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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Giugno 2013 |
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PROVINCIA DI PRATO: AL VIA IL PROGETTO PRATOWIND PER LA VALUTAZIONE DEL POTENZIALE EOLICO NELLE AREE INDUSTRIALI PRATESI LE INFORMAZIONI SARANNO RACCOLTE ATTRAVERSO LA TORRE ANEMOMETRICA ALTA 30 METRI INSTALLATA AL MACROLOTTO |
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Prato, 10 giugno 2013 - C´è una novità per il settore dell´energia
rinnovabile a Prato. Parte infatti il progetto Pratowind, per la valutazione
del potenziale eolico nelle aree industriali pratesi. E’ stata installata al
Macrolotto 1 la torre anemometrica di 30 metri di altezza che in questi giorni
ha iniziato ad inviare le sue preziose informazioni ai ricercatori del
Consorzio di Ricerca Re-cord, dando così il via ad una campagna anemometrica
mirata alla valutazione del potenziale mini e micro eolico nelle zone
industriali della provincia di Prato. Il progetto si avvale del supporto della
Provincia di Prato, settore Ambiente, di Consiag e di Estra, mentre
l’anemometro è ospitato all’interno dell’area del depuratore di Gida.
Il Consorzio Re-cord
(www.Re-cord.org) è un ente di ricerca no-profit partecipato dall´Università di
Firenze. Fondato nell´Ottobre 2010, vuol rappresentare un soggetto snello e in
grado di rispondere velocemente e con competenza alle sollecitazioni che oggi
provengono dal mondo industriale in tema di ricerca sulle energie rinnovabili.
Il vento che soffia sulla
piana è continuamente misurato nella sua intensità e direzione a tre diverse
altezze, permettendo così di ricostruirne con accuratezza il profilo verticale
e di valutare l’energia che si potrebbe estrarre attraverso l’uso di pale
eoliche di piccole dimensioni, silenziose e poco ingombranti.
Le zone industriali sono,
infatti, aree dove l’installazione di impianti micro eolici risulta avvantaggiata
sia sul piano dell’impatto visivo (non esistono generalmente vincoli di
paesaggio), sia sul piano dell’impatto sonoro (benché limitatissimo nel caso
del mini e micro eolico), sia sul piano delle problematiche di allacciamento
alla rete di distribuzione dell’energia elettrica prodotta (è presente in
genere una cabina in media tensione).
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LE RACCOMANDAZIONI TECNICHE PER LA CORRETTA REALIZZAZIONE RELATIVA AI SISTEMI DI EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DOMESTICO ALLA LUCE DELLE RECENTI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE |
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Milano, 10 giugno 2013 -
Assotermica (Associazione produttori apparecchi e componenti per impianti
termici), federata Anima, Cig (Comitato Italiano Gas), e Confindustria Ceced
Italia (Associazione dei produttori di camini e canne fumarie) hanno definito
congiuntamente una serie di raccomandazioni tecniche attuative dell’attuale
legislazione tecnica relativa all’evacuazione dei prodotti della combustione
(pdc) generati dagli impianti di riscaldamento domestico a gas.
Le raccomandazioni, frutto
di un’analisi tecnica oggettiva sono state formulate in considerazione dei
progressi tecnologici degli apparecchi e dei livelli di emissione oggi
raggiungibili con le migliori tecnologie disponibili, nonché nell’ottica di
favorire una rapida ed efficace messa in sicurezza di migliaia di impianti
autonomi con problemi alle vecchie canne fumarie (es. Nei condomini).
Obiettivo delle
raccomandazioni è di evitare che si prolunghi l’attuale situazione di
incertezza interpretativa che potrebbe avere una dannosa deriva, con il rischio
concreto per gli operatori di realizzare impianti non conformi alla regola
dell’arte.
Oggi, con le molteplici
disposizioni in vigore, poco chiare e spesso contraddittorie, è divenuto molto difficile per un
installatore individuare le condizioni per scegliere di proporre
legittimamente l’evacuazione a parete
invece di quello a tetto.
A conclusione di uno studio
approfondito da parte dell’industria e del Cig, le raccomandazioni allegate
elencano, in modo chiaro e sintetico i casi che richiedono l’evacuazione dei
prodotti della combustione sopra il tetto e quelli in cui è invece possibile,
in deroga, scaricare a parete, superando così le difficoltà interpretative
della legislazione vigente.
Inoltre, con occhio attento
ai più recenti sviluppi tecnologici, nelle raccomandazioni vengono anche
considerate le possibilità di utilizzo di generatori ibridi forniti da un
singolo fabbricante, che integrino almeno una pompa di calore e una caldaia a
gas a condensazione con basse emissioni.
Nello spirito di un
approccio pragmatico e chiaro, gli estensori delle raccomandazioni intendono
fornire a tutti i tecnici del settore i riferimenti per operare correttamente.
Ciò è da considerarsi quale
fattivo contributo alla certezza della rispondenza alla regola dell’arte
nell’ambito degli obblighi vigenti.
Raccomandazioni Tecniche per
la corretta realizzazione dei sistemi di evacuazione dei prodotti della
combustione degli impianti di riscaldamento domestico
1. Scopo delle presenti raccomandazioni
Fornire agli operatori di
settore delle raccomandazioni funzionali di carattere tecnico per la
realizzazione di impianti termici conformi alla regola dell’arte.
2. Raccomandazioni tecniche
Gli impianti termici siti
negli edifici costituiti da più unità immobiliari, qualora oggetto di nuovi
interventi, devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi
di evacuazione dei prodotti di combustione, con
sbocco sopra il tetto
dell´edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione legislativa e dalla
normativa tecnica vigente, nei seguenti casi:
· nuove installazioni di impianti
termici, anche se al servizio delle singole unità immobiliari;
· ristrutturazioni di impianti termici
centralizzati;
· ristrutturazioni della totalità degli
impianti termici individuali appartenenti ad uno stesso edificio;
· trasformazioni da impianto termico
centralizzato a impianti individuali.
Qualora si installi un singolo
generatore di calore a gas a condensazione, i cui prodotti della combustione
abbiano emissioni medie ponderate di ossidi di azoto non superiori a 70 mg/kWh
è possibile scaricare a parete nei seguenti casi:
· singola sostituzione di caldaia che
precedentemente scaricava in canna collettiva ramificata;
· singola sostituzione di caldaia che
precedentemente scaricava a parete, anche se al servizio di una singola unità
immobiliare;
· singolo distacco dall´impianto termico
centralizzato;
· nuove installazioni di impianti
termici individuali in edificio assoggettato dalla legislazione nazionale o
regionale vigente a categorie di intervento di tipo conservativo,
precedentemente mai dotato di alcun tipo di impianto termico, a condizione che
non esista camino, canna fumaria o sistema di evacuazione fumi funzionale ed
idoneo, o comunque adeguabile allo scopo;
· singole ristrutturazioni di impianti
termici individuali già esistenti, siti in stabili plurifamiliari, qualora
nella versione iniziale non dispongano già di camini, canne fumarie o sistemi
di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto
dell´edificio, funzionali ed idonei o comunque adeguabili alla applicazione di
apparecchi a condensazione.
Qualora vengano installati
uno o più generatori ibridi (intendendosi con ciò un sistema fornito da un
singolo fabbricante composto almeno da una caldaia a condensazione a gas a
basse emissioni e una pompa di calore), è altresì possibile scaricare a parete
nei seguenti casi:
· trasformazione da impianto termico
centralizzato ad impianti termici autonomi in edificio ad uso abitativo con
numero di piano non superiore a 4;
· trasformazione da impianto termico
centralizzato ad impianti termici autonomi in edificio in precedenza destinato
al terziario/industria avente rapporto S/v non inferiore a 0,15
Sono fatti salvi specifici
provvedimenti restrittivi emessi per motivi igienico sanitari dall´autorità
locale che potrebbero applicarsi in una particolare area/zona del territorio
comunale.
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QUINTO SIMPOSIO ANNUALE SULLA RICERCA ARCHITETTONICA |
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Tampere, 10 giugno 2013 - Dal 28 al 30 agosto 2013 si terrà a
Tampere, in Finlandia, il quinto simposio annuale sulla ricerca architettonica
(Fifth Annual Symposium of Architectural Research).
Le città sono sistemi
dinamici il cui sviluppo spaziale dovrebbe essere inteso come un processo
relazionale e complesso e la nostra società si trova adesso a un punto di
svolta storico. Dalla crescita economica basata sul petrolio e la novità
tecnologica basata sulle Tic, le forze motrici dei processi urbani e le loro
manifestazioni spaziali e architettoniche si evolveranno drasticamente nei
prossimi decenni. La diversità, l´adattabilità e l´innovazione forniranno certamente
un terreno positivo per nuove idee e pratiche a questo riguardo.
Organizzato dalle facoltà
finlandesi di architettura, il Simposio è un incontro annuale per la ricerca
nel settore dell´architettura, il design urbano e la pianificazione. Comprende
interventi a livello internazionale, articoli di ricerca di alta qualità e
opportunità di incontro per ricercatori e professionisti.
Per ulteriori informazioni,
visitare:
http://www.Atut.fi/
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MILANO: EDILIZIA. ACCORDO TRA COMUNE, ANCE E SINDACATI: PIÙ SICUREZZA NEI CANTIERI, TRASPARENZA DEGLI APPALTI, APPLICAZIONE DEI PROTOCOLLI |
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Milano, 10 giugno 2013 - Cantieri più sicuri per i lavoratori come
previsto dal contratto dell’edilizia, concreta attuazione dei protocolli del
settore, maggiore trasparenza negli appalti, maggior controllo sull’operato
delle imprese anche in relazione al costo finale di un´opera. Queste le principali
proposte contenute il 6 giugno in un Avviso comune sull’edilizia privata di
Ance e Cgil, Cisl e Uil e accolte da Palazzo Marino.
