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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Giugno 2013
PARLAMENTO EUROPEO: AGIRE INSIEME PER CONTRASTARE GLI ATTACCHI INFORMATICI, SOLLECITA COMMISSIONE PER LE LIBERTÀ CIVILI  
 
Strasburgo, 10 giugno 2013 - I criminali dovrebbero avere sanzioni più severe a livello europeo, nell´ambito di un progetto di direttiva approvato dai deputati, del Consiglio e negoziatori della Commissione dello scorso anno e approvato giovedi scorso dal Comitato di Civil Liberties. Le nuove regole mirano anche a favorire la prevenzione e per promuovere la cooperazione giudiziaria in materia di polizia. Il termine per le risposte alle richieste urgenti di aiuto sarà di otto ore. Attacchi informatici possono colpire ovunque. Un criminale informatico può essere nei Paesi Bassi, il suo centro di comando e controllo in Germania, i computer compromessi in Ucraina, e l´attacco diretto ad una banca del Regno Unito. "Cyber ​​crimine non conosce confini. Questa direttiva introduce regole comuni tanto necessari per le sanzioni penali, e mira anche a facilitare le misure comuni per prevenire gli attacchi e scambio di informazioni tra le autorità competenti favoriscono", ha detto il relatore Monika Hohlmeier (Ppe, De). Sanzioni più severe - Il testo impone agli Stati membri di fissare i termini massimi di reclusione non inferiore a due anni per i reati di: accesso illegale o interferire con i sistemi informativi, di interferire illegalmente con i dati, intercettare illegalmente le comunicazioni o intenzionalmente, produzione e vendita di strumenti utilizzati per commettere questi reati. Esso introduce inoltre nuove "circostanze aggravanti", al fine di contrastare la crescente minaccia e la presenza di attacchi su larga scala contro i sistemi di informazione più efficace. Casi "minori" sono esclusi, ma spetta a ciascuno Stato membro determinare ciò che costituisce un caso di "minore". Gli attacchi alle infrastrutture critiche- Il termine massimo di detenzione per gli attacchi contro "infrastrutture critiche", come ad esempio le centrali elettriche, reti di trasporto e reti di governo, dovrebbe essere di almeno cinque anni. Lo stesso vale se un attacco è commesso da un´organizzazione criminale o se provoca gravi danni. "Botnet" - Il progetto di direttiva intende inoltre introdurre una pena di almeno tre anni di carcere per la creazione di "botnet", cioè che conferiscono il controllo remoto su un numero significativo di computer da loro infettare con software dannoso attraverso attacchi informatici mirati. Termine di otto ore per le richieste urgenti - Gli Stati membri sarebbero tenuti a rispondere rapidamente alle richieste urgenti di aiuto in caso di attacchi informatici, in modo da rendere la cooperazione di polizia più efficace. Dovranno fare un uso migliore della rete esistente di punti di contatto 24/7 per rispondere a richieste urgenti entro otto ore. Responsabilità delle persone giuridiche - Le persone giuridiche, come le imprese, sarebbero responsabili dei reati commessi a loro vantaggio (ad esempio, per l´assunzione di un hacker per ottenere l´accesso al database di un concorrente). Le sanzioni potrebbero includere l´esclusione dal godimento di benefici pubblici o la chiusura di stabilimenti. Prossimi passi - Il testo di compromesso è di essere votato dalla Camera piena nel mese di luglio e di essere adottato formalmente dal Consiglio poco dopo. La nuova direttiva sulla criminalità informatica si basa su regole che sono state in vigore dal 2005. Il Regno Unito e l´Irlanda hanno deciso di prendere parte alla applicazione della presente direttiva, ma la Danimarca non sarà vincolata da esso.  
   
   
OTTENERE SUGGERIMENTI ONLINE DAVVERO UTILI  
 
Bruxelles, 10 giugno 2013 - Qualsiasi utente di internet, e in particolare chi usa i social media, avrà notato la natura sempre più personalizzata degli annunci che appaiono sul proprio schermo. Si visita uno specifico hotel su un sito e improvvisamente lo si ritrova più tardi in un sito diverso. Allyours è una start-up che ha in programma di portare questo concetto un passo più avanti e offrire una personalizzazione completa dei sistemi di notifica, in modo che essi siano veramente utili. La start-up è nata quando il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha assegnato un contributo iniziale di 1,25 milioni di euro a Anne-marie Kermarrec dell´Istituto pubblico francese di ricerca Inria. Nel corso del progetto quinquennale Gossple, che si concluderà ad agosto 2013, la ricercatrice e il suo team hanno inventato il concetto di un "social network implicito". La rete è costruita e mantenuta in maniera completamente decentralizzata in modo che ogni utente sia responsabile dei propri dati personalizzati. Questa impostazione risolve i problemi di privacy che potrebbero preoccupare gli utenti e aiutarli a non sentirsi osservati dalle aziende in ogni momento. Allyours ha ricevuto anche un contributo del Cer, questa volta di quasi 150 000 euro per la Prova di concetto, contributo rivolto ai ricercatori che hanno bisogno di finanziamenti addizionali per fissare il potenziale di innovazione delle idee provenienti dai loro progetti di ricerca di frontiera finanziati dal Cer. Il progetto studierà come trasformare l´idea in un servizio concreto, che si rivolga agli utenti di internet ma anche alle piccole aziende. Adesso più che mai, internet appartiene agli utenti. Consumano la maggior parte della banda larga, decidono quali applicazioni sono valide e generano la maggior parte del contenuto. Tutti sono consapevoli dell´esplosione dei social network, ma l´impatto di come la navigazione sia cambiata grazie a essi non è stato considerato a fondo. Molti utenti adesso navigano attraverso i link che incontrano invece di fare delle ricerche specifiche. C´è però un rischio: il volume totale delle informazioni può essere immenso e in definitiva frustrante. Per avere sistemi di notifica veramente utili, bisogna personalizzarli a seconda delle attività dell´utente, a seconda dei fini per i quali usa internet, dei suoi post, acquisti, ricerche e interessi. Per le aziende la personalizzazione presenta diversi problemi: conservare una quantità immensa di informazioni su ogni utente è molto costoso. Gli utenti sono inoltre sempre più riluttanti a fornire alle aziende indicazioni sulle loro preferenze. Nel frattempo le piccole e medie imprese (Pmi) fanno fatica a raggiungere i potenziali clienti a causa delle competenze e risorse indispensabili per sviluppare gli algoritmi necessari. Allyours è in grado di raccomandare elementi istantaneamente e non richiede iscrizioni per feed o interessi. Gli utenti devono semplicemente indicare se apprezzano o no gli elementi raccomandati, per esempio attraverso un semplice tasto "mi piace" o "non mi piace". Il fatto che i dati personali siano conservati nel computer di ogni utente li fa sentire più sicuri della loro privacy. Per i patiti dei social network, Allyours fornisce anche a ogni singolo un social network live con partecipanti che hanno interessi simili, il cosiddetto social network implicito. Per maggiori informazioni, visitare: Inria http://www.Inria.fr/en/teams/asap Gossple http://www.Gossple.fr/  
   
   
LA TOSCANA SUL WEB VISTA DA UNA SQUADRA DI BLOGGER, FOTOGRAFI E VIDEOMAKER  
 
Firenze, 10 giugno 2013 – Due americane, una svedese e due italiani. Insieme hanno formato la squadra selezionata tra le oltre cento candidature pervenute per il primo tour di Play Your Tuscany, progetto di promozione territoriale promosso dalla Regione con Toscana Promozione e Fondazione Sistema Toscana. L’obiettivo era promuovere le bellezze, le tradizioni, i prodotti del territorio, attraverso gli occhi – e soprattutto i racconti- di blogger, videomaker e fotografi, preferibilmente di madrelingua inglese. Il materiale prodotto durante il primo tour che ha attraversato, dal 17 al 21 aprile scorsi, le province di Pisa, Lucca e Massa-carrara è stato veicolato sui blog dei cinque partecipanti oltre che sul sito ufficiale dell’evento http://www.playyourtuscany.com/  e sui profili social collegati (http://www.Turismo.intoscana.it/allthingstuscany/network/ ). Play Your Tuscany ha subito registrato un grado di coinvolgimento in rete molto elevato; sono, infatti, più di 11mila gli utenti unici sparsi in ogni angolo del mondo, che hanno visitato il sito ufficiale dell’evento. Il gruppo più corposo proviene dall’Italia e a seguire dagli Stati Uniti, dal Portogallo, dal Brasile e dalla Polonia. Interessante anche il dato relativo ai paesi emergenti: centinaia di click sono arrivati dal Quatar, dagli Emirati Arabi, dall’India, dalla Nuova Zelanda e dal Sud Africa. Oltre che sul sito ufficiale l’iniziativa prende vita anche attraverso i social network. Mare, natura e sport saranno invece le parole chiave del secondo tour in programma dal 19 al 23 giugno tra l’Elba e la Maremma e intitolato Let’s see the world in green and blue. Anche questa volta i cinque “giocatori” selezionati da Fst saranno esperti di social, amanti dell’avventura e degli sport all’aria aperta. La raccolta delle candidature per i prossimi tour rimane aperta, basta compilare il form al seguente link: www.Playyourtuscany.com/apply/ “Attraverso la rete, il turista la vacanza ideale seguendo le sue passioni e lasciandosi consigliare da chi ha già vissuto quell’esperienza. Il web è una miniera di informazioni e la Regione Toscana non ha perso l’occasione di sfruttare questo potentissimo canale promozionale – commenta l’assessore regionale al turismo e alla cultura Cristina Scaletti -. Con “Play Your Tuscany” i turisti parlano ad altri turisti di tutto il mondo attraverso i blog, con commenti, video e foto messi in rete. Un’immagine che racconta di una terra vivace, adatta ai giovani e a tutte le tasche, pronta a seguire le tendenze e a dare risposte immediate alle esigenze dei turisti 2.0; per questo, grazie al lavoro fatto sul portale del turismo e sui social la Toscana, è tra le regioni più presenti sul web”.  
   
   
SULLE PAGINE WEB DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA UNA RACCOLTA DI FAQ E LA PRIMA MAPPA DEGLI SPORTELLI PRESENTI SUL TERRITORIO. IN COLLABORAZIONE CON L´URP  
 
Bologna, 10 giugno 2013 - Come si ottiene un assegno di cura? Esistono contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche? E’ prevista l’assistenza sanitaria per gli stranieri? A chi posso rivolgermi per il calcolo dell’Isee? A chi si può affidare un familiare anziano non autosufficiente per alcune ore della giornata? Posso avere un contributo per pagare i libri di scuola dei miei figli? A queste, e a molte altre domande, risponde una raccolta di Faq (domande frequenti) sulle pagine web della Regione ( www.Regione.emilia-romagna.it/urp/faq/sociale ). Tra le diverse sezioni attivate (si va dalla casa ai trasporti, dal lavoro all’energia, alla formazione), quella dedicata al sociale è la più ampia, con oltre 60 risposte su anziani, disabili, detenuti, famiglia e minori, immigrazione, discriminazione, persone senza fissa dimora. In più c’è la prima mappa georeferenziata completa degli sportelli sociali (239 in tutto) presenti in Emilia-romagna, da Piacenza a Rimini. Frutto della collaborazione tra Ufficio relazioni con il pubblico e l’assessorato regionale alle Politiche sociali, la sezione “sociale” contiene una serie di informazioni basate sulle domande più ricorrenti che arrivano allo stesso Urp e alla Direzione generale sanità e politiche sociali. “Una nuova opportunità per i cittadini” è il commento dell’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. “In queste nuove pagine possono trovare, in modo semplice e immediato, risposte ai principali dubbi e quesiti in materia di welfare. Non solo: la mappa degli sportelli sociali promuove e valorizza una realtà preziosa per singoli e nuclei familiari. Una vera e propria rete di informazione, orientamento e accesso ai servizi territoriali per la persona e sociali in genere”.  
   
