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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Aprile 2014
ENERGIA: FEDERICA GUIDI INCONTRA IL MINISTRO DEL TESORO POLACCO WLODZIMIERZ KARPINSKI AL CENTRO DEL COLLOQUIO, LA COLLABORAZIONE BILATERALE NEL SETTORE DEL GAS, LA COMPETITIVITÀ DELL’INDUSTRIA EUROPEA, LE POLITICHE EUROPEE SU CLIMA ED ENERGIA DA SVILUPPARE DURANTE IL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA DELLA UE.  
 
Roma, 17 aprile 2014 – Lo sviluppo della cooperazione tra l’Italia e la Polonia nel settore energetico e in particolare del gas, ma anche l’impulso al dialogo che adotterà la Presidenza italiana dell’Ue sulle politiche climatiche ed energetiche dal 2020 al 2030 e i temi della competitività dell’industria europea, sono stati gli argomenti al centro del bilaterale tra il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e il Ministro del Tesoro polacco Wlodzimierz Karpinski. Nel corso dell’incontro, che si è svolto oggi a Roma presso il Dicastero di via Veneto, il Ministro Guidi ha messo in risalto come il Progetto Terminale di rigassificazione di Swinoujscie rappresenti l’esempio dell’importante collaborazione italo-polacca e quanto il completamento di esso, nel più breve tempo possibile, sia strategico ai fini della diversificazione dell’approvvigionamento energetico non soltanto della Polonia ma dell’Europa intera. Il ministro Guidi ha altresì ribadito che l’Italia deve agganciarsi ai grandi mutamenti dei mercati globali del gas e alle politiche di diversificazione delle fonti, sia ai fini della sicurezza degli approvvigionamenti, sia per contenere i prezzi del gas, e proprio per questo guardare con attenzione ai risultati delle attività che sono state realizzate negli altri Paesi europei e specialmente in Polonia. I rapporti economico-commerciali tra l’Italia e la Polonia, due Paesi che hanno sviluppato nell’ultimo periodo un vero partenariato strategico, sono buoni: l’Italia occupa il 5° posto come Paese fornitore (con una quota di mercato del 5,1%) ed il 6° posto come Paese Cliente (con una quota di mercato del 4,3%). L’interscambio italo-polacco nel decennio 2004-2013 ha avuto un andamento dinamico registrando una crescita dell’83%, il valore dell’interscambio è passato da 8,7 mld di euro del 2004 a quasi 16 mld di euro del 2013, le nostre esportazioni in Polonia sono cresciute dell’82%, passando da 5,1 mld di euro del 2004 a 9,3 mld di euro del 2013 e le nostre importazioni sono aumentate dell’85%, registrando un valore di 3,5 mld di euro nel 2004 e di 6,6 mld di euro nel 2013.  
   
   
"CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA RICERCA ENERGETICA E AMBIENTALE"  
 

Madrid, 17 aprile 2014 - La "Conferenza internazionale sulla ricerca energetica e ambientale" (Iceer 2014)si terrà il 18 e 19 luglio 2014 a Madrid, in Spagna. L´evento verterà sulle tecnologie d´avanguardia nei settori della ricerca energetica e ambientale, con la presentazione e discussione dei più recenti progressi teorici e tecnologici. Più in particolare, i partecipanti avranno la possibilità di osservare l´impatto della ricerca energetica e ambientale su domini quali l´astronomia, la biologia, l´istruzione, le scienze geologiche, la sicurezza e l´assistenza sanitaria. Gli interessati potranno iscriversi all´evento fino al 10 giugno, con un pacchetto completo che costa poco meno di 350 euro. Chi desidera presentare un documento, che sarà sottoposto a revisione paritaria prima della conferenza, dovrà presentare la sua proposta entro il 5 maggio. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Iceer.net <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Foodini è una stampante 3D per prodotti alimentari. I suoi creatori, con sede in Florida, sperano che il loro dispositivo possa diventare onnipresente sui piani cucina come il forno a microonde. Ma invece di costringere la gente a fare affidamento sulla convenienza degli alimenti altamente trasformati, con additivi e dei livelli non sani di sale, come sono generalmente i pasti al microonde, vogliono far si che le persone cucinino con ingredienti freschi grazie a Foodini, piuttosto che utilizzare cibi pre -trattati. La stampante 3D Foodini automatizza alcuni dei processi di preparazione di cottura, per esempio, la stampa di ravioli al posto del cuoco dover fare la pasta e riempire e assemblare ogni singolo pezzo da se. Attenzione non si sostituisce tutta la preparazione necessaria per preparare il pasto, ma è probabile accelerare gli aspetti della preparazione dei cibi ( senza necessariamente sacrificare la freschezza degli ingredienti in uso). Https://www.youtube.com/watch?v=rpngd9nkx3a