“L’amministrazione – ha
dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica ed Edilizia privata Ada
Lucia De Cesaris - ha già recepito le questioni sollevate oggi da Ance e dai
sindacati in alcuni provvedimenti che riguardano gli appalti pubblici e le
opere di urbanizzazione primarie e secondarie, che inseriremo anche nel
Regolamento edilizio. Per garantire una migliorare l´attuazione dei protocolli,
insieme a tutti gli enti, dovremo lavorare per incrementare le attività di
controllo. Potrebbe, quindi, essere utile individuare nuovi strumenti e
modalità per rendere più efficace la collaborazione degli enti coinvolti”.
“I contenuti dell´Avviso
comune sono già stati recepiti in gran parte anche negli accordi per i cantieri
di Expo. Insieme a sindacati e imprenditori condividiamo diversi tavoli di
monitoraggio di questi accordi. L´amministrazione è al lavoro da mesi sui temi
che gli operatori del settore edile ci sottopongono – ha dichiarato l’assessore
alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani: – è difficile, però, che il
rilancio del settore passi dal solo lavoro sulle regole. È necessario anche che
gli Enti locali possano tornare a investire: in questo senso va la richiesta di
deroga del patto di stabilità avanzata dal Comune nelle scorse settimane”.
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TERREMOTO/EMILIA - CONTRIBUTO PER L´AUTONOMA SISTEMAZIONE, ECCO LE NOVITÀ PER I NUCLEI FAMILIARI CHE NE USUFRUIRANNO DAL 1 AGOSTO 2013. STANZIATI PER IL NUOVO CAS 55 MILIONI DI EURO. PER OTTENERE IL NUOVO CONTRIBUTO SARÀ NECESSARIO POSSEDERE DETERMINATI REQUISITI E PRESENTARE DOMANDA ENTRO IL 31 LUGLIO |
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Bologna, 10 giugno 2013 - Contributo
per l’autonoma sistemazione, cambiano le regole a partire dal 1 agosto 2013:
stanziati ulteriori 55 milioni di euro, definiti i requisiti.
Un’ordinanza del commissario
per la Ricostruzione Vasco Errani ( la numero 64 del 2013 disponibile sul sito
www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione “gli atti per la
ricostruzione”), spiega i criteri, le procedure e i termini per ottenere il
contributo destinato ai nuclei familiari sgomberati dalle proprie abitazioni in
seguito alle scosse sismiche del maggio 2012.
I nuclei familiari che hanno
beneficiato del contributo erano inizialmente oltre 15.400 (ad agosto 2012),
scesi a 10.500 in questi ultimi mesi.
Presupposto fondamentale per
percepire il nuovo Cas resta l’impegno, da parte del richiedente, a ristabilire
l’agibilità dell’abitazione. Se il richiedente è un affittuario la sua domanda
deve essere sottoscritta anche dal proprietario che si impegna a fare i lavori
e a proseguire il contratto di locazione al ripristino dell’agibilità. In
assenza di tale dichiarazione del proprietario dell’abitazione il nuovo Cas
viene erogato fino al 31 dicembre 2013.
Col provvedimento si
confermano i massimali e le modalità di erogazione del contributo, che
continuerà ad avere cadenza bimestrale: 200 euro mensili per ogni componente il
nucleo familiare. E’ previsto inoltre un contributo aggiuntivo di 100 euro
mensili per persone portatori di handicap o disabili con una percentuale di
invalidità non inferiore al 67%, persone con più di 65 anni, minori di 14 anni.
Nel caso di nuclei composti da una sola persona il contributo è stabilito nella
misura di 350 euro mensili. Il contributo non potrà comunque superare un
massimo di 900 euro mensili per nucleo familiare.
I nuclei familiari possono
percepire fino al 31 luglio 2013 l’attuale contributo, ma bisogna
obbligatoriamente presentare entro la stessa data una “domanda per la
prosecuzione del nuovo contributo per l’autonoma sistemazione”, possedendo i
requisiti necessari.
Il Cas dal 1 agosto 2013 non
prosegue per:
a) il nucleo familiare che
dichiari nel modulo di domanda di prosecuzione del contributo per l’autonoma
sistemazione di non voler effettuare i lavori e di non prevedere il rientro
nell’abitazione inagibile o che è rientrato nell’abitazione sgomberata senza
aver effettuato i lavori o comunque i lavori previsti dalle ordinanze
commissariali per la ricostruzione;
b) assegnatari di un
prefabbricato modulare abitativo rimovibile (Pmar), un prefabbricato modulare
rimovibile rurale (Pmrr), di in un alloggio in affitto in applicazione
dell’ordinanza commissariale n. 25/2012 o alloggiato in una struttura
alberghiera con oneri a carico della pubblica amministrazione;
c) il nucleo familiare
trasferito da un alloggio Acer inagibile a un altro alloggio Acer, le persone
trasferite da una casa di riposo inagibile o da una struttura socio-sanitaria
inagibile ad altra struttura di riposo o socio-sanitaria;
d) il nucleo familiare che
abbia sciolto (risolto/rescisso) il contratto di locazione o di comodato d’uso
e non intenda rientrare nell’abitazione anche se il proprietario si impegna ad
effettuare i lavori per il ripristino dell’agibilità;
e) i nuclei familiari che
hanno disponibilità di un alloggio di proprietà nel comune di residenza o in un
comune confinante.
F) il nucleo familiare che
abbia provveduto alla vendita dell’abitazione sgomberata in data antecedente al
ripristino dell’agibilità.
Il contributo potrà essere
erogato anche oltre la scadenza del termine dello stato di emergenza poiché la
sua durata è strettamente connessa ai tempi necessari per il ripristino
dell’abitazione danneggiata. Ai Comuni resta attribuito il grande impegno della
gestione delle domande, della erogazione dei contributi e dei controlli.
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PRIMA ANALISI QUALITATIVA SEMESTRALE DEL SETTORE EDILE IN PROVINCIA DI SALERNO: COMPARTO ALLO STREMO E A RISCHIO-USURA IL PRESIDENTE LOMBARDI: SUBITO UN MONITORAGGIO DEGLI ESTRATTI CONTO |
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Salerno, 10 giugno 2013 - L’edilizia
salernitana è allo stremo: soprattutto per le Pmi dilaga il rischio usura, le
lungaggini della pubblica amministrazione rendono il quadro congiunturale
ancora più sfavorevole, è forte la diffidenza verso prospettive di ripresa nel
breve-medio periodo. Sono alcuni dei dati emersi dalla prima “Analisi
Qualitativa su base semestrale delle dinamiche del settore edile in provincia
di Salerno” (riferita al I e al Ii semestre 2013), presentata questa mattina
nella sede Ance di via Galloppa.
L’analisi ha voluto
descrivere scientificamente la percezione che gli imprenditori dell’edilizia hanno
rispetto alle problematiche che affrontano quotidianamente ed alle previsioni
in relazione al termine temporale di sei mesi.
Lo studio si è avvalso
dell’apporto dei docenti di Economia Politica all’Università degli Studi di
Salerno, Pasquale Persico e Paolo Coccorese, del giornalista economico Ernesto
Pappalardo e della struttura interna dell’Ance coordinata dal direttore
Giovanni Veneri.
Questi alcuni dei dati
illustrati dal prof. Paolo Coccorese: delle 70 aziende intervistate, più della
metà (54,3%) ha previsto diminuzioni di fatturato nel secondo semestre del 2013
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; il 40% prevede una situazione
stazionaria, ed appena il 5,7% ipotizza un aumento. Per quanto riguarda
l’occupazione, il 51,4% delle imprese prevede flessioni, il 44,3% una
situazione stazionaria ed il 4,3% una crescita.
L’84,3% degli intervistati
ha lamentato una pesante flessione degli investimenti pubblici e la mancanza di
un disegno generale di sviluppo economico provinciale e regionale, il 78,6%
l’incompetenza e la scarsa responsabilità dei quadri della pubblica
amministrazione e l’85,7% ha denunciato il rischio-usura quale diretta
conseguenza del credit-crunch (percentuale che sale all’89,1% per le imprese
con livelli di fatturato inferiori ai 5 milioni di euro).
«Riteniamo che in questo
momento estremamente delicato – ha commentato il presidente di Ance Salerno,
Antonio Lombardi - le amministrazioni locali abbiano perso la bussola: con
questa indagine e l’impegno che ne seguirà vogliamo quindi svolgere un ruolo di
indirizzo nella pianificazione di politiche di rilancio dell’economia e
specificamente del settore. Non vogliamo piangerci addosso: ma quasi la metà
dei posti di lavoro persi nell’ultimo anno appartengono all’edilizia ed è
quindi da qui che occorre ripartire. Il credit crunch pesa enormemente sulle
prospettive di ripresa: nel 2012 i prestiti alle imprese sono diminuiti di 44
miliardi e non è un caso che oggi quasi l’86% degli imprenditori salernitani
lamenti il rischio-usura»
«Abbiamo deciso di attivare
sollecitamente un’azione di monitoraggio per segnalare tutti quegli addebiti –
interessi, spese, oneri vari – che fanno lievitare i tassi oltre le soglie
d’usura – ha aggiunto ancora il presidente Lombardi - Abbiamo già un costo del denaro
insostenibile: 9,8% in media, a fronte di un tasso Bce dello 0,5%. Vogliamo
capire le ragioni di questo spread. Occorre inoltre sbloccare subito i cantieri
fermi ed avviare un piano che preveda, come impone l’Ue, investimenti annui in
Campania per 1,2 miliardi di euro. È il momento delle scelte: non si può più
tergiversare nell’adottarle».
«E’ stato importante – ha
aggiunto il direttore dell’Ufficio Studi Ance Salerno, Ernesto Pappalardo –
avere la percezione delle problematiche sollevate dalle aziende del comparto.
Occorre ora un tavolo condiviso super partes per il monitoraggio dei rapporti
delle aziende con gli istituti di credito e degli estratti conto per denunciare
addebiti anomali».
«La nostra – è il commento
del professor Pasquale Persico - è una situazione di stallo recessivo: un
quadro di estrema difficoltà, una sorta di labirinto in cui gli economisti
delle varie scuole non sono riusciti e non riescono a districarsi. Occorre
un’operazione politica, culturale e tecnica partendo dall’accesso al credito e
dal credit crunch. Non è tollerabile, come pure avviene, che le banche accompagnino
la concessione di prestiti e affidamenti con l’acquisto, praticamente imposto,
di derivati e altri prodotti finanziari. Anche questa è usura».
