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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Novembre 2013
VERSO UNA COLLABORAZIONE UE-CINA IN MATERIA DI TIC  
 
Bruxelles, 28 novembre 2013 - I progetti del 7º Pq non riguardano tutti la ricerca concreta e le nuove tecnologie. Alcune iniziative - ugualmente importanti - hanno l´obiettivo di creare legami tra le comunità scientifiche, di diverse discipline o di diverse regioni. Ne è un esempio il progetto Openchinaict. "Le tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) sono uno dei mercati più competitivi e innovativi al mondo. Le statistiche parlano da sole: oltre 2,7 miliardi di persone stanno usando internet nel 2013 e oltre 6 miliardi hanno accesso a un telefono cellulare. Secondo la vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, completare il mercato unico delle comunicazioni digitali dell´Ue potrebbe far crescere la nostra economia di 110 miliardi di euro l´anno, oltre lo 0,8 % del Pil dell´Ue. Innovazioni, infrastrutture migliori e investimenti in R&s sono fondamentali per raggiungere questo obiettivo, poiché questo settore non permette esitazioni. La concorrenza internazionale è spietata, con paesi come la Cina che, secondo le previsioni, nel 2013 spenderanno ben 234 miliardi di euro per le Tic. Ci sono anche possibilità di collaborazione? Il progetto Openchinaict, finanziato dall´Ue, ha messo in luce i benefici reciproci che una maggiore collaborazione potrebbe portare a entrambe le regioni. L´europa ha molto da imparare dal lavoro della Cina nella ricerca sulle Tic per prepararsi alle sfide future e la ricerca Tic cinese può trarre vantaggio dall´integrazione nell´ambiente di ricerca europeo. Kay Matzner, coordinatore di Openchinaict, ha parlato a research*eu rivista dei risultati delle azioni intraprese dal progetto per incrementare il dialogo diretto tra i portatori di interesse, come i politici e i ricercatori, di Ue e Cina. Quali sono i principali obiettivi del progetto? L´obiettivo generale di Openchinaict era contribuire in modo significativo e misurabile alla promozione di una collaborazione nel campo della ricerca riguardante le Tic tra Europa e Cina. Questo è stato realizzato tramite la creazione di un programma europeo e cinese per fare una panoramica della ricerca sulle Tic in entrambe le regioni. Per promuovere una maggiore collaborazione e dare vita a dialoghi politici, il progetto ha organizzato una grande conferenza e due workshop tematici riguardanti rispettivamente le "Città sostenibili e intelligenti" e l´"Internet delle cose", in diverse regioni della Cina. Inoltre, il consorzio ha promosso incontri di consultazione tra portatori di interesse provenienti da Europa e Cina. I risultati del progetto sono stati usati per stilare il "piano di collaborazione Tic Ue-cina", che è una guida per la Dg Connect della Commissione europea per promuovere la collaborazione internazionale Europa-cina nelle Tic. La concorrenza internazionale può coesistere con una maggiore collaborazione? Tutte le teorie e i dati economici ed econometrici sostengono l´internazionalizzazione in vista dei benefici per tutti in termini di integrazione economica e ricerca. Nella ricerca, queste collaborazioni sono fondamentali per fare progressi e far fronte alle sfide globali, poiché danno accesso alle migliori competenze e ai migliori cervelli disponibili. L´internazionalizzazione ha avuto un grande impatto sui sistemi di R&s in tutto il mondo e le catene di valore dell´innovazione adesso sono interconnesse. L´impatto economico generale dell´internazionalizzazione per tutte le parti coinvolte è positivo a causa degli effetti sulla capacità, i trasferimenti inversi di tecnologia, gli effetti dell´accesso al mercato e altri vantaggi. Nel caso della Cina, un importante elemento motore per le economie europee di successo è stato un incremento del commercio di prodotti high-tech. Ci ha aiutato ad affrontare la recente crisi finanziaria globale, ma questo comporta che l´Europa sia in grado di valutare i propri sistemi di innovazione. Alcune economie europee meno di successo possono ancora migliorare sotto questo aspetto. Quali benefici reciproci vi aspettate dalla collaborazione nelle Tic con la Cina? I consorzi di Openchinaict hanno fatto un´analisi completa in Cina e in Europa per esaminare e capire meglio tutti gli aspetti importanti di una tale collaborazione. I partecipanti cinesi ed europei hanno identificato potenziali benefici reciproci come opportunità di accesso al mercato, implementazione reciproca di standard, accesso reciproco e scambio di know-how, migliori dialoghi politici e un accesso reciproco alle risorse umane e in natura. Tali collaborazioni però sono difficili da entrambe le parti a causa di incomprensioni culturali, trasferimenti involontari di know-how, concorrenza e conflitti politici. Mentre gli europei sembrano appoggiare queste collaborazioni, i nostri interlocutori cinesi non comprendono fino in fondo il valore aggiunto della ricerca finanziata dalla Commissione europea per loro e quindi sono riluttanti a sostenere tali collaborazioni a livello europeo con le loro risorse. Quali difficoltà avete incontrato e come le avete superate? I progetti con partner di economie emergenti come la Cina sono sempre difficili. Questo è dovuto in genere alle differenze in termini di cultura del lavoro, strutture organizzative, metodologie, bagaglio culturale e ambienti legali. Queste difficoltà possono ritardare la realizzazione del progetto e non si possono sempre prevedere nel momento in cui si organizzano i progetti perché le persone e i partner sono sempre diversi. Openchinaict non è stata un´eccezione a questo riguardo, ma siamo riusciti a risolvere questi problemi intensificando le nostre attività di comunicazione e gestione. Quali sono i risultati concreti del progetto fino a questo momento? Openchinaict non sta facendo ricerca concreta, sta piuttosto lavorando alla semplificazione di un dialogo tra portatori di interessi europei e cinesi per facilitare e sviluppare una vera collaborazione di ricerca. Il principale risultato tangibile è il piano di collaborazione che abbiamo stilato, ma abbiamo anche migliorato i canali di comunicazione tra dirigenti e ricercatori europei e cinesi. Quali saranno i benefici portati dal progetto per la ricerca e la collaborazione nelle Tic? Il consorzio del progetto presume che il piano di collaborazione venga ampiamente ricevuto e accettato dalla Commissione europea e dai funzionari cinesi. Li guiderà su come migliorare le collaborazioni di ricerca. Quali sono le prossime fasi del progetto? Il progetto sta portando avanti due importanti obiettivi: la pubblicazione del piano di collaborazione definitivo e la conferenza finale di Openchinaict che si terrà a Vilnius il 5 novembre. I partecipanti interessati alla nostra conferenza o ad accedere ai documenti del nostro progetto possono visitare la pagine web del progetto. Il progetto è coordinato dal Fraunhofer in Germania. Per maggiori informazioni, visitare: Openchinaict http://openchina-ict.Eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/102124_it.html    
   
   
INIZIATIVA ROBOTICA UE PER INVOGLIARE GLI STUDENTI A INTRAPRENDERE CARRIERE TECNOLOGICHE  
 
Bruxelles, 28 novembre 2013 - La settimana europea della robotica ha avuto inizio con l´obbiettivo di attirare l´attenzione sulle varie attività di ricerca nel campo della robotica che stanno prendendo forma in tutta Europa. Durante il corso della prossima settimana l´importanza e l´influenza crescenti dei sistemi robotici in una vasta gamma di settori industriali saranno al centro di una serie di eventi che coinvolgono tutta l´Ue. La cosiddetta rivoluzione digitale ha cambiato i nostri atteggiamenti mentali come consumatori, spronando così le aziende a cambiare il proprio approccio allo scopo di tenersi al passo con le nostre necessità e richieste che mutano rapidamente. Tuttavia, e a discapito della crescita economica, il cambiamento digitale non è stato in grado di persuadere una forza lavoro analogamente potente. Nelle ultime settimane il video di una ragazza, Louise, che sembrava programmare un robot affinché schizzasse il proprio fidanzato con una bibita in lattina è diventato virale su Internet. Il consorzio Smerobotics, finanziato dall´Ue, ha ora rivelato di essere il vero responsabile dell´ingannevole filmato che è stato visto molte volte. Ma i loro continui sforzi per suscitare interesse tra i giovani studenti verso la tecnologia robotica, in particolare la sua applicazione nella produzione industriale, mirano a trasmettere le opportunità offerte da un settore con un potenziale in crescita. "Siamo stati alquanto travolti dall´attenzione che ha ricevuto il video di ´Louise´, è stata decisamente superiore alle nostre attese. Forse è dovuto al fatto che abbiamo deciso di presentare i robot industriali ai giovani in un modo nuovo, diverso e interessante", dice Jesper Johansen del Danish Technological Institute, responsabile della campagna. Fare ricerche e sviluppare i sistemi robotici cognitivi per imprese produttrici di piccole e medie dimensioni in Europa è l´attività principale del lavoro di Smerobitics. L´uso di robot automatizzati nella produzione è una pratica antica, ma mentre i robot sono in grado di svolgere compiti ripetitivi e normali con uno standard elevato, essi non soddisfano le necessità di alta flessibilità delle Pmi. "C´è bisogno di robot flessibili che possano essere usati dagli operai addetti alla produzione sul posto. Noi sentiamo questo da tutte le parti, e chi visita la nostra mostra-test al nostro centro a Odense, se ne torna a casa con una rinnovata ispirazione e probabilmente rivalutando automazione e redditività. Ora riuscire a soddisfare le aspettative dipende da noi e dai ricercatori del futuro; c´è ancora molto lavoro da fare in questo campo", spiega Jesper Johansen. Il Danish Technological Institute, assieme a quattro ulteriori istituti di ricerca europei, incessantemente esamina l´uso dei robot in un ambiente Pmi allo scopo di sviluppare nuovi componenti software mirati a migliorare comunicazione, comprensione e collaborazione tra esseri umani e robot. L´obbiettivo finale di Smerobotics è quello di impiegare questi robot negli stabilimenti delle Pmi, rendendoli abbastanza agili da permettere alle aziende di modificare processi e incarichi dei robot senza dover chiamare degli specialisti, e consentendo in tal modo alla forza lavoro umana di concentrarsi su compiti più stimolanti nel ciclo produttivo. Destinato a concludersi a dicembre 2015, Smerobotics ha messo assieme dieci partner provenienti da cinque paesi europei. Ha ricevuto 12 149 967 euro di finanziamenti dall´Ue nell´ambito dell´attuale programma quadro per le Tic. Per maggiori informazioni, visitare: Smerobotics http://student.Smerobotics.org/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/101283_it.html    
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ESAMINA LO STATO DEGLI ACCORDI TFTP E PNR CONCLUSI TRA UE E USA  
 
