Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Ottobre 2014
EBOLA IN USA: ZAIA, “IN VENETO ATTENZIONE SANITARIA FIN DA APRILE. OPERATIVO DA 1 SETTEMBRE PROTOCOLLO SPECIFICO”  
 
Venezia, 2 ottobre 2014 - “L’allarme che arriva dagli Stati Uniti trova il sistema sanitario e di prevenzione del Veneto assolutamente preparato. Questa tragedia che sta colpendo l’Africa e preoccupando il mondo intero la stiamo affrontando in chiave territoriale dal 17 aprile e dal primo settembre abbiamo definito e attivato uno specifico protocollo di prevenzione e profilassi, dopo aver messo a disposizione i nostri mezzi alle sanità aeroportuali e portuali per collaborare al controllo alle principali porte d’ingresso nella regione”. Lo sottolinea il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, in relazione all’innalzarsi dell’allarme “Ebola” dopo il primo caso diagnosticato a Dallas, negli Stati Uniti, riguardante un cittadino africano proveniente da una Nazione non ancora ufficializzata, giunto in America per trovare dei parenti. “Nessun allarmismo, ma anche nessuna sottovalutazione, seppur rispetto ad una probabilità infinitesimale”: è questo l’approccio che, ribadisce Zaia, “è fondamentale per garantire la salute pubblica, dei Veneti e di tutti coloro che in Veneto risiedono, e che i nostri sanitari stanno tenendo in tutto il territorio”. “La gente – aggiunge il Governatore – può stare tranquilla – perché tutto ciò che serve per la prevenzione e la profilassi, non solo di Ebola, ma di tutte le malattie trasmissibili che stanno ricomparendo, viene fatto, in silenzio e con la massima efficienza, ogni giorno, ora dopo ora”. “In particolare – conclude Zaia – ricordo che il protocollo operativo dal primo settembre, è il frutto di un accurato lavoro di un gruppo di esperti e affronta compiutamente ogni aspetto della questione”.  
   
   
TUMORE DELLA PROSTATA: ABIRATERONE ACETATO PIÙ PREDNISONE, ALL’ANALISI DI FOLLOW-UP A 49 MESI, DIMOSTRA IN PAZIENTI CON CARCINOMA PROSTATICO METASTATICO RESISTENTE ALLA CASTRAZIONE NON ANCORA SOTTOPOSTI ALLA CHEMIOTERAPIA, UN MIGLIORAMENTO DELLA SOPRAVVIVENZA STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVO  
 
Beerse, Belgio, 2 ottobre, 2014 – Janssen ha annunciato il 28 settembre che all’analisi finale dello studio di Fase Iii Cou-aa-302 abiraterone acetato più prednisone ha dimostrato un prolungamento significativo della sopravvivenza complessiva (Os), con una riduzione del 19% del rischio di mortalità, in pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCrpc), naïve alla chemioterapia (valore mediano di sopravvivenza complessiva di 34,7 mesi contro 30,3 mesi; Hr= 0,81 [Ic al 95%, 0,70-0,93]; p = 0,0033), dopo un periodo di follow-up mediano di oltre quattro anni (49,2 mesi). I risultati dell’analisi finale, presentati in occasione della Conferenza della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo) in corso a Madrid, sono i primi a dimostrare un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza complessiva. Questo è un dato particolarmente rilevante in quanto i pazienti, in entrambi i bracci terapeutici, hanno ricevuto terapie successive, compreso il 44% dei pazienti che erano nel braccio di controllo e che successivamente hanno ricevuto abiraterone acetato più prednisone. L’approvazione di abiraterone acetato più prednisone da parte della Commissione Europea, dell’Fda statunitense e delle autorità regolatorie dei vari paesi del mondo, come terapia del carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCrpc) prima della chemioterapia, si è basata sui risultati dell’analisi intermedia programmata per lo studio Cou-aa-302, che hanno dimostrato il raggiungimento dell’endopoint co-primario di sopravvivenza libera da progressione radiografica (rPfs). “Da quando sono arrivati i primi resoconti dei risultati dell’analisi intermedia, abiraterone acetato è diventato una componente importante delle opzioni terapeutiche a disposizione della comunità medico scientifica, per trattare il carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione, grazie alla sua capacità di ritardare in maniera significativa la progressione della malattia, oltre che prevenire o ritardare molte delle sue complicanze quali il dolore” ha commentato Charles Ryan, M.d., Professore di Medicina Clinica, Urologia presso l’Università della California, San Francisco, Usa, e principale sperimentatore dello studio Cou-aa-302. “Questa analisi finale conferma che, oltre a ritardare la progressione della malattia, abiraterone acetato prolunga in modo significativo la sopravvivenza. Abiraterone acetato ha, inoltre, dimostrato un profilo di sicurezza invariato, in somministrazione con prednisone, nel lungo termine”. I risultati dell’analisi finale dimostrano anche un allungamento significativo del tempo che intercorre prima di dover ricorrere all’uso di oppiacei (33,4 mesi contro 23,4 mesi; Hr= 0,72 [Ic al 95%, 0,61-0,85]; p=0,0002). Dopo due ulteriori anni di follow-up dall’ultima valutazione clinica (valore mediano 49,2 mesi), il profilo di sicurezza di abiraterone acetato è rimasto identico senza che sia stata osservata alcuna variazione di tossicità correlata ai corticosteroidi. Cou-aa-302 è uno studio internazionale di Fase Iii, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, condotto su 1.088 pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione, naïve alla chemioterapia, randomizzati per ricevere abiraterone acetato 1.000 mg per via orale, in monosomministrazione giornaliera, più prednisone 5mg due volte/die, o placebo più prednisone 5 mg due volte/die. Gli endpoint co-primari dello studio sono stati: sopravvivenza libera da progressione radiografica della malattia e sopravvivenza complessiva. I principali endpoint secondari hanno riguardato: tempo intercorso sino all’avvio della terapia con oppiacei, tempo intercorso sino all’avvio di chemioterapia, tempo intercorso prima del deterioramento della funzionalità (punteggio Ecog) e tempo intercorso sino all’aumento del Psa (antigene prostatico specifico). “Negli ultimi anni il paradigma terapeutico per il tumore della prostata si è notevolmente evoluto, soprattutto grazie alle maggiori conoscenze relative alla malattia, che hanno consentito di sviluppare opzioni terapeutiche oltre la chemioterapia” - ha commentato Jane Griffiths, Presidente Janssen Europa, Medio Oriente e Africa (Regione Emea). “Janssen è orgogliosa di essere un’azienda farmaceutica all’avanguardia in quest’area terapeutica, e l’annuncio odierno rafforza il proprio impegno, con la ricerca, di migliorare la vita dei pazienti con tumore della prostata”. Il carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCrpc) - Il carcinoma prostatico viene detto carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione quando metastatizza, ovvero si diffonde ad altre parti dell’organismo e progredisce, nonostante valori sierici di testosterone al di sotto dei livelli di castrazione.[i] La prostata è una ghiandola dell’apparato genitale maschile che si trova sotto la vescica, circonda parzialmente l’uretra, e interviene nella produzione del liquido seminale. Il tumore della prostata, in taluni casi, avanza lentamente ma, a seconda di diversi fattori, tra cui caratteristiche specifiche del paziente e del tumore, può anche avanzare molto velocemente e diffondersi ampiamente.[ii] Nel 2012, i nuovi casi di carcinoma prostatico diagnosticati in Europa sono stati stimati pari a 417.000, con una mortalità di quasi 92.000 persone.[iii]  
   
