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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Febbraio 2014
ROMA, MARINO INCONTRA ENEL: “CONFRONTO SU PROGETTI RILANCIO CITTA’”  
 
Roma, 20 febbraio 2014 – Ieri mattina il sindaco di Roma Ignazio Marino ha incontrato in Campidoglio l’amministratore delegato di Enel Fulvio Conti, nell’ambito del confronto già avviato nelle scorse settimane con le imprese e il settore produttivo cittadino. L’obiettivo è quello di condividere con loro le idee per il rilancio della città. All’incontro erano presenti anche il vicesindaco Luigi Nieri e gli Assessori alla Trasformazione urbana Giovanni Caudo, a Roma produttiva Marta Leonori, ai Lavori pubblici Paolo Masini, al Bilancio Daniela Morgante. Il confronto è stata anche l’occasione per avviare una partnership tra la più grande azienda elettrica di Italia e Roma Capitale. Il Sindaco Ignazio Marino ha illustrato i progetti dell’amministrazione capitolina, condivisi con le istituzioni europee, per il rafforzamento degli interventi per il risparmio energetico e la mobilità sostenibile. Obiettivi condivisi da Fulvio Conti cha ha ribadito la disponibilità dell’azienda a costruire una collaborazione proficua con Roma Capitale e a mettere a disposizione le potenzialità e il know how dell’azienda. Enel ha inoltre ribadito la sua disponibilità a investire in progetti che mirino al rilancio e alla valorizzazione dell’offerta culturale di Roma. “Come ho ribadito lunedì a Bruxelles, nel corso del mio incontro con i principali sindaci delle città dell’Unione Europea, uno dei settori sui cui è strategico concentrare gli investimenti è proprio quello dell’efficientamento energetico. Siamo molto soddisfatti di trovare in Enel un interlocutore disponibile a condividere con noi progetti che mirino a migliorare i servizi per i cittadini di Roma”. Lo comunica, in una nota, il Sindaco di Roma Ignazio Marino.  
   
   
CONFRONTO TRA REGIONE E CONIUGI PRADUROUX SULLA SITUAZIONE DOVUTA ALLA PRESENZA DI ELETTRODOTTI NEL TERRITORIO DI HôNE  
 
Aosta, 20 febbraio 2014 - Gli Assessori al territorio e ambiente Luca Bianchi e alla sanità, salute e politiche sociali Antonio Fosson hanno incontrato Rosemary Cout e Renzo Praduroux per affrontare l’annosa questione lamentata dai due residenti nel comune di Hône, concernente la presenza di campi elettromagnetici sulla loro abitazione. La riunione, cui hanno partecipato anche tecnici dell’Arpa, medici dell’Usl e la Presidente della Commissione di Coordinamento per la Valle d’Aosta Rita Piermatti, aveva lo scopo di esaminare con tutti i soggetti coinvolti le risultanze degli ultimi rilievi compiuti, in relazione al disagio lamentato dai coniugi. A partire dalla realizzazione, alla fine degli anni ’90, del nuovo tracciato degli elettrodotti Verrès–montestrutto e Covalou-pont-saint-martin, l’Arpa Valle d’Aosta ha effettuato periodicamente, in modo sistematico, interventi di misurazione dei livelli di campo elettrico e magnetico, le cui ultime misurazioni sono avvenute nella primavera del 2013 e il cui esito è contenuto in una relazione del giugno scorso. Dal documento emerge che “gli interventi di misura del campo magnetico generato alla frequenza di rete di 50 Hz hanno mostrato un andamento variabile dei valori, tipico di un impianto elettrico in zona residenziale, ma in ogni modo sempre di entità nettamente inferiore ai limiti normativi.” Dal 1998 al 2012, inoltre, sono sempre stati registrati valori molto bassi, mai superiori a 0,8 microTesla, essendo il limite di legge di 3 microTesla. Dal punto di vista sanitario, i medici competenti dell’Usl hanno ricordato come, negli anni, l’attività di vigilanza del Servizio di Igiene pubblica non abbia rilevato particolari casi in quell’area del territorio regionale e che pertanto si può ritenere che l’abitazione si trovi in una zona sicura. L’incontro si è concluso con l’impegno da parte dei due Assessori competenti a continuare il monitoraggio sull’area in questione tramite l’Arpa, anche con sopralluoghi effettuati da tecnici sanitari. I coniugi Praduroux si sono dichiarati soddisfatti per l’interessamento dimostrato dalla Regione, che ha voluto con questo incontro confrontarsi nuovamente sull’argomento.  
   
   
BASILICATA, ATTIVITÀ ESTRATTIVE; PITTELLA: A TOTAL CHIEDERÒ PIANO OCCUPAZIONE  
 
 Potenza, 20 febbraio 2014 - Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, convocherà quanto prima un incontro con Total e Tecnimont, la società che per conto di Total sta eseguendo i lavori nel sito di Tempa Rossa, per concordare un piano di azione comune al fine di giungere a un piano di sviluppo a sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione locale. È quanto stato deciso oggi a Potenza al termine di un incontro tra il presidente della Regione e undici dei tredici sindaci dei comuni che rientrano nel perimetro della concessione “Gorgoglione”, progetto Tempa Rossa. All’incontro, chiesto per esaminare tra l’altro l’utilizzo e l’impiego di manodopera locale sui cantieri di preparazione del sito, erano presenti i sindaci di Pietrapertosa, Pasquale Stasi, Accettura, Nicola Bonanna, Stigliano, Antonio Barisano, Castelmezzano, Domenico Cavuoti, Aliano, Luigi De Lorenzo, Missanello, Senatro Vivoli, Armento, Franco Curto, Laurenzana, Domenico Urga, Anzi, Giovanni Petruzzi, Cirigliano, Tommaso Romeo, Gorgoglione, Giuseppe Filippo. Il presidente della Regione Basilicata, dopo aver ascoltato le istanze dei sindaci che rivendicano l’utilizzo e l’impiego di manodopera locale e un piano di formazione per il personale specializzato in previsione della fase di funzionamento a regime degli impianti, ha dato la propria disponibilità ad affrontare tutti i problemi sollevati nel corso dell’incontro, tant’è che ha annunciato la convocazione, a breve, di un tavolo con Total e con Tecnimont per concordare un piano di azione comune a sostegno dello sviluppo economico, della crescita occupazionale e della formazione nelle comunità di prossimità dell’impianto di Tempa Rossa.  
   
   
SLOVENIA, INVESTIMENTO DA 20 MILIONI DI EURO IN ESTRAZIONE DI GAS  
 
 Lubiana, 20 febbraio 2014 - Le compagnie Geoenergo, Petrol Geoterm e Ascent Resources hanno tenuto una conferenza stampa congiunta per presentare un nuovo programma di estrazione del gas nella parte Nordorientale della Slovenia. Ascent Resources ha dichiarato di voler investire in quest´area, entro il 2015, almeno 20 milioni di euro per poter realizzare le infrastrutture necessarie.  
   
   
ALBANIA, IL TAP RICHIEDE L´IMPEGNO NAZIONALE  
 
Tirana, 20 febbraio 2014 - Il Tap - Trans Adriatic Pipeline - è considerato dal Governo albanese un progetto cruciale, che accrescerà l´occupazione e trasformerà l´Albania in uno snodo energetico per i Paesi dell´Europa Centrale, coinvolgendo nei lavori di costruzione anche le imprese locali. A ribadirlo è il ministro albanese per l´Energia, Damian Gjiknuri, che nel corso di un incontro col Comitato per il Progetto Tap ha esortato ad un impegno comune di tutte le istituzioni al fine di un progresso agevole del progetto, che avrà effetti diretti sulla sicurezza delle forniture energetiche nazionali, sullo sviluppo dell´intero settore e sul ruolo dell´Albania a livello regionale e non solo, considerata l´importanza acquisita nelle forniture di gas verso l´Europa. Gjinkuri ha affermato che il Governo albanese continua ad impegnarsi per il coinvolgimento di altri Paesi nel progetto, come è già avvenuto in parte per il Montenegro e come potrebbe accadere nel caso della Croazia. La realizzazione del progetto riveste una importanza capitale anche per le imprese albanesi perché il Governo punta a far realizzare la maggior parte dei lavori relativi alla sezione albanese proprio da imprese locali. Secondo le stime, il progetto dovrebbe mettere in moto in Albania investimenti per 1 miliardo di euro e creare circa 3.000 posti di lavoro con interventi su circa 300 chilometri di rete stradale  
   
