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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 21 Ottobre 2014 |
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IN ARRIVO UN PIONIERISTICO IMPIANTO PAN-EUROPEO PER LA RICERCA SUI NEUTRONI IN SVEZIA CHE RIVOLUZIONERÀ LA RICERCA IN CAMPI CHE VANNO DALLA MEDICINA ALLA FARMACEUTICA E DALL´INGEGNERIA ALLA FISICA. |
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Bruxelles, 21 ottobre 2014 - Un impianto all´avanguardia in grado di generare raggi di neutroni 30 volte più luminosi rispetto agli impianti esistenti sta per essere costruito nella città svedese di Lund. Questo impianto da 1,8 miliardi di euro aiuterà gli scienziati a esaminare e testare nuovi materiali a livello molecolare, con implicazioni che vanno oltre la nanotecnologia, le scienze della vita, l´industria farmaceutica, l´ingegneria dei materiali e la fisica sperimentale. Diverse centinaia di membri della comunità scientifica europea sono stati invitati a celebrare l´inizio dei lavori di costruzione all´inizio di ottobre del 2014. Più di una dozzina di paesi europei finanziano il progetto (la Svezia, con il 35 % e la Danimarca con il 12,5 % sono i principali sostenitori). L´ess, che dovrebbe essere completato entro il 2025, sarà la fonte di neutroni più potente al mondo. È una pietra miliare nella ricerca sui neutroni europea. Mentre le prime fonti di neutroni usate per la ricerca consistevano in reattori nucleari, le sorgenti a spallazione - come l´Ess - sono molto più sicure e producono una quantità di neutroni utili molto più ampia. La struttura metterà quindi gli scienziati europei che studiano i neutroni ai primi posti di questo campo pioneristico della ricerca. La struttura consisterà in un acceleratore lineare lungo 600 metri, che spingerà i protoni che sbattono con una potenza di 5 Mw su un obiettivo di tungsteno rotante. I protoni, che viaggiano a una velocità vicina a quella della luce, colpiscono i nuclei di tungsteno ed espellono neutroni, questo processo si chiama spallazione. Questi neutroni vengono poi "raffreddati", o rallentati e alla fine indirizzati in 44 raggi. Poiché i neutroni non hanno carica, non si disperdono in elettroni e possono penetrare a fondo negli atomi e sondare i nuclei atomici direttamente, cosa impossibile con i raggi X. Questo significa che l´Ess aprirà nuove opportunità di ricerca in diverse discipline, come, per esempio, la medicina. Gli scienziati potranno usare l´impianto per portare avanti studi già in corso sulla complessità e i misteri del cervello umano, le sue reti neurali e il funzionamento della memoria. L´impianto per i neutroni aiuterà gli scienziati anche a capire meglio i meccanismi di come il Dna sostiene la vita a livello molecolare e la posizione precisa, la struttura e la funzione delle proteine che determinano la sua struttura. Per i fisici, l´Ess costituirà un importante strumento per risolvere alcuni dei più vecchi misteri dell´universo. Una possibilità allettante, per esempio, è riconciliare finalmente le incompatibili, e ciononostante funzionanti, teorie della gravità e della fisica quantistica. Il fatto che i neutroni possono penetrare nella materia molto meglio rispetto ai raggi X rende l´Ess interessante anche per applicazioni nel campo dell´ingegneria. Se si vuole esaminare all´interno un blocco motore completo, per esempio, l´uso dei neutroni è un metodo molto più efficiente. Il programma di ricerca del centro è adesso in fase di programmazione. Scienziati e ingegneri di oltre 60 laboratori partner stanno già lavorando per ottimizzare l´impianto Ess e allo stesso tempo stanno esplorando e immaginando come sarà usato. L´ess impiegherà uno staff di 500 persone e si prevede che da 2 000 a 5 000 scienziati visiteranno il centro ogni anno. Per ulteriori informazioni, visitare: http://europeanspallationsource.Se/ |
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TELECOMUNICAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE PER LA QUINTA VOLTA AL REGOLATORE TEDESCO DELLE TELECOMUNICAZIONI DI RIDURRE LE TARIFFE PER LE CHIAMATE MOBILI |
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Bruxelles, 21 ottobre 2014 - La Commissione europea ha chiesto per la quinta volta alla regolamentazione delle telecomunicazioni tedesca (Bundesnetzagentur - Bnetza) per modificare o ritirare la sua proposta sulle tariffe di terminazione mobile (Ttm). Tariffe di terminazione mobile Bnetza proposto di introdurre per sipgate operatore wireless, che sono fino al 80% superiori a quelli utilizzati nella maggior parte degli altri Stati membri dell´Unione europea, sarebbe alla fine conto e trasmesso a utenti di telefonia mobile. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea Neeliekroeseu , ha detto questo: " Sono molto preoccupato del fatto che la Germania continua ad ignorare le richieste ragionevoli della Commissione europea - quello in cui si differenzia da tutti altri Stati membri. Il suo approccio a tariffe di terminazione delle chiamate mobili è contro i principi del mercato e dei consumatori porta danno interno. " Le tariffe di terminazione sono le tariffe che gli operatori di carica delle reti di telecomunicazione per una chiamata di rete di routing a un altro e ogni operatore ha un potere di mercato sull´accesso ai consumatori sulla propria rete . Questi tassi si riflettono nel prezzo delle chiamate finalmente pagati da privati e imprese. Durante l´inchiesta, avviata nel maggio 2014, l´autorità di regolamentazione tedesca non ha fornito elementi di prova (vedi dichiarazione ) dimostrando che lei ha un trattamento speciale ed essere disponibile a seguire il metodo di calcolo dei tassi di terminazione mobile secondo le regole delle telecomunicazioni dell´Ue (vedi Ip / 09/710 e Memo / 09/222 ). Berec, Organismo dei regolatori europei delle telecomunicazioni, ha detto che ha pienamente sostenuto la posizione della Commissione. La Commissione ha adottato una raccomandazione che il regolatore tedesco per modificare o ritirare la sua proposta. La normativa tedesca sulle tariffe di terminazione mobili devono essere conformi alla raccomandazione della Commissione europea. Se Bnetza non segue questa raccomandazione e continua ad applicare un approccio diverso, la Commissione prenderà in considerazione le opportune azioni legali. Il 7 aprile, 2014 già, la Commissione aveva fatto una raccomandazione Bnetza di ritirare o modificare la misura in cui ha definito il metodo di fissazione del sipgate wireless imposto price cap per il fatto che essa deviato da il metodo raccomandato dalla Commissione. |
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NASCE L´ASSOCIAZIONE MILANO SMART CITY AVRÀ IL COMPITO DI COORDINARE I PROGETTI VOLTI A RENDERE LA CITTÀ SEMPRE PIU SMART E INTELLIGENTE E DI VALUTARE LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTÀ AI BANDI EUROPEI DEL PROGRAMMA HORIZON 2020 |
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Milano, 21 ottobre 2014 – Con 23 voti a favore, 9 voti contrari e 2 astenuti è stata approvata dal Consiglio Comunale la nascita dell’Associazione Milano Smart City. L’associazione, senza scopi di lucro, avrà il compito di coordinare i progetti volti a rendere la città sempre piu smart e intelligente e di valutare la partecipazione della città ai bandi europei del programma Horizon 2020 favorendo il dialogo e il confronto tra i diversi attori del territorio. Grazie alla nascita dell’Associazione Milano Smart City, che non comporterà oneri aggiuntivi per il Comune, continuerà il dialogo con le altre città attive all´interno dell´Osservatorio Anci Smart City, come Genova e Torino, allo scopo di favorire lo sviluppo di politiche nazionali sempre più smart e orientate ad un uso intelligente delle risorse. Oltre al Comune di Milano, l´associazione vede come socia fondatori, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano, in rappresentanza del mondo delle imprese e vedrà la collaborazione delle Università (in rappresentanza del mondo della ricerca), nonché gli enti pubblici locali, territoriali e non territoriali, che condividono lo sviluppo di politiche smart. |
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ECO-INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ NELLA GESTIONE DELLE AREE INDUSTRIALI: IL PROGETTO MER |
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Roma, 21 ottobre 2014 - Presentati i risultati del progetto Mer (Marketing and governing innovative industrial Areas) per la creazione di una rete internazionale di scambio di esperienze e opportunità nel settore energetico, ambientale e del green marketing, finalizzata a migliorare la competitività e l’attrattività delle aree industriali del Mediterraneo, nell’ambito della crescita sostenibile prospettata dalla strategia Europa 2020. Al progetto Mer, finanziato dai fondi comunitari del Programma di cooperazione transnazionale Med, partecipano 11 partner di 8 Paesi europei dell’area mediterranea, fra cui l’Enea, con il coordinamento della Provincia di Bologna. Nel corso del seminario: “Eco-innovazione e competitività nella gestione delle aree industriali: il Progetto Mer”, organizzato dall’Enea a Messina, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria, l’Ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri di Messina e Inbar (Istituto Nazionale di Bioarchitettura), si è evidenziato che la cooperazione tra le imprese, favorita da strumenti come i contratti di rete, nonché le nuove opportunità di marketing per le aree industriali, risultano fattori chiave per attrarre investimenti e contribuire al miglioramento della competitività del sistema industriale locale. L’attivazione di sinergie tra Enti di Ricerca, Università, professionisti, imprese ed Enti Locali è determinante per far conoscere alle imprese soluzioni innovative finalizzate a migliorare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse, con conseguenti risparmi economici. A queste tematiche si ispirerà il Piano d´azione per l´energia sostenibile (Paes) del Comune di Messina e le Autorità locali intendono proseguire nella collaborazione avviata per favorire la crescita sostenibile del territorio. Per ulteriori informazioni www.Merproject.eu |
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SMAU, IL COMUNE DI MILANO METTE IL MOSTRA IL LATO SMART DELLA CITTÀ DAL 22 AL 24 OTTOBRE LE IMPRESE COOPERATIVE DEL PROGETTO ´DIVERSAMENTE SMART´ E FABRIQ, IL PRIMO INCUBATORE PER L´INNOVAZIONE, TRA GLI STAND DI FIERAMILANOCITY |
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Milano, 21 ottobre 2014 – Il Comune di Milano tra i protagonisti della prossima edizione di Smau, in programma dal 22 al 24 ottobre a Fieramilanocity. Sarà infatti l’assessorato alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca a presentare le diverse iniziative volte a mostrare il lato più Smart della città ai visitatori. “Come Amministrazione – chiarisce l’assessore alla Politiche per il Lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca Cristina Tajani - crediamo che la crescita e lo sviluppo di Milano passi attraverso una maggiore attenzione verso le start up, l’innovazione sociale e i servizi al cittadino. Se dovessi sintetizzare in uno slogan la via milanese direi: migliori servizi che raggiungono più persone con un dispendio minore di risorse fisiche, ambientali, di tempo. Insomma, proviamo a coniugare equità ed efficienza attraverso l’utilizzo intelligente delle tecnologie”. “In tre anni – conclude l’assessore Tajani - abbiamo attivato di circa 70 progetti ‘Smart’, volti a promuovere il risparmio energetico, la sostenibilità e l’inclusione sociale. Progetti e azioni che nascono dal lavoro congiunto tra imprese, università, enti pubblici e associazioni di cittadini, volti a disegnare una strategia d’insieme per valorizzare le tante capacità progettuali presenti sul territorio”. Sono sette le imprese cooperative che l’Amministrazione accompagna per la prima volta in Fiera attraverso il programma “Diversamente Smart”. Tra gli stand quindi si potranno incontrare Adelante Dolmen, cooperativa sociale attiva dal 1997 che utilizza la leva dell’informatica per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro di persone appartenenti alle categorie protette. Alveare Cooperativa Sociale Onlus, un’azienda che si occupa di digitalizzazione ed archiviazione elettronica di documenti e che offre a persone svantaggiate la possibilità di entrare o rientrare nel mondo del lavoro fornendo un’esperienza in un ambiente in grado di avvantaggiarli in una successiva ricerca di lavoro. Cooperativa Sociale Cascina Bianca un’azienda che offre servizi di digitalizzazione documenti e rielaborazione delle immagini e data entry volta a favorire l’inclusione di persone disabili e svantaggiate nel mondo del lavoro. La Cooperativa Sociale Progetto Il Seme si occupa di offrire servizi di contact center, sottotitolatura eventi, verbalizzazione riunioni e consigli comunali ad aziende e pubbliche amministrazioni, nata da una collaborazione tra persone con disabilità e persone provenienti da realtà aziendali che con il loro know-how professionale permettono lo sviluppo di progetti imprenditoriali che accrescono e valorizzano le potenzialità̀delle persone con disabilità anche grazie all´uso di tecnologie avanzate. Presenti inoltre Universo Cooperativa Sociale che realizza corsi di formazioni in ambito Ict abilitando i detenuti del carcere di Bollate e Pensieri e Colori, agenzia di comunicazione che avvia percorsi di professionalizzazione a favore di persone svantaggiate e la cooperativa sociale onlus Il Naviglio. Le aziende del progetto “Diversamente Smart” si presenteranno a gli operatori mercoledì 22 ottobre alle ore 11, moderati da Emil Abirascid di Startupbusiness, nell’ambito di uno speed pitching con l’obiettivo di illustrare la propria offerta di servizi. Tra gli stand di Smau sarà possibile inoltre conoscere Fabriq, il primo incubatore del Comune di Milano specificamente dedicato a promuovere l’innovazione sociale con l’obiettivo di far nascere nuove imprese e produrre sviluppo sociale nel del l’area quartiere di Quarto Oggiaro e creare occupazione favorendo l’imprenditorialità. Nel proprio stand Fabriq ospiterà quattro startup: Jobmetoo, un portale di annunci di lavoro dedicato a candidati appartenenti alle categorie protette, Marioway, una carrozzella per persone con disabilità di concezione totalmente innovativa, che permette di muoversi in posizione semi-verticale (e a mani libere), Almostthere una startup che fornisce servizi di marketing, di consulenza e mentoring, coaching sportivo oltre Route220, che realizza stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Il Comune di Milano sarà protagonista anche del Premio Nazionale Smart Communities, in programma di giovedì 23 ottobre, con il progetto “Isole Digitali”. Un progetto che ha visto il posizionamento di 15 sole digitali in diverse zone della città di Milano dotate di rete Wi-fi attive tutti i giorni 24 ore su 24. Le 15 aree sono dotate di panchine con prese elettriche, utili per ricaricare device portatili di ogni tipo, e illuminate da un sistema a led , in grado di gestire l’intensità luminosa e di ridurre i consumi, al quale è collegato un sistema di videosorveglianza per garantire la sicurezza pubblica. Spazio anche all’informazione con totem touchscreen multifunzionale in grado di fornire informazioni di carattere culturale (eventi teatrali, concerti, mostre), commerciale (attività locali, negozi storici e pubblici esercizi) e relative al trasporto pubblico. Il premio sarà preceduto da un momento di confronto sul tema Smart Communities e Social Innovation come motore di sviluppo del territorio che vedrà confrontarsi le esperienza di tre importanti realtà nazionali come Milano, Roma e Torino attraverso le voci di Cristina Tajani, assessore allo Sviluppo Economico Comune di Milano, Marta Leonori, assessore all´Innovazione Roma Capitale e Enzo Lavolta, assessore Sviluppo e Innovazione Città di Torino Le start up presentate dal Comune di Milano saranno chiamate, nell’arco dei tre giorni di fiera, a prendere parte ai diversi momenti di incontro e networking per favorire lo scambio di conoscenze e competenze, l’avvio di partnership e il trasferimento della ricerca. Tutti gli appassionati di nuove tecnologie e politiche smart potranno scaricare, in maniera gratuita, il pass d’ingresso a Smau 2014 direttamente dalle pagine web dell’assessorato www.Lavoroeformazioneincomune.it |
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INTERNET DELLE COSE: CONTRIBUTO A 14 PROGETTI DI INNOVAZIONE |
