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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Aprile 2014
COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA RETE PER LA PROMOZIONE DELLA CONOSCENZA DI INTERNET ATTRAVERSO CORSI ON-LINE LIBERAMENTE ACCESSIBILI (MOOC)  
 

Bruxelles, 1 aprile 2014 - La Commissione istituisce una rete di fornitori Mooc di acquisire competenze nei settori di Internet e applicazioni. In Mooc ( Massive Aperte Corsi online - corsi on-line liberamente accessibili con molti partecipanti) sono corsi di laurea online che offrono la possibilità di utilizzare le opportunità di apprendimento di alta qualità da casa. Con la nuova rete, la domanda di competenze legati al web in Europa, deve essere determinato e l´uso di Mooc essere incoraggiati a sviluppare le capacità in questi settori. Industrie Web-related creare una crescita economica più di ogni altra industria europea, ma rimangono centinaia di migliaia di posti sono vacanti a causa della mancanza di personale qualificato. Il Commissario per l´Agenda digitale, Vice-presidente della Commissione europea, Neelie Kroes, ha dichiarato: "Nel 2020 saranno necessarie competenze digitali per il 90% dei posti di lavoro. 2020 è praticamente dietro l´angolo, e non siamo pronti! Già ora manca l´azienda in Europa per i lavoratori qualificati nel settore Ict. Dobbiamo colmare questa lacuna, e la nuova rete ci aiuterà a identificare dove le lacune sono. Questo va di pari passo con l´opera del grande coalizione per i lavori digitali ". La Commissione invita le società di web, università, fornitori di Mooc e gli studenti on-line per aderire alla rete, che fa parte del " Startup Europa è ". I membri della rete possono condividere le esperienze e le migliori pratiche, ricevere informazioni aggiornate e avere l´opportunità di rete, nonché di partecipare a un programma per la seconda metà del 2014 Conferenza sul Mooc allo sviluppo delle competenze relative a internet e apps. Inoltre, la rete fornisce un forum di discussione sul portale della Commissione Europea Open Education Europe è possibile accedere. L´iniziativa è coordinata in collaborazione con iversity dall´educazione pau. Sfondo Startup Europa - Startup Europa è il piano d´azione della Commissione europea per migliorare l´ambiente per gli imprenditori web in Europa per promuovere l´innovazione, la crescita e l´occupazione. Educazione pau - La costruzione e il funzionamento della rete è di formazione pau assicura un provider educativo con sede a Barcellona. Formazione pau è una società privata, le strategie di formazione e progetti sviluppati per i propri clienti e attrezzi. In collaborazione con organizzazioni pubbliche e private in Europa e nel mondo, la società partecipata programmi educativi, community-building e contenuti innovativi promuove. Iversity - Iversity.org è una piattaforma per l´accesso aperto corsi on-line con molti partecipanti ( Mooc ). L´obiettivo principale della piattaforma è attraverso corsi on-line liberamente accessibili per creare nuove opportunità educative e di sostenere le università nel loro cammino nell´era digitale. Http://openeducationeuropa.eu/de/groups/startup-europe-using-moocs-foster-web-talent-europe

 

 
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA LA PROPOSTA DI SGRAVIO FISCALE DEL REGNO UNITO PER I VIDEOGIOCHI  
 
Bruxelles, 1 aprile 2014 - La Commissione europea ha stabilito dopo l´esame del caso, che un piano del Regno Unito, i produttori di videogiochi di concedere alcuni crediti d´imposta, sono coerenti con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato in linea. In particolare, un incentivo per gli sviluppatori di videogiochi creati dalla misura in linea con gli obiettivi dell´Ue per la produzione di giochi che soddisfano determinati criteri culturali. Nel mese di aprile 2013, la Commissione ha avviato un´indagine approfondita in quanto nutriva dubbi circa la necessità degli aiuti (cfr. Ip/13/333 ). Sembrava che ci fosse alcuna chiara evidenza di fallimento del mercato in questo settore dinamico e in crescita per dare, perché i giochi sono stati prodotti senza il sostegno del governo.Inoltre, la Commissione ha visto la limitazione di qualificazione per riduzione fiscale della spesa questione sulla spesa per beni e servizi che vengono acquistati e consumati si trovano nel Regno Unito, per essere discriminatoria. Il Regno Unito e le parti hanno avuto la possibilità di esprimersi. Dopo un attento esame delle osservazioni ricevute e una serie di emendamenti proposti dal Regno Unito responsabile della politica di concorrenza Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "Le nostre preoccupazioni iniziali sono dissipati. L´aiuto proposto per i videogiochi concentrarsi su un numero limitato di giochi speciali che sono espressione della cultura britannica e per i quali è sempre più difficile trovare finanziamenti privati . " La riduzione fiscale per i videogiochi creerà per gli sviluppatori di videogiochi per incoraggiare la produzione di giochi che soddisfano determinati criteri culturali. Dopo che la Commissione aveva avviato un´indagine approfondita, ha rinunciato il Regno Unito sui beneficiari del regime - come inizialmente previsto - di impegnarsi a intraprendere spesa interna specifica. Mentre il Regno Unito si è dimostrato in particolare, garantendo la proposta di "test cultura", che solo i giochi culturalmente importanti sono supportati con l´aiuto. Solo circa il 25% dei giochi prodotti nel Regno Unito sarebbe beneficiare degli aiuti. Senza questo sostegno, il numero di nuovi giochi che sono espressione della cultura britannica sarebbe probabilmente diminuirà sensibilmente. La Commissione ha pertanto concluso che la misura serve a promuovere la cultura senza distorsioni della concorrenza nel mercato interno eccessivamente. È pertanto conforme all´articolo 107, comma 3, lettera d, del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue) all´unisono.  
   
   
AD UN FORNITORE DI ACCESSO A INTERNET PUÒ ESSERE ORDINATO DI BLOCCARE L’ACCESSO DEI SUOI ABBONATI AD UN SITO WEB CHE VIOLA IL DIRITTO D’AUTORE UNA TALE INGIUNZIONE E LA SUA ESECUZIONE DEVONO, TUTTAVIA, GARANTIRE UN GIUSTO EQUILIBRIO TRA I DIRITTI FONDAMENTALI INTERESSATI  
 