   
CIR: AGGIORNAMENTO SU SITUAZIONE FINANZIARIA E RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO DI SORGENIA  
 
Milano, 20 febbraio 2014 - Cir S.p.a rende note, su richiesta della Consob, alcune informazioni aggiornate in merito alla situazione finanziaria della controllata Sorgenia e alle negoziazioni in corso sulla ristrutturazione del debito di tale società, anche in relazione a indiscrezioni di stampa circolate nelle ultime settimane. · Indebitamento gruppo Sorgenia. Il gruppo Sorgenia al 31 gennaio 2014 aveva un livello di indebitamento lordo per cassa pari a € 1.863 milioni e per firma (garanzie emesse) per € 304 milioni. L’importo complessivo dei pagamenti sospesi da Sorgenia al 31 gennaio 2014 nei confronti degli istituti di credito è pari (incluse le scadenze di dicembre e gennaio) a € 60,7 milioni comprensivi di capitale, interessi e commissioni. Oltre a tale importo, non vi sono ulteriori posizioni debitorie scadute in capo al gruppo Sorgenia. · Garanzie o impegni a favore di Sorgenia. Il gruppo Cir non ha rilasciato garanzie in favore di Sorgenia o società da questa controllate, ad eccezione del contratto di approvvigionamento di gas naturale take or pay stipulato da Sorgenia, in relazione al quale, come riportato nel bilancio consolidato di gruppo, i due principali soci hanno rilasciato apposita garanzia pro quota. · Clausole contrattuali nei finanziamenti Cir. Il regolamento del prestito obbligazionario Cir S.p.a 2004-2024 contiene una clausola di cross default che potrebbe dare luogo a richieste di rimborso anticipato del prestito (ammontante a complessivi € 259 milioni) in caso di mancati pagamenti da parte di società controllate, compresa Sorgenia e le sue controllate. In data 2 gennaio 2014, in seguito all´interruzione dei pagamenti relativi ai propri debiti finanziari da parte di Sorgenia, Cir ha inviato una comunicazione al Trustee del prestito obbligazionario dando atto del verificarsi di un event of default. Ai sensi del regolamento del prestito, il Trustee deve richiedere il rimborso anticipato qualora ne faccia domanda il 20% degli obbligazionisti e può richiederlo, anche in assenza di istanze, qualora ritenga che l´evento pregiudichi gli interessi dei bondholders. Il Trustee ha quindi preso contatto con Cir per acquisire maggiori informazioni in merito all´evento e alla situazione della controllata Sorgenia, dando al contempo comunicazione dell’evento agli obbligazionisti affinché questi esprimano il loro orientamento. Il processo di consultazione del Trustee con gli obbligazionisti è tuttora in corso. Cir S.p.a. Dispone di liquidità sufficiente per un pronto rimborso del prestito. · Clausole contrattuali di cross default nei finanziamenti di altre società del gruppo Cir. Non vi sono clausole contrattuali nei finanziamenti di altre società del gruppo Cir che potrebbero dare luogo a richieste di rimborso anticipato dei finanziamenti stessi per vicende riguardanti il gruppo Sorgenia e Tirreno Power. · Aggiornamento in merito alla richiesta di moratoria e stand still di Sorgenia. Come in precedenza comunicato, in data 3 dicembre 2013 Sorgenia ha inviato agli istituti finanziatori una proposta di stand still e moratoria dei pagamenti degli interessi, delle commissioni e delle rate di capitale fino al 1 luglio 2014. Allo stato sono in corso discussioni con tali istituti e i loro advisor nel contesto delle quali si sta, tra l’altro, negoziando il testo del possibile accordo di stand still. L’obiettivo del gruppo Sorgenia è di pervenire a un accordo in tempi ragionevolmente brevi al fine di poter concentrare la discussione con i propri interlocutori sul piano industriale e sulla correlata manovra finanziaria volta alla ristrutturazione dell’indebitamento. Sulla base delle valutazioni del management di Sorgenia, in assenza del ripristino dei finanziamenti - tenuto conto delle restrizioni e delle revoche intervenute nel corso degli ultimi mesi - Sorgenia potrebbe avere un’autonomia finanziaria di circa un mese. · Restrizioni e revoche linee di credito per Sorgenia. Nei mesi scorsi sono state assunte da parte di molti istituti finanziatori numerose iniziative di revoca, sospensione o congelamento di linee per cassa e per firma. Per effetto di tali iniziative, allo stato, vi è un’unica linea di cassa disponibile mentre non vi è disponibilità su alcuna linea per firma. Tale situazione, naturalmente, determina una significativa tensione finanziaria che, qualora perdurasse, potrebbe generare conseguenze pregiudizievoli per l’operatività del gruppo Sorgenia. · Considerazioni sulla continuità del gruppo Sorgenia. Nonostante quanto precede, Sorgenia, anche alla luce delle trattative in corso, auspica di pervenire alla definizione, in tempi contenuti, dell’accordo di stand still e, conseguentemente, alla riattivazione di una operatività normale per tutto il periodo necessario alla definizione della manovra finanziaria e della complessiva operazione di ristrutturazione dell’indebitamento. In considerazione dei contenuti dell’accordo di stand still in corso di negoziazione e dell’aspettativa di un esito favorevole della trattativa dello stesso, gli amministratori di Sorgenia valutano che il gruppo possa continuare a operare in continuità aziendale. L’organo amministrativo di Sorgenia, peraltro, continua a monitorare attentamente la situazione al fine di poter intervenire assumendo tempestivamente ogni più opportuna iniziativa qualora tale aspettativa dovesse essere disattesa ovvero si rendesse necessario adottare ulteriori misure a tutela degli interessi di tutti gli stakeholder. · Indiscrezioni sull’eccesso di indebitamento di Sorgenia. Si confermano le indiscrezioni di stampa relative alle negoziazioni in corso con gli istituti finanziatori di Sorgenia in merito a una manovra finanziaria in grado di ridurre l’indebitamento della società di circa € 600 milioni. · Il ruolo di Cir nella ristrutturazione finanziaria. Cir S.p.a ha manifestato la propria disponibilità a partecipare alla manovra finanziaria di risanamento e rilancio di Sorgenia – tenendo conto della necessità di preservare la propria solidità patrimoniale, degli interessi complessivi del gruppo, e senza incrementare la propria quota di partecipazione – a condizione che si pervenga alla definizione di un accordo di ristrutturazione con gli istituti di credito che risulti coerente e compatibile rispetto alle esigenze di riequilibrio patrimoniale, finanziario e di rilancio di Sorgenia e funzionale alla realizzazione del Piano Industriale e che, nelle more, venga preservata la normale operatività aziendale attraverso la sottoscrizione di un accordo di moratoria e stand still che risulti compatibile rispetto ai fabbisogni aziendali. · Situazione finanziaria di Tirreno Power. Sorgenia detiene indirettamente il 39% del capitale di Tirreno Power S.p.a. (per il tramite della controllata Energia Italiana S.p.a., di cui Sorgenia detiene il 78%, che a sua volta detiene il 50% del capitale di Tirreno Power). Il livello dell’indebitamento lordo per cassa di Tirreno Power al 31 gennaio 2014 è pari a circa € 875 milioni, mentre quello per firma è di circa € 50 milioni. A oggi non esistono impegni di Sorgenia a supporto della ristrutturazione finanziaria e patrimoniale di Tirreno Power a eccezione della concessione della sospensione temporanea (stand still) di taluni pagamenti per forniture di gas naturale per € 17,5 milioni. Tale impegno è condizionato al raggiungimento degli ulteriori accordi per i quali il gruppo Tirreno Power ha in corso trattative. L’impegno è stato debitamente considerato da Sorgenia nell’elaborazione delle proprie previsioni finanziarie di breve termine. Si ricorda infine che il gruppo Cir, nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2013, ha integralmente svalutato la partecipazione detenuta indirettamente da Sorgenia in Tirreno Power. Sulla base delle informazioni comunicate dal management di Sorgenia, Tirreno Power ha attualmente in corso una trattativa con gli istituti finanziatori per la ristrutturazione del debito in scadenza a fine giugno. In questo orizzonte temporale la società prevede di fare fronte a tutti i propri impegni.  
   
   
ANSALDO BREDA, AVVIATO AL MISE IL CONFRONTO SULLE PROSPETTIVE  
 
Roma, 20 febbraio 2014 - Si è svolto ieri al Ministero dello Sviluppo Economico il previsto incontro tra organizzazioni sindacali e Finmeccanica per avviare il confronto sulle prospettive del Gruppo Ansaldo Breda. La riunione- introdotta dal Sottosegretario Claudio De Vincenti- è servita a confermare gli indirizzi del piano strategico ed industriale di Finmeccanica che prevede tra l’altro l’individuazione di un assetto definitivo anche per Ansaldo Breda. Il Direttore Generale di Finmeccanica Sergio De Luca ha sottolineato l’importanza che Ansaldo Breda torni ad un equilibrio economico nella prospettiva di una partnership industriale solida, in grado di condurre il processo di rilancio anche attraverso adeguate economie di scala e di scopo. De Vincenti- nel chiudere il lavori- ha raccomandato un rapido avvio del confronto tra le parti per mettere rapidamente a fuoco i punti cruciali di un piano di riorganizzazione e rilancio di Ansaldo Breda.  
   