 

 
   
   
MILANO: PALAZZO DELLE SCINTILLE, UN’ARENA DA 13.500 POSTI CI SARANNO CONCERTI, SPETTACOLI DAL VIVO, EVENTI CULTURALI. LO STORICO EDIFICIO NELLA ZONA DI CITYLIFE SARÀ GETITO DA TICKETONE, SOCIETÀ VINCITRICE DEL BANDO DI GARA  
 
Milano, 17 aprile 2014 – La società Ticketone si è aggiudicata il primo posto nella gara per il progetto di gestione dell’ex Padiglione 3 di viale Cassiodoro, nell’area dell’ex Fiera Campionaria, a ridosso di Citylife. Un passo importante verso la rinascita del Palazzo delle Scintille, lo storico edificio degli anni Venti nel cuore di Milano, che potrà diventare così un grande luogo per la musica e per la cultura, con spazi ludici e per il tempo libero dedicati ai giovani, alle famiglie e ai bambini. La proposta di Ticketone, cui il Comune ha aggiudicato in fase provvisoria la gara, rispetta i vincoli storico-architettonici dell’edificio con le sue specificità spaziali e strutturali e, al contempo, conterrà significativi elementi di innovazione dal punto di vista della riduzione dell’impatto acustico e dell’efficienza energetica. Milano si arricchisce così di un nuovo grande spazio per fare musica e concerti, spettacoli dal vivo, eventi culturali e momenti pubblici. È prevista infatti un’Arena-anfiteatro da 13.500 posti, di cui 5.000 a sedere: sarà un luogo per grandi e piccini, che potranno avere anche un’area loro dedicata con musica a misura di bambino. E ancora: una Kunsthalle, un caffè letterario e attività di ristorazione aperte alla città. “Ci avviamo a riqualificare un luogo storico della città, trasformandolo in un nuovo spazio per la musica e la cultura - ha dichiarato la vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia de Cesaris – con una proposta che è un valore aggiunto per il quartiere, la città e tutta l’area metropolitana. Anche se l’assegnazione è in fase provvisoria, è sicuramente un importante passo avanti: a breve si concluderà il procedimento di aggiudicazione, dopodiché si aprirà la fase di progettazione vera e propria”. “Sono molto contenta dell’attenzione data a questa gara da parte dei entrambi i partecipanti: anche la proposta di Forumnet, infatti, che si è aggiudicata il secondo posto, è di qualità e attenta a restituire spazi e servizi alla città”, ha concluso De Cesaris. Palazzo delle Scintille, situato in viale Cassiodoro, di fronte a piazza Vi Febbraio, è stato costruito nel 1923 e ha una superficie complessiva di 15.500 metri quadrati. Nel 2006 la Direzione regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia ha dichiarato l’edificio di notevole interesse storico-artistico e, pertanto, sottoposto a tutte le disposizioni di tutela previste. La commissione di gara ha assegnato a Ticketone il punteggio di 65,90 contro i 64 di Forumnet.  
   
   
AFFITTI: LA REGIONE UMBRIA SOLLECITA IL MINISTRO LUPI AD INTERVENIRE DOPO LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE SULLA REGISTRAZIONE DEI CONTRATTI  
 