   
DAL CUORE AL MEDICO: L’ELETTROCARDIOGRAMMA SI TRASMETTE VIA ETERE  
 
 Trento, 2 ottobre 2014 - Offrire ai medici la possibilità di monitorare in qualsiasi momento il battito cardiaco e i principali parametri fisiologici dei loro pazienti, grazie ad un sistema in grado di integrare le funzioni di tutti i dispositivi medicali ad oggi impiegati, trasferendo in tempo reale le informazioni raccolte per consentire una diagnosi più precisa e veloce. Questo l’obiettivo di Medicaltech, società nata da un gruppo di imprenditori emiliani che hanno scelto il Trentino per sviluppare questa particolare applicazione di telemedicina cardiologica. Da poco insediata nel Polo Tecnologico di Rovereto, la startup potrà infatti contare sulla collaborazione di Fbk ed Università di Trento e sui servizi offerti da Trentino Sviluppo nel proprio incubatore d’impresa. Guidata da Cesare Malossi, ingegnere con un’importante esperienza nel settore medicale, Medicaltech si avvale del lavoro di due giovani ingegneri elettronici provenienti dal Politecnico di Milano: Enzo Ricciardi ed Emmanuela Campolo. Nel Business Innovation Centre (Bic) di via Zeni a Rovereto, da poco divenuta la sua sede, l’azienda ha avviato un progetto di ricerca che permetterà di realizzare un dispositivo capace di monitorare il comportamento del cuore, di elaborare i dati e di trasmetterli ad una centrale software, per renderli direttamente fruibili a medici e specialisti. Per questo Medicaltech ha da subito stretto intensi rapporti di collaborazione con i centri di ricerca del territorio, dall’Università degli studi di Trento alla Fondazione Bruno Kessler. “Ad oggi – spiega Cesare Malossi, amministratore delegato e direttore tecnico dell’azienda – esistono tre tipi di strumenti: l’elettrocardiografo, che acquisisce l’elettrocardiogramma per un tratto di pochi secondi e lo memorizza per trasferirlo su carta; l’holter, ovvero un piccolo registratore di elettrocardiogramma in grado di registrare segnali per un periodo di più giorni; infine l’event recorder, strumento che acquisisce il segnale del cuore, lo analizza in tempo reale e ne seleziona eventuali anomalie”. A differenza delle apparecchiature già in uso, il team di Medicaltech sta sviluppando un dispositivo medico portatile polivalente: si tratta di un sistema diagnostico multifunzione integrato in grado di operare in mobilità, grazie ad un dispositivo mobile e ad una centrale di telemedicina. Il sistema di telemedicina che la società sarà in grado di offrire consentirà alle strutture sanitarie e ai singoli operatori di svolgere più funzioni attraverso un solo dispositivo, in grado di trasmettere via web i dati clinici ad una centrale di telemedicina. In sostanza attraverso la centrale, realizzata ed installata a Rovereto, i medici possono seguire lo stato di salute del paziente. La centrale interagisce inoltre con l’ambiente esterno e con i sistemi informativi pre-esistenti in ambito ospedaliero. I risultati del progetto industriale hanno già trovato una loro prima applicazione nella realizzazione del sistema Ri.car.do, dedicato ai pazienti in riabilitazione cardiologica che necessitano di un quotidiano esercizio fisico da effettuare sotto stretto monitoraggio. I sistemi di telemedicina prodotti presso i laboratori di Rovereto non saranno venduti ma noleggiati ai medici e agli operatori sanitari che riceveranno direttamente su tablet o smartphone i risultati degli esami richiesti ai loro pazienti. Mt32 Mobile, questo il nome del dispositivo, è in avanzata fase di realizzazione e si prevede che il prodotto possa essere commercializzato entro il prossimo anno. I dati sull’invecchiamento demografico, l’opportunità – sotto il profilo economico ed emotivo – di curare le persone presso il loro domicilio e, non da ultimo, il recente riconoscimento della prestazione di telemedicina all’interno del tariffario medico, fanno pensare che il riscontro del mercato sarà più che positivo. Anche perché, in virtù della sua versatilità e delle ridotte dimensioni, il dispositivo si presta pure all’utilizzo nei settori della telemedicina veterinaria e della telemedicina legale.  
   
