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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Marzo 2014
FIRMA BIOMETRICA IN MOBILITÀ A PROVA DI PRIVACY IL GARANTE AUTORIZZA DUE NUOVI SISTEMI PER LA FIRMA DEI CLIENTI SUI TABLET DEI PROMOTORI FINANZIARI  
 
Roma, 10 marzo 2014 - Due banche potranno dotare i loro promotori finanziari di tablet in grado di analizzare i dati biometrici della firma apposta dai clienti che desiderano sottoscrivere contratti finanziari a distanza. Tutte le società coinvolte nell’abilitazione e nella gestione dei due sistemi dovranno però adottare particolari misure a tutela dei dati raccolti e dovranno comunque garantire ai clienti la possibilità di sottoscrivere i contratti anche attraverso modalità tradizionali. Il primo sistema, autorizzato dal Garante privacy a seguito di verifica preliminare, prevede che il promotore finanziario faccia firmare il cliente sul tablet a fini di riconoscimento. L’analisi delle caratteristiche “dinamiche” della firma apposta sul tablet (pressione, accelerazione e inclinazione) viene confrontata con i parametri già acquisiti da una società di certificazione: in caso di corrispondenza il cliente viene così autenticato e può sottoscrivere con un’apposita firma digitale il contratto proposto dall’operatore finanziario. Nel secondo sistema, invece, la firma (cosiddetta “grafometrica”) apposta sul tablet non serve per autenticarsi ma per sottoscrivere direttamente il documento attraverso modalità eventualmente riconducibili a una firma elettronica avanzata. Il contratto viene poi inviato e conservato in modalità cifrata da società incaricate della gestione documentale. In caso di contenzioso, e solo su specifica richiesta dell’autorità giudiziaria, questo sistema consente di utilizzare i dati biometrici raccolti per poter riprodurre in chiaro la firma di fronte a un perito grafologo che possa certificarne l’autenticità. Gli istituti di credito hanno sottolineato che l’utilizzo della firma biometrica consentirebbe di ridurre il rischio di frodi, in particolare quelle legate al furto di identità, di contenzioso rispetto all’eventuale disconoscimento della firma, nonché di snellire e velocizzare le operazioni effettuate per il tramite dei promotori finanziari. Il Garante, nell’autorizzare i due progetti, ha però richiesto l’adozione di particolari cautele a difesa dei dati biometrici degli utenti, anche in considerazione del fatto che parte del trattamento avverrà attraverso strumenti, tablet, che possono essere utilizzati “in mobilità”, al di fuori delle sedi degli istituti bancari. Le banche e le società fornitrici del servizio dovranno quindi proteggere anche i tablet utilizzati dai promotori finanziari, impedendo ad esempio che possano essere installati software non autorizzati o che vengano infettati da virus informatici. Il contenuto dei tablet dovrà poter essere completamente cancellato da remoto (“remote wiping”) nel caso in cui questi strumenti vengano manomessi, smarriti o rubati. L’autorità ha poi sottolineato che i dati biometrici dei clienti potranno essere utilizzati esclusivamente per le finalità connesse alla sottoscrizione dei contratti e che dovrà essere comunque prevista la possibilità di sottoscrivere i contratti con firma “tradizionale” su moduli cartacei. Il Garante, nell’autorizzare i due progetti, ha però richiesto l’adozione di particolari cautele a difesa dei dati biometrici degli utenti, anche in considerazione del fatto che parte del trattamento avverrà attraverso strumenti, tablet, che possono essere utilizzati “in mobilità”, al di fuori delle sedi degli istituti bancari. Le banche e le società fornitrici del servizio dovranno quindi proteggere anche i tablet utilizzati dai promotori finanziari, impedendo ad esempio che possano essere installati software non autorizzati o che vengano infettati da virus informatici. Il contenuto dei tablet dovrà poter essere completamente cancellato da remoto (“remote wiping”) nel caso in cui questi strumenti vengano manomessi, smarriti o rubati. L’autorità ha poi sottolineato che i dati biometrici dei clienti potranno essere utilizzati esclusivamente per le finalità connesse alla sottoscrizione dei contratti e che dovrà essere comunque prevista la possibilità di sottoscrivere i contratti con firma “tradizionale” su moduli cartacei.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: IL TRIBUNALE RIDUCE LE AMMENDE INFLITTE ALLA INNOLUX E ALLA LG DISPLAY PER LA LORO PARTECIPAZIONE ALL’INTESA SUL MERCATO DEGLI SCHERMI LCD  
 
Lussemburgo, 10 marzo 2014 - Con decisione dell’8 dicembre 2010, la Commissione ha inflitto ammende nella misura complessiva di 648 925 milioni di euro a sei produttori coreani e taiwanesi di schermi a cristalli liquidi (Lcd), ritenendoli responsabili di aver costituito un cartello per il periodo ottobre 2001 - febbraio 2006. Gli schermi Lcd sono i principali elementi degli schermi piatti utilizzati nei televisori e nei computer portatili compatti. Alla Innolux (Taiwan) e alla Lg Display (Corea) sono state inflitte le multe più ingenti, pari, rispettivamente, a 300 e a 215 milioni di euro. Le due società hanno proposto ricorso dinanzi al Tribunale al fine di ottenere l’annullamento della decisione della Commissione o, in mancanza, la riduzione delle ammende inflitte. Nell’odierna sentenza, il Tribunale respinge la maggior parte degli argomenti della Innolux e della Lg Display e conferma in sostanza la decisione della Commissione. Nondimeno, le ammende inflitte a ciascuna delle due società vengono leggermente ridotte. Per quanto riguarda la Innolux, il Tribunale dichiara che tale società aveva commesso errori quando aveva fornito alla Commissione taluni dati necessari per il calcolo del valore delle vendite pertinenti: infatti, vi aveva incluso le vendite relative a prodotti diversi dagli Lcd oggetto del cartello. La Commissione ha confermato dinanzi al Tribunale che tali prodotti non avrebbero dovuto essere inclusi nel calcolo. Detti errori derivano dal fatto che la Innolux non ha precisato le caratteristiche specifiche di taluni Lcd ai consulenti esterni specializzati che la stessa aveva scelto al fine di calcolare i dati da trasmettere alla Commissione. Ne deriva che il valore delle vendite utilizzato dalla Commissione per il calcolo delle ammende era troppo elevato. Di conseguenza, il Tribunale, nell’esercizio della sua competenza estesa al merito, dichiara che occorre calcolare l’importo dell’ammenda sulla base del valore delle vendite corretto al ribasso, nonostante la negligenza commessa dalla Innolux nel fornire dati errati alla Commissione. Infatti, tale negligenza non consente di affermare che la Innolux sia venuta meno al suo obbligo di collaborazione a un punto tale da doverne tener conto, a suo carico, nella fissazione dell’importo dell’ammenda. Applicando lo stesso metodo seguito dalla Commissione nella decisione, il nuovo importo dell’ammenda così stabilito ammonta a 288 milioni di euro, anziché 300. Per quanto riguarda la Lg Display, la Commissione è incorsa in un unico errore nella fissazione dell’ammenda, in quanto ha tenuto conto del mese di gennaio 2006 nel calcolo del valore medio delle vendite. Poiché la Commissione aveva concesso alla Lg, in base alla comunicazione sul trattamento favorevole [3], un’immunità parziale per il mese di gennaio 2006 poiché quest’ultima aveva fornito informazioni relative all’intesa, detto periodo avrebbe dovuto essere escluso da tutte le fasi del calcolo dell’importo dell’ammenda. Pertanto, escludendo il mese di gennaio 2006 non soltanto dal coefficiente relativo alla durata dell’infrazione, ma anche dal calcolo del valore medio delle vendite pertinenti, l’importo dell’ammenda inflitta alla Lg Display deve essere ridotto da 215 a 210 milioni di euro.  
   
   
ICT: SERRACCHIANI, KASPERSKY INTERESSATO AL PROGETTO "GO ON FVG"  
 
Trieste, 10 marzo 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato a Roma Eugene Kaspersky, esperto a livello mondiale di sicurezza informatica e amministratore delegato della Kaspersky Lab. Kaspersky, che già mantiene diversi rapporti e collaborazioni anche con pubbliche amministrazioni in Italia, presentando la sua società ha manifestato interesse per il progetto di formazione digitale ´´Go on Fvg´´. ´´Abbiamo concordato di organizzare un incontro tecnico per verificare la possibilità di una partecipazione di Kaspersky Lab al nostro progetto - ha riferito Serracchiani - anche alla luce dei diversi servizi che offre la società, al di là dell´Ict security, come per esempio la fornitura di tecnologie per l´e-commerce´´. Parlando quale rappresentante della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella Cabina di regia per l´attuazione dell´Agenda Digitale italiana, Serracchiani ha auspicato un pronto riavvio dell´azione del Governo in questo campo e ha sottolineato ´´l´importanza di creare le condizioni dell´educazione digitale per permettere il più largo accesso alle nuove tecnologie´´.  
   
   
MICROELETTRONICA, MISE: TAVOLI STRATEGIE SVILUPPO SETTORE  
 
Roma, 10 marzo 2014 - Si sono svolte il 7 marzo  presso il Ministero dello Sviluppo Economico la seconda riunione del 2014 del Tavolo sulla microelettronica e la prima riunione del Tavolo sul settore specifico dei componenti elettronici cui hanno partecipato i rappresentanti delle Associazioni di categoria, delle Regioni e dei sindacati. Durante i due appuntamenti, finalizzati a individuare le politiche di sviluppo più urgenti e adeguate per i comparti interessati, sono stati affrontati i temi di coordinamento con le strategie europee di politica industriale e per la ricerca e sviluppo connesse anche ai Fondi strutturali e ai fondi tematici. I lavori del Tavolo sulla microelettronica proseguiranno con l’elaborazione di un documento strategico per il comparto mentre in materia di componenti elettronici si è discusso, principalmente, degli interventi per rafforzare la presenza delle Pmi del settore rispetto alla possibilità di accedere alle risorse europee attraverso l’accompagnamento alla realizzazione di reti di collaborazione e della necessità di maggiori controlli sulla qualità dei prodotti importati.  
   
   
MACEDONIA, LIBERALIZZATI I DOMINII INTERNET  
 
Skopje, 10 marzo 2014 - I cittadini macedoni saranno liberi di registrare i loro dominii internet con suffisso .Mk da qualsiasi computer. Finora l´unico possessore del dominio mk era il Macedonian Academic and Research Network (Marnet), ma da ora in poi sarà possibile ricorrere ai servizi delle otto compagnie abilitate (Vertuvio, Ultranet, Mk kost, Next Em, Tim Corporation, Process in, Marxum registry e Web global). A confermarlo è il ministro per la Società dell´informazione e l´Amministrazione Ivo Ivanovski. Attualmente in Macedonia sono registrati 36.000 dominii nazionali, ma la liberalizzazione porterà a prezzi più competitivi nel settore e di conseguenza una cospicua crescita.  
   
