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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 21 Maggio 2014 |
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LA GESTIONE DELLA PESCA NEL MEDITERRANEO E NEL MAR NERO: IL TEMPO PER PASSARE AL LIVELLO SUCCESSIVO |
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Roma – Di seguito l’intervento di Maria Damanaki Il commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca all Annual Meeting Session Cgpm (Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo). “ Presidente, Segretario Esecutivo, Cari delegati, Signore e Signori, Sono molto felice di essere qui oggi. Prima di tutto, desidero ringraziare l´Organizzazione per l´Alimentazione e l´Agricoltura delle Nazioni Unite anche a nome dell´Unione europea, per ospitare Commissione generale della pesca di quest´anno per la sessione Mediterraneo. Inizialmente avevo programmato di essere a Brema oggi, per la Giornata marittima europea, che è un grande evento per noi. Ma ho deciso che era importante che io vengo qui e condividere con voi le mie opinioni sullo stato degli stock del Mediterraneo e del Mar Nero. Sono piuttosto preoccupato per essere onesti. Dopo più di quattro anni di mandato, la situazione è ancora un motivo di grande preoccupazione per me. La scienza è chiara: troppe specie sono fortemente sovrasfruttamento. Le scorte sono criticamente bassi e in alcuni casi addirittura in via di estinzione. E a peggiorare le cose, ci troviamo di fronte attività sempre più regolamentate in entrambi i bacini marittimi. Vorrei essere come per informarvi che la scorsa settimana, la Commissione europea ha adottato una nuova iniziativa per vietare in tutte le acque comunitarie e da tutti gli operatori europei l´uso di attrezzi che incidono negativamente l´ecosistema. Se questa proposta viene adottata dai nostri ministri dell´Ue, in sede di Consiglio, avrà un notevole impatto positivo nel Mediterraneo. Ci sarà anche bisogno di discutere con voi, i nostri partner, come portare questo al livello successivo, il livello internazionale. Quindi, è chiaro: E ´tempo che siamo andati in allerta. E ´tempo di agire. La scienza è fondamentale in questo contesto. Abbiamo certamente bisogno di migliorare la nostra conoscenza degli stock, e so che la Cgpm ha fatto grandi sforzi in questa direzione. Ma è ancora presto e scienza è solo una parte dell´equazione. L´altra parte è l´interazione e la cooperazione tra i giocatori. Il Mediterraneo e il Mar Nero, molto spesso devono affrontare problemi simili per quanto riguarda gli stock che sono in condizioni critiche. Abbiamo bisogno di un approccio comune e dobbiamo adottare gli stessi standard per la gestione delle risorse in questi due settori. E abbiamo bisogno di tradurre questi principi in misure di gestione reali. Solo l´attuazione coerente ed equa di tali misure sarà quindi garantire che le nostre risorse sono gestite correttamente e che i nostri obiettivi di conservazione sono rispettate. Ora, ammetto che le cose erano ben lungi dall´essere ideale, quando ho assunto l´incarico quattro anni fa. Ammetto che il Mediterraneo e la Cgpm non erano la priorità più alta di allora. Ma oggi le cose sono diverse. Oggi abbiamo una struttura che cerca misure di conservazione a lungo termine, si adatta alle diverse sub-regioni, si basa su pareri scientifici e lavora in sinergia con le organizzazioni regionali. Abbiamo anche un quadro efficace contro la pesca illegale. Questo dà Cgpm il giusto contesto per ottenere risalto e prendere il ruolo che merita: un competente, corpo moderno, efficace che ha il potere di fare la storia, invertendo una tendenza negativa. Posso prevedere che il vostro ruolo è destinato solo a crescere in futuro: - Prima di tutto, perché il Mediterraneo e il Mar Nero stanno venendo alla ribalta delle politiche di conservazione dell´Ue, e più sforzi dei nostri entrerà nella vostra direzione. - In secondo luogo, perché le questioni del Mar Nero sono tenuti a guadagnare importanza all´interno del Cgpm. Quindi dobbiamo raggiungere coloro che non hanno ancora aderito e coinvolgerli in tutti i suoi campi di azione. In questi tempi difficili, questo dovrebbe essere per loro un luogo per discutere le questioni in pace e in modo costruttivo. Quindi dobbiamo tenere incoraggiandoli a diventare membri a pieno titolo. - In terzo luogo, e soprattutto, per tradurre i buoni principi della sua nuova legislazione sul terreno, l´Unione europea ha bisogno di voi. Vogliamo una politica veramente adattiva, quella che considera le questioni sub-regionali e non trascura le comunità costiere che dipendono dalla pesca su piccola scala locale sia economicamente che culturalmente. La Cgpm è essenziale che. Il simposio pesca su piccola scala tenutosi a Malta alla fine dello scorso anno ha dimostrato che i piccoli pescatori sono molto motivati a preservare le loro risorse della pesca - perché la