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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Ottobre 2014
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL PRESIDENTE JOSÉ MANUEL BARROSO E IL PRIMO MINISTRO NGUYEN TANG DUNG DEL VIETNAM DOPO IL LORO INCONTRO ALLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2014 - "Abbiamo riaffermato l´importanza di una rapida conclusione dell´accordo di libero scambio tra l´Unione europea e il Vietnam, come strumento fondamentale per approfondire ulteriormente il partenariato bilaterale globale e rafforzare le relazioni commerciali e d´investimento fiorenti sulla base di vantaggi reciproci. L´ Unione europea e il Vietnam hanno elaborato il presente accordo di libero scambio ad essere un accordo moderno, completo ed equilibrato in grado di sostenere le nostre economie in riunitosi oggi e delle sfide future, e un elemento essenziale nel rafforzare le relazioni tra Europa e Sud Est Asiatico. Abbiamo esaminato e ha lodato l´ottimo progresso e il considerevole livello di accordo raggiunto in tutti i settori di negoziato e concordato la direzione di risolvere le questioni in sospeso allo scopo di concludere i negoziati nei prossimi mesi. Dopo aver discusso le opzioni per la fase finale dei negoziati, abbiamo deciso di realizzare un risultato ambizioso ed equilibrato in tutte le aree di accesso al mercato dei negoziati (scambi di merci, gli scambi di servizi, flussi di investimenti, appalti pubblici), nonché nelle norme e discipline regolamentari (in particolare, ma non solo: la protezione della proprietà intellettuale, tra cui quello di indicazioni geografiche di entrambe le parti, imprese statali, regolamenti interni, protezione degli investimenti, dei dazi all´esportazione e restrizioni all´esportazione). Abbiamo sottolineato che il completamento della zona di libero scambio aiuterà Vietnam integrare con successo come un´economia di mercato nell´economia globale. A tal fine, abbiamo istruito i negoziatori per intensificare e completare il loro lavoro in conformità del presente approccio comune accordo, sotto la nostra leadership e la guida del commissario Ue per il commercio e di Ministro dell´Industria e del Commercio del Vietnam, al fine di concludere i negoziati nel prossimi mesi. "  
   
   
UE E LA GIORDANIA UN MEMORANDUM SEGNA IL PROSEGUIMENTO DELLA COOPERAZIONE  
 
 Amman, 14 ottobre 2014 - Il commissario Štefan Füle, responsabile della politica di allargamento e di vicinato dell´Unione europea, ha visitato la Giordania. Durante la visita, l´Unione europea e il Regno hascemita di Giordania hanno firmato un Memorandum of Understanding (Mou) relativo Ue-giordania cooperazione bilaterale per il periodo 2014-2017, che comprendeva una dotazione finanziaria indicativa di un massimo di € 382.000.000. Questo è quello che ha detto alla stampa dopo la firma: .. "Sono lieto di firmare questo protocollo d´intesa sulla cooperazione Ue-giordania per i prossimi quattro anni Si tratta di un importante documento che definisce le priorità della nostra cooperazione per i prossimi quattro anni Queste priorità sono: 1) Stato di diritto, una maggiore responsabilità nella fornitura del servizio pubblico, 2) l´occupazione e lo sviluppo del settore privato, 3) fonti rinnovabili e l´efficienza energetica. Il documento sottoscritto prevede una dotazione finanziaria indicativa di un massimo di 382.000.000 € fino al 2017 L´importo definitivo dipenderà dai progressi delle riforme politiche ed economiche. Questo supporto non include i cosiddetti "programmi ombrello", il sostegno disponibile nell´ambito del "more for more" principio e assistenza Siria-related. Perché tutto questo è importante? Permettetemi di fare tre punti per spiegare: Primo: le relazioni Ue-giordania sono eccellenti e continuano a svilupparsi favorevolmente. La Giordania è un partner molto importante per l´Unione europea - un partner avanzato e privilegiato. Rimaniamo un forte sostenitore di riforme politiche della Giordania che mirano a rafforzare la democrazia, lo Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani. Secondo: Riconosciamo e apprezziamo la posizione costruttiva ed equilibrata della Giordania nel promuovere la stabilità nella regione. Al giorno d´oggi, ci troviamo di fronte lo stesso nemico pericoloso: l´estremismo e il fondamentalismo. Apprezziamo il supporto giordano ad arginare il flusso di combattenti stranieri e di finanziamento del terrorismo. E abbiamo avuto una discussione molto interessante con il ministro degli Esteri N.judeh sul ruolo estremamente importante della Giordania come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Terzo e più importante: L´ue riconosce pienamente il ruolo fondamentale Giordano svolge nel fornire supporto e ospitalità ai rifugiati siriani, che viene fornito in aggiunta al supporto e la solidarietà mostrata ai profughi palestinesi. Siamo consapevoli delle sfide che la crisi siriana presenta per la Giordania e sta provando ad aiutarlo: Dall´inizio della crisi, l´Unione europea ha più che raddoppiato il livello di sostegno finanziario per la Giordania per aiutarli a far fronte alla situazione. Io visiterò uno dei progetti che stiamo sostenendo - Al Hussein scuola secondaria per ragazze (in Jabal Tutti Hussein) - per sottolineare il nostro impegno e la continua volontà di aiutare la Giordania, la sua gente, le comunità ospitanti e, naturalmente, i rifugiati siriani nel paese. Riconosciamo il ruolo particolare che la Giordania gioca e si impegna a sostenere e rafforzare questo sostegno. "Questa è la mia ultima visita in Giordania nella mia capacità attuale e sono felice di essere qui per dire quanto ho apprezzato lavorare con le parti interessate e rafforzando la nostra partnership avanzata con fatti concreti."  
   
   
UE: IL PRESIDENTE BARROSO RICEVE LETTERE CREDENZIALI DA CAPI MISSIONE  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2014 - Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha ricevuto i seguenti ambasciatori per ricevere le proprie credenziali: Se il Signor E. Rodney M. Perera, ambasciatore straordinario e plenipotenziario, capo della missione della Repubblica democratica socialista dello Sri Lanka per l´Unione europea e la Comunità europea dell´energia atomica Se Sig.ra Antonella Benedettini, ambasciatore straordinario e plenipotenziario, capo della rappresentanza della Repubblica di San Marino nell´Unione europea e la Comunità europea dell´energia atomica Se il Signor Negassi posto Tekle, ambasciatore straordinario e plenipotenziario, capo della rappresentanza dello Stato di Eritrea per l´Unione europea e la Comunità europea dell´energia atomica Se la signora Teneng Mba Jaiteh, ambasciatore straordinario e plenipotenziario, capo della rappresentanza della Repubblica del Gambia presso l´Unione europea e la Comunità europea dell´energia atomica  
   
   
SEMESTRE EUROPEO: I DEPUTATI SOLLECITANO I PAESI DELL´UE AD AGIRE SUI PROPRI IMPEGNI DI POLITICA ECONOMICA  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2014 - Paesi dell´Ue devono fare di più per mettere le loro politiche economiche di riforma impegni dell´Ue in vigore nel paese, in particolare nella zona euro, ha esortato il Comitato dei deputati economici e monetari Lunedi. Constatando che solo il 10% delle raccomandazioni della Commissione europea per paese di riforma (Csr) per il 2013 sono state attuate integralmente e che poco o nessun progresso è stato fatto sul 45% di essi, deputati anche premuto la Commissione e il presidente dell´Eurogruppo a vedere che vengono messe in pratica. Responsabilità nazionale - I membri del Comitato ritengono che agendo sulla Csr - che gli Stati membri dell´Ue si sono girate in "semestre europeo" colloqui di coordinamento delle politiche economiche - è un prerequisito per raggiungere la convergenza economica in tutta l´Unione economica e monetaria europea (Uem), e che questa convergenza è a sua volta fondamentale per assicurare la stabilità finanziaria ed economica necessarie per promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro. La commissione ha approvato una relazione di Philippe De Backer (Alde, Be) sull´attuazione delle priorità di riforma semestre europeo per il 2014, che ricorda agli Stati membri i loro accordi presi a Bruxelles e la loro responsabilità nazionale per l´attuazione delle necessarie riforme strutturali. "Abbiamo bisogno di vedere un ambizioso programma di riforme negli Stati membri e finanze pubbliche sane. Questo è il modo più intelligente e più sostenibile alla crescita e alla creazione di posti di lavoro", il signor De Backer ha detto. Comunicazione periodica - I deputati chiedono alla Commissione di presentare relazioni trimestrali al Parlamento sui progressi compiuti nell´attuazione Csr. Si invitano inoltre gli Stati membri che rientrano dietro a venire in Parlamento a spiegare i motivi della loro non conformità alle Csr. Inoltre, il presidente dell´Eurogruppo dovrebbe includere anche una relazione sui progressi compiuti nella sua valutazione dei piani nazionali di bilancio per il 2015, che deve essere presentata entro la metà di ottobre 2014. Promuovere la crescita - Gli Stati membri dovrebbero superare l´opposizione politica interna per modernizzare le loro economie, sistemi di sicurezza sociale, i sistemi pensionistici e di assistenza sanitaria, al fine di evitare di imporre oneri eccessivi alle generazioni future, dice il rapporto. Guardando avanti al prossimo semestre europeo turno, i deputati affermano che la politica di risanamento di bilancio favorevole alla crescita dovrebbe continuare, ma che più dovrebbe porre l´accento sulle riforme e le politiche che favoriscono la crescita. "Dobbiamo iniziare a investire in questo momento, insieme al settore privato, in modo che possiamo avere un ritorno sugli investimenti a lungo termine", De Backer aggiunto. Il programma di investimenti € 300.000.000.000 recentemente annunciata dal Presidente della Commissione designato Juncker è stato accolto. Raccomandazioni - I membri del Comitato richiedono un mercato comune del lavoro dell´Ue e di una politica d´immigrazione comune moderno. Essi raccomandano la semplificazione dei sistemi fiscali e adozione di misure urgenti per combattere la frode e l´evasione fiscale. Essi chiedono inoltre alla Commissione di completare il mercato unico, in particolare nel campo dei servizi e dei capitali, e invitano gli Stati membri dell´Ue a investire in ricerca e innovazione come concordato nella strategia "Europa 2020". L´attuale basso livello di vitale investimenti privati, e in particolare la carenza di finanziamenti per le piccole e medie imprese, pone un enorme ostacolo alla crescita, afferma la relazione. I deputati sottolineano anche l´importanza di integrare l´Unione bancaria con un´unione assicurazione-e mercati e la necessità di integrare più giovani nel mondo del lavoro. Quali sono le prospettive - Il rapporto è impostato per essere discussa e votata nella sessione plenaria di ottobre. La data e l´ora esatta Tbc.  
   
