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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Luglio 2014
AVVIATO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL TAVOLO SUI POS  
 
Roma, 17 luglio 2014 - Il ministero dello Sviluppo economico ha avviato oggi il tavolo di confronto annunciato dal ministro Federica Guidi sul tema della diffusione delle transazioni con carte di pagamento, in seguito all’entrata in vigore dal 1 luglio scorso dell’obbligo di accettazione per esercenti e professionisti dei pagamenti di importo superiore ai 30 euro effettuati con carte di debito. Il tavolo, aperto dallo stesso ministro Guidi e coordinato dal capo della segreteria tecnica Stefano Firpo, vede la partecipazione stabile dei rappresentanti della Banca d’Italia e del ministero dell’Economia e delle Finanze. La riunione odierna si è svolta con la partecipazione dei rappresentanti del Consorzio Bancomat e dell’Abi. Questo primo appuntamento sarà seguito il 22 luglio prossimo da un secondo incontro con rappresentanti dei principali operatori del mercato dei pagamenti elettronici, con l’obiettivo di completare l’analisi dei costi e delle commissioni associate all’installazione, alla manutenzione e all’utilizzo dei Pos. Nelle prossime settimane il tavolo proseguirà i suoi lavori incontrando le organizzazioni di categoria dei commercianti, degli artigiani e dei professionisti, in modo da condividere un percorso comune che possa da un lato colmare il forte ritardo, rispetto agli altri Paesi europei, che l’Italia registra nell’uso della moneta elettronica e, dall’altro, possa condurre ad una riduzione dei costi associati a questa modalità di pagamento, attivando economie di scala, efficientamenti e maggiore concorrenzialità.  
   
   
INSIEL: INCONTRO PANONTIN-VERTICI INSIEL-SINDACATI  
 
Trieste, 17 luglio 2014 - Si è svolto ieri a Trieste un incontro tra i vertici di Insiel spa, presenti il presidente Lorenzo Pozza, il consigliere d´amministrazione Adriano Marcolongo e il nuovo direttore del personale Luca Valerii, e i sindacati di categoria, assieme all´assessore regionale responsabile Paolo Panontin e al direttore centrale Funzione pubblica Antonella Manca, sul tema del lavoro nella società in house della Regione e in particolare sul rinnovo della piattaforma integrativa. La riunione è stata anche occasione per raccogliere alcune preoccupazioni da parte delle organizzazioni sindacali sul futuro occupazionale dei dipendenti Insiel, una società con un vertice rinnovato da poco e una nuova mission: passare dall´essere una software house che sviluppa prodotti a un service provider che fornisce soprattutto servizi. Il presidente Pozza ha avuto modo di tratteggiare sommariamente il volto della nuova Insiel, indicando alcune linee guida che andranno a comporre il nuovo piano industriale della società, e, assieme all´assessore Panontin, ha voluto rassicurare i sindacati sull´intenzione della proprietà e della stessa società di salvaguardare l´occupazione in questo importante processo di cambiamento e di forte innovazione.  
   
   
TELECOM ITALIA: AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL CONTEST ‘ITALIA CONNESSA’ PER ACCELERARE LA REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE ULTRABROADBAND ANCHE NEI PICCOLI COMUNI ITALIANI L’INIZIATIVA SI RIVOLGE A 118 COMUNI ITALIANI DI MEDIE DIMENSIONI CON L’OBIETTIVO DI SELEZIONARE IL TERRITORIO CHE PRESENTERÀ IL PIANO DI SVILUPPO DIGITALE LOCALE PIÙ INNOVATIVO E CONCRETO.  
 
Roma, 16 luglio 2014 Telecom Italia presenta la seconda edizione del contest “Italia Connessa”, l’iniziativa avviata lo scorso anno per diffondere la cultura dell’innovazione tra le amministrazioni locali con l’obiettivo di promuovere la digitalizzazione nel Paese e favorire la diffusione di servizi innovativi ai cittadini e alle imprese. Quest’anno il contest “Italia Connessa” si rivolge a 118 comuni italiani di medie dimensioni, con una popolazione compresa tra i 15.000 e 50.000 abitanti. Per partecipare i comuni dovranno presentare entro il 15 novembre, attraverso il sito telecomitalia.Com/italiaconnessa, un piano di sviluppo digitale del proprio territorio finalizzato a diffondere l’utilizzo dei servizi digitali da parte di cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni, come ad esempio: servizi di smart city, servizi pubblici on line, progetti di incentivazioni dell’imprenditoria locale, progetti di automazione e dematerializzazione dei processi amministrativi o progetti finalizzati a favorire l’occupazione giovanile nel business digitale. Il progetto dovrà essere accompagnato dall’indicazione di tutti i provvedimenti con cui le Amministrazioni intendono facilitare lo sviluppo delle nuove reti Ngn, attraverso l’adozione di procedure amministrative semplificate, l’utilizzo di infrastrutture esistenti e la propensione a favorire l’utilizzo di tecniche di scavo innovative. Una volta terminata la raccolta delle candidature, Telecom Italia effettuerà una prima valutazione relativa solo all’effettivo impegno dei comuni a facilitare la realizzazione delle nuove infrastrutture dalla quale risulterà una short list di circa 20 comuni finalisti. Sarà poi una giuria specializzata indipendente composta da personalità di spicco nel mondo dell’innovazione e dello sviluppo digitale, a decretare infine quale sarà l’idea più innovativa e quindi a proclamare, entro la fine dell’anno, il comune vincitore. Nel comune selezionato, Telecom Italia realizzerà entro il 2016, in anticipo rispetto ai propri piani, la rete fissa di nuova generazione (Ngn) e la copertura con rete mobile di quarta generazione (Lte). Con questa iniziativa Telecom Italia vuole contribuire ulteriormente ad accelerare i processi di digitalizzazione del Paese, coerentemente con gli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale. In particolare, con il contest “Italia Connessa”, l’azienda vuole dimostrare come anche nei comuni finora esclusi dai piani di infrastrutturazione di tutti gli Operatori sia possibile innescare le condizioni favorevoli alla realizzazione di reti di nuova generazione, operando sulla riduzione dei costi di installazione e sullo sviluppo di nuovi servizi digitali.  
   
