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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Febbraio 2013
FVG, ENERGIA: BANDO PER SVILUPPO DI MODELLI DI GESTIONE SOSTENIBILE  
 
Udine, 12 febbraio 2013 - La Regione raccoglie la sfida della sostenibilità energetica e dei cambiamenti climatici rilanciando il ruolo dei piccoli comuni. Nel perseguire questo fine, il Servizio energia della Direzione regionale ambiente, energia e politiche per la montagna, partner del progetto strategico Alterenergy, "Energy Sustainability for Adriatic Small Communities" finanziato dal Programma Operativo di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatico 2007-2013, avvia la pubblicazione del bando per la selezione dei comuni delle province di Udine, Gorizia e Trieste per lo sviluppo di piani di gestione sostenibile dell´energia. L´obiettivo strategico perseguito dal progetto è il supporto alle piccole amministrazioni locali con meno di 10.000 abitanti, che saranno beneficiarie di attività e servizi in materia di efficienza energetica, produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili e miglioramento delle competenze dei soggetti selezionati . Si intende infatti promuovere un approccio alla sostenibilità energetica di tipo integrato e partecipato che coinvolga anche i cittadini e gli operatori economici locali. Le azioni promosse, quali la predisposizione di piani e bilanci energetici indirizzati ai Comuni, rappresenteranno un volano per gli operatori economici locali del settore energetico e costituiranno il punto di partenza per futuri investimenti nel settore dell´energia sostenibile a vantaggio del tessuto produttivo ed occupazionale del territorio. Nello specifico, il bando si prefigge la selezione di un massimo di 20 comuni con i quali sviluppare i seguenti servizi: bilanci energetici comunali propedeutici anche alla redazione dei Documenti energetici comunali secondo quanto previsto dall´Art. 6 della Legge Regionale 11 ottobre 2012, n. 19; piani integrati per la sostenibilità energetica; studi di fattibilità per l´implementazione di investimenti sulle fonti di energia rinnovabile; attività di informazione e formazione del personale dell´amministrazione comunale volta a migliorare le competenze nel settore energetico e potenziare le capacità organizzative interne in materia energetica. La domanda, completa della documentazione richiesta, dovrà pervenire alla Direzione ambiente, energia, sviluppo per la montagna - Servizio energia, Via Giulia 75/1, 34136 Trieste, entro il termine perentorio delle ore 12.00 del trentesimo giorno dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia (indicativamente prevista per lunedì 18 febbraio). Per informazioni: Direttore sostituto Servizio Energia ing. Sebastiano Cacciaguerra, Tel. 04o/3774194, sebastiano.Cacciaguerra@regione.fvg.it  Coordinatrice Struttura stabile per i progetti comunitari in materia di energia dott.Ssa Silvia Stefanelli tel. 0432/555450, silvia.Stefanelli@regione.fvg.it  
   
   
"CONGRESSO GEOTERMICO EUROPEO 2013"  
 
Pisa, 11 febbraio 2013 - Il "Congresso geotermico europeo 2013" (Egc2013) si svolgerà dal 3 al 7 giugno 2013 a Pisa, in Italia. L´energia geotermica è una fonte dinamica e flessibile di energia rinnovabile, ed è considerata un contribuente fondamentale dell´attuale e del futuro mix energetico dell´Europa. È considerata un settore importante con un significativo potenziale per la produzione di elettricità rinnovabile, ed è supportata nell´ambito dell´attuale programma quadro (7° Pq) dell´Ue per la ricerca. In alcune regioni europee le centrali geotermiche già contribuiscono considerevolmente a una fornitura energetica rispettosa dell´ambiente e sostenibile, usando le tecnologie esistenti che sfruttano serbatoi di vapore e acqua bollente. Questo avviene principalmente in Italia, nelle Azzorre e su altre isole di origine vulcanica in Europa, compresa l´Islanda. Anche l´Europa sudorientale, la Turchia e la regione caucasica possiedono enormi riserve ancora non sfruttate che possono contribuire a una fornitura energetica sostenibile. Il congresso metterà in evidenza tutte le aree dello sfruttamento dell´energia geotermica, dai sistemi di superficie alle perforazioni in profondità e ai campi ad alta entalpia. Una mostra di attrezzature geotermiche, servizi, ecc., si svolgerà in parallelo al congresso. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Geothermalcongress2013.eu/    
   
   
"RISPARMIA ENERGIA ADESSO"  
 
 Bruxelles, 11 febbraio 2013- Il 16 e 17 aprile 2013 si svolgerà a Bruxelles, in Belgio, una conferenza intitolata "Risparmia energia adesso" (Save Energy Now). L´ue mira a ridurre il suo consumo energetico del 20 % entro il 2020. Tuttavia, le stime attuali mostrano che l´Ue non è sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo. Di conseguenza vengono ora proposte nuove misure riguardanti l´efficienza energetica. Il progetto europeo Promise, lanciato nel 2012 e finanziato dalla Commissione europea nell´ambito del programma Energia intelligente - Europa (Eie), ospiterà una conferenza di sensibilizzazione europea sul comportamento relativo all´efficienza energetica dei consumatori nelle isole europee. Il progetto punta a risolvere la questione dell´utilizzo dell´energia che è ancora per lo più invisibile all´utente, nonostante stia aumentando rapidamente a causa di case più grandi, nuovi servizi ed elettrodomestici supplementari. Mediante la condivisione di informazioni ed esperienze, le agenzie dell´energia provenienti da Samsø (Danimarca), Islanda, Rodi (Grecia) e Tenerife (Spagna) mirano a promuovere metodi provati e testati per ridurre il consumo energetico delle abitazioni. L´evento tenterà di promuovere il risparmio energetico e la consapevolezza mediante la diffusione di conoscenze ed esperienze su come ridurre il consumo di energia delle abitazioni. Le parti interessate e i partecipanti avranno la possibilità di discutere e scambiarsi informazioni su come riuscire a implementare i metodi testati nel progetto. Per ulteriori informazioni, visitare: http://brusselsconference.Ieepromise.eu/    
   
   
BORGO SAN LORENZO-UNIONE COMUNI MUGELLO: BORGO E L´ALTO MUGELLO S´ILLUMINANO DI ´VERDE´ I COMUNI INVESTONO SULLE ENERGIE RINNOVABILI  
 
Firenze, 13 febbraio 2013- Dal tetto energia ‘verde’ per le scuole medie ed elementari in via don Minzoni e per le sezioni di nido ed il corso universitario in Infermieristica nell’ex pretura in via Aldo Moro. Il Comune, come già annunciato, punta sulle energie rinnovabili. Lo ha fatto ricorrendo al project financing (importo del bando 600.000 euro) che realizzerà Toscana Energia. E l’investimento ‘verde’ adesso si sdoppia, con l’installazione di due impianti fotovoltaici, uno di 50 Kw sul tetto della scuola media “Giovanni della Casa” (col rifacimento completo dell’impermeabilizzazione della copertura) e un altro della stessa potenza sul tetto dell’edificio ex pretura in via Aldo Moro. Gli impianti saranno realizzati da Toscana Energia in tempi brevissimi, per usufruire della “finestra” aperta da un recente provvedimento che consente agli enti locali di usufruire delle tariffe incentivanti del Iv Conto Energia fino al 31 marzo. Un’operazione che porta vantaggi al Comune che usufruirà del 30% dell’energia prodotta in forma di autoconsumo, risparmiando cioè sulle bollette relative ai due edifici. Il resto invece andrà e compensare l’investimento sostenuto dal gestore in forma di “finanziamento tramite terzi”. Per il sindaco di Borgo San Lorenzo si tratta di una decisione che va nella direzione di un risparmio non solo economico ma più in generale ecologico, di sostenibilità ambientale, che farà tagliare al Comune i costi delle bollette ma anche ridurre le emissioni di Co2 nell’aria, a beneficio di tutti. Un intervento che peraltro figura nella graduatoria degli ammessi a finanziamento del bando per incentivi alle energie rinnovabili della Regione Toscana. E anche l’Alto Mugello punta sull’energia ‘verde’, con il Comune di Marradi che fornisce al 100% energia rinnovabile per edifici comunali e pubblici tramite il Consorzio per l’energia Cev, e vede un’espansione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (ad esempio con la centrale idroelettrica in funzione nell’ex Molinone). E col Comune di Palazzuolo sul Senio che ha realizzato due impianti fotovoltaici da 20 Kw e da 30 Kw, montati rispettivamente sul tetto delle scuole e sul tetto del magazzino comunale. Un investimento di circa 190.000 euro che è stato finanziato al 100% con i fondi “Variante di valico” gestiti dall’Unione montana dei Comuni Mugello.  
   
   
ASSOMINERARIA: SECONDO UNA RICERCA ISPO, IL 57% DEGLI ITALIANI È FAVOREVOLE ALLA VALORIZZAZIONE DELLE RICCHEZZE ENERGETICHE DEL NOSTRO SOTTOSUOLO.  
 
Milano, 11 gennaio 2013 – Come stabilito dalla Strategia Energetica Nazionale elaborata dal Governo, l’Italia ha il potenziale di raddoppiare la propria produzione di petrolio e gas al 2020 con un risparmio sulla bolletta energetica di 4,9 miliardi di euro all’anno e l’aggiunta di 25 mila nuovi posti di lavoro legati ai nuovi progetti. In questo quadro, Assomineraria, l´associazione che riunisce l´intera filiera che investe e opera in questo settore altamente specializzato, è fortemente impegnata nell´identificazione di processi decisionali efficienti che consentano di realizzare gli ingenti investimenti necessari (oltre 15 miliardi di euro) con la massima condivisione da parte della popolazione e delle comunità interessate. Secondo una ricerca sulla percezione del settore idrocarburi in Italia condotta dall’Ispo e presentata oggi dal professor Renato Mannheimer presso la sede di Edison a Milano, l´89% degli italiani sostiene la necessità di continuare le attività estrattive di esplorazione e produzione di idrocarburi attualmente in essere e il 57% si è espresso specificamente in favore di un incremento di queste attività nel nostro Paese. Gli italiani contrari ad un ampliamento delle attività attuali rappresentano il 10% della popolazione. La percezione del settore idrocarburi italiana è complessivamente positiva: il 46% della popolazione ritiene che le attività di esplorazione e produzione sono sicure (il 22% non sa), rispettose dell’ambiente (42% opinioni positive, 17% non sa) e della salute (37% opinioni positive, 20% non sa). La popolazione auspica un maggior coinvolgimento, al fine di avere disposizione più informazione circa le attività che vengono sviluppate nei singoli territori.  
   
   
E’ ATTIVO IL RITARDOMETRO. SCOPRI SU APER.IT LE RISPOSTE DEI PARTITI ALLE 26 AZIONI PER LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI PROPOSTE DA APER.  
 
 Milano, 11 febbraio 2013 – Più di una settimana fa Aper aveva sottoposto all’attenzione dei principali partiti politici italiani, candidati alle prossime elezioni, un documento contenente 26 azioni prioritarie per lo sviluppo del settore dell’energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia, chiedendone l’adesione, anche parziale. Chi ha risposto per primo e chi invece ancora latita? Da oggi è possibile scoprirlo sul sito dell’associazione, che ha pubblicato integralmente le risposte pervenute. Nello specifico, piena condivisione del documento è stata espressa dal Pdl, dall’Udc e dal partito dei Verdi. Sinistra Ecologia e Libertà, Fare per Fermare il Declino e Rifondazione Comunista hanno invece aderito solo parzialmente al nostro documento, spiegandone analiticamente le ragioni. Positivi i riscontri pervenuti anche da parte di alcuni rappresentanti di Italia Futura, Italia dei Valori, Movimento 5 Stelle, Pd e Rivoluzione Civile, sebbene ancora manchi l’adesione formale dei partiti. Come annunciato, inesorabile, parte  il “ritardometro” che scandisce il ritardo nel rispondere e dimostra quindi la scarsa considerazione per un fondamentale settore quale quello delle rinnovabili. Chissà se i numerosi ritardatari (Centro Democratico, Fratelli d’Italia, Futuro e Libertà, La Destra, Lega Nord e Scelta Civica Monti) ci stupiranno con un colpo di scena finale? E’ possibile scaricare le 26 azioni dalla homepage aper.It.  
   
