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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Luglio 2014 |
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MILANO: LAVORI SOCIALMENTE UTILI PER CHI IMBRATTA I MURI. SPAZI A CHI VUOLE FARE CULTURA” |
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Milano, 17 luglio 2014 – “Quello che abbiamo visto oggi alla Palazzina Liberty è senza dubbio una grande novità. Dopo i lavori di pulitura dei muri imbrattati, oggi lo splendido edificio, pieno di storia, all’interno del Parco Formentano, è stato rivestito di una speciale pellicola. E’ uno strumento innovativo che può aiutare non solo a tenere pulito, ma anche a scoraggiare chi imbratta i muri facendo un danno alla collettività. Ringrazio tutti i lavori del Nuir, Nucleo Intervento Rapido del Comune, di Amsa e dell’azienda che ci ha donato questa nuova soluzione per l’impegno nel contrastare coloro che vogliono solo rovinare il patrimonio della città”. Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Il fenomeno di chi imbratta i muri è comune a tutte le città del mondo ed è in espansione. E’ importante unire la capacità di contrastare un comportamento inaccettabile e illegale di gruppi di giovani, alla capacità di saper cogliere invece la voglia di liberare arte e cultura. Sul fronte della repressione non rispondiamo con il carcere, ma con i lavori socialmente utili. C’è un pool in Procura che lavora in stretto collegamento con la Polizia locale del Comune di Milano perché, chi ha commesso un fatto dannoso per la città risarcisca non solo economicamente, ma anche con lavori socialmente utili nei confronti dei soggetti più deboli o con la pulizia dei muri, gli imbrattamenti e i danni fatti. Siamo anche consapevoli che bisogna distinguere chi imbratta da chi esprime una vera e propria forma di arte. Per queste persone può essere utile dare degli spazi per fare cultura attraverso la pittura o i murales, così come avviene in tante capitali internazionali. Questo può rendere la nostra città ancora più vivace e bella”. |
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VENETO, REGISTRO CALDAIE. NESSUNA “NOVITA’ REGIONALE” MA RISPARMI GRAZIE ALL’USO DELLE TECNOLOGIE TELEMATICHE |
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Venezia, 17 luglio 2014 - Informazioni fuorvianti e infondate. Rispondono così gli uffici della Regione in merito alle notizie di stampa che hanno dato risalto a supposti ulteriori costi che l’utenza sarebbe chiamata a sostenere per l’introduzione del registro telematico delle caldaie per il riscaldamento. Non si tratta affatto di una “novità regionale” – si fa rilevare in Regione - ma di un obbligo di legge che è stato introdotto oltre un anno fa dal D.p.r. N. 74/2013. La giunta regionale del Veneto si è uniformata prevedendo, con propri provvedimenti (D.g.r.v. 1824/2013), l’avvio della progettazione del Catasto regionale degli impianti termici, la cui attivazione è prevista entro la fine del corrente anno. A partire dal 2015 sarà quindi operativo e non comporterà maggiori costi a carico dell’utenza, ma, semmai, una semplificazione per tutti i soggetti coinvolti. Con un successivo provvedimento dello scorso maggio (D.g.r.v. 726/2014), la giunta veneta ha approvato il modello di libretto di impianto per la climatizzazione degli edifici, che è stato integrato con alcuni campi-codice, informazioni e schede rispetto a quello previsto dal decreto del Ministero dello sviluppo economico 20 febbraio 2014. Anche in questo caso comunque – precisano gli uffici – non si tratta di un’iniziativa regionale, ma di un adempimento di legge a cui le Regioni sono tenute. Insieme al libretto si è proceduto anche all’adozione dei modelli di rapporto di controllo di efficienza energetica che devono essere utilizzati dagli operatori dei controlli periodici sugli impianti termici. Una volta avviato il catasto regionale, questi rapporti potranno essere inviati per via telematica con un’ulteriore semplificazione. In ogni caso i vecchi libretti saranno sostituiti gradualmente in occasione degli interventi di manutenzione e con un risparmio generale sui costi. Anche per quanto riguarda il cosiddetto “bollino” che gli utenti attualmente pagano per i controlli annuali e che ora è quantificato in maniera difforme sul territorio, la Regione provvederà all’approvazione di un provvedimento che renderà uniforme la tariffazione che, grazie all’applicazione del sistema telematico, sarà di importo inferiore rispetto a quella finora applicata nei vari comuni. |
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CALENDA: INTERNAZIONALIZZAZIONE UNICO VERO VOLANO CRESCITA PAESE |
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Roma, 17 luglio 2014 - “I dati Istat sul commercio estero relativi al mese di maggio – che mostrano la nostra bilancia commerciale ancora in forte attivo nei confronti del mondo – confermano che l’internazionalizzazione continua ad essere l’unico vero volano di crescita per il Paese” commenta il vice ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. “Il record storico di surplus commerciale italiano - che ha superato per la prima volta nei primi cinque mesi dell’anno la soglia dei 14 miliardi di euro, da confrontare con gli 8,2 miliardi di avanzo realizzati tra gennaio e maggio 2013 - e il rinnovato successo dei prodotti italiani nei mercati maturi sono dati che indicano con chiarezza la strada da percorrere” aggiunge Calenda. “Possiamo fare molto di più e costruire un piano di sviluppo per l’Italia che parta dal pieno utilizzo del potenziale della domanda internazionale delle nostre merci. Più imprese esportatrici, maggiore penetrazione – attraverso la Grande Distribuzione – nei mercati maturi, inserimento di export manager nelle Pmi e accrescimento del numero dei buyer e dei media stranieri alle nostre grandi iniziative fieristiche. Questi saranno alcuni dei punti del piano straordinario per il Made in Italy 2015 che il Governo italiano varerà a settembre, mettendo a disposizione – per la prima volta – risorse adeguate al nostro potenziale e in linea con quelle dei nostri concorrenti europei” conclude il viceministro Carlo Calenda. |
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IMPRESE - APPROVATA IERI LA LEGGE REGIONALE SU "ATTRATTIVITÀ, COMPETITIVITÀ E PROMOZIONE DEGLI INVESTIMENTI IN EMILIA-ROMAGNA". DEFINITI GLI STRUMENTI PER OFFRIRE UN AMBIENTE PIÙ FAVOREVOLE ALL´ATTRAZIONE DI INVESTIMENTI DI GRANDI DIMENSIONI E DI GRANDE QUALITÀ" |