Bruxelles, 28 novembre 2013 - La Commissione ha adottato ieri la relazione di valutazione sul programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Terrorist Finance Tracking Programme, Tftp) e una relazione sulla verifica congiunta dell´accordo con gli Usa sui dati del codice di prenotazione (Passenger Name Record, Pnr). La Commissione ha valutato la rilevanza delle informazioni finanziarie fornite nell’ambito dell’accordo Tftp tra Ue e Usa ai fini della lotta contro il terrorismo e l´utilizzo, da parte delle autorità statunitensi, dei dati Pnr nella lotta contro le forme gravi di criminalità e il terrorismo. La Commissione ha inoltre adottato una comunicazione relativa a un sistema europeo di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (”Tfts”), giungendo alla conclusione che, allo stato attuale, l’istituzione di un tale sistema non è ancora in agenda. "Il programma Tftp e l´accordo Pnr disciplinano il trasferimento e l’utilizzo dei dati personali, e offrono efficaci misure di protezione dei diritti fondamentali dei cittadini europei. Abbiamo preso molto sul serio le segnalazioni del presunto accesso da parte degli Usa ai dati finanziari Swift per scopi che esulano dal campo di applicazione dell’accordo Tftp e, ottemperando all´impegno preso con il Parlamento europeo, abbiamo chiesto agli Stati Uniti di far piena luce sulla vicenda. Sono soddisfatta delle rassicurazioni espresse dal governo Usa, non ultimo in occasione della mia visita alla Casa Bianca il 18 novembre, secondo il quale gli Usa non hanno violato l´accordo Tftp e continueranno a rispettarlo in ogni sua parte. La Commissione continuerà comunque a monitorare l´applicazione degli accordi Ue/usa sul trasferimento dei dati a difesa dei diritti dei cittadini dell’Ue", ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni. Saranno intensificati gli sforzi per mantenere sotto stretto controllo l´attuazione dell´accordo Tftp nei prossimi mesi e nel lungo termine. Un primo riesame sarà effettuato già nella primavera del 2014. Relazione congiunta sull’accordo Tftp tra Ue e Usa - Il programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tftp) ha generato una notevole quantità di dati d´intelligence che hanno permesso di venire a conoscenza di complotti terroristici e di rintracciarne gli autori, conclude la Commissione nella sua relazione sul contributo che i dati forniti nell´ambito del programma Tftp apportano alle indagini in materia di terrorismo. Le informazioni derivanti dal programma Tftp sono state utilizzate recentemente, ad esempio, nelle indagini relative all´attentato alla maratona di Boston dell´aprile 2013, alle minacce incombenti sulle Olimpiadi di Londra o all´addestramento in Siria di terroristi residenti nell´Ue. I dati del programma Tftp consentono di approfondire la comprensione delle reti di sostegno finanziario alle organizzazioni terroristiche, contribuendo a individuare nuovi metodi di finanziamento del terrorismo e le persone coinvolte negli Stati Uniti, nell’Ue o altrove. Tali informazioni sono estremamente utili per gli Stati membri dell’Ue e per Europol, che ne ricavano preziose piste investigative. Negli ultimi tre anni 924 filoni investigativi sono stati aperti in seguito a dati ottenuti dal programma Tftp in risposta a 158 richieste complessive degli Stati membri e dell´Ue (a norma dell´articolo 10). Inoltre, per quanto riguarda le recenti segnalazioni di presunto accesso a dati di messaggistica finanziaria nell’Ue, la Commissione ha ricevuto rassicurazioni scritte del fatto che gli Usa non hanno violato l´accordo Tftp e che continueranno a rispettarlo in ogni sua parte. Allo stato attuale, la Commissaria ritiene che non sia necessario proseguire le consultazioni avviate con gli Stati Uniti sull´applicazione dell’accordo Tftp. Sistema Ue di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tfts) - A seguito delle richieste del Parlamento europeo e del Consiglio, e coerentemente con la sua comunicazione del 2011 (Ip/11/877), la Commissione ha valutato le opzioni relative all´istituzione di un sistema Ue di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (Tfts). In particolare, ciascuna opzione è stata soppesata sotto i profili della salvaguardia dei diritti fondamentali, della necessità, della proporzionalità e del rapporto costi/efficacia, rispetto alla situazione attuale. La Commissione è giunta alla conclusione che, nella fase attuale, l´interesse di istituire un tale sistema nell’Unione europea non è chiaramente dimostrato, evidenziando soprattutto il fatto che per estrarre dati sul territorio dell’Ue sarebbe necessario creare e gestire una nuova banca dati contenente tutte le informazioni relative ai trasferimenti finanziari dei cittadini europei. La creazione di una siffatta banca dati solleverebbe gravi riserve in termini di conservazione, accesso e protezione dei dati, per non parlare delle enormi risorse tecniche e finanziarie che comporterebbe. Qualsiasi sistema a livello dell´Ue avrebbe carattere intrusivo con riferimento ai dati personali e richiederebbe pertanto l´introduzione di rigorose garanzie in materia di protezione dei dati. Inoltre sarebbe costoso – oltre che impegnativo dal punto di vista tecnico e operativo – istituire e mantenere un tale sistema. Spetta ora al Parlamento europeo e al Consiglio "Affari interni" dell’Ue la scelta definitiva sull’eventuale creazione di un programma Ue di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi. Relazione sulla revisione congiunta Ue-usa sull´accordo Pnr - L’attuale accordo Pnr tra Ue e Usa sul trasferimento dei dati dei passeggeri del trasporto aereo per i voli in provenienza dall’Ue e diretti agli Usa è entrato in vigore il 1º luglio 2012. A seguito di una verifica da parte di esperti dell’Ue e degli Stati Uniti, la Commissione è giunta alla conclusione che le autorità statunitensi hanno applicato l’accordo nel rispetto delle norme e delle condizioni contenutevi. L’accordo rappresenta un efficace strumento per combattere le forme gravi di criminalità transnazionale e il terrorismo e, al contempo, delimita con chiarezza le finalità legittime che consentono l´utilizzo dei dati Pnr, oltre a introdurre una serie di solide garanzie per la protezione dei dati. La relazione sulla revisione congiunta pubblicata oggi conclude, in particolare, che le autorità statunitensi adempiono ai propri obblighi relativi ai diritti di accesso dei passeggeri e dispongono di un regolare meccanismo di controllo per prevenire qualsiasi non discriminazione illegale. La schermatura e cancellazione dei dati sensibili sono rispettati. La condivisione dei dati tanto con le agenzie nazionali statunitensi che con paesi terzi è conforme all’accordo. La prossima revisione congiunta avrà luogo nel primo semestre del 2015.  
   