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Torino, 21 ottobre 2014 - Sono 14 i progetti che saranno finanziati dalla Regione Piemonte nell´ambito del bando "Internet delle cose", di cui qualche giorno fa sono state pubblicate le graduatorie. Le iniziative di ricerca industriale e sviluppo sperimentale avranno un valore complessivo di quasi 14 milioni di euro a fronte di un contributo regionale di circa 7 milioni e mezzo. I progetti spaziano su più settori: dall´ambiente alle smart communities, dall´energia alla salute, dalla scuola alla sicurezza. E’ rilevante la presenza degli atenei e degli organismi di ricerca che, insieme alle imprese piemontesi, hanno presentato iniziative basati sul paradigma dello sfruttamento dei dati prodotti dai sistemi connessi ad internet (cose fisiche, persone e applicazioni in rete, secondo il modello di Internet of Things - Iot) e la loro eventuale integrazione con altri dati secondo la logica open data (“Internet of Data”). Il bando regionale rientra tra le misure previste dal Por-fesr e ha l’obiettivo di permettere alle imprese, grazie alla collaborazione con i centri di ricerca, di condurre attività secondo la metodologia internazionale dei cosiddetti living labs, cioè ambienti di innovazione aperta, in situazioni di vita reale, nei quali il coinvolgimento attivo degli utenti finali permette di realizzare percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali. “Il bando interviene in ambiti ritenuti strategici per la nuova fase di programmazione dei fondi comunitari – dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Giuseppina De Santis - che, in linea con gli obiettivi della strategia Europa 2020, si propone di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione e la crescita. Certamente c´è ancora molto da fare su questo aspetto nella nostra regione, ma i dati del bando dimostrano la dinamicità del sistema industriale e della ricerca piemontese nel raccogliere le sfide che il nuovo scenario economico impone”. Primo classificato il progetto "Sees@w - Sensing Safety at Work", presentato da un raggruppamento di due organismi di ricerca (Università degli Studi di Torino e Csp - Innovazione nelle Ict) cinque pmi e una grande impresa in qualità di capofila. Il progetto prevede l’ideazione e la prototipizzazione di un sistema di raccolta di dati da sensori e da lavoratori, a supporto della sicurezza nell´ambiente di lavoro. In totale, in tutta la regione presentati 29 progetti che hanno coinvolto 278 soggetti. Ne saranno finanziati al momento 14, con ultimazione prevista entro luglio 2015. Forte la concentrazione di imprese della provincia di Torino, ma saranno interessati alle iniziative anche i territori di Asti, Cuneo, Novara e Verbania. Per info sulle graduatorie: www.Regione.piemonte.it/innovazione/innovazione/notizie/progetti-di-ricerca-industriale-e-o-sviluppo-sperimentale-di-applicazioni-integrate-e-innovative-3.html
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REGIONE TOSCANA SI PREPARA PER LA PROSSIMA EDIZIONE DI SMAU ANTICIPANDO LE 20 REALTÀ INNOVATIVE CHE DEBUTTERANNO DAL 22 AL 24 OTTOBRE A FIERAMILANOCITY |
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Milano 21 ottobre 2014 - La squadra delle 20 startup e aziende innovative della Regione Toscana è pronta a salire sul palcoscenico di Smau per presentare tutta l’innovazione pronta per incontrare il mondo delle oltre 50.000 imprese che varcheranno le soglie della 51° edizione di Smau, dal 22 al 24 ottobre a Fieramilanocity. Smau Milano sarà una tappa fondamentale del percorso intrapreso da Regione Toscana insieme a Smau, per favorire l’incontro e il networking tra le imprese del suo territorio e il mercato nazionale e internazionale, oltre che per presentare gli strumenti messi a disposizione a supporto dell’innovazione e della ricerca nella Regione attraverso eventi come Toscana Technologica, la manifestazione dedicata all’incontro tra ricerca industriale e imprese che si è svolta a Firenze lo scorso luglio in concomitanza con Smau Firenze, e il Forum delle Imprese, che nei mesi di luglio e settembre ha toccato le principali città della regione. Un ruolo fondamentale in questo percorso è giocato da Invest in Tuscany, il sistema pubblico, coordinato dalla Regione Toscana (Settore attrazione investimenti) che, in collaborazione con l´Agenzia di Promozione Economica (Toscana Promozione) e con gli enti locali, si pone come interlocutore per le aziende e le multinazionali interessate ad investire in Toscana. A commento della partecipazione di Regione Toscana a Smau, Gianfranco Simoncini, Assessore alle Attività Produttive di Regione Toscana dichiara: “Ci presentiamo all´appuntamento con Smau 2014 con una importante novità. La Regione Toscana ha deciso di anticipare la programmazione dei fondi Ue 2014-2020 con proprie risorse per avviare nuovi bandi per le imprese. Da ottobre si può fare domanda per tre bandi per ricerca, sviluppo e innovazione che mettono a disposizione delle imprese, grandi piccole e medie di tutti i settori produttivi, contributi per gli investimenti. Su questo i contiamo di destinare sino a 200 milioni di risorse regionali che possono attivare investimenti per circa 800. Ad essi, a breve, aggiungeremo anche voucher per sostenere l´attività di ricerca e sviluppo della micro impresa. Con questi strumenti, molto innovativi anche nell´impostazione, vogliamo sostenere le imprese più dinamiche, grandi, medie, piccole e piccolissime. Le giovani start up che si presentano anche qui a Smau sono appunto un positivo esempio di questa dinamicità. I tre bandi sono solo l’ultimo degli strumenti che si aggiungono ad un . Quadro ricco e articolato di interventi per aiutare le imprese a dare ali alle proprie idee”. Nell’arco dei tre giorni di evento le startup si presenteranno all’interno degli speed pitching in programma nei molteplici eventi ed iniziative di networking e concorreranno all’edizione nazionale del Premio Lamarck, in programma venerdì 24 ottobre alle ore 14.00, in contemporanea al Premio Nazionale Innovazione Ict. Il premio, realizzato con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, che prende il nome dal naturalista Jean Baptiste Lamarck, consegnerà un riconoscimento ai più brillanti progetti d’impresa, pronti a rivoluzionare il business di aziende già strutturate, raccontati dalle startup presenti in fiera. Nell’area di Regione Toscana sarà inoltre possibile richiedere informazioni sui nuovi Bandi Ricerca e Sviluppo e Innovazione che mettono a disposizione contributi per investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese, finanziati grazie all´anticipazione, da parte del bilancio regionale, di risorse che consentono di avviare la programmazione del Por 2014-2020 del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per un valore complessivo di 8 mln. Inoltre la Regione Toscana sarà protagonista di due workshop che si terranno nel corso dei tre giorni di evento: mercoledì 22 ottobre alle ore 15.00 è in programma il workshop dal titolo Connettere le Piccole Imprese Hi -Tech e le startup alle realtà produttive consolidate: ci proviamo in Toscana con una piattaforma regionale,a cura di Alessandro Giari. Il workshop si terrà in Arena Smart Communities e sarà moderato dai giornalisti di scienza di Radio24. Il secondo, workshop, dal titolo “Una amministrazione progetta in casa i suoi strumenti, e il risultato è un servizio trasversale, aperto, in continua crescita ed efficiente. Si chiama Open Toscana, vede come relatori Vittorio Bugli, Assessore Sistemi Informativi e partecipazione, Regione Toscana e Laura Castellani, Dirigente settore infrastrutture e tecnologie per lo sviluppo della società dell’informazione, è in programma venerdì 24 ottobre, alle ore 11.00 presso l’Arena Smart Communities. Ed ecco quali saranno le startup e le aziende innovative della Regione presenti a Smau: Beenomio, startup italiana specializzata nel fornire consulenza e supporto informativo ai processi industriali, sia produttivi che organizzativi; Biocare, startup che presenta drDrin, una piattaforma di servizi web accessibili sia da Pc che attraverso smartphone e tablet, aiuta i suoi utenti a gestire al meglio le terapie farmacologiche, specialmente quelle complesse; Blueup, la prima azienda italiana che progetta e produce beacon Ble per servizi di micro-localizzazione indoor, certificati Apple iBeacon; Cavelabs, startup innovativa che crea prodotti e servizi professionali per monitorare, comandare e controllare dispositivi elettronici; Cleviria, una software house che presenta, tra le altre cose il software Thela, rivolto a tutte le aziende che hanno bisogno di tracciare e monitorare in maniera efficace le proprie catene di fornitura e distribuzione, Diagramma, azienda che realizza sistemi informatici e gestionali dedicati al mondo del B2b, tra cui il sistema “Arkadia”, una completa web app che permette la tracciatura Gps dei mezzi aziendali con particolare riferimento al mercato della Pmi; Effective Knowledge, uno spin-off partecipato dall´Università degli Studi di Firenze che offre servizi e prodotti relativi all´automatizzazione delle fasi di acquisizione, gestione, produzione e distribuzione di conoscenza e dati per aziende e istituzioni che avvertono la necessità di implementare sistemi di intelligence, portali web e servizi; Energysolving, una start-up dell’Incubatore di Firenze e Cciaa di Prato che offre soluzioni brevettate per il controllo ottimizzato del riscaldamento in qualsiasi tipologia di edificio; Kentstrapper, impresa familiare specializzata nella progettazione e produzione di stampanti 3D; Kiunsys, azienda che offre soluzioni innovative per la gestione della smart city tramite cloud, come ad esempio sensori di parcheggio e servizi di vendita e di informazione tramite smartphone; Kiwi Local realizza piattaforme di prossimità personalizzate per associazioni ed aziende al fine di migliorare la gestione della community; Kode, azienda che offre consulenza nel campo della data science, fornendo competenze in vari settori: data mining, chemiometria, chemoinformatica, machine learning, ricerca socio-economica; Maketank, startup innovativa che ha realizzato un marketplace dove protagonisti assoluti sono i Maker e le loro creazioni. Ogni Maker crea e gestisce il proprio shop in autonomia e senza fee di ingresso: inserisce direttamente i prodotti, ne definisce prezzi, tempi di produzione e di spedizione; Occam Xxi progetta architetture dell´informazione per cluster orizzontali e verticali, codifica strutture articolate di App razionalizzando i contenuti con l´obiettivo di rendere informazioni sovrapposte o ridondanti più snelle e fruibili da ogni pubblico; Papermine, una startup che ha realizzato un’applicazione web di self-publishing per creare online magazine, guide, cataloghi, ricettari e photobook; Per Lab, spin-off dell’Università di Firenze, che offre servizi di consulenza, intervento e formazione per lo sviluppo delle abilità dell’intelligenza emotiva; S2r, spin off dell’Università degli Studi di Firenze che offre servizi avanzati di diagnostica, progettazione e certificazione di materiali e sistemi costruttivi innovativi; Terza Cultura Società Cooperativa, Spin-off dell´Università degli Studi di Firenze e startup Innovativa presso la Camera di Commercio di Firenze si dedica alla divulgazione scientifica e alla promozione culturale nell´educazione, nella formazione, nella riqualificazione aziendale e nell’intrattenimento, con strategie Ict integrate e innovative ed iniziative rivolte allo scambio culturale; Viditrust, una startup innovativa che ha realizzato la tecnologia Viseqr,patent pending: una soluzione anticontraffazione innovativa, basata sullo sviluppo di un "timbro intelligente",non riproducibile,che integrato nella grafica del package o dell´etichetta del prodotto, risulta verificabile infinite volte da chiunque possieda uno smartphone di ultima generazione; Visual Engines sviluppa prodotti software e servizi basati su tecnologie di analisi, ricerca e riconoscimento visuale, le cui caratteristiche tecnologiche, di scalabilità ed efficienza, li rendono utilizzabili in tutti gli ambiti applicativi in cui l´informazione prevalente sia visuale (fotografia digitale, video, realtà aumentata, etc.). |
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SEMINARIO A VILLA UMBRA SUL COMMERCIO ELETTRONICO |
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Perugia, 21 ottobre 2014 - Si è svolto, venerdì 17 ottobre, a Villa Umbra, il seminario di approfondimento su normativa e sviluppo del commercio elettronico organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica. In apertura dei lavori, l´Amministratore Unico della Scuola Alberto Naticchioni, ha voluto esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell´Ast di Terni e dell´indotto collegato. Subito dopo, Naticchioni ha ribadito come alla Scuola siano state affidate competenze in tema di promozione dell´innovazione tecnologica, delle competenze digitali e della società dell´informazione e della conoscenza attraverso le pubbliche amministrazioni operanti in Umbria, ricordando che l´Umbria, secondo una recente ricerca dell´Ipsos, è la prima regione italiana per e-commerce, con l´89,5% di compratori abituali e come sia quindi importante approfondire sia la normativa comunitaria e nazionale in materia di e-commerce, sia le varie possibilità di sviluppo, per sostenere economia e servizi del nostro territorio. "E-commerce sta crescendo anche in Italia – ha dichiarato Maria Rita Fiasco, Vice Presidente Assinform - 20 milioni di Italia hanno comprato almeno una volta fatto acquisti online e la distribuzione dei compratori è omogenea sul territorio". "Vorrei ringraziare la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica per quest´evento organizzato coinvolgendo le associazioni di categoria – ha affermato Daniele Stellati, Coordinatore Regionale Confesercenti Umbria - Il commercio elettronico sta occupando una fetta sempre più grande sul mercato e noi cerchiamo di dare tutto il supporto possibile come associazione di categoria". L´iniziativa, organizzata in collaborazione con l´Associazione Nazionale Docenti Informatica Giuridica e Diritto dell´Informatica (Andig), ha visto la presenza di più di cento partecipanti tra dipendenti pubblici ed imprenditori. I lavori sono stati coordinati da Giovanni Moriconi, dirigente Servizio commercio della Regione Umbria. La prima relazione ha fatto il punto sul commercio elettronico nella società dell´informazione, a cura di Donato Limone, docente di Informatica giuridica, Unitelma Sapienza, presidente Andig. Sono seguiti, dopo i chiarimenti sulla normativa comunitaria e nazionale sul commercio elettronico, grazie alla relazione di Leonardo Bugiolacchi, docente Unitelma Sapienza, Comitato Direttivo Andig, gli interventi di Maria Rita Fiasco, vice presidente Assinform – Confindustria e di Francesco Nesta, del Servizio Commercio della Regione Umbria, rispettivamente sui temi "Sviluppare il commercio elettronico per far crescere economia e territori" ed il "commercio elettronico nella Regione Umbria". |
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LA REGIONE CALABRIA A SMAU RACCONTA LE RAGIONI DI UN SUCCESSO |
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Milano, 21 ottobre 2014 - Altamente innovative, perché derivanti da risultati della ricerca scientifica. Destinate a sconvolgere, se non addirittura a rivoluzionare, i settori di applicazione industriale cui si rivolgono. Sono le 12 nuove imprese nate in Calabria da spin-off della ricerca universitaria regionale. Iniziative imprenditoriali nate grazie al Talentlab – spin-off, il percorso di pre-incubazione dedicato ai ricercatori e sviluppato da Calabriainnova, il Pisr della Regione Calabria gestito da Fincalabra con Area Science Park, nell’ambito della Rete Regionale dell’Innovazione. Otto di queste nuove imprese spin-off, insieme a tre startup che hanno superato la prima fase del percorso Talent-lab-startup, dedicato ai laureati, saranno accompagnate dalla Regione Calabria e da Calabriainnova a Smau Milano, la vetrina internazionale dedicata a startup, spin-off, laboratori e centri di ricerca italiani che apre i battenti il 22 ottobre. Da nuovi bracci meccanici per la robotica subacquea, ad algoritmi per l’analisi dei big-data in cloud. Da sistemi di geolocalizzazione indoor basati sul campo geomagnetico, a kit medicali per l’analisi del latte materno. E ancora: nuovi sistemi per valorizzare i beni culturali e per il turismo culturale; reti peer to peer per lo scambio di risorse computazionali tra utenti; nuovi sistemi per misurare l’efficienza delle telecomunicazioni: innovativi servizi web - based per la mobilità dei cittadini e per le aziende che operano nel settore del trasporto dei passeggeri. Sono queste le 11 nuove imprese che saranno presenti a Fiera Milano City e che il 22 ottobre a partire dalle ore 16.00 presso l’Arena Smart Working (pad. 1), racconteranno la loro storia durante l’evento “Pitch degli spin-off vincitori del Talent Lab Calabria e lancio dell’appuntamento Smau in Calabria”. Un’occasione per ascoltare dalla viva voce dei protagonisti l’inversione di tendenza che si sta verificando in Calabria. È di qualche settimana la notizia, da fonte Infocamere, che la regione è prima in classifica per incremento del numero di imprese innovative, con un + 263% di crescita rispetto allo scorso anno. Un risultato importante che fa capire quanto si stia facendo in Calabria per costruire un ecosistema fertile per l’innovazione. L’occasione, inoltre, per scoprire in anteprima Smau Calabria 2014, l’appuntamento con la più importante manifestazione nazionale in tema di ricerca e innovazione che finalmente, con Calabriainnova, farà tappa in Calabria. |