loro vita dipende da esso. Ci sono state anche alcune promettenti iniziative dell´Ue per riunire tutte le parti interessate. Sono stato di recente informato di interessanti sviluppi in Sardegna e in Spagna, più precisamente Cataluña. Pescatori, scienziati, Ong hanno lavorato insieme con le autorità locali e nazionali per sviluppare nuovi modelli di gestione. Forse Cgpm poteva guardare in queste esperienze e in altre simili che stanno accadendo in altri membri della Cgpm. La Cgpm può essere il trait-d´union in questo senso e svolgere un ruolo prezioso di assistenza. L´ue è inoltre disposta ad aiutare, ad esempio, se i paesi vogliono migliorare le loro capacità di controllo. Quindi abbiamo tutti bisogno di trovare modi migliori per lavorare insieme e agire insieme. Non nego che i prossimi anni può essere impegnativo, e so che avete già fatto molto, ma ora è il momento di passare al livello successivo. Abbiamo bisogno di piani a lungo termine per la gestione degli stock condivisi, perché portare le nostre risorse biologiche marine a livelli sostenibili è ormai indispensabile. E urgente. Permettetemi di ricordarvi che non c´è solo un imperativo ambientale, ma anche economico: dobbiamo ripristinare la fiducia del settore e le sue prospettive economiche per il futuro. E ´in questo spirito che stiamo presentiamo tre proposte di quest´anno: due volta a creare condizioni di parità e di raggiungimento di standard comuni; l´altro per il Mar Nero, che merita particolare attenzione a causa della situazione geopolitica. Vi chiedo di considerarle con una mente aperta e di piacere ricordare che la loro adozione non è abbastanza buono. Dobbiamo anche fare in modo che siano attuate. La mia squadra è pronta a lavorare con voi su questo nei prossimi giorni. Signore e Signori, Naturalmente la riforma della Cgpm è un segnale molto chiaro nella giusta direzione. Siamo giunti al momento cruciale e voglio congratularmi con tutti voi, e in particolare il presidente e il segretario esecutivo della Cgpm, per tutto quello che avete fatto negli ultimi tre anni per preparare questo momento. Ringrazio anche la Fao per il suo prezioso sostegno durante questo processo. Sono lieto di sapere che il nuovo testo del nuovo Cgpm può ora essere approvato da tutti i membri. Quando ciò accade, Cominciamo il processo di ratifica subito e iniziare a rinnovare fin da ora la strada Cgpm opera. E ´bene sapere che il testo abbiamo lavorato per la nuova Cgpm è ormai definitiva e contiene un adeguato sistema per controllare il rispetto e far rispettare le regole. So che questo significa un forte impegno a nome di tutti i deputati, ma norme comuni e un approccio comune al rispetto è fondamentale se vogliamo raggiungere qualsiasi obiettivo di conservazione - e anche mantenere la credibilità. Dobbiamo fare in modo che tutti noi giochiamo con le stesse regole e che queste regole siano correttamente applicate. Dobbiamo anche essere uniti in applicazione dei principi e delle norme del Contratto. Naturalmente ci possono essere casi in cui una parte contraente non è in grado di applicare una disposizione specifica, ma non dovrebbe essere troppo liberale con le clausole di opt-out. Il testo dell´accordo sarà fare in modo che questi casi restino eccezionali e durare il meno possibile. Signore e Signori, Non vi è alcun dubbio nella mia mente che Cgpm può svolgere un ruolo chiave nei prossimi anni e sono certo che questa riforma porterà ad un´organizzazione più efficiente, più credibile e più moderno; un´organizzazione che è ben attrezzata e pronta a ripristinare la salute delle risorse marine e ad assumere un ruolo guida nella gestione internazionale della pesca. Dico usiamo questo slancio. Cerchiamo di cavalcare sull´onda di una forte, moderna, competente ed efficace della Commissione generale per guardare il quadro più ampio e concordare misure di conservazione a lungo termine. Il nostro successo dipenderà l´impegno di tutti; così l´Unione europea rimane impegnata a lavorare con voi per affrontare le sfide future e per rendere questo corpo lo strumento principale per la tutela dell´ambiente e la gestione della pesca nel Mediterraneo e Mar Nero. Vi auguro ogni successo. Grazie.” |
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BANDI GAC, IN CALABRIA PRESENTATO LA GRADUATORIA DEI BENEFICIARI DEL SETTORE PESCA |
