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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2014
Politica
L´UNIONE EUROPEA AL VERTICE DEL G7 A BRUXELLES DEL 4-5 GIUGNO 2014  
 
Bruxelles, 4 giugno 2014 - Per violazione della Federazione Russa della sovranità dell´Ucraina e l´integrità territoriale, i leader del G7 di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, così come i leader dell´Unione europea hanno deciso di annullare la loro partecipazione alla originariamente previsto Vertice del G8 a Sochi, in Russia e invece incontrano a Bruxelles in formato G7. Il vertice del G7 di Bruxelles del 4-5 giugno 2014 sarà ospitata dall´Unione europea. L´unione europea è rappresentata dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso. Al leader di Bruxelles vertice del G7 discuteranno questioni di politica estera, e in particolare la situazione in Ucraina e le relazioni con la Russia, così come l´economia globale e il commercio, l´energia, il cambiamento climatico e lo sviluppo. In vista del vertice il Presidente Van Rompuy ha dichiarato: " Non vedo l´ora di accogliere gli altri leader del G7 a Bruxelles il 4-5 giugno Ucraina in cima alla agenda Sarà un momento importante per fare il punto sugli ultimi sviluppi in ed intorno Ucraina.. E di continuare a lavorare insieme per rispondere a questa e altre sfide dei nostri tempi. " Il presidente Barroso ha dichiarato: "Questo sarà un vertice speciale, in primo luogo perché si svolgerà in un formato G7, in secondo luogo perché ci sarà in particolare indirizzo della situazione in Ucraina e, infine, perché il vertice per la prima volta avrà luogo a Bruxelles recente. Eventi hanno dimostrato ancora una volta l´importanza di una stretta cooperazione tra i partner affini che condividono i valori della libertà e della democrazia. Ci aspettiamo che questo vertice di contribuire in modo decisivo a promuovere questi valori e per rafforzare una comunità internazionale basato su regole. "  
   
