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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Gennaio 2014
LA POLO DEBUTTA CON NUOVI MOTORI, TECNOLOGIE INEDITE E UN NUOVO DESIGN MOTORIZZAZIONI EURO 6: GRANDE AGILITÀ E CONSUMI RIDOTTI FINO AL 21% INFOTAINMENT E INNOVATIVI SISTEMI DI ASSISTENZA DA CATEGORIA SUPERIORE  
 
Verona, 29 gennaio 2014 - Con quasi 14 milioni di esemplari prodotti la Volkswagen Polo è una delle city car più vendute al mondo. City car? La Polo rientra ufficialmente in questa categoria che, nel gergo automobilistico internazionale viene denominata segmento B. Certo che, considerando dimensioni, prezzi interessanti e bassi consumi, la Polo ha tutte le carte in regola per essere molto più di una semplice utilitaria. A maggior ragione ora, al debutto di una generazione tecnologicamente molto avanzata di questa bestseller. In particolare i nuovi motori Euro 6, i sistemi di infotainment e di assistenza della Polo compiono un notevole passo avanti. Se prendiamo per esempio le motorizzazioni, l’intera gamma di propulsori garantisce valori di consumo fino al 21% inferiori. Il vero record è stabilito dalla nuova Polo Tdi Bluemotion che, con un consumo nel ciclo combinato di 3,2 l/100 km (con emissioni di Co2 pari a 82 g/km), risulta una delle auto più parche nei consumi. A partire dall’autunno, poi, debutterà la prima Volkswagen Bluemotion con motore a benzina, un Tsi in grado di offrire consumi ed emissioni (4,1 l/100 km e 94 g/km di Co2) che non temono confronti. Comfort e sicurezza da categoria superiore. La Polo del 2014 aumenta ulteriormente il proprio vantaggio rispetto alla concorrenza grazie a una serie di tecnologie orientate a comfort e sicurezza uniche per la categoria. Questa vettura è infatti una delle prime segmento B a debuttare, a partire dall’autunno, con fari a Led specifici dal design caratteristico. Di nuova concezione sono anche i doppi fari offerti già al lancio con tecnologia H7 (di serie a partire dalla Polo Trendline). Un nuovo servosterzo elettromeccanico ne migliora le caratteristiche di sterzata della Polo. A richiesta la Volkswagen offre la vettura anche con il nuovo assetto Sport Select che, semplicemente premendo un pulsante, permette di scegliere tra due diverse tarature, grazie agli ammortizzatori a regolazione elettronica. La nuova Polo può anche essere dotata di numerosi sistemi di assistenza mutuati dal segmento della Golf, che comprendono frenata anti collisione multipla (prevista di serie in Italia; dopo una collisione, interviene con una frenata automatica per evitare ulteriori urti), sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore (di serie in Italia), sistema di controllo perimetrale Front Assist con funzione di frenata di emergenza City e regolazione automatica della distanza (Acc). Le manovre in retromarcia possono ora diventare più facili grazie alla possibilità di scegliere una telecamera posteriore denominata Rear Assist (optional). Soluzioni di infotainment all’avanguardia. Di nuova concezione sono anche i sistemi radio e di radio-navigazione di seconda generazione, che appartengono al pianale modulare di infotainment (Mib). Questi dispositivi si avvalgono ora di software e hardware già utilizzati per le soluzioni di infotainment della Golf. Di conseguenza, a seconda delle versioni, sono disponibili funzioni quali streaming audio Bluetooth (a seconda dello smartphone, può disporre di visualizzazione Cover e comandi tramite touchscreen), sensori di prossimità (comparsa di comandi aggiuntivi del menu avvicinando la mano), zoom delle mappe con due dita in modalità Navigazione (come avviene su tablet o smartphone) e collegamento del telefono cellulare all’antenna esterna della vettura tramite un’interfaccia induttiva. Tutti e quattro i sistemi possono disporre di ricezione radio digitale Dab+. Grazie alla tecnologia Mirrorlink è inoltre possibile utilizzare, tramite il touchscreen, speciali App per smartphone. Disponibile in primavera. Il look della nuova Polo si distingue per un design più grintoso e caratteristico del frontale e del posteriore. Colori vivaci, nuovi tessuti per i rivestimenti degli interni e numerosi altri dettagli di allestimento caratterizzano l’abitacolo. L’ultima generazione della Polo debutterà sul mercato già in primavera. Oltre che nelle tre classiche linee di allestimento (Trendline, Comfortline e Highline) la Polo sarà proposta anche nelle varianti Gti, Bluegt, Crosspolo e, come precedentemente detto, in versione Bluemotion. Come già per la up! e il Maggiolino, per il debutto in Europa la Volkswagen mette in campo anche una versione di lancio, forte di una dotazione esclusiva: la Polo Fresh, una versione speciale di qualità che sarà disponibile in cinque colori carrozzeria e con dotazioni di allestimento esclusive con interni bicolore. Tecnologie e sistemi di assistenza - Servosterzo elettromeccanico. Sulla Polo debutta un nuovo servosterzo elettromeccanico, compatto e integrato direttamente nel piantone. Il nuovo sistema è caratterizzato da una risposta particolarmente precisa e agile e da un ottimo isolamento dalle irregolarità del fondo stradale. Funziona con una scatola guida azionata da un motorino elettrico (ingranaggio a vite). Assetto Sport Select. Per la prima volta la Volkswagen offre la Polo con ammortizzatori a regolazione elettronica che rappresentano il cuore tecnologico del nuovo assetto Sport Select disponibile a richiesta. La taratura di base è sportiva ma allo stesso tempo più confortevole di un assetto sportivo convenzionale. Premendo il tasto Sport (posizionato nella parte superiore della consolle centrale) il guidatore attiva una valvola di comando elettromeccanica presente negli ammortizzatori per passare dalla taratura base a una più rigida di tipo sportivo. Regolazione automatica della distanza (Acc). Il sistema utilizza un sensore radar integrato nel frontale. La velocità desiderata può essere preimpostata in un range compreso tra 30 e 160 km/h. Il sistema Acc si può abbinare sia al cambio manuale, sia al cambio a doppia frizione Dsg. Su tutte le Polo con Dsg, in presenza di un veicolo fermo davanti alla vettura, il sistema Acc rallenta in modo confortevole l’auto fino all’arresto. L’acc mantiene la velocità preimpostata e la distanza preselezionata, rallentando o accelerando automaticamente la vettura in base al traffico. Le dinamiche del sistema variano in funzione del programma di guida selezionato. Se la nuova Polo viene ordinata con regolazione automatica della distanza (Acc), la dotazione di bordo comprende anche il sistema di controllo perimetrale Front