«Occorre trovare
sollecitamente il modo per uscire dalla crisi – è stato il commento del
direttore di Ance Salerno, Giovanni Veneri -
L’ance sta svolgendo e continuerà a svolgere un ruolo propulsivo sia
nell’utilizzo dei fondi europei sia nei programmi di riqualificazione urbana e
nella valutazione economica dei progetti d’intesa con l’Università».
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480 MILA EURO PER RECUPERO PATRIMONIO STORICO – ARCHITETTONICO E INFORMAZIONE TURISTICA DEL COLOGNESE |
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Venezia, 10 giugno 2013 -
Arrivano quasi 480 mila euro
complessivi per interventi di recupero, riqualificazione e valorizzazione del
patrimonio storico – architettonico legato al mondo rurale e per l’informazione
sulle attività turistiche del colognese. La Giunta regionale ha infatti
approvato, su iniziativa dell’assessore all’agricoltura Franco Manzato, due
nuovi bandi che per queste finalità riaprono i termini per presentare
specifiche domande di contributo nell’ambito del Progetto Integrato di Area
Rurale “04 – del Colognese”, che ha come soggetto capofila il Comune veronese
di Cologna Veneta e al quale aderiscono anche i Comuni di San Bonifacio,
Arcole, Zimella, Veronella, Pressana e Roveredo di Guà.
“I Piar – ha ricordato
Manzato – sono partenariati pubblici privati che hanno il compito di elaborare,
promuovere e dare attuazione a strategie di sviluppo locale attraverso appositi
Progetti Integrati, previsti dal Programma di Sviluppo Rurale del Veneto, che
si applicano alle aree non interessate dall’attuazione di Programmi di Sviluppo
Locale previsti dall’Asse 4 – Leader”. I nuovi Bandi sono resi possibili grazie
alla riallocazione di risorse residue e non utilizzate per precedenti
iniziative Piar attivate lo scorso anno.
Il Bando per gli interventi
di recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico –
architettonico legato al mondo rurale mette a disposizione circa 440 mila euro.
Possono presentare domande, nei 90 giorni successivi alla pubblicazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione, imprenditori agricoli (Livello di aiuto 50
per cento), persone fisiche e persone giuridiche (40 per cento), enti pubblici
(100 per cento), Onlus (75 per cento). Sono ammissibili interventi di:
manutenzione straordinaria; restauro e risanamento conservativo ; nei casi di
ricostruzione di fabbricati crollati, ristrutturazione edilizia.
Quanto all’informazione
turistica sono a disposizione 40 mila euro complessivi. Gli interessati avranno
30 giorni di tempo per presentare le domande dopo la pubblicazione del Bando
nel Bollettino Ufficiale della Regione. Il livello di aiuto è pari alla metà
della spesa ritenuta ammissibile, percentuale che sale all’80 per cento per i
soggetti pubblici a condizione che l’intervento risulti finalizzato a
promuovere ed incentivare la conoscenza dell’offerta di turismo rurale in
termini generali e diffusi.
I Bandi verranno pubblicati
sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione del Veneto. Il
Partenariato Rurale provvederà inoltre alla loro pubblicazione: sul sito
internet del Pia-r (www.Piarcolognese.it), nella sezione “Download” insieme a
tutta la documentazione; su almeno un quotidiano locale o altro periodico; sui
siti internet dei Comuni soci del Partenariato. Tutti gli interventi dovranno
essere realizzati entro il 31 dicembre 2014.
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TRENTO E BOLZANO UNITE SULLA STRADA DELLA QUALITÀ |
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Trento, 10 giugno 2013
- "È vero: qui passa un confine. Lo
capisci dalla lingua ma anche dall´architettura. Ma credo che la ricchezza di
un territorio dipenda dalla ricchezza delle identità che lo compongono".
Ha esordito cosí Alberto Pacher, nella sua duplice veste di presidente della
Provincia autonoma di Trento e di presente della Regione Trentino Alto Adige
Suedtirol al convegno "A Nord di Trento, a Sud di Bolzano" organizzato
il 6 giugno a Termeno da una serie di soggetti quali Inu, ordini
degli architetti, Ambiente trentino e Comunità della Rotaliana.
Rivolto ad amministratori e
professionisti, l´incontro poneva al centro pro e contro del confine
provinciale sullo sfondo di un ripensamento del ruolo della regione. Alle
spalle molti esempi di fruttuosa collaborazione già attuati e - all´orizzonte -
le nuove possibilità, cui Pacher ha fatto cenno, aperte dalla visione condivisa
tra i tre territori che hanno dato vita all´Euregio: Innsbruck, Bolzano e
Trento.
"Le nostre due province
- ha ricordato Pacher - hanno costruito una forma di collaborazione molto
positiva, contrassegnata da una giusta dose di sana competitività. Ci sono
naturalmente molti margini di miglioramento: pensiamo al traffico, ad esempio,
e ad un corridoio che viene attraversato ogni anno da 47 milioni di tonnellate
di merci. Questi temi non possono essere affrontati singolarmente".
Secondo Pacher l´impegno
alla collaborazione non deve venire meno, poiché sarebbe un errore "dare
per scontato tutto. Occorre continuare a lavorare. Trovare tutti gli strumenti
per incrementare le interconnessioni, anche attraverso la mobilità
alternativa". Un esempio? La pista ciclabile che percorre l´asta
dell´Adige e che solo nella zona di Trento misura due milioni di passaggi ogni
anno. Ed il bello è che chi la percorre non percepisce differenze stridenti ma
piuttosto una continuità tra Bolzano e Trento: "Merito - ha concluso
Pacher - di una scelta esigente di sviluppo che ha posto in primo piano anche
una domanda di qualità"
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ALER,GIUNTA REGIONE LOMBARDIA PROROGA CDA FINO AD APPROVAZIONE LEGGE |
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Milano, 10 giugno 2013 - La
Giunta Regionale in segno di attenzione
e di rispetto nei confronti
del Consiglio Regionale che martedì
prossimo discuterà il
Progetto di Legge n. 36 - che definirà i
nuovi criteri per la nomina
dei commissari delle Aler - oggi ha
deciso di affidare
l´ordinaria amministrazione delle Aler ai Cda
uscenti per il tempo
strettamente necessario al Consiglio di
approvare il citato Pdl. La
decisione è stata assunta al fine di
assicurare la continuità amministrativa delle Agenzie. |
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PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI DEL MERCATO INTERNO TROVANO UN ACCORDO SU UNA SERIE DI DIRETTIVE DI PRODOTTO |
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Strasburgo, 10 giugno 2013
- Un accordo provvisorio sulle otto
direttive di sicurezza dei prodotti aggiornati, come gli ascensori, degli
esplosivi per uso civile e di apparecchiature elettriche, è stato raggiunto dai
deputati del mercato interno e negoziatori del Consiglio Mercoledì scorso.
Questo accordo significa più chiare le etichette per i consumatori, meno
burocrazia per le imprese e una migliore sorveglianza del mercato.
"Sono molto felice che
l´accordo finale è stato raggiunto su questo pacchetto legislativo, che si
compone di 1000 pagine ed è stato negoziato oltre 18 mesi. La notizia migliore
è che la nuova disciplina e più sicuri saranno rapidamente messe in atto per
una vasta gamma di prodotti che copre quasi tutti i prodotti elettronici di
consumo, come ad esempio telefoni o ferri da stiro, impianti di risalita così
come esplosivi o altri prodotti destinati ad un impiego professionale.
Consumatori potranno ricevere una migliore protezione, come gli impatti relativi
alla salute dei nuovi prodotti saranno più rigorosamente controllati.
Produttori europei saranno protetti in un modo più coerente nei confronti degli
importatori canaglia di prodotti pericolosi provenienti da paesi terzi. Ho
fatto in modo che una soluzione equilibrata stato concordato su una serie di
disposizioni di legge ", ha detto il relatore Zuzana Roithová (Ppe, Cz).
Il pacchetto consiste di
otto direttive di prodotto stabilisce le norme armonizzate sui rendendo la
seguente disposizione sul mercato: strumenti per pesare a funzionamento non
automatico, strumenti di misura, i vasi semplici a pressione, ascensori, degli
esplosivi per uso civile, apparecchiature elettriche, apparecchiature destinati
ad essere utilizzati in atmosfere esplosive e apparecchi con requisiti di
compatibilità elettromagnetica. L´allineamento di queste direttive di prodotto
per un nuovo quadro legislativo stabilisce le norme comuni relative ai
requisiti di conformità del prodotto, di accreditamento e vigilanza del
mercato.
Chiare le etichette -
I deputati assicurato che
l´istruzione e l´informazione che accompagna i prodotti menzionati, comprese le
loro etichette, devono essere chiare, comprensibili e intelligibili.
Al fine di aumentare la
trasparenza, gli operatori economici saranno incoraggiati a includere nei loro
prodotti non solo postali, ma anche il loro indirizzo web, secondo l´accordo.
Inoltre, i recapiti degli operatori economici devono essere messi in una lingua
facilmente comprensibile per gli utenti finali e le autorità di vigilanza del
mercato.
Ridurre la burocrazia -
Negoziatori del Parlamento
raggiunti che gli operatori economici saranno in grado di beneficiare di meno
burocrazia, fornendo la possibilità per loro di presentare, su richiesta delle
autorità di sorveglianza del mercato, tutta la documentazione necessaria a
dimostrare che di risalita e le apparecchiature elettriche di altri prodotti
dalla confezione, rispettare il diritto comunitario rilevante non solo in forma
cartacea, ma anche attraverso i mezzi elettronici. Esso si applica inoltre alla
dichiarazione di conformità Ce - un documento che costituisce una prova che il
prodotto è in linea con i requisiti essenziali di sicurezza.
I deputati hanno anche
creato la possibilità per i produttori di strumenti di misura per scegliere se
un ente esterno o organismo in-house interna accreditata sarebbe controllare se
i loro prodotti soddisfino il livello di qualità dichiarato. Questa possibilità
permetterà produce ricevere feedback dettagliato molto più rapidamente nel
processo di produzione per migliorare i loro prodotti.