   
LODI: CONGIUNTURA DEL COMMERCIO E DEI SERVIZI, IV TRIMESTRE 2013  
 
Lodi, 20 febbraio 2014 - La Camera di Commercio di Lodi svela i dati Unioncamere Lombardia dell’indagine congiunturale relativa ai settori commercio e servizi al quarto trimestre 2013, condotta in collaborazione con il sistema camerale lombardo. Per quanto riguarda il Commercio, si registra al quarto trimestre dell’anno un importante miglioramento sul volume degli affari a livello congiunturale, dove la ripresa mette a segno un +12,69%. Unioncamere specifica però che il dato deve tener conto del periodo preso in esame (che comprende il Natale) e di un campione esiguo di attività non completamente rappresentativo. Più stabile infatti il dato tendenziale che registra una flessione di poco più del 2% rispetto al 4° trimestre del 2012, con un’attenuazione di 120 punti base rispetto al dato tendenziale rilevato nel trimestre precedente. In sintesi si può dire che la fase discendente si è ridotta nel 2013 grazie a una buona performance ottenuta soprattutto in questo ultimo periodo dell’anno. A riprova di quanto detto precedentemente l’indice del 4° trimestre segna 78,5 rispetto al valore di 73 del trimestre precedente e del valore di 80,29 di 4 trimestri fa. Gli ordini sono in calo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (-39,02%) ma si attenua sensibilmente la diminuzione in rapporto allo stesso dato tendenziale del trimestre precedente (-57,78%). Le scorte sono ritenute adeguate dal 73% delle imprese intervistate. L’occupazione rimane stabile e le aspettative sul volume d’affari per il trimestre successivo hanno ancora un segno meno. Tutti gli indicatori a livello regionale mantengono lo stesso segno dei dati locali anche se le variazioni risultano più attenuate. Per quanto riguarda i servizi, invece, la variazione di tendenza dell’ultimo trimestre dell’anno (-1,66%) fa registrare una significativa riduzione della negatività rispetto al dato tendenziale del precedente trimestre che aveva segnato un -5,85%. Di segno positivo è la variazione congiunturale che indica un netto miglioramento rispetto al terzo trimestre 2013. È corretto parlare anche per il settore dei servizi di una buona performance trimestrale che ha ridotto la forbice negativa del dato tendenziale. L’occupazione è sostanzialmente stabile in positivo rispetto al terzo trimestre 2013 così come lo sono i prezzi. Per quanto riguarda le aspettative sul volume di affari e sull’occupazione, si può notare un leggero peggioramento. Infatti prevale un’aspettativa di diminuzione sia del volume d’affari che dell’occupazione, con un saldo più negativo rispetto allo scorso trimestre. La prevalenza dei giudizi pessimistici denota ancora la fragilità di una ripresa che inizia con lentezza ad affacciarsi nel settore lodigiano dei servizi. I dati tendenziali sul fatturato di Lodi risultano di un punto percentuale circa inferiori a quelli definiti a livello regionale, mentre quelli congiunturali dell’occupazione riportano una variazione positiva, anche se di 4 decimi di punto, rispetto a quella negativa della Lombardia. “I dati congiunturali al quarto trimestre di commercio e servizi mettono a segno risultati positivi, seppur contingenti, dal momento che soprattutto per quanto riguarda il commercio il periodo preso in esame include il periodo tradizionalmente favorevole di fine anno. Si tratta comunque di timidi segnali che si spera possano portare ai primissimi passi verso l’uscita dalla crisi” ha dichiarato Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi.  
   
   
FRIULIA: SERRACCHIANI, NESSUNA PREOCCUPAZIONE PER USCITA PRIVATI  
 
Trieste, 20 febbraio 2014 - "Se sarà portato a compimento, il proposito delle banche di uscire dalla partecipazione in Friulia non può che essere motivo di rammarico e di perplessità, anche se in ogni caso queste notizie non ci destano alcuna preoccupazione". Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia, commentando le notizie trapelate sulla stampa riguardanti i soci privati della finanziaria regionale Friulia, che intenderebbero uscire dalla partecipazione alla holding. "Non si può che esprimere l´auspicio - ha proseguito Serracchiani - che un senso responsabile di comunità indirizzi meglio la volontà di riposizionarsi degli istituti di credito privati, gli stessi che sono stati anche partecipi dei benefici di un periodo più prospero". "Il segnale che ci giunge dai soci privati di Friulia - ha osservato l´assessore alle Finanze Francesco Peroni - segna obiettivamente un mutamento di scacchiere negli assetti della finanziaria regionale e suscita qualche interrogativo. Vero è che gli istituti di credito agiscono in logica di impresa, ma non si può non notare come, in territori anche a noi vicini, il sistema bancario mostri maggiore consapevolezza della propria funzione sociale, intraprendendo coraggiose operazioni di networking e di ricapitalizzazione, che lasciano preconizzare importanti ricadute in termini di contrasto alla crisi e di accesso al credito da parte delle imprese. Confido che, superata questa pagina, anche da noi si aprano prospettive di maggiore sinergia tra finanza pubblica e privata, nell´ottica - ha concluso - di un rilancio del nostro tessuto produttivo e dell´occupazione".  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, CHIUDE L’ANNO IN POSITIVO L’EXPORT ITALIANO  
 
Roma, 20 febbraio 2014 – L’export italiano chiude l’anno in leggera crescita (+0,2% nei dati destagionalizzati), con un valore delle vendite superiore ai 392 miliardi di euro, superando la Germania (stabile rispetto allo scorso anno), che comunque si conferma primo esportatore europeo, e in controtendenza rispetto ai cugini francesi, che nel 2013 sperimentano un calo delle esportazioni dell’1,6%. Il dato del mese di dicembre segna una forte accelerazione di fine anno per i prodotti italiani all’estero, con un aumento dell’export del 5,1% rispetto a novembre (l’incremento più significativo nell’arco del 2013), spinto soprattutto dalle performance in ambito Extra-ue (+7,1%). A livello di saldo della bilancia commerciale, il surplus risulta in crescita di oltre 20 miliardi di euro rispetto al 2012, raggiungendo, anche per effetto del calo delle importazioni, i 30,4 miliardi, il valore più alto degli ultimi tredici anni. In particolare, il saldo extra-energetico sfiora gli 85 miliardi di euro, in crescita di dieci miliardi su base annua. “Negli ultimi due anni la bilancia commerciale italiana ha raggiunto un attivo complessivo di 40,3 miliardi di euro, a testimonianza del contributo positivo dato dalla domanda estera alla crescita del Paese, a fronte della continua flessione della domanda interna per consumi e investimenti, che sperimentiamo ormai da due anni”, sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi. Per quanto riguarda i settori, continua a farla da padrone la meccanica (con una quota del 18% sull’export complessivo e un attivo di quasi 50 miliardi), mentre tra i comparti più dinamici del 2013 troviamo i mezzi di trasporto (+15% circa), il tessile-abbigliamento-calzature (+9,6%) e l’arredo (+7,8%). Tra i principali mercati di destinazione, guadagnano terreno Aree come il Mercosur (+14,7%), la Cina (+9,5%) e la Russia (+8,2%), sebbene complessivamente questi Paesi assorbano appena il 6,5% dell’export italiano, valore inferiore a quello dei soli Stati Uniti (6,8%).  
   
   
SODALITAS CHALLENGE: 179 BUSINESS IDEAS CANDIDATE PER DIVENTARE STARTUP DI SUCCESSO. IL SUD AL PRIMO POSTO SUCCESSO PER LA PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO DI FONDAZIONE SODALITAS. LAVORO E TERRITORIO GLI AMBITI DI APPARTENENZA DELLA MAGGIOR PARTE DEI PROGETTI.  
 
 Milano, 20 febbraio 2014 – Alla prima edizione del concorso “Sodalitas Challenge: your ideas, your future” - promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture, 37 imprese e 7 Partner Tecnici – si sono candidate 179 business ideas sostenibili, presentate complessivamente da 279 giovani. A prevalere, per provenienza dei progetti, è il Sud (46%); a seguire il Nord (29%) e il Centro Italia (25%). La maggior parte delle idee candidate propone soluzioni di business orientate verso Lavoro, Salute e Benessere delle persone (42) e Sviluppo del Territorio e della Comunità (40). Seguono le proposte orientate verso l’innovazione tecnologica (29), Expo 2015 (24), Produzione e Consumo sostenibile (20) e Ambiente ed eco sostenibilità (19). “I numeri raggiunti dalla prima edizione confermano che Sodalitas Challenge propone una risposta efficace a un bisogno centrale: dare fiducia alla capacità imprenditoriale ed innovativa dei giovani italiani, costruendo una rete di grandi imprese che sostengano lo sviluppo delle idee di business più promettenti. Entrare in relazione con i giovani più brillanti aiuta poi le stesse grandi imprese a migliorare la propria capacità innovativa, e ad affrontare meglio le sfide del mercato” ha dichiarato Ugo Castellano di Fondazione Sodalitas. Un’opportunità concreta - Il 34% delle imprese aperte nel 2013 ha un titolare under 35. Oggi, in Italia, le imprese con un titolare sotto i 35 anni sono 675mila e rappresentano l’11% delle aziende italiane. Sodalitas Challenge si rivolge a tutti gli under 35 italiani, laureati o diplomati, senza lavoro o con un lavoro precario, che sostiene nella creazione e sviluppo di start up innovative attraverso percorsi dedicati di formazione e coaching. Grazie a Sodalitas Challenge, i giovani aspiranti imprenditori costruiscono una relazione privilegiata con 37 grandi imprese che li accompagnano nel loro percorso di realizzazione professionale. “I dati più recenti ci dicono che 1 giovane su 4, terminati gli studi, sceglie consapevolmente l’autoimpiego. Sostenere i giovani motivati a dar vita alla propria impresa non significa più occuparsi di un fenomeno di nicchia, ma offrire una risposta di sistema al problema drammatico della disoccupazione giovanile” ha ribadito Ugo Castellano. I finalisti - Le business ideas finaliste che potranno accedere alla formazione e al coaching verranno selezionate entro il 28 febbraio 2014. La presentazione delle business ideas vincitrici – fino a un massimo di 7 – avverrà nel corso di un evento pubblico entro il mese di giugno 2014. Queste idee, una volta selezionate dal Comitato Esecutivo del Concorso, verranno adottate dai Partner Tecnici per diventare start up di successo. In palio, nell’ambito del concorso, anche 200mila euro in attività di coaching e formazione per le idee che arriveranno in finale, nonché la possibilità – per tutti i partecipanti – di entrare a far parte di un database che le imprese sostenitrici utilizzeranno per individuare nuovi talenti da inserire nei propri organici. Criteri di valutazione - Le Commissioni di valutazione e il Comitato Esecutivo istituiti per Sodalitas Challenge valuteranno le business ideas secondo criteri di Innovatività, Creazione di nuovi posti di lavoro, Impatto sociale, benefici per la comunità e ricadute sul territorio, Rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, Sostenibilità economica, Utilizzo di tecnologie avanzate, Tempistica. Le Commissioni e il Comitato Esecutivo sono composti da esponenti di rilievo del mondo imprenditoriale italiano, delle Istituzioni, del mondo accademico, nonché dai rappresentanti delle imprese sostenitrici e dei Partner Tecnici dell’Iniziativa. Partner - Questi i partner tecnici che adotteranno le business ideas ritenute più meritevoli per trasformarle in start up di successo: H-farm, Venture Incubator che opera a livello internazionale favorendo lo sviluppo di startup basate su innovativi modelli di business in ambito web, digital e new media; Luiss Enlabs, acceleratore d’impresa che offre un programma di incubazione di idee innovative mettendo a disposizione mentor esperti di settore, docenti di livello, investitori aziendali e di venture capital; Make a Cube³, incubatore di start up di imprese a finalità sociale; Oltre Venture, società di venture capital che investe in imprese sociali e sostenibili; Polihub, l’incubatore d’impresa del Politecnico di Milano, gestito dalla Fondazione Politecnico di Milano con il contributo del Comune di Milano; Talent Garden, acceleratore naturale e network di spazi di coworking specializzato in digitale e comunicazione; Unicredit, che attraverso Sodalitas Challenge proporrà un Premio Speciale abbinato al proprio concorso “Il Talento delle Idee”. Ì www.Sodalitas.it ; http://sodalitas.Challenge.ideatre60partner.it/    
   
