debbano organizzare sessioni di esame di qualifica professionale del vecchio ordinamento in data antecedente rispetto a quella fissata dall’esame di Stato. Solo per gravi ragioni sarà possibile anticipare la fine delle lezioni, fissata l’11 giugno 2014, consentendo alle istituzioni scolastiche autonome, se necessario, di utilizzare alcuni dei 9 giorni a disposizione per le operazioni di scrutinio finale. |
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FORMAZIONE IN ABRUZZO: OLTRE 2 MLN PER 10 CORSI TRIENNALI |
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Pescara, 5 febbraio 2013 - L´assessorato all´Istruzione ha stanziato 2,2 milioni di euro per attivare con apposito avviso pubblico 10 corsi triennali finalizzati all´assolvimento del diritto-dovere nell´istruzione e formazione. La terza annualità dei percorsi formativi è stata finanziata con 749mila euro del Fondo Sociale Europeo che sono andati a integrare il milione e 200mila euro assegnato alla Regione Abruzzo dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali e ulteriori 200mila euro della programmazione Par-fas."si e´ scelto - dichiarano dall´Assessorato - di aumentare le risorse finalizzate all´obbligo formativo destinate a garantire ben 6 corsi in più rispetto a quelli originariamente programmati, perché abbiamo rilevato la grande domanda manifestata dai giovani ad accedere a queste opportunità formative. Investiamo con convinzione nuove risorse del Fondo Sociale Europeo per stare vicini alle esigenze dei giovani e contribuire fattivamente alla loro voglia di entrare professionalmente preparati nel mondo del lavoro". |
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FVG, FORMAZIONE: CORSI PER GIOVANI 14-18 ANNI, ISCRIZIONI AL VIA |
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Trieste, 5 febbraio 2013 - Sono partite le iscrizioni per i percorsi professionali rivolti ai giovani usciti dalla scuola media e appartenenti ad una fascia d´età che va dai 14 ai 18 anni. Ne dà notizia l´assessore regionale al Lavoro e alla Formazione Angela Brandi, ricordando che questi percorsi formativi di durata triennale, previsti per l´assolvimento dell´obbligo di istruzione, consentono di ottenere una qualifica professionale riconosciuta a livello comunitario, che permette di sostenere anche i concorsi pubblici. Il titolo finale individua delle figure professionali pronte ad inserirsi nel mercato del lavoro: l´operatore edile, l´operatore meccanico, l´operatore di impianti termoidraulici, l´estetista, il cuoco, il cameriere di sala, tutti profili che nonostante la crisi conservano una domanda da parte delle realtà produttive del territorio. Il primo anno del percorso formativo si caratterizza per lo più per la sua valenza orientativa nell´ambito dell´area professionale scelta al momento dell´iscrizione; poi, una volta individuato il profilo professionale, nel biennio successivo sono previsti degli stage lavorativi che consentono di sperimentare in un contesto concreto le competenze acquisite in aula o in laboratorio. Sia al termine del primo che del secondo anno è prevista una verifica finale (con commissione interna) per l´ammissione all´anno successivo, mentre alla fine del percorso triennale c´è l´esame di qualifica con commissione esterna, regolato dalla normativa regionale. I corsi hanno sede presso gli enti accreditati presenti in tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, dove ci si può rivolgere per le iscrizioni e per ogni informazione a riguardo. A tal proposito, sul sito www.Effepi.fvg.it, è possibile trovare le sedi delle scuole di formazione, oltre che ulteriori dettagli su tutto ciò che attiene ai percorsi triennali di istruzione e formazione professionale. |
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MARCHE, POLITICHE GIOVANILI: IL BANDO A ‘SCUOLA’ DI CONVIVENZA PROMOSSO A PIENI VOTI DAL TERRITORIO. |