   
RIFORMA SANITÀ: ASSESSORE FVG, VOGLIAMO PRENDERCI CURA DEI CITTADINI NO PREGIUDIZIALI IDEOLOGICHE NELLE SCELTE, SOLO EVIDENZE SCIENTIFICHE  
 
Trieste, 2 ottobre 2014 - "Non vi è alcuna pregiudiziale ideologica dietro le nostre scelte. Per tracciare il percorso della sanità del futuro in Friuli Venezia Giulia ci siamo basati solo sulle evidenze scientifiche e sugli andamenti epidemiologici". Lo ha affermato ieri in Consiglio regionale l´assessore alla salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, replicando alle opposizioni e ribadendo le ragioni dell´esecutivo nel corso della seconda giornata di dibattito sul riordino del sistema salute in Friuli Venezia Giulia. "Questa riforma - ha spiegato - vuol modernizzare la nostra sanità. Il compito della politica consiste nel cercare di intercettare in tempo i problemi e le criticità che si potranno manifestare negli anni a venire. La politica deve sapersi prendere cura dei cittadini. Questo abbiamo cercato di fare, nell´unico intento di dar vita ad un sistema più efficiente, più equo, più giusto per rispondere alle esigenze di salute della popolazione, e nel contempo sostenibile sotto il profilo della tenuta dei conti". "Trovo quindi del tutto pretestuoso cercare di insinuare il dubbio che siamo stati mossi da presupposti ideologici. Tanto più che questa è una riforma che sta andando nella stessa direzione intrapresa da tante altre Regioni in Italia, indipendentemente dalla colorazione politica di chi le guida, e che può essere riassunta nel concetto di meno ospedale, più territorio, nel pieno rispetto del Patto per la Salute siglato con il ministro Beatrice Lorenzin". "Ora la vera sfida consisterà nel riuscire a mettere in pratica quanto abbiamo previsto. E per ottenere questo fondamentale risultato occorrerà naturalmente il contributo convinto di tutti, a cominciare dai professionisti che operano nel settore". Infine Telesca ha respinto ancora una volta l´accusa che si tratti di una riforma affrettata. "E´ un´affermazione che faccio fatica ad accettare: dietro questa riforma c´è l´impegno di tantissimi tecnici e professionisti, c´è un lungo e approfondito lavoro iniziato già all´avvio della legislatura: sono convinta della bontà di quanto abbiamo fatto. I cittadini se ne accorgeranno".  
   
   
RIFORMA SANITÀ: SERRACCHIANI, PREFERENZA PER OMOGENEITÀ TERRITORIALE  
 
Trieste, 2 ottobre 2014 - La Giunta si è rimessa all´Aula in occasione del voto sull´emendamento 5.5 che modificava l´articolo relativo ai confini degli Enti di Assistenza Sanitaria, nell´ambito della votazione dell´articolato del disegno di legge di riforma della sanità in Friuli Venezia Giulia. A margine dei lavori del Consiglio regionale, la presidente Debora Seracchiani, ricordando il suo ruolo anche di assessore alla Montagna, ha affermato di "continuare a ritenere preferibile la prima stesura, in considerazione di una maggiore omogeneità territoriale e di una più forte attenzione assicurata alla montagna".  
   
   
DONNE E SALUTE MENTALE: IL 10 OTTOBRE 2A EDIZIONE DELL’H-OPEN DAY ITALIANO PORTE APERTE IN CIRCA 60 OSPEDALI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, PER VISITE ED ESAMI GRATUITI DEDICATI AI DISTURBI PSICHICI FEMMINILI: AL VIA LE PRENOTAZIONI.  
 
Milano, 2 ottobre 2014 - O.n.da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, promuove il 10 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale sulla salute mentale, la 2a edizione dell’iniziativa “Ospedali a Porte Aperte”, dedicata alle donne che soffrono di disturbi psichici, neurologici e del comportamento. In circa 60 ospedali aderenti al progetto, appartenenti al Network Bollini Rosa, sarà possibile sottoporsi a visite ed esami gratuiti o ricevere materiale informativo. Scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce, favorire l’accesso alle cure e superare paure e pregiudizi nei confronti delle malattie mentali, che rappresentano uno dei più gravi problemi di salute pubblica. “L´h-open Day sulla salute mentale al femminile – spiega Francesca Merzagora, Presidente di O.n.da - è un´iniziativa già collaudata per altre patologie, in cui gli ospedali del Network Bollini Rosa, che vi aderiscono, mettono gratuitamente a disposizione della popolazione servizi per consentire alle donne e ai familiari delle pazienti di poter esprimere il loro disagio in un contesto dedicato. Un progetto per aumentare gli sforzi nel campo della prevenzione dei disturbi psichici femminili più frequenti, come ad esempio quelli relativi al periodo perinatale. Un’iniziativa accolta favorevolmente dalle donne e dai loro familiari, nonché dagli stessi ospedali, premiati per la loro attenzione speciale nei confronti dell’universo femminile.Per il secondo anno consecutivo, un gruppo di aziende che si occupano di salute mentale (Lundbeck, Pfizer, Eli Lilly, Janssen, Ifb Stroder, Otsuka e Servier Italia) si uniscono a sostegno di questa importante iniziativa di sensibilizzazione e avvicinamento della popolazione alle cure”. E per favorire ulteriormente una corretta informazione sulla problematica tra i cittadini, si terrà venerdì 10 ottobre, a Milano il convegno pubblico “Ansia e Depressione nelle donne in tempi di crisi” (Ore 10.30, Sala Ricci - Fondazione culturale San Fedele, Piazza San Fedele). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.Bollinirosa.it  telefonando allo 02/29015286 o scrivendo una email a openday@ondaosservatorio.It  
   