 Lussemburgo, 1 aprile 2014 - La Constantin Film Verleih, società tedesca che possiede, segnatamente, i diritti dei film «Vic il Vichingo»1 et «Pandorum», e la Wega Filmproduktionsgesellschaft, società austriaca che possiede i diritti del film «Il nastro bianco»2, si sono accorte che i loro film potevano, senza il loro consenso, essere visti, o anche scaricati, a partire dal sito Internet «kino.To»3. Su richiesta di queste due società, i giudici austriaci hanno vietato all’Upc Telekabel Wien, fornitore di accesso ad Internet stabilito in Austria, di fornire ai suoi abbonati l’accesso a tale sito. L’upc Telekabel ritiene che una tale ingiunzione non possa essere emessa nei suoi confronti. All’epoca dei fatti, essa non aveva alcun rapporto commerciale con i gestori del sito kino.To e non sarebbe mai stato dimostrato che i suoi abbonati abbiano agito in modo illecito. L’upc Telekabel afferma inoltre che le diverse misure di blocco che avrebbero potuto essere adottate potevano, in ogni caso, essere tecnicamente aggirate. Infine, alcune di tali misure sarebbero eccessivamente onerose. Adito della controversia in ultima istanza, l’Oberster Gerichtshof (Corte suprema, Austria) chiede alla Corte di giustizia di interpretare la direttiva dell’Unione sul diritto d’autore4 nonché i diritti fondamentali riconosciuti dal diritto dell’Unione. La direttiva prevede la facoltà dei titolari di diritti di chiedere un provvedimento inibitorio nei confronti degli intermediari i cui servizi siano utilizzati da terzi per violare i loro propri diritti5. L’upc Telekabel ritiene di non poter essere qualificata come intermediario in tal senso. Con la sentenza odierna la Corte risponde all’Oberster Gerichtshof che un soggetto il quale mette a disposizione del pubblico su un sito Internet materiali protetti senza l’accordo del titolare di diritti utilizza i servizi della società che fornisce l’accesso ad Internet ai soggetti che consultano tali materiali. Pertanto, un fornitore di accesso ad Internet che, come l’Upc Telekabel, consente ai suoi abbonati l’accesso a materiali protetti messi a disposizione del pubblico su Internet da un terzo è un intermediario i cui servizi sono utilizzati per violare un diritto d’autore. La Corte precisa a tale proposito che la direttiva, che tende a garantire un alto livello di protezione ai titolari di diritti, non richiede un rapporto particolare tra il soggetto che commette la violazione del diritto d’autore e l’intermediario nei confronti del quale può essere emessa un’ingiunzione. Non è necessario neppure dimostrare che gli abbonati del fornitore d’accesso consultino effettivamente i materiali protetti accessibili sul sito Internet del terzo, poiché la direttiva dispone che le misure che gli Stati membri sono tenuti ad adottare per conformarsi ad essa hanno l’obiettivo non solo di far cessare, ma altresì di prevenire le violazioni inferte al diritto d’autore o ai diritti connessi. L’oberster Gerichtshof intende inoltre accertare se i diritti fondamentali riconosciuti a livello dell’Unione ostino a che un giudice nazionale vieti, mediante un’ingiunzione, a un fornitore di accesso ad Internet di concedere ai suoi abbonati l’accesso ad un sito Internet che mette in rete materiali protetti senza l’accordo dei titolari di diritti, qualora tale ingiunzione non specifichi quali misure il fornitore d’accesso deve adottare e questi possa evitare le sanzioni per la violazione di tale ingiunzione dimostrando di avere adottato tutte le misure ragionevoli. A tale proposito, la Corte rileva che nell’ambito di una tale ingiunzione, i diritti d’autore e i diritti connessi (che rientrano nel diritto della proprietà intellettuale) sono in conflitto principalmente con la libertà d’impresa di cui godono gli operatori economici (quali i fornitori di accesso ad Internet) nonché con la libertà d’informazione degli utenti di Internet. Orbene, quando diversi diritti fondamentali sono in conflitto fra loro, gli Stati membri sono tenuti a fondarsi su un’interpretazione del diritto dell’Unione e del proprio diritto nazionale tale da garantire un giusto equilibrio tra questi diritti fondamentali. Per quanto riguarda più specificamente il diritto alla libertà d’impresa del fornitore di accesso ad Internet, la Corte ritiene che non risulta che detta ingiunzione pregiudichi la sostanza stessa di tale diritto, poiché, da un lato, essa lascia al suo destinatario l’onere di determinare le misure concrete da adottare per raggiungere il risultato perseguito, con la conseguenza che esso può scegliere di adottare le misure che più si adattano alle risorse e alle capacità di cui dispone e che siano compatibili con gli altri obblighi e sfide cui deve far fronte nell’esercizio della propria attività, e, dall’altro, essa gli consente di sottrarsi alla propria responsabilità dimostrando di avere adottato tutte le misure ragionevoli. La Corte ritiene, pertanto, che i diritti fondamentali in parola non ostino ad una tale ingiunzione, alla duplice condizione che le misure adottate dal fornitore di accesso non privino inutilmente gli utenti di Internet della possibilità di accedere in modo lecito alle informazioni disponibili6 e che tali misure abbiano l’effetto di impedire o, almeno, di rendere difficilmente realizzabili, le consultazioni non autorizzate di materiali protetti e di scoraggiare seriamente gli utenti dal consultare i materiali messi a loro disposizione in violazione del diritto di proprietà intellettuale7. La Corte precisa, dunque, che gli internauti e il fornitore di accesso ad Internet devono poter far valere i propri diritti dinanzi al giudice. Spetta alle autorità e ai giudici nazionali verificare se tali condizioni siano soddisfatte. Importante: Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell´ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.  
   
   
PAGAMENTI CON POS MOBILI IN EUROPA  
 
Milano e Parigi, 27 Marzo 2014 - Sia e Orange Business Services hanno siglato un accordo di collaborazione che consentirà a banche ed esercenti europei ed extra-europei di gestire pagamenti tramite terminali Pos mobili. Più specificamente, Orange Business Services fornirà una soluzione M2m (“machine to machine”) gestita con servizi di roaming globale in grado quindi di inviare automaticamente i dati dai terminali remoti all´infrastruttura tecnologica di Sia. L´accordo permette a Sia di compiere un significativo passo avanti nella realizzazione di un´unica rete operativa a livello europeo che raccoglierà il traffico dei pagamenti generato dai terminali Pos wireless e da altri canali di collegamento degli esercenti e lo consegnerà in modo sicuro e affidabile ai sistemi autorizzativi di banche, gestori terminali e altri acquirer. Attualmente Sia ha abilitato quasi 5.000 Pos mobili e prevede di arrivare a circa 60.000 terminali entro la fine dell´anno. Questi dispositivi possono gestire transazioni provenienti soprattutto da paesi europei (tra cui Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Ungheria) ed extra-europei, come ad esempio il Sudafrica. "Grazie alla soluzione di Orange Business Services, da oggi siamo in grado di semplificare ulteriormente le modalità di comunicazione tra esercenti e banche offrendo pagamenti anche tramite terminali Pos mobili a livello continentale. Ciò riafferma il ruolo di Sia come unico interlocutore in Europa per la gestione del cosiddetto ultimo miglio dei pagamenti, indipendentemente dalla tipologia di connettività impiegata e dal paese dove la transazione ha origine" ha commentato Andrea Galeazzi, Direttore della Divisione Network Services di Sia. “Siamo lieti che Sia abbia scelto Orange per sostenere l’espansione delle sue attività M2m” ha dichiarato Bernardo Centrone, Amministratore Delegato per l´Italia e Head of South Central Europe di Orange Business Services. “Le nostre competenze in ambito Machine-2-machine, unite a un’approfondita conoscenza del settore, ci hanno consentito di fornire una soluzione sicura, flessibile e ridondante che integra un portale web-based M2m e connettività fissa e mobile a livello globale.”  
   