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Ancona, 5 febbraio 2013 - La cultura della legalità, della responsabilità e del rispetto delle regole che sostengono la convivenza civile ‘piace’ al territorio: a testimoniarlo è la forte partecipazione al bando A ‘scuola’ di convivenza la cui graduatoria dei progetti presentati dalle associazioni marchigiane è stata appena pubblicata. “Un successo oltre le aspettative - rileva con soddisfazione l’assessore alle Politiche giovanili, Paolo Eusebi - che testimonia la grande vivacità del mondo giovanile che fattivamente collabora con la Regione anche per una programmazione mirata alle politiche del settore. Per questo, a fronte delle 57 domande pervenute per una richiesta totale di cofinanziamento superiore ad 1 milione di euro, l’assessorato ha deciso di reperire ulteriori risorse disponibili dal cofinanziamento regionale per finanziare il maggior numero di progetti possibile che verrà più che raddoppiato”. Sono oltre 350 i soggetti partecipanti fra associazioni capofila e soggetti partner - fra cui enti locali, istituti scolastici, università e associazioni operanti in ambito giovanile, culturale, nel campo della cooperazione, del volontariato, dell’ambiente – che danno misura di un’ adesione ampia e trasversale. Presentati progetti molto diversi tra loro che forniscono la costruzione di soluzioni diversificate ma, nella maggioranza dei casi, coerenti con le linee del bando. La scelta di destinare maggiori fondi al finanziamento premia l’impegno profuso da tutte le associazioni che si sono misurate con un tema particolare. Allo stesso tempo, si riconosce notevole valore alla modalità di costruzione in rete di progettualità che ha portato alla creazione di partenariati ampi e al coinvolgono di tanti giovani tra i 18 e 35 anni. “Il fatto che la qualità sia alta - aggiunge Eusebi - dimostra che il territorio è sensibile e il tema della convivenza civile è sempre una tematica di rilievo. Rivolgo un ringraziamento particolare alle associazioni che hanno costruito progetti ampi, complessi, ambiziosi e che meritano il sostegno regionale”. La graduatoria dei progetti è disponibile all’indirizzo: http://www.Giovani.marche.it |
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SERVIZIO CIVILE NEI TERRITORI COLPITI DAL SISMA IN EMILIA, OLTRE DUEMILA I GIOVANI CHE HANNO RISPOSTO AL BANDO STRAORDINARIO CHIUSO LO SCORSO 30 GENNAIO. |
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Bologna, 5 febbraio 2013 – “E’ una grande soddisfazione constatare la reattività dei ragazzi nei numeri delle candidature al bando straordinario per il Servizio civile: un´adesione che è stata oggettivamente molto alta e che conferma il Servizio civile come uno strumento indispensabile di partecipazione alla cittadinanza attiva". Così l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi ha commentato il successo del bando straordinario per il servizio civile a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto. Nei quindici giorni di apertura del bando sono state presentate quasi 2.400 domande di partecipazione, distribuite nelle quattro province interessate - Modena, Ferrara, Reggio Emilia e Bologna - a fronte dei 450 posti disponibili (350 del Servizio civile nazionale a disposizione dei cittadini italiani e 100 del Servizio civile regionale per cittadini provenienti da altri Paesi), di cui 212 in provincia di Modena, 110 in provincia di Ferrara, 64 in provincia di Reggio Emilia e 64 in provincia di Bologna. Modena e Bologna si confermano le province con il numero più alto di domande, rispettivamente il 38% e il 26%, seguite da Ferrara con il 23% e da Reggio Emilia con il 13% di candidature. Un ottimo risultato per i Comuni colpiti dal sisma che insieme agli enti del terzo settore hanno partecipato alla progettazione dell’intervento, che diventerà operativo già nel mese di marzo. E´ infatti già iniziata la selezione delle candidature che si concluderà il 13 febbraio. “Dopo tale scadenza – ha aggiunto l’assessore Marzocchi – faremo una seconda analisi sui dati per capire le motivazioni di questi giovani, cosa sono interessati a fare e quale la loro vicinanza ai territori, per utilizzare anche questa esperienza nella valutazione e revisione del servizio civile". |