Migliore sorveglianza del
mercato -
I deputati propongono anche
di aumentare la sorveglianza del mercato nel commercio elettronico, chiedendo
che tutti gli obblighi imposti agli operatori economici di tali direttive
devono essere applicate anche nel caso di vendita a distanza.
L´accordo consente inoltre
di dotare le autorità di vigilanza del mercato con ulteriori strumenti per
sanzionare gli operatori economici che non rispettano le nuove regole.
Prossimi passi -
Il testo concordato
provvisoriamente deve ancora essere adottato formalmente dal Coreper e il
mercato interno e la protezione dei consumatori. Il Comitato sarà probabilmente
votare l´accordo prima della pausa estiva, preparando così il voto in piena
Casa in ottobre.
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OGGI INCONTRO COL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANTONIO TAJANI PRESSO UNIONCAMERE DEL VENETO |
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Venezia, 10 giugno 2013 – Unioncamere del Veneto –
Eurosportello Veneto organizza un tavolo di lavoro con Antonio Tajani,
Commissario Europeo per l’Industria e l’Imprenditoria e vicepresidente della
Commissione Europea, in programma lunedì 10 giugno, a partire dalle ore 15.00,
presso la sede di Unioncamere del Veneto, Pst Vega via delle Industrie
19/C Marghera-venezia.
L’incontro, al quale
prenderanno parte anche Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e
Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto, vuole approfondire
assieme ad imprese ed enti locali alcuni temi relativi a ritardi dei pagamenti
alle imprese, made in a garanzia dei consumatori, sviluppo e crescita
economica, accesso al credito.
La presenza del Commissario,
che porterà le posizioni e novità a livello europeo, rappresenta un’importante
occasione per avanzare concrete proposte sugli argomenti di discussione.
All’incontro, che metterà
insieme esponenti delle istituzioni e aziende private, sono stati invitati fra
gli altri i rappresentanti del Sistema camerale regionale, i sindaci dei Comuni
capoluogo del Veneto, i presidenti delle Province del Veneto, le associazioni
regionali di Confartigianato, Confederazione Italiana Agricoltori,
Confagricoltura, Confcommercio, Confindustria, Confesercenti, Associazione
Artigiani Riuniti, Confapi, Confcooperative, Associazione Allevatori, Legacoop,
Veneto Agricoltura, Associazioni Consumatori, Ance, Anci.
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VERSO LA SOSTENIBILITA’ INDUSTRIALE: L’IMPIANTO PILOTA DI “DE-MANUFACTURING” DI ITIA-CNR |
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Milano, 10 giugno 2013 - Presso
l’Area della Ricerca del Cnr di Milano, il prossimo 11 giugno, si inaugura il
nuovo impianto pilota di “De-manufacturing” per il trattamento integrato di
prodotti meccatronici a fine ciclo vita, concepito, progettato e sviluppato
dall’Istituto di Tecnologie Industriali e di Automazione, nell’ambito
dell’Accordo Quadro tra Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Lombardia.
L’impianto pilota di
“De-manufacturing” è caratterizzato da soluzioni di automazione flessibile e da
metodologie progettuali e gestionali innovative ed è finalizzato a favorire lo
sviluppo di una nuova categoria di fabbriche che rispondono alle strategie di
sostenibilità del manifatturiero, relative alla fase della de-produzione di
prodotti meccatronici.
In particolare, l’impianto
pilota, composto da tre celle di lavoro integrate, è in grado di supportare il
remanufacturing di prodotti meccatronici e il riciclo dei materiali che li
compongono, implementando la strategia ottimale in funzione del valore residuo
di prodotti, componenti e materiali.
In occasione dell’evento
inaugurale, presso la sede Itia-cnr di Milano, in Via Bassini 15, l’Istituto ha
organizzato un convegno che affronterà il tema delle politiche per la ricerca e
l’innovazione nel settore manifatturiero, a livello nazionale e regionale;
verranno, altresì illustrate le attività di ricerca correlate all’impianto
pilota di “De-manufacturing” e l’Accordo Quadro tra Cnr e Regione Lombardia che
ne ha reso possibile la realizzazione.
Il presidente del Cnr, prof.
Luigi Nicolais, terrà l’intervento di apertura del convegno dal titolo:
"La valorizzazione della ricerca a supporto dell’innovazione".
E’ prevista una sessione
pomeridiana in cui vari stakeholder, industriali, scientifici e istituzionali,
avranno l’opportunità di confrontarsi su
temi di frontiera, riguardanti la sostenibilità dell’industria
manifatturiera.
La partecipazione all’evento
è su invito.
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VENETO: LA GUERRA DEI DAZI UE-CINA RISCHIA DI ESSERE PAGATA DAL VINO VICENTINO, TRA QUELLI ITALIANI IL PIÙ VENDUTO NEL MERCATO CINESE. I TEDESCHI SCARICANO SU DI NOI LA DIFESA DEI LORO PANNELLI SOLARI: A TUTTO C’È UN LIMITE |
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Venezia, 10 giugno 2013 - “La guerra dei dazi tra Cina e Ue rischia di
colpire Vicenza con una stangata di cui non abbiamo nessun bisogno”. Perentorio
Roberto Ciambetti, assessore regionale al bilancio e alla cooperazione
transnazionale, davanti alla ritorsione di Pechino che, in reazione ai dazi
comunitari europei sui pannelli solari made in China, ha annunciato
un’inchiesta sulle importazioni di vino dall’Europa, con il rischio di un
aumento dell’imposizione fiscale risultato per altro auspicato dai produttori
cinesi, i quali, in misura sempre crescente, accusano Bruxelles di invadere il
mercato cinese con prodotti sovvenzionati.
“Attualmente il vino
italiano più conosciuto e venduto in Cina è il Freschello, marchio ideato dalla
Cantina Cielo di Montorso e che la Cantina sociale dei Colli Berici oggi è
riuscita a imporre al mercato – spiega Ciambetti –. L’anno scorso sono state
commercializzate oltre 200 mila bottiglie a un prezzo medio di 50 Renminbi,
circa 6 euro al litro. I consumatori cinesi hanno fatto salire nel 2012 il
consumo di vino a 18 milioni di ettolitri, di cui 4,3 importati dall’Europa e
1,7 dalla sola Francia, a cui segue la Spagna e quindi l’Italia, per un export
di circa 77 milioni di Euro anno, in crescita costante e in cui, appunto, il
Freschello fa la parte del leone, trainando in realtà il prodotto Veneto. Chi
ha seguito l’ultimo Vinitaly a Verona ricorderà come la Cantina sociale dei
Colli Berici ha fatto da apripista, creando una fama di qualità ai nostri vini,
non solo al Prosecco, ma anche a prodotti di nicchia come i vini biologici”.
Dopo la presa di posizione
dell’assessore regionale all’agricoltura, Franco Manzato, anche Ciambetti
sottolinea la necessità di tutelare la nostra esportazione. “Per capire la
partita in gioco – ha continuato Ciambetti – Yesmywine, il colosso cinese delle
vendite online di vino, cui fa capo il 60% del commercio elettronico enologico
in Cina, riesce a vendere fino a 120 mila bottiglie di vino al giorno ai 6
milioni di utenti registrati, e stiamo parlando solo di commercio online. Per
la nostra agricoltura, quindi, è un mercato di straordinaria importanza.
Aumentare i dazi sul nostro vino significa mettere a rischio quel rapporto
qualità-prezzo che ha permesso ai nostri prodotti di imporsi. Il caso del
Freschello è paradigmatico, visto che i cinesi notoriamente preferiscono il vino rosso al bianco, ma
davanti ad un prodotto di qualità, ad un prezzo adeguato, come appunto quello della cantina dei Colli
Berici hanno modificato le loro abitudini”. “Le preoccupazioni espresse dal
collega Manzato, dunque, non solo mi vedono d’accordo pienamente, ma con ancor
più forza bisogna agire per difendere la nostra economia – ha concluso
Ciambetti –. I tedeschi, dopo averci fatto digerire le loro insane politiche di
austerità che hanno portato anche il Fmi a recitare il mea culpa, ora, per difendere la loro produzione di
pannelli solari, hanno scatenato una bagarre con Pechino e la stanno facendo
pagare alle nostre aziende agricole di qualità. A tutto c’è un limite”.
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COMMERCIO ESTERO, AL MISE INCONTRO ICE- AZIENDA LEADER CINESE ACCORDO FAW-TWB PEZZAIOLI PER REALIZZARE RIMORCHI SPECIALI |
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Roma, 10 giugno 2013- Si è
svolto il 7 giugno al Ministero dello Sviluppo economico un incontro tra una
delegazione del Dicastero guidata dal Presidente dell’Agenzia Ice, Riccardo
Monti, e una delegazione della Società Faw, leader mondiale e prima impresa in
Cina nel settore camion e rimorchi per trasporti speciali.
L’azienda cinese si trova in
missione in Italia per negoziare con la Twb Pezzaioli Truck l’accordo finale
per la realizzazione in Cina della prima fabbrica di rimorchi per trasporto
animali secondo le regole europee, al fine di garantire la sicurezza nel
trasporto degli animali ed il food safety dell’intera filiera. Tutta la
produzione sarà realizzata con licenza e sotto controllo del gruppo italiano.
L’accordo tra Faw-twb
Pezzaioli è il risultato di una lunga trattativa, sulla scia del memorandum
d’intesa tra i governi italiano e cinese del 2006, nel quale la filiera suinicola Twb era inclusa
tra i progetti prioritari.
Si tratta di un’opportunità
per le Pmi italiane, a conferma della capacità di entrare da protagoniste in un
settore altamente strategico quale quello del food safety e della filiera
suinicola.
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GIUGNO ALLA FAST: LICENSING E TRASPORTI AD ENERGIA PULITA |
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Milano, 12 giugno 2013 - Sono
due gli eventi principali proposti dalla Fast nel mese di giugno, entrambi
nell’ambito dell’attività per la rete Enterprise Europe Network.
Lunedì 11 giugno pomeriggio
è dedicato alle Strategie di licensing; venerdì 21 mattina è la volta del
Pacchetto Energia pulita per i trasporti della Commissione europea.