   
I DEPUTATI EUROPEI NON SONO CONVINTI DALLE RELAZIONI POSITIVE DI OFFERTE DI SCAMBIO DEI DATI CON GLI USA  
 
Strasburgo, 28 novembre 2013 - Libertà civili eurodeputati hanno criticato gli affari interni commissario Cecilia Malmström per "ignorare" la richiesta del Parlamento di sospendere di finanziare il programma di controllo dei terroristi (Tftp) accordo con gli Stati Uniti, in un dibattito Mercoledì. La maggior parte degli oratori hanno chiesto la prova che gli Stati Uniti non aveva violato l´accordo e ha chiesto un sistema di estrazione di dati sul territorio dell´Ue per evitare l´invio di dati di massa negli Stati Uniti. "Non ho ricevuto alcuna prova che l´accordo Tftp è stato violato", ha detto il commissario deputati, sottolineando che l´intero collegio dei Commissari ha deciso il Mercoledì per chiudere le consultazioni con gli Stati Uniti sulla attuazione dell´accordo Tftp. "Non possiamo accettare che la Commissione ignora semplicemente la richiesta del Parlamento" di sospendere l´accordo Tftp. Questo è un "grave problema interistituzionale", ha detto Jan Philipp Albrecht (Verdi / Ale, De). "Prima di chiudere questo capitolo, abbiamo bisogno di avere una risposta a queste accuse", Claude Moraes (S & D, Uk) ha detto. Sophie In´t Veld (Alde, Nl) ha fatto eco le critiche del signor Albrecht e ha sottolineato: ". Non mi rassicura affatto Questo capitolo non può essere chiuso." Un sacco di rassicurazioni, ma nessuna prova - Diversi deputati hanno sottolineato che le assicurazioni dagli Stati Uniti non sono sufficienti e hanno chiesto la prova che questi accordi non erano stati violati. "Dov´è la prova? Sto ottenendo stufo di garanzie che vengono con nessuna prova", ha detto Cornelia Ernst (Gue / Ngl, De), il commissario. Sarah Ludford (Alde, Uk), chiamato anche la prova che gli accordi di scambio di dati abbiano effettivamente contribuito a fermare gli attacchi terroristici. "Questo mi ricorda la favola di Cappuccetto Rosso", ha detto la signora in´t Veld. "Chiedere la Nsa è come chiedere al lupo se ha mangiato la nonna". "Stiamo andando a dichiarare guerra agli Stati Uniti?" Anna Maria Corazza Bildt (Ppe, Se) ha chiesto. "Stiamo parlando di due accordi, non di sorveglianza di massa, io non sono sicuro che colpire e smashing è la strada giusta da percorrere", ha aggiunto. Rispondendo alle domande dei deputati, signora Malmström ha dichiarato: "La Commissione non è la polizia, non possiamo indagare (...), siamo in grado di fare domande." Sulla sorveglianza Nsa ha detto: "Siamo ancora molto preoccupati di ciò che sta facendo la Nsa (...) Non abbiamo avuto tutte le risposte e continueremo a spingere.». No Terrorist Finance Tracking System Ue - Malmström ha confermato che la Commissione non ha intenzione di presentare una proposta di Terrorist Finance Tracking Sistema europeo (Tft) in quanto "non porterebbe alcun miglioramento intelligence supplementari rispetto alla situazione attuale". "Tu dici che un Tfts Ue sarebbe troppo costoso, ma per quanto riguarda tutti i soldi messi a disposizione del bilancio dell´Ue per un sistema Pnr dell´Ue?" Chiesto Birgit Sippel (S & D, De), sottolineando che "l´obiettivo di estrazione [sul suolo dell´Ue ] è quello di evitare di trattare con tutti i dati bulk inviati agli Stati Uniti ". "Swift è masse di dati basati su singole indagini," la signora Malmström ha risposto, chiedendo se sarebbe proporzionato disporre di un sistema di estrazione sul suolo europeo. "Ho i miei dubbi, ma lascio a voi e al Consiglio", ha concluso.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: VERSO L´ABOLIZIONE DI 40 LEGGI REGIONALI E LA SEMPLIFICAZIONE NEL SETTORE DELL´EDILIZIA E IN QUELLO DELLE AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI. SI STA LAVORANDO PER DEMATERIALIZZARE, PER BANCHE DATI UNICHE E CERTIFICATE TRA GLI ENTI E UN´UNICA IDENTITÀ DIGITALE  
 
Bologna, 28 novembre 2013 - Verso l’abolizione di 40 leggi regionali. Le Pubbliche amministrazioni della Regione, dei Comuni e delle Province dell’Emilia-romagna parlano la stessa lingua: grazie all’attività di semplificazione messa in campo dalla stessa Regione, migliorano la vita ai cittadini, riducendo le code agli sportelli, i costi per carte bollate e timbri e soprattutto snellendo i tempi per accedere a un servizio o per aprire un’impresa. Il prossimo passo? Un rinnovato impegno per le semplificazioni nel settore dell’edilizia e in quello delle autorizzazioni ambientali. Il tutto accompagnato dall’abolizione di oltre una quarantina leggi ritenute ‘superate’ che - sempre nel quadro del processo di semplificazione voluto dalla Giunta regionale - verrà approvato a breve. «In poco più di un anno e grazie alla collaborazione con Comuni e Province e con le parti sociali, abbiamo lavorato per migliorare la vita ai cittadini, abolendo inutili orpelli e soprattutto facendo sì che tutta la Pa parli la stessa lingua. Si sta lavorando per dematerializzare, per banche dati uniche e certificate tra gli enti e un’unica identità digitale. Per esempio, se un documento è già a disposizione della Pa sarà compito degli uffici recuperarlo e non dei cittadini dover presentare sempre le stesse carte», spiega Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-romagna che oggi ha fatto il punto sui risultati della Semplificazione nel corso di un’audizione della Commissione Affari Generali dell’Assemblea Legislativa. Le novità introdotto dalla semplificazione regionale prevedono che chi voglia aprire un’impresa non debba più pellegrinare tra più uffici: basterà presentare la domanda all’apposito Suap (Sportello unico per le imprese) e sarà premura degli uffici recuperare tutte le documentazioni e le autorizzazioni necessarie. Allo stesso modo i certificati anagrafici e personali dei cittadini, saranno scaricabili da tutti gli uffici pubblici ‘in rete’ e non più solo da quelli del Comune di residenza (o dell’Ente che ha emesso il documento in questione). «Anche in un periodo di scarse – ha concluso la vicepresidente Saliera - risorse pubbliche, la Regione sta investendo in tecnologia e formazione con l’obiettivo di una riforma culturale nell’approccio della Pa verso il cittadino perché sia più facile l’accesso ai servizi e alle autorizzazioni per le imprese».  
   
   
FORD CON LE START-UP ITALIANE: AL VIA IL PROGETTO FORD CAMP PER LO SVILUPPO DI NUOVE APP PER IL SYNC CON APPLINK  
 
Roma, 28 novembre 2013 – Ford ha presentato a Milano il progetto Ford Camp: una think-tank ad alta tecnologia che metterà gli sviluppatori in condizione di ideare, perfezionare e realizzare nuove app. L’ovale Blu agirà da mentor nei confronti delle menti più creative, finanziando e supportando tecnicamente le migliori idee con il supporto di partner hi-tech. Il progetto vedrà protagonisti selezionati blogger dei settori tecnologia, musica, viaggi, sport e lifestyle, che potranno proporre la propria idea di nuova app destinata all’utilizzo in auto grazie al sistema Ford Sync Applink. Applink è una estensione del sistema di connettività e comandi vocali avanzati Ford Sync che permette l’utilizzo in auto di app per smartphone e tablet. La tecnologia supporta già l’integrazione con popolari app come Spotify, Tomtom e Hotels.com. La nuova Ford Ecosport sarà una delle prime auto europee a essere dotata di questa tecnologia, che si è già rivelata molto popolare in Usa e in altri mercati in tutto il mondo. Ecosport è un Suv compatto caratterizzato da look affascinante e dinamico, tecnologia ed efficienza, grazie anche all’Ecoboost 1.0 a 3 cilindri, Motore dell’Anno 2012 e 2013. Ford Camp creerà le condizioni più favorevoli per stimolare la creatività e favorire lo smart thinking, e permetterà ai blogger di seguire passo dopo passo tutti gli sviluppi delle idee selezionate. Ciò avverrà nel corso del Ford Hack: un evento ispirato alla formula degli hackaton: vere e proprie maratone per sviluppatori durante le quali far emergere le idee più creative e brillanti. Successivamente alla think-tank, con il supporto di Ford, le migliori proposte accederanno agli incubatori tecnologici nel cuore della ‘Silicon Valley italiana’, che metterà a disposizione risorse e strumenti per l’implementazione delle app. I blogger potranno quindi seguire lo sviluppo della propria idea ed entrare loro stessi a far parte delle start-up che le realizzeranno, confrontandosi quotidianamente con gli scenari dello sviluppo hi-tech. Ford vanta una lunga esperienza nel supportare le comunità di sviluppatori e favorire la creatività e la nascita di nuove idee, e crede nello sviluppo aperto e nell’open source. La tecnologia Applink è stata infatti messa a disposizione on-line nell’ambito del progetto Genivi (consorzio che custodisce, permettendone lo sviluppo, i codici sorgenti relativi a tecnologie del mondo dell’auto) ed è liberamente implementabile dai costruttori di auto e dai produttori di software di tutto il mondo. Il programma Ford per gli sviluppatori dedicato ad Applink https://developer.Ford.com  che mette a disposizione il kit di sviluppo (Sdk) e offre il supporto ai produttori di app, ha già riscontrato uno straordinario successo in tutto il mondo, generando più di 6.000 registrazioni in pochi mesi.  
   
   
CONFERENZA MARIE CURIE, QUATTRO RICERCATORI SI RACCONTANO: "LA NOSTRA CASA È L´EUROPA"  
 