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UNA POLITICA ARTICA PER L´UNIONE EUROPEA |
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Bruxelles, 4 febbraio 2013 - Il 31 gennaio 2013 a Rovaniemi (Finlandia), il Comitato economico e sociale europeo (Cese) ha tenuto un´audizione congiunta con il Centro Artico (Università di Lapponia) sulla politica artica dell´Ue. Tra i partecipanti, i rappresentanti della società civile, il mondo accademico, le autorità locali e dei media, nonché parlamentari e diplomatici. La discussione si è incentrata sugli interessi dell´Ue e le priorità nell´Artico, una regione che sta suscitando interesse sempre maggiore da attori globali in una serie di settori quali l´energia, i trasporti e l´ambiente. L´interesse per l´Artico è cresciuto negli ultimi decenni a causa dei cambiamenti in atto nella regione. Il cambiamento climatico sta causando la calotta di ghiaccio si sciolga e il permafrost a scongelare, attirando l´attenzione di giocatori globali "alle risorse energetiche e naturali, rotte marittime e nuove sfide ambientali. L´unione europea non è rimasta insensibile a questi sviluppi: ha lanciato la sua politica artica nel 2008 e nel 2012, annunciando la sua intenzione di perseguire una politica globale per la regione. L´audizione pubblica sul parere del Cese prossimo dal titolo " Politica di Artico per affrontare globalmente interessi emergenti della regione - una visione della società civile ", ha riunito una serie di soggetti interessati, garantendo un dibattito importante sulla situazione nella regione artica e sulle sue prospettive future . Il Comitato è stato rappresentato da Paul Lidehäll, presidente del gruppo di studio sulla politica dell´Ue per l´Artico, Sandy Boyle, presidente della sezione specializzata Relazioni esterne e Filip Hamro-drotz , relatore per il parere e gli altri membri del gruppo di studio. Tra gli altri oratori il professor Mauri Ylä-kotola, Rettore dell´Università della Lapponia, il professor Paula Kankaanpää, direttore del Centro Artico, Michael Gahler, membro del Parlamento europeo e relatore per la relazione dell´Ue per l´Artico (Ep), Esko Lotvonen, il Sindaco di Rovaniemi e l´Ambasciatore Hannu Halinen dal Ministero finlandese degli Affari Esteri. Il Comitato ha approvato le priorità delineate nella comunicazione sulla politica artica della Commissione e l´Alto rappresentante per gli affari esteri. I rappresentanti del Comitato hanno sottolineato, tuttavia, che l´Ue dovrebbe formalizzare la propria politica artica nel più breve tempo possibile, per assicurare la sua partecipazione come attore credibile e costruttivo. Questa politica deve essere coerente con la strategia di ogni stato artico, in modo che la governance può essere sviluppato e attuato sulla base di una cooperazione efficace con i paesi e partner chiave. "Vogliamo sfruttare al meglio le opportunità che la porta dell´Artico, ma al tempo stesso ci deve essere quella di limitare al minimo le conseguenze negative delle attività umane nella regione", ha dichiarato Filip Hamro-drotz. Il Comitato, inoltre, ha affermato che la società civile, in particolare le popolazioni indigene che vivono nella regione, doveva essere ampiamente e regolarmente coinvolte nel lavoro artica in un ruolo consultivo. I partecipanti hanno accolto con favore la decisione della Commissione europea di stanziare 1 milione di euro per il progetto di preparazione che porta alla creazione del Centro europeo informazioni artico a Rovaniemi. |
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CAPPELLACCI FIRMA AD ARBUS INTESA PER PIANO STRATEGICO SOVRACOMUNALE |