Strategie di licensing -
L’andamento dello sviluppo
tecnologico porta ad una sempre più rapida obsolescenza delle tecnologie e dei
prodotti sui mercati, rendendo più cruciale per la competitività delle imprese
l’accorciamento dei tempi di sviluppo dei trovati. Di qui l’utilità di
ricorrere all’acquisizione di brevetti e licenze al fine di ampliare e
aggiornare tempestivamente processi e prodotti oppure, all’inverso, valorizzare
la proprietà industriale aziendale attraverso la concessione di licenze a
terzi.
La prima sezione del
seminario offre un inquadramento delle questioni di carattere generale e
giuridico dei contratti di licenza, distinguendo le diverse tipologie di
oggetti: brevetto, disegno, know how, copyright, marchio. La seconda parte è
dedicata a testimonianze di casi concreti relativi ai problemi specifici della
negoziazione delle due principali tipologie di oggetti di licenza: i brevetti e
il software.
Energia pulita per i
trasporti: il ruolo dell’idrogeno nella strategia europea e le opportunità per
l’Italia -
Nella mattinata del 21
giugno alla Fast si discute del Pacchetto energia della Commissione europea.
Ricordando che il sistema dei trasporti nell’Unione dipende per il 94% dal
petrolio; l’84% di questo “oro nero” deriva dalle importazioni con un costo
stimato di 1 miliardo di € al giorno, senza considerare il crescente impatto
negativo sull’ambiente.
Il 24 gennaio 2013 è stato
pubblicato il pacchetto “Energia pulita per i trasporti”. C’è la volontà di
superare gli ostacoli che limitano l’utilizzo dei nuovi carburanti: l’elevato
costo dei veicoli, il basso livello di accettazione dei consumatori, la carenza
di stazioni di ricarica e rifornimento. Le misure riguardano: energia
elettrica, biocarburanti, gas naturale liquefatto e compresso, gas di petrolio
liquefatto.
E naturalmente l’idrogeno!
Relativamente a tale vettore Germania e Danimarca, in parte anche l’Italia,
dispongono di un certo numero di stazioni di rifornimento. Bisogna però
collegare tra loro le strutture esistenti e formare una rete soggetta a norme
condivise e omogenee per garantire la mobilità dei veicoli a idrogeno.
L’incontro con la Direzione
generale “Move”, promosso da Fast in qualità di partner di Enterprise Europe
Network, con la collaborazione di H2it, Associazione italiana idrogeno e celle
a combustibile, è finalizzato da un lato a far conoscere il pacchetto energia
della Commissione e a verificarne l’applicabilità in Italia specialmente per il
vettore idrogeno; dall’altro canto si cerca di fotografare la situazione nel
nostro paese, raccogliere le proposte e gli impegni delle istituzioni e degli
operatori.
Http://www.enterprise-europe-netowork-italia.eu/
http://een.Ec.europa.eu/
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ICEC 2014 A MILANO |
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Milano, 10 maggio 2013 - Il
convegno mondiale biennale sull’ingegneria economica per la prima volta in
Italia grazie alla collaborazione Aice-fast. Attesi oltre 400 partecipanti da
quaranta paesi dei cinque continenti. Appuntamento utile anche per la
promozione di Expo 2015.
E’ stato un lungo cammino,
cominciato nel 2008, all’interno del Direttivo della Regione 2 dell’Icec; è
proseguito durante le riunioni dei delegati Icec a livello mondiale e, infine,
la conferma con la formalizzazione al termine dell’evento di Durban 2012 in Sud
Africa: il prossimo convegno mondiale di Ingegneria economica è in programma a
Milano dal 20 al 22 ottobre 2014. Il Comitato scientifico e quello
organizzatore sono in piena attività per fare di Icec 2014 una manifestazione
di successo, in grado di valorizzare le esperienze e le capacità del nostro
paese sul tema.
L’ingegneria economica,
inizialmente nata come disciplina della gestione e del controllo dei progetti
complessi, in particolare di quelli che riguardano industria ed infrastrutture,
si è estesa negli ultimi decenni all’applicazione efficace di tutte quelle
competenze tecniche e professionali per la pianificazione delle risorse, dei
costi, della redditività e dei rischi. In pratica è un approccio sistematico
alla gestione dei costi lungo tutto il ciclo di vita di un’impresa: programma,
impianto, prodotto e servizio.
Gli scopi dell’Icec,
acronimo di International Cost Engineering Council, di cui Aice (Associazione
italiana ingegneria economica) è il partner italiano, sono la tutela e lo
sviluppo del corpo delle conoscenze nel campo dell’ingegneria economica (total
cost management) e la certificazione dei professionisti attivi in tale settore.
Si tratta di una federazione di oltre quaranta organizzazioni nazionali, che
nel loro complesso rappresentano almeno centoventimila membri.
Sin dal 1972 il congresso
mondiale dell’Icec ha luogo ogni due anni, in diverse parti del mondo; l’ultima
occasione in Europa è stata a Lubiana nel 2006; poi nel 2008 a Toronto, nel
2010 a Singapore e nel 2012, come detto, a Durban. E’ l’appuntamento di
professionisti e ricercatori, in cui si confrontano esperienze concrete,
risultati di attività di ricerche eseguite in ambiente aziendale o accademico,
nuovi metodi di lavoro e nuove tecnologie. Viene affrontato l’aggiornamento
dell’insieme delle conoscenze all’evoluzione dell’arte, per meglio definire le
relazioni con le professioni correlate, in particolare con la gestione dei
progetti (project management).
Il titolo scelto per Icec 2014 “Re-engineering total cost management, a
profession that brings from words to figures” riflette questo obiettivo. Il congresso si articola in tre giornate, dal 20 al 22
ottobre 2014; alcune sessioni sono dedicate ai problemi dell’Europa ed a quelli
italiani. Sono attesi per i prossimi mesi i primi risultati del lavoro
congiunto di Aice e Fast: un sito internet dedicato, la diffusione della
notizia ed in particolare la richiesta ai professionisti ed ai ricercatori di
contributi e relazioni (call for papers), la redazione del programma. Per maggiori
informazioni: http://www.aice-it.org/ ; http://www.fast.mi.it/
Chi fosse interessato a
ricevere gli aggiornamenti e tutte le informazioni sull’evento può mandare la sua
richiesta a: fast@fast.Mi.it
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ACC DI MEL. PRESIDENTE ZAIA: “SIAMO AL FIANCO DEI LAVORATORI E ISTITUZIONI LOCALI; SI TROVI SOLUZIONE RESPONSABILE CHE MANTENGA POSTI LAVORO E RILANCI AZIENDA; REGIONE VENETO NON ABBASSERA’ LA GUARDIA, CONTINUERA ‘ A SVOLGERE AZIONE ATTIVA” |
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Venezia, 10 giugno 2013 -
“Siamo, come sempre, al
fianco dei lavoratori dell’Acc di Mel, delle loro famiglie e delle istituzioni
locali in questa difficilissima fase della situazione dell’azienda, le cui
sorti si complicano ulteriormente, dopo il ritiro della cordata di imprenditori
che faceva ben sperare per il rilancio di un piano produttivo. Sono fortemente
preoccupato per la sorte dello stabilimento e dei lavoratori, ma mi auguro che
si trovi al più presto una soluzione responsabile che consenta innanzitutto il
mantenimento dei posti di lavoro e la conferma e il rilancio di una realtà
aziendale che ha positivamente e profondamente caratterizzato il tessuto
produttivo bellunese e veneto”.
Così il Presidente della
Regione Veneto Luca Zaia in relazione alla situazione dello stabilimento Acc di
Mel.
“Anche in questa fase,
assicuro tutti gli interlocutori che la Regione Veneto non abbasserà la guardia
e continuerà a svolgere – ha aggiunto
Zaia - come fatto finora in tutti i momenti della vicenda, la sua opera di
parte attiva, di sollecitazione, di mediazione responsabile e moral suasion
tramite il mio impegno personale e quello dell’Assessore regionale al lavoro
Elena Donazzan, che ringrazio per l’instancabile lavoro svolto in questi mesi
con le azioni dirette e indirette quotidiane, la presenza ai tavoli
ministeriali e locali, le azioni di vigilanza, e il pressing nei confronti dei soggetti pubblici e privati e del mondo
del credito e della finanziaria Veneto Sviluppo coinvolti nella questione”.
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OLTRE 2000 CANDIDATURE ALL’11A EDIZIONE DI DIVERSITALAVORO |
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Milano, 10 giugno 2013 – 31
aziende presenti, 70 annunci di lavoro pubblicati e oltre 2.000 candidature
pervenute. Questi i numeri dell’11^ Edizione di Diversitalavoro, il progetto
promosso da Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Fondazione
Sodalitas, People e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, per favorire
l´inserimento nel mondo del lavoro di laureati/diplomati con disabilità,
iscritti alle categorie protette e/o di origine straniera.
La giornata si è aperta con
la consegna del Diversity & Inclusion Award ad Edison, che nel 2012 ha
incluso in azienda persone incontrate durante l´ultima edizione di
Diversitalavoro e che anche per il 2012 ha aderito all´iniziativa insieme con
A2a, Abb, Allianz, Agusta Westland,
Apple, Arval Gruppo Bnp Paribas, Banca Popolare di Milano, Bnl Gruppo
Bnp Paribas, Bosch, Danone, Edison, Emc2, Eni, Ernst & Young, Henkel, H3g,
Hilti, Jt International Italia, Ibm, Intesa Sanpaolo, L’oréal, Mazars, Mapei,
Michelin Italiana, Mondelez International, Nestlè, Pirelli, Reale Mutua
Assicurazioni, Roche, Terna e Txt E-solutions.
La Responsabile Personale
Area Mercato di Edison Francesca Minguzzi, ritirando il Premio ha dichiarato:
“Noi di Edison consideriamo la diversità come una ricchezza. Infatti, cerchiamo
di valorizzarla in vari modi: favorendo la cooperazione e lo scambio tra
generazioni, fornendo una serie di aiuti concreti nella gestione
dell’equilibrio tra vita professionale e privata e mettendo in pratica uno dei
nostri valori fondamentali: il rispetto”.