   
NUOVO PRONTO SOCCORSO DI CAREGGI  
 
Firenze 1 ottobre 2014 - "Quello che vi facciamo vedere oggi è nato come un progetto molto ambizioso, sia per le dimensioni economiche che per gli aspetti di tipo organizzativo. Sarà un grandissimo pronto soccorso, un polo dell´emergenza-urgenza che riunirà tutte le competenze che servono a questo scopo. Verranno portati qui anche i pronto soccorso specialistici". L´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha presentato stamani, nel corso di una conferenza stampa, il nuovo pronto soccorso di Careggi, assieme al direttore generale dell´Aouc Monica Calamai, al direttore del pronto soccorso, dottor Stefano Grifoni, e al dottor Matteo Tomaiolo, che ha illustrato il progetto. "Il grande progetto per il pronto soccorso va avanti - ha detto ancora l´assessore - tra poco parte il primo dei tre step, che entro giugno 2016 ci porteranno a concludere l´intero progetto. Alla fine, l´investimento della Regione sarà di quasi 60 milioni. Non solo mura, naturalmente, ma anche tecnologie all´avanguardia, competenze e professionalità di chi ci lavora. Grande attenzione sarà dedicata all´umanizzazione e all´accoglienza, sia per i pazienti che per i familiari". Nella prima fase, che ha preso l´avvio oggi, saranno concentrati nella nuova struttura il pronto soccorso oculistico, otorino e dei codici a bassa priorità, bianchi e azzurri. A maggio 2015 sarà completata la seconda fase, con il trasferimento dei codici più gravi e la realizzazione della nuova diagnostica per immagini. A giugno 2016 sarà infine attivato il nuovo trauma center, con l´accorpamento del pronto soccorso ortopedico che è attualmente al Cto, e dei percorsi integrati stroke e dolore toracico. A pieno regime, il pronto soccorso di Careggi, con 3.600 metri quadrati di superficie, sarà uno dei più grandi della Toscana. Ad oggi gli accessi sono più di 134.000 l´anno, ma con la completa concentrazione di tutte le attività dell´emergenza nel nuovo pronto soccorso di Careggi, questo dato verrà sicuramente superato.  
   
   
BOLZANO, RIFORMA DELLA SANITÀ: CONSAPEVOLE DELLA GRANDE RESPONSABILITÀ  
 
Bolzano, 2 ottobre 2014 - Ha preso il via il 30 settembre dall´ospedale di San Candido la serie di incontri sul territorio dell´assessore Martha Stocker per presentare i nuovi orientamenti della sanità altoatesina. "Sono consapevole della grande responsabilità che comporta la riorganizzazione", ha spiegato l´assessore durante una discussione che si è rivelata costruttiva. Sala gremita in ogni ordine di posti, all´Ospedale di San Candido, per parlare dei nuovi orientamenti della sanità altoatesina e, ovviamente, del futuro della seconda struttura sanitaria pusterese. Dopo aver illustrato il progetto e i criteri che guideranno il lungo percorso di riorganizzazione del settore in Provincia di Bolzano, l´assessore Martha Stocker si è soffermata sul concetto di "snellimento amministrativo" della sanità, ribadendo più volte il messaggio-chiave dell´incontro. "Attualmente siamo ancora in una fase di discussione della riforma - ha spiegato la Stocker - e quindi cerchiamo di raccogliere più proposte e idee possibili. Una volta terminato questo passaggio, valuteremo se vi siano o meno i margini di manovra per integrare o modificare il progetto che funge da base". Con sufficiente chiarezza, però, l´assessore alla sanità ha ammesso che le possibilità di mantenere il punto nascite a San Candido sono realmente ridotte. "La legge italiana - ha sottolineato Martha Stocker - già dal 2010 impone non solo un numero minimo di nascite all´interno dell´ospedale, ma pone come condizione per l´apertura anche la presenza 24 ore su 24 di un servizio di guardia con presenza di almeno un´anestesista, un pediatra, una ginecologa e un´ostetrica. Ciò è attualmente impossibile, e non solo per una questione finanziaria (10 milioni aggiuntivi per i tre "piccoli" ospedali della Provincia, ndr), ma anche perchè queste figure non sono presenti sul mercato del lavoro". Nello scorso mese di agosto proprio di questo argomento si è occupata la Conferenza Stato-regioni, che ha fissato per il 2016 il termine entro cui rendere operativa la norma su tutto il territorio nazionale. L´assessore Martha Stocker, nel corso del suo intervento, ha poi illustrato quale sarà il futuro dell´Ospedale di San Candido, che dovrebbe vivere un rafforzamento del day hospital, anche nel settore chirurgico, affiancato da un reparto acuti caratterizzato dall´interdisciplinarietà. L´assistenza ai pazienti, inoltre, sarà incentrata su una valorizzazione della medicina generale, e sulla garanzia di servizi di soccorso attivi 24 ore su 24. "I margini di manovra dal punto di vista finanziario - ha aggiunto la Stocker - sono limitati. Sono consapevole che i cittadini e chi opera all´interno dell´Ospedale si aspettassero di più, ma dobbiamo fare i conti con le nuove direttive giuridiche, con la sostenibilità finanziaria del sistema sanitario provinciale, e con le modificate esigenze di assistenza e cura della popolazione provocate dal cambiamento demografico". L´assessore provinciale alla sanità, in ogni caso, ha assicurato che "nessuno perderà il proprio posto di lavoro", e ha invitato tutti ad accompagnare e sostenere la difficile strada che porterà alla riorganizzazione del settore in Alto Adige. Durante la discussione non sono ovviamente mancate le voci critiche, ma i partecipanti hanno apprezzato la chiarezza delle affermazioni dell´assessore Stocker  
   