   
MADE IN STEEL A DUBAI: GRANDI OPPORTUNITÀ  
 
Milano, 20 febbraio 2014 - "Abbiamo fatto una scommessa e l´abbiamo vinta. Non solo perché le aziende hanno riconosciuto il successo dell´iniziativa, ma anche perché Dubai sarà la sede di Expo 2020". È il commento dell´assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario Alberto Cavalli alla recente missione a Dubai, promossa da Regione Lombardia e organizzata da Promos (l´Azienda speciale per le attività internazionali della Camera di Commercio di Milano), di ´Made in Steel´, la manifestazione fieristica leader in Italia, dedicata all´intera filiera dell´acciaio, nata a Brescia e trasferitasi lo scorso anno a Milano, proprio per favorire la sua internazionalizzazione. Lo Stato Del Golfo Grande Opportunità - Nonostante il calo dei volumi, in seguito alla crisi del 2009, il territorio degli Emirati Arabi Uniti rappresenta una delle mete di maggiore rilievo per le esportazioni di materiale siderurgico. Nel 2012 il totale dell´import di acciaio dello Stato del Golfo è stato superiore ai 6 milioni di tonnellate. La necessità di acciaio del Paese asiatico, unita al benessere della popolazione locale - gli Emirati sono, infatti, il sesto Stato al mondo per reddito pro capite - e agli imponenti piani di sviluppo edilizio (nel 2012 sono stati assegnati lavori per oltre 15 miliardi di dollari), offrono promettenti spazi di crescita in questo mercato anche all´Italia, che, attualmente, copre solamente l´1 per cento del fabbisogno di prodotti siderurgici degli Emirati. Incontri Importanti Con Buyers - "Intercettare i mercati di sbocco, conoscere le dinamiche di approvvigionamento dell´acciaio e avvicinare i players locali più qualificati alle aziende operanti nella filiera dell´acciaio - ha confermato Fabio Rocca, consigliere delegato di ´Made in Steel´, che ha guidato la missione - sono le ragioni che hanno motivato la nostra partecipazione a questa iniziativa, che ritengo abbia ampiamente soddisfatto le nostre aspettative". Innovazione E Internazionalizzazione - "La missione è coerente con gli obiettivi che Regione Lombardia intende raggiungere in ambito fieristico - ha sottolineato l´assessore Cavalli -; due sono i punti sui quali abbiamo posto la nostra attenzione: innovare, e in questo la giovane fiera ´Made in Steel´ è esemplare, e internazionalizzare, poiché la Regione stimola l´´incoming´ di buyers esteri o, come è stato in questo caso, accompagna all´estero i nostri imprenditori". "La scelta di Dubai come sede di Expo per il 2020 poi - ha concluso l´assessore Cavalli - fa prevedere nuovi, formidabili investimenti e, quindi, maggiori opportunità per le nostre aziende".  
   
   
MANIFATTURIERO NOVARESE, LA PRODUZIONE TORNA A CRESCERE  
 
Novara, 20 febbraio 2014 - Chiusura d’anno all’insegna del segno “più” per l’industria manifatturiera novarese, che nel quarto trimestre 2013 vede crescere, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia la produzione, in aumento del +3,1%, che il fatturato, salito del +3,4%. Le variazioni, pur positive, non riescono tuttavia a compensare le flessioni registrate nei trimestri precedenti: considerando l’intero 2013, pertanto, la produzione risulta calata mediamente del -2,1% e il fatturato del -1,8%. La 169a “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” vede Novara posizionarsi al primo posto nella classifica delle performance produttive provinciali: tutti i territori evidenziano variazioni positive, ad eccezione del Verbano-cusio-ossola e di Vercelli, con una media regionale che si attesta al +0,9%. In provincia di Novara l’indagine ha coinvolto 150 imprese, per un totale di oltre 8.700 addetti ed un fatturato superiore ai 2,6 miliardi di euro. «Dopo otto trimestri consecutivi chiusi in negativo, si registra un’inversione di tendenza, con dati più incoraggianti di tutte le altre provincie piemontesi – commenta Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara – Questi risultati confermano l’impegno e il potenziale delle nostre imprese, che continuano a cercare nuove modalità per andare avanti in un contesto tutt’altro che favorevole, ma che, anzi, ostacola pesantemente l’attività d’impresa. È tempo che la classe politica faccia finalmente la sua parte – continua Rovellotti – e si impegni a sua volta sul fronte della continuità, dell’ innovazione e della sburocratizzazione». Settori - L’aumento complessivo della produzione industriale è sostenuto da tutti i comparti di attività economica, in particolare dal metalmeccanico, la cui performance si attesta al +4,3% (+4,5% per le sole rubinetterie) e dal tessile-abbigliamento, il cui output cresce del +4,2%. Inferiori alla media provinciale, ma comunque positivi anche i risultati dell’alimentare (+2,1%) e della chimica-gomma-plastica (+1,2%). Dimensioni - Per quanto riguarda il profilo dimensionale, l’incremento produttivo viene avvertito in misura più evidente dalle grandi imprese (con 250 addetti e oltre), che registrano un aumento a due cifre, pari al +11,5%. Le imprese con un numero di addetti compreso tra 50 e 249 evidenziano, invece, una sostanziale stabilità produttiva, con un output fermo al +0,4%, mentre le attività di dimensione inferiore si mantengono allineate alla media provinciale. Capacità Produttiva- Il grado di utilizzo della capacità produttiva si attesta mediamente al 59%: ad evidenziare il valore più alto nel periodo in esame sono le rubinetterie (74,4%) mentre l’alimentare registra quello più basso (56,9%). Nuovi Ordinativi - L’analisi della domanda evidenzia, rispetto alle indagini precedenti, un miglioramento delle commesse sia interne che estere: gli ordinativi domestici, infatti, mostrano un leggero rialzo del +0,7%, mentre quelli provenienti dall’estero crescono in misura più significativa, con un incremento del +5,6%. L’aumento della domanda oltreconfine coinvolge tutte le attività economiche, con una performance a due cifre per l’alimentare (+13,8%). Più eterogeneo appare il quadro della domanda interna, che comunque vede in discesa due soli comparti, alimentare e tessile-abbigliamento, con flessioni piuttosto contenute (rispettivamente -2,3% e -0,7%). Fatturato - Il confronto con il quarto trimestre 2012 vede aumentare il fatturato, che rispetto all’anno precedente si accresce complessivamente del +3,4%, con risultati che vanno dal -0,4% della chimica-gomma-plastica (unico comparto ad evidenziare una flessione) al +5,4% dell’alimentare. Si registra, invece, un aumento generalizzato del fatturato estero, con un incremento medio del +5,7%, sostenuto da tutti i comparti di attività economica, alimentare in testa (+13,7%). Prospettive A Tre Mesi - Nonostante l’inversione di tendenza riscontrata nel periodo in esame rispetto alle rilevazioni precedenti, gli imprenditori rimangono estremamente cauti sul fronte delle prospettive future: le previsioni per il trimestre gennaio-marzo 2014, infatti, continuano ad essere negative per tutti i principali indicatori congiunturali. Oltre il 30% degli intervistati dichiara di aspettarsi un calo della produzione industriale, a fronte del 20% che ne prospetta un aumento, generando un saldo di opinione negativo pari a -10,5 punti percentuale. Le previsioni pessimistiche prevalgono di poco anche relativamente al fatturato, atteso in flessione dal 29,8% degli imprenditori, quota che supera di 9,1 punti percentuale quella degli ottimisti. Aspettative ancor meno favorevoli vengono espresse nei confronti degli ordinativi interni, il cui saldo ottimisti/pessimisti supera i -19 punti percentuale. Più omogenee le previsioni espresse in merito alla domanda estera, rispetto alle quali prevale un’attesa di stazionarietà: il 15,8% degli intervistati prevede un aumento delle commesse estere, mentre il 15,1% ne ipotizza un calo, con un conseguente saldo di opinione pari a -0,7 punti percentuali.  
   
