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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 27 Ottobre 2014 |
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GIUSTIZIA EUROPEA: I CONSUMATORI FORNITI ENERGIA ELETTRICA E GAS NELL’AMBITO DELL’OBBLIGO GENERALE DI APPROVVIGIONAMENTO DEVONO ESSERE INFORMATI, IN TEMPO UTILE PRIMA DELL’ENTRATA IN VIGORE DI OGNI AUMENTO DI PREZZO, CIRCA I MOTIVI, LE CONDIZIONI E LA PORTATA DEL MEDESIMO |
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Lussemburgo, 27 ottobre 2014 - La Corte federale tedesca è investita di due controversie tra clienti e fornitori di energia elettrica e di gas in merito a diversi aumenti di prezzo apportati tra il 2005 e il 2008. Tali clienti, che rientrano nell’obbligo generale di approvvigionamento (clienti soggetti a tariffa standard) ,ritengono i suddetti aumenti eccessivi e basati su clausole illegali. La normativa tedesca vigente all’epoca dei fatti stabiliva le condizioni generali dei contratti conclusi con i consumatori e le integrava direttamente nei contratti conclusi con i clienti soggetti a tariffa standard. Essa consentiva ai fornitori di modificare unilateralmente i prezzi dell’elettricità e del gas senza indicare il motivo, le condizioni e la portata della modifica, ma garantendo al contempo che i clienti fossero informati dell’aumento e potessero eventualmente recedere dal contratto. In risposta alle questioni della Corte federale tedesca, la Corte di giustizia statuisce, con la sua odierna sentenza, che la direttiva «energia elettrica» 2003/54 e la direttiva «gas» 2003/55 non ammettono una normativa nazionale (quale quella tedesca) che determina il contenuto dei contratti di fornitura dell’energia elettrica e del gas conclusi con i consumatori nell’ambito dell’obbligo generale di approvvigionamento e consente ai fornitori di modificare la tariffa della fornitura, ma che non garantisce che i consumatori siano informati, in tempo utile prima dell’entrata in vigore di tale modifica, circa i motivi, le condizioni e la portata della medesima. La Corte rileva che queste due direttive obbligano gli Stati membri a garantire un elevato livello di tutela dei consumatori riguardo alla trasparenza delle condizioni generali di contratto. La Corte dichiara che, oltre al diritto di recedere dal contratto (previsto dalle direttive in caso di revisione di prezzo), i clienti devono anche avere il diritto di contestare una siffatta revisione. Per poter beneficiare pienamente ed effettivamente di tali diritti e di decidere con piena cognizione di causa di recedere dal contratto o di contestare la revisione del prezzo della fornitura, i clienti rientranti nell’ambito dell’obbligo generale di approvvigionamento devono essere informati, in tempo utile prima dell’entrata in vigore della revisione, circa i motivi, le condizioni e la portata della medesima. La Corte respinge la richiesta di limitare quanto più possibile le conseguenze finanziarie della sentenza, e non ne limita quindi gli effetti nel tempo. Essa osserva in proposito che non è stato dimostrato che rimettere in discussione rapporti giuridici che hanno esaurito i loro effetti nel passato perturberebbe retroattivamente l’intero settore della fornitura dell’energia elettrica e del gas in Germania. Pertanto l’interpretazione delle direttive 2003/54 e 2003/55 si applica a tutte le modifiche tariffarie intervenute durante il periodo di vigenza delle direttive . |
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ENI LIVORNO, AL TAVOLO MISE ESCLUSA LA CHIUSURA DELLA RAFFINERIA TRA UN MESE UN NUOVO INCONTRO SULLE ALTERNATIVE INDUSTRIALI |
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Roma, 27 ottobre 2014 – Le difficoltà della raffineria Eni di Livorno, nel quadro più generale della crisi della raffinazione in Europa, sono state al centro di una riunione che- presieduta dal Vice Ministro Claudio De Vincenti- si è svolta il 23 ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico. Al termine della discussione- che ha visto concordi Istituzioni, Eni e sindacati nell’escludere qualsiasi ipotesi di chiusura dell’impianto- il Governo ha chiesto all’Eni, presente alla riunione con il dottor Salvatore Sardo, di preparare un’analisi dettagliata dei fattori di diseconomicità della raffineria e delle alternative interne o esterne al perimetro Eni per ridare sostenibilità economico-finanziaria al sito toscano. Tale analisi sarà al centro del nuovo appuntamento previsto nell’arco di un mese. Si è stabilito inoltre di convocare un Tavolo settoriale sulla raffinazione. Infine, Governo, Regione Toscana ed Enti Locali hanno concordato di procedere ad un confronto interistituzionale sulle difficoltà dell’area di Livorno nel suo complesso e sui possibili interventi che ne favoriscano la ripresa produttiva ed occupazionale. Alla riunione odierna hanno preso parte anche il Presidente della Regione Enrico Rossi, l’Assessore regionale alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini, il Presidente della Provincia di Livorno Alessandro Franchi, il Sindaco di Livorno Filippo Nogarin, il Sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci, le organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali e le Rsu. |
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ENERGIA: FVG, ALTERVIS PER VALORIZZARE POTENZIALITÀ TERRITORIO |
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Tolmezzo, 27 ottobre 2014 - L´assessore regionale all´Energia, Sara Vito, ha preso parte a Tolmezzo al convegno finale del progetto Interreg Iv A Italia-austria, Altervis, Autonomia energetica da fonti rinnovabili, iniziativa attuata dalle Comunità montane Torre-natisone-collio, Carnia, Friuli Occidentale, Gemonese-canal del Ferro, da sette Comuni della Valle del Gail, in Carinzia, e dall´Università di Udine, tramite il progetto per la cooperazione territoriale europea, con l´obiettivo di indicare le strategie possibili, nell´area considerata, per l´autonomia energetica di carattere locale. Grazie al progetto è stato possibile valutare l´autosufficienza energetica dei singoli comuni, come di aree più estese, identificando le energie rinnovabili e il risparmio energetico come vere risorse sia a livello pubblico che privato. Nel contempo, Altervis ha permesso di valutare il potenziale energetico tra le zone di confine, e di considerare sistemi logistici comuni. Nel suo intervento introduttivo, Vito ha ricordato che l´energia è un tema strategico per la nostra Regione, nella consapevolezza del ruolo cardine per lo sviluppo economico e sociale che ha portato all´aggiornamento del Piano energetico regionale, adeguandolo alle mutate esigenze del territorio. "E´ in fase di avanzata predisposizione e si tratterà di uno strumento flessibile, di governo del sistema energetico", ha precisato l´assessore. "Una delle priorità - ha aggiunto Vito - individuate dalla Regione in coerenza con la strategia Europa 2020 è quella di perseguire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, attraverso l´avvio di una strategia capace di valorizzare lo sviluppo sostenibile, e l´economia verde". La nuova strategia energetica regionale mira, come ha puntualizzato l´assessore, alla riduzione del costo dell´energia per i consumatori e per le imprese, ma anche per gli enti pubblici; a raggiungere e superare gli obiettivi ambientali definiti dal Pacchetto europeo Clima-energia 2020; a migliorare la sicurezza di approvvigionamento passando da un´ottica di centralizzazione a quella di rete; a favorire la crescita economica sostenibile attraverso lo sviluppo del settore energetico. Accanto al Piano energetico, la Regione ha predisposto un disegno di legge regionale sull´energia per riordinare il settore e dotarlo di uno strumento normativo moderno. |
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NUOVI TARGET AL 2030: IL 27% DELL´ENERGIA SARÀ DA RINNOVABILI. SI POTEVA FARE MOLTO MEGLIO. |
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Milano, 27 ottobre 2014 - Assorinnovabili dà un voto di 5 (su 10) alla decisione assunta dal Consiglio Europeo nella “due giorni” di Bruxelles appena conclusa. Sebbene siano stati indicati nuovi obiettivi per il 2030 (il 27% di energia proveniente da fonti rinnovabili, il 40% di riduzione delle emissioni di Co2 rispetto ai dati del 1990 e il 27% in più di efficienza energetica), l’impressione è che i Capi di Governo dell’Unione Europea si siano limitati al “compitino”, rimanendo sordi agli inviti di maggior coraggio che fino all’ultimo sono arrivati dal settore della green economy e perdendo lo slancio “rivoluzionario” che aveva caratterizzato il pacchetto “20-20-20”. “Pur apprezzando in parte il lavoro svolto - commenta Agostino Re Rebaudengo, presidente dell’associazione – ritengo si potesse e dovesse fare di più. Assorinnovabili aveva chiesto in più occasioni che l’obiettivo per le rinnovabili non fosse inferiore al 30%, considerando i tanti vantaggi che la produzione di energia verde ha saputo offrire e offrirà al nostro Paese in termini di emissioni evitate di Co2, minori danni alla salute dei cittadini, incremento di Pil e occupazione. La stessa Commissione ha stimato che con un obiettivo per le rinnovabili al 30% si potrebbero avere al 2030 fino a 1.300.000 posti di lavoro in più in Europa, mentre con un obiettivo limitato al 27% se ne avrebbero solo 700.000: perché rinunciare a 600.000 occupati? Senza trascurare inoltre l’aspetto strategico che le rinnovabili possono rivestire in termini di security of supply per l’Unione Europea, fattore particolarmente rilevante in seguito ai recenti sviluppi geopolitici, sia a Est che a Sud dell’Unione Europea.” “Ci auguriamo – conclude Re Rebaudengo – che, nel processo di codecisione, il Parlamento Europeo possa ancora correggere la volontà espressa dal Consiglio e che l’Unione Europea continui a mantenere il ruolo di leader globale nella lotta ai cambiamenti climatici, preparando il terreno per il successo della Conferenza sul Clima di Parigi 2015”. |
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‘DDL´ EFFICIENZA ENERGETICA EDIFICI; ASSESSORE UMBRIA A TAVOLO ALLEANZA: "PROVVEDIMENTO ORGANICO A STRATEGIA ENERGETICA REGIONALE" |
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Perugia, 27 ottobre 2014 - "Centrare gli obiettivi regionali e nazionali per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, incrementare l´efficienza energetica e diminuire le concentrazioni di inquinanti in atmosfera": sono queste – ha detto l´assessore regionale all´ambiente Silvano Rometti – le principali finalità del disegno di legge regionale per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e degli impianti di climatizzazione e per il miglioramento della qualità dell´aria, su cui 23 ottobre si è svolta la partecipazione nell´ambito del competente Tavolo tematico dell´Alleanza per lo sviluppo dell´Umbria. "Si tratta della prima legge della Regione Umbria in materia di energia – ha detto l‘assessore - che parte già con una dotazione finanziaria certa per il 2015, risorse proprie del bilancio regionale, che serviranno per utilizzare al meglio i fondi della nuova programmazione 2014-2020, accanto ad altri strumenti finanziari, come fondi rotativi e contratti di rendimento energetico. Il provvedimento si articola in un quadro organico di interventi allineati alla strategia energetica regionale, di cui rappresenta uno strumento attuativo, e al Piano regionale della qualità dell´aria, in quanto la produzione di energia è strettamente legata alle emissioni inquinanti in atmosfera. La disciplina prevede un pacchetto di misure che riqualificano da un punto di vista energetico il patrimonio edilizio esistente, responsabile di circa il 40% delle emissioni di gas climalteranti, e soprattutto del patrimonio pubblico, particolarmente energivoro. Oltre il 40% del consumo finale di energia – ha ricordato Rometti - è infatti imputabile al settore edilizio, seguito dai trasporti, 32%, e dal settore industriale, 28%. Negli edifici residenziali almeno il 68% dei consumi energetici è dovuto al riscaldamento degli ambienti, l´11% alla produzione dell´acqua calda sanitaria, il 5% per usi cucina, e circa il 16% per usi elettrici, illuminazione, elettrodomestici, condizionamento. I dati ci dimostrano che non è sufficiente produrre energia dalle rinnovabili per riequilibrare il sistema secondo i dettami europei e nazionali, ma occorre intervenire sull´efficienza energetica per ridurre i consumi, gli sprechi e salvaguardare l´ambiente. Spetterà agli enti locali, alle agenzie regionali e alle aziende sanitarie e ospedaliere formulare proposte di intervento di miglioramento della prestazione energetica degli edifici pubblici compresi nell´inventario regionale