   
IL MODELLO DIGITALE TRENTINO RAGGIUNGE I BALCANI  
 
Trento, 10 marzo 2014 - Ricostruire pensando al futuro: è questa l’idea che viene da Mitrovica, capoluogo dell’omonimo distretto del Kosovo settentrionale con i suoi 307.500 abitanti. Una delegazione composta da rappresentanti istituzionale e da tecnici di Mitrovica sono a Trento per conoscere da vicino il progetto di sviluppo digitale del Trentino di Trentino Network. “Il progetto di infrastrutturazione in banda ultra larga della provincia di Trento – ha detto il sindaco Agim Bahtiri in visita a Trento - è per noi un esempio innovativo e all´avanguardia per far crescere la nostra città”. L’obiettivo generale che parte da Mitrovica, infatti, è quello di cablare il proprio territorio in fibra ottica per di garantirsi uno sviluppo in linea con l’orientamento dell’Agenda Digitale Europea 2020. È una best practice, quella del Trentino, da cui poter trarre esempio per la ricostruzione di una città che poco più di vent’anni fa era stata teatro una lunga guerra civile. “Siamo felici – ha risposto Paolo Simonetti, dirigente infrastrutture di Trentino Network – di poter proseguire sul cammino di collaborazione con il Kosovo da tempo avviato dalla Provincia di Trento e poter così mettere a disposizione di altri Paesi la nostra esperienza e le nostre competenze in tema di nuove tecnologie e sviluppo digitale”. Nel corso della visita la delegazione kosovara ha analizzato il modello di sviluppo della rete provinciale. Ha prestato particolare attenzione alla dorsale in banda ultra larga che copre l’intero territorio provinciale, consentendo le aree Wifi gratuite presenti in ogni comune del Trentino e la rete radio Winet. Per finire, è stato illustrato agli ospiti anche il progetto di adeguamento delle centrali telefoniche in fibra ottica, per portare la connessione a banda larga sino a 20 Megabit per secondo a tutti gli abitanti del territorio. I tecnici di Mitrovica hanno hanno poi considerato particolarmente interessanti gli innovativi servizi per la pubblica amministrazione realizzati da Trentino Network e messi a disposizione della nuova infrastruttura di rete. Si tratta della tecnologica Voip, che consente il trasporto della voce sulla rete dati, abbattendo così i costi delle telefonate all´interno della struttura organizzativa provinciale; dei servizi di videoconferenza recentemente integrati dall’innovativo sistema informatico e-works, che migliora la capacità di fare rete e i tempi di interazione tra i vari enti pubblici. Interesse hanno suscitato le dirette streaming di conferenze, di manifestazioni culturali e/o sportive come i Mondiali di Fiemme2013, o ancora l’Iptv (la televisione digitale) che, grazie a un sistema di produzione centralizzato in alta definizione, permette di diffondere flussi audio e video ai televisori sui quali si desidera trasmettere il segnale, per arrivare poi a tutti i servizi di connettività internet via cavo o wireless (senza fili) presenti sull’intero territorio provinciale. “Siamo rimasti positivamente impressionati dal progetto messo in atto dalla Provincia autonoma di Trento – ha concluso il sindaco di Mitrovica Agim Bahtiri - e lavoreremo per metterlo in atto anche nella nostra città”.  
   
   
TLC: AGGIORNATE ALCUNE REGOLE SULLA PROFILAZIONE LE SOCIETÀ POTRANNO ANALIZZARE PIÙ VELOCEMENTE DETERMINATE CATEGORIE DI DATI AGGREGATI. RESTANO INALTERATE LE GARANZIE PER GLI UTENTI  
 
Roma, 10 marzo 2014 - Il Garante per la privacy ha aggiornato le prescrizioni dirette alle società telefoniche che svolgono attività di profilazione, mantenendo inalterate le garanzie di riservatezza già fissate per gli utenti. L’odierno provvedimento generale, adottato a seguito di una richiesta di riesame di un operatore telefonico, modifica alla luce delle mutate condizioni del mercato delle comunicazioni alcune regole sul trattamento di dati in forma aggregata dettate dall’Autorità nel 2009 e precisate alle singole società con specifici provvedimenti. Il crescente ricorso allo strumento della “number portability”, che consente di cambiare anche in un giorno il fornitore del servizio, e la crescita dell’ “offerta dati”, legata alla sempre maggiore diffusione di smartphone e tablet, hanno comportato una maggiore capacità per i clienti di “inseguire” le offerte più vantaggiose. Per consentire agli operatori una più corretta e puntuale offerta alla clientela, il Garante ha quindi permesso di ridurre, dal periodo di un mese a quello di due giorni, il tempo di analisi di alcuni tipi di dati trattati in forma aggregata: il volume di minuti in traffico originato o terminato (in minuti o byte); il numero di ricariche (distinto per canale di acquisto: on line, bancomat, carte prepagate); il totale delle ricariche. Le società dovranno comunque escludere dall’esame i dati riferibili ad un solo evento di comunicazione effettuato da un singolo utente. Restano inoltre inalterate le garanzie già fissate a tutela dei clienti, che prevedono, tra l’altro, l’impiego di sistemi informatici dedicati alla profilazione separati da quelli utilizzati per altre finalità (ad es. Fatturazione e marketing) e l’adozione di rigorose misure di protezione per l’accesso ai dati, con procedure di autenticazione individuali e profili differenziati rispetto a quelli richiesti per l’accesso ad altri sistemi aziendali. Il provvedimento generale del Garante è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.  
   
   
TELERILEVAMENTO, I PRIMI DATI. CAMPANIA: COLLABORAZIONE CON CAPITANERIE DI PORTO STA PRODUCENDO RISULTATI IMPORTANTI  
 
Napoli, 10 marzo 2014 - Sono quattro, complessivamente, le missioni di volo sul territorio regionale realizzate dalla Guardia Costiera nell’ambito delle attività di telerilevamento aereo realizzate in virtù dell’accordo di collaborazione tra l’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania e il Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Le missioni hanno interessato: 1) il Litorale Domitio-flegreo (Comune di Castel Volturno) e le aree territoriali interne corrispondenti all’area ad est del Lago di Patria (Comuni di Giugliano e di Villa Literno) ed all’area a nord del Vulcano Solfatara (Comune di Pozzuoli). Nel corso dell´intervento sono state individuate circa 28 anomalie in corpi idrici e suolo, su cui sono in corso rilevamenti e verifiche, ed alcuni target critici, in corso di classificazione per le necessarie verifiche al suolo, con priorità all´area a nord del Lago Patria su cui è presente una condizione di coincidenza tra anomalie termiche ed anomalia magnetica. Le recenti analisi a terra in tale sito, per il prelievo di campioni d’acqua e di suolo, non hanno evidenziato condizioni di pericolo per la salute umana ma solo condizioni di degrado ambientale dei corpi idrici per sversamento di reflui zootecnici. 2) la Solofrana. Qui il rilevamento termico ha identificato una dozzina di condizioni di anomalia presenti in acqua, attualmente sottoposte ad una prima verifica dalla Capitaneria di Porto di Castellamare di Stabia. 3) L´area compresa tra i comuni di Casal di Principe, Villa di Briano, Borgo San Lorenzo, San Cipriano d’Aversa, Villa Literno e zone limitrofe, dove sono state individuate alcune anomalie termiche, in corso di interpretazione e di successiva classificazione per le necessarie verifiche al suolo. 4) Il sistema fluviale del Sarno, dove è stato effettuato un rilievo del corso d’acqua e dei territori urbani ed agricoli prossimi agli argini in modalità multispettrale. Altre missioni di volo sono in corso di pianificazione per i rilevamenti sui principali corsi d’acqua (torrente Cavaiola, Calore beneventano, Fiume Volturno, e così via) e per aumentare le attività conoscitive a supporto dell’emergenza Terra dei Fuochi, per realizzare interventi mirati su territori in cui sono presenti evidenze o potenziali condizioni di criticità ambientale per abbandono, interramento o smaltimento di rifiuti. Nei prossimi giorni, l’indagine interesserà prioritariamente le seguenti unità territoriali: aste fluviali dei principali bacini idrografici (Volturno e Regi Lagni, Sarno e canali affluenti, Sele e principali dreni agricoli, etc.); litorale del golfo di Gaeta; litorale del golfo di Pozzuoli; litorale del golfo di Napoli; litorale del golfo di Salerno; litorale del golfo di Sapri. "Prosegue - sottolinea l’assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano - l´attività della Giunta a tutela dell´ambiente e dell´ecosistema. "La collaborazione in atto con il Comando delle Capitanerie sta producendo risultati importanti, che ci consentiranno di avere una mappatura organica delle criticità territoriali esistenti, e di poter avviare le necessarie operazioni di bonifica degli spazi inquinati", conclude Romano.  
   
   
SIA: APPROVATO BILANCIO 2013 NEL TERZO ANNO DI ATTUAZIONE DEL PIANO STRATEGICO: RICAVI +6,7% UTILE NETTO +8,5% MARGINE OPERATIVO +18,2% ROE AL 22%  
 