   
DICHIARAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA E DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA DOPO LA SECONDA MISSIONE POST-PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA IN SPAGNA  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2014 - Il personale della Commissione europea, di concerto con la Banca centrale europea, effettuato il secondo post-programma di visita di sorveglianza per la Spagna il 6-10 ottobre. Il meccanismo europeo di stabilità ha partecipato alle riunioni sugli aspetti legati al proprio sistema di allarme. Situazione macroeconomica - La ripresa economica ha acquistato slancio nel corso del 2014, con un Pil che cresce a un ritmo più veloce rispetto alla media dell´area dell´euro. La crescita è stata sostenuta da un aumento della domanda interna, mentre il saldo con l´estero si è indebolita notevolmente a causa di un rallentamento della crescita del mercato delle esportazioni e delle importazioni più elevati. Il consumo interno e gli investimenti in attrezzature sono beneficiando di crescente fiducia, la creazione di occupazione, condizioni di finanziamento più semplici e bassa inflazione. Riduzione della leva finanziaria nel settore privato continua. La disoccupazione è in calo, ma ancora molto elevato al di sopra del 24%, e il mercato del lavoro è caratterizzato da una notevole quota di disoccupati di lunga durata, un tasso di inattività giovanile e significativa segmentazione per tipi di contratti. Debito del settore pubblico è ancora su un percorso verso l´alto, anche se il governo si aspetta che il picco nel 2015 a poco più del 100% del Pil, a condizione che siano rispettati gli obiettivi di disavanzo di bilancio per i prossimi anni. La Commissione valuterà lo sviluppo delle politiche di bilancio a novembre sulla base del 2015 progetto futuro piano di bilancio. Le grandi livelli di debito interni ed esterni implicano ulteriori deleveraging esigenze nei diversi settori dell´economia, in modo che la sua vulnerabilità agli shock persiste. Sviluppi del settore finanziario - Indicatori di mercato del rischio sistemico nel settore finanziario hanno continuato a migliorare riflettendo tendenze positive dei mercati finanziari globali, nell´economia e nel settore stesso. La situazione di liquidità delle banche spagnole è migliorata ulteriormente e le banche hanno segnalato un aumento dei profitti nel primo semestre del 2014 bassi costi di esercizio e di valore più che compensato la resistenza sui ricavi dalla contrazione dei volumi di credito. Nel frattempo, i livelli patrimoniali delle banche sono state sollevate ulteriormente e la stabilizzazione della qualità del credito ha iniziato a riflettersi in una riduzione marginale del rapporto crediti non performing a livello di sistema. I prossimi risultati della valutazione globale della Bce si gettano ulteriore luce sulla situazione del settore bancario spagnolo e una valutazione completa non è possibile prima che questi dati sono disponibili. La ristrutturazione delle banche che hanno ricevuto aiuti di Stato è ben avviata, con esercizi di ripartizione degli oneri maturati, anche se il contenzioso è ancora in corso. Nel mese di giugno la Commissione ha approvato la vendita di Ncg Banco di Banesco Group, e nel luglio Catalunya Banc è stata venduta a Bbva. Nel caso di Bankia, dopo la cessione del 7,5% della quota del governo lo scorso febbraio, la privatizzazione ha finora non è progredito ulteriormente. Completamento della ristrutturazione e la privatizzazione delle banche statali è necessario mettere il settore bancario una solida base a lungo termine. L´attuazione della riforma della cassa di risparmio deve essere completato con urgenza. Lo sviluppo di fonti non bancarie di finanziamento è avanzata e sono state introdotte nuove misure volte a migliorare le condizioni bancarie di finanziamento per le Pmi. Per le banche, la sfida principale per il futuro sembra essere la pressione sui loro profitti dal calo dei volumi di intermediazione. Il mantenimento di adeguati livelli di provisioning e le riserve di capitale sarà essenziale in questo senso. Sfida di Sareb di cedere il suo portafoglio di attività significativa massimizzando il valore rimane significativo. Inoltre, nonostante l´ulteriore stabilizzazione del settore finanziario, la vigilanza è necessaria anche nei confronti della possibilità di una inversione di recenti aumenti valutazione delle attività spagnole nel caso di una correzione nei mercati finanziari globali. I progressi sulle riforme strutturali - L´attuazione delle riforme strutturali è progredita ulteriormente nel corso degli ultimi sei mesi, anche se in modo non uniforme in tutti gli ambiti politici. Nuove iniziative adottate di recente includono una revisione del quadro insolvenza aziendale per facilitare la ristrutturazione del debito delle imprese e l´allentamento dei requisiti di licenza di vendita al dettaglio. La graduale attuazione della legge dell´unicità del mercato e la riforma della pubblica amministrazione continua. Sono state adottate misure atte a rendere le politiche attive del mercato del lavoro più efficace nel contribuire alla riduzione della disoccupazione. Questo si sta rivelando un complesso e lungo processo, il cui impatto sul terreno ci vorrà tempo per farsi sentire. Allo stesso tempo, non ci sono ulteriori riforme in cantiere per affrontare l´alto livello di dualità del mercato del lavoro. Una riforma fiscale proposta è attualmente in Parlamento. La riforma, che è centrata sui tagli delle imposte sui redditi personali e aziendali, è un primo passo verso una semplificazione complessiva del sistema fiscale, ma può complicare il raggiungimento degli obiettivi di bilancio andare avanti. L´istituzione fiscale indipendente, Airef, ha avviato il funzionamento, anche se in ritardo. Altre misure di punta hanno subito ritardi, come ad esempio l´approvazione parlamentare della legge de-indicizzazione e, più prominente, la legge sui servizi professionali e delle associazioni, che finora non è nemmeno stato presentato al Parlamento. Conclusione - I recenti sviluppi economici e finanziari confermano le tendenze positive di stabilizzazione che sono state svolgendo nel corso degli ultimi due anni. Tuttavia, sarà importante rimanere vigili, come i grandi squilibri del periodo pre-crisi e le relative sfide politiche del mercato del lavoro e al di là sono ancora notevoli. Piena ed effettiva attuazione del programma di riforme e, ove necessario, l´ulteriore rafforzamento, è fondamentale e spesso richiede la consegna congiunta di vari livelli di governo, nonché un attento monitoraggio dei risultati delle riforme. La prossima missione di sorveglianza post-programma si svolgerà nella primavera del 2015.  
   
   
INTERVENTO DI IERI DEL VICEPRESIDENTE UE JYRKI KATAINEN ALLA CONFERENZA STAMPA DELL´EUROGRUPPO  
 
Lussemburgo, 14 ottobre 2014 - Buonasera. Farò alcune osservazioni sul lavoro che ci attende nelle prossime settimane. La ripresa in Europa è ancora in corso. Tuttavia, i dati che abbiamo visto dopo il punto estate per una ripresa che è più fragile di quanto previsto in primavera. Ecco perché abbiamo bisogno di una risposta ambiziosa politica, basata su: politiche fiscali credibili, ambiziose riforme strutturali, e utilizzando tutti gli strumenti disponibili per stimolare gli investimenti in Europa. Gli Stati membri devono fare delle scelte circa la composizione delle finanze pubbliche che sono favorevoli investimento per il futuro. Naturalmente, diversi paesi hanno diversi gradi di spazio fiscale - alcuni sono chiaramente più limitato rispetto ad altri. Ma tutti gli Stati membri possono e devono dare priorità agli investimenti nel loro spesa pubblica. A livello europeo, la nuova Commissione, una volta che entra in carica, lavorerà rapidamente per realizzare la ambizioso piano di investimenti annunciato da Jean-claude Juncker. Abbiamo bisogno di mettere a disposizione il più investimenti pubblici, se necessario, e quanto più gli investimenti privati ​​quanto possibile, per sostenere la domanda nel breve termine e migliorare l´approvvigionamento a lungo termine. Avremo un quadro più preciso delle prospettive economiche una volta che la Commissione presenta le sue previsioni d´autunno nella prima settimana di novembre. Per i paesi dell´area dell´euro, la nostra previsione prenderà in considerazione il progetto programmatici di bilancio, che deve essere presentato da questo Mercoledì 15 Ottobre. La Commissione preparerà le sue opinioni su questi documenti programmatici di bilancio secondo la linea temporale previsto dalla normativa. Sappiamo tutti che c´è stato un sacco di speculazioni sulla stampa circa il contenuto dei pareri della Commissione per determinati paesi in modo lasciatemi dire molto chiaramente: questa speculazione è prematura. Nessuna decisione sono state prese in questa fase. Permettetemi di dire molto chiaramente che la Commissione si impegna a trattare tutti gli Stati membri in modo equo e altrettanto. Il nostro quadro comune di governance economica è un segno della nostra responsabilità gli uni agli altri. E ´compito della Commissione di garantire che tale quadro sia rispettato e che tutti gli Stati membri sono trattati allo stesso modo. E ´una questione di equità e di credibilità. Quindi non vedo l´ora di prendere le vostre domande questa sera, ma tieni presente che io non pregiudicare l´esito della valutazione che verrà effettuata nelle prossime settimane. Grazie.  
   
   
LA COMMISSIONE UE SI CONGRATULA CON JEAN TIROLE VINCITORE DEL NOBEL PER L’ ECONOMIA  
 
Bruxelles, 14 ottobre 2014 - La Sveriges Riksbank Prize in scienze economiche in memoria di Alfred Nobel per il 2014 è stato assegnato ieri al Prof. Jean Tirole "per la sua analisi del potere di mercato e di regolamentazione". Dal 2009, il lavoro del Prof. Tirole è stato finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (Cer), che supporta scienziati e studiosi per consentire loro di perseguire la loro ricerca innovativa. Il commissario europeo per la Ricerca, l´innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-quinn, ha dichiarato: "I miei complimenti vanno al Prof. Jean Tirole, che oggi è stato assegnato il premio più prestigioso per le Scienze Economiche Egli è il terzo beneficiario Cer di essere un premio Nobel. In premi di quest´anno Ciò dimostra che il Cer sta finanziando chiaramente il meglio del meglio -. Ricercatori che veramente spingono le frontiere della conoscenza in Europa è e rimarrà sulla mappa quando si tratta di ricerca di prima classe ". Vicepresidente della Commissione Joaquín Almunia, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: "Desidero congratularmi vivamente Jean Tirole Per garanti della concorrenza, il suo lavoro è stato di grande importanza Egli è uno dei più acuti teorici economici che hanno contribuito alla nostra comprensione del mercato.. Potere e come regolamento può porre freno efficace è. Dobbiamo Jean Tirole così tanto. Suo lavoro è stato fondamentale per l´analisi economica alla base di molti dei nostri strumenti di politica della concorrenza e di là. Ciò include il lavoro in materia di accordi verticali, fusioni, la concorrenza nelle industrie di rete e molto di più. Ho finalmente anche desidero rendere omaggio al celebre umiltà di Jean Tirole. " Prof. Jean Tirole, con sede presso la Toulouse School of Economics (Tse) in Francia, è stato riconosciuto per la sua ricerca sulla concorrenza e l´analisi di come le aziende di grandi dimensioni dovrebbe essere regolamentata per prevenire comportamenti monopolio e per proteggere i consumatori. Ha ricevuto un Erc Advanced Grant nel 2009 per esaminare come gli individui elaborano le informazioni prima di giungere a una decisione. Ha inoltre partecipato ad altri progetti di ricerca finanziati nell´ambito dei programmi quadro dell´Ue per la ricerca.  
   
   
MACROREGIONE ALPINA, MARONI: SARÀ REALTÀ DA 1 LUGLIO 2015  
 
Milano, 14 ottobre 2014 - "La Macroregione c´è e sta arrivando. Proprio a Palazzo Lombardia, il 1 e 2 dicembre, ci sarà un grande evento, una due giorni di confronto e dibattito per scrivere il piano strategico della Macroregione delle Alpi, con la partecipazione di 48 Regioni europee di tutto l´arco alpino (di cui 7 italiane), 7 ministri degli Esteri e i rappresentanti delle parti sociali". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla trasmissione ´Orario continuato´, in onda su Telelombardia. "E´ una cosa straordinariamente importante - ha aggiunto Maroni -. È l´evoluzione a livello europeo della Macroregione del Nord. E´ una Istituzione a livello europeo, che ci permetterà di dialogare direttamente con la Commissione europea sui fondi agricoli e sociali e, quindi, ci darà maggior potere". "La Macroregione - ha detto ancora Maroni - partirà ufficialmente il 1 luglio del 2015 e tutte le Regioni del Nord saranno protagoniste".  
   
   
DOMANI IL FORUM DELLA MACROREGIONE AD ANCONA.  
 
Ancona, 14 ottobre 2014 - “Il vento di Adriano, le Comunità adriatiche a confronto” è il tema del Forum della Macroregione Adriatico-ionica che si terrà mercoledì 15 ottobre alla Loggia dei Mercanti ad Ancona dalle 9.30 alle 18.30. Nel corso della giornata i numerosi relatori approfondiranno vari argomenti, dai processi socioeconomici dell’area in questione alle sfide per le imprese. Momento clou del Forum sarà la sessione dedicata alle opportunità di dialogo e confronto tra le macroregioni in vista del successivo appuntamento che la Regione Marche organizzerà con i partner della Mrai nell’ambito dell’Expo 2015. Al dibattito previsto per le ore 16 interverranno il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e a seguire il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Come già annunciato nei giorni scorsi, il Forum è organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con la Regione Lombardia e l’Expo. Ad ispirare l’incontro, come si evince dal titolo, la figura di Adriano Olivetti a cui è intitolato l’Istao, la scuola manageriale di Ancona, sorta nel 1967 su iniziativa dell´economista anconetano Giorgio Fuà che collaborò con il famoso imprenditore piemontese negli anni ’40. Olivetti studiò infatti l’evoluzione della società del suo tempo e teorizzò un nuovo modello di sviluppo di comunità fondato su tre C: capitalismo, coesione e comunità. Un modello ancora attuale per le comunità balcaniche che si affacciano sul Mediterraneo.  
   