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Bologna, 17 luglio 2014 - La stipula di accordi per l’insediamento e lo sviluppo di nuove imprese. La riduzione del carico burocratico. Ma anche agevolazioni fiscali per nuove imprese innovative, sostegno all’aggregazione e al rafforzamento dei Consorzi fidi per il credito. Ancora, un premio regionale per la responsabilità sociale d’impresa, misure di contrasto delle delocalizzazioni produttive, nonché la promozione degli investimenti nel quadro delle programmazioni settoriali della Regione. Sono queste le linee principali della legge su ‘Attrattività, competitività e promozione degli investimenti in Emilia-romagna’, approvata oggi dall’Assemblea legislativa. L’obiettivo principale quello del rilancio degli investimenti pubblici e privati: una leva fondamentale per far ripartire la domanda interna, per aumentare le esportazioni e per creare nuova occupazione, stabile e qualificata. La legge risponde, infatti, alla duplice esigenza di contribuire alla ripresa economica e rafforzare la competitività e la capacità di innovazione del sistema produttivo dell’Emilia-romagna. «Da oggi l’Emilia-romagna – ha commentato soddisfatto l’assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi - ha gli strumenti per offrire un ambiente più favorevole all’attrazione di investimenti di grandi dimensioni e grande qualità. Questa è una delle condizioni per creare lavoro qualificato e durevole, obiettivo centrale nell’azione della Regione». Il provvedimento legislativo punta a rendere i sistemi - locali e regionale - ancora più “attraenti” per gli investimenti delle imprese, proiettando ulteriormente l’economia emiliano-romagnola nel mondo. Tutto questo senza perdere le radici ma, anzi, rafforzando i suoi tratti di forza: dinamismo e capacità di fare innovazione, diversificazione produttiva, pluralismo delle forme imprenditoriali. Le politiche regionali e la legge intendono favorire e accompagnare in Emilia-romagna la promozione degli investimenti produttivi ad alta intensità tecnologica ed ecologica per rafforzare l’innovazione dell’asse saper, del made in Italy e green economy che comunque poggiano sull’autonoma capacità e iniziativa delle imprese e degli imprenditori presenti sul territorio. «Un sistema per la formazione di qualità, una rete di alta tecnologia unica in Italia., fondi europei orientati all’innovazione, equità sociale, equilibrio territoriale nonché una maggiore efficienza amministrativa. È questo il nuovo biglietto da visita dell’Emilia-romagna per chi vuole investire e creare occupazione. Rapidamente saranno approvati gli strumenti attuativi della legge una immediata operatività del provvedimento», ha aggiunto l’assessore Vecchi. La nuova normativa si muove nel solco della politica nazionale, con l’intenzione di accrescerne l’efficacia attraverso misure proprie e in collaborazione con lo Stato e tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti. L’architrave della legge è l’individuazione degli “investimenti e insediamenti di interesse regionale” promossi da imprese o aggregazioni di imprese, che si caratterizzano per il valore degli investimenti, la qualità e la quantità dell’occupazione, le ricadute sul territorio, la ricerca e l’innovazione, l’internazionalizzazione e la specializzazione delle singole unità, delle filiere e dei distretti. Per favorire investimenti e interventi di interesse per il territorio la Regione, anche per mezzo delle sue società, sviluppa una politica di marketing territoriale per la ricerca di investitori nazionali ed esteri e per la promozione della propria immagine. Concretamente, la realizzazione degli investimenti e degli interventi avviene attraverso la stipula di “Accordi per l’insediamento e lo sviluppo” sottoscritti dalla Regione, dalle imprese o aggregazioni di imprese, dagli enti locali e dagli altri soggetti che concorrono all’attuazione. Gli “Accordi” contengono gli impegni reciproci dei contraenti, ovvero gli investimenti a carico rispettivamente delle imprese e delle parti pubbliche, le agevolazioni che possono essere concesse e i termini per l’autorizzazione e la realizzazione degli interventi. La Regione si assume in particolare il compito di collaborare con tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte per assicurare uno svolgimento efficace e tempestivo dei procedimenti. La proposta di legge indica le principali azioni che possono essere attivate per favorire gli investimenti e l’attuazione degli accordi: l’accesso alla rete per la ricerca e il trasferimento tecnologico, la formazione delle risorse umane, la disponibilità delle reti di telecomunicazione e di servizi telematici, nonché di altre infrastrutture, sostegni per la riqualificazione energetica, contributi per la ricerca e l’innovazione, servizi alla persona. Viene evidenziato, inoltre, il ruolo che possono svolgere le attività terziarie per la specializzazione intelligente del sistema produttivo e la promozione e l’attrazione di investimenti. Vengono anche individuate le procedure urbanistiche da applicare introducendo meccanismi di riduzione o aumento degli oneri a carico dell’investitore in relazione rispettivamente alle aree già classificate o quelle di nuova classificazione. La proposta contiene, infine, ulteriori misure a sostegno delle imprese, che si possono attivare anche al di fuori degli “Accordi per l’insediamento e lo sviluppo”: meritano di essere sottolineate le agevolazioni fiscali Irap per le nuove imprese innovative, il sostegno alla aggregazione e al rafforzamento dei Consorzi fidi per il credito, il premio regionale per la responsabilità sociale d’impresa e le misure di contrasto delle delocalizzazioni produttive. |
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COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, A MAGGIO ITALIA BATTE GERMANIA NEL CAMPIONATO DELL’EXPORT A MAGGIO, +3,1% L’INCREMENTO DELLE ESPORTAZIONI SU BASE ANNUA CONTRO IL +2,3% DEL COMPETITOR TEDESCO, NEI DATI DESTAGIONALIZZATI. IN RIPRESA LE VENDITE NEI MERCATI DELL’UE (+5,8%), MA SONO I MERCATI AL DI FUORI DELL’UNIONE AD OFFRIRE IL PRINCIPALE CONTRIBUTO ALL’ATTIVO DELLA BILANCIA COMMERCIALE (PARI AL 63,0%) |