   
VERTICE G7 DI BRUXELLES, 04-05 GIUGNO 2014: NOTA DI BACKGROUND E FATTI CIRCA IL RUOLO E LE AZIONI DELL´UE  
 
Bruxelles, 4 giugno 2014 - Il vertice del G7 di Bruxelles si terrà il 4-5 giugno. Durante la riunione a L´aja il 24 marzo, il G7 a livello di leader ´(Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito, il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea ha deciso di non partecipare al previsto Vertice del G8 a Sochi (Russia) come reazione alla violazione della Federazione Russa della sovranità dell´Ucraina e l´integrità territoriale. Invece, hanno deciso di incontrarsi a Bruxelles in formato G7 negli stessi giorni. Il vertice del G7 di Bruxelles sarà ospitata dall´Unione europea. L´unione europea è rappresentata dal presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso. Al vertice di Bruxelles, i leader discuteranno la situazione in Ucraina e le relazioni con la Russia, così come altre questioni di politica estera, l´economia globale, energia, cambiamento climatico e sviluppo. 1. Politica estera Come primo argomento, i leader del G7 dovrebbero discutere le sfide di politica estera al loro pranzo di lavoro la sera del 4 giugno. I leader si concentreranno le loro discussioni su Ucraina e Russia ma possono anche affrontare gli ultimi sviluppi su altre questioni di politica estera. Negli ultimi mesi e dopo lo scoppio della crisi Ucraina, i leader del G7 hanno rilasciato diverse dichiarazioni di condanna chiara violazione della Federazione russa dell´integrità sovranità e territoriale dell´Ucraina ( vedi dichiarazione del 3 marzo ), condannando il referendum illegale e il tentativo illegale dalla Russia di annettere Crimea in violazione del diritto internazionale e degli obblighi internazionali specifici (vedi la Dichiarazione dell´Aja a seguito della riunione del G7 del 24 marzo) ed esprimere la loro profonda preoccupazione per i continui sforzi da parte dei separatisti appoggiati dalla Russia per destabilizzare l´Ucraina orientale ( vedi dichiarazione del 26 aprile ). Al leader di Bruxelles del Vertice G7 sono attesi per discutere gli ultimi sviluppi in seguito alle elezioni presidenziali svoltesi in Ucraina il 25 maggio. Essi discuteranno il lavoro ha continuato a sostenere le riforme economiche e politiche dell´Ucraina nonché la loro continua disponibilità di intensificare le sanzioni mirate e imporre ulteriori costi sulla Russia dovrebbe eventi lo richiedano. Ruolo dell´Ue: in risposta alle azioni russe finora, l´Unione europea ha annullato il prossimo vertice Ue-russia e regolari vertici bilaterali degli Stati membri con la Russia è stata anche annullata. I negoziati in materia di visti e di un nuovo accordo con la Russia sono stati sospesi. L´ue ha preso di mira anche 61 persone responsabili per le azioni che minacciano o minano l´integrità territoriale, la sovranità e l´indipendenza dell´Ucraina, con il congelamento dei beni e il divieto di entrare nell´Ue. Due soggetti confiscati in Crimea e Sebastopoli sono inoltre soggetti a congelamento dei beni. Allo stesso tempo, l´Ue continua a rotolare fuori un € 11000000000 pacchetto di supporto per l´Ucraina tra cui una 1600000000 € di assistenza macrofinanziaria per contribuire a coprire i bisogni urgenti dell´Ucraina bilancia dei pagamenti (di cui il primo 100.000.000 € sono stati pagati Partenza il 20 maggio) e un contratto di € 365m state-building per aiutare la transizione del paese e rafforzare il ruolo della società civile, la promozione di riforme democratiche e inclusive sviluppo socio-economico. Il 21 marzo sono stati firmati i capitoli politici dell´accordo di associazione Ue-ucraina. L´ue resta impegnata a firmare l´accordo completo, compreso la zona di libero scambio globale e approfondita. Anche prima della firma delle disposizioni in materia di libero scambio, le preferenze commerciali dell´Ue temporanee per l´Ucraina si applicano dal 23 aprile. Maggiori informazioni sul sostegno Ue per l´Ucraina: http://europa.Eu/rapid/press-release_memo-14-279_en.htm 2. Economia globale La prima sessione di lavoro del secondo giorno, Giovedi 5 giugno, è sulle prospettive dell´economia mondiale. Le discussioni dovrebbero concentrarsi sul miglioramento prospettive di crescita globale e su come affrontare i restanti problemi gravi come l´elevata disoccupazione. I leader affronteranno anche questioni commerciali tra cui l´agenda commerciale attiva e ambiziosa dei membri del G7, con una serie di negoziati bilaterali, plurilaterali e multilaterali in corso. Sostenere la crescita e l´occupazione resta la priorità fondamentale per i membri del G7 e la ripresa si sta rafforzando / continua. I leader sono tenuti a chiamare per una crescita continua e sostenuta, al fine di ridurre la disoccupazione, soprattutto tra i giovani e disoccupati di lunga durata. Le riforme strutturali, così come il completamento aspetti chiave delle riforme finanziarie di base, come la costruzione di istituzioni finanziarie resilienti e termina too-big-to-fail, rimangono importanti per realizzare questo obiettivo comune. Ruolo dell´Ue: la situazione economica e finanziaria nella zona euro si è stabilizzato dalla scorsa estate grazie alla decisa e completa risposta alle crisi da parte dell´Ue. Ci sono segni genuini che una ripresa più duratura è attualmente in corso nell´Ue e nell´area dell´euro. Pil dovrebbe crescere del 1,6% nell´Ue quest´anno, prima di accelerare al 2% nel 2015. Tasso di disoccupazione hanno smesso di aumentare dalla metà del 2013 la maggior parte della Ue, pur rimanendo, comunque, a livelli inaccettabilmente elevati. I leader dovranno affrontare anche, e riaffermare il loro impegno ad affrontare l´evasione fiscale , anche attraverso l´erosione G20/oecd Base e profitto Shifting piano d´azione, e l´evasione fiscale, il cui obiettivo è quello di concentrarsi sulla rapida attuazione del nuovo standard globale unico per scambio automatico di informazioni fiscali. Ruolo dell´Ue : grazie alla sua esperienza e il ruolo pionieristico in materia di trasparenza fiscale e il buon governo l´Ue ei suoi Stati membri svolgono un ruolo centrale in sedi quali il G7/g8, il G20 e l´Ocse per garantire correttezza e trasparenza nella tassazione livello globale. Altro su politica dell´Ue per combattere la frode e l´evasione fiscale: http://ec.Europa.eu/taxation_customs/taxation/tax_fraud_evasion/index_en.htm Nell´ambito del commercio e degli investimenti ombrello, i leader sono tenuti a riconfermare il loro impegno a combattere il protezionismo. I leader anche fare il punto sui negoziati dell´Omc e dare priorità alla rapida attuazione del pacchetto di Bali e continuare l´attuale Aiuti per impegni commerciali. Ruolo dell´Ue : Together, 28 membri dell´Unione europea rappresentano il 19% delle importazioni e delle esportazioni mondiali. Il commercio è un fattore importante per la crescita e l´occupazione. Ecco perché è una priorità fondamentale per l´Ue di aprire maggiori opportunità di mercato per le imprese europee attraverso la negoziazione di nuovi accordi di libero scambio con i partner principali, in particolare i membri del G7 in Canada, Giappone e Stati Uniti). Se l´Ue è stato quello di completare tutti i suoi attuali negoziati di libero scambio domani, si potrebbe aggiungere il 2,2% al Pil o € 275.000.000.000 dell´Ue. In termini di occupazione, questi accordi potrebbero generare 2,2 milioni di nuovi posti di lavoro o di ulteriore 1% della forza lavoro totale dell´Ue. Politica commerciale Ue mira a lavorare per: creare un sistema globale per il commercio equo e aperto, attraverso il sostegno attivo agli accordi e gli obblighi supervisionato dal Wto; il focus è sulla attuazione del Commercio accordo di facilitazione del Bali e sullo sviluppo di un futuro programma di lavoro dell´Omc. Un´ulteriore apertura dei mercati con i principali paesi partner - cf. I negoziati commerciali in corso con gli Stati Uniti (Transatlantic Trade and Investment Partnership), Canada (economico e commerciale dell´accordo globale), Giappone (Free Trade Agreement) e la Cina (Cina-ue Accordo di Investimento). Accordi di libero scambio sono stati recentemente conclusi con Singapore e sono in corso di negoziazione con la Malaysia e Vietnam. Vari accordi globali e approfonditi di libero scambio sono conclusi o sono in corso di negoziazione con i diversi paesi del Sud dell´Ue e vicinato orientale, compresa l´Ucraina; alzare barriere, mercati aperti e garantire che il commercio equo; assicurare che il commercio è una forza per lo sviluppo sostenibile, l´apertura dei mercati europei a tutte le importazioni provenienti da paesi più poveri del mondo e sostenere i paesi in via di sviluppo a sviluppare la capacità di approfittare di commercio. Maggiori informazioni e cifre di riferimento sulla politica commerciale dell´Ue sul http://ec.Europa.eu/trade/ 3. Energia e cambiamenti climatici Le discussioni su energia e cambiamenti climatici alla seconda sessione di lavoro il Giovedi 5 giugno sarà duplice. In primo luogo, i leader discuteranno la sicurezza energetica alla luce della crisi dell´Ucraina e la costruzione su iniziativa energia G7 Roma per la sicurezza energetica concordato dai ministri dell´energia del G7 il 6 maggio ( vedi dichiarazione del 6 maggio ). I leader cercheranno di identificare e attuare le politiche nazionali concreti separatamente e insieme per costruire un sistema energetico più competitivo, diversificato, flessibile e basse emissioni di carbonio. L´accento sarà messo sulla diversificazione delle rotte e delle fonti, potenziamento delle infrastrutture energetiche, lo sviluppo delle risorse interne e l´efficienza energetica, riducendo al contempo le emissioni di gas a effetto serra. Le tecnologie pulite è un altro elemento importante per questo. Ruolo dell´Ue : L´ue ha costantemente cercato di migliorare la sicurezza energetica dei suoi Stati membri attraverso una varietà di politiche e azioni. Più di recente, in risposta alla crisi in Ucraina e la richiesta da parte del Consiglio europeo, la Commissione europea ha presentato una strategia europea di sicurezza energetica (si veda il comunicato stampa e il Memo ) come base per ulteriori discussioni con i capi di Stato e di governo a il Consiglio europeo di giugno. Il vertice del G7 Energy (Roma 5-6 Maggio 2014) ha costruito su sforzi della Commissione volti a sviluppare piani di emergenza di energia per l´inverno 2014-2015 a livello regionale, a scambiarsi le migliori pratiche per la valutazione della vulnerabilità di sicurezza energetica, per Aie per preparare le opzioni per i singoli e azioni collettive del G7 nel campo della sicurezza gas, e di fornire assistenza tecnica e facilitare gli scambi con l´Ucraina e gli altri paesi europei che cercano di sviluppare idrocarburi indigene, fonti rinnovabili e migliorare l´efficienza energetica. Sul cambiamento climatico , i leader dovrebbero ribadire il loro impegno a limitare efficacemente l´aumento della temperatura globale al di sotto di 2 ° C rispetto ai livelli pre-industriali ed esprimere la loro forte determinazione ad adottare nel 2015 un accordo globale, in vista del vertice sul clima delle Nazioni Unite Assemblea generale di settembre e la Cop2015 prossimo a Parigi. Ruolo dell´Ue : l´Ue continua a Pioneer Global azione per il clima, grazie alla sua ambizioso e quadro giuridicamente vincolante. Si rimane pienamente impegnata a un approccio multilaterale giuridicamente vincolante per affrontare il cambiamento climatico e per ridisegnare l´agenda clima globale, lavorando per le conferenze delle Nazioni Unite sul clima a Lima nel 2014 ea Parigi nel 2015. L´ue è sulla buona strada con le sue preparazioni domestiche su un ambizioso 2030 clima ed energia framework. I capi di Stato e di governo hanno convenuto di prendere la decisione finale su questo il più rapidamente possibile, e comunque non oltre l´ottobre 2014, il che significa che l´Ue sarebbe pronta per il primo trimestre del 2015. Risorse finanziarie significative sono mobilitate per aiutare i paesi in via di sviluppo ad affrontare adeguatamente il cambiamento climatico, con notevoli co-benefici in termini di sicurezza energetica. Ad esempio, l´Unione europea ha stanziato 400 milioni di euro per promuovere l´accesso all´energia sostenibile per tutti (Se4all) in Africa, sulla Strumento per l´energia Acp-ue e le infrastrutture Ue-africa Fondo fiduciario. L´unione europea è il maggior contribuente di finanziamenti per il clima nei paesi in via di sviluppo e più grande donatore di aiuti al mondo, insieme fornendo oltre la metà dell´aiuto pubblico allo sviluppo globale (Oda). L´ue ei suoi Stati membri si sono impegnati € 7200000000 in "fast start" finanziamenti per il clima oltre 2010-2012, quasi un terzo del totale promesso dai paesi sviluppati. Nonostante le difficili condizioni economiche, l´Ue ha incontrato e anche superato il suo impegno fornendo € 7,34 miliardi di euro nel finanziamento rapido. Questo denaro è stato speso per azioni per il clima nei paesi in via di sviluppo concreti. Il cambiamento climatico è sempre più integrata nella più ampia strategia di sviluppo dell´Ue. Il 20% delle risorse dedicate agli aiuti allo sviluppo internazionale del nuovo quadro finanziario pluriennale dell´Ue, così come il 20% del 11 ° Fondo europeo di sviluppo per il periodo 2014-2020 sono da attribuire alle azioni climatiche rilevanti. Maggiori informazioni su 2.030 clima ed energia obiettivi per un´economia europea competitiva, sicura e basse emissioni di carbonio. 4. Sviluppo Infine, il Giovedi 5 Giugno pranzo di lavoro sarà dedicata ai temi dello sviluppo, al fine di fare il punto sui progressi e riconfermando gli impegni del G7 precedenti, come l´iniziativa Muskoka sulla materno, neonato e del bambino salute, l´alleanza Gavi (Alleanza globale per vaccini e l´immunizzazione), la Nuova Alleanza per la Sicurezza Alimentare e la Nutrizione, il partenariato di Deauville, l´evasione fiscale e flussi illeciti di finanziamento. Ruolo dell´Ue : Nonostante il contesto economico e finanziario in Europa, l´Ue rimane il principale donatore al mondo - più della metà degli aiuti allo sviluppo globale è fornito dagli europei: Negli ultimi dieci anni, l´Ue ei suoi Stati membri si sono impegnati circa 45 miliardi di euro all´anno di aiuti allo sviluppo. Questo sostegno ha dato i suoi frutti: dal 2004, l´Ue ha contribuito l´iscrizione di oltre 13 milioni di bambini e bambine a scuola, per la vaccinazione di circa 18 milioni di bambini e di fornire oltre 70 milioni di persone con accesso all´acqua in tutto il mondo . La sicurezza alimentare rimane al centro della politica di sviluppo dell´Ue. Dal 2013, l´Ue ha intensificato i suoi sforzi per combattere la fame nel mondo, l´insicurezza alimentare e la malnutrizione, con un nuovo quadro politico che mantiene l´impegno dell´Ue per aiutare i paesi partner riducono arresto della crescita tra i bambini sotto i cinque anni di età di almeno il 10% (7 milioni di euro) entro il 2025. Under-nutrizione saranno anche contenuti attraverso investimenti nello sviluppo rurale, l´agricoltura sostenibile, la salute pubblica, acqua e servizi igienico-sanitari, protezione sociale, istruzione. Il 20 maggio, l´Unione europea ha annunciato che fornirà € 25.000.000 all´anno nel periodo 2014-2020 per finanziare i vaccini e programmi di vaccinazione in tutto il mondo attraverso l´alleanza Gavi - più del doppio di quanto precedentemente commesso. Dal 2003, la Commissione europea si è impegnata superiore a 83 milioni di € per la Gavi Alliance, provenienti in parte dal Strumento di sviluppo della cooperazione (Dci) e in parte dal Fondo europeo di sviluppo (Fes). Grazie ai donatori come l´Ue, vicino a mezzo miliardo di bambini sono stati vaccinati a partire dal 2000, con conseguente 6 milioni di vite salvate. I leader discuteranno anche l´agenda post-2015 che mira a completare lavoro incompiuto degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio . Ciò dovrebbe includere un focus sulla eradicazione della povertà estrema, la promozione dello sviluppo e sul bilanciamento aspetti ambientali, economici e sociali dello sviluppo sostenibile, compresi i cambiamenti climatici. Ruolo dell´Ue : obiettivi di sviluppo del Millennio (Osm) rimane al centro delle politiche e delle azioni di sviluppo dell´Ue. L´ue ha attuato la 1 miliardo di euro all´iniziativa Osm, lanciata in occasione del vertice Mdg 2010, mira più off-track Osm: la fame, la salute materna, la mortalità infantile e l´accesso all´acqua e ai servizi igienico-sanitari. L´ue sostiene quasi 70 azioni in 46 paesi, con un focus sui paesi meno sviluppati. Il 2 giugno 2014 la Commissione europea ha adottato una comunicazione per contribuire alla posizione dell´Ue nei negoziati internazionali su obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss), il follow-up degli obiettivi di sviluppo del Millennio (Osm). La proposta prevede di affrontare temi di interesse globale, come la povertà, la disuguaglianza, la salute, la sicurezza alimentare, l´istruzione, la parità di genere, acqua e servizi igienico-sanitari, energia sostenibile, il lavoro dignitoso, una crescita inclusiva e sostenibile, consumo e produzione sostenibili, biodiversità, il degrado del territorio e mare e degli oceani. Sarà ora discussa dal Consiglio dei ministri e il Parlamento europeo e il risultato guiderà la posizione dell´Ue nei negoziati a livello di Nazioni Unite. 5. L´unione europea come membro G7/g8 L´unione europea è un membro a pieno titolo in G7/g8 Vertici ed è rappresentato dal Presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione europea. Nel 1977, i rappresentanti della Comunità europea di allora cominciarono a partecipare al vertice di Londra. Il primo vertice del G7 si è tenuto due anni prima, nel 1975 a Rambouillet (Francia). In origine, l´Ue ha avuto un ruolo limitato a quei settori in cui essa aveva competenze esclusive, ma il ruolo dell´Unione europea è cresciuta con il tempo. La Commissione europea è stata progressivamente inclusa in tutte le discussioni politiche in agenda vertice e ha preso parte a tutte le sessioni di lavoro al vertice, come il vertice di Ottawa (1981). Presidente della Commissione Barroso, che ha partecipato al G8 per la prima volta a Gleneagles nel 2005, partecipa per la 10a volta, mentre il presidente del Consiglio Van Rompuy ha frequentato il G8/g7 dopo l´entrata in vigore del trattato di Lisbona (2009). La Commissione e il Consiglio europeo hanno tutte le responsabilità di appartenenza. Il vertice comunicato è politicamente vincolante per tutti i membri del G7. La presidenza proseguirà nella sua rotazione in Germania nel 2015 (Summit 04-05 Maggio 2015), il Giappone nel 2016, l´Italia nel 2017, in Canada nel 2018, in Francia nel 2019, e negli Stati Uniti nel 2020.  
   