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BANDA LARGA, LOMBARDIA: PROGETTO NAZIONALE, SERVONO 257,9 MLN |
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Milano, 21 ottobre 2014 - L´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava ha scritto al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, sul tema della banda larga nelle aree rurali, affinché il progetto di diffusione, come previsto dagli obiettivi europei, non venga lasciato scoperto in termini di dote finanziaria, andando così a gravare sulle Regioni. "Venerdì 17 ottobre, nel corso di una riunione convocata dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - scrive l´assessore Fava - abbiamo appreso che il compromesso sull´accordo di partenariato dei fondi europei Esi comporta lo spostamento di importanti risorse sull´Obiettivo Tematico 2, relativo al finanziamento della diffusione della banda larga nel nostro Paese". Risorse In Psr Nazionale - In termini finanziari, ricorda Fava, "lo sforzo chiesto in quota Feasr è pari a 257,9 milioni di euro". "Considerando che le azioni richieste rientrano in un progetto nazionale che va realizzato in modo sincrono su tutto il territorio per soddisfare gli obiettivi europei al 2020, - scrive l´assessore lombardo - ritengo necessario che nella revisione del Programma di sviluppo rurale nazionale si consideri la possibilità di inserire le azioni necessarie per soddisfare i fabbisogni di infrastrutturazione in Banda larga delle aree rurali italiane, dotandolo delle corrispondenti risorse già quantificate nell´accordo di partenariato". |
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PREMIO INNOVAZIONE ICT: 46 LE AZIENDE CANDIDATE ALL´EDIZIONE NAZIONALE |
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Milano 21 ottobre 2014 - La terza giornata di Smau, venerdì 24 ottobre, alle ore 14.00, si concluderà con la consegna del Premio Lamarck, il riconoscimento dedicato alle startup più innovative pronte per il mercato e del Premio Nazionale Innovazione, riconoscimento che l’Osservatorio Smau consegnerà ai progetti più innovativi di utilizzo delle tecnologie digitali da parte delle imprese. Un unico evento, quindi, che vedrà riunite imprese mature e nuove realtà per stimolare imprese e imprenditori, già campioni d’innovazione, a fare un passo avanti e scoprire come le startup diventano oggi un formidabile alleato per accelerare l’innovazione in azienda. A contendersi il Premio Nazionale Innovazione Ict sono 46 aziende che hanno realizzato progetti innovativi di utilizzo di tecnologie digitali all’interno della propria impresa. Le 46 aziende sono state selezionate dall’Osservatorio Smau tra le oltre 150 candidature al premio raccolte sul sito www.Smau.it nelle scorse settimane e tra i vincitori delle tappe territoriali del Roadshow Smau, ammessi alla competizione nazionale proprio in seguito alla vittoria della tappa. Il Premio Lamarck sarà invece un riconoscimento che verrà conferito alle più innovative startup, già pronte a supportare il business delle imprese mature e scelte tra le oltre 200 startup presenti nell’area Open Innovation di Smau. Il riconoscimento, prende il nome dal naturalista Jean Baptiste Lamarck ed è realizzato in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria. I due premi saranno preceduti dallo speed pitching di startup e imprese mature, in cui le imprese si sono presentate in 90 secondi al pubblico in sala. Successivamente si passerà alla consegna del Premio Lamarck a cura di Alvise Biffi, Vicepresidente di Confindustria Piccola Industria. Nell’ambito del Premio Lamarck sarà consegnato anche il premio al vincitore del contest “Boost Your idea”, organizzato e promosso da Clouditalia Telecomunicazioni e che mette in palio, per il migliore progetto innovativo di business, una fornitura di risorse Cloud sui propri Data Center per un intero anno, per un valore complessivo di 5.000 euro, oltre all’assistenza infrastrutturale e alla possibilità di ulteriori partnership. La competizione coinvolge le startup e i progetti early-stage dell’Area Open Innovation e non solo che, nel corso delle prime due giornate, hanno registrato un video-pitch della durata di 90 secondi ed effettuato un breve incontro con l’azienda. Successivamente si passerà all’annuncio dei vincitori del Premio Innovazione Ict 2014 a cura di Enrico Pagliarini, giornalista Radio24. Interverranno a premiare Alessandro Zucchetti, Presidente di Zucchetti e Mauro Parolini, Assessore Commercio Turismo Terziario Regione Lombardia Ecco di seguito l’elenco completo delle aziende finaliste:
Categoria Premio Innovazione |
Casi |
Tappa |
Costruire comunità digitali |
Torrefazione Carbonelli |
Napoli 13 |
Costruire comunità digitali |
Archilovers.com |
Bari 14 |
Costruire comunità digitali |
Federazione Italiana Golf |
Roma 14 |
Costruire comunità digitali |
Miagola Caffè |
Torino 14 |
Costruire comunità digitali |
Centergross |
Bologna 14 |
Costruire comunità digitali |
Comune di Firenze - Linea Comune |
Firenze 14 |
Costruire comunità digitali |
Istituto Pacioli di Cremona |
Milano 14 |
Costruire comunità digitali |
Associazione friulana donatori sangue |
Milano 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Fiart Mare S.p.a. |
Napoli 13 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Siggi Group |
Padova 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Errea Sport |
Bologna 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Qu.in. |
Firenze 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Tiemme Toscana Mobilità Spa |
Firenze 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Bpm |
Milano 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Aruba |
Milano 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Feinar |
Milano 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Fidia Farmaceutici spa |
Milano 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Unicredit |
Milano 14 |
Gestionali evoluti per migliorare la performance |
Vicenzi Biscotti Spa |
Milano 14 |
Il digitale per fare business |
Enel |
Roma 14 |
Il digitale per fare business |
Caldaie Murali S.r.l |
Roma 14 |
Il digitale per fare business |
Ntv |
Roma 14 |
Il digitale per fare business |
Salvagnini Italia |
Padova 14 |
Il digitale per fare business |
Diwo Srl |
Padova 14 |
Il digitale per fare business |
Cantina Sociale di Casorzo Sac |
Torino 14 |
Il digitale per fare business |
Iren |
Torino 14 |
Il digitale per fare business |
Gft |
Milano 14 |
Il digitale per fare business |
Diennea |
Milano 14 |
Il digitale per fare business |
B2b Srl |
Milano 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Radio Kiss Kiss |
Napoli 13 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Lago spa |
Padova 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Eataly |
Torino 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Panini |
Bologna 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Agati & Carianni |
Bologna 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Day Spa |
Bologna 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Hospital Consulting |
Firenze 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Kelyan |
Milano 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Equitalia Giustizia Spa |
Milano 14 |
Mobile e App che semplificano la vita |
Gruppo Tecnocasa |
Milano 14 |
Open innovation e trasformazione digitale |
Megamark |
Bari 14 |
Open innovation e trasformazione digitale |
Officine Daune |
Bari 14 |
Open innovation e trasformazione digitale |
Dimo Spa |
Torino 14 |
Open innovation e trasformazione digitale |
Museo Nazionale del Cinema |
Torino 14 |
Open innovation e trasformazione digitale |
Comune di Vicenza |
Milano 14 |
Open innovation e trasformazione digitale |
Rimic |
Milano 14 |
Open innovation e trasformazione digitale |
Metropolitana Milanese |
Milano 14 | |
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A ROMA PRESENTAZIONE DI UNA RICERCA CENSIS: “BIG DATA E SOCIAL NETWORK PER ISTRUZIONE E CULTURA IN CALABRIA” |
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Catanzaro, 21 ottobre 2014 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri è intervenuto il 17 ottobre nel corso della presentazione di una ricerca Censis, dal titolo ´Big Data e Social Network per istruzione e cultura in Calabria´, nel Palazzo dell´Informazione, in piazza Mastai a Roma, illustrando le attività svolte dal 2010 ad oggi per promuovere la cultura calabrese. Tra i vari interventi , anche quello del direttore del Censis, Giuseppe Roma, che ha sintetizzato il risultato della ricerca sulla rilevazione del capitale culturale, la prima del genere in Italia, promossa dalla Regione Calabria e curata dal Censis. "Solo se – ha detto Roma - il patrimonio culturale da giacente diventa vivente, allora si può avere una Calabria "Felix", che significa una Calabria "fertile", dove la cultura, fatta di patrimonio archeologico, museale, edilizio, paesaggistico, viene resa viva attraverso eventi, nuove idee, interazioni continue con la vita che scorre, con l´innovazione, con lo sviluppo". Roma ha illustrato una serie di dati che evidenziano un territorio disperso, dove il 23% dei comuni e´ distante dai servizi essenziali come scuola superiore, stazione ferroviaria e pronto soccorso, a fronte della media nazionale del 7.7%. Nonostante questo c´e´ una buona presenza di istituzioni culturali pubbliche, come musei, biblioteche e sale teatrali, mentre e´ debole la presenza delle istituzioni private, come i cinema e le librerie. Dalla ricerca del Censis emerge che una volta ultimato il Museo di Reggio Calabria, che si prevede nella prossima primavera, nel 2015 il numero delle presenze nei musei e aree archeologiche statali della regione potrebbe fare diventare in percentuale la Calabria una delle prime regioni del Sud, attestandosi anche alla media delle regioni del Centro Italia. Per Roma, cosi come ha fatto la Regione Calabria in questi anni, occorre puntare sui grandi attrattori come il Museo di Reggio Calabria, sul ruolo della scuola come luogo di diffusione della conoscenza dei beni culturali, sulla promozione di eventi culturali di qualità diffusi sul territorio, sull´uso innovativo delle tecnologie digitali per superare l´isolamento territoriale e favorire l´accesso e orientare le scelte dei cittadini sulla visita dei luoghi culturali. Secondo Caligiuri “cosa consente, dunque, ad un patrimonio ´giacente´ fatto di siti archeologici, castelli, chiese, musei archivi, collezioni, palazzi storici di diventare vivo e fertile per il presente e il futuro? "Puo´ essere decisiva la valorizzazione dei tanti tesori e delle grandi potenzialità della Calabria, finora largamente inespresse. L´attivita´ finora svolta – ha proseguito Caligiuri - ha prodotto ricadute positive sulla Regione evidenziate, tra l´altro, dall´ultimo rapporto della Banca d´Italia sulla Calabria, nel quale si afferma che la cultura incide per il 15% sulla creazione della ricchezza della regione. Una percentuale destinata ad aumentare". "Sulla stessa lunghezza d´onda sono l´Invalsi, che ha attestato l´aumento delle competenze degli studenti calabresi oggi simili alle medie nazionali; l´Istat, che ha rilevato l´aumento del numero dei lettori in Calabria; Infocamere, che ha constatato che la Calabria e´ stata nel 2013 la regione italiana con il maggiore incremento di imprese innovative; lo stesso Censis che colloca la Calabria come terza regione d´Italia per e-book scaricati dal web. Appunto per questo - ha spiegato ancora Caligiuri - abbiamo ritenuto opportuno cercare di identificare il "capitale culturale", cioè quelle condizioni che consentono al patrimonio culturale esistente sul territorio di produrre sviluppo economico e civile. A differenza del "capitale sociale", che i sociologi identificano come elemento essenziale per l´efficienza delle istituzioni pubbliche e in base al quale la Calabria e´ stata negli anni scorsi considerata come il fanalino di coda, sul piano culturale stiamo invece facendo progressi significativi e abbiamo posto le premesse per una crescita ulteriore"."In questi anni, abbiamo concentrato le risorse, insieme allo Stato, sui grandi attrattori, creando anche un´offerta diffusa sul territorio; sul coinvolgimento attivo delle scuole; sulla individuazione e sostegno ad eventi culturali significativi e l´uso del web, con l´allestimento di 6 nuovi siti che hanno registrato finora circa 2 milioni di visitatori, con oltre mille app scaricate sull´atlante dei beni culturali e oltre 10 mila e-book dal portale delle biblioteche. E proprio sulla lettura abbiamo concentrato una straordinaria attenzione considerandola come l´indispensabile premessa di ogni progresso culturale, anche realizzando la più grande biblioteca digitale pubblica, con le indicazioni di oltre 1 milione e 200 mila libri e con 160 mila file scaricabili gratuitamente, non solo e-book e musica, ma anche video e corsi universitari on-line. Al di là di ogni evidenza contraria questa regione - ha rimarcato - sta cambiando in profondità e lo sta facendo attraverso la cultura e la scuola. Stiamo crescendo in tutte le direzioni e i risultati saranno ancora più significativi nei prossimi anni quando gli ingentissimi investimenti che abbiamo orientato su istruzione, ricerca e beni culturali dispiegheranno di più i propri effetti. La Calabria non deve inventarsi nulla - ha sottolineato inoltre Caligiuri - e deve solo promuovere e valorizzare quello che ha, rendere produttivi gli investimenti e ragionare in un´ottica unitaria, in modo tale da coinvolgere tutti i territori. Della Calabria di questi anni emerge un quadro che potrebbe essere un dipinto del Caravaggio o di Mattia Preti, con luci ed ombre. In questi anni ci siamo impegnati per attenuare le ombre e accrescere le luci". Alla presentazione della ricerca sono intervenuti anche il Professore emerito dell´Università "La Sapienza" di Roma Tullio De Mauro, il Sovraintendente ai Beni Culturali del comune di Roma dal 2008 al 2013 Umberto Broccoli e il Presidente del Censis Giuseppe De Rita i quali hanno evidenziato l´impegno della Regione Calabria per la creazione di un modello di sviluppo economico basato sulla cultura. Ha concluso il sottosegretario ai Beni Culturali Francesca Barracciu che ha sostenuto che l’analisi promossa dalla Regione Calabria e curata dal Censis è "un utilissimo strumento che, se applicato anche a livello nazionale, permetterà di orientare al meglio le strategie del nostro Paese, che deve fare dell’istruzione e della cultura due pilastri del suo futuro". |
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INFODAY: ”VAI A QUEL PAESE! FORMAZIONE, SCAMBI E VOLONTARIATO ALL’ESTERO PER I GIOVANI” |
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Modena, 21 ottobre 2014 - Le opportunità di mobilità all’estero per i giovani del territorio promosse dall’Unione europea nell’ambito del nuovo programma Erasmus+: è questo l’argomento dell´Infoday, dal titolo “Vai a quel paese! Formazione, scambi e volontariato all’estero per i giovani” organizzato dal centro Europe Direct - Emilia, unitamente a Europe Direct - Modena, Going to Europe di Modena e il Centro Servizi per il Volontariato Dar Voce di Reggio Emilia, che si terrà Martedì 21 ottobre presso la sala conferenze del Tecnopolo di Reggio Emilia (Piazzale Europa, 1) dalle 15.00 alle 18.00. Dopo i saluti introduttivi di Andrea Poluzzi, di Europe Direct - Emilia, Barbara Finessi, di Europe Direct - Modena, spiegherà le opportunità nel campo degli scambi giovanili, a seguire, Claudia Favara, di Dar Voce parlerà del Servizio Volontario Europeo, chiuderà l’incontro Marcella Bagnoni, di Going to Europe, illustrando i progetti di formazione per gli operatori giovanili. Ogni sessione sarà intervallata da una testimonianza di un partecipante rispettivamente a un progetto di scambio giovanile, di Servizio Volontario Europeo e di formazione per operatori giovanili. Gli interessati a prendere parte all´evento, sono invitati a registrarsi inviando un´email all´indirizzo: europedirect@crpa.It. L’evento rappresenta anche una buona occasione per annunciare che Europe Direct – Emilia da qualche giorno è ufficialmente ente d’invio nell’ambito del Servizio Volontario Europeo - Sve, dopo il buon esito del processo di accreditamento per operare nell’ambito del famoso programma europeo da parte della Commissione europea. Il Servizio Volontario Europeo - Sve, da quest’anno parte integrante del nuovo programma Erasmus+ 2014-2020, è il programma dell’Unione europea che, fin dal 1998, offre ai giovani fra i 18 e i 30 anni la possibilità di prendere parte ad attività di volontariato in un paese europeo diverso da quello di appartenenza. Si tratta, quindi, di un’opportunità rivolta ai giovani del nostro territorio che vogliono conoscere un paese europeo, imparare una lingua, confrontarsi con coetanei di altri paesi e realizzare un’esperienza formativa veramente unica! All’estero, in uno dei 33 paesi europei che prendono parte allo Sve (28 dell’Unione europea, più Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Turchia, Repubblica di Macedonia), i giovani volontari sono impiegati, per un periodo variabile dai 6 ai 12 mesi, in attività socialmente utili in ambito artistico, culturale, comunicativo, sportivo e altro ancora e possono, in questo modo, arricchire il loro bagaglio dal punto di vista umano e lavorativo, nonché apprendere o perfezionare una lingua. La partecipazione ai progetti Sve è quasi totalmente gratuita e i partecipanti possono usufruire di fondi europei che coprono, oltre alla formazione pre-partenza, le spese di viaggio, il vitto e l’alloggio all’estero, l’assicurazione, la formazione linguistica all’arrivo, il servizio di tutoring, la mobilità locale e un pocket money per le spese extra: le attività di volontariato, comunque, non sono retribuite. La prossima scadenza per presentare progetti alla Commissione europea al fine di inviare volontari all’estero è fissata per il 4 febbraio 2015: entro la fine di novembre, quindi, il centro Europe Direct – Carrefour europeo Emilia, pubblicherà un invito a presentare candidature per permettere ai giovani reggiani di candidarsi per poter prendere parte ad un progetto di questo importantissimo programma. Per maggior informazioni contattare Andrea Poluzzi, del centro Europe Direct – Carrefour europeo Emilia (via telefono allo 0522 278019 o via e-mail all’indirizzo: europedirect@crpa.It ). |