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Roma, 17 luglio 2014 – Nel mese di maggio, medaglia d’oro per l’Italia nella competizione internazionale sull’export: le vendite di prodotti italiani aumentano infatti del 3,1%, nei dati destagionalizzati, mentre la Germania si ferma ad un +2,3%. A fare da volano a questa performance, i risultati sul fronte europeo (+5,8% su base annua), sebbene il principale contributo sul fronte del surplus della bilancia commerciale continui a provenire dai paesi Extra-ue (pari al 63,0%, per un valore di circa 2,3 miliardi di euro). “Anche se si guarda al dato congiunturale, l’Italia conferma il suo posizionamento con un incremento dell’export del 2,2% rispetto ad aprile, a fronte invece di una perdita di terreno da parte della Germania (-1,2%) e di risultati meno “brillanti” di Francia (+0,3%) e Regno Unito (+0,6%) – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Ciò significa che le imprese italiane, nonostante l’euro forte e il difficile contesto nazionale, sono riuscite, inserendosi nel moderato ciclo di sviluppo delle economie Extra-ue, a guadagnare posizioni all’estero grazie alla qualità dei loro prodotti, come dimostra anche il valore medio unitario delle esportazioni, in aumento dello 0,5% rispetto a maggio 2013”. Per quanto riguarda i settori, a fare la parte del leone nei primi cinque mesi dell’anno, in termini di surplus commerciale, è la meccanica (con un attivo di oltre 20 miliardi di euro e una quota del 18,4% sull’export complessivo), seguita dal tessile-abbigliamento-calzature (7,3 miliardi; 11,5%) e dagli articoli in gomma e materie plastiche (4,9 miliardi; 6,0%). Per le destinazioni, se da un lato appaiono in crescita, nel periodo gennaio-maggio 2014, le esportazioni in ambito europeo (anche nei Paesi dell’Est), dall’altro assistiamo ad un preoccupante arretramento in alcuni mercati di riferimento sul fronte Extra-ue, come Svizzera (-15,3%), Russia (-6,7%) e Turchia (-4,7%). |
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SICUREZZA SUL LAVORO: ECCO IL PIANO STRAORDINARIO PER PRATO E AREA VASTA
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Firenze 17 luglio 2014 - Gli ultimi 15 tecnici di prevenzione per la sicurezza sul lavoro entreranno in servizio nelle Asl di Prato, Firenze, Empoli e Pistoia nelle prossime settimane ed entro la fine di agosto ne sarà portata a termine la formazione. 59 sono invece già al loro posto e 12 hanno già ottenuto a Prato la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. Il presidente della Toscana Enrico Rossi, assieme al sindaco di Prato Matteo Biffoni, presentano il punto sul piano straordinario, lungo 3 anni, varato dalla giunta regionale per riportare a livello ordinario i rischi per la salute dei lavoratori nelle aziende del pronto moda e delle confezioni di Prato e di tutta l´area vasta della Toscana centrale, nelle imprese a conduzione cinese, ma non solo, attraverso un processo di progressiva emersione e regolarizzazione. Tutto era nato all´indomani del rogo che lo scorso 1 dicembre, proprio a Prato, inghiottì nella notte sette operai cinesi che nella fabbrica che prese fuoco lavoravano, mangiavano e dormivano. Dei 74 tecnici in più assunti per 3 anni nelle 4 Asl coinvolte, il grosso riguarda Prato. Lì prenderanno servizio in 50, aggiungendosi ai 20 tecnici fin qui presenti. Quattordici opereranno invece a Firenze, 8 ad Empoli e 2 a Pistoia. Il nuovo personale consentirà di garantire ispezioni nelle aziende cinque volte superiori agli standard nazionali, così che nei tre anni del piano tutte le imprese censite e quelle di nuova apertura saranno controllate: 7.700 in tutta l´area vasta metropolitana, quattromila delle quali si trovano a Prato. Si partirà il 1 settembre. Ma nelle prossime sei settimane gli uffici comunque lavoreranno. Sono state stampate trentamila copie di un opuscolo bilingue che da giugno sono oggetto di distribuzione capillare nelle aziende interessate, anche grazie alla collaborazione delle istituzioni locali e delle associazioni di categoria. Nel pieno dell´estate sarà messa in atto una fitta campagna di comunicazione. E´ stato attivato anche un numero verde (800 55 49 52) con mediatori linguistici, a cui gli interessati potranno rivolgersi. La Regione ha messo pure a disposizione delle 4 Procure coinvolte 35 giovani del servizio civile (sono in corso le selezioni, che si concluderanno a settembre) e 12 operatori amministrativi dipendenti delle Asl (otto già trasferiti, tutti gli altri entro il 4 agosto), che saranno di aiuto per smaltire la maggior mole di lavoro derivante dall´intensificazione dei controlli. Uno importante anche sotto il profilo economico: la Regione investirà 13 milioni di euro in tre anni. Un punto qualificante del piano prevede la stipula di un patto fiduciario, promosso dalla Regione, da parte delle imprese che ne condividono gli obiettivi e che accetteranno di diventare trasparenti attraverso l´identificazione del vero titolare e l´individuazione di un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. L´adesione potrà essere patrocinata da un´associazione di categoria che, in collaborazione con gli ordini professionali, si attrezzerà per aiutare le aziende in questo percorso con un supporto professionale qualificato e a costi sostenibili. Le aziende che non aderiranno al patto - soprattutto quelle che pensano di sfuggire ai provvedimenti di chiusura e sequestro riaprendo sotto altro nome, che fanno capo a specifici comparti (non solo il pronto moda e le confezioni) e che operano in particolari contesti urbanistici - saranno tra le prime ad essere controllate. Il programma dei controlli che sarà svolto dalle Asl è stato portato all´attenzione dei prefetti di Firenze, Prato e Pistoia, ai fini di un´attesa collaborazione da parte delle forze dell´ordine e degli altri soggetti dello Stato che hanno competenza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ovviamente i controlli ordinari svolti sia dalla polizia municipale sia dalle squadre interforze proseguono senza interruzioni anche in questi mesi. |
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ABRUZZO: ACCESSO AL CREDITO CAPOSALDO PER PMI IL VICE PRESIDENTE HA INCONTRATO I CONFIDI |