   
CHIUDE SMAU BOLOGNA E R2B – RESEARCH TO BUSINESS DUE GIORNI DI APPUNTAMENTI PER DARE NUOVO SLANCIO ALLE IMPRESE E FAVORIRE LO SVILUPPO ECONOMICO DEL PAESE  
 
Bologna, 10 giugno 2013 - Si è chiusa il 6 giugno la quinta edizione di Smau Bologna che, insieme a R2b-research to Business, l’8° Salone della Ricerca Industriale, ha registrato oltre 5.000 visitatori professionali e più di 6.200 registrati al sito di Smau e di R2b. Consegnati nei due giorni 24 riconoscimenti nell’ambito dei quattro premi in programma e presentate all’interno dell’area espositiva oltre 100 novità tecnologiche raccontate dai principali protagonisti del settore, tra cui: Cisco, Dell, Fujitsu, Hp, Intel, Infor, Lenovo, Microsoft, Oracle, Sap e Vodafone. L’edizione di quest’anno di Smau e R2b ha puntato l’attenzione sulle giovani imprese, sul mondo della ricerca industriale e sul tema dei Cluster Tecnologici individuati dal Miur. Ed è proprio il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ad essere stato il protagonista d’eccezione di questa edizione, attraverso la partecipazione ai diversi eventi in programma dei suoi rappresentanti: Raffaele Liberali, Capo Dipartimento del Miur, Mario Calderini, Consigliere per la Ricerca e Innovazione del Miur e Fabrizio Cobis, dirigente del Miur che oggi, partecipando al Premio Smart City ha sottolineato come “gli interventi in tema Smart city vanno realizzati partendo dal ‘basso’ ascoltando le esigenze dei diversi attori presenti sui territori che devono essere coinvolti nei progetti per trovare soluzioni mirate che vadano incontro alle loro necessità. Per portare avanti progetti innovativi bisogna quindi coinvolgere non solo chi fa innovazione – imprese, startup e centri di ricerca – ma anche chi la chiede.” “Una presenza, quella del Miur in fiera – commenta Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau –che riteniamo strategica, vista l’importanza che i cluster tecnologici nazionali stanno assumendo rispetto alle piccole e medie imprese delle Regioni più dinamiche d’Italia. Dopo cinque tappe del nostro Roadshow è evidente che il rapporto tra laboratori, centri di ricerca e startup - raggruppate secondo la logica dei Cluster Tecnologici Nazionali - e le piccole imprese dei territori regionali, può essere un vero motore dello sviluppo dell’economia italiana.” A queste parole si aggiungono quelle di Luigi Nicolais, Presidente del Cnr , che sottolinea l’importanza della Ricerca che deve diventare l’elemento centrale della politica economica del nostro Paese ed evidenzia come i centri di ricerca abbiano un ruolo di primaria importanza nel creare quel know how indispensabile per le imprese per competere a livello internazionale. Sul tema del rapporto tra mondo della Ricerca e Industria non può mancare il commento di Paolo Bonaretti, direttore di Aster, che fa un bilancio dell’edizione appena conclusa di R2b: “Una regione pronta a fare da traino al sistema italiano della ricerca e dell’alta tecnologia. È questa l’immagine dell’Emilia-romagna uscita dai due giorni di R2b - Research 2Business, l’8° salone internazionale della ricerca industriale che si è chiuso oggi a Bologna Fiere; un appuntamento oramai consolidato come principale momento d’incontro tra domanda e offerta di innovazione. Una grande edizione caratterizzata dalla sfida dei cluster tecnologici e delle specializzazioni intelligenti, un’ampia riflessione sulle strategie di ricerca industriale e di innovazione a livello europeo, nazionale e regionale per capire come ci muoveremo nei prossimi anni per accrescere la competitività del sistema italiano”. Una sfida che vede l’Emilia-romagna già protagonista con la Rete alta tecnologia, che ha raggiunto e superato l’obiettivo simbolico dei 100 milioni di euro in contratti di ricerca sottoscritti dalle imprese (non solo regionali) con i laboratori che ne fanno parte. Un risultato annunciato oggi al salone e che dà conto della volontà delle imprese di continuare a investire in innovazione nonostante la crisi. E a conferma del grande interesse per lo sviluppo di partnership tra ricerca e impresa arrivano anche i numeri dell’edizione 2013 di Innovat&match, gli incontri richiesti dalle aziende con i laboratori realizzati nei due giorni di R2b che hanno registrato il tutto esaurito: 1.031 gli incontri richiesti quest’anno, con un incremento del 56% rispetto alla scorsa edizione.” L’edizione di quest’anno di Smau e R2b è stata anche l’occasione per accendere i riflettori sulle numerose eccellenze presenti in Emilia Romagna e nei territori limitrofi attraverso i premi che si sono svolti nei due giorni. Ed è proprio con il Premio Smart City che si è conclusa l’edizione di quest’anno, consegnando un riconoscimento a 4 comuni del Centro Nord: Bologna, per il progetto Reti Intelligenti – Smart Grid che intende sviluppare un Sistema integrato di rigenerazione di edifici e reti con l’obiettivo di aumentare il benessere e la qualità della vita dei cittadini, il Comune di Cesena, con il progetto “Caldaie in rete”che ha permesso al comune di svolgere un telecontrollo puntuale degli impianti a garanzia di un’ottimizzazione della loro regolazione, riducendo i consumi di gas metano e di energia elettrica, il Comune di Senigallia, con il progetto Firma Grafometrica che ha consentito al comune la dematerializzazione dei documenti a favore di una riduzione del tempo di lavorazione delle singole pratiche, e il Comune di San Giovanni in Persiceto che ha in corso una strategia per la realizzazione della propria Smart City che prevede, tra gli altri, tre interventi: rispettivamente una rete di telecontrollo della pubblica illuminazione, l’attivazione di un servizio in fase sperimentale di tele-assistenza per gli anziani del comune e una rete di hot spot Wi-fi al fine di migliorare il servizio al cittadino e di supportare la sostenibilità economica. Una Menzione speciale Premio Smart City Roadshow è stata consegnata al Miur per il modello organizzativo adottato per il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività”. L’evento di premiazione è stato preceduto da uno “Speed Pitching” condotto da Emil Abirascid, Ceo di Startupbusiness, in cui 10 tra le migliori starup in ambito Smart City si sono presentate in 2 minuti al pubblico di amministratori presenti. Prima della premiazione una tavola rotonda sul tema “Agenda Digitale motore per le Smart City?” ha visto il confronto tra Fabrizio Cobis, Dirigente del Miur e Roberto Moriondo, Rappresentante delle Regioni nel comitato di indirizzo Adi sul tema dell’Agenda Digitale Italiana. Ad annunciare i vincitori è intervenuta Simona Lembi, Componente del Consiglio Nazionale Anci. La mattinata di giovedì ha visto anche la consegna dello Smau Mob App Award il premio realizzato in collaborazione con la School of Management Politecnico di Milano e dedicato alle applicazioni mobile che ha visto come vincitori l’App “Pattycombat” per la categoria consumer e Virtual Shelf, app sviluppata da Vodafone per Piquadro per la categoria Business. Palmap è stata, invece, l’app più votata dal pubblico in sala. Mercoledì invece è stata la giornata dedicata alle startup che, attraverso il Premio Lamarck ha celebrato le 3 startup più innovative dell’edizione bolognese di Smau: Mathfem, Tesla Consulting e Smart – I, G-com invece ha vinto il Premio Speciale del Resto del Carlino per l’Innovazione. Protagoniste della giornata di mercoledì anche le imprese e i centri di ricerca. Nel pomeriggio si è tenuto il Premio Cluster “Best in Show” che ha visto la consegna del premio a 6 laboratori e centri di ricerca italiani riconducibili alle aree dei Cluster Tecnologici Nazionali: Laboratorio Tracciabilità per il cluster Agrifood, Venetonanotech per il cluster Fabbrica Intelligente, Ciri Scienze della Vita e Tecnologie per la Salute per il cluster Scienze della Vita, Polo dell’Innovazione dell’Automotive vince nella categoria mezzi per la mobilità, Nier Ingegneria vince per il cluster Tecnologie per le Smart Communities, Mist E-r Scrl vince per il cluster Tecnologie per gli ambienti di Vita. A seguire, si è tenuto il Premio Innovazione Ict Emilia-romagna promosso dall’Osservatorio Smau – School of Management del Politecnico di Milano che è stato assegnato a 4 imprese virtuose del Centro Nord che hanno saputo affermarsi sul mercato grazie alle tecnologie digitali: Comer Industries, Ecobyte, Utensileria Lughese e Caviro hanno ricevuto il riconoscimento.  
   
   
LA FORMAZIONE BATTE LA CRISI  
 
Milano, 10 giugno 2013 - Sinervis Consulting, affermato centro di formazione informatica di Milano e Torino, lancia un´iniziativa per favorire la formazione in tempi di crisi. L´iniziativa prevede, per ogni corso in partenza, una borsa di studio pari al valore del corso per un disoccupato. Ecco il link dell´iniziativa: http://www.Corsi.sinervis.com/iscrizioni-lista-dattesa-corsi-gratuiti-inoccupati Sinervis è infatti certa che con la formazione e la riqualificazione professionale sia possibile trovare lavoro anche in tempi di crisi. Il settore informatico nei prossimi anni richiederà sempre maggiore manodopera qualificata. L´ue preannuncia infatti un deficit di competenze nel nostro paese: l’Italia sarà il Paese (con il Portogallo) con il peso più alto di lavoratori con bassi livelli di qualificazione (37,1% contro la media Ue del 19,5%) e avrà una carenza fortissima di forze di lavoro altamente qualificate (17,5% contro il 32% dell’Ue).  
   
   
ARRIVANO I TECNO ANGELS, “SE UN ANZIANO SI SENTE SOLO, NON REGALARGLI UN’ORA MA INSEGNAGLI AD USARE INTERNET” GIOVANI “ANGELI” VOLONTARI CHE AIUTERANNO GLI ANZIANI A SENTIRSI MENO SOLI E’ UNA NUOVA FORMA DI VOLONTARIATO GIOVANILE, DEFINIBILE “2.0”, CON STUDENTI TRA I 15 E 18 ANNI CHE INSEGNANO AGLI ANZIANI AD USARE IL WEB ED I SOCIAL NETWORK  
 
Lecce, 10 giugno 2013 - Avete presente quel detto che recita “se un uomo ha fame, non regalargli un pesce ma insegnagli a pescare”? Una possibile trasposizione ai giorni nostri potrebbe essere: “se un anziano si sente solo, non regalargli un’ora del tuo tempo ma insegnagli ad usare Internet e la posta elettronica”. F03sm.jpged è esattamente questo il concetto che anima l’idea che hanno avuto alcuni studenti di una scuola italiana, l’Istituto “Galilei - Costa” di Lecce, i quali, a partire dall’anno venturo, lanceranno il nuovo servizio coniato con il nome di “Tecno Angels” e che può essere definito come una sorta di “volontariato giovanile 2.0”, ossia una forma di volontariato totalmente nuova che ha a che fare con gli anziani e con le nuove tecnologie di comunicazione. In poche parole si tratta di utilizzare (meglio dire, sfruttare) i laboratori informatici scolastici che di pomeriggio sono inutilizzati per ospitare dei corsi one-to-one (un docente, un discente) in cui i giovani studenti della scuola, in forma totalmente volontaria, diventano “prof” ed insegnano agli anziani ciò che sanno fare meglio, ossia navigare in internet, inviare e ricevere posta elettronica, utilizzare i social network, etc. Lo scopo finale di questa formazione è quello di fornire alle persone che hanno poche possibilità di interagire con altri simili le conoscenze necessarie per comunicare con parenti, amici e nuove conoscenze attraverso la rete delle reti. Ad onor del vero, l’idea non è nata dal nulla ma da una bellissima esperienza che i ragazzi hanno fatto questa primavera con un progetto curato da Coop Estense denominato “Tuttinrete” e con cui hanno avuto modo di sperimentare concretamente cosa può significare dedicare alcune ore pomeridiane a seguire da vicino la preparazione di persone anziane. L’esperienza è stata talmente emozionante e positiva che hanno quindi pensato bene di istituzionalizzare l’idea e creare un vero e proprio movimento di “angeli tecnologici” che, un domani, potrebbero operare in ogni città d’Italia. I ragazzi salentini hanno infatti intenzione di partire in proprio il prossimo autunno ma, allo stesso tempo, di creare e diffondere gratuitamente documentazione e protocolli formativi e comportamentali in maniera tale che l’esperienza possa essere facilmente seguita e copiata ovunque. Se ci pensiamo un attimo, oggi i giovani sono molto distanti dal concetto di volontariato “classico”, in quanto non sono per nulla inclini o disponibili ad offrire il loro tempo ed il loro aiuto nell’assistenza di persone bisognose (anziani, sofferenti, etc.), mentre risulta loro più facile diventare “docenti” e insegnare ad usare il computer e soprattutto Internet a chi non lo sa fare. I “Tecno Angels” insegneranno alle persone a tenersi informati, a comunicare e ad interagire con amici, parenti ed il resto del mondo attraverso la navigazione in rete, l’uso dell’e-mail e dei social network. In questo modo i giovani si potranno rendere utili sentendosi comunque a loro agio in quanto conoscono la materia molto bene e, al contempo, potranno diventare una vera e propria risorsa per la società. Trattandosi di volontariato, ovviamente non si parla di alcun compenso per il servizio offerto e nemmeno di alcuna spesa per i corsisti, ma vogliamo proprio vedere se la scuola che ha tra i suoi studenti tali “angeli” non sarà più che disponibile a riconoscere loro meriti scolastici e crediti formativi! L’idea dei “Tecno Angels” è stata presentata recentemente al concorso Invfactor del Cnr.  
   