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PRESENTATA ‘UMBRIA ACADEMY´: MISSIONE UMBRA IN CINA DAL 23 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE PER L´ALTA FORMAZIONE DEGLI STUDENTI |
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Perugia, 21 ottobre 2014 - Con l´obiettivo di promuovere il progetto Umbria Academy, una offerta unitaria e integrata di alta e specialistica formazione per gli studenti cinesi che scelgono di svolgere un percorso di studio in Umbria, una delegazione, composta da Regione, Università italiana e per stranieri, Accademia di Belle Arti di Perugia, Conservatorio musicale Francesco Morlacchi di Perugia, Istituto musicale Briccialdi di Terni e Istituto Bufalini di Città di Castello, sarà in Cina dal 23 ottobre al 2 novembre prossimi. Umbria Academy è un progetto che mette in campo servizi di alta qualità che caratterizzano l´Umbria come uno dei luoghi più attrezzati in Italia e con maggiore qualità di vita e di studio per gli studenti. Lo scopo dunque è quello di offrire a studenti provenienti dall´estero la possibilità di formarsi nel contesto umbro, grazie ad esperienze accademiche e professionali secolari ed a metodologie modernissime. In questa fase e per il "China program", i settori rilevanti sono ‘Energie´, ‘Patrimoni culturali´ e ‘Sicurezza´. In particolare i 25 corsi proposti - lauree triennali, magistrali, dottorati, summer e winter school, corso professionalizzanti – riguarderanno le energie sostenibili, il design, la musica, la lingua e la cultura italiana, il patrimonio culturale, demoetnoantropologico e sinologico, la sicurezza ambientale, sociale, territoriale ed alimentare. "E´ uno sforzo corale che coinvolge tutte le realtà umbre dell´alta formazione, della ricerca scientifica, ma anche dell´ospitalità e del buon vivere che contraddistingue la nostra Regione", ha affermato la vicepresidente della Regione Carla Casciari nel corso della conferenza stampa di presentazione che si è svolta questa mattina, lunedì 20 ottobre, nella sala Fiume di Palazzo Donini a Perugia, ed alla quale hanno partecipato il Rettore dell´ Università per Stranieri di Perugia, Giovanni Paciullo,il professor Fabio Maria Santucci dell´Università agli studi di Perugia, il Direttore dell´Accademia delle Belle Arti di Perugia Paolo Belardi, il Presidente del Conservatorio Musicale Francesco Morlacchi di Perugia, Antonio Bellini, il Presidente Opera Pia Officina Operaia Go Bufalini, Stefano Briganti, e l´Amministratore Unico dell´ Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell´Umbria, Maurizio Oliviero che ha coordinato la realizzazione del progetto. La delegazione dell´Umbria parteciperà alla China Education Expo di Pechino e Shangai per promuovere la propria offerta formativa nei settori dell´alta formazione e delle tecnologie agricole e agroalimentari, oltre che incontri istituzionali presso le città Kunming, Chongqing, Chengdu. "Ma questa, ha aggiunto Casciari, grazie alla partecipazione di un gruppo di imprenditori umbri, sarà anche l´occasione per avviare il partenariato territoriale tra la nostra Regione e la Provincia cinese dello Yunnan, attraverso la definizione di accordi e progetti di collaborazione di carattere industriale e commerciale tra le imprese umbre e cinesi nel settore agromeccanico e agroalimentare, oltre all´avvio della collaborazione tra le Istituzioni formative delle due realtà". "E´ indubbiamente una dimensione nuova dell´alta formazione dell´Umbria per giungere ad un offerta formativa che sia davvero adeguata alla domanda. E la collaborazione fattiva tra tutte le istituzioni è la base fondamentale per la buona riuscita del progetto Umbria Academy", ha confermato il Rettore Giovanni Paciullo. "Mi pare giusto sottolineare, ha affermato Maurizio Oliviero, l´importanza di questa iniziativa che è un punto di partenza per raccontare e valorizzare le grandi potenzialità dell´Umbria. E´ la prima volta in Italia che un intero ‘sistema´ parla con una voce unica e presenta un progetto assolutamente unitario, in grado di offrire dunque una gamma completa di proposte che vengono dal tutto il territorio umbro". |
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ROSSI ALLA NORMALE: "GUAI ALTRI TAGLI ALLA RICERCA" |
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Pisa, 21 ottobre 2014 - "Rivolgo un appello al governo: guai altri tagli alla ricerca". Così si è espresso il presidente Enrico Rossi intervenendo a Pisa alla inaugurazione dell´anno accademico della Scuola Normale Superiore. Il presidente Rossi ha parlato della Normale come il luogo dove trova completa realizzazione l´articolo 34 della Costituzione, in cui si afferma il diritto dei capaci e meritevoli a raggiungere i più alti gradi dell´istruzione. Affrontando il tema della crisi Rossi ha detto: "La Normale è un po´ come la Toscana. È stata capace di trasformarsi e trasformare i suoi obiettivi nel corso dei secoli rimanendo fedele a una tradizione e a un ethos. Come la Normale anche la Toscana si è data da fare. Pur nella crisi la Regione ha indici economici migliori della media nazionale. Soprattutto è ancora una regione leader nelle esportazioni e nell´attrazione d´investimenti." "La sfida che abbiamo davanti - tutti quanti - è proprio quella della internazionalizzazione, tanto delle nostre imprese, quanto dei nostri centri di ricerca; in un territorio che malgrado la crisi, e nella crisi, ha reagito rivelandosi fortemente aperto e inclusivo, attraendo investimenti e intercettando la domanda estera. Vorrei davvero discutere con voi di quello che sta accadendo al nostro mondo e dell´idea di futuro che possiamo costruire. Sono certo che Pisa e la Scuola Normale hanno tutte le caratteristiche per affrontare e vincere questa partita assieme alle altre istituzioni." Il presidente ha fatto riferimento in particolare ad importanti processi di partenariato con gli Stati Uniti (il Ttip) e ai recenti accordi commerciali e finanziari tra il governo italiano e il governo cinese. Ha invocato un´Europa più solidale. Ha spezzato una lancia a favore della ricerca pura, in cui la Normale primeggia e la cui difesa è strategica per l´intero paese. Ha anche offerto la disponibilità della Regione a lavorare con la Normale per favorire l´ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e ha parlato delle grandi opportunità che la Toscana può offrire. "Firenze e Pisa in questo senso - ha detto - sono i due fuochi di un´ellisse la cui orbita ruota attorno a un territorio ricco di nodi, di reti infrastrutturali e d´imprese dinamiche. Un´ellisse che serba in grembo un patrimonio di bellezza unico al mondo. In questo senso credo che una solida base manifatturiera, il potenziamento della nostra capacità infrastrutturale e dei nostri trasporti si saldino intimamente con la difesa del paesaggio, del territorio e con la rigenerazione urbana." |
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FORMAZIONE. IL MINISTRO DEGLI AFFARI EUROPEI DELL´ASSIA WEINMEISTER IN VISITA IN REGIONE EMILIA ROMAGNA |
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Bologna, 21 ottobre 2014 – Il ministro degli Affari europei dell’Assia Mark Weinmeister ha partecipato a Bologna ad un incontro in Regione. Nel corso della riunione è stato affrontato il tema della cooperazione tra le due Regioni nell’ambito della formazione e dell’istruzione tecnica e professionale. Punto di riferimento per la collaborazione tra Emilia-romagna e Assia in ambito formativo diviene quanto avvenuto di recente con il gruppo Volkswagen: l’intesa tra Regione Emilia-romagna, Ufficio scolastico regionale e Fondazione Volkswagen ha reso possibile per gli studenti di due istituti superiori bolognesi alternare periodi di formazione e periodi di training on the job presso i Training Center di Ducati Motor Holding S.p.a. (Bologna) e Automobili Lamborghini S.p.a. (Sant´agata Bolognese). Questo accordo, è stato detto nel corso dell’incontro, apre la strada allo sviluppo di percorsi di istruzione ispirati al modello duale tedesco, favorendo al massimo la collaborazione tra scuola e imprese delle due Regioni. La Regione Emilia-romagna ha inoltre presentato alla delegazione dell’Assia la propria strategia e le azioni già attuate per promuovere la mobilità dei giovani in Europa e per sostenere l’internazionalizzazione della infrastruttura educativa. Nel periodo 2007-2013 con il Fondo Sociale Europeo sono stati messi a disposizione oltre 4 milioni e 500 mila euro per sostenere le esperienze internazionali di 1.102 studenti. Nell’ambito della nuova programmazione comunitaria Erasmus plus la Regione è partner di tre nuovi progetti che, con un finanziamento complessivo di oltre un milione di euro, consentiranno un’esperienza all’estero ai giovani emiliano-romagnoli che frequentano i percorsi di istruzione e formazione professionale e le diverse opportunità della Rete Politecnica. Nell’incontro infine è stata condivisa la volontà di avviare progettazioni comuni fra autonomie educative e formative e imprese delle due regioni, da presentare ai prossimi bandi di finanziamento del programma Erasmus plus. |
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BUONO SCUOLA LA GIUNTA DEL PIEMONTE PORTA IL TETTO MASSIMO DI REDDITO ISEE A 20MILA EURO |
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Torino, 21 ottobre 2014 - “Abbassare il tetto Isee (indicatore della situazione economica) delle famiglie aventi diritto ai contributi regionali per gli assegni di studio da 40mila a 20mila euro è stato un atto più che mai necessario in un momento in cui l´emergenza sociale impone di orientare le risorse pubbliche disponibili a favore di chi è in uno stato di reale necessità´´. Cosi, l’assessore all’Istruzione, Gianna Pentenero, ha commentato la modifica al piano triennale di interventi in materia di istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa per gli anni 2012-2014 approvato quest’oggi dalla Giunta”. La legge regionale 28/2007 prevede che la Regione, al fine di rendere effettivo il diritto allo studio ed all’istruzione e formazione per tutti gli allievi delle scuole statali, paritarie e dei corsi di formazione professionale organizzati da agenzie formative accreditate ai sensi della legislazione vigente e finalizzati all’assolvimento dell’obbligo formativo, eroghi, nei limiti delle risorse disponibili, assegni di studio, differenziati per fasce di reddito, finalizzati alla parziale copertura delle spese di - iscrizione e frequenza e per i libri di testo, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti. Negli scorsi anni, la soglia reddituale per accedere al contributo per l’iscrizione e frequenza era stata portata fino a 40mila euro con due binari differenti: per quel che riguarda le scuole statali le richieste di contributo venivano soddisfatte partendo dagli Isee più bassi mentre per le scuole paritarie veniva considerata l’incidenza della retta scolastica sul reddito Isee. “Nell’attesa di elaborare un bando entro fine anno che ci permetta di programmare gli investimenti in materia di diritto allo studio, abbassare oggi il tetto massimo a 20mila euro per tutti - prosegue l’assessore - oltre ad uniformare i criteri di accesso alle graduatorie, vuol dire consentire una maggiore equità nell’erogazione dei contributi ed eliminare lunghe liste d’attesa destinate a non poter essere esaurite visto il difficile momento economico in cui si trovano le amministrazioni pubbliche”. |
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BOLZANO: “CHE COS’È LA MATERIA?”, CONFERENZA AL MUSEO DI SCIENZE 22 OTTOBRE |
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Bolzano, 21 ottobre 2014 - Professore emerito all’Istituto di fisica teorica dell’Università di Vienna, Herbert Pietschmann spiegherà che cos’è la materia e lo sviluppo storico di questa nozione in una conferenza in programma mercoledì 22 ottobre, alle ore 20, al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige. In lingua tedesca, ingresso libero. "Che cos´è la materia?" s´intitola la conferenza proposta mercoledì 22 ottobre,alle ore 20, dal Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, relatore Herbert Pietschmann, professore emerito all´Istituto di fisica teorica dell´Università di Vienna. Il professor Pietschmann proporrà un excursus, storico e concettuale, attraverso la nozione di materia, così rilevante per la fisica, ma anche per la filosofia, dalle origini a oggi. Esperto di meccanica quantistica e di fisica delle particelle subatomiche, Herbet Pietschmann è membro corrispondente dell´Accademia austriaca delle Scienze di Vienna, della New York Academy of Science e della World Innovation Foundation. Oltre alla fisica si interessa di filosofia, storia della scienza, medicina olistica e musica. La conferenza si svolgerà lingua tedesca. Ingresso libero. Info: Museo di Scienze Naturali dell´Alto Adige, via Bottai 1, Bolzano, tel. 0471 412964, web http://www.Museonatura.it/ http://www.Musei-altoadige.it/ |
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DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO LA GIUNTA DEL PIEMONTE APPROVA L´ATTO DI INDIRIZZO PER LA PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA 2015-2016 |
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Torino, 21 ottobre 2014 - Primo via libera al piano di indirizzo generale della Regione Piemonte sulla programmazione della rete scolastica per l’anno 2015-2016. Il documento, presentato ieri in Giunta dall’assessore all’istruzione Gianna Pentenero, fissa indirizzi e criteri generali per l’acquisizione o il mantenimento dell’autonomia degli istituti scolastici, per i punti di erogazione del servizio, per il dimensionamento delle scuole piemontesi e per i centri provinciali per l’istruzione degli adulti. Secondo il documento le istituzioni scolastiche, per acquisire o mantenere l’autonomia, dovranno privilegiare gli accorpamenti nell’ottica di raggiungere la media regionale indicativa di circa 950 alunni per istituto, un assetto questo che consentirebbe da un lato di evitare duplicazioni e sovrapposizioni di analoghi indirizzi e opzioni già funzionanti nel medesimo ambito territoriale e dall’altro di superare la situazione in cui attualmente operano le autonomie scolastiche costrette a gestire la propria offerta formativa in situazione di reggenza, ovvero in mancanza di un dirigente scolastico titolare. Prossima, in quest’ottica, anche l’approvazione da parte delle Regioni e del Miur di un accordo, in sede di Conferenza Unificata, in merito all’assegnazione di un contingente di Dirigenti Scolastici e dei Servizi Amministrativi da destinare alla rete scolastica delle singole Regioni. Per l’anno scolastico 2015/2016, l’istituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia verrà autorizzata dalla Regione in condivisione con l’Ufficio Scolastico Regionale, sulla base delle richieste che verranno presentate dai Comuni, attivando consultazioni con i soggetti interessati nel rispetto della libera scelta educativa delle famiglie. Saranno privilegiate le domande dei Comuni dove manchi il servizio pubblico e dove sia necessario avviare il completamento di sezioni già funzionanti a orario ridotto nell’anno scolastico 2014/2015 e per le scuole con allievi in lista di attesa, con riserva del 30% dei posti complessivo ai comuni il cui territorio è montano, ed ai comuni in situazione di marginalità. Per quel che riguarda i Centri per l’Istruzione per gli Adulti (Cpia), vengono confermati i 10 centri attivati nell’anno scolastico 2014-15. Il nuovo atto prevede inoltre che nelle aree dove non sia stato possibile attivarli sarà possibile avviare sperimentazioni utili a valutare ed individuare l’organizzazione e la tipologia di offerta idonee al fine di estendere a tutto il territorio regionale l’accesso all’istruzione per gli adulti a partire dall’anno scolastico 2015-16. Spetterà alle Province individuare, per ciascun Cpia, la sede ed i punti di