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Arbus, 6 Febbraio 2013 - "Manteniamo oggi l´impegno assunto durante l´incontro tenutosi ad Arbus nel settembre del 2012". Lo ha dichiarato l’ 1 febbraio il presidente Cappellacci durante la firma del Protocollo d´Intesa sul Piano Strategico sovracomunale, sottoscritto oltre che dalla Regione dai Comuni di Arbus, Fluminimaggiore e Guspini, da Igea e dal Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna. Il documento è finalizzato a definire le strategie di recupero e valorizzazione dei siti minerali e all´identificazione e realizzazione delle infrastrutture per lo sviluppo dei settori turistico, culturale e ambientale del territorio. Il presidente ha sottolineato altresì il metodo partecipativo nella redazione del documento, improntato alla condivisione con i territori, con i Comuni che sono al tempo stesso “titolari e destinatari di queste azioni". "Vogliamo fare scelte - ha aggiunto Cappellacci - di economia sostenibile e verde, di valorizzazione della cultura, dell´identità e di tutte le componenti che sono parte essenziale di questo progetto. "Per passare dalle dichiarazioni di principio al piano concreto - ha evidenziato Cappellacci - occorre la sinergia tra pubblico e privato. Dobbiamo essere capaci di attrarre capitali, realizzando il giusto equilibrio tra investitore privato e istituzioni. In questo caso si tratta veramente di "Intesa". Nel senso che la Regione e le comunità locali si sono trovati d’accordo nel realizzare un organico programma di interventi che, ferma restando l’esigenza primaria di salvaguardare e valorizzare da una parte l´esistente patrimonio storico e culturale rappresentato dall´area mineraria, costituisca dall’altra parte lo strumento di riferimento per la pianificazione dei processi di sviluppo del territorio, in grado di attrarre investimenti privati e di assicurare nuove opportunità economiche ed occupazionali. È con enfasi che possiamo dire che si tratta del “primo importante Masterplan” concepito per questa zona della Sardegna, una zona spesso dimenticata e lasciata a se stessa, ma non per questo priva di potenzialità. Dobbiamo investire in un sistema che punti alla valorizzazione della nostra identità e del nostro ambiente, di cui noi sardi per primi dobbiamo prendere coscienza. E´ su questi valori che dobbiamo investire per creare un sistema che permetta di compensare la cessazione delle attività minerarie della fine degli anni ’80 e rilanciare l´economia Arburese. Un ruolo fondamentale l’avranno l’Igea S.p.a. Ed il Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna: la prima per la conservazione, la valorizzazione, la messa in sicurezza in termini sostenibili, dei siti di elevato interesse turistico dal punto di vista archeo-industriale, e nella custodia di un prezioso e ricco patrimonio documentale storico minerario. Il consorzio per la promozione delle attività di recupero, di salvaguardia e di valorizzazione dei siti e dei territori e le sue molteplici attività, che vanno dal recupero architettonico, all´archeologia industriale, all´attività culturale e all´elaborazione di progetti, in partenariato con altri soggetti, finalizzati alla promozione del Parco Geominerario. Questo Protocollo è preliminare alle attività di raccolta di tutte le informazioni che andranno a confluire nel documento denominato Documento Informativo per la Redazione del Piano Strategico Sovracomunale". |
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CALABRIA: LA PROTEZIONE CIVILE REGIONALE IMPEGNATA PER L’APPROVVIGIONAMENTO DELL’ACQUA NEL VIBONESE |
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Catanzaro, 5 febbraio 2013 - La Protezione Civile regionale calabrese, tramite la propria sala operativa, in seguito alle urgenti richieste di approvvigionamento idrico da parte dei Comuni di Vibo Valentia e di Dasà, ha subito provveduto ad inviare sul posto un’ autobotte Fiat 180. L’allarme è scattato nella giornata di ieri quando il dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia ha invitato i sindaci dei comuni serviti dall’acquedotto “Alaco” a sospendere l’utilizzo dell’acqua per consumo potabile, dato che analisi su campionamenti avevano rilevato la presenza di benzene. Continuano anche oggi le richieste di approvvigionamento d’acqua. L’asp di Vibo Valentia ha fatto istanza per l’ospedale cittadino; altre sollecitazioni anche dall’ospedale di Serra San Bruno, dalla Casa di riposo Rsa di località Moderata Durant di