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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Giugno 2013
PROVINCIA DI PRATO: AL VIA IL PROGETTO PRATOWIND PER LA VALUTAZIONE DEL POTENZIALE EOLICO NELLE AREE INDUSTRIALI PRATESI LE INFORMAZIONI SARANNO RACCOLTE ATTRAVERSO LA TORRE ANEMOMETRICA ALTA 30 METRI INSTALLATA AL MACROLOTTO  
 
Prato, 10 giugno 2013 - C´è una novità per il settore dell´energia rinnovabile a Prato. Parte infatti il progetto Pratowind, per la valutazione del potenziale eolico nelle aree industriali pratesi. E’ stata installata al Macrolotto 1 la torre anemometrica di 30 metri di altezza che in questi giorni ha iniziato ad inviare le sue preziose informazioni ai ricercatori del Consorzio di Ricerca Re-cord, dando così il via ad una campagna anemometrica mirata alla valutazione del potenziale mini e micro eolico nelle zone industriali della provincia di Prato. Il progetto si avvale del supporto della Provincia di Prato, settore Ambiente, di Consiag e di Estra, mentre l’anemometro è ospitato all’interno dell’area del depuratore di Gida. Il Consorzio Re-cord (www.Re-cord.org) è un ente di ricerca no-profit partecipato dall´Università di Firenze. Fondato nell´Ottobre 2010, vuol rappresentare un soggetto snello e in grado di rispondere velocemente e con competenza alle sollecitazioni che oggi provengono dal mondo industriale in tema di ricerca sulle energie rinnovabili. Il vento che soffia sulla piana è continuamente misurato nella sua intensità e direzione a tre diverse altezze, permettendo così di ricostruirne con accuratezza il profilo verticale e di valutare l’energia che si potrebbe estrarre attraverso l’uso di pale eoliche di piccole dimensioni, silenziose e poco ingombranti. Le zone industriali sono, infatti, aree dove l’installazione di impianti micro eolici risulta avvantaggiata sia sul piano dell’impatto visivo (non esistono generalmente vincoli di paesaggio), sia sul piano dell’impatto sonoro (benché limitatissimo nel caso del mini e micro eolico), sia sul piano delle problematiche di allacciamento alla rete di distribuzione dell’energia elettrica prodotta (è presente in genere una cabina in media tensione).  
   
   
LE RACCOMANDAZIONI TECNICHE PER LA CORRETTA REALIZZAZIONE RELATIVA AI SISTEMI DI EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DOMESTICO ALLA LUCE DELLE RECENTI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE  
 
Milano, 10 giugno 2013 - Assotermica (Associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici), federata Anima, Cig (Comitato Italiano Gas), e Confindustria Ceced Italia (Associazione dei produttori di camini e canne fumarie) hanno definito congiuntamente una serie di raccomandazioni tecniche attuative dell’attuale legislazione tecnica relativa all’evacuazione dei prodotti della combustione (pdc) generati dagli impianti di riscaldamento domestico a gas. Le raccomandazioni, frutto di un’analisi tecnica oggettiva sono state formulate in considerazione dei progressi tecnologici degli apparecchi e dei livelli di emissione oggi raggiungibili con le migliori tecnologie disponibili, nonché nell’ottica di favorire una rapida ed efficace messa in sicurezza di migliaia di impianti autonomi con problemi alle vecchie canne fumarie (es. Nei condomini). Obiettivo delle raccomandazioni è di evitare che si prolunghi l’attuale situazione di incertezza interpretativa che potrebbe avere una dannosa deriva, con il rischio concreto per gli operatori di realizzare impianti non conformi alla regola dell’arte. Oggi, con le molteplici disposizioni in vigore, poco chiare e spesso contraddittorie, è divenuto molto difficile per un installatore individuare le condizioni per scegliere di proporre legittimamente l’evacuazione a parete invece di quello a tetto. A conclusione di uno studio approfondito da parte dell’industria e del Cig, le raccomandazioni allegate elencano, in modo chiaro e sintetico i casi che richiedono l’evacuazione dei prodotti della combustione sopra il tetto e quelli in cui è invece possibile, in deroga, scaricare a parete, superando così le difficoltà interpretative della legislazione vigente. Inoltre, con occhio attento ai più recenti sviluppi tecnologici, nelle raccomandazioni vengono anche considerate le possibilità di utilizzo di generatori ibridi forniti da un singolo fabbricante, che integrino almeno una pompa di calore e una caldaia a gas a condensazione con basse emissioni. Nello spirito di un approccio pragmatico e chiaro, gli estensori delle raccomandazioni intendono fornire a tutti i tecnici del settore i riferimenti per operare correttamente. Ciò è da considerarsi quale fattivo contributo alla certezza della rispondenza alla regola dell’arte nell’ambito degli obblighi vigenti. Raccomandazioni Tecniche per la corretta realizzazione dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione degli impianti di riscaldamento domestico 1. Scopo delle presenti raccomandazioni Fornire agli operatori di settore delle raccomandazioni funzionali di carattere tecnico per la realizzazione di impianti termici conformi alla regola dell’arte. 2. Raccomandazioni tecniche Gli impianti termici siti negli edifici costituiti da più unità immobiliari, qualora oggetto di nuovi interventi, devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell´edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione legislativa e dalla normativa tecnica vigente, nei seguenti casi: · nuove installazioni di impianti termici, anche se al servizio delle singole unità immobiliari; · ristrutturazioni di impianti termici centralizzati; · ristrutturazioni della totalità degli impianti termici individuali appartenenti ad uno stesso edificio; · trasformazioni da impianto termico centralizzato a impianti individuali. Qualora si installi un singolo generatore di calore a gas a condensazione, i cui prodotti della combustione abbiano emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh è possibile scaricare a parete nei seguenti casi: · singola sostituzione di caldaia che precedentemente scaricava in canna collettiva ramificata; · singola sostituzione di caldaia che precedentemente scaricava a parete, anche se al servizio di una singola unità immobiliare; · singolo distacco dall´impianto termico centralizzato; · nuove installazioni di impianti termici individuali in edificio assoggettato dalla legislazione nazionale o regionale vigente a categorie di intervento di tipo conservativo, precedentemente mai dotato di alcun tipo di impianto termico, a condizione che non esista camino, canna fumaria o sistema di evacuazione fumi funzionale ed idoneo, o comunque adeguabile allo scopo; · singole ristrutturazioni di impianti termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell´edificio, funzionali ed idonei o comunque adeguabili alla applicazione di apparecchi a condensazione. Qualora vengano installati uno o più generatori ibridi (intendendosi con ciò un sistema fornito da un singolo fabbricante composto almeno da una caldaia a condensazione a gas a basse emissioni e una pompa di calore), è altresì possibile scaricare a parete nei seguenti casi: · trasformazione da impianto termico centralizzato ad impianti termici autonomi in edificio ad uso abitativo con numero di piano non superiore a 4; · trasformazione da impianto termico centralizzato ad impianti termici autonomi in edificio in precedenza destinato al terziario/industria avente rapporto S/v  non inferiore a 0,15 Sono fatti salvi specifici provvedimenti restrittivi emessi per motivi igienico sanitari dall´autorità locale che potrebbero applicarsi in una particolare area/zona del territorio comunale.  
   
   
QUINTO SIMPOSIO ANNUALE SULLA RICERCA ARCHITETTONICA  
 
Tampere, 10 giugno 2013 - Dal 28 al 30 agosto 2013 si terrà a Tampere, in Finlandia, il quinto simposio annuale sulla ricerca architettonica (Fifth Annual Symposium of Architectural Research). Le città sono sistemi dinamici il cui sviluppo spaziale dovrebbe essere inteso come un processo relazionale e complesso e la nostra società si trova adesso a un punto di svolta storico. Dalla crescita economica basata sul petrolio e la novità tecnologica basata sulle Tic, le forze motrici dei processi urbani e le loro manifestazioni spaziali e architettoniche si evolveranno drasticamente nei prossimi decenni. La diversità, l´adattabilità e l´innovazione forniranno certamente un terreno positivo per nuove idee e pratiche a questo riguardo. Organizzato dalle facoltà finlandesi di architettura, il Simposio è un incontro annuale per la ricerca nel settore dell´architettura, il design urbano e la pianificazione. Comprende interventi a livello internazionale, articoli di ricerca di alta qualità e opportunità di incontro per ricercatori e professionisti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Atut.fi/  
   
   
MILANO: EDILIZIA. ACCORDO TRA COMUNE, ANCE E SINDACATI: PIÙ SICUREZZA NEI CANTIERI, TRASPARENZA DEGLI APPALTI, APPLICAZIONE DEI PROTOCOLLI  
 