A sottolineare l´importanza
di occasioni come il Career Forum Diversitalavoro anche la Ministra per le Pari
Opportunità, lo Sport e le Politiche Giovanili Josefa Idem, che ha inviato i
suoi saluti dichiarando: "Diversitalavoro
è un appuntamento molto importante, perché permette di coinvolgere, ogni
anno, un gruppo di imprese leader nella sfida di costruire integrazione e
coesione sociale, dando concrete opportunità di lavoro a persone appartenenti a
categorie svantaggiate che fanno fatica ad entrare nel mercato del lavoro o ad
avanzare di carriera per le discriminazioni di cui sono spesso vittime".
Le discriminazioni sui
luoghi di lavoro, per altro, non accennano a diminuire: “Dai dati pervenuti al
nostro contact center (800.90.10.10 e www.Unar.it), nel 2012 – ha dichiarato
Marco Buemi, esperto dell’Unar - le discriminazioni nel mondo del lavoro sono
state il 37,7% del totale e hanno riguardato per l’85,3% l’accesso
all’occupazione. Sono discriminazioni che riguardano persone di origine
straniera, disabili e con un diverso orientamento sessuale, soprattutto persone
transgender. Ecco perchè diversitalavoro ha voluto dare ampia rilevanza a
queste tre categorie svantaggiate”.
“È ormai riconosciuto il
ruolo che il progetto Diversitalavoro ha acquisito in questi anni nell’offrire
ad aziende e candidati una reale opportunità di incontro e scambio tra domanda
e offerta di lavoro - hanno concluso i partner del progetto - Rispetto a
qualche anno fa, oggi la sensibilità delle aziende nei confronti della
diversità è maturata ed è sempre più manifesto il bisogno di strumenti e
servizi concreti che favoriscano un reale e proficuo incontro tra domanda e
offerta di lavoro. I career forum organizzati da Diversitalavoro rappresentano
quindi un appuntamento sempre più apprezzato da aziende e candidati che, in
un’unica occasione, possono entrare in contatto con svariate realtà aziendali e
mettere in luce il proprio talento e attitudini”.
Nel corso della giornata
Unar, Fondazione Sodalitas, People e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità
hanno inoltre accolto la delegazione di Arbetsförmedlingen – Agenzia
governativa svedese impegnata nel favorire l’occupazione, con oltre 320 uffici
e 12.000 dipendenti – venuta a Milano per proseguire la best practice
Diversitalavoro con l´obiettivo di introdurla anche nel proprio territorio
L’agenzia intende infatti organizzare la prima edizione svedese di
Diversitalavoro a Stoccolma in autunno.
Il prossimo appuntamento con
Diversitalavoro è il 26 novembre a Roma.
Il sito
http://www.diversitalavoro.it/ , nel frattempo, continuerà ad essere aggiornato con le
offerte di lavoro delle aziende che aderiscono al progetto.
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LOMBARDIA E UCRAINA: +5,8% L’EXPORT LOMBARDO 470 MILIONI, IL 27% DEL TOTALE NAZIONALE IN LOMBARDIA UN IMPRENDITORE UCRAINO SU CINQUE IN ITALIA MILANO PRIMA, POI MANTOVA PER IMPORT E VARESE PER EXPORT |
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Milano, 10 giugno 2013 - Cresce l’export lombardo verso l’Ucraina, che
passa dai quasi 445 milioni del 2011 agli oltre 470 del 2012, con una crescita
del 5,8 % in un anno. E nel 2013 sono quasi 700 (20% sul totale nazionale) gli
imprenditori nati in Ucraina che operano in Lombardia. Prima per interscambio e
imprese è Milano, seconda per import Mantova, per export Varese e per imprese
di ucraini Brescia. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di
Milano su dati registro imprese al primo trimestre 2013 e 2012 e dati Istat al
quarto trimestre 2012 e 2011.
Un convegno in Camera di
commercio. E dei rapporti commerciali tra l’Ucraina e la Lombardia si è parlato
oggi nel corso dell’incontro “Doing Business in Ukraine: Commercial and
Industrial Opportunites of Cooperation between Lombardy and Dnipropetrovsk’s
Region Smes” organizzato dalla Camera di commercio di Milano con l’azienda
speciale Promos per l’internazionalizzazione. Incontri d’affari per le imprese
italiane che operano nei settori: meccanica, lavorazione metalli, pelletteria,
moda, agroalimentare e vernici. Incontrano una delegazione di aziende e
rappresentanti istituzionali della regione di Dnipropetrovs’k – Ucraina.
”In questo periodo di forte
crisi - ha dichiarato Claudio Rotti di Promos, azienda speciale della Camera di
commercio di Milano per l’internazionalizzazione - le esportazioni risentono
meno della recessione: occorre puntare sui nuovi mercati, da cui proviene una
domanda in crescita per i nostri prodotti, come nel caso dell’Ucraina. L’incontro
di oggi rappresenta un’occasione importante per sviluppare nuove opportunità
commerciali”.
Import – export. E la
Lombardia pesa in Italia: le esportazioni lombarde costituiscono il 26,9%
dell’export nazionale verso l’Ucraina (pari ad oltre un miliardo e 700
milioni). Si esportano soprattutto prodotti manifatturieri (oltre 467 milioni
di euro), soprattutto moda, macchinari, metalli e chimica.
Dall’ucraina arrivano in
Lombardia prodotti manifatturieri, con prevalenza di metalli di base e prodotti
in metallo, circa 188milioni di euro su un import totale di 378. Milano è prima
sia per import (60% lombardo) che per export (40,8%), seguita da Mantova per
import (16,6%) e Varese per export (10,5%).
Imprenditori ucraini in
Lombardia. Milano è la provincia dove la comunità imprenditoriale ucraina è più
forte (260 titolari di imprese, 39% del totale lombardo), seguono Brescia e
Monza e Brianza. Costruzioni e commercio i settori in cui gli imprenditori
ucraini sono più attivi (314 e 105), più della metà sono uomini (55,5%) e quasi
uno su nove è under 30 (10,8%).
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SEMINARIO SUL PROGETTO GI–FEI GIOVANI IMMIGRATI: FORMAZIONE ED ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE”. NELLE MARCHE I GIOVANI STRANIERI STUDIANO DI PIÙ RISPETTO ALLA MEDIA ITALIANA. |
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Ancona, 10 giugno 2013
- Promuovere il confronto a più livelli
tra le politiche d’integrazione, sviluppate in ambito regionale e locale,
rafforzare gli scambi di esperienze nei diversi ambiti d’integrazione
(inclusione scolastica, sociale e lavorativa) e nei diversi livelli di competenza
territoriale (nazionale, regionale, locale). Sono alcuni degli obiettivi
principali del progetto “Gi-fei Giovani Immigrati: formazione ed esperienze di
integrazione”, cofinanziato dall’Unione europea attraverso il Fondo per
l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi, di cui la Regione Marche è partner
assieme alla Regione Veneto (capofila), Regione Puglia, Comune di Bologna,
tramite l’Istituzione per l´Inclusione sociale “Don Paolo Serra Zanetti” e ai
Partner internazionali di Belgio, (Anversa), Francia (Regione Ile de France –
Parigi) e Spagna ( Regione di Madrid). Temi affrontati anche questa mattina in
Regione nel seminario “Incontro internazionale sull’inclusione sociale e
lavorativa dei giovani, scambio di buone prassi” introdotto dall’assessore
regionale alla Formazione-lavoro-istruzione , Marco Luchetti che ha voluto
sottolineare come nelle Marche al pari di altre realtà come il Veneto, il
fattore lavoro sia stato determinante per una ottima integrazione sociale della
popolazione straniera ormai arrivata a 133 mila persone secondo i dati del
censimento 2011. “ Anche nelle Marche si è triplicato il dato in dieci anni –
ha detto Luchetti - con tutte le conseguenze positive e negative che questo
fenomeno porta con sé. Da uno sviluppo industriale grazie alla manodopera, alla
criminalità organizzata di cui non meravigliarsi, perche anche noi Italiani del
resto – ha ironizzato l’assessore – cosa abbiamo portato nei Paesi stranieri
quando siamo emigrati, oltre alla nostra forza lavoro? Nella nostra regione
restiamo aperti alle buone esperienze e ai progetti che servano a migliorare le
condizioni, mantenendo quelle politiche di integrazione che si sono dimostrate
vincenti: dall’accoglienza all’integrazione scolastica fino alle politiche
abitative. Ora però – ha evidenziato – ci sono fenomeni contrari da non perdere
di vista, legati al periodo difficile, come nel settore della Cantieristica,
dove la crisi ha spazzato via circa 800 lavoratori stranieri dell’indotto nel
giro di pochissimo tempo. Esistono anche una realtà di imprenditori illuminati
e territori ospitali, come è stato il caso di Fileni a Cingoli, premiato per la
capacità di inclusione sociale, con una fabbrica dove lavoravano insieme ben 49
etnie diverse. Occorre comunque un monitoraggio del fenomeno per capire la
tendenza dei flussi migratori e correggere di conseguenza le azioni mirate. Ci
auguriamo che vi sia anche il sostegno ai Comuni perché siano messi in
condizioni di svolgere efficacemente il loro ruolo sotto l’ aspetto della
cittadinanza attiva anche nei confronti degli immigrati lavoratori. “ Il
progetto Gi–fei ha come target d’intervento le giovani generazioni di
immigrati: minori stranieri e seconde e terze generazioni nella classe di età
15-18 anni, con specifica attenzione ai soggetti a rischio di abbandono
scolastico. Nel corso del seminario – dove sono stati presenti i partner di
progetto italiani – si è sviluppato un ampio confronto e interazione per
individuare le iniziative d’integrazione trasferibili e capaci di supportare la
definizione di un modello di governance regionale dell´integrazione sostenibile
ed efficace. C’è una forte attenzione anche da parte del privato sociale a
collaborare insieme in maniera virtuosa per lo sviluppo di politiche di
supporto all’integrazione dei giovani immigrati e contrastare la loro
fuoriuscita precoce dal sistema formativo, attuando politiche di inserimento
lavorativo. Fabio Montanini dirigente regionale dei Servizi per l’Impiego-
Mercato del Lavoro ha presentato le attività progettuali svolte: una
ricerca-azione basata sull’analisi desk della metodologia di governance locale
in tema di dispersione scolastica ed integrazione sociale e una raccolta dei
dati relativi alla domanda/offerta di servizi formativi e delle aree di bisogno
dei giovani stranieri e delle loro famiglie. I risultati dell’indagine sul
campo realizzata e rivolta agli attori territoriali (enti istituzionali, centri
territoriali permanenti, istituti scolastici, etc.), per la rilevazione di
buone prassi. Intervenute anche alcune scuole per la presentazione di buone
prassi realizzate in materia di contrasto alla dispersione scolastica e per la
presentazione di progetti di inclusione socio lavorativa realizzati a favore di
giovani immigrati grazie al partenariato pubblico privato ((Patronato Acli e
Associazione On The Road). Alcuni dati della ricerca – Nelle Marche sono
presenti 133.207 stranieri , pari all’8,6% dei residenti, con una crescita del
200% rispetto al 2001. La tendenza è ad una crescita costante fino ad una
previsione del 13,4 % nel 2020. Ancona accoglie 40.508 immigrati, seguono
Macerata, 32.314; Pesaro-urbino 32.021; Ascoli Piceno 12.758; Fermo 15.606. I
giovani stranieri che nelle Marche non studiano, non si formano e non lavorano
nel 2011 erano pari al 15,6% della popolazione tra i 15 e i 29 anni, quota
inferiore al dato nazionale ( 25,4%). Nelle scuole secondarie di I grado gli
stranieri sono passati da 4.700 nel 2007/8 a oltre 6000 nel 2011/12, cioè il
14% della popolazione scolastica. Analoga tendenza nelle secondarie di Ii
grado: da 5.107 a 6.344 , pari al 9,3% del totale. Il tasso di dispersione
scolastica dei 14-17enni nelle Marche è minore della media nazionale: 1,9%
rispetto al 5%.