   
CUNEO: NUOVI BANDI PER OLTRE 3,1 MILIONI DI EURO A FAVORE DELLE PMI  
 
Cuneo, 20 febbraio 2013 - In continuità con le scelte operate negli anni precedenti, la Camera di Commercio di Cuneo anche sul bilancio 2014 destina ingenti risorse per sostenere le imprese, in un momento ancora oggi difficile, alle prese con una crisi non superata. Di recente sono stati approvati i criteri alla base dei nuovi bandi per l´erogazione di contributi e finanziamenti alle imprese, in collaborazione con le associazioni di categoria e i Confidi. Ammontano a oltre 3,1 milioni di euro le risorse camerali rese disponibili in questo inizio di anno, destinate a finanziare interventi diversi per le imprese dei vari settori economici. La presentazione dei bandi e delle modalità di partecipazione è prevista a Cuneo venerdì 28 febbraio, presso il salone d´Onore della Camera di commercio, in via Emanuele Filiberto 3. L´incontro sarà replicato martedì 4 marzo ad Alba, presso la sede camerale in Piazza Prunotto 9/A. La partecipazione agli incontri è libera, previa iscrizione tramite mail apromozione@cn.Camcom.it    
   
   
CONGIUNTURA DEL MANIFATTURIERO DELLA BRIANZA: CRESCE LA PRODUZIONE  
 
 Monza, 20 febbraio 2014 - Produzione, ordini e fatturato: il 2013 si chiude per le imprese manifatturiere della Brianza con due segni positivi su tre. Tra gli indicatori che determinano l’andamento congiunturale torna a crescere la produzione, che registra nel Iv trimestre 2013 un aumento sia a livello congiunturale (+0,6% rispetto allo scorso trimestre) che a livello tendenziale (+2,3% rispetto allo stesso periodo del 2012). E migliorano gli ordini. Se l’andamento costante degli ordini esteri rappresenta una peculiarità del manifatturiero in Brianza (+6,2% rispetto allo scorso anno e +1,7% rispetto allo scorso trimestre), l’aumento degli ordini interni in questo trimestre rappresenta un elemento importante per l’industria brianzola, con una variazione tendenziale di +1,6% rispetto a un anno fa e una variazione congiunturale del +0,6%, rispetto al Iii trimestre. Solo il fatturato resta di segno negativo: -0,4% rispetto al Iii trimestre 2013 e -1,7% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Segnali di miglioramento, dunque, che necessitano ancora di conferme. Soprattutto sul versante dell’occupazione: il saldo occupazionale resta negativo, attestandosi a -0,2%, e il ricorso alla cassa integrazione guadagni cresce lievemente rispetto allo scorso trimestre (la quota di imprese che ne ha fatto ricorso passa dal 17,1% al 18,1%). Per il 2014 cresce la percentuale degli imprenditori che crede nel miglioramento dell’andamento di produzione e ordini. Sono alcuni dati che emergono dalla Analisi congiunturale trimestrale dell’industria manifatturiera della Brianza, realizzata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza e dall’Ufficio Studi di Confindustria Monza e Brianza. “L’ultimo trimestre del 2013 per l’industria manifatturiera della Brianza ha visto l’ingresso della produzione industriale nel quadrante positivo e contemporaneamente la crescita per il secondo trimestre consecutivo degli ordini interni - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - Si tratta di dati importanti che tuttavia devono essere confermati nei prossimi mesi. Per poter parlare di una crescita solida e strutturale, è necessario, infatti, un ulteriore sforzo per tornare ai livelli di produttività registrati prima della crisi e per superare le criticità ancora stringenti del mercato del lavoro. Accesso al credito, innovazione e internazionalizzazione restano gli asset sui quali come Camera di commercio interveniamo costantemente a supporto delle imprese.” “Il rapporto del Consiglio Competitività Ue- ha sottolineato Andrea Dell’orto, Presidente di Confindustria Monza e Brianza- ha evidenziato che la produzione industriale italiana ha perso negli ultimi 5 anni il 24%, un dato che ci pone tra i peggiori d’Europa. Alla forte contrazione della nostra manifattura si sovrappone la buona capacità delle nostre imprese di competere sui mercati internazionali, e la decisa spinta all’innovazione soprattutto dei processi produttivi, dove siamo tra i migliori, ben al disopra della media europea. Competitività e innovazione- conclude Dell’orto- sono i segni distintivi e il patrimonio delle imprese del nostro territorio, sono le leve da implementare, congiuntamente all’internazionalizzazione, affinché la produzione continui a crescere dopo gli ultimi segnali positivi ” Produzione Industriale - Nel trimestre in esame la produzione dell’industria manifatturiera brianzola ha finalmente registrato una variazione positiva, sia rispetto al trimestre scorso (+0,6%), che allo stesso periodo del 2012 (+2,3%). Il miglioramento di fine anno ha contribuito a determinare una crescita media annua congiunturale dello 0,1% e tendenziale pari a +0,4%. Queste dinamiche hanno portato il valore dell’indice della produzione (costruito con base 2005=100, media mobile a 4 termini) a quota 97,5, permettendo quindi di riagganciare quasi completamente il livello della produzione del 2005. Osservando i dati grezzi distinti per classi dimensionali, si conferma il positivo andamento della produzione che risulta in aumento per tutte le dimensioni di impresa, comprese le piccole imprese (10-49 addetti), sia su base congiunturale che tendenziale. Dal punto di vista settoriale, a livello congiunturale si registra un risveglio diffuso della produzione tra molti settori dell’industria brianzola, compresi quello della meccanica e del legno-mobile, anche se quest’ultimo risulta ancora in sofferenza rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Coerentemente con il quadro descritto, insieme alla produzione, nell’ultimo trimestre del 2013 aumentano sia il tasso di utilizzo degli impianti, che esprime l’impiego dei macchinari in relazione alla quantità massima producibile, passato dal 62,6% al 68,8%, sia il dato sui giorni di produzione assicurata che, grazie alla crescita degli ordinativi, aumentano fino a quasi 69 giorni. Fatturato - L’indicatore del fatturato totale a prezzi correnti registra, invece, nel trimestre in corso, un andamento peggiore di quello della produzione, mostrando variazioni di segno negativo pari rispettivamente a -0,4% rispetto allo scorso trimestre e -1,7% rispetto ad un anno fa. In questo quadro, il traino sono le esportazioni che rimangono una componente fondamentale nel garantire il recupero dei livelli produttivi, come mostra l’andamento della quota del fatturato estero che sale da 34,9% a 36,8%. Ordini - Osservando l’andamento degli ordini, è possibile intuire la dinamica futura della produzione e del fatturato. Come già evidenziato dal dato positivo dei giorni di produzione assicurata, gli ordini continuano ad essere in crescita, sia nel trimestre in esame che rispetto allo scorso anno. Sebbene gli ordini esteri confermano variazioni positive più consistenti (+6,2% tendenziale e +1,7% congiunturale), l’aumento degli ordini interni registrato anche in questo trimestre (+1,6% tendenziale e +0,6% congiunturale) è un importante elemento per contribuire a innescare una crescita stabile e robusta. Occupazione - Sul fronte del mercato del lavoro continua invece la perdita occupazionale dell’industria manifatturiera brianzola, che anche in questo trimestre registra un tasso di uscita superiore all’1% per un saldo occupazionale ancora di segno negativo pari a -0,2%. Nel trimestre in esame cresce lievemente il ricorso alla cassa integrazione guadagni, i cui dati tuttavia si mantengono sui valori più bassi degli ultimi due anni, sia per la quota di imprese che ne fa ricorso (pari al 18,1%) che per la quota percentuale sul monte ore trimestrale (1,7%). Aspettative - Le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre lasciano intravedere una situazione ancora di attesa. Le aspettative sulla domanda si confermano più ottimistiche e in crescita per gli ordini provenienti dall’estero, ma certamente il dato più confortante del trimestre è il continuo miglioramento registrato dalla domanda interna. Per l’estero, il 36,5% degli imprenditori manifatturieri brianzoli si aspetta una domanda in crescita nei prossimi tre mesi contro l’11,3% che ne prevede un calo. Per quanto riguarda la domanda interna, cresce la quota di chi ne prevede un aumento, mentre si riduce quella di coloro che ne prevedono una diminuzione; il saldo tra aspettative di aumento e diminuzione rimane negativo ma migliora rispetto al trimestre precedente (da -14,4 a -7,4 punti percentuali). Più critiche le aspettative degli imprenditori sull’andamento della produzione il cui saldo tra chi si aspetta un aumento (25%) e una diminuzione (20,6%), pur rimanendo di segno positivo, è in diminuzione (+4,4%). Le aspettative sull’occupazione invece, pur rimanendo in terreno negativo, migliorano rispetto a quelle dello scorso trimestre (il saldo tra ottimisti e pessimisti passa da -10,9 a -5,8 punti percentuali), mentre il 73,9% degli imprenditori si aspetta una situazione stabile.  
   