Milano, 10 giugno 2013 - Cantieri più sicuri per i lavoratori come previsto dal contratto dell’edilizia, concreta attuazione dei protocolli del settore, maggiore trasparenza negli appalti, maggior controllo sull’operato delle imprese anche in relazione al costo finale di un´opera. Queste le principali proposte contenute il 6 giugno in un Avviso comune sull’edilizia privata di Ance e Cgil, Cisl e Uil e accolte da Palazzo Marino. “L’amministrazione – ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica ed Edilizia privata Ada Lucia De Cesaris - ha già recepito le questioni sollevate oggi da Ance e dai sindacati in alcuni provvedimenti che riguardano gli appalti pubblici e le opere di urbanizzazione primarie e secondarie, che inseriremo anche nel Regolamento edilizio. Per garantire una migliorare l´attuazione dei protocolli, insieme a tutti gli enti, dovremo lavorare per incrementare le attività di controllo. Potrebbe, quindi, essere utile individuare nuovi strumenti e modalità per rendere più efficace la collaborazione degli enti coinvolti”. “I contenuti dell´Avviso comune sono già stati recepiti in gran parte anche negli accordi per i cantieri di Expo. Insieme a sindacati e imprenditori condividiamo diversi tavoli di monitoraggio di questi accordi. L´amministrazione è al lavoro da mesi sui temi che gli operatori del settore edile ci sottopongono – ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani: – è difficile, però, che il rilancio del settore passi dal solo lavoro sulle regole. È necessario anche che gli Enti locali possano tornare a investire: in questo senso va la richiesta di deroga del patto di stabilità avanzata dal Comune nelle scorse settimane”.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA - CONTRIBUTO PER L´AUTONOMA SISTEMAZIONE, ECCO LE NOVITÀ PER I NUCLEI FAMILIARI CHE NE USUFRUIRANNO DAL 1 AGOSTO 2013. STANZIATI PER IL NUOVO CAS 55 MILIONI DI EURO. PER OTTENERE IL NUOVO CONTRIBUTO SARÀ NECESSARIO POSSEDERE DETERMINATI REQUISITI E PRESENTARE DOMANDA ENTRO IL 31 LUGLIO  
 
Bologna, 10 giugno 2013 - Contributo per l’autonoma sistemazione, cambiano le regole a partire dal 1 agosto 2013: stanziati ulteriori 55 milioni di euro, definiti i requisiti. Un’ordinanza del commissario per la Ricostruzione Vasco Errani ( la numero 64 del 2013 disponibile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto  nella sezione “gli atti per la ricostruzione”), spiega i criteri, le procedure e i termini per ottenere il contributo destinato ai nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni in seguito alle scosse sismiche del maggio 2012. I nuclei familiari che hanno beneficiato del contributo erano inizialmente oltre 15.400 (ad agosto 2012), scesi a 10.500 in questi ultimi mesi. Presupposto fondamentale per percepire il nuovo Cas resta l’impegno, da parte del richiedente, a ristabilire l’agibilità dell’abitazione. Se il richiedente è un affittuario la sua domanda deve essere sottoscritta anche dal proprietario che si impegna a fare i lavori e a proseguire il contratto di locazione al ripristino dell’agibilità. In assenza di tale dichiarazione del proprietario dell’abitazione il nuovo Cas viene erogato fino al 31 dicembre 2013. Col provvedimento si confermano i massimali e le modalità di erogazione del contributo, che continuerà ad avere cadenza bimestrale: 200 euro mensili per ogni componente il nucleo familiare. E’ previsto inoltre un contributo aggiuntivo di 100 euro mensili per persone portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, persone con più di 65 anni, minori di 14 anni. Nel caso di nuclei composti da una sola persona il contributo è stabilito nella misura di 350 euro mensili. Il contributo non potrà comunque superare un massimo di 900 euro mensili per nucleo familiare. I nuclei familiari possono percepire fino al 31 luglio 2013 l’attuale contributo, ma bisogna obbligatoriamente presentare entro la stessa data una “domanda per la prosecuzione del nuovo contributo per l’autonoma sistemazione”, possedendo i requisiti necessari. Il Cas dal 1 agosto 2013 non prosegue per: a) il nucleo familiare che dichiari nel modulo di domanda di prosecuzione del contributo per l’autonoma sistemazione di non voler effettuare i lavori e di non prevedere il rientro nell’abitazione inagibile o che è rientrato nell’abitazione sgomberata senza aver effettuato i lavori o comunque i lavori previsti dalle ordinanze commissariali per la ricostruzione; b) assegnatari di un prefabbricato modulare abitativo rimovibile (Pmar), un prefabbricato modulare rimovibile rurale (Pmrr), di in un alloggio in affitto in applicazione dell’ordinanza commissariale n. 25/2012 o alloggiato in una struttura alberghiera con oneri a carico della pubblica amministrazione; c) il nucleo familiare trasferito da un alloggio Acer inagibile a un altro alloggio Acer, le persone trasferite da una casa di riposo inagibile o da una struttura socio-sanitaria inagibile ad altra struttura di riposo o socio-sanitaria; d) il nucleo familiare che abbia sciolto (risolto/rescisso) il contratto di locazione o di comodato d’uso e non intenda rientrare nell’abitazione anche se il proprietario si impegna ad effettuare i lavori per il ripristino dell’agibilità; e) i nuclei familiari che hanno disponibilità di un alloggio di proprietà nel comune di residenza o in un comune confinante. F) il nucleo familiare che abbia provveduto alla vendita dell’abitazione sgomberata in data antecedente al ripristino dell’agibilità. Il contributo potrà essere erogato anche oltre la scadenza del termine dello stato di emergenza poiché la sua durata è strettamente connessa ai tempi necessari per il ripristino dell’abitazione danneggiata. Ai Comuni resta attribuito il grande impegno della gestione delle domande, della erogazione dei contributi e dei controlli.  
   
   
PRIMA ANALISI QUALITATIVA SEMESTRALE DEL SETTORE EDILE IN PROVINCIA DI SALERNO: COMPARTO ALLO STREMO E A RISCHIO-USURA IL PRESIDENTE LOMBARDI: SUBITO UN MONITORAGGIO DEGLI ESTRATTI CONTO  
 
Salerno, 10 giugno 2013 - L’edilizia salernitana è allo stremo: soprattutto per le Pmi dilaga il rischio usura, le lungaggini della pubblica amministrazione rendono il quadro congiunturale ancora più sfavorevole, è forte la diffidenza verso prospettive di ripresa nel breve-medio periodo. Sono alcuni dei dati emersi dalla prima “Analisi Qualitativa su base semestrale delle dinamiche del settore edile in provincia di Salerno” (riferita al I e al Ii semestre 2013), presentata questa mattina nella sede Ance di via Galloppa. L’analisi ha voluto descrivere scientificamente la percezione che gli imprenditori dell’edilizia hanno rispetto alle problematiche che affrontano quotidianamente ed alle previsioni in relazione al termine temporale di sei mesi. Lo studio si è avvalso dell’apporto dei docenti di Economia Politica all’Università degli Studi di Salerno, Pasquale Persico e Paolo Coccorese, del giornalista economico Ernesto Pappalardo e della struttura interna dell’Ance coordinata dal direttore Giovanni Veneri. Questi alcuni dei dati illustrati dal prof. Paolo Coccorese: delle 70 aziende intervistate, più della metà (54,3%) ha previsto diminuzioni di fatturato nel secondo semestre del 2013 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; il 40% prevede una situazione stazionaria, ed appena il 5,7% ipotizza un aumento. Per quanto riguarda l’occupazione, il 51,4% delle imprese prevede flessioni, il 44,3% una situazione stazionaria ed il 4,3% una crescita. L’84,3% degli intervistati ha lamentato una pesante flessione degli investimenti pubblici e la mancanza di un disegno generale di sviluppo economico provinciale e regionale, il 78,6% l’incompetenza e la scarsa responsabilità dei quadri della pubblica amministrazione e l’85,7% ha denunciato il rischio-usura quale diretta conseguenza del credit-crunch (percentuale che sale all’89,1% per le imprese con livelli di fatturato inferiori ai 5 milioni di euro). «Riteniamo che in questo momento estremamente delicato – ha commentato il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi - le amministrazioni locali abbiano perso la bussola: con questa indagine e l’impegno che ne seguirà vogliamo quindi svolgere un ruolo di indirizzo nella pianificazione di politiche di rilancio dell’economia e specificamente del settore. Non vogliamo piangerci addosso: ma quasi la metà dei posti di lavoro persi nell’ultimo anno appartengono all’edilizia ed è quindi da qui che occorre ripartire. Il credit crunch pesa enormemente sulle prospettive di ripresa: nel 2012 i prestiti alle imprese sono diminuiti di 44 miliardi e non è un caso che oggi quasi l’86% degli imprenditori salernitani lamenti il rischio-usura» «Abbiamo deciso di attivare sollecitamente un’azione di monitoraggio per segnalare tutti quegli addebiti – interessi, spese, oneri vari – che fanno lievitare i tassi oltre le soglie d’usura – ha aggiunto ancora il presidente Lombardi - Abbiamo già un costo del denaro insostenibile: 9,8% in media, a fronte di un tasso Bce dello 0,5%. Vogliamo capire le ragioni di questo spread. Occorre inoltre sbloccare subito i cantieri fermi ed avviare un piano che preveda, come impone l’Ue, investimenti annui in Campania per 1,2 miliardi di euro. È il momento delle scelte: non si può più tergiversare nell’adottarle». «E’ stato importante – ha aggiunto il direttore dell’Ufficio Studi Ance Salerno, Ernesto Pappalardo – avere la percezione delle problematiche sollevate dalle aziende del comparto. Occorre ora un tavolo condiviso super partes per il monitoraggio dei rapporti delle aziende con gli istituti di credito e degli estratti conto per denunciare addebiti anomali». «La nostra – è il commento del professor Pasquale Persico - è una situazione di stallo recessivo: un quadro di estrema difficoltà, una sorta di labirinto in cui gli economisti delle varie scuole non sono riusciti e non riescono a districarsi. Occorre un’operazione politica, culturale e tecnica partendo dall’accesso al credito e dal credit crunch. Non è tollerabile, come pure avviene, che le banche accompagnino la concessione di prestiti e affidamenti con l’acquisto, praticamente imposto, di derivati e altri prodotti finanziari. Anche questa è usura». «Occorre trovare sollecitamente il modo per uscire dalla crisi – è stato il commento del direttore di Ance Salerno, Giovanni Veneri - L’ance sta svolgendo e continuerà a svolgere un ruolo propulsivo sia nell’utilizzo dei fondi europei sia nei programmi di riqualificazione urbana e nella valutazione economica dei progetti d’intesa con l’Università».  
   