Firenze, 28 novembre 2013 - Quattro giovani ´cervelli´, quattro percorsi professionali diversi, una stessa idea di futuro professionale: "lavorare in qualunque città d´Europa dove sia possibile continuare l´attività di ricerca". Giacomo, Martino, Sagar e Ana Sousa sono quattro tra i quattrocento giovani ricercatori impegnati nel programma "Marie Curie" che si sono ritrovati in questi giorni al Palaffari di Firenze, per confrontarsi nell´ambito della conferenza "On the last lap of horizon 2020", promossa da Regione Toscana e Commissione europea. Le loro storie sono state scelte come un campione simbolico dei ricercatori presenti a Firenze. I ragazzi hanno potuto raccontarle stamani alla stampa e a un interlocutore speciale, la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti. "Questi giovani – ha commentato la vicepresidente, che ha anche la delega all´istruzione - impressionano per la determinazione e l´entusiasmo con cui affrontano il loro cammino di ricerca. Sono consapevoli delle difficoltà che li attendono, e proprio per questo hanno deciso di arricchire il più possibile il proprio bagaglio professionale. Basta parlare di cervelli in fuga. La mobilità dei nostri ricercatori è necessaria, la questione è lavorare affinché il nostro Paese e la nostra regione siano più attraenti per tutti i ricercatori europei. Per questo come Regione Toscana parteciperemo con una nostra proposta alla prima call dell´azione cofound del programma Marie Curie prevista nel 2014". I quattro ricercatori hanno intorno a trent´anni. Ma il loro curriculum di esperienze internazionali è già lunghissimo. "Circa sei anni fa ho provato a affacciarmi sul mercato del lavoro – racconta Giacomo Bacci, da Cecina, laureato in ingegneria delle telecomunicazioni – ma senza risultati. Così ho deciso di proseguire il cammino di ricerca e grazie a borse di studio come la Marie Curie mi è stato possibile. Questo percorso finisce a marzo: si avvicina quindi un momento decisivo per il mio futuro professionale". Il progetto cui Giacomo si sta dedicando tra l´Università di Princeton e quella di Pisa riguarda lo studio e lo sviluppo di tecniche innovative per i futuri standard di comunicazione cellulare. Sono tecniche che dovrebbero servire a alimentare la rete di comunicazione tra cellulari vicini, al fine, per esempio, di diminuire la dispersione di potenza e allungare, a parità di utilizzo, la vita delle batterie. Anche Martino Calamai, biologo, è toscano, ma per alimentare il suo equipaggiamento professionale è stato molti anni lontano, prima a Cambridge, per il dottorato, poi a Parigi. La sua borsa di studio "Marie Curie" lo ha riportato in patria al Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare, presso l´università di Firenze. La sua ricerca è orientata a studiare i meccanismi che sono alla base del morbo di Alzheimer attraverso tecnologie innovative di biofotonica. Martino sta finendo la sua borsa di studio ma con la consapevolezza di poter continuare il suo lavoro. "Sono fortunato, è come se avessi vinto alla Lotteria" esclama. In realtà si è guadagnato il posto di lavoro vincendo un concorso al Cnr. "Sono convinto – aggiunge – che nella ricerca la Toscana, e in particolare Firenze potrebbero avere un´attrattiva speciale. Quando un giovane ricercatore deve scegliere dove continuare i suoi studi è chiaro che prioritaria è il valore dell´istituto. Ma, a parità di scelta, conta poi il potere attrattivo del luogo: e su questo Firenze non ha eguali". Sagar Shashidhar Manoli è indiano, ma ha scelto l´Europa per studiare. Prima Stoccolma, poi Losanna, ora Firenze, presso il dipartimento di medicina sperimentale e clinica dell´università. Laureato in ingegneria biotecnologica, Sagar studia le cellule tumorali, in particolare il tumore del pancreas. Il futuro? Vorrebbe che il suo lavoro potesse proseguire ben oltre la borsa di studio. In qualunque luogo. Lo accompagna tanta passione e la consapevolezza del valore di ciò di cui si sta occupando. Infine Ana Sousa Manso viene da Lisbona. Specializzata in biotecnologia medica, sta conducendo le sue ricerche all´ospedale le Scotte di Siena e l´ospedale di Leicester. Si occupa di batteri, in particolare dello pneumococco. In perfetto italiano Ana ci spiega la filosofia di fondo che la accomuna a tanti altri colleghi. "Specie nei Paesi del sud Europa come il mio ci si lamenta per i cervelli in fuga. Ma noi non stiamo scappando. Noi ci muoviamo per crescere, andiamo nei posti dove è possibile imparare cose diverse. Io non so dove lavorerò, ma so già che potrebbe essere in qualunque parte del mio continente".  
   
   
INVESTIRE NELLA RICERCA? CON HORIZON 2020 SI PUÒ  
 
Strasburgo, 28 novembre 2013 - "Horizon 2020", un programma specifico dell´Unione europea per sostenere la ricerca e l´innovazione, avrà un budget più importante rispetto al suo predecessore. La quota del budget dell´Ue che gli sarà destinata passerà dal 5,8% a poco più del 7% per un periodo di sette anni. Come saranno spesi questi fondi? La parte più importante del budget di "Horizon 2020", un quinto dei fondi, andrà ai progetti di ricerca fondamentali selezionati dal Consiglio europeo della ricerca (Ecr). "Horizon 2020" sosterrà anche altre attività di ricerca e innovazione: dalle tecnologie della comunicazione e dello spazio alla sicurezza alimentare. La formazione dei ricercatori e la mobilità saranno promossi attraverso il sottoprogramma Marie Skłodowska-curie. Il budget totale di "Horizon 2020" è di 77 miliardi di euro. La dimensione dei rettangoli rappresenta la quota dei fondi per le priorità specifiche del nuovo programma. Il colore rappresenta un cambiamento (in punti percentuali) rispetto al programma precedente. Rosso significa una diminuzione, verde un aumento. Le aree grigie indicano i dati non ancora disponibili.  
   
   
AL VIA I SEMINARI "DIRE, FARE, COMUNICARE" PER GLI STUDENTI DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI. OGGI A FAENZA LEZIONE DI PHILIPPE DAVERIO  
 
Bologna, 28 novembre 2013 – Sarà Philippe Daverio con una lezione su design e linguaggi tecnologici ad aprire oggi a Faenza il ciclo di seminari intitolato “Dire, fare, comunicare – Il linguaggio nella vita e nel lavoro”, dedicato agli studenti degli Istituti Tecnici Superiori, le scuole di tecnologia post diploma che formano tecnici altamente specializzati. Quattro incontri, voluti e finanziati dalla Regione Emilia-romagna per arricchire e qualificare i percorsi biennali degli Its oltre che per favorire l’integrazione e la complementarietà fra i percorsi formativi, organizzati dalla Fondazione dell’Istituto Tecnico Superiore per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Fitstic) che ha sede a Cesena. “Questi seminari rappresentano un occasione per approfondire tematiche trasversali a tutti i percorsi degli istituti tecnici superiori, che devono formare tecnici specializzati dotati di competenze operative ma anche critiche e relazionali – spiega l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi - L’emilia-romagna ha scelto di investire nella Rete Politecnica, segmento cruciale dell’infrastruttura formativa regionale, e in particolare nei percorsi biennali realizzati dagli Istituti tecnici Superiori (Its), come politica di sviluppo che coniuga innovazione e territorio verso l’economia della conoscenza”. Il primo dei quattro seminari in programma si svolgerà giovedì 28 novembre, alle ore 18, presso il cinema Sarti (Faenza, via Scaletta 10) e sarà aperto al pubblico. Philippe Daverio illustrerà, a studenti, docenti e imprese del territorio come oggi sia sempre più necessario saper comunicare e come il “design della comunicazione”, cioè la progettazione e produzione di qualsiasi evento comunicativo, sia diventato un elemento trasversale a tutti i settori produttivi per trasmettere informazioni ed emozioni usando la tecnologia e tutti gli strumenti multimediali e multicanali. Il secondo appuntamento, a dicembre, si svolgerà a Rimini, presso l’Istituto tecnico per il turismo “Marco Polo”, dove il giornalista Salvatore Giannella parlerà del linguaggio della cultura e di come il turismo culturale possa rappresentare una risorsa ed un elemento di sviluppo per un territorio. A lui si affiancherà Luigi Mattei, responsabile scuola e associazioni locali dell’Associazione Tonino Guerra. Il ciclo proseguirà a fine gennaio sul tema della creatività, innovazione tecnologica, stili di vita e sviluppo economico per le piccole e medie imprese del territorio con la lezione di Barbara Longiardi (creatrice di Romagna Creative District, social network di creativi operanti nei campi della comunicazione, moda, design, arte, musica, videomaking, architettura, teatro e webdesign che risiedono prevalentemente nelle province romagnole) e Carlo Boccazzi Varotto (ideatore di Digital Festival e Fabermeeting a Torino). Il ciclo seminariale si chiuderà poi con l’attore e scrittore Ascanio Celestini, che presenterà ai ragazzi il lavoro teatrale “Fabbrica. Il lavoro: come cambia, come ci cambia”. Il racconto di tre generazioni di operai e del loro vissuto all’interno della fabbrica, a partire dai primi del novecento per attraversare la Grande Guerra, il fascismo e la seconda guerra mondiale, che farà conoscere ai giovani allievi degli Its il tema del lavoro, il tema della memoria attraverso il richiamo a fatti e personaggi della nostra storia e il tema del linguaggio, grazie all’uso della parola ritmato e incalzante di Celestini. Gli Istituti tecnici superiori (Its) - Le Fondazioni Its sono scuole di tecnologia che realizzano percorsi biennali post diploma di alta specializzazione, per formare tecnici superiori in grado di portare nei settori strategici del sistema economico-produttivo competenze altamente specialistiche e capacità d’innovazione e supportare le imprese nell’adozione di sistemi di produzione basati su alte prestazioni, personalizzazione, attenzione all’ambiente, utilizzo di produzione Ict-based e di tecnologie innovative. I percorsi si rivolgono a giovani e adulti, non occupati o occupati, in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. Gratuiti in quanto finanziati con fondi pubblici per 3 milioni e 600 mila euro - di cui 1 milione e 250 mila euro nazionali e 2 milioni e 350 mila regionali - si articolano in quattro semestri, per una durata complessiva di 1800/2000 ore. Alternativi all’università, ma ad essa strettamente collegati, affiancano all’attività d’aula diverse esperienze di formazione in impresa in Italia e all’estero, affidata a esperti provenienti dal mondo del lavoro, formatori, docenti della scuola e dell’università. Al termine del biennio, si ottiene un diploma di Tecnico superiore. Istituiti per la prima volta in Emilia-romagna nell’anno formativo 2011/2012, gli Its hanno già diplomato 138 allievi dei 215 iscritti e a dicembre si terrà la consegna ufficiale degli attestati. A neanche un mese dal conseguimento del diploma, 61 tra i tecnici superiori che hanno concluso il percorso formativo sono già stati assunti da imprese del territorio. In Emilia-romagna 6 sono le Fondazioni Its, 11 i diversi percorsi formativi: Bologna - Tecnico superiore per l´automazione e i sistemi meccatronici. Cesena - Tecnico superiore per l’organizzazione dell’informazione e della conoscenza Tecnico superiore per la mobilità delle merci e dei prodotti agricoli - Indirizzo logistica e commercializzazione dei prodotti freschi. Faenza (Ra) - Tecnico Superiore per la progettazione e prototipazione di manufatti ceramici. Ferrara - Tecnico superiore per la conduzione del cantiere di restauro architettonico. Modena - Tecnico superiore per l’innovazione di processi e prodotti meccanici. Parma - Tecnico superiore responsabile delle produzioni e delle trasformazioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali. Piacenza - Tecnico superiore per l´infomobilità e le infrastrutture logistiche - Indirizzo logistica integrata. Ravenna - Tecnico superiore per l´approvvigionamento energetico e la costruzione di impianti. Reggio Emilia - Tecnico superiore per l´innovazione di processi e prodotti meccanici con specializzazione in meccatronica. Rimini - Tecnico superiore per la gestione di strutture turistico-ricettive. A Mirandola, in provincia di Modena, si sta inoltre costituendo l’Its per formare Tecnici superiori per la produzione di apparecchi e dispositivi diagnostici, terapeutici e riabilitativi.  
   