   
CAMPANIA: POLO DELLO SVILUPPO GIÀ OPERATIVO. A SOCIETÀ IN HOUSE LA GESTIONE DI DUE FONDI PER LE PMI  
 
 Napoli, 20 febbraio 2014 - "Le sollecitazioni a coinvolgere il Polo dello Sviluppo per la gestione operativa dei bandi per le aree di crisi della Campania vanno accolte positivamente.” È quanto dichiara l´assessore alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello. “Sviluppo Campania, in qualità di struttura in house della Regione, ha già contribuito alla definizione del programma per il rilancio delle cinque aree di crisi campane, ed ora, in una fase ormai prossima alla piena operatività degli interventi, opererà sul territorio regionale in sinergia con Invitalia, individuata dal Mise quale soggetto gestore dei contratti di sviluppo e del regime dei minimi, i due principali strumenti attuativi previsti dal programma di rilancio delle aree di crisi. “L´assessorato alle Attività produttive della Regione Campania – continua Martusciello - ha già affidato a Sviluppo Campania, in qualità di soggetto gestore, due fondi per lo sviluppo competitivo delle imprese campane. Il primo, dell´ammontare di 100 milioni di euro previsto all´interno della delibera di accelerazione della spesa, a favore di interventi per lo start up di aziende di piccole dimensioni, consolidamento delle reti d´impresa, private equity, strumenti per la facilitazione dell’accesso al credito e rafforzamento della rete dei confidi regionali. Il secondo, dell´ammontare di 150 milioni di euro, per misure anticliche di salvaguardia e tutela delle Pmi e dei livelli occupazionali, di cui 30 milioni di euro già operativi per progetti di internazionalizzazione, consolidamento delle passività e mini–bond e 50 di prossimo affidamento, destinati ad azioni di marketing, innovazione e promozione delle imprese della filiera agroalimentare danneggiate dalla problematica inerente la "Terra dei fuochi”. “Con queste commesse già nel portafoglio di Sviluppo Campania, si è data immediata operatività al polo dello sviluppo nell´ambito delle sue competenze ed expertise in materia di tutoraggio e assistenza alle imprese, creazione d´impresa e sviluppo competitivo delle Pmi”, conclude Martusciello.  
   
   
BOLZANO, SUNEDISON: KOMPATSCHER A ROMA SOLLECITA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA  
 
Bolzano, 20 febbraio 2015 - Ottenere il prima possibile dal Ministero il via libera al prolungamento della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori della Sunedison (ex Memc): questa la richiesta avanzata il 18 febbraio a Roma dal presidente della Provincia Arno Kompatscher nell´incontro con Claudio De Vincenti, sottosegretario allo Sviluppo economico. Nel recente vertice a Bolzano con i rappresentanti dell´azienda e dei lavoratori, il presidente Arno Kompatscher e l´assessore Martha Stocker avevano concordato sull´obiettivo nell´immediato: la necessità di un impegno prioritario affinchè Roma garantisca la cassa integrazione straordinaria per gli oltre 200 dipendenti della Sunedison (ex Memc) di Sinigo considerati in esubero. Kompatscher ha approfittato della trasferta di ieri a Roma per ottenere anche un incontro con il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, che ha seguito la questione anche in relazione all´accordo sulla fornitura di energia: "Ho aggiornato il sottosegretario sulla situazione occupazionale all´ex Memc e ribadito che ora la priorità consiste nell´ottenere dal Ministero competente, il prima possibile, l´autorizzazione al prolungamento fino a novembre della cassa integrazione straordinaria". De Vincenti ha assicurato che tempestivamente si metterà in contatto con il Ministero del lavoro per avviare i passi necessari. La risposta è attesa nei prossimi giorni. L´importanza di questo intervento è ribadito anche dall´assessore provinciale al lavoro Martha Stocker: "Tale misura metterebbe la Provincia nelle condizioni di programmare attività di formazione e riqualificazione con un´ottica di medio-lungo periodo, tarate sulle competenze dei singoli lavoratori."  
   
   
L’INNOVAZIONE NELL’IMPRESA SOCIALE. VENERDI’ INCONTRO A PADOVA  
 
Venezia, 20 febbraio 2014 - Cogliere le opportunità presenti e attrezzarsi per le sfide future: è il senso del primo incontro per tutto il sistema delle imprese sociali, promosso da Regione e Unioncamere del Veneto venerdì mattina a Padova, presso la Sala convegni della Federazione Regionale delle Banche di Credito Cooperativo. “Questo appuntamento su “L’innovazione nell’impresa sociale” - sottolinea l’assessore regionale allo sviluppo economico Marialuisa Coppola - ci consentirà una lettura più approfondita delle dinamiche che intercorrono tra imprese profit e non profit. Ciò servirà a trarre indicazioni utili a calibrare le prossime iniziative normative e di governo. Il Veneto da sempre esprime un tessuto di cooperazione sociale di eccellenza per quantità e qualità. Progressivamente si è andato caratterizzando anche come incubatore di imprese sociali che sanno rispondere in modo innovativo ai bisogni, producendo beni e servizi competitivi sul mercato”. Sul questo tema venerdì a Padova centocinquanta addetti ai lavori si confronteranno con due esperti della materia e ascolteranno esperienze e giudizi di un panel di selezionati imprenditori sociali innovativi. L’incontro si pone alla confluenza dei percorsi dei progetti europei sull’impresa sociale Messe (di cui è leader la Regione del Veneto) ed Eae&see (di cui è capofila il Comune di Venezia) e nel quadro della convenzione tra Regione e Unioncamere del Veneto per l’informazione alle Pmi sulle politiche comunitarie. L’evento padovano sull’impresa sociale segue di poco un incontro a livello europeo, tenutosi a Strasburgo il 16 e 17 gennaio, condividendone l’obiettivo di irrobustire la rete degli attori del sistema con informazioni e strumenti culturali e tecnici per accedere meglio alle risorse rese disponibili dalla programmazione Ue 2014-2020.  
   
   
PIEMONTE - RICERCA E INNOVAZIONE, INVESTIMENTI PER IL FUTURO  
 
Torino, 20 febbraio 2014 - Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e Unicredit organizzano un convegno dal titolo "Ricerca e innovazione. Investimenti per il futuro del Piemonte” che si terrà martedì 25 febbraio alle ore 9.15 nella Sala Agorà diUnimanagement in via Xx Settembre 29 a Torino. Vladimiro Rambaldi, Deputy Regional Manager Nord Ovest Unicredit, aprirà i lavori del convegno, per poi passare la parola a Zeno Rotondi, Head of Italy Research Unicredit, che interverrà sul tema “Il rilancio degli investimenti privati in Piemonte in un’ottica di filiera: l’innovazione come driver strategico”. Gregorio De Felice, Chief Economist Intesa Sanpaolo, parlerà poi di “Ricerca e innovazione per rafforzare la competitività del Piemonte”, seguito da Paolo Guazzotti, Responsabile Politiche Industriali Confindustria Piemonte, con un intervento dal titolo “Imprese che investono in innovazione e ricerca: il ruolo di Confindustria Piemonte”. A seguire, Roberto Strocco, Responsabile Area Progetti e Sviluppo del territorio di Unioncamere Piemonte, illustrerà “I servizi del Sistema camerale a supporto dell´innovazione”.Seguirà una tavola rotonda moderata da Pierpaolo Luciano, Capo Redattore la Repubblica Torino, a cui interverranno Andrea Bairati, Direttore Area Politiche territoriali, Innovazione e Education, Confindustria; Gianfranco Carbonato, Presidente Confindustria Piemonte; Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte, Giovanni Forestiero, Regional Manager Nord Ovest Unicredit; Antonio Nucci, Direttore Regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo; Emilio Paolucci, Professore, Politecnico di Torino. Per conferme: comunicazione@confindustria.Piemonte.it    
   
   
EX LUCANA CALZATURE: FIRMATO L’ACCORDO DI REINDUSTRIALIZZAZIONE 19/02/2014 18:11PROGRAMMA DI INVESTIMENTI PARI A 12 MILIONI E 153 MILA EURO, PIANO OCCUPAZIONALE DI 163 UNITÀ LAVORATIVE DI CUI 60 RIVENIENTI DALLA PRECEDENTE ATTIVITÀ  
 