Assist e la funzione di frenata di emergenza City. In alternativa, il modulo costituito da Front Assist e funzione di frenata di emergenza City può essere ordinato separatamente, anche senza Acc. Sistema di controllo perimetrale Front Assist. Il Front Assist utilizza un sensore radar integrato nel frontale per monitorare permanentemente la distanza dai veicoli che precedono. Il Front Assist supporta chi sta al volante in situazioni critiche, per esempio nell’imminenza di un possibile tamponamento, ovvero predispone l’impianto frenante e avvisa il guidatore “invitandolo” a intervenire, dapprima con segnali ottici e acustici, poi, in una seconda fase, con una breve frenata di avvertimento. In caso di frenata debole da parte del conducente, il sistema aumenta adeguatamente la pressione frenante, in misura tale da evitare una collisione. Qualora invece il guidatore non reagisca, il Front Assist decelera automaticamente la vettura fino all’arresto definitivo, quando necessario. Il sistema avvisa inoltre il guidatore della Polo in caso di eccessiva riduzione della distanza rispetto al veicolo che precede. Parte integrante del Front Assist è la funzione di frenata di emergenza City. Funzione di frenata di emergenza City. E’ un’evoluzione del Front Assist e monitora, per mezzo di un sensore radar, lo spazio antistante la vettura. Il sistema agisce a velocità inferiori a 30 km/h. In caso di collisione imminente con un veicolo che precede (in movimento o fermo), se il guidatore non intraprende alcuna azione per evitare l’urto, l’impianto frenante viene predisposto come avviene nel caso del Front Assist. Se necessario, la funzione di frenata di emergenza City interviene automaticamente per ridurre le conseguenze del possibile impatto e, se il guidatore interviene ma non frena con forza sufficiente, gli mette a disposizione tutta la potenza frenante. Frenata anti collisione multipla. Un highlight tecnologico della nuova Polo è la frenata anti collisione multipla (di serie in Italia). Il sistema frena automaticamente la vettura dopo il primo impatto al fine di evitare o di mitigare gli effetti di possibili ulteriori collisioni. La frenata anti collisione multipla si basa sul riconoscimento del primo urto. La governabilità della vettura da parte del guidatore è garantita anche nel caso della frenata automatica. Chi si trova alla guida può comunque disattivare il sistema in qualsiasi momento premendo energicamente il pedale dell’acceleratore. Il dispositivo si disattiva inoltre quando il guidatore stesso effettua una frenata di emergenza in cui la decelerazione è ancora maggiore. Sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore. Questo sistema (di serie in Italia) registra un’eventuale diminuzione della concentrazione di chi si trova al volante, richiamandone l’attenzione con un segnale acustico della durata di cinque secondi e con un messaggio nella strumentazione che sottolinea la necessità di fare una pausa. Se nei 15 minuti successivi non verranno effettuate pause, l’avviso verrà ripetuto una seconda volta. Nuove motorizzazioni Consumi ridoti fino al 21%. La Volkswagen ha rivisitato la gamma dei propri già efficienti motori benzina e Diesel. La nuova generazione della Polo (tre e cinque porte) è quindi ancora più parca nei consumi. Un esempio: i consumi della variante Diesel con Dsg da 90 Cv sono stati ridotti del 21%. Tutti i motori soddisfano la norma sui gas di scarico Euro 6 e inoltre sono offerti con sistema start/stop e dispositivo di recupero dell’energia. Nuovi motori benzina. Per tutti i motori benzina disponibili sul mercato europeo sono stati privilegiati i nuovi propulsori tre e quattro cilindri. Queste le potenze previste al lancio: 60, 75, 90 (iniezione diretta / Tsi) e 110 Cv (iniezione diretta / Tsi). Consumi ed emissioni della motorizzazione base 60 Cv con sistema start/stop e dispositivo di recupero dell’energia sono diminuiti, passando rispettivamente da 5,5 l/100 km e 128 g/km di Co2 a 4,6 l/100 km e 106 g/km di Co2. Emblematico in tal senso è il motore 90 Cv della nuova Polo 1.0 Tsi Bluemotion; questo propulsore, che farà il suo debutto nella seconda metà dell’anno, è il primo tre cilindri turbo a iniezione diretta 1.0 della gamma e consuma appena 4,1 l/100 km a fronte di emissioni di Co2 pari a 94 g/km. I consumi del precedente, anch’esso 90 Cv, si attestavano su 4,9 l/100 km, corrispondenti a 113 g/km di Co2. Come già in passato, nel corso dell’anno la Polo verrà commercializzata anche nella versione Bluegt con sistema di gestione attiva dei cilindri (Act). Il motore svilupperà 150 Cv di potenza contro i precedenti 140. È previsto anche l’arrivo di una nuova Polo Gti: la sua potenza passerà da 180 a 192 Cv. Motori Diesel debuttanti. Nuovi sono anche i tre 3 cilindri turbodiesel Tdi a iniezione diretta, tutti da 1.4 litri di cilindrata (in precedenza 1.2 e 1.6). E’ invece invariata la gamma di potenze: 75, 90 e 105 Cv. Le versioni 75 e 90 Cv saranno già disponibili in fase di lancio; la variante da 105 Cv seguirà in un secondo momento. Particolarmente interessante è un confronto tra le proprietà del nuovo 1.4 Tdi e del’1.2 Tdi che ha sostituito: l’aumento della cilindrata a 1.4 litri determina una disponibilità di coppia decisamente migliore, con un andamento più regolare, cosa di cui beneficia anche la potenza. Già nella versione 75 Cv sono disponibili ben 210 Nm di coppia a partire da un regime di 1.500 giri. Ottime sono anche le caratteristiche di comfort del nuovo tre cilindri. Dal punto di vista tecnico la Volkswagen è riuscita a regalare comfort supplementare anche grazie a nuovi cuscinetti motore; i propulsori dispongono inoltre di un albero di equilibratura e di un volano bimassa per ridurre al minimo vibrazioni e rumorosità. Una nuova copertura del motore e uno speciale guscio applicato esternamente alla coppa dell’olio contribuiscono a ridurre ulteriormente le emissioni acustiche. Grazie alla nuova generazione di motori i consumi dei Tdi si sono notevolmente ridotti. Alla Polo Tdi Bluemotion 75 Cv il merito di risultati ancora più rilevanti. Nello specifico, infatti, la Volkswagen è riuscita a ridurre i consumi, passando dai già ottimi 3,4 l/100 km a 3,2 l/100 km (emissioni di Co2 scese da 88 g/km a 82 g/km). E ancora più evidente è l’eccellenza raggiunta se si guarda alla Polo Tdi 90 Cv con Dsg. Il nuovo modello vanta infatti un consumo nel ciclo combinato di 3,4 l/100 km (pari a emissioni di Co2 di 89 g/km) mentre per la generazione precedente i valori si attestavano rispettivamente su 4,3 l/100 km e 112 g/km: una riduzione dei consumi pari al 21%.  
   