Milano, 10 marzo 2014 – Il Consiglio di Amministrazione di Sia, riunitosi sotto la presidenza di Carlo Tresoldi, ha approvato il Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2013. I risultati conseguiti da Sia sono in ulteriore miglioramento rispetto a quelli dell’esercizio precedente, che già aveva mostrato un andamento fortemente positivo. Tutti i target di ricavi e redditività del Piano Strategico 2011-13 sono stati ampiamente superati. Altri importanti obiettivi raggiunti sono stati l’incremento delle quote di mercato in Italia e in Europa e la riduzione dei costi operativi. “I risultati del 2013 hanno confermato che stiamo lavorando nel modo giusto e il piano triennale si chiude con numeri che testimoniano l’accresciuta capacità di competere anche a livello internazionale. Il Piano Industriale 2014-2016 ci vedrà impegnati nella crescita in un settore ad elevata tecnologia sempre più complesso e delicato, dove lo sviluppo è fondato sull’affidabilità e la sicurezza dei servizi resi” ha dichiarato Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di Sia. Il posizionamento del Gruppo Sia Nel corso del 2013, il Gruppo Sia ha confermato il proprio posizionamento di operatore leader nella fornitura di servizi tecnologici ad alta affidabilità per Banche, Imprese, Pubbliche Amministrazioni, Istituzioni Centrali e Intermediari finanziari, nelle aree dei pagamenti, monetica, connettività e mercati dei capitali. La copertura geografica dei servizi erogati dal Gruppo Sia si estende attualmente a circa 40 paesi in Europa, Medio Oriente, Africa e Sudamerica. In particolare nel 2013, il Gruppo ha conquistato un ruolo di primo piano nell’Area Unica dei Pagamenti in Euro in occasione del processo di migrazione agli standard Sepa. Sul fronte dell’innovazione, Sia ha progettato e realizzato per prima in Europa un hub interoperabile per i pagamenti con cellulari dotati di tecnologia Nfc e ha condotto diversi progetti pilota di mobile payment con banche e operatori telefonici italiani. Nel corso dell’esercizio è stato sottoscritto il contratto per la cessione del pacchetto di maggioranza di Sia dalle principali banche socie ad un consorzio formato dal Fondo Strategico Italiano (Fsi), F2i Sgr e Orizzonte Sgr. In totale il consorzio rileverà il 59,3% del capitale della società da Intesa San Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena e Banca Nazionale del Lavoro; le prime due rimarranno azioniste con una quota complessiva dell’8%. Il perfezionamento dell’accordo è previsto nel primo semestre 2014, dopo le autorizzazioni di Banca d’Italia e dell’autorità Antitrust. L’operazione, pienamente in linea con la strategia di sviluppo di Sia, garantisce alla società le risorse necessarie per cogliere tutte le future opportunità di crescita. Principali dati economico-finanziari della Capogruppo e consolidati I risultati ottenuti da Sia Spa nel 2013 mostrano un sensibile miglioramento del margine operativo, dell’utile netto e dei ricavi rispetto all’esercizio precedente. In dettaglio, cresce il margine operativo che raggiunge i 66,8 milioni di euro con un incremento di oltre 10 milioni di euro (+18,2%). Anche il risultato netto d’esercizio aumenta con un utile di 46,8 milioni di euro, in rialzo di 3,7 milioni di euro (+8,5%) rispetto al 2012. Il totale dei ricavi è salito a 314,7 milioni di euro con una crescita di quasi 20 milioni di euro (+6,7%). I costi della produzione sono pari a circa 260 milioni di euro superiori di circa 12 milioni di euro (+5,2%) rispetto al precedente esercizio. A livello consolidato, il 2013 evidenzia un aumento dell’utile netto a 48,8 milioni di euro, in crescita di 7,5 milioni di euro (+18,3%). Sale anche il margine operativo pari a 75 milioni di euro con un incremento di 10,3 milioni di euro (+15,9%). L’ebitda di Gruppo è a 106,5 milioni di euro rispetto ai 94,4 milioni di euro del 2012 (+12,8%). Le performance del Gruppo Sia mostrano inoltre l’aumento del valore della produzione – pari a 395,6 milioni di euro in progresso di 36,3 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente (+10,1%) - e dei ricavi che raggiungono i 380,3 milioni di euro con un miglioramento di 32 milioni di euro (+9,2%). I costi della produzione si attestano a 320,6 milioni di euro con 26 milioni di euro in più (+8,8%) rispetto al 2012. Distribuzione del dividendo Grazie ai risultati conseguiti nel 2013 con un utile d’esercizio pari a 46,8 milioni di euro e utilizzando gli utili portati a nuovo, il Cda proporrà agli azionisti la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 27,19 milioni di euro corrispondenti a 0,16 euro per azione e di un dividendo straordinario pari a 73,07 milioni di euro corrispondenti a 0,43 euro per azione. La distribuzione del dividendo straordinario è condizionata al perfezionamento dei contratti di cessione del pacchetto di maggioranza di Sia da parte dei quattro principali gruppi bancari azionisti a Fondo Strategico Italiano (Fsi), F2i Sgr e Orizzonte Sgr. Andamento del business Nel 2013 il Gruppo ha gestito complessivamente 4,9 miliardi di pagamenti (+28% rispetto al 2012) di cui 2,7 miliardi effettuati con carte (+8,9%) e 2,2 miliardi relativi a bonifici e incassi (+62%). Sui mercati finanziari il numero delle transazioni di trading e post-trading è salito a 28,6 miliardi dai 22,9 miliardi del 2012, con un incremento del 24,8%. Sia ha gestito un traffico di rete pari a 293,3 terabyte in aumento del 36,3% rispetto al 2013, con una totale disponibilità dell’infrastruttura e livelli di servizio del 100% su base annua. Financial Institutions Nel corso del 2013, i servizi di pagamento gestiti dal Gruppo per Banche e Istituzioni finanziarie hanno mostrato incrementi significativi per numero di transazioni e controvalore complessivo scambiato. Nell’ambito dei servizi di monetica, il Gruppo Sia si conferma come l’unico processor in Europa in grado di gestire centralmente su un’unica infrastruttura tecnologica 63 milioni di carte di pagamento con brand nazionali e internazionali e quasi 960.000 esercenti (saliti del 7,5%), erogando servizi di issuing ed acquiring in 15 paesi. Per effetto della migrazione Sepa, l’andamento dei volumi sui canali di incasso e pagamento domestici ha evidenziato nel 2013 una considerevole diminuzione dei bonifici (-13,4% rispetto al 2012) e un incremento degli incassi commerciali (+2% circa rispetto al 2012). Prosegue il calo dei volumi degli assegni (-10% circa rispetto al 2012) che conferma il trend di sostituzione riscontrato negli ultimi anni a vantaggio dei pagamenti elettronici. Nel corso del 2013, Sia ha lanciato numerose sperimentazioni nell’ambito dei mobile payments tramite tecnologia Nfc (Near Field Communicaton) che hanno coinvolto cinque istituzioni finanziarie e tre operatori telefonici nazionali. I progetti pilota sono stati attivati sull’hub di Sia, una piattaforma tecnologica “aperta” che permette la virtualizzazione di una carta di pagamento sulla Sim del cellulare - con piena interoperabilità tra banche e telco – e rappresenta un’innovazione unica nel panorama europeo. Il roll-out commerciale del servizio in Italia è previsto durante il primo semestre del 2014. Sul fronte dei pagamenti mobili da remoto, Sia sta realizzando un wallet per il pagamento di transazioni di e-commerce ed m-commerce che include anche pagamenti “person-to-person” e self-service (ricariche cellulari e prepagate, bollettini, etc.). Nell’area degli e-payments, Sia ha contribuito attivamente all’avvio dell’iniziativa Mybank di Eba Clearing a livello paneuropeo, avvenuta nel marzo 2013, che consente di effettuare acquisti online tramite il proprio home-banking. La società ha inoltre arricchito la sua suite di accesso a Mybank per banche ed esercenti con l’E-mandate, il nuovo servizio di autorizzazione online dei mandati di addebito diretto Sepa che sarà lanciato da Eba Clearing nella prima metà del 2014. E’ stato anche messo in produzione il nuovo servizio di directory centralizzato. Central Payment Institutions Nel 2013 il Gruppo Sia ha perseguito l’obiettivo di internazionalizzazione consolidando il posizionamento presso le banche centrali e le Ach (Automated Clearing House), anche attraverso la partenza di iniziative progettuali e commerciali in nuove aree geografiche. In particolare, la piattaforma tecnologica pan-europea Step2 gestita da Sia per conto di Eba Clearing, cui sono collegate oltre 4.700 istituzioni finanziarie, ha fatto registrare una notevole crescita in termini di volumi transati dovuti all’avvicinarsi della scadenza per il completamento della migrazione Sepa. Da segnalare, in particolare, nel 2013 gli oltre 1,6 miliardi di pagamenti, con un incremento rispetto al 2012 pari al 113% e con un picco massimo giornaliero superiore ai 67 milioni di operazioni raggiunto a fine dicembre di cui oltre 50 milioni di incassi e 17 milioni di bonifici. Al fine di garantire la massima affidabilità e la business continuity della piattaforma pan-europea, è stato allestito un terzo polo di Disaster Recovery situato ad oltre 400 km di distanza dai due siti primario e secondario gestiti da Sia. Grazie a questo investimento la piattaforma Step2 di Eba Clearing è oggi pienamente compliant con i principi Cpss-iosco (Principles for Financial Market Infrastructures). Per quanto riguarda i progetti per le banche centrali e le soluzioni della controllata Perago, nel 2013 è stato completato il progetto per la Banca Centrale del Sud Sudan relativo all’implementazione del sistema di gestione titoli, mentre per la Banque du Liban si è proseguito con il progetto di implementazione dei sistemi di clearing e di Government Payments. Capital Markets Nell’area dei Capital Markets, il posizionamento internazionale del Gruppo Sia si è ulteriormente rafforzato con la realizzazione di nuovi progetti ed attività di sviluppo per il Gruppo London Stock Exchange, del quale Sia si conferma essere uno dei principali partner tecnologici per le piattaforme di servizio di fixed income trading (Mts) e post-trading (Monte Titoli). L’anno scorso sui mercati finanziari sono state gestite complessivamente 28,6 miliardi di transazioni, in aumento del 24,8% rispetto al 2012. In dettaglio, la piattaforma per Mts ha raggiunto volumi complessivi pari a circa 28,3 miliardi di transazioni, in crescita del 25% rispetto al 2012, mentre quella di Monte Titoli ha gestito oltre 0,3 miliardi di transazioni (+3%). E’ proseguita inoltre l’evoluzione della tecnologia proprietaria di compliance Sia-eagle Surveillance (già attiva in Brasile presso Cvm, la Commissão de Valores Mobiliáros) con nuovi moduli di monitoraggio real-time per Autorità di Vigilanza al fine di indirizzare i bisogni emergenti dalle nuove disposizioni normative europee ed internazionali con particolare attenzione al monitoraggio dell’high-frequency trading. Complessivamente sono oltre 100 gli intermediari finanziari dislocati in 18 paesi che usano i sistemi di compliance e sorveglianza di Sia. Nel corso del 2013, Sia ha anche proseguito il suo percorso di crescita internazionale in ambito post-trading attraverso un middleware di accesso all’infrastruttura tecnologica Target2-securities (T2s) per depositari centrali e global custodian denominato “T2s Smart Integrator Advanced” - selezionato da Monte Titoli come soluzione per collegarsi alla nuova piattaforma unica europea per il regolamento delle transazioni in titoli domestiche e cross-border che sarà operativa da giugno 2015 a cui si aggiunge un servizio innovativo di collateral management, “Sia-cms”, studiato appositamente per banche centrali e depositari centrali. Corporate & Public Administration Nel corso del 2013, Il Gruppo Sia ha sviluppato nuovi servizi per il mondo delle Corporate e della Pubblica Amministrazione che hanno consentito l’acquisizione di nuove importanti referenze nel settore delle utilities, assicurativo, automobilistico e tra le Payment Institution. I servizi di pagamento per le Imprese hanno registrato un aumento complessivo del 18,4% grazie in particolare all’affermazione dell’infrastruttura Multinetwork (+62,4) che consente alle grandi aziende la gestione centralizzata dei rapporti di tesoreria. Da segnalare anche la crescita costante del servizio Fastpay (+10%) e dei servizi di domiciliazione elettronica per utilities e operatori telefonici (+4,3%). Crescono i volumi dei pagamenti multicanale (+10,6%) che permettono di pagare bollette, bollettini, tributi e abbonamenti trasporti presso i circa 190.000 esercizi commerciali, Gdo, terminali Atm e home-banking. Cresce del 16,3% anche il numero di terminali Pos gestiti, circa 50.000, nell’ambito dei settori telecomunicazioni, petrolifero, assicurativo e nel segmento dei buoni elettronici per la ristorazione. Per il settore petrolifero sono stati sviluppati nuovi strumenti di marketing come buoni carburante elettronici e sistemi loyalty. Nell’ambito delle soluzioni per la Pubblica Amministrazione, da sottolineare l’accordo siglato da Sia con Telecom Italia e le aziende di trasporto pubblico Tper Trasporto Passeggeri Emilia-romagna, Anm Napoli, Start Romagna per sviluppare e sperimentare una piattaforma di mobile ticketing che consente di acquistare e vidimare il biglietto tramite smartphone. Il progetto prende avvio dalle indicazioni contenute nell’Agenda Digitale che prevedono la diffusione di sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili a livello nazionale. L’infrastruttura tecnologica realizzata dal Gruppo Sia e Telecom Italia è aperta a tutte le aziende di trasporto pubblico locale e operatori mobili. Per quanto riguarda la Pa Centrale, Sia si é aggiudicata due nuove commesse dal Ministero dell’Interno nell’ambito dei progetti di dematerializzazione dei procedimenti amministrativi di competenza delle Prefetture. Network Services Riguardo la rete Sianet, l’infrastruttura tecnologica a banda larga multi servizi, è in considerevole aumento (+36%) il traffico complessivo di dati trasportati ed è raddoppiata la disponibilità di banda installata (da 42 a 84 Gbps). E’ stato potenziato il “Financial-ring” che consente agli intermediari finanziari di accedere, attraverso un’unica infrastruttura di rete, ai mercati borsistici internazionali utilizzando gli hub di Milano e Londra cui si sono aggiunti nel 2013 anche i due nodi di Francoforte e New York. Attualmente sono collegate 20 trading venue operanti in Europa e Stati Uniti. Il Financial Ring si è confermato anche come network di riferimento internazionale per i mercati Fixed Income in quanto consente l’accesso con i massimi livelli di performance e sicurezza a tutte le piazze finanziarie tramite un’unica connessione di rete. E’ cresciuto del 12,7% il numero dei nodi attivi a livello europeo passati da 142 a 160 che rappresentano il 28% degli impianti con elevata capacità e bassa latenza installati (a fine 2013 il totale complessivo dei nodi ammontava a 580). Per il quarto anno consecutivo il livello di servizio dei network services ha fatto registrare il 100% assicurando così la piena disponibilità dell’infrastruttura per 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, a supporto dell’erogazione dei servizi di Sia. Da segnalare nel corso del 2013 l’assegnazione a Sia, in partnership con Colt, del bando di gara indetto dalla Deutsche Bundesbank, che ha operato anche per conto di Banca d’Italia, Banque de France e Banco de España, per realizzare 4-Centralbank-network (4Cbnet): si tratta dell’infrastruttura di rete che collegherà le quattro banche centrali incaricate di gestire la piattaforma unica dell’Eurosistema per il regolamento dei pagamenti d’importo rilevante (Target2) e delle transazioni in titoli (Target2-securities - T2s). Attraverso questo backbone ad alta velocità viene garantita la continuità dei flussi informativi delle quattro banche centrali preservandone integrità e riservatezza. Sia ha ulteriormente rafforzato il ruolo di primario provider a livello internazionale di servizi di rete ad alta affidabilità per il settore bancario e finanziario grazie anche alla vittoria del bando di gara con Colt per collegare Monte Titoli a T2s, la nuova piattaforma unica europea per il regolamento delle transazioni in titoli domestiche e cross-border la cui partenza è prevista per giugno 2015. Per sostenere la crescita e l’espansione nei mercati delle carte e dei nuovi servizi di connettività ad alto valore aggiunto, Sia ha inoltre acquisito il 51% del capitale di Emmecom, società italiana attiva nel settore delle reti di telecomunicazioni fisse, mobili e satellitari. Grazie ad Emmecom, Sia consolida l’offerta di Gruppo in ambito carte e realizzerà un’unica infrastruttura tecnologica integrata per gestire pagamenti Pos in multicanalità (dial up, Gprs, Ip, Nfc), semplificando il collegamento tra esercenti e banche. Sia lancerà inoltre nuove soluzioni di rete per il monitoraggio remoto basate sulla tecnologia M2m (“machine to machine”) che consente a dispositivi diversi - come sensori, sonde, telecamere etc. – di essere controllati a distanza e di inviare in automatico segnali di stato a centrali di raccolta e gestione delle informazioni.  
   