   
ASP: 118 DI BASILICATA PER COORDINAMENTO SOCCORSI SANITARI URGENTI  
 
 Potenza, 2 ottobre 2014 - Si chiamano Neamwave 14 le esercitazioni della Protezione Civile Nazionale che si terranno il 28 ottobre in Liguria ed il 29 ottobre in Sicilia e per le quali sono state individuate due centrali di supporto che saranno per la Liguria la Co 118 di Torino e per la Sicilia la Co 118 di Potenza. La presentazione- rende noto l’ufficio stampa dell’Asp Basilicata - si è svolta in un incontro presso la centrale a cui ha partecipato, Federico Federighi, responsabile del settore Sanità del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Il coinvolgimento dei Servizi Sanitari Regionali è stato richiesto dal Dipartimento della Protezione Civile- Presidenza del Consiglio dei Ministri al Coordinamento Tecnico della Commissione Salute delle Regioni che ha provveduto a stilare uno studio di fattibilità per il coordinamento della gestione delle risorse da destinare ai territori colpiti da catastrofi, soprattutto nelle prime 72 ore. La proposta si inserisce nel percorso finalizzato a rafforzare e razionalizzare la risposta sanitaria in caso di catastrofi, ma anche a perseguire l’effettiva applicazione della Legge 24 febbraio 1992, n 225 che inserisce il Servizio Sanitario Nazionale tra le strutture del Servizio Nazionale di protezione Civile. L’approvazione di Indirizzi operativi per l’attivazione e la gestione di moduli sanitari in caso di catastrofi e la successiva implementazione di moduli sanitari da parte di molte Regioni e Province Autonome ha notevolmente ampliato il quadro delle risorse disponibili, incrementando nel contempo la complessità del sistema di coordinamento che tali risorse comportano, sia per la fase dell’invio, che per l’eventuale fase dell’evacuazione sanitaria di grandi numeri di feriti e infermi, dalle zone ove la catastrofe ha reso impossibile somministrare le cure necessario, verso altre Regioni ove queste siano possibili. Le esercitazioni prevedono esclusivamente l’applicazione di procedure dedicate che non interferiscono con l’attività ordinaria e non implicano costi aggiuntivi a carico delle strutture sanitarie. Gli operatori della Centrale Operativa del 118 di Basilicata allocata a Potenza in via Potito Petrone hanno dimostrato due anni fa in Val D’agri, durante una simulazione di un terremoto, di avere tutte le carte in regola per poter gestire tutte le calamità naturali.  
   
   
PER LA SALUTE DEL VOSTRO CUORE ALT - ASSOCIAZIONE PER LA LOTTA ALLA TROMBOSI E ALLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI - ONLUS PRESENTA L’AGENDA DEL CUORE 2015  
 
Milano, 2 ottobre 2014 – Mettiamo la salute in agenda! Alt- Associazione per Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Onlus, annuncia l’arrivo dell’Agenda del cuore 2015: una compagna di viaggio per coloro che anche nel 2015 vorranno prendersi cura della propria salute. Rossa, come il cuore, l’Agenda di Alt aiuterà tutti noi a scegliere giorno per giorno uno stile di vita più sano del solito, più attento, più intelligente. Con le ricette di Mattia Poggi, giovane e abile chef televisivo in Italia (Il piatto è servito- Alice, canale 221 digitale terrestre) e in Germania (Pasta, pasta und pasta): “… dedicare le mie ricette ad Alt è stato un vero piacere. Da sempre credo nell’importanza della prevenzione e sono convinto che ognuno di noi possa fare molto per diffondere salute. Io ci provo con ciò che mi riesce meglio: la cucina! Suggerisco piatti sani, ma non noiosi, belli da vedere, da mangiare e rispettosi del nostro cuore» – ha commentato Mattia Poggi. Di settimana in settimana l’Agenda del cuore ci accompagnerà con un consiglio per vivere meglio, di mese in mese con una ricetta per mangiare in modo intelligente, e con una scheda di approfondimento sui fattori di rischio che aumentano la probabilità di un incontro con una malattia cardiovascolare da trombosi, e soprattutto sui metodi per evitarla! Può essere un regalo che facciamo a noi stessi, o alle persone che vivono accanto a noi e alle quali vogliamo bene: o alle nostre collaboratrici e ai collaboratori, a chi rende più lieve il nostro lavoro e fa squadra con noi. L’agenda ci aiuta a dire Alt alla pigrizia, ci insegna a misurare e a controllare il giro vita e il peso, a smettere di fumare e a consumare lo stress: senza farci sentire colpevoli, ma diventando nostra complice nell’imboccare un sentiero intelligente di salute per il nostro cuore, il nostro cervello, la nostra vita. La salute del cuore passa dalla tavola, dall’attività fisica, dall’abilità nel gestire lo stress e dalla capacità di tenere lontani “i soliti noti”, errori che compromettono, giorno dopo giorno, il nostro organismo e la nostra salute. Qualche nota, una poesia, un appunto, un pensiero di passaggio: ogni settimana una pagina è dedicata a quello che non vogliamo o non possiamo dimenticare, o che dobbiamo fare. Un lavoro quotidiano che costituirà un investimento in salute, ad alto rendimento, a costo zero, ma con un grande obiettivo: allontanare il rischio di cadere nella trappola tesa da malattie da Trombosi conosciute con il nome di Infarto, Ictus, Embolia polmonare, Trombosi venosa e arteriosa, malattie che possono essere evitate, almeno in un caso su tre: la prevenzione qui funziona davvero. «Infarto, Ictus ed Embolia sono malattie più probabili in persone predisposte per assetto genetico, ma sono determinate dalle scelte che compiamo ogni giorno. A volte, basta davvero poco: usare le scale al posto dell’ascensore, preferire frutta e verdura ai cibi grassi, muoversi ogni giorno e non avvelenarsi con il fumo o con le droghe. Scelte intelligenti portano risultati importanti, per noi e per chi ci vive accanto. L’agenda del cuore ci aiuterà a investire su un futuro libero da malattie che possono essere evitate– ricorda Lidia Rota Vender, presidente Alt- La prevenzione delle malattie da Trombosi non richiede costosi esami strumentali: ma un passaggio davanti allo specchio, da una breve ricerca sulla salute dei nostri famigliari consanguinei, dalla consapevolezza che lo stile di vita alza o abbassa la probabilità di incontri sgradevoli con una malattia cardiovascolare. Quando? Si deve cominciare con il piede giusto fin da piccoli, per sentire che stiamo scegliendo e non subendo: uno stile di vita scellerato può e deve essere modificato. O, quanto meno, il compito di Alt è di comunicarlo in modo chiaro e forte: agli adulti e ai bambini. L’ Agenda del Cuore aiuta a conquistare salute giorno per giorno”. Per ricevere l’Agenda del cuore è richiesto un contributo minimo di 15 euro ad Alt - Associazione per la lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari Onlus. I fondi raccolti con questa iniziativa sosterranno un progetto di ricerca sulla Trombosi nel bambino, perché “ogni bambino nato nel nuovo millennio ha il diritto di vivere almeno fino a 65 anni senza incorrere in malattie cardiovascolari evitabili”. Non possiamo cambiare la genetica, ma certamente possiamo cambiare le nostre abitudini: perché nessuno possa dire “non lo sapevo”, per questo è nata Alt.  
   