   
CONVEGNO AL SAFETY PARK SU ALTO ADIGE PASS E SISTEMA CONTACTLESS  
 
Bolzano, 1 aprile 2014 - "Bolzano: mobilità a tutto tondo" è questo il tema del convegno svoltosi il 28 marzo presso il Safety Park di Bolzano, in centrato su Alto Adige Pass e sul Contactless system al quale hanno preso parte un centinaio di esperti del settore mobilità provenienti da tutta Italia. In merito al convegno l´assessore provinciale alla mobilità, Florian Mussner, ha dichiarato che "Alto Adige Pass ed il sistema Contactless, nonché il nostro sistema tariffario e la modernizzazione del sistema di trasporto pubblico rappresentano ormai un modello di riferimento a livello nazionale". Il convegno, organizzato dall´Associazione Club Italia (Contactless technologies Users Board Italia) in collaborazione con l´Agenzia provinciale per la mobilità ha voluto rappresentare un momento di confronto tra esperti della mobilità provenienti da tutta Italia con l´obiettivo di presentare le più moderne tecnologie operative nel settore del trasporto pubblico ed in particolare i sistemi di pagamento contactless e la loro integrazione con i diversi servizi. Nel corso del convegno si sono susseguite alcune relazioni di carattere tecnico come, ad esempio, quella di Günther Burger, direttore della Ripartizione mobilità, di Roberto Rubbo, direttore del´Agenzia provinciale per la mobilità, Joachim Dejaco, direttore della Strutture Trasporto Alto Adige spa e Maurizio Cachia, del Sistema informativo integrato. Il presidente del Club Italia, Ezio Castagna ha sottolineato nel corso del suo intervento che in Alto Adige sono state adottate le migliori scelte a livello politico per realizzare concretamente dei progetti di mobilità moderni, sostenibili e rispondenti alle esigenze degli utenti.  
   
   
ALCATEL, DAL MISE GIUDIZIO POSITIVO SUL NEGOZIATO PER LA CESSIONE DI OPTICS DE VINCENTI: ORA CONFRONTO SINDACATI-AZIENDA SUI 300 ESUBERI  
 
 Roma, 1 aprile 2014- Il Governo valuta “molto positivamente” il negoziato, entrato in fase di due diligence, tra Alcatel-lucent e la italiana Microelettronica Siae per la cessione del segmento Optics della multinazionale franco-americana delle telecomunicazioni. Contestualmente, il Governo invita azienda e sindacati ad avviare il confronto sui 300 esuberi- dichiarati dalla Alcatel-lucent in altri comparti- per i quali il 3 aprile l’Azienda avvierà la procedura di cassa integrazione straordinaria. Di tutto ciò si è discusso ieri, al Ministero dello Sviluppo Economico, in una riunione- presieduta dal Vice Ministro Claudio De Vincenti- alla quale hanno preso parte il management aziendale italiano, le rappresentanze sindacali e le Regioni interessate (Lombardia, Lazio, Campania). L’incontro si è concluso con l’intesa di convocare nuovamente il Tavolo entro due settimane per un aggiornamento della vertenza.  
   
   
GLOOKE DI SAN FIOR (TV), IL PRESIDENTE DELLA REGIONE: È L’ESEMPIO DELL’INVENTIVA E DELLA CAPACITÀ IMPRENDITORIALE DEI VENETI  
 
 Venezia, 1 aprile 2014 - “La scelta di eBay premia un’eccellenza della Marca e del Veneto che in un momento di crisi ha avuto il coraggio di investire e puntare su un settore del futuro, come l’e-commerce. I miei complimenti vanno alla Glooke di San Fior di Gianluca Pellegrinelli che con i suoi collaboratori ha messo in piedi un’azienda che è un gioiello di innovazione”. Con questa parole il presidente della giunta regionale commenta l’affidamento alla trevigiana Glooke di San Fior del negozio virtuale di eBay per la vendita delle auto blu. “Questa azienda – spiega il Governatore – è la testimonianza che la crisi non ha intaccato la voglia di fare dei veneti e allo stesso tempo il suo successo acquisisce ancora più valore visto il momento difficile della nostra economia. Si tratta di un segnale positivo e di fiducia, in particolare per tutti quei giovani che decidono oggi di fare impresa nei settori più innovativi come quelli del web e delle nuove tecnologie”. “Con la Glooke Gianluca – conclude il Governatore – ha saputo coniugare competenza, capacità di rischiare e dedizione al lavoro diventando un punto di riferimento a livello internazionale. Il mio in bocca al lupo e gli auguri di buon lavoro a lui e alla sua squadra per il lavoro che li attende e per gli impegni futuri”.  
   
   
PANE E INTERNET: SIGLA DEL NUOVO PROTOCOLLO D´INTESA E PRESENTAZIONE DELLE LINEE DI SVILUPPO 2014-2017. DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA OLTRE 1 MILIONE DI EURO PER CONTRASTARE IL "KNOWLEDGE DIVIDE".  
 