   
LOMBARDIA.STMICROELECTRONICS:L´ASSESSORE: DISPONIBILI A PERCORSO CONDIVISO PER SVILUPPO  
 
Milano, 10 marzo 2014 - "Ho incontrato il presidente e amministratore delegato della Stmicroelectronics, l´ingegner Pietro Palella, che mi ha illustrato l´interessante realtà aziendale e le possibili prospettive future che interessano il nostro territorio. Ho manifestato la mia disponibilità e quella del mio Assessorato a condividere un percorso, che possa avere ricadute positive in termini di sviluppo per la nostra regione". E´ quanto afferma l´Assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini  
   
   
STUDENTI DI GUBBIO A “LEZIONE D’IMPRESA”  
 
Perugia, 10 marzo 2014 - esperienza impresa scuola “Conoscere e capire l’impresa” come materia di insegnamento nelle scuole superiori: si può fare. Nell’ambito di un progetto finalizzato alla divulgazione della cultura d’impresa ruolo in cui la Camera di Commercio di Perugia si distingue, il Comitato per l’Imprenditorialità Femminile e il Comitato Giovani Imprenditori della stessa Camera hanno organizzato a Gubbio una “Lezione d’Impresa” per le classi Iv e V dell’Its. Nel ruolo di “Docenti d’Impresa” gli imprenditori Cinzia Bugiantelli, e Gabriele Galatioto. Cinzia Bugiantelli, vice presidente del Comitato per l’Imprenditorialità Femminile (Cif) della Camera di Perugia nonché Presidente regionale dell’Unione Autoriparatori Cna, ha esordito ponendo ai ragazzi un quesito di “genere” legato al settore in cui operano le aziende guidate dai due imprenditori docenti. La prima, l’azienda rosa governata da Cinzia Bugiantelli è la Ora Srl di Perugia, una officina meccanica altamente specializzata, appartenente a un comparto tradizionalmente “maschile”, mentre, al contrario, la Galassia Srl (Brand Pashmere) del tessile abbigliamento di altissima qualità e artigianalità, dove spesso la presenza femminile è preponderante, è condotta da Gabriele Galatioto, a dimostrazione di una sempre più accentuata trasversalità di ruoli. Galatioto, inoltre, fa parte della Rete di imprese “Italian Luxury Fashion”, promossa dalla Cna. Questo “strano” connubio ha interessato gli studenti, che hanno così compreso come a livello imprenditoriale conta la competenza e non il sesso: devono cadere i pregiudizi, nella consapevolezza che non esiste frontiera che non possa essere esplorata e conquistata. I due imprenditori hanno tenuto a sottolineare il ruolo sociale dell’impresa, con particolare riguardo a quella di piccola e media dimensione che caratterizza il tessuto imprenditoriale nazionale ed umbro, la quale ridistribuisce ricchezza sul territorio, tutela e presidia l’ambiente, crea posti di lavoro, fa conoscere le nostre eccellenze all’estero. Ma hanno anche voluto trasferire ai ragazzi il valore fondante della passione per il lavoro. In particolare, Cinzia Bugiantelli ha raccomandato agli studenti di puntare sempre sulla conoscenza, la serietà, l’istruzione, cercando di essere sempre costantemente formati, informati ed aggiornati su tutto ciò che riguarda il proprio settore di lavoro, al di là che si rivesta il ruolo di imprenditore o di lavoratore, perché solo così si ha qualche chance di distinguersi sul mercato. Gabriele Galatioto, imprenditore e portavoce del Comitato Giovani Imprenditori della Camera di Commercio di Perugia, ha presentato ai ragazzi tre “pillole per il successo”: 1) Creatività. Il genio italiano è caratterizzato dalla creatività e dalla bellezza “se riusciamo a tradurlo nel nostro lavoro – ha detto - nessuno può competere con noi; 2) Perseveranza. Non fermarsi mai di fronte agli ostacoli, fare tesoro dei propri errori per migliorarsi; 3) Extramile. Dare sempre il massimo, dare valore aggiunto al proprio lavoro, con umiltà, voglia di imparare e spirito di sacrificio. Maria Letizia Margiotta, infine, in rappresentanza della segreteria di entrambi i Comitati e come referente del servizio di primo orientamento alla creazione di impresa della Camera di Commercio di Perugia, ha illustrato ai ragazzi i primi passi da compiere per mettersi in proprio e il ruolo della Camera di Commercio e delle associazioni di categoria nell’accompagnare i giovani nello start up imprenditoriale.  
   
   
LOMBARDIA. ISCRIZIONI SCUOLA: AUMENTO DOMANDE CFP E IEFP CON DOTI REGIONE CONFERMA IMPEGNO PER FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ  
 
Milano, 10 marzo 2014 - "L´aumento delle iscrizioni per i Centri di formazione e istruzione professionale testimonia come in Lombardia questi percorsi formativi siano a tutti gli effetti la ´seconda gamba dell´istruzione´ e premino la nostra offerta, sempre più qualificata". Lo ha detto l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, commentando i dati relativi alle iscrizioni al secondo ciclo di istruzione per l´anno scolastico 2014/2015 in Lombardia. Cosa Hanno Scelto Gli Studenti - E´ 94.351 il numero degli studenti iscritti. In particolare 39.303 (41,65 per cento) hanno scelto le diverse tipologie di licei, 28.451 (30,15 per cento) gli istituti tecnici, 12.246 (12,98 per cento) gli istituti professionali. Gli Iefp si sono attestati con 14.351 iscritti, pari al 15,21 per cento, al primo posto nella scelta del professionale. Efficaci Percorsi Alternativi A Quelli Statali - "La lungimiranza delle politiche regionali nei settori dell´istruzione e della formazione - ha detto con soddisfazione l´assessore Aprea - si traduce nella capacità di investimenti mirati a favorire percorsi alternativi a quelli ´statali´, capaci di rispondere in modo adeguato alle necessità del tessuto economico lombardo e di rappresentare un efficace contrasto alla dispersione scolastica, come certificato anche dalla Commissione europea nei documenti relativi alla nuova programmazione comunitaria". "Rispetto al precedente anno scolastico-formativo, quindi, gli iscritti per il 2014/2015 presso i Centri di formazione accreditati lombardi sono stabili - ha precisato l´assessore Aprea -, con una tendenza in lieve aumento in quasi tutti i settori professionali previsti dall´offerta formativa Lombarda. Al 28 febbraio 2014, il dato complessivo segna un più 600 rispetto ai 13755 iscritti del 2013/2014". Regione Investe Su Istruzione E Formazione Professionale - Anche per il prossimo anno scolastico 2014/2015 Regione Lombardia ha confermato il suo impegno e sostegno al consolidamento dei percorsi regionali di istruzione e formazione professionale, con un´attenzione particolare verso la capacità di innovazione dell´offerta da parte degli enti di formazione professionale. Le Doti - "Con la delibera dello scorso 31 gennaio - ha sottolineato Aprea - sono state messe a disposizione 12.600 doti, per garantire agli studenti lombardi che iniziano il primo anno un contesto di apprendimento valido ed efficace per il loro futuro. In questo stesso provvedimento è stato rivisto il nuovo ´modello Dote´ in relazione alla componente buono scuola per le scuole paritarie e di componente per l´acquisto dei libri di testo e dotazioni tecnologiche". Monitoraggio - La delibera approvata dalla Giunta regionale introduce un modello sperimentale: per verificarne l´efficacia è prevista un´apposita attività di monitoraggio che analizza, da un lato, gli impatti relativi ai criteri di accesso alla politica del buono scuola nell´ottica di continuare a favorire costantemente la pluralità educativa, e, dall´altro, l´assegnazione delle Doti nel sistema di Iefp, con lo scopo di misurare gli impatti e valutarne eventuali correttivi, in relazione ai criteri di distribuzione delle doti per ente. Sostegno A Famiglie In Difficoltà - "Allo stesso modo - ha continuato l´assessore Aprea - appare utile effettuare una valutazione dell´andamento della politica di sostegno alle famiglie più in difficoltà per l´acquisto dei libri di testo, per poter eventualmente prevedere modalità diverse in grado di raggiungere il maggior numero di beneficiari in un contesto di riduzione delle risorse statali dedicate". Ecco il riepilogo dei dati sulle iscrizioni presso i Cfp di Regione Lombardia secondo gli indirizzi formativi: operatore del benessere 3547, operatore della ristorazione 2829 , operatore alla riparazione di veicoli a motore 1591, operatore della trasformazione agroalimentare 1327, operatore elettrico 1003, operatore meccanico 714, operatore amministrativo segretariale 640, operatore grafico 613, operatore agricolo 393 , operatore ai servizi di vendita 267, operatore di impianti termoidraulici 269, operatore del legno 221, operatore elettronico 213, operatore delle lavorazioni artistiche225, operatore edile 125, operatore dell´abbigliamento 172, operatore dei sistemi e dei servizi logistici 45, tecnico servizi animazione turistico sportiva-tempo libero 67 , operatore ai servizi di promozione e accoglienza88, operatore delle produzioni chimiche2, Totale 14.351. La suddivisione delle domande pervenute, rispetto alle province lombarde, vedono una distribuzione che concentra un maggior numero di iscritti nelle province di Milano, Bergamo e Brescia anche per ragioni di dimensione: Milano, 3608 - Bergamo, 2238 - Brescia, 2225 - Varese, 1304 - Monza e Brianza, 1252 - Como, 1095 - Pavia, 637 - Mantova, 607 - Lecco, 490 - Cremona, 468 - Lodi, 265 - Sondrio, 166.  
   
   
SCUOLA: SAITTA A RENZI “SERVONO INTERVENTI ANCHE PER LE SUPERIORI” “PIÙ DI 250 PROGETTI PER SCUOLE SUPERIORI PRONTI E CANTIERABILI: PARTIAMO DA QUESTI”  
 
 Firenze, 10 febbraio 2014 - “Alle Province non è arrivata nessuna mail dal Presidente del Consiglio che chiede di presentare progetti per le scuole superiori, ma siamo certi che Renzi non consideri cittadini di serie B i 2 milioni e 500 mila ragazzi che studiano nelle nostre 5.000 scuole”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, Antonio Saitta, aggiungendo che “certamente è stata solo una dimenticanza, perciò noi Province ci siamo permesse di compilare un primo elenco di interventi di messa in sicurezza immediatamente cantierabili: sono gli oltre 250 progetti che le Province hanno presentato ai bandi regionali per il Decreto del Fare e che non hanno ricevuto finanziamenti perché i soldi a disposizione erano troppo pochi. Ce ne sono già inseriti nelle graduatorie di tutte le regioni: 45 in Lombardia per più di 27 milioni di euro, 30 in Veneto per oltre 7 milioni 396 mila euro, 40 nel Lazio per oltre 14 milioni 954 mila euro; 32 in Sicilia per oltre 16 milioni di euro e 23 in Piemonte per più di 4 milioni 985 mila euro; e questo solo citando i numeri più consistenti. Tra l’altro le Province hanno dato prova di avere davvero grandi professionalità tecniche, visto che, da un monitoraggio che abbiamo effettuato oggi, ci risulta che il 98% degli interventi finanziati dal Decreto del Fare sono già stati appaltati. Anche in questo caso, lo vogliamo sottolineare, la salute dei ragazzi e dei professori è stata considerata meno importante, visto che su 150 milioni a disposizione solo 19 sono stati assegnati alle scuole superiori, e che di oltre 550 progetti presentati dalle Province, solo 51 sono stati ammessi a finanziamento”.  
   