Vibo Valentia e dalla Casa di Cura Villa dei Gerani di Vibo Valentia; mentre il Comune di Serra San Bruno ha chiesto il rifornimento idrico per la popolazione residente. “Da Germaneto – fa sapere il sottosegretario regionale alla Presidenza della Regione Calabria, con delega alla Protezione civile Franco Torchia - è partita anche un´altra autobotte da 15000 litri e ne sono già state attivate altre per rafforzare interventi sul territorio vibonese. In totale sono attualmente impiegati 4 autobotti della colonna mobile di Protezione civile regionale. Inoltre – evidenzia ancora Torchia - è al lavoro anche l’associazione di volontariato Arci Pesca Fisa di Pizzo, fornita anch’essa di autobotte. Ho comunque assicurato al prefetto di Vibo Michele Di Bari la totale disponibilità della Protezione civile e gli ho chiesto di tenermi informato della evoluzione della vicenda.”. |
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BUDELLI, CAPPELLACCI: "LO STATO ESERCITI PRELAZIONE" |
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Cagliari, 5 Febbraio 2013 - "In un momento storico nel quale l´Italia e la Sardegna per risollevarsi dalla crisi devono puntare sull´unicità di un patrimonio ambientale, paesaggistico, storico e culturale unico al mondo, la vendita di un´isola come Budelli sarebbe un pessimo segnale, che darebbe l´impressione di un Paese che non tiene ai propri tesori . Per questo è necessario un intervento immediato da parte delle Istituzioni". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, intervenendo l’ 1 febbraio sulla eventuale vendita dell’isola. "Lo Stato - ha aggiunto Cappellacci - intervenga esercitando la prelazione e assicurando al patrimonio pubblico ciò che non può che essere pubblico. Nel corso della storia, la Sardegna ha rinunciato alla fruibilità di porzioni significative del proprio territorio in nome dell´interesse nazionale. La vicenda dell´isola di Budelli - ha concluso il Presidente - offre un´occasione per iniziare a ricambiare questo sacrificio". |
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LOMELLINA È TERRITORIO PER L´ECONOMIA E L´AMBIENTE |
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Milano, 5 febbraio 2013 - "Se gestita correttamente la zps (zona di protezione speciale) può essere una risorsa per l´economia pavese. I principi sui quali si sta disegnando la nuova Pac attribuiscono infatti grande importanza alla tutela dell´ambiente, pertanto le risorse saranno distribuite con un occhio di riguardo nei confronti di quei sistemi agricoli che, come i 31mila ettari di risaie della lomellina, producono anche ambiente". Lo ha affermato l´assessore regionale all´Agricoltura intervenendo a Pavia agli Stati generali dell´agricoltura pavese, convocati dall´amministrazione provinciale nella prestigiosa sede del Collegio Borromeo. Territorio Citato Da Commissario Ue -"Lo stesso commissario europeo all´ambiente Janez Potocnik - ha proseguito l´assessore - è stato ancora più esplicito. Parlando proprio della Lomellina ha precisato che l´obiettivo dei siti natura 2000 è piuttosto quello di garantire lo svolgimento e la continuazione delle attività socio economiche in modo sostenibile ed equilibrato, senza compromettere le finalità di conservazione dei siti". Sostenebilita´ Agricola Tema Su Cui Confrontarsi - "Gli agricoltori hanno sempre fatto ambiente - ha aggiunto l´assessore - presidiando il territorio contro i rischi idrogeologici e contribuendo alla manutenzione del paesaggio. Ma certamente la sostenibilità dell´attività agricola sarà sempre di più un tema con il quale gli agricoltori dovranno confrontarsi". Si Lavora A Nuovo Programma Di Sviluppo Rurale - Tra gli argomenti oggetto di discussione anche la prossima Pac "Le politiche che fino a oggi hanno visto l´agricoltura come un unicum - ha sottolineato l´assessore - dovranno sapersi differenziare per indirizzare con più precisione i fondi. In questa prospettiva - ha concluso l´assessore- la Regione sta già lavorando al nuovo programma di sviluppo rurale per mettere a punto misure che rispondano alle diverse esigenze degli agricoltori che operano in pianura, in montagna e in collina. In pianura serve favorire l´efficienza delle filiere. La montagna e la collina sono invece spazi che non possono essere orientati esclusivamente alla produttività". |