   
PIEMONTE: RIUNITO IL TAVOLO DELLA TRASPARENZA NUCLEARE  
 
Torino, 11 febbraio 2013 - Il Tavolo della trasparenza nucleare, riunitosi il 5 febbraio a Torino su convocazione dall’assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte, ha fatto il punto sui programmi e sullo stato di avanzamento degli iter autorizzativi per la messa in sicurezza e disattivazione degli impianti di Trino, Saluggia e Bosco Marengo, sui trasporti di materiale nucleare e combustibile irraggiato e sulle attività per la realizzazione del Parco tecnologico comprensivo del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Erano presenti Sogin, la società di Stato che si occupa della bonifica dei siti nucleari italiani e della gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi, il ministero dello Sviluppo Economico, le Prefetture e le amministrazioni provinciali e comunali interessate, l’autorita di controllo Ispra, l’Arpa Piemonte e i rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Complessivamente, il valore della bonifica dei siti piemontesi fino al prato verde - sulla base dei dati illustrati da Sogin - è di 836 milioni di euro: 234 per la centrale di Trino, 570 per l’impianto Eurex di Saluggia e 32 per l’impianto Fn di Bosco Marengo. Nei prossimi quattro anni, Sogin realizzerà nei siti nucleari piemontesi lavori per 190 milioni. Per la centrale nucleare Fermi di Trino, Sogin ha informato che il 2 agosto 2012 è stato ottenuto il decreto di disattivazione ed è stato emesso il bando di gara per lo smantellamento del sistema primario dell’isola nucleare, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell´Unione Europea il 4 agosto 2012. Sono terminate con tre anni di anticipo le attività di supercompattazione di oltre mille fusti radioattivi, che ha portato ad una riduzione del loro volume di cinque volte che consente di non dover costruire nuovi depositi temporanei sul sito. Continuano i lavori di adeguamento dei depositi temporanei esistenti e le operazioni di rimozione dei componenti contaminati denominati Radwaste. Verrà, inoltre, demolito l’edificio ex additivazione chimica. Nell’impianto Eurex di Saluggia si concluderanno nel 2013 i lavori civili di realizzazione del deposito temporaneo D2 per lo stoccaggio in sicurezza dei soli rifiuti radioattivi solidi già presenti nell’impianto. La gara per la costruzione del Cemex, che consentirà la cementazione dei rifiuti radioattivi liquidi con lo scopo di renderli inerti e la conservazione, è stata assegnata con un risparmio di oltre 30 milioni di euro ed a breve sarà firmato il contratto per l’avvio dei lavori. Sogin ha ribadito nuovamente che tutti i rifiuti radioattivi presenti, così come per tutti i siti italiani, saranno successivamente trasferiti al deposito nazionale e le strutture demolite. Per le attività di decommissioning, verrà, inoltre, costruita una nuova cabina elettrica. In merito alle due vasche denominate waste pond 718 e 719, Sogin ha presentato i risultati delle analisi dei liquidi e dei sedimenti presenti nella 719, che confermano che il contenuto è compatibile con le attuali formule di scarico. In ogni caso, prima di procedere allo scarico nella Dora Baltea, Sogin intende ridurre ulteriormente l’impegno della formula e gli interventi in corso sono quindi finalizzati a limitare ulteriormente l’impatto al di sotto della “non rilevanza radiologica” dei rilasci che saranno effettuati. In particolare, i contaminanti presenti nei sedimenti depositati sul fondo della vasca saranno raccolti e condizionati come rifiuto radioattivo. La progettazione, già in corso, e l’esecuzione delle attività, insieme alla copertura della vasca, si concluderanno entro l’inizio dell’estate 2013. Al riguardo, Sogin ha inoltre nuovamente escluso che possano verificarsi eventi accidentali di rilascio di radioattività nell’ambiente. Nella Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo, che sarà il primo impianto in Italia a concludere le operazioni di decontaminazione e smantellamento, Sogin terminerà la manutenzione e il trasferimento degli oltre 600 overpack al deposito temporaneo Bld11 e saranno svolte le attività di supercompattazione dei restanti rifiuti radioattivi presenti, in modo da completare il processo di condizionamento definitivo. A breve i materiali già smantellati e privi di vincoli di natura radiologica saranno rilasciati in modo definitivo. E´ stato poi detto che proseguono i trasporti in Francia per il riprocessamento del combustibile nucleare irraggiato dal deposito Avogadro di Saluggia e da Trino. Per terminare il programma sono previsti ancora quattro trasporti dal Saluggia e due da Trino. Nel novembre 2012 si è concluso il trasporto di 10 lamine di combustibile Petten dal deposito Avogadro agli Stati Uniti, in attuazione dell’accordo internazionale Global Threat Reduction Initiative (Gtri), siglato fra Italia e Usa nel marzo 2012 a Seul per il rimpatrio di materiale nucleare di origine americana presente in altri Paesi e connesso ad impieghi in ambito civile. Il Tavolo ha evidenziato come questi trasporti vengano effettuati con i massimi standard di sicurezza, a tutela dei cittadini e dell’ambiente, e nel rispetto delle normative di settore. Sogin ha infine annunciato di attendere da Ispra i criteri per avviare l’iter di localizzazione di realizzazione del Parco tecnologico comprensivo del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, mentre Arpa ha evidenziato che il monitoraggio e controllo dell’impatto radiologico prodotto dagli impianti e quelle relative ai trasporti nucleari non hanno evidenziato criticità per l’ambiente e la popolazione. L’assessore regionale all’Ambiente ha sottolineato il problema del reperimento delle risorse per consentire ad Arpa Piemonte di effettuare al meglio le attività di monitoraggio, destinate ad intensificarsi con il procedere della messa in sicurezza e disattivazione dei siti: una possibile soluzione potrebbe essere quella di destinare parte delle risorse compensative che spettano alle Province a queste attività prioritarie per il territorio.  
   
   
EDILIZIA, MILANO: RIDUZIONE DEGLI ONERI FISCALI LEGATI ALLA CASA E BUROCRAZIA A TEMPI ZERO PER RILANCIARE IL SETTORE DELLE COSTRUZIONI  
 
Milano, 11 febbraio 2013 - «Con convinzione confermo, già oggi, la mia partecipazione, il prossimo 13 febbraio, alla manifestazione pubblica denominata “Giornata della collera” istituita dall’Ance per denunciare il profondo stato di crisi in cui versa il settore delle costruzioni – ha dichiarato il 7 febbraio il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà -. È purtroppo una realtà confermata dai dati la grande difficoltà da parte degli italiani di acquistare una abitazione. Dall’inizio della crisi che da finanziaria s’è trasformata prima in economica, e poi in sociale, il numero delle compravendite s’è contratto di quasi il 50%. Eppure, la casa di proprietà è considerata ancora un elemento di risparmio, in molti casi l’unico, da parte delle famiglie. Per questo motivo trovo sbagliata la scelta, da parte del Governo e del Parlamento, di tassare le famiglie attraverso l’Imu. Si tratta di una imposta che personalmente trovo ingiusta anche perché applicata al valore complessivo della casa, senza tenere minimamente in considerazione il peso significativo rappresentato dai mutui contratti per l’acquisto del bene. Una tassa che, peraltro, si riverbera indirettamente anche sui consumi, riducendo drasticamente la capacità di spesa dei cittadini a tutto danno delle attività commerciali e della possibilità di riavvio di un ciclo economico positivo. Ritengo, a tal proposito, abbastanza strumentali le polemiche in cui si affannano in campagna elettorale molti leader politici su questo argomento. Ricordo, infatti, che l’Imu, è stata trasversalmente condivisa e adottata dal Parlamento italiano. Un voto, probabilmente, non ragionato ma motivato da una reazione emotiva che non ha tenuto in debito conto le ripercussioni prodotte su tutto il settore dell’edilizia. In questo scenario complesso, resto tuttavia convinto che il settore delle costruzioni, oggi più di ieri, risulti fondamentale per trainare l’auspicata ripresa economica. È d’altra parte dimostrato che esso accompagna nello sviluppo altri 40 settori. È risaputo che quando riparte l’edilizia, riparte l’intera economia. Non è un caso, infatti, che nell’attuale drammatica congiuntura molte aziende della “filiera” stiano chiudendo o licenziando in modo massiccio. Le mie sono riflessioni accorate da tecnico del settore, prima che da rappresentante delle istituzioni. Sono comunque certo che usciremo da questa fase negativa ma, per poterlo fare presto, dobbiamo poter raccogliere una sfida più alta, che deve approfondire quei cambiamenti culturali dettati da una nuova sensibilità verso alcuni importanti temi. Mi riferisco, in particolar modo, alla riduzione degli oneri fiscali legati alla casa; alla contrazione dei tempi utili per ottenere autorizzazioni e concessioni in favore delle imprese; a una burocrazia a «tempi zero», associata a una maggiore trasparenza, tesa a velocizzare e a semplificare le pratiche funzionali a stimolare il comparto; e, infine, a un nuovo, essenziale patto idealmente stipulato tra banche, imprese e famiglie mirato a favorire la circolazione di liquidità in un momento in cui il sistema del credito appare bloccato e le attività economiche restano asfittiche. Se saremo in grado di sintetizzare questi aspetti fondamentali, tra loro connessi, porteremo in dote da un lato le condizioni per il rilancio dell’edilizia e la sua capacità di competere e dall’altro una maggiore disponibilità finanziaria per tutte le famiglie italiane. In altre parole, avremo in dote elementi fondamentali per far ripartire il ciclo economico positivo».  
   
   
INTERCONNETTIVITÀ TRA EDIFICI  
 
Nizza, 11 febbraio 2013 - Dal 9 all´11 settembre 2013 si svolgerà a Nizza, in Francia, un evento intitolato "Tic per luoghi sostenibili" (Ict for Sustainable Places). Concentrarsi sull´efficienza degli edifici è uno dei nuovi mantra dell´Europa legati al cambiamento climatico. Poiché gli edifici rappresentano il 40 % di tutta l´energia consumata nella maggior parte dei paesi europei, un loro isolamento termico efficace potrebbe aiutare l´Ue a raggiungere i propri obiettivi climatici per il 2020. Sfruttando la serie di eventi annuali di successo "Tic per abitazioni sostenibili" e con il supporto del progetto Beywatch finanziato dall´Ue, il progetto Resilient ospiterà una conferenza che si concentrerà sulle città sostenibili, e più in generale sui luoghi sostenibili. Il progetto Resilient finanziato dall´Ue mira a progettare, sviluppare, istallare e valutare i benefici energetici e ambientali di un nuovo concetto integrato di interconnettività tra edifici, risorse energetiche distribuite (Der), reti elettriche e altri network a livello distrettuale. L´approccio del progetto combina diverse tecnologie innovative tra cui componenti Tic intelligenti, produzione energetica ottimizzata e tecnologie di accumulazione (anche per le Fer) integrate per fornire informazioni in tempo reale su domanda e forniture energetica a livello distrettuale e per aiutare nel processo decisionale. La conferenza metterà in evidenza l´ingegneria dell´efficienza energetica e le metodologie per la valutazione delle prestazioni energetiche. Questi due argomenti sono fondamentali per l´industria europea allo scopo di superare gli attuali limiti tecnologici e garantire un´ampia penetrazione delle tecnologie efficienti dal punto di vista energetico. Le parti interessate potranno discutere, creare network, scoprire le più recenti tecnologie e tendenze di mercato, oltre a identificare opportunità di ricerca e di affari. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Resilient-project.eu/events    
   
   
PISTOIA: TERMINATO L’ESAME DEL REGOLAMENTO EDILIZIO IN COMMISSIONE UNA SPINTA ALL’EDILIZIA SOSTENIBILE E VIA LIBERA AGLI INTERVENTI SUL PATRIMONIO STORICO ALL’INTERNO DI UN PROGETTO DI RESTAURO.  
 