appositamente costituito". "La Regione adotterà il programma di interventi sulla base delle risorse disponibili, principalmente le risorse che saranno allocate sul nuovo Asse Energia del Por-fesr 2014-2020 (circa 30 milioni, il 40% dell´intero Asse, il 21,5% dell´intero Fesr). I provvedimenti e gli interventi finora messi in campo dalla Regione – ha proseguito l´assessore - hanno fatto guadagnare all´Umbria, secondo le imprese, il secondo posto a livello nazionale dopo il Trentino. Il ddl presentato oggi, e che intendiamo approvare prima della fine della legislatura, rappresenta uno strumento importante anche per le politiche energetiche regionali dei prossimi anni e costituisce la declinazione pratica di una nuova cultura in materia ambientale legata ad una concezione innovativa di sviluppo". Entrando nel merito del provvedimento, la prima parte del "ddl" regionale affronta il tema della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, sia sul versante pubblico che su quello privato. È prevista la realizzazione di un Piano d´azione regionale dove siano definiti gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici. Per quanto riguarda il settore dell´edilizia pubblica viene istituito il Catasto regionale degli immobili ad uso pubblico, con le indicazioni sulle caratteristiche energetiche di base di ciascun fabbricato, sulla base del quale verrà poi definito, ogni anno, il "Programma regionale per la realizzazione di interventi di miglioramento dell´efficienza energetica degli edifici pubblici". Il programma potrà contare, visto il taglio delle risorse per il settore, su forme di finanziamento alternative, anche derivanti da privati, attraverso l´attivazione di contratti di rendimento energetico e sistemi di finanziamento tramite terzi, o rendendo "riutilizzabili" le limitate risorse pubbliche attraverso l´istituzione di un Fondo rotativo. Un gruppo di articoli introduce una serie di misure per diffondere nella pratica edilizia alcune soluzioni di efficienza energetica. Nella predisposizione degli strumenti di pianificazione urbana e territoriale è invece previsto l´utilizzo di sistemi centralizzati di tipo cogenerativo, estremamente efficienti dal punto di vista della prestazione energetica. Viene poi posta attenzione allo sviluppo delle reti di teleriscaldamento prevedendo che gli edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazione importante devono obbligatoriamente essere predisposti per il collegamento alla rete, qualora sia presente, o prevista, nelle vicinanze. Il tema degli Attestati di Prestazione Energetica (Ape) è affrontato introducendo per tutti i certificatori l´obbligo di rilasciare l´attestato esclusivamente attraverso la procedura informatica online predisposta dalla Regione. L´adozione di questa procedura automatizzata, oltre a semplificare per l´utente le fase di trasmissione dell´attestato all´autorità regionale, consente anche la costituzione automatica del "Catasto regionale degli attestati di prestazione energetica degli edifici" dove vengono raccolti i dati energetici relativi a tutti gli edifici certificati. Anche sugli impianti termici, il disegno di legge regionale introduce processi di informatizzazione delle procedure. Quali autorità competenti in materia di esercizio e manutenzione degli impianti, vengono individuate le nuove Province. Il costo dell´attività ispettiva, pianificata sulla base dei criteri di priorità individuati dalla Giunta regionale, è a carico del responsabile dell´impianto solo qualora questi non abbia provveduto ad effettuare regolarmente le attività di controllo sull´efficienza degli impianti termici. A copertura dei costi necessari per il Catasto unico e del Catasto degli "Ape" e di quelli sostenuti per gli accertamenti e le attività ispettive, il contributo previsto a carico dei responsabili degli impianti (l´attuale bollino) è fissato in 15 euro, mentre viene previsto un contributo di 5 euro da versarsi in occasione del caricamento, da parte dei tecnici, degli Attestati di prestazione energetica sulla piattaforma regionale. La Regione si impegna a promuovere attività di formazione e aggiornamento dei tecnici e azioni di sensibilizzazione e comunicazione nei confronti dei cittadini, con particolare riferimento all´utilizzo di sistemi a biomassa ad alta efficienza nelle aree dove si registrano superamenti delle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera. |
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BOLZANO: IL TAVOLO SULL´ENERGIA SI OCCUPA DI DISTRIBUZIONE |
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Bolzano, 27 ottobre 2014 - Negli ultimi mesi il tavolo sull´energia si è occupato della nuova regolamentazione sulle concessioni per le medie e piccole derivazioni idroelettriche. L´ultimo incontro con l´assessore provinciale Richard Theiner ha avviato invece la discussione su un piano complessivo per la distribuzione di energia in Alto Adige. In occasione del recente incontro del tavolo tecnico con gli esperti di energia, il decimo della serie, l´assessore provinciale Richard Theiner ha avuto parole di elogio per il costruttivo lavoro svolto negli ultimi mesi: "Sono molto contento perchè siamo riusciti ad individuare una nuova regolamentazione in materia di assegnazione delle concessioni per le medie e piccole derivazioni idroelettriche, fissando criteri chiari per la presentazione e l´attuazione dei progetti." Theiner ha informato gli esperti della presentazione alla Giunta provinciale delle nuove disposizioni, il passo successivo sarà l´inoltro del ddl alla commissione legislativa e al Consiglio provinciale. Su richiesta dell´assessore, il gruppo di lavoro con gli esperti affronta ora il tema della distribuzione di energia in Alto Adige: "Si tratta di elaborare un piano complessivo, in grado non solo di garantire una distribuzione sicura ed efficiente ma anche di creare i presupposti per lo sviluppo e l´innovazione di questo segmento", ha sottolineato Theiner. Alois Amort, direttore di Selnet, e Andreas Bordonetti di Aew hanno illustrato assieme a Goerg Wunderer, coordinatore del tavolo sull´energia, i punti forti e le criticità della rete di trasporto e distribuzione dell´energia in Alto Adige. Il tavolo ha deciso di insediare un gruppo di lavoro incaricato di elaborare un masterplan per l´infrastruttura della rete energetica in Alto Adige. |
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GEOTERMIA, SÌ A PRESENZA SOSTENIBILE DELLA MEDIA ENTALPIA NEL RISPETTO DELLA VOCAZIONE DEI TERRITORI |
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Firenze 27 ottobre 2014 – Intervenendo nel dibattito dei giorni scorsi sulla geotermia la Regione chiarisce che la giunta ha proposto un emendamento al Paer, il Piano Ambientale ed Energetico, in questo momento al vaglio delle Commissioni consiliari competenti. Questo prevede in Toscana una presenza sostenibile della geotermia a media entalpia favorendo la coerenza con le aspettative e la vocazione dei territori interessati. L´emendamento al Paer prevede una presenza delle centrali geotermolettriche volta a evitare il cosiddetto effetto cumulo degli impianti. Deve inoltre essere assicurata la collocazione delle centrali nelle aree di destinazione produttiva purché compatibile con i risultati delle ricerche. Necessaria anche una valutazione positiva sulle ricadute economiche e sociali che il progetto industriale presentato comporta, tenuto conto della vocazione del territorio di riferimento. Mentre sull´alta entalpia, in Amiata, l´emendamento stabilisce che "la potenza raggiunta costituisce il punto di equilibrio tra lo sfruttamento della risorsa con le tecnologie oggi impiegate e la vocazione socio economica dei territori". Quanto poi al dibattito dei giorni scorsi sull´emendamento allo Sblocca Italia, presentato da Abrignani ed altri, la Regione si è attivata insieme al alcuni comuni interessati, chiedendo ai Parlamentari di stoppare l´emendamento che, di fatto, se fosse stato accolto, avrebbe determinato il "commissariamento" delle Regioni in materia attribuendo tutte le competenze al Mise, vanificando l´esperienza e la collaborazione che la Regione Toscana ha sviluppato in questi anni anche con gli enti locali, esperienza che invece va salvaguardata essendo la Toscana l´unica regione geotermica d´Italia. |
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BOLZANO: LE NOVITÀ PER PICCOLE E MEDIE DERIVAZIONI IDROELETTRICHE |
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Bolzano, 27 ottobre 2014 - Gli esperti del tavolo sull´energia hanno elaborato nuove regole per l´assegnazione di concessioni per piccole e medie derivazioni idrolettriche. Mercoledì 29 ottobre alle 12 a Bolzano l´assessore provinciale Richard Theiner illustra le nuove disposizioni. Nei mesi scorsi il gruppo di esperti del tavolo tecnico presieduto dall´assessore provinciale Richard Theiner si è occupato a fondo delle nuove regole per l´assegnazione delle concessioni in materia di piccole e medie derivazioni idroelettriche. La bozza di uno specifico disegno di legge sarà sottoposta, dopo il via libera della Giunta provinciale e della commissione legislativa, all´esame del Consiglio provinciale. Le linee principali e le novità più importanti della proposta saranno illustrate nella conferenza stampa in programma a Bolzano mercoledì 29 ottobre alle ore 12 nel Palazzo provinciale 11 (pianterreno) in via Renon 4. A presentare le nuove disposizioni saranno l´assessore provinciale Richard Theiner, il direttore dell´Appa Flavio Ruffini e Georg Wunderer, coordinatore del tavolo tecnico sull´energia. |
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CASA, TOSCANA: PIÙ EQUITÀ NELL´ASSEGNAZIONE DEGLI ALLOGGI ERP |
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Firenze 27 ottobre 2014 – Modifiche importanti ai principi della legge 96 del ´96, quella che regola assegnazione, gestione e determinazione del canone di locazione degli alloggi Erp, ma anche avvio della rilevazione del patrimonio abitativo invenduto da destinare ad alloggi popolari e riorganizzazione dei Lode. Vari i punti toccati dalla vicepresidente Stefania Saccardi intervenuta il 23 otobre a conclusione del convegno, organizzato dalla Regione in collaborazione con l´Osservatorio Sociale Regionale, per approfondire i temi del Iii Rapporto sulla condizione abitativa in Toscana. "La legge 96 – ha spiegato – è vecchia, risale a quasi vent´anni fa. I bisogni sono cambiati e la politica, in campo sociale, deve utilizzare le poche risorse disponibili per aiutare chi ha davvero bisogno e premiare le persone responsabili. Quindi tanti principi di questa legge vanno modificati. A partire dal canone minimo, che va innalzato per permettere almeno di coprire le spese amministrative. Introduciamo anche più flessibilità, permettendo agli inquilini che sono in grado di farlo di effettuare interventi di ristrutturazione, sempre nel rispetto delle procedure". Il principio di equità è stato più volte invocato. "Rivediamo – ha proseguito la Saccardi - anche i canoni di accesso. Il criterio deve essere l´Isee perchè non si possono non considerare i depositi bancari. Chi ha mezzo milione in banca o una casa al mare non può accedere ad un alloggio Erp. Premiamo la storicità di residenza: quindi chi vive da almeno 5 anni in un territorio, a prescindere dalla nazionalità E rivediamo il sistema dei punteggi per l´inserimento in graduatoria: chi ha in casa una persona disabile o un anziano non autosufficiente merita più tutela". Infine, oltre a esprimere disaccordo sulla proposta del ministro Lupi di vendere all´asta gli alloggi Erp anche ai non affittuari, la vicepresidente ha ribadito il piano di utilizzare l´invenduto per ottenere nuovi alloggi popolari ("non possiamo continuare a consumare altro suolo per costruirne nuovi, va contro quello che è il principio di fondo delle politiche regionali. Si stima ci siano in Toscana qualcosa come 8 mila alloggi che non hanno trovato collocazione sul mercato: acquistare l´invenduto sarebbe anche un modo per dare respiro a tante aziende. Adesso ci aspettiamo che i Lode, i gestori del patrimonio edilizio pubblico, ci indichino entro il termine del 30 gennaio prossimo, qual è la disponibilità di alloggi immediatamente utilizzabili e che quindi devono avere determinate caratteristiche") ed ha accolto la proposta di una riorganizzazione dei Lode stessi ("sulla falsariga di quanto annunciato per le Asl? Ritengo sia un discorso da affrontare ma mettendolo però tra gli obiettivi della prossima legislatura"). Riguardo all´avvio della rilevazione sull´invenduto, stimato in 8 mila unità immobiliari, i Lode hanno ricevuto una scheda in cui, oltre ad esporre un´analisi preliminare del territorio di riferimento (composizione della popolazione e del disagio abitativo, interventi di edilizia sociale in atto e presunti tempi di messa in disponibilità per l´assegnazione, analisi del mercato immobiliare locale), dovranno indicare, una volta verificata la disponibilità dei proprietari, l´ubicazione degli alloggi con le caratteristiche per essere immediatamente utilizzati: intero fabbricato o porzione con autonomia funzionale e autonomamente gestibile, fabbricato ultimato e immediatamente utilizzabile, nuovo, o integralmente recuperato, fabbricato da ultimare (massimo 6 mesi per l´ultimazione), regolarità edilizia ed urbanistica, in caso di ipoteche, mutui o altro, necessaria l´estinzione entro la data di acquisto. I gestori avranno tempo per completare la rilevazione fino al 30 gennaio 2015. |