   
IL 5 ° FORUM EUROPEO UNIVERSITÀ-IMPRESE  
 
Bruxelles, 10 giugno 2013 - Il discorso di apertura del 4 giugno di Androulla Vassiliou Membro della Commissione europea responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù: 2E ´un grande piacere di dare il benvenuto a tutti voi di Quinto University Business Forum. Sono particolarmente lieto di vedere molti di voi qui oggi. Il vostro contributo e la dedizione è essenziale se vogliamo realizzare un vero e proprio cambiamento di mentalità in tutta Europa. Non vedo l´ora di sentire le vostre opinioni e l´eccezionale livello di competenza che questo Forum ha riunito. [Ruolo dell´istruzione nella economia attuale] - Europa è stato messo alla prova da grandi sfide economiche e sociali. Gli ultimi anni hanno spazzato via dieci anni di progresso economico e sociale ed esposto molti punti deboli delle nostre economie. Occorre ripensare come investiamo le nostre risorse e come possiamo garantire il miglior risultato con mezzi limitati. Si è tentati, in un momento di crisi, a girare verso l´interno, si concentrerà su questioni nazionali, e cercare di mantenere lo status quo. Ma rifiutando di riconoscere le sfide che non è una buona idea. E quando si tratta di istruzione superiore, sarebbe un grave errore. Siamo davvero a un bivio in Europa. Ora è il momento di portare avanti e di innovare, abbracciare la riforma e prendere le difficili decisioni necessarie per rinnovare le nostre economie e rafforzare le nostre società. Il nostro approccio deve essere chiaro: per rimanere competitivi in ​​un mondo in rapida evoluzione e per preparare la società di domani, dobbiamo investire nella nostra gente e soprattutto ai nostri giovani - nelle loro capacità, nella loro capacità di adattarsi al cambiamento, e in la loro capacità di innovare. Ora più che mai, quindi, dobbiamo ripensare il ruolo e il valore dell´istruzione superiore nelle nostre società ed economie. La disoccupazione giovanile ha ormai raggiunto livelli socialmente inaccettabili: 23% in media nell´Ue, ma il 56% e il 62% in Spagna e in Grecia. Allo stesso tempo, ci sono attualmente più di due milioni di posti di lavoro vacanti in Europa. E le aziende si trovano ad affrontare la carenza di competenze, come evidenziato dal recente appello da diversi amministratori delegati che scrivono sul Financial Times circa la mancanza di ingegneri in Europa. Questo paradosso non è accettabile. E ´un paradosso che rivela, soprattutto, la mancata corrispondenza tra le competenze fornite e le esigenze del mondo del lavoro, e, in una certa misura, il fallimento dei nostri sistemi di istruzione in generale. Entro il 2020, ci aspettiamo che il 36% di tutti i posti di lavoro nell´Ue richiederà qualifiche di alto livello. Ma oggi solo il 26% della forza lavoro attuale è istruita a livello terziario. Anche se è vero che l´elevato livello di istruzione sono anche colpiti dalla crisi, l´esperienza dimostra chiaramente che la tariffa altamente qualificato meglio di altri. L´abilità paradosso rivela anche che il mercato del lavoro in Europa è ancora frammentato, e la mobilità resta l´eccezione. Tutto questo aggrava gli attuali squilibri geografici e squilibri. L´urgenza della situazione richiede un cambiamento reale nell´ambito dell´istruzione superiore - in particolare per quanto riguarda la qualità e la pertinenza dei corsi, l´occupabilità dei laureati e le esigenze delle nostre aziende. Questa sfida è al centro dell´agenda dell´Ue per la modernizzazione dell´istruzione superiore che ho presentato nel 2011. E ´anche un messaggio centrale del più ampio dibattito di politica economica dell´Ue - il semestre europeo - nonché le raccomandazioni specifiche per paese che la Commissione ha proposto a tutti i 27 Stati Uniti la scorsa settimana. Abbiamo bisogno, in particolare, a sviluppare maggiormente partenariati tra i sistemi di istruzione e le imprese. I due mondi hanno bisogno di lavorare meglio di pari passo. Ma questo richiede un forte impegno anche da parte della comunità business stesso. Le aziende devono essere pronte ad investire in istruzione. Essi devono essere disposti a collaborare con istituti di istruzione superiore su una base a lungo termine, sostenendo lo sviluppo di nuovi programmi di studio o che offre più posti per stage per esempio. [Il Forum Ub] Questa duplice responsabilità spiega perché abbiamo creato il forum università-imprese nel 2008. E si è rivelato un grande successo. I dibattiti e le raccomandazioni dei precedenti Forum hanno portato a nuove iniziative politiche a livello europeo, come ad esempio le alleanze della conoscenza lanciato nel 2011 e il quadro di orientamento per le università imprenditoriali che saranno presentate qui oggi. Ma abbiamo ancora una lunga strada da percorrere. Un recente studio della Commissione dimostra che la cooperazione università-imprese in Europa resta marginale, con la maggior parte degli accademici che hanno poco o nessun coinvolgimento in qualsiasi cooperazione. Tradizionalmente, gli istituti di istruzione superiore si sono impegnati con le aziende attraverso progetti di ricerca o da ospitare tirocinanti e stagisti. Mentre la ricerca resta essenziale, una maggiore collaborazione sul contenuto educativo è fondamentale per collegare l´istruzione e l´innovazione più da vicino. Molte delle nostre università sono ancora insegnando secondo un 19 ° modello secolo. Questo non è solo obsoleto, ma controproducente. Allo stesso tempo, sono felice di dire che gli atteggiamenti stanno cambiando, la globalizzazione e il perdurare della crisi in Europa inevitabilmente esercitano una pressione sullo status quo. Ora è il momento di agire. Questo è il messaggio urgente dietro il V Forum università-imprese. [Verso partenariati strutturati Ub] Signore e signori, Dobbiamo incoraggiare l´istruzione e le imprese a impegnarsi più decisamente in forme strutturate di cooperazione. I benefici e l´impatto di tali partenariati sono grandi, e arricchiscono il potenziale di innovazione di tutte le organizzazioni coinvolte migliorando l´apprendimento e l´insegnamento ambienti. Essi hanno inoltre contribuire a creare una cultura comune tanto necessaria che colma il divario tra il mondo accademico e le imprese, e che è fondamentale per il successo a lungo termine e la sostenibilità di tali collaborazioni. Al 2011 University Business Forum, è diventato chiaro che uno dei principali ostacoli alla cooperazione tra imprese università è stata la fiducia: come possiamo fare per trovare i partner giusti e garantire il finanziamento dei nostri progetti? Chiaramente qualche tipo di supporto necessario per essere messo in atto per aiutare la cooperazione rilanciare. Ciò ha portato nel 2011 al lancio delle alleanze della conoscenza come azione pilota, grazie in gran parte al sostegno del Parlamento europeo. Alleanze della conoscenza sono partenariati strutturati, co-finanziati dal bilancio dell´Ue, che riuniscono partner di business e mondo accademico che si sono impegnati a fornire nuovi e innovativi metodi di insegnamento. L´innovazione è uno dei criteri di aggiudicazione per questi progetti, e abbiamo messo un forte accento sulla mentalità imprenditoriale set. La risposta alla fase pilota nel 2011 è stata molto positiva. Sei progetti sono stati finanziati fino ad oggi, ed i risultati dei primi tre saranno presentate entro oggi. Ora abbiamo deciso di ampliare significativamente l´ambizione e il sostegno a queste partnership con l´introduzione di loro come una parte importante del nuovo programma Erasmus per tutti, che il Parlamento europeo e gli Stati membri stanno ancora negoziando. Con un potenziale aumento del bilancio del 40% rispetto al finanziamento in corso, Erasmus per tutti diventi il ​​programma leader di supporto dei sistemi nazionali di istruzione superiore nelle loro riforme. Per le alleanze della conoscenza abbiamo proposto un bilancio per 175 milioni di euro in sette anni, che dovrebbe consentire di finanziare circa 200 partenariati. Nel lungo termine, speriamo che le alleanze della conoscenza creerà un "effetto a catena". Vogliamo vedere la cooperazione tra l´istruzione superiore e il mondo del lavoro diventando la norma piuttosto che l´eccezione, con una maggiore consapevolezza dei benefici più ampi per la società in generale. Quindi, il nostro messaggio è chiaro: a partire dal prossimo anno, l´Europa sosterrà direttamente i partenariati tra università e imprese. [Imprenditorialità] Signore e signori, La nostra ambizione, attraverso questo forum, è anche quello di concentrarsi su imprenditorialità. Imprenditorialità e competenze imprenditoriali sono diventati molto di moda negli ultimi due anni, e abbiamo visto la nascita di "educazione imprenditoriale". Ma se vogliamo produrre un reale cambiamento di mentalità in Europa verso la cultura imprenditoriale, in cui l´assunzione del rischio viene premiato, quindi i nostri sistemi di istruzione superiore devono svolgere pienamente il loro ruolo nel dare sostegno a spin-off e start-up. Ma cerchiamo di essere chiari sui fatti. La maggior parte dei laureati di oggi, anche se non la loro laurea è in attività, non stanno andando a creare le proprie imprese. Piuttosto, essi diventeranno dipendenti, per lo più in piccole e medie imprese, che costituiscono la maggior parte dei datori di lavoro europei - le stesse piccole e medie imprese che stanno combattendo in un mercato sempre più competitivo e globalizzato. Sempre più spesso, le aziende hanno bisogno di persone con una più ampia gamma di abilità. I dipendenti sono spesso chiesto di lavorare su diversi set di abilità differenti. Questa è una necessità che deve essere soddisfatta entro il sistema di istruzione, piuttosto che fuori di esso dopo la laurea. E questo implica un cambiamento nel modo che l´istruzione è consegnato nonché nell´offerta istituzionale. Date le definizioni vaghe e spesso contrastanti di ciò che costituisce un "istituto di istruzione superiore imprenditoriale", la Commissione ha elaborato il quadro di riferimento si sente parlare del primo workshop di oggi. Questo è uno strumento di autovalutazione on-line per gli istituti di istruzione superiore che cercano di capire il loro attuale livello di sviluppo imprenditoriale. E ´stato progettato in collaborazione con l´Ocse e un gruppo di esperti europei, e sarà andare a vivere nei prossimi mesi. La Commissione, dal 2008, ha creato anche l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia - l´Iet - di affrontare questo paradosso europeo dove, nonostante l´eccellenza nella ricerca, i laureati altamente qualificati e le aziende dinamiche, ci sono ancora in ritardo concorrenti in termini di creazione di imprese e portando idee sul mercato. Con l´Iet, stiamo cambiando il modo in cui affrontiamo l´innovazione in Europa, ci alleniamo gli imprenditori di domani e noi li accompagniamo nella costruzione di nuove società. E lo facciamo mettendo insieme centri di ricerca, imprese e, per la prima volta in Europa, le università all´interno di partenariati strutturati che sono governati come società. Conoscenza e dell´innovazione: Noi li chiamiamo Cci. Tre Cci sono già installato e funzionante, e ci aspettiamo di creare sei più, a condizione di bilancio sia sufficiente per l´Iet nei negoziati in corso tra il Parlamento europeo e gli Stati membri. Vorrei qui ringraziare la Presidenza irlandese per il duro lavoro nei negoziati sul programma Orizzonte 2020. Avrete l´opportunità di saperne di più su l´Eit e le Cci, nonché la strategia di sviluppo dell´Eit nei prossimi anni, come molti oratori in questo forum sono direttamente coinvolti nella Iet. [ Vorrei ringraziare soprattutto Maria Garana, Karen Maex e Gabor Bojar, tutti i membri del comitato direttivo dell´Eit, per aver accettato di affrontare questo forum ]. Signore e signori, Promuovere l´istruzione, la ricerca e l´innovazione, nonché le interazioni tra di essi continuerà ad essere una priorità assoluta per la Commissione negli anni a venire. Ma contiamo sul vostro sostegno e l´impegno a portarla avanti. Mi auguro che le discussioni e casi di studio presentati nel corso di questo Forum ispireranno tutti noi in questo lavoro. Grazie per l´attenzione e per essere i nostri partner nella costruzione del futuro dell´Europa, sulla base di istruzione e di formazione di alto livello, moderno e inclusivo voi.”  
   
   
A MONTELUPO LA SCUOLA È “TECH” E UN LIBRO NE RACCOGLIE LE SFIDE  
 
Firenze 10 giugno 2013 – Come introdurre in classe le nuove tecnologie? Quali i dispositivi più adatti per i ragazzi? Quale la “banda” migliore per una scuola? Come cambia il ruolo dei docenti in classi a elevata tecnologia? Come disporre banchi e cattedra in una scuola modello “Ardesia tech”? Nell’istituto Comprensivo “Baccio da Montelupo”, a Montelupo Fiorentino, le sperimentazioni sulla scuola digitale nella primaria, secondo un progetto chiamato “Ardesia Tech”, sono attive da tre anni, in collaborazione con Indire (l’istituto che si occupa di ricerca e innovazione nella scuola) e Università di Milano La Bicocca. Ne è scaturito un volume (“Fare didattica nella classe multimediale. Dall’esperienza al modello”, curato da Massimo Faggioli, ricercatore Indire) che viene presentato lunedì 10 giugno. Appuntamento (ore 18 presso l’auditorium della scuola). Interverranno la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti, il sindaco di Montelupo Rossana Mori, il capo dipartimento del Miur Giovanni Biondi.  
   