   
NOVARA - FORMAZIONE PER SCUOLE E IMPRESE SULLA LEAN PRODUCTION  
 
Novara, 28 novembre 2013 - Tre istituti scolastici coinvolti, oltre venti docenti e sessanta imprese: questi i numeri dell’attività di formazione promossa dalla Camera di Commercio di Novara sul tema della Lean production (produzione snella) e presentata in occasione della conferenza stampa di martedì 26 novembre presso la sede camerale. I risultati attesi sono ancora maggiori; i corsi di formazione, realizzati negli scorsi mesi di settembre e ottobre, si articolano infatti in due percorsi: uno rivolto ai docenti di alcuni istituti tecnici provinciali (“G. Fauser” e “G. Omar” di Novara e “Leonardo Da Vinci” di Borgomanero) che a loro volta formeranno, attraverso un innovativo kit didattico, centinaia di studenti, e l’altro dedicato alle imprese del territorio. Quest’ultima iniziativa, in particolare, ha registrato un numero di adesioni più che doppio rispetto ai posti disponibili: l’Ente camerale ha quindi deciso di aumentare il numero di partecipanti ed organizzare una seconda edizione del corso, in programma a febbraio, per la quale si è già registrato il “tutto esaurito” con una lista di attesa di imprese interessate a partecipare. «L’approccio Lean è ispirato al Toyota Production System e si basa su alcuni principi fondamentali, come l’eliminazione degli sprechi, il miglioramento continuo e il valore percepito dal cliente – ha spiegato Paolo Rovellotti, presidente dell’Ente camerale – Adottato con successo da realtà produttive di prim’ordine, è di particolare attualità anche per le piccole e medie imprese le quali, per rimanere competitive, devono massimizzare la propria flessibilità ed essere in grado di rispondere velocemente alle richieste della clientela, pur se relative a piccoli lotti di produzione, riducendo il più possibile i costi». In occasione dell’incontro è stata sottoscritta una convenzione per lo sviluppo dei temi Lean nell’offerta formativa e nella didattica delle scuole novaresi, condivisa da Cdc, Associazione Industriali, istituti tecnici “G. Fauser”, “G. Omar” e “Leonardo Da Vinci” e Ufficio Scolastico per il Piemonte – Ufficio Xi Ambito territoriale per la provincia di Novara. «Si parla spesso di raccordo tra mondo della scuola e del mondo lavoro, senza però fare nulla – ha commentato Paolo D’errico, dirigente dell’istituto tecnico “G. Fauser” – finalmente siamo coinvolti in qualcosa di tangibile a vantaggio dei nostri studenti». Tra i partecipanti del corso anche Luigi Migliaretti, docente del “Leonardo Da Vinci”, il quale ha sottolineato: «Quest’iniziativa ha il merito di mettere le scuole in condizione di offrire ai propri allievi una formazione che va oltre quella scolastica, rendendoli più consapevoli della realtà che incontreranno in azienda».  
   
   
IL CARDINALE ANGELO SCOLA ALL´UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA  
 
Milano, 28 novembre 2013 – Più di mille persone, tra studenti e docenti, hanno seguito  ieri pomeriggio l’incontro “Ricerca di libertà. L’università come risorsa” del cardinale Angelo Scola nell’Aula Magna dell’Università di Milano-bicocca. L’incontro è stato aperto dal saluto del rettore Cristina Messa, che ha sottolineato come per l’università le occasioni di confronto e dibattito siano estremamente importanti. E’ seguito l’intervento del Monsignor Pierantonio Tremolada, vicario episcopale per l´Evangelizzazione e i Sacramenti, che ha spiegato le ragioni dell’incontro voluto dal Cardinale Angelo Scola, poiché l’università è la casa dei giovani e della conoscenza e per questo un luogo di confronto importante. Salvatore Natoli, già professore di filosofia teoretica dell’ateneo milanese, è intervenuto sul tema della “libertà”, sottolineando che «l’università è il luogo dove ci vuole coraggio e dove guardare all´ordinario in modo straordinario». Le parole del Cardinale Scola hanno sottolineato come «l’Università è un’occasione decisiva per la maturazione della persona, e diventa una vera e propria risorsa se la ricerca intellettuale è una ricerca di libertà. La ricerca di libertà in Università mette in campo la questione della verità. Il rapporto verità-libertà è insuperabile. » «L´università deve essere luogo che accetta la pluralità perché accetta confronto e riconoscimento fra tutti - ha proseguito il Cardinale - L´università contribuisce a crescita della società se è luogo di costruzione di vita buona» Alla fine del suo intervento, il Cardinale Angelo Scola ha risposto alle domande degli studenti e del pubblico.  
   
   
ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA MICHELE PLACIDO E SERGIO RUBINI INCONTRANO GLI STUDENTI ITINERARI E INTERSEZIONI TRA ARTE CINEMA SPETTACOLO. SUGGESTIONI PRET-A-PORTER PER STUDENTI CURIOSI  
 
Pavia, 28 novembre 2013 - Venerdì 29 novembre 2013 ale ore 17,30 nell’Aula Caminetto del Palazzo San Tommaso, si terrà l’incontro “Essere attori tra cinema e teatro” con Michele Placido e Sergio Rubini, protagonisti dello spettacolo Zio Vanja (regia di Marco Bellocchio) in programmazione al Teatro Fraschini di Pavia dal 29 novembre al 1 dicembre. Dialogheranno con gli attori Fabrizio Fiaschini, Federica Villa. L’incontro è organizzato nell’ambito di S.a.b. Student Arts Box, un progetto che il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia ha realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo per orientare gli studenti nel panorama attuale dell´offerta artistica e culturale, favorendo la partecipazione a spettacoli, mostre, proiezioni cinematografiche ed eventi che intrecciano le varie discipline artistiche. I coordinatori del progetto Fabrizio Fiaschini, Federica Villa, Monica Visioli, Luigi Schiavi, Paolo Campiglio. Zio Vanja capolavoro di Anton Cechov con Sergio Rubini, Michele Placido e con Piergiorgio Bellocchio, Anna Della Rosa, regia Marco Bellocchio Goldenart production. Capolavoro di Anton Cechov (1860-1904) Zio Vanja narra le vicende che ruotano intorno a un gruppo di personaggi tra i quali Ivan Vojnickij (il sognatore Zio Vanja), la nipote Sonja, l´egoista Serebrijakpv (padre di lei). Nessuna relazione che si intreccia tra loro è destinata a realizzarsi, e nella disillusione matura una malinconica rassegnazione. Marco Bellocchio, illustre regista cinematografico, si cimenta nell´allestimento teatrale dell´opera cechoviana, avendo già alle spalle la regia della versione televisiva del Gabbiano realizzato nel 1977.  
   
   
UNA OCCASIONE PER UN BUON FUTURO A PARMA INCONTRO CON I RAGAZZI ISCRITTI AI PERCORSI DI QUALIFICA FINANZIATI DALLA PROVINCIA PER L’ASSOLVIMENTO DELL’OBBLIGO D’ISTRUZIONE/FORMAZIONE. 4,5 MLN DI EURO L’INVESTIMENTO ANNUALE  
 