   
480 MILA EURO PER RECUPERO PATRIMONIO STORICO – ARCHITETTONICO E INFORMAZIONE TURISTICA DEL COLOGNESE  
 
Venezia, 10 giugno 2013 - Arrivano quasi 480 mila euro complessivi per interventi di recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico – architettonico legato al mondo rurale e per l’informazione sulle attività turistiche del colognese. La Giunta regionale ha infatti approvato, su iniziativa dell’assessore all’agricoltura Franco Manzato, due nuovi bandi che per queste finalità riaprono i termini per presentare specifiche domande di contributo nell’ambito del Progetto Integrato di Area Rurale “04 – del Colognese”, che ha come soggetto capofila il Comune veronese di Cologna Veneta e al quale aderiscono anche i Comuni di San Bonifacio, Arcole, Zimella, Veronella, Pressana e Roveredo di Guà. “I Piar – ha ricordato Manzato – sono partenariati pubblici privati che hanno il compito di elaborare, promuovere e dare attuazione a strategie di sviluppo locale attraverso appositi Progetti Integrati, previsti dal Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, che si applicano alle aree non interessate dall’attuazione di Programmi di Sviluppo Locale previsti dall’Asse 4 – Leader”. I nuovi Bandi sono resi possibili grazie alla riallocazione di risorse residue e non utilizzate per precedenti iniziative Piar attivate lo scorso anno. Il Bando per gli interventi di recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico – architettonico legato al mondo rurale mette a disposizione circa 440 mila euro. Possono presentare domande, nei 90 giorni successivi alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione, imprenditori agricoli (Livello di aiuto 50 per cento), persone fisiche e persone giuridiche (40 per cento), enti pubblici (100 per cento), Onlus (75 per cento). Sono ammissibili interventi di: manutenzione straordinaria; restauro e risanamento conservativo ; nei casi di ricostruzione di fabbricati crollati, ristrutturazione edilizia. Quanto all’informazione turistica sono a disposizione 40 mila euro complessivi. Gli interessati avranno 30 giorni di tempo per presentare le domande dopo la pubblicazione del Bando nel Bollettino Ufficiale della Regione. Il livello di aiuto è pari alla metà della spesa ritenuta ammissibile, percentuale che sale all’80 per cento per i soggetti pubblici a condizione che l’intervento risulti finalizzato a promuovere ed incentivare la conoscenza dell’offerta di turismo rurale in termini generali e diffusi. I Bandi verranno pubblicati sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione del Veneto. Il Partenariato Rurale provvederà inoltre alla loro pubblicazione: sul sito internet del Pia-r (www.Piarcolognese.it), nella sezione “Download” insieme a tutta la documentazione; su almeno un quotidiano locale o altro periodico; sui siti internet dei Comuni soci del Partenariato. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2014.  
   
   
TRENTO E BOLZANO UNITE SULLA STRADA DELLA QUALITÀ  
 
Trento, 10 giugno 2013 - "È vero: qui passa un confine. Lo capisci dalla lingua ma anche dall´architettura. Ma credo che la ricchezza di un territorio dipenda dalla ricchezza delle identità che lo compongono". Ha esordito cosí Alberto Pacher, nella sua duplice veste di presidente della Provincia autonoma di Trento e di presente della Regione Trentino Alto Adige Suedtirol al convegno "A Nord di Trento, a Sud di Bolzano" organizzato il 6 giugno a Termeno da una serie di soggetti quali Inu, ordini degli architetti, Ambiente trentino e Comunità della Rotaliana. Rivolto ad amministratori e professionisti, l´incontro poneva al centro pro e contro del confine provinciale sullo sfondo di un ripensamento del ruolo della regione. Alle spalle molti esempi di fruttuosa collaborazione già attuati e - all´orizzonte - le nuove possibilità, cui Pacher ha fatto cenno, aperte dalla visione condivisa tra i tre territori che hanno dato vita all´Euregio: Innsbruck, Bolzano e Trento. "Le nostre due province - ha ricordato Pacher - hanno costruito una forma di collaborazione molto positiva, contrassegnata da una giusta dose di sana competitività. Ci sono naturalmente molti margini di miglioramento: pensiamo al traffico, ad esempio, e ad un corridoio che viene attraversato ogni anno da 47 milioni di tonnellate di merci. Questi temi non possono essere affrontati singolarmente". Secondo Pacher l´impegno alla collaborazione non deve venire meno, poiché sarebbe un errore "dare per scontato tutto. Occorre continuare a lavorare. Trovare tutti gli strumenti per incrementare le interconnessioni, anche attraverso la mobilità alternativa". Un esempio? La pista ciclabile che percorre l´asta dell´Adige e che solo nella zona di Trento misura due milioni di passaggi ogni anno. Ed il bello è che chi la percorre non percepisce differenze stridenti ma piuttosto una continuità tra Bolzano e Trento: "Merito - ha concluso Pacher - di una scelta esigente di sviluppo che ha posto in primo piano anche una domanda di qualità"  
   
   
ALER,GIUNTA REGIONE LOMBARDIA PROROGA CDA FINO AD APPROVAZIONE LEGGE  
 
Milano, 10 giugno 2013 - La Giunta Regionale in segno di attenzione e di rispetto nei confronti del Consiglio Regionale che martedì prossimo discuterà il Progetto di Legge n. 36 - che definirà i nuovi criteri per la nomina dei commissari delle Aler - oggi ha deciso di affidare l´ordinaria amministrazione delle Aler ai Cda uscenti per il tempo strettamente necessario al Consiglio di approvare il citato Pdl. La decisione è stata assunta al fine di assicurare la continuità amministrativa delle Agenzie.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI DEL MERCATO INTERNO TROVANO UN ACCORDO SU UNA SERIE DI DIRETTIVE DI PRODOTTO  
 
Strasburgo, 10 giugno 2013 - Un accordo provvisorio sulle otto direttive di sicurezza dei prodotti aggiornati, come gli ascensori, degli esplosivi per uso civile e di apparecchiature elettriche, è stato raggiunto dai deputati del mercato interno e negoziatori del Consiglio Mercoledì scorso. Questo accordo significa più chiare le etichette per i consumatori, meno burocrazia per le imprese e una migliore sorveglianza del mercato. "Sono molto felice che l´accordo finale è stato raggiunto su questo pacchetto legislativo, che si compone di 1000 pagine ed è stato negoziato oltre 18 mesi. La notizia migliore è che la nuova disciplina e più sicuri saranno rapidamente messe in atto per una vasta gamma di prodotti che copre quasi tutti i prodotti elettronici di consumo, come ad esempio telefoni o ferri da stiro, impianti di risalita così come esplosivi o altri prodotti destinati ad un impiego professionale. Consumatori potranno ricevere una migliore protezione, come gli impatti relativi alla salute dei nuovi prodotti saranno più rigorosamente controllati. Produttori europei saranno protetti in un modo più coerente nei confronti degli importatori canaglia di prodotti pericolosi provenienti da paesi terzi. Ho fatto in modo che una soluzione equilibrata stato concordato su una serie di disposizioni di legge ", ha detto il relatore Zuzana Roithová (Ppe, Cz). Il pacchetto consiste di otto direttive di prodotto stabilisce le norme armonizzate sui rendendo la seguente disposizione sul mercato: strumenti per pesare a funzionamento non automatico, strumenti di misura, i vasi semplici a pressione, ascensori, degli esplosivi per uso civile, apparecchiature elettriche, apparecchiature destinati ad essere utilizzati in atmosfere esplosive e apparecchi con requisiti di compatibilità elettromagnetica. L´allineamento di queste direttive di prodotto per un nuovo quadro legislativo stabilisce le norme comuni relative ai requisiti di conformità del prodotto, di accreditamento e vigilanza del mercato. Chiare le etichette - I deputati assicurato che l´istruzione e l´informazione che accompagna i prodotti menzionati, comprese le loro etichette, devono essere chiare, comprensibili e intelligibili. Al fine di aumentare la trasparenza, gli operatori economici saranno incoraggiati a includere nei loro prodotti non solo postali, ma anche il loro indirizzo web, secondo l´accordo. Inoltre, i recapiti degli operatori economici devono essere messi in una lingua facilmente comprensibile per gli utenti finali e le autorità di vigilanza del mercato. Ridurre la burocrazia - Negoziatori del Parlamento raggiunti che gli operatori economici saranno in grado di beneficiare di meno burocrazia, fornendo la possibilità per loro di presentare, su richiesta delle autorità di sorveglianza del mercato, tutta la documentazione necessaria a dimostrare che di risalita e le apparecchiature elettriche di altri prodotti dalla confezione, rispettare il diritto comunitario rilevante non solo in forma cartacea, ma anche attraverso i mezzi elettronici. Esso si applica inoltre alla dichiarazione di conformità Ce - un documento che costituisce una prova che il prodotto è in linea con i requisiti essenziali di sicurezza. I deputati hanno anche creato la possibilità per i produttori di strumenti di misura per scegliere se un ente esterno o organismo in-house interna accreditata sarebbe controllare se i loro prodotti soddisfino il livello di qualità dichiarato. Questa possibilità permetterà produce ricevere feedback dettagliato molto più rapidamente nel processo di produzione per migliorare i loro prodotti. Migliore sorveglianza del mercato - I deputati propongono anche di aumentare la sorveglianza del mercato nel commercio elettronico, chiedendo che tutti gli obblighi imposti agli operatori economici di tali direttive devono essere applicate anche nel caso di vendita a distanza. L´accordo consente inoltre di dotare le autorità di vigilanza del mercato con ulteriori strumenti per sanzionare gli operatori economici che non rispettano le nuove regole. Prossimi passi - Il testo concordato provvisoriamente deve ancora essere adottato formalmente dal Coreper e il mercato interno e la protezione dei consumatori. Il Comitato sarà probabilmente votare l´accordo prima della pausa estiva, preparando così il voto in piena Casa in ottobre.  
   