   
PRESENTATO A ROSARNO IL PRIMO POLO TECNICO PROFESSIONALE DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 10 marzo 2014 - L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri è intervenuto in videoconferenza alla presentazione del primo Polo tecnico professionale della Calabria: l´Istituto Piriadi Rosarno, capofila del Polo agroalimentare e dieta mediterranea e diretto da Maria Rosaria Russo, “I giovani calabresi - afferma Caligiuri - hanno da adesso ancora maggiori opportunità formative legate allo sviluppo economico della regione. Questo conferma con i fatti e i risultati la centralità della scuola nell´azione del Governo guidato da Giuseppe Scopelliti”. I partners coinvolti nel progetto sono 38, tra questi l´Università Mediterranea di Reggio Calabria, l´Università per Stranieri Dante Alighieri di Reggio Calabria, l´Accademia della Dieta Mediterranea di Nicotera, la Coldiretti della Calabria, le aziende agricole Nesci (bergamotto) e Cannata (olio di oliva). Il Polo produrrà “l’olio della legalità" che sarà esportato in Canada grazie alla collaborazione di un altro partner: la Numace Trading Inc di Gesualdo Mastruzzo. Le lezioni inizieranno nel mese di aprile con l´apertura di laboratori nelle tre scuole coinvolte: mini frantoio per l´olio d´oliva all´Istituto Piria di Rosarno e lavorazione degli agrumi e del melograno presso gli Istituti Boccioni di Reggio Calabria e Familiari di Melito Porto Salvo. Inoltre è previsto l´uso di terreni confiscati alla criminalità per fare realizzare agli studenti microimprese e cooperative. Le attivitàche si intendono prevedere riguardano la formazione continua, l´apprendistato e moduli aggiuntivi con l´Istituto tecnico superiore di Locorotondo, specializzato proprio sulla dieta mediterranea. Inoltre, è previsto, per studenti e docenti, l´insegnamento qualificato delle lingue straniere (inglese, francese, spagnolo e russo). Infine si realizzeranno iniziative di alternanza scuola-lavoro, tirocini e stages, sia in Italia che all´estero. “Sono anche previste – aggiunge l’assessore alla cultura - attività di grande importanza che collegano realmente la scuola al mondo del lavoro, attraverso questo innovativo percorso di studi che si svolgerà in 11 Poli che coprono tutto il territorio della regione”. Nella formazione dei Poli tecnici e professionali si sono ritrovati praticamente tutti gli istituti turistici, alberghieri ed agrari, unitamente a oltre 100 aziende tra le piùimportanti del settore turistico ed agroalimentare, insieme a un partenariato di alto livello. Per realizzare queste attività la Regione Calabria ha impegnato 13 milioni di euro di fondi europei.  
   
   
INCONTRO IN REGIONE SUI POLI FORMATIVI. LABORATORIO DELLA YOUTH GUARANTEE. SCUOLA E MONDO LAVORO ASSIEME PER CAMPANIA DI ECCELLENZA  
 
Napoli, 10 marzo 2014 - Gli assessori alla Formazione e Lavoro, e all´Istruzioneseverino Nappi e Caterina Miraglia hanno incontrato i capofila dei 96 Poli formativi della Campania. Al centro dell’incontro, la definizione del percorso di attivazione delle misure da realizzare all’interno delle compagini costituite. Il cronoprogramma delle attività prevede, infatti, che entro il 30 aprile, i Poli abbiano concluso gli atti formali di costituzione necessari per avviare gli incontri bilaterali con la Regione, sulla base dei criteri e degli standard definiti dalla Regione stessa, che saranno resi noti nei prossimi giorni. I Poli costituiti in Campania sono così suddivisi per comparto: 1. Agribusiness (agroalimentare, enogastronomico, turismo e beni culturali, teatrale e musicale): 36, 2. Costruzione abitare (filiera energia, ceramica artistica, costruzioni ed efficienza energetica): 15, 3. Ict: 10, 4. Meccanico e packaging (meccanica e meccatronica): 9, 5. Moda (calzaturiero, orafo, tessile): 12, 6. Sanitaria (sanità, biotecnologie industriali e ambientali): 3, 7. Trasporti e logistica (aerospazio, economia del mare, trasporti ferroviari e logistica): 7, 8. Trasversale (finanziario assicurativo): 4. Hanno aderito al progetto 56 Poli in provincia di Napoli, 15 in provincia di Caserta, 10 in provincia di Salerno, 9 in provincia di Benevento e 6 in provincia di Avellino. Alcuni di essi si sono costituiti in maniera trasversale e insistono su più province. "Sono molto soddisfatto dell’incontro tenuto stamattina - sottolinea l’assessore al Lavoro e Formazione Severino Nappi - anche per la straordinaria partecipazione. I Poli formativi saranno il volano attraverso il quale, in Campania, potranno partire nuovi progetti e il laboratorio della Youth Guarantee. Abbiamo puntato su di loro in maniera massiccia, non solo a livello finanziario. E’ un investimento culturale sul mondo della formazione, per troppi anni simbolo della mala gestione delle risorse europee." "Confido - dice l´assessore all’Istruzione Caterina Miraglia - nella straordinaria qualità del corpo docente e dell’imprenditoria sana della Campania. Sono certa che scuola e mondo del lavoro assieme potranno riportare la Campania ai livelli di eccellenza."  
   
   
LOMBARDIA. DIRIGENTI SCOLASTICI: AMAREZZA PER DECISIONE MINISTERO  
 
Milano, 10 marzo 2014 - "Non nascondo l´amarezza per la decisione inaspettata e irrituale del Ministero dell´Istruzione, che ha impedito di procedere, da lunedì 10 marzo, all´assunzione in servizio dei vincitori del secondo concorso per dirigenti scolastici presso le scuole assegnate". Commenta così l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea "la volontà politica ed amministrativa del Miur" di ritardare al primo settembre l´entrata in servizio dei vincitori del concorso lombardo a dirigente scolastico, che è stato effettuato una seconda volta dopo che il Tar e il Consiglio di Stato ne avevano annullato la prima edizione. Presa In Servizio Immediata Aveva Fondamento - "Il lungo iter giurisdizionale, che dura da circa tre anni, - aggiunge l´assessore Aprea - il contenzioso ancora aperto al Tar e una norma del recente Decreto Carrozza, che garantiva la presa di servizio in corso d´anno, giustificavano appieno la decisione del direttore dell´Ufficio scolastico regionale Francesco de Sanctis di prevedere la presa di servizio dei nuovi Dirigenti nelle scuole a partire da lunedì 10 marzo". "Inoltre - continua l´assessore - le ragioni di continuità didattica addotte dal Ministero, mai sottovalutate, riguardano comunque 350 docenti su 50.000, mentre 350 scuole prive da tre anni di Dirigenza, creano, sì, gestioni complesse e forzature di funzioni". Prossimo Anno Scuole Lombarde Abbiano Tutte Dirigenza - "Nel formulare gli auguri più sinceri ai nuovi dirigenti scolastici di Lombardia, che, comunque, oggi, hanno sottoscritto il contratto di lavoro per ricoprire il nuovo incarico - conclude Aprea - esprimo un sincero ringraziamento al direttore de Sanctis per la professionalità e la determinazione con cui ha gestito finora questa intricata vicenda e mi auguro, a nome della scuola lombarda, che il prossimo anno scolastico inizi con tutti i dirigenti scolastici in servizio nelle tante sedi oggi assegnate".  
   
   
TORINO: PREMIATI A PALAZZO CISTERNA GLI STUDENTI VINCITORI DEL CONCORSO “L’ARTE AL FEMMINILE E LO SPORT OLIMPICO”  
 