Parma, 28 novembre 2013 – Ogni anno sono circa 430 i nuovi iscritti ai percorsi di qualifica finanziati dalla Provincia per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione/formazione: 430 giovani “a rischio abbandono”, tra i 15 e i 18 anni, che frequentando i corsi finanziati dalla Provincia e tenuti dagli enti di formazione del territorio riescono a rimanere all’interno del sistema scolastico-formativo. Lo sbocco finale è il conseguimento di una qualifica e l’ingresso nel mondo del lavoro. “ E’ una opportunità irripetibile e quindi tocca a voi utilizzarla fino in fondo - ha detto l’assessore provinciale alla Formazione professionale e Politiche del Lavoro Manuela Amoretti rivolgendosi alla platea di giovani iscritti quest’anno ai corsi - In questo momento non è semplice avere fiducia ma oggi avete di fronte una istituzione che è la Provincia che vi permette di fare questo importante percorso per avere una professione e un buon futuro, un percorso che costa moltissimo, 4 milioni e mezzo di euro ogni anno, dunque dovete essere consapevoli che avete una responsabilità.” L’incontro si è tenuto nell’aula dell’istituto Giordani e oltre al saluto del Dirigente scolastico Lucia Sartori, i giovani hanno potuto ascoltare direttamente e in video le esperienze di chi quella strada l’ha già fatta e con buoni risultati. Marianna Ferrazzo è arrivata alla qualifica di operatore alle cure estetiche presso Enac nel 2008. “Oggi lavoro come parrucchiera, dopo 5 anni di apprendistato sono stata assunta come operaia a tempo indeterminato”. Il suo sogno? “Aprire un centro in autonomia”. Gheorghe Bejan, di origine moldava, viene bocciato al secondo anno del Melloni. “Ho frequentato il corso per installatore e manutentore impianti elettrici presso Forma Futuro e oggi sono apprendista presso una azienda.” E raccomanda ai giovani che lo ascoltano “Guardate che sono cose che servono”. Alessandro Tufano invece ha scelto il corso per operatore della ristorazione presso Enaip Parma e dopo una work experience, finanziata da Provincia, è stato assunto come apprendista presso un bar. Ogni anno la Provincia investe in queste azioni contro la dispersione scolastica (l’1,1% il dato provinciale) circa 4 milioni e mezzo di euro per 19 percorsi di qualifica, una strada alternativa per i giovani per contenere insuccessi e abbandoni. Dopo un anno di scuola secondaria di secondo grado lo studente può infatti scegliere di iscriversi a un percorso di formazione professionale in un ente di formazione accreditato; un percorso di apprendimento dove la componente professionalizzante risulta prevalente pur sviluppando, comunque, le competenze culturali e trasversali necessarie. I percorsi durano due anni, portano al raggiungimento di una qualifica professionale e permettono di inserirsi nel mondo del lavoro. Tutti questi ragazzi hanno insomma la possibilità di acquisire competenze operative e professionali specifiche da spendere nel mondo del lavoro. Il sistema regionale di Istruzione e formazione professionale (Iefp) della Regione Emilia-romagna, di cui questi percorsi fanno parte, prevede che l’iter di qualifica possa essere svolto anche negli Istituti professionali (Ip). Le qualifiche previste sono state pensate per fornire un’adeguata risposta ai fabbisogni formativi e professionali del territorio: operatore alle cure estetiche, operatore agro-alimentare, operatore amministrativo-segretariale, operatore del punto vendita, operatore della ristorazione, operatore dell’autoriparazione, operatore edile alle strutture, operatore impianti elettrici, operatore meccanico. Gli enti di formazione (accreditati attraverso una procedura di evidenza pubblica) che gestiscono queste attività sono Enaip Parma, Formart, Enac, Centro Servizi Edili, Forma Futuro, Ecipar, Ciofs. Rilevante la partecipazione: 434 iscritti nel 2011, 429 nel 2012, 427 nel 2013. La partecipazione è un segnale importante, ed è un riconoscimento indiretto dell’efficacia del nostro sistema formativo per l’assolvimento del diritto/dovere: con risposte personalizzate alle esigenze dei giovani del territorio. Tra i frequentanti prevalgono le donne (56% nel 2013), circa il 40% gli stranieri. Tra 2011 e 2013 sono stati quasi mille (997) i frequentanti, 782 dei quali qualificati: oltre il 78%. Contro la dispersione scolastica/formativa: il Servizio Nuovo obbligo formativo (Nof) della Provincia - Attraverso il monitoraggio sui segnalati dalle scuole medie e superiori, e attraverso l’attività di colloqui individuali, il servizio Nof (Nuovo obbligo formativo) dei Centri per l’impiego della Provincia è impegnato a contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico e formativo. Il Servizio Nof riceve dalle scuole le segnalazioni di alunni “a rischio abbandono”, e provvede a mandare alle loro famiglie una lettera informativa sui servizi di accompagnamento e orientamento alla scelta dei centri per l’impiego, oltre a contattarle telefonicamente per un monitoraggio diretto sulla scelta dei giovani coinvolti. Il Servizio Nof svolge colloqui individuali di orientamento e lavora affinché questi ragazzi possano restare all’interno del sistema scolastico-formativo, contrastando così fattivamente il rischio dispersione.  
   
   
BOLZANO; DVD PER FAVORIRE L´APPRENDIMENTO LINGUISTICO PRECOCE  
 
Bolzano, 28 novembre 2013 - L´assessore alla Scuola e Cultura italiana della Provincia, Christian Tommasini, mercoledì 27 novembre 2013, presso la Scuola per l´infanzia "Firmian" a Bolzano, ha presentato ai genitori dei bambini frequentanti il primo anno di scuola materna il progetto per favorire l´apprendimento linguistico precoce. Consegnati i Dvd con i cartoni animati di "Hocus & Lotus" in tedesco ed inglese. Come ha detto l´assessore Tommasini, l´obiettivo del progetto portato avanti da una quindicina d´anni dal Dipartimento Scuola e Cultura italiana, "Le avventure di Hocus & Lotus - I dinocroc che insegnano le lingue ai bambini", è quello di favorire un approccio precoce alle lingue grazie ad un approccio ludico ed attraverso una nuova cultura che entri nelle case e che si sviluppi nelle famiglie con l´apporto dei genitori. Uno stimolo per riflettere che, come ha proseguito, se vogliamo figli plurilingui, è bene dare loro il buon esempio, imparando insieme. Accanto agli sforzi che compie il sistema scolastico è necessario instaurare un´alleanza con le famiglie affinché gli sforzi fatti a livello scolastico, grazie ad un atteggiamento positivo in ambito famigliare proseguano anche nell´extrascuola con il medesimo obiettivo formativo. Una novità rispetto al passato, come ha detto l´assessore, è che vi è maggiore consapevolezza ed un atteggiamento più positivo nei confronti della seconda lingua e delle lingue sia da parte dei genitori che della società. Studi condotti a livello nazionale, internazionale e locale da enti di ricerca, come ha proseguito, evidenziano che per l´apprendimento linguistico è meglio partire il prima possibile. Come hanno affermato sia l´assessore Tommasini che Renzo Roncat dell´Intendenza scolastica italiana, che rappresentava la Sovrintendente scolastica Nicoletta Minnei, un´ulteriore opportunità può venire anche dalle attività del tempo libero e dello sport iscrivendosi ad esempio ad associazioni dell´altro gruppo lingusitico; l´importante è accettare la sfida. Nell´ambito dell´incontro è stata presentata una breve esemplificazione pratica assieme ai bambini della scuola per l´infanzia "Firmian" del metodo del format narrativo, utilizzato per l´approccio precoce alle lingue con Hocus & Lotus. Come ha detto Daniela Zambaldi dell´Ufficio bilinguismo il metodo adottato è di tipo psicolinguistico e si basa sull´interazione, dove accanto all´ascolto passivo si abbina la produzione orale attiva e la ripetizione che favorisce l´apprendimento. Il dvd contenente i 52 episodi dei cartoni animati di Hocus & Lotus in lingua tedesca e inglese è stato, quindi, consegnato ai genitori ed ai nonni dei bambini del primo anno della scuola per l´infanzia per favorire la visione dei cartoons a casa assieme, un´esperienza che trasmetterà ai piccoli la curiosità e il piacere per le lingue. La distribuzione dei dvd proseguirà la prossima settimana in tutte le scuole per l´infanzia in lingua italiana della provincia. Erano presenti anche l´ispettore per le scuole per l´infanzia, Gianfranco Cornella, nonché la dirigente Elide Tupini e la coordinatrice della scuola dell´infanzia "Firmian", Cristina De Bortoli.  
   
   
“GIOVANI INFORMATI”, INCONTRO CONCLUSIVO A MATERA STAMPA, ISTITUZIONI E SCUOLA SI SONO RITROVATE INSIEME IN QUESTO ESPERIMENTO, CHE PRESENTA UN BILANCIO CERTAMENTE POSITIVO  
 
Matera, 28 novembre 2013 - “Con il progetto ‘Giovani In – Formati’ abbiamo inteso aiutare i giovani a scoprire l’utilità dei giornali, della lettura che interroga la nostra coscienza. Stampa, istituzioni e scuola si sono ritrovate insieme in questo esperimento, che presenta un bilancio certamente positivo. Mi auguro che questo progetto abbia fatto scoprire il volto più autentico delle istituzioni, che non sono necessariamente lontane, come a volte appaiono, ma rappresentano i cittadini lucani. Per alimentare lo spirito pubblico è fondamentale che la stampa offra ai lettori informazioni utili sull’attività delle istituzioni. Con modalità critiche, senza ossequiare nessuno, magari soffermandosi di più sulle cose che le istituzioni fanno per la comunità e di meno sui destini dei singoli esponenti politici, per rendere la comunità regionale pienamente consapevole di ciò che accade in Basilicata”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, ha concluso l’incontro che si è svolto ieri a Matera, nell’aula magna dell’Istituto Loperfido, per fare un bilancio di “Giovani In-formati – Quotidiani locali in classe”, il progetto sperimentale promosso dal Consiglio regionale in collaborazione con i quotidiani locali per promuovere la lettura dei giornali nelle scuole. A raccontare l’esperienza fatta in questi mesi gli studenti e i docenti dell’Istituto Tecnico Loperfido - Olivetti di Matera, del Liceo Scientifico Statale "D. Alighieri" di Matera e del Liceo Scientifico “Matteo Parisi” di Bernalda. Per dieci giorni hanno ricevuto le copie dei tre quotidiani locali, che sono diventate strumento dell’attività didattica. Li hanno letti, hanno scelto gli articoli più interessanti, hanno confrontato la diversa impostazione con cui le testate giornalistiche hanno raccontato casi di cronaca, hanno simulato la scrittura di un articolo, si sono incontrati con i giornalisti delle diverse testate. Ed oggi, a conclusione di questo breve percorso, hanno illustrato i risultati di questa attività, rivolgendo anche qualche critica alla stampa locale, a loro parere troppo intenta ad occuparsi della politica, “che toglie spazio ad argomenti che spingerebbero i giovani a leggere di più”. Anche se c’è chi ha confessato di essersi fatto un´idea sulle recenti elezioni regionali proprio attraverso i giornali locali, “per non fermarsi solo alle chiacchiere da bar”. I ragazzi sono anche molto interessati a capire come si svolge il lavoro del giornalista. Condividere l´informazione e la lettura dei giornali in famiglia – hanno detto - ha favorito il dialogo con i propri genitori. Hanno raccontato come alcune notizie (come l’alluvione nel Metapontino di qualche settimana fa) hanno avuto per loro una valenza sentimentale oltre che informativa. Hanno evidenziato alcuni temi (agricoltura, turismo, cultura, la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019) che a loro parere andrebbero maggiormente focalizzati dai giornali locali. Alle loro domande sulla professione giornalistica hanno risposto il direttore de “La Nuova del Sud” Mimmo Parrella, Antonella Ciervo de “Il Quotidiano della Basilicata” ed Enzo Fontanarosa de “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Per il Liceo Scientifico di Bernalda hanno raccontato la propria esperienza il professor Angelo Morizzi e gli studenti Emanuela Vena (Iii B), Luca Stigliano e Laura Zaccaro (V C); per il Liceo Scientifico di Matera, con la professoressa Maria Bruna Dottorini, hanno illustrato il lavoro svolto dalla Ii B e dalla Ii D gli studenti Serena Limite, Roberto Guerricchio e Mina Zuccaro; per l’Istituto Loperfido, con le docenti Teresa Giocoli e Maria Teresa Fanizza, hanno parlato gli studenti Emanuela Giannotta, Emanuele D’ercole, Nunzio Giannini, Eustachio Fontana, Perla Parisi ed Antonella Tarasco della Iii B e della Iv B. Ha partecipato all’iniziativa anche la professoressa Franca Miserocchi dell’Istituto Loperfido. I docenti hanno sottolineato tra l’altro che l’utilizzo dei giornali in classe serve anche per sperimentare un approccio interdisciplinare, anche in vista dell´esame, sul piano didattico. Ed hanno invitato il Consiglio regionale a ripetere l’iniziativa, estendendola a tutte le classi e rendendola sistematica, evidenziando l’importanza della lettura dei quotidiani per sviluppare il senso critico dei giovani. I materiali prodotti dagli studenti nell’ambito del progetto verranno pubblicati sul sito internet del Consiglio regionale e nella pagina facebook www.Facebook.com/giovanilucaniinformati?ref=hl  
   