Pistoia, 11 febbraio 2013 - Si è concluso ieri (5 febbraio) l’esame del Regolamento edilizio da parte della seconda commissione consiliare. Il documento, frutto anche di un lavoro di confronto e partecipazione realizzato dall’amministrazione comunale con gli ordini professionali, contiene alcune modifiche rispetto al testo originario. Le principali riguardano la composizione della commissione edilizia, l’edilizia cosiddetta ‘sostenibile’ e gli interventi sul patrimonio edilizio storico. La commissione edilizia è un organo consultivo di cui l’amministrazione comunale può decidere se dotarsi o meno, il cui parere riguarda il valore artistico, il decoro, l’ambientazione degli edifici, rinviando o prescrivendo modifiche per quelli che rilevano assoluta deficienza di studio, sia nel loro complesso che nelle loro parti. La commissione viene mantenuta, ma modificata nella sua composizione ed arricchita di competenze. In particolare sarà costituita da cinque professionisti: un ingegnere, con conoscenze anche nelle opere di ingegneria naturalistica; un architetto esperto in materia storico-artistico-ambientale; un dottore agronomo e forestale con competenze anche in materia di sostenibilità delle città; un geologo per la valutazione degli aspetti che riguardano il rischio idrogeologico ed un geometra con esperienze in catasto storico e edilizia sostenibile. Nuovo il sistema con cui si andranno a nominare gli esperti, in quanto sarà pubblicato un avviso pubblico e sulla base dei nominativi che ne scaturiranno il dirigente del servizio Governo del territorio farà una proposta motivata al sindaco, che conseguentemente nominerà i membri della commissione. Si riducono inoltre le pratiche sottoposte alla valutazione della commissione: si escludono, infatti, le proroghe o volture di permessi di costruire già rilasciati, gli accertamenti di conformità edilizia riguardanti edifici non classificati di valore storico, le varianti di permessi di costruire, atti di assenso di attività di edilizia libera, interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e ripristino delle opere idrauliche esistenti eseguiti da enti pubblici, atti di assenso per insegne, tende, mezzi pubblicitari. In materia di edilizia sostenibile si registra l’introduzione dell’obbligo, per le nuove costruzioni, della classe energetica “B” che prevede un alto grado di passività degli edifici, e dunque il non consumo di energia, richiedendo, per la residua parte di energia necessaria, la produzione da fonti rinnovabili. Sono previsti incentivi per chi realizza edifici in classe energetica “A”, che consistono nell’abbattimento del 25 per cento del costo di costruzione dovuto al Comune. I nuovi edifici dovranno tra l’altro essere in grado di recuperare le acque piovane, avere impianti idrici duali (con doppia conduttura per le acque piovane e per l’acqua potabile) e nel caso si tratti di condomini con più unità immobiliari dovranno essere dotati di impianti termici centralizzati. In materia di utilizzo delle rinnovabili, da registrare la possibilità data di installare pannelli fotovoltaici anche in tessuti storici, a due condizioni: i pannelli non dovranno essere collocati sull’edificio principale, ma su una pertinenza e la loro installazione dovrà risultare parte integrante del progetto architettonico. Infine, per quanto riguarda gli interventi sul patrimonio edilizio storico, il Regolamento indica il “rilievo critico” come luogo di analisi storico-artistica degli edifici nel quale saranno individuate le invarianti tipo-morfologiche, cioè quegli elementi che costituiscono la peculiarità storico-architettonica dell’immobile oggetto dell’intervento, ed il progetto di restauro dovrà garantire la loro permanenza. Altri elementi innovativi introdotti dalla revisione del Regolamento edilizio riguardano i piani attuativi: dopo l’approvazione del piano attuativo, infatti, il privato dovrà cedere immediatamente le aree a destinazione pubblica al Comune e riceverà i permessi a costruire solo dopo la realizzazione di almeno il 50% delle opere di urbanizzazione pubblica previste. Non saranno inoltre sottoposte a sanatoria tutte quelle varianti non sostanziali costruite in corso d’opera su edifici, con certificato di abitabilità, realizzati prima del 1977, anno dell’entrata in vigore della legge Bucalossi. Con queste modifiche, si è voluto adeguare il regolamento edilizio al principio di semplificazione e chiarezza normativa, snellendo le procedure per favorire gli interventi di manutenzione e ristrutturazione. Il risultato è stato raggiunto attraverso una positiva intesa con i professionisti, chiamati anch’essi a contribuire alla crescita della città in qualità e sostenibilità urbana e territoriale. Il Regolamento edilizio, terminato il suo iter nella commissione “Governo del territorio, Edilizia economica e popolare, Lavori pubblici”, sarà sottoposto al voto del consiglio comunale lunedì prossimo (11 febbraio) e, se approvato, diventerà operativo con la successiva approvazione del Regolamento urbanistico.  
   
   
DI VIRGILIO: “EDILIZIA, IL CROLLO È SISTEMATICO. INTERVENGA IL GOVERNO” OLIMPIA AGENCY SRL, +84% DI PREMI INTERMEDIATI NEL 2012 L’AGENZIA DI SOTTOSCRIZIONE DELLA ELITE INSURANCE COMPANY LTD REGISTRA 7.300.000 EURO DI PREMI E 30MILA POLIZZE PROVVISORIE IN UN ANNO  
 
 Roma, 11 febbraio 2013 – Olimpia Agency Srl, agenzia di sottoscrizione della Elite Insurance Company Ltd, conferma la sua leadership nel ramo cauzioni e rischi tecnologici con un incremento dei premi nel 2012 di oltre l’84% rispetto all’anno precedente e un aumento del 34% delle polizze provvisorie stipulate nello stesso periodo. Complessivamente, i premi del 2012 raggiungono il valore di 7.300.000 euro, mentre i premi relativi alle sole polizze provvisorie, quasi 30mila, perfezionate lo scorso anno, superano la quota di 1.135.000 euro. E’ cresciuto, inoltre, il ruolo dell’Agenzia nel settore degli appalti pubblici, con polizze C.a.r “ex Dlgs 163/2006 e s.M.i” stipulate per quasi 430mila euro. Per tutto il 2012, infine, il rapporto sinistri premi dell’agenzia è stato pari a zero, con nessun sinistro messo a portafoglio. Una crescita di fatturato ottenuta mantenendo elevata la qualità del portafoglio clienti di Olimpia Agency Srl, composto da piccole e medie imprese e alle quali si stanno affiancando importanti realtà del settore edilizio, e grazie all’efficienza di una struttura tecnica, giovane, preparata e flessibile, che ha permesso di offrire i migliori prodotti, a tempi e condizioni uniche. Un risultato raggiunto nonostante la congiuntura economica allarmante, in un anno in cui il settore delle costruzioni è stato colpito dalla crisi più grave dal dopoguerra a oggi. I permessi di costruire relativi all´edilizia residenziale hanno registrato una contrazione del 21,8% nel primo semestre del 2012 (dati Istat), con conseguente crollo del numero degli addetti e aumento dei fallimenti fino alla cifra record di 9.500 imprese nei primi nove mesi dell’anno scorso. A peggiorare la situazione, il calo degli investimenti complessivi nelle costruzioni del 25,8% nei cinque anni precedenti il 2012. (Dati Ance) “Il crollo del comparto edilizio è ormai sistematico e non si intravedono segnali di ripresa - dichiara Alessandro Di Virgilio, amministratore unico di Olimpia Agency Srl – La nostra preoccupazione come operatori del settore va aldilà dell’eventualità di pagamento dei sinistri, il rischio è che lo stallo possa compromettere definitivamente l’intero sistema economico. Per questo chiediamo al futuro Governo e alle istituzioni interventi urgenti e misure specifiche a favore delle imprese e dell’intero comparto, per fermare una dispersione di investimenti e posti di lavoro che ha coinvolto anche i colossi dell’edilizia”. L’offerta di Olimpia Agency Srl, specializzata in polizze fideiussorie e rischi tecnologici, è modulata proprio per venire incontro alle difficoltà economiche attuali delle imprese del settore edilizio, tramite l’attribuzione di funzioni e specializzazioni ben precise allo scopo di ottimizzare le procedure e migliorare il servizio proposto. Olimpia Agency Srl punta ad accrescere ulteriormente il suo fatturato per raggiungere l’ambizioso obiettivo dei 10 milioni di euro di premi intermediati nel corso del 2013 e rafforzare la partnership con Elite Insurance Company Ltd in un contesto di mercato difficile. Gli obiettivi di crescita saranno perseguiti per canali interni, proseguendo lungo la stessa strategia che si è rivelata vincente nel 2012, e tramite nuove e importanti collaborazioni con i broker leader di mercato.  
   
   
LA SICUREZZA SUL LAVORO NON VA IN FERIE: PIU’ PMI IRPINE INVESTONO IN PREVENZIONE  
 
Avellino, 11 febbraio 2013 - La sicurezza sul lavoro e la formazione professionale non vanno ‘in ferie’ quando c’è crisi. In una fase di recessione economica, sempre più Pmi irpine investono in formazione antinfortunistica. Il dato emerge dal bilancio della didattica fatta dal Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino nel 2012. Più di 600 imprese ed oltre 1.500 allievi formati: questi i numeri che caratterizzano il consuntivo dell’Ente paritetico irpino. Nell’anno preso in analisi, il Cfs forma 670 aziende per un totale di 1.582 discenti tra imprenditori, maestranze e tecnici. Numeri che disegnano un trend positivo nel confronto col 2011 con rispettivi incrementi del più 14 e del più 20 per cento. In crescendo anche i percorsi d’insegnamento sviluppati: 113 corsi rispetto ai 90 dell’anno precedente. Tutti concentrati, essenzialmente, su tecniche di prevenzione infortunistica e sull’aggiornamento professionale in edilizia. Tra le attività corsuali, finalizzate ad innalzare i livelli di sicurezza quando si opera nel settore delle costruzioni, quella di ‘maggior successo’ replicata più volte dal Cfs nel 2012, è la didattica collegata alla formazione sugli aspetti base della sicurezza per i lavoratori edili. Formazione che avviene al momento dell’assunzione, del cambiamento di mansioni oppure nell’introduzione di nuove macchine o attrezzature di lavoro. Più nel dettaglio, l’insegnamento che l’organismo paritetico irpino delle costruzioni eroga in ambito domestico, coinvolge 392 allievi e 63 aziende. Oltre 200, invece, le figure formate in Irpinia alla gestione delle emergenze. Addetti in grado di eseguire le misure di primo intervento e l’attivazione degli interventi di pronto soccorso. Edilizia: Nel 2012 Oltre 1500 Lavoratori Formati Nel 2012 è di 1582 il numero dei formati dal Cfs Edilizia di Avellino tra imprenditori, datori di lavoro e lavoratori e tecnici per un totale di 113 corsi e 670 imprese interessate: dato, quest’ultimo, superiore a quello del 2011 dove il numero delle aziende coinvolte in azioni didattiche è pari 585 unità. Nel raffronto con l’anno precedente, crescono le azioni formative d’insegnamento (+25%), ampliando così la capacità dell’Ente irpino di incidere sui diversi fabbisogni nel settore della sicurezza ed in quello della formazione delle maestranze. Sul podio formativo si piazza, in prima posizione, il corso “informazione e formazione dei lavoratori dei lavoratori edili”. La didattica, volta a fornire tutte le nozioni principali sugli aspetti della sicurezza, obblighi da rispettare e divieti per la prevenzione dei possibili rischi presenti durante l´attività lavorativa, risulta quella più ‘gettonata’ con il maggior numero di edizioni replicate nel 2012 per ben 19 volte. Seconda posizione per l’insegnamento rivolto agli “addetti al primo soccorso” con 15 corsi svolti. Subito dietro, a distanza ravvicinata, il corso “16 ore per i neo assunti” con 14 edizioni svolte. La formazione pratica di base, da acquisire gratuitamente prima dell’inserimento al lavoro edile, nella convinzione che proprio con un’iniziale conoscenza dei mestieri si possano soddisfare sia le nuove richieste di professionalità, sia l’esigenza di lavorare in sicurezza, ha visto dar vita a 14 edizioni. Sui Banchi 1100 Allievi Complessivamente il 91 per cento dei formati è rappresentato da uomini. La restante parte coinvolge 114 donne. Di questo universo, sono 1108 i lavoratori edili eruditi su tematiche di sicurezza sul lavoro e sugli aggiornamenti professionali richiesti dal comparto delle costruzioni. Interessante anche il dato che emerge analizzando le statistiche anagrafiche degli allievi. Quasi 400 hanno un’età compresa tra i 41 ed i 50 anni: segno di quanto un’oculata condotta lavorativa nei cantieri, all’insegna del rispetto della sicurezza, sia percepita anche dai mastri senior che, facendo leva sull’obbligo formativo, aggiornano ed aumentano il loro background d’esperienza sul fronte della prevenzione e delle competenze professionali. Cospicua anche la fetta giovanile: 240 il numero dei discenti che hanno tra i 21 ed i 30 anni. Dichiarazioni “Il 2012 è stato un anno che ha prodotto risultati straordinari” dichiara entusiasta Michele Di Giacomo, presidente del Centro per la Formazione e la Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino. “L’incremento significativo – aggiunge – del numero dei discenti e dei corsi erogati, dettato anche dai nuovi obblighi formativi predisposti dalla normativa di settore, è comunque un importante indicatore di come e quanto le aziende irpine, in un momento di certo non facile, credono nel valore della formazione e della sicurezza sul lavoro con investimenti specifici. E questo vuol dire maggior senso di prevenzione. Mentalità che si sta diffondendo sempre più, non solo fra gli imprenditori, ma anche tra i dipendenti”. “Certo – continua – non bisogna mai abbassare il livello di attenzione per diffondere maggiormente la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro”. “E proprio sulla scia di questo obiettivo, lo sforzo organizzativo messo in piedi dal Cfs – aggiunge Di Giacomo – è stato anche orientato ad allargare quanto più possibile il raggio d’insegnamento, venendo incontro anche ai piccoli fabbisogni formativi”. “Per il 2013 – conclude il numero uno dell’Ente bilaterale irpino – sarebbe senz’altro un successo bissare il traguardo conseguito lo scorso anno. D’altro canto, ci auguriamo che la Regione Campania possa credere di più nella formazione nel settore delle costruzioni”. "Il buon risultato formativo conseguito – afferma Carmine Piemonte, vicepresidente del Cfs - è frutto di un´attività intensa portata avanti dall’Ente che ha gestito in maniera oculata e brillante la programmazione didattica, sviluppata con una gamma di corsi certificati realmente realizzati rispetto ad altre società che fanno insegnamenti fittizi solo sulla carta e che, dunque, di sicurezza non hanno nulla”. “Il lavoro capillare condotto sul territorio dalla nostra equipe tecnica – prosegue - ha fatto sì che l´importanza della cultura in sicurezza venisse divulgata quanto più possibile fra le nostre imprese con un calo anche degli infortuni sul lavoro. Inoltre abbiamo anche attivato lo sportello della borsa lavoro edile per cercare di dare una risposta occupazionale al settore locale”. “Ora, nonostante il periodo di crisi che stiamo vivendo, dobbiamo continuare – termina - questo percorso virtuoso per far capire maggiormente quanto il vettore della didattica sia un asset prezioso per la prevenzione dei rischi lavorativi".  
   