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SOSTEGNO AFFITTI, LOMBARDIA: GIÀ 16.000 RICHIESTE |
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Milano, 27 ottobre 2014 - Sono già 16.000 le domande per accedere al contributo previsto dal Fondo sostegno affitti predisposto dalla Regione Lombardia per aiutare le famiglie in forte disagio economico. Lo ha fatto sapere l´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli, intervenendo al seminario "Affitto e compro casa in Lombardia: gli aiuti regionali fra efficacia ed equità", organizzato dal Consiglio regionale. 31 Milioni Per Sostegno Affitti - "Si tratta di una misura concreta - ha spiegato l´assessore Bulbarelli - per aiutare migliaia di famiglie che si trovano in difficoltà nel pagamento del canone di affitto per le quali abbiamo messo a disposizione 31 milioni di euro. La data di scadenza del bando è fissata per il 31 ottobre, negli ultimi giorni stanno arrivando oltre 2.000 domande al giorno e quindi prevediamo di toccare quota 30.000 domande. Tra l´altro, molti Comuni ci hanno già chiesto di posticipare la scadenza, viste le numerose richieste. Un risultato davvero importante, segnale chiaro della crisi economica che stanno vivendo migliaia di famiglie". Contributo Fino A 2.000 Euro - Per gli inquilini che hanno un reddito Isee-fsa sino a 5.500 euro è previsto un contributo di 2.000 euro; per i soggetti con Isee-fsa tra 5.500 e 9.500 euro il contributo è di 1.500 euro. La novità è che possono accedere al finanziamento i titolari di contratti di affitto a canone moderato. 7, 3 Milioni Per Acquisto Prima Casa - "Risposte concrete - ha aggiunto Paola Bulbarelli - come quelle che Regione Lombardia garantisce con il Protocollo d´Intesa firmato lo scorso luglio con l´Associazione delle banche (Abi) e che stanzia ben 7,3 milioni di euro per l´acquisto della prima casa. In questo caso non andiamo incontro solo alle esigenze delle giovani coppie, ma aiutiamo concretamente le gestanti sole, i genitori soli con uno o più figli a carico, i nuclei famigliari con almeno tre figli, le imprese costruttrici e le cooperative edilizie". Nuove Modalità Per Rispondere A Nuovi Bisogni - "Il nostro obiettivo - ha concluso l´assessore Bulbarelli - è individuare le modalità migliori per rispondere in maniera adeguata all´emergenza abitativa attuale. Ecco perché guardiamo con favore all´housing sociale, un canale innovativo che permette di rispondere con puntualità alla necessità di migliaia di famiglie e - allo stesso tempo - dare un deciso impulso alla ripresa del settore edile, in modo da creare nuova occupazione e rilanciare l´economia nazionale. Certo, dobbiamo far fronte ad un notevole ridimensionamento delle risorse a disposizione, già attualmente piuttosto risicate. Speriamo soltanto che la nuova Legge di Stabilità non intacchi ulteriormente i fondi a nostra disposizione". |
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LIFE+ SAM4CP: STRUMENTI PER LA GESTIONE DEL SUOLO LIBERO |
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Torino, 27 ottobre 2014 - Una pianificazione del territorio attenta alla salvaguardia del suolo libero porta molti benefici alla comunità: in termini di tutela e sostenibilità ambientale ma anche economici. Insomma rappresenta un “risparmio complessivo”, che può essere calcolato in tutte le sue componenti. E’ questo l’obiettivo del progetto Modelli di gestione del suolo per il bene pubblico (Soil administration model 4 comunity profit) presentato alla Commissione europea nell’ambito del programma Life+ dalla Provincia di Torino in qualità di capofila e dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra); dal Dipartimento interateneo di scienze progetto e politiche del territorio del Politecnico di Torino e dall’Istituto nazionale di economia agraria (Inea). Sam4cp è stato uno dei 47 progetti italiani che hanno ottenuto il finanziamento del programma Life+ con un budget totale di 1.425.350 euro, di cui 700.474 di contributo Ue e il resto di cofinanziamento da parte dei partner. Il progetto è stato presentato venerdì 24 ottobre presso la sede della Provincia di Torino in corso Inghilterra, in un incontro a cui hanno preso parte il vicepresidente della Provincia di Torino Alberto Avetta, l’assessore all’ambiente Roberto Ronco, il direttore del dipartimento Dist del Politecnico di Torino Patrizia Lombardi. Gli interventi tecnici sono stati a cura del responsabile di progetto Simonetta Alberico, del direttore aree tecniche della Provincia di Torino Paolo Foietta, di Michele Munafò dell’Ispra, di Filiberto Altobelli dell’Inea, di Carlo Alberto Barbieri del Politecnico di Torino e di Carlo Rega del Joint Research Centre (Jrc). “Siamo felici di consegnare alla Città metropolitana” ha detto il vicepresidente della Provincia di Torino Alberto Avetta “un percorso già avviato sul tema della tutela del suolo, di cui questo progetto è un’ulteriore evoluzione. E’ un tema di rilevanza nazionale, come è emerso dall’incontro di Carlo Petrini e del ministro alle politiche agricole Martina in apertura del Salone del gusto, su cui la Provincia ha lavorato negli ultimi 15 anni e di cui il nuovo Piano territoriale provinciale di cooordinamento è un punto di svolta”. L’obiettivo generale del progetto Life+ Sam4cp, che si svilupperà nell’arco di 4 anni, è quello di costituire un ulteriore avanzamento di quanto già predisposto con il progetto europeo Osddt-med e con il progetto di capitalizzazione Medland2020, relativamente al tema della limitazione del consumo di suolo, tema cardine del secondo Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Torino approvato nel 2011, ma anche di prioritario interesse per le politiche in materia territoriale e ambientale di livello sia nazionale che comunitario. In pratica, si cercherà di produrre modelli di simulazione sia degli impatti dell’artificializzazione/impermeabilizzazione dei suoli sia delle conseguenze, anche in termini economici, per la collettività per arrivare a fornire alle amministrazioni locali strumenti di supporto nelle decisioni di governance territoriale. Le strategie della Provincia di Torino per limitare il consumo di suolo - In tema di consumo di suolo, la Provincia di Torino è stata fortemente innovatrice in quanto parallelamente all’avvio del primo Piano territoriale di coordinamento nel 2000, ha inaugurato un “Osservatorio del consumo di suolo in Provincia di Torino”. Successivamente ha definito delle norme in base alle quali i suoli liberi (ovvero l’insieme delle area a vocazione agricola o naturali) non possono più essere utilizzati a fini urbanistici. Nel 2010 è stata capofila del progetto europeo Osddt Med – Land use and sustainable development of territories of Mediterranean areas – cofinanziato dal Programme Med e conclusosi nel maggio 2013. Scopo del progetto è stato sviluppare un sistema di monitoraggio e valutazione del consumo di suolo a partire dall’identificazione di indicatori di misurazione comuni e di identificare strumenti operativi di gestione del territorio utili per ridurre il consumo di suolo. In termini di risultati il progetto ha permesso di produrre tre tipologie di strumenti: strumenti per misurare il consumo di suolo applicabile nell’area Med; strumenti urbanistici per limitare il consumo di suolo; strumenti per comunicare e sensibilizzare gli attori sociali in merito alla sfide poste dal consumo di suolo. Attraverso queste esperienze si è compreso che per agire oggi è necessario andare oltre la misura quantitativa del fenomeno e oltre gli strumenti e le norme di pianificazione tese a limitare il consumo di suolo. E’ necessario che gli Enti, in particolare quelli locali di livello intermedio, quali appunto le Province, fornicano agli enti di scala più piccola tutti gli strumenti utili ad una pianificazione attenta al massimo contenimento del consumo di suolo. Da qui l’idea di un simulatore e di una progettazione assistita dei nuovi piani regolatori comunali, promossa nel quadro del nuovo progetto Life + Sam4cp. |
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LOMBARDIA.SOSTEGNO AFFITTI: GIÀ 16000 RICHIESTE STANZIATI DA REGIONE 31 MILIONI, CONTRIBUTO FINO A 2.000 EURO DISPONIBILI ANCHE 7,3 MILIONI PER L´ACQUISTO DELLA PRIMA CASA |
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Milano, 27 ottobre 2014 - Sono già 16.000 le domande per accedere al contributo previsto dal Fondo sostegno affitti predisposto dalla Regione Lombardia per aiutare le famiglie in forte disagio economico. Lo ha fatto sapere l´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità, Paola Bulbarelli, intervenendo al seminario "Affitto e compro casa in Lombardia: gli aiuti regionali fra efficacia ed equità", organizzato dal Consiglio regionale. 31 Milioni Per Sostegno Affitti - "Si tratta di una misura concreta - ha spiegato l´assessore Bulbarelli - per aiutare migliaia di famiglie che si trovano in difficoltà nel pagamento del canone di affitto per le quali abbiamo messo a disposizione 31 milioni di euro. La data di scadenza del bando è fissata per il 31 ottobre, negli ultimi giorni stanno arrivando oltre 2.000 domande al giorno e quindi prevediamo di toccare quota 30.000 domande. Tra l´altro, molti Comuni ci hanno già chiesto di posticipare la scadenza, viste le numerose richieste. Un risultato davvero importante, segnale chiaro della crisi economica che stanno vivendo migliaia di famiglie". Contributo Fino A 2.000 Euro - Per gli inquilini che hanno un reddito Isee-fsa sino a 5.500 euro è previsto un contributo di 2.000 euro; per i soggetti con Isee-fsa tra 5.500 e 9.500 euro il contributo è di 1.500 euro. La novità è che possono accedere al finanziamento i titolari di contratti di affitto a canone moderato. 7, 3 Milioni Per Acquisto Prima Casa - "Risposte concrete – ha aggiunto Paola Bulbarelli - come quelle che Regione Lombardia garantisce con il Protocollo d´Intesa firmato lo scorso luglio con l´Associazione delle banche (Abi) e che stanzia ben 7,3 milioni di euro per l´acquisto della prima casa. In questo caso non andiamo incontro solo alle esigenze delle giovani coppie, ma aiutiamo concretamente le gestanti sole, i genitori soli con uno o più figli a carico, i nuclei famigliari con almeno tre figli, le imprese costruttrici e le cooperative edilizie". Nuove Modalità Per Rispondere A Nuovi Bisogni - "Il nostro obiettivo - ha concluso l´assessore Bulbarelli - è individuare le modalità migliori per rispondere in maniera adeguata all´emergenza abitativa attuale. Ecco perché guardiamo con favore all´housing sociale, un canale innovativo che permette di rispondere con puntualità alla necessità di migliaia di famiglie e - allo stesso tempo - dare un deciso impulso alla ripresa del settore edile, in modo da creare nuova occupazione e rilanciare l´economia nazionale. Certo, dobbiamo far fronte ad un notevole ridimensionamento delle risorse a disposizione, già attualmente piuttosto risicate. Speriamo soltanto che la nuova Legge di Stabilità non intacchi ulteriormente i fondi a nostra disposizione". |
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MINISTRO GUIDI NEGLI USA: EXPO 2015 E TTIP AL CENTRO DEGLI INCONTRI |