Perugia, 17 aprile 2014 - L´assessorato regionale alle politiche abitative, si è rivolto al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi pwer chiedere un intervento immediato dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha recentemente sancito l´illegittimità costituzionale, per eccesso di delega, della norma sanzionatoria per le locazioni non registrate nei termini, registrate parzialmente e per i comodati che simulavano affitti. Ad avviso della Regione questa sentenza ha indubbiamente fatto venir meno uno strumento normativo valido per la tutela degli inquilini, rendendo possibile la regolarizzazione della posizione dei locatari costretti a corrispondere un affitto in nero e consentendo, al contempo, l´emersione e il recupero di ingenti somme di denaro da parte dello Stato. La norma, ha scritto l´assessorato nella lettera inviata al ministro, si poneva il lodevole intento di contrastare l´evasione fiscale dei locatori di immobili e, quindi, di favorire l´emersione degli affitti in nero, sanzionando il proprietario il cui guadagno sull´affitto si sarebbe fortemente ridotto e premiando l´inquilino che avesse aiutato lo Stato mediante la regolarizzazione del contratto. In particolare il comma 8 dell´articolo 3 del decreto legislativo 23 del 2011 sul federalismo fiscale municipale che prevedeva per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo non registrati entro il termine stabilito dalla legge (di regola, 30 giorni dalla firma), la possibilità da parte dell´inquilino di registrare autonomamente il contratto di locazione al posto del proprietario stesso presso l´ufficio dell´Agenzia delle entrate. Così facendo l´inquilino otteneva la durata del contratto quadriennale, a decorrere dalla data della registrazione, rinnovabili per altri quattro anni. Inoltre il canone annuo di locazione sarebbe stato pari a tre volte la rendita catastale oltre l´adeguamento, dal secondo anno, del 75 per cento dell´Istat; una somma quindi inferiore fino al 70/80 per cento rispetto ai valori di mercato. Il comma 9 disponeva altresì che la nullità dell´atto di locazione non registrato si applicasse sia nel caso in cui nel contratto registrato fosse stato indicato un importo inferiore a quello effettivamente versato, sia nel caso di comodato fittizio. Inoltre, prosegue la nota della Regione, avendo effetto retroattivo, la sentenza ha cancellato dal 14 marzo 2014 la possibilità dell´utilizzo della sanzione, rendendo nulli o irregolari tutti quei contratti registrati dagli inquilini e dai funzionari del fisco a partire da giugno 2011. I locatari così, sono stati abbandonati al proprio destino dopo che, denunciando il sommerso, si sono resi colpevoli di avere soltanto esercitato un diritto, applicando una legge dello Stato la cui dichiarazione di illegittimità li potrebbe esporre a pesanti azioni di rivalsa da parte dei proprietari di casa. La regione dell´Umbria quindi ha sollecitato il ministro affinché si adoperi quanto prima per porre in essere tutti gli interventi opportuni, al fine di sanare la situazione venutasi a creare a seguito della decisione della Corte Costituzionale, tutelando i diritti e le prerogative di tutti i cittadini che hanno compiuto il proprio dovere sulla base di una legge dello Stato e che oggi si ritrovano a pagarne le conseguenze più pesanti.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATO IL FONDO IMMOBILIARE SULL´EDILIZIA DI INVIMIT.  
 
Catanzaro, 17 aprile 2014 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha illustrato ai rappresentanti dei comuni e delle province un innovativo fondo immobiliare per rinnovare il patrimonio edilizio scolastico. All’iniziativa, che si è svolta questa mattina nella sede della Fondazione Terina di Lamezia Terme, sono intervenuti anche Carlo Petagna di Invimit e l´amministratore delegato della società di gestione del risparmio del Ministero del Tesoro Invimit Elisabetta Spitz. L’ad ha presentato il fondo istituito per investire su programmi di rigenerazione ed efficientamento dei patrimoni immobiliari pubblici scolastici. Nel suo intervento Caligiuri ha ricordato l´attenzione rivolta prioritariamente in questi anni sul settore scolastico ed ha evidenziando le risorse orientate in direzione della sicurezza edilizia “che porteranno - ha detto - a ristrutturare almeno 150 scuole in tutta la Calabria”. Carlo Petagna ha spiegato nel dettaglio i vantaggi per gli enti locali di aderire a questo modello innovativo di finanza immobiliare. I rappresentanti degli enti locali intervenuti hanno espresso apprezzamento e certezza nella fattibilità dell´iniziativa. In conclusione l’assessore Caligiuri ha invitando i Comuni e le Province interessati a rivolgersi subito all´Anci nazionale ( dalbosco@anci.It ), già pronta ad avviare studi di fattibilità per i patrimoni edilizi pubblici da finanziare tramite Invimit.  
   