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TORINO- PAGAMENTI PA, SAITTA: “PALAZZO CISTERNA HA GIÀ LIQUIDATO L’80% DELLE FATTURE SBLOCCATE DAL GOVERNO” |
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Torino, 10 giugno 2013
- Mentre annuncia che entro il mese di
giugno tutte le Province italiane avranno liquidato fatture per i 718 milioni
di euro concessi dal decreto del Governo, il presidente della Provincia di
Torino Antonio Saitta elenca il dettaglio dei pagamenti effettuati da palazzo
Cisterna: “prima ancora della conversione in legge del decreto che ci ha
liberato 45.5 milioni di euro, abbiamo già pagato fatture per 36,7 milioni,
cioè l’80% del totale: 20 milioni di fatture per opere di viabilità e
trasporti, 13 milioni di euro per
fatture per l’edilizia scolastica, oltre 2.5 milioni di euro per fatture di
opere legate a tutela dell’ambiente e del territorio e oltre 1,5 milioni per
cultura, turismo e sport”.
"A partire dalla
prossima settimana - conclude Saitta - avremo il dettaglio dei pagamenti
Provincia per Provincia, ma posso già dire che Torino si è distinta per
efficienza”.
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CRESA, I DATI SULL´INDUSTRIA MANIFATTURIERA NEL I° TRIMESTRE 2013 |
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Pescara, 10 giugno 2013
- Quadro congiunturale - L’indagine
Congiuntura Economica Abruzzese relativa al primo trimestre 2013 è stata
condotta dal Cresa su un campione 424 imprese manifatturiere con almeno 10
addetti operanti nella regione.
La conferma delle criticità
strutturali che caratterizzano ormai da tempo l’andamento del sistema industriale
abruzzese dimostra che la fase di recessione è ancora in pieno corso: per il
quinto trimestre consecutivo riportano flessioni su base annua, sia pure di
intensità generalmente inferiore a quanto rilevato nel corso del 2012,
produzione (-2,1%), fatturato (-1,6%), ordini interni (-2,2%) ed occupazione
(-2,7%) e, dopo la variazione positiva degli ultimi tre mesi del 2012, tornano
a contrarsi anche export (-0,7%) e ordini esteri (-2,5%). Migliore è nel
complesso l’andamento congiunturale: si conferma l’incremento dell’ultimo
scorcio dell’anno precedente di produzione (+1,2%), export (+5,7%) e ordini
esteri (+6,4%); l’occupazione, dopo un 2012 caratterizzato da decrementi
congiunturali, torna sia pur debolmente a crescere (+0,1%); fatturato e ordini
interni mostrano variazioni negative (rispettivamente -0,1% e -2,4%). Gli
operatori prevedono ulteriori peggioramenti nei prossimi sei mesi. Particolare
pessimismo serpeggia nei settori metalmeccanico ed elettromeccanico e nelle
industrie della provincia di Pescara.
Settori - Sono i mezzi di
trasporto, con generali incrementi congiunturali e tendenziali, ad avere il
migliore andamento; fa eccezione l’occupazione, che riporta variazioni negative
anche se, su base annua, inferiori alla media delle industrie regionali.
L’alimentare conferma il trend positivo dello scorso anno, con ulteriori
aumenti, se si eccettua la produzione, rispetto ai livelli raggiunti nello
stesso trimestre dell’anno precedente. La chimico-farmaceutica e il legno e
mobili fanno osservare gli andamenti più decrescenti; il primo, in particolare,
registra le peggiori variazioni su base trimestrale di fatturato ed export e
flessioni consistenti di tutti gli indicatori ad esclusione dell’occupazione,
che aumenta su ambedue gli orizzonti temporali; il secondo mostra diffuse e
consistenti contrazioni congiunturali e tendenziali, soprattutto per quanto
riguarda la tenuta del fatturato e dei livelli occupazionali.
Classe dimensionale - Le
grandi imprese (oltre 250 addetti) riportano, nel complesso, le migliori
performance. Pur restando critico l’andamento dell’occupazione, fanno
registrare variazioni positive tendenziali e congiunturali di produzione,
fatturato e ordini interni e buoni incrementi su base trimestrale delle
prestazioni sui mercati internazionali. Le imprese di piccole dimensioni (10-49
addetti), mostrano, al contrario, forti difficoltà soprattutto sul mercato
nazionale, e fanno registrare incrementi rispetto al primo trimestre 2012 di
export e ordini esteri.
L’andamento delle medie imprese
(50-250 addetti) è caratterizzato da diffuse contrazioni tendenziali e
congiunturali di tutti gli indicatori; nonostante ciò sono le medie imprese ad
esprimere le aspettative migliori per il prossimo futuro.
Il territorio - La provincia
di Chieti fa osservare diffusi incrementi sia su base trimestrale che annua,
Teramo il peggiore andamento congiunturale, L’aquila quello tendenziale.
L’industria pescarese riporta diffuse contrazioni ma mette al contempo a segno
i più consistenti incrementi di export.
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LA CRISI FRENA GLI INVESTIMENTI IN CAUSE RELATED MARKETING |
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Milano, 10 giugno 2013 – Fondazione Sodalitas ha pubblicato i
dati elaborati dall’Osservatorio sul Cause Related Marketing (Crm) in Italia
promosso in collaborazione con Nielsen.
Nel 2012 gli investimenti
lordi in Crm in Italia sono stati pari a 207 milioni di Euro, con una
diminuzione del 18,4% rispetto all’anno precedente.
Gli annunci pubblicitari di
Crm realizzati sono stati 12.791, contro i ben 24.207 del 2011 (-47,1%).
Il Cause Related Marketing
attualmente vale lo 0,61% del mercato italiano (nel 2011 era lo 0,69%).
Ad attrarre la quota
percentuale più significativa di investimenti in Crm continua ad essere, anche
nel 2012, la carta stampata (il 92,2% tra quotidiani e periodici; nel 2011 era
l´82,2%).
La crisi ha però inciso sul
livello di investimenti in Crm su quasi tutti i media considerati; quelli che
ne hanno risentito di più sono la televisione
(-67,3%) e la radio (-78,4%).
Unico mezzo in
controtendenza il cinema, in cui gli investimenti in Crm sono passati da
208.000 euro a 2.148.000 euro.
Dal punto di vista dei
settori di mercato di appartenenza delle campagne la situazione nel 2012,
rispetto al 2011, è molto cambiata: se un anno fa il primato spettava
all´abbigliamento (18,5% del mercato), ora in testa alla classifica si
posiziona il settore degli alimentari (13,5%; nel 2011 era il 3,5%). Non più nella
top ten nel 2012 i settori delle bevande/alcolici (3,8% nel 2011; 1,3% nel
2012) e delle toiletries (4,5% nel 2011; 0,7% nel 2012).
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INDESIT, SPACCA CHIEDE AL MINISTRO ZANONATO L’URGENTE CONVOCAZIONE DEL TAVOLO NAZIONALE. |
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Ancona, 10 giugno 2013 - Il
presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha scritto al ministro
dello Sviluppo economico Flavio Zanonato – trasmettendo tale comunicazione
anche al presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta – per chiedere la
rapida ed urgente attivazione del tavolo di competenza nazionale sulla vertenza
Indesit dove si possano incontrare sindacati e impresa e dove le istituzioni
possano rappresentare le loro posizioni. Spacca ha illustrato le conseguenze
che il Piano Italia di Indesit Company avrebbe sul territorio marchigiano sul
piano occupazionale, industriale e sociale. Il presidente ha inoltre
sottolineato l’urgenza e la priorità di questa vicenda, che coinvolge
pesantemente l’occupazione e le prospettive industriali di uno settori di punta
del made in Italy. Ha informato infine il ministro sul pieno accordo con il
presidente della Regione Campania, Caldoro, circa un’azione istituzionale
comune.