   
METANO, LOMBARDIA: IN POLE POSITION PER I DISTRIBUTORI  
 
Milano, 29 gennaio 2014 - "Gli impianti di distribuzione carburanti a basso impatto ambientale, in particolare modo metano e gpl, sono aumentati negli ultimi cinque anni di oltre il 25 per cento sul tutto territorio regionale, passando dai 432 del 2008, ai 543 del 2013. Un risultato che ha superato ogni più rosea previsione, specie per il metano, grazie alle politiche di Regione Lombardia e all´impegno degli operatori di settore". Così l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Alberto Cavalli, commentando i risultati del nuovo censimento degli impianti presenti al 31 dicembre 2013, sul territorio regionale, ottenuti attraverso la piattaforma informatica ´Muta´ con il coinvolgimento dei Comuni, delle Società petrolifere e degli altri titolari di autorizzazioni e concessioni. Digitalizzazione Procedure Amministrative - "A partire dal 15 aprile 2014 - spiega l´assessore, titolare per Regione Lombardia della delega in materia di rete distributiva di carburanti per autotrazione - le comunicazioni relative alle modifiche della rete distributiva carburanti, che non necessitino di autorizzazione, potranno essere trasmesse on line ed entro i 6 mesi successivi, il 15 ottobre, tutti si serviranno di questo nuovo, efficiente e rapido strumento di comunicazione digitale". L´assessore Cavalli precisa che "questa notevole base-dati, che dovrà essere costantemente aggiornata, è una valida fonte di informazioni per uso statistico e programmatorio e consentirà di analizzare le dinamiche sulla quantità degli impianti e sulla loro dotazione, sia per la tipologia di carburanti offerti, sia per le attività non-oil (ristorazione, bar, vendite prodotti)". Il lavoro svolto per la realizzazione del censimento, anche in considerazione dell´oggettiva difficoltà di reperire dati in un settore così vasto e articolato come quello dei carburanti, ha ricevuto il plauso da parte di tutti i componenti la Consulta regionale Carburanti, convocata nei giorni scorsi. Lombardia In Pole Position - "Un mix di incentivi, di vincoli normativi e di indirizzi programmatici ha caratterizzato le scelte coraggiose adottate da Regione Lombardia - ricorda Cavalli - e oggi la distribuzione di gpl sul nostro territorio può dirsi capillare, con circa 400 impianti, mentre, per quanto riguarda il metano, esso registra un trend di crescita non riscontrabile altrove". L´assessore sottolinea infatti che "prima del 2006 (anno in cui è stata approvata la legge regionale 24 sull´obbligatorietà del metano, su nuovi impianti e si è sottoscritto l´accordo metano), gli impianti a metano presenti sul territorio erano 54, con un erogato di 29 milioni di metri cubi, mentre ora, al 31 dicembre 2013, sono 145, con una stima di erogato intorno ai 104 milioni di metri cubi. Analogo trend di crescita anche per il gpl, passato dai 351 impianti del 2006 ai 394 del 31 dicembre 2013". "Se torniamo indietro con la memoria di un decennio - continua l´assessore - possiamo ricordare come impianti e autovetture a metano rappresentassero nella nostra regione una rarità. La Lombardia occupava allora la 12ª o 13ª posizione tra le regioni meglio dotate di questo prodotto". "Oggi - sottolinea Cavalli - la situazione è cambiata a tal punto che la Lombardia è seconda in Italia alla sola Emilia Romagna, regione tradizionalmente votata all´uso di questo carburante, in quanto a impianti in esercizio. Se poi consideriamo gli impianti in via di realizzazione, siamo addirittura al primo posto". Rispetto Ambiente - "Dai dati raccolti attraverso il censimento - sostiene l´assessore - si può evidenziare come Regione Lombardia stia sempre più elevando l´offerta di carburanti, che, alle caratteristiche di economicità (il metano e il gpl costano sensibilmente meno delle benzine e dei gasoli), uniscono ottime performance ambientali. Sia il metano che il gpl abbattono decisamente le emissioni in atmosfera di Pm10, le cosiddette ´polveri sottili´, oltre a garantire una sensibile diminuzione di Co2, gas responsabile dell´effetto serra". Sperimentazione - "Regione Lombardia si è impegnata e continuerà a impegnarsi anche nella sperimentazione - conclude l´assessore Cavalli - adottando azioni volte all´utilizzo dell´idrogeno, dell´energia elettrica per autotrazione e, per quanto concerne il metano, sondando nuove modalità d´uso come quelle del metano liquido o del biometano. Sono queste le frontiere su cui intendiamo fare ulteriori passi avanti già nel corso del 2014".  
   