   
FVG: SERRACCHIANI INCONTRA AMBASCIATORE SERBIA  
 
 Trieste, 14 ottobre 2014 - Il punto sugli intensi rapporti di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Serbia è stato fatto in un incontro che la presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha avuto il 10 ottobre a Trieste con l´Ambasciatore della Repubblica di Serbia in Italia, Signora Ana Hrustanovic. L´incontro di è avvenuto a pochi mesi dalla visita della presidente Serracchiani a Belgrado, nel luglio scorso, alla guida di una delegazione economico-istituzionale. Una visita che ha registrato un notevole successo per entrambe le parti tanto che - ha confermato Serracchiani - i diversi accordi sottoscritti in quella occasione, in particolare nei campi della ricerca scientifica e delle infrastrutture e trasporti, sono in piena fase di applicazione e di ulteriore ampliamento. La presidente e l´Ambasciatore hanno concordato sulla necessità di promuovere un nuovo incontro bilaterale per rafforzare la collaborazione, anche di fronte al notevole interesse che ha suscitato la missione a Belgrado in Friuli Venezia Giulia negli ambienti economici e istituzionali. L´ambasciatore Ana Hrustanovic ha voluto esprimere alla presidente l´apprezzamento per il sostegno che la Regione Friuli Venezia Giulia continua a fornire nel processo di adesione della Repubblica di Serbia nell´Unione europea, per la quale si sono aperti ufficialmente i negoziati, premessa - è stato concordato - per una più ampia integrazione dei Paesi dei Balcani Occidentali. L´ambasciatore ha anche ringraziato la presidente Serracchiani per gli aiuti in occasione delle recenti alluvioni che hanno colpito la Serbia e per l´apertura, con legge regionale, di uno sportello informativo per la numerosa comunità serba presente a Trieste e in Friuli Venezia Giulia.  
   
   
PIGLIARU INCONTRA A CAGLIARI AMBASCIATORE EMIRATI ARABI UNITI  
 
Cagliari, 14 Ottobre 2014 - Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha ricevuto il 10 ottobre a Villa Devoto l’Ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti in Italia, S.e. Saqr Nasser Al Raisi. L´ambasciatore si  è trovato a Cagliari per partecipare al Mediterranean-gulf Forum, svoltosi nella giornata dell´ 11 ottobre, al T-hotel, al quale ha partecipato anche il presidente della Regione. Faceva parte della delegazione in visita il Direttore Generale del Mgforum, Hamze Jammoul. Francesco Pigliaru e S.e. Saqr Nasser Al Raisi hanno parlato dei rapporti culturali e commerciali tra la Sardegna e gli Emirati e hanno dialogato sugli argomenti che avrebbero affrontato il giorno dopo insieme nel corso del Mgforum.  
   
   
MARONI: CHIEDO A RENZI DI ABOLIRE IL PATTO DI STABILITÀ  
 
Nembro/bg, 14 ottobre 2014 - "La Regione Lombardia è una Regione operosa, che sa fare e non si lamenta, anche se soffre le limitazioni per non avere le possibilità di utilizzare, per le finalità proprie o dei suoi Enti locali o per sostenere le sue imprese, le risorse che la Lombardia produce. Qui in Lombardia si produce il 25 per cento del Pil nazionale, ma abbiamo un residuo fiscale di 54 miliardi l´anno, che ci penalizza più di chiunque altro, più di un miliardo alla settimana: non pretendiamo di tenerci tutto, ma chiediamo al Governo di consentire alla Regione, agli Enti locali e ai sindaci virtuosi di poter utilizzare le risorse risparmiate, abolendo il Patto di stabilità". Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso del suo intervento all´Assemblea di Confindustria Bergamo, nell´Auditorium dello stabilimento Persico a Nembro (Bergamo). Appello A Nome Dei Sindaci Lombardi - "Con queste risorse spese bene - ha proseguito Maroni - potremmo finanziare centinaia e centinaia di progetti, per esempio per finanziare interventi contro il dissesto idrogeologico del nostro territorio. Non solo: ci sono tanti altri progetti, ma mancano le risorse per realizzarli, noi non chiediamo risorse aggiuntive, ma solo di poterci tenere i nostri soldi, una parte dei nostri soldi, per poter consentire alla Regione e ai sindaci di fare un grande intervento, per poter rendere sicuri i nostri territori e le nostre città". "Questo è un appello che faccio a nome di tutti i sindaci lombardi senza distinzione di colore politico" ha precisato il presidente. "E´ un appello - ha concluso, rivolgendosi al premier Renzi seduto in platea - che spero che lei, signor presidente del Consiglio, possa accogliere già nella Legge di Stabilità". Siamo La Prima Regione Ad Aver Attuato ´Garanzia Giovani´ - "Devo riconoscere al Governo di aver fatto bene con noi, con la Regione Lombardia, su un tema che ci sta molto a cuore, e che sta a cuore alle imprese, quello del lavoro per i giovani. Qui, in Lombardia, abbiamo sviluppato un sistema di intervento per i giovani, per garantire loro un futuro sicuro nel mondo del lavoro, attuando ´Garanzia Giovani´, un progetto europeo che qui ha già trovato completa attuazione con la ´Dote unica lavoro´. Siamo la prima Regione in Italia ad aver messo in opera questo progetto europeo, finanziandolo con 90 milioni di risorse nostre, in questo modo già 35.000 giovani sono stati presi in carico e l´80 per cento di loro ha già trovato lavoro e per questo voglio ringraziare il ministro Poletti per la leale collaborazione avuta con la Regione Lombardia".  
   
   
´SBLOCCA ITALIA´, LOMBARDIA: COMMISSIONE CHIEDE ABROGAZIONE ART.35  
 
 Milano, 14 ottobre 2014 - La Commissione Ambiente della Conferenza Stato-regioni, nella seduta di ieri, ha approvato a larga maggioranza un documento comune, in cui si chiede formalmente l´abrogazione dell´articolo 35 del Decreto ´Sblocca Italia´ in materia ambientale. "È indicativo che quasi tutte le Regioni, anche quelle del Sud - è il commento dell´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Lombardia Claudia Maria Terzi - abbiano votato a favore dell´abrogazione dell´articolo 35 dello ´Sblocca Italia´, in linea con le indicazioni di Regione Lombardia, che, per prima, si è schierata nettamente contro un decreto che mortifica la raccolta differenziata e non premia, anzi punisce, chi, come la Lombardia, è virtuosa". Primi A Muoversi - "La Giunta lombarda guidata da Roberto Maroni - ha ricordato la titolare regionale dell´Ambiente - ha deliberato il ricorso alla Consulta sulla legittimità costituzionale dell´articolo 35 del Decreto ´Sblocca Italia´ in materia ambientale, che vanifica la politica di decommissioning degli inceneritori attuata dalla Lombardia". "Una scelta doverosa - ha sottolineato Terzi -, per quelle regioni virtuose, come la Lombardia, che non possono rischiare di essere sommerse di rifiuti provenienti dalle altre regioni". Difendere Nostra Autonomia - "Siamo stanchi di pagare per le cattive gestioni politiche e amministrative degli altri territori - ha precisato Terzi -. E non possiamo permettere che il nostro Piano rifiuti regionale approvato a giugno con fatica e responsabilità venga vanificato da un Decreto romano che ci obbliga a smaltire 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti altrui". "Dobbiamo difendere con forza - ha concluso l´assessore Terzi - l´autosufficienza conquistata con anni di pratiche virtuose".  
   
   
ZAIA: CITTA’ METROPOLITANE E NUOVE PROVINCE CARROZZONI PARTITICI NATI SENZA L’ESSENZA DELLA DEMOCRAZIA, IL VOTO POPOLARE”  
 
Venezia, 14 ottobre 2014 - “La riforma più pasticciata del millennio ha celebrato il suo rito. Si voleva eliminare il carrozzone delle Province, ammesso che tali fossero, e se ne sono creati due, le ‘nuove Province’ fatte solo di poltrone ma svuotate di ogni significato, e le Città Metropolitane, dove un Sindaco nominato ma non eletto comanda altri sindaci che, loro sì eletti dal popolo, non contano più niente. Risparmi? Zero o giù di lì. Confusione tanta, al punto che il giorno dopo molti commentatori chiedono ‘chiarezza’, come il Presidente dell’Anci, e altri, che condivido, ritengono si sia trattato semplicemente di un’operazione partitica per riciclare più di qualche nome della vecchia politica”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, boccia senza appello il nuovo “assetto istituzionale” che si va creando sui territori dopo le elezioni nelle Province e quelle per le Città Metropolitane. “Ero e resto convinto che tutto ciò sia un male per il Paese – incalza Zaia – e sia persino incostituzionale, come abbiamo ritenuto noi che, come Regione, abbiamo impugnato la legge sulle Città Metropolitane di fronte alla Consulta, perché dovunque il popolo sia escluso dal voto è vietato parlare di democrazia”. “Attendiamo con fiducia il pronunciamento dei Giudici Costituzionali – aggiunge il Governatore del Veneto - ma nel frattempo dobbiamo tristemente prendere atto che il nuovo avanza solo via tweet, mentre il vecchio poltronismo spartitorio continua a proliferare grazie alla ‘storica’ riforma di Roma. Uno sfregio ai cittadini, che sempre di più si vogliono amministrare tramite nominati e non tramite eletti”. “Ora arrivano le richieste di chiarezza – prosegue Zaia – come a voler chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti. Ciò che oggi emerge sia da chiarire andava chiarito prima di cominciare. Chiarezza avrebbe voluto dire scegliere in partenza se le Province servivano o no. Chiarezza avrebbe voluto dire scegliere che cosa doveva essere una Città Metropolitana: un carrozzone con un Sindaco a capo di altri sindaci svuotati di poteri e rappresentanza, o un’entità utile solo per certe aree del Paese, come le vere Metropoli, e quindi non certo Venezia in un Veneto che è di per sé un’unica città metropolitana. Ma con Venezia elevata a Città Stato, come ci sono vari ottimi esempi nell’Ue. E in ogni caso, comunque, legittimata da un voto popolare”. “Niente di tutto questo – chiude Zaia – solo confusione e moltiplicazione di sedie”.  
   
   
LEGGE DI STABILITA’ E NUOVI TAGLI. ZAIA: “SE SI VA A TOCCARE LA SANITA’, VENETI IN PIAZZA”  
 
Venezia, 14 ottobre 2014 - “Lo dico per tempo. Un euro in meno alla sanità veneta e questa volta scendiamo in piazza. Il tempo della tolleranza è finito da un pezzo. A buon intenditor…”. E’ dura nei toni e nei contenuti la presa di posizione del presidente del Veneto Luca Zaia in merito alle notizie di stampa secondo cui in attuazione della Legge di stabilità sono allo studio del governo ulteriori tagli alle risorse di Regioni ed enti locali, per dar corso ad una manovra complessiva che dovrebbe aggirarsi sui 20-24 miliardi di euro. Solo i Comuni potrebbero avere, come contropartita, un allentamento del patto di stabilità interno per circa 1,5 miliardi. Niente invece sarebbe concesso alle Regioni che dovrebbero decidere dove tagliare. Da qui il rischio che possa essere toccata anche la sanità. “Le uniche misure – stigmatizza Zaia - che lo Stato è in grado di mettere in campo con grande sollecitudine sono tagli e tasse. Il Veneto è sempre stato oculato nei propri bilanci e, nonostante fosse già tra le Regioni più virtuose, a fronte dei problemi dell’intero sistema Paese ha proceduto a ridurre ancora la sua spesa. Ora è oggettivamente impossibile fare di più; ulteriori tagli significherebbero mettere a rischio anche i servizi erogati dalla nostra sanità”. “Se il peggior nemico delle imprese – aggiunge il presidente veneto – è la pressione fiscale abnorme che ne minaccia la stessa sopravvivenza, il patto di stabilità e le politiche del governo stanno letteralmente annientando le autonomie locali. Non è più tollerabile che i territori che sostengono il 60% del Pil italiano non riescano ad uscire dalla peggiore crisi dal dopoguerra mentre le risorse che producono vengono gettate al vento per mantenere gli sprechi di altri”. “E se nel nostro paese la realizzazione di un vero federalismo fiscale è diventata purtroppo un’utopia – conclude Zaia – per arrivare ad un riequilibrio della spesa il governo sa bene quello che deve fare nell’immediato: applicare quei costi standard che stiamo attendendo dal 2011. E’ chi rompe che deve pagare. Se l’imposizione di nuovi tagli dovesse veramente costringerci a toccare anche la nostra sanità, che finora siamo riusciti a salvaguardare, la misura sarebbe colma. Attenti, quindi, perché noi veneti siamo pronti alla mobilitazione”.  
   
   
MARCHE: PROGRAMMA DI SVILUPPO REGIONALE 2007/2013, SCORRIMENTO DELLA GRADUATORIE E NUOVI BANDI PER OLTRE 35 MILIONI DI EURO.  
 