   
FESTIVAL DELLA SALUTE MENTALE. VENDOLA: "INCONTRO BUONE PRATICHE"  
 
Bari, 2 ottobre 2014 - “Siamo ad un anno dall’omicidio di Paola Labriola che ha rappresentato un punto di fallimento del sistema, uno spartiacque. Questa però è stata per noi anche l’occasione per una riflessione specifica e profonda sulla organizzazione dei servizi. Sono stati anni difficili in cui i tagli alla sanità hanno marginalizzato il dibattito proprio sulle prestazioni che riguardavano persone con problemi di dipendenza o di disagio mentale. Noi oggi insieme dobbiamo ripartire dando coraggio a coloro che hanno aperto a nuove pratiche, hanno riorganizzato i servizi, hanno reso le persone con questi problemi capaci di fare esperienze importanti, di partecipare a gare sportive, di mettere in piedi eventi teatrali, di imparare un lavoro, di imparare a migliorare la capacità relazionale. Dobbiamo guardare con onestà la qualità dei servizi, capire cosa ancora funziona e cosa va migliorato ma questo lo si fa coinvolgendo la cittadinanza, discutendo insieme su cosa significhi migliorare la salute mentale di tutti”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina alla presentazione del festival della Salute Mentale: che si svolgerà a Bari dall’11 al 19 ottobre. “Il festival non è nascondere la polvere sotto il tappeto, non è un’omissione – ha aggiunto il Presidente Vendola - il festival è un incontro di buone pratiche, è restituire la parola agli operatori, agli utenti, ai familiari e capire come abbiano interagito tra di loro. Il festival anticipa un percorso che ci porterà, nel giro di un paio di mesi, agli stati generali della salute mentale, ad un momento cioè in cui tutti si possano ritrovare per scambiarsi opinioni e fare massa critica. Vivendolo come una esperienza di cittadinanza attiva, credo che questo festival possa essere veramente l’inizio di un bel cambiamento. Io sono molto curioso di questa esperienza, il cui giusto significato sta nel provare a riagganciare un mondo in tutti i suoi dolori, ma anche in tutta la sua capacità di reagire ai dolori”. “Noi un anno fa – ha sottolineato Vendola - abbiamo corso il rischio che al tema della violenza e della poca sicurezza si rispondesse con la militarizzazione del territorio, non interrogandosi invece sulle cause che generano la violenza. E poi, in questo anni non è vero che abbiamo accorpato, non è vero che abbiamo ridotto i servizi. Non abbiamo chiuso luoghi, anche perchè la sicurezza la si garantisce moltiplicando i servizi sul territorio non militarizzando e chiudendo. E comunque noi speriamo che su questo si cominci un discorso visibile di cambiamento. Leggendo il programma di questo festival – ha concluso Vendola - si intuisce come in questo ultimo anno silenziosamente tante cose si siano messe in movimento. Certo, non sono ancora soddisfacenti perchè il percorso è lungo e complesso, ma abbiamo iniziato”.  
   