   
INTERNET DELLE COSE, TECNOLOGIA INDOSSABILE E SOLUZIONI PER LA MOBILITY SONO STATE LE PROTAGONISTE DEL TERZO APERI-NETWORK DI REGIONE LOMBARDIA E SMAU CHE HA REGISTRATO OLTRE 140 OSPITI  
 
Milano, 17 luglio 2014 - Si è svolto il 15 luglio sera il terzo appuntamento con gli Aperi-network di Smau e Regione Lombardia che ha ospitato 14 startup nell’ambito dello speed pitching e 140 imprenditori e manager in sala. Focus della serata sono state le tecnologie che partono dal “basso”, dalle nuove community di sviluppatori, la cui diffusione è stata accelerata dalla piattaforma Arduino e su cui grandi aziende come Intel stanno investendo attraverso la realizzazione di iniziative e soluzioni a loro dedicate. Si è parlato di rete, da un lato focalizzando l’attenzione su tecnologie come Internet of Things, tecnologie indossabili e soluzioni per la mobility, dall’altro puntando alle relazioni e al networking, al centro della nuova strategia di Regione Lombardia per rendere i propri territori più all’avanguardia, attraverso la creazione di partnership pubblico-private che vedono il coinvolgimento dei centri di ricerca, dei nuovi cluster regionali, dei più importanti player Ict affinché diventino copromotori di iniziative di sviluppo complessivo del territorio. La serata ha visto quindi un confronto, moderato da Federico Pedrocchi di Radio24 tra Zoe Romano di Arduino, Carlo Parmeggiani, Direttore Public Sector Intel Sud Europa e di Oscar Sovani, Responsabile della Struttura attuazione delle Agende regionali di semplificazione e digitalizzazione di Regione Lombardia. La prima ha presentato le diverse modalità di utilizzo della piattaforma sottolineando come questa tragga linfa dalla community attorno a cui si sviluppa: “Arduino nasce per semplificare la realizzazione di progetti elettronici e permettere a tutti di avvicinarsi a un mondo che è sempre stato in mano a tecnici e ingegneri. Dal suo debutto nel 2004, sono state circa un milione le board vendute nel mondo, usate per controllare oggetti di uso quotidiano, stampanti 3D, robot e dispositivi capaci d’interagire con l’ambiente circostante, controllabili a distanza grazie a una vasta gamma di sensori. Arduino è principalmente prodotto e assemblato in Italia, dispone di un corpo e di un’anima completamente open source e trae linfa da una comunità che collabora e condivide esperienze, saperi e codici di programmazione in tutti i campi e a tutti i livelli.” Per fare un esempio di impiego di Arduino Zoe Romano ha citato un progetto che sta avendo particolarmente successo in rete: “molti sono inoltre i progetti lanciati sui siti di crowdfunding, tra cui la realizzazione di un alveare interattivo. Il progetto prevede la possibilità di scaricare dei file, produrre la struttura dell’alveare con una lasercut, inserire il cervello intelligente e, attraverso una piattaforma on line, raccogliere i dati su ciò che fanno le api all’interno dell’alveare. Questo permette quindi di produrre miele e allo stesso tempo di raccogliere dati che vengono messi a disposizione dei ricercatori che vogliono studiare il comportamento negli alveari.” A seguire è intervenuto Carlo Parmeggiani, Direttore Public Sector Intel Sud Europa, il quale ha affermato: “Intel ha partecipato al terzo Aperi-network di Smau nella piena consapevolezza di come l’Iot, le tecnologie indossabili e le soluzioni per la mobility rappresentino non solo ambiti particolarmente strategici per Intel – che sta puntando molto sul concetto di “innovazione dal basso” – ma anche settori in cui ci prefiggiamo di conseguire presto traguardi tecnologici sempre più entusiasmanti e sorprendenti. La sfida di oggi è infatti per noi quella di investire nella creazione di processori sempre più veloci, ridotti nei consumi e nelle dimensioni, sicuri e in grado di valorizzare queste nuove dinamiche, permettendo così alle comunità di sviluppatori e di maker di dare vita ai loro prodotti da casa, facendo rete e creando sinergie con i grandi player del mercato Ict.” L’evento è stato inoltre l’occasione per discutere dello stato di attuazione dell’Agenda Digitale e per fare il punto sui bandi, finanziamenti e voucher ancora aperti a supporto delle imprese del settore “digital” e delle startup. Come dichiara Oscar Sovani: “ Questo terzo Aperi-network è stato l’occasione per rappresentare le attività che Regione Lombardia sta realizzando e intende realizzare per rendere i propri territori più all’avanguardia sui temi della crescita digitale, della crescita intelligente e sostenibile. Regione Lombardia sta adottando una serie di atti di programmazione per creare le condizioni non solo per finanziare le migliori realtà del territorio, ma anche realizzare delle logiche di rete che prevedono delle partnership pubblico-private in grado di far emergere i punti di forza del nostro territorio, come ad esempio il settore manifatturiero, che ha già delle punte di eccellenza, ma che necessita di misure in grado di far crescere tutto il settore. Per questo è importante coinvolgere i centri di ricerca, i nuovi cluster regionali, i player Ict più importanti affinché diventino copromotori di queste iniziative di sviluppo complessivo del territorio.” Nell’ambito dell’evento 14 startup provenienti da tutta Italia si sono presentate in 90 secondi all’interno dello speed pitching, realizzato in collaborazione con Emil Abirascid di Startupbusiness. Tra le idee presentate: Adeo, un’azienda che dal 2011 ha deciso di focalizzare la propria attività sull’Iot, diventando fornitore di tecnologie abilitanti, sia come fornitore di specifiche soluzioni. Presente inoltre Avanix, una startup che progetta e sviluppa dispositivi elettronici dotati di sensori e sistemi di telecomunicazione per applicazioni in ambito salute, sicurezza e benessere, a supporto dell’attività quotidiana delle persone; Occambee una startup che sviluppa applicazioni di intelligenza artificiale, soprattutto in ambito museale e artistico, Cavelabs, startup che realizza soluzioni per il controllo di dispositivi elettronici, Lapsy, la startup modenese che ha brevettato il “braccialetto magico” in grado di dialogare con i dispositivi intelligenti del nostro appartamento e una startup che ha ideato un’applicazione per la localizzazione real time dei veicoli. E ancora, Gruppo Kerberos un’azienda che realizza, tra le altre cose, reti di sensori che possono essere utilizzati per effettuare il monitoraggio dei parametri relativi a energia, ambiente e funzionamento di apparecchiature industriali e civili in genere, Park-ed una startup che ha realizzato un’applicazione di smart parking system, Qlt,un’azienda che si occupa di business intelligence, logistica ed Erp, Spazio Dati, startup che, sfruttando le tecnologie dei big data e del semantic web, si occupa di aggregare diverse sorgenti di dati open e proprietarie e, infine, Telematrix, una startup che realizza sistemi per il telerilevamento di autoveicoli.  
   