   
MESSAGGIO DI CONGRATULAZIONI DEL PRESIDENTE VAN ROMPUY E IL PRESIDENTE BARROSO PER L´ELEZIONE DEL SIG PETRO POROSHENKO COME PRESIDENTE DELL´UCRAINA  
 
Bruxelles, 4 giugno 2014 - I presidenti del Consiglio europeo e la Commissione europea ha inviato ieri una lettera di congratulazioni a Petro Poroshenko in occasione della sua elezione a presidente dell´Ucraina: "A nome dell´Unione europea, vorremmo congratularci con lei per la sua elezione a presidente dell´Ucraina. La condotta e l´esito delle elezioni ha sottolineato le aspirazioni del popolo ucraino per la democrazia e la prosperità, l´unità e la stabilità. Non c´è dubbio che l´Ucraina si trova ad affrontare notevoli sfide nel perseguimento di tali obiettivi, anche in materia di sicurezza. Ma oggi vogliamo esprimere la nostra fiducia che, in collaborazione con il governo ucraino, e sulla base di un dialogo nazionale inclusivo, sarete in grado di portare avanti le riforme politiche, anche a livello costituzionale, e modernizzazione economica che il paese è chiede. Una unita, stabile e prospero Ucraina democratico è importante per l´Europa. I suoi vicini più immediati saranno i primi a trarre beneficio da esso. Esprimiamo la speranza che tutti comprendano e collaborare attivamente con voi per rendere questo una Unione europea realtà.Il resterà al vostro fianco, in particolare offrendo il suo sostegno e assistenza identificato come congiuntamente dall´Ue e dall´Ucraina nel dell´agenda europea per la riforma. "  
   
   
INIZIATIVA PER L´OCCUPAZIONE PER I GIOVANI: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA IL PRIMO PROGRAMMA CON LA FRANCIA PER L´UTILIZZO DI 620 MILIONI DI EURO PER COMBATTERE LA DISOCCUPAZIONE  
 
Bruxelles, 4 giugno 2014 - La Commissione europea ha adottato ieri la Francia con il primo programma operativo di utilizzare i fondi disponibili da iniziative per l´occupazione dei giovani per combattere la disoccupazione giovanile. Francia riceve 620 milioni di euro dalla iniziativa per l´occupazione dei giovani e il Fondo sociale europeo (Fse) per aiutare i giovani che non hanno un impiego, istruzione o istruzione o formazione ("Neet": Not in Employment, Education o formazione) professionale, per aiutare a trovare un posto di lavoro; i fondi affluiranno in regioni con un tasso di disoccupazione giovanile di oltre il 25%. E ´il primo programma che è stato approvato nell´Unione Europea per quelli con 6 miliardi di euro attrezzata e 20 Stati membri iniziativa completo. " Mi congratulo con la Francia un grande riconoscimento che ci vuole l´opportunità di creare un programma per l´occupazione giovanile prima dell´adozione degli altri co-finanziato con fondi dell´Unione Europea nel periodo 2014-20 programmi. L´iniziativa per l´occupazione dei giovani è di circa un milione di giovani francesi che non sono né in materia di occupazione, di istruzione o di formazione professionale, sia di beneficio diretto ", ha dichiarato László Andor, commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione. Il commissario Andor oggi a Parigi in una conferenza del governo francese a garanzia per i giovani - la riforma ambiziosa a livello dell´Ue, che mira a garantire che tutti i giovani sotto i 25 anni hanno lasciato la scuola entro quattro mesi dopo che sono diventati disoccupati o , un lavoro di alta qualità, di formazione o perfezionamento viene offerto - ha partecipato. 13 regioni della Francia - Aquitania, Alvernia, Centro, Champagne-ardenne, Guadalupa, Guyana, Alta-normandia, Linguadoca-rossiglione, Martinica, Nord-pas de Calais, Réunion, Mayotte e Piccardia - sono ammissibili al sostegno attraverso l´iniziativa per l´occupazione dei giovani in questione, che può anche essere combinato con i fondi del Fse. Inoltre, la Francia ha deciso di lasciare il 10% dei fondi dall´iniziativa di lavoro in sotto-regioni delle sue regioni Ile-de-france, Provenza-alpi-costa Azzurra e del flusso Midi-pirenei. La distribuzione dei fondi dall´iniziativa di lavoro per i giovani è stabilito nell´oggi programma operativo nazionale adottata per l´iniziativa di occupazione (65% del totale) e nei futuri programmi operativi regionali del Fse. In Francia, l´iniziativa per l´occupazione sosterrà una serie di misure per aiutare i giovani con le opportunità più poveri sul mercato del lavoro, per esempio attraverso la consulenza e la riqualificazione dei lavoratori scarsamente qualificati, la promozione della mobilità per i tirocinanti a livello regionale, nazionale e in parte transfrontaliero, le misure per prevenire la dispersione scolastica e migliore Determinazione dei giovani Neet e una seconda possibilità per un diploma di maturità o certificato di qualifica per ottenere attraverso esperienze di lavoro o stage accesso al mercato del lavoro (ad esempio jeunes garanzia o Ecole de la deuxième chance ). Servizi per l´impiego pubblici sono venuti in termini di raggiungimento di questi obiettivi un ruolo importante, e questo programma operativo fornirà l´opportunità di migliorare le loro iniziative a favore dei giovani Neet. Sfondo Attualmente, circa 5,6 milioni di giovani europei sono disoccupati, tra cui 650 000 in Francia. Circa un milione di giovani uomini e donne francesi hanno attualmente non in materia di occupazione, istruzione o formazione professionale (Neet). Per evitare il rischio di una "generazione perduta", la Commissione ha proposto nel dicembre 2012, la garanzia per i giovani (vedi Ip/12/1311 e Memo/12/938 ), che il 22 aprile 2013 (cfr. Memo/13/152 ) da Consiglio dei ministri dell´Ue è stato formalmente adottato e approvato dal Consiglio europeo nel giugno 2013. Tutti i 28 Stati membri hanno presentato i loro piani di attuazione per la garanzia per i giovani, e ora compiendo i primi passi per definire i propri programmi di garanzia della gioventù. Il Fondo sociale europeo , 10 miliardi di euro sarà assegnato dal 2014-2020 annuale, sarà una fonte primaria di finanziamento dell´Ue per attuare la garanzia per i giovani. Al fine di fornire ulteriori finanziamenti comunitari per le regioni disponibili, in cui i giovani soffrono di più dalla disoccupazione e inattività, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno creato la loro propria iniziativa per l´occupazione concordata per i giovani. Nell´ambito della iniziativa per l´occupazione dei giovani 3 miliardi di euro saranno assegnati da una specifica, nuova (per il 2014-2015 precoce) linea di bilancio dell´Ue per la disoccupazione giovanile e integrato con un minimo di 3 miliardi di euro dagli stanziamenti nazionali del Fse. Il sostegno del Fondo per l´attuazione della garanzia per i giovani è ulteriormente esteso che le misure sono sovvenzionati, i giovani - fino a 25 anni o, se lo Stato membro interessato considerato rilevante, fino a 29 anni - che non hanno lavoro e non anche in sono un istruzione o di formazione, beneficiare direttamente. Queste misure comprendono inserimento lavorativo, gli stages ei tirocini e di sostegno per le imprese start-up. L´iniziativa per l´occupazione dei giovani è programmato nell´ambito del Fse 2014-2020. Per ottenere il finanziamento per l´iniziativa per l´occupazione il più presto possibile, gli Stati membri delle varie norme speciali può esercitare: Nei paesi in cui i fondi vengono utilizzati da iniziative per l´occupazione nel contesto di un programma operativo specifico - come in Francia - può un tale programma adottato prima dell´accordo di partenariato, che costituisce la base per l´utilizzo di tutte le strutture europea e fondi di investimento nel paese nel periodo 2014-20. Inoltre, le spese sostenute dagli Stati membri, già a partire dal 1 Settembre 2013 su iniziativa di occupazione per i giovani può essere rimborsato, cioè anche prima dell´approvazione dei programmi. Inoltre, l´aumento dei finanziamenti Ue per l´iniziativa di lavoro non necessita di co-finanziamento a livello nazionale; solo il contributo del Fse per iniziativa di occupazione per i giovani deve essere cofinanziate.  
   
   
ELEZIONI EUROPEE E SOCIAL NETWORK: CAMPAGNA VIRTUALE, IMPATTO REALE  
 
Bruxelles, 4 giugno 2014 - In che modo i social media hanno influito sulle elezioni europee del 2014? Qui puoi trovare tutte le attività principali organizzate durante la campagna e la serata elettorale #Ep2014. Gli elettori che votano per la prima volta non sono pecore Un video speciale è stato prodotto per gli elettori che si recavano alle urne per la prima volta, una parte della popolazione che ha partecipato alle elezioni piuttosto timidamente. Il video virale racconta l´avventura di un ragazzo che cerca, malgrado gli imprevisti, di recarsi alle urne. Puoi trovarlo su Youtube e Facebook. Il video ufficiale delle elezioni del Parlamento è stato visto 11 milioni di volte. Un milioni di tweet L´hashtag #Ep2014 è stato utilizzato più di un milione di volte nella sola settimana precedente alle elezioni (dal 19 al 25 maggio). Il "dashboard" sviluppato dalla webteam del Parlamento europeo ha permesso di seguire cosa succedeva su Twitter in diretta durante la serata elettorale. Proiettato nell´emiciclo del Parlamento europeo di Bruxeles, è stato utilizzato on line più di 15.000 volte. Per la prima volta, Twitter ha creato un banner per le elezioni invitando le persone a votare. Il messaggio era visibile a tutti accedendo al proprio account Twitter durante il giorno delle elezioni (sul cellulare). Il messaggio non è stato distribuito nel Regno Unito e in Olanda. Every 5th European voter reached via Facebook Un´iniziativa simile è stata lanciata anche da Facebook. Il pulsante "Ho votato" - utilizzato per la prima volta nel 2008 durante le elezioni americane del 2008 - ha permesso di condividere questo momento ed invitare gli amici al voto. Questo messaggio è stato condiviso più di 2,7 milioni di volte. Altre due applicazioni sono state sviluppate dal Pe sulle piattaforme più diffuse in Europa. Su Facebook, l´applicazione "I am voter" permette di condividere dei palloncini virtuali e inviarli agli amici facendo il giro del mondo... Il viaggio più lungo è sttao di 261.404 km, più di 5 volte il giro della Terra. “Taste of Europe”, un´altra applicazione Facebook ha invitato i cittadini europei ha condividere i loro piatti preferiti per organizzare la miglior cena possibile durante la serata elettorale. Più di 20.000 persone hanno preferito l´insalata bulgara shopska, seguita dalla zuppa di rape rosse lituana. Google ha anche partecipato alle elezioni europee creando un Doodle personalizzato, il logo ridisegnato che appare al fianco della finestra di ricerca.  
   
   
FVG: SERRACCHIANI INCONTRA AMBASCIATORE COLOMBIA A ROMA  
 
Trieste, 4 giugno 2014 - "La Colombia già conosceva il Friuli Venezia Giulia e la città di Trieste ´attraverso´ il suo porto ed il sistema internazionale della Ricerca, in primis il centro internazionale di Fisica Teorica ed Area Science Park; ieri e oggi abbiamo conosciuto la vostra terra anche attraverso lo sport ed il ciclismo", ha confermato l’ 1 giugno a Trieste l´ambasciatore della Colombia in Italia, Juan Sebastian Betancur, alla presidente della Regione Debora Serracchiani. Nel corso del colloquio, svoltosi nel Palazzo della Regione a Trieste ed al quale hanno partecipato il commissario di Governo per il Friuli Venezia Giulia Francesca Adelaide Garufi, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello e l´assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, Serracchiani e Betancor (per la prima volta in visita in regione) hanno ribadito il reciproco interesse per avviare nuove collaborazioni ma soprattutto nuovi rapporti commerciali tra Colombia e Friuli Venezia Giulia, puntando in particolare sul ruolo attrattivo del porto. All´incontro sono anche intervenuti il console generale di Colombia a Milano, Rocio del Carmen Guzman Montoya, ed il console onorario a Trieste Gaetano Longo.  
   