   
COP19: VARSAVIA APRE LA STRADA PER PARIGI, MA RESTANO OSTACOLI  
 
Strsaburgo, 28 novembre 2013 – Il presidente europeo della delegazione del Parlamento a Varsavia alla conferenza sul clima Matthias Groote (S & D, De) con cautela ha accolto con favore la conclusione della riunione Unfccc Cop19 Sabato, dove i partiti hanno definito il percorso per un futuro accordo sul clima 2015. Si rammarica che il testo sia annacquato in quanto definisce i passaggi per Parigi, condizione per mantenere i paesi in via di sviluppo a bordo. "Accogliamo con favore il fatto che questa conferenza conservato lo scopo originario della piattaforma di Durban per un accordo globale che coinvolga tutte le parti in un accordo giuridicamente vincolante comune nel 2015. Sulla strada per Parigi, Varsavia è riuscito a superare il divario velenoso tra via di sviluppo e paesi sviluppati, anche se a costo di un po ´vaga formulazione e le scadenze, mentre abbiamo bisogno di impegni chiari e urgenti. Molto è lasciato alla prossima riunione Cop prossimo anno ", ha detto Matthias Groote. "Nel frattempo, saranno necessari ulteriori sforzi, ognuno dovrà fare i compiti", ha aggiunto. Il sig Groote anche accolto con favore le misure adottate per ridurre le emissioni derivanti dalla deforestazione (Redd) e reintegro del fondo di adattamento climatico. Karl-heinz Florenz: "non possiamo aspettare per coloro che hanno i piedi sui freni" "La conferenza di Varsavia finalmente consegnati dopo essere stato molto vicino da un completo fallimento. Ancora una volta, i compromessi sono stati trovati molto tempo dopo la scadenza ufficiale, entro gruppetti improvvisati dei ministri privati ​​del sonno. Ciò dimostra che il principio dell´unanimità per una lotta globale contro i cambiamenti climatici non ha più un futuro. Sono fiducioso che avremo imparato che quelli del posto di guida non vedo l´ora per coloro che hanno i piedi sui freni. La lotta per il cambiamento climatico non è una minaccia, ma un´opportunità. Tale approccio ha bisogno di essere sviluppati in maniera ambiziosa dove è stato già successo. Altri seguiranno, se non vogliono perdere fuori economicamente ", ha dichiarato delegazione del Pe il vice-presidente Karl-heinz Florenz (Ppe, De). A 10-forte delegazione di parlamentari europei ha preso parte alla conferenza Onu sul clima a Varsavia dal Lunedi al Venerdì. In una risoluzione votata nel mese di ottobre, il Parlamento europeo ha ribadito la disponibilità dell´Ue ad aumentare il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni al 30% entro il 2020 se altri principali paesi emettitori si impegnano a scopi analoghi.  
   
   
MANTOVA, COMUNI COLPITI DA SISMA ASSUMANO CON CONTRATTI FLESSIBILI  
 
Milano, 28 novembre 2013 - I Comuni del mantovano colpiti dal terremoto del maggio 2012 potranno assumere personale con contratto di lavoro flessibile. Lo prevede l´Ordinanza firmata dal Presidente della Regione, Roberto Maroni, e Commissario delegato per l´emergenza sisma in Lombardia. Il personale potrà prendere servizio già da lunedì prossimo. Provvedimento Atteso - Si tratta di un provvedimento molto atteso dai Comuni lombardi colpiti dal terremoto perché consente di alleggerire il carico di lavoro degli uffici tecnici, particolarmente impegnati in pratiche edilizie per la ricostruzione, gare d´appalto per il ripristino di opere pubbliche e autorizzazioni. L´ordinanza firmata dal Commissario Maroni attua così l´Accordo raggiunto dai 47 Comuni della Provincia di Mantova danneggiati dal terremoto, che hanno convenuto di destinare ed assegnare il personale a quelli più colpiti. La Procedura - Il Comune di Gonzaga ha curato la procedura concorsuale che si è conclusa nel mese di ottobre e per la destinazione del personale si è tenuto conto di criteri specifici, fra i quali la stima dei danni alle opere pubbliche. Le Assunzioni - Sono 15 le unità di personale che saranno assunte, 14 tecnici e 1 amministrativo. Nello specifico: Moglia: 2 tecnici e 1 amministrativo; Gonzaga: 2 tecnici; Quistello: 2 tecnici; San Benedetto Po: 1 tecnico. I restanti Comuni stipuleranno fra loro una apposita convenzione per la gestione in forma associata delle attività per la ricostruzione. Nello specifico: Comuni di Pegognaga e Motteggiana: 1 tecnico; Poggiorusco, Magnacavallo, Semide e Villa Poma: 2 tecnici; San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Quingetole e Schivenoglia: 4 tecnici. La spesa quantificata ammonta a 90mila euro per l´anno in corso e a 500mila per il 2014. Bulbarelli: Aiuto A Uffici Tecnici "Una misura molto importante che va concretamente ad aiutare gli uffici tecnici dei Comuni del mantovano colpiti dal sisma". Con queste parole l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli ha commentato la firma da parte del presidente Maroni dell´Ordinanza. "Si tratta - ha aggiunto Bulbarelli - di una misura che ci è stata richiesta in più occasioni e quindi per Regione Lombardia è un´altra occasione per dimostrare la massima attenzione con cui vogliamo essere al loro fianco". L´unione Fa La Forza - L´assessore ha anche ricordato come il metodo di lavoro portato avanti in questo periodo sia stato improntato al dialogo e confronto continuo "fattori che ci hanno permesso di affrontare insieme problemi e criticità e di trovare, dove possibile, soluzioni". Prossimo Incontro Prima Di Natale - Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni confermando "massimo impegno e attenzione da parte della Regione Lombardia ha annunciato che il prossimo incontro con i sindaci dei Comuni colpiti dal terremoto sarà prima di Natale".  
   
   
CAMPANIA: PROTEZIONE CIVILE, AL VIA SINERGIA CON VIGILI DEL FUOCO. CONDIVIDERE STRUTTURE E PROCEDURE PER FAR FRONTE INSIEME ALLE EMERGENZE  
 
 Napoli, 28 novembre 2013 - "Un accordo saldo tra Vigili del fuoco e Protezione civile regionale soprattutto per la condivisione di procedure operative per gli interventi di soccorso tecnico urgente e di protezione civile. Una strategia comune non solo nell´ambito degli incendi boschivi e di interfaccia, ma anche per le altre emergenze che richiedano un intervento congiunto e per rendere così sempre più moderno ed efficiente il sistema nazionale di protezione civile". L´assessore alla Protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza, ha commentato così l´approvazione della delibera di Giunta che dà il via libera all´accordo di programma quadro tra Regione Campania e Ministero dell´interno-Dipartimento dei Vigili del fuoco per la reciproca collaborazione nelle attività di protezione civile. "Tra le attività più rilevanti - ha detto Cosenza - la collaborazione per l´acquisizione e l´eventuale ricovero, presso le sedi dei Comandi Provinciali dei vigili del fuoco, delle attrezzature per interventi di protezione civile di proprietà regionale: si tratta di un passaggio fondamentale per permettere alle strutture operative della protezione civile di avere mezzi a disposizione nelle località eventualmente interessate dagli eventi. "Partiamo adesso anche per fare in modo da essere pronti nella stagione di massima allerta per gli incendi. Intendiamo mettere a regime un sistema efficace che veda il coinvolgimento di tutti gli enti potenzialmente interessati dal processo anche con un quadro di regole di riferimento da seguire. "In particolare - ha proseguito Edoardo Cosenza - per l´attuazione degli interventi di contrasto agli incendi boschivi e di gestione delle emergenze conseguenti ad incendi di interfaccia, ossia quelli che coinvolgono abitazioni, la Regione Campania ritiene necessario assicurare il concorso della Direzione Regionale Vigili del Fuoco. Al verificarsi di situazioni di pre-emergenza e/o emergenza la Sala Operativa Regionale Unificata di Protezione Civile, che opera h24, viene attivata in tutte le sue funzioni e costituisce lo strumento tecnico-operativo di supporto per il coordinamento delle azioni in ambito regionale. Durante le fasi di allerta, il responsabile della Sala operativa può chiedere alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco per la Campania, personale professionalmente qualificato e l´attivazione di ogni azione utile per il soccorso tecnico urgente e, ove necessario, anche il concorso alle attività logistiche e di assistenza alle popolazioni". Soddisfazione da parte del direttore regionale dei Vigili del fuoco, Guido Parisi per il quale "anche alla luce degli ultimi eventi si impone una sempre più stretta cooperazione e collaborazione tra i diversi enti impegnati nel soccorso alle popolazioni. Il provvedimento si inserisce proprio nell´ottica della sinergia interistituzionale per fornire aiuto e sostegno ai cittadini".  
   