   
AUTOTRASPORTO E FACCHINAGGIO, LA GIUNTA REGIONALE DELL’EMILIA ROMAGNA VARA UNA NUOVA DISCIPLINA PER PROMUOVERE LA LEGALITÀ E LA RESPONSABILITÀ SOCIALE.  
 
Bologna, 29 gennaio 2014 - Al via in Emilia-romagna a nuove norme per promuovere la legalità e la responsabilità sociale nei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio, della movimentazioni merci e dei servizi complementari. Il progetto di legge – presentato dall’assessore regionale alla Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – è stato approvato dalla Giunta regionale nell´ultima seduta, iniziando così il suo iter di discussione. Nel Pdl vengono definiti i principi e le finalità che promuovono la legalità, la sicurezza e la regolarità del lavoro nei settori dell’autotrasporto, del facchinaggio, della movimentazioni merci e dei servizi complementari. L’azione della Regione è diretta ad adottare procedure finalizzate alla trasparenza, alla semplificazione, alla dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, alla promozione di iniziative di coordinamento e cooperazione istituzionale. Previste anche l’adozione e diffusione di buone pratiche di responsabilità sociale da parte delle stazioni appaltanti pubbliche, all’attività di formazione e di sensibilizzazione su questi temi, rivolta ai lavoratori, agli operatori economici e ai dipendenti delle Pubblica amministrazione. «Queste azioni – spiega l’assessore Muzzarelli - sono finalizzate a favorire la legalità ed a prevenirne i rischi degli effetti delle infiltrazioni della criminalità organizzata e mafiosa, attraverso lo strumento della legalità delle e nelle condizioni di lavoro. Questi interventi saranno realizzati anche in collaborazione con lo Stato in armonia con le leggi regionali 11/2010 e 3/201. Prevediamo anche di realizzare specifici bandi per concedere contributi alle imprese del settore definendone i criteri prioritari di valutazione per l’accesso». La Regione istituirà un elenco di merito degli operatori economici nei settori dell’autotrasporto di merci, dei servizi di facchinaggio e dei servizi complementari nonché una Consulta regionale per la legalità e la promozione della responsabilità sociale. Le misure di trasparenza a sostegno della legalità saranno attuate anche mediante specifiche intese con gli Enti pubblici che hanno la competenza ad autorizzare l’esercizio dell’attività di autotrasportatore e ad esercitare la vigilanza sul suo corretto svolgimento. Particolare rilevanza assumono gli adempimenti connessi al trasporto di materiale derivante a attività estrattive. Per quanto riguarda il settore del facchinaggio e dei servizi complementari il Pdl punta a contrastare il fenomeno di caporalato e gli altri illeciti che alterano la regolarità del mercato del lavoro, attraverso qualsiasi forma di sfruttamento dei lavoratori e dell’utilizzo non regolare degli stessi. Inoltre sarà istituito un elenco regionale dei prezzi relativi ai servizi di facchinaggio, complementari e all’attività di logistica.  
   
   
TRASPORTI, ASSESSORE LIGURIA: “SENZA AGENZIA SISTEMA A RISCHIO”  
 