   
OGGI INCONTRO COL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANTONIO TAJANI PRESSO UNIONCAMERE DEL VENETO  
 
Venezia, 10 giugno 2013 – Unioncamere del Veneto – Eurosportello Veneto organizza un tavolo di lavoro con Antonio Tajani, Commissario Europeo per l’Industria e l’Imprenditoria e vicepresidente della Commissione Europea, in programma lunedì 10 giugno, a partire dalle ore 15.00, presso la sede di Unioncamere del Veneto, Pst Vega via delle Industrie 19/C Marghera-venezia. L’incontro, al quale prenderanno parte anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto, vuole approfondire assieme ad imprese ed enti locali alcuni temi relativi a ritardi dei pagamenti alle imprese, made in a garanzia dei consumatori, sviluppo e crescita economica, accesso al credito. La presenza del Commissario, che porterà le posizioni e novità a livello europeo, rappresenta un’importante occasione per avanzare concrete proposte sugli argomenti di discussione. All’incontro, che metterà insieme esponenti delle istituzioni e aziende private, sono stati invitati fra gli altri i rappresentanti del Sistema camerale regionale, i sindaci dei Comuni capoluogo del Veneto, i presidenti delle Province del Veneto, le associazioni regionali di Confartigianato, Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Confcommercio, Confindustria, Confesercenti, Associazione Artigiani Riuniti, Confapi, Confcooperative, Associazione Allevatori, Legacoop, Veneto Agricoltura, Associazioni Consumatori, Ance, Anci.  
   
   
VERSO LA SOSTENIBILITA’ INDUSTRIALE: L’IMPIANTO PILOTA DI “DE-MANUFACTURING” DI ITIA-CNR  
 
Milano, 10 giugno 2013 - Presso l’Area della Ricerca del Cnr di Milano, il prossimo 11 giugno, si inaugura il nuovo impianto pilota di “De-manufacturing” per il trattamento integrato di prodotti meccatronici a fine ciclo vita, concepito, progettato e sviluppato dall’Istituto di Tecnologie Industriali e di Automazione, nell’ambito dell’Accordo Quadro tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Lombardia. L’impianto pilota di “De-manufacturing” è caratterizzato da soluzioni di automazione flessibile e da metodologie progettuali e gestionali innovative ed è finalizzato a favorire lo sviluppo di una nuova categoria di fabbriche che rispondono alle strategie di sostenibilità del manifatturiero, relative alla fase della de-produzione di prodotti meccatronici. In particolare, l’impianto pilota, composto da tre celle di lavoro integrate, è in grado di supportare il remanufacturing di prodotti meccatronici e il riciclo dei materiali che li compongono, implementando la strategia ottimale in funzione del valore residuo di prodotti, componenti e materiali. In occasione dell’evento inaugurale, presso la sede Itia-cnr di Milano, in Via Bassini 15, l’Istituto ha organizzato un convegno che affronterà il tema delle politiche per la ricerca e l’innovazione nel settore manifatturiero, a livello nazionale e regionale; verranno, altresì illustrate le attività di ricerca correlate all’impianto pilota di “De-manufacturing” e l’Accordo Quadro tra Cnr e Regione Lombardia che ne ha reso possibile la realizzazione. Il presidente del Cnr, prof. Luigi Nicolais, terrà l’intervento di apertura del convegno dal titolo: "La valorizzazione della ricerca a supporto dell’innovazione". E’ prevista una sessione pomeridiana in cui vari stakeholder, industriali, scientifici e istituzionali, avranno l’opportunità di confrontarsi su temi di frontiera, riguardanti la sostenibilità dell’industria manifatturiera. La partecipazione all’evento è su invito.  
   
   
VENETO: LA GUERRA DEI DAZI UE-CINA RISCHIA DI ESSERE PAGATA DAL VINO VICENTINO, TRA QUELLI ITALIANI IL PIÙ VENDUTO NEL MERCATO CINESE. I TEDESCHI SCARICANO SU DI NOI LA DIFESA DEI LORO PANNELLI SOLARI: A TUTTO C’È UN LIMITE  
 
Venezia, 10 giugno 2013 - “La guerra dei dazi tra Cina e Ue rischia di colpire Vicenza con una stangata di cui non abbiamo nessun bisogno”. Perentorio Roberto Ciambetti, assessore regionale al bilancio e alla cooperazione transnazionale, davanti alla ritorsione di Pechino che, in reazione ai dazi comunitari europei sui pannelli solari made in China, ha annunciato un’inchiesta sulle importazioni di vino dall’Europa, con il rischio di un aumento dell’imposizione fiscale risultato per altro auspicato dai produttori cinesi, i quali, in misura sempre crescente, accusano Bruxelles di invadere il mercato cinese con prodotti sovvenzionati. “Attualmente il vino italiano più conosciuto e venduto in Cina è il Freschello, marchio ideato dalla Cantina Cielo di Montorso e che la Cantina sociale dei Colli Berici oggi è riuscita a imporre al mercato – spiega Ciambetti –. L’anno scorso sono state commercializzate oltre 200 mila bottiglie a un prezzo medio di 50 Renminbi, circa 6 euro al litro. I consumatori cinesi hanno fatto salire nel 2012 il consumo di vino a 18 milioni di ettolitri, di cui 4,3 importati dall’Europa e 1,7 dalla sola Francia, a cui segue la Spagna e quindi l’Italia, per un export di circa 77 milioni di Euro anno, in crescita costante e in cui, appunto, il Freschello fa la parte del leone, trainando in realtà il prodotto Veneto. Chi ha seguito l’ultimo Vinitaly a Verona ricorderà come la Cantina sociale dei Colli Berici ha fatto da apripista, creando una fama di qualità ai nostri vini, non solo al Prosecco, ma anche a prodotti di nicchia come i vini biologici”. Dopo la presa di posizione dell’assessore regionale all’agricoltura, Franco Manzato, anche Ciambetti sottolinea la necessità di tutelare la nostra esportazione. “Per capire la partita in gioco – ha continuato Ciambetti – Yesmywine, il colosso cinese delle vendite online di vino, cui fa capo il 60% del commercio elettronico enologico in Cina, riesce a vendere fino a 120 mila bottiglie di vino al giorno ai 6 milioni di utenti registrati, e stiamo parlando solo di commercio online. Per la nostra agricoltura, quindi, è un mercato di straordinaria importanza. Aumentare i dazi sul nostro vino significa mettere a rischio quel rapporto qualità-prezzo che ha permesso ai nostri prodotti di imporsi. Il caso del Freschello è paradigmatico, visto che i cinesi notoriamente preferiscono il vino rosso al bianco, ma davanti ad un prodotto di qualità, ad un prezzo adeguato, come appunto quello della cantina dei Colli Berici hanno modificato le loro abitudini”. “Le preoccupazioni espresse dal collega Manzato, dunque, non solo mi vedono d’accordo pienamente, ma con ancor più forza bisogna agire per difendere la nostra economia – ha concluso Ciambetti –. I tedeschi, dopo averci fatto digerire le loro insane politiche di austerità che hanno portato anche il Fmi a recitare il mea culpa, ora, per difendere la loro produzione di pannelli solari, hanno scatenato una bagarre con Pechino e la stanno facendo pagare alle nostre aziende agricole di qualità. A tutto c’è un limite”.  
   
   
COMMERCIO ESTERO, AL MISE INCONTRO ICE- AZIENDA LEADER CINESE ACCORDO FAW-TWB PEZZAIOLI PER REALIZZARE RIMORCHI SPECIALI  
 
Roma, 10 giugno 2013- Si è svolto il 7 giugno al Ministero dello Sviluppo economico un incontro tra una delegazione del Dicastero guidata dal Presidente dell’Agenzia Ice, Riccardo Monti, e una delegazione della Società Faw, leader mondiale e prima impresa in Cina nel settore camion e rimorchi per trasporti speciali. L’azienda cinese si trova in missione in Italia per negoziare con la Twb Pezzaioli Truck l’accordo finale per la realizzazione in Cina della prima fabbrica di rimorchi per trasporto animali secondo le regole europee, al fine di garantire la sicurezza nel trasporto degli animali ed il food safety dell’intera filiera. Tutta la produzione sarà realizzata con licenza e sotto controllo del gruppo italiano. L’accordo tra Faw-twb Pezzaioli è il risultato di una lunga trattativa, sulla scia del memorandum d’intesa tra i governi italiano e cinese del 2006, nel quale la filiera suinicola Twb era inclusa tra i progetti prioritari. Si tratta di un’opportunità per le Pmi italiane, a conferma della capacità di entrare da protagoniste in un settore altamente strategico quale quello del food safety e della filiera suinicola.  
   