   
MURGE, FIRMATO AL MISE L’ACCORDO DI PROGRAMMA: 101 ML AL DISTRETTO DEL MOBILE IMBOTTITO DE VINCENTI: PROGETTI NATI DAL TERRITORIO E QUINDI IN GRADO DI VALORIZZARNE LE POTENZIALITA’  
 
Roma, 11 febbraio 2013- E’ stato firmato l´ 8 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico- mantenendo l’impegno assunto nei mesi scorsi- l’accordo di programma per il sostegno e il rilancio del settore del mobile imbottito della Murgia: 101 milioni messi in campo da Governo e Regioni Puglia e Basilicata per fronteggiare la crisi economica che, in questa zona, ha pesantemente colpito le grandi imprese del comparto. L’accordo si propone molteplici obiettivi: la salvaguardia, il consolidamento e il potenziamento delle imprese murgiane che operano nel campo del mobile imbottito, l’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali, il sostegno- finalizzato al reimpiego- dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva in questi anni di gravi difficoltà. Sono previsti inoltre interventi finalizzati ad accompagnare progetti di investimenti produttivi e di R&s. L’intesa è stata sottoscritta dal Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti, dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, da quello della Basilicata Vito De Filippo, e dall’Amministratore Delegato di Invitalia Domenico Arcuri. Ma, dati la rilevanza e il significato che l’accordo riveste per il territorio, alla cerimonia- nel Salone degli Arazzi del Dicastero di Via Veneto- hanno preso parte anche il Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Giampaolo D’andrea, numerosi esponenti degli Enti Locali, rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di Confindustria. Dei 101 milioni stanziati complessivamente, 40 sono stati messi a disposizione dallo Sviluppo Economico, altrettanti dalla Regione Puglia, 21 dalla Regione Basilicata. A garanzia dell’organicità degli interventi, opererà- sotto la regia dello Sviluppo Economico- un Comitato di Coordinamento, formato da tre componenti: uno in rappresentanza del Mise, uno della Regione Puglia, uno della Regione Basilicata. A Invitalia il compito di fornire il necessario supporto tecnico. Di concerto con Invitalia e i competenti uffici tecnici, il Comitato- entro 45 giorni dalla stipula dell’accordo- definirà il Piano attuativo complessivo dell’intervento pubblico, sulla base di un utilizzo ottimale dei vari strumenti agevolativi a disposizione. “L’accordo sottoscritto- afferma il Sottosegretario De Vincenti- è il frutto del confronto costruttivo che si è svolto in questi mesi tra Governo, Regioni Puglia e Basilicata, Comuni, Invitalia, organizzazioni imprenditoriali e sindacali. Hanno potuto così prendere corpo progetti di iniziative produttive che hanno origine nel territorio stesso e che, proprio per questo, saranno in grado, col supporto delle istituzioni pubbliche e di Invitalia, di radicarsi nell’area murgiana e di valorizzarne le specifiche potenzialità”.  
   
   
NEL 2012 8 MLD DI EURO DI CREDITO ALLE PMI ATTRAVERSO IL FONDO CENTRALE DI GARANZIA CRESCONO LE DOMANDE ACCOLTE: 61.408 (+11,2% RISPETTO AL 2011)  
 
Roma, 11 febbraio 2013 - Chiude con un segno positivo l’operatività del Fondo Centrale di Garanzia per l’anno 2012. Il fondo gestito dal ministero dello Sviluppo economico per facilitare l’accesso al credito alle Pmi ha fatto registrare un trend in crescita nel corso degli ultimi 12 mesi sia sul fronte delle richieste sia su quello delle operazioni ammesse: sono state infatti presentate 62.069 domande (+3,5% rispetto al 2011) di cui 61.408 accolte (+ 11,2%). Il fondo ha così concesso 4 miliardi di euro di garanzie, che hanno a loro volta attivato circa 8,2 miliardi di euro di credito a favore delle imprese. L’industria rappresenta il settore con la quota più elevata di domande ammesse (26.720 operazioni, pari al 43,5% del totale), cui seguono il commercio (20.350 operazioni, pari al 33,1% del totale) e i servizi (9.336 operazioni, pari al 15,2% del totale). Rispetto al 2011, il trend si conferma in salita per industria e servizi (rispettivamente 8,6% e 3,3%), mentre il commercio si attesta a -4,1%. Positiva anche l’attività delle nuove iniziative di impresa (avviate nel 2012), con 13.468 operazioni accolte, per un ammontare di finanziamenti pari a 1,4 miliardi di euro e un importo garantito di 636 milioni di euro. Per quanto riguarda i risultati conseguiti nelle differenti realtà territoriali, la maggior parte delle domande accolte riguarda imprese localizzate nel Nord (29.785 aziende, pari al 48,5% del totale) e nel Mezzogiorno (19.144 aziende, pari al 31,2% del totale). Dal confronto con i dati relativi al 2011, le imprese del Mezzogiorno risultano in linea con l’anno precedente, mentre il Centro e il Nord evidenziano un’espansione rispettivamente del 19,4% nel Centro e del 16,3% nel Nord. In leggero calo la quota di finanziamento medio concesso alle imprese, attestatosi per quest’anno a quota 133mila euro, mentre nel 2011 era a quota 151mila. L’importante sostegno del Fondo al sistema delle Pmi è testimoniato dal significativo numero di imprese ammesse in assenza della presentazione di garanzie reali. La quasi totalità delle aziende, pari al 99,5% del totale, ha avuto accesso al finanziamento senza prestare garanzie reali, mentre solamente lo 0,5% ha presentato garanzie costituite da ipoteche (0,1% del totale) o da pegni (0,4% del totale). “Si è appena concluso un anno molto difficile per quanto riguarda la disponibilità di credito alle imprese, soprattutto di piccola dimensione” ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. “La frenata del credito e la carenza di liquidità – ha proseguito - sono tra i problemi più gravi che affliggono il nostro sistema produttivo e che abbiamo voluto affrontare, fin dal primo atto della legislatura, con grande determinazione e agendo su diverse leve. Con il rifinanziamento e la riforma del Fondo di Garanzia, il recepimento anticipato della direttiva europea sulle tempistiche di pagamento, l’estensione dell’Iva per cassa, la compensazione tra debiti e crediti certificati della Pa e le nuove regole della finanza di impresa abbiamo avviato una serie di misure concrete per rimettere in circolo liquidità. I risultati positivi del Fondo di Garanzia dimostrano che il nostro sistema di piccole e medie imprese continua a fare la sua parte e cerca di superare le difficoltà. Per quanto mi riguarda, continueremo a fare tutto il possibile per contrastare il credit crunch e accelerare i pagamenti della Pa, e mi auguro che questo tema di economia reale continui a essere una delle priorità di lavoro della nuova maggioranza e del nuovo Governo” ha concluso Passera. Il rapporto integrale è scaricabile dal sito www.Mise.gov.it    
   
   
"SIMPOSIO SULLA STRATEGIA INDUSTRIALE 2013",  
 
 Stresa, 11 febbraio 2013 - Il "Simposio sulla strategia industriale 2013" (Iss Europe 2013) si svolgerà dal 24 al 26 febbraio 2013 a Stresa, in Italia. L´europa è un mercato complesso che comprende un´ampia gamma di produttori e fornitori ed è composto da una miscela delle più avanzate innovazioni tecnologiche insieme a prodotti ben consolidati. L´industria globale dei semiconduttori, ad esempio, è stata un esempio del progresso, dell´innovazione e della leadership europei, che giocano un ruolo fondamentale anche nelle industrie che si occupano di Pv, Mems, Led e altri schermi. Oggi i leader europei si stanno spingendo ancora più in là dando impulso alla produzione di nodi avanzati e delle fonderie Ic di prossima generazione. Benché l´innovazione continui ad essere una delle principali forze dell´Europa, la rilevanza economica della produzione al suo interno rimane di primaria importanza. Si metterà in evidenza in che modo, nonostante il tumulto economico globale attualmente in corso, l´Europa continua a trarre vantaggio dal suo potenziale e dalla sua posizione sui mercati globali. L´evento riunirà varie parti interessate. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Semi.org/eu/eventstradeshows/p035572    
   
   
STARTUP: LE NOVITÀ DELLA LEGGE 221/12 E LE INIZIATIVE DI AREA SCIENCE PARK LA PRESENTAZIONE OGGI A TRIESTE CON ALESSANDRO FUSACCHIA, COORDINATORE DELLA TASK FORCE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO  
 
Trieste, 11 febbraio 2013 - Puntare sulle startup e sostenerne la crescita come strumento di sviluppo e competitività rivolta al Paese. L’italia sta intensificando l’impegno per supportare le nuove imprese innovative e Alessandro Fusacchia, coordinatore della task force costituita dal ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, che ha elaborato il rapporto “Restart, Italia!”, sta girando il Paese per promuovere i contenuti della legge n.221 del 2012. Una legge che prevede una serie di vantaggi per le startup innovative che dovranno iscriversi entro il 17 febbraio 2013 nell’apposita sezione del registro camerale delle imprese. Fusacchia ha presentato il pacchetto il 7 febbraio a Trieste, in Area Science Park, a un centinaio di aziende, enti di ricerca, istituzioni finanziarie e di investimento e più in generale attori del sistema dell’innovazione. I vantaggi previsti sono diversi e sintetizzabili in: abbattimento degli oneri per l’avvio d’impresa, disciplina più favorevole in materia di lavoro, credito d’imposta, stock option, accesso semplificato, gratuito e diretto per le startup al Fondo Centrale di Garanzia, sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione delle startup da parte dell’Agenzia Ice, Introduzione di procedure volte a rendere più rapido e meno gravoso il processo che si mette in moto nel caso in cui la startup non decolli. Sono previsti, inoltre, incentivi fiscali per gli investimenti in start up da parte di imprese e privati e l’introduzione anche nel nostro Paese del crowfunding, cioè la raccolta diffusa di capitali di rischio da investire in start up innovative attraverso portali on-line dedicati e regolati da apposita disciplina che verrà determinata dalla Consob. Il workshop è stata anche l’occasione per presentare le diverse attività che Area Science Park mette in cantiere per valorizzare la ricerca e sostenere le startup, in un percorso che va dallo scouting delle migliori idee fino all’accompagnamento nei primi anni di vita dell‘impresa. Un percorso quello di Area articolato in tre momenti. Il primo step è dato dalla ricerca e selezione delle migliori idee, grazie a Campus d’impresa, un programma di accompagnamento agli spin-off promosso da Area, Università di Trieste e Innovation Factory rivolto a ricercatori dipendenti, laureati, allievi di corsi di specializzazione post laurea e post dottorato, dottorandi e dottori di ricerca interessati alla creazione di un´impresa. Con una dotazione di 475 mila Euro messi a disposizione dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Fondo Sociale Europeo), il programma offre gratuitamente un percorso formativo per acquisire competenze utili a dar vita a un´impresa. Il punto di partenza è l´analisi economica dei progetti: vengono valutati le opportunità di mercato, i potenziali benefici per investitori e/o clienti e lo studio dello stato dell´arte e degli eventuali competitor. A ciò vanno aggiunte una ricerca brevettuale mirata e un´analisi dello scenario tecnologico, fondamentali per realizzare un business model. Il secondo passo è quello della pre-incubazione, attraverso cui valorizzare i risultati della ricerca che hanno buone probabilità di affermarsi sul mercato, riducendo al minimo il rischio di creare imprese effimere. Questo compito è affidato a Innovation Factory, il pre-incubatore che ha sviluppato una metodologia originale per la creazione di imprese innovative, al quale Ministero per lo Sviluppo Economico ha destinato un finanziamento di circa 2 milioni e mezzo di euro, cui Area ha aggiunto propri fondi, per un totale di circa 3 milioni 700mila euro. Innovation Factory ha valutato negli ultimi anni 200 idee, ha supportato e sta supportando lo sviluppo di 27 gruppi di sviluppo imprenditoriale, da cui hanno finora preso avvio 5 nuove imprese. Ulteriori 5 iniziative sono pronte ad affrontare il mercato entro l’anno. Il terzo e ultimo step pensato per imprese spin-off (ossia imprese operanti in settori hi-tech costituite da almeno un professore/ricercatore universitario) e startup è un programma, al via in questi giorni, per la fornitura a tariffe agevolate di spazi e servizi logistici e di supporto alla crescita aziendale. Le imprese beneficiarie del programma devono avere la dimensione delle cosiddette microimprese o Pmi e non devono svolgere attività di impresa da più di 48 mesi. Il programma di attrazione prevede l’applicazione di tariffe agevolate sui canoni di locazione degli spazi (suddivisi tra laboratori chimico-biologici, altri laboratori e uffici) per i primi due anni di insediamento, la possibilità di disporre di uffici arredati, l’utilizzo gratuito di sale riunioni, oltre alla fornitura di diversi servizi specialistici utili alla crescita aziendale (servizi di technology foresight, analisi e valutazione aziendale, finanza per l’innovazione, servizi per l’innovazione strategico-organizzativa, analisi brevettuale) offerti sia a titolo gratuito che a tariffe agevolate.  
   