Torino, 10 marzo 2014 - Si è tenuta nella Sala Consiglieri di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Provincia di Torino, la cerimonia di premiazione del concorso di pittura e scultura “L’arte al femminile e lo sport olimpico”, organizzato dal Coni Piemonte e patrocinato alla Provincia per celebrare l’ottavo anniversario delle Xx Olimpiadi Invernali, ospitate dal capoluogo subalpino e dalle sue vallate alpine. Madrina d’eccezione della cerimonia è stata Maria Luisa Zambrini, già Presidente dell’Associazione nazionale atleti olimpici e Azzurri d’Italia, componente della Nazionale italiana di tuffi, segretaria della Juventus, rallysta e giornalista. “Il concorso, - spiega Gianfranco Porqueddu, Vice-presidente e Assessore allo Sport e al Post olimpico della Provincia di Torino e Presidente del Coni Piemonte - era riservato agli studenti degli Istituti d’Arte di Torino e provincia, che abbiamo invitato a presentare tele con una superficie massima di un metro quadrato o sculture dalle dimensioni massime di 100 cm. X 50 x 30. Ai giovani che si stanno specializzando nelle materie artistiche abbiamo chiesto di evidenziare le correlazioni tra salute e sport, il rapporto tra benessere psicologico e qualità delle prestazioni sportive, i valori etici che sono connessi ad un sano impegno agonistico: fair play, dialogo, spirito di sacrificio, accettazione del limite e della sconfitta”. Le opere presentate in concorso sono state realizzate dagli allievi del Primo Liceo Artistico di Torino, del Liceo Artistico “Buniva” di Pinerolo e del “Felice Faccio” di Castellamonte. “Il livello artistico delle opere è molto elevato. – sottolinea il Vice-presidente Porqueddu – La giuria è stata piacevolmente stupita della capacità dei giovani concorrenti di individuare le peculiarità dell’impegno femminile nello sport: la serietà, lo spirito di sacrificio, la determinazione, la fiducia che le sportive ripongono nei tecnici che le seguono e, soprattutto, quella capacità di sapersi sempre rimettere in gioco e in discussione, che molti atleti uomini faticano a coltivare” . Le Opere Premiate - Le tre migliori opere selezionate tra gli studenti di ognuno degli istituti partecipanti al concorso sono state premiate con un contributo economico per l’acquisto di materiale didattico o sportivo. Tali opere potranno essere utilizzate dal Coni per campagne pubblicitarie o promozionali su manifesti, tabelloni e altre pubblicazioni e rimangono esposte a Palazzo Cisterna sino a venerdì 14 marzo, con orario di visita dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, sabato 8 marzo dalle 9 alle 13, domenica 9 chiuso. Eccone l’elenco: - “La Pallavolista”, quadro ad acquarello e matita opera di Alessia Cosentino, studentessa del Primo Liceo Artistico Statale di Torino. - “La Donna e il Nuoto“, acrilico su carta di Melissa Chiale ed Angelica Scontus, studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore “Michele Buniva” di Pinerolo. - “Donna con nastro“, terracotta, patinata con colori acrilici effetto bronzo di Marica Naro, studentessa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Felice Faccio” di Castellamonte. Le Altre Opere Esposte A Palazzo Cisterna. - “Madalina che corre (fiatone e sudore)”, quadro a matita di Lorenzo Filardi, studente del Primo Liceo Artistico Statale di Torino. - “La Tennista Italiana”, collage e matita di Daniele di Stasio, studente del Primo Liceo Artistico Statale di Torino. - “Sport e Benessere“, acrilico su tela di Luca Ariaudo e Pasquale Campisano, studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Michele Buniva” di Pinerolo. - “Sport di Squadra: il Curling“, acrilico su carta di Antonella d’Anna e Simona Leonardo, studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore “Michele Buniva” di Pinerolo. - “Tensione artistica“, terracotta patinata con colori acrilici effetto bronzo di Giulia Falletti, studentessa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Felice Faccio” di Castellamonte. - “Tuttotondo”, terracotta patinata con colori acrilici effetto bronzo di Greta Smit, studentessa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Felice Faccio” di Castellamonte. - “La rovesciata“, tempera acquarello di Marta Cagno, studentessa dell’Istituto di Istruzione Superiore “Felice Faccio” di Castellamonte. Una Madrina Che Ha Fatto Dello Sport Una Ragione Di Vita - Come detto, madrina d’eccezione del concorso “L’arte al femminile e lo sport olimpico” è Maria Luisa Zambrini, una donna che allo sport ha dedicato l’intera sua esistenza, dai tuffi ai rally, dalla “Mille Miglia” automobilistica ai Giochi Olimpici, dalla Juventus alla scuderia “La Serenissima”, dal giornalismo alla direzione corse. Maria Luisa Zambrini è stata per molti anni Presidente dell´Associazione nazionale atleti olimpici e azzurri d´ Italia. Nata in una famiglia di sportivi (il padre Renato tirava di scherma, la mamma Giulia era una campionessa di pattinaggio a rotelle ed era a sua volta figlia di un istruttore di sci), la signora Zambrini approdò ai tuffi dopo aver fatto atletica alla “Venchi Unica” e attrezzistica e basket alla Ginnastica Torino. Nel 1942 entrò nella squadra di nuoto e tuffi della Juventus. Vinse il titolo nazionale juniores dai 5 metri e fu seconda dai 3 e dai 10 metri. Divenne così azzurra ma non olimpica, perché ai Giochi di Londra del 1948 l´Italia dei tuffi non era presente e ad Helsinki nel ‘52 andò solo la squadra maschile. I Giochi Olimpici li ha invece vissuti da tedofora per Torino 2006. Negli anni ’50 la signora Maria Luisa insegnava ginnastica all´Istituto Sommellier e le fu chiesto di partecipare al Rally del Sestriere per la Fiat, in coppia con Henry Mouries. Poi l´incontro con il grande Alberto Ascari (che la chiamò alla segreteria del Racing Club 19 di Torino) e l’avventura alla “Mille Miglia” del 1953. Preso il “vizio” delle corse, dopo un´ ottantina di rally internazionali ecco la vittoria al Lido di Venezia in coppia con Gigi Taramazzo ed il secondo posto a Jesolo, su una Topolino B con un equipaggio interamente femminile. Nel 1955 Umberto Agnelli, giovanissimo Presidente juventino, chiese a Maria Luisa Zambrini di fare la segretaria della Juventus. Alla scuderia “La Serenissima” la dinamica campionessa torinese fu invece Direttrice Corse di un´attività che comprendeva il Campionato Mondiale Marche, con gare nobili come Targa Florio, Nurburgring e 24 Ore di Le Mans. Lasciati i motori, il ritorno a Torino per approdare al mondo della moda come Pr, organizzatrice di sfilate e titolare di una boutique, per darsi al tennis e alle bocce (vincendo titoli giornalisti e Master) e per dedicarsi ai più o meno vecchi azzurri torinesi, accompagnandoli tra l´altro in periodiche e salutari vacanze in Austria e Tunisia.  
   
   
SCUOLE: APPALTATE DALLE PROVINCE TUTTE LE GARE PER LA MESSA IN SICUREZZA SAITTA “56 PROGETTI PER 19 MILIONI DI EURO. ANCORA POCO, MA SI INIZIA”  
 
Firenze, 10 marzo 2014 - 40 Province su 41 che avevano visto approvati i progetti presentati alle Regioni per i bandi del Decreto del Fare hanno appaltato i lavori nei tempi previsti: l’unica ferma è la Provincia di Salerno, bloccata, insieme a tutti i Comuni della Campania, dal ricorso presentato dal Comune di Napoli contro la graduatoria regionale, che ha costretto gli enti ad uno stop forzato fino alla risoluzione della vertenza. Le 41 Province hanno ottenuto finanziamenti per 56 progetti: in totale su 150 milioni a disposizione alle scuole superiori sono andati solo 19 milioni di euro. “Le risorse sono poche – commenta il Presidente dell’Upi Antonio Saitta – ma intanto le Province possono iniziare ad aprire i cantieri per le scuole superiori. Oltre ai progetti finanziati, le Province ne hanno presentato al bando del Decreto del Fare altri 250 considerati ammissibili ma non finanziati per mancanza di risorse, per la cui copertura basterebbero circa 140 milioni di euro. Oggi ho parlato con il Sottosegretario Delrio, che mi ha assicurato che anche le scuole superiori rientrano tra quelle per cui il Governo intende assicurare risorse per il piano dell’edilizia scolastica. Per questo stiamo inviando la documentazione sui progetti già appaltati al Ministero dell’Istruzione, così che possa avere il quadro delle Province, e nel frattempo abbiamo già iniziato ad inviare alla mail predisposta dal Governo le proposte di interventi, così da essere certi di potere permettere al Presidente Renzi di disporre, entro la data indicata del 15 marzo prossimo, di almeno un progetto per Provincia sulle scuole superiori”. Questi i 56 progetti approvati e appaltati, divisi per Regione: Regione Abruzzo su 4 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 1 milione di euro per 1 progetto della Provincia di Teramo di messa in sicurezza di un istituto alberghiero. Regione Basilicata su 2 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 1 milione 613 mila euro, così suddivisi: Provincia di Matera, 2 progetti di messa in sicurezza per un liceo classico e un istituto tecnico, per un totale di 660 mila euro. Provincia di Potenza, 3 progetti per un istituto tecnico, un alberghiero ed un campus per 953 mila euro. Regione Calabria su 13 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 1 milione 488 mila euro così suddivisi: Provincia di Catanzaro, 1 progetto per manutenzione straordinaria di un liceo classico per 500 mila euro. Provincia di Crotone, 1 progetto per messa in sicurezza di un istituto tecnico per 498 mila 500 euro. Provincia di Vibo Valentia, 1 progetto per messa in sicurezza di un istituto tecnico commerciale per 490 mila euro. Regione Emilia Romagna su 7 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 2 milioni di euro, così suddivisi: Provincia di Bologna, 1 progetto di messa in sicurezza e bonifica amianto su più edifici, per 400 mila euro. Provincia di Ferrara, 1 progetto di adeguamento per un istituto tecnico per 50 mila euro. Provincia di Forlì Cesena, 1 progetto di adeguamento per un istituto tecnico per 241 mila euro; Provincia di Modena, 1 progetto di messa in sicurezza per un istituto tecnico per 350 mila euro. Provincia di Parma, 1 progetto di manutenzione straordinaria per un istituto tecnico per 208 mila 950 euro. Provincia di Piacenza, 1 progetto per intervento di bonifica amianto in un istituto tecnico per 100 mila euro. Provincia di Ravenna, 2 progetti di bonifica amianto e messa in sicurezza per diversi istituti, per 220 mila 751 euro; Provincia di Reggio Emilia 1 progetto di messa in sicurezza e manutenzione su diversi plessi per 341 mila 880 euro. Provincia di Rimini, 1 progetto di messa a norma e bonifica amianto per diversi istituti per 150 mila euro. Regione Friuli Venezia Giulia su 2 milioni 500 mila euro a disposizione sono stati assegnati alle scuole superiori 272 mila 500 euro per un progetto manutenzione straordinaria per un istituto tecnico della Provincia di Udine. Regione Lazio su 14 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 595 mila così suddivisi: Provincia di Latina, 1 progetto per messa in sicurezza di un istituto tecnico per 265 mila euro. Provincia di Rieti, 1 progetto per messa in sicurezza di un liceo scientifico per 330 mila euro. Regione Liguria su 4 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 456 mila 795 euro, così suddivisi: Provincia di Genova, 2 progetti per la rimozione amianto di diversi istituti per 358 mila 650 euro. Provincia di Imperia, 1 progetto per manutenzione straordinaria di un liceo classico per 98 mila 145 euro. Regione Lombardia su 15 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 2 milioni 267 mila euro, così suddivisi Provincia di Milano, 1 progetto per la bonifica amianto di un istituto tecnico per 922 mila 603 euro. Provincia di Bergamo, 1 progetto per la bonifica amianto di due istituti tecnici per 234 mila 516 euro. Provincia di Brescia 1 progetto per bonifica amianto di un istituto professionale per 510 mila 476 euro. Provincia di Pavia, 1 progetto per bonifica amianto di un istituto tecnico per 600 mila euro. Regione Molise su 2 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 606 mila euro così suddivisi: Provincia di Campobasso, 2 progetti per adeguamento alle normative di sicurezza di diversi istituti per 396 mila euro. Provincia di Isernia, 4 progetti per messa in sicurezza e manutenzione di diversi istituti per 210 mila euro. Regione Piemonte su 9 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 2 milioni 876 mila euro, così suddivisi: Provincia di Torino, 6 progetti per messa in sicurezza e rimozione amianto per diversi istituti per 2 milioni 376 mila euro. Provincia di Cuneo, 1 progetto per la manutenzione straordinaria di un istituto professionale per 500 mila euro. Regione Sardegna su 5 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori solo 113 mila 807 euro per 2 progetti per la rimozione amianto e messa in sicurezza di due istituti tecnici della Provincia di Oristano. Regione Sicilia: su 16 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 99 mila 800 euro per il progetto della Provincia di Enna, per la messa in sicurezza di un istituto tecnico. Regione Toscana; su 10 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 2 milioni 464 mila euro, così suddivisi: Provincia di Livorno, 1 progetto di rimozione amianto di un liceo scientifico per 375 mila euro. Provincia di Pisa, 1 progetto per la ristrutturazione della palestra che serve diversi istituti per 1 milione di euro. Provincia di Prato, 1 progetto di adeguamento antincendio di un istituto professionale per 89 mila 787 euro. Regione Umbria: su 2 milioni e 500 mila euro a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 322 mila euro per il progetto della Provincia di Perugia, che prevede la bonifica amianto per diversi istituti. Regione Veneto - su 10 milioni a disposizione, sono stati assegnati alle scuole superiori 669 mila 200 euro, così suddivisi: Provincia di Padova, 1 progetto per la messa in sicurezza di un istituto tecnico per 119 mila euro. Provincia di Rovigo, 1 progetto per bonifica amianto per un istituto tecnico per 89 mila 600 euro. Provincia di Vicenza, 1 progetto per messa in sicurezza di un istituto tecnico per 238 mila euro. Provincia di Venezia, 1 progetto per manutenzione straordinaria di un istituto tecnico per 210 mila euro. Provincia di Treviso, 1 progetto di bonifica facciate di un istituto per 12 mila 600 euro.  
   