Bologna, 1 Aprile 2014 - In cinque anni, dal 2009 a oggi, ha realizzato una serie di attività di alfabetizzazione digitale che hanno coinvolto oltre 12mila cittadini dell’Emilia-romagna: pensionati, disoccupati, casalinghe, stranieri, persone in situazione di fragilità e a rischio di esclusione. Di questi, il 61% donne e il 39% uomini. Con qualche primavera sulle spalle (il 72% è over 55) e molto soddisfatti dell’esperienza (apprezzata dal 99% degli intervistati). E’ “Pane e Internet”, il progetto della Regione che, con l’approvazione in giunta delle Linee di sviluppo 2014-2017, vede ora la sigla di un nuovo protocollo d’intesa. Un nuovo “patto” con gli enti locali, le scuole e gli altri istituti di formazione, gli imprenditori e i sindacati, il mondo dell’associazionismo e del volontariato, con l’obiettivo di favorire ancora di più l’accesso alle nuove tecnologie digitali da parte dei cittadini, contrastando il fenomeno del “knowledge divide”, il divario di conoscenza che separa chi è in grado di utilizzare il personal computer e la rete internet da chi non lo è. “La nostra preoccupazione – ha sottolineato stamani Alfredo Peri, assessore regionale alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali, firmando il protocollo – è che vengano tutelati e garantiti i diritti di tutti i cittadini in termini di accesso alle infrastrutture e ai servizi. Nel Piano telematico regionale abbiamo usato proprio il termine ‘diritto’. Per questo – ha aggiunto Peri, ringraziando i firmatari per l’impegno e il coinvolgimento nel progetto – occorre fornire a tutti l’attrezzatura ma anche gli strumenti adeguati per utilizzarla, in modo da escludere nuove marginalità indotte dall’innovazione tecnologica”. L’assessore ha ricordato come, già ora e sempre più in futuro, “famiglie e cittadini accedono e accederanno ai servizi on-line della sanità e della pubblica amministrazione”; per quanto riguarda la scuola “stiamo discutendo – ha concluso Peri – in merito alla programmazione dei nuovi fondi strutturali europei per consentire, tra l’altro, che tutti i plessi scolastici dell’Emilia-romagna, nei prossimi anni, vengano dotati di banda ultralarga”. Il protocollo, in sintesi - Firmatari del nuovo protocollo sono la Regione Emilia-romagna, l’Ufficio scolastico regionale, i sindacati regionali dei pensionati, il Forum del Terzo Settore e le organizzazioni degli enti locali, le associazioni di volontariato Auser, Ada, Anteas, Ancescao, Informatici Senza Frontiere, Aica, Arci, Cittadinanza Attiva e le associazioni delle cooperative di consumo e degli enti di formazione Ccda e Coef, la rappresentanza delle piccole imprese Unioncamere regionale, la Fondazione Asphi onlus, la cooperativa Anastasis e l’Ausilioteca, l’Università degli studi di Bologna e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia (Unimore), l’Inps regionale. Il protocollo prevede, in sintesi, di proseguire con l’alfabetizzazione digitale e i servizi di supporto alle imprese e ai cittadini, con una particolare attenzione alle fasce deboli e ai cittadini stranieri;dipromuovere una maggiore consapevolezza, a tutti i livelli, in merito all’opportunità di un’azione congiunta culturale e formativa, per favorire il diritto all’apprendimento permanente. Viene sancito inoltre l’impegno a sostenere la nascita a livello locale (Comune, Unione di Comuni) dei “Punti Pane e Internet” per le competenze digitali, in grado di sostenere un’offerta di servizi informativi, di supporto e di formazione/aggiornamento per tutti cittadini, e in particolare per quelli a rischio di esclusione. Pane e Internet 2014-2017: sfide e obiettivi - In Emilia-romagna si stima che ci siano circa 908.000 cittadini nella fascia d’età dai 45 ai 75 anni non in grado di utilizzare i servizi digitali. E’ quindi necessario intervenire ancora per ridurre il divario con un’azione di alfabetizzazione digitale capillare che coinvolga tutte le comunità locali, passando da una dimensione progettuale a una “sistemica”. Per i prossimi anni l’obiettivo è favorire la creazione di strutture a rete fra gli attori dell’e-inclusion in grado di offrire servizi e attività in modo stabile, facendo perno su un “Centro servizi Pane e Internet di livello regionale”, capace di sostenere il sistema locale. In quest’ottica, sono stanziate le risorse da bilancio regionale dedicate al Piano telematico 2014-2017 per un totale di 1 milione 260mila euro più un contributo di 25mila euro della Sovrintendenza libraria e 5mila euro del Progetto Giovani. Le reti territoriali, denominate “Punti Pane e Internet” (Punti Pei), saranno coordinate a livello di Comune, o Unione di comuni, e disporranno di luoghi attrezzati in cui sia possibile accedere a Internet e ai servizi online, col presidio e l’assistenza di personale opportunamente preparato, e realizzare interventi formativi, di aggiornamento, di sensibilizzazione e di informazione rivolti ai cittadini. La rete dei Punti Pei si ispira al sistema dei telecentri cresciuto negli ultimi anni in Europa e nel mondo, e si presenta sempre più come rete coordinata di attori sul territorio che offrono una gamma di servizi per l’inclusione e lo sviluppo di competenze digitali. Con l’azione Pei 2014-2017 si prevede quindi di realizzare un Centro Servizi regionale Pane e Internet per il supporto ai Punti Pei; 9 Centri giovani coinvolti con personale formato per svolgere attività di formazione ai giovani interessati a diventare facilitatori digitali; 200 corsi di alfabetizzazione digitale finanziati dalla Regione; 50 corsi di Ii° livello quale incentivo della Regione alla creazione di un’offerta di corsi pianificata dai Punti Pei con la partecipazione economica dei cittadini; un centinaio di interventi nell’ambito della cultura digitale; 400/500 corsi di formazione attivati direttamente dagli intermediari digitali (in particolare nell’ambito dei Punti Pei) realizzati attraverso forme di cofinanziamento (budget del Comune, Fondi europei, partecipazione economica dei partecipanti, altri fondi di sponsor o Fondazioni) e con l’utilizzo di corsi online messi a disposizione dal Centro servizi; 2.300 ore di docenza; 40mila cittadini che fruiscono del servizio di facilitazione digitale; attivazione del servizio di facilitazione digitale in 200 comuni; interventi formativi erogati in modalità blended (attraverso Internet) a circa 200 facilitatori; una community Pane e Internet online “popolata” da 200 persone attive.  
   