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L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra ha presentato, ieri, in conferenza stampa, la graduatoria definitiva dei beneficiari dei bandi pubblici promossi dai sei Gruppi di azione costiera (Gac) nell’ambito dell’asse 4, sviluppo sostenibile delle zone di pesca, del Fep 2007/2013. All’incontro con la stampa, che si è svolta a Catanzaro nella sede dell’assessorato, sono intervenuti anche il dirigente generale del Dipartimento agricoltura Giuseppe Zimbalatti, il dirigente del settore pesca Cosimo Caridi e il presidente dell’Assogac Antonio Alvaro. Su un totale di 12 avvisi, con una dotazione finanziaria (esclusivamente pubblica) pari a 2.471.984,44 euro, sono pervenuti 31 progetti, di cui 27 approvati, per un importo totale di risorse pubbliche e private di 1.815.635,24 euro. L’assessore Trematerra ha parlato di “un risultato importante per il rilancio del settore che è in difficoltà ormai da molti anni”. “Sono molto soddisfatto dei risultati, non solo perché – ha spiegato - mettiamo a disposizione fondi europei, ma soprattutto perché completiamo un percorso avviato in maniera solitaria: la Calabria è stata, infatti, la prima Regione ad aver istituito i Gac, trascinandoci poi altre Regioni su questa strada che ci ha condotto ai risultati importanti che oggi presentiamo. Tutte le soluzioni proposte dai Gac stanno accontentando pienamente le esigenze del territorio inserendosi in una prospettiva di sviluppo sostenibile, basata sulla redditività economica, il rispetto dell’ambiente e il benessere sociale. Abbiamo vinto una scommessa - ha infine affermato Trematerra - e avendo ormai localizzato e avviato le sei governance sul territorio ci accingiamo a lavorare per la programmazione 2014/2020. La nostra nazione è baciata dal mare e si spera che le prossime scelte comunitarie possano essere sempre più politiche e meno tecnocratiche”. “L’assessore Trematerra – ha evidenziato il Zimbalatti – è stato lungimirante nel credere nel lavoro dei Gruppi per due motivi fondamentali: il primo è che lo sforzo di pesca nel mar Mediterraneo è destinato a diminuire e il secondo è che la sopravvivenza delle marinerie è legata alla diversificazione. Pertanto, in ottemperanza a quanto stabilito dall’Unione europea, ciascuno dei sei Gruppi calabresi, di cui l’operato è tra i primi posti di quelli italiani, sta elaborando, di concerto con l’autorità di gestione, una strategia locale di sviluppo, che vede l’attività di pesca – ha specificato il dirigente generale - nel contesto generale dello sviluppo della zona e si fonda sulle esigenze dei vari attori e settori economici e sulle loro reciproche interazioni”. E di “punto di partenza” ha parlato Caridi “e non di arrivo dato che noi siamo pronti ad affrontare la sfida per sfruttare al meglio tutto ciò che ruota intorno al prossimo Fep, di cui il 35 per cento sarà destinato alla pesca. Nel quadro di questa strategia – ha rimarcato - i Gac stanno facendo la valutazione dei bandi relativi all’annualità 2014 e alla selezione dei beneficiari continuando a definire diversi progetti che richiedono un finanziamento pubblico”. Il presidente dell’Assogac Antonio Alvaro ha messo in evidenza “l’importanza del lavoro di squadra tra i Gruppi, l’assessore Trematerra e gli uffici del dipartimento all’agricoltura. Noi siamo il braccio lungo dell’assessorato e non ci inventiamo nulla: operiamo nel territorio e lavoriamo sui bisogni reali”. Di seguito l’elenco dei beneficiari dei bandi. Gac Medio Ionio: Comune di Montepaone, Montauro e Badolato. Gac Costhiera: Comune di Melissa, Crotone, Isola Capo Rizzuto, Strongoli e Cirò Marina, pescheria Desiree, Mille bontà sotto zero, Le delizie del Mediterraneo, Casa del pesce, Fish and food service sas, Puntaneto soc. Coop. Gac dello Stretto: Arena Francesco Giuseppe, soc. Coop pesca G. Pontillo, Ecolmare soc. Coop, Marine services diving company. Gac Bormas: Comune di Rossano, Corigliano, Cariati, Abruscia Rocco, Cristiani Teresa, Hotel Paradiso di Cicero Caterina, Marenostrum, Abrigata Vincenzo, Abruscia Rocco. |
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PESCA: FERMO 2013, IN RITARDO DI UN ANNO I PAGAMENTI DELLA CASSA INTEGRAZIONE
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“A quasi un anno dal fermo pesca 2013, ancora non sono stati erogati gli indennizzi per gli equipaggi, relativi alla cassa integrazione”. Lo rendono noto l’Alleanza della Cooperative pesca (Agci Agrital, Federcoopesca, Lega Pesca), la Federpesca e la Flai -C.g.i.l., Fai- C.i.s.l e Uila - Pesca nel ricordare che la legge di stabilità aveva stanziato 30Mln per gli ammortizzatori sociali destinati al settore. “Siamo fortemente preoccupati per questa situazione. Sappiamo che le risorse non sono sufficienti, ma chiediamo delle risposte urgenti. Non si può proseguire sulla strada dell’immobilismo. E’ assurdo che interventi di sostegno al reddito vengano attivati con una simile tempistica” concludono le associazioni cooperative, armatoriali e le sigle sindacali nel chiedere che venga fatta al più presto chiarezza sulle risorse disponibili e le domande da indennizzare. |
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CALABRIA: IL RUOLO E LE COMPETENZE DI ARCEA E LE PROSPETTIVE DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014/2020 DEI FONDI COMUNITARI PER L’AGRICOLTURA |