   
RICERCA: PIÙ COLLABORAZIONE TRA PARCHI SCIENTIFICI FVG  
 
Trieste, 17 luglio 2014 - Quattro princìpi per quattro parchi. È il risultato dell´ultima riunione del tavolo di Coordinamento dei Parchi Scientifici e Tecnologici (Pst) del Friuli Venezia Giulia a cui ha partecipato per la prima volta anche l´assessore regionale alla Ricerca, Loredana Panariti. "Il lavoro del tavolo è stato molto importante - ha detto Panariti - ed ora va intensificato affinché rafforzi ulteriormente il suo ruolo e riporti alla Regione con una voce unica istanze condivise su quelli che sono i temi prioritari e strategici da perseguire. Questo - ha aggiunto - significa una collaborazione ancora più intensa che non deve comportare la perdita di identità e delle caratteristiche di ciascuno ma un momento di messa in comune di capacità, proposte, visioni e risorse". Panariti ha ascoltato le opinioni dei Parchi ed ha illustrato le nuove linee guida regionali che si articolano in quattro punti principali: definire un ruolo strategico dei Pst all´interno delle politiche regionali di settore per la ricerca e lo sviluppo industriale; individuare e mettere in rete le competenze distintive di ciascuno dei parchi; attivare, da parte della regione, solo finanziamenti coerenti con le linee strategiche condivise con il Coordinamento dei Pst; introdurre un sistema di monitoraggio e di valutazione dei risultati conseguiti in termini di reale impatto sul territorio.  
   