erogazione che ad essa fanno riferimento. Le opzioni ed articolazioni per l’anno scolastico 2015/16 degli Istituti Tecnici e Professionali dovranno essere richiesti per singola sede ed essere coerenti con i percorsi già avviati nell’anno scolastico 2013/14. Il documento approvato dalla Giunta conferma infine i parametri per “punti di erogazione del servizio” dello scorso anno e quindi per i plessi della scuola dell’infanzia, i plessi della scuola primaria, le succursali e le sezioni staccate di scuola secondaria di I grado, le scuole coordinate, le succursali, le sezioni staccate e le sezioni annesse o aggregate della scuola secondaria di Ii grado. - i plessi di scuola dell’infanzia sono costituiti con almeno 20 bambini; - i plessi di scuola primaria sono costituiti con almeno 35 alunni; nei centri urbani a più alta densità demografica è richiesta la presenza di almeno 2 corsi completi, ove le condizioni socio-economico-territoriali lo consentono; - le succursali e le sezioni staccate di scuola secondaria di 1° grado sono costituite in presenza di almeno 40 alunni; - nelle scuole secondarie di 2° grado le scuole coordinate, le succursali, le sezioni staccate, le sezioni annesse o aggregate nonché gli indirizzi di studio funzionanti nella medesima sede scolastica sono costituite con la previsione di un corso quinquennale. - possono essere mantenuti attivi, i plessi siti in comuni montani ed in comuni marginali - plessi di scuola dell’infanzia costituiti con almeno 10 bambini; - plessi di scuola primaria costituiti con almeno una classe di 10 bambini o una pluriclasse con minimo di 8 e massimo di 18 alunni; - le sezioni staccate di scuola secondaria di 1° grado costituite con almeno 20 alunni. “Il piano è stato elaborato tenendo in considerazione la peculiarità della rete scolastica piemontese - ha sottolineato l’assessore Pentenero - caratterizzata da una significativa articolazione, che riflette la frammentarietà della distribuzione territoriale e amministrativa del Piemonte, particolarmente marcata nelle aree montane: infatti, 870 comuni su 1.206 risultano avere almeno un punto di erogazione del servizio scolastico. Nell’anno scolastico 2014/2015 la rete scolastica piemontese risulta complessivamente formata da circa 4.300 sedi, di cui il 19% appartenenti alla scuola non statale. Il servizio statale è gestito da 587 istituzioni autonome e da 10 C.p.i.a. Abbiamno dunque lavorato pensando ad un’offerta formativa in grado di offrire una gamma di opportunità che tenga conto della reale domanda territoriale, così da armonizzare le esigenze educative personali alle specifiche esigenze formative necessarie allo sviluppo economico del territorio e ad una migliore occupabilità dei giovani. Entro il 21 novembre 2014 le Province dovranno trasmetterci le proposte dei Piani Provinciali di dimensionamento ed il Piano Provinciale dell’offerta formativa per consentire poi alla regione di arrivare all’approvazione definitiva del documento entro entro il 31 dicembre 2014”. |
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AOSTA: PIÙ DI 400 STUDENTI IMPEGNATI NELLE ATTIVITÀ LEGATE ALLA GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE |
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Aosta, 21 ottobre 2014 - Più di 400 studenti di hanno partecipato, giovedì 16 ottobre scorso, all’iniziativa “Les produits valdôtains – Connais-tu ce que tu manges ?”, promosso dagli Assessorati dell’istruzione e cultura e dell’agricoltura e risorse naturali in occasione della “Giornata mondiale dell’alimentazione 2014”. Le attività legate all´educazione alimentare sono state organizzate in collaborazione con la Struttura produzioni vegetali e servizi fitosanitari della Regione anche in virtù del ruolo di consulenza e di assistenza tecnica svolto in previsione dell’Expo 2015. Un ruolo fondamentale è stato quindi ricoperto da due istituzioni scolastiche del territorio, interessate per loro natura alla tematica dell’alimentazione, quali l’Istituto professionale regionale alberghiero di Châtillon e l’Institut agricole régional di Aosta, quest’ultimo unitamente alla Fondazione Sistema Ollignan Onlus. Emily Rini, Assessore regionale all’istruzione e cultura - Per noi è una giornata veramente importante. Innanzitutto ha riscosso un grande successo, e lo dicono i numeri, l’adesione che ha avuto questo tipo d’iniziativa. Un’iniziativa importante dal punto di vista educativo perché si parla tanto di chilometri zero, di alimentazione sana, ma credo sia veramente fondamentale partire dall’infanzia, dalla scuola, educare a quelli che sono i nostri prodotti. Oggi questi ragazzi hanno l’occasione di essere a contatto con le nostre realtà, capire come nascono i prodotti tipici valdostani, come crescono, come maturano e come si sviluppano e come vengono coltivati. Fa piacere leggere nello sguardo dei bambini oggi all’inaugurazione quell’entusiasmo che ci suggerisce che sarà un’ottima occasione per loro e per tutta la Valle d’Aosta. Educazione alimentare, quindi, ma anche l’opportunità di sottolineare l’importanza delle produzioni locali, non solo per la loro tipicità e il loro legame con il territorio, ma soprattutto per il loro valore aggiunto in senso di tracciabilità, qualità e stagionalità, che ne fanno prodotti unici e assolutamente da privilegiare, anche e soprattutto nell´alimentazione dei giovani. Renzo Testolin, Assessore regionale all’agricoltura e risorse naturali - Questa giornata fa capire da dove arrivano i prodotti, la loro genuinità, la loro stagionalità, la possibilità di averli a chilometri zero, quindi nel rispetto massimo dell’ambiente che ci circonda, e l’importanza che queste produzioni hanno sull’ambiente stesso. Grazie all’agricoltura possiamo avere una Valle d’Aosta pulita, una Valle d’Aosta con una biodiversità che esiste solo nella nostra regione. Penso che questi siano elementi assolutamente importanti da trasmettere alle nuove generazioni. A inaugurare la manifestazione sono stati gli alunni della classe 3ˆ del plesso scolastico Saint-christophe Bret, presso la cascina dell’Institut agricole régional di Aosta, in località Montfleury, dove si è svolto il laboratorio “Viviamo insieme l’orto e le api”. Allo stesso modo, durante la giornata, presso la sede dell’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali e in contemporanea in una decina di classi della scuola primaria su tutto il territorio valdostano, si è svolto il laboratorio “La salvaguardia dei prodotti valdostani – dal produttore al consumatore”. Gli studenti hanno potuto avvicinarsi all’apicoltura, all’orticoltura, alla frutticoltura e ai prodotti lattiero-caseari, apprendendo anche l’attività svolta dall’Amministrazione regionale per la salvaguardia dei prodotti, dalla tutela del produttore al benessere del consumatore, con lo scopo di rafforzare il legame con il territorio. Infine, a Châtillon, docenti e alunni hanno avuto la possibilità di scoprire la realtà dell’Istituto professionale regionale alberghiero grazie all’iniziativa “L’arcobaleno dei sapori”. Emily Rini, Assessore regionale all’istruzione e cultura - Sono stati organizzati laboratori differenziati proprio per cercare di rispondere alle diverse fasce di età, partendo dai più piccoli, con le attività nell’orto, nei meleti della Valle d’Aosta, a contatto con la nostra natura, per arrivare a laboratori un po’ più impegnativi per i ragazzi più grandi. Renzo Testolin, Assessore regionale all’agricoltura e risorse naturali - Questo tipo d’iniziativa ha lo scopo di far capir cosa c’è dietro la qualità: c’è tanta ricerca, non solo sul campo ma anche in laboratorio, c’è la necessità di studiare i terreni, le foglie, le caratteristiche di un latte per produrre la fontina, le caratteristiche dell’uva per produrre del buon vino, e questi passaggi sono essenziali per trasmettere la consapevolezza di quanto lavoro, quanta ricerca c’è dietro a un prodotto che sicuramente non è importante dal punto di vista quantitativo ma soprattutto qualitativo. |
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IL PRIMO LICEO SPORTIVO DELLA REGIONE AD ASIAGO |
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Venezia, 21 ottobre 2014 - “E’ una giornata d’orgoglio e felicità: stamattina ad Asiago abbiamo dato l´avvio al primo liceo sportivo che la Regione ha autorizzato a partire da questo anno scolastico”. L’assessore regionale all’istruzione Elena Donazzan esprime con slancio la sua personale soddisfazione e quella dell’istituzione Regione Veneto per l’avvio di una realtà scolastica inusuale, la prima nel panorama regionale e che la Regione ha fortemente voluto. L’assessore ha voluto condividere con gli studenti e i docenti il primo giorno di avvio della scuola e ne sottolinea l’importanza per tutto il comprensorio “per continuare a rafforzare e diversificare l’offerta d’istruzione e formativa della scuola dell’Altopiano - sottolinea - e farla diventare punto di riferimento anche fuori provincia. Seguitò con attenzione e partecipazione le vicende del Liceo Sportivo di Asiago al quale auguro un cammino luminoso e carico di soddisfazioni per loro e anche per noi che l’abbiamo voluto e promosso. Fare sport è importante per l’educazione completa della persona – conclude Donazzan – ed è fondamentale notare come chi pratica sport abbia un miglior rendimento scolastico”. |
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INTERNATIONAL CAREER DAY A GENOVA |
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Genova, 21 Ottobre 2014 - Alla ricerca del lavoro che c´è, ma con troppi ostacoli per fare incontrare domanda e offerta. Per favorire il "matching" fra imprese e giovani , presto arriveranno novità alla Fiera Internazionale di Genova. Dopo il successo delle passate edizioni, con una costante crescita di aziende e visitatori,il Careerday di Abcd+orientamenti 2014 cresce e si rinnova grazie alla partnership con il Salone del Lavoro di Torino e diventa così il più grande Salone del Lavoro Italiano. Il Career Day ospiterà il primo European Job Day in Italia , online e onsite, al Salone Abcd+orientamenti a Genova, dal 5 al 7 Novembre. La manifestazione è stata presentata lunedì 20 ottobre in mattinata nella sede della Regione Liguria con l´assessore alla Formazione e Istruzione Pippo Rossetti. Diplomati e laureati potranno stabilire un concreto contatto con le realtà produttive, sostenere colloqui, mettere in luce le proprie attitudini e motivazioni, oltre che consegnare il proprio curriculum. Le aziende avranno la possibilità di presentarsi e manifestare le proprie esigenze occupazionali ed organizzative. Il sito al quale i giovani possono rivolgersi per avere tutte le informazioni è www.Abcd-online.it. Le domande per le aziende che fanno la preselezione dovranno essere inviate entro venerdì 24 ottobre. Al momento hanno aderito all´evento 77 aziende, con 185 annunci e un´offerta di 2265 posti di lavoro. Sono inoltre iscritte cinque agenzie per i lavoro. Che offrono 1934 contratti a tempo determinato, 21 contratti a tempo indeterminato e 23 altri tipi di contratti. Le posizioni ricercate in Italia sono 1026, 1153 fra fra Italia e estero. L´edizione 2014 ospiterà anche diversi focus tematici dedicati ai settori strategici dell´economia ligure. |
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IL MINISTRO GALLETTI A ROSSI: "SÌ A MAGGIORI POTERI AI PRESIDENTI CONTRO IL RISCHIO IDROGEOLOGICO" |
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Firenze, 21 ottobre 2014 – Il governo sosterrà l´emendamento allo "Sblocca Italia" presentato dalla Regione Toscana e finalizzato ad ampliare i poteri dei presidenti regonali quali commissari di governo per le opere idrauiche e di difesa del suolo. Lo ha detto il ministro dell´ambiente Gian Luca Galletti che, prima di raggiungere le zone della Maremma colpite dal maltempo, ha incontrato a Firenze il presidente Enrico Rossi e l´assessore Anna Rita Bramerini. "Su questo ho insistito – ha commentato Rossi alla conclusione dell´incontro - perché è passaggio decisivo, anche se comporta una responsabilità terribile. Ora i poteri dei presidenti sono limitati all´accordo del 2010, vanno estesi a tutte le opere, e non solo all´emergenza. Posso fare tanti esempi che farebbero capire l´importanza di questa decisione: penso ad esempio allo scandalo della cassa di espansione di Figline, finanziata nel 2001 e sbloccata dalla Regione, grazie alla legge 35, con il commissariamento. Alla accelerazione della progettazione esecutiva dell´innalzamento della diga di Levane, o alla progettazione delle opere per Montedoglio, che mi dicono potrebbe andare avanti per qualche anno, sempre che si provveda alla nomina del direttore dell´ufficio dighe. Con pieni poteri avrei potuto e potrei decidere e fissare altre tempistiche". Al ministro Galletti il presidente Rossi ha avanzato nuovamente anche altre proposte, che però il ministro ha rinviato alla decisione collegiale del governo, come la collocazione fuori dal patto di stabilità degli investimenti dedicati al rischio idrogeologico. L´assessore Bramerini, che ha poi accompagnato il ministro in Maremma, ha insistito sulla necessità di procedere immediatamente alla semplificazioni amministrativa, "vero muro di gomma – ha detto - su cui ci infrangiamo".Si è parlato in particolare della semplificazione delle procedure di rimborso per le imprese agricole danneggiate (una cinquantina solo per gli ultimi eventi), della possibilità del rimborso delle scorte e della sospensione di tasse e tributi per le zona colpite. |
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DA REGIONE LOMBARDIA 134MLN PER TUTELA AMBIENTE |
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Milano, 21 ottobre 2014 - Ammonta a 134 milioni di euro lo stanziamento per la tutela dell´ambiente per il biennio 2013-2014 da parte di Regione Lombardia. A ricordarlo l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, ospite insieme all´assessore allo Sport e Politiche per giovani Antonio Rossi, della trasmissione ´Orario Continuato´, in onda su Telelombardia. Gli Investimenti - Dopo aver ricordato l´operazione ´Zero bollo´, che prevede l´esenzione del bollo per i ciclomotori e l´esenzione del bollo auto per tre anni per chi passa da un´auto inquinante a una meno inquinante, Terzi ha spiegato nel dettaglio gli investimenti fatti dal suo Assessorato. "Alla difesa del suolo sono stati destinati 69 milioni di euro - ha spiegato l´assessore -; 51 milioni di euro sono stati destinati per il servizio idrico integrato e la tutela delle risorse idriche; 14 milioni di euro alle aree protette, i parchi naturali e il paesaggio". In Lombardia Non Ci Sono Sprechi - Investimenti a rischio secondo l´assessore Terzi, a causa dei tagli alle Regioni annunciati dal presidente del Consiglio. "Ci accusano di sprecare - ha attaccato Terzi - quando poi qualcuno verrà a spiegarci dove sono questi sprechi, sarà sempre tardi". "Per ora da Roma ci impongono solo di smaltire i rifiuti delle altre regioni, poi ci obbligheranno anche a chiudere gli ospedali, e poi, di questo passo ,dove arriveremo"? ha concluso Terzi. |
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VIA AL PROGETTO SEVESO PER ACQUE PULITE E SICURE PARTE UN SISTEMA DI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI PER LA DIFESA DALLE ALLUVIONI E PER IL DISINQUINAMENTO DEL FIUME CON RETI E IMPIANTI DI DEPURAZIONE |