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Il ruolo e le nuove competenze di Arcea. Di questo ed altro ancora si è discusso nell’incontro tecnico operativo organizzato dalla stessa azienda regionale per le erogazioni in Agricoltura, presso la sede della Fondazione Mediterranea “Terina” di Lamezia Terme. Diversi, infatti, gli argomenti affrontati durante l’incontro, al quale hanno preso parte rappresentati dell’amministrazione regionale, delle associazioni di categoria e numerosissimi portatori di interessi, per un totale di oltre quattrocento persone. Al centro dell’attenzione generale le problematiche relative alle domande di pagamento bloccate – operazione bonifica, rispetto alle quali i dirigenti di Arcea hanno spiegato lo stato dell’arte rispetto alla situazione di ritardo nelle erogazioni, causata dai controlli da parte della Guardia di Finanza. Problematica non solo calabrese, ma nazionale. A proposito delle nuove competenze e funzioni operative di Arcea, il Commissario Straordinario Maurizio Nicolai ha precisato che all’agenzia, sempre in stretta sinergia con il Dipartimento Agricoltura ed i nuovi enti strumentali della Regione, spetterà l’importante attività di controllo: “Abbiamo la responsabilità di garantire innanzitutto – ha affermato Nicolai – certezza e congruità delle spese aspetti verso i quali non ci saranno sconti per nessuno. I controlli sono assolutamente necessari, non solo da regolamenti comunitari, ma perché servono ad evitare le revoche e di conseguenza anche a ridurre le spese dell’amministrazione ed a puntare realmente all’efficienza. Auspichiamo che Arcea, nata in Calabria come una scommessa, diventi un fiore all’occhiello per il comparto agricolo calabrese e per l’intera amministrazione regionale e che venga effettivamente considerata un partner affidabile e trasparente. La Calabria – ha aggiunto il Commissario – vuole dimostrare di muoversi sul comparto agricolo senza intermediazioni esterne e in questo senso dovrà essere da esempio per tutte le altre regioni ad obiettivo convergenza. Il nostro scopo principale, difatti, è quello di portare la Regione Calabria ad effettuare il maggior numero di pagamenti, con il minor costo possibile ed il minor numero di persone che vi lavorano”. Altro obiettivo di Arcea è quello dell’Innovazione. L’agenzia punta infatti a migliorare, modernizzare e velocizzare il sistema informativo, per garantire l’efficienza, l’informazione e la trasparenza e allo stesso tempo una forma di governance strategica. Insieme poi all’Assessore all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra ed ai dirigenti del dipartimento intervenuti all’incontro, l’Autorità di Gestione del Psr Calabria Alessandro Zanfino ed il dirigente dello Sviluppo Rurale Giovanni Aramini, si è discusso delle opportunità della nuova programmazione 2014/2020 dei fondi comunitari e della Domanda Unica. L’assessore Trematerra ha sottolineato l’importanza di avere un organismo pagatore interno: “Quella di Arcea è stata una sfida audace – ha affermato – perché in pochi credevano nell’opportunità di un’agenzia che erogasse i contributi in agricoltura. Oggi, con l´apporto di Arcea e gli spunti raccolti in giro per i vari territori calabresi, ci accingiamo a scrivere quello che vorremmo fosse il miglior Programma di Sviluppo Rurale possibile, che sia condiviso dai più e che sia realmente attento alle esigenze di agricoltori ed imprenditori. Auspichiamo che sia Arcea che il Dipartimento Agricoltura abbiano presto un sistema più innovativo e che possa rispondere in maniera adeguata alle esigenze del mondo rurale. Da parte nostra – ha concluso l’Assessore – ci impegniamo ad uscire con i primi bandi del 2014 dopo l’estate”. |
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APICOLTURA CASENTINESE CHIUDE IL BILANCIO 2013 IN CRESCITA RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE, CONFERMANDO LA POSIZIONE DI LEADERSHIP NEL MERCATO DEL MIELE E DEI PRODOTTI APISTICI. |
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Bibbiena (Ar) - Si è chiuso a quota 17 milioni di euro il giro d’affari di Apicoltura Casentinese nel 2013, registrando una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. Un risultato nettamente superiore alla media del comparto: secondo i rilevamenti Ac Nielsen il mercato I+s+ls è cresciuto infatti nel 2013 di circa il 2,9% a volume e del 2,3% a valore. I best seller dell’azienda sono i mieli della linea Selezione Italiana, oltre ai mieli speciali della gastronomia per abbinamenti con formaggi e carni. Buoni riscontri si sono registrati anche per la nuova linea dei mieli monoflora nel formato da gr. 110 dove sono state lanciate diverse varietà come rododendro, timo, tiglio, cardo, lavanda, melata, rosmarino e ciliegio per dare la possibilità ai consumatori più attenti di scoprire le diverse caratteristiche organolettiche dei prodotti. A determinare il buon andamento delle vendite ha contribuito anche il positivo sell-out delle marmellate che hanno messo a segno una