 Ancona, 14 ottobre 2014 - L’obiettivo è raggiungere il 100 per cento di utilizzo delle risorse europee del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) disponibili per la programmazione 2007-/2013. Lo strumento individuato dalla Regione Marche è lo scorrimento delle graduatorie (il cosiddetto “overbooking tecnico”, che serve a finanziare le imprese in lista, per le quali non sono però disponibili le risorse) e l’emanazione di nuovi bandi con le economie accertate. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina, ha approvato due delibere che autorizzano la rimodulazione del Psr e l’ammissione a finanziamento di almeno altre 600 aziende agricole marchigiane. “Il perdurare della crisi economica sta progressivamente riducendo la capacità d’investimento delle aziende – evidenzia l’assessore Malaspina – Difficoltà di accesso al credito e la riduzione dell’autofinanziamento, conseguente al calo dei consumi, hanno rallentato l’operatività delle imprese che hanno già presentato le domande di aiuto per la programmazione 2007-2013 del Psr. Non possiamo correre il rischio di avere in cassa risorse non utilizzate, quando, proprio la crisi in atto richiede uno sforzo e un nuovo slancio per sostenere la ripresa”. Le stime curate dalla Regione indicano economie del 20 per cento sui fondi disponibili, per l’impossibilità delle aziende di attuare agli investimenti previsti quando il contesto economico era diverso dall’attuale. “Riteniamo una priorità quella di finanziare tutti i progetti che possono essere realizzati nell’attuale periodo della programmazione – ribadisce la Malaspina – utilizzando tutti gli strumenti tecnici e normativi, stabiliti dalla stessa Unione europea, proprio per garantire il pieno utilizzo delle risorse stanziate a favore del comparto agricolo”. Nel dettaglio, le misure approvare dalla Giunta regionale prevedono uno scorrimento delle graduatorie relative agli investimenti per le aziende agricole che consente di liberare altri 19,5milioni di euro. Ulteriori 1,4 milioni vanno alle graduatorie delle calamità neve 2012; 1 milione per il bando, ancora aperto, dell’agriturismo; 5,57 milioni ai Gal (Gruppi di azione locale: Colli Esini, Fermano, Flaminia Cesano, Montefeltro, Piceno, Sibilla) per finanziare tutte le domande pervenute o in corso di presentazione. I nuovi bandi e le assegnazione di nuove risorse ai bandi aperti riguardano, invece, l’informazione sul rischio chimico in ambiente di lavoro (nuovo); la formazione sulla sicurezza dei luoghi di lavoro; agroindustria (nuovo); gli impianti di boschi e tartufaie; la trasformazione di prodotti agricoli per la realizzazione di birra, pasta, fibre tessili a altro ancora (nuovo); la realizzazione di micro impianti aziendali di produzione di energia da fonti rinnovabili (nuovo); il completamento di alcuni Progetti integrati territoriali (Pit) approvati dalla Province, ma carenti di risorse. Inoltre sono stati effettuati adeguamenti degli impegni previsti per la filiera locale della “Pesca della Valdaso”, in relazione alla grandine del 2014 e per gli investimenti relativi ai piani di gestione Natura 2000.  
   
   
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DI AREA VASTA CONVEGNO PROMOSSO DA ANCI TOSCANA IN COLLABORAZIONE CON INU: "NELLA CITTÀ METROPOLITANA, NON PIÙ UN PIANO STRUTTURALE PER SINGOLO COMUNE, MA UN PIANO METROPOLITANO  
 
Firenze, 14 ottobre 2014 - "Quella della pianificazione territoriale di area vasta, una pianificazione che va cioè oltre i confini amministrativi, è la vera sfida su cui i Comuni saranno chiamati a misurarsi da qui in avanti". Ad affermarlo è il segretario generale di Anci Toscana Simone Gheri che ha preso parte l’ 11 ottobre al convegno "La pianificazione territoriale di area vasta" promosso a Scandicci da Anci Toscana in collaborazione con Inu, l´Istituto nazionale di urbanistica. "In questa sfida noi ci stiamo, coi nostri sindaci, con le strutture dei Comuni e come Associazione - prosegue Gheri - tanto che abbiamo inserito questo tema anche nella nuova proposta di legge urbanistica. Anche perché è strettamente collegata ad un´altra prova che ha ancora più valenza per i cittadini: andare nella direzione non più di un piano strutturale per singolo Comune, ma di un Piano che vada oltre i confini amministrativi. Questo vale ancora di più per la Città metropolitana". L´iniziativa, a cui hanno portato il proprio contributo anche esponenti di amministrazioni locali di altre regioni, ha visto la partecipazione anche di numerosi sindaci della Città metropolitana di Firenze. "Ringraziamo l´Anci per aver scelto Scandicci come luogo di discussione per l´Urbanistica - dice il sindaco Sandro Fallani - definendo così a livello regionale un ruolo della nostra città sui temi dell´innovazione"."La Città metropolitana rappresenta un´occasione da cogliere al volo, un banco di prova per una nuova generazione di amministratori - afferma il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi - Questo riusciamo a farlo uscendo dalla problematica iniziale, quella di un ente nato da un processo di ingegneria istituzionale, calato dall´alto, e rendendolo qualcosa di vissuto dai cittadini". In quest´ottica i prossimi passaggi, ovvero lo Statuto e il Piano strategico "devono servire - aggiunge Fossi - a dare un´anima alla Città metropolitana e in questo ha un ruolo fondamentale la politica. In particolare il Piano strategico dovrà essere costruito in modo partecipato con le forze attive dei territori. Il convegno di oggi ha rappresentato un po´ le prove generali in questo senso, un preludio positivo a quella collaborazione che ci deve essere affinché questo nuovo ente, pieno di potenzialità, non sia la fotocopia sbiadita della Provincia, ma venga percepito come qualcosa che migliora la vita dei cittadini". "L´istituzione delle città metropolitane rappresenta un´occasione per rinnovare e collegare le nuove geografie istituzionali con le nuove geografie territoriali - commenta la presidente di Inu Silvia Viviani -. La pianificazione di livello metropolitano dovrebbe avere caratteristiche strategiche ben definite, così da generare progetti di territorio, in particolare relativamente a reti sia fisiche che immateriali: mobilità, reti ecologiche, infrastrutture naturalistiche e digitali". "L´istituzione della città metropolitana apre sperimentazioni di grande interesse per quanto riguarda le forme dell´intercomunalità", ha detto l´assessore regionale Anna Marson (urbanistica, pianificazione del territorio e paesaggio). "Per quanto riguarda la Toscana, la crescente asimmetria di fatto del policentrismo regionale, che negli ultimi decenni ha visto concentrarsi abitanti, posti di lavoro, infrastrutture e in generale investimenti nelle aree più prossime a Firenze, rischia tuttavia di uscirne ulteriormente rafforzata. Il ruolo della Regione, anche nel campo del governo del territorio, sarà decisivo per evitare tale rischio”.  
   
   
MEDITERRANEAN GULF FORUM: LA SARDEGNA PRONTA AD UNA COOPERAZIONE AMBIZIOSA  
 
Cagliari, 14 Ottobre 2014 - La Regione Sardegna è pienamente consapevole dell’importanza del dialogo culturale, sociale ed economico nel Mediterraneo ed è aperta a cogliere le sfide e le opportunità offerte dalla crescente interdipendenza. L’ha dichiarato l’ 11 ottobre al T Hotel di Cagliari il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, intervenendo nel corso della prima edizione del Mediterranean Gulf Forum. "Una cooperazione ambiziosa è oggi particolarmente necessaria, tanto in un’Europa che fatica a riavviare un processo di sviluppo economico e di approfondimento dell’integrazione, quanto in un Sud del Mediterraneo che attraversa una faticosa transizione", ha proseguito Francesco Pigliaru. Il presidente della Regione ha menzionato la risposta partecipata della popolazione egiziana che ha contribuito al recente finanziamento del progetto di ampliamento del Canale di Suez, e l’ha ritenuto: "un segno che le popolazioni della regione mediterranea sono desiderose di sostenere progetti che offrano un orizzonte di sviluppo. Lo sviluppo richiede fiducia e noi abbiamo l’ambizione di integrare la Sardegna nei processi cooperativi che si svolgono e si svolgeranno in questo quadro regionale allargato". Commentata la recente evoluzione dell’Unione verso il Mediterraneo, aperta ad una progettualità di varia scala e ad una pluralità di attori, il presidente Pigliaru ha concluso ricordando che, dal 2006, la Sardegna è Autorità di Gestione Comune del programma di cooperazione nel Bacino del Mediterraneo: un capitale di progetti, idee e relazioni che rappresenta una grande piattaforma di cooperazione istituzionale. "Lavorare in questa direzione significa mobilitare intensi flussi di capitali, beni e servizi, ma anche investire con sempre maggiore determinazione nella formazione delle nuove generazioni, sostenendo la mobilità nei luoghi del sapere e dell’innovazione e liberando energie creative per lo sviluppo di tutta l’area mediterranea."  
   
   
ABRUZZO, SVILUPPO: D´ALFONSO, CITTA´ CAPOLUOGO PENSINO GRANDI PROGETTI  
 
Pescara, 14 ottobre 2014 Alcuni grandi progetti da individuare nelle quattro città capoluogo, con una legge ad hoc per l´Aquila da inserire nella legge finanziaria. E´ l´idea del presidente della Giunta regionale, Luciano d´Alfonso, per valorizzare i territori e "mitizzare" le città abruzzesi, con interventi di "sistema". Ieri mattina, l´Esecutivo regionale e la Giunta comunale della città di Pescara, si sono confrontati alla presenza del sindaco, Marco Alessandrini: "Concordiamo un´agenda e ogni due mesi fissiamo la verifica della progressione del lavoro", ha auspicato D´alfonso. Le questioni sollevate dal sindaco Alessandrini vanno dallo sviluppo delle infrastrutture e, quindi, dalla richiesta di agibilità permanente del porto, al piano regolatore portuale. Sollecitazioni sono pure arrivate per alcuni beni demaniali di proprietà regionale come l´Ex Cofa, e l´ex Fea, quindi per l´area di risulta. Alessandrini ha avanzato la necessità di un rappresentante del territorio nella Saga. Inoltre è stato chiesto al Presidente di sollecitare il Ministero dello Sviluppo economico in ordine alla candidatura anche di Pescara per il progetto Zona franca urbana e un particolare accento è stato posto alle questioni legate alla sicurezza del territorio, segnatamente per il rischio allagamenti, in sede di riparto dei fondi. Dal comune di Pescara è anche arrivata la richiesta di attivazione delle procedure per il riconoscimento di Pescara città metropolitana per il sociale. Il Presidente ha dato assicurazione dell´impegno e della vicinanza della Regione alla valorizzazione delle città e, in particolare sull´ex Cofa, per la cui demolizione si conoscerà a giorni il contraente, il Presidente ha chiarito che la "nostra volontà è di conferire patrimoni alle città secondo un ragionamento culturale: diamo ricorse umane e risorse patrimoniali perché su questi beni le città producano il migliore progetto possibile, da scuotimento intellettuale migliore". Identico ragionamento sarà, infatti, affrontato anche nelle altre città capoluogo con il conferimento degli ex manicomi all´Aquila e a Teramo, la casa della madre di Mussolini, Rosa Martoni a Giulianova e l´ex Gil a Chieti. Anche l´ex Fea, per il cui accertamento di proprietà Regione Abruzzo ha vinto un contenzioso giudiziario con il Demanio, è per il Presidente "un altro giacimento di valore della città che deve restituire vita al contesto urbano". D´alfonso ha anche richiamato l´attenzione del Comune ad una soluzione per l´area di risulta "uno scandalo pubblico di 120 mila metri quadrati, un museo dell´inadempienza per il quale siamo disposti a valutare forme di coinvolgimento ma su progettazione sicura". In ordine all´Aeroporto d´Abruzzo il Presidente ha dichiarato di "valutare l´idea, sul modello di quanto fatto a Firenze, di un patto con un gestore aeroportuale perché quello che conta non è la proprietà ma quanti voli ci sono e quanti biglietti riusciamo a vendere". Uno spiraglio anche per la questione della soppressione del Tar: "Sono convinto che lo salviamo, è stata una cruna dell´ago ma la partita definitiva si gioca al Consiglio di Stato", ha concluso.  
   
   
SULL´IPOTESI DI ADESIONE VALDARNO ARETINO ALLA CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE  
 
 Firenze, 14 ottobre 2014 - «L’adesione del Valdarno aretino alla Città Metropolitana di Firenze avanzata dal consigliere regionale del Pd Enzo Brogi è una proposta interessante che merita di essere approfondita e sviluppata puntando subito ad un accordo programmatico fra tutti i primi cittadini del Valdarno oltre che ad un confronto col tessuto sociale e il mondo delle imprese». Lo dichiara il consigliere regionale di Più Toscana e membro della Iv commissione Sanità, Gian Luca Lazzeri. «Con il collega Brogi – sottolinea – spesso abbiamo avuto assonanze su grandi temi come quelli della difesa dei diritti ma questa volta mi trovo d’accordo anche su valutazioni di natura locale. I pro ed i contro di una scelta delicata come il “trasloco” del Valdarno aretino verso il capoluogo – spiega – devono essere analizzati a fondo prima di arrivare ad una decisione. Si tratterà sicuramente di un percorso complesso che però una volta giunto a termine potrebbe avere positive ripercussioni su tutta la popolazione valdarnese in termini di infrastrutture, trasporti e servizi sanitari. La nuova geografia istituzionale che si attiverebbe dopo il posizionamento della vallata nei nuovi criteri di area vasta porterebbe ad esempio ad una valorizzazione dei due presidi ospedalieri presenti. Il Valdarno ne uscirebbe sicuramente rafforzato e a giovarne sarebbe anche il peso politico che si concentrerebbe nella figura di un unico interlocutore ma anche il potere contrattuale da spendere per ottenere un implementazione dei servizi sul territorio. Ho sempre invidiato il comprensorio empolese per la coesione dei sindaci. L’idea di un Grande Valdarno entusiasma ma prima di tutto devono essere convinti i cittadini e attivate forme di consultazione. La fusione del comune di Figline ed Incisa è stato un passo importante per ottimizzare le risorse che mai come adesso, scarseggiano».  
   