   
UNO STUDIO CARTOGRAFA PER LA PRIMA VOLTA LE POLITICHE DI RISTORAZIONE SCOLASTICA NELL´UE  
 
Bruxelles, 17 luglio 2014 - Nel quadro delle azioni intraprese dalla Commissione europea per contribuire a ridurre l’obesità infantile, il servizio scientifico interno della Commissione, il Centro comune di ricerca (Ccr), ha pubblicato la prima relazione completa sulle politiche di ristorazione scolastica in Europa, da cui emerge l’importanza attribuita dai paesi europei al contributo della ristorazione scolastica per la salute, lo sviluppo e i risultati scolastici dei bambini. In tutti i paesi esaminati (i 28 Stati membri dell’Ue + Norvegia e Svizzera) sono stati emanati orientamenti in materia di ristorazione scolastica, che variano tuttavia notevolmente. Le misure nazionali per promuovere un’alimentazione sana nelle scuole prevedono orientamenti volontari, ad esempio per i menù e le quantità, ma anche divieti assoluti, tra l´altro in materia di commercializzazione, di distributori automatici e di bevande zuccherate. Tonio Borg, Commissario responsabile per la Salute, ha dichiarato: "Quasi un bambino su tre in Europa è in sovrappeso o obeso, e quindi rischia di sviluppare una serie di malattie che possono essere evitate, tra cui il diabete di tipo 2. Le scuole sono importanti partner, il cui contributo si affianca all´impegno da noi profuso per incoraggiare i bambini a sviluppare abitudini alimentari sane, affinché possano crescere in buone condizioni di salute, avere buoni risultati scolastici e sviluppare appieno le loro capacità. La prima valutazione delle politiche in materia di ristorazione scolastica costituisce pertanto un importante contributo alla lotta da noi intrapresa contro l’obesità." Máire Geoghegan-quinn, Commissaria responsabile per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, ha aggiunto: "Questa relazione è un buon punto di partenza per i decisori politici, gli educatori e i ricercatori in Europa per analizzare le possibili correlazioni tra politiche in materia di ristorazione scolastica e salute pubblica e per valutare l´efficacia della promozione di abitudini alimentari sane." Contesto - La relazione prende in esame i più recenti documenti politici nazionali per analizzarne le norme e gli orientamenti sui prodotti alimentari disponibili nelle scuole primarie e secondarie. Descrive tali politiche in base a criteri comuni, quali i cibi consentiti o vietati, i livelli nutrizionali, le strutture di ristorazione, i servizi di catering e le restrizioni alla commercializzazione. La relazione offre anche una panoramica della normativa, il che costituisce un importante passo verso la valutazione dell’impatto di tali politiche sull’obesità infantile. Ecco alcuni dati salienti tratti dalla relazione: più del 90% delle politiche esaminate contengono norme sugli alimenti intese ad assicurare menù equilibrati. Seguono poi gli orientamenti sulla grandezza delle porzioni (76%) e sugli standard nutrizionali dei pasti (65%); molto comuni sono le restrizioni o le raccomandazioni relative alla disponibilità di bevande (65-82%), che nella maggioranza dei casi sono a favore della messa a disposizione (gratuita) di acqua potabile e vietano specificamente bevande analcoliche (zuccherate); il miglioramento dell’alimentazione dei bambini, l’insegnamento di una dieta e di abitudini di vita sani nonché la riduzione o la prevenzione dell’obesità infantile sono i principali obiettivi generali condivisi dalla maggior parte dei paesi; i dolci e gli snack salati sono vietati dalla maggior parte delle politiche, che oscillano dal permesso occasionale al divieto assoluto; il 59% delle politiche raccomanda o impone di misurare i risultati della politica in materia di ristorazione scolastica. I risultati di cui è richiesta più comunemente la misurazione riguardano l´offerta di prodotti alimentari nelle scuole e la percentuale di bambini che mangia a scuola; le calorie e i grassi sono i parametri più comuni inclusi negli standard energetici e nutrizionali del pranzo (utilizzati rispettivamente nel 65% e nel 56% delle politiche); i prodotti offerti dai distributori automatici sono soggetti a restrizioni in circa la metà dei paesi presi in esame. Le misure vanno dalla raccomandazione dell´offerta di prodotti più sani, al divieto dei cibi non salutari, al divieto assoluto di installare distributori automatici negli edifici scolastici; pratica comune è anche la limitazione alla commercializzazione di prodotti alimentari non salutari. La cartografia delle politiche di ristorazione scolastica è stata realizzata con l’ausilio del gruppo Ue di alto livello sull’alimentazione e l’attività fisica a sostegno della strategia Ue 2007 in materia di alimentazione, sovrappeso e obesità, nonché del piano d’azione dell’Ue sull’obesità infantile 2014-2020.  
   
   
FORMAZIONE, LIGURIA:“AL VIA SECONDA EDIZIONE DEI CORSI PER GEOMETRI DEL MARE  
 
Genova, 17 Luglio 2014 - Riaperte le iscrizioni per la seconda edizione del corso in geometra del mare. Dopo il primo ciclo che ha preso il via lo scorso anno, con la presenza di 45 iscritti diplomati geometri tra cui sono stati selezionati 20 partecipanti, è pronto, anche per l´anno accademico 2014-2015, il bando per una seconda tornata di tecnici superiori esperti in costruzioni in ambito portuale, costiero, fluviale e lacustre. Sarà l´Istituto Tecnico Superiore presso l´Accademia Italiana della Marina Mercantile a realizzarli nella sede di Genova Albaro. Le domande potranno essere presentate fino al 31 agosto e la prima delle due prove di ammissione è previste il 9 settembre. Il corso, della durata di due anni, per un totale di 1.800 ore suddivise in 4 semestri con lezioni in aula e stage, prevede la partecipazione di studenti diplomati geometri di età inferiore ai 35 anni. L´iscrizione può avvenire attraverso il sito www.Ilgeometradelmare.it. I corsi in geometra del mare sono stati promossi dalla Regione Liguria, con il supporto dell´Ordine provinciale dei geometri e dell´Accademia della Marina Mercantile, come percorsi post-diploma, alternativi all´Università per formare tecnici specializzati nelle aree tecnologiche strategiche per il territorio. "L´avvio della seconda edizione – spiega l´assessore regionale alla formazione e al bilancio, Pippo Rossetti – testimonia la buona riuscita del primo corso, nato sulla base dei bisogni delle imprese e, tenendo conto, dell´evoluzione del lavoro per formare esperti in costruzioni in ambito portuale, in ripascimenti e opere di salvaguardia della costa. Una felice intuizione che va nella direzione di coniugare le nuove esigenze del mercato del lavoro con competenze altamente specializzate".  
   
   
UE: CONCLUSIONI DELLA CONFERENZA DEI DONATORI PER LA SERBIA E LA BOSNIA-ERZEGOVINA "RICOSTRUIRE INSIEME"  
 