Genova, 29 gennaio 2014 - Illustrare il percorso dell’agenzia regionale del trasporto con le prime linee guida individuate e trovare alleati, alla luce della recente battuta d’arresto, sulla strada della nascita dell’agenzia dei trasporti, per la volontà delle Provincie di Savona e Imperia di rimettere e in discussione tutto il percorso. E’ quanto si propone l’assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco nel corso dell’incontro odierno con i sindacati. Una riunione che doveva servire ad entrare nel merito della costituzione della nuova agenzia, in vista anche del prossimo referendum tra i lavoratori di Amt che dovranno dire la loro sul percorso di risanamento dell’azienda, ma che rischia di incentrarsi totalmente sulle decisioni assunte di recente da Imperia e Savona. “La battuta d’arresto che si è registrata sulla nascita dell’agenzia regionale dei trasporti – ha spiegato Vesco - è legata ad una presa di posizione imprevista da parte della due Province che rimettono in discussione tutto il percorso, adducendo motivazioni frutto di una discussione passata, così come le accuse nei confronti di Genova e della sua azienda”. “Si tratta di una riforma sulla legge del trasporto fondamentale per la sua sopravvivenza – ha aggiunto l’assessore - a cominciare dal recupero dell’Iva e di risorse aggiuntive, con l’obiettivo di dare stabilità al sistema, ai suoi occupati, agli occupati delle aziende e soprattutto ai diritti e alle aspettative dei cittadini sulla mobilità”. Secondo l’assessore mettere in discussione il percorso, come hanno fatto le Province di Savona e Imperia, significa non poter lasciare le cose invariate, ma mettere a rischio la stessa sopravvivenza delle aziende e del sistema. “Non dimentichiamo – ha concluso Vesco – che la stessa Rt di Imperia ha aperto da tempo la procedura per 43 licenziamenti, proprio per il passivo costante e pesante di bilancio e quindi non trova alternativa alla riduzione del personale”.  
   
   
FIRENZE: UN MILIONE E MEZZO PER LA NUOVA VIABILITÀ DI ACCESSO AL PARCO DELLA PACE  
 
Firenze, 29 gennaio 2014 - Via libera dalla Giunta regionale all´accordo di programma che permetterà di realizzare la nuova viabilità di accesso al Parco della Pace di Sant´anna di Stazzema. La Regione, data l´importanza storica e culturale del sito, finanzierà con un milione e mezzo di euro il 100% delle spese per il rifacimento della strada che, passando attraverso il territorio dei Comuni di Stazzema e Camaiore, consente l´accesso al Parco. "La Regione - ha detto l´assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli - si farà carico delle spese per il rifacimento di una viabilità di accesso al Parco più sicura e più adeguata alle necessità di un sito storico di interesse regionale e nazionale. Il Parco della pace di Sant´anna di Stazzema ha un indubbio valore simbolico e culturale, per questo la Toscana ha destinato a questo intervento un milione e mezzo di euro in due anni: 750.000 euro saranno stanziati già nel 2014, i restanti 750.000 nel 2015". La firma dell´accordo di programma che sancirà l´intesa tra Regione Toscana, Provincia di Lucca e Comuni di Camaiore e Stazzema si terrà nelle prossime settimane. A fronte dell´impegno economico della Regione, i Comuni di Stazzema e Camaiore si occuperanno della progettazione e dell´esecuzione dei lavori. Il Parco Nazionale della Pace di Sant´anna di Stazzema è stato istituito con la Legge 381 del 2000, con l´obiettivo di mantenere viva la memoria storica dei tragici eventi dell´estate del 1944 ed educare le nuove generazioni ai valori della pace, della giustizia, della collaborazione e del rispetto fra i popoli e gli individui. Il Parco, sia dal punto di vista morfologico che funzionale, costituisce un punto di incontro tra ambiente, storia e memoria, grazie ad uno stretto collegamento tra la natura, i borghi, gli insediamenti urbani sparsi sul colle ed i luoghi dell´eccidio.  
   
   
VIABILITÀ: ACCORDO RAGGIUNTO MESSA IN SICUREZZA SS130 TRATTO ASSEMINI  
 
Cagliari, 29 gennaio 2014 - Si è tenuto stamane nella sede della Regione un incontro sulla messa in sicurezza della Strada Statale 130 nel tratto che costeggia l’abitato di Assemini. Hanno partecipato l’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, il sindaco di Assemini, Mario Puddu, e il capo compartimento dell’Anas, Valerio Mele. Durante la riunione è stata condivisa l’impostazione progettuale che prevede tra l’altro la costruzione di una controstrada di 1,5 chilometri adiacente alla Statale al fine di consentire gli accessi soprattutto ai terreni agricoli confinanti. La Regione si è impegnata a reperire le risorse per la realizzazione delle opere definitive per la controstrada che ammonterebbero a circa 1,3 milioni di euro, il Comune interverrà provvisoriamente per sistemare l’accesso esistente e l’Anas elaborerà il progetto.  
   