   
DE GIACOMO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MATERA  
 
Potenza, 14 ottobre 2014 Francesco De Giacomo (Pd), sindaco di Grottole, è il primo presidente della Provincia di Matera dopo la riforma Del Rio. Lo sfidante era Antonio Stigliano, consigliere provinciale per Forza Italia.  
   
   
GLI ELETTI ALLA PROVINCIA DI POTENZA  
 
Potenza, 14 ottobre 2014 - Dati provvisori su eletti al Consiglio provinciale di Potenza, diffusi dall´ufficio stampa: A conclusione dello scrutinio finale per la elezione dei 12 Consiglieri Provinciali, ed ain attesa della ufficializzazione dei dati attraverso il riconteggio generale delle schede e del calcolo sui voti ponderati, il nuovo Consiglio Provinciale di Potenza risulta così composto: Pd (51,139 voti ponderati) – 8 – Eletti nell´ordine: Vita Giovanni, Calabrese Michele, Summa Angelo, Latorraca Angela, Piarulli Raffaella, Nardiello Gerardo, Sagarese Alessandra, Mastromartino Michele; Centro Destra (9561 ponderati) - 1 eletto - Ramunno Donato; La Provincia dei Comuni (8823 voti ponderati) - 1 eletto - Giorgio Di Ioia Daniele; Centrosinistra (17251 voti ponderati) - 2 eletti - Cicala Amedeo, Macchia Massimo.  
   
   
FILIPPO FRITELLI È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI PARMA ELETTI ANCHE I 12 CONSIGLIERI PROVINCIALI  
 
Parma, 14 ottobre 2014 – Il Sindaco di Salsomaggiore ha ottenuto 296 voti unici su 451 validi, risultando primo in tutte le fasce di voto. Ha ottenuto 45.429 voti ponderati (calcolati in base alle fasce di popolazione residente del comune di ciascun elettore); il candidato Ralli ha ottenuto invece 22.192 voti ponderati. “Ringrazio tutti i sindaci e i consiglieri comunali che ieri sono venuti a votare numerosi, nonostante l’evento sia stato costruito in un tempo breve – ha dichiarato il 10 ottobre il nuovo Presidente della Provincia Filippo Fritelli - Abbiamo ottenuto un sostegno che va oltre la connotazione poliltica della nostra lista, che ci ha soddisfatto e premiato nel percorso che abbiamo condotto.” Sulla connotazione della nuova Provincia, Fritelli ha affermato: “vorrei che fosse la nuova Provincia dei Comuni, che qui possano trovare la loro sintesi e il loro coordinamento, nel rispetto di tutti i territori, già rappresentati nel nuovo Consiglio provinciale, e che da gennaio saranno ancor più rappresentati nell’Assemblea dei Sindaci. Nei prossimi mesi costruiremo insieme il nuovo Statuto dell’Ente e dialogheremo con la Regione, in attesa delle elezioni regionali, per capire le disposizioni che vengono avanti sulle deleghe alla Provincia.” La lista Pd - Partito Democratico ha ottenuto 50.948 voti ponderati, la lista Provincia Nuova ha ottenuto 28.703 voti ponderati. I 12 consiglieri provinciali eletti sono i seguenti :
Nome e Cognome dei Candidati Al Consiglio Eletti (3) Lista di appartenenza Cifra individuale ponderata
Canova Michela Pd 8.317
Cantoni Gianpaolo Pd 7.860
Massari Andrea Pd 7.705
Censi Andrea Pd 5.736
Vescovi Maurizio Pd 5.502
Bianchi Paolo Pd 5.067
Moretti Claudio Pd 4.601
Serpagli Gianpaolo Pd 4.431
Conti Giuseppe Provincia Nuova 8.113
Oppici Carlo Provincia Nuova 4.527
Giordani Federico Provincia Nuova 3.645
Bellini Gianni Guido Provincia Nuova 3.562
 
   
   
PARMA: OGGI ALLE ORE 13 SI INSEDIA IL NUOVO CONSIGLIO PROVINCIALE  
 
Parma, 14 ottobre 2014 – Oggi alle ore 13, si riunisce il nuovo Consiglio Provinciale di Parma, eletto giovedì scorso, per la seduta di insediamento. La riunione, aperta al pubblico, si terrà nella Sala del Consiglio Provinciale, al primo piano della sede di Piazza della Pace. All’ordine del giorno: 1. Esame delle condizioni di eleggibilità del Presidente e dei Consiglieri. Convalida degli eletti; 2. Giuramento del Presidente della Provincia di Parma.  
   
   
ENTI LOCALI: FVG, CONFERMATI PREMIALI E PENALITÀ A COMUNI  
 
Trieste, 14 ottobre 2014 - Confermato il sistema premiale a favore dei Comuni che hanno ceduto spazi finanziari orizzontali, così come l´applicazione di una penalità per gli enti locali che non hanno utilizzato totalmente o parzialmente gli spazi finanziari dedicati. Con l´approvazione della relativa delibera presentata dall´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, la Giunta regionale ha così stabilito che i Comuni virtuosi potranno fruire l´anno successivo di una riduzione dell´obiettivo assegnato in termini di saldo finanziario. Parimenti, la penalità sarà differenziata in relazione agli spazi ceduti dalla Regione. In ogni caso, premi e penalità comporteranno una rideterminazione degli obiettivi finanziari specifici assegnati ad ogni singolo ente locale per il 2015.  
   
   
ENTI LOCALI FVG: NASCE IL PRIMO GENNAIO IL COMUNE DI VALVASONE ARZENE  
 
Trieste, 14 ottobre 2014 - Nascerà ufficialmente il primo gennaio del 2015 il nuovo Comune di Valvasone Arzene, in provincia di Pordenone, dopo che il referendum del 28 settembre scorso ha confermato a larghissima maggioranza la volontà dei cittadini di arrivare alla fusione. Lo prevede il disegno di legge approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore per le Autonomie locali Paolo Panontin. La legge regionale sui referendum prevede infatti che la Giunta presenti al Consiglio regionale, entro 60 giorni dal voto, un disegno di legge sull´oggetto del quesito sottoposto a referendum. Dal primo gennaio, dunque, si prevede di istituire il nuovo Comune denominato Valvasone Arzene, con capoluogo a Valvasone. Alle comunità di origine saranno assicurate "forme di partecipazione e decentramento dei servizi". Alla stessa data cesseranno dalle loro cariche i sindaci, le Giunte e i Consigli comunali e al loro posto saranno nominati un commissario e un vicecommissario. Le prime elezioni del nuovo Comune nato dalla fusione si svolgeranno in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2015.  
   
   
SCORRIMENTO GRADUATORIE PISL, ASSESSORE CALABRIA: “IL NOSTRO IMPEGNO SI TRADUCE NEL FINANZIAMENTO DI IMPORTANTI INTERVENTI PER PROMUOVERE LO SVILUPPO”  
 
Catanzaro, 14 ottobre 2014 - L’assessore regionale al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali, Nazzareno Salerno, a margine della seduta di Giunta del 10 ottobre che ha messo a disposizione nuove risorse finanziarie, ha sottolineato come “lo scorrimento delle graduatorie dei Pisl, deliberato dalla Giunta regionale, costituisce un provvedimento di notevole rilievo in quanto consente di realizzare una serie di interventi che incidono in maniera significativa nel progetto di rinascita di numerosi centri calabresi che, mediante la valorizzazione del loro patrimonio storico, naturale, artistico ed architettonico, possono far concretizzare un effettivo processo di sviluppo”. In particolare risultano essere interessati dallo scorrimento delle graduatorie dei Pisl diversi Comuni del Vibonese quali Capistrano (252.556 euro per il Completamento del Museo della montagna), Polia (493.300 euro per il Progetto dell’Albergo diffuso), Zaccanopoli (101.210 euro per il Progetto Via dei Profumi), Parghelia (1.000.000 euro per i lavori di completamento del recupero e della riqualificazione del waterfront in località Le Grazie e per il potenziamento della dotazione infrastrutturale per la mobilità sostenibile), Nicotera (1.000.000 euro per il completamento del recupero e della riqualificazione del waterfront e del recupero della Pineta al fine di realizzare infrastrutture per il tempo libero), Briatico (1.000.000 euro per il recupero e la riqualificazione ambientale del waterfront della Strada del Mare), Mileto (210.557 euro per il completamento del Percorso normanno), Mongiana (650.000 euro per il recupero ed il riattamento della Casa del Comandante delle Reali Ferriere borboniche), Briatico (350.000 euro per la ristrutturazione e la riqualificazione di Piazza Marconi) e Filandari (350.000 euro per la ristrutturazione e la riqualificazione del Borgo urbano). “Questi interventi – ha spiegato ancora l’Assessore Salerno – producono un innalzamento della qualità della vita e migliorano la competitività e l’attrattività dei Sistemi territoriali non urbani e si traducono in nuove occasioni di crescita economica e sociale. Le aree territoriali, grazie a questi finanziamenti, riusciranno a generare un’offerta turistica capace di attivare dei percorsi virtuosi idonei a contribuire al decollo di contesti territoriali che, con la trasformazione di idee in azioni dirette, potranno concorrere con le realtà più avanzate. Questa Giunta regionale ha sempre considerato il processo di sviluppo quale obiettivo prioritario al fine di garantire alla collettività un domani più ricco di prospettive positive”.  
   
   
“LA QUESTIONE SOCIALE OGGI” IN UN SEMINARIO DELLA SCUOLA PER LA BUONA POLITICA DI TORINO I LAVORI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE AL CIRCOLO DEI LETTORI E VENERDÌ 14 A PALAZZO CISTERNA  
 
Torino, 14 ottobre 2014 - Tornano a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna – sede della Provincia di Torino, in via Maria Vittoria 12 – gli incontri ed i seminari promossi dalla Scuola per la Buona Politica di Torino, diretta dal professor Michelangelo Bovero, docente di Filosofia Politica all’Università degli Studi di Torino. Nel mese di novembre sono in programma due appuntamenti nell’ambito del Iv seminario della rivista “Teoria politica” e del Xxxiv Seminario di Filosofia politica, con il patrocinio del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino. “L’iniziativa – spiega il professor Bovero – intende promuovere un confronto fra cittadini e studiosi sul volto più drammatico della crisi attuale: l’aggravarsi della questione sociale, con l’aumento smisurato della disuguaglianza e il divario crescente tra concentrazione di grandi ricchezze ed estensione di grandi povertà. Di fronte a questi fenomeni sono emersi due atteggiamenti opposti delle classi dirigenti: in Europa, è prevalso l’indirizzo di subordinare la garanzia dei diritti sociali agli obiettivi di assorbimento del deficit e risanamento del debito pubblico; in altre parti del mondo si è affermato l’orientamento di destinare una quota inderogabile della spesa pubblica alla garanzia dei diritti sociali”. Il seminario sarà aperto giovedì 13 novembre alle 17 al Circolo dei Lettori di via Bogino, da Petros Markaris, prestigioso intellettuale greco, che in una recente trilogia di romanzi ha offerto uno specchio impressionante della crisi greca, epicentro della questione sociale europea. Le indagini del commissario Charitos si muovono nello scenario della corruzione politica, delle difficoltà economiche e dei drammi esistenziali della popolazione. Venerdì 14 novembre a partire dalle 9,30 a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, il seminario proseguirà in una sessione mattutina e in una pomeridiana con un confronto tra le esperienze europee e quelle latinoamericane, sviluppato nelle relazioni di Lorenzo Córdova Vianello (docente all’Universidad Nacional Autónoma de México), Pedro Salazar Ugarte (anch’egli docente all’Unam), Alessandro Dal Lago (docente all’Università di Genova), Humberto Ávila (Universidade Federal del Rio Grande do Sul), Agustín Menendez (Universidad de Leon).  
   