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LODI - DATI SULL´OCCUPAZIONE ANCORA NEGATIVI PER IL II° TRIMESTRE |
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Lodi, 10 giugno 2013 - A
livello nazionale, sono 232mila le entrate previste nel secondo trimestre 2013,
a fronte di 196mila uscite di lavoratori, con contratto “autonomo” o
“subordinato”. Tuttavia il saldo positivo non altera il quadro di crisi
occupazionale che si protrae anche nel prossimo trimestre: sono infatti le
assunzioni stagionali, legate all’approssimarsi dei mesi estivi, e indispensabili
ai settori commerciali e turistici, a determinare il saldo positivo. Se
confrontate con lo stesso periodo del 2012, le previsioni di assunzione delle
imprese dell’industria e dei servizi elaborate dal Sistema Informativo
Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, mostrano esclusivamente
variazioni negative: complessivamente sono 55.000 le entrate in meno rispetto
allo scorso anno.
La nota positiva,
parzialmente, è che la quota di entrate di lavoratori subordinati per le quali
le imprese appaiono disponibili ad assumere giovani con meno di 30 anni risulta
in salita dal 28 al 30%.
In particolare nel
Lodigiano, nel secondo trimestre 2013, sono previste 300 entrate a fronte di
730 uscite, con un saldo di -430 unità e pari a -1,1%. Rispetto alle 300 nuove
assunzioni, 60 riguardano lavori stagionali. Il 27,9% delle assunzioni è
prevista per l’industria, mentre il 72,1% nei servizi. In generale, il 56,7%
delle posizioni ricercate verterà su profili con esperienza. Per quanto
riguarda le qualifiche, il 12,1% dei nuovi assunti saranno universitari, il 44%
saranno in possesso di un diploma secondario e il 12,8% di una qualifica
professionale. Il 15,1% andrà poi a coprire un ruolo specializzato (come
tecnico, professionista o dirigente), il 50% sarà costituito da impiegati,
addetti alla vendita e ai servizi, il 21,8% da operai specializzati e il 13,1%
da professionisti non qualificati.
“Purtroppo l’andamento
occupazionale, sia sul fronte nazionale che locale, non consente previsioni
positive. Diventano sempre più necessarie misure di sostegno all’occupazione,
in particolar modo dirette ad aprire prospettive ai giovani e a ridurre il
cuneo fiscale. E’ per questo che la Camera di Commercio di Lodi - in
condivisione con le istituzioni e le associazioni di categoria locali - ha
attivato un tavolo di confronto in tema di occupazione volto a individuare le
modalità di impiego delle risorse stanziate per il sostegno alle Pmi della
provincia di Lodi che in questo periodo effettuano assunzioni, in ottica
complementare ad eventuali aiuti governativi in tale ambito”, ha dichiarato
Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi.
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INDESIT, CAMPANIA: SÌ AD APPELLO PARTITI SU CONSIGLIO MONOTEMATICO |
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Napoli, 10 giugno 2013 -
"La proposta formulata dai rappresentanti del Pd, Pse, Moderati, Centro
Democratico di dedicare un’intera seduta del Consiglio regionale alla questione
Indesit mi trova assolutamente d’accordo."
Così Fulvio Martusciello,
assessore regionale alle Attività produttive della Regione Campania, sulla
richiesta di discutere in una seduta monotematica del Consiglio slla crisi che
sta vivendo il polo Indesit di Teverola -Carinaro.
"La gravità degli
effetti del piano previsto dalla Indesit, che porterà ad una drastica riduzione
del personale, con conseguenze drammatiche sui livelli occupazionali del
territorio casertano, anche per le ricadute sull’indotto, deve portare le forze
politiche ad innalzare i livelli di collaborazione e sinergia.
"In un momento così
delicato - conclude Martusciello - va perseguita fino in fondo, e con il
massimo impegno, la strada del dialogo tra le istituzioni, le forze politiche e
sociali."
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VCO, LAGO MAGGIORE CASALINGHI: GRANDE SUCCESSO CON I BUYER STRANIERI |
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Omegna, 10 giugno 2013
- Si sono appena conclusi i tre giorni
di incontri tra operatori esteri ed aziende dei casalinghi organizzati da
Fedora, Azienda speciale delle Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola. La
missione ha visto la presenza di 20 buyer internazionali, provenienti da
Austria, Regno Unito, Ungheria, India, Islanda, Spagna, Repubblica Ceca e
Russia e 11 aziende appartenenti all’Associazione temporanea di scopo “Lago
Maggiore Casalinghi”: Calder snc, Cerutti Inox srl, Bb&b Casalinghi snc,
Metallurgica Motta srl, Spezie & Co, Ruffoni srl, Legnoart srl, Casalinghi
Sto srl, Top Moka Italia srl, Metallurgica Ottinetti srl, Eppicotispai srl.
Durante il pomeriggio di lunedì (3 giugno 2013 n.D.r.) presso l’Hotel Splendid
di Baveno si è tenuto un primo momento di accoglienza tra i buyer e le aziende
nello splendido giardino in riva al lago.
Giuseppe Calderoni,
Presidente di Fedora, ha portato il suo saluto ai rappresentanti delle aziende
estere. La parola è passata poi ai rappresentanti ed imprenditori delle aziende
che hanno presentato in anteprima le aziende mostrando i prodotti di punta che
ci riconoscono in tutto il mondo: dall’oggettistica in legno, alle grattugge,
ai macinapepe. A conclusione delle presentazioni Davide Crippa, designer dello
studio “Ghigos”, ha coinvolto l’attento pubblico con il suo progetto
“Apparecchiare la città” che ha destato la curiosità e l’interesse dei buyer.
La missione è stata organizzata con il supporto professionale di “Melting pot”
di Rosaria Brambilla, una realtà locale che da mesi opera per
l’internazionalizzazione delle nostre aziende.
Nei giorni di martedì 4 e
mercoledì 5 giugno, l’evento è entrato nel vivo. Durante la mattinata di
martedì i buyer sono stati divisi in due gruppi: uno ha iniziato un vero e
proprio tour in azienda mentre l’altro ha potuto sviluppare accordi di business
direttamente nello showroom predisposto in albergo. Nel pomeriggio, i gruppi si
sono scambiati potendo concludere il tour iniziato durante la mattina. Sempre
martedì 4 giugno alla sera si è svolta una cena di gala presso il “Piccolo
lago” di Mergozzo. Lo chef Marco Sacco ha presentato un menu completamente
predisposto al fine di esaltare la particolarità tecniche e stilistiche degli
utensili delle nostre aziende, dimostrando come questi oggetti siano in grado
di agevolare cuochi professionisti e non nella preparazione delle pietanze
dalle più semplici alle più elaborate.
La “tre giorni” si è
conclusa la mattina di mercoledì (5 giugno 2013 n.D.r.) terminando il tour
delle aziende. Durante il buffet finale i buyer hanno potuto lasciare il
proprio feed-back dell’iniziativa promuovendo a pieni voti le nostre aziende.
L’iniziativa rientra nel
progetto “Promuovere l’eccellenza, valorizzare l’innovazione: Lago Maggiore
Casalinghi” finanziato a valere sulla Lr 34/2008 da parte della Regione
Piemonte
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ROSSI: “BENE SOLVAY CHE PUNTA SU ROSIGNANO” |
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Firenze 10 giugno 2013 – “La volontà espressa dal Gruppo Solvay di proseguire
la produzione di carbonato di sodio concentrandosi in Europa ed evitando
delocalizzazioni esterne è indubbiamente positiva e conferma la centralità
dello stabilimento di Rosignano Solvay nella strategia di ricerca di maggiore
competitività”. Lo afferma il presidente Enrico Rossi commentando il progetto
lanciato il 6 giugno dalla Solvay per
rafforzare la propria posizione di leader mondiale della produzione del
carbonato di sodio.
“Solvay ha interessi importanti in
Toscana – prosegue il presidente - che
la Regione segue con attenzione, sia relativamente alla Solvay Bario di Massa-carrara,
dove sono previsti nuovi investimenti e posti di lavoro diretti ed indiretti
attraverso insediamenti di altre imprese, sia per quanto riguarda la
possibilità di ulteriori espansioni della Solvay Rhodia di Livorno, sia infine
relativamente al consolidamento produttivo ed ambientale di Rosignano Solvay”.
“Nei prossimi giorni – annuncia Rossi – incontreremo sia il direttore uscente
che il nuovo direttore dello stabilimento Solvay a Rosignano per un
approfondimento sulle strategie e le prospettive per le attività attuali, i
posti di lavoro e l’indotto. Le recenti decisioni assunte dal Gruppo Solvay,
come ad esempio la joint-venture con il gruppo Ineos anch’esso presente a
Rosignano, si inseriscono in un quadro di rapporti che ha visto la Regione
Toscana impegnata per garantire
continuità negli investimenti e negli adeguamenti tecnologici”. Prima della
pausa estiva è in calendario anche un incontro con la direzione generale di
Bruxelles.
“Naturalmente – conclude il presidente Rossi- continuiamo a mantenere la
massima attenzione sui temi ambientali, così come abbiamo sempre fatto, in
collegamento con il Ministero dell’ambiente e gli Enti locali, puntando a
rendere ancora più compatibili produzione, lavoro e tutela ambientale”.
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PMI: SERRACCHIANI, DISTRETTI VANNO RIPENSATI E RIFONDATI |
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Trieste, 10 giugno 2013 - "I distretti vanno completamente
ripensati,
rifondati, anche
diversificati dove necessario: alcuni non
servono più o vanno accorpati,
anche perché devono essere capaci
di risolvere questioni
operative".
Lo ha detto il 6 giugno a
Udine la presidente della Regione Debora
Serracchiani intervenendo a
´Connecting Event´, la fiera nata con
l´obiettivo di promuovere le
aggregazioni fra le Pmi rivolte ai
mercati internazionali.
"I Distretti - ha
proseguito Serracchiani - sono nati in un
contesto economico
completamente diverso ma non sono stati in
grado di evolversi, seguendo
esempi come quello di Prato il cui
Distretto sta diventando un
contenitore giuridico, normativo e
operativo, per abbattere i
costi dell´energia. Riformare questi
strumenti operativi - ha
concluso - è una delle necessità del
nostro territorio".
Durante il dibattito,
Serracchiani ha anche affrontato i temi
legati alla valorizzazione
in chiave turistica dell´aeroporto di
Ronchi dei Legionari e ha
ribadito la necessità di creare un
sistema portuale unico che,
mettendo in sinergia Trieste,
Monfalcone e Porto Nogaro,
diventi un hub di servizio di livello
nazionale.
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