   
FVG, SCUOLA: PUBBLICATI BANDI PER SVILUPPO OFFERTA FORMATIVA  
 
Trieste, 10 giugno 2013 - La Regione ha avviato le iniziative di sostegno allo sviluppo dell´offerta formativa delle istituzioni scolastiche statali e paritarie per l´anno scolastico 2013/2014. I bandi e la modulistica per la presentazione delle domande sono pubblicati sul sito della Regione Fvg alla voce "Istruzione e Ricerca - La regione per le scuole". La scadenza per la presentazione delle domande relative a tutti i bandi è fissata al 12 Luglio 2013. Anche quest´anno, infatti, le scuole potranno presentare domanda per l´ottenimento di contributi destinati all´ampliamento e alla qualificazione dell´offerta formativa scolastica. La Regione intende accompagnare le scuole nel loro processo di crescita formativa "dal basso", valorizzando le buone pratiche che dalle stesse sono state realizzate, in interazione e integrazione con risorse ed opportunità del territorio. L´azione pubblica regionale prevede contributi a sostegno dell´ area delle competenze chiave europee e di cittadinanza, presenti anche nei nuovi ordinamenti scolastici, con riferimento all´attuale dibattito europeo sull´offerta scolastica per competenze. Attraverso i contributi del bando, la Regione intende altresì intercettare alcune dimensioni organizzative e progettuali che esigono una particolare attenzione nel nostro territorio: la scuola di montagna e la scuola a tempo pieno. I contributi regionali si rivolgono anche all´area delle lingue straniere comunitarie per il potenziamento dell´insegnamento delle lingue, attraverso l´incremento dello studio della prima e della seconda lingua straniera, con la finalità di permettere agli studenti il conseguimento di un livello di apprendimento delle lingue adeguato all´odierno mercato del lavoro. Le scuole potranno inoltre richiedere il finanziamento di progetti speciali di particolare rilevanza regionale per favorire l´integrazione tra le istituzioni scolastiche e tra queste ultime e i soggetti del territorio, quali enti locali e organismi pubblici e privati senza fine di lucro, attraverso iniziative didattiche e formative di particolare rilevanza educativa, sociale e culturale. Saranno finanziati altresì progetti di orientamento e prevenzione della dispersione per bloccare sul nascere l´insorgenza di fenomeni di abbandono scolastico. A questo riguardo va ricordato l´ottimo lavoro svolto nella Regione Friuli Venezia Giulia, che trova un positivo riscontro nei dati. Infatti il tasso di abbandono scolastico è pari al 13,9% (Istat -Rapporto annuale 2012), un risultato già prossimo a quello indicato dall´Agenda 2020, che colloca la Regione tra i primi posti in Italia nella lotta all´abbandono scolastico. E´ di prossima pubblicazione anche il bando per l´area di intervento relativa all´insegnamento delle lingue e culture delle minoranze linguistiche storiche, ai sensi della Legge n. 482/1999 e delle leggi regionali in materia.  
   
   
TRENTO: FINANZIAMENTI PER PROGETTI EDUCATIVI, NUOVI CRITERI E MODALITA’  
 
Trento, 10 giugno 2013 - La Giunta provinciale, su proposta dell´assessore all´istruzione e sport Marta Dalmaso, ha approvato nuovi criteri e modalità con cui le scuole, gli istituti formativi provinciali e paritari e i soggetti privati possono proporre e realizzare progetti educativi nell’ambito del Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale. Con questo provvedimento, in continuità con quanto già avvenuto nel precedente anno scolastico/formativo, sono stati approvati i criteri e le modalità per la concessione di finanziamenti, nell’ambito del Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale, per progetti ed iniziative particolarmente significativi ai fini della qualificazione dell’offerta scolastica, nonché progetti per percorsi di istruzione caratterizzati dall’innovazione della didattica. Possono presentare domanda di finanziamento le istituzioni facenti parte del sistema educativo della provincia di Trento o soggetti privati, in particolare: istituzioni scolastiche provinciali e paritarie; istituzioni formative provinciali e paritarie; soggetti privati che intendono realizzare un unico progetto coinvolgendo almeno sette istituti scolastici o formativi pubblici o paritari e cinque o più istituzioni scolastiche e formative provinciali o paritarie che intendono realizzare un unico progetto in rete. Sono individuate quattro tipologie di ambiti di intervento, nei quali devono rientrare i progetti che possono essere presentati: Tipologia A: azioni volte a valorizzare il territorio e l’ambiente montano, sia attraverso attività di tipo prettamente didattico/culturale, sia attività sportive; Tipologia B: azioni volte a sviluppare esperienze di tipo formativo, anche attraverso la cooperazione con scuole, enti o associazioni; Tipologia C: azioni volte ad approfondire tematiche di tipo storico, artistico, religioso o linguistico, con particolare attenzione a percorsi di formazione interculturale o di potenziamento linguistico; Tipologia D: azioni volte a favorire la cultura musicale degli studenti, attraverso laboratori didattici da tenersi in classe in orario curriculare in una prospettiva interdisciplinare. La presentazione della domanda dovrà avvenire esclusivamente con modalità on-line utilizzando la Carta provinciale dei servizi (Cps), rilasciata dalla Provincia Autonoma di Trento, del Legale rappresentante del soggetto proponente o la Smart Card (con certificato di autenticazione – equiparata ad una carta nazionale dei servizi), per chi ne è in possesso. Il periodo per la presentazione della domanda per l’anno scolastico/formativo 2013/2014, è fissato dal 2 settembre al 15 ottobre 2013. La struttura provinciale alla quale vanno presentate le domande e che si occuperà dell’approvazione della graduatoria e della concessione dei finanziamenti è il Servizio Amministrazione e attività di supporto. I fondi a disposizione per finanziare i progetti sono pari a 180.000 euro ; tuttavia, qualora in corso d’anno si generassero nuove disponibilità economiche, potranno essere finanziati i progetti ritenuti ammissibili, secondo la graduatoria formulata, ma non sovvenzionati in precedenza per mancanza di fondi. La versione completa della delibera potrà essere consultata e scaricata a partire da martedì prossimo,11 giugno 2013, dal sito istituzionale della Provincia Autonoma di Trento.  
   
   
ANZIANI. COMUNE E MEGLIOMILANO INSIEME PER L’INIZIATIVA ´PRENDI IN CASA UNO STUDENTE´ A MILANO QUASI 400.000 OVER 60 E PIÙ DI CENTOMILA STUDENTI UNIVERSITARI “FUORI SEDE”  
 
Milano, 10 giugno 2013 - Insieme per far crescere l’iniziativa "Prendi in casa uno studente" e dar vita a una rete di contatti che favoriscano l’incrocio tra domanda e offerta di un alloggio. Comune e Megliomilano, associazione senza fini di lucro fondata da Camera di Commercio, Confcommercio, Acm e Università, hanno firmato oggi il protocollo di intesa per promuovere la coabitazione tra pensionati autosufficienti e universitari “fuori sede”, per condividere compagnia e alloggio avvicinando due generazioni che si aiutano reciprocamente. L’iniziativa è stata avviata nel 2004 da Megliomilano e si è sviluppata grazie al sostegno economico di Fondazione Cariplo, con il coinvolgimento attivo di tutti gli atenei milanesi. Con "Prendi in casa uno studente" si agevola la ricerca di un alloggio a costo contenuto da parte dei giovani e si offre ad anziani che vivono soli la possibilità di ospitare una persona, mettendo a loro disposizione una stanza. Gli studenti non pagano un vero e proprio affitto, ma contribuiscono mensilmente alle spese di casa con un rimborso e collaborano con piccoli aiuti e con un po’ di compagnia. Gli anziani in questo modo non si sentono soli e possono contare su una presenza in casa. Oggi a Palazzo Marino la firma del protocollo di intesa, della durata di 24 mesi, da parte dell’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e del presidente di Megliomilano Simonpaolo Buongiardino. Sono intervenuti Mariella Enoc, vicepresidente di Fondazione Cariplo e il Rettore del Politecnico di Milano Giovanni Azzone. “Nella nostra città – ha detto l’assessore Majorino – sono quasi 400.000 le persone con più di 60 anni, molte delle quali autosufficienti, ma che, per vicende diverse, vivono condizioni di solitudine e abitano in case grandi con più stanze ormai vuote. Per contro sono numerosissimi i giovani che arrivano a Milano per studiare all’università e non riescono a trovare un alloggio. Farli incontrare è il nostro obiettivo, costruire nuove relazioni tra vecchie e giovani generazioni, al di là del bisogno, la nostra speranza. Coinvolgeremo nella ricerca degli anziani tutte le nostre strutture sparse sul territorio al fine di porci, insieme a Megliomilano, come promotori e fautori di questa iniziativa”. “La collaborazione con l’assessore Majorino darà nuovo impulso al nostro progetto – aggiunge Buongiardino di Megliomilano- e ci aiuterà ad ampliare l’offerta di accoglienza sul territorio. Negli anni abbiamo gestito oltre 6.000 contatti e dato vita a più di 600 proposte di abbinamento, molte delle quali rinnovate per diversi anni accademici, ringrazio con convinzione Fondazione Cariplo perché ha reso possibile il nostro operato. Molto spesso la combinazione di esigenze diverse porta a un risultato ben superiore della soluzione di due singoli problemi, con benefici indotti sull’intera collettività: ´Prendi in casa uno studente´ ne è l’esempio e il mio auspicio è che questo progetto divenga per Milano un piccolo strumento di welfare e allo stesso tempo di attrattività”. Attraverso il Comune sarà possibile per Megliomilano, che raccoglie le richieste e le offerte dei candidati, accrescere il numero delle persone coinvolte per favorirne l’incontro, in collaborazione con le strutture dei Servizi sociali dedicate agli anziani: i Centri multiservizi anziani ma, soprattutto, i Centri socio ricreativi culturali presenti con 29 sedi in tutta la città. Prendi in casa uno studente Le premesse e gli obiettivi- Il progetto è nato come iniziativa sperimentale dell’associazione Megliomilano, dopo che due indagini condotte negli anni 2003 e 20041 sul sistema universitario milanese e la popolazione studentesca ad esso afferente, avevano evidenziato l’impossibilità per molti giovani di vivere in città a causa dei costi eccessivi relativi all’alloggio. Milano è l’unica città italiana con dieci atenei (undici includendo la Facoltà di Teologia Settentrionale), raggiunta annualmente da oltre 200.000 ragazzi tra i 18 e i 25 anni di età e circa il 54% di questi proviene da fuori Milano o fuori regione. I posti letto accessibili nelle residenze universitarie non superano le diecimila unità; la rimanente parte è integrata dal libero mercato, spesso irregolare e speculativo. Per contro, Milano è una città densamente popolata da anziani, sono circa 400.0002 gli ultra sessantenni, perlopiù donne, che vivono in abitazioni divenute troppo spaziose per le loro necessità e costose per una normale pensione. Unire le esigenze, speculari e complementari, di queste due figure socialmente svantaggiate è stata una proposta che Megliomilano ha voluto avviare a titolo sperimentale in collaborazione col Politecnico di Milano, nella zona di decentramento 9, che ospitava il recente insediamento del campus Bovisa. Dal 2011 Prendi in casa uno studente è realizzato grazie al sostegno di Fondazione Cariplo. Operatività L’associazione raccoglie le candidature di pensionati e studenti e raccoglie un primo set di informazioni di base. Gli ospitanti vengono incontrati a domicilio per valutarne le effettive condizioni di accoglienza e ospitalità, personale ed abitativa. Gli studenti vengono incontrati, singolarmente o in gruppo, nella sede dell’associazione per dei colloqui approfonditi, finalizzati a identificare le principali caratteristiche del giovane, le aspettative e le capacità di coabitazione. In nessun caso i candidati vengono giudicati o “selezionati”, le informazioni raccolte vengono unicamente trattate in relazione a un possibile matching. Se vengono individuati profili compatibili e integrabili tra loro, l’associazione propone un incontro presso l’abitazione dell’ospitante: Megliomilano facilita l’inizio e l’avvio di un dialogo e registra le prime impressioni, anche sul proprio operato. Se le risposte sono positive si avvia la convivenza per la durata dell’anno accademico, solitamente nove – dieci mesi. Il contratto è un accordo di ospitalità che sancisce durata e modalità della convivenza e l’importo mensile con cui il giovane contribuisce alle spese che il padrone di casa sostiene a fronte dell’ospitalità (tassa sui rifiuti, consumi di luce/gas/acqua, spese condominiali). La convivenza è guidata da alcuni concetti chiave: Discrezione - Rispettare l’intimità dell’altro, non invadere i suoi spazi senza essere stati invitati a farlo, eccetto nei casi di urgenza o di pericolo. Tolleranza - Comprendere che esistono degli alti e dei bassi e che ciascuna età ha i suoi lati positivi. Condividere le proprie conoscenze ed esperienze senza idealizzare il passato. 1 Studiare e Vivere a Milano: gli studenti pendolari (2003) e Studiare e Vivere a Milano: gli studenti fuori sede (2004), Megliomilano. 2 Ufficio Statistico Comune di Milano, anno 2012.  
   