Potenza, 20 febbraio 2014 - Sottoscritto in Regione l’Accordo di reindustrializzazione del sito produttivo inattivo ex Lucana Calzature nel comune di Maratea. Lo rende noto l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Raffaele Liberali, che ha convocato l’incontro con Alta Sartoria Italiana Spa, (classificatasi al primo posto nella graduatoria delle Manifestazioni di interesse e che effettuerà l’investimento produttivo) sindacati (Cgil, Cisl e Uil) e Comune di Maratea. Secondo quanto previsto nel documento approvato oggi pomeriggio, la società Alta Sartoria Italiana Spa procederà alla realizzazione di un programma di investimento complessivo pari a 12 milioni e 153 mila euro, interamente ammissibile alle agevolazioni previste dall’Avviso Pubblico, e che a fronte del quale potrà essere concesso un contributo massimo in conto impianti pari a 6.076.500 euro. Il piano di salvaguardia dei livelli occupazionali prevede 163 unità lavorative di cui 60 rivenienti dalla precedente attività, ove questi dichiarino la propria disponibilità. La società Alta Sartoria Italiana Spa dovrà realizzare l’intero investimento entro il termine massimo di 18 mesi dalla sottoscrizione del Contratto di reindustrializzazione del sito produttivo inattivo. Il progetto prevede la realizzazione di 2 cicli produttivi: la produzione artigianale di abbigliamento di alta sartoria cucito a mano su misura marchio Css, e la produzione robotizzata di abbigliamento Pret a Porter a marchio Css. Entrambi i cicli produttivi saranno suddivisi in 5 reparti: confezioni uomo donna, camiceria, cravatteria, calzoleria e accessori. Nell’accordo, inoltre, le parti prendono atto del Piano di reindustrializzazione presentato da Alta Sartoria Italiana Spa e che la stessa si impegna: ad acquisire il possesso del sito produttivo dal Comune di Maratea che ne detiene la proprietà; a presentare al Dipartimento Politiche di Sviluppo, lavoro, Formazione e Ricerca, entro 60 giorni, la prevista documentazione. Le organizzazioni sindacali, - si legge nel testo firmato - preso atto del piano occupazionale invitano l’Azienda a selezionare prioritariamente tutte le unità operative lavorative già occupate nella precedente attività e fruitrici di ammortizzatori sociali. Il sindaco di Maratea Mario Di Trani, dal canto suo, chiede che vengano tenuti in considerazione, nella fase di selezione, assieme ai lavoratori fruitori di ammortizzatori sociali, anche i 19 lavoratori che, a seguito del fallimento della Lucana Calzature ed il tentativo di reindustrializzazione fatto nel 2007, uscirono volontariamente dalla platea per agevolarne il percorso delineato. L’azienda, infine, dichiara la propria disponibilità a valutare le richieste avanzate e fa presente la necessità di predisporre adeguati strumenti per il finanziamento di appositi corsi di formazione professionale, trattandosi di lavoratori da convertire.  
   
   
MOLISE, OCCUPAZIONE: PROSEGUE LA TENDENZA NEGATIVA DEL 2013  
 

 Campobasso, 20 febbraio 2013 - Più ombre che luci sul fronte occupazionale in Molise, espressione del clima economico difficile che stanno attraversando le diverse componenti imprenditoriali della regione. E’ quanto mostra il Sistema informativo Excelsior, realizzato daUnioncamere e Ministero del Lavoro, sulla base delle previsioni di occupazione delle imprese dell’industria e dei servizi per il I trimestre 2014 (il bollettino completo è scaricabile dal portale Starnet.unioncamere). Nella regione Molise i contratti attivati in complesso nel primo trimestre dell´anno dovrebbero essere circa 860, il 16% in meno rispetto ai circa 1.020 dello stesso trimestre dell´anno precedente. Così come accade a livello nazionale, risultano in diminuzione sia le assunzioni dirette effettuate dalle imprese (-21%) sia i contratti atipici (-5%). Nello specifico in questo trimestre i contratti attivati nella regione saranno costituiti per due terzi da assunzioni dirette di lavoratori dipendenti (oltre 540 unità) e per un terzo (320 unità) da contratti atipici. Tra questi ultimi dovrebbero prevalere i contratti di collaborazione a progetto, con circa 150 assunzioni. Proseguendo, quindi, la tendenza negativa che ha caratterizzato il 2013, nei primi mesi del 2014 è prevista una ulteriore riduzione dell´occupazione. Il "saldo" occupazionale atteso in Molise è infatti pari a circa -40 unità, sintesi tra 860 "entrate" di lavoratori, sia subordinati sia autonomi, e 910 "uscite" (dovute a scadenza di contratti, pensionamento o altri motivi). La componente penalizzata potrebbe essere quella del lavoro dipendente, per la quale si prevedono, nell´arco del trimestre, 540 assunzioni e 770 uscite, vale a dire circa 230 posizioni di lavoro in meno. Questo calo è però parzialmente compensato da variazioni positive con riferimento alle altre modalità contrattuali, per le quali il numero di contratti attivati dovrebbe superare quello dei contratti in scadenza: +60 unità è il "saldo" previsto per i contratti in somministrazione (interinali), +100 quello delle collaborazioni a progetto e +20 quello degli altri contratti di lavoro indipendente (collaborazioni occasionali e incarichi a professionisti con partita Iva). Disaggregando i dati e considerando sempre sia il lavoro dipendente che quello atipico, in entrambe le province molisane si registrano andamenti occupazionali negativi: -20 unità circa a Campobasso e -30 circa ad Isernia. Concentrando, poi, l’attenzione solo sulle assunzioni di lavoratori dipendenti (che rappresentano circa il 63% della domanda di lavoro totale espressa dalle imprese molisane), il 55% delle 540 assunzioni programmate in Molise nel 1° trimestre del 2014 si concentrerà nei servizi, circa 2 punti in più rispetto al trimestre precedente. Diminuisce quindi il peso dell´industria (costruzioni comprese), che non supererà il 45% del totale. Tra i servizi, prevalgono le attività dell´insieme degli "altri servizi", con 170 assunzioni (il 32% del totale regionale). Seguono le attività collegate al commercio, con 70 assunzioni (12%) e quelle del turismo-ristorazione (60 unità, l´11%). L´industria concentrerà 140 assunzioni (il 26% del totale regionale) e le costruzioni 100, ovvero il 19%. La componente giovanile potrebbe continuare, purtroppo, ad incontrare difficoltà nel reperimento di un lavoro in Molise. Infatti, in questo trimestre, la quota di assunzioni rivolte ai giovani con meno di 30 anni si attesta attorno al 27% del totale, circa 7 punti in meno rispetto al trimestre precedente. Considerando anche le assunzioni per cui l´età non è un requisito importante e ipotizzando un ripartizione proporzionale fra le due classi di età (meno di 30 anni e più di 30 anni), si stima che le opportunità per i giovani potranno raggiungere il 55% delle assunzioni totali, valore comunque inferiore al 69% del trimestre precedente. Guardando al dettaglio delle singole figure professionali, al primo posto figurano gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, con 90 assunzioni programmate (che in oltre 7 casi su 10 saranno "a termine"). Per queste professioni le imprese molisane non segnalano alcun problema di reperimento, pur richiedendo in quasi 9 casi su 10 una precedente esperienza lavorativa nel settore o nella professione. Seguono, poi, il personale di segreteria e servizi generali, e i commessi e altro personale qualificato nella attività commerciali (entrambi i gruppi professionali con 50 assunzioni programmate e con poche difficoltà nel reperimento). Fra le principali professioni, subito dopo troviamo cuochi, camerieri e professioni simili (40 assunzioni programmate) e gli operatori dell´assistenza sociale e dei servizi sanitari (40 assunzioni programmate); per questi ultimi le imprese molisane non prevedono particolari problemi di reperimento pur richiedendo una esperienza lavorativa specifica a quasi l´82% dei candidati. Un ultimo sguardo al titolo di studio conferma l’aumento della quota di laureati e diplomati richiesti pari al 50% del totale, circa 6 punti percentuali in più rispetto al trimestre precedente, ma comunque inferiore al 58% che si rivela a livello nazionale. “I dati sull’occupazione sono dati allarmanti – spiega il Presidente vicario Amodio de Angelis – dati che da soli spiegano il grave periodo di crisi economica che stiamo attraversando. Preoccupanti sono soprattutto i dati sull’occupazione giovanile, i nostri giovani, una generazione precaria e disoccupata, costretti in molti casi a trasferirsi per cercare fortuna altrove. Ma non è dal cupo pessimismo che si traggono le risorse per costruire un futuro migliore. Proprio per questo motivo mi piace ricordare che c’è una generazione di giovani che non si rassegna a lasciare la nostra regione per costruirsi un futuro né si arrende alla crisi, ma si rimbocca le maniche e guarda con coraggio al domani. Sono quei giovani under 35 che hanno deciso di tentare la carta dell’impresa scegliendo, come si diceva una volta, di mettersi ‘in proprio’, imprese giovanili caratterizzate da maggiore vitalità economica, che nel corso del 2013 hanno avuto effetto trainante su tutto il sistema imprenditoriale molisano.” Il bollettino completo sulle previsioni di occupazione delle imprese dell’industria e dei servizi in Molise e le relative tavole statistiche sono disponibili sul portale Starnet.unioncamere al seguente link: http://www.Starnet.unioncamere.it/excelsior_6a322b304

  

 
   
   
MILANO - CRISI: IL 15% DELLE IMPRESE MILANESI A RISCHIO CHIUSURA  
 
Milano, 20 febbraio 2014 - Crisi, sono il 15% le imprese milanesi a rischio chiusura. Più a rischio le imprese artigiane (19%). Rispetto agli altri settori più preoccupate nelle costruzioni e nel commercio. Sono i risultati delle ultime rilevazioni di febbraio 2014 del Servizio studi della Camera di Commercio attraverso Ipsos. La situazione economica del territorio per i prossimi 12 mesi secondo le imprese sarà ancora difficile (per il 25% contro il 20% di ottimisti). Anche riguardo al futuro del settore prevalgono i pessimisti (28% e 19%). Per ricominciare a crescere otto su dieci chiedono di ridurre la pressione fiscale ma anche di sostenere famiglie e imprese (41%). In allegato il comunicato stampa completo.  
   