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Roma 27 ottobre 2014 – Si è parlato soprattutto di Expo 2015 e di relazioni commerciali, anche in capo energetico, nel corso della missione negli Stati Uniti, iniziata il 24 ottobre, del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. In agenda una fitta serie di incontri a Washington Dc tra cui spiccano i due appuntamenti per illustrare a una folta platea di imprenditori statunitensi le opportunità di business legate all’Expo 2015, la cui adesione da parte degli Stati Uniti è stata ufficializzata lo scorso mese di marzo. Gli eventi sono organizzati dalla Regione Lombardia e dall’Ambasciata italiana insieme a Friends of Us Pavillon. Il Ministro Guidi incontrerà il Deputy Secretary of Commerce, Bruce Andrews, per analizzare, tra le altre cose, l’eccellente andamento delle relazioni economiche bilaterali (l’Italia vanta un surplus commerciale di oltre 22 miliardi di dollari) e lo stato dei negoziati tra Ue e Usa sul Ttip (Transatlantic Trade Investment Partnership), l’accordo di libero scambio commerciale che, secondo stime, potrebbe accrescere il valore del pil europeo di 120 miliardi di euro e quello statunitense di 90 miliardi, con particolari benefici per l’Italia. Il Ministro Guidi ribadirà l’impegno dell’Italia, durante il Semestre di Presidenza Ue, a stimolare il negoziato in corso affinché l’intesa possa essere siglata nei tempi prefissati, ossia entro il 2015. Nel corso del vertice con il Segretario all’Energia, Ernest Moniz, sarà affrontato invece il tema dell’energia e della sicurezza degli approvvigionamenti su cui pesano le recenti tensioni geopolitiche. Il Ministro Guidi incontrerà, tra gli altri, anche il nuovo Direttore esecutivo italiano presso la Banca Mondiale, Patrizio Pagano, ed esponenti della Banca di Sviluppo Inter-americana. La missione si è conclusa con la partecipazione, il 25 ottobre sabato sera, all’evento organizzato ogni anno dal Niaf (National Italian American Foundation), l’organizzazione che rappresenta oltre 20 milioni di italo-americani che vivono negli Stati Uniti. |
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WORLD EXPO TOUR. PROTOCOLLO ICE, APREA: GIÀ OPERATIVI CON ´DOTE MERITO´ L´ASSESSORE HA PARTECIPATO ALLA SOTTOSCRIZIONE DELL´INTESA "SI COMPLETA PERCORSO COMINCIATO UN ANNO FA PER INTERSCAMBIO" |
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New York/usa, 27 ottobre 2014 - Alla firma del Protocollo è intervenuta anche l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea. "La firma del protocollo d´intesa di oggi - ha spiegato il 23 ottobre - completa un percorso iniziato un anno fa, per la promozione dell´interscambio culturale tra Regione Lombardia e gli Stati Uniti d´America. Sono lieta di realizzare percorsi di integrazione tra istruzione, formazione e lavoro anche attraverso la mobilità internazionale assistita dalle politiche e dagli strumenti già realizzati dalla nostra Giunta". Protocollo Già Operativo Con ´Dote Merito´ - "Il Protocollo avrà già una declinazione concreta attraverso la ´Dote Merito´ – ha annunciato l´assessore -, che premierà i migliori giovani lombardi, i quali potranno scegliere tra le proposte di stage che il direttore dell´Istituto del Commercio estero di New York City Pierpaolo Celeste promuoverà presso le più importanti imprese dell´Ict americane e che faranno parte del catalogo del bando della ´Dote Merito´, la cui chiusura è fissata per il prossimo 7 novembre. Voglio ringraziare il presidente Maroni per il sostegno che, con la firma di oggi, ha personalmente dato a questa importante iniziativa del mio Assessorato". |
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WORLD EXPO TOUR, REGIONE LOMBARDIA HA SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO CON ICE USA FIRMA DELL´INTESA DURANTE MISSIONE PER PROMOZIONE EXPO 2015 |
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New York/usa, 27 ottobre 2014 - Regione Lombardia e Ita-agenzia per la promozione all´estero e l´internazionalizzazione delle imprese italiane - Istituto per il Commercio estero hanno sottoscritto il 23 ottobre, a New York, un protocollo d´intesa mirato a rafforzare il rapporto e a favorire gli scambi tra imprese lombarde e americane, sia per quanto concerne gli investimenti nei rispettivi Paesi, sia sul fronte della formazione professionale dei giovani lombardi. Regione Lombardia ha infatti interesse a favorire esperienze significative all´interno di imprese multinazionali americane per giovani particolarmente meritevoli che intendono incrementare le proprie competenze. Le Finalità - Nello specifico, il Protocollo ha lo scopo di: rafforzare le relazioni istituzionali tra la comunità italo-americana e le Regioni d´origine - permettere ai giovani lombardi un apprendimento esperienziale negli Stati Uniti - rafforzare le competenze linguistiche dei giovani lombardi - favorire lo scambio di giovani per stage aziendali - favorire la penetrazione del mercato americano da parte delle aziende lombarde. I Termini - L´accordo siglato questa mattina vale per un biennio dalla sua sottoscrizione ed è rinnovabile con il consenso delle parti. L´ice si impegna a ospitare giovani lombardi per permettere loro di effettuare esperienze innovative nel campo delle nuove tecnologie anche attraverso forme di stage aziendali della durata minima di una settimana e a favorire la penetrazione del mercato americano alle aziende lombarde che ne faranno specifica richiesta. Da parte sua Regione Lombardia si impegna a selezionare giovani meritevoli che intendono effettuare questo tipo di esperienze, per favorire le eccellenze lombarde. Sia Regione che Ice si impegnano, ciascuna per la propria parte, a sostenere eventuali spese necessarie a realizzare queste esperienze di scambio. |
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EUROPA E TRENTINO INSIEME PER INNOVARE NEL COMMERCIO AL DETTAGLIO |
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Trento, 27 ottobre 2014 - Lo scorso settembre, da Helsinki, l’Eit Itc Labs ha lanciato un progetto ad alta intensità di innovazione, Street Smart Retail, che vuole aiutare le imprese (e non solo) ad avere rapporti più efficaci con la clientela. Il progetto coinvolge 15 partner provenienti da Germania, Italia, Finlandia e Paesi Bassi, che lavoreranno in stretta collaborazione con i centri d’innovazione dello Eit Ict Labs, tra cui quello di Trento. Gli attori coinvolti a livello locale - anche con il sostegno della Provincia autonoma di Trento - sono Coop Trentine, Sait, Muse, U-hopper e Trento Rise. Il progetto prevede, per i prossimi tre anni, un investimento di oltre 10 milioni di euro da parte di Eit Ict Labs. L´eit Ict Labs (Istituto Europeo d’Innovazione e Tecnologia) ha deciso di sfruttare l’enorme potenziale delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Ict) anche per fare innovazione nel commercio al dettaglio, settore-chiave dell’economia presente nella vita quotidiana di tutti noi. D’altra parte l’innovazione giocherà un ruolo sempre più importante in questo settore: le abitudini di acquisto dei consumatori sono in continua evoluzione, e il negozio tradizionale, con i suoi scaffali carichi di prodotti e le sue offerte stagionali, subisce la concorrenza dello shopping online. Le Ict possono dare una mano ai negozianti, aiutandoli a rendere più appetibile la loro offerta grazie a nuovi servizi che possano valorizzare il grande punto di forza del negozio tradizionale: la fisicità e la tangibilità dei prodotti. Street Smart Retail si basa, per esempio, su strumenti capaci di capire quali sono gli interessi, le aspettative e i gusti dei clienti quando visitano gli esercizi commerciali, così da offrire loro servizi personalizzati, e ridurre il gap tra consumatore e venditore. L’obiettivo dell’Eit Ict Labs è aiutare i negozi tradizionali nell’evoluzione verso il “brick and click”, migliorando le esperienze di shopping anche attraverso la cosiddetta "realtà aumentata", schermi interattivi e illuminazione intelligente. Street Smart Retail vuole introdurre, entro i prossimi due anni, nuovi prodotti e servizi a supporto del commercio al dettaglio: ad esempio applicazioni mobile in grado di migliore l’esperienza non solo dei consumatori ma anche dei turisti, che in questo modo avranno la possibilità di visitare mostre museali e partecipare a eventi. L’analisi dei dati sarà svolta attraverso le piattaforme tecnologiche sviluppate dal consorzio europeo dei partner, ma coinvolgendo gli ecosistemi locali. Il progetto coinvolge 15 partner provenienti da Germania, Italia, Finlandia e Paesi Bassi, che opereranno in sinergia con l’Eit Ict Labs, incluso il nodo di Trento. Tra i partner vi sono imprese e centri di ricerca come Nokia, Telecom Italia, Engineering, Philips, Aalto University, Politecnico di Berlino, Dfki, Deutsche Telecom, Politecnico di Milano e Trento Rise. Il polo dell’innovazione trentino, in particolare, svolgerà un ruolo fondamentale nel coordinamento del progetto a livello europeo. Street Smart Retail peraltro prevede un forte coinvolgimento di tutto il sistema trentino per portare l’innovazione sul territorio e sviluppare modelli che potranno poi essere replicati e commercializzarti a livello europeo. «Il contesto trentino, caratterizzato da una ricchezza di prodotti locali e da importanti flussi turistici, è un laboratorio ideale in cui sperimentare innovazioni nel retail. Il Nodo italiano opera per raccordare l´innovazione generata in Eit Ict Labs con le realtà territoriali. – spiega Roberto Saracco, Direttore dello Eit Ict Labs Italy. «Grazie a questo progetto - afferma Sandro Battisti, Project Leader che rappresenta Trento Rise – svilupperemo dei servizi innovativi facendo leva sulla tecnologia per migliorare gli acquisti all’interno dei supermercati trentini (in particolare nella rete Coop) e per potenziare l’esperienza di visita, di acquisto e partecipazione ad eventi all’interno dei musei trentini, in particolare nel Muse. Si tratta di un’iniziativa-pilota grazie alla quale queste soluzioni innovative saranno utilizzate e testate in Trentino, per essere poi applicate anche sul mercato internazionale. Gli attori coinvolti a livello locale sono Coop Trentine, Sait, Muse, U-hopper e Trento Rise.» Michele Lanzinger, direttore del Muse, ritiene che «in un mondo sempre più complesso i musei debbano contribuire a sviluppare il rapporto tra cittadini e le sempre nuove e diverse dotazioni tecnologiche. Ciò diventa ancora più necessario quando si parla di Ict per via del loro ruolo di inclusione sociale e per il loro contributo alla riduzione del gap tra educazione, scienza e tecnologia. In quest’ultimo anno il museo ha valorizzato il proprio ruolo di innovatore di prodotto, nel quadro più ampio del sistema trentino, attraverso lo sviluppo di progetti mirati a intensificare la presenza della tecnologia al servizio della conoscenza, arricchendo l’esperienza del visitatore e le potenzialità di fruizione dei contenuti del museo.» Il progetto Street Smart Retail prevede nei prossimi tre anni un investimento di oltre 10 milioni di euro da parte dello Eit Ict Labs. Solo per il primo anno l’investimento supera i 3 milioni, a cui si aggiungeranno gli investimenti previsti dai partner. La diffusione e commercializzazione dei prodotti e servizi innovativi sarà realizzata nelle fiere specialistiche in Europa, Asia e America settentrionale. Per ulteriori informazioni contattare: Sandro Battisti, Project Leader Mobile: +39 388 8918211 Email: sandro.Battisti@trentorise.eu Laura Meijere, Marketing & Communications Manager, Italia Mobile: +39 366 5870924 Email: laura.Meijere@eitictlabs.eu Eit Ict Labs è un ecosistema europeo che riunisce aziende globali, università di punta e centri di ricerca di eccellenza nel campo dell´innovazione caratterizzata dall´Ict (Information and Communications Technologies). Dal punto di vista istituzionale Eit Ict Labs è una comunità di conoscenza e innovazione (Kic), che fa parte dell´Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit) un´iniziativa dell´Unione europea. La missione di Eit Ict Labs è guidare lo sviluppo del settore dell´innovazione Ict in Europa con l´obiettivo di contribuire alla crescita economica e al miglioramento della qualità della vita. Collegando la formazione, la ricerca e le imprese, Eit Ict Labs intende favorire la nascita e lo sviluppo di talenti per il futuro e la produzione e circolazione di innovazioni Ict per la vita di tutti. Dal 2010, Eit Ict Labs è costantemente impegnato nel favorire la circolazione di talenti, idee, tecnologie, investimenti e imprese in tutta Europa e nel mondo. La rete di Eit Ict Labs comprende i nodi di Berlino, Helsinki, Londra, Stoccolma, Parigi, Eindhoven e Trento e i centri associati di Budapest e Madrid. |
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INNOVAZIONE TERZIARIO, LOMBARDIA: 1.139.000 EURO PER CRESCITA |