   
DAI MECCANISMI DI LEONARDO ALLE DUE RUOTE PRESENTAZIONE DI TWIST BIKE ATLANTIC: LA MODERNA RIVOLUZIONARIA BICICLETTA CON LA PROPULSIONE DI LEONARDO  
 
Pavia, 10 giugno 2013 - Il 12 giugno a Pavia, un convegno sull’anatomia e sulla meccanica di Leonardo da Vinci, con la presentazione della prima bicicletta mossa da un sistema dinamico derivato dai suoi studi e dai suoi disegni. Il prototipo è stato realizzato con la collaborazione scientifica dell’Università di Pavia. Mercoledì 12 giugno, a partire dalle ore 9.30, si svolgerà, presso l’aula del 400 dell’Università degli Studi di Pavia, un convegno dal titolo “Meccanismi leonardiani e biomeccanica degli arti inferiori -Presentazione di Twist Bike Atlantic: la moderna rivoluzionaria bicicletta con la propulsione di Leonardo ”, curata da Carlo E. Rottenbacher (ingegnere e ricercatore dell’Università di Pavia) e Paola Salvi (leonardista e docente dell’Accademia di Brera). Il convegno - L’iniziativa è organizzata dall’Università di Pavia con l’Accademia di Belle Arti di Brera e con la collaborazione di Dobertec, azienda specializzata in biomeccanica. Gli interventi dei relatori (Paola Salvi, Carlo E. Rottenbacher, Giuseppe Stagnitto, Edoardo Rovida, Maria Rita Gualea, Roberto Bottinelli, Antonella Ferrario, Marco Antonelli) si concentreranno su alcuni meccanismi elaborati da Leonardo per la trasmissione del movimento meccanico e sull’anatomia degli arti inferiori. Il corpo umano è infatti per Leonardo stesso un meccanismo dotato di leve che agiscono per l’azione del motore dei muscoli, tant’è che egli ha scritto in uno dei suoi fogli anatomici conservati al Windsor: “Fa’ che ‘libro delli elementi macchinali colla sua pratica vada innanzi alla dimostrazione del moto e forza dell’omo e delli altri animali, e mediante quelli tu potrai provare ogni tua proposizione”. Un particolare meccanismo azionato dai piedi, che oggi possiamo definire “a step”, è stato descritto da Leonardo per far funzionare la “macchina per volare” (Ms. B), un’imbarcazione a pale verticali e uno strumento musicale (Codice Atlantico). Lo stesso meccanismo è stato oggi utilizzato per realizzare una bicicletta che, ispirandosi ai meccanismi leonardiani, rende possibile un migliore sfruttamento della catena cinematica degli arti inferiori rispetto a una bicicletta tradizionale. La Giornata affronterà quindi gli studi di Leonardo e le moderne rilevazioni quantitative dei meccanismi da lui descritti, per giungere alla presentazione del prototipo della nuova bicicletta. La bicicletta - Si tratta del prototipo di Twist Bike Atlantic di Dobertec, la prima bicicletta al mondo dotata di un innovativo sistema di trasmissione ad elevato rendimento, basato sul motore che Leonardo descrisse nel Codice Atlantico. Ideata dall’ing. Marco Antonelli, è stata concepita e realizzata da un’equipe esperta di ingegneri, ricercatori e designer. Nel 1998 l’ing. Marco Antonelli pensò di creare una nuova bicicletta dotata di un sistema di trasmissione analogo a quello che Leonardo descrisse nel Codice Atlantico oltre 600 anni prima e che adottò sia sulla Claviviola (f. 93r) sia sull’Imbarcazione a pale verticali ( f. 915). La trasmissione di Twist Bike è stata oggetto di studi approfonditi che hanno portato allo sviluppo di un sistema cinematico brevettato ad elevato rendimento che rende possibile un migliore sfruttamento della catena cinematica degli arti inferiori rispetto ad una bici tradizionale. Il movimento della pedalata non è circolare, ma “a step”, dall’alto verso il basso. Dall’idea alla realizzazione del prototipo (esposto per la prima volta alla Triennale di Milano nel maggio 2012) sono trascorsi anni di ricerca scientifica, studio del design e dei materiali. Ricerche per le quali l’ideatore, ing. Antonelli, ha coinvolto due dipartimenti dell´Università di Pavia: di Ingegneria (con il prof. Carlo Rottenbacher) e di Medicina (con il prof. Roberto Bottinelli, Centro di ricerca di biologia e medicina dello sport). La Twist Bike Atlantic è quindi la prima bicicletta al mondo che racchiude le quattro eccellenze italiane: 1. - la storia italiana, grazie agli insegnamenti di Leonardo da Vinci; 2. - la tradizione meccanica e medica italiana nello sviluppo della trasmissione; 3. - il design italiano, per vestire di arte e design; ed in fine; 4. - le maestranze artigianali italiane, migliori al mondo, che hanno realizzato la Twist Bike Atlantic.  
   
   
ABBANDONO SCOLASTICO: DA PRATO UNA SPERIMENTAZIONE PER CONTRASTARLO IN UNA TOSCANA CHE NON STA BENE  
 
Firenze, 10 giugno 2013 ¨C Una provincia che deve confrontarsi con un abbandono scolastico superiore al resto della Toscana: ¨¨ Prato. Qui, secondo i dati (2011) dell¡¯Osservatorio scolastico provinciale, il tasso di abbandono scolastico sfiora il 19% (18,9): 0,3 punti percentuali al di sopra della media regionale, ma con una tendenza in aumento. Ed ¨¨ a servizio del territorio pratese che il 6 giugno, a Firenze, ¨¨ stato sottoscritto un accordo fra Regione Toscana e Provincia di Prato in modo da estendere una sperimentazione che negli anni scorsi era stata iniziata, con successo, nel comune di Carmignano: un progetto (denominato ¡°100/lode¡±) finalizzato ad affiancare studenti delle superiori in difficolt¨¤ sostenendo, nel contempo, le rispettive famiglie. L¡¯accordo ¨¨ stato siglato dalla vicepresidente Stella Targetti, che segue per la Regione Toscana anche le tematiche dell¡¯istruzione, e dall¡¯assessore alle Politiche giovanili della Provincia: Loredana Ferrara. Adesso la sperimentazione viene estesa a tutto il territorio provinciale: 25 mila euro sono messi a disposizione dalla Regione (ulteriori risorse arriveranno dagli enti locali) mentre la gestione operativa degli interventi ¨¨ affidata alla Provincia. Si tratta, in pratica, di lezioni personalizzate da effettuare in favore di studenti rimasti indietro: lezioni che potranno svolgersi sia in casa dello studente che in locali pubblici (biblioteche, spazi per giovani). Ci¨° anche durante il periodo estivo, come aiuto per gli studenti con debiti da recuperare. I docenti dovranno essere giovani, laureati o laureandi del territorio, retribuiti secondo costi di mercato, ¡°a cui ¨C sottolinea Stella Targetti ¨C viene cos¨¬ data la possibilit¨¤ di mettere a disposizione le proprie competenze in una organizzazione comune che li vede protagonisti attivi nella gestione del progetto¡±. Le famiglie ¨C ha aggiunto l¡¯assessore pratese parlando con i giornalisti ¨C pagheranno secondo l¡¯Isee mentre i docenti riceveranno un compenso orario fra i 10 e i 15 euro con l¡¯obbligo di emettere notula. ¡°Il dato sulla dispersione scolastica ¨¨ negativo ¨C ha detto Stella Targetti ¨C ma ancora pi¨´ di questo ¨¨ la tendenza a preoccuparci: gli abbandoni sono in aumento. Come Regione, per contrastare il fenomeno, facciamo ci¨° che possiamo: e questo progetto pratese lo dimostra. Andiamo anche ben oltre le nostre competenze e investiamo sulla scuola dell¡¯infanzia, visto che una delle cause della dispersione ¨¨ proprio la difficile accessibilit¨¤ al sistema educativo fin dai primi anni d¡¯et¨¤. Ma ci¨° che servirebbe per invertire davvero la rotta ¨¨ una strategia complessiva da parte dello Stato, che ad oggi non c¡¯¨¨¡±. Dispersione: In Europa, In Italia, In Toscana - A proposito di dispersione scolastica, l¡¯Italia ¨¨, fra i Paesi Ue, quello con il tasso di abbandono pi¨´ elevato (il 18,2% nel 2011) contro una media europea del 13,5% con valori ben lontani dagli obiettivi europei (in ¡°Europa 2020¡å si ripropone la strategia di Lisbona con l¡¯obiettivo non raggiunto in ¡°Europa 2010¡å: un tasso di abbandono inferiore al 10%). La Toscana, fra le Regioni italiane, sta nella parte alta della classifica: in quella con valori superiori alla media (18,6%). Mentre la tendenza italiana ¨¨ in diminuzione (dal 19,7% del 2008 si ¨¨ ogni anno successivo scesi al 19,2%, al 18,8% e al 18,2% nel 2011) la tendenza regionale, al contrario, ¨¨ in aumento (era al 16,5% nel 2008 per salire al 16,9%, al 17,6% e al 18,6% nel 2011). Va notato, e questo spiega anche la particolare situazione pratese, che nel complesso dei giovani toscani in fuga dalla scuola ¨¨ notevole la differenza fra il tasso riferito alla componente italiana (13,3%) e il tasso riferito alla componente non italiana (ben il 44,8% dei non italiani abbandonano gli studi).  
   
   
CONOSCERE IL MONDO, IMPARARE LA SOLIDARIETÀ CONCLUSA LA QUARTA ANNUALITÀ DEL PROGETTO PROMOSSO DALLA PROVINCIA DI PARMA “LA SOLIDARIETÀ FRA LE PAGINE DELL’ATLANTE”. PIÙ DI 1000 GLI STUDENTI COINVOLTI.  
 
Parma, 10 giugno 2013 – Un appello corale ai cittadini a riprendere l’adozione a distanza è quello lanciato oggi da Marcella Saccani, assessore provinciale alle Politiche sociali, insieme alle associazioni che la promuovono, al termine dell’incontro che ha concluso la quarta annualità del progetto “La solidarietà nelle pagine dell’Atlante”. Un progetto basato su un intreccio di tanti saperi: la scuola, il volontariato, la cooperazione internazionale e le associazioni di immigrati, una iniziativa promossa dalla Provincia per avvicinare bambini e ragazzi ai temi e agli strumenti della solidarietà internazionale e far emergere il significato e il valore profondo del sostegno a distanza. Questo progetto negli anni ha accresciuto la propria popolarità arrivando in questa edizione a numeri da record: 60 le classi partecipanti, più di 1000 gli studenti coinvolti, dai più piccoli della materna di Neviano a quelli delle primarie (14 classi) alle secondarie di primo grado (14 classi) alle superiori con 27 classi; complessivamente 19 gli istituti scolastici del territorio in cui hanno lavorato le 23 le associazioni di volontariato che operano, e cooperano, nel mondo occupandosi di progetti. “Avevamo bisogno di allargare la conoscenza e la consapevolezza su questo atto di solidarietà quale è il sostegno a distanza, ragionando con bambini e ragazzi del perché esistono in alcune parti del mondo determinate condizioni di vita per l’infanzia. La sintesi del lavoro svolto ci aiuta a riflettere sul fatto che questo canale di solidarietà deve restare aperto” – ha spiegato Saccani a margine dell’incontro. Già perché la crisi economica non ha certo fatto un favore all’adozione a distanza. Dai dati diffusi oggi dalla Provincia, che coordina il tavolo a cui siedono le associazioni che se ne occupano, risulta che, anche se il numero complessivo resta elevato ( 25.266 nel 2012) dal 2009 se ne sono perse 203 attivate dalle organizzazioni e ben 1417 fra quelle attivate da singoli cittadini di Parma e provincia. Tanti gli spunti che emersi dall’incontro conclusivo di oggi. Benaziza Fadhila, esponente dell’associazione donne tunisine, ha letto una lettera scritta da un ragazzo scappato dal proprio paese, che non era la Tunisia o la Siria ma l’Italia, una storia di emigrazione sofferta come lo sono quelle di chi oggi viene nel nostro Paese. Flavia Lonardi vicepresidente di Caritas Children Onlus, ha raccontato l’approccio avuto con una classe. “Abbiamo parlato dell’Etiopia e lavorato sul denaro confrontando la nostra e la loro moneta per arrivare a dimostrare che con un euro al giorno tutta la classe può sostenere la vita, la salute e l’istruzione di un bambino che risiede là – ha spiegato – Privandoci di quello che per noi è niente si può cambiare la loro vita, proprio in questi giorni ci stanno arrivando notizie sulle lauree dei ragazzi sostenuti a distanza”. Sono volontari come Benaziza e come Flavia che hanno condotto piccoli e grandi studenti con i loro insegnanti in un percorso conoscitivo - scandito con gli incontri, approfondimenti e laboratori - dei principali paesi in via di sviluppo. E a conclusione del progetto, i ragazzi sono stati chiamati a “tirar le somme” con un elaborato che raccoglie le loro riflessioni. “La solidarietà tra le pagine dell’Atlante” E’ un progetto di approfondimento sulle realtà socio-economiche e politico-culturali dei Paesi in via di sviluppo promosso dalla Provincia con la collaborazione di tre tavoli di coordinamento provinciali (adozione/sostegno a distanza, cooperazione internazionale, immigrazione) e con il contributo della Fondazione Cariparma. Le realtà coinvolte - 60 classi per 19 scuole, in particolare: 14 classi di 5 scuole primarie (Neviano degli Arduini, Langhirano, Torrechiara, De La Salle, Scuola per l’Europa). 17 classi di 7 scuole secondarie di primo grado (Borgotaro, Carozza di Salsomaggiore Terme, Tizzano, Basilicanova, Baganzola, Ferrari, San Benedetto). 27 classi di 6 scuole secondarie di secondo grado (Melloni, Liceo Classico Europeo, Liceo Scientifico Ulivi, Itsos di Langhirano, Itsos di Fornovo, Istituto Zappafermi di Borgotaro). Eccezionalmente: 2 sezioni di una scuola materna (Neviano degli Arduini). 23 le associazioni.  
   