   
IL FUTURO DEL TRASPORTO FERROVIARIO IN EUROPA: COMBINANDO LA POLITICA CON L´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2014 – Di seguito l’intervento di Siim Kallas Vice Presidente della Commissione europea Al Cer / Unife Award ferroviaria europea: “Signore e signori Molte grazie per avermi invitato a questa importante cerimonia di premiazione. Vorrei anche congratularmi con i vincitori di quest´anno - Giorgio Diana, che riceve il premio tecnico per il suo contributo alla dinamica del veicolo ferroviario e uno dei miei predecessori, Jacques Barrot, per il premio politico. Realizzazioni Jacques ´di Commissario europeo per i trasporti ci hanno dato un buon trampolino di lancio per affrontare le numerose sfide che la ferrovia deve affrontare ancora oggi. Durante il suo mandato, il mercato ferroviario europeo ha visto alcuni importanti cambiamenti. Speriamo, lo ha fatto durante la mia. Penso che siamo ormai alla fine del gioco per quanto riguarda la necessaria riforma delle ferrovie europee è interessato. Per essere onesti, è stata attesa da tempo. In molte aree, abbiamo permesso a noi stessi di languire nel 19 ° secolo. Treno merita di meglio - e così fanno i cittadini europei. Ci sono stati diversi i fattori che determinano la mia filosofia per la riforma delle ferrovie. Ma i principi di base sono, credo, gli stessi che si condivide. Questi sono per le nostre ferrovie di raggiungere il loro pieno potenziale di crescita, per rendere migliore e più facile da usare - più veloce, più puntuale, efficiente e affidabile, attraente sia per affari che per i passeggeri. Sappiamo tutti che le statistiche. Solo il 6% degli spostamenti dei passeggeri effettuati ogni anno in Europa sono per ferrovia. Questo non è davvero cambiato dal 2000. Anche se rappresenta più di 8 miliardi di persone che non stanno aggiungendo alla città ingorghi o ad una più ampia congestione stradale, credo che il numero può essere sollevata. Rimasi sbigottito per vedere un recente sondaggio Eurobarometro mostra che solo un quarto dei viaggiatori nell´Ue andare regolarmente in treno. Dato che la ferrovia si colloca tra le forme più efficienti ed ecocompatibili di trasporto, questo non è sufficiente. La soddisfazione dei passeggeri con i servizi ferroviari in realtà dovrebbe essere molto più alto. Ero anche preoccupato per l´elevata percentuale di persone in alcuni paesi dell´Unione europea che pensano che è semplicemente troppo complicato per comprare i biglietti del treno - in modo che non lo faccio. Viaggiare in treno dovrebbe essere il più veloce e facile come ottenere l´auto fuori dal garage. Fino a quando le cose migliorano, la ferrovia continua a trovare difficoltà a sfidare il predominio del trasporto su strada. Le strade sono in grado di rimanere competitivi nel trasporto merci e passeggeri nel medio termine. Treno deve essere effettuata competitivi. Signore e signori- E ´stato nel 2011 che ho impostato la mia visione a lungo termine per il futuro dei trasporti europei in un Libro bianco. Risponde alle sfide affrontate dal settore come l´aumento della congestione e domanda di traffico, e la necessità di costruire mezzi di trasporto sostenibili per alimentare la crescita economica europea. In particolare, ci sono obiettivi per il trasporto merci su strada e trasporto passeggeri di passare ad altre forme di trasporto come il treno. Ancora più importante, che si propone l´idea di creare uno spazio ferroviario unico europeo per realizzare un sistema di trasporti europeo più competitivo ed efficiente delle risorse. Abbiamo fatto un buon inizio in questa direzione con l´accordo sulla rifusione ferroviario, che gli Stati membri devono mettere nelle loro legislazioni nazionali il prossimo anno. Sarà stimolare gli investimenti, migliorare le condizioni di accesso al mercato e rafforzare il ruolo dei regolatori ferroviari nazionali. Mentre questa è una buona notizia, l´Europa ha ancora un quadro giuridico inadeguato per il trasporto ferroviario che non è adatto per affrontare tutte le sfide. La rifusione ha aperto la strada per le varie proposte principali che insieme formano il 4 ° pacchetto ferroviario, senza la quale il mercato unico europeo non sarà - e non può - essere completa. Siete tutti familiarità con i loro dettagli. Esse mirano a rimuovere gli ostacoli amministrativi, tecnici e normativi che frenano il settore ferroviario in termini di apertura del mercato e l´interoperabilità. Essi affrontano anche la struttura delle ferrovie europee, che deve essere organizzato in modo da consentire un accesso non discriminatorio. Ci sono già stati notevoli progressi compiuti sul pilastro tecnico durante le presidenze irlandese e lituana. I negoziati proseguono e non mi aspetto che siano facili. Noi chiaramente affrontare conservatorismo nelle discussioni sulla liberalizzazione del mercato, per esempio. Tuttavia, mi ha fatto piacere sentire il ministro Chrisochoidis dire nella sua recente dichiarazione al Parlamento europeo che si è impegnata a spingere il 4 ° pacchetto ferroviario in avanti come una priorità durante la Presidenza greca. Questo è il motivo per cui mi baso sulle appartenenze Cer e Unife per assicurarsi che la nostra visione condivisa di un sistema di trasporto ferroviario efficiente e sostenibile diventa realtà. Signore e signori Il 4 ° pacchetto va di pari passo con il nostro lavoro di rivitalizzare le ferrovie europee, facendo maggiore uso della ricerca e dell´innovazione. Questo aiuterà ferroviario di fornire servizi migliori e più efficienti in modo che i clienti hanno una scelta interessante. Sono felice di dire che siamo ora in grado di avvicinarsi a questi obiettivi, con il nuovo partenariato pubblico-privato Shift2rail, che triplica la nostra finanziamenti per la ricerca e l´innovazione nel settore ferroviario. O ver prossimi 7 anni, di quasi 1 miliardo € di fondi pubblici e privati ​​saranno investiti, che riflette il forte impegno della Commissione alla ferrovia. Shift2rail aiuterà a sviluppare progressi tecnologici che saranno fondamentali per il completamento dello Spazio unico ferroviario europeo. Esso aiuterà l´industria per la produzione di nuove tecnologie per i sistemi di gestione del traffico che riducono sostanzialmente i costi operativi e infrastrutturali, e significativamente migliorare l´attrattiva e la capacità delle ferrovie europee treni, infrastrutture e. Shift2rail aiuterà a ottenere loro di commercializzare più rapidamente. Naturalmente, queste nuove tecnologie dovranno anche essere rotolato per terra. Questo è il motivo per cui la triplicazione dei fondi applica anche agli investimenti europei in infrastrutture. Questo grazie al meccanismo per collegare l´Europa, dove gli investimenti aumenteranno da 8 miliardi di euro del periodo di bilancio di 26 miliardi per il prossimo. Mettere insieme alla nostra rivista politica Ten-t e la sua attenzione per i corridoi della rete centrale, la scena è pronta per una nuova era nel settore delle infrastrutture dei trasporti europea . Questo sarà fondamentale per l´efficace funzionamento dell´economia europea. Questi obiettivi rispecchiano in sostanza quello che ho cercato di realizzare - o almeno stabilire saldamente in moto - per le ferrovie europee durante il mio tempo come Commissario per i trasporti. In tutto questo tempo, il mio obiettivo è stato quello di individuare e fornire la migliore combinazione tra politica e innovazione tecnologica: le due categorie per i premi ferroviarie europee. I vincitori di oggi hanno aiutato l´avanzata industria nel suo complesso, così mi permetta di congratularmi con lei sia di nuovo. Se ferrovie europee devono diventare più attraente e competitivo, è in entrambe queste aree che abbiamo bisogno di progredire. E ´il motivo per il 4 ° pacchetto ferroviario e Shift2rail programma di lavoro così bene insieme. In questo modo siamo in grado di generare più traffico ferroviario, maggiori opportunità di lavoro e migliori condizioni. A vantaggio di tutti: il settore ferroviario, le imprese di trasporto merci - e di tutti i passeggeri. Grazie per la vostra attenzione.”  
   