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Milano, 27 ottobre 2014 - "Valorizzare il Terziario, attraverso l´adozione di servizi digitali innovativi che favoriscano la crescita delle aziende e offrano servizi migliori e più economici per i consumatori, è l´obiettivo di questo bando di Innovazione del Terziario, finalizzato all´adozione di servizi avanzati e qualificati in vista di Expo, che ha erogato contributi alle Micro, piccole e medie imprese lombarde per un importo complessivo di 1.139.500 euro". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, commentando l´assegnazione dei contributi alle Micro, piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, che hanno partecipato al bando per l´Innovazione del Terziario. Accordo Camerale - Il bando è stato cofinanziato da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e le Camere di Commercio di Brescia, Cremona, Lecco, Milano, Monza e Brianza, Varese sulla base dell´Accordo di programma con il Sistema camerale. "Come in molte altre occasioni Regione Lombardia non si muove da sola - ha spiegato Parolini -, ma lo fa in stretta collaborazione con gli altri soggetti del sistema economico, per dare più forza agli interventi". Abbattere I Confini - "Molto gettonata - ha sottolineato l´assessore - la tematica dell´ ´extended enterprise´, ovvero un modello organizzativo concepito per abbattere i confini d´impresa, che abilita modalità di relazione innovative tra gli attori che costituiscono la filiera, coinvolti quindi nel design, nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di beni o servizi". Contributi Per Province - L´erogazione dei contributi a fondo perduto a copertura del 40 per cento delle spese per l´acquisto di beni e servizi è stata così suddivisa per province: Brescia, 143.903 euro; Cremona, 46.950 euro; Lecco, 34.287 euro; Monza e Brianza 75.284 euro; Milano 774.928 euro; Varese 64.165 euro. Progetti Finanziati - "Con l´obiettivo di favorire le azione nella creazione di strumenti di conoscenza della clientela e di comunicazione facilitata dentro la filiera - ha concluso Parolini - fra i progetti finanziati risultano principalmente quelli legati all´introduzione di tecnologie che permettono la condivisione di informazioni lungo la filiera e di sistemi digitali innovativi volti a sviluppare nuovi punti di contatto in processi tradizionalmente poco ´collaborativi´, quali, ad esempio, soluzioni che, all´interno del punto vendita, permettono al cliente di verificare la disponibilità dei prodotti e richiedere eventuali personalizzazioni in tempo reale". |
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CAMERE DI COMMERCIO, L’ITALIA CRESCE SUI MERCATI ESTERI: OLTRE 2MILA IMPRESE ESPORTATRICI IN PIÙ IN UN ANNO CINQUE DRIVERS D’IMPEGNO DEL SISTEMA CAMERALE |
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Roma, 27 ottobre 2014 – La crisi dei consumi interni ha spinto nell’ultimo anno le imprese italiane a cercare, con maggior forza rispetto al passato, nuovi sbocchi di mercato avvantaggiandosi anche dell’indebolimento dell’euro. Lo dimostrano i dati resi noti in occasione della presentazione del Position Paper “Accelerare sull’internazionalizzazione per uscire dalla crisi”, redatto ad Ancona nel corso della 23^ Convention delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. “L’italia vanta oggi un esercito di 214mila imprese esportatrici, aumentate di oltre 2mila unità nell’ultimo anno anche grazie al sostegno del sistema camerale”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Questi campioni del made in Italy – aggiunge – hanno puntato sulla qualità e sulla rappresentazione dei valori della nostra tradizione per affermarsi sui mercati mondiali anche grazie al prezioso impegno del Sistema delle Camere di Commercio. Un’attività di supporto alle imprese che oggi è messa a rischio dai tagli imposti dal Dl sulla Pubblica amministrazione della scorsa estate (che ha previsto una decurtazione, scaglionata in tre anni, del 50% del diritto annuale, principale risorsa economica del sistema camerale italiano). E sulla quale incombono anche le ipotesi di una radicale ristrutturazione e revisione delle funzioni, contenute nel disegno di legge di riorganizzazione delle Amministrazioni pubbliche, attualmente in discussione in Parlamento, con il rischio di compromettere il lavoro e il successo di decine di migliaia di imprese che hanno come riferimento principale le Camere di commercio italiane”. “Il successo della intensa quattro giorni della Convention mondiale delle Camere di Commercio italiane all’estero, organizzata ad Ancona e conclusasi martedì, dedicata alla promozione delle nostre imprese sui mercati esteri di tutto il mondo, sono la prova sul campo che il sistema camerale è una rete forte, efficace, necessaria, davvero al servizio dello sviluppo dei territori, che ben conosciamo. Siamo perciò in grado di accompagnare per mano le imprese, anche le micro, che non potrebbero cogliere certe opportunità, di cucire per loro quasi sartorialmente progetti di approccio ai mercati esteri più confacenti alle specifiche caratteristiche. E forti della consapevolezza di partire dai territori per arrivare in Europa e nel mondo oggi siamo qui con Unioncamere e Assocamerestero per presentare un documento di sistema sul supporto all’internazionalizzazione: una funzione che abbiamo dimostrato di svolgere bene”, afferma Rodolfo Giampieri, presidente della Camera di Commercio di Ancona. La promozione dell’internazionalizzazione – sostengono le Camere di commercio italiane, rappresentate da Unioncamere, e italiane all’estero, rappresentate da Assocamerestero – è fondamentale anche per consentire alle ulteriori 70mila imprese potenziali esportatrici italiane, che avrebbero tutte le carte in regola per vincere la sfida dei mercati internazionali, di oltrepassare i confini nazionali. Ma esse hanno bisogno di essere raggiunte sui territori e assistite anche all’estero, come le Camere di commercio sanno e possono fare. Ecco perché queste iniziative non possono essere affidate unicamente a una salda e strutturata regia nazionale, ma devono essere anche “di dettaglio”, per raggiungere più efficacemente le imprese più piccole. In più occorre valorizzare il contributo delle comunità d’affari italiane nel mondo quale strumento innovativo di promozione del Made in Italy. Per passare dalle azioni “macro” (orientamento sui mercati strategici, grandi missioni Paese, azioni di diplomazia economico-commerciale), di pertinenza assoluta del livello istituzionale centrale, al “micro”, ossia a quelle più radicate e rivolte alle piccole imprese diffuse sui territori, occorre affiancare all’internazionalizzazione “di scala”, propria di un ente di competenza nazionale, l’internazionalizzazione “al dettaglio” svolta dalla rete camerale. Le due azioni vengono raccordate negli indirizzi strategici dalla Cabina di Regia per l’internazionalizzazione, che deve trasformarsi in effettiva sede di lavoro e confronto programmatico. “In una fase in cui le risorse pubbliche sono sempre più limitate, le Camere di Commercio Italiane all’Estero si pongono come un fortissimo moltiplicatore degli interventi a favore delle imprese di minori dimensioni. I circa 40 milioni di euro di servizi realizzati comportano un contributo dello Stato di meno del 20%; ciò testimonia la capacità della rete di attivare risorse direttamente dal mercato, moltiplicando di quasi sette volte il valore della partecipazione statale. In più, le Ccie – come associazioni binazionali di imprenditori - sono un fondamentale nodo di aggregazione della rete di comunità d’affari italiane (o che guardano all’Italia) nel mondo, capace di assicurare un orientamento multi-paese, grazie a 80 organizzazioni che agiscono in 55 Paesi, con azioni e programmi raccordati”, sottolinea Edoardo Pollastri, past president di Assocamerestero. Sull’internazionalizzazione “al dettaglio” il sistema camerale italiano e il sistema camerale italiano all’estero possono assicurare, nel quadro strategico delineato a livello nazionale, la necessaria capillarità di iniziativa, come terminali di un percorso coerente con le caratteristiche imprenditoriali del nostro paese. Lo fanno spesso collaborando su programmi e progetti con le Regioni, partner istituzionale di riferimento del sistema camerale per molte iniziative che si svolgono sui territori. Per evitare dispersioni di risorse, utilizzare gli esistenti spazi di razionalizzazione, rendere la rete più efficiente e non duplicata con le strutture esistenti, le Camere individuano cinque drivers prioritari d’intervento: Progetti integrati multiprovinciali e interregionali e progetti di rete, attraverso il costante confronto con le Regioni, che in più sedi hanno evidenziato il ruolo essenziale e l’operatività del sistema camerale nel sostegno all’internazionalizzazione alle mPmi Valorizzazione dei sistemi di qualità e di tracciabilità nazionali delle filiere Follow up delle azioni promozionali all’estero 4. Ecommerce Worldpass – Rete camerale degli sportelli informativi per l’internazionalizzazione. Il valore aggiunto è rappresentato dalla messa in rete delle esperienze di eccellenza e del know-how del sistema camerale. Nel primo semestre 2014 il portale ha registrato un totale di circa 36mila visitatori, 86mila pagine visitate e, soprattutto, 370 quesiti delle imprese che hanno trovato risposta. |
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COMMERCIO ESTERO: REGIONE SARDEGNA E IMPRENDITORI PRESTO IN MISSIONE IN KAZAKISTAN PER INVESTIMENTI SUL TERRITORIO |
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Cagliari, 27 Ottobre 2014 - I rapporti commerciali tra Italia e Kazakistan sono già ben avviati, ma l´ampio scenario esposto quest´oggi dall´ambasciatore kazako, in visita in Sardegna, hanno convinto l´assessore regionale dell´Industria Maria Grazia Piras ad andare presto in missione sul territorio insieme agli imprenditori sardi interessati ad eventuali investimenti. E´ l´assessore del Turismo Francesco Morandi, a pensare a un collegamento aereo con il Kazakistan per favorire una partnership che potrebbe consentire lo sviluppo di un´offerta mirata verso un mercato ýche, nei prossimi anni, potrebbe generare flussi interessati al mare, ai grandi eventi sportivi, al turismo attivo, con possibili sinergie sul sistema di alta formazione in ambito turistico. "E´ necessario costruire velocemente e bene - ha detto l´assessore Piras - un progetto per creare condizioni d’investimento e scambio tra i nostri Paesi: culturale, economico, di import-export. Sarà importante per questo andare in missione sul territorio quanto prima per conoscere in maniera più approfondita il Paese. E’ una grande occasione per la nostra isola, puntiamo alla semplificazione e alla chiarezza amministrativa per attrarre investimenti e creare le condizioni di vantaggio competitivo per chi voglia venire ad investire in Sardegna". L´industria e l´agricoltura. Il Kazakistan punta sullo sviluppo del settore chimico e farmaceutico, sull’agricoltura e la metallurgia. Sono in corso d’opera nel Paese asiatico i lavori per la realizzazione di una grande rete ferroviaria, della quale si è parlato durante l’incontro in Regione con l’ambasciatore, e per il compimento della quale potrebbe anche essere coinvolta la Sardegna. "Abbiamo un’industria specializzata e lavoratori molto qualificati - ha detto l´assessore Piras - e questa potrebbe essere un’ottima occasione di collaborazione". Turismo, agroalimentare ed Expo. Ad accomunare la Sardegna al Kazakhstan è anche l’Expo. "Attiveremo un gruppo di lavoro d’intesa con la Presidenza - ha detto l’assessore del Turismo Francesco Morandi - per studiare tutte le possibilità di collaborazione in ambito turistico, supportando anche le richieste del governo kazako per l´avvio dei collegamenti aerei diretti con l´Italia. Quest´ultimo punto sarà strategico in vista di Expo Milano 2015ý che, come affermato dall´ambasciatore, interesserà oltre 100 mila kazaki che potranno raggiungere l’Italia e, se adeguatamente sensibilizzati, prolungare la loro permanenza in Sardegna. L’expo verrà organizzata ad Astana, in Kazakistan, nel 2017". L´assessore Morandi ha inoltre messo in evidenza l´intenzione di avviare stabili relazioni tra la Sardegna e lo stato Euroasiatico che possano consentire alla nostra Isola di attrarre i flussi crescenti che, già negli scorsi anni, hanno interessato la Costa Smeralda e l´area orientale. |
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TRENTINO ALTO ADIGE: LA REGIONE CEDE ALLE DUE PROVINCE AUTONOME IL 2% DELLE PROPRIE AZIONI DI PENSPLAN CENTRUM SPA |