   
A FEBBRAIO 2015 I NUOVI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE PER OPERATORI SOCIO SANITARI IN SARDEGNA  
 
 Cagliari, 2 ottobre 2014 - Partiranno entro febbraio 2015 i nuovi corsi di formazione professionale per Operatori Socio Sanitari in Sardegna. Lo prevede una delibera, approvata ieri dalla Giunta Regionale, grazie alla quale saranno resi disponibili oltre 6 milioni di euro per complessivi 60 corsi che formeranno tra 1200 e 1500 persone. È stato approvato un programma regolamentato di corsi di formazione autofinanziati o parzialmente autofinanziati con risorse provenienti dal recupero di Fondi Por 2007-2013 (oltre 4 milioni e 760 mila euro) e Fondi a valere sul Por Fse 2014-2020 (1 milione e 275 mila euro). È importante sottolineare che si avvia la possibilità di utilizzare risorse 2014-2020. Gli assessorati del Lavoro e della Sanità intendono da un lato rispondere al crescente fabbisogno di Operatori Socio Sanitari, e dall’altro porre un freno al profilare di costosi corsi gestiti da organismi non accreditati e non autorizzati dalla Regione. Tra i destinatari dei corsi, un occhio di riguardo sarà dato ai disoccupati e a quanti negli ultimi tre anni erano inseriti nel bacino dei fruitori di ammortizzatori sociali. Quattro le categorie d’intervento, ognuna con 375 posti riservati. Le selezioni riguarderanno: 1) disoccupati e inoccupati di età non inferiore ai 18 anni, 2) disoccupati e inoccupati di età compresa tra i 18 e i 29 anni (misura che si aggiunge alle altre previste da Garanzia Giovani) , 3) disoccupati e occupati che siano stati destinatari di ammortizzatori sociali negli ultimi tre anni , 4) occupati nei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari non in possesso della qualifica di Oss. Circa i titoli di studio, per accedere ai corsi basterà essere in possesso della licenza media. Gli uffici dell’assessorato del Lavoro provvederanno alla pubblicazione di un avviso, entro il 10 ottobre, per acquisire le candidature delle Agenzie Formative interessate all’organizzazione e alla realizzazione dei corsi. Le Agenzie dovranno avere sede operativa stabile in Sardegna, essere state affidatarie di almeno tre interventi di formazione per Oss nell’ultimo quinquennio, e avere una sede con aula sanitaria attrezzata. La selezione degli allievi sarà basata esclusivamente sull’attribuzione di punteggi per i titoli posseduti. Sarà compito delle Agenzie affidatarie dei corsi stilare le graduatorie sulla base di precisi parametri. I corsi dovranno essere avviati entro il primo febbraio del 2015. L’80 per cento delle ore corsuali dovrà essere completato entro il 31 ottobre 2015. Per il finanziamento, la delibera prevede la formula dei voucher individuali per sostenere le spese di partecipazione secondo i seguenti criteri: copertura del 100% per i corsi destinati a disoccupati e inoccupati di età compresa tra i 18 e i 29 anni; copertura del 90% per i corsi dei disoccupati di lunga durata e per coloro i quali abbiano usufruito di ammortizzatori sociali; infine, copertura del 70% del costo per i corsi destinati agli occupati. “Interveniamo in un settore importante – sottolineano gli assessori del Lavoro e della Sanità, Virginia Mura e Luigi Arru – perché la richiesta di servizi socio-sanitari è in costante aumento”. L’offerta di nuovi operatori soddisferà soprattutto il mercato privato, consentendo quindi una riduzione sensibile della spesa sanitaria pubblica.  
   
   
DISABILITÀ GRAVISSIME: AUMENTA L’ASSEGNO, ESTESO ANCHE AGLI ULTRASESSANTACINQUENNI DELLE MARCHE  
 
Ancona, 2 ottobre 2014 - Per intensificare il supporto alle famiglie che assistono persone affette da disabilità gravissime, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali Luigi Viventi ha aumentato il contributo economico destinato ai nuclei che assistono parenti disabili gravissimi, compresi gli ultrasessantacinquenni, che prima erano esclusi da questo contributo e si avvalevano solo dell’assegno per anziani non autosufficienti. Ciò, grazie all’impiego di una quota vincolata del fondo nazionale non autosufficienza (2.400.000 euro), che integrerà i circa 2 milioni e mezzo già stanziati dalla Giunta. In precedenza il contributo per le disabilità gravissime era variabile tra i 1.500 e i 2.500 euro annui, mentre la fascia di età degli ultrasessantacinquenni era coperta esclusivamente dall’assegno di cura per anziani non autosufficienti (circa 2.400 euro a famiglia). Il nuovo assegno sarà di circa 3.500 euro all’anno. “Con questa decisione – commenta l’assessore Viventi – confermiamo il nostro sostegno alle famiglie, che costituiscono ancora sul territorio una efficace rete di protezione sociale”. Questo tipo di assistenza, definita indiretta, è svolta da un familiare o da un operatore esterno scelto dal disabile stesso o dalla famiglia ed è integrativo rispetto agli altri servizi forniti dagli enti locali. I beneficiari sono le persone con disabilità tali da ridurre notevolmente l’autonomia personale e da rendere necessario un intervento assistenziale permanente e continuativo. L’accertamento della particolare gravità spetta a commissioni sanitarie provinciali apposite. Ottenuta l’attestazione, i disabili o le rispettive famiglie possono fare domanda ai servizi sociali del Comune di residenza, a cui spetta il compito di valutare le istanze e di fissare il monte ore massimo settimanale da finanziare.  
   
   
SETTIMANA DEL BENESSERE PSICOLOGICO, FOCUS SU ONCOLOGIA E AUTISMO  
 
Potenza, 2 ottobre 2014 - Proseguono gli appuntamenti informativi organizzati dall´Ordine degli psicologi della Basilicata in occasione della seconda Settimana del benessere psicologico. Oggi a Potenza si parlerà di "Autismo: qualità della vita e benessere psicologico. Punti di vista" con i dottori Feliciano Lizzadro, Antonio Mattia Bruscella, Carla Abruzzese e Rocco Riccio, alle 16,30 presso l´associazione lucana di Psicologia clinica e Terapia cognitiva comportamentale in via del Gallitello 89. Alle 18,00, presso il Ridotto del Teatro Stabile, si parlerà invece di "Attacchi di panico, fobie, ossessioni...Dare significato e gestire i tanti volti dell´ansia" con la dottoressa Federica Mancusi. A Matera presso la Sala consiliare del Centro commerciale Il circo in ai Sallustio la dottoressa Serena Spagnuolo terrà un seminario dal titolo "La malattia oncologica: la persona, la famiglia, la relazione d´aiuto". A Forenza, alle 18,00, presso la Sala consiliare del Palazzo comunale il dottor Roberto Di Polito parlerà di "Gioventù bruciata o relazione negata? I giovani tra compiti evolutivi, capacità relazionali e sistema familiare”. A Muro Lucano, alle 17,00, presso la Sala consiliare del Palazzo comunale i dottori Faustina Mangone, Sonia Pignataro, Paola Borrelli terranno un seminario su "Le nuove droghe: il gioco d´azzardo patologico". A Pietragalla alle 18,00 nella Biblioteca comunale a Palazzo Muscio la dottoressa Rossella Forenza tratterà l´argomento su "Alimentazione, sedentarietà e benessere". A Vietri di Potenza, nella Sala conferenze del Palazzo comunale, le dottoresse Stefania Gorga e Concetta Antonia Palese si occuperanno di "Non dimentica chi dimentica". Durante i sette giorni dedicati al benessere psicologico è possibile richiedere una consulenza gratuita ad uno degli studi aderenti all´iniziativa. Per saperne di più basta consultare il sito internet www.Slbp.it  oppure www.Ordpsicobas.it    
   