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Milano, 21 ottobre 2014 - “Dopo aver discusso per 30 anni sulle possibili soluzioni per ridurre il rischio di esondazioni del fiume Seveso a Milano e nei comuni dell´hinterland come Lentate sul Seveso, Senago, Paderno Dugnano e Varedo; dopo aver registrato, solo nel recente passato una media di 2.5 allagamenti l’anno, con ingenti danni e costi (nel 2010, con l’allagamento delle stazioni della metropolitana, si sono registrati oltre 70 milioni di euro di danni) ; dopo l’estate 2014 con 6 esondazioni anche in centro a Milano (quella 7-8 luglio ha colpito 23 comuni diversi e causato 48 milioni di euro di danni); nonostante striscioni ´No alle vasche´ appesi a Senago, noi apriamo la stagione dei cantieri. Anzi del doppio cantiere per un sistema di interventi infrastrutturali per la difesa dalle alluvioni e per il disinquinamento del fiume con reti e impianti di depurazione delle acque del Seveso". Così Erasmo D’angelis, responsabile della struttura di missione #italiasicura di Palazzo Chigi, annuncia nella conferenza tecnica di Milano la svolta verso la mitigazione del rischio idrogeologico e la qualità delle acque con opere per la riqualificazione fluviale. Rendering delle vasche - “Sulle opere – aggiunge D’angelis– ci sarà spazio alla partecipazione dei cittadini: verranno fornite informazioni puntuali sui progetti, sui tempi di realizzazione delle opere, sull’impatto che avranno sul territorio, su quali benefici apporteranno e quali manutenzioni saranno garantite. Le sei alluvioni della scorsa estate sono anche un monito ad evitare di pianificare grandi eventi mondiali come l´Expo con decine di opere, molto onerose e di tutti i tipi, dimenticando quelle per la sicurezza da alluvioni. Spero – conclude il responsabile di #italiasicura - sia l´ultimo clamoroso esempio di un sistema Paese che non considera prioritario il contrasto al dissesto e all´inquinamento delle acque". “Su questo progetto - ha spiegato l´assessore Beccalossi - hanno lavorato i migliori professionisti del settore a livello nazionale. Nessuna prevaricazione è stata fatta nei confronti delle amministrazioni locali: con loro il dialogo rimane aperto e siamo pronti ad accogliere eventuali suggerimenti. Ora però bisogna passare dalle parole ai fatti. Regione Lombardia, per qunato riguarda l’intervento di Senago da tempo ha messo sul tavolo 10 milioni di euro. Altrettanto ha fatto il Comune di Milano con 20 milioni. Per completare il progetto complessivo mancano 80 milioni dei quali si è fatto carico oggi Palazzo Chigi. Una cifra sostanziosa confermata a chiare lettere da Erasmo D’angelis. Io batto il ferro finché è caldo. Spesso la politica - ha concluso l´assessore Beccalossi - ha prevaricato le scelte tecniche. Ora è il momento di porre in essere soluzioni concrete per il Seveso". “Oggi è una giornata importante– ha aggiunto l’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Pierfrancesco Maran – abbiamo fissato gli impegni che finalmente faranno partire le opere necessarie ad evitare le esondazioni a Niguarda e a depurare il fiume. Tutti i progetti potranno essere migliorati con un percorso partecipativo ma nessuno può più mettere in discussione il raggiungimento di questi due importanti obiettivi". Negli ultimi tre mesi il progetto Seveso è stato messo a punto tra Milano e Roma dalla Struttura di missione di Palazzo Chigi #italiasicura con un lavoro, gomito a gomito, con l’Assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, il Vicesindaco Ada Lucia De Cesaris e l’assessore alla Mobilità e all’Ambiente del Comune di Milano Pierfrancesco Maran, il Sindaco di Senago, Lucio Fois, Autorità del fiume Po e anche con confronto con il comitato dei cittadini di Senago contro le vasche. La decisione di iniziare i lavori, con la garanzia di un doppio intervento parallelo, è ormai presa. Insieme al cantiere del canale scolmatore e alla prima vasca di laminazione dal costo di 30 milioni, progettata nel territorio di Senago e che avrà una capacità 970.000 mc, è prevista anche la realizzazione di quelle a Lentate sul Seveso (850.000 mc), Varedo (1.500.000 mc) e Paderno Dugnano (950.000 mc), per un sistema di laminazione delle acque che a regime proteggerà le aree urbane rispetto agli eventi di esondazione degli ultimi anni, compreso quello particolarmente grave dello scorso 7/8 luglio. Alla realizzazione delle vasche di laminazione, con attenzione massima alla riduzione degli impatti ambientali e paesaggistici, si affiancheranno la verifica e il ripristino degli attraversamenti del fiume nel sottosuolo di Milano nei punti in cui il fiume scorre sotto le strade della città e la manutenzione straordinaria di alveo e sponde. Miglioramento qualità acque - Il primo intervento prevede l’assorbimento del depuratore di Varedo a quello di Pero per una spesa di 9.5 milioni di euro. Un’azione completata nel settembre 2015 che riduce del 20% gli scarichi nel Seveso (-115.000 abitanti equivalenti su 578.000). Inoltre, entro dicembre 2015 saranno conclusi i lavori per il completamento della rete fognaria di Cinisello Balsamo, Paderno Dugnano, Limbiate, Cesano Maderno, Ceriano Laghetto, Seveso, Meda, Misinto, Lentate sul Seveso, Lazzate, Mariano Comense e Carugo. Alla realizzazione di impianti e reti idriche si affiancherà l’azione di caratterizzazione dei carichi inquinanti, così da poter disporre di un controllo puntuale sulla qualità delle acque del bacino in grado di indirizzare anche le opere di disinquinamento. Valorizzazione territorio - Nell’ambito degli interventi per la riqualificazione ambientale e paesaggistica nel bacino del Seveso è prevista la realizzazione di opere per la fruibilità per i cittadini. Infatti, il progetto di Senago (primo dei quattro che verranno realizzati) dedica 1,2 milioni di euro per interventi ambientali e paesaggistici con 25.000 mq di rimboschimenti, 100.000 mq di aree inerbite, 10.000 mq di prato fiorito, 3.500 mq di fitodepurazione e 2.5 km di nuovi percorsi pedonali attrezzati. Un investimento sull’ambiente che sarà esteso e ripetuto anche per le altre aree individuate per la realizzazione delle vasche di laminazione e dove si interverrà per il recupero ambientale associato alla sicurezza idraulica. |
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FRANA IVANCICH ASSISI:PROTOCOLLO D´INTESA PER AVVIO LAVORI |
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Perugia, 21 ottobre 2014 - Adozione di un´azione coordinata per la realizzazione dell´intervento per la sistemazione idrogeologica del versante in frana in località Ivancich nel Comune di Assisi. E´ quanto prevede un protocollo d´intesa sottoscritto questa mattina a Perugia, a palazzo Donini, dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini (in qualità di commissario straordinario delegato per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico), il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, ed il Provveditorato per le Opere pubbliche di Toscana, Marche e Umbria, rappresentato dal dirigente amministrativo Giovanni Salvia. Alla firma dell´atto hanno partecipato anche l´assessore regionale alle infrastrutture, Silvano Rometti, ed i rappresentanti del comitato cittadino che da anni si occupa della vicenda della frana Ivancich. Il protocollo stabilisce che il soggetto attuatore dell´intervento – per un importo di circa 2 milioni 300 mila euro messi a disposizione dal Ministero dell´ambiente - sarà il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Toscana, le Marche e l´Umbria, mentre il Comune di Assisi espleterà attività di alta sorveglianza sulla realizzazione dell´intervento, riservando al Commissario Straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Umbria il compito di coordinamento delle attività dei soggetti sottoscrittori. "Quella di oggi – ha affermato la presidente Marini – è una firma molto importante perché ci consentirà di avviare entro breve tempo i lavori per la frana Ivancich che la Regione aveva indicato quale opera assolutamente prioritaria nel programma di interventi straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico in Umbria. Ora, grazie alle modifiche normative e la scelta di nominare Commissari di governo delegati per questo tipo di interventi, abbiamo potuto definire una intesa che, recuperando anche il lavoro amministrativo e di progettazione già svolto, ci permetterà di poter far partire concretamente i lavoro entro pochi mesi". Particolarmente soddisfatto il sindaco di Assisi Ricci, per il quale "grazie all´impegno della Regione Umbria finalmente potranno partire i lavori del cantiere di seconda fase per la messa in sicurezza di un territorio particolarmente importante della città. Ciò – ha spiegato Ricci – non solo perché sono interessati oltre duemila cittadini e per il fatto che lì insistono l´Ospedale ed una Scuola Elementare, ma anche perché siamo in presenza di un´area di particolare pregio ambientale e paesaggistico. E grazie a questi interventi sarà anche possibile limitare l´impatto ambientale degli stessi cantieri". Il rappresentante del Provveditorato Salvia, per parte sua ha sottolineato l´approccio dell´intervento che punta sia a "consolidare il movimento franoso che a metterlo sotto stretta sorveglianza, in quanto si tratta di una frana che seppur molto lentamente è in costante movimento e per questo è necessaria una attenta opera di monitoraggio". |
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ESCLUSIONE GARGANO. VENDOLA: "IL GOVERNO DEVE CHIARIRE COSA È ACCADUTO" |
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Bari, 21 ottobre 2014 - Una dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola “sulla esclusione del territorio garganico, colpito duramente da eventi meteorologici estremi, da qualsiasi provvedimento di ristoro”. “Ho atteso fino a questo momento che da parte del Governo nazionale giungesse un segnale, una rassicurazione, una notizia positiva riguardante il Gargano. Anche in Parlamento si sono levate voci importanti a sollecitare un’attenzione che è stata preannunciata dalla visita in Puglia di diversi ministri e dello stesso Presidente del Consiglio. Non sono abituato a fare lotta politica usando la mia postazione di Presidente di Regione, sono sempre fedele al principio della leale collaborazione con il Governo centrale, ma faccio molta fatica a comprendere le ragioni che hanno determinato una distrazione clamorosa quale è l’esclusione del territorio garganico, colpito duramente da eventi meteorologici estremi, da qualsiasi provvedimento di ristoro: non c’è notizia di dichiarazione di Stato di calamità e di emergenza, non c’è notizia di stanziamenti a sostegno degli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione delle aree disastrate, non c’è notizia di defiscalizzazioni o sospensione dei tributi da versare. Ovviamente la richiesta accorata che rivolgo al Governo è di chiarire cosa sia accaduto e soprattutto cosa intenda fare concretamente. Il Gargano non può essere umiliato”. |
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ARPAC CAMPANIA: PRENDONO IL VIA LE PATTUGLIE AMBIENTALI |
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Napoli, 21 ottobre 2014 - La Regione Campania ha dato il via al progetto sulle "pattuglie dell´ambiente". Dieci squadre organizzate dall´Arpac, l´Agenzia Regionale Protezione Ambientale guidata da Pietro Vasaturo, con personale formato della Società partecipata Multiservizi, sono state incaricate di effettuare un servizio di vigilanza, controllo e sorveglianza delle zone ad alto rischio di inquinamento. Il Servizio è stato attivato con l´obiettivo di rendere più rapidi gli interventi di protezione ambientale. I primi interventi sono stati effettuati sui territori di Acerra e di Afragola, dove i vigili del fuoco su segnalazione delle pattuglie hanno domato dei roghi, e sul litorale domizio, dove si è provveduto a segnalare, e successivamente a rimuovere da parte del comune di Giugliano, notevoli quantità di rifiuti abbandonati. Tra gli obiettivi futuri dell’Agenzia vi è il raddoppio delle unità impegnate nella prevenzione, controllo e tutela del territorio. Si tratta - ha dichiarato l´assessore all’Ambiente Giovanni Romano - di una iniziativa concreta che testimonia l´impegno delle Istituzioni al presidio del territorio". |
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NOVARA: UN GRUPPO DI LAVORO PER PREVENIRE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO DEL TORRENTE TERDOPPIO E GARANTIRE LA FRAZIONE E L´ABITATO EST DELLA CITTA´ |
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Torino, 21 ottobre 2014 - In data 17 ottobre, presso la sede dell´assessorato regionale di C.so Stati Uniti, a Torino, si è svolta una riunione tra l´Assessore ai Trasporti, Infrastrutture, Opere pubbliche, Difesa del suolo regionale Balocco e gli Assessori di Novara Bozzola e Rigotti. Coadiuvati dai tecnici regionali per le Opere pubbliche, Rischio Idrogeologico e Logistica, dai funzionari dei settori Ambiente e Governo del territorio della Città di Novara e dai tecnici dell´interporto logistico Cim di Novara, gli Assessori hanno valutato la situazione del nodo di Novara e del Torrente Terdoppio in prospettiva di un ampliamento delle aree logistiche come presentato dall´ipotesi di sviluppo prevista nel Masterplan dell´interporto. In relazione alla necessità di considerare prioritario l´assetto idrogeologico locale ed il rischio di esondazione del torrente Terdoppio sono state analizzate le problematiche di tipo idrologeologico dell’area indagata, sono stati ipotizzati diversi scenari di rischio e presentate alcune soluzioni progettuali proposte dagli Enti del territorio, al fine di preservare dagli allagamenti la parte est della città di Novara ed in particolare il quartiere Pernate. Si è convenuto sulla necessità di fare chiarezza in particolare sulle dinamiche di esondazione e allagamento, sulle simulazioni di eventi (studio idrodinamico), sull´entità di portata durante le piene ed in particolare sulla eventuale realizzazione di vasche di laminazione, canali scolmatori o opere idrauliche finalizzate al contenimento. L´assessore Balocco ha incaricato i tecnici della Regione Piemonte organizzando uno specifico gruppo di lavoro a rivedere e riesaminare le diverse proposte progettuali al fine di individuare una possibile soluzione. “Fra circa un mese sarà fatto il della situazione dal Gdl sul punto di vista tecnico ed economico a copertura degli interventi previsti”. |
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IN VENETO OLTRE 65 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI SU RETE IDRAULICA |
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Venezia, 21 ottobre 2014 - La giunta regionale, su relazione dell’assessore alla difesa del suolo e all’ambiente Maurizio Conte, ha aggiornato la programmazione dell’utilizzo delle risorse stanziate nel bilancio regionale per interventi di manutenzione, sistemazione e per interventi disposti in regime di somma urgenza sulla rete idraulica regionale di competenza delle Sezioni di Bacino Idrografico e sulla rete idraulica minore di competenza dei Consorzi di Bonifica. Complessivamente le risorse, tra regionali e commissariali, ammontano a 65.816.020 euro, nei quali sono stati ricompresi anche i tre milioni di euro assegnati per interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza e rispristino dell’area oggetto di esondazione del torrente Lierza e zone limitrofe del 2 agosto scorso. Le risorse provengono per la maggior parte (42 milioni) dal fondo istituito con il “Piano straordinario degli interventi a seguito dell’emergenza alluvionale del novembre 2010”, predisposto per le gravi situazioni di rischio idrogeologico del territorio regionale e porre in sicurezza argini e opere idrauliche, nonché per realizzare bacini di laminazione delle piene. Per far fronte ai danni causati dall’eccezionale intensità dei fenomeni atmosferici dei mesi di gennaio e febbraio 2014, che hanno interessato buona parte del territorio regionale, la legge finanziaria 2014 ha autorizzato una spesa di 5,5 milioni di euro e altri 3,8 milioni per la realizzazione delle opere previste nel Piano delle azioni ed interventi per la mitigazione del rischio. Infine, 9 milioni provengono da risorse commissariali (ex O.p.c.m. N. 170 del 13 giugno 2014) e 5,5 milioni dal Piano degli interventi approvato dal Dipartimento di Protezione Civile. Con il nuovo quadro programmatorio, poco meno di 15,5 milioni di euro vanno alle Sezioni Bacino Idrografico (gli ex Geni Civili) per l’attuazione degli Accordi Quadro con cui vengono affidati i lavori di manutenzione ordinaria e di somma urgenza; 18 milioni di euro alle stesse Sezioni Bacino idrografico per la realizzazione del programma di interventi di sistemazione della rete idraulica principale; 3 milioni per fronteggiare l´emergenza causata dagli eccezionali eventi atmosferici del 02/08/2014 nei territori dei Comuni di Refrontolo, Tarzo, Cison di Valmarino e Pieve di Soligo nel territorio trevigiano; 8 milioni di euro per la sistemazione della rete idraulica minore di competenza dei Consorzi di Bonifica; circa 4,5 milioni sono stati destinati alle somme urgenze di competenza delle Sezioni Bacino Idrografico e altri 2 milioni per quelle di competenza dei Consorzi di bonifica; 2,3 milioni per le somme urgenze disposte dai Consorzi di Bonifica a seguito dell’evento alluvionale di gennaio-febbraio; 1,5 milioni al Consorzio di Bonifica Veneto Orientale per la prosecuzione dei lavori di adeguamento funzionale delle opere idrauliche a servizio delle aree urbane dei bacini Bandoquerelle – Palù Grande nel comune di Concordia Sagittaria (Venezia); 1,8 milioni per la copertura delle spese di progettazione per interventi già programmati e finanziati con fondi statali/comunitari e importi radiati dalla contabilità; i restanti 9,3 milioni vanno a coprire le spese per i primi interventi urgenti di protezione civile conseguenti agli eventi atmosferici gennaio-febbraio 2014 e per il ripristino dei danni alle opere idrauliche. |
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AMBIENTE FVG: 4,8 MILIONI PER OPERE DI DIFESA DA FRANE |