   
UN DRONE ANTIGAS, UN CHIP SALVAVITA, UN FORNO CHE NON SPRECA: L´ECONOMIA TOSCANA RIPARTE DA QUI  
 
Firenze, 1 aprile 2014 – Sembra il nome di un eroe dell´antica Grecia, ma si tratta di una pura assonanza. "Agamon" è infatti l´acronimo di "Aaerial gas monitoring", progetto realizzato da un´azienda con sede a Pisa, leader nel campo delle tecnologie per l´ambiente. Di eroico, però, qualcosa ce l´ha davvero questo minuscolo velivolo, senza pilota, che porta a bordo una specie di naso supersensibile, formidabile nello scovare le perdite di gas e intercettare i miasmi che fuoriescono da discariche, impianti, gasdotti. Un aeroplanino con il "naso" Tecnicamente, l´aeroplanino senza pilota si chiama drone. E il naso, in realtà, è un sensore laser di nuovissima generazione. Grazie al velivolo, sarà possibile registrare e trasmettere in tempo reale tutta una serie di parametri, abbreviando i tempi di monitoraggio e di risposta. "Ci siamo divertiti – avverte Paolo Andreussi, docente all´Università di Pisa e amministratore delegato di Tea Group, la società che l´ha realizzato – a giocare con gli aeroplani. A trasformare un drone, strumento che di solito associamo alla guerra, in un´arma pacifica, utile per l´ambiente". La sua sfida, questa piccola azienda supertecnologica, tirata su come un esemplare d´allevamento dall´Università di Pisa, se l´è giocata grazie ai fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana sul programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale (Por Creo Fesr 2007-2013). E´ uno dei tantissimi casi in cui l´esempio serve, più di fiumi di parole e sfilate di numeri, a far capire una cosa molto semplice: che questi soldi venuti dall´Europa la Toscana li ha spesi bene, indirizzandoli verso qualcosa che, davvero, aiuta l´economia e i cittadini. Nel caso specifico, il progetto Agamon è costato quasi 400 mila euro ed è stato finanziato dal programma operativo Fesr messo a punto dalla Regione Toscana per gli anni 2007-2013, con 271 mila euro. Un miliardo per la Toscana - Non sono pochi i soldi targati Fesr che la Toscana ha ricevuto per i sette anni appena conclusi: oltre 1 miliardo di euro per rendere più competitivo il sistema produttivo e più moderna la società, promuovendo ricerca, innovazione, sostenibilità ambientale, migliorando l´efficienza energetica, le infrastrutture e le comunicazioni. Per capirsi, la prima linea della tranvia fiorentina, avamposto di modernità in una città che fatica a levare gli ormeggi da un passato ingombrante, 1 milione di passeggeri al mese, è stata realizzata grazie a questi fondi. Come pure, saltando di palo in frasca, il bacino di espansione per la messa in sicurezza dal rischio idraulico di Terranuova Bracciolini, o gli otto progetti per l´installazione della banda larga in montagna e in aree di campagna disagiate, o ancora la riqualificazione di Piazza Arnolfo e del Teatro del Popolo a Colle val d´Elsa, o la trasformazione dell´ex ospedale Burresi a Poggibonsi in centro culturale (nell´ambito dei Piuss, piani di iniziativa urbana: cantieri aperti in 14 città, oltre 100 progetti, investimento complessivo di oltre 230 milioni). Decine e decine di progetti, insomma, hanno permesso in questi anni di fare investimenti, garantire utili e posti di lavoro, aiutando così a fronteggiare una delle maggiori crisi degli ultimi decenni. Un chip salvavita - Guardiamone un altro da vicino, di questi progetti. Questo si chiama Medisafe, lo realizza una piccola industria di microelettronica con sedi a Montelupo e Vinci. "E´ un progetto innovativo per analizzare e anche realizzare un microcircuito elettronico affidabile – spiega Daniela Gravina, marketing assitant di Yogitech spa – da destinare a dispositivi medici impiantabili". Che poi, per intendersi, sarebbero cose tipo i pace-maker per regolare il ritmo cardiaco. "Grazie a questa nuova tecnica – prosegue Daniela – che rappresenta l´innovazione del processo di analisi e di costruzione dei microcircuiti, si salveranno delle vite e sarà possibile ridurre per i pazienti il ricorso a interventi di manutenzione degli impianti che saranno resi più precisi e meno vulnerabili ai guasti". Costato poco più di 1 milione a fronte di un contributo regionale di circa 665 mila euro, Medisafe ha portato alla creazione di tre brevetti. Un forno risparmioso - Concreto e risparmioso anche il raggio d´azione di Sinter Clean. "Si tratta di una attività che porta a realizzare un processo innovativo di sinterizzazione, un procedimento per ottenere materiali compatti e duri a partire da polveri, che utilizza uno speciale forno. La nuova tecnica aiuterà a risparmiare energia, in una lavorazione, destinata al settore dei manufatti in ceramica e dei rivestimenti tecnici, che ne consuma davvero moltissima", dice Claudio Terreni, manager di Industrie Bitossi, l´azienda che lo realizza insieme ad un gruppo di lavoro formato da Deimos, Toscana Impianti, Pin Città di Prato. Un traguardo non scontato - "La scelta di destinare il 60% delle risorse del Fesr a progetti di ricerca e sviluppo ha pagato - dice Angelita Luciani, dirigente del settore innovazione, ricerca industriale trasferimento tecnologico della Regione – nonostante la crisi, infatti, abbiamo osservato segnali positivi, di inversione di tendenza per quanto riguarda l´incidenza della spesa della componente privata in ricerca e sviluppo rispetto al Pil: una percentuale di solito molto bassa, ma che ora appare in aumento". Così, dal momento che, ormai è appurato, solo innovando l´economia toscana potrà scrollarsi di dosso gli effetti negativi della crisi, un drone antigas, un chip salva vita, un forno che risparmia energia sono, decisamente, qualcosa di più di novità tecnico-scientifiche. Sono una buona notizia.  
   
   
APERTE SINO AL 23 APRILE LE ISCRIZIONI ALL´"ALPEUREGIO SUMMER SCHOOL" A BRUXELLES  
 
 Bolzano, 1 aprile 2014 - Sono aperte sino al 23 aprile le iscrizioni all’"Alpeuregio Summer School" organizzata dalla Rappresentanza comune della Regione europea del Tirolo – Alto Adige – Trentino che si svolgerà a Bruxelles dal 30 giugno al 10 luglio. L´alpeuregio Summer School è un´iniziativa di alta formazione che si propone di approfondire la conoscenza delle istituzioni e delle principali politiche europee acquisite nel corso degli studi universitari. Il corso si svolgerà a Bruxelles dal 30 giugno al 10 luglio 2014 ed è aperto a 30 giovani laureati provenienti dal Tirolo, dall´Alto Adige e dal Trentino. I relatori che animeranno le lezioni sono prevalentemente alti funzionari europei. L´iscrizione è aperta sino al 23 aprile. Saranno trattati i seguenti argomenti: storia dell´integrazione europea, profili istituzionali e procedure decisionali dell´Unione europea, mercato interno, principali politiche europee e informazioni generali sull´attività di lobbying ecc. Il corso è gratuito ma i partecipanti devono provvedere auntonomamente al vitto ed all´alloggio. Per sostenere i partecipanti che prenderanno parte ad almeno l´80% delle lezioni la Fondazione della Cassa di Risparmio stanzia un contzributo pro capite di 300 euro. Il bando e il programma dell´Alpeuregio Summer School sono stati pubblicati nella homepage della Rappresentanza comune della Regione europea Tirolo - Alto Adige - Trentino a Bruxelles ( http://www.Alpeuregio.org ). Il link diretto è: http://www.Alpeuregio.org/index.php/it/  
   
   
CARTA O DIGITALE PER STUDIARE ALL’UNIVERSITÀ? DOMANDA “DA VECCHI”, GLI UNIVERSITARI LI USANO GIÀ ENTRAMBI. CIÒ CHE CAMBIA È COME STUDIANO. E’ QUANTO EMERGE DALL’INDAGINE AIE, IN COLLABORAZIONE CON ANVUR, CUN E CRUI, PRESENTATA OGGI A ROMA E DISPONIBILE IN EBOOK  
 