crescita del +45% a volume e del +40% a valore a fronte di un trend di mercato nel 2013 del 7% a volume e del 9% a valore sempre secondo i dati Ac Nielsen. L’azienda dispone di uno stabilimento produttivo dedicato alle marmellate a Partina (Ar) e l’offerta è composta da 2 linee di prodotto, una bio ed una convenzionale, ottenute solo per concentrazione della frutta e senza addensanti. Altri prodotti di gastronomia completano l’offerta come ad esempio le composte per abbinamenti gastronomici. La società infine ha completato l’ampliamento dell’unità produttiva e del magazzino della sede di Bibbiena (Ar) per una maggiore efficienza ed abbattimento dei costi. Il magazzino consente lo stoccaggio della materia prima miele a 20° in ambiente coibentato che ne preserva le caratteristiche organolettiche con la possibilità di stoccare fino a 3.000 fusti di miele mentre l’impianto produttivo dispone ora di 3 linee produttive di cui 1 dedicata alla produzione di prodotti speciali con la capacità di produrre lotti omogenei fino a 150 quintali. |
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LA REGIONE LIGURIA OGGI A MILANO PER IL CONVEGNO DI COLDIRETTI |
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Genova. Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, insieme con l´assessore Raffaella Paita, mercoledì 21 maggio, sarà a Milano dove, alle ore 12 presso la Fiera Milano City in via Gattamelata, parteciperà alla tavola rotonda su "Made in Italy – Lotta alle agromafie" nell´ambito del convegno di Coldiretti "L´agricoltura di chi ama l´Italia". |
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AGRICOLTURA: REGIONE FVG OGGI A MI PER CONVEGNO COLDIRETTI |
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Trieste - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani sarà presente domani a Milano al convegno promosso dalla Coldiretti nazionale "L´europa nel piatto degli italiani". L´incontro, al quale è prevista la partecipazione di una numerosa delegazione della Coldiretti Fvg guidata dal presidente Dario Ermacora (oltre 10 mila le presenze annunciate, di cui quasi un migliaio dal Friuli Venezia Giulia), "anticipa" di fatto, dal punto di vista agricolo ed agroalimentare, Expo Milano 2015, centrata proprio sulle produzioni alimentari. Al convegno (a Fiera Milano Congressi) hanno aderito il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ed i presidenti di Friuli Venezia Giulia, Serracchiani, Lombardia, Roberto Maroni, Veneto, Luca Zaia, e Liguria, Claudio Burlando, accanto al presidente nazionale di Coldiretti Roberto Mocalvo, alla presidente di Expo 2015 Diana Bracco, a Rosario Trafiletti, presidente di Federconsumatori, e a Giancarlo Caselli, presidente del Comitato scientifico dell´Osservatorio sulla criminalità nell´agricoltura e sul sistema agroalimentare. |
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A RIVANAZZANO FRAGOLE DI QUALITÀ |
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Rivanazzano/pv - "Quando si parla di giovani che tornano all´agricoltura, il caso di Paola ed Emanuele Visigalli è eclatante. Lei si occupava addirittura di consulenza fiscale e tributaria internazionale a Lugano, lui lavorava all´estero. Oggi coltivano e commercializzano con successo una serie di prodotti, a partire dalle fragole". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, visitando l´azienda agricola Malbosca a Rivanazzano Terme (Pavia), nata nel 2011 per iniziativa dei due fratelli Visigalli. Nuova Agricoltura - "Qui c´è tutta la modernità di una campagna nuova - ha commentato l´assessore -, avviata sfruttando una proprietà di famiglia e valorizzata con la coltivazione fuori suolo su terra di fragole di qualità, che commercializzano con la vendita diretta". Oltre a fragole, anche zucchine, carote, patate, melanzane e pomodori, richiesti come ingredienti disidratati per chi produce risotti pronti e altri prodotti alimentari. Forte Richiesta Di Disidratati - "La richiesta di prodotti disidratati è forte - ha spiegato Paola Visigalli -: la fragola per il muesli e la mela della Valle Staffora, che in parte coltiviamo e in parte prendiamo in loco, per gli snack". Altra ´chicca´ dell´azienda di Rivanazzano la coltivazione di mais ´ottofile´, varietà di pannocchia tipica dell´Oltrepo, "che non coltiva più nessuno - ha detto Visigalli -, perché la resa è bassissima. Noi preferiamo privilegiare ancora la qualità". |
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CONSORZIO CASALASCO, TAVOLO IN PROVINCIA DI PARMA ASSENTE L’AZIENDA CHE INVIA UNA NOTA. ISTITUZIONI, PARLAMENTARI E SINDACATI SI CONFRONTANO ALLA PRESENZA DEI LAVORATORI |