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L´aquila, 17 luglio 2014 - Centralità della politica del credito per dare ossigeno alle imprese abruzzesi, rivisitazione della Legge 37/2010 per la costruzione di un rapporto più efficace con il sistema dei Confidi , recepire le esigenze del sistema produttivo e indirizzare gli interventi in maniera mirata. Sono questi i principali temi affrontati ieri nel corso di un incontro tenutosi a Palazzo Silone, all´Aquila, tra il vice presidente della Regione con delega alle Attività produttive, Giovanni Lolli e i rappresentanti di numerosi Confidi abruzzesi. La riunione ha permesso di fare il punto della situazione e analizzare ruolo, sfide e prospettive dei Confidi per supportare le aziende, in particolar modo le Pmi, a superare la difficile fase di crisi e di restrizione del credito che stiamo attraversando, cosiddetto ´credit crunch´. Lolli ha espresso soddisfazione per l´esito del confronto e ha sottolineato come l´accesso al credito rappresenti una boccata d´ossigeno per le imprese particolarmente importante in questa fase, riconoscendo la valenza strategica dei Confidi per una crescita del sistema produttivo regionale. "Ritengo - ha detto il Vice Presidente - che la politica del credito rappresenti il primo caposaldo. Per questo occorre adoperarsi per trovare meccanismi idonei a far ripartire il sistema delle piccole e medie imprese. Occorre affrontare il problema dell´accesso al credito sofferto da tante Pmi e individuare subito le principali linee di intervento necessarie". I Consorzi, hanno rappresentato la situazione in cui si trovano ad operare e hanno fornito alcuni interessanti spunti di riflessione, che saranno approfonditi anche con incontri successivi. L´assessore ha più volte evidenziato la crisi di liquidità che le piccole e medie imprese si trovano oggi ad affrontare, per valutare eventuali interventi, anche normativi, che possano agevolare una migliore operatività. Si è parlato anche dell´istituzione di un Osservatorio regionale sul credito che porti ad una valutazione dell´attuale situazione economica finanziaria che faccia emergere le problematiche lamentate dalle imprese e, di eventuali misure di intervento da concretizzare in favore dell´imprenditorialità locale. |
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UN MILIARDO DI EURO: CRESCE IL PATRIMONIO GESTITO DA TRENTINO SVILUPPO |
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Trento, 17 luglio 2014 - Oltre 1 miliardo di euro di patrimonio gestito, 360 mila euro di utile al netto di accantonamenti per 1,2 milioni per il Polo Meccatronica. Questi i principali dati del bilancio 2013 di Trentino Sviluppo approvati, mercoledì 16 luglio, dall’assemblea dei soci. Una seduta straordinaria che ha varato la fusione, operativa a partire da novembre, delle tre società controllate Progetto Manifattura, Arca Casa Legno, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine. Dalla relazione che accompagna il bilancio emergono le molte attività a favore delle imprese trentine: dalla stabilizzazione di oltre 500 posti di lavoro per cinque anni alle 21 nuove aziende insediate nei Bic, dall’avvio dello Sportello integrato per l’internazionalizzazione alle prime sei costruzioni in legno certificate Arca, mentre la promozione del territorio si fa sempre più “social” e guarda lontano. Doppia sessione per l’assemblea di Trentino Sviluppo riunitasi nel pomeriggio di oggi, mercoledì 16 luglio, presso la sede al Polo Tecnologico di Trento. Nella parte straordinaria è stata approvata la fusione per incorporazione di Progetto Manifattura, Arca Casa Legno, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine che rientreranno quindi in Trentino Sviluppo dando origine ad un’unica nuova area in cui confluiscono le competenze maturate in questi anni nella valorizzazione delle filiere strategiche per il Trentino: green, meccatronica, edilizia in legno e settore lapideo. A seguire si sono poi svolte le assemblee straordinarie delle tre società incorporande che hanno a loro volta approvato il progetto di fusione. Nella parte ordinaria l’assemblea ha approvato il documento contabile che chiude l’esercizio 2013 e nominato per il nuovo Collegio sindacale di Trentino Sviluppo, in sostituzione del precedente in scadenza: è guidato da Mauro Caldonazzi (presidente), sindaci effettivi Patrizia Gentil e Mariarosaria Fait. Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo, ha ringraziato i membri del Collegio sindacale uscente per il qualificato e puntuale contributo dato in questi anni, dando il benvenuto ai nuovi sindaci. Ha anche voluto ricordare l’impegno profuso nell’ultimo anno da Diego Laner che ha guidato la società nel corso del 2013 con competenza ed una dedizione straordinaria. «Sono certo - ha commentato Flavio Tosi – che riusciremo a raggiungere gli obiettivi che ci sono stati affidati dalla Giunta provinciale. In tal senso stiamo lavorando per definire un nuovo assetto organizzativo interno che ci permetta di dare risposte ancora più efficienti e tempestive. Da imprenditore vedo nel personale e nei collaboratori di Trentino Sviluppo tanta competenza e disponibilità, ingredienti fondamentali per raggiungere i risultati che ci si aspetta da una società di sistema come la nostra». I dati di bilancio - L’esercizio sociale 2013 ha evidenziato un risultato economico positivo pari a 359.675 euro (nel 2012 era di 215.388 euro), al netto al netto di ammortamenti per 2.784.527 euro ed accantonamenti per 1.772.732 euro, di cui 1,2 milioni per finanziare il Polo della Meccatronica. Ma se per una società avente finalità istituzionali il risultato di esercizio rappresenta un elemento di valutazione dell’accortezza della gestione amministrativa, non ne costituisce tuttavia adeguato indice di efficacia dato che il risultato da perseguire, pur nel rispetto dei principi della buona gestione economica, è ovviamente quello del supporto al sistema nel rispetto delle direttive del socio pubblico. Più significativo, in termini gestionali, è il dato sul patrimonio gestito, che al 31 dicembre 2013 ammontava a 1.025 milioni di euro, e le consistenti attività di servizio svolte dalle tre Direzioni operative in cui la società si articola di seguito specificate. Attività economiche - Sette le acquisizioni di compendi industriali con contestuale locazione finanziaria a favore delle rispettive aziende: Lemur (Ala), Meccanica Cainelli (Calliano), Premetal (Rovereto), Nerobutto Tiziano e Francesco (Grigno), Impresub (Trento), Cipriani Profilati (Rovereto) e Gread Elettronica (Rovereto), per un impegno finanziario complessivo di 23,4 milioni di euro e la stabilizzazione di 503 posti di lavoro per i prossimi cinque anni grazie ai rispettivi vincoli occupazionali.Nel settore degli asset turistici il 2013 ha visto interventi sulla seggiovia "Cordela" Monte Bondone, l’avvio dei lavori di costruzione della nuova cabinovia “Molveno-pradel” ed il potenziamento dell’impianto di innevamento al servizio della ski area gestita dalla Turismo Lavarone. Per quanto riguarda l’apprestamento di aree produttive l’attività si è concentrata nell’ultimo anno su Castello Molina di Fiemme (Ruaia) e Mori (Casotte), mentre per la parte immobiliare si segnala il completamento del nuovo edificio della Meccatronica, del condominio artigianale di Grigno realizzato presso l’ex Omga e lo sblocco della partita urbanistica all’ex Montecatini di Mori. Sono state 8 le aziende che nel 2013 hanno trovato sede in altrettanti immobili di Trentino Sviluppo concessi in locazione. Sviluppo e Innovazione - Il 