   
LOMBARDIA: IL 28 FEBBRAIO INIZIA CONSEGNA DEI 63 NUOVI TRENI  
 
Milano, 29 gennaio 2014 - "Il 28 febbraio insieme all´ingegner Moretti e agli altri soci consegneremo il primo dei 63 nuovi treni che entreranno in servizi da qui a due anni". Lo ha annunciato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, in occasione della visita presso il centro di manutenzione di Trenord, effettuata insieme all´amministratore delegato della società Luigi Legnani. Treni Vecchi Spariranno - "Questo significa - ha aggiunto - che i treni più vecchi spariranno dalla circolazione e che, nel complesso, sarà notevolmente abbassata l´età media dell´intero materiale rotabile". L´assessore ha anche spiegato che è già in atto anche la ´revampizzazione´ dei convogli a media distanza che, non essendo più in produzione "saranno completamente rimessi a nuovo". "Il nostro obiettivo - ha concluso Del Tenno - è rivedere completamente il parco rotabile in modo che chi sale sui nostri treni possa dire ´ecco sono in Lombardia´".  
   
   
HELP DESK TRENORD: INTERVENTI IN TEMPO REALE  
 
Milano, 29 gennaio 2014 - Attivo da lunedì al venerdì dalle 4 alle 21, dal novembre del 2011 ha già effettuato 11.500 interventi. E´ l´help desk di Trenord con base a Milano-fiorenza che l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno ha voluto testare in occasione del sopralluogo allo stabilimento dove viene effettuata la manutenzione dei convogli. "Il nostro obiettivo - ha spiegato Del Tenno - è quello di arrivare ad un servizio sempre più efficiente e quindi faremo il possibile affinché anche questo meccanismo possa essere esteso a tutti i giorni della settimana. Anche se, va detto, durante i week end i pendolari non circolano e di conseguenza il sistema ferroviario è meno stressato". Un Supporto In Tempo Reale - Il centro di controllo Trenord fornisce supporto tecnico e specializzato a macchinisti e capitreno. Tramite un sistema informatico all´avanguardia, le 5 persone che vi lavorano possono monitorare in tempo reale quanto succede sui treni in circolazione. Un apposito software consente infatti di visualizzare sugli schermi dei pc del centro di controllo le plance delle locomotive e capire dunque se ci sono problematiche da affrontare. Un meccanismo che, più volte, ha consentito di evitare criticità che avrebbero avuto ripercussioni sull´intera circolazione ferroviaria. Questo sistema permette anche di avere una visione dello ´storico´, così da studiare in maniera più approfondita dove è utile e necessario intervenire per evitare il ripetersi di talune problematiche.  
   
   
ATTI VANDALICI AI TRENI, LOMBARDIA: IL GOVERNO CI AIUTI  
 
Milano, 29 gennaio 2014 - Una lettera al Governo per affrontare insieme il problema degli atti vandalici che quotidianamente si verificano sui treni di Trenord e che comportano spese aggiuntive per 8 milioni di euro. La scriverà a breve l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, che ha visitato lo stabilimento di manutenzione di Milano Fiorenza. "Ogni giorno 4.000 persone lavorano per garantire un sistema efficiente - ha detto Del Tenno - che però rischia di essere vanificato dagli atti vandalici che quotidianamente danneggiano i nostri treni causando una serie di ripercussioni sull´intero sistema ferroviario. Ci vuole infatti tempo per ripulirli dai graffiti o per sostituire le parti danneggiate e il servizio deve comunque andare avanti". "Da soli - ha sottolineato - non ce la possiamo fare però. Abbiamo bisogno di maggior sicurezza e di più controlli e non può essere la società che fornisce il servizio a garantirla. Noi, certo, siamo disponibili a collaborare, ma il Governo ci deve garantire i mezzi per farlo". Atti Vandalici Rilevati Nell´ultimo Anno - Scheda - 2 atti vandalici significativi al giorno con punte di 5/6 atti vandalici nei weekend che fermano almeno un treno al giorno - 8.250 ore di fermo treno per poter togliere graffiti, cambiare sedili, sostituire tende, ecc - 12.000 martelletti frangi vetri rubati - 36.000 sedili tagliati, macchiati, resi inagibili per cui sono serviti 54.000 metri quadrati di nuova stoffa per rivestirli - 5.000 ore di lavoro per sostituire i sedili vandalizzati - 3.500 sedili distrutti - 61.000 tendine rotte ed aggiustate - 250 estintori rubati o scaricati - 1.755 vetri rotti - 100.000 metri quadrati di graffiti rimossi sia internamente sia esternamente ai convogli.  
   