   
TENNIS: SPORT È ´GRANDE SFIDA´ PER REGIONE LOMBARDIA  
 
 Milano, 2 ottobre 2014 - "Regione Lombardia è in campo per promuovere lo sport cercando di migliorare l´impiantistica e di ospitare grandi eventi di tutte le discipline". L´ha detto l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi alla conferenza stampa di presentazione dell´evento di tennis ´La Grande sfida 3´. Protocollo Sportivo Per L´expo - "Si tratta di un ulteriore tassello - ha dichiarato l´assessore Rossi - che va a comporre il ricco calendario di iniziative che ci porteranno verso il semestre di Expo 2015, quando anche lo sport darà il suo contributo". "Proprio di recente - ha ricordato l´assessore - è stato firmato, in questo senso, un protocollo tra Regione, Provincia, Comune e Coni per promuovere lo sport ed eventi che ci accompagnino verso e durante Expo". Un Grande Sport - "Il tennis è un grande sport e Mcenroe, Ivanisevic, Lendl e Chang - ha spiegato l´assessore - sono autentici campioni". "E voglio sottolineare - ha aggiunto - che un campione è sempre un campione, ha solo vinto prima di un altro per ragioni anagrafiche. Sono quindi certo che per gli incontri di venerdì 17 al ´105 Stadium´ di Genova, per le semifinali Mcenroe-ivanisevic e Lendl-chang, e le finali di sabato 18 al Forum di Assago avremo il grande pubblico". "Io mi sono confrontato nel tennis - ha ricordato l´assessore, rivolgendosi alla campionessa della racchetta Lea Pericoli -, giocando in doppio con il grande Adriano Panatta in una sfida contro Andrea Lucchetta e Yuri Chechi". Regione Attiva Su Impiantistica E Manifestazioni - "La ´Grande sfida´ - ha rimarcato l´assessore Rossi - ci aiuta nella nostra opera di diffusione della cultura sportiva tra i giovani che portiamo avanti insieme alla campagna di modernizzazione dell´impiantistica". "Il presidente della Fit Binaghi - ha spiegato l´assessore - vuole portare eventi a Milano per rimettere sotto i riflettori il movimento tennistico lombardo, che è in crescita, forte dei suoi oltre 55.000 tesserati suddivisi in 500 Circoli". Cittadella Dello Sport Su Area Expo - "Regione Lombardia - ha detto l´assessore Rossi - crede che una soluzione al problema della carenza di impianti a Milano possa essere risolto con l´uso dell´area dell´Expo dopo la Grande Esposizione". "Su queste aree c´è un bando - ha ricordato - e ci auguriamo che quei terreni possano veder nascere una cittadella dello sport, di cui possano fruire tante discipline". Mondiali Di Pallavolo Femminili E Discipline Del Ghiaccio - "Tra qualche giorno - ha ricordato ancora l´assessore - Milano ospiterà la fase finale dei Mondiali di Pallavolo femminile, che testimonia l´attenzione di Regione Lombardia per il mondo dello sport". "A Milano e in Lombardia - ha aggiunto l´assessore, raccogliendo una sottolineatura di Guido Bagatta - servono impianti anche sul versante delle discipline del ghiaccio e opereremo con il territorio, le società e i tesserati per riuscire a sanare questa lacuna". Evento Macroregionale - "La doppia sede di Milano e Genova - ha concluso Rossi - mi fa dire che questa edizione della ´Grande sfida´ guarda con decisione all´Expo, avendo un chiaro respiro macroregionale".  
   
   
EXPO 2015: MENEGHIN “AMBASCIATORE”, ZAIA; “ORGOLGIO VENETO. DINONE TORNA IN CAMPO PER SEGNARE ANCORA VALANGHE DI PUNTI”  
 
Venezia, 2 ottobre 2014 - “Il Veneto è orgoglioso che una delle sue figure sportive più famose al mondo come Dino Meneghin sia stato nominato, aggiungo con pieno merito e scelta azzeccata, ambasciatore di una manifestazione planetaria come Expo Milano 2015, assieme al suo degno successore nella Hall of Fame dei cestisti italiani Danilo Gallinari”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia saluta “con entusiasmo” la scelta del gigante di Alano di Piave tra i due campioni del basket del passato e del presente che, nell’ambito di un accordo siglato tra Expo 2015 e Lega Nazionale Pallacanestro, fungeranno da ambasciatori della rassegna universale dell’anno prossimo. “Possiamo dire – aggiunge Zaia – che a 64 anni, dopo 836 partite, 271 maglie azzurre, 12 scudetti, 7 coppe dei campioni, un argento olimpico, un oro e due bronzi europei, Dinone torna in campo per segnare ancora e, conoscendolo, saranno tutti tiri ‘da tre’, una valanga di punti, anche se il suo ruolo sul parquet non era esattamente quello del tiratore da lontano. Un gigante buono e leale come Dino Meneghin – conclude Zaia – farà sicuramente molto bene all’immagine dell’Expo, dell’Italia e del nostro Veneto, che ancora una volta può vantarsi di uno dei suoi tanti figli che hanno saputo farsi strada nei più molteplici aspetti della vita”.