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Trento, 27 ottobre 2014 - “Con la presenza delle Province autonome di Trento e di Bolzano, il progetto in tema di previdenza complementare rappresentato da Pensplan Centrum Spa si arricchisce oggi di nuove opportunità strategiche, che rafforzeranno la ricaduta delle diverse iniziative sui rispettivi territori”. Così l’assessora regionale Violetta Plotegher ha commentato la firma, avvenuta questa mattina a Trento, dell’atto notarile con cui la Regione ha ceduto gratuitamente alle due Province una quota delle proprie azioni di Pensplan Centrum Spa. L’atto è stato firmato dal presidente della Regione e della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, alla presenza dell’assessore regionale alla previdenza complementare Violetta Plotegher e di Laura Costa, presidente di Pensplan Centrum. La Regione, che deteneva fino ad oggi il 99,28% delle azioni di Pensplan Centrum Spa, ha ceduto l’uno per cento ad ogni Provincia. Pensplan Centrum, che è la struttura di coordinamento del progetto regionale per la promozione e lo sviluppo della previdenza complementare, diventa ora una società in house anche per le due Province. “Con questo accordo - ha detto Violetta Plotegher a commento della firma - avremo la possibilità di trasferire su scala regionale e quindi con una massa critica maggiore, alcuni progetti che sono in divenire a livello provinciale. Favorire la collaborazione progettuale e le sinergie fra le due comunità provinciali – ha aggiunto l’assessora – è una priorità strategica per la Regione autonoma Trentino-alto Adige/südtirol. |
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TAVOLO NAZIONALE PER LIVORNO, IL GOVERNO ACCOGLIE LA RICHIESTA DELLA REGIONE |
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Firenze, 27 ottobre 2014 – Un tavolo nazionale per Livorno. Il governo ha accettato la richiesta che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini hanno rilanciato il 23 ottobre nell´incontro avuto a Roma con il vice ministro Claudio De Vincenti e il management nazionale di Eni. All´incontro hanno partecipato anche i sindaci di Livorno Filippo Nogarin, di Collesalvetti Lorenzo Bacci e il presidente della Provincia di Livorno Alessandro Franchi. L´incontro era stato richiesto dalla Regione, in accordo con le organizzazioni sindacali, per fare il punto sulla vicenda dello stabilimento Eni di Stagno. Il tavolo nazionale, come ribadito dal presidente Rossi che ha illustrato la richiesta, si pone l´obiettivo di arrivare ad un accordo di programma fra Stato, Regione, enti locali ed Eni per rilanciare lo sviluppo e l´occupazione in un territorio, ha sottolineato il presidente, "che presenta segnali di difficoltà, fortemente colpito dalla crisi e dalle sue ricadute sul piano sociale". In apertura dell´incontro sullo stabilimento Eni, l´assessore Simoncini ha richiamato i tre punti, condivisi da istituzioni e sindacati, sui quali sono state chieste al governo garanzie precise: la riconferma del sito produttivo sul territorio, la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali , un ruolo di Eni sul territorio come garante del rispetto dei primi due punti, grazie ad un piano industriale credibile. Rispetto a questa richiesta i rappresentanti di Eni hanno spiegato che il gruppo ha avviato un piano di riorganizzazione del settore della raffinazione. "Si tratta di un piano – spiega l´assessore Simoncini al termine della riunione - che non prevede la chiusura dello stabilimento di Livorno ma, a loro dire, un´ipotesi di vendita solo a condizione di trovare un soggetto industriale in grado di garantire un piano credibile e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali". A fine incontro, il vice ministro De Vincenti ha assicurato che l´indirizzo che il governo intende seguire è quello di dare continuità all´attività di raffinazione in un quadro di tutela dei livelli occupazionali e dell´indotto. Il vice ministro ha quindi accolto anche la proposta dei sindacati di un tavolo nazionale sul settore della raffinazione. Entro un mese, inoltre, sarà convocato un incontro specifico sullo stabilimento Eni di Livorno, al quale l´azienda dovrà presentarsi con una strategia industriale che dia riposta alle garanzie richieste. "Siamo soddisfatti dell´incontro di oggi – ha detto l´assessore Simoncini al termine della riunione al ministero – perchè abbiamo tolto dal tavolo ogni ipotesi di chiusura dello stabilimento e registrato una grande attenzione e impegno del governo sulle nostre proposte. Metteremo subito in agenda con Coomuni e Provincia e poi con sindacati e associazioni di categoria una serie di riunioni per definire i contenuti delle proposte da presentare al tavolo nazionale al governo". |
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MONTAGNE E RIFUGI TORNANO A CONQUISTARE I GIOVANI |
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Trento, 27 ottobre 2014 - Sono partiti in 100, con zaino, scarponi e giacca a vento, accompagnati dai loro insegnanti, alla ri-scoperta delle montagne. Le loro montagne, quelle che vedono tutti i giorni dalla finestra di casa, quelle dove spesso non prende lo smartphone ed alle quali non hanno mai pensato come ad un luogo delle emozioni. E sono tornati diversi, felici di avere vissuto, lo scorso mese di settembre, un´esperienza che forse non immaginavano così coinvolgente. Sono gli studenti delle cinque scuole superiori trentine che, vincitrici del concorso promosso da Accademia della Montagna in collaborazione con Iprase e Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento, hanno trascorso tre giorni in alcuni rifugi alpini, a contatto con i gestori e le guide alpine, dando corpo al progetto di avvicinare i giovani alla conoscenza ed alla cultura della montagna. Stamane erano tutti nella Sala Wolf del palazzo della Provincia a Trento per raccontare, con le loro parole, fotografie e video, la loro "straordinaria avventura". "Se il mese di settembre, il mese migliore per andare in montagna - afferma il presidente di Accademia, Egidio Bonapace - diventasse veramente per le scuole trentine il mese della montagna, avremmo raggiunto un grande risultato". "Il prossimo anno - aggiunge la direttrice Iva Berasi - vedremo di portare ancora più ragazzi nei rifugi, allargando il concorso anche alle scuole del primo ciclo". Soddisfatti dell´esperienza, accanto ai vertici di Accademia della Montagna, la referente per Iprase Cristiana Bianchi ("Grazie agli insegnanti che hanno lavorato molto per questa iniziativa"), Giuseppe Cosmi del Dipartimento della Conoscenza che ha svolto il ruolo di coordinatore degli insegnanti referenti della montagna nelle scuole trentine, i gestori dei rifugi, le guide alpine e gli stessi insegnanti. Quanto ai ragazzi, che sia stata una esperienza che non dimenticheranno appare chiaro dai loro racconti e dalle emozioni che hanno voluto riportare nei video realizzati lassù, tra quelle montagne prima lontane e quasi estranee ed ora diventate amiche, vicine e confidenziali. Se l´iniziativa ha avuto successo, ciò è dovuto, oltre che alla sensibilità delle scuole e degli insegnanti (oltre 50 quelli che, nelle varie scuole superiori del Trentino, fungono da "referenti" per le tematiche legate alla montagna) anche alla disponibilità dei gestori dei rifugi, che hanno apprezzato la concretezza dell’iniziativa volta a portare i giovani in montagna ed hanno partecipato con disponibilità all’organizzazione anche con politiche di prezzo agevolato. I rifugi che hanno ospitato gli studenti (5 gruppi da 20 ragazzi, di altrettanti scuole superiori trentine, accompagnati da 2 insegnanti e da una quida alpina, ai quali si aggiungono anche 70 giovani universitari accompagnati da 5 persone tra insegnanti e guide) sono il Contrin, Tuckett, Brentei, Alimonta, Casinei, Rosetta, Pradidali, Ritonda, Cacciatore, Agostini e Lancia sul Pasubio. Non solo una "gita", con l´emozione di dormire e mangiare tutti assieme in un rifugio, ma un´esperienza formativa a tutto tondo, con "lezioni" e attività di studio e ricerca legate ai molti contesti naturali, ambientali, storici e culturali della montagna: dalla geologia alla botanica, dalle leggende alle testimonianze storiche legate alla Grande Guerra, dalla flora all´orienteering. I primi a partire sono stati i ragazzi della Scuola Ladina di Fassa che hanno soggiornato al rifugio Contrin accompagnati dalla guida Fabio Giongo l’11 e 12 settembre, seguiti dall’istituto Fontana di Rovereto il 18 e 19 che hanno raggiunto il rifugio Tuckett dove hanno dormito, scendendo poi al Brentei per risalire al rifugio Alimonta ed il giorno dopo raggiungere il Casinei accompagnati dalla guida Paolo Baldo. Con la stessa guida il 24 settembre sono partiti i ragazzi dell’Istituto Don Milani di Rovereto per raggiungere il rifugio Rosetta dove hanno soggiornato prima di portarsi al rifugio Pradidali ed il giorno dopo al rifugio Ritonda in val Canali. Lo stesso giorno hanno raggiunto il rifugio Cacciatore i ragazzi del Liceo Guetti di Tione accompagnati dalla guida Simone Elmi, ed il giorno seguente il rifugio Agostini. Infine i ragazzi del Liceo Filzi di Rovereto, che hanno trascorso due giorni a fine mese al rifugio Lancia sul Pasubio. Martedì 23 settembre, infine, hanno indossato gli scarponi da montagna anche i 70 giovani dell’Università di Trento che frequentano alla Facoltà di Ingegneria un corso specifico sull’architettura di alta montagna proposto da Accademia e che, accompagnati dal presidente Egidio Bonapace e dal professor Claudio Lamanna, sono stati impegnati nei progetti di ristrutturazione del rifugio Brentei e Pedrotti. In verità, le classi degli istituti superiori che hanno iniziato l´anno scolastico in un rifugio alpino, sono una in più rispetto alle 5 scuole vincitrici del concorso. In rifugio, infatti, c´è voluta tornare autonomamente anche la scuola Artigianelli, vincitrice del soggiorno lo scorso anno, che ha voluto ripetere l´esperienza di propria iniziativa anche quest´anno con le classi quarte dell´istituto, soggiornando al rifugio Denza e recandosi poi sul ghiacciaio della Presanella. Se un´indagine promossa da Accademia sul "gradimento" della montagna da parte dei giovani trentini aveva messo in luce la scarsa enpatia ed interesse di questi ultimi, va detto che "Ragazzi in rifugio" ha mostrato che è possibile avvicinare i giovani alla montagna e la montagna ai giovani. E lo dimostra proprio, oltre alla soddisfazione e all´entusiasmo mostrato dalle classi partecipanti quest´anno, il "bis" che ha voluto fare la scuola Artigianelli. Se l´esempio fosse seguito da altre scuole, settembre diventerebbe davvero il mese delle scuole trentine per la montagna, una straordinaria occasione per diffondere alle nuove generazioni un "sapere" ed una cultura della montagna utile anche in chiave turistica. |
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BRESCIA: IL REGISTRO IMPRESE PARLA INGLESE |
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Brescia, 27 ottobre 2014 - Il Registro delle Imprese è pronto per essere raccontato al mondo. I certificati e le visure camerali, infatti, hanno ora affiancato alla loro versione italiana anche quella in lingua inglese, arricchendo così l’offerta dei documenti ufficiali che possono essere richiesti all’anagrafe delle imprese delle Camere di Commercio Italiane realizzata e gestita da Infocamere. Il progetto si inserisce nell’ambito del cosiddetto decreto “Destinazione Italia” che punta a creare misure per favorire gli investimenti in Italia da parte delle imprese estere e dall’altra facilitare l’accoglienza delle imprese italiane nell’ambito delle economie straniere. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha coordinato la preparazione dei nuovi modelli di certificato e il relativo decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 ottobre scorso. Le imprese italiane, impegnate in attività di import-export, saranno così agevolate nel momento di fornire la documentazione richiesta dalle Autorità straniere. La possibilità di ottenere un certificato in lingua inglese allo sportello della Camera di Commercio o sul portale registroimprese.It , senza doversi avvalere di una traduzione giurata, costituisce di fatto per l’azienda un risparmio sia in termini di tempo che di costi. Inoltre, secondo quello stabilito dal decreto legge, l’utilizzo del certificato in lingua inglese presso uno Stato estero sarà esente dall’imposta di bollo. Sulla scia del certificato, la versione inglese debutta anche per la visura camerale, favorendo in questo modo ancora di più l’accesso alle informazioni contenute nel Registro delle Imprese ad un operatore straniero intenzionato a conoscere la situazione giuridica e le principali informazioni economiche di un impresa del Belpaese. Ulteriore elemento di vantaggio dei nuovi certificati in lingua inglese è costituito dalla presenza nella prima pagina del “Qr Code”, il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali delle Camere di Commercio. Così come già per la visura camerale, grazie al “Qr Code” chiunque potrà verificare, direttamente da smartphone e tablet, la corrispondenza tra il documento in suo possesso e quello archiviato dal Registro Imprese al momento della ricerca. La lettura del codice identificativo avviene tramite l’app "Ri Qr Code" realizzata da Infocamere e scaricabile gratuitamente dai principali store o dal portale delle Camere di Commercio registroimprese.It. Definito dal Codice dell’Amministrazione Digitale come una delle basi di dati di interesse nazionale, il Registro Imprese, strumento di trasparenza economica, grazie all’introduzione dei certificati e visure camerali in inglese intende fornire così nuovo impulso al processo di internazionalizzazione delle imprese italiane e rendere più fluidi i rapporti con le economie straniere. |