   
UMBRIA: “L’ORA DI RELIGIONE A SCUOLA”; SPERIMENTAZIONI E POLITICHE DI GENERE TRA LE ATTIVITÀ ALTERNATIVE  
 
Perugia, 10 giugno 2013 - Politiche di genere, storia delle religioni, etica, diritti di cittadinanza sono alcune delle proposte alternative all’ora di religione nelle scuole secondarie dell’Umbria avanzate nel corso dell’incontro “L’ora di religione a scuola. Come organizzare quella alternativa?” che si è svolto nei giorni scorsi a Perugia. Organizzata da Aliseicoop e dall’Università di Perugia, l’iniziativa, che si è avvalsa della collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale e della Regione Umbria, è servita per analizzare le motivazioni che portano un numero consistente di studenti italiani e stranieri che non si avvalgono dell’ora di religione cattolica ad uscire da scuola. Per questo – è stato detto durante l’incontro - l’ora alternativa deve passare dalla facoltatività alla opzionalità, mettendo gli studenti di fronte a scelte che siano effettivamente di loro interesse. Nel corso dei lavori, coordinati da Stefano Strona della Regione Umbria, Carla Barbarella e Cristina Papa, rispettivamente per Aliseicoop e per l’Università di Perugia, hanno proposto di inserire e strutturare un’ora alternativa sulla cultura di genere. Manca infatti, secondo le relatrici, una riflessione sulle relazioni di genere e sulla necessità di costruire consapevolezza e coscienza civica su questo tema. Ciò anche in considerazione che in Umbria, la Giunta Regionale è prossima all’approvazione di una apposita proposta di legge sulle politiche di genere, che ha già avuto una prima sperimentazione in alcune scuole con corsi finalizzati a promuovere studi di genere ed un approccio a un pensiero critico attraverso l’analisi di genere. Anche sul piano legislativo nazionale ci sarebbe un allineamento con la recente ratifica da parte del parlamento della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne, siglata l’11 maggio 2011 dal Consiglio d’Europa. Nel corso dell’incontro sono state inoltre illustrate, da Silvano Salvadori per il Liceo Pontormo di Empoli, Antonello Famà per il Liceo Sociale di Torino e Valeria Ghiron per l’Iis Einaudi/casaregis/galilei di Genova, le sperimentazioni avviate in alcune scuole del Centro Nord con corsi di etica, storia delle religioni e diritti di cittadinanza. Ad introdurre il dibattito gli interventi di Silvia Angeletti e Lino Prenna, che hanno offerto, rispettivamente, il quadro conoscitivo europeo e nazionale relativo all’insegnamento di religione e alle modifiche introdotte nel 1984 al Concordato Vaticano- Italia. Benedetta Rinaldi di Aliseicoop ha infine presentato un’indagine realizzata in alcune scuole di Perugia e Terni. Al termine della riunione, cui ha partecipato anche Nadia Riccini in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale, è stato auspicato di realizzare un ulteriore incontro all’inizio del prossimo anno scolastico per confrontare le pratiche presentate con quelle condotte nelle scuole umbre.  
   
   
FIRENZE, ANNUNCIA: ENTRO L’ESTATE FAREMO NUMEROSI INTERVENTI NELLE SCUOLE NONOSTANTE I GROSSI TAGLI SUBITI DALLA PROVINCIA  
 
Firenze, 10 giugno 2013 - “Nonostante i pesanti tagli imposti dal Governo al bilancio della Provincia siamo riusciti a trovare le risorse necessarie per avviare numerosi lavori all’interno degli istituti scolastici che hanno bisogno di interventi importanti”. L’assessore provinciale all’edilizia scolastica, Giovanni Di Fede, annuncia così la lunga serie di opere che durante i mesi estivi saranno eseguite nelle scuole superiori del territorio provinciale. “Per realizzare questi interventi – spiega l’assessore Di Fede – la Provincia di Firenze affiderà lavori per un importo complessivo di 2.750.000,00 Euro; di cui 945.000,00 per lavori edili, 750.000,00 Euro per la sostituzione delle centrali termiche e 880.000,00 per altri interventi che saranno iniziati comunque entro il 2013”. “Si tratta di un investimento notevole – commenta Di Fede - soprattutto alla luce del bilancio provinciale che subisce continui ‘attacchi’ da parte dello Stato centrale, che ormai da molti anni non solo non destina nemmeno un euro all’edilizia scolastica, ma addirittura si è appropriato di ingenti risorse che erano destinate alle Province. Nonostante questa situazione, drammatica dal punto di vista della finanza pubblica, abbiamo scelto di privilegiare la sicurezza dei ragazzi all’interno delle scuole, rispetto ad altre necessità pur altrettanto importanti”. L’assessore Di Fede ha quindi elencato le opere in programma e i relativi importi. ´´´ Interventi che saranno eseguiti prima della stagione invernale´´´ - Saranno sostituite le caldaie (interventi di metanizzazione) all’Agnoletti di Sesto Fiorentino, al Liceo Dante, all’Itgc Duca d’Aosta, al Galileo di Firenze, all’Isis Galilei, al Meucci di Scandicci, all’Istituto Pascoli di Firenze, all’Isis Tornabuoni De’medici e all’Iti Ferraris di Empoli. Questa riqualificazione tecnologica delle centrali termiche ha un valore commerciale di 1.500.000,00 euro. La Provincia di Firenze, grazie al ribasso previsto per chi aderisce alla convenzione Consip potrà realizzare la sostituzione della caldaie ad un costo di 750.000,00 euro. Interventi che saranno eseguiti in tempo utile per l’inizio del nuovo anno scolastico - Per il completamento della verifica sui controsoffitti di vari edifici scolastici - e la loro sostituzione ove necessario – la Provincia ha stanziato 50.000,00 euro. Invece, per quanto riguarda i singoli istituti, al Calamandrei di Sesto Fiorentino è previsto un intervento di 18.000,00 euro per la copertura dell’edificio e imbiancatura dei locali interessati dalle infiltrazioni. Altri 30.000,00 euro saranno impiegati per la manutenzione straordinaria al Liceo Scientifico Agnoletti di Sesto Fiorentino allo scopo di eliminare le infiltrazioni d’acqua piovana sulle scale esterne poste sul retro dell’edificio e di collegamento con i campi da gioco. Per il Gramsci di Via del Mezzetta è previsto un duplice intervento: in primo luogo alcuni lavori per 90.000,00 euro che riguardano gli interventi di sostituzione di controsoffitti e impermeabilizzazioni di vani interrati. Inoltre sono previsti lavori di manutenzione della copertura e delle facciate in calcestruzzo relative alla zona spogliatoi e alle torrette delle scale per un importo di altri 106.450,00 euro. Anche per la palestra e gli spogliatoi del Galilei e Buontalenti, in via San Bartolo a Cintoia, sono programmati lavori di impermeabilizzazione della copertura per 100.000,00 euro. Importanti opere di ordine strutturale si svolgeranno all’interno del Liceo Scientifico Statale “Da Vinci” in particolare i lavori riguarderanno i pilastri del piano scantinato in corrispondenza della palestra e la torre metallica che sostiene la scala di sicurezza: lavori per cui è stimato un costo di 34.006,47 euro. Altri 49.254,69 euro sono destinati ai lavori di impermeabilizzazione della copertura, revisione pendenze e scarichi all’interno dell’Istituto d’Arte di Sesto Fiorentino. Al Liceo Statale Pascoli di Firenze saranno rifatti i solai al primo e secondo piano e la pavimentazione al piano terra, per un intervento complessivo di 90.000,00 euro. Al liceo scientifico Castelnuovo di Firenze si effettueranno invece alcuni interventi di adeguamento alla normativa antincendio per circa 70.000,00 euro. Altri 70.000,00 euro sono stati stanziati per il rifacimento dei servizi igienici al primo piano del Liceo Galileo di Firenze. Lavori estivi anche per l’Istituto Tecnico Agrario in via delle Cascine: 130.000,00 euro è il costo previsto per la realizzazione di nuove aule, il rifacimento di una porzione di copertura del museo e per i lavori di imbiancatura e risanamento dello stabulario e delle celle frigorifere attigue. Inoltre è prevista la sistemazione delle coperture dei locali adibiti al ricovero di macchine agricole. Molteplici interventi anche per l’istituto Balducci di Pontassieve. Saranno spesi 50.000,00 euro per la realizzazione di due cancelli carrabili e alcuni tratti di recinzione. Inoltre sarà realizzata una scala di ferro per l’accesso alla copertura dell’edificio e un basamento in calcestruzzo per la realizzazione del “Giardino del Tempo”. Infine è prevista l’installazione di un prefabbricato di quattro aule (spostamento dal Buontalenti di Firenze) per un costo di 120.000,00 euro. Per l’istituto Salvemini di via della Colonna sono previsti interventi di ripristino del soffitto incannicciato nelle aule 12 e 13, così come è già previsto il ripristino anche del controsoffitto della zona laboratorio per un costo preventivato di 50.000,00 Euro. Anche al Liceo Galileo di Firenze saranno eseguiti lavori per 10.000,00 euro relativi alla ristrutturazione di due aule e di un corridoio al secondo piano, che andranno a completare i lavori eseguiti nello scorso inverno. Invece al Liceo Michelangiolo di via della Colonna sarà sostituito il controsoffitto in un’aula (previo ripristino della porzione di tetto) per un importo di 20.000,00 euro. Interventi di manutenzione straordinaria delle coperture anche al Liceo Alberti di via San Gallo (17.000,00 euro). Altri 80.000,00 euro saranno spesi al Liceo Rodolico di via Baldovinetti per la sostituzione dei controsoffitti e dei corpi illuminanti. Al liceo Scientifico “Giotto Ulivi” di Borgo San Lorenzo saranno eseguiti lavori di adeguamento alle norme antisismiche con la realizzazione di collegamenti tra struttura e piloni di irrigidimento. Per il Chino Chini si procederà alla progettazione relativa alla sistemazione delle aree esterne. Interventi che verranno affidati ed iniziati entro il 2013 - Lavori per circa 450.000,00 euro saranno iniziati entro l’anno al Liceo Galileo di Firenze per la messa a norma dell’ascensore e sua sostituzione. Prevista inoltre la realizzazione della scala esterna di sicurezza, il rifacimento del gruppo servizi igienici al piano terra e del gruppo pressurizzazione rete antincendio con la compartimentazione antincendio. Al Liceo Alberti sono invece previsti lavori per 246.000,00 euro per il rifacimento delle facciate su Borgo Santa Croce. La programmazione per il 2013 prevede anche il restauro degli uffici al Liceo Artistico Statale di Porta Romana .  
   
   
2013. UN ANNO STREGATO LE SCUOLE DANNO UN VOTO AL PREMIO STREGA  
 
Roma, 10 giugno 2013 -  Studenti, lettori, elettori. Sono ancora una volta i giovani, con il loro sguardo fresco e la loro fame di letteratura, i protagonisti dell’incontro conclusivo di 2013. Un anno stregato: 300 ragazzi di 30 scuole secondarie superiori si incontrano per esprimere il loro voto sulle opere concorrenti al Premio Strega 2013. Martedì 11 giugno, alla fine dell’incontro, sarà reso noto il libro prescelto dalla giovane giuria, che riceverà uno dei voti collettivi previsti dal regolamento dello Strega per contribuire a designare la Cinquina dei finalisti. Fin dalla prima edizione, la giornata conclusiva di Un anno stregato è stata un’occasione preziosa per mettere a fuoco i gusti letterari dei più giovani, tutti da confrontare con i risultati del Premio Strega istituzionale. L’anno scorso, votato a maggioranza dai ragazzi è stato Gianrico Carofiglio, nel 2011 Maria Pia Veladiano, nel 2010 Raul Montanari, mentre nel 2009 è stato Tiziano Scarpa, ancora prima di essere proclamato vincitore dalla giuria degli Amici della domenica, a ricevere dalle mani di Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Bellonci, la scheda votata dai ragazzi. Lo stesso capitò a Paolo Giordano nel 2008. Anche nel 2013 nel corso di Un anno stregato grandi narratori come Erri De Luca, Marco Malvaldi, Fulvio Ervas e Daria Bignardi hanno dato vita a un ciclo di incontri dal titolo Discorso diretto. Parola agli scrittori. Quattro appuntamenti che hanno permesso ai ragazzi di conoscere differenti universi creativi, riflettere sugli strumenti espressivi della scrittura, riscoprire gli autori che hanno accompagnato e orientato il cammino dei grandi narratori italiani di oggi accendendo in loro la scintilla della letteratura. Agli incontri con l’autore il progetto affianca la comunicazione digitale, attraverso la webzine Terza pagina interamente animata dagli studenti delle scuole superiori che partecipano a Un anno stregato. Il magazine online è nato nel 2011 con lo scopo di condividere in rete le letture ponendo l’accento proprio sulla rivoluzione che il web ha compiuto anche nella diffusione dell’informazione letteraria. Accanto alle attività tradizionali di invito alla lettura (selezione e invio agli studenti delle novità editoriali della stagione e formazione di circoli di lettura in preparazione degli incontri con l’autore) è nata così una vera e propria community dei ragazzi delle scuole coinvolte: oltre alla webzine Terza Pagina, ospitata all’interno del portale Fondazionebellonci.it, è attiva su Facebook la fanpage del progetto. Martedì 11 giugno 2012 ore 18, Roma, Teatro Palladium, Piazza Bartolomeo Romano 8. Partecipano: Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Bellonci; Gli autori candidati al Premio Strega 2013. Coordina: Lorenzo Pavolini. Ingresso libero fino ad esaurimento posti www.Premiostrega.it  
   