2013 ha visto 21 nuovi insediamenti nei Bic, gli incubatori d’impresa, con un consistente incremento rispetto ai 7 del 2012, in particolare da parte di aziende del settore green grazie agli spazi disponibili presso Progetto Manifattura. A fine anno le attività produttive insediate nei sette incubatori d’impresa erano quindi un centinaio, per un totale di oltre 620 addetti. Le attività di supporto allo sviluppo territoriale e di animazione imprenditoriale hanno visto l’avvio di 14 percorsi che hanno coinvolto 15 comunità di valle, 364 i partecipanti, 490 idee di impresa presentate a sportello, 12 nuove attività avviate. Nell’ambito del Seed Money sono stati analizzati e valutati 166 progetti d’impresa. Il 2013 ha salutato l’avvio dell’iPoint per aspiranti imprenditori: 15 richieste di insediamento, 9 le iniziative supportate. Nel luglio 2013 ha iniziato l’attività la nuova Area Internazionalizzazione di Trentino Sviluppo con lo Sportello integrato per l’internazionalizzazione che nei primi sei mesi di attività ha realizzato 91 incontri individuali con imprenditori, 41 visite in azienda, 24 incontri con partner tecnici, 2 country presentation, oltre a progetti integrati di filiera, di mercato, missioni ed incoming internazionale. Tra i principali risultati di “Open house design” il coinvolgimento di giovani creativi in 5 imprese nell’ambito di progetti di sviluppo della comunicazione e dei prodotti. Le Aquile Blu, i senior manager dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, hanno supportato 20 aziende trentine. Nel corso dell’ultimo anno si sono inoltre conclusi i primi 6 iter di certificazione di edifici ai quali è stato consegnato il marchio Arca ed avviati altri 18 cantieri tra scuole, edifici residenziali, social housing e uffici; 50 nuovi professionisti hanno concluso i 6 corsi base Arca, 24 i progettisti che hanno concluso il percorso “lungo”, mentre il primo sistema di certificazione degli edifici in legno è stato presente a 7 fiere di settore a livello internazionale e 4 a livello locale, 11 eventi per tecnici e per il grande pubblico, 15 convegni a livello nazionale e 5 a livello internazionale. Turismo e Promozione - Tra le novità del 2013 l’avvio della sperimentazione della Guest Card Trentino, la costituzione di una rete di noleggiatori di biciclette, l’attività di scouting sul mercato brasiliano e le prime concessioni del Marchio di Qualità con indicazione d’origine, per un totale di 224 licenze d’uso concesse complessivamente nell’ambito del marchio territoriale Trentino. In occasione del Centenario della Grande Guerra è stato promosso un tour che fatto tappa in alcune importanti piazze europee (Monaco, Berlino, Vienna, Praga, Londra e Roma, oltre a Gorizia, dove si è svolta la Borsa europea del turismo della Grande Guerra) nel corso del quale sono state presentate alla stampa le tante iniziative messe in campo dal Trentino. Allo stesso modo, sempre su scala europea, è proseguito l’impegno nella promozione del brand Dolomiti Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco. Per quanto riguarda il web nel 2013 è stato avviato il progetto “Trentino in Rete”, teso a migliorare la presenza della destinazione Trentino nel panorama digital, attraverso la creazione della nuova piattaforma e lo sviluppo di canali tematici per l’Italia e l’Estero. Il portale visittrentino.It si conferma strumento importante per la promozione: nel 2013 ha superato i 6 milioni di visite, mentre sono stati raggiunti 250 mila download di app. Il Trentino ha oltre 90 mila amici su “Facebook” e 10 mila su “Twitter” con un’interazione media del 10%. Nell’ambito del web marketing sono stati acquistati spazi su oltre 100 portali web in Italia e all’estero (Germania, Olanda, Belgio, Repubblica Ceca, Polonia e Russia), che hanno portato un traffico paragonabile a quello del 2012, pur a fronte un minore budget a disposizione. L’attività di comunicazione volta ad aumentare la visibilità del Trentino, delle sue eccellenze legate a turismo, sport, cultura, eventi ha generato circa 12.200 articoli complessivi (di cui circa 8.300 sulla stampa italiana e circa 3.900 sulla stampa estera), circa 2.300 passaggi su tv e radio sia italiane che estere, per un valore commerciale dello spazio editoriale dedicato al Trentino stimabile in oltre 31 milioni di euro per quanto riguarda la carta stampata, 24 milioni di euro per radio e tv. Oltre 186 milioni i contatti generati dalla campagna di advertising in versione invernale ed estiva. |
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AOSTA: IL CONFIDI CTS HA PRESENTATO IL PROPRIO BILANCIO |
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Aosta, 17 luglio 2014 - La crisi morde ancora e, come conferma l’Osservatorio regionale della Banca d’Italia, anche il 2013 è stato caratterizzato da una contrazione dei prestiti alle imprese. E’ uno degli elementi emersi durante la conferenza stampa di presentazione del bilancio relativo allo scorso anno della Confidi Cts, il consorzio di garanzia fidi per il commercio, il turismo e i servizi della Valle d’Aosta. I risultati della Confidi sono stati illustrati dal presidente Pierluigi Genta che ha rilevato una diminuzione nel numero di imprese associate con un saldo negativo di 122 unità anche se il totale delle aziende aderenti si attesta su un totale di 1.790 soci. Con il segno meno è anche il bilancio che chiude l’esercizio 2013 con una perdita di 21mila 600 euro circa. Calano le nuove garanzie erogate durante lo scorso anno con una contrazione di quasi 8milioni di euro, pari all’8,8 per cento rispetto al 2012. Un contesto economico e produttivo in cui l’Amministrazione regionale vuole continuare a fare la propria parte, anche se è necessario fare i conti con risorse minori rispetto al passato. Una necessità che impone una riflessione seria per il futuro. Ego Perron, Assessore al bilancio, finanze e patrimonio - < Innanzitutto è innegabile riconoscere il ruolo e l’importanza che le Confidi nel tempo hanno avuto sul territorio valdostano, costituito da piccolissime imprese, nel sostegno al credito alle imprese e quindi, di riflesso, alle famiglie. Detto questo, in un momento di grave difficoltà economica, e dal nostro punto di vista di forte impossibilità di spesa - perché paradossalmente a volte abbiamo le risorse ma i patti con lo Stato ci impediscono di spenderle - è necessario razionalizzare e quindi fare sistema. Fare sistema dal mio punto di vista vuol dire che tutti gli attori economici del territorio, dalla Regione alle Confidi alle stesse banche, devono ragionare su politiche di aiuto, su politiche di contenimento dei costi, ma senza chiusura eccessiva del credito.> Una situazione che richiede a tutti gli attori sociali, economici e politici di condividere una strategia che sia di autentico sostegno alle realtà produttiva regionale. Uno sforzo ancora più urgente alla luce di un diverso assetto per le casse regionali. Ego Perron, Assessore al bilancio, finanze e patrimonio - < Voglio ricordare che questa Regione, nel tempo, ha visto ridursi drasticamente il proprio bilancio. Ricordavo poc’anzi che nel 2008 il bilancio della Regione - quindi sono sei anni fa, non è un’eternità - era un bilancio di 1miliardo 700milioni, oggi è 1miliardo e 70. Quindi nell’arco di 6 anni ha visto ridursi praticamente di un terzo la sua capacità di spesa. Di questo bisogna tener conto per delle politiche che devono essere mirate, delle politiche innovative, come ad esempio quelle rivolte all’esterno, a mercati nuovi.> |