   
LA MICRO FABBRICA DEL FUTURO  
 
Bruxelles, 11 febbraio 2013 - Negli ultimi decenni i polimeri si sono affermati come una soluzione flessibile ed efficace in termini di costi per numerose applicazioni nelle industrie di lavorazione chimica e dei materiali. A causa del loro peso ridotto, della resistenza agli impatti e alla possibilità di lavorazione a temperature relativamente basse, la domanda di pezzi in plastica e gomma ha subito una crescita enorme nonostante i prezzi elevati del petrolio e la concorrenza da parte di alternative quali i metalli e il vetro. Allo stesso tempo, la concorrenza globale continua a esercitare pressione sui margini di profitto e sulla tempistica per giungere sul mercato, spingendo così i produttori a innovare incessantemente nelle aree delle prestazioni del prodotto e dell´efficienza produttiva. L´ultima tendenza è quella di avere prodotti più piccoli con caratteristiche più piccole, con dimensioni che vanno dai sub-micron ai nanometri. Ciò sta progredendo senza sosta e sta portando a una richiesta di sistemi micro meccanici basati sui polimeri, che avranno bisogno di componenti dalle forme complesse e persino composti da più materiali e che non possono essere prodotti usando le tecniche attualmente disponibili. Allo scopo di supportare i produttori europei, gli strumenti e le tecniche di micro fabbricazione esistenti devono essere adattate e modificate. Questo significa che le tecnologie di micro riproduzione come la modellazione a micro iniezione e lo stampaggio a caldo devono essere migliorati in modo significativo. Inoltre, si devono anche introdurre l´assemblaggio automatizzato delle parti e tecniche altamente avanzate per il controllo della qualità. Il progetto collaborativo "Tecnologie convergenti per la fabbricazione di microsistemi (Cotech)" ha fatto proprio questo. Il progetto ha raggruppato e unito tecniche complementari facendo convergere le tecnologie e sviluppando soluzioni ibride nell´intera catena di processo della micro produzione. Esso ha abbreviato il tempo necessario ad arrivare sul mercato e a ridurre i costi, trasformando la visione della postazione di lavoro modulare o delle micro fabbriche. Cotech è riuscito a sviluppare e dimostrare nuove tecniche di microreplica combinando capacità di diversi processi e tecniche basate sullo stampaggio a micro iniezione. È stata implementata una catena a processo globale realizzando fasi di montaggio automatizzate per la fabbricazione di componenti e sistemi micromeccanici basati su polimeri. Il processo è supportato da nuovi modelli di simulazione avanzati e un sistema di misura ad alta velocità per il controllo della qualità in tutte le fasi del processo. È stata sviluppata una macchina per lo stampaggio a micro iniezione di nuova generazione che è già disponibile per sul mercato. La tecnologia prodotta da questo progetto può essere utilizzata nei settori della sanità e dell´industria automobilistica. Il progetto ha dimostrato di essere in grado di produrre, con un ridotto numero di passaggi, micro dispositivi ad alto valore aggiunto con funzionalità avanzate, quali apparecchi ortodontici autoleganti, micro alloggiamenti per dispositivi di apparecchi acustici, lenti per la luce flash di telefoni cellulari e molti altri ancora. Si tratta di un progetto finanziato dall´Ue nell´ambito del Settimo programma quadro (7º Pq) nell´area "Nmp - Nmp2-la-2009-214491: Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione". Il progetto ha avuto inizio a ottobre del 2008, con un consorzio composto da 25 organizzazioni europee (Pmi, leader industriali, centri di ricerca, università e associazioni di servizio) provenienti da 10 paesi europei. Per maggiori informazioni, visitare: Cotech http://www.Fp7-cotech.eu/index.php?id=48    
   
   
INNOVARE PER CRESCERE TRASFERIRE SOLUZIONI TECNOLOGICHE ALLE IMPRESE  
 
Milano, 11 febbraio 2013 - Nelle università e nei centri di ricerca di tutto il mondo esistono brevetti e soluzioni tecnologiche poco conosciuti alla maggior parte delle piccole e medie imprese, che spesso non hanno le risorse necessarie a presidiare realtà in continua evoluzione. Nel 2010 Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di Commercio di Milano, e Fondazione Politecnico di Milano hanno stipulato un accordo con l’accademia delle scienze russa al fine di valutare le tecnologie disponibili e selezionare quelle ritenute più idonee e interessanti per le aziende italiane. Questa esperienza ha evidenziato quanto materiale disponibile ci fosse nei centri di ricerca, capaci di produrre innovazione ma meno abili nel trasferire i risultati e nel comunicarli alle aziende. Per questa ragione Promos e Fondazione Politecnico di Milano organizzano un incontro durante il quale le aziende avranno la possibilità di conoscere e valutare due innovazioni di prodotto e una di processo. • Nella prima sessione verrà presentata la tecnologia russa di lucidatura e creazione di leghe con fasci di elettroni. Grazie a questi macchinari si aprono nuovi scenari nei trattamenti dei Materiali con la possibilità di creare nuove leghe superficiali, altrimenti impossibili con le tecniche tradizionali. Altre possibilità riguardano le modificazioni della composizione superficiale con tecniche avanzate, mediante fascio di plasmi, per esempio per nitrurazioni o altri trattamenti termo-chimici. • Nella seconda sessione verrà affrontato il tema del Bin Picking con una scannerizzazione tridimensionale dei contenitori utilizzati dai manipolatori robot. Ad oggi non esistono soluzioni affidabili che permettano a una macchina di estrarre pezzi alla rinfusa. Al contrario, questa soluzione consente risparmi in termini di organizzazione dei pezzi, aumentando il grado di automazione delle operazioni. • Nella terza sessione l’innovazione di processo riguarderà il mercato del Trattamento Dei Rifiuti, in particolare elettronici, con la possibilità di recuperare le terre rare. L’idea in sviluppo è quella di verificare quali metalli rari o preziosi presenti nei Rae possano essere recuperati in impianti già esistenti. Le aziende interessate, oltre a conoscere nuove tecnologie, verranno seguite nelle fasi successive di identificazione di forme di finanziamento (bandi) per dare sostegno economico all’attività di trasferimento. Martedì 12 febbraio 2013, ore 9.30 Palazzo Giureconsulti, Sala Donzelli, Piazza Mercanti 2, Milano La partecipazione all’evento è libera e gratuita, previa registrazione a: www.Fondazionepolitecnico.it  o all’indirizzo info@fondazionepolitecnico.It    
   
   
STARTUP: LE NOVITÀ DELLA LEGGE 221/12 E LE INIZIATIVE DI AREA SCIENCE PARK LA PRESENTAZIONE A TRIESTE CON ALESSANDRO FUSACCHIA, COORDINATORE DELLA TASK FORCE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO  
 
Trieste, 11 febbraio 2013 - Puntare sulle startup e sostenerne la crescita come strumento di sviluppo e competitività rivolta al Paese. L’italia sta intensificando l’impegno per supportare le nuove imprese innovative e Alessandro Fusacchia, coordinatore della task force costituita dal ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, che ha elaborato il rapporto “Restart, Italia!”, sta girando il Paese per promuovere i contenuti della legge n.221 del 2012. Una legge che prevede una serie di vantaggi per le startup innovative che dovranno iscriversi entro il 17 febbraio 2013 nell’apposita sezione del registro camerale delle imprese. Fusacchia ha presentato il pacchetto il 7 febbraio a Trieste, in Area Science Park, a un centinaio di aziende, enti di ricerca, istituzioni finanziarie e di investimento e più in generale attori del sistema dell’innovazione. I vantaggi previsti sono diversi e sintetizzabili in: abbattimento degli oneri per l’avvio d’impresa, disciplina più favorevole in materia di lavoro, credito d’imposta, stock option, accesso semplificato, gratuito e diretto per le startup al Fondo Centrale di Garanzia, sostegno ad hoc nel processo di internazionalizzazione delle startup da parte dell’Agenzia Ice, Introduzione di procedure volte a rendere più rapido e meno gravoso il processo che si mette in moto nel caso in cui la startup non decolli. Sono previsti, inoltre, incentivi fiscali per gli investimenti in start up da parte di imprese e privati e l’introduzione anche nel nostro Paese del crowfunding, cioè la raccolta diffusa di capitali di rischio da investire in start up innovative attraverso portali on-line dedicati e regolati da apposita disciplina che verrà determinata dalla Consob. Il workshop è stata anche l’occasione per presentare le diverse attività che Area Science Park mette in cantiere per valorizzare la ricerca e sostenere le startup, in un percorso che va dallo scouting delle migliori idee fino all’accompagnamento nei primi anni di vita dell‘impresa. Un percorso quello di Area articolato in tre momenti. Il primo step è dato dalla ricerca e selezione delle migliori idee, grazie a Campus d’impresa, un programma di accompagnamento agli spin-off promosso da Area, Università di Trieste e Innovation Factory rivolto a ricercatori dipendenti, laureati, allievi di corsi di specializzazione post laurea e post dottorato, dottorandi e dottori di ricerca interessati alla creazione di un´impresa. Con una dotazione di 475 mila Euro messi a disposizione dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (Fondo Sociale Europeo), il programma offre gratuitamente un percorso formativo per acquisire competenze utili a dar vita a un´impresa. Il punto di partenza è l´analisi economica dei progetti: vengono valutati le opportunità di mercato, i potenziali benefici per investitori e/o clienti e lo studio dello stato dell´arte e degli eventuali competitor. A ciò vanno aggiunte una ricerca brevettuale mirata e un´analisi dello scenario tecnologico, fondamentali per realizzare un business model. Il secondo passo è quello della pre-incubazione, attraverso cui valorizzare i risultati della ricerca che hanno buone probabilità di affermarsi sul mercato, riducendo al minimo il rischio di creare imprese effimere. Questo compito è affidato a Innovation Factory, il pre-incubatore che ha sviluppato una metodologia originale per la creazione di imprese innovative, al quale Ministero per lo Sviluppo Economico ha destinato un finanziamento di circa 2 milioni e mezzo di euro, cui Area ha aggiunto propri fondi, per un totale di circa 3 milioni 700mila euro. Innovation Factory ha valutato negli ultimi anni 200 idee, ha supportato e sta supportando lo sviluppo di 27 gruppi di sviluppo imprenditoriale, da cui hanno finora preso avvio 5 nuove imprese. Ulteriori 5 iniziative sono pronte ad affrontare il mercato entro l’anno. Il terzo e ultimo step pensato per imprese spin-off (ossia imprese operanti in settori hi-tech costituite da almeno un professore/ricercatore universitario) e startup è un programma, al via in questi giorni, per la fornitura a tariffe agevolate di spazi e servizi logistici e di supporto alla crescita aziendale. Le imprese beneficiarie del programma devono avere la dimensione delle cosiddette microimprese o Pmi e non devono svolgere attività di impresa da più di 48 mesi. Il programma di attrazione prevede l’applicazione di tariffe agevolate sui canoni di locazione degli spazi (suddivisi tra laboratori chimico-biologici, altri laboratori e uffici) per i primi due anni di insediamento, la possibilità di disporre di uffici arredati, l’utilizzo gratuito di sale riunioni, oltre alla fornitura di diversi servizi specialistici utili alla crescita aziendale (servizi di technology foresight, analisi e valutazione aziendale, finanza per l’innovazione, servizi per l’innovazione strategico-organizzativa, analisi brevettuale) offerti sia a titolo gratuito che a tariffe agevolate.  
   