Bruxelles, 17 luglio 2014 - Nel mese di maggio 2014, maltempo e inondazioni dannose colpito intere regioni della Bosnia-erzegovina e la Serbia, con conseguente diverse decine di vittime in entrambi i paesi, causando la distruzione di infrastrutture pubbliche e private, così come colpire centinaia di migliaia di famiglie, molte delle il quale, per lo più gruppi vulnerabili, rimangono ancora senza un adeguato riparo. Danni e perdite economiche ammontano a circa 2 miliardi di € in Bosnia-erzegovina e € 1,5 miliardi Serbia. Dopo la catastrofe, Serbia e Bosnia Erzegovina hanno chiesto aiuto alla comunità internazionale. La comunità internazionale, i suoi numerosi paesi e organizzazioni internazionali così come gli individui, hanno dimostrato la loro solidarietà, ha contribuito e ha preso parte agli sforzi comuni, fornendo sia i paesi con assistenza immediata, tra cui squadre di soccorso, competenze e prodotti di prima necessità, anche attraverso la civile dell´Ue Meccanismo di protezione. Serbia e Bosnia-erzegovina sono ormai entrati nella fase di ricostruzione, che mira a recuperare in fretta dal disastro, prevenire ulteriori minacce e arginare gli effetti negativi delle inondazioni sulle loro economie già fragili. I due paesi hanno sottolineato che gli sforzi di ricostruzione andrà di pari passo con i processi di riforma sostenibili in corso. Con la fine di rispondere a entrambi i paesi e chiamare a sostenere entrambi i paesi nei loro sforzi, la Commissione europea, la Francia e la Slovenia hanno preso l´iniziativa di convocare una Conferenza internazionale dei donatori sotto il motto "Ricostruire Insieme". Le delegazioni di oltre 60 paesi e 23 internazionali, organizzazioni , nonché rappresentanti della società civile e del settore privato riuniti a Bruxelles il 16 luglio 2014. La conferenza ha illustrato ancora una volta la grande solidarietà per la Bosnia Erzegovina e la Serbia e riuscì a mobilitare complessivamente impegni di € 809.200.000 per la Bosnia-erzegovina e € 995.200.000 per la Serbia per far fronte, rispettivamente, il fabbisogno finanziario per il 2014 di 650M € e 830 M €. 41.400.000 € sono stati impegnati per le attività transfrontaliere. L´assistenza finanziaria fornirà i due paesi con l´aiuto molto prezioso per rispondere ai bisogni immediati delle persone colpite prima arriva l´inverno, a partire dalla ricostruzione di case ed edifici pubblici, la riabilitazione dei mezzi di sussistenza, nonché il rapido ripristino di acqua e di energia. Essa contribuirà inoltre a consolidare la gestione delle inondazioni e la protezione, prevenzione delle catastrofi e ricostruire le infrastrutture dei trasporti e dell´energia. L´assistenza sarà attuata in modo coordinato, con il sostegno dell´Ue, utilizzando le strutture esistenti già in atto in entrambi i paesi e in stretta cooperazione con la comunità internazionale dei donatori. Alla conferenza dei donatori, entrambi i paesi e donatori hanno concordato quanto segue: Implementazione di prevenzione delle inondazioni e la gestione del rischio di alluvione - Serbia e Bosnia-erzegovina sono consapevoli della necessità di migliorare le loro capacità di riduzione del rischio di catastrofi, i meccanismi e le infrastrutture, quindi, si svilupperà valutazioni integrate mappatura dei rischi e delle vulnerabilità. Essi potranno anche sviluppare piani di gestione del rischio di alluvione suono e introdurre il corretto uso del territorio e la pianificazione urbana, la promozione di pratiche sostenibili di uso del suolo che migliorano la ritenzione idrica. In parallelo, lavorare sulla difesa dalle alluvioni e clima infrastrutture resiliente deve essere migliorata. La riabilitazione del settore agricolo rimane fondamentale, ma richiede anche seri miglioramenti nel campo del tempo e previsioni idrologiche. I due paesi saranno ulteriormente introdurre sistemi di allarme rapido a tutti i livelli, l´aggiornamento misure di pianificazione di emergenza e di emergenza. I paesi devono intensificare i loro sforzi per allineare pienamente con la pietra angolare direttiva sulle alluvioni dell´Ue. Cooperare regionale per la gestione dei bacini idrografici Bosnia-erzegovina e Serbia appartengono allo stesso bacino idrografico, che richiede una efficiente cooperazione regionale. Pertanto, infrastrutture delle vie navigabili bisogno di miglioramenti sostanziali e collegamenti evidenti con la prevenzione delle inondazioni resistente ai cambiamenti climatici e la gestione complessiva del bacino idrografico. Attività di restauro River e draga devono essere effettuati per sostenere anche la capacità naturale di fiumi e pianure alluvionali per trattenere l´acqua. I due paesi inizieranno lavori per lo sviluppo di migliori standard di manutenzione nelle infrastrutture fiume, in linea con i lavori in corso all´interno delle commissioni fluviali Danubio e Sava. Argini, dighe e sbarramenti saranno ricostruiti e aggiornati con le norme concordate a livello internazionale per la ricostruzione. La Commissione europea chiederà un incontro regionale di alto livello in autunno per sostenere lo sviluppo di una strategia di risposta diluvio integrato a livello regionale. Lo sviluppo di meccanismi di protezione civile - I danni recenti hanno dimostrato la necessità di un quadro di gestione del rischio più ampio per affrontare eventuali calamità naturali. Tale quadro richiede dai due paesi per completare le mappe della pericolosità da alluvione conforme alle norme Ue, rischio di alluvione e di gestione delle alluvioni e potrai partecipazione al meccanismo di protezione civile dell´Ue. Bosnia-erzegovina e la Serbia hanno confermato la loro ferma intenzione di aderire al meccanismo di protezione civile dell´Unione europea in seguito all´invito da parte della Commissione Europea. Promuovere politiche energetiche e ambientali - La frequenza crescente di pericoli naturali come queste inondazioni ha aumentato la consapevolezza dei rischi ambientali e la necessità di lotta contro il cambiamento climatico e le sue cause. La diversificazione delle fonti energetiche e la produzione sarà ulteriormente migliorata dai due paesi per ridurre la dipendenza energetica. Questo sarà anche ridurre la dipendenza delle alluvioni capacità di generazione vulnerabile. I paesi si sforzano di garantire la protezione dei siti di produzione di energia critici. Essi favoriscono la produzione di energia pulita e sostenibile anche come un potenziale mezzo per diminuire i rischi e generare competitività. Edifici saranno riabilitati volta a elevati standard ambientali, al fine di migliorare la loro efficienza energetica e ridurre la loro impronta di carbonio. Finanziamento del settore privato - Sostegno da parte delle istituzioni finanziarie internazionali e altri donatori è necessario per aiutare il settore privato, compensare le perdite di entrate dei governi, e la creazione di posti di lavoro e favorire la prosperità. A tal fine, dovranno prestiti che possono essere ristrutturati e / o dirottate per il recupero e la ricostruzione, in particolare alle piccole e medie imprese. Pagamenti debiti potrebbero essere riprogrammate da banche garantendo standard prudenziali. Procedure finanziarie e amministrative saranno rivisti dalle autorità nazionali al fine di ridurre time-lapse per l´approvazione degli investimenti e la realizzazione di programmi e progetti. Canali di distribuzione, comprendente micro-finanza, dovrebbero rendere l´assistenza finanziaria attraente. Una cultura di assicurazione danni deve essere sviluppate in entrambi i paesi. Tenendo conto della dimensione sociale del recupero e ricostruzione - Durante la fase di recupero e ricostruzione, particolare attenzione dovrebbe essere concesso ai gruppi più vulnerabili della popolazione, come i bambini, le donne, gli anziani, le popolazioni rom e le persone con disabilità, al fine di evitare un ulteriore aggravamento della loro situazione. Supporto prioritario dovrebbe essere fornita a questi gruppi, in particolare per le soluzioni abitative, nonché garantendo loro l´accesso alla salute e all´istruzione. In sintesi, la ricostruzione dovrebbe essere perseguito in modo partecipativo. Garantire la trasparenza, l´efficienza e la responsabilità - E ´di fondamentale importanza che le autorità della Bosnia-erzegovina e Serbia fanno efficiente, trasparente, anche attraverso siti web, e l´utilizzo rapido del contributo finanziario ricevuto. Coordinamento dei donatori dovrebbe essere migliorata con il sostegno dell´Ue. L´attuazione rapida degli impegni è previsto in quanto contribuirebbe in modo sostanziale alla ricostruzione necessaria. Una riunione ad alto livello sarà convocata all´inizio del 2015 per verificare l´attuazione di tali conclusioni. Mentre di fronte devastazione in corso nella regione, la Bosnia-erzegovina e la Serbia sono disposti ad agire ulteriormente insieme, con il sostegno dei loro vicini e la comunità internazionale, al fine di superare i terribili effetti di un disastro naturale senza precedenti.  
   