   
SCUOLA UMBRA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, RICONOSCIMENTO A TORINO PER GIOVANI AMMINISTRATORI CORSO FINANZA LOCALE  
 
Perugia, 14 ottobre 2014 – La Scuola umbra di amministrazione pubblica ha partecipato, a Torino, alla cerimonia di consegna degli attestati dei corsi in Finanza locale per giovani amministratori, corsi promossi da Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) e Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una delegazione di 25 corsisti ha testimoniato l´esperienza del corso in Finanza locale organizzato dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica e dal Comune di Perugia nel corso di una manifestazione che si è svolta alla presenza di Maria Carmela Lanzetta, Ministro per gli Affari Regionali, e di Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente di Anci nazionale e che ha visto la partecipazione di oltre cento amministratori locali provenienti da tutto il territorio nazionale. Il Ministro Lanzetta, nel suo intervento, ha espresso forte apprezzamento per il lavoro svolto dalla Scuola umbra portandola come esempio da replicare su scala nazionale per il lavoro che svolge a sostegno delle amministrazioni locali.  
   
   
TRENTO: “ON THE JOB”, DOPO IL TIROCINIO ALL’ESTERO IL 79% DEI DISOCCUPATI HA TROVATO LAVORO  
 
Trento, 14 ottobre 2014 - A cinque mesi dalla chiusura di tutti i percorsi formativi e professionali all’estero, il 79% dei partecipanti (disoccupati da almeno sei mesi) al progetto Mo.dis ha trovato una nuova occupazione. Novanta lavoratori trentini avevano aderito al progetto, trascorrendo un periodo in Germania, Irlanda, Regno Unito e Spagna. Mo.dis è il progetto dell’Agenzia del Lavoro che rientra nel programma Europeo per l’Apprendimento Permanente, finanziato interamente dall’Unione Europea. L’obiettivo principale era quello di potenziare le capacità comunicativo-linguistiche e tecnico-professionali di lavoratori espulsi dal processo produttivo con un periodo di disoccupazione di medio-lunga durata. Soddisfatta Agenzia del Lavoro che vede nei risultati la bontà di un progetto innovativo per un mercato del lavoro che ancora oggi mostra segnali di debolezza. Il progetto, promosso dall’Agenzia del Lavoro e interamente finanziato dall’Unione Europea all’interno del Programma Lifelong Learning, Leonardo da Vinci – Mobilità transnazionale, si è avvalso della competenza di partner europei qualificati in progetti di mobilità transnazionale. L´iniziativa ha coinvolto 90 lavoratori (49 donne e 51 uomini) domiciliati in provincia di Trento e disoccupati da almeno 6 mesi, che hanno visto nell’iniziativa l’opportunità per rinforzare le proprie competenze linguistiche e professionali in un contesto europeo. Mo.dis riguardava infatti un’esperienza di formazione e di tirocinio lavorativo “on the road” in un contesto aziendale straniero. L’obiettivo principale era quello di offrire a lavoratori, con profili professionali diversi, dei percorsi formativi e professionali che potessero aiutarli ad acquisire o rafforzare competenze chiave e trasversali quali quelle comunicative, relazionali e di socializzazione al lavoro, ma anche abilità più specifiche come quelle linguistiche e professionali, che potessero favorire il loro reinserimento in un mercato del lavoro complesso, soprattutto dopo un periodo di disoccupazione importante. Spesso delusione e insoddisfazione accompagnano la difficoltosa ricerca di un nuovo lavoro che può essere invece facilitata proprio dall’aggiornamento professionale. Erano due le fasi di svolgimento di Mo.dis.: la prima, della durata di due giorni a Trento, consisteva in una sorta di preparazione “culturale” alla mobilità, mentre la seconda di 6 settimane si volgeva all’estero con una prima settimana in aula per riattivare le competenze linguistiche, seguita da 5 settimane di tirocinio presso aziende, selezionate nei principali settori produttivi, in Irlanda, Germania, Regno Unito e Spagna. La differenza fra il percorso di Mo.dis e quello delle precedenti esperienze di mobilità all’estero già intraprese dall’Agenzia del Lavoro è consistita nella tipologia d’offerta “all-inclusive” di questo nuovo percorso, completamente organizzato dall’Agenzia del Lavoro e senza alcun onere finanziario a carico dei partecipanti. L’agenzia si è infatti fatta carico dell’intera organizzazione e coordinamento del progetto, garantendo ad ogni partecipante un accompagnamento costante in tutte le fasi di svolgimento. Per quanto riguarda il reinserimento al lavoro dei partecipanti a Mo.dis. I dati sono lusinghieri perché a distanza di 12 mesi dal rientro a Trento il 79% dei lavoratori si sono reinseriti al lavoro, in Italia o all’estero. Il risultato è ancora più rilevante se si pensa che i partecipanti erano disoccupati da almeno 6 mesi, cioè si trattava di lavoratori che erano lontani dal lavoro da un periodo medio-lungo che normalmente complica il reinserimento. Oltre ai buoni risultati occupazionali si registra anche un notevole apprezzamento di pressoché tutti i partecipanti. Il 93% considera l’esperienza come molto positiva ed il 65% la consiglierebbe ad un amico. E’ interessante anche rilevare come ben il 78% dei lavoratori dichiara di aver ampliato le loro competenze trasversali ed organizzative, ma anche le conoscenze tecnico-specifiche riguardanti il loro profilo professionale, indispensabili per tornare al lavoro. In buona sostanza i partecipanti dichiarano di sentirsi più sicuri e consapevoli a livello personale, ma anche meglio “attrezzati” per quanto riguarda lo svolgimento del loro mestiere. Il progetto, totalmente a carico dell’Unione europea, ha avuto un costo totale di 327.321 euro con una spesa di 2.737 euro a partecipante. Mo.dis si è così rivelato uno degli strumenti di politica del lavoro più efficaci nel reinserimento lavorativo, ma anche fra i più economici rispetto ai risultati raggiunti.  
   
   
AOSTA, PIANO GIOVANI: AL VIA IL BANDO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI STAGE LINGUISTICI ALL´ESTERO  
 

Aosta, 14 ottobre 2014 - La Giunta regionale ha approvato, nella seduta di, venerdì 10 ottobre, l’emissione dell’invito a presentare progetti per stage linguistici all’estero, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. L’invito, emesso dalla Struttura Pianificazione e osservatorio edilizia scolastica dell’Assessorato dell’istruzione e cultura, si inserisce nelle priorità del Piano di Azione e Coesione – Piano Giovani istruzione 2014 dell’Assessorato delle attività produttive, energia e politiche del lavoro. L’obiettivo è quello di sviluppare le competenze degli studenti in campo linguistico e di promuovere la mobilità e l’integrazione nel mercato del lavoro, migliorando il collegamento tra quest’ultimo e il sistema educativo. L’iniziativa, per la quale sono stati stanziati 307mila163 euro, offre l’opportunità alle scuole superiori della regione di organizzare, per gli studenti che frequentano il terzo, il quarto e il quinto anno nell’anno scolastico in corso, esperienze di apprendimento delle lingue straniere in un Paese dell’Unione Europea, che devono essere formalizzate attraverso l’acquisizione di una certificazione rilasciata da enti riconosciuti a livello internazionale. Come sottolinea l’Assessore all’istruzione e cultura Emily Rini «ritengo che questa sia una interessante opportunità da cogliere, in quanto si inserisce nell’ambito delle azioni che abbiamo intrapreso e che stiamo progettando per costruire un ambizioso progetto di scuola valdostana plurilingue. Un’esperienza di apprendimento linguistico in un Paese europeo rappresenta non soltanto un’opportunità per un arricchimento delle proprie competenze ma anche una preziosa occasione per confrontarsi con realtà nuove e diverse, in un’ottica di crescita personale.» Possono presentare e attuare progetti le Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado regionali e paritarie e gli organismi che le ricomprendano, con sede sul territorio regionale. I raggruppamenti potranno essere costituiti tra almeno un’istituzione scolastica, con funzione di capofila o organismo mandatario del raggruppamento, e prestatori di servizi, che dovranno impegnarsi formalmente a rispettare gli standard progettuali, organizzativi, metodologici e di altro tipo, secondo quanto indicato dell’invito. Le richieste di ammissione a valutazione e finanziamento devono essere presentate alla Struttura Pianificazione e osservatorio edilizia scolastica entro le due seguenti scadenze: a) 12 novembre 2014, ore 12, b) 23 gennaio 2015, ore 12. Ciascun soggetto proponente potrà presentare, in forma singola o associata, un solo progetto per ciascuna scadenza. La deliberazione e gli allegati - scheda intervento e invito - sono scaricabili dal sito http://www.Regione.vda.it/istruzione/edilizia_scolastica_e_fondi_
europei/fondi_europei/piano_giovani/attuazione/2014/iniziative/

 a partire da lunedì 13 ottobre.

 
   
   
REGIONE TOSCANA, COWORKING: AL VIA LE DOMANDE PER I LAVORATORI CHE CONDIVIDONO SPAZI E SERVIZI PARTE LA FASE OPERATIVA DI UNA SPERIMENTAZIONE, CHE RIENTRA FRA LE AZIONI DI GIOVANISÌ, PER AIUTARE I LAVORATORI, IN PARTICOLARE GIOVANI MA NON SOLO, AD AFFACCIARSI NEL MERCATO CONTENENDO I COSTI E L´INVESTIMENTO INIZIALE.  
 
Firenze, 14 ottobre 2014 - Coworking al via in Toscana. Con l´avviso pubblico per la presentazione delle domande dei soggetti fornitori di servizi, parte la fase operativa di una sperimentazione, che rientra fra le azioni di Giovanisì, per aiutare i lavoratori, in particolare giovani ma non solo, ad affacciarsi nel mercato contenendo i costi e l´investimento iniziale. Cos´è il coworking Condividere attrezzature, connessioni a banda larga o wi-fi, spazi fisici per ottimizzare risorse e usufruire di utili opportunità di scambio di conoscenze, contatti, professionalità. Tutto questo è il co-working, un modo di lavorare molto diffuso all´estero, che permette ai professionisti, in particolare giovani, di di affacciarsi nel mondo del lavoro contenendo i costi e l´investimento iniziale. Un progetto in due fasi Per sostenere questa opportunità la giunta regionale, su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, ha approvato una delibera che detta gli indirizzi per la costruzione di un elenco qualificato di soggetti fornitori di co-working in Toscana e per l´assegnazione di voucher a favore, in particolare, di giovani toscani, che desiderano entrare in uno dei co-working presenti nell´elenco. "L´obiettivo di questa innovativa organizzazione del lavoro - spiega l´assessore - è quello di consentire l´inserimento nel mercato del lavoro e l´avvio di attività autoimprenditoriali e professionali, in particolare dei giovani, fornendo loro strumenti per fronteggiare i cambiamenti del mercato. Oltre ad essere un modo per favorire l´emergere di talenti e competenze, in molti casi in campi innovativi e destinati a rendere più dinamico il mercato, questa sperimentazione vuole anche sostenere figure professionali, in particolare giovani, che spesso sono escluse da latre forme di protezione sociale e faticano ad accedere agli strumenti del credito. Per questo, oltre a riconoscere formalmente il coworking come modalità di organizzazione del lavoro, la Regione agevolerà attraverso voucher i giovani che vogliono inserirsi in una realtà di co-working in Toscana". Per ora si parte in via sperimentale grazie a due bandi. Con il primo, consultabile da oggi, si costituisce l´elenco qualificato dei soggetti fornitori di servizi coworking in Toscana . Con un secondo avviso, verranno in seguito messi a disposizione i voucher individuali, cioè contributi a favore di giovani toscani che intendono entrare in una delle realtà inserite nell´elenco. L´avviso che sarà sul Burt dal prossimo mercoledì e, come si è detto, da oggi visibile su Giovanisì, specifica i requisiti che devono avere i soggetti per l´inserimento nell´elenco, come, fra l´altro, essere iscritti nel registro delle imprese con sede operativa in Toscana che abbiano inserito fra le attività, appunto, il co-working, essere una struttura che condivide spazi fisici, attrezzature, sistemi informativi, servizi, avere accesso a banda larga o wi-fi. La domanda La domanda può essere presentata a partire dal 16 ottobre e fino al 30 settembre 2015. L´elenco dei fornitori qualificati di coworking verrà costituito e pubblicato entro la fine del mese successivo a quello in cui è avvenuta le presentazione. L´elenco verrà poi aggiornato mensilmente con l´aggiunta di eventuali nuove imprese o la cancellazione di altre.  
   
   
MILANO: WELFARE AL VIA I PATTI DI RISCATTO SOCIALE PER IL SOSTEGNO AL REDDITO AI DISOCCUPATI CON GRAVE DISAGIO ECONOMICO, 1.200 EURO IN CAMBIO DI ATTIVITÀ PER SÉ E PER LA COMUNITÀ.  
 