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PAIP: OBIETTIVO GARANTIRE SICUREZZA PRESENTATO IN PROVINCIA IL PROGETTO DI SORVEGLIANZA SUGLI EFFETTI SANITARI DIRETTI E INDIRETTI DEL TERMOVALORIZZATORE DI PARMA. GIÀ EFFETTUATI CAMPIONAMENTI SU ALIMENTI. |
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Parma, 5 febbraio 2013 – Garantire sicurezza al territorio e ai cittadini. E’ questo l’obiettivo dell’attività di monitoraggio programmata, su mandato delle istituzioni, dall’Ausl di Parma prima dell’avvio del termovalorizzatore. Un progetto di sorveglianza sugli effetti sanitari articolato in due piani operativi: uno già in corso d’opera sulla filiera agronomica e l’altro che partirà a breve sui possibili rischi per la salute dei residenti. Un’attività prevista nelle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata dalla Provincia di Parma a Enìa (oggi Iren) nell’ottobre del 2008, che vincolano la multi utility a estendere il monitoraggio ambientale ad aspetti più strettamente legati al possibile impatto sulla salute. Il punto su quanto fatto fino ad ora e su come si intende procedere è stato fatto questa mattina in Provincia nel corso di un incontro con la stampa al quale sono intervenuti il presidente Vincenzo Bernazzoli con l’assessore all’Ambiente Giancarlo Castellani, il direttore generale dell’Ausl di Parma Massimo Fabi con il direttore del Dipartimento Sanità pubblica Ausl Gianluca Pirondi e il direttore del Servizio Igiene pubblica Ausl del Distretto di Fidenza Maurizio Impallomeni, coordinatore del progetto di sorveglianza sanitaria sul Paip. “Quello che presentiamo oggi è uno dei sistemi di monitoraggio attivati sul Paip perché oltre all’aspetto sanitario saranno messe sotto controllo anche le matrici ambientali, dell’aria e dell’acqua. – ha detto Bernazzoli - Vogliamo che i cittadini siano bene informati al riguardo perché abbiano coscienza di come il sistema istituzionale sta affrontando il tema degli impatti sul territorio, cioè con coerenza e una attenzione che si traduce in pianificazione e interventi”.“Intendiamo metter in campo azioni che ci consentano di governare nella sicurezza questo intervento – ha proseguito Castellani – questo è un lavoro che ci permetterà di fornire una informazione trasparente e utile per intervenire immediatamente nel momento stesso in cui i controlli ne rivelino la necessità, per poter apportare correzioni e miglioramenti.”Il Progetto, la cui durata si estende ai prossimi anni, è partito nella primavera del 2011 dopo la Convenzione tra Provincia di Parma, Azienda Usl e Iren Ambiente. “Su mandato istituzionale il Dipartimento Salute pubblica si è attivato per coordinare questa attività alla quale concorrono tante professionalità qualificate – ha aggiunto Fabi - E’ una prova sul campo che va a testare anche le nostre competenze e quanto è stato elaborato è un lavoro di alto valore scientifico, un’attività che ci permette, finalmente, di entrare nel merito del rapporto ambiente-salute”.I professionisti ed esperti del tavolo tecnico-scientifico coordinato dal Dipartimento di salute pubblica dell’Ausl, provengono dal Centro tematico Ambiente e salute dell’Arpa dell’Emilia-romagna, dell’Università di Parma (Dipartimento scienze ambientali, Facoltà di Medicina veterinaria, Dipartimento di sanità pubblica, Dipartimento di Chimica organica ed industriale, Dipartimento di ingegneria industriale), con la collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico di Emilia-romagna e Lombardia.