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LA FORZA DEL LAVORO: INTEGRAZIONE ED AUTOSTIMA SOCIALE |
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Rovereto, 27 ottobre 2014 - “Il lavoro, nella sua precarietà, quando non addirittura nella sua assenza, costituisce oggi il problema principale per un’intera fascia generazionale. Eppure ci troviamo dinanzi ad uno scenario paradossale: una massa sempre più estesa di giovani lavoratori precari e occasionali da un lato ed un vasto mercato del tempo libero e dei gadget dall’altro, parti di uno stesso panorama. La generazione dei precari e quella degli smartphone coincidono, i lavoratori di attività provvisorie con i frequentanti degli happy hours dei Navigli di Milano come delle piazze di Trento”. L´analisi del professor Salvatore Abbruzzese ordinario di Sociologia dei processi culturali all´università di Trento è dunque: la società del benessere cresce allo stesso ritmo di quella della precarietà. Come ridare ai giovani orizzonti e anche argomenti per costruire la propria realizzazione sociale, il che vuol dire un lavoro che permetta di pensare ad un futuro non solo immediato e circoscritto al fine-settimana? Se ne è discusso a Rovereto il 23 ottobre in un incontro-dibattito moderato da Corona Perer (direttore di www.Giornalesentire.it) con la partecipazione oltre che dello studioso, della imprenditrice veneta Marina Salamon (proprietaria della Doxa e di Altana abbigliamento per bambini) che porterà la sua esperienza. "Il lavoro è stato, per me, il luogo in cui ho potuto sperimentare il mio progetto di vita, ed il modo in cui ho imparato a crescere come persona” afferma la Salamon “Dico no al pessimismo e alla paura del futuro che stanno devastando l´Italia e danneggiano soprattutto i giovani" conclude l´imprenditrice le cui aziende malgrado la crisi presentano solidi bilanci in attivo. Si discuterà quindi di mercato del lavoro, ma anche di come considerare oggi il cammino di un giovane verso il lavoro un percorso verso l´autostima e la piena realizzazione individuale. L´incontro è promosso da Associazione Dxd di Rovereto e fa parte del progetto "La forza del Lavoro" finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto ed è riconosciuto dalla Provincia Autonoma di Trento come attività formativa e di aggiornamento ai sensi e per gli effetti di cui all’art.75 del c.C.p. Di lavoro comparto scuola per il personale docente. “Al termine della conferenza per chi vorrà fermarsi segnaliamo una cena informale preparata dal progetto Formichine presso Fondazione Famiglia Materna. E´ il nostro modo per dare anche un contributo ai progetti a favore delle donne e che sono nati proprio facendo ricorso all´autostima e auto-imprendotorialità” afferma la presidente della Associazione Maria Rosaria D´agostino. A tale proposito si segnala che la partecipazione alla cena è aperta a tutta la cittadinanza (euro 20,00 a testa, di contributo solidale). |
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LOMBARDIA. INNOVAZIONE TERZIARIO: 1.139.000 PER CRESCITA CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER SERVIZI QUALIFICATI PER EXPO |
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Milano, 27 ottobre 2014 - "Valorizzare il terziario, attraverso l´adozione di servizi digitali innovativi che favoriscano la crescita delle aziende e offrano servizi migliori e più economici per i consumatori, è l´obiettivo di questo bando di Innovazione del Terziario, finalizzato all´adozione di servizi avanzati e qualificati in vista di Expo, che ha erogato contributi alle Micro, piccole e medie imprese lombarde per un importo complessivo di 1.139.500 euro". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini, commentando l´assegnazione dei contributi alle Micro, piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, che hanno partecipato al bando per l´Innovazione del Terziario. Accordo Camerale - Il bando è stato cofinanziato da Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e le Camere di Commercio di Brescia, Cremona, Lecco, Milano, Monza e Brianza, Varese sulla base dell´Accordo di programma con il Sistema camerale. "Come in molte altre occasioni Regione Lombardia non si muove da sola - ha spiegato Parolini -, ma lo fa in stretta collaborazione con gli altri soggetti del sistema economico, per dare più forza agli interventi". Abbattere I Confini - "Molto gettonata - ha sottolineato l´assessore - la tematica dell´ ´extended enterprise´, ovvero un modello organizzativo concepito per abbattere i confini d´impresa, che abilita modalità di relazione innovative tra gli attori che costituiscono la filiera, coinvolti quindi nel design, nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di beni o servizi". Contributi Per Province - L´erogazione dei contributi a fondo perduto a copertura del 40 per cento delle spese per l´acquisto di beni e servizi è stata così suddivisa per province: Brescia, 143.903 euro; Cremona, 46.950 euro; Lecco, 34.287 euro; Monza e Brianza 75.284 euro; Milano 774.928 euro; Varese 64.165 euro. Progetti Finanziati - "Con l´obiettivo di favorire le azione nella creazione di strumenti di conoscenza della clientela e di comunicazione facilitata dentro la filiera - ha concluso Parolini - fra i progetti finanziati risultano principalmente quelli legati all´introduzione di tecnologie che permettono la condivisione di informazioni lungo la filiera e di sistemi digitali innovativi volti a sviluppare nuovi punti di contatto in processi tradizionalmente poco ´collaborativi´, quali, ad esempio, soluzioni che, all´interno del punto vendita, permettono al cliente di verificare la disponibilità dei prodotti e richiedere eventuali personalizzazioni in tempo reale". Di seguito i due migliori progetti per provincia, con indicato il nome della società e la descrizione del piano finanziato: Provincia Di Brescia - Ingros Carta Giustacchini, Innovazione delle modalità di acquisto in store - W-jam, Implementazione di un sistema di tracciatura dei mezzi di trasporto e di efficientamento della movimentazione dei rifiuti. Provincia Di Cremona - Distram, Sistema di monitoraggio del comportamento dei clienti nel reparto elettronica della Gdo - Racchetti Medio Trasporti, Realizzazione di una piattaforma telematica di rilevazione satellitare dei veicoli, finalizzata all´ottimizzazione dei percorsi e delle informazioni in/out. Provincia Di Lecco - Cabim, Sistema per la tracciabilità di prodotti alimentari lungo la filiera - Consorzio Premax, Implementazione di soluzioni e sistemi digitali a supporto dei processi logistici e di filiera. Provincia Di Monza E Brianza - Tagliabue Gomme Gross, Sviluppo di un magazzino virtuale grazie all´installazione di totem in store - Bba-architetti & Partners, Sviluppo di un´applicazione mobile per la misurazione scientifica della performance ambientale di spazi aperti al pubblico, dei luoghi di lavoro e degli allestimenti temporanei. Provincia Di Milano - Eurofrigo Vernate, Implementazione di un sistema di tracking della flotta di automezzi, finalizzato all´ottimizzazione delle rotte e al monitoraggio dello stato degli alimenti - Innocenti Depositi, Implementazione di un sistema per la gestione e il controllo delle attività di trasporto. Provincia Di Varese - Consorzio Campo dei Fiori, Introduzione di strumenti digitali innovativi finalizzati a potenziare le attività di procacciamento clienti e di fidelizzazione della clientela - A.f. Il Mercato Del Pesce, Introduzione di tecnologia finalizzata all´analisi del comportamento dei clienti. |
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AST TERNI: VERTICE A PALAZZO CHIGI RENZI-GUIDI-MARINI |
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Roma, 27 ottobre 2014 - La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha partecipato il 23 ottobre a Roma, a Palazzo Chigi, all´incontro tra i presidenti delle regioni ed il presidente del consiglio dei ministri, Matteo Renzi, per discutere della legge di stabilità. A margine della riunione si è poi svolto un incontro di oltre trenta minuti tra il presidente del consiglio dei ministri Renzi, il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi e la presidente della regione Marini per affrontare la delicata vicenda delle acciaierie di terni. "E´ stato un incontro molto importante e significativo perché è di fondamentale importanza – ha affermato la presidente Marini al termine dell´incontro con il presidente del consiglio ed il ministro Guidi – che la vicenda di Ast sia seguita in prima persona dal presidente Renzi. Questo è ciò che con forza abbiamo chiesto noi rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, le organizzazioni sindacali e gli stessi lavoratori. Il presidente del consiglio mi ha riconfermato la grande attenzione con la quale il governo segue la vertenza Ast, annunciando che già nei prossimi giorni il governo svolgerà incontro con i vertici di Thyssen Krupp. Successivamente, ha aggiunto la presidente Marini, tornerò ad incontrare il presidente Renzi, il ministro Guidi, per fare il punto della situazione, e anche per valutare specifiche azioni tese a tutelare l´attività produttiva delle acciaierie e dell´occupazione". |
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PROGETTO ACROSSEE: LE RETI DI CORRIDOIO E L’ECONOMIA NELL’AREA SEE PROSPETTIVE NELLA STRATEGIA ADRIATICO-IONICA |
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Venezia, 27 ottobre 2014 – Il progetto europeo Acrossee, per la pianificazione e l’ottimizzazione dell’accessibilità transfrontaliera nel Sud Est Europa, fa tappa a Portogruaro (Venezia). Martedì 28 ottobre, a partire dalle ore 10 presso il Polo Innovazione Strategica – Polins Eastgate Park, via Rivago 69 –, si terrà l’evento nazionale Acrossee – Le reti di corridoio e l’economia nell’area See (Spazio Economico Europeo): prospettive nella strategia Adriatico-ionica. L’incontro, organizzato dal Dipartimento per la Riforma dei Trasporti Sezione Logistica della Regione del Veneto (partner del Progetto), verterà sullo stato d’avanzamento del progetto a un anno dal protocollo d’intesa sulla logistica interregionale e sulle azioni sviluppate dalla Regione del Veneto. Seguiranno un’analisi sulle dinamiche del trasporto merci in Veneto e la strategia Adriatico-ionica per lo sviluppo ed il supporto alle politiche dei trasporti. Due focus saranno dedicati all’entrata ed uscita dall’Italia dei prodotti agricoli ed alle opportunità offerte dalla green logistic. Dopo la pausa con visita al Magazzino logistico Eastgate Park, la tavola rotonda “Possibili strategie di sviluppo nell’area Adriatico-ionica”. «Il progetto Acrossee si concluderà a fine anno e questi ultimi mesi sono dedicati alla finalizzazione degli output progettuali. In particolare i contributi alle istituzioni nazionali e comunitarie sulle prospettive di lungo termine per migliorare l’accessibilità dei Balcani occidentali in previsione della nuova programmazione europea 2014-2020» spiega Alberto Cozzi, referente Cei (Central European Initiative), Lead partner del progetto. «All’area balcanica, infatti, questa ha dedicato un programma di cooperazione transnazionale specifico, l’Adriatico-ionico, che dalle prime informazioni sembra dedicare particolare attenzione alla tematica degli attraversamenti transfrontalieri, uno dei temi chiave del progetto». Progetto Acrossee – Il progetto Acrossee, di cui è partner italiano l’Eurosportello del Veneto di Unioncamere Veneto, è un progetto co-finanziato dal programma di cooperazione transnazionale South East Europe con un budget totale di quasi 2,9 milioni di euro, che mira al miglioramento dell’accessibilità transfrontaliera nell´area del Sud Est Europa attraverso il coordinamento tra le amministrazioni nazionali e gli attori principali, alla luce della normativa comunitaria. Il progetto risponde ad un obiettivo generale, dal triplice valore : · contribuire al dibattito sull’estensione delle Ten-t ai Balcani Occidentali rafforzando le attuali iniziative che favoriscono l´intermodalità e la co-modalità dei corridoi europei transnazionali · contribuire all’adozione di un modello comune di trasporto per tutta l´area del Sud Est Europa, integrato con il resto dell´Europa · migliorare l´accessibilità transfrontaliera dei flussi di merci. Acrossee trae origine e nasce dalla lunga esperienza maturata nel corso di un precedente progetto europeo – Seetac (South East Europe Transport Axis Cooperation), che mirava a risolvere sia problematiche di ordine amministrativo, quali la mancanza di una cooperazione istituzionale strutturata ai passaggi di frontiera, sia problematiche di ordine operativo, come l’assenza di standard condivisi in materia di protezione, sicurezza e standard ambientali nelle diversi modalità di trasporto. Sotto la guida della Central European Initiative i partner del progetto (Ministeri dei trasporti, Camere di Commercio, Università, Associazioni di Trasporti e Industria, Regioni ed istituti dedicati agli studi di trasporti) si dedicheranno inoltre ad interventi di breve periodo con lo scopo di facilitare gli scambi e circolazione ai border crossings. Sito del progetto www.Acrossee.net |