Milano, 14 ottobre 2014 – Un sostegno al reddito in cambio dell’impegno a fare qualche cosa per sé e qualcosa per La comunità. Partiti i patti di riscatto sociale introdotti dal Comune di Milano come nuovo modello di sostegno al reddito. Da lunedì 13 ottobre, sarà possibile ritirare e consegnare presso le sedi dei servizi sociali territoriali e scaricare qui a lato la modulistica per richiedere il contributo e accedere al patto. L’iniziativa è rivolta a persone senza lavoro e in una situazione di disagio economico grave. L’amministrazione comunale ha investito nei patti di riscatto sociale 2,4 milioni di euro che permetteranno di aiutare 2.041 persone. A ciascun beneficiario saranno assegnati 1.200 euro, una tantum e in due tranche: la prima di 400 euro con la sottoscrizione del patto col Comune, la seconda di 800 euro dopo sei mesi e dopo la verifica del percorso effettuato. Il patto consiste nella partecipazione del beneficiario a un programma di reinserimento lavorativo e sociale proposto e seguito dai Servizi sociali, attraverso borse lavoro, formazione, laboratori occupazionali e, su base volontaria, anche svolgendo attività di volontariato aiutando la collettività del proprio quartiere. “Dal 13 ottobre – spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – inizieremo ad aiutare chi ancora non riceve o non ha ricevuto in passato un sostegno economico da parte del Comune, offrendo non solo un sussidio, ma chiedendo alla persona di sottoscrivere con il Comune un patto di riscatto impegnandosi in un percorso di reinserimento lavorativo. Con i 2,4 milioni di euro investiti riusciremo a dare un contributo a più di duemila persone, ma il nostro obiettivo è di arrivare a raddoppiare il numero dei beneficiari utilizzando i 2,6 milioni di euro che a causa dei criteri troppo restrittivi imposti dall’Inps sono ancora inutilizzati. Costruiremo infine un elenco di potenziali beneficiari, anche tra coloro che non riceveranno il sostegno questa volta perché privi dei requisiti, al fine di tenerli informati su ulteriori iniziative che faremo". “Questa Amministrazione, come mai successo prima – ha ricordato Majorino – ha destinato alla lotta alla povertà contributi economici per cento milioni di euro a fronte di una domanda di sussidi triplicata nel giro di due anni. Per la prima volta, attraverso il patto di riscatto sociale non sarà dato solo un contributo economico, ma sarà fornito un intervento in favore della persona chiamata a fare qualche cosa per sé e qualche cosa, su base volontaria, anche per la comunità in cui vive. Lo facciamo a Milano e in Italia per la prima volta. Crediamo che tale Patto possa essere proposto come modello anche a livello nazionale e chiediamo quindi al Governo di seguirci e di sostenerci”. Per accedere ai contributi e sottoscrivere il patto sarà indispensabile presentare l’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) che viene rilasciato gratuitamente nei Caf (Centri di assistenza fiscali). Vi potranno accedere solo coloro che hanno un Isee inferiore ai 6.000 euro e sono residenti a Milano da almeno un anno. Tra gli altri requisiti dovranno avere una età compresa tra i 18 e i 65 anni, essere disoccupati e non aver ricevuto di recente contributi da parte di Inps e Comune (Fondo Anticrisi 2012). Non potrà partecipare al bando chi ha reiterate inadempienze economiche verso il Comune superiori a 5.000 euro o ad esempio gli occupanti abusivi delle case popolari. Nella composizione della graduatoria sarà data priorità alle famiglie con più figli minori e a singoli in stato di difficoltà. Il bando resterà aperto dal 13 ottobre fino a venerdì 12 dicembre 2014. I moduli di iscrizione saranno disponibili dal 13 ottobre e presso tutti gli uffici dei Servizi sociali in città. Una volta compilati e corredati dell’Isee in corso di validità i moduli potranno essere consegnati sempre negli uffici dei Servizi sociali. Sono 78 le sedi disponibili: Punti di orientamento e informazione, Nuclei distrettuali disabili, Uffici di via San Tomaso 3, Servizi per adulti in difficoltà, Servizi sociali delle famiglie, Centri multi servizi anziani.  
   
   
GARANZIA GIOVANI: IN ABRUZZO, INTESA PER FAVORIRE PARTECIPAZIONE  
 
 L´aquila, 14 ottobre 2014 - L´assessore con delega alle Politiche attive del lavoro e della formazione Marinella Sclocco, insieme alle organizzazioni sindacali, associazioni datoriali e del terzo settore ha sottoscritto un protocollo d´intesa per sviluppare azioni volte a favorire una maggiore partecipazione di giovani ed aziende abruzzesi al programma previsto dal Piano esecutivo regionale di Garanzia Giovani. "Davanti alla crescita del tasso di disoccupazione giovanile - ha dichiarato l´Assessore - che a fine 2013 ha raggiunto il 28,2% nella fascia di età che va dai 15 ai 29 anni, è necessario adottare un approccio unitario nei confronti di chi per motivi diversi non studia e non lavora, nonché verso l´abbandono e la dispersione scolastica, proponendo azioni combinate e convergenti che favoriscano un ingresso più veloce e maggiormente qualificato delle giovani generazioni nel mercato del lavoro". Tra i punti previsti dall´accordo, saranno promossi incontri divulgativi e di orientamento per informare sulle opportunità offerte dal Piano esecutivo della Garanzia giovani sul territorio abruzzese; si sperimenteranno strumenti e metodi di intervento innovativi per migliorare l´occupabilità dei soggetti coinvolti; si sosterranno programmi di responsabilità sociale d´impresa orientati alla promozione dell´imprenditorialità; ci si attiverà anche per favorire i tirocini nelle imprese. "Attraverso il coinvolgimento di tutte le parti sociali - ha concluso Marinella Sclocco - tra il sistema di servizio pubblico di incontro domanda/offerta di lavoro e quello privato si darà vita ad una rete più strutturata ed efficiente, valorizzando le informazioni esistenti attraverso un utilizzo più adeguato ed integrato delle diverse banche dati".  
   
   
MARE NOSTRUM: ZAIA, “TRA POCO SARA’ GUERRA TRA POVERI: VENETI STREMATI DALLA CRISI E MIGRANTI ILLUSI E SCARICATI. SE E’ QUESTO CHE ROMA E BRUXELLES VOGLIONO, CI STANNO RIUSCENDO”  
 
Venezia, 14 ottobre 2014 - “I giorni passano inesorabili, i migranti continuano a morire durante le traversate, quelli che arrivano sono trattati al massimo come pacchi postali, nei territori, abbandonati a sé stessi, cresce l’allarme sociale che pian piano diventa anche paura. Vogliono una guerra tra poveri? Tra i Veneti stremati dalla crisi e i profughi attratti qui da false speranze e dalla mafia degli scafisti? Ci stanno riuscendo perfettamente”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia torna ad intervenire sulla situazione determinata in Veneto dal continuo affluire di profughi dell’operazione Mare Nostrum. “La scorsa settimana – dice Zaia – i sindaci del trevigiano tranne due hanno detto no ad altri arrivi e nel vicentino è scattato l’allarme full. Oggi l’allarme arriva dal padovano: altri profughi a Battaglia, Montagnana e Rovolon e gli abitanti minacciano di insorgere ed esprimono timori sul piano della sicurezza sanitaria. Roma e Bruxelles che fanno? – si chiede Zaia. Sinora hanno solo parlato, hanno deciso di chiamare Triton Mare Nostrum, si sono detti che il problema è europeo, mentre i Paesi Ue chiudevano le frontiere e l’Italia veniva giorno dopo giorno trascinata nel caos da una gestione renziana a dir poco dilettantistica di un problema planetario con importanti risvolti di salute pubblica”. “Sto con i sindaci che dicono no, un no ben motivato e lontano anni luce da motivazioni razziste – prosegue Zaia – capisco e condivido le preoccupazioni della gente; esorto gli amministratori locali a portarle sui tavoli delle Prefetture, perché i rappresentanti dello Stato sul territorio non si limitino a eseguire ordini mal dati e farraginosi, ma inviino a Roma la voce del popolo. Prima o poi qualcuno dovrà ascoltare, e quanto prima fare”. “Renzi, se conta qualcosa anche quando non va a portare alla Merkel i compitini da sei meno meno, pesti i pugni e costringa Bruxelles ad aprire un vero tavolo europeo di solidarietà, dove ogni Stato membro si accolli l’accoglienza per quota parte. E’ al momento l’unica via d’uscita praticabile – dice Zaia. L’alternativa è la tensione sociale che, se non trova risposte, nessuno sa dove possa arrivare”. “Ai cittadini veneti – conclude Zaia – dico che sul piano della salute pubblica possono stare tranquilli, perché non ci fidiamo di un’occhiata sulle navi, e abbiamo attivato un nostro protocollo di prevenzione e profilassi che tutte le Ullss stanno attuando, a garanzia di tutti. Non è poco, è il massimo che possiamo fare, oltre che condurre una battaglia di idee perché l’Italia e l’Europa si rendano conto del baratro verso il quale ci stanno portando”.  
   
   
L’ASSESSORE CALABRIA SULL’APPROVAZIONE IN GIUNTA DEL FINANZIAMENTO A SOSTEGNO DELL’ACCOGLIENZA DEGLI IMMIGRATI NELLA PIANA DI GIOIA TAURO  
 
Catanzaro, 14 ottobre 2014 - L’assessore regionale ai Trasporti, Internazionalizzazione e Cooperazione Luigi Fedele è intervenuto in merito all’approvazione della delibera di Giunta sul finanziamento di centomila euro a sostegno dell’accoglienza degli immigrati nella Piana di Gioia Tauro. “Abbiamo accolto – ha dichiarato l’Assessore Fedele – da subito le richieste del Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, e delle istituzioni maggiormente interessate alle problematiche, anche di ordine igienico – sanitario, inerenti all’insediamento di immigrati nei territori della Piana di Gioia Tauro. La Giunta regionale, di fatto, non ha lesinato sforzi in tal senso, approvando il sostegno finanziario di centomila euro per contribuire e prevenire condizioni di disagio estremo che possano favorire lo sfruttamento lavorativo, la discriminazione razziale e determinare pericoli per la coesione sociale sui territori interessati con l’arrivo della nuova stagione di raccolta agrumi. Pertanto – ha proseguito Fedele –, queste risorse saranno destinate al Comune di San Ferdinando che, com’è noto grazie soprattutto agli interventi realizzati dal sindaco, Domenico Modafferi, ha sempre promosso iniziative finalizzate all’accoglienza e all’integrazione dei migranti. C’è da dire, però, che si sono evinte situazioni di degrado igienico – sanitario della tendopoli, segnalate nell’ultimo sopralluogo dall’Azienda sanitaria locale, che grazie allo stanziamento di queste nuove risorse possono – ha concluso Fedele – essere sicuramente migliorate e risolte”.  
   
   
AL VIA IL PROGETTO VDA VALLE D’ACCOGLIENZA  
 
Aosta, 14 ottobre 2014 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali informa che è in fase di avvio il progetto dedicato all’apprendimento qualificato dell’italiano da parte delle persone, adulte e giovani, provenienti da paesi terzi e intitolato Vda Valle d’Accoglienza 3. Il progetto, finanziato dal Ministero dell’Interno tramite il Fei - Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi – si propone di offrire alle persone straniere gli strumenti indispensabili per acquisire una piena cittadinanza ovvero la conoscenza della lingua e di alcuni elementi di educazione civica. Il progetto è promosso dall’Assessorato della sanità, salute e politiche sociali della Regione Valle d’Aosta, in qualità di soggetto capofila, e ha tra i partner la Sovrintendenza agli Studi, il Centro Territoriale Permanente, l’Enaip Vallée d’Aoste, Projet Formation, la cooperativa sociale La Sorgente, l’Associazione Donne Latino-americane Uniendo Raices e il Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione (Fieri) di Torino. Come per le due precedenti edizioni, il progetto, grazie alla sinergia tra amministrazione regionale, enti del privato sociale e associazioni, prevede l’organizzazione su tutto il territorio di corsi di lingua italiana di livelli diversi per persone immigrate. I corsi saranno aperti alle persone provenienti dai paesi che hanno sottoscritto l’accordo di integrazione così come agli stranieri che soggiornano regolarmente in Valle d’Aosta da almeno 5 anni. Per agevolare la partecipazione ai corsi, anche delle persone con figli minori, sono previsti servizi di baby sitting e di supporto allo studio; inoltre è previsto un rimborso delle spese di viaggio. Le persone interessate possono pre-iscriversi o chiedere informazioni, a partire da lunedì 13 ottobre 2014, allo Sportello “Corsi di italiano Fei” , sito in corso Battaglione n° 24 ad Aosta (tel. 366.6824312 - mail: valledaccoglienza@gmail.Com ). Lo sportello è aperto il lunedì e il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e il martedì dalle 12.00 alle 15.00.  
   