“il piano di monitoraggio riguarda una parte di controllo sulla filiera agro-alimentare nei territori interessati e un piano di sorveglianza epidemiologico sullo stato di salute della popolazione. – ha spiegato Pirondi - Questo lavoro è una delle garanzie che ci sentiamo di dare per avere la sicurezza che quello che avviene a seguito dell’accensione dell’impianto è costantemente monitorato e siamo in grado di dare dati certi scientificamente provati e trasparenti sulla sua attività”. Il progetto di sorveglianza Nell’estate del 2011 dunque ha preso il via il primo dei due Piani operativi di monitoraggio previsti dal Progetto di sorveglianza, quello sulla filiera agro-alimentare, per il quale ha spiegato Impallomeni, si sta terminando la fase di analisi degli ultimi campioni raccolti nel 2012. “ Dal 2011 abbiamo cominciato a fare prelievi di campioni e nel 2012 abbiamo continuato con una seconda fase di campionamento. Questo ci permette di fare una fotografia di quella che è la situazione del territorio prima dell’accensione dell’impianto e successivamente di vedere se ci saranno cambiamento con l’entrata in funzione.” I campioni di latte, uova, fieno, pomodori e di altri prodotti (zucche, meloni, angurie), sono stati prelevati sia in aree interessate dalle emissioni dell’impianto sia in aree agricole relativamente lontane, definite per questo come aree di controllo. Nel dettaglio, sono state messe a confronto tre aziende agricole potenzialmente più esposte con tre aziende di controllo, e quattro aziende zootecniche con altrettante di controllo, che si trovano più lontane dal termovalorizzatore. L’obiettivo fondamentale del Piano è infatti controllare l’eventuale presenza di alcuni inquinanti significativi sotto il profilo tossicologico umano all’interno della filiera agro-zoo-alimentare, identificando le possibili condizioni di accumulo degli inquinanti potenzialmente attribuibili al funzionamento del termovalorizzatore, attraverso un confronto anteriore e successivo all’attivazione dell’impianto, da proseguire poi negli anni. A cura di Arpa è stato realizzato un modello revisionale che prevede della deposizione delle emissioni dell’impianto, che è stato incrociato con i dati catastali delle aree agricole per la scelta dei punti di campionamento. La metodologia tecnico-scientifica utilizzata dagli esperti e dai professionisti coinvolti nell’attuazione del Piano operativo di controllo sulla filiera agro-alimentare si basa sia sulla più aggiornata letteratura scientifica disponibile e che su studi già condotti in Italia e all’estero, sull’analisi dei riferimenti normativi nazionali ed europei in materia, e sulla loro integrazione con modelli e studi statistici appositamente realizzati per l’analisi dei dati raccolti. Il secondo obiettivo del Progetto riguarda la sorveglianza epidemiologica: questo secondo Piano di monitoraggio è in fase di avanzata progettazione seguendo tre linee di azione: gli eventuali effetti sanitari sui residenti a breve termine, quelli a lungo termine e quelli sugli effetti riproduttivi. Sugli effetti a breve termine è in corso uno studio di fattibilità su alcuni parametri “sentinella” quali l’analisi dei campioni urinari di lavoratori dell’impianto di termovalorizzazione e di altri lavoratori nelle aree a più alta ricaduta delle emissioni (con eventuale allargamento alla popolazione residente). Anche in questo caso, i lavoratori potranno essere monitorati prima e dopo l’esposizione alle emissioni. Altro indicatore che si vuole utilizzare è il monitoraggio prima e dopo l’attivazione dell’impianto di un gruppo di pazienti asmatici residenti in un’area interessata dalla deposizione delle emissioni, da confrontare con i dati relativi ad asmatici residenti in un’area lontana dal termovalorizzatore con funzioni di controllo. Per le indagini a lungo termine, invece, verranno utilizzate informazioni ottenute dal registro di mortalità, dalle schede di dimissione ospedaliera e dal registro tumori. Infine, il Piano operativo di sorveglianza epidemiologica prevede di studiare gli effetti sulla riproduzione umana analizzando le informazioni sui certificati di assistenza al parto e sulle schede di dimissione ospedaliera.Dalla platea, composta di sindaci e amministratori dei territori comunali interessati dal monitoraggio (Parma, Colorno, Sorbolo, Mezzani, Torrile, Fontevivo, Trecasali e Fontanellato) è intervenuto rispondendo ad una domanda l’assessore all’Ambiente del Comune di Parma, Gabriele Folli che ha dichiarato l’interesse dell’amministrazione comunale sul monitoraggio e su tutte le iniziative che tutelino la salute dei cittadini. D’accordo con il rilievo delle iniziative assunte si è detta anche Angela Zanichelli, sindaco di Sorbolo (Cive) |