   
AMBIENTE: GALLETTI, USO EFFICIENTE RISORSE E RIFORMA FISCALE TRAINO PER RIPRESA SEMESTRE UE A GUIDA ITALIANA OCCASIONE PER AFFRONTARE TEMI CON STRUMENTI NUOVI  
 
Roma, 10 marzo 2014 - “Il Semestre Europeo a guida italiana può essere una straordinaria occasione per affrontare con strumenti e politiche nuove i temi dell’uso efficiente delle risorse e della riforma fiscale in chiave ambientale, due elementi che possono rivelarsi trainanti per la ripresa economica”. Cosi Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, intervenendo al workshop organizzato dalla rappresentanza della Commissione Europea a Roma, con il sostegno del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del Ministero dell’Ambiente, nel quale sono stati presentati due studi sulla riforma fiscale ambientale e sull’efficienza delle risorse. “Investire sull’efficienza delle risorse, la protezione ambientale e la prevenzione dei rischi – ha detto Galletti - vuol dire innanzitutto intervenire a difesa delle popolazioni che vivono nelle zone a rischio, ma anche portare un risparmio reale per le casse dello Stato. Lo dimostrano ad esempio i costi derivanti dai danni delle alluvioni in Europa tra il 2002 e il 2013, pari a circa 150 miliardi di euro, che sarebbero stati di 6-8 volte inferiori se accompagnati da una più efficace attività di prevenzione”. “Oggi l’Europa – spiega Galletti - rappresenta uno stimolo ma anche un limite quando interventi necessari per la tutela del territorio, per i quali le risorse sono disponibili, sono bloccati, come accade spesso oggi in Italia, dai vincoli del patto di stabilità. Quelle risorse vanno svincolate perché rappresentano investimento fondamentali per l’infrastrutturazione anche economica del paese, se si considera, come riteniamo sia, la risorsa ambientale una filiera fondamentale per lo sviluppo”. “Creare nuovi orizzonti alla fiscalità ambientale – ha concluso Galletti – può essere un passaggio fondamentale per la riduzione della tassazione del lavoro, anche rispetto agli obiettivi di taglio del cuneo fiscale che si è posto questo governo, ma anche per riorientare e incentivare, attraverso la leva della fiscalità, gli investimenti verso filiere sostenibili”.  
   
   
AMBIENTE, FVG: SARÀ AVVIATO UNO STUDIO SULL´EROSIONE DEGLI ARGINI DA PARTE DEGLI ANIMALI  
 
Udine, 10 marzo 2014 - La Regione intende avviare uno studio sul fenomeno del danneggiamento degli argini dei fiumi da parte dei tassi e delle nutrie. Lo annuncia l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito ricordando che la presenza delle tane e delle gallerie scavate dagli animali in caso di piena crea vie preferenziali di scorrimento dell´acqua attraverso gli argini. Ciò provoca la formazione di fontanazzi (fuoriuscita delle acque) dal lato della campagna e rischia di creare seri problemi alle opere idrauliche. Lo studio dovrebbe essere attuato attraverso uno specifico progetto, da realizzare con la collaborazione della Facoltà di Scienze animali dell´Università di Udine e permetterà, come spiega l´assessore Vito, "di mettere a punto forme di intervento preventive atte ad evitare la formazione delle tane, in modo da garantire l´integrità degli argini e ridurre i costi di ripristino degli stessi". Attualmente l´attività di prevenzione delle opere idrauliche dei fiumi è realizzata dal servizio regionale Difesa del Suolo, attraverso personale specializzato che controlla le aree interessate segnalando la presenza delle tane. Tane che vengono individuate anche in occasione dello sfalcio degli argini dei fiumi. L´attività preventiva possibile consiste, come avviene per esempio nella fase di realizzazione di nuovi argini, nell´inserimento di reti metalliche che ostacolano la nidificazione degli animali. In provincia di Gorizia, il fenomeno interessa attualmente gli argini del fiume Isonzo e dei torrenti Judrio e Torre. Le nutrie sono presenti in particolare nel Canale Isonzato; i tassi nelle aree fluviali di tutta la provincia di Gorizia. La Regione è intervenuta per il ripristino dei danneggiamenti nella zona a più riprese, nel corso degli ultimi anni, con una spesa di 210.000 euro. Nella provincia di Pordenone, la presenza di tane di animali è stata riscontrata in alcuni tratti dell´argine destro del fiume Tagliamento, nei comuni di San Vito al Tagliamento e Morsano al Tagliamento. Il servizio regionale Difesa del Suolo ha predisposto varianti in corso d´opera per le operazioni di sbancamento e di ripristino dei tratti del fiume, con una spesa di 43.000 euro. Tane di animali sono state individuate anche durante le operazioni di pulizia e di sfalcio in comune di Spilimbergo. In seguito, sono stati realizzati i lavori di ripristino degli argini con una spesa di 4.000 euro. In provincia di Udine, colonie di nutrie sono state individuate sull´argine sinistro del fiume Tagliamento e nell´area della bassa pianura friulana, lungo il fiume Corno.  
   
   
AQP E NATURA PUBBLICA DELL´ENTE. VENDOLA: "NON RECEDO DA QUESTA POSIZIONE"  
 
Bari, 10 marzo 2014 - “La mia amministrazione ha orgogliosamente difeso la natura pubblica della proprietà dell’Acquedotto pugliese. Il servizio idrico per noi è un servizio pubblico e l’Aqp deve mantenere la sua natura di soggetto con proprietà pubblica. Ricordo che con uno slancio di coraggio istituzionale abbiamo anche cercato di far ritornare la società Aqp alla sua natura originaria di ente pubblico, registrando purtroppo una sentenza sfavorevole della Corte Costituzionale. Non intendo recedere di un millimetro da questa posizione. Apprezzo gli articoli di stampa che riportano all’ordine del giorno il tema della durata della concessione del servizio idrico integrato così come auspico che tutti i parlamentari pugliesi si impegnino con proposte legislative a garantire la continuità, anche oltre il 2018, della concessione del servizio. Meglio ancora sarebbe se tutte le forze parlamentari del centrosinistra, superando pulsioni privatizzatrici che pure sono emerse, traducessero in una legge nazionale quello che la Regione Puglia ha tentato di fare con le sue limitate competenze legislative”.  
   
   
TRENTINO: ORSO, LUPO, LINCE E SCIACALLO: PRESENTATO IL RAPPORTO 2013  
 
Trento, 10 marzo 2014 - La notizia principale del Rapporto Orso, predisposto dal Servizio Foreste e fauna della Provincia e presentato ufficialmente ieri sera al Muse - Museo delle Scienze di Trento, è che il 2013 ha segnato, per la prima volta dalla fine del progetto di reintroduzione, un´inversione di tendenza nel trend, finora positivo, della popolazione di orsi. L´anno appena concluso ha però anche confermato e rafforzato i numeri che fanno del "progetto orso" un´attività condotta con grande impegno: 12 anni di monitoraggio genetico, oltre 5.600 campioni raccolti e analizzati, quasi 1.000 opere di prevenzione sono alcuni dei dati che confermano un successo della gestione per certi versi unico in Europa. Il numero minimo di orsi stimati in Trentino nel 2013 è di 40 animali, di essi 18 maschi, 20 femmine e 2 indeterminati; la popolazione stimata va da 40 a 49 esemplari. Il rapporto analizza anche la presenza della lince (uno solo l´esemplare certamente presente in provincia), dello sciacallo dorato e la situazione del lupo, il cui ritorno sulle Alpi è stato del tutto naturale. Ecco, in sintesi, i contenuti del Rapporto. Orso - Il numero minimo di animali considerati presenti a fine 2013 è pari a 40, di cui 18 maschi, 20 femmine e 2 indeterminati (di questi esemplari uno è una femmina adulta di cui manca l´identificazione genetica), 22 gli adulti (9 maschi e 13 femmine), 14 i giovani (9 maschi e 4 femmine) e 3 i cuccioli (2 femmine e 1 indeterminato); la popolazione stimata nel 2013 è compresa fra 40 e 49 esemplari, mentre nel 2012 era stimata fra 43 e 48 esemplari. Il dato di consistenza minima evidenzia per la prima volta un´inversione di tendenza nel trend della popolazione, anche se il dato demografico è ancora insufficiente per affermare che si è di fronte ad un reale cambiamento, basti pensare che nel 2012 si è registrato un numero elevato di cuccioli che non è stato facile rilevare nuovamente (per il 2013 la quota di orsi presenti ma non rilevati potrebbe essere superiore), inoltre sempre per il 2012 sappiamo oggi che gli orsi presenti erano almeno 47. Nel 2013 è stata accertata la presenza di 2 cucciolate nel gruppo del Brenta per un totale di 3 cuccioli, sebbene un´ulteriore cucciolata potrebbe essere stata presente nel gruppo del Brenta. Dal 2002 sono stati almeno 36 le cucciolate di cui si ha notizia in provincia di Trento, ma finora non era mai stato possibile documentare ciò che accade nella stagione degli amori, precedente al parto: ciò è stato possibile l´anno scorso, quando Daniza (19 anni, introdotta dalla Slovenia nel 2000) e M2 (6 anni) muniti entrambi di radiocollare si sono ritrovati in val Nambrone nella stagione degli amori e hanno trascorso più di due settimane assieme, occupando un territorio di soli 10 ettari. Va segnalato che il 2013 ha visto il primo caso di bracconaggio accertato, proprio il maschio M2 ucciso da una fucilata in val di Rabbi, nonché l´improvvisa scomparsa di M11 dal Monte Baldo. Nel 2013 sono stati ben 9 i soggetti presenti nel 2012 e non rilevati, inoltre nel 2013 è stato possibile confermare i due casi di emigrazione già noti: entrambi sono stati identificati nel Friuli Venezia Giulia ed hanno verosimilmente sconfinato anche negli attigui territori austriaco e sloveno. Nel computo degli orsi mancanti vanno inoltre considerati due esemplari morti: il maschio M13 abbattuto dalle autorità elvetiche e appunto il maschio M2. A fine 2013 sono 17 gli orsi morti (rinvenuti in 8 casi e uccisi negli altri 9), 17 quelli non rilevati geneticamente almeno negli ultimi due anni, 2 quelli ridotti in cattività e 2 quelli emigrati. La popolazione di orso bruno che gravita in Trentino e nelle regioni adiacenti si è distribuita nel 2013 su un area teorica di 14.572 km quadrati. Il territorio stabilmente occupato dalle femmine è più contenuto (919 km quadrati) rispetto a quello dei maschi. La densità relativa all´area più stabilmente frequentata dagli orsi è pari a 3,9 orsi per 100 km quadrati. Va segnalato che nel 2013 nessun orso si è avvicinato ai centri abitati, ovvero non si è registrato nessun animale confidente ad esclusione di M11, il giovane orso improvvisamente scomparso dal Monte Baldo la scorsa primavera. Nel 2013 sono stati attribuiti all´orso 173 danni e sono stati complessivamente liquidati 128.218,65 euro; la maggior parte dei danni sono attribuibili a soli 4 esemplari (M4, M2, M6 e M11). Nel corso del 2013 la squadra di emergenza è invece stata attivata 31 volte. L´attività della squadra si è limitata prevalentemente al presidio e all´informazione della popolazione e solo in 10 casi ha avuto un contatto visivo con l´orso, in 8 dei quali gli operatori hanno effettuato azione di dissuasione diretta sull´animale con munizioni in gomma o con i cani da orso. Due le catture che si sono rese necessarie nel corso del 2013: quelle di Daniza, a cui è stato sostituito il radiocollare, e di M6, al quale è stato invece applicato il radiocollare. Infine nel corso del 2013 si sono registrati tre casi di investimenti stradali, nei comuni di San Lorenzo, Cis e Andalo. Lince - L´unico esemplare di lince certamente presente in provincia di Trento a partire dal 2008, il maschio denominato B132, proviene dalla piccola popolazione svizzera del Canton San Gallo. L´ultima cattura in ordine di tempo (la terza) per sostituire il radiocollare è stata nel febbraio 2012. La lince ha trascorso tutto l´anno fra la Val Daone e le Giudicarie, fino ai confini con la provincia di Brescia, è rimasta dunque nella nuova area che aveva raggiunto nel corso del 2012. Il monitoraggio delle prede ha consentito di individuarne 6, tutti caprioli. Sciacallo Dorato - A partire dal 2012 si è registrato un nuovo arrivo faunistico per il Trentino, lo sciacallo dorato: nell´aprile del 2012 è stato rinvenuto, in Valsugana, un esemplare morto, si trattava di un maschio. La presenza della specie è stata però accertata una seconda volta, nel gennaio 2013: un esemplare vivo è stato ripreso con una fototrappola in val di Non. Si tratta delle prime immagini di un esemplare in vita di sciacallo mai registrate in Trentino. Lo sciacallo dorato proviene dall´Europa sud-orientale, la sua diffusione è stata limitata, si ritiene da ragioni climatiche e dalla competizione con il lupo, alle porzioni più aride e steppiche della penisola balcanica. Negli ultimi decenni si è assistito ad un ampliamento del suo areale, che si ritiene sia stato favorito dalla diminuzione della presenza del lupo. Lupo - Per il quarto anno consecutivo è stato possibile documentare la presenza del lupo sul territorio provinciale. In particolare sono stati almeno 5 i lupi che hanno gravitato in Trentino e/o in territori immediatamente limitrofi. Si conferma innanzitutto la presenza del lupo maschio M24 in alta val di Non, rilevato per la prima volta in Trentino nell´aprile 2010. Le novità più interessanti per il 2013 riguardano però il settore meridionale: un giovane lupo maschio radiocollarato in Slovenia ("Slavc") è arrivato sui Monti Lessini nella zona confinante con la provincia di Verona nel 2012, dopo uno formidabile spostamento di oltre 1000 km, qui era presente un altro esemplare di lupo femmina. La coppia ha dato alla luce i suoi primi cuccioli nella primavera 2013 e in agosto è stato possibile documentare la presenza di almeno due cuccioli. Alla fine di dicembre è stata effettuata la prima ripresa con fototrappola di tutto il branco, composto di quattro esemplari. Si tratta del primo branco accertato sulle Alpi orientali, dopo oltre un secolo e mezzo di assenza dal territorio.  
   