   
GIUGNO ALLA FAST: LICENSING E TRASPORTI AD ENERGIA PULITA  
 
Milano, 12 giugno 2013 - Sono due gli eventi principali proposti dalla Fast nel mese di giugno, entrambi nell’ambito dell’attività per la rete Enterprise Europe Network. Lunedì 11 giugno pomeriggio è dedicato alle Strategie di licensing; venerdì 21 mattina è la volta del Pacchetto Energia pulita per i trasporti della Commissione europea. Strategie di licensing - L’andamento dello sviluppo tecnologico porta ad una sempre più rapida obsolescenza delle tecnologie e dei prodotti sui mercati, rendendo più cruciale per la competitività delle imprese l’accorciamento dei tempi di sviluppo dei trovati. Di qui l’utilità di ricorrere all’acquisizione di brevetti e licenze al fine di ampliare e aggiornare tempestivamente processi e prodotti oppure, all’inverso, valorizzare la proprietà industriale aziendale attraverso la concessione di licenze a terzi. La prima sezione del seminario offre un inquadramento delle questioni di carattere generale e giuridico dei contratti di licenza, distinguendo le diverse tipologie di oggetti: brevetto, disegno, know how, copyright, marchio. La seconda parte è dedicata a testimonianze di casi concreti relativi ai problemi specifici della negoziazione delle due principali tipologie di oggetti di licenza: i brevetti e il software. Energia pulita per i trasporti: il ruolo dell’idrogeno nella strategia europea e le opportunità per l’Italia - Nella mattinata del 21 giugno alla Fast si discute del Pacchetto energia della Commissione europea. Ricordando che il sistema dei trasporti nell’Unione dipende per il 94% dal petrolio; l’84% di questo “oro nero” deriva dalle importazioni con un costo stimato di 1 miliardo di € al giorno, senza considerare il crescente impatto negativo sull’ambiente. Il 24 gennaio 2013 è stato pubblicato il pacchetto “Energia pulita per i trasporti”. C’è la volontà di superare gli ostacoli che limitano l’utilizzo dei nuovi carburanti: l’elevato costo dei veicoli, il basso livello di accettazione dei consumatori, la carenza di stazioni di ricarica e rifornimento. Le misure riguardano: energia elettrica, biocarburanti, gas naturale liquefatto e compresso, gas di petrolio liquefatto. E naturalmente l’idrogeno! Relativamente a tale vettore Germania e Danimarca, in parte anche l’Italia, dispongono di un certo numero di stazioni di rifornimento. Bisogna però collegare tra loro le strutture esistenti e formare una rete soggetta a norme condivise e omogenee per garantire la mobilità dei veicoli a idrogeno. L’incontro con la Direzione generale “Move”, promosso da Fast in qualità di partner di Enterprise Europe Network, con la collaborazione di H2it, Associazione italiana idrogeno e celle a combustibile, è finalizzato da un lato a far conoscere il pacchetto energia della Commissione e a verificarne l’applicabilità in Italia specialmente per il vettore idrogeno; dall’altro canto si cerca di fotografare la situazione nel nostro paese, raccogliere le proposte e gli impegni delle istituzioni e degli operatori. Http://www.enterprise-europe-netowork-italia.eu/ http://een.Ec.europa.eu/  
   
   
ICEC 2014 A MILANO  
 
Milano, 10 maggio 2013 - Il convegno mondiale biennale sull’ingegneria economica per la prima volta in Italia grazie alla collaborazione Aice-fast. Attesi oltre 400 partecipanti da quaranta paesi dei cinque continenti. Appuntamento utile anche per la promozione di Expo 2015. E’ stato un lungo cammino, cominciato nel 2008, all’interno del Direttivo della Regione 2 dell’Icec; è proseguito durante le riunioni dei delegati Icec a livello mondiale e, infine, la conferma con la formalizzazione al termine dell’evento di Durban 2012 in Sud Africa: il prossimo convegno mondiale di Ingegneria economica è in programma a Milano dal 20 al 22 ottobre 2014. Il Comitato scientifico e quello organizzatore sono in piena attività per fare di Icec 2014 una manifestazione di successo, in grado di valorizzare le esperienze e le capacità del nostro paese sul tema. L’ingegneria economica, inizialmente nata come disciplina della gestione e del controllo dei progetti complessi, in particolare di quelli che riguardano industria ed infrastrutture, si è estesa negli ultimi decenni all’applicazione efficace di tutte quelle competenze tecniche e professionali per la pianificazione delle risorse, dei costi, della redditività e dei rischi. In pratica è un approccio sistematico alla gestione dei costi lungo tutto il ciclo di vita di un’impresa: programma, impianto, prodotto e servizio. Gli scopi dell’Icec, acronimo di International Cost Engineering Council, di cui Aice (Associazione italiana ingegneria economica) è il partner italiano, sono la tutela e lo sviluppo del corpo delle conoscenze nel campo dell’ingegneria economica (total cost management) e la certificazione dei professionisti attivi in tale settore. Si tratta di una federazione di oltre quaranta organizzazioni nazionali, che nel loro complesso rappresentano almeno centoventimila membri. Sin dal 1972 il congresso mondiale dell’Icec ha luogo ogni due anni, in diverse parti del mondo; l’ultima occasione in Europa è stata a Lubiana nel 2006; poi nel 2008 a Toronto, nel 2010 a Singapore e nel 2012, come detto, a Durban. E’ l’appuntamento di professionisti e ricercatori, in cui si confrontano esperienze concrete, risultati di attività di ricerche eseguite in ambiente aziendale o accademico, nuovi metodi di lavoro e nuove tecnologie. Viene affrontato l’aggiornamento dell’insieme delle conoscenze all’evoluzione dell’arte, per meglio definire le relazioni con le professioni correlate, in particolare con la gestione dei progetti (project management). Il titolo scelto per Icec 2014 “Re-engineering total cost management, a profession that brings from words to figures” riflette questo obiettivo. Il congresso si articola in tre giornate, dal 20 al 22 ottobre 2014; alcune sessioni sono dedicate ai problemi dell’Europa ed a quelli italiani. Sono attesi per i prossimi mesi i primi risultati del lavoro congiunto di Aice e Fast: un sito internet dedicato, la diffusione della notizia ed in particolare la richiesta ai professionisti ed ai ricercatori di contributi e relazioni (call for papers), la redazione del programma. Per maggiori informazioni: http://www.aice-it.org/ ; http://www.fast.mi.it/ Chi fosse interessato a ricevere gli aggiornamenti e tutte le informazioni sull’evento può mandare la sua richiesta a: fast@fast.Mi.it  
   
   
ACC DI MEL. PRESIDENTE ZAIA: “SIAMO AL FIANCO DEI LAVORATORI E ISTITUZIONI LOCALI; SI TROVI SOLUZIONE RESPONSABILE CHE MANTENGA POSTI LAVORO E RILANCI AZIENDA; REGIONE VENETO NON ABBASSERA’ LA GUARDIA, CONTINUERA ‘ A SVOLGERE AZIONE ATTIVA”  
 
Venezia, 10 giugno 2013 - “Siamo, come sempre, al fianco dei lavoratori dell’Acc di Mel, delle loro famiglie e delle istituzioni locali in questa difficilissima fase della situazione dell’azienda, le cui sorti si complicano ulteriormente, dopo il ritiro della cordata di imprenditori che faceva ben sperare per il rilancio di un piano produttivo. Sono fortemente preoccupato per la sorte dello stabilimento e dei lavoratori, ma mi auguro che si trovi al più presto una soluzione responsabile che consenta innanzitutto il mantenimento dei posti di lavoro e la conferma e il rilancio di una realtà aziendale che ha positivamente e profondamente caratterizzato il tessuto produttivo bellunese e veneto”. Così il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia in relazione alla situazione dello stabilimento Acc di Mel. “Anche in questa fase, assicuro tutti gli interlocutori che la Regione Veneto non abbasserà la guardia e continuerà a svolgere – ha aggiunto Zaia - come fatto finora in tutti i momenti della vicenda, la sua opera di parte attiva, di sollecitazione, di mediazione responsabile e moral suasion tramite il mio impegno personale e quello dell’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, che ringrazio per l’instancabile lavoro svolto in questi mesi con le azioni dirette e indirette quotidiane, la presenza ai tavoli ministeriali e locali, le azioni di vigilanza, e il pressing nei confronti dei soggetti pubblici e privati e del mondo del credito e della finanziaria Veneto Sviluppo coinvolti nella questione”.  
   