   
PRESIDENTE LOMBARDIA: ALLARME UE VUOL DIRE NUOVA MANOVRA  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "L´unione europea ha lanciato un allarme sul debito pubblico anche nei confronti dell´Italia". Così il presidente di Regione Lombardia, a margine di un convegno sul lavoro a Palazzo Lombardia. Rischio Manovra Bis - "L´allarme - ha spiegato il presidente - significa, secondo me, che ci sarà bisogno di una manovra bis a fine anno, nonostante le rassicurazioni del ministro dell´Economia e del presidente del Consiglio". "Quindi - ha concluso il governatore - sarei un po´ meno ottimista di quanto siano loro".  
   
   
PRESIDENTE LOMBARDIA: SBLOCCARE PATTO STABILITÀ PER FARE LE OPERE  
 
Busto A./va, 4 giugno 2014 - "Il decreto ´sblocca-Italia´ per fare le opere? Sulle infrastrutture il presidente del Consiglio dovrebbe venire qui in Lombardia a vedere come funzionano. Qui da noi c´è bisogno non dello ´sblocca-Italia´ ma di uno sblocca ´patto di stupidità´". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, incontrando i giornalisti al centro congressi ´Malpensafiere´, al termine dei lavori dell´Assemblea generale dell´Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Comuni Lombardi Hanno 8 Miliardi Che Non Possono Spendere - "Bisogna lasciare ai Comuni la possibilità di spendere i soldi che hanno - ha proseguito il presidente -. Pensate che i Comuni lombardi hanno otto miliardi e mezzo nelle loro casse che non possono spendere. Questo deve essere lo ´sblocca-Italia´, ovvero lasciare spendere ai Comuni i soldi che hanno in cassa, perché otto miliardi e mezzo messi in investimenti fanno una leva almeno del triplo e, in questo modo, faremmo tutte le infrastrutture che servono con i soldi nostri. A noi non serve nessuno ´sblocca-italia´, basterebbe questo sblocca ´patto di stupidità´ per la Lombardia".  
   
   
GIUNTA VENETA IMPUGNA LA LEGGE SULLE CITTÀ METROPOLITANE. ZAIA: “RIFORMA ALLUCINANTE”  
 
 Venezia, 4 giugno 2014 - La Giunta regionale del Veneto si è riunita in via straordinaria dando mandato all´Avvocatura regionale, supportata dal prof. Luca Antonini, ordinario di diritto costituzionale presso l’Università di Padova, di proporre alla Corte Costituzionale l’impugnativa della legge del 7 aprile 2014, n. 56, che detta “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, con la quale viene disciplinato il regime amministrativo destinato a regolamentare il funzionamento delle Provincie e delle città Metropolitane, in attesa della riforma del titolo V della Costituzione. La legge prevede l’istituzione di nove città metropolitane, tra cui quella di Venezia, con un territorio corrispondente a quello della precedente provincia. Sia per la città metropolitana che per le province rimanenti la legge istituisce inoltre degli organi di governo di secondo grado, ossia votati dai sindaci e dai consiglieri comunali eletti nei Comuni compresi nel territorio provinciale e della città metropolitana. Le contestazioni proposte dalla Regione si incentrano soprattutto sul fatto che la istituzione di una città metropolitana deve essere effettuata a mezzo di una procedura costituzionale che veda una azione propulsiva delle comunità locali e la partecipazione delle Regioni, aspetto che invece la nuova legge ha del tutto trascurato. Inoltre, la legge, nel prevedere che la città metropolitana coincida con il territorio della provincia, contempla anche per i comuni capoluogo limitrofi la possibilità di aderirvi. Anche in tal caso senza consultare le popolazioni interessate, ma prevedendo che, anche qualora la Regione interessata esprima parere contrario alle proposte di adesione formulate dai Comuni, sia il Governo a intervenire proponendo al Parlamento un disegno di disegno di legge contenente le modifiche territoriali di province e città metropolitane. A parere della Giunta veneta, tale metodologia non sarebbe rispettosa dell’articolo 133 della costituzione. Secondo la Regione, inoltre, le disposizioni definiscono una forma di governo incompatibile con il vigente modello costituzionale di distribuzione delle funzioni amministrative, in quanto si prevede che, in fase di prima istituzione, il Sindaco del Comune capoluogo della disciolta provincia sia di diritto il Sindaco metropolitano. In tal modo, si pone a capo della città metropolitana un uomo scelto solo dagli elettori del Comune capoluogo e non dall’intero corpo elettorale appartenente al nuovo ente. Censure che la Regione ha inteso riproporre anche nei confronti delle modalità di costituzione degli organi amministrativi delle Provincie. Le quali, in attesa della loro definitiva soppressione con la riforma del cosiddetto titolo V della Costituzione, vengono mantenute in vita, non procedendo al rinnovo in modo ordinario e a mezzo di elezione diretta dei propri organi, ma prevedendo ingiustificatamente che il presidente e il consiglio provinciale siano eletti non dalla cittadinanza ma dai sindaci e dai consiglieri comunali dell’ambito provinciale e con voto non uguale tra loro. “Abbiamo voluto con forza questo ricorso perché la città metropolitana si delinea come l’ennesimo, inutile e incostituzionale carrozzone – commenta il presidente Luca Zaia –. Gli effetti della legge Delrio saranno paradossali: il primo e più evidente sarà che l’intera popolazione della provincia di Venezia si troverà ad avere come proprio sindaco metropolitano quello della città capoluogo, senza averlo né scelto né democraticamente eletto. Una sorta di supercommissario che lavorerà, è evidente, nell’interesse prevalente di chi lo ha eletto e non degli abitanti di tutto il territorio metropolitano”. “Siamo di fronte – conclude Zaia – a una violazione evidente dei diritti di rappresentanza dei cittadini della provincia di Venezia. Una riforma allucinante e aberrante!”  
   
   
ZAIA A ORSONI SUL RICORSO REGIONALE CONTRO LA CITTÀ METROPOLITANA: “NESSUNO SPOT ELETTORALE MA SCADENZE DI LEGGE FISSATE DAL SUO GOVERNO. STUPISCE CHE LO IGNORI!”  
 
Venezia, 4 giugno 2014 - “Ma quale spot elettorale! Ma quale ballottaggio! La stizzita reazione del sindaco Orsoni al ricorso della Regione Veneto contro la legge Delrio e l’assurdità della Città Metropolitana puzza tanto di lesa maestà. E stupisce per un duplice ordine di motivi”. E´ la replica del presidente del Veneto, Luca Zaia, alla presa di posizione del sindaco di Venezia, Orsoni. “Il primo motivo è che siamo ancora in un paese libero dove il diritto di ricorrere contro un provvedimento ritenuto incostituzionale mi pare continui a essere garantito e dove le leggi non prevedono, per l’appunto, il reato di lesa maestà - riprende Zaia -. Il secondo motivo è che Orsoni è avvocato di indiscussa fama e dovrebbe sapere che qui non si fanno spot elettorali ma esistono precisi termini temporali entro cui presentare i ricorsi. E il ricorso contro questa legge assurda scade venerdì”. “Il vero riformismo che noi vogliamo - conclude Zaia - prevede di attuare riforme razionali e non contro la Costituzione. Stiamo ancora pagando i danni dei provvedimenti del governo Monti su Province e Città metropolitane che la Consulta ha dichiarato incostituzionali. Il governo mostra dunque di non aver ancora fatto tesoro della dura lezione impartita dai giudici costituzionali. Parecchi costituzionalisti, peraltro, durante le audizioni alle Camere avevano evidenziato con forza gli innumerevoli difetti della legge Delrio”.  
   
   
RAGGIUNGIMENTO TARGET SPESA FESR E FSE. VENDOLA: "PUGLIA CORRE, MA PATTO FRENA"  
 