   
TOSCANA: NELLA “KING” DEL BOTTEGONE: UNA SCUOLA CHE INCLUDE  
 
Firenze, 10 giugno 2013 – “Un ottimo modello che va fatto conoscere e va difeso dai tagli che da troppo tempo puniscono la scuola italiana”. Nella mattina pistoiese del 6 giugno trascorsa negli spazi dell’Istituto comprensivo “Martin Luther King” del Bottegone, Stella Targetti - vicepresidente della Regione Toscana con delega all’Istruzione – ha avuto parole di riconoscimento (“Su questo ci impegneremo”) verso “un bell’esempio di scuola inclusiva grazie all’innovativa gestione del tempo prolungato” che ha avuto modo di conoscere incontrando studenti e insegnanti. In questa scuola alla periferia di Pistoia, dove il 20% degli studenti è di origine straniera, opera un tempo scolastico pomeridiano che i ragazzi frequentano non in base all’età ma ai loro interessi e vocazioni (“laboratori che contribuiscono in modo importante all’inclusione scolastica”). Scopo della visita (con Stella Targetti anche l’assessore comunale Elena Becheri) la consegna di una settantina di copie della Carta Costituzionale ad altrettanti studenti delle terze medie che, nelle scorse settimane, avevano visitato, con le loro insegnanti, Sant’anna di Stazzema: una visita che li ha coinvolti in modo davvero forte. Copie particolari, quelle distribuite stamattina da Stella Targetti, perché arrivate direttamente dal Quirinale e firmate dal presidente Giorgio Napolitano dopo una richiesta delle insegnanti di Lettere e Storia. Citando una frase di Robert Kennedy (“Il futuro non è un dono, ma una conquista“) Stella Targetti ha scherzato con gli studenti (“Avete conquistato il Presidente della Repubblica ed è un bell’inizio”) dicendosi “orgogliosa di essere qui perché queste copie della Costituzione sono un dono che vi siete conquistati”. Ricordato il senso del suo lavoro al vertice della Regione (“rendere effettivi i valori, i diritti e i doveri scritti nella nostra Costituzione”), Targetti ha invitato a riflettere sul fatto che “le istituzioni, da sole, non ce la possono fare a far vivere ogni giorno la nostra Carta” avendo dunque bisogno della partecipazione diretta dei cittadini (“Un ringraziamento particolare va dunque alle vostre insegnanti, chiamate a portare a compimento uno dei diritti costituzionali più importanti, quello all’istruzione”).  
   
   
PER LE SCUOLE “COPERNICO” E “ROSA LUXEMBOURG” DI TORINO: ASL E PROVINCIA VERSO LA SOLUZIONE  
 
Torino, 10 giugno 2013 - “L’avvio dell’anno scolastico 2013/2014 per gli oltre mille studenti delle scuole superiori ‘Copernico’ e ‘Rosa Luxembourg’ di Torino dovrà avvenire in condizioni di sicurezza: con l’Asl competente oggiabbiamo avviato un percorso che dovrebbe consentirci di mantenere aperte le scuole pur svolgendo i necessari lavori di manutenzione straordinaria”. Lo dice il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta che oggi ha incontrato una delegazione di insegnanti e studenti delle due scuole del quartiere Lingotto, preoccupati per il loro futuro. “La prossima settimana - dice Saitta - incontrerò nuovamente le delegazioni dei due istituti superiori per i quali abbiamo predisposto con i tecnici di palazzo Cisterna un importante piano di lavori per la messa in sicurezza degli edifici. I ragazzi vogliono restare nelle loro scuole e la Provincia sta lavorando per accontentarli, nel rispetto delle prescrizioni dell’Asl”  
   
   
UE, AMBIENTE: L´OPINIONE DEI CITTADINI PER FARE DELL´EUROPA UNA SOCIETÀ DEL RICICLAGGIO  
 
Bruxelles, 10 giugno 2013 - La Commissione europea vuole sapere cosa ne pensano i cittadini degli obiettivi di riciclaggio previsti dalla normativa dell´Ue in materia di rifiuti, se ritengono che vadano rivisti e in che modo. I risultati della consultazione saranno utilizzati per ipotizzare nuove norme che incentivino la riduzione dei rifiuti, il riutilizzo e il riciclaggio, che rientreranno in una più vasta revisione delle politiche in materia di rifiuti in programma per il 2014. I cittadini, le imprese, le Ong, le pubbliche autorità e le altri parti interessate sono invitate a esprimere la propria opinione entro la metà di settembre 2013. L´attuale normativa europea sui rifiuti definisce obiettivi chiari in materia di riutilizzo e di riciclaggio dei rifiuti e di riduzione dello smaltimento nelle discariche. Per esempio, entro il 2020 devono essere riciclati o riutilizzati il 50% dei rifiuti urbani e domestici e il 70% dei rifiuti da costruzioni e demolizioni. Questi obiettivi hanno già incentivato importanti progressi: diversi Stati membri hanno dimostrato che è possibile intervenire rapidamente, con costi ridotti e generando molti posti di lavoro. Una migliore gestione dei rifiuti non è però più solo un obiettivo ambientale, ma è divenuta un forte imperativo economico, dettato dall´aumento dei prezzi delle materie prime. I recenti documenti programmatici come la tabella di marcia verso un´Europa efficiente nell´impiego delle risorse e la proposta del Settimo programma d´azione per l´ambiente hanno illustrato i benefici economici e ambientali derivanti dallo sviluppo di un´economia efficace e circolare sotto il profilo delle risorse, che richiederà di: ridurre ulteriormente la produzione di rifiuti; aumentare al massimo le quantità di rifiuti riciclati e riutilizzati; limitare l´incenerimento ai materiali non riciclabili; eliminare gradualmente le discariche entro il 2020. La Commissione sta valutando se e come rimodulare gli obiettivi dell´Ue in materia di rifiuti per perseguire questi scopi e la consultazione servirà a raccogliere opinioni sull´opportunità di rafforzare gli obiettivi esistenti o di introdurne di nuovi. Tra le possibilità rientrano nuovi obiettivi in materia di prevenzione dei rifiuti e obiettivi differenziati per i diversi flussi di rifiuti, materiali e prodotti. I partecipanti dovranno anche esprimersi sulla necessità di fissare obiettivi più ambiziosi in materia di riutilizzo e riciclaggio, di riduzione delle discariche e di possibili alternative alle stesse e indicare se tali obiettivi debbano essere adattati alla particolare situazione di ogni Stato membro. Saranno altresì oggetto d´indagine la realizzazione degli obiettivi esistenti, il miglioramento delle statistiche sui rifiuti e la verifica dell´efficacia delle misure attuate negli Stati membri. Prossime tappe - Alla luce dei risultati della consultazione pubblica, la Commissione individuerà le principali opzioni per elaborare gli obiettivi, per poi analizzare il potenziale valore aggiunto e l´impatto economico, sociale e ambientale di queste opzioni. Potrà così elaborare nel 2014 una proposta legislativa, contestualmente alla revisione della politica in materia di rifiuti. Oltre agli obiettivi, la revisione punterà anche a ricercare le eventuali sovrapposizioni presenti nella normativa in vigore e le possibilità di semplificazione della stessa per renderla più chiara e coerente. Contesto - La revisione di diversi obiettivi in materia di gestione dei rifiuti nel 2014 è già prevista dalla stessa normativa sui rifiuti, segnatamente dalla direttiva quadro relativa ai rifiuti, dalla direttiva relativa alle discariche di rifiuti (progressiva riduzione del collocamento a discarica di rifiuti biodegradabili) e dalla direttiva quadro sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio. La direttiva quadro relativa ai rifiuti esorta la Commissione a presentare entro la fine del 2014, "se del caso", la definizione di obiettivi in materia di prevenzione dei rifiuti e di dissociazione per il 2020. La revisione della normativa e della politica dell´Unione europea in materia di rifiuti, da completare nel 2014, include altre due componenti, oltre alla consultazione: una valutazione dell´adeguatezza delle cinque direttive sui flussi di rifiuti e il Libro verde sui rifiuti di plastica. Vedasi anche: Ulteriori informazioni sono disponibili per consultazione sul sito web: http://www.wastetargetsreview.eu/  La consultazione online è disponibile a partire dal seguente link: http://ec.Europa.eu/environment/consultations/waste_targets_en.htm  
   
   
LOMBARDIA/EU.ASSESSORE:CONTRO INQUINAMENTO SÌ MACROREGIONE IDEA PROPOSTA AL FORUM GREEN WEEK A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 10 giugno 2013 - Una strategia macroregionale per combattere l´inquinamento atmosferico e raggiungere gli obiettivi europei sulla qualità dell´aria in Lombardia. E´ una delle proposte che l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile farà durante la ´Green Week´, il principale Forum europeo sull´ambiente organizzato dalla Ue, in corso di svolgimento a Bruxelles. ´L´inquinamento atmosferico non riconosce i confini amministrativi - spiega l´assessore -. Il bacino del Po, per le sue caratteristiche orogeografiche, ha bisogno di interventi concertati fra le Regioni che lo compongono, per migliorare la qualità dell´aria. Per questo il nostro invito alla Commissione europea è quello di un´alleanza fra le Regioni del bacino, coordinata da Stato e Unione, che ci permetta di raggiungere una riduzione delle emissioni indispensabile per la salute dei cittadini. Quello che in Danimarca fa il vento, da noi non bastano a farlo gli sforzi di 10 milioni di Lombardi´. Per questo ´nei prossimi mesi - continua l´assessore - sarò ancora a Bruxelles dove, con l´aiuto della delegazione di Regione Lombardia, insisterò sullo sviluppo degli strumenti normativi necessari, tali da permettere di mettere insieme Ue, Italia e Regioni del Bacino´.  
   
   
AMBIENTE - CAPPELLACCI PRESIEDE SEMINARIO GREEN WEEK UE 2013  
 
Cagliari, 10 giugno 2013 - La qualità urbana, le sfide e le opportunità per le città verdi europee e la piattaforma del Comitato delle Regioni per la cooperazione dell’ambiente saranno al centro della sessione di lavori della Settimana Verde 2013 dell’Unione Europea, che è stata coordinata a Bruxelles dal presidente Ugo Cappellacci, in qualità di leader della Commissione Enve (Energia, Ambiente e Cambiamenti Climatici). La Settimana Verde è la più importante conferenza annuale sulla politica ambientale europea, dedicata quest’anno al tema "Aria pulita per tutti". L´appuntamento, organizzato dalla Commissione Europea, è un’occasione di scambio di esperienze e buone pratiche e vede la partecipazione dei governi, delle imprese, delle organizzazioni innovative, del mondo accademico e dei mass media. Il seminario curato dal Comitato delle Regioni è finalizzato a dare risalto alle migliori pratiche pubbliche ambientali poste in essere dalle Capitali Verdi Europee e dagli enti locali firmatari del Patto dei Sindaci. Quest’ultimo, siglato dalla Regione nel 2011, rappresenta uno dei cardini delle azioni inquadrate con la dicitura Sardegna Co2.0, che vede l’isola protagonista sullo scenario nazionale ed internazionale, della politica per la promozione dell’energia pulita e della riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La Settimana Verde ed il seminario potranno essere seguiti anche sul Web, all’indirizzo: http://www.Greenweek2013.eu/  
   