   
OLTRE 2000 CANDIDATURE ALL’11A EDIZIONE DI DIVERSITALAVORO  
 
Milano, 10 giugno 2013 – 31 aziende presenti, 70 annunci di lavoro pubblicati e oltre 2.000 candidature pervenute. Questi i numeri dell’11^ Edizione di Diversitalavoro, il progetto promosso da Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Fondazione Sodalitas, People e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, per favorire l´inserimento nel mondo del lavoro di laureati/diplomati con disabilità, iscritti alle categorie protette e/o di origine straniera. La giornata si è aperta con la consegna del Diversity & Inclusion Award ad Edison, che nel 2012 ha incluso in azienda persone incontrate durante l´ultima edizione di Diversitalavoro e che anche per il 2012 ha aderito all´iniziativa insieme con A2a, Abb, Allianz, Agusta Westland, Apple, Arval Gruppo Bnp Paribas, Banca Popolare di Milano, Bnl Gruppo Bnp Paribas, Bosch, Danone, Edison, Emc2, Eni, Ernst & Young, Henkel, H3g, Hilti, Jt International Italia, Ibm, Intesa Sanpaolo, L’oréal, Mazars, Mapei, Michelin Italiana, Mondelez International, Nestlè, Pirelli, Reale Mutua Assicurazioni, Roche, Terna e Txt E-solutions. La Responsabile Personale Area Mercato di Edison Francesca Minguzzi, ritirando il Premio ha dichiarato: “Noi di Edison consideriamo la diversità come una ricchezza. Infatti, cerchiamo di valorizzarla in vari modi: favorendo la cooperazione e lo scambio tra generazioni, fornendo una serie di aiuti concreti nella gestione dell’equilibrio tra vita professionale e privata e mettendo in pratica uno dei nostri valori fondamentali: il rispetto”. A sottolineare l´importanza di occasioni come il Career Forum Diversitalavoro anche la Ministra per le Pari Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili Josefa Idem, che ha inviato i suoi saluti dichiarando: "Diversitalavoro è un appuntamento molto importante, perché permette di coinvolgere, ogni anno, un gruppo di imprese leader nella sfida di costruire integrazione e coesione sociale, dando concrete opportunità di lavoro a persone appartenenti a categorie svantaggiate che fanno fatica ad entrare nel mercato del lavoro o ad avanzare di carriera per le discriminazioni di cui sono spesso vittime". Le discriminazioni sui luoghi di lavoro, per altro, non accennano a diminuire: “Dai dati pervenuti al nostro contact center (800.90.10.10 e www.Unar.it), nel 2012 – ha dichiarato Marco Buemi, esperto dell’Unar - le discriminazioni nel mondo del lavoro sono state il 37,7% del totale e hanno riguardato per l’85,3% l’accesso all’occupazione. Sono discriminazioni che riguardano persone di origine straniera, disabili e con un diverso orientamento sessuale, soprattutto persone transgender. Ecco perchè diversitalavoro ha voluto dare ampia rilevanza a queste tre categorie svantaggiate”. “È ormai riconosciuto il ruolo che il progetto Diversitalavoro ha acquisito in questi anni nell’offrire ad aziende e candidati una reale opportunità di incontro e scambio tra domanda e offerta di lavoro - hanno concluso i partner del progetto - Rispetto a qualche anno fa, oggi la sensibilità delle aziende nei confronti della diversità è maturata ed è sempre più manifesto il bisogno di strumenti e servizi concreti che favoriscano un reale e proficuo incontro tra domanda e offerta di lavoro. I career forum organizzati da Diversitalavoro rappresentano quindi un appuntamento sempre più apprezzato da aziende e candidati che, in un’unica occasione, possono entrare in contatto con svariate realtà aziendali e mettere in luce il proprio talento e attitudini”. Nel corso della giornata Unar, Fondazione Sodalitas, People e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità hanno inoltre accolto la delegazione di Arbetsförmedlingen – Agenzia governativa svedese impegnata nel favorire l’occupazione, con oltre 320 uffici e 12.000 dipendenti – venuta a Milano per proseguire la best practice Diversitalavoro con l´obiettivo di introdurla anche nel proprio territorio L’agenzia intende infatti organizzare la prima edizione svedese di Diversitalavoro a Stoccolma in autunno. Il prossimo appuntamento con Diversitalavoro è il 26 novembre a Roma. Il sito http://www.diversitalavoro.it/ , nel frattempo, continuerà ad essere aggiornato con le offerte di lavoro delle aziende che aderiscono al progetto.  
   
   
LOMBARDIA E UCRAINA: +5,8% L’EXPORT LOMBARDO 470 MILIONI, IL 27% DEL TOTALE NAZIONALE IN LOMBARDIA UN IMPRENDITORE UCRAINO SU CINQUE IN ITALIA MILANO PRIMA, POI MANTOVA PER IMPORT E VARESE PER EXPORT  
 
Milano, 10 giugno 2013 - Cresce l’export lombardo verso l’Ucraina, che passa dai quasi 445 milioni del 2011 agli oltre 470 del 2012, con una crescita del 5,8 % in un anno. E nel 2013 sono quasi 700 (20% sul totale nazionale) gli imprenditori nati in Ucraina che operano in Lombardia. Prima per interscambio e imprese è Milano, seconda per import Mantova, per export Varese e per imprese di ucraini Brescia. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2013 e 2012 e dati Istat al quarto trimestre 2012 e 2011. Un convegno in Camera di commercio. E dei rapporti commerciali tra l’Ucraina e la Lombardia si è parlato oggi nel corso dell’incontro “Doing Business in Ukraine: Commercial and Industrial Opportunites of Cooperation between Lombardy and Dnipropetrovsk’s Region Smes” organizzato dalla Camera di commercio di Milano con l’azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione. Incontri d’affari per le imprese italiane che operano nei settori: meccanica, lavorazione metalli, pelletteria, moda, agroalimentare e vernici. Incontrano una delegazione di aziende e rappresentanti istituzionali della regione di Dnipropetrovs’k – Ucraina. ”In questo periodo di forte crisi - ha dichiarato Claudio Rotti di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione - le esportazioni risentono meno della recessione: occorre puntare sui nuovi mercati, da cui proviene una domanda in crescita per i nostri prodotti, come nel caso dell’Ucraina. L’incontro di oggi rappresenta un’occasione importante per sviluppare nuove opportunità commerciali”. Import – export. E la Lombardia pesa in Italia: le esportazioni lombarde costituiscono il 26,9% dell’export nazionale verso l’Ucraina (pari ad oltre un miliardo e 700 milioni). Si esportano soprattutto prodotti manifatturieri (oltre 467 milioni di euro), soprattutto moda, macchinari, metalli e chimica. Dall’ucraina arrivano in Lombardia prodotti manifatturieri, con prevalenza di metalli di base e prodotti in metallo, circa 188milioni di euro su un import totale di 378. Milano è prima sia per import (60% lombardo) che per export (40,8%), seguita da Mantova per import (16,6%) e Varese per export (10,5%). Imprenditori ucraini in Lombardia. Milano è la provincia dove la comunità imprenditoriale ucraina è più forte (260 titolari di imprese, 39% del totale lombardo), seguono Brescia e Monza e Brianza. Costruzioni e commercio i settori in cui gli imprenditori ucraini sono più attivi (314 e 105), più della metà sono uomini (55,5%) e quasi uno su nove è under 30 (10,8%).  
   
   
SEMINARIO SUL PROGETTO GI–FEI GIOVANI IMMIGRATI: FORMAZIONE ED ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE”. NELLE MARCHE I GIOVANI STRANIERI STUDIANO DI PIÙ RISPETTO ALLA MEDIA ITALIANA.  
 
Ancona, 10 giugno 2013 - Promuovere il confronto a più livelli tra le politiche d’integrazione, sviluppate in ambito regionale e locale, rafforzare gli scambi di esperienze nei diversi ambiti d’integrazione (inclusione scolastica, sociale e lavorativa) e nei diversi livelli di competenza territoriale (nazionale, regionale, locale). Sono alcuni degli obiettivi principali del progetto “Gi-fei Giovani Immigrati: formazione ed esperienze di integrazione”, cofinanziato dall’Unione europea attraverso il Fondo per l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi, di cui la Regione Marche è partner assieme alla Regione Veneto (capofila), Regione Puglia, Comune di Bologna, tramite l’Istituzione per l´Inclusione sociale “Don Paolo Serra Zanetti” e ai Partner internazionali di Belgio, (Anversa), Francia (Regione Ile de France – Parigi) e Spagna ( Regione di Madrid). Temi affrontati anche questa mattina in Regione nel seminario “Incontro internazionale sull’inclusione sociale e lavorativa dei giovani, scambio di buone prassi” introdotto dall’assessore regionale alla Formazione-lavoro-istruzione , Marco Luchetti che ha voluto sottolineare come nelle Marche al pari di altre realtà come il Veneto, il fattore lavoro sia stato determinante per una ottima integrazione sociale della popolazione straniera ormai arrivata a 133 mila persone secondo i dati del censimento 2011. “ Anche nelle Marche si è triplicato il dato in dieci anni – ha detto Luchetti - con tutte le conseguenze positive e negative che questo fenomeno porta con sé. Da uno sviluppo industriale grazie alla manodopera, alla criminalità organizzata di cui non meravigliarsi, perche anche noi Italiani del resto – ha ironizzato l’assessore – cosa abbiamo portato nei Paesi stranieri quando siamo emigrati, oltre alla nostra forza lavoro? Nella nostra regione restiamo aperti alle buone esperienze e ai progetti che servano a migliorare le condizioni, mantenendo quelle politiche di integrazione che si sono dimostrate vincenti: dall’accoglienza all’integrazione scolastica fino alle politiche abitative. Ora però – ha evidenziato – ci sono fenomeni contrari da non perdere di vista, legati al periodo difficile, come nel settore della Cantieristica, dove la crisi ha spazzato via circa 800 lavoratori stranieri dell’indotto nel giro di pochissimo tempo. Esistono anche una realtà di imprenditori illuminati e territori ospitali, come è stato il caso di Fileni a Cingoli, premiato per la capacità di inclusione sociale, con una fabbrica dove lavoravano insieme ben 49 etnie diverse. Occorre comunque un monitoraggio del fenomeno per capire la tendenza dei flussi migratori e correggere di conseguenza le azioni mirate. Ci auguriamo che vi sia anche il sostegno ai Comuni perché siano messi in condizioni di svolgere efficacemente il loro ruolo sotto l’ aspetto della cittadinanza attiva anche nei confronti degli immigrati lavoratori. “ Il progetto Gi–fei ha come target d’intervento le giovani generazioni di immigrati: minori stranieri e seconde e terze generazioni nella classe di età 15-18 anni, con specifica attenzione ai soggetti a rischio di abbandono scolastico. Nel corso del seminario – dove sono stati presenti i partner di progetto italiani – si è sviluppato un ampio confronto e interazione per individuare le iniziative d’integrazione trasferibili e capaci di supportare la definizione di un modello di governance regionale dell´integrazione sostenibile ed efficace. C’è una forte attenzione anche da parte del privato sociale a collaborare insieme in maniera virtuosa per lo sviluppo di politiche di supporto all’integrazione dei giovani immigrati e contrastare la loro fuoriuscita precoce dal sistema formativo, attuando politiche di inserimento lavorativo. Fabio Montanini dirigente regionale dei Servizi per l’Impiego- Mercato del Lavoro ha presentato le attività progettuali svolte: una ricerca-azione basata sull’analisi desk della metodologia di governance locale in tema di dispersione scolastica ed integrazione sociale e una raccolta dei dati relativi alla domanda/offerta di servizi formativi e delle aree di bisogno dei giovani stranieri e delle loro famiglie. I risultati dell’indagine sul campo realizzata e rivolta agli attori territoriali (enti istituzionali, centri territoriali permanenti, istituti scolastici, etc.), per la rilevazione di buone prassi. Intervenute anche alcune scuole per la presentazione di buone prassi realizzate in materia di contrasto alla dispersione scolastica e per la presentazione di progetti di inclusione socio lavorativa realizzati a favore di giovani immigrati grazie al partenariato pubblico privato ((Patronato Acli e Associazione On The Road). Alcuni dati della ricerca – Nelle Marche sono presenti 133.207 stranieri , pari all’8,6% dei residenti, con una crescita del 200% rispetto al 2001. La tendenza è ad una crescita costante fino ad una previsione del 13,4 % nel 2020. Ancona accoglie 40.508 immigrati, seguono Macerata, 32.314; Pesaro-urbino 32.021; Ascoli Piceno 12.758; Fermo 15.606. I giovani stranieri che nelle Marche non studiano, non si formano e non lavorano nel 2011 erano pari al 15,6% della popolazione tra i 15 e i 29 anni, quota inferiore al dato nazionale ( 25,4%). Nelle scuole secondarie di I grado gli stranieri sono passati da 4.700 nel 2007/8 a oltre 6000 nel 2011/12, cioè il 14% della popolazione scolastica. Analoga tendenza nelle secondarie di Ii grado: da 5.107 a 6.344 , pari al 9,3% del totale. Il tasso di dispersione scolastica dei 14-17enni nelle Marche è minore della media nazionale: 1,9% rispetto al 5%.  
   