   
L´INDUSTRIA TOSCANA NON È ANCORA FUORI DALLA CRISI  
 
Firenze, 17 aprile 2014 - Arrivano i risultati dell´indagine congiunturale trimestrale Unioncamere Toscana-confindustria Toscana. Ne emerge che l´industria toscana non è ancora fuori della crisi: resta in terreno negativo la produzione, nonostante dal mercato estero continuino ad arrivare segnali positivi. Dopo il rallentamento della flessione produttiva registrato nella precedente rilevazione, i risultati dell’indagine Unioncamere Toscana-confindustria Toscana sulle imprese manifatturiere evidenziano nel quarto trimestre dell’anno un nuovo seppur lieve aggravamento, deludendo le aspettative innescate da un clima di fiducia in lento recupero e dal miglioramento osservato nello scenario internazionale. L’indicatore della produzione si ferma a -0,5% (-0,1% il dato del terzo trimestre) e si allontana dal dato nazionale che, secondo le stime Eurostat disponibili, si attesta a +0,6% (variazione tendenziale della produzione manifatturiera del Iv trimestre 2013, corretta per gli effetti di calendario). “I dati del rapporto evidenziano come la crescita auspicata da tempo non si sia ancora concretizzata – commenta il presidente di Unioncamere Toscana, Vasco Galgani – anche se il territorio toscano è dotato di filiere produttive strutturate e di competenze distintive apprezzate in tutto il mondo, che consentono di sfruttare appieno il traino della domanda internazionale. Le performance di un nucleo di medie e grandi aziende in grado di operare con successo sui tanti mercati nel mondo lo dimostrano quotidianamente. Fra tanti dati negativi emergono comunque segnali positivi, in primis quello riguardante il ritorno alla crescita degli investimenti. La ripartenza di questo indicatore, anche se su tassi ancora contenuti, rappresenta un’iniezione di fiducia per il futuro. L’attività d’investimento è, infatti, alla base dei processi d’innovazione e di riposizionamento competitivo. Inoltre, questa crescita si è verificata con indicatori del credito che mostrano ancora forti criticità e che hanno certamente rallentato un rialzo potenzialmente superiore. In generale, con una ripresa non chiaramente percepibile e un disagio sociale ancora palpabile, bisogna che istituzioni e sistema economico proseguano con speditezza nelle riforme con un sano spirito innovatore, avendo bene in mente che solo con la crescita potrà tornare la prosperità in Italia. Anche il Sistema delle Camere di Commercio - conclude Galgani - è pronto ad aiutare questo processo, mettendo in campo azioni sempre più incisive, affinché l’insieme delle aziende torni a essere la locomotiva del Paese”. "Gli ultimi colpi di coda della crisi - sottolinea Pierfrancesco Pacini, presidente di Confindustria Toscana - non hanno risparmiato la Toscana; il segno meno – pur con intensità ridotta – caratterizza ancora la nostra economia da nove trimestri. Dal canale estero continuano a giungere segnali confortanti, ma prosegue la stagnazione della domanda interna; e i bassi livelli di attività e fatturato - e le enormi difficoltà a ottenere pagamenti e credito - condizionano le aspettative delle imprese. Il ritorno alla crescita è, perciò, un obiettivo vitale per la Toscana, perché la situazione sta mettendo a dura prova la resistenza e le risorse disponibili da parte di tutti gli attori economici e sociali. E questo obiettivo va accompagnato con quello – ancora più ambizioso – di riportare saldamente sopra il 20% la quota dell’industria manifatturiera sul Pil regionale, perché è l’unico modo per mettere in sicurezza l’economia e i posti di lavoro. Confindustria Toscana concorda con la Regione sull’esigenza di mettere mano a un’agenda serrata di politiche industriali in quest’ultimo scorcio di legislatura. E ha considerato molto importante l’anticipo sui fondi europei. E’ però ugualmente necessario che tutte le politiche regionali siano coerenti con l’obiettivo di aumentare attrattività e competitività: c’è bisogno di una Toscana magnete d’investimenti, facilitatrice d’impresa e incubatrice di start up. Ci vogliono infrastrutture, ma soprattutto bisogna agire su fiscalità, semplificazioni e regole. Accanto allo sprint sulle riforme previsto dal Def, le imprese toscane chiedono che tutti i provvedimenti regionali - a partire da quelli in discussione in tema di governo del territorio e del paesaggio - tengano conto di questi obiettivi, che sono indispensabili anche al recupero dell’occupazione, che altrimenti - conclude Pacini - resterà ancora a lungo una delle principali zavorre sulla ripresa, anche in Toscana".  
   