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RIFIUTI IN CAMPANIA: I COMUNI CERTIFICHINO I DEBITI CON I CONSORZI PER PERMETTERE AIUTI DALLE BANCHE |
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Napoli, 5 febbraio 2013 - L´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano, ha scritto ai commissari dei Consorzi di Bacino e ai prefetti di Napoli, Caserta, Benevento e Salerno sul tema dei lavoratori del comparto, al fine di attenuare le crescenti tensioni sociali che stanno caratterizzando il ciclo integrato dei rifiuti. “Occorre – sintetizza Romano – che i Comuni certifichino i propri debiti con i Consorzi in modo che questi possano rivolgersi alle banche per l´apertura di un credito. In questo modo si potrebbero reperire le risorse necessarie al pagamento degli stipendi e assicurare le quotidiane attività di raccolta differenziata e rimozione dei rifiuti scongiurando possibili criticità. In ogni caso, nelle more del prossimo riassetto della normativa regionale, i Comuni dovranno continuare obbligatoriamente a servirsi dei Consorzi di Bacino in liquidazione, anche al fine di evitare duplicazioni di costi erarialmente sanzionabili.” Nella missiva, l´assessore Romano sottolinea che la certificazione dei debiti da parte dei Comuni è un atto dovuto e obbligatorio e “nel caso in cui l’ amministrazione o l’ ente debitore non rilasci la certificazione... È possibile chiedere alla Ragioneria territoriale dello Stato la nomina di un commissario ad acta. “Il fine è quello di mettere a disposizione dei Consorzi di Bacino uno strumento concreto ed operativo per consentire, attraverso l´attivazione delle procedure di cessione dei crediti certificati a banche e istituti di credito, il più tempestivo reperimento delle risorse finanziarie di spettanza dei Consorzi. Ad oggi, infatti, i lavoratori lamentano la mancata corresponsione di numerosi salari arretrati e i liquidatori dei Consorzi segnalano l´impossibilità di garantire la gestione ordinaria per la mancanza di risorse finanziarie correnti. Per i Comuni la certificazione non comporta, nell´immediato, particolari problemi finanziari perché la legge consente di pagare quanto certificato entro dodici mesi, spostando in avanti il momento del pagamento. “A breve – conclude l´assessore Giovanni Romano - una nota sarà inviata agli istituti di credito di cui si servono i Consorzi al fine di sensibilizzarli sulla delicata questione.” |
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BASILICATA: FENICE, SUL SITO WEB DEL CONSIGLIO LA RELAZIONE CONCLUSIVA |
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Potenza, 5 febbraio 2013 - Sul sito web del Consiglio regionale è stata pubblicata ieri la proposta di relazione conclusiva presentata dal presidente della Commissione consiliare d’inchiesta sul temodistruttore Fenice, Nicola Pagliuca, e della quale l’organismo ha preso atto a maggioranza il 31 gennaio scorso. Lo ha deciso l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea. Insieme al documento ed agli allegati (in tutto 245 pagine realizzate con il contributo dei funzionari del Consiglio regionale e la consulenza gratuita dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi ambientale del Cnr di Tito) è stata pubblicata anche la lettera con la quale Pagliuca motiva la richiesta di rendere pubblica questa documentazione in attesa che il Consiglio regionale adotti le decisioni di sua competenza. La Commissione, istituita nel 2011 dal Consiglio regionale, ha operato per un anno svolgendo una serie di audizioni ed acquisendo una copiosa documentazione custodita dal competente ufficio del Consiglio regionale. |
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