   
TORINO- PAGAMENTI PA, SAITTA: “PALAZZO CISTERNA HA GIÀ LIQUIDATO L’80% DELLE FATTURE SBLOCCATE DAL GOVERNO”  
 
Torino, 10 giugno 2013 - Mentre annuncia che entro il mese di giugno tutte le Province italiane avranno liquidato fatture per i 718 milioni di euro concessi dal decreto del Governo, il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta elenca il dettaglio dei pagamenti effettuati da palazzo Cisterna: “prima ancora della conversione in legge del decreto che ci ha liberato 45.5 milioni di euro, abbiamo già pagato fatture per 36,7 milioni, cioè l’80% del totale: 20 milioni di fatture per opere di viabilità e trasporti, 13 milioni di euro per fatture per l’edilizia scolastica, oltre 2.5 milioni di euro per fatture di opere legate a tutela dell’ambiente e del territorio e oltre 1,5 milioni per cultura, turismo e sport”. "A partire dalla prossima settimana - conclude Saitta - avremo il dettaglio dei pagamenti Provincia per Provincia, ma posso già dire che Torino si è distinta per efficienza”.  
   
   
CRESA, I DATI SULL´INDUSTRIA MANIFATTURIERA NEL I° TRIMESTRE 2013  
 
Pescara, 10 giugno 2013 - Quadro congiunturale - L’indagine Congiuntura Economica Abruzzese relativa al primo trimestre 2013 è stata condotta dal Cresa su un campione 424 imprese manifatturiere con almeno 10 addetti operanti nella regione. La conferma delle criticità strutturali che caratterizzano ormai da tempo l’andamento del sistema industriale abruzzese dimostra che la fase di recessione è ancora in pieno corso: per il quinto trimestre consecutivo riportano flessioni su base annua, sia pure di intensità generalmente inferiore a quanto rilevato nel corso del 2012, produzione (-2,1%), fatturato (-1,6%), ordini interni (-2,2%) ed occupazione (-2,7%) e, dopo la variazione positiva degli ultimi tre mesi del 2012, tornano a contrarsi anche export (-0,7%) e ordini esteri (-2,5%). Migliore è nel complesso l’andamento congiunturale: si conferma l’incremento dell’ultimo scorcio dell’anno precedente di produzione (+1,2%), export (+5,7%) e ordini esteri (+6,4%); l’occupazione, dopo un 2012 caratterizzato da decrementi congiunturali, torna sia pur debolmente a crescere (+0,1%); fatturato e ordini interni mostrano variazioni negative (rispettivamente -0,1% e -2,4%). Gli operatori prevedono ulteriori peggioramenti nei prossimi sei mesi. Particolare pessimismo serpeggia nei settori metalmeccanico ed elettromeccanico e nelle industrie della provincia di Pescara. Settori - Sono i mezzi di trasporto, con generali incrementi congiunturali e tendenziali, ad avere il migliore andamento; fa eccezione l’occupazione, che riporta variazioni negative anche se, su base annua, inferiori alla media delle industrie regionali. L’alimentare conferma il trend positivo dello scorso anno, con ulteriori aumenti, se si eccettua la produzione, rispetto ai livelli raggiunti nello stesso trimestre dell’anno precedente. La chimico-farmaceutica e il legno e mobili fanno osservare gli andamenti più decrescenti; il primo, in particolare, registra le peggiori variazioni su base trimestrale di fatturato ed export e flessioni consistenti di tutti gli indicatori ad esclusione dell’occupazione, che aumenta su ambedue gli orizzonti temporali; il secondo mostra diffuse e consistenti contrazioni congiunturali e tendenziali, soprattutto per quanto riguarda la tenuta del fatturato e dei livelli occupazionali. Classe dimensionale - Le grandi imprese (oltre 250 addetti) riportano, nel complesso, le migliori performance. Pur restando critico l’andamento dell’occupazione, fanno registrare variazioni positive tendenziali e congiunturali di produzione, fatturato e ordini interni e buoni incrementi su base trimestrale delle prestazioni sui mercati internazionali. Le imprese di piccole dimensioni (10-49 addetti), mostrano, al contrario, forti difficoltà soprattutto sul mercato nazionale, e fanno registrare incrementi rispetto al primo trimestre 2012 di export e ordini esteri. L’andamento delle medie imprese (50-250 addetti) è caratterizzato da diffuse contrazioni tendenziali e congiunturali di tutti gli indicatori; nonostante ciò sono le medie imprese ad esprimere le aspettative migliori per il prossimo futuro. Il territorio - La provincia di Chieti fa osservare diffusi incrementi sia su base trimestrale che annua, Teramo il peggiore andamento congiunturale, L’aquila quello tendenziale. L’industria pescarese riporta diffuse contrazioni ma mette al contempo a segno i più consistenti incrementi di export.  
   
   
LA CRISI FRENA GLI INVESTIMENTI IN CAUSE RELATED MARKETING  
 
Milano, 10 giugno 2013 – Fondazione Sodalitas ha pubblicato i dati elaborati dall’Osservatorio sul Cause Related Marketing (Crm) in Italia promosso in collaborazione con Nielsen. Nel 2012 gli investimenti lordi in Crm in Italia sono stati pari a 207 milioni di Euro, con una diminuzione del 18,4% rispetto all’anno precedente. Gli annunci pubblicitari di Crm realizzati sono stati 12.791, contro i ben 24.207 del 2011 (-47,1%). Il Cause Related Marketing attualmente vale lo 0,61% del mercato italiano (nel 2011 era lo 0,69%). Ad attrarre la quota percentuale più significativa di investimenti in Crm continua ad essere, anche nel 2012, la carta stampata (il 92,2% tra quotidiani e periodici; nel 2011 era l´82,2%). La crisi ha però inciso sul livello di investimenti in Crm su quasi tutti i media considerati; quelli che ne hanno risentito di più sono la televisione (-67,3%) e la radio (-78,4%). Unico mezzo in controtendenza il cinema, in cui gli investimenti in Crm sono passati da 208.000 euro a 2.148.000 euro. Dal punto di vista dei settori di mercato di appartenenza delle campagne la situazione nel 2012, rispetto al 2011, è molto cambiata: se un anno fa il primato spettava all´abbigliamento (18,5% del mercato), ora in testa alla classifica si posiziona il settore degli alimentari (13,5%; nel 2011 era il 3,5%). Non più nella top ten nel 2012 i settori delle bevande/alcolici (3,8% nel 2011; 1,3% nel 2012) e delle toiletries (4,5% nel 2011; 0,7% nel 2012).  
   
   
INDESIT, SPACCA CHIEDE AL MINISTRO ZANONATO L’URGENTE CONVOCAZIONE DEL TAVOLO NAZIONALE.  
 
Ancona, 10 giugno 2013 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha scritto al ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato – trasmettendo tale comunicazione anche al presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta – per chiedere la rapida ed urgente attivazione del tavolo di competenza nazionale sulla vertenza Indesit dove si possano incontrare sindacati e impresa e dove le istituzioni possano rappresentare le loro posizioni. Spacca ha illustrato le conseguenze che il Piano Italia di Indesit Company avrebbe sul territorio marchigiano sul piano occupazionale, industriale e sociale. Il presidente ha inoltre sottolineato l’urgenza e la priorità di questa vicenda, che coinvolge pesantemente l’occupazione e le prospettive industriali di uno settori di punta del made in Italy. Ha informato infine il ministro sul pieno accordo con il presidente della Regione Campania, Caldoro, circa un’azione istituzionale comune.  
   