   
AMBIENTE: FVG, ACCORDO PER BONIFICA PECI BENZOICHE IN LAGUNA DI GRADO  
 
Trieste, 17 luglio 2014 - L´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito ha sottoscritto ieri a Roma, nella sede del Mattm, l´accordo di programma tra la Regione e lo stesso ministero dell´Ambiente per la realizzazione degli interventi di rimozione e smaltimento dei rifiuti pericolosi (peci benzoiche) presenti nella discarica "Area Ovest" dello Stabilimento Caffaro nella Laguna di Grado e Marano. Per l´attuazione dell´intervento ci sono oltre sette milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, precisa l´assessore Vito, osservando che ulteriori fondi a garanzia del completamento dei lavori potranno venir recuperati anche a valere sui responsabili dell´inquinamento e saranno oggetto di un eventuale accordo integrativo. Nel complesso, i fondi serviranno a realizzare una serie di interventi pianificati e successivi da eseguirsi in un arco di tempo di circa 3 anni ai quali seguirà un´attività di monitoraggio finalizzata a confermarne l´efficacia. Sottolineando l´importanza dell´accordo ai fini della bonifica di una zona che è parte integrante di un sito di interesse nazionale, Sara Vito ha confermato che la calendarizzazione degli eventi è già stata indicata dalla Regione in base a priorità ben definite. In pratica, si partirà con la rimozione della cotica superficiale di suolo ed il suo deposito in un´area di stoccaggio provvisorio; dopo la caratterizzazione necessaria ad una corretta gestione delle opere e dei materiali, il secondo step riguarderà la rimozione delle peci per lotti e strati progressivi, il loro caricamento su mezzi idonei ed il loro eventuale stoccaggio provvisorio ai fini di un´ulteriore caratterizzazione. Di seguito verrà valutata la conformità della bonifica agli obiettivi di totale riduzione degli agenti inquinanti, coinvolgendo Arpa Fvg in questo processo. Lo spazio aperto evidenziato dallo scavo dei materiali inquinanti sarà quindi coperto con geotessuto e riempito di materiali inerti, in modo da arrivare alla sistemazione completa dell´area, che comunque sarà sottoposta ad un piano di monitoraggio che tra l´inizio deli lavori e la loro conclusione si prolungherà per un arco di circa 5 anni. "I lavori partiranno al più presto" conferma l´assessore, ribadendo la volontà dell´esecutivo di arrivare alla definitiva soluzione del problema, un obiettivo raggiungibile in modo accettabile solo attraverso la radicale asportazione degli agenti inquinanti.  
   