   
INNOVAZIONE, PRIORITÀ STRATEGICA PER IL 2013 A COMO  
 
Como, 11 febbraio 2013 - L’innovazione è uno dei temi sul quale la Camera di Commercio di Como ha puntato negli ultimi anni per rilanciare e consolidare il sistema delle imprese comasche attraverso azioni mirate di supporto al trasferimento tecnologico, alla diffusione dell’innovazione di processo, di prodotto organizzativa e gestionale e di sostegno alla nascita di imprese ad alto contenuto innovativo. Anche per il 2013 si conferma l’impegno della Camera di Commercio con un considerevole programma di attività a sostegno dell’innovazione: Dall’idea all’Impresa. Bando Incubatore d’Impresa - Iniziativa avviata nel 2010 al fine di sostenere la creazione e lo sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi all’interno del Parco Scientifico Tecnologico Comonext. Dal 2010 i bandi promossi sono stati 3 per un totale di 192 domande pervenute. Le imprese incubate finora ad oggi sono 14. Nel 2012, per favorire una più ampia partecipazione all’iniziativa, sono state previste 2 finestre temporali, la prima a marzo/aprile e la seconda a settembre/ottobre che permetteranno di incubare fino ad un massimo di 10 imprese (5 nella prima finestra e 5 nella seconda). A breve si concluderà la selezione del Bando 2012 - 2^ finestra per il quale sono pervenute 34 domande. Anche per il 2013 verrà proposto il bando per poter incubare nuove imprese innovative. Incubatore d’Impresa nel settore Information and Communication Technology Ict Camera di Commercio di Como, Comonext, Comoventure e H-farmventures hanno elaborato un progetto per il 2013 per la realizzazione presso il Parco Scientifico e Tecnologico di Lomazzo di un incubatore dedicato ad aziende che operino nel settore dell’Information and Communication Technology (Ict). L’utilità di un incubatore dedicato è motivata dal fatto che i progetti di Information and Communication Technology (Ict) richiedono tempi e investimenti totalmente diversi rispetto ad un’idea di impresa di tipo tradizionale, come quelle al centro dell’iniziativa “Incubatore d’impresa. Dall’idea all’impresa”. Il progetto prevederà l’emissione di apposito bando per la selezione di un massimo di 5 iniziative imprenditoriali meritevoli di un finanziamento e l’insediamento delle start-up presso l’incubatore del Parco Scientifico e Tecnologico di Lomazzo, dove potranno usufruire dei servizi di supporto e affiancamento strategico offerti. Bando Ideaimpresa e Giornata dell´innovazione - La Camera di Commercio di Como ha dato avvio nel 2009 al Concorso Ideaimpresa, un’iniziativa che vuole stimolare il contatto tra gli studenti delle scuole superiori e le imprese del territorio. Ad oggi sono state promosse 5 edizioni del Concorso che hanno visto coinvolti oltre 500 studenti. Per ogni edizione viene scelto un tema specifico sul quale gli studenti devono confrontarsi per proporre le loro idee innovative grazie anche al sostegno delle imprese con cui collaborano. Nel 2009 il tema era “Accendi l’idea: azione è innovazione”, nel 2010 “Il tessile e il territorio”, nel 2011 3d e realtà virtuale”, nel 2012 “Sviluppo sostenibile, economico, sociale e ambientale”. Il tema di quest’anno vuole continuare il percorso di riflessione verso Expo 2015 iniziato con l’edizione precedente, proponendo come tema “L’acqua”. Le scuole si sono iscritte entro lo scorso 10 gennaio. Sono pervenute 15 domande, per un totale di 75 studenti, che verranno valutate nel corso delle primavera e le migliori saranno premiate durante la Giornata dell’Innovazione che si terrà il 5 giugno. Ciclo di incontri Innoviamocidài- Un ciclo di seminari sull’innovazione e la sostenibilità proposto dalla Camera di Commercio di Como e l’Azienda Speciale Sviluppo Impresa nel I semestre 2013. Esperti di innovazione di Comonext, dell’Università Liuc e della società Innovuum, leader nel campo dell’innovazione aperta, introdurranno le imprese al tema illustrando con linguaggio immediato e concreto i diversi modi per “fare innovazione” e i vantaggi concreti per le imprese. Il prim0 incontro, “Innoviamoci: apriamo le porte a nuove prospettive” (14/02), affronterà il tema delle reti d’impresa e del “fare innovazione” in generale. Il secondo, “Proprietà intellettuale: quanto costa non pensarci?” (14/3), affronterà il tema della tutela mediante marchi e brevetti. Nel terzo incontro, “Eco-innovazione” (18/4), si analizzeranno i vantaggi concreti della Green economy e nel quarto incontro, “Comunicare la propria innovazione” (16/5), si discuterà dell’importanza di comunicare in maniera attenta ed efficace gli sforzi ed i risultati ottenuti mediante l’investimento in innovazione. Il 5 giugno, infine, durante la celebrazione della Giornata dell’Innovazione si tireranno le somme del percorso seminariale svolto nei mesi precedenti nel convegno “Innovazione collaborativa, network e proprietà intellettuale”. Start-up innovativa - Il Decreto Crescita 2.0 (Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 recante "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, coordinato con la legge di conversione 17 dicembre 2012, n. 221 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale 18 dicembre 2012, n. 294) ha introdotto un quadro di riferimento organico per favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese innovative (start-up) e di incubatori certificati di imprese start-up innovative mirando altresì a promuovere la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico e l’occupazione, in particolare quella giovanile. Tra le ‘novità’ introdotte vi sono una serie di esenzioni ai fini della costituzione ed iscrizione dell´impresa nel Registro delle Imprese, agevolazioni fiscali, nonché deroghe al diritto societario e una disciplina particolare nei rapporti di lavoro nell´impresa. Il Sistema camerale, attraverso Infocamere, ha realizzato una guida interattiva di facile consultazione che sintetizza quanto c’è da sapere su queste società di capitali – costituende o già costituite da non oltre 48 mesi – aventi come obiettivo sociale esclusivo o prevalente “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”. Pip – Patent Information Point (Punto di informazione brevettuale) - Per gli anni 2013/2014 la Camera di Commercio di Como intende potenziare i servizi offerti dal suo Centro Pip relativi alla diffusione della cultura brevettuale, alle informazioni sul sistema di Proprietà Industriale e alla prima assistenza nella consultazione delle banche dati brevettuali pubbliche. In particolare, tra le diverse attività previste saranno organizzati dei momenti formativi alle imprese sulla tutela della proprietà industriale a livello internazionale, con “focus” specifico sulla Svizzera e continueranno le attività di consulenza specialistica ed assistenza alle Pmi con incontri con Mandatari (supporto per la verifica della novità e delle brevettabilità dell’idea, prima ricognizione degli elementi distintivi dell’invenzione al fine dell’impostazione delle domanda di brevetto, assistenza informativa specialistica alle imprese per la tutela della Pi in Russia e in Cina) che la Camere di Commercio offre gratuitamente a chi ne fa richiesta. Cantiere Innovazione - La Camera di Commercio di Como, a seguito delle riflessioni maturate dal Centro Studi dell´Economia Comasca, ha deciso di attivare una serie di iniziative volte a rafforzare il dialogo e la collaborazione tra il sistema imprenditoriale comasco ed il sistema universitario presente sul territorio con lo scopo di dare il via ed alimentare un circolo virtuoso di generazione e realizzazione di idee a sostegno dell’innovazione e dello sviluppo delle piccole e medie imprese comasche. Lo scorso 5 ottobre sono stati presentati due progetti che le università del territorio stanno sviluppando: Lakepoli School (Laps) promosso dal Politecnico di Milano sede territoriale di Como e Prosit (Programma di Sviluppo e Innovazione del Territorio) promosso da Università degli Studi dell’Insubria. I due progetti, pur presentando punti in comune, si rivolgono a differenti tipologie di fruitori e di realizzatori: Laps si rivolge a studenti iscritti e laureandi di lauree ingegneristiche, Prosit si rivolge a neolaureati di discipline tecniche, scientifiche ed economiche. Nei prossimi mesi saranno organizzati dei momenti informativi aperti al pubblico di presentazione dei risultati raggiunti.  
   
   
PROGETTO CNCB: COOPERAZIONE DI RETE E CLUSTER PER IL SUCCESSO IMPRENDITORIALE IN EUROPA CENTRALE  
 
Venezia, 7 febbraio 2013 – Distretti, dalla collaborazione internazionale una marcia in più per il loro sviluppo come sistema imprenditoriale nell’Europa Centrale, ma anche per rafforzare i cluster già operativi e radicati nei Paesi. Giunge alle battute finali il progetto Cncb (Cooperazione di rete e di cluster per il successo imprenditoriale in Europa Centrale), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Central Europe, che coinvolge 10 partner provenienti da Austria, Italia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Slovenia e che mira a sviluppare strumenti transnazionali a sostegno dello sviluppo dei distretti in termini di gestione, ottimizzazione ed internazionalizzazione. La conferenza finale del progetto si terrà mercoledì 13 febbraio al Centro Culturale Don Orione - Artigianelli a Venezia presso le Zattere (Dorsoduro 909/a) con inizio alle ore 9.30. A Venezia si riuniranno tutti i soggetti attivi nel progetto che illustreranno come un distretto (cluster), se organizzato e diretto secondo determinate modalità, può rivelarsi lo strumento ideale per aprire la strada a nuove imprenditorialità o consolidare le esperienze già esistenti. Particolare attenzione verrà data al ruolo del Cluster Manager (coordinatore di distretto), cui compete la gestione della collaborazione tra distretti affini per prodotto. Durante l’evento sarà possibile, per i Cluster Manager, partecipare ad incontri “Cluster to Cluster” focalizzati sui settori energie rinnovabili, Ict e tecnologie; biotecnologie, farmaceutica e cosmetica; agroalimentare, turismo, industria creativa e sviluppo dei beni culturali; meccanica. Tutti settori che in Italia vedono già una significativa e radicata presenza di distretti in grado di rapportarsi con nuove esperienze che stanno prendendo vita in Europa Centrale. «La Conferenza Finale Cncb – spiega Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto, partner italiano del progetto assieme alla Provincia di Milano – si propone da un lato di presentare i risultati finali del progetto e delle attività rivolte allo sviluppo e alla valorizzazione dei cluster, dall´altro di stimolare la discussione sulle prospettive e il futuro dei distretti nei programmi europei favorendo lo scambio di esperienze e buone pratiche». I lavori saranno aperti da Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto, Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere del Veneto – Eurosportello, Maria Luisa Coppola, assessore all´Economia e sviluppo, ricerca ed innovazione della Regione Veneto, e Werner Pamminger, amministratore delegato di Clusterland Oö Gmbh, Lead Partner del progetto. I temi oggetto delle conferenze della mattinata saranno gli strumenti per il successo dei cluster, una panoramica sulla gestione del cluster di eccellenza e prossimi passi sullo sviluppo del cluster nell’Unione Europea, le prospettive e il futuro dei distretti nei programmi europei. Http://www.unioncameredelveneto.it/
userfiles/id169__2013.02.13_cncbfinalconference.pdf
 
   
   
PUGLIA: DISTRETTO SALOTTO; OLTRE 100 MILIONI PER TORNARE AD ESSER LEADER  
 
Roma, 12 febbraio 2013 - Sono 101 i milioni di euro destinati alla salvaguardia e al consolidamento delle imprese operanti nel settore del mobile imbottito, all’attrazione di nuove iniziative imprenditoriali e al sostegno al reimpiego dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva nel Distretto del mobile imbottito della Murgia. Lo prevede l’Accordo di programma dell’Area Murgiana per il settore del mobile imbottito sottoscritto l’ 8 febbraio a Roma, alla presenza del sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Giampaolo D’andrea, dal Sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, dalla Regione Basilicata (col presidente Vito De Filippo c´erano l´assessore al Lavoro Vincenzo Viti e il direttore generale del Dipartimento Attività Produttive, Michele Vita), dalla Regione Puglia (Nichi Vendola) e dall’amministratore delegato dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa (Invitalia) Domenico Arcuri. La durata dell’accordo è di 36 mesi e prevede, complessivamente, un impiego di 40 milioni di euro del Mise, altri 40 milioni dalla Regione Puglia e 21 milioni dalla Regione Basilicata. Il sottosegretario De Vincenti, nel suo intervento, ha sottolineato in particolare l’importanza del lavoro svolto dal presidente della Regione Basilicata e dai due dipartimenti guidati dall’assessore Vincenzo Viti e Marcello Pittella. Oltre alla dotazione finanziaria, l’accordo prevede che il Mise e le due Regioni lavorino anche a promuovere accordi con il sistema bancario per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese del Distretto, e con le organizzazioni sindacali e datoriale per intese sull’organizzazione del lavoro che contribuiscano al miglioramento delle performance produttive. Gli enti locali interessati dall’Accordo saranno coinvolti per la realizzazione degli interventi necessari ad ottimizzare il quadro delle infrastrutture per la mobilità ed il sistema della logistica. Il comparto del mobile imbottito della Murgia, costituito da un numero significativo di aziende specializzate nel settore e collegato tra loro da un sistema di relazioni tendenzialmente stabile e strutturato, è stato riconosciuto da atti formali delle Regioni Basilicata e Puglia come un’organizzazione di tipo Distrettuale. Il territorio interessato dall’accordo coinvolge i quattro comuni lucani riconosciuti con legge regionale, ossia Matera, Montescaglioso, Ferrandina e Pisticci, e i nove centri pugliesi che hanno analogo riconoscimento da un’apposita legge della Regione Puglia, vale a dire Altamura, Cassano Murge, Gioia del Colle, Gravina in Puglia, Modugno, Poggiorsini, Ginosa e Laterza. Il coordinamento tecnico e amministrativo per l’attuazione dell’accordo sarà assicurato dal Mise, che procederà alla costituzione di un Comitato di coordinamento per l’attuazione dell’Accordo, composto da tre membri di cui uno in rappresentanza del Mise, uno in rappresentanza della Regione Puglia ed uno in rappresentanza della Regione Basilicata. Il Comitato si avvarrà del supporto tecnico di Invitalia. All’accordo di programma dell’Area Murgiana per il settore del mobile imbottito, Ministero e Regioni sono giunte dopo un iter costituito da incontri e verbali, tra cui l’addendum al verbale di intesa del luglio 2012 che prevede, tra l’altro, che il Mise e le due Regioni si impegnino a promuovere un tavolo di confronto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali finalizzato all’individuazione di misure utili al sostegno dei lavoratori provenienti dalle aziende del Distretto per i quali è prevista la scadenza, entro il prossimo 31 dicembre, degli ammortizzatori sociali ordinari.  
   