   
VENETO: INDUSTRIA, DOPO OTTO TRIMESTRI TORNA IL SEGNO PIU’ PRODUZIONE +1,4% SUL 2012, +2,4% CONGIUNTURALE  
 
Venezia, 20 febbraio 2014 - Nel quarto trimestre 2013, sulla base dell’indagine Venetocongiuntura, la produzione industriale ha registrato una variazione positiva su base annua del +1,4% (-0,2% nel trimestre precedente). Gli ultimi otto trimestri erano sempre stati caratterizzati dal segno meno e l’ultimo valore positivo risaliva al terzo trimestre 2011. La variazione congiunturale destagionalizzata è stata del +2,4% (+0,9% precedente). L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto, con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 2.289 imprese con almeno 2 addetti. «Il 2013 si è chiuso con incrementi marcati anche se l’intero anno presenta un bilancio comunque negativo per l’industria manifatturiera, in ragione delle flessioni registrate nella prima parte. Un importante segnale arriva però dal numero di imprese che registrano una dinamica positiva, – commenta Fernando Zilio, presidente Unioncamere del Veneto – così come si sono ridotte quelle che registrano una diminuzione dei livelli produttivi. Sembrerebbe dunque davvero iniziata la risalita dei livelli produttivi che lascia intravedere un inizio 2014 caratterizzato anch’esso dal segno positivo. Non possiamo però dimenticare quanto siamo lontani dai livelli produttivi raggiunti prima della crisi: quasi 10 punti percentuali ci separano dai valori dei trimestri pre-crisi e anche le performance delle principali regioni europee restano lontane. La “partita” del manifatturiero veneto non si gioca solo in Italia, deve guardare anche all’Europa perché la nostra impresa deve uscire da logiche locali e rivolgersi ad orizzonti più ampi. L’obiettivo della Commissione Ue è portare il peso della manifattura dall’attuale 15% al 20% entro il 2020 e l’unico modo che le nostre imprese hanno per rimanere agganciate alla crescita è puntare su ricerca ed innovazione. Per fortuna il Veneto è una delle regioni europee più industrializzate, con un peso della manifattura che sfiora il 30%. A fronte di questi dati, che fanno guardare al futuro con più speranza, non possiamo però dimenticare la perdurante disoccupazione e soprattutto la situazione della finanza pubblica. Il debito pubblico ha registrato durante i governi dei tecnici un aumento dal 120% al 133% del Pil e nel contempo le spending review hanno colpito quasi esclusivamente gli enti locali, senza intaccare le amministrazioni centrali e colpendo con manovre lineari le regioni più virtuose. La situazione della finanza pubblica è la vera zavorra che impedisce al sistema economico di decollare e di agganciare la crescita internazionale. Tutti i nostri sforzi devono essere quindi indirizzati ad un contenimento dei conti pubblici basato sui costi standard e sui costi ottimali». Produzione - Sotto il profilo dimensionale dinamica positiva per le grandi imprese (+2,4%) ma anche per le piccole (+1,8%) e medie (+1,4%), mentre resta stabile la situazione delle micro (-0,2%). Crescita significativa per i beni d’investimento (+2%) ed intermedi (+1,7%), meno marcata invece per i beni di consumo (+0,6%). Per quanto riguarda i settori le variazioni sono positive per tutti i comparti, in particolare per gomma e plastica (+2%), legno e mobile e metalli e prodotti in metallo (entrambi +1,9%). Permane un andamento negativo nel comparto del marmo, vetro, ceramica (-2,7%). Fatturato - Il fatturato totale ha evidenziato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+1,7%) e anche sul trimestre precedente con +5,7%. La miglior performance è ascrivibile alle piccole (+2,5%) e medie imprese (+2,3%), mentre le grandi e le micro hanno registrato una sostanziale stabilità. I settori con le crescite più significative sono stati il comparto carta e stampa (+3,7%) e quello delle macchine elettriche ed elettroniche (+3%), negativa invece la variazione per marmo, vetro e ceramica (-1,6%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile all’andamento delle vendite all’estero, che hanno messo a segno un +4,3% (+3,2% nel trimestre precedente) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Un andamento determinato, sotto il profilo dimensionale, dalle micro, piccole e medie (rispettivamente +6,1%, +5,3% e +5,2%). Segno meno invece per le grandi (-0,3%). A livello settoriale variazioni positive per tutti i comparti ad eccezione dei mezzi di trasporto (-1,3%). Inversione di marcia per il mercato domestico: il fatturato interno ha registrato infatti una variazione del +0,6% su base annua. Bene le piccole imprese (+1,6%), seguite dalle medie (+0,4%); valori negativi invece per micro (-0,7%) e grandi imprese (-0,2%). I settori col trend positivo più marcato sono stati i mezzi di trasporto (+3,6%), particolarmente negativa la variazione del comparto del marmo, vetro e ceramica (-3%). Ordinativi - Performance positiva (+1,7%) per gli ordinativi, in aumento di 1,2 punti percentuali rispetto allo scorso trimestre. A livello dimensionale la performance migliore è messa a segno dalle medie imprese (+3%), seguite da piccole (+2,2%). Rimane negativa la performance delle grandi (-0,8%) e delle micro imprese (-0,4%). Gli ordinativi dal mercato interno hanno evidenziato un aumento del +0,6% (-0,6% trimestre precedente), imputabile alle medie e piccole imprese (+1,4% e +1,3%) mentre, per i settori, i mezzi di trasporto e il legno e mobile segnano variazioni particolarmente positive (+2,3% e +2,1%). Rimangono positivi gli ordinativi esteri: +4,1%, in crescita di 1 punto percentuale rispetto allo scorso trimestre. Segno meno per mezzi di trasporto (-3,2%) e gomma e plastica (-2,8%). Occupazione - In linea con gli altri indicatori, l’occupazione registra una variazione del +0,8% su base annua (-0,8% trimestre precedente), che interessa principalmente le grandi imprese (+4,9%). Controcorrente le micro imprese con -2,5%. Sotto il profilo settoriale l’aumento più marcato si è registrato nell’alimentare (+9,3%), la diminuzione maggiore nel marmo, vetro, ceramica e nel legno-mobile (-2,2%). Previsioni - Incerte le previsioni degli imprenditori per i prossimi tre mesi: per la produzione il saldo è pari a -12,5 punti percentuali contro il -7,4 p.P. Nel trimestre precedente. Saldi analoghi per fatturato (-12 p.P. Contro il -5,1 p.P. Precedente) ed occupazione (-7,1 p.P. Contro -7,3 p.P. Precedente). Ancora positive le previsioni per ordini esteri: +5,9 p.P. (+4,7 p.P. Precedente). Il saldo peggiore ancora una volta per gli ordini interni: -17,3 p.P. Contro il -14,4 p.P. Precedente.  
   
   
VCO - MANIFATTURIERO, RISULTATI POSITIVI PER ORDINATIVI CON L´ESTERO  
 
Verbania, 20 febbraio 2014 - Nel quarto trimestre del 2013 si evidenziano ancora criticità per quanto riguarda l’andamento della produzione delle imprese manifatturiere nel Vco: -1% rispetto allo stesso trimestre del 2012. Stabile il fatturato. Registrano risultati positivi, superiori alla media regionale, gli ordinativi esteri (+3,4%), si confermano negativi gli ordinativi interni (-1,8%). In generale i risultati provinciali evidenziano performance meno positive rispetto alla media regionale, dove la produzione si attesta a +0,9% ed il fatturato a +1,8% rispetto al trimestre ottobre-dicembre 2012. Non migliorano le aspettative degli operatori economici. Saldi negativi per tutti gli indicatori, anche se 4 intervistati su 10 non si attendono un sostanziale cambiamento nella situazione congiunturale nella prima parte del 2014. E’ quanto emerge dall’analisi congiunturale relativa al periodo ottobre-dicembre 2013 realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con le Camere di commercio provinciali. Nel Vco, rispetto al quarto trimestre del 2012, eccezion fatta per il comparto chimico (+4,1%) tutti i settori registrano andamenti negativi per la produzione, anche se vi è un lieve aumento del grado di utilizzo della capacità produttiva (63%, era il 60% nel trimestre estivo), dato in linea alla media regionale (62%). Le industrie metalmeccaniche segnano risultati in linea alla media provinciale per quanto riguarda la produzione (-1%) ed il fatturato (-0,4%). Segnali positivi invece per ordinativi esteri (+3,4%) e relativo fatturato (+5%). Nel dettaglio: +10% per le industrie tessili e abbigliamento, +5,9% per il comparto metalmeccanico, +2,2% per le altre industrie manifatturiere. In controtendenza gli ordinativi esteri nel settore chimico (-0,9%). In calo gli ordinativi interni per tutti i settori. Aspettative degli operatori per il primo trimestre del 2014 Restano negative le aspettative degli operatori economici per i primi tre mesi del 2014 anche se 4 intervistati su 10 non si attendono sostanziali cambiamenti nella situazione congiunturale. La produzione industriale crescerà per il 10% degli intervistati, registrando un saldo tra ottimisti-pessimisti pari a -34%. Stimato in flessione anche il fatturato (-35%), gli ordinativi totali e quelli interni: rispettivamente -26% il saldo ottimisti-pessimisti per gli ordini totali, -29% per gli ordinativi interni, segnale del perdurare delle difficoltà negli ordini a livello nazionale. In calo anche gli ordinativi esteri, seppur con risultati meno critici, -15%.