   
BOLZANO, FAMIGLIE A RISCHIO: UN PROGETTO PER COORDINARE GLI INTERVENTI  
 
Bolzano, 14 ottobre 2014 - Entro il giugno 2016 sarà pronto un concetto cornice per il coordinamento dei vari interventi di sostegno alle famiglie a rischio con neonati e bambini in tenera età. Un gruppo di lavoro misto Provincia-forum Prevenzione-claudiana-università di Bolzano ha avviato il progetto "Sostegno nei primi anni di vita" in un primo incontro tenutosi di recente. Come emerge da studi condotti in altre realtà territoriali è importante sostenere da subito le famiglie con bambini piccoli fino ai tre anni. L´obiettivo è quello di migliorare in tempo e in modo sostenibile le possibilità di sviluppo e la salute di bambini e genitori tenendo presenti le singole situazioni e risorse familiari. Questi interventi sono di assoluta necessità in presenza di cosiddette familie a rischio. L´offerta di sostegni alle famiglie nei primi anni di vita dei figli è variegata in Alto Adige, come spiega l´assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker, ma manca un quadro riassuntivo dei singoli progetti. Per tale ragione il Dipartimento politiche sociali guidato in collaborazione in prima linea con il Forum Prevenzione di Bolzano ha avviato un progetto di ricerca ad hoc "Sostegno nei primi anni di vita/Frühe Hilfen". Al progetto collaborano vari soggetti. Entro il giugno 2016 sarà pronto un concetto cornice per il coordinamento dei vari interventi di sostegno alle famiglie a rischio con neonati e bambini in tenera età. È stato istituito un gruppo di lavoro misto, Provincia (Ufficio tutela minori e inclusione sociale/Ripartizione sanità/Agenzia per la famiglia)-Forum Prevenzione-scuola provinciale superiore di sanità Claudiana-libera Università degli studi di Bolzano-facolta Scienze della formazione, che ha avviato il progetto in un primo incontro tenutosi di recente.  
   
   
MILANO: ADULTI GARANTI DEI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE DEI RAGAZZI SI È DISCUSSO DEI CONSIGLI DI ZONA DEI RAGAZZI, LABORATORI DI CITTADINANZA ATTIVA DOVE NASCE LA PROGETTAZIONE DELLA CITTÀ A MISURA DI BAMBINO  
 
Milano, 14 ottobre 2014 – Una giornata di incontro e scambio di esperienze tra Milano, l’Italia e l’Europa, tra rappresentanti delle istituzioni, docenti, professori ed educatori, esperti ed esponenti del mondo delle associazioni: “Gli adulti garanti dei processi di partecipazione dei ragazzi. I Consigli di Zona delle ragazze e dei ragazzi a Milano”, questo il tema del convegno svolto lunedì 13 ottobre a Palazzo Reale, organizzato dal Comune di Milano in collaborazione con Arci, Arci ragazzi, Abcittà, Ambiente Acqua Onlus, Celim, Diapason, Fratelli dell’Uomo, Imprese Sociali, Unicef. “I Consigli di Zona dei Ragazzi sottolineano la centralità della figura dei ragazzi nella progettazione della città – ha spiegato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris -. Alcuni di questi progetti sono già diventati realtà. Il nostro impegno è fare in modo, sempre più, che anche i bambini possano sentire rispettata la propria dimensione di cittadinanza”. “I consigli di zona i bambini e i ragazzi sono una rete dove i giovani consiglieri elaborano idee e progetti che aiutano concretamente la nostra Amministrazione a migliorare alcuni aspetti di Milano” – ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione -. La scuola può lavorare insieme al territorio perchè questi progetti si integrino concretamente con il percorso formativo dei più piccoli". “Questi Consigli di Zona sono veri laboratori di cittadinanza attiva e il Garante dell´Infanzia è l’organismo che deve disturbare il manovratore, l’Amministrazione, perché vengano rispettate esigenze e i progetti diventino realtà. Il tema, poi, è come comporre con linee condivise, il mosaico che mette insieme servizio pubblico, scuola e terzo settore”, ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute. “I bambini sono portatori di diritti e grazie a loro la città è più viva, più accogliente – ha spiegato Chiara Bisconti, assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero –.Ciascuno deve fare la propria parte e noi siamo già al lavoro perché i loro progetti siano realizzati e per garantire ai più piccoli la possibilità di poter vivere in una città che sia in grado di rispondere davvero alle loro esigenze. Ne sono un esempio la modifica al Regolamento di Polizia urbana e il nuovo Regolamento edilizio che permettono ai bambini di giocare nei cortili”. Il Consiglio dei Ragazzi è uno strumento per promuovere e vivere la partecipazione dei bambini e dei ragazzi nei territori locali. Milano è la prima grande città che ha sviluppato un sistema organico e completo di Consiglio dei Ragazzi ed è la prima città metropolitana con un’esperienza strutturata di questo tipo. Fondamentale dunque il rapporto futuro che queste esperienze potranno giocare con le varie realtà del territorio, le municipalità, i Consigli di Zona e le altre istituzioni. Da qui il problema dei presupposti giuridici necessari al loro sviluppo e delle garanzie che le proposte possano trovare effettiva attuazione su una scala territoriale più ampia. Centrale anche il rapporto con la scuola e le famiglie: il Consiglio dei Ragazzi assume anche un valore pedagogico per la sua capacità di creare relazioni e una progettualità che completa il percorso scolastico. Fondamentale in questo percorso il ruolo degli educatori e degli adulti e del garante dei diritti dei ragazzi per creare davvero una città che rispetti la qualità della vita dei suoi giovani abitanti. La domanda se sia possibile una rete nazionale dei Cdzzrr ha trovato una prima risposta nell’esperienza francese dove il Consiglio dei Ragazzi è ormai storicamente integrato nelle politiche amministrative nazionali come luogo di elaborazione e progettazione. Per maggiori informazioni sui Cdzz: www.Ragazzinzonamilano.it    
   
   
BOLZANO: SUCCESSO DEL CONVEGNO "COMUNICAZIONE RESPONSABILE SULLA VIOLENZA DI GENERE"  
 
Bolzano, 14 ottobre 2014 - Oltre 200 giornalisti e pubblicisti hanno preso parte il 10 ottobre, nella sala di rappresentanza del Comune di Bolzano, al convegno sul tema “Una comunicazione responsabile sulla violenza di genere” organizzato dall’Ordine dei giornalisti in collaborazione, tra gli altri, con la Ripartizione Politiche Sociali della Provincia. Il Comune di Bolzano con la Rete contro la violenza di genere e la Provincia Autonoma di Bolzano, Ripartizione Politiche Sociali, in collaborazione con l´Ordine dei Giornalisti ha organizzato questa mattina nella Sala di rappresentanza del Comune, in vicolo Gumer a Bolzano, un convegno informativo rivolto ai professionisti dei media (giornalisti e pubblicisti) della Regione Tn-aa, sul tema "Una comunicazione responsabile sulla violenza di genere". Oltre 200 giornalisti e pubblicisti hanno preso parte al convegno che ha consentito sia di approfondire le conoscenze degli operatori del settore su di una tematica di particolare attualità come la violenza di genere, grazie agli interventi di alcune operatrici del settore, che di avere un confronto diretto e particolarmente stimolante con il punto di vista di Donatella Marchesini, sostituto procuratore presso la Procura del Tribunale di Bolzano, coordinatrice del gruppo di lavoro che si occupa delle fasce deboli. Nel corso della mattinata la tematica della comunicazione sulla violenza di genere è stata quindi analizzata sotto vari punti di vista, appunto quello giornalistico, esposto da Fabrizio Franchi, presidente dell´Ordine dei Giornalisti del Trentino Alto Adige, e delle colleghe Camilla Gaiaschi di Milano e Sybille Hamann di Vienna, dal punto di vista giuridico del magistrato, Donatella Marchesini, sociale e psicologico delle operatrici delle Case delle donne di Bressanone e Bolzano, rispettivamente Barbara Wielander, Marina Della Rocca, e Marina Bruccoleri, responsabile della fase di accoglienza nel progetto Alba gestito da Volontarius e dall´Associazione La Strada-der Weg, nonché psicopedagogico da parte di Annalisa Gallegati, che opera presso l´intendenza scolastica in lingua italiana. Impressionati i dati emersi nel corso del convegno: nel 2013 i Italia sono state uccise 134 donne dal loro partner o ex partner, praticamente una ogni tre giorni, in Italia le persone vittime di tratta sono tra le 19 e le 26 mila, secondo la Caritas supererebbero addirittura le 30 mila persone; circa l´80 delle donne vittime di violenza sono straniere, le minorenni ripresentano il 7%, anche se in alcune regioni si arriva al 10-12%; la violenza sulle donne è trasversale alle classi sociali, alle condizioni economiche ed all´etnia; in Alto Adige operano 5 Case delle Donne e 4 centri antiviolenza, sono coinvolte nella violenza donne in età compresa tra ai 14 ed i 60 ani, la fascia d´età più a rischio è tra i 25 ed i 45 anni, solo una vittima su 20 si rivolge ai Centri, solo in 1 caso su 7 intervengono le forze dell´ordine I due enti promotori, con la collaborazione delle associazioni competenti del territorio, si occupano da anni della promozione di una cultura non-violenta, volta in particolare a diffondere nella società civile un sentimento di rifiuto, e di condanna nonché di assunzione di responsabilità collettiva verso la violenza esercitata ai danni delle donne e dei loro figli. Lo sviluppo di questo fondamentale senso civico collettivo passa anche attraverso i messaggi veicolati dai media, televisioni e quotidiani in primis, che svolgono un ruolo fondamentale nell´educazione dell´opinione pubblica. Hanno preso parte ai lavori Petra Frei, direttrice dell´Ufficio famiglia, donna e gioventù, in rappresentanza dell´assessora provinciale alla sanità, Martha Stocker, e gli assessori comunali, Patrizia Trincanato (Cultura e Convivenza) e Mauro Randi (Politiche sociali). I materiali integrali del convegno saranno scaricabili a partire da martedì 14 ottobre dai seguenti siti: www.Comune.bolzano.it  e www.Provincia.bz.it/politiche-sociali/  
   
   
PALCOSCENICO VITA ARTISTI MADE IN MARCHE PER L’EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ.  
 
Ancona, 14 ottobre 2014 - Una nuova importante occasione per promuovere positivamente l’educazione, la sensibilità e la consapevolezza delle pari opportunità attraverso lo strumento dell’arte e in particolare del teatro (prosa, danza e musica), arriva da Palcoscenico Vita - Artisti Made in Marche per l’educazione alle pari opportunità, un nuovo progetto promosso dall’Assessorato ai Diritti e Pari opportunità della Regione Marche e curato da Amat. “La tematica delle pari opportunità e del rapporto tra i generi si muove in un contesto culturale - afferma Paola Giorgi, assessore ai Diritti e Pari opportunità - perché solo in un ambito di con-sapevolezza si possono promuovere azioni positive. “Palcoscenico vita” è una iniziativa che mira a sviluppare conoscenza e consapevolezza attraverso lo strumento del teatro. In campo tutte le declinazioni possibili della messinscena teatrale con tematiche che non dovranno necessa-riamente esplorare gli aspetti negativi ma anche mostrare esperienze positive”. Il progetto intende stimolare, attraverso un avviso pubblico, la creatività degli artisti marchigiani invitandoli a proporre progetti innovativi incentrati sui temi delle pari opportunità e del rapporto tra i generi che dovranno essere esplorati non tanto e non solo nei loro lati più oscuri e violenti, ma che dovranno preferibilmente essere in grado di mostrare esperienze, significati e possibilità positive e costruttive. I progetti potranno avvalersi di tutte le declinazioni e manifestazioni possibili connesse all’arte teatrale: prosa, performance, musica, danza, ecc. Il concorso è aperto a tutti gli artisti performativi e visivi, danzatori e musicisti (senza limiti di età) che abbiano sede nella regione Marche o di cui almeno un componente significativo del nucleo artistico sia residente, domiciliato o originario delle Marche. Si può partecipare al bando pre-sentando un progetto della durata minima di 20 minuti e massima di 50 minuti che può essere rappresentabile in contesti diversi tra loro (aule scolastiche, palestre, strade e piazze, centri commerciali, ecc.). I candidati dovranno inviare – entro il giorno 17 novembre 2014 (fa fede il timbro postale di spedizione) – i materiali richiesti (informazioni precise su www.Amatmarche.net) al seguente indirizzo: Amat, C.so G. Mazzini 99, 60121 Ancona, indicando all’esterno del plico la dicitura “candidatura Palcoscenico Vita”. Le proposte pervenute verranno valutate da un’apposita commissione che provvederà entro il 1 dicembre 2014 a selezionare cinque progetti che oltre a ricevere un premio in denaro, verranno inseriti e presentati in un cartellone diffuso e capillare che permetterà loro di essere rap-presentati, tra dicembre e giugno 2015, in diversi contesti e luoghi delle Marche.