   
LE FAMIGLIE IMPRENDITORIALI PIEMONTESI E LE LORO AZIENDE  
 
Torino, 17 aprile 2014 - Unioncamere Piemonte presenterà i risultati della della ricerca “Le famiglie imprenditoriali piemontesi e le loro aziende” durante un convegno che si terrà mercoledì 23 aprile 2014, alle ore 10.00 nella Sala Einaudi del Centro Congressi Torino Incontra in Via Nino Costa 8 a Torino. Lo studio, realizzato dalla società 3H Partners per Unioncamere Piemonte, analizza la struttura, le dinamiche e le tendenze delle imprese familiari, fortemente radicate sul territorio regionale e nazionale, di cui costituiscono l’ossatura e uno dei motori di sviluppo più robusti. L’orientamento di lungo periodo, che spinge queste aziende ad investire avendo in mente le generazioni future, rappresenta un punto di forza non trascurabile: anche nell’ultimo periodo di crisi, le aziende familiari hanno infatti conseguito performance mediamente migliori, dimostrandosi un modello produttivo più resistente, capace di creare lavoro anche in anni difficili. Dopo i saluti del Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello, il Prof. Bernardo Bertoldi del Dipartimento di Management dell’Università di Torino presenterà la ricerca “Le famiglie imprenditoriali piemontesi e le loro aziende”. Seguirà una tavola rotonda, moderata da Marco Ferrando, giornalista de Il Sole 24 Ore, a cui interverranno: Vincenzo Ilotte, Direttore Generale 2A Spa; Carlo Pavesio, Avvocato e Presidente Camera Arbitrale del Piemonte; Debora Paglieri, Presidente e Ad Gruppo Paglieri; Giovanna Vitelli, Consigliere di Amministrazione Gruppo Azimut-benetti. Concluderà i lavori Paolo Bertolino, Segretario Generale Unioncamere Piemonte.  
   
   
FORMAZIONE DEI 29 SPIN-OFF DI “CALABRIAINNOVA”: “NEI PROSSIMI DUE ANNI OLTRE MILLE I GIOVANI RICERCATORI NELLE UNIVERSITÀ”  
 
Catanzaro, 17 aprile 2014 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, intervenendo alla cerimonia relativa all’avvio della formazione dei 29 “spin-off” individuati da “Calabriainnova” che si è svolta nella Fondazione “Terina” di Lamezia Terme, ha sottolineato che “nei prossimi due anni saranno oltre mille i giovani ricercatori laureati nelle nostre università che potranno contribuire allo sviluppo economico e al cambiamento sociale della Calabria. E in un anno triplicheremo il numero delle imprese innovative e raddoppieremo il numero di brevetti. Con gli investimenti regionali e nazionali orientati sulla ricerca, se ben utilizzati, potremo – ha proseguito l’Assessore Caligiuri – avviare un percorso di sviluppo strutturale e duraturo. Il settore della cultura, variamente declinato tra attività, scuola, università ricerca e beni culturali, rappresenta in questi ultimi anni sempre di più una componente significativa dell´economia regionale”. Nelle prossime settimane l’Assessore Caligiuri presenterà i risultati dei tre bandi promossi da “Calabriainnova” e riguardanti non solo gli spin-off universitari, la cui formazione è appena partita, ma anche le start-up dei giovani laureati e le attività di innovazione delle piccole e medie imprese.  
   