   
VAJONT: TRAGEDIA PUNTO NON RITORNO AMBIENTE-FABBISOGNO ENERGIA  
 
Trieste, 28 novembre 2013 - "La Regione sta lavorando sia alla realizzazione del Piano energetico che alla Carta del rischio idreogeologico del Friuli Venezia Giulia, con l´obiettivo di una visione chiara di tutti i punti del territorio che, per la loro peculiarità e fragilità, vanno monitorati con particolare attenzione". L´ha ricordato ieri l´assessore all´Ambiente ed Energia Sara Vito nel suo intervento nel corso dell´incontro, organizzato dall´Associazione degli ingegneri e degli architetti di Pordenone, in occasione del cinquantenario della frana del Vajont. Secondo di tre incontri tecnici che analizzano l´evento nei suoi aspetti geologici, ingegneristici ed architettonico-urbanistici, il momento di confronto, intitolato "La sicurezza degli invasi artificiali e sviluppi idroelettrici in Friuli Venezia Giulia", ha avuto luogo a Pordenone ed ha affrontato il disastro del Vajont dal punto di vista della diga, che rimase in piedi ma, con la sua collocazione in un ambito idrogeologico inadeguato, divenne strumento di morte per quasi 2 mila persone. Vito ha ribadito come sia all´attenzione della Regione il tema energetico-ambientale, ed ha sottolineato l´incidenza, nella memoria collettiva, "di una tragedia che è stata immane ed ha segnato un punto di non ritorno nel rapporto tra rispetto per l´ambiente e fabbisogno energetico". Definendo l´iniziativa dell´Associazione "un´occasione per fare formazione sulla necessità di un approccio corretto all´energia ed al comparto idroelettrico in un´ottica di sostenibilità", l´assessore ha quindi espresso la convinzione che, anche in questo settore si debba "guardare al futuro nella consapevolezza del modello di sviluppo che vogliamo trasferire alle nuove generazioni". L´esponente dell´esecutivo ha quindi citato il modello di "governance" energetica integrata della Regione, o "Rengov-regional Energy Governance", che è risultato il migliore tra altri 146 elaborati presentati nell´ambito dello "Smart City and community stakeholder platform". "Con l´ultima legge omnibus abbiamo anche introdotto il concetto del flusso minimo vitale per le centraline di nuova realizzazione" ha detto Sara Vito, che ha ricordato "il lavoro che si sta facendo per portare avanti il Piano di tutela delle acque". Osservando che mentre la Regione Veneto è al suo quarto piano, Vito ha sottolineato che "per il Friuli Venezia Giulia è la prima volta che si dà finalmente attuazione ad un impegno ed un onere che l´Europa ci impone per garantire il buon stato dei corsi idrici". L´incontro odierno è servito anche a richiamare l´attenzione sulle dighe (12 in tutto, inclusa quella del Vajont) del territorio. "Strutture che hanno attorno ai 60 anni - ha ricordato l´assessore - e sono tenute costantemente sotto controllo".  
   
   
MILANO: AL VIA LA PULIZIA DEL NAVIGLIO MARTESANA DA OGGI, INTERVENTI ANCHE SUL GRANDE E SUL PAVESE  
 
Milano, 28 novembre 2013 - È cominciata in questi giorni la pulizia del Naviglio della Martesana dal lato di via Idro. Un grande intervento che non prevede solo la rimozione dei rifiuti, ma anche un lavoro sulle sponde, per rimuovere tutte le sterpaglie e potare i rami che intralciano la navigazione e il corretto scorrimento dell’acqua. I lavori, eseguiti dal Consorzio Villoresi su richiesta del Comune di Milano, saranno completati nel giro di circa due settimane, lungo tutto il corso d’acqua, fino a via Melchiorre Gioia. Inoltre, partr ohhi la rimozione dei rifiuti sull’area portuale della Darsena, in collaborazione con Amsa, che si concluderà entro la settimana, sia sul Naviglio Grande sia sul Pavese, che saranno poi nuovamente riempiti d’acqua a inizio dicembre.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE IN ABRUZZO: UN CORSO PER AMMINISTRATORI LOCALI  
 
L´aquila, 28 novembre 2013 - "Gli ultimi drammatici eventi che hanno devastato la Sardegna ripropongono, ancora una volta, l´importanza che gli enti locali svolgono nell´ambito delle attività di Protezione Civile: un tema attuale che vede sempre più coinvolti gli amministratori locali impegnati nella difesa della propria comunità". E´ quanto ha dichiarato, a Regione Flash, l´assessore alla protezione civile, Gianfranco Giuliante, che ha annunciato l´inzio di un corso per amministratori e tecnici comunali che intende evidenziare i compiti che sono chiamati a svolgere i comuni e le provincie in caso di eventi calamitosi. Il corso è stato promoasso dal Dipartimento della protezione civile in collaborazione con la protezione civile della Regione Abruzzo e la Provincia di Chieti. Giuliante: "l´attività formativa si sviluppa lungo due direttrici di intervento: la prima, destinata agli amministratori locali (si è già svolta il 22 novembre scorso: Ndr), ha inteso inquadrare il ruolo fondamentale del Comune e di responsabilità del Sindaco nel più ampio contesto del Servizio Nazionale; la seconda, che prevede incontri per i tecnici comunali, è stata programmata per fine novembre, ma le recenti nevicate hanno impedito il normale svolgimento delle lezioni che saranno riprogrammate a breve". "Iniziative di questo tipo aiutano la capacità del territorio ad aumentare la propria resilienza rispetto alle emergenze", ha affermato Giuliante, concludendo con l´auspicio che si possano replicare anche nelle altre provincie abruzzesi. Il corso si concluderà con una simulazione di un evento calamitoso con il fine di testare un piano comunale di intervento.  
   
   
DIFESA IDRAULICA. PROGETTO CON LE SCUOLE SUL RUOLO DEI CONSORZI DI BONIFICA  
 
 Venezia, 28 novembre 2013 - Parte il progetto Scuola U.v.b., dal titolo “Acqua, Ambiente e Territorio, alla scoperta dei Consorzi di bonifica”. L’iniziativa è stata presentata ieri a Palazzo Balbi, a Venezia, dall’assessore regionale alla difesa del suolo e all’ambiente Maurizio Conte e dal presidente dell’Unione Veneta Bonifiche Giuseppe Romano. Il progetto è realizzato assieme ai Consorzi di bonifica del Veneto. Vedrà la partecipazione di una decina di classi di cinque Istituti scolastici del Veneto (I.c.s. Casteller di Paese, I.c.s. Pierobon di Cittadella, Dir. Didattica di Vigonza, Scuola Primaria di Noale, I.c.s. San Martino di Lupari), con il coinvolgimento di circa 400 bambini. Attraverso strumenti innovativi multimediali, i ragazzi andranno alla conoscenza del ruolo e dell’attività dei Consorzi di bonifica, approfondendo temi come la salvaguardia idraulica del territorio, l’uso della risorsa idrica a fini irrigui, i cambiamenti climatici e le innovazioni messe in campo dai Consorzi in tutto il Veneto. L’assessore Conte ha ricordato che è in atto una collaborazione con l’Università di Padova proprio per la sensibilizzazione delle scuole sulle tematiche ambientali, in particolare sulla risorsa idrica, con ottimi risultati. Quest’anno, la Regione sostiene con questo ulteriore progetto l’ampliamento al tema del ruolo dei Consorzi di bonifica perché – ha spiegato – “significa parlare ai ragazzi della qualità dell’ambiente che incide in maniera forte sulla qualità della vita”. È stato deciso di investire sui giovani sviluppando un progetto che sappia accompagnargli per tutta la durata dell’anno scolastico tra laboratori multimediali, lezioni in aula, visite guidate ai luoghi di bonifica. Verrà loro consegnato il “Diario di Alex e Flora – Alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua”: un vero e proprio supporto didattico, diviso per moduli tematici. “I ragazzi – ha detto Romano - impareranno a conoscere più approfonditamente l’ambiente in cui vivono, e di esso scopriranno e apprezzeranno aspetti inattesi e inimmaginati. L’obiettivo è gettare le basi di una futura e matura consapevolezza sulla quale costruire la convivenza con il territorio. Non possiamo più parlare di sicurezza idraulica solo nelle emergenze”. A conclusione del progetto, i partecipanti saranno protagonisti di un grande evento da organizzarsi nella Fiera Campionaria di Padova, a maggio, in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione e della Settimana Veneta dell’Ambiente 2014.