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Parma- Si è svolto alla presenza dei lavoratori il Tavolo istituzionale del Consorzio Casalasco del pomodoro. Presenti il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari insieme all´assessora alle Politiche del lavoro e Formazione professionale Manuela Amoretti, sindaci e amministratori di Medesano, Fornovo, Solignano e Varano Melegari, i parlamentari sen. Giorgio Pagliari, on Patrizia Maestri e on Giovanni Paglia, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Non era invece presente l´azienda che ha inviato una nota letta dallo stesso Ferrari che ha commentato così l’incontro. "I sindacati hanno sottolineato l´importanza dell´accordo siglato lo scorso 16 maggio e la volontà di partire da questo obiettivo raggiunto per verificare tutte le possibilità per mantenere il sito produttivo di Felegara, che dà lavoro a 150 dipendenti di cui 70 stagionali, e per trovare ogni soluzione utile a supportare i lavoratori - ha spiegato Ferrari - Le istituzioni si faranno parte attiva perché non venga meno la volontà di dialogo tra le parti, nel comune intento di trovare soluzioni positive sia per il polo produttivo di Felegara che per ognuno dei lavoratori interessati". |
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PRESIDENTE VENETO OGGI AD ASSISE MILANESE COLDIRETTI SU AGRICOLTURA CHE AMA L’ITALIA ED EMERGENZE DEL SETTORE |
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Venezia - Il Presidente della Regione del Veneto interviene, mercoledì 21 maggio, a Fiera Milano City, all’appuntamento promosso dalla Coldiretti nazionale dove si parlerà dell’agricoltura che ama l’Italia e degli effetti che possono avere le scelte europee sul piatto degli italiani. L’incontro è diviso in due sessioni. Alla prima, sul tema “Campo libero da rendite”, interverranno tra gli altri il ministro delle Politiche agricole, il Vicepresidente di Barilla alimentare spa, il Presidente di Federconsumatori, il Presidente del comitato scientifico Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo. La seconda sessione sarà invece dedicata a Pac, danni da fauna selvatica, nitrati, ogm, Expò e, oltre al presidente del Veneto, interverranno i rappresentanti delle altre Regioni del Nord. |
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SGOMINATA IN VENETO ORGANIZZAZIONE PESCA ABUSIVA VONGOLE. |
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“Un grazie sincero alla Guardia di Finanza per l’operazione che ha sgominato una ramificata organizzazione che lucrava sulla pesca abusiva di vongole nella laguna di Venezia, distorcendo il mercato e penalizzando pescatori e imprese oneste”. Lo ha detto l’assessore alla pesca del veneto, riferendosi all’indagine denominata “Laguna reset”, coordinata dalla Procura di Venezia, con la quale la Gdf ha ricostruito un’attività criminale che interessava Veneto, Lazio, Campania, Sicilia ed Emilia Romagna, eseguendo 40 ordinanze di misure cautelari di cui 24 arresti, oltre al sequestri di ditte e di barche da pesca. “Questa operazione evidenzia l’attenzione delle Istituzioni – ha aggiunto l’assessore – per garantire la qualità del prodotto, tutelare i consumatori e mettere fine ad attività illegali che distorcono il mercato, penalizzando gli operatori e le imprese di pesca oneste. E’ anche una nostra linea strategica, portata avanti da anni con le organizzazioni dei pescatori per sostenere un settore da anni in crisi, dove la trasparenza dell’attività è la base per garantire legalità, sicurezza e lavoro di migliaia di operatori, famiglie e comunità locali. Resto in attesa di dettagli – ha concluso l’assessore – per valutare se non ci siano gli estremi per intervenire come parte lesa, in ragione dell’impegno anche finanziario che sosteniamo per assicurare futuro al settore e a chi vi lavora con onestà, impegno e fatica”. |
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LA BATTERIOSI DEL KIWI SI DIFFONDE CON NUOVI FOCOLAI IN TRENTINO
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Il cancro batterico dell’actinidia (Psa, Pseudomonas syringae pv. Actinidiae) è una malattia batterica, innocua per l’uomo, che attacca esclusivamente le piante di kiwi (non attacca infatti altre colture) e che nella maggior parte dei casi porta a morte la pianta. Per questa malattia non esistono terapie chimiche efficaci; per questo motivo è stata dichiarata la lotta obbligatoria su tutto il territorio italiano. In Trentino i primi focolai sono comparsi nel 2012 a Tenna, nel 2013 nella zona di Cavedine e nel Perginese. Durante il monitoraggio primaverile effettuato dai tecnici della Fondazione Mach e dall’Ufficio fitosanitario provinciale, sono stati rinvenuti nuovi focolai che lasciano prevedere un ulteriore ampliamento degli appezzamenti colpiti dalla Psa anche alle zone storicamente investite ad actinidia. I tecnici della Fondazione Mach invitano a segnalare casi di sospetto ritrovamento. I sintomi della presenza del batterio che si manifestano in questo periodo sono getti o fiori avvizziti, cancri lungo il tronco da cui può fuoriuscire essudato batterico di consistenza mucillaginosa e di color rosso-brunastro. Sulle foglie si trovano delle macchie necrotiche tra le nervature di colore bruno di forma spigolosa. La diffusione avviene: attraverso ferite provocate dalla grandine o dal gelo; macchinari, operatori ed attrezzature (forbici, ecc.) non opportunamente disinfettate che agiscono da vettore; mediante l’impianto di materiale vivaistico non sano (cioè senza passaporto); mediante insetti pronubi con polline infetto. Per quest’ultimo motivo in molte zone è stato sospeso il servizio di impollinazione e viene sconsigliato l’acquisto di polline non munito di passaporto. L’ufficio fitosanitario provinciale e il Centro per il trasferimento tecnologico della Fondazione E. Mach raccomandano a tutti i produttori e a tutti coloro che abbiano piante di kiwi, anche per uso domestico, di attenersi alle misure di profilassi previste per questa fitopatia: munirsi di copricalzari e guanti usa-e-getta in caso di transito in actinidieti infetti; disinfettare le forbici e le attrezzature con soluzioni di sali quaternari di ammonio (ad es. Lysoform diluito 1:5 -cioè 1l in 5l di acqua-); lavare gli indumenti con acqua a 60-80°C per almeno 15 minuti; lavare tutti gli attrezzi con acqua calda (pulivapor). E’ inoltre indispensabile non rimuovere dall’appezzamento le piante colpite e non triturare le ramaglie. Si raccomanda di ispezionare con regolarità gli impianti cercando sintomi di Psa e di contattare, in caso di sospetto ritrovamento, i tecnici della Fondazione Mach o dell’Ufficio fitosanitario ai numeri di telefono: 335.7440.184 Morten e 335.7440.185 Trentini, per la Valle del Sarca; 334.6740.268 Zaffoni, per la Vallagarina; 335.7440.167 Dallago per tutte le zone; 0461.495.660 Ufficio fitosanitario provinciale. |
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TRIESTESPRESSO NEL PORTO VECCHIO DELLA CITTÀ "ANCHE QUEST´EDIZIONE SARÀ UN SUCCESSO". |
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Il pronostico è di Massimiliano Fabian, presidente dell´Associazione Caffè Trieste, e riguarda Triestespresso Expo, la fiera biennale che torna per la settima edizione dal 23 al 25 ottobre 2014, grazie all´organizzazione di Aries - Camera di Commercio di Trieste e la collaborazione dell´Assocaffè locale. "La rassegna, da non confondere con l´Expo di Milano, si conferma uno degli eventi di riferimento di settore, un appuntamento importantissimo come del resto tutte le sue sei edizioni precedenti" chiarisce Massimiliano Fabian. Un commento giunto a conclusione del Consiglio direttivo dell´Associazione Caffè Trieste, svoltosi ieri lunedì 12 maggio, durante il quale Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio di Trieste, organizzatore della fiera attraverso Aries, ha avuto modo di presentare le novità dell´edizione e lo stato di avanzamento dei lavori. "Un confronto franco ma costruttivo e quindi positivo, durante il quale abbiamo potuto avere alcune importanti conferme" nota Fabian. "Il 70% degli spazi espositivi è già prenotato da brand leader nei rispettivi settori come Cma Astoria, Cimbali, illy, Petroncini, Procaffè solo per fare alcuni nomi - rileva Paoletti -. Stiamo perfezionando un programma di eventi collaterali particolarmente ricco, con grande attenzione alla formazione, quella dei baristi ma soprattutto quella professionale di tutti gli altri operatori. Quest´anno per la prima volta Triestespresso Expo cambia sede ed entra nell´Antico Porto Vecchio di Trieste, nei magazzini 27-28 e nella Centrale Idrodinamica, una sorta di viaggio di ritorno alle origini, perché proprio lì venivano movimentati i sacchi di crudo che hanno fatto diventare Trieste una piazza di riferimento per il settore". "Trieste è la capitale mondiale del caffè, qui si trova l´unico distretto del caffè riconosciuto in Europa, la nostra Associazione è stata fondata nel lontano 1891 - aggiunge Fabian - e, soprattutto, Triestespresso è stata pioniere nel suo settore: ora stanno fiorendo numerose manifestazioni dedicate al caffè, ma la rassegna di Trieste continua a rimanere un punto di riferimento assoluto. Tengo a ribadire che l´Associazione Caffè Trieste ha contribuito in modo fondamentale e con passione a creare questo evento e si batte da sempre per mantenerlo vivo, vista la sua importanza e l´enorme valore aggiunto che porta a tutta la città, non solo al nostro settore. Le conferme ricevute mi danno l´entusiasmo per affermare che anche questa edizione sarà sicuramente un successo, a ragione soprattutto dell´enorme potenziale della nuova sede". Ma all´orizzonte non c´è solo Triestespresso: "La Camera di Commercio sta lavorando assieme alle istituzioni locali, Trieste Coffee Cluster a illycaffè ad altri progetti dedicati al settore da realizzare in città: c´è un museo permanente, gli eventi legati a Expo 2015 al Salone degli Incanti, un Festival del Caffè di ampio respiro a coinvolgere tutta la città. Eventi diversi, ma un unico filo logico: quello di affermare Trieste capitale dell´espresso " conclude Antonio Paoletti. |