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TRENTINO SVILUPPO NECESSITA DI UNA SVOLTA |
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Trento, 17 luglio 2017 - "A Trentino Sviluppo chiediamo una svolta: focalizzarsi su obiettivi strategici e riconfigurare la sua struttura organizzativa per garantire servizi specialistici. Parliamo di poli tecnologici, innovazione, export, sostegno alle nuove imprese, utilizzo dei fondi europei in sviluppo e occupazione. E poi, un imperativo: sburocratizzare, semplificare la filiera decisionale. Non da ultimo cercare di attirare investimenti ed in generale promuovere il differenziale competitivo del Trentino. Le aziende non basta attrarle: bisogna andarle a cercare". Questo in sintesi il contenuto dell´intervento pronunciato oggi dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, all´assemblea dei soci di Trentino Sviluppo spa. Per quanto riguarda il Progetto Meccatronica Olivi ha aggiunto che esso necessita di un team dedicato: un project manager e una struttura permanente. Assemblea dei soci di Trentino Sviluppo dunque oggi a Trento, per approvare fra l´altro il Bilancio 2013, pari a oltre 1 miliardo di euro di patrimonio gestito e con 360 mila euro di utile al netto di accantonamenti per 1,2 milioni per il Polo Meccatronica. Una seduta straordinaria nel corso della quale è stata varato la fusione, operativa a partire da novembre, delle tre società controllate Progetto Manifattura, Arca Casa Legno, Distretto del Porfido e delle Pietre Trentine. Il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, intervenendo a nome di tutta la Giunta, ha ringraziato il presidente uscente della società Diego Laner, nonché il nuovo Consiglio di amministrazione, per il lavoro svolto. Olivi ha voluto però soprattutto indicare quelle che dovranno essere le linee di sviluppo future della società, proponendo "la sfida di una svolta nella sua missione e nelle sue vocazioni prioritarie. L´obiettivo è in primo luogo far sì che questa società sia sempre meno un pronto soccorso per le aziende e sempre di più, per restare alla metafora, una clinica specializzata: in competitività innovazione, promozione del sistema-Trentino inteso come luogo ´amico dell´impresa´, che sostiene l´iniziativa imprenditoriale, le idee, il coraggio che è sempre insito nel fare. Per questo chiediamo al cda, al di là degli importanti obiettivi raggiunti, di concentrare l´azione futura di Trentino sviluppo di alcuni obiettivi più focalizzati". Vediamoli da vicino. Il primo riguarda i poli tecnologici e produttivi, a partire da Manifattura Domani e del Polo della Meccatronica. Queste due realtà devono rappresentare un nuovo modello di convivenza fra le imprese e i centri della conoscenza e della formazione, che può essere ampliato e replicato. I poli tecnologici dovranno diventare punti di riferimento imprescindibili di una rete di imprese che vanno spinte in maniera sempre più incisiva a fare sinergia tra loro ma anche con il mondo della scuola, della ricerca e dell´innovazione e così via. Questo approccio permetterà di affrontare anche la questione speculare del trasferimento tecnologico dai centri di ricerca alle imprese. Un altro tema fondamentale è la creazione di reti e collaborazioni fra i soggetti che fanno impresa, per far sì che, anche con un supporto specialistico, possano affrontare i mercati con più forza. E parlando di mercati esterni, rimane prioritario un impegno della società sul versante dell´internazionalizzazione: Olivi ha chiesto a Trentino Sviluppo maggiore concretezza nell´accompagnare le imprese o i prodotti trentini all´estero e nell´aprire al sistema-Trentino nuovi mercati. Specularmente, dovrà essere riposta grande attenzione anche alle imprese che operano nei territori del Trentino "più periferici", sotto molteplici punti di vista, al fine di non creare disequilibri, puntando ad un Trentino a trazione integrale. Ogni territorio dovrà avere al suo interno una presenza pubblica che sia di stimolo alla crescita di nuova imprenditorialità e che sia d´aiuto a quella già esistente. Infine, indispensabile il sostegno alle nuove imprese e alle start up, sia nate all´interno del Trentino sia provenienti da fuori. "Attorno a questi punti - ha detto Olivi - chiediamo di sviluppare il piano di riorganizzazione, peraltro già avviato. Chiediamo inoltre uno sforzo in direzione della sburocratizzazione, accorciando quindi la filiera decisionale per far sì che le imprese possano confrontarsi con una struttura rapida, efficiente e flessibile. Ed ancora: Trentino Sviluppo dovrà essere la ´macchina´ attraverso la quale ci impegnamo a dare attuazione ai nuovi obiettivi posti dalla programmazione europea, in particolare sui temi strategici: meccatronica, energia, ambiente, turismo, tempo libero, agroalimentare". |
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PRESIDENTE UMBRIA MARINI INCONTRA SINDACATI AST |