Roma, 1 aprile 2014 - Carta o digitale per studiare all’università? Domanda “da vecchi”, gli universitari li usano già entrambi. Ciò che cambia è come studiano non su cosa. Se vogliono imparare davvero cercano dappertutto, tra i libri e sul web. Se sono interessati a minimizzare gli sforzi rispetto all’esame, usano quel che è più funzionale. Certo è che metà degli studenti che hanno partecipato a questa indagine vogliono approfondire. E’ uno spaccato positivo quello che emerge dall’indagine presentata oggi dall’Associazione Italiana Editori (Aie) a Roma e che mappa come gli universitari studiano usando supporti diversi: condotta da Aie, in collaborazione con Consiglio Universitario Nazionale (Cun), Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) e Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur), ha interessato gli oltre duemila studenti universitari tra i diciotto e trent’anni che hanno partecipato al concorso è-book, all’interno del Maggio dei libri. E’ disponibile da oggi in un ebook a cura di Aie e Marina Micheli, Stili di studio degli universitari italiani tra carta e digitale sulle principali piattaforme online per la collana tutta digitale dei Quaderni del Giornale della Libreria. Cosa ne emerge? (la sintesi è in allegato) Il discrimine non è tra carta e digitale ma tra chi studia per apprendere e chi studia per passare gli esami. I primi, infatti, in base ai dati dell’indagine, usano di tutto, non fanno distinzione tra carta e digitale. Quel che conta è il contenuto. I secondi tendono a semplificare, talvolta – pragmaticamente – anche loro senza distinguere tra carta e digitale, talvolta concentrandosi sul digitale come strumento ottimo per “il minimo sforzo” (e forse il minimo futuro…). Il digitale quindi integra o sostituisce? Integra (a parte il fenomeno-slides): Le slides di lezione e le risorse web consigliate dal docente sono le uniche modalità di studio che risultano essere (almeno in parte) sostitutive e non integrative dei manuali, che restano comunque lo strumento principale per lo studio. Sono anche correlate con uno studio più superficiale: chi si concentra su queste fonti poi non approfondisce, né su carta, né su digitale. I 5 identikit di chi studia oggi all’università (nel dettaglio sono in allegato): gli studenti sono stati classificati in cinque categorie, sulla base delle modalità prevalenti di studio. Gli Onnivori, che usano di tutto e per fortuna sono la categoria più numerosa (quasi 4 studenti su 10 di quelli che hanno partecipato all’indagine oggi sono così), gli Esploratori, che arricchiscono con approfondimenti autonomi (su web o libri) e sono il 13% (insieme agli Onnivori rappresentano la metà degli studenti del campione). I Tradizionalisti, che tendono a usare poco le tecnologie, concentrandosi soprattutto sullo studio del manuale. I Pragmatici, che usano un po’ tutte le fonti che aiutano a passar gli esami, a partire dai manuali, ma non approfondiscono per proprio conto. E poi ci sono i Minimalisti, gli unici a usare meno i manuali, sostituiti da slide o fonti web del docente: quasi due universitari su 10 tra quelli che hanno partecipato all’indagine oggi studiano così . <I dati e l’indagine – ha sottolineato la presidente del Gruppo accademico professionale di Aie Mirka Daniela Giacoletto Papas - ci confermano che è venuto il momento di smettere di discutere se i libri di studio devono essere di carta o digitale per tornare a parlare dei contenuti e dei modi migliori per stimolare i ragazzi ad approfondire, a non accontentarsi del minimo, perché “Il futuro è nei libri che leggi” come ci dice lo slogan bellissimo del vincitore dell’edizione 2013 di è-book Matteo Zocchi. E, aggiungo, possono benissimo essere libri digitali. Carta e digitale appaiono come elementi naturali del paesaggio in cui i nativi digitali si muovono. Non li vedono in contrasto. Li usano entrambi, secondo le occasioni e le finalità del momento. Per gli editori è forse questo il messaggio principale che viene dall’indagine: come gli studenti “onnivori” delineati dalla ricerca, dovremo utilizzare tutte le possibilità che le tecnologie ci offrono. Ragionando su ciò che più è utile agli studenti. Approfondendo>.  
   
   
BOLZANO: BORSA DI STUDIO NELLA SILICON VALLEY, OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI ALTOATESINI  
 

 Bolzano, 1 aprile 2014 - Trascorrere 6 mesi nella Silicon Valley, il distretto dell´innovazione più famoso del mondo, frequentare la Santa Clara University e fare "pratica" presso un´azienda locale. Per molti un sogno, per un altoatesino under 35 una realtà: sino al 18 aprile, infatti, si potranno avanzare le proprie candidature per la borsa di studio Best finanziata dalla Fondazione per la ricerca scientifica e l´innovazione della Provincia di Bolzano. Il progetto vedrà concretamente la luce nell´anno accademico 2014-2015, e prevede una borsa di studio Best di 6 mesi del valore di 35mila euro, interamente finanziata dalla Fondazione per la ricerca scientifica e l´innovazione della Provincia di Bolzano. Annualmente sono 9 le borse di studio simili elargite a livello nazionale, e una di queste sarà esclusivamente dedicata a laureati (anche diploma triennale) con meno di 35 anni residenti in Alto Adige, oppure domiciliati sul territorio provinciale per la frequenza di un programma accademico o lo svolgimento di un dottorato di ricerca. "Si tratta di una grande opportunità offerta ai giovani altoatesini che intendono diventare imprenditori - ha commentato il presidente della Fondazione, Alfredo Guarriello - perchè consente di apprendere le modalità migliori per sostenere la propria idea di azienda". La borsa prevede 3 mesi di frequenza presso la Santa Clara University, l´istituzione accademica più antica della California, più altri 3 mesi di pratica in un´impresa della Silicon Valley. Il periodo è quello compreso tra settembre del 2014 e marzo del 2015. "Compito della Fondazione - ha aggiunto il direttore della Ripartizione innovazione, Maurizio Bergamini - è quello di diffondere in Alto Adige la cultura della ricerca e dell´innovazione, sostenendo e aiutando soprattutto le imprese start-up". Delle 51 borse di studio Best concesse dal 2007 in poi, ben 26 hanno portato alla nascita di aziende start-up, molte delle quali di grande successo. Il termine per presentare le domande di iscrizione al bando scade il 18 aprile, i dettagli dell´iniziativa e le modalità per parteciparvi si possono trovare a questi link: www.Fulbright.it/it/borse-di-studio/italiani/studio/programma-best  e www.Invitalia.it/site/ita/home/idee-e-opportunita/articolo9371.html

 

 
   
   
REGIONI, AGRICOLTURA, PICCOLI VOLONTARI CRESCONO A PIEVE LIGURE UNA LEZIONE DI ANTINCENDIO BOSCHIVO PER I BAMBINI  
 
Pieve Ligure (Genova), 1 aprile 2014 - Il gruppo Scoiattolo - Volontari antincendio boschivo del Comune di Pieve Ligure ha da tempo avviato un progetto didattico ad hoc, "La Leggenda dello Scoiattolosalvaboschi", con l´obiettivo di sensibilizzare i giovani della scuola primaria al rispetto del bosco e dell´ambiente e alla conoscenza del Sistema regionale antincendio boschivo. Una manifestazione destinata ai bambini della scuola primaria di Pieve Ligure è in programma a Pieve Alta giovedì 3 aprile 2014 ,dalle 9 alle 12.30. La manifestazione consiste in una simulazione di intervento antincendio boschivo che vedrà come protagonisti i bambini delle classi Ii , che nel mese di febbraio hanno già partecipato ad una lezione propedeutica di 3 ore, tenuta da 4 Vab del Gruppo Scoiattolo, in cui hanno potuto approfondire tutte le tematiche relative all´Aib regionale. I bambini verranno radunati nella piazza del borgo dove verranno simulate alcune postazioni quali ad esempio la sede dei Vab, il deposito dei mezzi, la sala operativa antincendio boschivo regionale etc. Il programma della esercitazione prevede che i bambini interpretino vari ruoli e tra questi anche i mini volontari antincendio boschivo. Scattato l´allarme alcuni mini volontarisegnaleranno allaSala operativa regionale antincendio boschivo un principio di incendio, e da questa i mini operatoridi Sala attiveranno le squadre di intervento composte, oltre che dai Volontari del Gruppo Scoiattolo, anche dai mini vab. Con l´assistenza dei Volontari, salendo sui mezzi Aib, le squadre di mini vabraggiungeranno il luogo dell´incendio (simulato con fumogeni e cartellonistica di finte fiammelle in zona boschiva sulle alture del paese) e eseguiranno tutte le manovre e procedure per lo spegnimento, utilizzando le vere attrazzature operative assistiti dai "veri" volontari. Verrà poi eseguita la bonifica dell´area "bruciata", la verifica e tutto quanto normalmente previsto in caso di intervento e quindi la dichiarazione di spegnimento. Soddisfazione per l´iniziativa del Volontariato di antincendio boschivo e protezione civile verso queste importanti iniziative di informazione e di sensibilizzazione è stata espressa dall´assessore Barbagallo " che fanno crescere nei giovani una maggiore responsabilità verso la difesa del nostro ambiente e del territorio. I contenuti educativi di queste iniziative, tramite i ragazzi, raggiungono anche le loro famiglie, amplificando cosi il positivo effetto di tale sforzo. E´ sempre più necessario che la cittadinanza prenda conoscenza dei rischi che caratterizzano un territorio così fragile e vulnerabile come quello ligure e che sviluppino una maggiore attenzione verso le forme di prevenzione e di autoprotezione da tempo promosse dalla Regione Liguria anche dal sito regionale www.Agriligurianet.it  o da you tube regione liguria agricoltura  
   