Bari, 4 giugno 2014 - “La Puglia continua a correre. Anche questa volta non solo abbiamo raggiunto, ma abbiamo anche superato i target di spesa, previsti al 30 maggio, sia per quanto riguarda il Programma operativo Fesr che per quanto riguarda il Programma Operativo Fse 2007/2013. Purtroppo però, se la Puglia corre, il Patto di stabilità frena. Siamo molto preoccupati per il futuro perchè il rischio è quello che, proprio a causa dei vincoli imposti dal Patto, potremmo non raggiungere i prossimi obiettivi di spesa, con il rischio di incorrere nel disimpegno automatico”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, annunciando il 30 maggio il raggiungimento dei target di spesa previsti per il 31 maggio. Per quanto riguarda il Programma Operativo Fesr Puglia 2007/20134, il target di spesa da raggiungere, pari a 2.484.642.152,31 euro, è stato superato di 185,5 M€ in valore assoluto, raggiungendo un importo di pagamenti pubblici certificati pari a 2.670.123.037,42 euro. Per quanto riguarda invece il Programma Operativo Fse Puglia 2007/2014, il target di spesa in quota Fse da raggiungere a maggio, pari ad € 427.497.564,40, è stato raggiunto e superato di oltre 600mila euro, raggiungendo un importo di pagamenti pubblici certificati pari a 793.727.870,64 (di cui € 428.113.906,58 di quota comunitaria). “Risultati dunque assolutamente positivi – ha ribadito Vendola - che rischiano però di essere vanificati. Sono tre anni ormai che noi poniamo sempre questa questione. E cioè il tema della nettizzazione delle quote di cofinanziamento della spesa comunitaria rispetto ai vincoli del patto di stabilità. Se non ci sarà la nettizzazione, sarà a rischio il raggiungimento dei prossimi target. La Regione infatti si potrebbe trovare di fronte a questa scelta: continuare a cofinanziare gli investimenti comunitari o, in alternativa, per poter continuare a garantire la spesa improcrastinabile in altri settori, quali, ad esempio, persino quello relativo alla incolumità dei cittadini pugliesi, non finanziare più gli investimenti”. “Noi confidiamo molto – ha concluso Vendola - nella sensibilità del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, onl.Le Graziano Delrio. Sono certo che la sua capacità di ascolto potrà esserci di grande aiuto, consapevole però che solo la tempestività di un intervento immediato potrà cambiare il corso delle cose. Ormai, siamo fuori tempo massimo”. P.o. Fse Puglia 2007/2013: avanzamento della spesa a maggio 2014 Il 29 maggio 2014 sono state certificate alla Commissione Europea per il Programma Operativo Fse Puglia 2007/2013 spese pubbliche cumulate per € 793.727.870,64 (di cui € 428.113.906,58 di quota comunitaria). Il target di spesa in quota Fse da raggiungere a maggio, pari ad € 427.497.564,40 è stato quindi raggiunto e superato di oltre 600mila euro. L’avanzamento finanziario in termini di quota Fse del Programma Operativo si attesta oggi su una percentuale di spesa pari al 67% circa del totale della dotazione comunitaria (di € 639.600.000,00), a fronte del 60% circa registrato a dicembre 2013 e del 53% dello scorso ottobre. In termini di valore cumulato l’avanzamento finanziario si attesta oggi su una percentuale di spesa pari al 62% circa del totale della dotazione del programma (di € 1.279.200.000,00) a fronte del 55% registrato a dicembre 2013 e del 48,27% di ottobre. La spesa aggiuntiva certificata rispetto a maggio 2013 (quando il totale pubblico cumulato ammontava a circa 486 milioni di euro) è di circa 307 milioni di euro (+63%), mentre rispetto a dicembre 2013, l’incremento della spesa è di 94 milioni di euro circa (+13,5%) Di seguito si riporta l’articolazione della spesa certificata al 29 maggio 2014 per singolo Asse prioritario del Programma. Asse Spesa pubblica cumulata certificata a maggio 2014 Spesa pubblica certificata da gennaio a maggio 2014 Asse I - Adattabilità (a) (b) Asse Ii - Occupabilità 26.326.580,22 3.758.599,89. Asse Iii - Inclusione sociale 283.557.437,76 35.516.062,30. Asse Iv - Capitale umano 46.346.163,24 11.776.077,69. Asse V - Transnazionalità e interregionalità 400.490.506,90 38.511.675,69. Asse Vi - Assistenza tecnica 6.414.697,19 0,00. Asse Vii - Capacità istituzionale 25.593.559,22 3.845.107,45. Asse I - Adattabilità 4.998.926,11 541.823,19 Totale 793.727.870,64 93.949.346,21. Si segnala il contributo alla certificazione offerto dai progetti di Apprendistato Professionalizzante, dal Piano Straordinario Percettori, dai percorsi di riqualificazione rivolti agli operatori dell’ambito socio-sanitario, gli interventi a favore della ricerca e dell’innovazione (interventi a favore delle Università Pugliesi, Ritorno al Futuro, sostegno ai ricercatori pugliesi). Ha inoltre contribuito il progetto “Diritti a Scuola” e gli interventi di contrasto alla dispersione scolastica realizzati dagli Enti di Formazione. P.o. Fesr Puglia 2007/2013: avanzamento della spesa a maggio 2014. Il 30 maggio 2014 il Programma Operativo Fesr Puglia 2007/2013 registra un livello di spesa (cumulata) pubblica certificata di 2.670.123.037,42 euro (di cui 1.556.681.730,82 euro di quota comunitaria), pari al 60% della dotazione finanziaria (di 4.492.319.001,72 euro), con un incremento del 7,5% rispetto a quanto certificato a dicembre 2013. Di seguito si riporta l’articolazione della spesa cumulata certificata al 30 maggio 2014 per singolo Asse prioritario del Programma (colonna “a”) e della spesa certificata nel periodo gennaio 2014 - maggio 2014 (colonna “b”). Asse Spesa pubblica cumulata certificata a maggio 2014 Spesa pubblica certificata da gennaio a maggio 2014 (a) (b) Asse I - "Promozione valorizzazione e diffusione della ricerca e dell´innovazione per la competitività" 184.009.540,68 10.367.993,59 Asse Ii - "Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali e energetiche per lo sviluppo" 452.578.276,30 28.574.934,95 Asse Iii - "Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l´attrattività territoriale" 388.542.032,34 16.880.926,10 Asse Iv - "Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l´attrattività e lo sviluppo" 285.524.673,17 19.580.574,63 Asse V - "Reti e collegamenti per la mobilità" 538.096.521,59 65.029.313,36 Asse Vi - "Competitività dei sistemi produttivi e occupazione" 644.318.211,10 28.255.900,15 Asse Vii - "Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani" 102.828.966,00 12.695.284,05 Asse Viii - "Governance capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci" 74.224.816,24 4.095.958,28 Totale 2.670.123.037,42 185.480.885,11 L’asse che registra l’importo più elevato di spesa pubblica cumulata è l’Asse Vi “Competitività dei sistemi produttivi e occupazione” che supera i 644 M€ di pagamenti certificati; gli Assi maggiormente performanti in termini di spesa prodotta nei primi mesi del 2014 risultano l’Asse V “Reti e collegamenti per la mobilità”, l’Asse Ii “Uso sostenibile e efficiente delle risorse ambientali e energetiche per lo sviluppo” e l’Asse Vi “Competitività dei sistemi produttivi e occupazione”. Gli Assi che registrano un’esecuzione finanziaria più elevata rispetto alla dotazione sono l’Asse Iv “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo” (con spesa pari all’81%), l’Asse Iii “Inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l’attrattività territoriale” (con un’attuazione al 68%) e l’Asse Vii “Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani” (con pagamenti pari al 68%). Particolare rilievo, in termini di spesa, nei primi mesi del 2014 assumono gli interventi a favore del trasporto ferroviario locale (consistenti nell’ammodernamento di alcune tratte come la Nardò-gagliano-maglie e la San Severo-peschici) con spese certificate per quasi 43 M€ (che si aggiungono agli oltre 290 M€ già certificati) e quelli di infrastrutturazione stradale urbana ed extraurbana (realizzazione di circonvallazioni, potenziamento e messa in sicurezza di arterie provinciali come la Pedegarganica, la Polignano-castellana e la Lecce-porto Cesareo) con spese per quasi 22 M€ che fanno salire a 200 M€ i pagamenti certificati in tale ambito. Con riferimento al sistema imprese, importante contributo all’avanzamento della spesa nei primi cinque mesi del 2014 è dato dagli incentivi agli investimenti industriali che aggiungono ai 500M€ già certificati a fine 2013 ulteriori 15 M€ di pagamenti dovuti soprattutto a Programmi Integrati di Agevolazione (A. De Robertis&figli S.p.a., Consorzio Innova Meccanica). Nell’ambito degli aiuti ai programmi di investimento in ricerca e sviluppo le spese certificate nei primi mesi del 2014 (per 5 M€) riguardano, invece, Contratti di Programma afferenti l’industria aeronautica, aerospaziale, della meccanica industriale e delle telecomunicazioni (Alenia Aeronautica, Ground Support Equipment, Objectway Financial Software S.p.a., Shira - Mer Mec S.p.a., Exprivia-omnitetch) e portano a 72 M€ il contributo pubblico finora erogato dal P.o. Fesr Puglia a sostegno alle attività di ricerca delle imprese. Infine, le spese certificate a maggio 2014 per circa 40 interventi di infrastrutturazione di supporto degli insediamenti produttivi (tra i quali quelli di Taranto, Monopoli, San Severo, Rutigliano, San Pietro Vernotico, Cavallino) ammontano a 12 M€ e vanno ad aggiungersi agli oltre 71 M€ già certificati. In tema di ambiente, gli interventi volti alla tutela, all’uso sostenibile e al risparmio delle risorse idriche raggiungono i 200 M€ di spese cumulate, grazie soprattutto agli interventi di adeguamento dei recapiti finali e di realizzazione dei sistemi di collettamento differenziato per le acque piovane (con spese nel 2014 per 5 M€ relative a 12 interventi tra cui quelli di Bisceglie, Zollino, San Pietro in Lama, Castrignano del Capo), nonché gli interventi di completamento e di potenziamento delle reti fognarie (5 M€ distribuiti su 8 progetti tra i quali quelli localizzati a Bari, Brindisi, Foggia, Lucera, Altamura e Panni). Importante, inoltre, il contributo di spesa certificata nel 2014 (7 M€) per gli interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico disseminati su tutto il territorio regionale (Castelluccio Valfortore, Bovino, Candela, Noicattaro, Turi, Putignano, Campi Salentina, Mesagne). In ambito socio-sanitario, prosegue nel 2014 l’avanzamento di oltre 70 interventi (con spese dei primi mesi dell’anno per 12 M€ che si aggiungono ai 150M€ già certificati) di infrastrutturazione sociale dell’intero territorio regionale per integrare l’offerta della rete ospedaliera in fase di reingegnerizzazione e modernizzazione. Si tratta di interventi di adeguamento strutturale e di realizzazione di nuove strutture e di nuovi servizi volti a garantire una maggiore omogeneità nelle opportunità di accesso ai servizi ed un miglioramento della qualità sociale degli stessi. Con riferimento al settore turistico proseguono gli interventi volti all’infrastrutturazione, alla promozione e alla valorizzazione dell’economia turistica (con un importo di spesa di 11 M€ che si aggiunge agli oltre 97 M€ certificati dall’inizio del ciclo di programmazione). Gli interventi a favore dell’attrattività delle città e dei sistemi urbani registra un avanzamento di spesa, nei primi mesi del 2014, di quasi 13 M€ per interventi di riqualificazione urbanistica di piazze e quartieri degradati (nei Comuni di Francavilla Fontana, Casarano, Corato, Lucera) e per la realizzazione di parchi pubblici (nei Comuni di Avetrana, Lizzanello, Rutigliano).  
   
   
GIUNTA CAMPANIA, I PROVVEDIMENTI  
 
Napoli, 4 giugno 2014 - Si è riunita ieri a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, è stato approvato il progetto teso ad incentivare la donazione degli organi. Presso i Comuni di Napoli, Battipaglia, Bellizzi e Olevano sul Tusciano i cittadini, al momento del rinnovo o del rilascio della carta d’identità, possono manifestare la loro volontà di donare organi e tessuti. La dichiarazione sarà trasmessa al Sit (Sistema Informativo Trapianti) e messa a disposizione dei Centri di Coordinamento regionali Trapianti. Sempre in campo sanitario, su proposta congiunta con l’assessore Gaetano Giancane sono state iscritte a bilancio somme per l’acquisto e distribuzione sul territorio dei defibrillatori automatici esterni. Sono previsti investimenti di carattere produttivo e trasferimento tecnologico, per programmi di formazione e di internazionalizzazione, con un incremento occupazionale di 32 unità. Su proposta dell’assessore alla Protezione civile Edoardo Cosenza la Giunta ha trasferito ai comuni e alle unioni che ne hanno fatto richiesta le funzioni in materia di difesa del territorio dal rischio sismico. Sempre nel campo della protezione civile, d’intesa tra Cosenza, Sommese e l’assessore al Governo del Territorio Ermanno Russo sono stati istituiti otto nuovi presidi tecnici-operativi per il monitoraggio del dissesto idrogeologico, ubicati nei comuni di Cellole, S. Angelo dei Lombardi, Lauro, Faicchio, Teggiano, Agropoli, Salerno e San Marco evangelista. Su proposta dell’assessore alle Attività produttive Fulvio Martusciello, la Giunta ha deliberato di partecipare con un progetto di comunicazione e valorizzazione del “Sistema Economico Campania” all’Assemblea Ebu, che la Rai terrà a Napoli dal 24 al 27 giugno. Su proposta dell’assessore al Lavoro Severino Nappi, è stata finanziata la seconda edizione del programma Elfi, formazione e lavoro per lo sviluppo locale, al fine di rafforzare l’offerta di opportunità formative a favore dei giovani campani disoccupati o inoccupati tra i 18 e i 32 anni. Infine, su proposta congiunta degli assessori all’Agricoltura Daniela Nugnes e all’Ambiente Giovanni Romano sono stati approvati i criteri per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche ed ambientali, ai fini dell’erogazione dei benefici agli agricoltori, e la disciplina tecnica regionale per l’utilizzo agronomico dei fanghi di depurazione.  
   