   
METRO C. DALLA REGIONE 39 MILIONI A ROMA CAPITALE ZINGARETTI: “E’ UN SEGNO DI MASSIMA ATTENZIONE ALLO SVILUPPO DI ROMA”  
 
Roma, 29 gennaio 2014 - La Regione trasferisce a Roma Capitale 39 milioni di euro a titolo di concorso degli oneri da sostenere per la realizzazione della Metropolitana C. E’ possibile grazie ai fondi del ‘decreto 35’, che sta consentendo di sbloccare i debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese e agli enti locali. “Il trasferimento di questi fondi – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti – è un segno evidente della massima attenzione che il governo regionale ha nei confronti di Roma, dei cittadini e dei turisti. Investire nelle infrastrutture è l’unico modo per ridurre i problemi legati al traffico e allo smog e per rendere la città una capitale europea, moderna ed efficiente in grado di garantire la mobilità di milioni di persone. La linea C della metropolitana – ha aggiunto Zingaretti – è al momento la più grande infrastruttura in fase di realizzazione in Italia e noi stiamo facendo tutto il possibile per consentire al Campidoglio di portare a termine i lavori”.  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO “MVDC LARGE SHIP” LA CORRENTE CONTINUA AL SERVIZIO DI UNA NUOVA PROGETTAZIONE PER LE GRANDI NAVI DI DOMANI  
 
Trieste, 29 gennaio 2014 - È stato presentato ieri presso l’Università degli Studi di Trieste “Mvdc Large Ship”, un progetto di ricerca industriale finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa, che ha preso il via nell’ottobre del 2010, ha valutato da un punto di vista tecnico-scientifico, l’implementazione di un sistema elettrico integrato con distribuzione in media tensione a corrente continua in grandi navi a propulsione elettrica e, quindi, la possibile sostituzione degli attuali sistemi a corrente alternata, che oggi sono i più diffusi. Il bando regionale nell’ambito del quale “Mvdc Large Ship” si è classificato al primo posto in una rosa di 13 concorrenti, ha coinvolto partner del mondo dell’impresa e della ricerca, affiancando a Fincantieri, capofila del progetto, 3 atenei di cui 2 della regione: quelli di Trieste, di Udine, e il Politecnico di Milano. Il progetto è stato presentato in partnership con Ditenave e con il supporto di altre 3 importanti realtà regionali quali Area Science Park, Rinave e Blu Electra. Lo studio ha analizzato 3 sottosistemi fondamentali legati all’introduzione della corrente continua: generazione, distribuzione e utilizzazione, individuando punti di forza e limiti delle nuove soluzioni. Con l’introduzione della corrente continua sono emerse delle nuove opportunità, in termini di riduzione di peso, di spazi tecnici, e dei fattori inquinanti e un grado maggiore di flessibilità, modularità, affidabilità e controllo della rete elettrica. Marco Tabai di Fincantieri, project manager del progetto, ha dichiarato: ”Il progetto Mvdc rappresenta una nuova frontiera nell’applicazione della corrente continua. Questo progetto di ricerca infatti pone le basi per la definizione e la progettazione di un sistema fortemente innovativo, di potenziale interesse per armatori, cantieri navali, imprese fornitrici di sistemi elettrici, università ed enti di ricerca. In un ambito particolarmente rilevante per il territorio, quello dei trasporti via mare, si aprono quindi scenari di grandi opportunità di sviluppo e collaborazioni, che la regione Friuli Venezia Giulia ha contribuito attivamente a creare”. “Le università coinvolte nel progetto - spiega il prof. Giorgio Sulligoi, collaboratore del Rettore dell’Università di Trieste per le politiche territoriali e i rapporti con le attività produttive - hanno provato a definire un percorso progettuale che portasse, in una prima fase di ricerca industriale, all’individuazione di soluzioni tecnologiche il più possibile modulari, innovative per struttura o per settore di applicazione. Una seconda fase di sviluppo sperimentale ha portato a definire le linee guida per il progetto e l’integrazione funzionale di tali soluzioni a bordo, applicabili a diverse tipologie di navi: passeggeri, militari, offshore. Va sottolineato il ruolo essenziale svolto del capofila Fincantieri, che nell’accettare la sfida ha conferito al progetto visione e concretezza tali da qualificare l’intera attività, al punto che stiamo già avendo richieste di informazioni da parte di università e consorzi di ricerca statunitensi”.  
   
   
NAUTICA, A BREVE IN REGIONE INCONTRO SULLA CRISI DELLA FERRETTI DI FORLÌ  
 
Bologna, 29 gennaio 2014 - «Nei prossimi giorni apriremo anche in Regione un confronto sulla crisi dello stabilimento Ferretti di Forlì. Un confronto per difendere una eccellenza produttiva e salvaguardare lavoro e occupazione del territorio forlivese». Così l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli annunciando la convocazione di tavolo regionale di confronto sulla vicenda della sede forlivese dell’azienda nautica. Muzzarelli, inoltre, ha evidenziato che «stiamo seguendo con attenzione la vicenda e, in continuità con il lavoro già svolto a livello provinciale, la Regione è già pronta a convocare l’incontro non appena concorderanno le disponibilità dei soggetti interessati, istituzioni locali, sindacati di categoria, rappresentanti dei lavoratori e vertici della proprietà».