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Trieste, 21 ottobre 2014 - Opere per la difesa da frane potranno essere realizzate in diversi Comuni del Friuli Venezia Giulia, grazie a uno stanziamento della direzione Ambiente della Regione pari a 4,8 milioni di euro, con l´obiettivo di risolvere dissesti di natura idrogeologica su scala locale. Nella sua ultima seduta la Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Ambiente, Sara Vito, ha infatti deciso il riparto del finanziamento. Queste le opere che potranno essere realizzate (fra parentesi la somma messa a disposizione per i singoli interventi: Provincia di Gorizia: Interventi di consolidamento e di prevenzione del fenomeno franoso sulla strada provinciale 14 nei Comuni di Dolegna del Collio e di Cormons (300.000); Comune di Muggia: Opere di prevenzione da calamità naturali lungo la strada provinciale 14 di Lazzaretto (200.000); Comune di Cividale del Friuli: Intervento di consolidamento nelle zone del centro storico, del convitto nazionale e parco della Lesa lungo la forra del Natisone (400.000); Comune di Drenchia: Intervento di consolidamento del dissesto idrogeologico lungo il torrente Rieca a valle della strada Peternel-paciuch (300.000); Comune di Forni di Sopra: Messa in sicurezza della parte alta del bacino del Rio Comis (700.000); Comune di Pontebba: Opere paramassi/paravalanghe in frazione Aupa-frattis (150.000); Comune di Tarcento: Consolidamento delle pendici in frana in diverse località nelle frazioni di Sedilis e Coia (893.938); Comune di Tolmezzo: Messa in sicurezza del versante in località Caneva (600.000); Comune di Treppo Carnico: Movimento franoso lungo via Gosper (300.000); Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale: Opere di messa in sicurezza da frane lungo la ciclovia Alpe Adria (450.000); Comune di Villa Santina: Messa in sicurezza piazza Savorgnan e Col Santino (200.000); Comune di Venzone: Messa in sicurezza del versante in località San Giacomo (350.000). |
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ALLUVIONE CAPOTERRA: PRESIDENTE PIGLIARU FIRMA ORDINANZA CHE APPROVA IL PROGETTO DEFINITIVO PER LA SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL RIO SAN GEROLAMO IN SARDEGNA |
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Cagliari, 21 Ottobre 2014 - Il Presidente della Regione Francesco Pigliaru ha firmato, come Presidente e come "Commissario straordinario delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico", l´ordinanza che approva il progetto definitivo per la sistemazione idraulica del Rio San Gerolamo - Masone Ollastu, gli interventi di ricostruzione delle opere pubbliche nelle località di Poggio dei Pini e in altre frazioni di Capoterra, lo spostamento di una linea elettrica che interferisce con l´avanzamento dei lavori volti a ripristinare le condizioni di sicurezza per il territorio e la gente di Capoterra. I lavori in oggetto si avvalgono di un finanziamento di oltre 11 milioni di euro e la necessità di una loro pronta realizzazione è stata decretata dal Presidente della Regione attraverso la formale dichiarazione di "pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità delle opere previste". Con questo atto, che giunge a soli due mesi dalla nomina di Francesco Pigliaru al ruolo di Commissario, viene sbloccata una situazione da troppo tempo ferma e si può dare finalmente esecuzione a quei lavori lungamente attesi dalla popolazione di Capoterra, a sei anni esatti dall’alluvione che il 22 ottobre 2008 devastò il territorio strappando la vita a quattro persone. Il Presidente, di concerto con l’Assessorato ai Lavori Pubblici che ha in capo l’istruttoria delle opere, sta compiendo il massimo sforzo perché tutti gli intralci che hanno fin qui rallentato i lavori nel territorio di Capoterra vengano definitivamente superati. Recuperare il tempo perduto in materia di mitigazione del rischio idrogeologico e di supporto alle popolazioni e ai territori colpiti dalle alluvioni è tra gli impegni quotidiani della giunta; con l’ordinanza di oggi e con gli altri atti che seguiranno, si fa dunque un altro passo in direzione di una Sardegna più sicura e consapevole delle proprie responsabilità, in particolare quelle riguardanti la cura del territorio e la sicurezza della popolazione. |
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CLIMA E QUALITA’ DELL’ARIA. ASSESSORE VENETO: “DOBBIAMO AGIRE ORA” |
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Venezia, 21 ottobre 2014 - “Il cambiamento climatico è una delle più gravi minacce per le regioni europee, come d´altronde per il mondo intero. E’ parte del nostro presente, ma lo sarà soprattutto del nostro futuro. Dobbiamo agire ora”. Lo ha detto l’assessore regionale del Veneto Marialuisa Coppola, aprendo a Bologna la conferenza "Il cambiamento climatico: le strategie locali e regionali in materia e il loro contributo a una migliore qualità dell´aria", nella sua veste di presidente della Commissione Enve del Comitato delle Regioni d´Europa, incarico a cui è stata eletta lo scorso aprile a Bruxelles. La Commissione Enve si occupa delle politiche relative ad ambiente, energia e cambiamenti climatici. “Agendo sul cambiamento climatico – ha sottolineato l’assessore Coppola – possiamo migliorare la qualità dell´aria dei nostri territori. Agendo sulla qualità dell´aria, possiamo contribuire a diminuire gli impatti del cambiamento climatico. Ci sono regioni e città che vanno al di là di ciò che è prescritto dalla legislazione, diventando veri e propri leader sul fronte del clima. Queste realtà locali, diventate pioniere nella lotta al cambiamento climatico, sono un esempio per tutti. Lavorano per migliorare la qualità della vita, integrando ad esempio la mobilità urbana e la pianificazione territoriale, promuovendo forme di trasporto sostenibili, concetti logistici innovativi o ottimizzando il riscaldamento degli edifici. Progetti esemplari sono stati adottati anche per migliorare la biodiversità nelle città attraverso parchi o spazi verdi”. I dati sul fronte del clima sono allarmanti – ha detto la presidente della Commissione Enve – soprattutto per l’incapacità della comunità internazionale di accordarsi su misure efficaci a contenere il riscaldamento globale. Altrettanto preoccupanti sono i dati sull’inquinamento dell´aria, che hanno gravi conseguenze sulla salute della popolazione. Secondo un resoconto della Commissione europea, nel 2010 si sono contati oltre 400 mila casi di mortalità prematura annuale e il 62% dell´area dell´Unione Europea era esposta ad eutrofizzazione. A ciò vanno aggiunti i danni economici derivanti dai 15 miliardi di giornate lavorative perse. “Inquinamento dell´aria e cambiamento climatico – ha concluso - sono due facce della stessa medaglia e richiedono un’azione immediata. In questa direzione istituzioni europee e Regioni si sono da tempo mobilitate con norme, piani e programmi che riguardano la qualità dell’aria, l’energia e il clima”. |
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DIFESA DEL SUOLO. ZAIA AI LAVORI DI REALIZZAZIONE DEL BACINO DI LAMINAZIONE DI CALDOGNO/VILLAVERLA. COMPLETAMENTO ALLA FINE DEL 2015, MA UTILIZZABILE DALL’AGOSTO DELL’ANNO PROSSIMO |
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Caldogno/villaverla (Vicenza), 21 ottobre 2014 - Il bacino di laminazione di Caldogno/villaverla, a nord di Vicenza, contro le piene del Bacchiglione, sarà terminato entro la fine del 2015. Ma il primo bacino funzionale dei due previsti al suo interno sarà già operativo dall’agosto del prossimo anno. Lo ha confermato ieri lo stesso presidente del Veneto Luca Zaia, in visita oggi ai lavori di realizzazione assieme al sindaco di Vicenza Anchille Variati e a quelli di Caldogno, Marcello Vezzaro, e di Villaverla, Ruggero Gonzo, oltre a consiglieri regionali e giornalisti. “E’ la prima grande opera di difesa del suolo che realizziamo in Veneto dopo ottant’anni – ha sottolineato Zaia – e a giorni partiranno i lavori di quello di Trissino, mentre siamo prossimi all’affidamento di quelli di Colombaretta, Muson e San Lorenzo”. A quasi quattro anni dalla grande alluvione del 2010, il bilancio degli interventi per la sicurezza idraulica del territorio veneto è riassumibile nei 925 cantieri realizzati dopo l’evento e nell’avvio delle opere per la riduzione del rischio. Il bacino di Trissino/caldogno è progettato per trattenere in caso di piena circa 3,8 milioni di metri cubi d’acqua dal torrente Timonchio, ma, tenuto conto del “franco” degli argini di circa un metro, in caso di necessità si potrebbero sfiorare i quattro milioni. A questa grande vasca stanno lavorando quotidianamente una sessantina di operai di nove ditte diverse, tutte venete, con una cinquantina di mezzi di vario tipo. L’intervento è diviso in due parti separate e funzionanti anche autonomamente, in modo da poter utilizzare uno solo o entrambi gli invasi. Ma non sarà un’opera solo in attesa di eventi estremi: iIl piano campagna conserverà infatti la vocazione agricola e potrà essere coltivato dai proprietari precedenti. “Non un metro cubo del terreno che viene scavato finisce all’esterno – ha fatto presente Zaia – ma, a seconda della tipologia, viene utilizzato per le arginature o per la ricostruzione del piano campagna” Le famiglie che abitano lungo l’argine del Timonchio nell’ambito del bacino, dove si trova l’argine che divide le due sezioni, si trasferiranno in nuove abitazioni, avendo accettato la proposta che garantisce loro sicurezza e nessun danno economico. Ringrazio i proprietari e quelle famiglie – ha affermato in sostanza Zaia – perché hanno dato un esempio di come si affronta un problema come quello della sicurezza collettiva; e ringrazio anche gli ambientalisti che hanno collaborato a questo lavoro. L’opera, attesa e necessaria, ha peraltro messo ancora di più in evidenza la necessità che i lavori della salvaguardia del territorio, e dunque della vita umana, non possono seguire le ordinarie procedure degli interventi pubblici, pena blocchi e ritardi le cui conseguenze si sono viste nei giorni scorsi a Genova. Basta un ricorso qualsiasi per fermare tutto – ha ricordato Zaia – e questo oggi non se lo può permettere nessuno. E a questo oggi si aggiungono i tagli presiti dalla Legge di Stabilità, che metteranno in forse e impediranno di finanziare le opere necessarie. Gli hanno fatto eco gli altri tre sindaci: troppe leggi e procedure arretrate – ha ripetuto Variati – mentre occorrono normative più efficienti, anche in mano a commissari, per superare le disgrazie che abbiamo avuto. Il parlamento potrebbe decidere tutto questo in un paio di mesi. |
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DIGA DI MONTE NIEDDU, DUEMILA FIRME PER CHIEDERE LA CONCLUSIONE DEI LAVORI. |
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Cagliari, 21 Ottobre 2014 - Duemila firme raccolte in 4 giorni per chiedere alla Giunta Pigliaru, e in particolare all´assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, di adoperarsi per sbloccare e concludere i lavori per la realizzazione della diga di Monte Nieddu. La vicenda della diga "Sa Stria", in territorio di Sarroch, è "un vero calvario" dicono i promotori della raccolta di firme - l´Associazione Aria Noa Salute e Ambiente Sarroch e il Coordinamento del Partito dei Sardi della Costa Sud Occidentale - consegnata questa mattina al titolare dei Lavori Pubblici. "Un calvario iniziato negli anni ’50 che ha condannato i cittadini di Sarroch, Pula, Villa S.pietro e Domus de Maria a una costante convivenza con situazioni di emergenza idrica e ha bloccato se non distrutto le possibilità di sviluppo dei comparti agricolo e turistico. La grande incompiuta dei lavori - ricordano i promotori dell´iniziativa all´assessore Maninchedda - ha tra l´altro causato un vero e proprio scempio ambientale. Basta attraversare la gola che dalla località Sa Trubiscedda porta alla galleria di derivazione con Su Lilloni e Is Scanascius, per capire che il vero scempio che si è perpetrato è stato quello di sconvolgere il territorio senza terminare l´invaso". Il completamento della diga "oltre a ristabilire l´equilibrio della montagna sarà fonte di sviluppo in molti settori consentendoci di passare gradualmente dall´economia del petrolio all´economia dell´acqua - aggiungono - vale a dire la produzione di energia, il rilancio del comparto agricolo, la valorizzazione dei servizi turistici". L´assessore Maninchedda, ricevendo i promotori dell´iniziativa in Assessorato alla presenza della stampa, ha assicurato il suo personale impegno a cercare una soluzione tempestiva e a sottoporre al più presto la vicenda all´attenzione del Presidente Pigliaru affinchè trovi "insieme alla Giunta le migliori soluzioni pratiche per ridare un futuro di opportunità a questa parte della nostra terra e del nostro popolo". |
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ALLUVIONE GENOVA, METEO, ASSESSORI CHIEDONO A IIT SUPPORTO PER EVENTUALI NUOVI MODELLI DI PREVISIONI |
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Genova, 21 Ottobre 2014 - Un supporto per individuare quelle realtà internazionali più avanzate in fatto di previsioni meteo in grado di leggere i cambiamenti anche climatici. E´ stato chiesto dalla Regione Liguria all´Iit di Genova, l´Istituto italiano di tecnologia che promuove la ricerca scientifica in Italia nel corso di un incontro con il direttore scientifico Roberto Cingolani. Lo hanno comunicato, venerdì 17 ottobre, i diretti interessati, gli assessori regionali alla protezione civile e all´Arpal Raffaella Paita e Claudio Montaldo dopo quanto accaduto in quest´ultima alluvione. "C´è stata una generale sottostima del fenomeno – ha detto Montaldo – per questo metto comunque a disposizione dei consiglieri regionali tutta la documentazione trasmessa da Arpal". "A livello italiano – ha continuato Montaldo – il nostro sistema di previsione ha dimostrato la sua limitatezza insieme anche a quelli di Toscana ed Emilia, visto quanto accaduto in Maremma e a Parma e comunque non solo il nostro modello aveva previsto un´attenzione dei fenomeni dalle 18 di giovedì scorso, ma anche altri e questo ha comportato un adeguamento alle previsione da parte di chi doveva dare l´allerta". L´assessore Montaldo ha ammesso che "di fronte ad un errore è corretto interrogarsi su un´eventuale modifica dei modelli". |
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BOLZANO: RICERCA SU VALANGHE, FRANE, ALLUVIONI PER LE FUTURE CARTE DI PERICOLO |
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Bolzano, 21 ottobre 2014 - Un progetto di ricerca delle Ripartizioni provinciali Opere idrauliche e Protezione civile ha analizzato valanghe, frane e alluvioni dal 1540 in Alto Adige: i risultati, presentati il 17 ottobre a Bolzano dall´assessore provinciale Arnold Schuler, sono a disposizione per realizzare le Carte delle zone di pericolo e ampliare le banche dati provinciali. Gli eventi meteorologici estremi sembrano sempre piú frequenti, mettendo alla prova le forze di emergenza e le popolazioni. La riattivazione della frana in Val Badia nel 2012, un evento straordinario, ha riconfermato l´importanza dello studio delle catastrofi storiche nella valutazione dei pericoli naturali. Studiare le calamità del passato, insomma, per prevenire quelle future. Con un progetto di ricerca congiunto le Ripartizioni provinciali Opere idrauliche e Protezione antincendi e civile hanno condotto un´indagine in diversi archivi per individuare valanghe, frane e alluvioni del passato in Alto Adige, la loro estensione e la loro frequenza. I risultati del progetto, finanziato tramite il fondo nazionale Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici, sono illustrati nell´edizione speciale della rivista mensile "Der Schlern" con il titolo "Catastrofi naturali nella storia". "La proficua collaborazione tra liberi professionisti, ricercatori e tecnici dell´amministrazione provinciale - ha sottolineato l´assessore Arnold Schuller alla presentazione - ha permesso di ricavare 700 relazioni relative a frane, valanghe e alluvioni, mettendole a disposizione per la realizzazione delle Carte delle zone di pericolo." Schuler ha inoltre ricordato che "l´ampliamento delle banche dati provinciali e la rappresentazione geografica dei processi naturali sono fondamentali per la corretta definizione delle zone di pericolo a livello comunale." Il materiale archivistico d´epoca, reperito in archivi statali e provinciali nonché giudiziari risalendo fino al 1540, è stato esaminato per estrarre le informazioni relative ad eventi idrogeologici rilevanti, riportando alla luce documenti assolutamente sorprendenti. La citata frana in val Badia del 2012, ad esempio, è la quasi perfetta ripetizione di un evento del 1821, avvenuto però in estate e quasi cancellato dalla memoria storica. In quell´anno entrò in movimento una massa anche maggiore, provocando uno sbarramento temporaneo nel torrente Gadera. Trascorsero quindi mesi prima che questo lago potesse essere prosciugato e che attraverso i drenaggi venisse stabilizzata la frana, che aveva ormai provocato enormi danni. Grazie a queste fondamentali indicazioni, il piano di intervento ha evitato la formazione di uno sbarramento nel 2012 che avrebbe minacciato l´impianto di depurazione. |
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RACCOLTA DIFFERENZIATA: DATI PREMIANO LA CAMPANIA |
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Napoli, 21 ottobre 2014 - "Nessuno potrà più additare la Campania come una regione <canaglia>. Grazie all´impegno delle tante Amministrazioni Comunali, dei cittadini e delle associazioni la percentuale di raccolta differenziata ci porta a superare la media nazionale. Il nostro costante e silenzioso lavoro di programmazione ci dà ragione. Gli investimenti della Giunta Caldoro messi a disposizione dei Comuni contribuiscono in modo rilevante a consolidare l´efficacia dei sistemi di raccolta per raggiungere il traguardo del 65% entro la fine del 2015." L´assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano esprime soddisfazione per i dati della Campania riguardanti la raccolta differenziata. "Bisogna insistere su questa strada. Sostenere e stimolare gli amministratori locali e i cittadini si è rivelata una scelta vincente. Con l´approvazione del Piano Regionale di Raccolta dei Rifiuti, atteso da 15 anni - sottolinea Romano - siamo riusciti a sbloccare le risorse residuali del Por 2007-2013 che fino al 2011 erano rimaste bloccate per effetto della procedura di infrazione. Queste risorse sono state assegnate ai Comuni per il finanziamento di 124 Piani comunali per la raccolta differenziata, per un valore complessivo di oltre 38 milioni di euro. Inoltre altri 10 di euro sono stati investiti dalla Regione per dare ai Comuni i finanziamenti necessari alla realizzazione e/o all’ampliamento di centri di raccolta e delle isole ecologiche, comunali o di associazioni di comuni, a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Un programma di finanziamenti senza precedenti, con risorse vere e non solo annunciate." Allo scopo di potenziare le capacità di gestione relativamente alle fasi di stoccaggio intermedio, in attuazione delle direttive del presidente Caldoro ai Comuni delle Province di Napoli e Salerno sono stati assegnati altri 5 milioni di euro quali contributi per la riconversione di siti provvisori di stoccaggio, realizzati nel periodo di crisi da fermo impianti dell´estate 2011, in centri di raccolta. “Per l’attuazione della legge regionale n. 5/2014 - prosegue l’assessore - sono a disposizione dei Comuni altri 50 milioni. Saranno destinati alla realizzazione di impianti di compostaggio di comunità, all’implementazione di sistemi informatici per il passaggio dalla Tari alla tariffa, alla realizzazione di piccoli impianti di selezione delle frazioni riciclabili per aumentarne il valore di mercato, al miglioramento dei sistemi di raccolta. I bandi saranno emanati entro la fine di quest’anno. L’attenzione della Giunta Regionale è stato rivolto anche alla prevenzione per ridurre la quantità di rifiuti prodotta dai cittadini. Siamo l’unica Regione italiana ad avere un Piano Regionale di Riduzione dei Rifiuti approvato e validato dal Ministero dell’Ambiente perché conforme alle prescrizioni del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti. Entro la fine di quest’anno investiremo altri 30 milioni di euro per finanziare le iniziative dei Comuni finalizzate alla riduzione dei rifiuti attraverso il riuso di imballaggi ed oggetti e la promozione dii consumi consapevoli, attuando la Direttiva Europea vigente e anticipando quella di prossima emanazione. Queste risorse si aggiungono a quelle già investite per realizzare i 155 progetti dei Comuni che hanno partecipato ai bandi emanati dalle Province per un totale di 7 milioni di euro. La riduzione delle quantità di rifiuti già conseguita e quella attesa per effetto dell’attuazione delle iniziative già programmate, ci ha consentito di avviare l’aggiornamento dei fabbisogni di smaltimento del Piano Regionale che si concluderà per la fine di questo mese. Per quanto riguarda l´impiantistica, oltre all’impianto di compostaggio di Salerno, è stato completato l’impianto di compostaggio di Eboli che sta entrando in funzione proprio in questi giorni. Sono in fase di completamento anche quello di Giffoni Valle Piana e quello di S. Tammaro, entrambi caratterizzati da forti criticità dovute ai contenziosi insorti durante la fase dell’emergenza. Invece per il secondo impianto di compostaggio di Eboli l’impresa appaltatrice sta predisponendo il progetto definitivo. Si è conclusa la gara per l’impianto di compostaggio nello Stir di Giugliano con l’aggiudicazione all’impresa vincitrice mentre sono in fase di ultimazione le procedure per le gare degli impianti di compostaggio negli Stir di Casalduni, Pianodardine, Tufino e S.maria Capua Vetere. Ancora, l’assessore sottolinea che si è di avviare lo smaltimento, nei limiti delle possibilità regionali, dei rifiuti ancora abbancati nei vari siti di stoccaggio realizzati nel periodo emergenziale. Oltre allo svuotamento delle 500 mila tonnellate del sito di Ferrandelle a Caserta, sono state smaltite complessivamente ulteriori 180 mila tonnellate di rifiuti imballati e le attività di smaltimento proseguono a Toppa Infuocata, a Coda di Volpe, a Terzigno, a Pianodardine, ad Acerra, a Caivano e a Casoria. Ingenti risorse finanziarie sono state destinate, infine, alla bonifica e alla messa in sicurezza delle discariche comunali oggetto delle procedure di infrazione europee. Con due delibere, la Giunta Caldoro ha destinato a 110 Comuni della Regione 142 milioni e mezzo di euro. Le procedure di emissione dei decreti di trasferimento delle risorse sono in corso. "Anche in questo caso - conclude l’assessore Romano - si tratta di uno sforzo senza precedenti che segna un importante cambio di passo rispetto al passato, in attuazione della strategia complessiva dell’Amministrazione Caldoro di recupero e salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Mai la Regione è stata così vicina alle comunità della nostra regione e agli amministratori locali." |
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DA GIUNTA CALDORO OLTRE 8 MILIONI DI EURO AI COMUNI PER I CENTRI DI RACCOLTA DEI RIFIUTI |
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Napoli, 21 ottobr e2014 - L´assessorato regionale all´Ambiente comunica che sono stati emanati 79 decreti di ammissione a finanziamento, per un importo complessivo di oltre 8 milioni di euro, per le iniziative dei Comuni a sostegno della realizzazione e dell´ampliamento dei centri di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Questo l´elenco dei Comuni destinatari e i relativi importi: Provincia di Avellino - San Martina Valle Caudina - 90.833,46, Calabritto - 99.335,00, Conza della Campania - 96.428,00, Marzano di Nola - 100,000,00, Sperone - 149.029,29, Lioni - 74.328,00, Montoro - 163.300,00, Cassano Irpino - 100.000,00, Vulturara Irpino - 99.965,17, Teora - 98.821,30, Calitri - 100.000,00, Lauro - 160.055,17, Sant´andrea di Conza - 100.000,00, Provincia di Benevento- San Lupo - 94.930,00, Cerreto Sannita - 47.490,00, Pago Veiano - 94.669,00, Puglianello - 94.960,00, Pietrelcina - 44.343,34, San Nazzaro - 99.182,98, Circello - 47.335,00, Colle Sannita - 94.669,40, Faicchio - 47.463,00, Airola - 148.461,64, San Salvatore Telesino - 94.950,00, Calvi - 100.000,00, Provincia di Caserta - Galluccio - 95837,01, Ailano - 92.913,03, Apice - 150.000.00, Gioia Sannitica - 94.993,00, Alvignano - 96.844,10, Camignano - 95.000,00, Cellole - 150.000,00, Sparanise - 150.000,00, Gioia Sannitica - 94.993,00, Pietravairano - 95.000,00, Cesa - 149.737,04, Vairano Patenora - 150.000,00, Castel di Sasso - 43.122,00, Centola - 150.000,00, Liberi - 100.000,00, Villa Literno - 85.823,00, Valle di Maddaloni - 100.000,00, Provincia di Napoli- Sorrento - 117.152,85, Casalnuovo - 300.000,00, Massa Lubrense - 175.000,00, Poggiomarino - 125.000,00, San Giuseppe Vesuviano - 250.000,00, Piano di Sorrento - 62.770,02, Pimonte - 131.580,00, Boscoreale - 125.000,00, Ischia - 87.500,00, Terzigno - 159.005,00 , Somma Vesuviana - 290.208,00, Provincia di Salerno - Castel San Giorgio - 175.000,00, Castel San Lorenzo - 99.053,00, Cuccaro Vetere - 46.532,00 , Laurino - 99.474,48, Omignano - 98.560,00, Sarno - 300.000,00, Tramonti - 47.467,37, Moio della Civitella - 100.000,00, Novi Velia - 99.707,84, Piaggine - 47.293,00, Stio - 94.633,00, Casaletto Spartano - 100.000,00, Battipaglia - 99.440,00, Casal Velino - 86.408,00, Caselle in Pittari - 94.667,43, Cicerale - 50.000,00, Laurito - 47.346,90, Roccagloriosa - 50.000,00, Scafati - 83.516,00 , Siano - 87.500,00, Giffoni Sei Casale - 74.890,52, Fisciano - 87.500,00, Sapri - 148.383,44, San Marzano sul Sarno - 174.859,00, Castiglione del Genovese - 96.580,00, San Giovanni a Piro - 49.136,00. Oltre i 79 decreti emanati e pubblicati altri 2 sono alla firma del responsabile operativo dell’obiettivo mentre per altri 8 si è ancora in attesa di riscontro alla richiesta di integrazioni e/o chiarimenti formulata in sede di istruttoria tecnica ai fini dell´ammissione a finanziamento. "E´ un ulteriore passo avanti verso l’implementazione di un efficace gestione dei rifiuti urbani - dichiara l’assessore Romano - basata sul potenziamento della raccolta differenziata quale punto di partenza ineliminabile di una corretta gestione. Stiamo attuando il Piano Regionale, sostenendo i Comuni, unici enti competenti per legge a gestire il ciclo dei rifiuti, con investimenti finanziari consistenti. I Centri di raccolta ci aiuteranno ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata media regionale che oggi ha già superato il 50%. Inoltre, serviranno anche per favorire il passaggio dalla tassa alla tariffa per consentire ai cittadini di pagare di meno se differenziano di più. Un modello coerente con le Direttive comunitarie che, grazie agli investimenti della Giunta Caldoro, sta consentendo alla nostra Regione di superare definitivamente la fase critica post-emergenza." |
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MOLISE, GESTIONE RIFIUTI URBANI, PARTE LA RIVOLUZIONE "PORTA A PORTA". FRATTURA E FACCIOLLA: IN UN ANNO E MEZZO IL MOLISE SARÀ TRA I PIÙ VIRTUOSI IN ITALIA |
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Campobasso, 21 ottobre 2014 - Non solo "porta a porta", ma anche e soprattutto "a portata di tutti": per i comuni molisani è "raccolta differenziata chiavi in mano". La Regione Molise a capo della più grande rivoluzione ambientale di prossima pratica in larga scala territoriale: 16 milioni di euro per i primi 25 progetti contenuti nell´accordo di programma quadro, sottoscritto lo scorso 14 ottobre con il Ministro dell´ambiente e il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica. "Un ambizioso progetto per risalire nella graduatoria e spingere per diventare modello nella gestione dei rifiuti urbani", da Palazzo Vitale il presidente Paolo di Laura Frattura e l´assessore Vittorino Facciolla lanciano la sfida: "In un anno e mezzo il Molise sarà tra le realtà più virtuose di Italia. Oggi partiamo mettendo a disposizione delle amministrazioni comunali risorse certe e sostanziose per l´acquisto di materiali e strumenti, compreso un valido e continuo supporto normativo, per praticare da subito una gestione dei rifiuti urbani efficiente, innovativa e strategica", così l´annuncio ufficiale dell´avvio dei lavori. "L´accordo di programma quadro appena siglato - ha dichiarato il governatore Frattura -, è la prova del cambiamento di metodo da noi attuato con la Regione che riprogramma e impegna risorse e accompagna i comuni nella definizione di progetti virtuosi. Una riorganizzazione del metodo di lavoro che premia la logica della condivisione dei servizi nell´interesse dei cittadini". Nel merito dell´Apq da 16 milioni di euro e dei progetti collegati, l´assessore Vittorino Facciolla: "Siamo partiti da un dato non confortante per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani - ha spiegato il titolare regionale all´ambiente -: in questo campo siamo agli ultimi posti in Italia. Il nostro obiettivo con l´avvio dei progetti ammessi a finanziamento è arrivare nei primi posti entro un anno e mezzo. Partiamo per questo primo step con 16 milioni, ma complessivamente a regime ne saranno 27, per 25 progetti che ricomprendono per il momento un´ottantina di comuni molisani. Si tratta di una azione importante possibile grazie alla riprogrammazione dei fondi comunitari a nostra disposizione, alcuni, come Pit, Pisu e Pai, fermi dal 2011". Sottolineando che "la tutela ambientale non la facciamo con le chiacchiere o con gli slogan, ma con i fatti", Facciolla ha messo in evidenza i potenziali risultati derivanti dalla differenziata anche di altro valore, come l´occupazione: "I rifiuti hanno risvolti strategici per l´economia locale: per fare un esempio immediato, alla raccolta porta a porta, economica solo se fatta bene, si lega in maniera evidente la costruzione di nuovi e numerosi posti di lavoro". Durante l´incontro con la stampa, è stato presentato il logo della campagna di comunicazione "Differenziamolisempre", scelto attraverso un concorso di idee, bandito dall´Assessorato all´ambiente, al quale sono stati candidati 275 progetti provenienti da tutt´Italia. Con il vincitore Giacomo Attardi, selezionati dalla commissione anche altri quattro finalisti pari merito, Maria Fagliarone, Antonella Petrecca, Massimo Dilio e Giuseppe Gallo de Marinis. "Siamo grati a tutti coloro che partecipando al concorso ci hanno aiutato con la loro creatività a rendere più diretto e bello il messaggio che volevamo veicolare per il rispetto concreto del mondo attorno a noi", ha concluso il presidente Paolo Frattura. |
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CENTRALE A BIOMASSA, FRATTURA: FIRMATA LA SOSPENSIONE DELL´AUTORIZZAZIONE |
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Campobasso, 21 ottobre 2014 - Il dirigente del Servizio politiche energetiche della Regione Molise, l´avvocato Angela Aufiero, questa mattina ha firmato la determina dirigenziale che sospende cautelativamente l´efficacia dei provvedimenti di autorizzazione n.23 e n.24 del 23 giugno scorso rilasciati per la realizzazione di impianto a produzione di energia elettrica da biomassa. Ne dà comunicazione il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura. |
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IMPIANTISTICA, CAMPANIA: PRONTI A RINUNCIARE AI TERMOVALORIZZATORI SE CONTINUA A CRESCERE LA DIFFERENZIATA. CORRETTI GLI ERRORI DEL PASSATO. |
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Napoli, 21 ottobre 2014 - "Il lavoro di programmazione messo in campo in questi anni ci ha consentito di correggere gli errori del passato, quando la Campania e Napoli erano invase dai rifiuti. Quando abbiamo messo mano ai disastri ereditati abbiamo scelto di essere seri e responsabili, senza fare propaganda. Ma non abbiamo rinunciato a costruire, giorno dopo giorno, le condizioni per migliorare e conseguire l’obiettivo di una gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti. Non cederemo alle provocazioni di chi, come il consigliere del Pd Amato, quasi si dispiace dei successi conseguiti e dell’affermazione di una Campania operosa dove la filiera istituzionale ha dimostrato di rimediare ai disastri di chi ci ha preceduto. I risultati raggiunti, con una percentuale della raccolta differenziata superiore alla media nazionale, sono frutto del lavoro quotidiano delle tante Amministrazioni Comunali, dei cittadini e delle associazioni, sostenuti efficacemente dalla Giunta Caldoro. Ma dobbiamo andare avanti così e migliorare. Di questo passo, continuando a far crescere la percentuale della differenziata soprattutto a Napoli dove il livello è tuttora molto basso, nessun problema a ridiscutere sulla impiantistica, a partire da una eventuale rinuncia ai termovalorizzatori." Così l´assessore regionale all´Ambiente Giovanni Romano. "Con gli investimenti della Giunta Caldoro messi a disposizione dei Comuni contribuiamo in modo rilevante a consolidare l’efficacia dei sistemi di raccolta per raggiungere il traguardo del 65% entro la fine del 2015. Bisogna insistere su questa strada. Sostenere e stimolare gli amministratori locali e i cittadini si è rivelata una scelta vincente." |
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EMERGENZA RIFIUTI IN LIGURIA |
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Genova, 21 Ottobre 2014 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha risposto, sabato 18 ottobre 2014, alla lettera del sindaco Marco Doria in relazione alla possibile emergenza rifiuti, precisando anche che le precedenti note del Comune non erano rimaste inevase, ma avevano già ricevuto risposta. Burlando sottolinea, inoltre, che le disponibilità dei gestori degli impianti di smaltimento delle Province del Piemonte sono sempre state tali da far fronte al flusso dei rifiuti, e che, tuttavia, a fronte delle difficoltà organizzative a portare i rifiuti in più impianti manifestate da Amiu, sono stati presi accordi per concentrare tutta l´attività di smaltimento su un unico impianto, quello di Torino, per rendere più semplice la logistica dell´operazione per le prossime settimane. Di questa disponibilità, oltre al sindaco Doria, sono stati informati tutti i sindaci del comprensorio che usano la discarica di Scarpino, comprensibilmente allarmati, e la stessa azienda Amiu. Come detto, la disponibilità ad accogliere rifiuti è immediata e per l´intera volumetria necessaria. Naturalmente, ha ancora sottolineato il presidente, dopo la prima fase di emergenza, dovranno essere definiti accordi precisi sui conferimenti e la loro durata. A questo proposito la Regione Liguria ha anche riattivato i rapporti con Lombardia ed Emilia, ove fosse necessaria nel medio periodo una loro collaborazione. Naturalmente la Regione Liguria auspica che i siti sul nostro territorio possano dotarsi degli impianti che consentano al più presto di operare nel pieno rispetto delle norme. |
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