   
LODI - DATI SULL´OCCUPAZIONE ANCORA NEGATIVI PER IL II° TRIMESTRE  
 
Lodi, 10 giugno 2013 - A livello nazionale, sono 232mila le entrate previste nel secondo trimestre 2013, a fronte di 196mila uscite di lavoratori, con contratto “autonomo” o “subordinato”. Tuttavia il saldo positivo non altera il quadro di crisi occupazionale che si protrae anche nel prossimo trimestre: sono infatti le assunzioni stagionali, legate all’approssimarsi dei mesi estivi, e indispensabili ai settori commerciali e turistici, a determinare il saldo positivo. Se confrontate con lo stesso periodo del 2012, le previsioni di assunzione delle imprese dell’industria e dei servizi elaborate dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, mostrano esclusivamente variazioni negative: complessivamente sono 55.000 le entrate in meno rispetto allo scorso anno. La nota positiva, parzialmente, è che la quota di entrate di lavoratori subordinati per le quali le imprese appaiono disponibili ad assumere giovani con meno di 30 anni risulta in salita dal 28 al 30%. In particolare nel Lodigiano, nel secondo trimestre 2013, sono previste 300 entrate a fronte di 730 uscite, con un saldo di -430 unità e pari a -1,1%. Rispetto alle 300 nuove assunzioni, 60 riguardano lavori stagionali. Il 27,9% delle assunzioni è prevista per l’industria, mentre il 72,1% nei servizi. In generale, il 56,7% delle posizioni ricercate verterà su profili con esperienza. Per quanto riguarda le qualifiche, il 12,1% dei nuovi assunti saranno universitari, il 44% saranno in possesso di un diploma secondario e il 12,8% di una qualifica professionale. Il 15,1% andrà poi a coprire un ruolo specializzato (come tecnico, professionista o dirigente), il 50% sarà costituito da impiegati, addetti alla vendita e ai servizi, il 21,8% da operai specializzati e il 13,1% da professionisti non qualificati. “Purtroppo l’andamento occupazionale, sia sul fronte nazionale che locale, non consente previsioni positive. Diventano sempre più necessarie misure di sostegno all’occupazione, in particolar modo dirette ad aprire prospettive ai giovani e a ridurre il cuneo fiscale. E’ per questo che la Camera di Commercio di Lodi - in condivisione con le istituzioni e le associazioni di categoria locali - ha attivato un tavolo di confronto in tema di occupazione volto a individuare le modalità di impiego delle risorse stanziate per il sostegno alle Pmi della provincia di Lodi che in questo periodo effettuano assunzioni, in ottica complementare ad eventuali aiuti governativi in tale ambito”, ha dichiarato Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi.  
   
   
INDESIT, CAMPANIA: SÌ AD APPELLO PARTITI SU CONSIGLIO MONOTEMATICO  
 
Napoli, 10 giugno 2013 - "La proposta formulata dai rappresentanti del Pd, Pse, Moderati, Centro Democratico di dedicare un’intera seduta del Consiglio regionale alla questione Indesit mi trova assolutamente d’accordo." Così Fulvio Martusciello, assessore regionale alle Attività produttive della Regione Campania, sulla richiesta di discutere in una seduta monotematica del Consiglio slla crisi che sta vivendo il polo Indesit di Teverola -Carinaro. "La gravità degli effetti del piano previsto dalla Indesit, che porterà ad una drastica riduzione del personale, con conseguenze drammatiche sui livelli occupazionali del territorio casertano, anche per le ricadute sull’indotto, deve portare le forze politiche ad innalzare i livelli di collaborazione e sinergia. "In un momento così delicato - conclude Martusciello - va perseguita fino in fondo, e con il massimo impegno, la strada del dialogo tra le istituzioni, le forze politiche e sociali."  
   
   
VCO, LAGO MAGGIORE CASALINGHI: GRANDE SUCCESSO CON I BUYER STRANIERI  
 
Omegna, 10 giugno 2013 - Si sono appena conclusi i tre giorni di incontri tra operatori esteri ed aziende dei casalinghi organizzati da Fedora, Azienda speciale delle Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola. La missione ha visto la presenza di 20 buyer internazionali, provenienti da Austria, Regno Unito, Ungheria, India, Islanda, Spagna, Repubblica Ceca e Russia e 11 aziende appartenenti all’Associazione temporanea di scopo “Lago Maggiore Casalinghi”: Calder snc, Cerutti Inox srl, Bb&b Casalinghi snc, Metallurgica Motta srl, Spezie & Co, Ruffoni srl, Legnoart srl, Casalinghi Sto srl, Top Moka Italia srl, Metallurgica Ottinetti srl, Eppicotispai srl. Durante il pomeriggio di lunedì (3 giugno 2013 n.D.r.) presso l’Hotel Splendid di Baveno si è tenuto un primo momento di accoglienza tra i buyer e le aziende nello splendido giardino in riva al lago. Giuseppe Calderoni, Presidente di Fedora, ha portato il suo saluto ai rappresentanti delle aziende estere. La parola è passata poi ai rappresentanti ed imprenditori delle aziende che hanno presentato in anteprima le aziende mostrando i prodotti di punta che ci riconoscono in tutto il mondo: dall’oggettistica in legno, alle grattugge, ai macinapepe. A conclusione delle presentazioni Davide Crippa, designer dello studio “Ghigos”, ha coinvolto l’attento pubblico con il suo progetto “Apparecchiare la città” che ha destato la curiosità e l’interesse dei buyer. La missione è stata organizzata con il supporto professionale di “Melting pot” di Rosaria Brambilla, una realtà locale che da mesi opera per l’internazionalizzazione delle nostre aziende. Nei giorni di martedì 4 e mercoledì 5 giugno, l’evento è entrato nel vivo. Durante la mattinata di martedì i buyer sono stati divisi in due gruppi: uno ha iniziato un vero e proprio tour in azienda mentre l’altro ha potuto sviluppare accordi di business direttamente nello showroom predisposto in albergo. Nel pomeriggio, i gruppi si sono scambiati potendo concludere il tour iniziato durante la mattina. Sempre martedì 4 giugno alla sera si è svolta una cena di gala presso il “Piccolo lago” di Mergozzo. Lo chef Marco Sacco ha presentato un menu completamente predisposto al fine di esaltare la particolarità tecniche e stilistiche degli utensili delle nostre aziende, dimostrando come questi oggetti siano in grado di agevolare cuochi professionisti e non nella preparazione delle pietanze dalle più semplici alle più elaborate. La “tre giorni” si è conclusa la mattina di mercoledì (5 giugno 2013 n.D.r.) terminando il tour delle aziende. Durante il buffet finale i buyer hanno potuto lasciare il proprio feed-back dell’iniziativa promuovendo a pieni voti le nostre aziende. L’iniziativa rientra nel progetto “Promuovere l’eccellenza, valorizzare l’innovazione: Lago Maggiore Casalinghi” finanziato a valere sulla Lr 34/2008 da parte della Regione Piemonte  
   
   
ROSSI: “BENE SOLVAY CHE PUNTA SU ROSIGNANO”  
 
Firenze 10 giugno 2013 – “La volontà espressa dal Gruppo Solvay di proseguire la produzione di carbonato di sodio concentrandosi in Europa ed evitando delocalizzazioni esterne è indubbiamente positiva e conferma la centralità dello stabilimento di Rosignano Solvay nella strategia di ricerca di maggiore competitività”. Lo afferma il presidente Enrico Rossi commentando il progetto lanciato il 6 giugno dalla Solvay per rafforzare la propria posizione di leader mondiale della produzione del carbonato di sodio. “Solvay ha interessi importanti in Toscana – prosegue il presidente - che la Regione segue con attenzione, sia relativamente alla Solvay Bario di Massa-carrara, dove sono previsti nuovi investimenti e posti di lavoro diretti ed indiretti attraverso insediamenti di altre imprese, sia per quanto riguarda la possibilità di ulteriori espansioni della Solvay Rhodia di Livorno, sia infine relativamente al consolidamento produttivo ed ambientale di Rosignano Solvay”. “Nei prossimi giorni – annuncia Rossi – incontreremo sia il direttore uscente che il nuovo direttore dello stabilimento Solvay a Rosignano per un approfondimento sulle strategie e le prospettive per le attività attuali, i posti di lavoro e l’indotto. Le recenti decisioni assunte dal Gruppo Solvay, come ad esempio la joint-venture con il gruppo Ineos anch’esso presente a Rosignano, si inseriscono in un quadro di rapporti che ha visto la Regione Toscana impegnata per garantire continuità negli investimenti e negli adeguamenti tecnologici”. Prima della pausa estiva è in calendario anche un incontro con la direzione generale di Bruxelles. “Naturalmente – conclude il presidente Rossi- continuiamo a mantenere la massima attenzione sui temi ambientali, così come abbiamo sempre fatto, in collegamento con il Ministero dell’ambiente e gli Enti locali, puntando a rendere ancora più compatibili produzione, lavoro e tutela ambientale”.  
   
   
PMI: SERRACCHIANI, DISTRETTI VANNO RIPENSATI E RIFONDATI  
 
Trieste, 10 giugno 2013 - "I distretti vanno completamente ripensati, rifondati, anche diversificati dove necessario: alcuni non servono più o vanno accorpati, anche perché devono essere capaci di risolvere questioni operative". Lo ha detto il 6 giugno a Udine la presidente della Regione Debora Serracchiani intervenendo a ´Connecting Event´, la fiera nata con l´obiettivo di promuovere le aggregazioni fra le Pmi rivolte ai mercati internazionali. "I Distretti - ha proseguito Serracchiani - sono nati in un contesto economico completamente diverso ma non sono stati in grado di evolversi, seguendo esempi come quello di Prato il cui Distretto sta diventando un contenitore giuridico, normativo e operativo, per abbattere i costi dell´energia. Riformare questi strumenti operativi - ha concluso - è una delle necessità del nostro territorio". Durante il dibattito, Serracchiani ha anche affrontato i temi legati alla valorizzazione in chiave turistica dell´aeroporto di Ronchi dei Legionari e ha ribadito la necessità di creare un sistema portuale unico che, mettendo in sinergia Trieste, Monfalcone e Porto Nogaro, diventi un hub di servizio di livello nazionale.