   
LOMBARDIA: PROTOCOLLO INAIL, PRESIDENTE: QUESTA È RICERCA APPLICATA  
 
Milano, 17 aprile 2014 - "Sono particolarmente soddisfatto per la firma e per la prima convenzione attuativa di questo Protocollo. La rete e il coinvolgimento di tanti soggetti sul territorio fa di questa prima applicazione un´eccellenza a livello nazionale e un modello da esportare in altre Regioni". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia in occasione della firma del Protocollo d´intesa e della prima convenzione attuativa fra Regione Lombardia e Inail, che ha lo scopo di completare e migliorare il percorso di recupero delle persone infortunate, dalle prime cure alle riabilitazione, fino al reinserimento sociale e lavorativo, in un quadro di collaborazione rafforzata e di integrazione fra Inail e Sistema sanitario regionale. Modello Per Altre Regioni - Anticipando i contenuti di un comunicato di Confindustria, il governatore ha sottolineato come l´associazione degli industriali "auspichi che, al più presto, questo modo di operare sia esteso a tutte le Regioni d´Italia". "Regione Lombardia, Inail, Cnr, Politecnico, Univerlecco - ha ribadito il presidente - rappresentano un esempio di come le Istituzioni possano riuscire a collaborare fra loro, per raggiungere dei risultati concreti". Ricerca, Vocazione Lombarda - Il presidente ha ricordato come la Lombardia abbia una "naturale vocazione alla ricerca". "Sul nostro territorio - ha sottolineato - ci sono 13 Università, 18 Irccs, 500 centri di ricerca, senza contare le tante multinazionali, che, al loro interno, hanno dei centri di ricerca". "Vogliamo riuscire ad attrarre e mantenere sul territorio le imprese - ha proseguito -, come già siamo riusciti a fare con Whirpool, che ha scelto di chiudere in un altro Paese per investire in Lombardia, nonostante il carico fiscale e la maggiore burocrazia del sistema italiano, perché è stato riconosciuto l´impegno della Regione a impegnarsi nella ricerca e nell´innovazione". Produrre Benefici Effettivi - Il numero uno di Palazzo Lombardia, ha sottolineato l´importanza della ricerca applicata, osservando come, secondo una stima, "l´80 per cento circa della ricerca non trova poi uno sbocco applicativo industriale. Dobbiamo quindi creare una rete di collaborazione fra Università, centri di ricerca e imprese, con la Regione a fare da ´regia´, per fare in modo che gli investimenti sulla ricerca abbiano poi un esito concreto, non solo per nuove tecnologie, ma, penso soprattutto al campo medico e biomedico, per la salute e il benessere delle persone". "Questo protocollo - ha fatto notare - va esattamente in questa direzione". Ricordo Di Marco Sartori - Nel ringraziare tutti i soggetti coinvolti, il presidente ha detto di "essere particolarmente legato a questo Protocollo" anche per "questioni affettive, perché se ne cominciò a parlare quando presidente dell´Inail era il mio caro amico Marco Sartori, che oggi purtroppo non c´è più". "Mi piace pensare - ha aggiunto - che quello di oggi sia solo l´inizio. Nella seduta di Giunta odierna, che ha deliberato questa adesione, abbiamo anche specificato che si tratta solo del primo protocollo attuativo, al quale vogliamo che seguano altri". Partenza Con Il Piede Giusto - Molto soddisfatto per la firma del protocollo il presidente dell´Inail Massimo De Felice: "La novità rilevante - ha fatto notare - è che, insieme all´Accordo quadro, si parte subito anche con una convenzione attuativa. Mi sembra sia di ottimo auspicio il fatto di cominciare inserendo già in una visione strategica una sua prima applicazione concreta". "Noi - ha aggiunto - crediamo sia molto importante definire uno stile di ricerca capace di tenere insieme l´alta tecnologia con la sperimentazione sul campo". Obiettivo Atteso Da Tempo - Il vice presidente e assessore alla Salute ha espresso "soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo atteso da tempo". In Lombardia, ha ricordato, si registra una diminuzione degli infortuni sul lavoro: "E´ un elemento importante da considerare - ha aggiunto -. Regione Lombardia mette a disposizione le sue eccellenze nel campo della ricerca e della riabilitazione". Su quest´ultimo ambito, ha ricordato ancora l´assessore, la Regione ha approvato un´importante delibera "per definire meglio l´appropriatezza e garantire la qualità". Per quanto riguarda gli investimenti in ricerca l´obiettivo della Regione è raggiungere il 3 per cento del Pil: "Siamo a metà strada - ha concluso -, ma andiamo avanti con coraggio, fermezza e determinazione, sicuri di offrire un sistema, la cui eccellenza è riconosciuta a livello nazionale e internazionale". Lecco Terra D´eccellenza - "Obiettivo raggiunto" ha commentato l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani, ricordando come "nel Lecchese abbiamo diverse eccellenze, che costituiscono un modello all´avanguardia per tutta la Lombardia: il Campus universitario del Politecnico di Milano, in cui sono presenti i laboratori e i ricercatori di cinque istituti di ricerca del Cnr". "Una rete territoriale (Politecnico di Milano sede territoriale di Lecco, Cnr, Irccs Medea, Irccs Inrca, Clinica Riabilitativa Villa Beretta, Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco con il coordinamento di Univerlecco) - ha precisato - che, da oltre 10 anni, lavora in sinergia a progetti di ricerca e sviluppo sulla neuroriabilitazione".  
   