   
FONDI STRUTTURALI, LA BASILICATA CONFERMA LE PERFORMANCE  
 
Potenza, 4 giugno 2014 - Con una spesa certificata alla Commissione europea e al Ministero dell’Economia e Finanze di 467.707.441 euro, pari al 62,18% della sua dotazione finanziaria di 752 milioni di euro, e l’attuazione di 1.336 progetti, il Programma Operativo Fesr Basilicata 2007-2013 ha superato l’obiettivo di spesa stabilito al 30 maggio 2014 dal Comitato Nazionale “Quadro Strategico Nazionale”. Il raggiungimento del target consente alla Basilicata di rientrare tra le regioni che hanno raggiunto le performance richieste e di evitare così eventuali riprogrammazioni o tagli dei fondi. Lo comunica l’Ufficio Autorità di Gestione Por Basilicata 2000-2006 e Po Fesr 2007-2013 del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata. Al 31 maggio il Programma ha consentito l´attuazione 1.336 progetti, di cui 251 destinati agli aiuti alle imprese, 316 per beni e servizi e 769 alle opere pubbliche. Nel dettaglio gli assi che mostrano un maggiore avanzamento rispetto alla propria dotazione finanziaria sono quelli relativi all’Accessibilità (Asse I) con 17 progetti e l’85,93% di spesa, alla Valorizzazione dei beni culturali e naturali (Asse Iv) con 300 progetti e 79,30% di spesa e alla Competitività produttiva (Asse Iii) con 251 progetti e un avanzamento del 68,21%. Seguono l’Inclusione sociale (Asse Vi) con 426 progetti e il 68,17% di spesa e l’Asse Vii dedicato all’Energia e sviluppo sostenibile con 119 progetti e il 63,14% di spesa. Chiudono il quadro l’Asse Ii destinato alla Società della Conoscenza con 80 progetti e il 39,24% di spesa e l’Asse V dei Sistemi Urbani, con 8 progetti e una spesa certificata dell’8,50% rispetto alla sua dotazione finanziaria. La pubblicazione e il costante aggiornamento dei dati per ciascun asse programmatico sono disponibili nella sezione “Programma\come Funziona” del sito web istituzionale www.Porbasilicata.it  dove è possibile trovare anche alcune infografiche.  
   
   
ZAIA: “LA FRANCIA RIDUCE LE REGIONI? ANCHE L’ITALIA FACCIA LA CURA DIMAGRANTE, ELIMINANDO QUELLE PIÙ PICCOLE E LE MENO VIRTUOSE”  
 
 Venezia, 4 giugno 2014 - “Lo fa la Francia, perché non lo fa l’Italia? Perché questo governo, sempre pronto ad autocelebrarsi non fa davvero una scelta concreta e utile per i cittadini, rendendo più efficiente e meno costoso il proprio sistema istituzionale e amministrativo?” A chiederlo è il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, riferendosi all’annuncio del presidente Francois Hollande di voler ridurre le attuali 22 regioni francesi a sole 10, un’operazione che permetterebbe un potenziale risparmio tra i 12 e i 25 miliardi di euro l’anno per le casse dello Stato transalpino. “L’ho già detto e lo ribadisco – prosegue Zaia –: è opportuno ridisegnare i confini delle regioni italiane, perché non ha davvero senso tenere in vita quelle che hanno meno abitanti di una provincia. Ma sia chiaro: non è solo una questione di numeri, anche di reale capacità di gestione dei propri territori. Il governo intervenga in quelle Regioni che da decenni sprecano le risorse di tutti, anche le nostre, e allargano in modo impressionante i loro buchi di bilancio, tanto poi qualcuno paga…”. “Dico no al neocentralismo romano e a quelle vergognose forme di assistenzialismo che purtroppo continuano a premiare le realtà meno virtuose a discapito di chi sa amministrare con giudizio e buonsenso – prosegue il presidente veneto – e sostengo che la cura dimagrante deve essere lo Stato a farla per primo perché è quello che ha più adipe da smaltire. Renzi si impegni fino in fondo a trasformare il Senato attuale in quello delle Regioni, eliminando spese assurde e vecchi, deleteri apparati burocratici. E se questa trasformazione non gli riesce, lo elimini del tutto, tagliando i posti della politica e ponendo fine a questo assurdo e dispendioso bicameralismo”. “Nel Veneto stiamo anche cercando di aggregare gli Enti locali – conclude Zaia – promuovendo le gestioni associate delle funzioni, le unioni e le fusioni dei Comuni. Un attento ed equilibrato riordino territoriale, che nulla ha a che fare con quel carrozzone della Città Metropolitana, che, partendo dal rispetto delle identità locali, assicura una maggior efficienza dei servizi e risparmi della spesa pubblica, consentendo di indirizzare tali risorse ai veri bisogni delle famiglie e delle aziende venete”.  
   
   
TOSCANA: GLI ATTI APPROVATI DALLA GIUNTA NELLA SEDUTA DI MARTEDÌ 3 GIUGNO  
 
Firenze, 4 giugno 2014 - Si è tenuta ieri nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati la seduta di Giunta regionale, trasmessa in diretta streaming sul sito di Toscana Notizie. Tra i provvedimenti approvati oggi segnaliamo: Interventi nell´anno in corso a sostegno dell´occupazione attraverso incentivi alle imprese per quasi un milione di euro. In particolare il contributo all´assunzione è destinato a favorire l´inserimento al lavoro di lavoratori licenziati dal 2008, disabili e svantaggiati, donne over.30, giovani laureati e dottori di ricerca fino a 35 anni, soggetti prossimi alla pensione (min. 00.00/1´59"); proposta di legge regionale per modifiche alle leggi regionali n. 25 e 88 del 1998 sulla gestione rifiuti e bonifiche siti inquinati per riportare alla competenza regionale funzioni in materia di bonifiche, rifiuti e autorizzazioni di impianti e varie altre voci autorizzative in materia ambientale (min. 4´50"/5´10"); istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza 2014 e assegnazione alle Asl per un totale di 55 milioni di euro di cui 28 a carico regionale e 34 dallo Stato (11´00"/14´00"); indirizzi regionali per la realizzazione dell´offerta regionale di istruzione e formazione professionale con un investimento complessivo di 9 milioni e 500mila euro. Archivio Video Giunta http://www.Regione.toscana.it/regione/giunta/archivio-video  Si ricorda che gli atti approvati sono disponibili dopo la loro verbalizzazione da parte degli uffici regionali. Atti Approvati Vai alla pagina degli atti approvati dalla Giunta regionale http://www301.Regione.toscana.it/bancadati/atti/indexattig.xml  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: INTESA DEL CAL SU DUE DDL PRESENTATI DALLA GIUNTA FVG  
 
Udine, 4 giugno 2014 - Hanno ottenuto approvazione unanime, o a larga maggioranza, da parte del Consiglio delle Autonomie locali (Cal) i due provvedimenti sottoposti con procedura d´urgenza dalla Giunta regionale, inerenti altrettanti disegni di legge volti a favorire, rispettivamente, l´affermazione del comparto unico, e la sburocratizzazione nel settore dell´edilizia. La prima intesa approvata all´unanimità dal Cal (18 i consiglieri presenti) si riferiva allo schema di disegno di legge recante "Misure urgenti per le autonomie locali", approvato in via preliminare dalla Giunta regionale lo scorso 23 maggio. Un ddl, come ha specificato l´assessore regionale alle Autonomie Locali Paolo Panontin, che si pone l´obiettivo di mettere in sicurezza il sistema complessivo del comparto unico regionale, alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale in merito ai limiti di spesa per il personale assunto a tempo determinato. Il provvedimento oggi all´esame del Cal ha visto il recepimento delle osservazioni espresse dai rappresentanti delle Provincie, in ordine all´applicazione della mobilità, al fine di garantire alle stesse lo svolgimento delle proprie funzioni e dei servizi. Ulteriori aspetti tecnici sulla norma, ha precisato Panontin, potranno essere approfonditi nell´ambito del Tavolo tecnico sul comparto unico, già istituito presso l´Assessorato, e trovare ulteriore sviluppo nell´ambito di prossimi provvedimenti della Giunta regionale. La seconda intesa, approvata con un´astensione rispetto ai 15 consiglieri presenti, era relativa allo schema di disegno di legge inerente "Misure di semplificazione dell´ordinamento regionale in materia urbanistico-edilizia, lavori pubblici, trasporti e telecomunicazioni", approvato in via preliminare dalla Giunta lo scorso 26 maggio. "Il disegno di legge - ha commentato l´assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Mariagrazia Santoro - è frutto di un´ampia partecipazione, ed è rivolto a Enti locali, cittadini ed imprese, perché nessuna delle componenti della società può oggi ritrovare trovare da sola una via d´uscita alla crisi". "Questo disegno di legge - ha aggiunto - comporta importanti semplificazioni, volte ad affrontare e risolvere, assieme agli enti locali, il difficile momento economico". Si tratta, sempre per l´assessore Santoro, "di una proposta normativa che ci consente di aggredire in modo efficace i meccanismi procedurali, per tenere in considerazione il fattore tempo, e dare flessibilità alle leggi vigenti: permette ad esempio ai Comuni di trattenere i risparmi derivati dai ribassi d´asta, per realizzare altre opere analoghe". "La proposta di legge - ha concluso l´assessore - è anche volta ad assicurare che i contributi regionali per le opere pubbliche possano essere confermati fino alla fine del 2015, senza che vadano in economia; si tratta di un elemento fondamentale per consentire agli Enti locali di superare i limiti temporali imposti dalle procedure, senza che siano disperse risorse". Il Cal ha infine provveduto alla designazione di due componenti della Conferenza dei sistemi bibliotecari, sulla base della legge regionale n.25/2006, art. 6. Si tratta di Paola Benes, assessore alla Cultura del Comune di Monfalcone, e Francesca Musto, assessore alla Cultura della Provincia di Udine. I lavori del Consiglio delle Autonomie locali erano stati aperti dal presidente Ettore Romoli, il quale ha comunicato gli effetti delle recenti elezioni amministrative sulla composizione del Consiglio. In seno all´organismo consultivo del sistema delle autonomie sono stati confermati i sindaci di Artegna e di Santa Maria La Longa, mentre sono stati rinnovati i sindaci dei Comuni di Ragogna, Roveredo in Piano, Medea e Sauris, che pure fanno parte del Cal.  
   
   
AOSTA: REFERENDUM CONSULTIVO TERMINATO LO SCRUTINIO DEI VOTI  
 
Aosta, 4 giugno 2014 - La Presidenza della Regione comunica al termine dello scrutinio del referendum consultivo per la modificazione della denominazione del Comune di Courmayeur nella nuova denominazione "Courmayeur-mont-blanc", è risultato che l’80,88% degli elettori, pari a 736 votanti, ha votato “sì” e 19,12% degli elettori, pari a 174 votanti, ha votato “no”. Si ricorda che il referendum consultivo non ha raggiunto il quorum necessario e che quindi i cittadini di Courmayeur hanno deciso di mantenere inalterato il nome del proprio Comune.  
   