   
DIFESA DEL SUOLO: GARANZIA REGIONE VENETO PER COPERTURA FINANZIARIA INTERVENTI URGENTI  
 
Venezia, 10 giugno 2013 - “Considerata la necessità di procedere quanto prima all’attuazione di altri interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nel Veneto e viste le difficoltà dello Stato a rendere immediatamente disponibili le somme previste da uno specifico Accordo di Programma sottoscritto nel 2010, abbiamo deciso di garantire noi come Regione la copertura economica per l’attuazione degli interventi prioritari, qualora si verificassero ritardi nell’erogazione del finanziamento programmato”. Lo ha reso noto l’assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte precisando che la giunta regionale ha approvato nel corso dell’ultima seduta il testo di un accordo da firmare con il dott. Vincenzo Alonzi, Commissario straordinario delegato per il rischio idrogeologico nel Veneto, in qualità di soggetto incaricato dell’attuazione del piano di interventi individuati con il Ministero dell’Ambiente nell’ambito dell’Accordo di Programma del 2010 per un importo complessivo di oltre 67 milioni di euro a carico dello Stato. All’inizio del 2012 il Cipe ha destinato una parte delle risorse per fronteggiare il dissesto idrogeologico nelle Regioni del Centro Nord ponendone la copertura a carico delle disponibilità del Fondo nazionale per lo sviluppo e la coesione (Fsc). In particolare alla Regione del Veneto sono state riservate risorse per un ammortare di circa 17 milioni di euro. L’assessore Conte ricorda che, in un recente incontro con il neo ministro all’ambiente Andrea Orlando, è stato chiesto un impegno del governo non solo perché i finanziamenti a difesa del territorio siano posti fuori dalle limitazioni del patto di stabilità, ma anche per accelerare l’erogazione delle risorse per gli interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico. In base all’Accordo di programma con il Ministero dell’ambiente, finora sono arrivati alla Regione solo 3,5 milioni di euro. Le regole di funzionamento delle contabilità speciali impongono però che il Commissario Straordinario può finanziare gli interventi solo alla presenza effettiva di cassa nella contabilità speciale di competenza o in alternativa con la garanzia, da parte della Regione, della totale copertura finanziaria delle obbligazioni assunte qualora si verificasse la mancata erogazione da parte dello Stato. Di qui la decisione di garantire con risorse regionali la copertura finanziaria fino a 15.300.000 euro per attuare gli interventi previsti.
Ente Proponente Pr Comune Titolo Intervento Importo
Provincia di Belluno Bl Arsiè Opere di consolidamento a monte dell´abitato € 300.000,00
Gc Bl Bl Selva di Cadore Realizzazione di una briglia selettiva in loc. L´aiva a difesa degli abitati sottostanti -T. Fiorentina in comune di Selva di Cadore € 2.500.000,00
Gc Pd Pd Bovolenta Lavori per la messa in sicurezza idraulica dell’abitato di Bovolenta (Pd) € 1.200.000,00
Gc Pd Pd Campo San Martino Lavori di riqualificazione e messa in sicurezza del fiume Brenta nel tratto compreso tra l´immissione della roggia Contarina ed il ponte della S.p. 10 € 1.000.000,00
Gc Ro Ro Rosolina Opere di difesa del litorale in provincia di Rovigo € 1.980.000,00
Gc Tv Tv vari Interventi di consolidamento arginale e sistemazione delle aree golenali del fiume Monticano e affluenti in comuni vari € 1.000.000,00
Gc Tv Tv vari Interventi di consolidamento arginale del fiume Livenza e affluenti in comuni vari € 1.200.000,00
Gc Tv Tv Quinto di Treviso Ripristino officiosità del fiume Sile € 200.000,00
Gc Ve Ve Vigonovo Sostituzione delle paratoie presso la traversa di Stra sul fiume Brenta. Integrazione all´Ordinanza 3276/2002 € 2.000.000,00
Gc Ve Ve vari Eliminazione infiltrazioni lungo gli argini del fiume Lemene in comuni vari € 600.000,00
Gc Vr Vr Arcole Rifacimento del ponte storico e costruzione di un nuovo manufatto di attraversamento del torrente Alpone con adeguamento della viabilità in località Guglia presso l´obelisco Napoleonico € 2.570.000,00
Gc Vi Vi Longare Lavori di sovralzo e ringrosso con adeguamento della difesa dell´argine destro del Fiume Bacchiglione fra località Debba e Col de Ruga in Comune di Longare 2° stralcio completamento € 1.038.000,00
Gc Vi Vi vari Lavori di espurgo dell´alveo delle opere idrauliche mediante risagomatura delle sponde e la costruzione di tratti di scogliera lungo tutta l´asta fluviale del Canale Bisatto ricadente nel Circondario idraulico di Vicenza € 950.000,00
Sf Bl Bl Livinallongo del Col di Lana Intervento di difesa idrogeologica del territorio comunale € 300.000,00
Consorzio di Bonifica Piave Tv San Vendemmiano Messa in sicurezza idraulica del corso d´acqua "Le Fosse" € 300.000,00
Sf Tv -Ve Tv Vittorio Veneto Dissesto idrogeologico in località Perdonanza e località Formeniga -Lavori di sistemazione frane € 150.000,00
Totale € 17.288.000,00
 
   
   
AMBIENTE, LIGURIA: RISORSE EUROPEE UNICA ALTERNATIVA A TAGLIO FINANZIAMENTI NAZIONALI  
 
Genova, 10 Giugno 2013 - Quindici progetti e 8 milioni di euro di finanziamenti a favore del territorio, di cui 4,4 milioni provenienti dai fondi europei, 2,4 milioni da risorse nazionali e 800mila euro da fondi regionali, con un valore aggiunto per il territorio di 1,4 milioni di euro, attraverso trasferimenti dei finanziamenti agli Enti locali. Sono questi alcuni numeri relativi ai risultati ottenuti dal dipartimento ambiente della Regione Liguria dal 2008 ad oggi, presentati giovedì 6 giugno mattina dall´assessore all´ambiente della Regione Liguria, Renata Briano nella giornata conclusiva del Forum per l´ambiente in corso al Palazzo della Meridiana che ha visto la partecipazione degli amministratori liguri, di associazioni, cittadini e di tutti i soggetti che lavorano sul fronte ambientale. Una due giorni per fare il punto sulle buone pratiche ambientali e i principali progetti dedicati alla salvaguardia del territorio in un momento di taglio ai finanziamenti nazionali. "Sempre di più – ha detto Briano – saranno fondamentali i finanziamenti europei, gli unici che potranno supplire al taglio delle risorse nazionali sia per il fondo della protezione civile, dedicato a eventi meteo di tipo b come le frane, sia per i parchi". Manutenzione del territorio e valorizzazione turistica saranno sempre di più anche in futuro gli ambiti in cui lavorare per presentare progetti e ottenere finanziamenti europei. "È questa la direzione – ha concluso Briano – per cogliere future opportunità di sviluppo dalla programmazione europea 2014-2020, grazie all´esperienza di questi anni che ha consentito di creare posti di lavoro e sperimentare nuovi approcci di governance e partecipazione dei cittadini alle decisioni nei differenti comparti ambientali".  
   
   
SERVIZIO IDRICO. REGIONE AUTORIZZA TRASFERIMENTO DI 11 COMUNI DA ATO VENETO ORIENTALE AD ATO LAGUNA DI VENEZIA  
 
Venezia, 10 giugno 2013 - La giunta regionale ha approvato nel corso dell’ultima seduta la proposta di variazione alla delimitazione degli Ambiti Territoriali Ottimali del servizio idrico integrato, disponendo il trasferimento dei Comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto e Zenson di Piave dall’Ato “Veneto Orientale” all’Ato “Laguna di Venezia”. Nel darne comunicazione gli assessori regionali Maurizio Conte e Daniele Stival fanno rilevare che la richiesta era pervenuta dai Comuni interessati, per i quali il servizio idrico è ora gestito dall’Azienda Servizi Integrati – A.s.i. S.p.a. Il passaggio da un Ato all’altro è stato disposto in coerenza con il parere favorevole espresso dalla competente Commissione Consiliare ed in seguito alla modifica della legge regionale n. 17/2012, che fissa le disposizioni in materia di risorse idriche, avvenuta lo scorso aprile con deliberazione legislativa del Consiglio Regionale. Con questa recente modifica il Consiglio Regionale ha infatti dato la possibilità anche ai Comuni di proporre modifiche alla delimitazione degli Ambiti Territoriali Ottimali, in aggiunta ai Consigli di Bacino – che sono i nuovi enti a cui la legge regionale attribuisce le funzioni proprie delle attuali Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico integrato - e al Coordinamento dei Consigli di Bacino, già titolari di tale facoltà. “La Regione ha quindi accolto positivamente questa richiesta – concludono Conte Stival - motivata dal fatto che alcuni di questi comuni hanno già aderito in qualità di soci alla Società Veritas S.p.a. Di Venezia, gestore dei servizi di igiene ambientale per molti Comuni della Provincia di Venezia e gestore del servizio idrico integrato nell’Ato “Laguna di Venezia”. I comuni interessati al trasferimento ritengono che ciò comporterà una maggiore efficienza nella gestione dei rapporti con la Società di gestione dei servizi sul territorio, con vantaggi connessi alla semplificazione amministrativa e all’efficienza nella gestione integrata di tali servizi da parte di un unico soggetto”.  
   
   
RAVELLO SULL´EROSIONE DELL´ARGINE GOLENALE IN SPONDA DESTRA DEL FIUME SESIA: ´SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO PER GLI ABITATI DI OLDENICO E ALBANO´  
 
Torino, 10 giugno 2013 - «Dalla relazione dei funzionari dell’Agenzia per il Po, che si sono recati sul posto per monitorare la situazione, emerge come le condizioni del vecchio argine, già compromesso, siano state oggetto di un peggioramento, mentre il nuovo argine risulta essere in grado di rispondere ad una piena di grande portata. Sulla base dei rilievi effettuati è quindi garantita la sicurezza degli abitati di Oldenico ed Albano». E’ quanto ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Roberto Ravello, sullo stato dell’erosione dell’argine golenale in sponda destra del fiume Sesia. La situazione è ben nota alla Regione ed all´Aipo, anche a seguito dei sopralluoghi effettuati già nel marzo scorso insieme ai rappresentanti delle amministrazioni comunali. Giova ricordare, come noto alle amministrazioni locali, che non sarebbe comunque possibile procedere con interventi di sistemazione del vecchio argine, in quanto ricade in un’area a rischio naturale di allagamento. «La situazione è quindi sotto controllo – conclude l’assessore - e non vi sono pericoli per i centri abitati. L’azione di monitoraggio avviata dall’Aipo ha accertato che l’erosione non interessa la nuova struttura, fornendo così rassicurazioni sullo stato di sicurezza».  
   
   
TERREMOTO/ABRUZZO: CHIODI INACCETTABILE LA RICOSTRUZIONE IN 50 ANNI OGGI DA LETTA PER CHIEDERE DA SUBITO 1 MILIARDO L´ANNO -  
 
L´aquila, 10 giugno 2013 - "Ritengo assolutamente inaccettabile la proposta di 200 milioni l´anno. Vuol dire prevedere 50 anni di tempo per portare a termine la ricostruzione dei centri storici, visto che la stima dei lavori da fare è di 10 miliardi. Lunedì sarò dal Presidente Enrico Letta per rappresentare l´esigenza prioritaria di far ripartire immediatamente il processo di ricostruzione". Sono parole del Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, che chiede con forza l´impegno del Governo a stanziare almeno un miliardo l´anno. "Questa è l´esigenza concreta - ha proseguito - per ricostruire in dieci anni, uno dei centri storici più belli e importanti del nostro paese, come abbiamo sempre sostenuto e come ribadito ieri da Berlusconi e da tutto il Pdl. È bene ricordare che il Governo Berlusconi stanziò immediatamente 10 miliardi salvando di fatto la città dall´abbandono. Se non avessimo riaperto immediatamente le scuole e dato subito una casa a decine di migliaia di cittadini ora L´aquila sarebbe una città fantasma, come purtroppo appare oggi il centro storico, bloccato da una casta che, in questo ultimo anno e mezzo, non è riuscita a far nulla, se non proclami e sceneggiate, sicuramente non utili agli aquilani e agli abruzzesi tutti".  
   
   
SISMA/LOMBARDIA, PRESIDENTE:BENE DETASSAZIONE CONTRIBUTI A IMPRESE  
 
Milano, 10 giugno 2013 - ´Questa mattina la Commissione Bilancio del Senato ha espresso parere favorevole alla detassazione di contributi, indennizzi e risarcimenti erogati alle imprese colpite dal sisma di un anno fa. Sono molto soddisfatto di questo risultato, per il quale ci siamo battuti insieme all´Emilia Romagna´. Lo ha detto il 6 giugno il Presidente della Regione Lombardia e Commissario delegato per l´emergenza sisma. ´Si tratta - ha proseguito il Presidente - di una risposta concreta a una giusta esigenza rappresentata dagli imprenditori danneggiati dal terremoto´.  
   
   
BRUXELLES PREMIA IL PROGETTO “CARBOMARK” PER LA DIMINUZIONE DEI GAS SERRA  
 
Venezia, 10 giugno 2013 - Il progetto “Carbomark”, di cui la Regione del Veneto è capofila e che ha portato alla realizzazione di un mercato locale volontario dei crediti di carbonio nel Nordest italiano funzionale alla riduzione delle emissioni di gas serra e al contrasto al cambiamento climatico, è stato premiato a Bruxelles nell’ambito della Green Week 2013, conferenza annuale sulla politica ambientale europea dedicata quest’anno alla qualità dell’aria. Il premio è stato ritirato dall’assessore regionale all’ambiente e alle foreste del Veneto Maurizio Conte. Con “Carbomark” vengono scambiati “crediti di carbonio”, generati da attività di tipo agro–forestale che riducono l’anidride carbonica o evitano le emissioni di gas serra mediante una migliore gestione delle foreste, la valorizzazione dei prodotti legnosi e altre azioni consimili. Oltre a questo, si contribuisce a generare reddito in zone svantaggiate, valorizzando la funzione di fissazione del carbonio svolta dall’ecosistema foresta, promuovendo strategie di compensazione da parte di amministrazioni locali e responsabilizzando le imprese locali rispetto all’impatto ambientale.