   
ASSESSORE EMILIA ROMAGNA ALEGAMBIENTE: "SUL CONSUMO DEL SUOLO POLEMICA FUORI MISURA"  
 
Bologna, 10 marzo 2014 - “Sia il tono che i contenuti mi sembrano totalmente fuori luogo e fuori misura”. L’assessore regionale alla programmazione territoriale e urbanistica Alfredo Peri commenta le osservazioni critiche di Legambiente al progetto di legge sulla riduzione del consumo di suolo. “Il progetto di legge, che non è ancora stato licenziato dalla Giunta – precisa l’assessore - è uno degli strumenti che stiamo proponendo per ridurre e azzerare il consumo di suolo e puntare decisamente sulla riqualificazione del territorio e del patrimonio edilizio. Nei confronti che abbiamo avuto, anche con Legambiente, abbiamo più volte dichiarato la volontà di agire su tutti gli strumenti utili. Abbiamo detto, e lo ribadisco, che stiamo lavorando sulla legge urbanistica (L.20 del 2000 e L.6 del 2010) e su un nuovo provvedimento che favorisca la riqualificazione e la rigenerazione urbana. “Sappiamo che non tutti i punti di vista sono collimanti e che non tutti gli strumenti stanno in capo alla Regione – aggiunge Peri – Sappiamo anche che si tratta di un lavoro complesso e che, soprattutto, siamo di fronte ad un mutamento culturale e dunque dobbiamo porci obiettivi rigorosi. Per questo eviterei di alimentare polemiche urlate, privilegiando il lavoro di merito, in tutte le sue componenti. “In questo senso - conclude Peri - propongo a Legambiente di incontrarci rapidamente per affrontare questi temi e poter valutare insieme il percorso che abbiamo avviato”.  
   
   
LOMBARDIA.RISCHIO IDROGEOLOGICO: NUMERI PREOCCUPANTI IL GOVERNO SI DIA UNA MOSSA  
 
 Milano, 10 marzo 2014 - "Sapevamo che quello lombardo è un territorio a forte rischio idrogeologico, ma i numeri presentati ieri nell´ambito del rapporto ´focus Lombardia´ sono davvero preoccupanti". Queste le parole dell´assessore alla Sicurezza e Protezione civile della Regione Lombardia Simona Bordonali, in merito ai contenuti del rapporto sullo stato del rischio del territorio regionale, curato da Ance-cresme Ricerche. Stato Non Dà Soldi Per Messa In Sicurezza - "Il documento ci dice che, mentre il Governo regala 500 milioni di euro al Comune di Roma e stanzia altri 135 milioni per il patrimonio culturale delle regioni meridionali, circa 580.000 lombardi risiedono in aree a forte criticità idrogeologica, senza che lo Stato centrale si occupi minimamente della messa in sicurezza del territorio. - prosegue Simona Bordonali - Colpisce inoltre il dato relativo a scuole, ospedali e imprese: 623 scuole, 50 ospedali e oltre 5000 industrie della Lombardia sono localizzati in aree a rischio elevato". Da Governo Ora Risposte Concrete - "La Regione ha fatto tutto il possibile per tamponare le emergenze degli ultimi mesi e in molti casi si è sostituita allo Stato intervenendo anche laddove non aveva competenze. Ora è tempo che il Governo si dia una mossa e fornisca delle risposte concrete e immediate ai lombardi. Il nostro territorio è fragile e chiediamo a gran voce che vengano subito ridiscussi i parametri relativi al patto di stabilità, escludendo dal conteggio le spese effettuate dagli enti locali per la messa in sicurezza del territorio" conclude l´assessore.  
   
   
PER VOLTERRA 4 MILIONI SUBITO DISPONIBILI. LAVORI A TEMPI DI RECORD  
 
Firenze, 10 marzo 2014 - Con quattro milioni disponibili (tre della Regione e uno del governo) e spendibili subito, in base all´ordinanza che disciplina le somme urgenze, le mura di Volterra, crollate in due punti, saranno rimesse in sicurezza. E in tempi brevissimi, prima della stagione estiva, perché l´ordinanza che andrà tra breve in vigore è stato inserito un articolo che accelera notevolmente le procedure. E´ quanto concordato a Firenze nel corso dell´incontro organizzato dal presidente Enrico Rossi per "accordare i suoni" di questo straordinario intervento che ha l´obiettivo di salvare la città da un dissesto sempre più preoccupante. Con il presidente Rossi c´erano il capo della Protezione civile, prefetto Franco Gabrielli giunto appositamente da Roma, il sindaco Marco Buselli, gli assessori regionali Vittorio Bugli e Sara Nocentini, esponenti dell´Università di Firenze, della Soprintendenza di Pisa e Livorno e numerosi tecnici degli enti interessati. Quanto saranno disponibili anche gli altri due milioni promessi dal governo (per un totale complessivo di circa 6 milioni) saranno realizzati i lavori di rifacimento vero e proprio delle mura. Inoltre sono previsti un monitoraggio del movimento attuale delle mura e dei versanti (in cui è coinvolta anche l´Università di Firenze) e rilievi e indagini per la verifica strutturale e idrodinamica delle mura (a cui contribuirà la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra) I dati raccolti consentiranno di individuare le misure più idonee per la tutela e la conservazione delle mura e dell´abitato. "E´ importante fare il monitoraggio – ha commentato il presidente Rossi - ma chiedo che si costruisca un protocollo di intesa che coinvolga anche gestori delle reti dei servizi, come l´acqua, le fognature. Dobbiamo dotarci di una mappa che ci permetta di individuare le cause dei crolli, avere un quadro conoscitivo completo e fare un vero masterplan del consolidamento della rocca. Nel protocollo ciascuno di impegnerà per la propria parte. Anche i privati vanno richiamati alle loro responsabilità, ad esempio per la manutenzione delle parti di mura che gli appartengono". I tecnici regionali hanno preparato una sintesi delle attività (tutti i costi sono stimati) Primo crollo. Mura medievali, Lungomuro dei Pratini, 31 gennaio 2014. L´intervento di somma urgenza già avviato realizzerà il consolidamento statico degli edifici e la stabilizzazione del versante per evitare crolli e smottamenti. Costo stimato: 1,5 milioni di euro. La ricostruzione delle mura medievali costerà 600 mila euro Secondo crollo. Piazza Martiri della libertà, 3 marzo 2014. L´intervento di somma urgenza in corso di attivazione prevede la bonifica e la pulizia del crollo e il recupero e lo stoccaggio temporaneo delle mura crollate. Costo stimato 500 mila euro. Un altro intervento prevede la stabilizzazione del versante per evitare ulteriori crolli e smottamenti. Costo stimato 1,8 milioni. La ricostruzione delle mura settecentesche costerà 1 milione. Il costo totale stimato di tutti gli interventi (monitoraggi compresi) ammonta quindi a 5 milioni e 900 mila euro. Tutti gli intervenuti hanno concordato sulla necessità di fare preso e di utilizzare le risorse disponibili per realizzare un lavoro complesso ma anche completo. Un ulteriore intervento che probabilmente sarà previsto sempre in questa fase riguarda un tratto delle mura etrusche danneggiate in località Torricella, dove è necessario stendere reti anticaduta per proteggere alcune abitazioni e riparare i conci espulsi (costo stimato 300 mila euro).  
   
   
"IMPATTO AMBIENTALE 2014"  
 
Ancona, 10 marzo 2014 - La conferenza "Impatto ambientale 2014" (Environmental Impact 2014) avrà luogo dal 14 al 16 maggio 2014 ad Ancona, in Italia. L´evento intende fornire un forum interdisciplinare per la discussione dei problemi più gravi riguardanti lo sviluppo sostenibile. Si tratta della seconda edizione della conferenza, la prima si è tenuta nel 2012 a New Forest, nel Regno Unito. I temi trattati includeranno l´impatto dei vincoli economici sull´ambiente, l´uso eccessivo delle risorse naturali e le sue conseguenze ambientali e finanziarie, nonché il rilascio di sostanze tossiche e rifiuti pericolosi in natura. La conferenza verterà soprattutto sulla riflessione se alcune forme di sviluppo siano compatibili con la tutela ambientale, in particolare nei casi di possibile grave contaminazione e tossicità. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Wessex.ac.uk/14-conferences/environmental-impact-2014.html    
   
   
LOMBARDIA. DISCARICA AMIANTO NEL PAVESE: DISINTERESSE PER TERRITORIO ASSESSORE INTERVIENE SU RICORSO ACTA SRL A TAR CONTRO REGIONE  
 
Milano, 10 marzo 2014 - "Ho saputo che la società Acta srl, l´azienda che ha presentato il progetto per la discarica di cemento-amianto alla Cascina Gallona, al confine tra Ferrera e Sannazzaro, ha inoltrato un ricorso al Tar contro Regione Lombardia, chiedendo il risarcimento del danno derivante dal mancato rilascio del titolo di Via (Valutazione di impatto ambientale), a loro giudizio non nei termini stabiliti. La notizia non mi fa per nulla piacere. Se questa è la proposta dell´azienda alla mia richiesta di pareri e osservazioni comunali potenzialmente coinvolte, allora non ci siamo proprio". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, in merito al ricorso contro Regione Lombardia da parte di Acta srl. Ignorate Istanze Dei Cittadini - "Ad Acta srl - prosegue nella nota Terzi - forse non interessa sapere che cosa ne pensano le migliaia di cittadini dei tanti Comuni pavesi interessati. Personalmente invece ritengo sia fondamentale una loro valutazione". "Ed è per questo - ribadisce la titolare regionale dell´Ambiente - che li abbiamo coinvolti: per assicurare la massima trasparenza nella scelta tecnica finale. Lo ribadisco: per me viene prima la tutela dell´ambiente e della salute delle famiglie, poi tutto il resto. Scelte così importanti non possono essere calate sul territorio senza il necessario dialogo". Coinvolgimento Del Territorio - "In questi ultimi mesi - ricorda ancora l´assessore - non solo abbiamo avuto modo di ascoltare i sindaci dei Comuni limitrofi, ma abbiamo anche ricevuto numerose criticità legate proprio alla realizzazione della discarica in oggetto". "Lo ripeto - sottolinea Terzi -: io sono e sarò sempre a favore del territorio e di un suo pieno coinvolgimento. Poi ognuno è libero di fare quello che vuole, compreso presentare un ricorso al Tar. Ma io non indietreggio di un millimetro, è una questione di principio, che non riguarda gli Uffici tecnici responsabili del procedimento, ma una precisa scelta politica nei confronti del territorio lombardo".