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FEDERMACCHINE: NO AL TAGLIO DEL RIFINANZIAMENTO NUOVA SABATINI E DEI FONDI PER IL MADE IN ITALY |
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Cinisello Balsamo, 27 ottobre 2014 - C’è grande preoccupazione tra i costruttori italiani di macchinari e beni strumentali, un settore che in Italia vale 35 miliardi di euro, per il taglio degli stanziamenti alle due misure che più hanno sostenuto la ripresa del settore nel 2014: Nuova Sabatini e fondi per la promozione del Made in Italy. Alfredo Mariotti, segretario generale di Federmacchine, rileva: “nella Legge di Stabilità, in discussione in questi giorni, sono previsti provvedimenti certamente interessanti ma non c’è traccia del rifinanziamento della Nuova Sabatini che pur il presidente del Consiglio aveva assicurato fino a pochi giorni prima la presentazione ufficiale. Stesso discorso per gli stanziamenti per la promozione del made in Italy nel mondo”. “Spero - continua Mariotti - che si tratti di una mia svista, non c’è ragione, infatti, per sospendere il funzionamento di un provvedimento, quale quello della Nuova Sabatini, che, in soli 8 mesi di operatività, ha finanziato acquisti in beni strumentali per oltre 2,3 miliardi di euro, frutto delle 7.594 domande presentate”. “Senza la Nuova Legge Sabatini, per esempio, non sarebbe stato possibile, l’incremento, del 19,1%, dell’indice degli ordini di macchine utensili, base di tutta la filiera manifatturiera registrato, sul mercato interno, nel terzo trimestre dell’anno. Questo dato testimonia l’efficacia della misura capace di smovere i consumi italiani di beni strumentali fermi al palo da anni”. “Sul taglio dei fondi stanziati per la promozione del made in Italy nel mondo, invece, stupisce la decisione del governo che dimostra di considerare le iniziative previste come voci di spesa. Si tratta di un evidente errore di valutazione poiché le stesse sono da intendersi quali investimenti a breve - medio termine per lo sviluppo dell’attività delle imprese sul mercato internazionale le cui potenzialità sono ovviamente enormi”. |
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LOMBARDIA. RICERCA: CON SVIZZERA SINERGIE SIGNIFICATIVE |
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Milano, 27 ottobre 2014 - "L´incontro di oggi con il segretario di Stato Mauro dell´Ambrogio ha confermato quanto la Lombardia e la Svizzera abbiamo una fortissima sinergia su diverse tematiche strategiche, in particolar modo su ricerca e innovazione. Per questo motivo, credo possa essere utile creare una futura occasione di confronto tra i due modelli, quello lombardo e svizzero, nell´ambito di questi settori, per scoprire quali ulteriori nuove potenziali sinergie è possibile avviare, anche in vista e dopo Expo 2015". Con queste parole l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, Mario Melazzini, ha commentato l´incontro con il segretario di Stato per la Formazione, la Ricerca e l´Innovazione della Svizzera, Mauro dell´Ambrogio, che ha raccolto positivamente la proposta di un confronto costruttivo sulle rispettive politiche nel campo della ricerca e dell´innovazione. L´assessore ha poi illustrato le principali misure che sta attuando Regione Lombardia su questo fronte, soffermandosi sul recente provvedimento che prevede "l´investimento da qui al 2020 di un miliardo di euro destinato a tre principali aree: ricerca e sviluppo, innovazione e start-up". Sostegno A Ricerca Applicata - "Il nostro obiettivo - ha detto Melazzini - è non solo favorire la ricerca di base, ma sostenere la ricerca applicata, perché non si può finanziare solo chi fa ricerca ma anche chi poi la deve concretizzare. È necessaria creare una filiera tra i soggetti che operano all´interno del sistema per dare vita una competizione sinergica, che produca ricadute concrete e positive su tutto il territorio". Incrementare Attrattivita´ - " Rappresentiamo uno dei quattro motori d´Europa, siamo tra le regioni che investono di più in ricerca e innovazione, ma siamo consapevoli della necessità – ha sottolineato Melazzini - di agire su sburocratizzazione e semplificazione per rendere il nostro territorio fortemente attrattivo". |
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SARDEGNA: INCENTIVI ALLE IMPRESE ARTIGIANE CHE HANNO ASSUNTO APPRENDISTI NEL 2012 |
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Cagliari, 27 Ottobre 2014 - L’assessorato del Turismo, artigianato e commercio informa le imprese artigiane con sede in Sardegna e iscritte all’albo, che a partire da lunedì 27 ottobre e fino al 5 dicembre 2014 potranno essere presentate le domande di contributo per le assunzioni di apprendisti avvenute nel 2012. L´importo del contributo è pari a 3615,20 euro per il primo anno di attività, 2582,28 euro per il secondo, 2065,83 euro per il terzo e 1549,37 euro per i successivi. Qualora l´assunzione riguardi un disabile, l´importo del contributo è incrementato del 30%. Nel caso il contratto di apprendistato si trasformi in contratto a tempo indeterminato, il contributo è concesso per ulteriori due anni nella stessa misura dell´anno che precede l´assunzione a tempo indeterminato. Gli interessati dovranno presentare le domande al seguente indirizzo: Assessorato del Turismo, artigianato e commercio Servizio sostegno alle imprese viale Trieste, 105 – 09123 Cagliari Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti all´Ufficio relazioni con il pubblico dell´Assessorato ai numeri telefonici: 070 6067231 – 606 7035 – 6067222. |
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ARTIGIANATO IN SARDEGNA: AL VIA NUOVO BANDO INCENTIVI APPRENDISTI |
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Cagliari, 27 Ottobre 2014 - Al via il nuovo bando per gli incentivi alle assunzioni di apprendisti artigiani previsti dalla legge regionale 12 del 2001. Sino al prossimo 5 dicembre le imprese potranno presentare all´assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio le domande per la concessione dei contributi, concessi sotto forma di aiuti "de minimis", per le assunzioni di apprendisti effettuate nel 2012. "Il bando è un ulteriore segnale di attenzione con cui l´assessorato guarda a un comparto strategico per l’Isola", dice l´assessore Francesco Morandi. La dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro consentirà di liquidare ai beneficiari, entro il 31 dicembre 2014, una quota di contributo sino a due annualità, pari a 6.197 euro. Lo snellimento delle procedure di istruttoria consente inoltre di poter concedere gli incentivi a tutte le aziende artigiane che abbiano effettuato assunzioni nell’anno 2012 e che presentino istanza nei termini, fatta salva la verifica della regolarità contributiva e la costanza del rapporto di lavoro per tutta la durata del contratto. La legge regionale 12 prevede che all´impresa artigiana siano erogati contributi, sulla base delle certificazioni attestanti l’assunzione di apprendisti, nella seguente misura: 3.615 euro per il primo anno; 2.582 euro per il secondo anno; 2.065 euro per il terzo anno; 1.549 euro per il quarto e stesso importo per il quinto anno di apprendistato. E’ previsto, inoltre, un incentivo per ulteriori due anni in caso di conferma del lavoratore dopo l’acquisizione della qualifica. L’intervento attuato finora, con la pubblicazione dei bandi dal 2001 al 2011, ha consentito erogazioni per 61,835 milioni a favore di 7107 imprese, a fronte di 8865 apprendisti assunti, dei quali 2921 hanno conseguito la qualifica professionale. Alle imprese è stato riconosciuto l´incentivo per 900 apprendisti occupati per gli ulteriori due anni successivi all´acquisizione della qualifica. |
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SARDEGNA: PIA 2013, DIFFERITA LA CHIUSURA DEI TERMINI PER “IMPRESE PRIORITARIE” |
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Cagliari, 27 Ottobre 2014 - Il Centro regionale di programmazione comunica che è stata differita la data di chiusura dei termini per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni del bando "Pacchetti integrati di agevolazione (Pia) industria, artigianato e servizi" 2013 da parte delle imprese "prioritarie". La validazione e l´invio delle domande sarà possibile fino alle ore 18 del 10 novembre per le imprese prioritarie e sino alle ore 18 del 1 dicembre 2014 per le imprese non prioritarie. Saranno istruite le domande validamente trasmesse con l’apposito sistema informatico. Ricordiamo che i contributi previsti dai Pia sono destinati alla realizzazione di investimenti produttivi innovativi, all´acquisizione di servizi reali, alla realizzazione di attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e allo svolgimento di attività di formazione da parte di imprese, singole o aggregate, operanti nei settori previsti dal bando. |
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SEMINARIO FAST: SUPERARE LE BARRIERE CULTURALI NEI PROCESSI AZIENDALI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Milano, 27 ottobre 2014 - La capacità di superare le distanze culturali rispetto a interlocutori di affari di diversi paesi costituisce un importante vantaggio competitivo per l’impresa: consente di accelerare i tempi delle negoziazioni, evitare le incomprensioni e facilitare il raggiungimento degli obiettivi. In pratica, la negoziazione di accordi, di partnership e di collaborazioni internazionali di ogni tipo così come la penetrazione sui mercati globali – oltre alla soluzione di concreti problemi di natura tecnologica, finanziaria, commerciale, legale – richiedono anche la capacità di gestire le differenze culturali e la conoscenza delle specifiche modalità di lavoro locali. In ogni paese vi sono idiosincrasie, che è bene conoscere prima di approcciare all’estero clienti, fornitori, finanziatori, e burocrazie. Ai problemi di comunicazione legati alla lingua si affiancano spesso difficoltà connesse all’utilizzo di strumenti di comunicazione non verbale. Per ogni paese ci sono cose che si devono fare (i do) e cose che non si devono fare (i do not). Fast, in quanto membro della rete Enterprise Europe Network (Een) promossa dalla Commissione Europea, è strutturalmente impegnata nella facilitazione dei processi di internazionalizzazione e innovazione delle piccole e medie imprese. In questo ambito organizza un seminario specificamente orientato a proporre e testimoniare alle imprese approcci concreti per il superamento delle barriere culturali nei rapporti internazionali. Il seminario è strutturato su due interventi di oratori con una lunga e concreta esperienza di negoziazione internazionale. Il primo intervento di carattere più generale illustra le diverse tipologie di barriere che possono insorgere tra paesi con differenti culture e suggerisce gli atteggiamenti e gli approcci più opportuni, introducendo una sorta di decalogo dei comportamenti cross-culturali attraverso una serie di esempi concreti. Il secondo intervento affronta il caso specifico degli Stati Uniti, di particolare importanza, perché la comunicazione cross-culturale è cruciale per gli operatori dei diversi settori ad alta tecnologia (Ict, biotecnologie, nuovi materiali, robotica, Sw e Hw, ecc.), che necessariamente vedono la penetrazione negli Stati Uniti come la principale opportunità per entrare nel maggiore mercato mondiale dell’high tech. Programma: 14.30 Registrazione; 15.00 La rete Een a sostegno dell’internazionalizzazione delle pmi: formazione e informazione Angela Pulvirenti, Fast. 15.15 La comunicazione cross-culturale: un decalogo Roberta Rio, Università di Linz, Innsbruck, Klagenfurt; 16.15 Entrare sul mercato americano: i do e i do not Aldo Cocchiglia, M31 Usa Llc; 17.00 Dibattito e conclusioni; 17.30 Chiusura dei lavori. Coordina i lavori Joe Petillon, Corestrat Ventures Ltd. Superare Le Barriere Culturali Nei Processi Aziendali Di Internazionalizzazione 11 novembre 2014 e-mail muriel.Geroli@fast.mi.it |
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