   
TRASIMENO: PER REGIONE UMBRIA FATTI SMENTISCONO TV TEDESCA  
 
Perugia, 17 luglio 2014 – "Lago Trasimeno non balneabile, ma scherziamo? Non è così": a smentire il reportage mandato in onda su Ard Dar Erste, il primo canale della tv pubblica tedesca che definiva inquinate le acque del Trasimeno, è l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, precisando che "non solo il lago Trasimeno è balneabile, ma addirittura classificato ‘eccellente´ secondo i parametri di classificazione di balneabilità che si basano su una serie di indicatori chimici, fisici e biologici monitorati da tempo, con frequenza costante e periodica, da parte dell´Arpa su tutti i lidi in oltre 15 punti di rilevazione e soprattutto è confermato dalle 5 vele assegnate quest´anno dalla Guida Blu di Legambiente e Touring Club a Tuoro sul Trasimeno". Relativamente al sistema fognario e depurativo, realizzato nel tempo con soli fondi nazionali e regionali, l´assessore Rometti precisa che "è perfettamente efficiente ed adeguato agli agglomerati e quindi al carico dei residenti e dei fluttuanti. I depuratori infatti, rispondono ai livelli depurativi previsti dalle normative italiane e comunitarie e non vi è alcuna procedura di infrazione in merito. La Regione considera il lago Trasimeno uno degli assets ambientali più importanti del territorio – ha detto Rometti – per questo sta investendo nuove e cospicue risorse per elevare ulteriormente lo stato di qualità del sistema di depurazione e si sta realizzando un anello circumlacuale che convoglia tutti gli scarichi in un nuovo impianto centralizzato che abbatte totalmente i nutrienti". "Mai il lago Trasimeno è stato, da cinquanta anni a questa parte, così bene dal punto di vista ambientale – ha precisato inoltre Rometti - ancora oggi il livello del lago è abbondantemente sopra lo zero idrometrico, anche grazie alle politiche regionali su un uso consapevole della risorsa idrica che hanno permesso di eliminare tutti i prelievi civili dal Lago grazie alla realizzazione dell´acquedotto (10 ml investiti), mentre i prelievi irrigui sono stati quasi azzerati attraverso il collegamento alla diga di Montedoglio, con un investimento di oltre di cento milioni di euro". Il servizio mandato in onda dalla tv tedesca punta il dito in particolar sulla pista ciclabile del Trasimeno "presa ad esempio di spreco di denaro pubblico": la pista – precisano dagli uffici regionali – è stata realizzata dalla Comunità Montana Monti del Trasimeno e si componeva di tre stralci funzionali finanziati con fondi comunitari e con il cofinanziamento dei Comuni interessati, quindi di Castiglione del Lago, Tuoro sul Trasimeno, Passignano e Magione. La pista ciclabile, realizzata per i primi due stralci, solo in parte presenta una criticità in due piccoli tratti per i quali è stato escluso, per non alterare l´assetto del terreno e mantenere l´integrità dell´ambiente, qualsiasi ipotesi di ricarico. Mentre i tratti della pista che vanno da Sant´arcangelo a Panicarola e da Panicarola a Castiglione del Lago, ancora da realizzare, sono stati finanziati con fondi "Fesr Por b1 e Par Fsc 2007 2013", per un importo complessivo di 3,260 Mln di euro. Essi rappresentano il completamento della pista attuale per un´ottimale fruizione di tutto l´anello circumlacuale. Non hanno nulla a che vedere con le problematiche evidenziate e sono in fase di avanzata progettazione da parte dei soggetti interessati: Regione, Afor, Comuni rivieraschi, Soprintendenza ai Bb Aa e Università di Perugia. Vista l´importanza che la pista ciclabile riveste sia dal punto di vista strategico e socioeconomico, la Regione si è già attivata, per apportare le migliorie necessarie al suo ottimale utilizzo programmando interventi di manutenzione straordinaria adatti a riqualificare il tratto di pista interessato di recenti dal superamento dello zero idrometrico delle acque del Lago. "Alla luce dello sforzo per qualificare e promuovere l´area del Trasimeno da parte di tutti i soggetti pubblici e privati interessato, – ha affermato l´assessore regionale alla cultura e Turismo, Fabrizio Bracco – il servizio trasmesso dalla tv tedesca appare sorprendente e strumentale. Mi chiedo come mai alcuni media tedeschi attacchino periodicamente, e all´inizio di stagione turistica, l´Italia e le sue mete più note. Ora tocca all´Umbria che è tra le destinazioni preferite proprio dai tedeschi, che scelgono di trascorrere le loro vacanze nella nostra regione, perché ne apprezzano la qualità dell´ambiente, del patrimonio culturale e delle tradizioni enogastronomiche. Per accrescere la reputazione dell´Umbria nel Nord Europa e in particolare in Germania, - ha proseguito Bracco – la Regione sta per individuare una Agenzia internazionale che possa promuovere delle campagne di comunicazione e promozione dell´Umbria e delle sue eccellenze". I "Comunque ora dobbiamo accelerare questo lavoro e a tal fine abbiamo preso già contatto con l´Enit di Francoforte per realizzare un insieme di interventi sui principali media tedeschi per contrastare questa campagna e per offrire ai giornalisti tedeschi, che vogliano accettare il nostro invito, di venire in Umbria, e in particolare nell´area del Trasimeno, e verificare personalmente la falsità della rappresentazione che è stata data di questo territorio. Infine vorrei ricordare alla tv tedesca che l´Umbria è tra le poche Regioni italiane ed anche europee, ad avere le migliori performance di spesa delle risorse comunitarie. Altro che spreco di denaro pubblico! Trovo quindi – conclude Bracco - davvero scorretto ed inaccettabile quanto riferito che denigra la nostra regione e offusca la bellezza del Lago Trasimeno e delle sue colline".  
   