   
CIG IN DEROGA 2013: RISORSE PER 15MILA TOSCANI .ASSESSORE REGIONE: "FINALMENTE, MA ORA UN NUOVO SISTEMA"  
 
Firenze, 4 giugno 2014 – Le Regioni potranno inviare i decreti relativi alle richieste di cassa integrazione e mobilità in deroga per il 2013 all´Inps, che potrà a sua volta procedere al pagamento delle indennità ai lavoratori. E´ quanto prevede una nota del Ministero del lavora inviata a tutti gli assessori regionali e all´Inps. Lo stanziamento deciso dal Governo ammonta a 400 milioni di euro, cui si aggiungeranno ulteriori residui presenti presso l´Istituto di previdenza. "Si pone finalmente rimedio – commenta l´assessore a lavoro e attività produttive, Gianfranco Simoncini - ad una vicenda che ha creato pesanti disagi a migliaia di lavoratori in tutto il paese e questo è stato possibile grazie alla pressione continua esercitata dalle Regioni sul Governo. Risolviamo la questione per il 2013, ma con forza affermiamo che una situazione del genere non dovrà riproporsi per il futuro e per questo le Regioni, unitariamente, chiedono un intervento immediato anche per iniziare i pagamenti per il 2014". Per quanto riguarda la Toscana, sarà adesso possibile mettere in pagamento 3.853 richieste di ammortizzatori sociali in deroga (3789 domande di cassa integrazione e 64 di mobilità), che coinvolgono un totale di quasi 14.900 lavoratori. La Regione aveva peraltro già inviato all´Inps le richieste relative ad agosto e settembre e per le domande corredate dalla documentazione necessaria da parte delle aziende, l´Inps ha già iniziato ad erogare le indennità ai lavoratori interessati. "Siamo di fronte – prosegue Simoncini – ad un fatto certamente molto positivo, così come lo sono le garanzie del ministro Poletti sulla copertura di tutto il 2014. Tuttavia voglio anche in questa occasione ribadire la necessita di superare lo strumento degli ammortizzatori in deroga per una una copertura universalistica per tutti i lavoratori, indipendentemente del numero di addetti dell´azienda. E´ una posizione - conclude Simoncini - che esprimerò anche questo pomeriggio in Commissione lavoro del Senato in sede di audizione sul disegno di legge delega del Governo, che sembra andare proprio in tale direzione".  
   
   
PRESIDENTE: REGIONE LOMBARDIA HA POLITICHE PER IL LAVORO DI ECCELLENZA  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "Noi in Lombardia abbiamo politiche di eccellenza, come la ´Dote Unica Lavoro´, a cui il Governo centrale si è ispirato". Così il presidente di Regione Lombardia all´arrivo, a Milano, all´Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, al convegno su ´Garanzia Giovani´. Un Sistema Che Funziona - "È un sistema che funziona - ha sottolineato il presidente - e dirò al ministro che questi sistemi regionali, quelli di eccellenza come quello lombardo, devono essere mantenuti e salvaguardati". "Temo - ha continuato - che, con la riforma costituzionale in atto, si voglia togliere questa competenza alle Regioni e si voglia centralizzare tutto. Questo sarebbe sbagliatissimo". "La realtà della Lombardia - ha concluso il presidente - è diversa da quella della Sicilia e richiede politiche differenziate".  
   
   
´GARANZIA GIOVANI´, ASSESSORE: DA REGIONE LOMBARDIA AZIONI CONCRETE  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "La ´Garanzia Giovani´ in Lombardia è un provvedimento concreto per dare risposte reali ai nostri ragazzi, che si affacciano con speranza e preparazione al mondo del lavoro". Così l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia ha commentato l´incontro svoltosi all´Auditorium Testori di Palazzo Lombardia. "In Italia - ha concluso l´assessore regionale - i dati della disoccupazione continuano a salire e, come Regione Lombardia, una delle più produttive del Paese, non potevamo che essere in prima linea per dare un sostegno ai ragazzi, vera risorsa del futuro".  
   
   
LOMBARDIA, ´GARANZIA GIOVANI´, ASSESSORE LAVORO: INVESTITI 236 MLN PER STUDENTI  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "Le azioni del Governo regionale a favore dei giovani, per una maggiore e migliore offerta formativa e per la creazione di opportunità di inserimento lavorativo si possono sintetizzare nella somma stanziata in un anno per sostenere queste politiche: 236 milioni di euro". Lo ha ricordato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro, intervenendo al convegno ´Europe for Italy - Italy for Europe, Youth Guarantee in Lombardy´, che oggi ha affollato l´Auditorium Testori di Palazzo Lombardia. Giunta Regionale Coinvolta - Un evento che ha coinvolto l´intera Giunta regionale, a partire dal presidente di Regione Lombardia, e al quale hanno offerto un contributo di idee il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e il sottosegretario al Ministero Istruzione, Università e ricerca. Tra i partecipanti, oltre a numerosi consiglieri regionali, il presidente Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane), il presidente di Confindustria Lombardia, il direttore generale dell´Assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e il direttore generale dell´Ufficio scolastico per la Lombardia. ´Garanzia Giovani´ In Lombardia - Nel corso dei lavori sono state ribadite le scelte che hanno caratterizzato l´attuazione di ´Garanzia Giovani´ in Lombardia: servizi per il ´flusso´ dei giovani dai 19 ai 24 anni, che conseguono un titolo di studio; servizi per l´intero "stock" dei giovani dai 15 ai 29 anni che presentano problemi di occupazione; centralità della diretta iniziativa delle imprese senza passare obbligatoriamente per l´intermediazione. L´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro ha ricordato che lo slogan che contraddistingue le politiche regionali a favore dell´educazione e delle occasioni di occupabilità è ´Studiare in azienda, trovare lavoro a scuola´, sottolineando che per la sola Formazione professionale la Lombardia ha investito 178 milioni di euro. ´Generazione Web´ Da Primato - "Uno dei nostri primati - ha detto con soddisfazione la titolare della delega alla Formazione in Lombardia - è quello di essere l´unica Regione che ha investito 48 milioni di euro per ´Generazione web´, che ha introdotto la didattica digitale nelle scuole". "Per ´Garanzia Giovani´, che, di fatto, avevamo già anticipato con la ´Dote Unica Lavoro´ - ha proseguito - abbiamo utilizzato lo stesso modello: servizi personalizzati, concorrenza pubblico/privato, costi standard, orientamento al risultato, fasce di aiuto. I risultati ottenuti con ´Dote Unica Lavoro´ ci dicono che il 60 per cento ha già trovato un´occasione d´impiego, opportunità che ha coinvolto 6.949 persone". Il Logo ´Garanzia Giovani´ E Spot Su Tv - Tra le novità anticipate dall´assessore anche un logo ´Garanzia Giovani´, che potrà essere utilizzato da tutti gli attori del sistema: istituzioni scolastiche, enti accreditati, aziende, università. Attualmente sono 720 i punti autorizzati e che fanno parte della rete, un vero e proprio sistema, che sarà anche il protagonista, a partire da domani, dello spot televisivo che sarà trasmesso dalle principali emittenti lombarde. Adesione Su Portale E Scelta Operatore - In Lombardia ci sono 1.420.0000 giovani in età compresa tra i 15 e i 29 anni; di questi, 260.000 sono i cosiddetti "Neet" (non studiano e non lavorano). Per tutti ´Garanzia Giovani´ costituisce un´occasione per inserirsi nel mondo del lavoro: registrandosi sul portale www.Garanziagiovani.regione.lombardia.it si effettua la propria adesione e si può scegliere l´operatore al quale affidarsi. Chi preferisce, può invece recarsi presso uno dei 723 sportelli degli enti accreditati, che faranno comunque la registrazione online dei candidati. Ministro Lavoro:youth Guarantee Sfida Per Cambio Mentalità - Il ministro del Lavoro, commentando i preoccupanti dati sulla disoccupazione giovanile, ha indicato in ´Garanzia Giovani´ "La sfida essenziale: è segno del cambiamento del nostro impianto culturale e sociale, una ´Nave scuola´". "Abbiamo bisogno di politiche attive - ha proseguito - le persone devono prendersi la responsabilità di fronte al Paese. In questo senso ´Garanzia Giovani´ è la prima esperienza vera di attivazione forte di nuove politiche attive, quindi rappresenta al meglio quel cambio di mentalità che diventa indispensabile, visto che il vecchio modo di ragionare su questi temi ci ha portati al 40 per cento di disoccupazione giovanile".  
   
   
LOMBARDIA, ‘GARANZIA GIOVANI’: GIÀ FINANZIATE 800 START UP  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "La Lombardia ha alcune vocazioni naturali, come quella al lavoro - che, infatti, per noi è la priorità della nostra azione di governo, mettendo insieme scuola e lavoro, che devono essere collegati, per questo ho assegnato entrambe le deleghe allo stesso assessore, perché ci è ben chiara la criticità in questo collegamento - o come la vocazione al manufatturiero, alla ricerca e all´innovazione. Noi siamo una Regione naturalmente predisposta a investire in ricerca e innovazione, vocazione che voglio assecondare, aumentando gli investimenti pubblici per la ricerca dall´attuale 1,6 per cento al 3 per cento del Pil regionale". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia intervenendo al convegno sul tema dedicato al lavoro giovanile intitolato ´Garanzia giovani in Lombardia´ all´Auditorium Testori di Palazzo Lombardia. Fare Rete Tra Imprese E Mondo Della Ricerca - "Ho parlato di una nostra vocazione naturale all´innovazione e ricerca - ha precisato il presidente della Giunta regionale lombarda -, perché è quello che le nostre piccole imprese fanno quotidianamente per essere competitive, perché abbiamo qui, in Lombardia, più di 500 centri di ricerca e 13 università. Per questo parlo di ´vocazione naturale´ e noi dobbiamo mettere insieme queste reti e farle lavorare insieme". "Mi ha colpito un dato - ha spiegato il presidente -, ovvero che l´80 per cento dei risultati della ricerca di base non trova poi un´applicazione nell´industria, questo significa che spesso si danno contributi alla ricerca di base a prescindere poi dal collegamento con l´applicazione della ricerca stessa. Per questo occorre fare rete". Compito Della Regione - "Il nostro compito, come Regione, non è quello di dire all´imprenditore cosa fare o dire - ha chiarito - o all´università cosa fare, il nostro compito è di fare una regia e di favorire la cooperazione tra tutti questi settori, tra tutte queste eccellenze, che spesso si richiudono in sé stesse. Noi stiamo facendo questo e i risultati dei test che stiamo facendo sono straordinari". Già Finanziate 800 Start Up Di Giovani Under 35 - "Abbiamo investito molto sulla formazione e sui giovani. Abbiamo lanciato - ha ricordato il governatore lombardo - l´idea di azzerare l´Irap per le Start up, per finanziare le nuove imprese innovative create da giovani sotto i 35 anni, che hanno difficoltà a trovare soldi. Noi abbiamo lanciato questa idea e in tre mesi abbiamo ricevuto più di 1800 proposte da parte di altrettanti giovani che vogliono fare gli imprenditori di un´azienda innovativa: ne abbiamo selezionate più di 800 e stiamo finanziando queste iniziative di giovani imprenditori, che, senza il sostengo della Regione, non sarebbero potute partire". Rottamare Patto Stabilità - "Questa nostra capacità di mettere insieme scuola e lavoro e di attrarre giovani, investimenti e imprenditori, anche giovani imprenditori, è un´altra nostra eccellenza lombarda. Ne ho parlato oggi con il ministro del Lavoro, a cui ho chiesto una cosa molto semplice: di lasciare qui alla Regione, ai Comuni, alle Università, le risorse che abbiamo e che invece oggi vanno a Roma, risorse che potremmo utilizzare per creare nuovi posti di lavoro. L´invito che ho fatto al ministro del Lavoro è quello di rottamare il patto di stabilità e, con i soldi che i Comuni hanno, potremmo aumentare l´occupazione giovanile veramente in modo massiccio", ha concluso il presidente lombardo.  
   