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VINO: CON RISORSE OCM RILANCIARE PRODUZIONE OLTREPO |
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Cigognola/pv - "Abbiamo bisogno di rilanciare l´Oltrepo come territorio di qualità per il vino, non solo di quantità". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura, incontrando i titolari di alcune aziende agricole vitivinicole oltrepadane nella zona di Cigognola (Pavia). Internazionalizzazione Trampolino Di Lancio - "Il tanto vino buono va differenziato - ha rilevato l´assessore - e servono strategie di promozione adeguate per affacciarsi sui mercati. L´internazionalizzazione ha lambito solo parzialmente queste zone; al contrario, potrebbe essere un grande trampolino di rilancio". Progetto Di Squadra - Occorre, secondo il responsabile lombardo dell´Agricoltura "un vero e proprio piano, che si potrebbe realizzare a livello locale, utilizzando le risorse dell´Ocm (Organizzazione comune di mercato) in una logica integrata: non più le aziende che si promuovono in forma individuale, ma un contesto di squadra, con cui guardare in un´ottica di prospettiva di territorio, lasciando da parte individualismi di sorta". Cambio Di Strategia - "Ho raccolto l´appello di un gruppo di imprenditori del vino guidati da Cristiano Maggi - ha detto l´assessore regionale - e sono venuto a capire il valore e la portata di queste aziende private, che, con grande fatica, in un contesto socio-economico complicato, portano avanti un discorso di qualità del vino dell´Oltrepo". "Una realtà vivace, piena di idee, fatta di persone con entusiasmo - ha detto -, che si confrontano ogni giorno con un mercato condizionato da scelte strategiche del passato non sempre lungimiranti. Su questo territorio scontiamo troppi anni di indifferenza dal punto di vista della ricerca qualitativa". Rapporto Stabile Con Regione - "Mi auguro - ha detto in conclusione l´assessore - che si possa creare un rapporto stabile con Regione Lombardia, che porti a realizzare un progetto di internazionalizzazione, che spinga queste aziende a esportare il vino, stante il fatto che il mercato interno ha perso quote di mercato e che non può rispondere oggi alle legittime esigenze di crescita e remunerazione di questa area". |
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POTENZA: DAL CIBUS SBOCCHI SU NUOVI MERCATI PER PMI LUCANE
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Pasta, vino, biscotti, carne, prodotti caseari, faglioli, caffè: il paniere delle eccellenze agroalimentari del potentino, al Salone internazionale dell’alimentazione Cibus, chiuso a Parma l’8 maggio scorso, era molto ben rappresentato, tanto da avere attirato attenzioni e interessi da parte di buyer italiani e stranieri. Le dieci Pmi lucane, all’interno dello stand organizzato dalla Camera di Commercio di Potenza, attraverso la sua Azienda Speciale Forim e in collaborazione con il Gal del Vulture Alto Bradano e Gal Akiris (Val d’Agri Alto Sauro), si sono dichiarate molto soddisfatte rispetto ai contatti avviati. Queste attestazioni – dichiara il presidente della Cciaa di Potenza – dimostrano ancora una volta che alle grandi Fiere di settore occorre esserci, per non precludere alcuna possibilità alle imprese che vogliono aprire ai nuovi mercati attraverso l’innovazione e l’internazionalizzazione, per rispondere alle nuove sfide in atto. Del resto, l’arretramento del Pil italiano, tornato in negativo nel primo trimestre 2014, dimostra che le difficoltà sul mercato interno sono ancora tantissime e che bisogna necessariamente continuare a guardare oltreconfine. |
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´BOOK AND COOK´ CON LE FRAGOLE METAPONTINE |
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Si terrà giovedì 22 maggio a Potenza presso la mensa di Macchia Romana il secondo evento della serie “Book and Cook – Semina Mundi”. Il pranzo avrà interamente le fragole del Metapontino come protagoniste e sarà articolato con incontri-degustazione sul cibo e le sue declinazioni agronomiche locali ed internazionali. Ne dà notizia in una nota l´Ardsu di Basilicata. Gli incontri “Book and Cook – Semina Mundi” sono organizzati e promossi dal Safe - Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari e Ambientali Unibas, dall´Ardu, dal Corso di Laurea Magistrale internazionale Edamus, dal Corso di Colture Erbacee, dalla società Vivenda che gestisce la mensa universitaria, e delle Associazioni universitarie Sui-generis Potenza ed Ausf. Il menu prevede: risotto con fragole e asparagi, scaloppina alle fragole, insalata primaverile di fragole (lattuga, radicchio, fragole, mozzarella, scaglie di grana e aceto di mele), Fragole con crema di panna, e sarà accompagnato da un leaflet di informazioni su questo frutto straordinario. |
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