   
MILANO: ZANZARE, INTERVENTI SU 60 MILIONI MQ DI VERDE SARANNO OTTO I CICLI DI INTERVENTI FINO ALL´AUTUNNO CHE COPRIRANNO IN TOTALE 120 KMQ. PARTITI ANCHE I CAMPIONAMENTI SETTIMANALI SULLE 300 PIANE COLTIVATE A RISO  
 
Milano, 17 luglio 2014 – Si conclude mercoledì notte il quarto ciclo di interventi notturni adulticidi nei parchi, giardini e aiuole di Milano, grazie al quale i metri quadrati di verde pubblico trattati raggiungeranno quota 60 milioni. Ogni ciclo infatti (in totale saranno otto fino all’autunno) copre una superficie di 15 kmq e ha una durata di nove giorni: il prossimo partirà nella notte tra il 22 e il 23 luglio. Proseguono inoltre gli interventi larvicidi, iniziati il 3 marzo e che si protrarranno fino a fine ottobre (suddivisi in sette cicli), negli oltre 135mila tombini delle caditoie stradali e negli immobili comunali (542 scuole, 245 edifici comunali e 10 cimiteri). È in corso in questo caso il quinto ciclo che si concluderà alla fine del mese di luglio. Sono partiti anche i campionamenti settimanali sulle 300 piane coltivate a riso (circa 750 ettari di superficie) che vengono disinfestate con prodotti biologici distribuiti con elicotteri ultra leggeri: mediamente si è rilevata una concentrazione al di sotto di una larva per litro. Un ottimo risultato, ottenuto grazie ai tre passaggi già effettuati dagli ultra leggeri a partire da metà giugno, a cui alla fine di questa settimana si aggiungerà un quarto intervento su tutte le vasche risicole all’interno del confine comunale. In Milano le risaie si trovano principalmente lungo la fascia sud della città, tra le zone 5 e 6, oltre quelle del nord-ovest cittadino nelle aree agricole esistenti tra Bosco in Città, Trenno e Figino. Il contrasto alla specie di zanzare tipiche delle risaie (Ochlerotatus Caspius) viene effettuato con la collaborazione dei risicoltori milanesi, che supportano il Comune nella lotta alle zanzare grazie a metodi agronomici come la semina interrata su terreno asciutto, la sommersione temporanea delle piane, la distribuzione di larvicidi durante il diserbo in acqua in pre-semina, durante la semina in acqua del riso e sulle rive delle rogge scoperte della rete di distribuzione idrica agricola. E anche la lotta specifica e mirata contro la zanzara tigre ha preso il via con un costante monitoraggio, circa 20 interventi già effettuati e altri 20 già programmati fino a fine luglio. Tutti i trattamenti disinfestanti adulticidi e larvicidi successivi saranno pianificati man mano in base alle segnalazioni dei cittadini (fino ad oggi ne sono arrivate 3) e ai monitoraggi sul territorio, che vengono eseguiti sulle forme adulte di zanzara con apposite trappole. In più, con oltre 450 ovitrappole distribuite sul territorio viene effettuata anche la ricerca mirata delle uova di zanzara Tigre (Aedes Albopictus). Infine, per permettere a tutti di intervenire nei giardini e nei cortili degli edifici privati, dove il Comune di Milano non può operare, è disponibile nelle 85 Farmacie Comunali l’insetticida biologico Bacillus Thurigiensis variante Israelensis (scatole da 10 compresse). Qualora la Farmacia di riferimento non ne fosse momentaneamente provvista è possibile per i cittadini prenotare il prodotto presente in magazzino. È fondamentale infatti, per una buona riuscita della campagna di prevenzione, anche il contributo dei privati. Per questo ogni anno il Comune rinnova questa collaborazione con le Farmacie Comunali che permette ai singoli cittadini e ai condomini di intervenire nelle proprie pertinenze con una spesa molto bassa, rispettando l’ambiente ed evitando di disperdere inutili prodotti disinfestanti nell’aria.  
   
   
RIFIUTI, ROMA: CON SINDACATI CLIMA DI COLLABORAZIONE SU AMA E LINEE GUIDA PIANO INDUSTRIALE  
 
Roma, 17 luglio 2014 - «Questa mattina abbiamo condiviso con le organizzazioni sindacali le linee guida per il Piano industriale Ama per il triennio 2014-2017. Una riunione importante, prevista da tempo, per poter tornare a pianificare il futuro, al di là delle diverse emergenze, e che ha visto la presenza delle organizzazioni Confederali. Le linee guida del Piano industriale, che venerdì condivideremo anche con i Presidenti dei Municipi, raccolgono le indicazioni che in questi mesi abbiamo dato all’azienda: dal potenziamento dell’impiantistica legata alla filiera del riciclo e riuso, alla progressiva dismissione degli impianti Tmb, grazie all’aumento della raccolta differenziata, all’esclusione di nuovi impianti di termovalorizzazione, fino alla riorganizzazione del servizio a livello municipale. Ringrazio i sindacati per lo spirito di responsabilità registrato anche questa notte in occasione dell’accordo per continuare a ridurre le percentuali legate all’assenteismo, con l’obiettivo di arrivare sotto il 10% e salvaguardando ovviamente i diritti dei lavoratori. Questo clima collaborativo è un elemento fondamentale perché Roma possa portare a termine i programmi di cambiamento nell’ambito della gestione del ciclo dei rifiuti, partendo dall’impegno per la pulizia e il decoro dei territori». Lo ha comunicato ieri in una nota l’Assessore all’Ambiente, Agroalimentare e Rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino.