Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 21 Ottobre 2014
MERIDIANA: 65 MILIONI PER POTENZIARE I COLLEGAMENTI CON L´EUROPA, PARTECIPI ANCHE LA COMPAGNIA DI OLBIA  
 
Roma, 21 Ottobre 2014 - "Abbiamo ricordato che la Regione mette a disposizione di tutte le compagnie aeree che vorranno avanzare le loro proposte, e quindi anche di Meridiana, 65 milioni per il periodo 2014-2017 per potenziare i collegamenti della Sardegna con l’Europa". Questo ha sottolineato l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, a Roma con l’assessore del Lavoro Virginia Mura, al temine dell’incontro al ministero del Lavoro con i vertici Meridiana, i sindacati e il sottosegretario del Lavoro Teresa Bellanova in rappresentanza del governo. Si tratta di finanziamenti destinati a un insieme di iniziative di comarketing, startup, oneri di servizio pubblico. E’ il progetto su cui la Regione punta al termine della cosiddetta Continuità territoriale 2. Un progetto che non riguarda solo le compagnie low cost. Tanto che, secondo l’assessore Deiana, "potrebbe essere una opportunità anche per Meridiana, purché abbiano un atteggiamento meno timido rispetto a nuovi progetti di sviluppo". Quanto alla decisione di Meridiana di ridurre gli esuberi da 1634 previsti inizialmente a 1366, "è un piccolo passo avanti, ma non basta", ha commentato l’assessore del Lavoro Virginia Mura, che ha concluso: "Vedremo martedì prossimo, nell’incontro decisivo con i due ministri, quale sarà la proposta definitiva della compagnia".  
   
   
LEGGE DI STABILITÀ, L’ASSESSORE CAMPANIA: BASTA CON I TAGLI AI TRASPORTI  
 
Napoli, 21 ottobre 2014 - "Basta con i tagli ai trasporti! Ancora una volta un governo nazionale sembra non comprendere l´importanza di un settore strategico del Paese per la vivibilità dei cittadini, per lo sviluppo dell’economia, per la lotta all’inquinamento acustico e atmosferico. Ancora una volta si ignora l’importanza che hanno treni, autobus, tram, metropolitane nella vita di tutti i giorni di milioni di pendolari, lavoratori, studenti, imprese, giovani e anziani, donne e uomini. E´ facile annunciare di tagliare le tasse alle imprese scaricando poi sulle Regioni l’onere di far quadrare i conti con sempre meno risorse a disposizione. Per non parlare del patto di stabilità, i cui limiti ci costringono paradossalmente a non poter pagare regolarmente, anche avendo i soldi, i contratti di servizio, portando le aziende di trasporto a indebitarsi, a ritardare i pagamenti degli stipendi a migliaia di lavoratori, e per giunta aumentando il debito pubblico per gli interessi che si devono onorare per i ritardati pagamenti". Così l’assessore ai Trasporti e Viabilità della Regione Campania, Sergio Vetrella, sottolinea le eventuali conseguenze negative sui trasporti dell’ipotesi di legge di stabilità proposta ieri dal governo Renzi, che prevede un taglio di circa 4 miliardi di euro per le Regioni a statuto ordinario. "Non sono bastati - continua Vetrella - i 460 milioni tagliati complessivamente alle Regioni tra il 2010 e il 2011 per il settore, comprensivi degli investimenti per l’acquisto di nuovi autobus e della manutenzione delle ferrovie regionali. Tagli che abbiamo inutilmente cercato di sventare nella commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio - da me coordinata - della Conferenza delle Regioni. Ci è già stato chiesto inoltre il sacrificio di una riprogrammazione di tutti i servizi, che le Regioni hanno fatto con una approfondita razionalizzazione, e che già ha gravato notevolmente sugli utenti. Perché il Governo non chiede agli utenti quale è lo stato dei servizi di trasporto che devono garantire la loro mobilità? Perché si è dimenticato che la legge prevede, a fronte di parametri misurabili, penali per le Regioni che mettono a rischio ulteriori 550 milioni di euro?. Chiedo al governo Renzi - conclude l’assessore regionale - cosa farebbe se fosse nelle nostre condizioni? Come coprirebbe i tagli che ci vuole imporre nel campo dei trasporti senza danneggiare inevitabilmente i cittadini utenti e i lavoratori delle aziende? Senza tener conto che le Regioni devono, per coprire l’esigenza minima di trasporto, aggiungere al Fondo Nazionale Trasporti ben ulteriori 1,4 miliardi di euro. Se infatti aumentassimo le tariffe - oltre che imporre agli incolpevoli cittadini un’odiosa e ingiustificata gabella - non risolveremmo certo il problema, visto che potremmo perdere passeggeri e dunque gli introiti delle aziende. Così come se invece tagliassimo i servizi - oltre a creare disagi e a non migliorare l’offerta di treni e bus che in questi ultimi tempi stiamo faticosamente recuperando dai guasti del passato - rischieremmo di alimentare la disoccupazione del settore".  
   
   
TRASPORTI, ASSESSORE LIGURIA: AL VIA GARA PER FORNITURA 350 NUOVI MEZZI PUBBLICI  
 
Genova, 21 ottobre 2014 - Trecentocinquanta nuovi mezzi da destinare alle aziende di trasporto su gomma della Liguria da consegnare entro la prossima estate. Lo rende noto l´assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco a seguito dell´accordo di programma sottoscritto tra Regione Liguria, Filse e le aziende di trasporto Amt di Genova, Atp di Spezia, Rt di Imperia e Tpl di Savona. Un´operazione che si inserisce all´interno dell´impegno che era stato assunto dalla Regione a seguito delle cinque giornate di sciopero dell´Amt nel novembre 2013 e che prevedeva l´acquisto di 200 bus per l´azienda genovese e i restanti per le altre aziende. L´operazione avverrà in due fasi: la prima prevede l´acquisto di 92 mezzi per un importo complessivo di 16,5 milioni di euro derivanti da fondi regionali e la seconda sulla base della destinazione di ulteriori fondi nazionali ed europei. "A questo punto si potrà a breve bandire la gara – spiega l´assessore Vesco - per trovare i soggetti che forniscano i mezzi e, una volta individuati, si potrà procedere con la fornitura, comprimendo il piu´ possibile i tempi della consegna".  
   
   
CIRCONVALLAZIONE EST UDINE: TROPPE CRITICITÀ RIMODULARE PROGETTO  
 
Trieste, 21 ottobre 2014 - La giunta regionale ha deliberato, su proposta dell´assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, la modifica della delegazione amministrativa in capo alla Provincia di Udine per la progettazione e realizzazione del completamento della circonvallazione Nord-est di Udine, tra il ponte di Salt e Cerneglons, nei Comuni di Povoletto e Remanzacco. Come spiega l´assessore Santoro "il progetto della circonvallazione approvato nel 2005 presenta delle criticità ambientali e viabilistiche che vanno corrette alla luce delle normative ed esigenze stradali attuali. Abbiamo quindi verificato con gli uffici regionali una rimodulazione del tracciato, lasciando aperta la possibilità di recuperare parte del progetto per interventi risolutivi di alcuni problemi puntuali". Come verificato dal servizio infrastrutture regionale il tracciato preliminare comporta rischi ambientali per l´interferenza con la falda freatica ad est del Torre nel sottopasso alla S.s. 54, in contrasto con il "Piano stralcio per l´assetto idrogeologico del bacino idrografico del fiume Isonzo" approvato nel 2012; inoltre il tracciato non connette direttamente la circonvallazione con la S.s.54, risultando quindi incompleto dal punto di vista della viabilità, e non considera la sopravvenuta realizzazione della variante alla S.s. 54, in corrispondenza dell´area commerciale di Remanzacco, che ha modificato i flussi di traffico sulle arterie interessate dai transiti Nord Sud, determinando di fatto un mutato scenario funzionale della rete stradale. "Restano prioritari ed urgenti alcuni interventi puntuali nella direttrice della Circonvallazione Nord Est di Udine - aggiunge Santoro - che consentono anche la chiusura a Est della tangenziale di Udine in una visione complessiva del sistema viario di quell´area". La giunta ha quindi indicato come prioritarie la sistemazione della rotatoria di Salt, la realizzazione della rotatoria a Grions, e la realizzazione del sottopasso ferroviario sulla S.p. 48 "strada Oselin" a Remanzacco. Parallelamente la Provincia dovrà procedere all´individuazione di un possibile tracciato alternativo che sia più aderente alle linee guida del Pai dell´Isonzo e allo studio di una risoluzione della criticità di Paparotti. Per la realizzazione degli interventi è stato confermato l´impegno a favore della Provincia di Udine per complessivi 8 milioni 850 mila euro.  
   
   
REGIONE SARDEGNA CONTRO RFI PER LA VENDITA DI BENI IMMOBILI STATALI.  
 
Cagliari, 21 Ottobre 2014 - La Regione Sardegna si oppone alla vendita da parte di Rfi, Rete ferroviaria italiana, dei beni immobili presenti nel territorio regionale. "I beni immobili presenti in Sardegna e non più utilizzati dal sistema ferroviario nazionale, e sui quali è dunque cessato l´uso governativo, devono essere trasferiti immediatamente alla Regione Sardegna - dice l´assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, che aggiunge - siamo fermamente intenzionati a dare battaglia e a mettere in campo tutte le iniziative politiche e le azioni giudiziarie per tutelare il diritto dei sardi di vedere attuato l´articolo 14 dello Statuto regionale. Rfi deve sospendere immediatamente il bando di vendita dei beni immobili in Sardegna". L´esponente della Giunta Pigliaru si riferisce alla recente pubblicazione del bando di vendita dell´albergo di Golfo Aranci e altri beni da parte di Ferservizi, società di gestione e valorizzazione del patrimonio di Ferrovie dello Stato. La Regione ha preso in esame alcuni beni, al momento ancora di Rete Ferroviaria Italiana, di interesse per la Sardegna e la città di Cagliari, come Piazza Matteotti e il parcheggio adiacente alla stazione di Cagliari che, dice Erriu "devono tornare nella piena disponibilità della Sardegna". Resta in piedi anche la questione degli ex alloggi semaforisti. "Nel verificare il diritto di acquisire i beni dismessi da parte dello Stato – precisa Erriu - saranno valutati gli ex alloggi di appoggio ai fari, utilizzati un tempo dai custodi di Capo Spartivento, Capo Comino e Capo d´Orso". Infatti è ancora aperta la questione degli alloggi dei semaforisti e dei semafori, beni del demanio marittimo, non più utilizzati e messi di recente in vendita dall´Agenzia del Demanio.  
   
   
ROMA: RIPRISTINATA LA FERMATA DI ORTE PER I TRENI CHE ARRIVANO DA PERUGIA  
 
Roma, 21 ottobre 2014 - Nei mesi scorsi tanti pendolari hanno subito disagi per la soppressione della fermata di Orte dei treni regionali provenienti da Perugia. La Regione ha firmato un accordo insieme alla Regione Umbria per andare incontro alle richieste dei pendolari e allo stesso tempo evitare il sovraffollamento di questa linea. Il 3 novembre la fermata di Orte verrà ripristinata, è una soluzione al disagio di tanti pendolari. Tra le altre cose si è provveduto anche ad aumentare l’offerta del servizio, con l’aggiunta della nona carrozza sia sul treno R.2481 che sul treno R. 2488. Ci saranno 80 posti a sedere in più su ciascun convoglio. L’offerta migliora anche sui treni Viterbo-orte-roma Termini e sul ‘Viterbetto’. In particolare con l’aggiunta della quinta carrozza ci sarà un aumento di circa 80 posti a sedere sia sul treno R.7571 che sul R.v 7582. Questo incremento riguarderà tutti i collegamenti regionali veloci da e per Viterbo via Orte. Entro marzo, sempre su questi treni, le carrozze aumenteranno ancora e passeranno a 6. “L’intesa raggiunta porterà a un aumento significativo dell’offerta ferroviaria – lo hanno dichiarato Michele Civita, assessore ai trasporti della Regione Lazio e Silvano Rometti assessore ai Trasporti della Regione Umbria Silvano Rometti. Con queste iniziative – hanno aggiunto- si può superare il rischio di sovraffollamento della linea, andando incontro alle richieste dei pendolari”.  
   
   
TRENI, REGIONI UMBRIA E LAZIO DEFINISCONO PROTOCOLLO D´INTESA PER L´INCREMENTO DELL´OFFERTA FERROVIARIA SOVRAREGIONALE  
 
Perugia, 21 ottobre 2014 - Il 21 luglio scorso è stata soppressa la fermata Orte dei treni regionali provenienti da Perugia (R. 2481 e R.2488). Per trovare una soluzione al disagio provocato ai pendolari, si sono svolti due incontri (il 4 e l´11 settembre) a cui hanno partecipato Regione Lazio, Regione Umbria, Trenitalia Lazio, Trenitalia Umbria e Rfi. Da questi incontri si è raggiunto l´accordo fra La Regione Lazio e la Regione Umbria per il ripristino della fermata di Orte sui treni regionali umbri e l´aumento dell´offerta del servizio. Nello specifico: - dal prossimo 3 novembre sarà ripristinata la fermata di Orte e Trenitalia aggiungerà una nona carrozza su entrambi i treni (R.2481 e R. 2488), aumentando l´offerta su ciascun treno di circa 80 posti a sedere. - Dal 14 dicembre Tenitalia aumenterà l´offerta di posti sui treni Viterbo-orte- Roma Termini R.7571 e R.v 7582 (il cosiddetto "Viterbetto") con l´aggiunta di una quinta carrozza, con un aumento di circa 80 posti a sedere per ciascun treno. L´incremento da 4 a 5 carrozze riguarderà tutti i collegamenti regionali veloci da e per Viterbo via Orte. - Entro marzo, una volta risolti i problemi strutturali con Rfi, le carrozze passeranno a 6 su tutti i collegamenti veloci da e per Viterbo con fermata a Orte. "L´intesa raggiunta porterà a un aumento significativo dell´offerta ferroviaria – dichiarano in una nota congiunta l´assessore ai Trasporti della Regione Lazio Michele Civita e l´assessore ai Trasporti della Regione Umbria Silvano Rometti -. Con queste iniziative si può superare il rischio di sovraffollamento della linea, andando incontro alle richieste dei pendolari".  
   
   
RIPARTE LA SIENA-GROSSETO, ROSSI: "GRANDE OCCASIONE ANCHE PER IL TURISMO DI QUALITÀ" SIENA-MONTE  
 
Antico, 21 ottobre 2014 - "La ripartenza della tratta Buonconvento-monte Antico della Siena-grosseto ripristinata a un anno dall´alluvione e´ un risultato importante e simbolico - ha detto il presidente Rossi partecipando con l´assessore Vincenzo Ceccarelli al viaggio inaugurale - Noi non vogliamo chiudere nessuna tratta ferroviaria, viaggiare in treno e´ più ecologico e più economico e chiudere una linea ferroviaria e´ un delitto, significa perdere un valore. Vorrei sollecitare i comuni perché valorizzino anche a fini turistici questa infrastruttura, che attraversa bellezze paesaggistiche straordinarie. Penso a un turismo intelligente, attento all´ambiente, combinato con altre modalità di movimento come la bicicletta. Lo si fa in Svizzera e in Austria, noi non ci tiriamo indietro." Il presidente Rossi si è´ soffermato anche su aspetti più generali del rapporto con Ferrovie. "Il nuovo contratto - ha detto - si baserà sul principio del miglioramento continuo. Per ogni linea fisseremo obiettivi di puntualità e qualità, con relative premialità o penalità, fino alla disdetta. Io stesso ho denunciato le condizioni terribili in cui si trovano spesso a viaggiare i pendolari, mi sembra che la battaglia che ho fatto abbia reso qualche risultato. L´anno prossimo, ad esempio, avremo quasi l´ottanta per cento del materiale rotabile rinnovato. La Regione vuole investire, ad esempio sul raddoppio della Lucca-pistoia. Tutto questo e´ un grande investimento per una Toscana moderna. Lo stato ha speso decine di miliardi per la Tav, la "metropolitana d´Italia" - ha concluso Rossi - che viene frequentata ogni giorno da cinquantamila persone contro i cinque milioni di pendolari. Vedo che ora qualche cosa comincia a cambiare".  
   
   
PIEMONTE: MONITORAGGIO CONDIZIONI DEI TRENI - OLTRE 500 SEGNALAZIONI DAI PENDOLARI  
 
Torino, 21 ottobre 2014 - Ad una settimana dal lancio del sistema di monitoraggio on line dei treni, a disposizione dei pendolari per segnalare disservizi e anomalie sulle linee di competenza regionale, è possibile tracciare un primissimo bilancio parziale. Ottima la risposta da parte degli utenti che in centinaia (oltre 500 registrazioni in pochi giorni) hanno avuto accesso al sito Viaggia Piemonte. Prematuro presentare statistiche in quanto obiettivo del monitor viaggiatori è si quello di avere indicazioni puntuali su quanto avviene quotidianamente, ma anche e soprattutto quello di analizzare delle tendenze. Tuttavia, come prevedibile, le segnalazioni si concentrano in modo particolare sulla denuncia di ritardi (a volte anche molto pesanti) e soppressioni dei treni considerate come principali cause di disagio. La frequenza di segnalazioni su alcune specifiche tratte indica che ci sono criticità ricorrenti che meritano analisi approfondite sulle cause. Una sintesi dei dati verrà pubblicata periodicamente sul sito Viaggia Piemonte, con l’evidenziazione degli aspetti più eclatanti. I dati poi saranno incrociati con quelli ufficiali. L’invito rivolto dall’assessore Balocco è quello di continuare ad alimentare il database. “L’assessorato sta predisponendo un’evoluzione dello strumento che diventerà presto anche un’app per mobile, più pratica, per inviare in tempo reale la segnalazione, e che avrà nuove funzionalità aggiuntive come la possibilità di condividere direttamente foto che testimonino il problema.” Contestualmente è stato pubblicato lo studio condotto da Scenari per conto della Regione Piemonte, sulle condizioni del servizio dei treni di Trenitalia e Gtt che ha analizzato in particolare alcuni aspetti: pulizia interna, pulizia esterna, porte di accesso e porte comunicanti, illuminazione, riscaldamento/climatizzazione e informazione a bordo e che ad una iniziale valutazione confermano quello che emerge anche dai primi dati del monitor viaggiatori. La sintesi della ricerca è disponibile all’indirizzo www.Regione.piemonte.it/trasporti/viaggiapiemonte/  
   
   
GRANDE PROGETTO PORTO NAPOLI, LUPI E CALDORO: INIZIATIVA STRATEGICA. BASTA RITARDI BUROCRATICI E LENTEZZE AMMINISTRATIVE  
 
Napoli, 21 ottobre 2014 - "Il Grande progetto Porto è una iniziativa strategica, condivisa in tutti i suoi aspetti." Così una nota congiunta del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi e del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro sul Porto di Napoli. "La Regione, con il Governo, ha messo in campo sul sistema della portualità campana e sul Porto di Napoli, fondi, iniziative ed azioni di programmazione mai viste prima d’ora, apprezzate non solo dagli operatori, ma anche dalla Commissione Europea, che, con le parole del commissario Hahn, lo ha definito esempio di come i fondi regionali dell´Unione europea possono aiutare lo sviluppo dell´economia del Sud d´Italia. Il miglior progetto integrato presentato in Italia - sottolineano il ministro e il presidente - nel corso della programmazione dei fondi 2007/2013, destinato a riordinare completamente l’intera area portuale, razionalizzando e riorganizzando gli spazi destinati alle attività industriali, al traffico merci e a quello dei passeggeri, risolvendo in modo organico i problemi ambientali e quelli relativi alla viabilità interna al Porto e ai collegamenti con gli interporti e con i bacini commerciali di riferimento. Un progetto sul quale l´autorità portuale e le Istituzioni coinvolte saranno impegnate, insieme alla realizzazione delle altre opere, alla realizzazione del nuovo piano regolatore portuale che trasformerà il porto di Napoli in un vero e proprio ´parco di attività´. Insieme si lavorerà ancora ad un profondo riordino amministrativo nella gestione del porto. E´ mancato ad oggi un ruolo che richiederebbe l’esercizio di azioni concrete per assicurare la tempestiva esecuzione delle opere. L’immediata realizzazione di atti amministrativi, gare e lavori sono l’unica condizione per proseguire con i finanziamenti e scongiurare il disimpegno dei fondi da parte della Regione", continua la nota congiunta. "Non sono più tollerabili ritardi burocratici e lentezze amministrative che stanno pregiudicando la realizzazione del Grande progetto europeo e lo sviluppo del porto di Napoli", concludono Lupi e Caldoro.  
   
   
NUOVO PIANO REGOLATORE PORTO DI LIVORNO, OK DAL CONSIGLIO SUPERIORE LAVORI PUBBLICI  
 
Firenze, 21 ottobre 2014 - "Un passo avanti importante per il futuro del porto di Livorno". Il presidente Enrico Rossi commenta con soddisfazione il parere favorevole con raccomandazioni all´approvazione del nuovo piano regolatore portuale del porto di Livorno espresso dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. L´ultimo piano era datato 1953. Per l´approvazione definitiva occorrerà il passaggio in Consiglio regionale, una volta completato l´iter dell´accordo di pianificazione con il Comune, anche se già esiste un´intesa preliminare. "Il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - dice Rossi - permette di concludere una fase importante. Un ringraziamento particolare va a Massimo Sessa, presidente della Quarta Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Vorrei infine sottolineare -- ha concluso il presidente - il contributo tecnico della Regione che ha collaborato con Comune, Provincia ed Autorità Portuale al processo di pianificazione".