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Perugia, 17 luglio 2014 - L´ast è e resta un punto centrale del sistema economico regionale. Così come è centrale la questione dell´occupazione e del lavoro per Terni e per l´Umbria. Questo è quanto hanno ribadito i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali e della rsu delle acciaierie di Terni, nel corso della riunione del tavolo regionale. Le istituzioni hanno ribadito anche la volontà di una gestione unitaria con i lavoratori e le organizzazioni sindacali della vicenda Ast. I rappresentanti di Regione, Provincia e Comune di Terni (la presidente Catiuscia Marini, il presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli e il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo)hanno voluto ribadire anche la centralità delle questioni della siderurgia e dell´acciaio – per l´Umbria e per l´Italia, anche in considerazione della presidenza italiana del semestre europeo - sia con riferimento al piano europeo della siderurgia, sia rispetto alle determinazioni già assunte dall´antitrust europeo circa la struttura e la funzione del sito integrato di Terni. La riunione ha avuto un carattere operativo in vista degli appuntamenti di giovedì prossimo 17 luglio a Roma, relativi alle questioni del piano industriale di Ast. Le istituzioni locali, dunque, parteciperanno alla riunione convocata a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Graziano del Rio, mentre le organizzazioni sindacali si sono riservate di assumere nella giornata di domani le decisioni in merito alla loro partecipazione agli altri incontri previsti sempre a Roma, presso Confindustria al mattino, ed al Ministero dello sviluppo economico nel pomeriggio. |
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TRENTINO SVILUPPO IN RUSSIA ACCOMPAGNA LE AZIENDE LOCALI |
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Trento, 17 luglio 2014 - Non solo Mosca ma anche Ekaterinburg, sugli Urali, sono state le tappe proposte alle imprese trentine interessate a valutare nuove opportunità di business in Russia. La missione trentina, organizzata dall’Area Internazionalizzazione di Trentino Sviluppo e dalla Provincia autonoma di Trento e conclusasi nei giorni scorsi, ha visto la partecipazione di tre aziende locali in particolare del settore meccanico. Un ristretto numero di imprese ma qualificate per una missione di business intelligence mirata, rivolta ad aziende già attrezzate per i mercati esteri. Grande interesse ha suscitato la presentazione del Polo Meccatronica nel distretto manifatturiero che è il motore industriale della Russia. Prima tappa la città di Ekaterinburg, capoluogo della regione di Sverdlovsk, al confine tra la Russia europea ed asiatica. Terza città della Russia con poco più di un milione di abitanti è considerata il motore industriale, sede delle maggiori industrie manifatturiere del Paese per il settore meccanico, ottico e della lavorazione dei metalli.Qui le imprese trentine hanno preso parte ad un evento nazionale organizzato dall’ufficio Ice di Mosca e dall’Ambasciata d’Italia nella Federazione Russa che ha visto la partecipazione di imprese locali di alto livello interessate ad instaurare nuove relazioni commerciali e produttive con le imprese italiane intervenute. Da parte trentina erano presenti due eccellenze del settore: Pama che produce grandi impianti di alesatura e fresatura e Blm Spa, leader nella progettazione di macchinari per il taglio laser dei metalli. Entrambe già presenti in Russia con una rete commerciale e nel primo caso anche con una filiale locale, le due aziende avevano l’obiettivo di rafforzare la presenza nel Paese. «Da anni abbiamo una filiale a San Pietroburgo – conferma Flavio Tosato, responsabile commerciale d’area di Pama – e stiamo valutando la possibilità di aprirne un’altra per essere presenti sul territorio in maniera più incisiva. La regione di Sverdlovsk potrebbe essere un punto strategico e di primario interesse per il nostro business». Anche Blm Spa, rappresentata dal marketing development manager Giovanni Zacco, palude alla buona riuscita dell’evento grazie alla presenza di interlocutori molto qualificati e di alto livello che hanno dimostrato un interesse reale a collaborazioni future nel campo della lavorazione dei metalli. A Ekaterinburg, all’interno dell’agenda organizzata dalle istituzioni italiane, è stato dedicato uno specifico spazio di presentazione per il progetto del Polo della Meccatronica che ha suscitato interesse tra i rappresentanti istituzionali intervenuti all’evento, tra cui membri del Governatorato della regione di Sverdlovsk e le istituzioni italiane attive in Russia per favorire l’incontro tra l’imprenditoria italiana e locale come l’Ice di Mosca e la Camera di Commercio Italo-russa. A Mosca si sono svolte invece delle visite aziendali mirale per soluzioni per l’umidità, una piccola azienda attiva nel settore del restauro edile che tratta apparecchi per l’abbattimento dell’umidità negli edifici con particolare specializzazione nel ripristino degli edifici storici. Per loro l’agenda prevedeva una serie di incontri con studi di progettazione, ingegneria e restauro che hanno dimostrato un discreto interesse per la tecnologia presentata e stanno vagliando possibilità di collaborazione. I progetti di accompagnamento di Trentino Sviluppo e della Pat in Russia continueranno anche nei prossimi mesi con altre proposte rivolte all’imprenditoria trentina. È in uscita infatti un bando per un progetto integrato di mercato rivolto alla Federazione Russa che prevede percorsi di formazione, orientamento, promozione e accompagnamento commerciale a medio-lungo termine. Il progetto, della durata di circa un anno, è destinato prioritariamente alle aziende trentine dei settori meccanica-meccatronica, edilizia e ict. |
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MILANO: VFNO 2014 PER LA FORMAZIONE DEI GIOVANI |
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Milano, 17 luglio 2014 – Ha preso il via ieri la sesta edizione milanese della Vogue Fashion’s Night Out.iin occasione della presentazione ufficiale dell’edizione 2014, il direttore di Vogue Italia Franca Sozzani e l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design Cristina Tajani. Nata nel 2009 la manifestazione dedicata allo shopping e alla moda accenderà nuovamente i riflettori su Milano e la sua creatività con l’obiettivo di dare impulso all´economia del settore oltreché a sostenere iniziative a carattere sociale. Vogue Fashion´s Night Out rappresenta l’occasione di partecipare attivamente a progetti di charity attraverso il coinvolgimento dei tanti brand partner dell’evento che, per l’occasione, realizzano oggetti limited edition il cui ricavato sarà destinato a progetti benefici: per Milano quest’anno sono stati selezionati i Centri Comunali di Formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi in difficoltà, “Milano Ti Forma Fleming e San Giusto". “Un appuntamento ormai divenuto tradizionale per la città che apre le sue porte alla moda proprio il giorno prima dell’inizio delle sfilate portando così il gusto del bello e del ben fatto giù dalle passerelle, per le strade della città". Così commenta l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design Cristina Tajani che prosegue: “Grazie alle donazioni della Vfno e alla collaborazione stabile con Condè Nast, quest’anno riusciremo a realizzare delle borse studio-lavoro rivolte a