   
IN LOMBARDIA SONO OLTRE 34.000 LE IMPRESE CREATIVE  
 
Milano, 11 febbraio 2013 - Il mondo della creatività ha casa in Lombardia. Sono complessivamente oltre 34.000 le imprese lombarde che spaziano nei diversi comparti creativi, dal design puro a quello applicato ai vari settori manifatturieri. Milano si conferma regina della moda, Monza e Brianza del legno arredo. 10.856: tante sono le imprese legate alla creatività nella provincia di Milano nel 2012. Il dato costituisce il 31,5% di quelle attive in Lombardia (34.431). A Milano, imprese di design vuol dire moda (2.611), design specializzato (1.573, con una crescita del 2,7% rispetto allo scorso anno) e gioielleria (771, con una flessione di -0,4%% rispetto al 2010). A Monza e Brianza ci sono più di 1500 imprese attive nel legno-arredo, anche se crescono di più le imprese di design specializzato (+4,7% in un anno). Anche Brescia è terra di design con 4.237 imprese seguita da Bergamo e Varese. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano e dalla Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese. Le reazioni dei visitatori italiani e stranieri. Il 61,9% dei visitatori italiani e stranieri pensa che il Salone del Mobile abbia un impatto positivo, dando lustro alla città e come momento centrale di attrattività. L’11,8% è rimasto a bocca aperta di fronte alla bellezza dei prodotti esposti, mentre il 27,8% ha mostrato apprezzamento per le novità tecnologiche. Se il 3,9% sottolinea che il salone è stata l’occasione per fare affari, sono molti di più quelli che hanno gradito soprattutto le feste e gli aperitivi (17,3%). I prodotti di design sono innovativi (58,6%) ed ecosostenibili (4,6%). Puntano a realizzare una casa sempre più a misura d’uomo: perché “il design deve rispondere a bisogni umani” e soddisfare esigenze reali (13,2%), ma senza dimenticare la bellezza estetica dell’oggetto in sé (12,6%). Emerge da un’analisi su 25 mila tweet digitati nei giorni della scorsa fiera, realizzata dalla Camera di commercio di Monza e Brianza attraverso Voices from the Blogs. Un mobilificio su venti di tutta Europa. Imprese del design in Lombardia: confronto con l’Europa (dati Eurostat). Con oltre 6 mila imprese nel settore della fabbricazione di mobili, 1 su 6 a Milano, la Lombardia è la prima regione in Europa. Una importanza che va oltre il livello regionale: se considerassimo anche i singoli stati, la Lombardia risulterebbe superata solo da 6 nazioni, risultando al settimo posto in assoluto, con il 5% del numero complessivo di imprese attive nel settore nell’intera Europa. Il peso dell’Italia sale a ben il 22% (1 impresa ogni 5: oltre 26 mila), seguita dalla Spagna (con 17 mila imprese) e dalla Francia (ferma a quasi 16 mila). Al quarto posto la Polonia. Seguono Regno Unito e Portogallo. A Milano sono 1.032 le imprese del settore. Ma oltre ad essere tante, sono anche innovative: la Lombardia è al terzo posto tra le regioni europee per numero assoluto di brevetti Epo nel settore dei mobili, preceduta solo dai due Land tedeschi Nordrhein Westfalen e Baden-württemberg, mentre è al quarto posto se pesiamo il numero di brevetti europei per il totale della forza lavoro, preceduta solo dal Land austriaco del Vorarlberg, dal Veneto e dalle Marche. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Eurostat 2010 su oltre 200 regioni europee.  
   
   
FVG: RAGGIUNTO A ROMA ACCORDO PER CIGS SAFILO  
 
 Trieste, 11 febbraio 2013 - Ulteriori dodici mesi di Cassa integrazione straordinaria per 540 lavoratori della Safilo. Questi i termini dell´accordo che e´ stato sottoscritto oggi a Roma, presso il Ministero del lavoro, alla presenza di rappresentanti dell´azienda, assistiti da Confindustria Udine, delle organizzazioni sindacali Filctem Cgil (Roberto Di Lenardo), Femca Cisl (Augusto Salvador) e Uiltec Uil (Luigi Oddo), oltre che dell´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi. In merito all´accordo raggiunto oggi, due sono gli aspetti principali: la conferma di un´importante presenza industriale della Safilo in Friuli, unitamente alla possibilità di proseguire per ulteriori dodici mesi l´azione di ricollocazione dei lavoratori, anche in attuazione del piano di gestione della situazione di grave crisi occupazionale delle occhialerie in Friuli Venezia Giulia che la giunta regionale ha recentemente prorogato al 31 dicembre 2013. Soddisfazione sull´esito dell´incontro è stata espressa dalle organizzazioni sindacali, i cui rappresentanti hanno sottolineato l´importanza del fatto che questo ulteriore periodo di Cigs, che decorrerà dal primo marzo per concludersi il 28 febbraio 2014, consentirà di proseguire con la Regione, la Provincia di Udine e con Confindustria Udine le azioni di politica attiva del lavoro già utilmente avviate, mirate alla ricollocazione dei lavoratori.  
   
   
BASILICATA - RALLENTA L´INFLAZIONE NEL SECONDO SEMESTRE  
 
Potenza, 11 febbraio 2013 - In Basilicata, la discesa dell’inflazione è stata molto marcata (tra agosto e dicembre, il tasso tendenziale di crescita dei prezzi è passato dal 5,0 al 2,7%), favorendo una notevole riduzione del divario con il resto del Paese. I rincari, tuttavia, permangono ancora elevati nel comparto dell’abitazione, dove pesano non soltanto gli incrementi a doppia cifra delle tariffe energetiche ma anche quelli degli affitti (molto superiori, quest’ultimi, al dato nazionale). Forti spinte al rialzo continuano inoltre a caratterizzare i prezzi dell’assicurazione auto, che crescono a ritmi più che doppi rispetto alla media italiana. E’ quanto emerge dalla Rilevazione sull’inflazione in Basilicata nel secondo semestre 2012, effettuata dal Centro Studi Unioncamere Basilicata per conto dell’Osservatorio Prezzi & Tariffe della Regione Basilicata. Rallenta dunque l’intensità dei rincari che aveva fortemente penalizzato la regione nel corso dell’ultimo anno e mezzo; al processo di rientro dell’inflazione, nella parte finale del 2012, hanno contribuito pressoché tutti i principali gruppi merceologici del paniere di spesa. La regione, che può vantare un’inflazione molto più contenuta nel comparto dei servizi pubblici locali, continua ad essere la regione meridionale più penalizzata dalla recente accelerazione dei prezzi generata a livello nazionale soprattutto dal settore energy (carburanti e tariffe dell’energia elettrica e del gas naturale). «Registriamo la discesa dell’inflazione come un dato positivo – dichiarano Marcello Pittella, assessore Regionale alle Attività Produttive, e Pasquale Lamorte, presidente di Unioncamere Basilicata – ma allo stesso tempo notiamo con preoccupazione le spinte ai rincari che si ripercuotono su una più accentuata erosione del potere d’acquisto delle famiglie, già compromesso dalla dinamica negativa dei redditi, la cui intensità lascia intuire pesanti conseguenze sulla spesa per consumi. Si tratta di un aspetto che rischia di implodere e su cui dovremo continuare a vigilare per immaginare dei correttivi, quantomeno rispetto ai fenomeni di natura locale». L’indagine integrale è scaricabile dai siti www.Bas.camcom.it  e www.Osservatorioprezzi.regione.basilicata.it    
   
   
SCAMBIO DI ESPERIENZE INTERNAZIONALI TRA COOPERATIVE  
 
Bolzano, 11 febbraio 2013 - Le cooperative altoatesine destano interesse da parte dei tedeschi: due rappresentanti germanici di un progetto europeo hanno fatto visita in questi giorni a Legacoopbund. Il progetto del Fondo sociale europeo “Egon”, volto alla creazione di un potenziale di rete cooperativo, è partito lo scorso anno e coinvolge, tra gli altri, anche Legacoopbund. Attraverso lo scambio di esperienze tra Germania, Polonia e Italia, il progetto mira a diffondere il pensiero cooperativo e incoraggiare gli abitanti della regione Uckermark-barnim in Germania a costituire nuove cooperative. La regione Uckermark-barnim si trova a nordest dello stato del Brandeburgo vicino al confine con la Polonia: si tratta di una zona con una densità abitativa molto bassa e con scarse strutture, dove il tasso di disoccupazione raggiunge quota 15% e la maggior parte dei giovani si trasferisce altrove. Il progetto promosso dal Fondo Sociale Europeo intende contrastare questa tendenza e per questo motivo è stata organizzata anche una visita di studio in Alto Adige. Nei giorni scorsi due rappresentanti tedeschi del progetto hanno fatto visita a Legacoopbund per studiare in particolare il modello imprenditoriale delle cooperative di energia e delle cooperative sociali. Queste ultime, che non esistono in Germania, creano posti di lavoro anche per le fasce più deboli della popolazione. Le cooperative attive nel settore delle energie rinnovabili invece, sono di fondamentale importanza per la crescita economica e la tutela dell’ambiente. Alcuni rappresentanti di Legacoopbund, il presidente Heini Grandi, Alberto Stenico e il Dr. Oscar Kiesswetter hanno illustrato agli ospiti la cooperazione altoatesina e le cooperative sociali. Inoltre sono state visitate le cooperative sociali Clab, Albatros e independent L. La delegazione tedesca ha fatto visita anche alla Cooperativa Energetica Sluderno-glorenza e ha incontrato l’amministratore delegato dell’Unione Energia Alto Adige, Dr. Rudi Rienzner. Il prossimo step del progetto prevede un workshop internazionale a Bolzano il 21 marzo prossimo. Relatori polacchi, tedeschi e italiani terranno interventi sul tema cooperative e verranno elaborate nuove strategie di azione per lo sviluppo economico e cooperativo della regione Uckermark-barnim  
   
   
NOVARA, INDAGINI SMAIL ED EXCELSIOR SULL´ANDAMENTO DEL LAVORO  
 
Novara, 11 febbraio 2013- Un mercato del lavoro caratterizzato da andamenti eterogenei, con difficoltà soprattutto sul fronte dell’occupazione dipendente: questo il quadro che emerge dall’analisi dei dati di fonte Smail ed Excelsior presentata il 7 febbraio , presso la Camera di Commercio di Novara. “Le previsioni di assunzione di personale dipendente si confermano in ribasso anche per il primo trimestre dell’anno, così come era emerso dai dati Excelsior relativi all’intero 2012, che segnalavano invece disponibilità ad assumere superiori alla media da parte delle imprese esportatrici ed innovatrici – ha commentato Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara – È proprio su queste voci, internazionalizzazione ed innovazione, che si concentra il 60% delle risorse stanziate dall’Ente camerale per il 2013, pari complessivamente a 3,6 milioni di euro, cifra superiore rispetto al preventivo 2012. Nel corso dell’anno – aggiunge Rovellotti – verrà inoltre realizzato il progetto Risorse per i nuovi mercati, un’iniziativa che punta a formare giovani e imprese, rafforzando le loro competenze in tema di proiezione internazionale ed incentivando la messa a punto di strategie di accesso e consolidamento sui mercati esteri”. Pietro Aimetti, Vice Presidente del Gruppo Clas, è quindi entrato nel merito dell’analisi, illustrando le principali variazioni relative all’occupazione provinciale negli ultimi cinque anni e le previsioni di assunzione per il trimestre in corso. I dati Smail, in particolare, evidenziano un calo degli addetti (che includono imprenditori e dipendenti) pari al -5% tra giugno 2012 e giugno 2007; flessione che scende al -13,4% in riferimento alla componente artigiana. A livello settoriale l’andamento si rivela alquanto eterogeneo: nel quinquennio di riferimento l’occupazione appare in discesa nell’industria (-11,7%) e nelle costruzioni (-13,3%); stabile in riferimento all’agricoltura e in leggero aumento nei servizi (+1,8%), con incrementi a due cifre per il comparto dell’alloggio e ristorazione e per quello della sanità e assistenza sociale. Restringendo l’analisi al periodo giugno 2012/giugno 2009 emerge come l’occupazione generata dalle nuove imprese nate nel triennio sia leggermente inferiore a quella delle imprese nel frattempo cessate: le maggiori sofferenze, con una perdita di oltre 2.200 addetti, provengono dunque da imprese attive già esistenti. Nel periodo di riferimento si riduce, inoltre, la quota di imprenditori under 35, che scende dal 16,3% al 13,6% del totale. Per quanto riguarda i programmi di assunzione previsti dalle imprese novaresi, i dati Excelsior indicano per il primo trimestre dell’anno in corso una previsione di 1.160 entrate di lavoratori, sia subordinati sia autonomi, a cui si contrappongono circa 1.520 uscite (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi), con un conseguente saldo negativo pari a circa 350 unità. La componente penalizzata è quella del lavoro dipendente, per la quale si prevedono, nell´arco del trimestre, 670 assunzioni e circa 1.440 uscite, vale a dire circa 770 posti di lavoro in meno. Questa contrazione è parzialmente compensata da variazioni positive con riferimento alle altre modalità contrattuali, per le quali - come in genere avviene a inizio anno, quando tipicamente si stipulano i nuovi contratti - il numero di contratti attivati dovrebbe superare ampiamente quello dei contratti in scadenza: +190 unità è il saldo previsto per i contratti di somministrazione, +110 quello delle collaborazioni a progetto, e +120 quello degli altri contratti (collaborazioni occasionali e incarichi a professionisti con partita Iva). Considerando le sole assunzioni dipendenti, si osserva un aumento della richiesta di esperienza specifica rispetto al trimestre precedente, richiesta che interesserà il 69% delle assunzioni totali (quota superiore di 11 punti alla media regionale). In particolare, al 30% dei candidati sarà richiesta un’esperienza nella professione e al 39% un’esperienza almeno nel settore dell’impresa. La quota di assunzioni dipendenti difficili da reperire passa dall’11% del quarto trimestre dell´anno scorso al 15%, in linea con la media regionale. I problemi nel trovare personale vengono imputati in misura quasi paritaria all’inadeguatezza della preparazione dei candidati (7%) e alla scarsa presenza delle figure ricercate (8%). Fra i diversi settori, le difficoltà di reperimento risultano più marcate nelle industrie metalmeccaniche ed elettroniche e nei servizi alle persone, dove circa una figura su cinque risulta difficile da reperire. Tutti i materiali presentati nel corso dell’incontro sono disponibili sul sito camerale all’indirizzo www.No.camcom.gov.it/smail  
   
   
COMMISSIONE PROVINCIALE ARTIGIANATO NAPOLI: OLTRE TREMILA PRATICHE SBLOCCATE. CALDORO: "IMBOCCATA GIUSTA DIREZIONE".  
 