   
IN EUROPA TRIONFA IL "MADE IN ITALY"  
 
Monza e Brianza, 17 aprile 2014 - Siete in un pub a Londra? Probabilmente state bevendo una birra importata dall’Italia. Se si considera, infatti, l’interscambio commerciale di alcuni prodotti legati nell’immaginario collettivo ad alcuni Paesi, come per esempio la birra in Inghilterra, il valore delle esportazioni con marchio “made in Italy” supera il valore delle merci importate. L’italia esporta nel Regno Unito birra per un valore di oltre 40 milioni di euro, contro circa i 23 milioni di euro della stessa merce importata. E sempre sulle abitudini degli inglesi, ormai assodati come luoghi comuni, il tè delle 5 p.M. Ha probabilmente un aroma italiano (52 milioni di Euro di infuso esportati verso il Regno Unito). E i famosi coltellini svizzeri? L’italia esporta in Svizzera coltelli per un valore di quasi 3 milioni di Euro, 10 volte più di quanto importiamo. Le esportazioni di mobili “made in Italy” superano i prodotti di arredamento importati dalla Svezia (l’export di mobili per arredo domestico vale 8,5 milioni di euro contro 4,6 milioni di Euro di import). E ancora, ai tedeschi “mangiapatate” piacciono le kartoffeln del Belpaese: il nostro export verso la Germania supera di 2 milioni di euro le importazioni dei tuberi gialli. Il duello “storico” tra Francia e Italia in fatto di bollicine vede i cugini di Oltralpe importare non solo le nostre “etichette” ma anche le nostre uve: ammonta, infatti, a 97 milioni euro il valore delle esportazioni dei nostri vini da tavola in Francia (si fermano a 31 milioni di euro le importazioni) e a più di 100 milioni di Euro l’export dell’uva italiana (contro i 2 milioni di Euro importati). Chi “fuma come un turco” probabilmente lo fa con tabacco lavorato in Italia (l’export italiano verso la Turchia supera di tre volte il valore delle importazioni, ovvero 2,4 milioni di Euro contro 685mila euro). Ad Amsterdam si gira in bicicletta ma la sella e gli accessori sulla “due ruote” sono “made in Italy”: 22 milioni di euro l’export di accessori per biciclette verso i Paesi Bassi. È quanto emerge da una elaborazione dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Istat Coeweb. “Come Camera di commercio rappresentiamo la porta d’ingresso delle imprese verso i mercati internazionali; dobbiamo dunque potenziare tutte quelle attività che sono in grado di rafforzare e consolidare i rapporti commerciali delle nostre aziende con l’estero – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - Siamo infatti convinti che, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo, puntare sul business internazionale, consolidando il brand Made in Italy nel mondo, possa rappresentare un elemento strategico per tornare a crescere”.  
   
   
FINANZE SULL´AUMENTO DI CAPITALE DI MEDIOCREDITO FVG  
 
Trieste, 17 aprile 2014 - L´aumento di capitale di Mediocredito risulta condizione imprescindibile per allineare l´istituto agli standard di "Basilea 3" e per restituirlo alla piena operatività di Banca della Regione, strumentale alle politiche regionali di sostegno al tessuto produttivo. È quanto è stato sottolineato oggi dall´assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, intervenendo a conclusione dei lavori della Prima Commissione del Consiglio regionale, convocata per l´audizione della presidente di Mediocredito Fvg Cristiana Compagno. La disponibilità della Regione a sostenere l´iter della ricapitalizzazione costituisce atto di grande responsabilità da parte dell´attuale governo del Friuli Venezia Giulia - è stato rilevato - a fronte delle gravi ripercussioni sistemiche che una scelta di disimpegno avrebbe comportato sulla finanza regionale. Allo stesso tempo, la Regione ha espresso fiducia nel nuovo vertice della Banca per il dinamismo di cui ha dato prova nella tessitura di partnership industriali, il rigore nella gestione e la trasparenza nella comunicazione interna ed esterna: tutto ciò in perfetta aderenza agli indirizzi strategici dettati a suo tempo dalla Giunta regionale. Secondo l´assessore regionale appare poi evidente come i benefici che l´economia regionale può trarre da una banca a partecipazione pubblica maggioritaria, come Mediocredito Fvg, non sono messi a rischio dalla compartecipazione societaria di soggetti privati: purché, come in effetti si sta cominciando a fare, si sappiano individuare spazi per alleanze di reciproca utilità tra pubblico e privato e purché il socio pubblico di maggioranza eserciti con adeguata incisività il ruolo di indirizzo strategico che gli compete.