   
QUINTO RAPPORTO IPCC: L’AREA MEDITERRANEA RISENTIRÀ PIÙ DI TUTTE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO  
 

Milano, 1 aprile 2014 - «In Europa, la regione mediterranea è quella che risentirà più di tutte dei cambiamenti climatici a causa dei notevoli impatti attesi sul turismo, sull’agricoltura, sulle attività forestali, sulle infrastrutture, sull’energia». Marco Grasso, docente di Politiche ambientali dell’Università di Milano-bicocca che segue gli effetti politici e sociali del cambiamento climatico, commenta a caldo il secondo volume del quinto rapporto Ipcc, presentato questa mattina alla stampa. «I cambiamenti climatici – continua Grasso, commentando il rapporto “Climate Change 2014: Impacts, Adaptation, and Vulnerability - possono introdurre disparità economiche all´interno dell´Europa, favorendo regioni meno colpite dal cambiamento climatico e aggravando quelle più esposte, come quella mediterranea». «Le future proiezioni climatiche – aggiunge Grasso che approfondirà il tema il prossimo 9 aprile in occasione della giornata Milano-bicocca e i Cambiamenti Climatici: Ricerca, Formazione, Divulgazione (ore 9, Edificio U4, Aula 8, Piazza della Scienza) - prevedono un aumento delle temperature in tutte le regioni europee, un marcato aumento di precipitazioni nel Nord Europa e una diminuzione significativa nel Sud Europa, un aumento di estremi termici, periodi di siccità alternati ad abbandonanti precipitazioni». Secondo gli studiosi del Working Group Ii all’Ar5 del Panel internazionale sui cambiamenti climatici, sono in aumento i rischi di inondazioni, di erosione costiera e di danni alle infrastrutture: «Il rischio già è presente con l´attuale livello di climate change (+0.61 °C rispetto al periodo preindustriale) e sta aumentando progressivamente. Le misure di adattamento in Europa possono ridurre il rischio entro limiti accettabili, ma queste azioni devono essere ancora implementate in molti Paesi europei, tra cui l´Italia». Tra le criticità evidenziate, c’è anche una sempre maggior scarsità idrica, soprattutto nel Mediterraneo, dovuta all’ aumento della domanda di acqua per l’irrigazione, l’uso domestico e industriale unito alla riduzione delle precipitazioni, alla scarsa capacità di reintegro delle risorse idrico e all’aumento dell´evaporazione. «Inoltre, nel Sud Europa l´irrigazione sarà il fattore limitante della produzione agricola, con impatti negativi anche nelle zone di produzione del vino». Già lo studio del 2012 Mediterranean agriculture under climate change: adaptive capacity, adaptation, and ethics‘, Regional Environmental Change di Marco Grasso e Giuseppe Feola (University of Reading) anticipava alcune delle problematiche dei cambiamenti climatici sui sistemi agricoli del paesi dell’area mediterranea. La ricerca, infatti, evidenzia come gli impatti dei cambiamenti climatici del prossimo decennio saranno rilevanti per l’area mediterranea, determinato una diminuzione della produzione agricola nell’area che include anche l’Italia meridionale. Proprio per diffondere conoscenza e consapevolezza rispetto al cambiamento climatico, dagli effetti fisici a quelli socio-economici l’Università di Milano-bicocca ha organizzato, dal 7 all’11 aprile, una settimana di incontri aperti al pubblico, il cui evento centrale è Milano-bicocca e i cambiamenti climatici: ricerca, formazione, divulgazione. Tra le attività previste, mostre, dibattiti, “climate cafè” e anche un Dj Set-video Climate Change. Http://www.unimib.it/open/eventi/cambiamenti-climatici_-in-bicocca-la-settimana-del-clima/683309673954591431

 

 
   
   
CALDORO: MOZIONE PER SISMA MATESE È ATTO CONCRETO PER I CITTADINI  
 
Napoli. 1 aprile 2014 - "Una iniziativa significativa in sostegno delle popolazioni delle province di Caserta e Benevento colpite dal sisma del 29 dicembre scorso." Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro commenta l´approvazione a Montecitorio della mozione Sarro - Brunetta sugli eventi sismici. "Grazie all´ impegno dell´on. Sarro e del gruppo di Forza Italia, la situazione delle aree interne della Campania colpite dall´evento sismico si inserisce nel dibattito parlamentare in modo concreto, per sostenere i cittadini, analizzando anche possibili risorse finanziarie da mettere a disposizione per la ricostruzione. "La Regione, per le sue competenze, continuerà a fare la sua parte per sostenere le comunità che hanno subito rilevanti danni, come ho avuto modo di verificare personalmente recandomi in quelle aree. Programmiamo interventi di messa in sicurezza di edifici pubblici e prevenzione dei rischi naturali per un importo di circa 50 milioni di euro a valere sul Por Campania”, conclude Caldoro.  
   
   
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO, 170 MILA EURO A 3 COMUNI. ROMANO: CONTINUA IMPEGNO REGIONE CAMPANIA PER RIORGANIZZARE IL SETTORE  
 
Napoli, 1 aprile 2014 - Sono stati pubblicati, ieri mattina, sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, i decreti di liquidazione delle somme per alcune opere, promosse dai Comuni, nell´ambito del programma finalizzato all´avvio della gestione del servizio idrico integrato, in particolare per l´ottimizzazione dell´uso idropotabile di invasi artificiali e di rete. I Comuni interessati sono: Falciano del Massico, a cui è stato concesso un contributo di euro 43.750 per la realizzazione del progetto esecutivo per la riparazione del Campo Pozzi di via del Re; Pietrelcina, a cui è stato concesso un contributo di circa 90 mila euro per il rifacimento e il potenziamento della rete fognaria in località Santa Maria e nell’area periferica, 5° lotto funzionale; Procida, cui è stato concesso un contributo di euro 35 mila per i lavori di completamento della rete fognaria in località Maria di Corricella. Tutti gli importi erogati rappresentano l´anticipazione del 25% dell´ammontare complessivo del 70% del totale cofinanziabile. Si tratta - sottolinea l´assessore Giovanni Romano - di alcune delle iniziative messe in campo dalla Giunta Regionale finalizzate ad una razionalizzazione ed una ottimizzazione del ciclo integrato delle acque. "Continua l´impegno assunto dalla Regione per una riorganizzazione del settore. E’ stato investito, finora, oltre un miliardo di euro per realizzare opere infrastrutturali (depuratori, fognature e collettamenti) per recuperare la difficile situazione del ciclo, risultato di oltre 15 anni di caos e di disinteresse", conclude Romano.  
   