ragazzi in difficoltà aiutandoli, attraverso questo piccolo sostegno economico, a crearsi una professionalità direttamente spendibile nel mercato del lavoro. Nell’anno 2013-2014 sono stati oltre 50 i corsi erogati dai centri comunali per la formazione Fleming e San Giusto per 791 iscritti con l’avvio di 269 tirocini presso aziende e operatori di servizi che hanno portato a 110 assunzioni: il 40% nei servizi di guardiania e portierato, il 35% nella ristorazione, il 10% nei servizi alla persona, il 10% addetti alle vendite e infine un significativo 5% di persone con disabilità impegnate nella ristorazione e grande distribuzione". “L´appuntamento di Vogue Fashion´s Night Out si rinnova per il sesto anno consecutivo a Milano. Un evento per la città che risponde sempre con grande entusiasmo. Migliaia di persone partecipano alla serata e per le strade e nei negozi si respira un´ energia e una vitalità che contribuiscono a sostenere il mercato della moda, uno dei settori economici più importanti, in particolare nel nostro Paese. Come sempre, una parte del ricavato delle vendite sarà devoluto a un progetto a favore della città e della collettività sociale" così il direttore di Vogue Italia Franca Sozzani Anche quest’anno la Vogue Fashion’s Night Out coinvolgerà centinaia di negozi del centro milanese, da via Montenapoleone a via Manzoni, da via della Spiga a corso Venezia, da Corso Vittorio Emanuele e Corso Genova fino all´intero quartiere di Brera e Corso Como, già protagonisti negli scorsi anni. Le più importanti griffe e le più rappresentative boutique cittadine per l’occasione saranno aperte fino alle 23.30 e creeranno allestimenti ad hoc nei punti vendita, organizzeranno cocktail party e ospiteranno personaggi del mondo delle spettacolo e dello sport oltre a incredibili dj set. Riconfermata anche la partecipazione delle Associazioni Commercianti di Brera e l’Associazione Commercianti di via Montenapoleone e quella di via Fiori Chiari che saranno presenti alla Vfno con eventi musicali e culturali aperti a tutta la città. Qui sotto il video per conoscere le testimonianze di alcuni dei ragazzi che hanno seguito i corsi erogati dai centri comunali per la formazione Fleming e San Giusto a cui verrà devoluto l’incasso dei prodotti limited edition venduti durante la Vfno. |
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COSE DI LANA, ASSESSORE TOSCANA INCONTRERÀ L´AZIENDA INVITANDOLA A RIAPRIRE IL TAVOLO SINDACALE |
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Firenze 17 luglio 2014 – La crisi del maglificio Cose di Lana di San Sepolcro, una delle principali realtà manifatturiere della Valtiberina, è stata al centro dell´incontro convocato ieri dall´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini e al quale hanno partecipato il sindaco di San Sepolcro Daniela Frullani, l´assessore al lavoro della Provincia di Arezzo Carla Borghesi, le organizzazioni sindacali provinciali di categoria e le Rsu dell´azienda. L´azienda, attualmente ammessa al concordato preventivo, accusa da tempo forti difficoltà finanziarie e, nel giugno scorso, ha presentato un piano che prevede 85 esuberi su un totale di 208 addetti. I sindacati denunciano che, ad oggi, non sono stati in grado di conoscere e discutere con la proprietà i dettagli del piano. "Condividiamo le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali - spiega l´assessore Simoncini – sia per il numero elevato di posti di lavoro che vengono messi in discussione dalla ristrutturazione annunciata dall´azienda, sia perchè questa crisi si inserisce nel contesto di un´area, la Valtiberina, già colpita dalla crisi economica in atto, sia, in terzo luogo, perchè il quadro conoscitivo risulta ancora poco definito". E´ per questo motivo che l´assessore chiederà un nuovo incontro all´azienda. "All´azienda chiederò di ripristinare normali relazioni sindacali con i rappresentanti dei lavoratori – prosegue l´assessore – invitandola a far conoscere i contenuti e i numeri del piano industriale e a riportare a livelli accettabili la previsione di perdite occupazionali". L´assessore aveva già avuto un incontro con i vertici aziendali. L´azienda era stata successivamente messa in contatto con Fidi Toscana per verificare la possibilità di un eventuale supporto nei rapporti con il sistema creditizio. Nel prossimo incontro l´assessore ribadirà all´azienda che l´obiettivo per la Regione e le istituzioni è quello di garantire la prosecuzione dell´attività e il mantenimento di accettabili livelli occupazionali. E che per questo sono disponibili "a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione a supporto di un piano industriale credibile". |
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MARCHIO IGP PER IL VETRO DI MURANO. ZAIA. “UNA PROPOSTA DA SOSTENERE PER TUTELARE LA QUALITA’ DELLA PRODUZIONE” |
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Venezia, 17 luglio 2014 - “Avanti tutta! Sono assolutamente favorevole alla proposta della Commissione Europea di estendere l’Igp anche ai prodotti non agroalimentari e tutelare così anche il vetro di Murano, una produzione basata sull’artigianalità e la creazione artistica, troppo spesso soggetta a copie e imitazioni che ne danneggiano l’immagine e ingannano il consumatore”. A esprimersi in questi termini è il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, dopo che da Bruxelles è stata lanciata una consultazione agli Stati membri per raccogliere le loro posizioni e adesioni sulla proposta di difendere con il marchio tutto il patrimonio europeo, non solo i prodotti agricoli, e quindi anche il vetro di Murano. La sigla Igp è infatti un marchio d’origine attribuito dall’Unione Europea che identifica un prodotto originario di una determinata regione o paese, ben individuato per qualità, reputazione e caratteristiche. “Oltre ad essere una garanzia per chi produce – aggiunge Zaia - l’esigenza di tutelare i prodotti caratteristici di un luogo è fortemente sentita anche dai consumatori. La Regione ha istituito il Marchio Vetro Artistico Murano proprio per sancire l’impegno a garantire questa produzione basata sull’artigianalità e la creazione artistica. E’ una delle più antiche espressioni dell’artigianato veneto e ben vengano quindi tutte le forme di tutela che mettano all’angolo i prodotti taroccati. Nella lotta alle contraffazioni e per essere presenti sui mercati internazionali con la necessaria autorevolezza può essere di grande aiuto la serietà della certificazione e mi sembra che la proposta dell’estensione del marchio Igp vada in questa direzione”. |
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