 Napoli, 11 febbraio 2013 - La Commissione Provinciale per l´Artigianato di Napoli (Cpa), insediata il 21 gennaio scorso, ha sbloccato dall’insediamento ad oggi 3560 pratiche. In particolare, ha definito 1560 iscrizioni, 1000 modifiche, 1000 cancellazioni, Entro il 28 febbraio 2013 la Cpa prevede la chiusura delle restanti pratiche 2012, per arrivare ad un totale di 4800 pratiche sbloccate. "Le commissioni provinciali per l’artigianato – sottolinea il consigliere del presidente Caldoro per le Attività Produttive e lo Sviluppo Economico Fulvio Martusciello - sono state ricostituite lo scorso 17 gennaio 2013. Questo passo ha dato il via allo sblocco di migliaia di pratiche tra iscrizioni, variazioni e cancellazioni dall’Albo delle imprese artigiane. "Come promesso, in poco tempo abbiamo rimosso l’ostacolo che bloccava l’avvio di nuove attività, e riattivato un importante e significativo comparto dell’economia e dell’occupazione campana, che consentirà un rilancio del tessuto produttivo della Campania", conclude Martusciello. "Abbiamo imboccato - dice il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - la direzione giusta. Stiamo facendo un ottimo lavoro con risposte concrete in un settore che ha pagato un prezzo altissimo per la crisi. L´artigianato rappresenta una risorsa per Napoli e la Campania. La Regione nei limiti delle sue possibilità è in prima linea per sostenere e rilanciare il settore."  
   
   
ECONOMIA: LA RIPRESA È DONNAIN CRESCITA LE IMPRESE IN ROSA A VERONA. L’IDENTIKIT DELL’IMPRENDITRICE: SPOSATA CON FIGLI  
 
Verona, 13 febbraio 2013- È sposata, ha figli, non ha più 20 anni e ha voglia di rimettersi in gioco. Dettando lei le regole. Ecco l’identikit dell’imprenditrice veronese: con lei l’onda rosa delle imprese femminili, nel lento ma graduale processo di recupero del sistema imprenditoriale veneto, è pronta a rivestire un ruolo centrale, dimostrando non solo una maggior tenuta sul totale delle imprese attive, ma anche una progressiva capacità di crescita (+3,3, dato Veneto).anche se Verona è all’86° posto in Italia e al 5° posto in Veneto, l’imprenditoria scaligera è sempre più rosa: nel 2011 le imprese femminili attive hanno registrato un saldo di 169 unità, con un ritmo di sviluppo pari al +0,8%. Il 19,3% delle imprese femminili attive è nella provincia di Verona, che nel 2011 ha registrato 19.386 imprese “rosa” su un totale di 89.433 imprese attive presenti. Ne è stata fatta di strada negli anni: nel 2006 le imprese femminili a Verona e provincia erano 18.728; nel 2011 sono lievitate a 19.386 (anche se si è registrata una lieve flessione rispetto al 2010, quando erano 19.407. Fonte dati: Comitato Promozione Imprenditorialità femminile Camera di Commercio Verona). Nonostante questo, nonostante la crisi, nonostante le difficoltà nel gestire un lavoro e magari anche una casa, un marito e dei figli, c’è una crescente propensione delle donne nel fare impresa. Perché ? “Perché si ha voglia di rimettersi in gioco – spiega Elisabetta Scala, ufficio formazione Cna Verona -. Quando una donna ha un figlio si trova, purtroppo, a dover scegliere tra lavoro e famiglia, o comunque penalizzare l’una o l’altra: non tutti i datori sono disposti a concedere part-time. In molte si sono trovate di fronte a una scelta: portare i figli al nido oppure dai nonni e riportarseli a casa la sera; o fare il grande salto e diventare manager di loro stesse. E in molte hanno optato per questa scelta”. Adesso o mai più: paradossalmente è proprio dopo l’arrivo di un bebè l’ “x factor” che spinge le donne a prendere la decisione di diventare imprenditrici. Il ricorso all’autoimpiego infatti, finisce per essere particolarmente elevato soprattutto dove sono minori le possibilità occupazionali da parte delle donne. “Ecco il motivo perché vediamo più donne sposate con figli, piuttosto che ventenni, nel ruolo di imprenditrici. La stessa Cna è un esempio: la nostra Presidente Angiolina Mignolli infatti è sposata, è mamma di due figli ed è titolare di un’attività”. Per questo Cna ha organizzato una evento formativo a livello regionale, dedicato a tutte le imprenditrici veronese e venete: l’appuntamento è per questo fine settimana all’Hotel Abano Ritz di Padova. A tenere la lezione sarà un ‘trainer’ molto speciale: Andrea Favaretto, trainer di corsi di motivazione, comunicazione persuasiva, e si occupa di formazione e sviluppo personale.Le imprese femminili veronesi, in linea con il trend registrato a livello regionale e nazionale, concentrano prevalentemente la loro attività nel commercio (4.788, il 24,7%) e nel settore agricolo (3.736, il 19,3%), seguiti dalle altre attività di servizi (2.304, l’11,9%), comparto quest’ultimo che da sempre comprende attività contrassegnate da un’elevata presenza femminile (parrucchiere, estetiste e servizi di lavanderia).  
   
   
VENEZIA - CONFERENZA DEI DISTRETTI DELL´ADRIATICO  
 
 Venezia, 11 febbraio 2013 - Innovazione, internazionalizzazione e cooperazione: questi i temi al centro della conferenza organizzata dalla Camera di Commercio di Venezia in collaborazione con le Camere di Padova e Pordenone e Unioncamere del Veneto in programma giovedì 21 febbraio 2013 a Padova presso il Centro Conferenze “Alla Stanga” a partire dalle 9.00. L’evento vuole essere un’occasione per i rappresentanti dei distretti, delle associazioni di categoria e dei consorzi presenti nell’area adriatica, di condividere esperienze e conoscenze e di coordinare attività e proposte comuni. L’obiettivo è quello di avviare un dialogo costruttivo tra queste realtà alfine di identificare nuove opportunità di cooperazione e nuovi servizi anche attraverso una collaborazione con i centri di ricerca presenti nel territorio. Ospiti dell´evento il vice presidente della Federazione Italiana Distretti, Aniello Pietro Torino e Marina Stella - vice segretario generale della Federazione del Mare e direttore generale di Ucina (Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche ed Affini). La conferenza è rivolta principalmente ai rappresentanti di distretti, associazioni e consorzi, ma rappresenta per le aziende un´occasione importante di portare a livello distrettuale/ associativo le loro effettive esigenze e necessità. A questo proposito sono previsti dei tavoli di lavoro nei settori nautico; legno e tessile; meccanica e plastica; Ict e logistica. L’evento rientra all’interno del progetto “Adriatic Economic Cluster Club” il cui obiettivo è lo sviluppo e l’integrazione dell’industria nautica nell’area Adriatica. Il progetto è cofinanziato dal programma di cooperazione internazionale Ipa Adriatico. La partnership è composta da 15 enti ed istituzioni provenienti da Italia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Albania e Grecia. Maggiori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito: www.Clusterclub.eu In allegato il programma della conferenza, che visto il carattere internazionale msi terrà in lingua inglese. La partecipazione all’evento è gratuita è necessaria però la registrazione. Il modulo compilato va inoltrato a luana.Rotari@ve.camcom.it  entro venerdì 8 febbraio.  
   
   
PRAMAC E LIFTER, L’ASSESSORE INCONTRA I COMMISSARI GIUDIZIALI E IL COLLEGIO DEI LIQUIDATORI  
 
Firenze, 11 febbraio 2013 – L’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione si è incontrato il 7 febbraio, insieme alle istituzioni locali Provincia di Siena e Comune di Casole d’Elsa, con i Commissari giudiziali e il collegio dei liquidatori delle aziende Pramac e Lifter. Nel corso dell’incontro, che ha visto sottolineato il valore della Pramac per il territorio senese ed il ruolo internazionale dell’impresa, dopo aver premesso il doveroso rispetto del ruolo e delle prerogative di ciascuno in tutte le fasi della procedura in corso, l’assessore ha espresso l’auspicio che, alla fine del percorso, si abbia l’affermazione della proposta che presenti il piano industriale che risulti più credibile. In particolare, la Regione auspica che il piano possa rispondere ad alcuni criteri quali la permanenza sul territorio dell’attività produttiva, la riconferma dell’unitarietà dei processi produttivi delle due aziende Pramac e Lifter, la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali. La Regione, oltre ad augurarsi una rapida conclusione del percorso concordatario, ha infine ribadito di essere in grado di mettere a disposizione del futuro nuovo progetto industriale tutti gli strumenti di sostegno possibili.  
   
   
ALCOA: FIRMATO ACCORDO PER LAVORATORI INDOTTO  
 
Cagliari, 11 Febbraio 2013 - "Dopo alcune giornate di proficuo lavoro abbiamo finalmente sottoscritto la base per intavolare la trattativa con il Ministero e per poterci avviare verso la risoluzione del problema riguardante i lavoratori dell´indotto Alcoa. Un importante passo avanti che interessa alcune centinaia di lavoratori con le loro famiglie, in una zona che merita particolare attenzione in questo difficile periodo di crisi". Lo ha detto l´assessore del Lavoro, Antonello Liori, dopo aver firmato l´accordo quadro per l´attuazione del Piano Sulcis relativo ai lavoratori dell´indotto Alcoa, insieme a sindacati, rappresentanti datoriali e aziende.  
   
   
VOUCHER PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE  
 
Sondrio, 11 febbraio 2013 - La Camera di Commercio di Sondrio, a pochi giorni dal bando che finanzia la partecipazione a fiere internazionali in Italia, lancia un altro strumento erogativo per le imprese che, nel corso del 2013 e nei primi mesi del 2014, parteciperanno a missioni economiche o a fiere internazionali all’estero o si avvarranno di consulenze e supporto per penetrare nuovi mercati. Con i “Voucher per l’internazionalizzazione”, previsti nell’ambito dell’Accordo di programma Competitività tra Regione Lombardia e Camere di commercio lombarde, l’Ente sondriese mette a disposizione complessivamente 100.000 euro. Le esigenze delle imprese crescono, per questo motivo l’importo dei voucher è stato notevolmente aumentato, per la maggior parte delle azioni addirittura raddoppiato: i contributi possono arrivare fino a 3000 euro per ogni iniziativa. Per favorire l’internazionalizzazione delle imprese, la Camera di Commercio investirà oltre 400.000 euro nel solo 2013. Nello specifico, ci sono 30.000 euro per le missioni economiche all’estero, 35.000 euro finanzieranno la partecipazione a fiere internazionali all’estero in forma aggregata e altrettanti la partecipazione in forma individuale. I contributi per i servizi di consulenza e supporto per l’internazionalizzazione, invece, verranno garantiti direttamente dalla Regione nella misura di 2000 euro a impresa per una spesa minima di 3500. Per quanto riguarda le missioni economiche, l’importo del voucher dipende dall’area geografica di destinazione: si va da un minimo di 1300 euro per le zone del Mediterraneo e dei Balcani, a fronte di una spesa di almeno 2300 euro, a un massimo di 2300 per Paesi quali Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Stati Uniti, Canada, Messico e Turchia. Ogni impresa potrà richiedere un solo voucher per missione e non potrà superare il numero di due. Ogni impresa non può richiedere più di un voucher a manifestazione e non più di tre complessivamente fino a un contributo di 12.000 euro. La prima finestra per la richiesta dei voucher si aprirà il 5 marzo prossimo, la seconda il 22 maggio, la terza il 4 settembre, mentre la chiusura è prevista per il 31 gennaio 2014. Le domande possono essere inviate a partire dal 5 marzo, esclusivamente on line, sul sito https://gefo.Servizirl.it/  Per informazioni ci si può rivolgere allo Sportello Internazionalizzazione, presso l’Ufficio Promozione della Camera di Commercio di Sondrio: tel. 0342/527232-239, internazionalizzazione@so.Camcom.it