   
AMBIENTE FVG: APPROVATI PIANI 2014 E TRIENNALE ARPA  
 
Trieste, 1 aprile 2014 - I Programmi annuale 2014 e triennale 2014-2016 dell´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente (Arpa) sono stati approvati nell´ultima riunione di Giunta, su proposta dell´assessore all´Ambiente ed Energia Sara Vito, così come previsto dalla legge istitutiva dell´Agenzia. La Giunta ha indicato alcune prescrizioni, rispetto ai programmi preliminari presentati dall´Arpa, per meglio attuare le indicazioni strategiche della Regione in merito al sistema integrato di "governance" ambientale e agli obiettivi di tutela ambientale e di prevenzione igienico-sanitaria. Per quanto riguarda gli investimenti, la manutenzione straordinaria degli edifici sarà limitata agli interventi non dilazionabili, mentre si punterà sul rinnovo del parco tecnologico per incrementare l´efficienza e la funzionalità della strumentazione, con ricadute positive sui tempi e la qualità delle prestazioni dell´Arpa.  
   
   
RICOSTRUZIONE SISMA MARSCIANESE: SOTTOSCRITTA CONVENZIONE REGIONE, ‘ABI´, GEPAFIN PER IL COMPLETAMENTO DEGLI INTERVENTI  
 
Perugia, 1 aprile 2014 – Rendere disponibili finanziamenti bancari a favore dei cittadini per il completamento degli interventi sugli immobili oggetto di interventi di ricostruzione danneggiati dagli eventi sismici che nel 2009 colpirono il Marscianese: è quanto si propone il Protocollo d´intesa sottoscritto oggi tra l´assessorato allo sviluppo economico della Regione Umbria, Gepafin ed Abi Umbria. Si tratta di una iniziativa fortemente sostenuta dalla Regione per consentire la copertura finanziaria a condizioni di favore degli interventi di ricostruzione per la parte non coperta dal contributo pubblico. Con l´accordo, le banche aderenti al protocollo mettono a disposizione dei beneficiari la possibilità di accendere un finanziamento finalizzato alla ricostruzione o riparazione dell´immobile danneggiato. Il finanziamento potrà essere strutturato, a seconda delle esigenze e dell´orizzonte temporale dell´operazione, come un´apertura di credito, di norma di 12 mesi di durata, con le modalità definite in apposita convenzione Banca-gepafin, oppure nella forma di mutuo ipotecario a stato avanzamento lavori. Entrambe le tipologie di operazioni possono godere della garanzia di Gepafin sul 70% del finanziamento, così da garantire l´applicazione delle migliori condizioni di mercato in funzione del merito creditizio del richiedente. Il protocollo prevede inoltre la possibilità per le banche aderenti di sospendere i mutui tuttora in essere sugli immobili danneggiati dal sisma del 2009 per i quali fu emessa ordinanza di sgombero parziale o totale o altri provvedimenti in vigore limitativi dell´utilizzo degli immobili. La sospensione avverrà nelle forme e per la durata individuata da ciascuna banca e comunque per un periodo non superiore ai 12 mesi. Grazie a questa iniziativa, che va ad aggiungersi ai 45 milioni di euro già disponibili per i contributi a fondo perduto sulla ricostruzione, ed alla proficua collaborazione con la Commissione regionale Abi e con Gepafin si completa la platea degli strumenti a disposizione dei cittadini dell´area del Marscianese che potranno affrontare il prossimo avvio dei lavori avendo a disposizione adeguate coperture finanziarie.  
   
   
DALLA REGIONE VENTO ACCONTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI PARCHI  
 
Venezia, 2 aprile 2014 - Gli Enti Parco Regionali riceveranno dalla Regione un acconto complessivo di circa un milione 433 mila euro per le spese di gestione relativo all’esercizio finanziario 2014. Lo ha deciso la Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore ai parchi, impegnando la somma a favore dei beneficiari. “L’ammontare complessivo del contributo regionale – ha affermato l’assessore – verrà determinato successivamente, sentita la competente Com-missione Consiliare; siamo intanto intervenuti per assicurare la necessaria continuità alla azione svolta dai nostri Parchi, che sono enti strumentali della Regione”. All’ente Parco Colli Euganei andranno 561.308,62 euro; alle Regole d’Ampezzo 195.099,04 euro; alla Comunità Montana della Lessinia 231.724,74 euro; all’Ente Parco del Fiume Sile 159.040,43 euro; all’Ente Parco Delta del Po 286.160,50 euro.  
   
   
FVG: APPROVATO SCHEMA DI REGOLAMENTO COMUNALE DI GESTIONE RIFIUTI  
 
Trieste, 1 aprile 2014 - Il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani afferma la necessità di affrontare, in modo organico, il tema dell´assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, omogeneizzando i regolamenti comunali per semplificare l´analisi dei dati e migliorare il controllo dei flussi dei rifiuti urbani. Dal canto loro, i Comuni devono coordinare le disposizioni dei regolamenti comunali alle previsioni del Piano, anche al fine di garantire l´uniformità di gestione del servizio sul territorio regionale. La Regione ha pertanto ritenuto opportuno fornire alle Aministrazioni locali un documento di riferimento nel rispetto delle specifiche esigenze territoriali e dei sistemi organizzativi in atto, uno strumento aggiornato, in linea con la pianificazione regionale e quindi utile a regolamentare, così come previsto dalla norma nazionale, la gestione dei rifiuti e l´igiene urbana. Lo "Schema di regolamento comunale di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati" è stato quindi approvato dalla Giunta regionale nell´ultima seduta su proposta dell´assessore all´Ambiente ed Energia, Sara Vito, e verrà sottoposto al vaglio del Consiglio delle Autonomie locali per l´espressione del parere di competenza. Premesso che la Regione sta lavorando all´individuazione della struttura competente in materia di gestione integrata dei rifiuti, il documento è stato redatto per fornire nell´immediato indicazioni in merito ai criteri quali-quantitativi da applicare per l´assimilazione dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani. Definisce pertanto le modalità relative allo svolgimento della raccolta differenziata ed al corretto utilizzo dei contenitori e dei centri di raccolta, elenca i comportamenti da perseguire per garantire la pulizia del territorio e stabilisce specifici divieti e relative sanzioni.