   
LOMBARDIA, FRAGILITÀ, ASSESSORE FAMIGLIA: SERVONO NUOVE MISURE  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "Sottoporrò all´attenzione della Giunta l´ampliamento delle misure di sostegno a servizi per la vita indipendente ed assistita, tenuto conto che l´ampliamento delle tipologie d´offerta è possibile solo generando risparmi dalla marginalizzazione delle inappropriatezze dei consumi sanitari e socio-sanitari. Queste risorse dovranno poi essere reinvestite totalmente, per offrire nuove possibilità e servizi in linea con i bisogni". Lo ha detto l´assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale e Volontariato, intervenendo al convegno ´Quale abitare per le persone fragili´, che si è svolto presso il Centro congressi della Fondazione Cariplo. Nuove Linee Di Indirizzo - L´assessore alla Famiglia ha poi auspicato che possano essere diffuse a livello istituzionale linee di indirizzo, che definiscano i confini delle nuove offerte, "con particolare riguardo all´utenza eleggibile, in forma integrata con i servizi sociali e domiciliari esistenti". Secondo l´assessore potrebbero coincidere in prospettiva "con quell´area di cure intermedie che sta tra la casa e la Rsa, contrastando in questo modo l´utilizzo inappropriato di soluzioni a maggior intensità sociosanitaria e di tipo sanitario, con conseguenti aiuti alla sostenibilità del welfare". L´importanza Dei Controlli - L´assessore ha poi fatto notare come questo riconoscimento istituzionale "che potrebbe essere supportato da contributi economici di valenza assistenziale e sociosanitaria, debba accompagnarsi a efficaci controlli di appropriatezza, oggettivamente misurabili per escludere abusi e criticità di qualsiasi genere e tipo". "Mi rendo conto - ha precisato - che possono esistere tra Asl ed Asl difformità interpretative quali quelle segnalate nella ricerca oggetto della nostra discussione: disomogeneità che sarà mia cura limitare o rimuovere entro tempi ragionevoli". La Valorizzazione Dei Medici Di Cure Primarie - "E´ da tempo che sto lavorando - ha aggiunto l´assessore - a un progetto che vedrà la valorizzazione e l´impegno dei Medici di Medicina generale anche per la miglior presa in carico del paziente fragile. Mi auguro sia, almeno in parte, la risposta alle esigenze di continuità assistenziale e di contrasto alle inappropriatezze". "Per far ciò dobbiamo altresì disegnare - ha concluso - un sistema flessibile, che superi la logica dei budget storicizzati e che inneschi un meccanismo di regolazione negoziale committente/fornitore, che consenta di rimodulare, sulla base delle esigenze dell´utenza, la richiesta di prestazioni".  
   
   
WELFARE/CASA, ASSESSORE LOMBARDIA:GIÀ MISURE A SOSTEGNO PIÙ DEBOLI  
 
Milano, 4 giugno 2014 - "Regione Lombardia sta mettendo in campo una serie di iniziative volte a tutelare le persone deboli: tra queste gli anziani e tutti coloro che, a causa di difficoltà economiche, hanno bisogno di un sostegno da parte delle istituzioni". Lo ha detto l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, intervenendo al convegno ´Quale abitare per le persone fragili´, che si è svolto presso il centro congressi della Fondazione Cariplo. Il Mix Sociale - La ricetta su cui puntare, secondo l´assessore è anzitutto quella del mix sociale. "Lo scorso 29 aprile - ha detto - abbiamo aperto un bando per la sperimentazione di nuovi modelli di abitare nei quartieri di edilizia residenziale pubblica, con i Laboratori sociali. L´obiettivo è sperimentare nuove modalità di gestione residenziale con la costruzione di comunità maggiormente responsabili". Progetti Per Anziani,i Casi Di Bergamo,brescia,milano,lecco - La Regione Lombardia ha già partecipato a progetti innovativi rivolti alla popolazione anziana, come il progetto Bird (Bioedilizia, Inclusione sociale, Risparmio energetico e Domotica) a Brescia, o l´Oasi per anziani nel Comune di Almenno San Bartolomeo (Bergamo). Brescia - "Il progetto Bird - ha spiegato l´assessore - inaugurato nel 2010 a Brescia, in località San Polo, con la collaborazione di Aler e Comune di Brescia, ha portato alla costruzione di un fabbricato sperimentale con 52 alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati ad anziani, costruiti con tecniche innovative e a misura di anziano". "Tutto il complesso, infatti, - ha proseguito - è costruito con materiali innovativi, con strumenti di domotica ed elettronica a supporto degli utenti, con il compito di facilitare le operazione quotidiane rese difficili dalla ridotta mobilità fisica". Partner Fondamentali - "Avere come partner interlocutori come Fondazione Housing Sociale, Fondazione Cariplo e soggetti del Terzo Settore - ha aggiunto l´assessore - permetterà, nonostante le ridotte risorse economiche, di dar vita a progetti dedicati alle fasce più fragili della popolazione". "Con Fondazione Housing Sociale - ha spiegato - abbiamo già in atto alcuni interventi, tra cui quello di Borgo Figino (Milano), che prevede la realizzazione di 323 appartamenti ultimati a breve, di cui una parte è riservata agli anziani. Sarà realizzato un polo di servizi per l´assistenza degli anziani (Centro Diurno), integrato da alloggi protetti e assistiti e da Co-residenze per anziani". Lecco - "Un nuovo modello sperimentale è in corso anche a Lecco - ha proseguito -. Si tratta di un Accordo di programma tra Regione Lombardia, Comune di Lecco e Asl di Lecco per la realizzazione di ´Nuovi modelli di residenzialità assistita per anziani e soggetti fragili´, con l´adesione, tra gli altri, di Fondazione Housing Sociale, Fondazione Fratelli Frassoni e Provincia di Lecco". Il progetto si rivolge agli anziani autosufficienti che necessitano di un servizio di assistenza leggera, potenziato da alcuni servizi domiciliari, oggi forniti dai voucher, per l´assistenza domiciliare integrata. Iniziative Da Replicare - "Si tratta di sperimentazioni che vorremmo replicare - ha aggiunto la responsabile regionale della Casa - soprattutto in grandi città come Milano, dove il disagio sociale e le difficoltà sono ancora più evidenti e urgenti. Il nostro impegno, dunque, è proprio quello di trovare soluzioni ideali per favorire una vita il più possibile serena alle persone fragili". "Sono tante - ha concluso - le iniziative da promuovere e potenziare ulteriormente: penso ad esempio a ´Adotta uno studente´, vale a dire la possibilità, da parte degli anziani, di concedere in locazione una stanza agli studenti in cambio di un contributo economico. Un classico esempio di mutua socialità con benefici per tutti, non solo finanziari, ma anche e soprattutto piscologici".  
   
   
WELFARE: AVVIATA IN PUGLIA LA FORMAZIONE PER INNOVATORI AZIENDALI  
 
Bari, 4 giugno 2014 - Promossa da Regione Puglia, Consigliera regionale di Parità e Italia Lavoro, consente la formazione di 25 consulenti in tema di innovazione organizzativa, welfare aziendale e contrattazione di secondo livello. Promosso da Regione Puglia e Consigliera regionale di Parità e attuato da Italia Lavoro Spa, in stretto raccordo con il più ampio programma di promozione di azioni positive in tema di welfare aziendale e benessere organizzativo, prende avvio oggi (n.D.r. Lunedì 3 giugno2014) il percorso che consente la formazione di 25 consulenti in tema di innovazione organizzativa, welfare aziendale e contrattazione di secondo livello. All’interno di uno scenario di welfare sociale come quello attuale, con mutate e nuove esigenze delle famiglie pugliesi, prime tra tutte quelle di conciliazione vita-lavoro, si inserisce la necessità di dotare il nostro territorio e il tessuto produttivo pugliese, di figure professionali con competenze specifiche in grado di fornire consulenza alle aziende e di costruire un migliore raccordo con la rete dei servizi di cura per le persone e per le famiglie. La formazione di un primo gruppo di consulenti "innovatori" è realizzata attraverso un corso formativo denominato "Welflex – Produttività, conciliazione lavoro-famiglia. Consulenti per il cambiamento aziendale in Puglia". (...) Il percorso ha l´obiettivo di formare 25 consulenti in tema di innovazione organizzativa, welfare aziendale, supporto alla genitorialità e contrattazione di secondo livello, che avranno modo di operare all’interno di contesti aziendali pugliesi di grandi e medie imprese localizzate sul territorio regionale, grazie ad una borsa di studio della durata di 6 mesi. Il percorso tuttavia è aperto, in questa prima fase di formazione di base, a 40 persone. La prima fase formativa, avviata il 3 giugno 2014, ha lo scopo di colmare i gap disciplinari dei partecipanti di diversa formazione universitaria. I 40 giovani sono indirizzati a frequentare moduli formativi in aula e in auto apprendimento, anche con il supporto di servizi on line del progetto Lafemme, lo studio di casi aziendali e la partecipazione a seminari con testimoni ed esperti. Tra le discipline oggetto di approfondimento, quelle giuridiche, lavoristiche, economiche e manageriali (a completamento della formazione di ciascun candidato). La formazione preliminare si concluderà entro il mese di luglio con una valutazione, al termine della quale saranno individuati i 25 partecipanti, di cui 20 assegnatari di borsa di studio e 5 uditori, che proseguiranno nel percorso professionalizzante (fase 2) e nel laboratorio sperimentale. “La Puglia è anche la prima Regione che sta sperimentando un percorso formativo per consulenti di innovazione organizzativa e welfare aziendale – ha detto l’Assessore al Welfar, Elena Gentile - con l’obiettivo ultimo di mettere a punto un percorso sul quale investire maggiori risorse, anche a valere sui Fondi Ue, per sostenere una importante area di innovazione sociale e di capacity building per le amministrazioni, le imprese, le organizzazioni sindacali. Abbiamo fortemente voluto l’avvio di questo percorso e ci aspettiamo importanti risultati”.  
   
   
MATERA, PARITÀ DI GENERE: SARÀ RICOMPOSTA LA GIUNTA COMUNALE  
 
Matera, 4 giugno 2014 - Nel corso della prima seduta della Giunta comunale, svoltasi stamani, e dopo un’attenta valutazione relativa al tema della parità di genere, tutti gli assessori hanno dichiarato al sindaco la più ampia disponibilità perché possa nel più breve tempo possibile e nella massima serenità rivedere la composizione dell’esecutivo con un’adeguata presenza femminile. I comportamenti dell’Amministrazione sono stati ispirati sempre al pieno rispetto del principio della parità di genere andando molto al di là dell’osservanza formale delle norme. E questo non solo per la composizione dell’esecutivo che, è solo il caso di ricordare, ha avuto sin dall’inizio una presenza dei due generi esattamente paritaria. La presidenza del Consiglio comunale è affidata dall’inizio del mandato a una donna e fra i dirigenti si registra una presenza femminile persino superiore a quella maschile (4 su 6). Così come grande impulso è stato dato alle politiche per sostenere il ruolo della donna sia come madre che come lavoratrice. A partire dalla istituzione dello sportello contro la violenza di genere e lo stalking, al progetto “Valore donna”, agli aiuti rivolti alle ragazze madri, e così via. Pertanto, il sindaco, è intenzionato a procedere nel più breve tempo possibile a ristabilire l’equilibrio tra donne e uomini senza attendere pronunciamenti di carattere formale.