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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Novembre 2014 |
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EVITARE INGORGHI NEL CIELO INTERVENTO DI VIOLETA BULC - COMMISSARIO UE PER IL TRASPORTO |
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Roma, 10 novembre 2014 - Cari colleghi, Benvenuti a tutti voi. Un particolare ringraziamento della Presidenza italiana e soprattutto il ministro Lupi per questa conferenza. È raro incontrare in una cornice d´incanto. So che questo dimostra la dedizione e l´impegno della sua Presidenza: l´obiettivo della gestione del traffico aereo che è più verde, più veloce, più coerente e meno congestionati. Hai i miei complimenti. Stare tranquilli: sono impegnata a quell´obiettivo troppo. È un piacere essere qui. Questa è la mia prima visita come Commissario di trasporto. E lasciatemi dire perché sono così contento di avere questo nuovo ruolo. Trasporto è un popolo di zona si preoccupano. Ogni giorno, milioni hanno motivo di preoccuparsi di questo problema. Ogni europeo seduto in un ingorgo di traffico, in attesa di un aeroporto o Prenota la propria vacanza. È vero e rilevanti per la vita di tante. E se si tratta di viaggi più veloce, meno traffico, reti più integrati, più concorrenza: c´è così tanto che possiamo fare per migliorare che esperienza e migliorare quelle vite. Così è importante per le persone. È certamente importante per la nostra economia. È un´area cambiando velocemente. Su una mano, abbiamo le crescenti implicazioni del cambiamento climatico e congestione; da altro, le opportunità di innovazione e tecnologia digitale. Questa è un´area dove, lavorando insieme, possiamo fare la differenza per i cittadini – innovare e crescere. Fare viaggiare all´interno dell´Ue più veloce, più equa, più flessibile; più agevole, più sicuro, più intelligente. Nostre reti di rendere più attraente per il business, con servizi più integrati. E c´è un buon esempio proprio sul tavolo di fronte a noi - il cielo unico europeo. Azione dell´Ue ha trasformato il mercato dell´aviazione. Ora c´è più concorrenza, più scelta; la possibilità di volare ovunque, ovunque, meno costoso e più conveniente. La maggior parte dei cittadini hanno si aspettano che; molte aziende sono venuti a dipendere da essa. Quelli sono i cambiamenti positivi che possono trarre vantaggio di tutti noi. A fianco che ci sono sfide che riguardano tutti noi. Si tratti di cambiamento climatico, vulcani islandesi o gli eventi in Ucraina – affrontiamo queste sfide insieme; rispondiamo a lavorare meglio insieme. C´è molto che possiamo imparare gli uni dagli altri – dall´esperienza e dalla pratica di altri paesi. Credo che c´è molto che possiamo imparare da guardando attraverso diverse modalità di trasporto, troppo; le sfide che devono affrontare, come loro, le soluzioni sono venuti con noi fisso. Viaggi aerei sono cambiare l´Europa e connetterlo. Come abbiamo a che fare con quelle reti, come sorvegliare e gestire poi: che ha bisogno di essere altrettanto collegato; proprio come si unirono. Ancora oggi i viaggi aerei lascia molto a desiderare. I percorsi sono più lunghi e più inquinanti che hanno bisogno di essere. Ritardi sono frequenti; significato di congestione, code, frustrazione. La maggior parte dei voli attraversa un confine; in pochi minuti, si può attraversare tutto il paese come il mio. Ancora, troppo spesso, il sistema di trasporto aereo rimane ancora limitato ai confini nazionali. Con zig-zag rendendo il volo medio più lungo di quello che potrebbe essere quasi 50 chilometri. Con decine di milioni di minuti di ritardo ogni anno. Tutti questi aggiungere confusione e si aggiunge il costo. Questo ha un prezzo elevato. Frammentazione costi 5 miliardi di euro ogni anno; 18 milioni di tonnellate di biossido di carbonio ogni anno; esso ci sta costando crescita e ci stia costando i lavori. Questo è ciò che noi potremmo tornare con un cielo unico europeo. Voglio essere chiaro: questa non è una sfida alla diversità europea o la sovranità di ogni paese. Non si tratta di procedure, poteri e prerogative. No: si tratta di nostra gente. Di trovare un sistema migliore che si può sostenere che cosa hanno bisogno e che cosa ha bisogno il settore dell´aviazione. Su come possiamo cambiare e meglio soddisfare tali esigenze. Ancora una volta abbiamo dimostrato che possiamo fare – e consegnare un affare migliore per i consumatori europei, viaggiatore e business. Questa volta non fa eccezione. Siete a conoscenza del contesto politico. Cielo unico europeo è decollato nel 2004; è ancora lontano dalla sua destinazione. Il viaggio è stato difficile e a volte tesa. E l´anno scorso abbiamo proposto di rivedere e rafforzare il quadro: che cosa è conosciuto come Ses2 +. L´aviazione non è solo il datore di lavoro di 3,3 milioni di persone. È anche un volano per l´innovazione e un elettrificatore per la nostra economia, un impulso alla competitività globale. Ancora – come tanti altri settori – deve lottare per competere. Con traffico aereo 28.000 movimenti al giorno – ci stiamo avvicinando al limite di ciò che i nostri sistemi in grado di gestire. Ci stiamo avvicinando ingorghi nei cieli; una terribile minaccia per la crescita della nostra economia, la competitività delle compagnie aeree e aeroporti, la mobilità e opportunità dei nostri cittadini. L´ue ha abbastanza problemi economici – non voglio aggiungere un altro. Siamo qui per risolvere quei problemi non per crearli. Non voglio qui entrare in ogni dettaglio delle trattative che sulla proposta Ses2 + stiamo avendo. C´è un altro tempo e luogo per quel negoziato. So che sono stati fatti significativi passi in Parlamento e Consiglio. E sono fiducioso che possiamo ancora raggiungere un accordo sulla sostanza sotto la Presidenza italiana. E io lo stress dovremmo cercare in altre aree di trasporto e beneficiare della loro esperienza. Per esempio: avendo un´autorità di vigilanza nazionale capace e indipendente è una necessità per il settore dell´aviazione, come è per ferrovia. Sto chiamando su ogni Stato membro per mostrare flessibilità. Sono fiducioso che riusciremo a trovare compromessi accettabili da tutte le parti. Confido di più – dobbiamo fare così, per consegnare il sogno di un cielo unico europeo. Non abbiamo a lungo, per salvare il nostro spazio aereo da ingorghi e declino. E ovviamente – mi permetto di ricordare che il nostro dovere rimane non solo di migliorare e accetta le leggi dell´Ue – ma di implementare quelli già concordati. Abbiamo bisogno di ulteriori passaggi per trasformare in realtà i blocchi funzionali di spazio aereo. In alcuni casi che rimangono oggi costruire poco più di un vuoto, che offrono poco cambiare o beneficio. In tal caso, la Commissione non aveva ovviamente nessuna opzione ma ad intraprendere un´azione legale. È così che il mio appello a voi oggi. So che ci sono esistenti, istituito sistemi sul posto. So che avete i vostri interessi e le istruzioni. Ma so anche che si desidera tornare alla vostra capitelli con una buona notizia. E non basta qualche bella foto del Colosseo. Sono convinto che abbiamo a portata di mano quella storia di buone notizie. Se si può andare a casa e dire le persone che hai accettato di lavorare insieme per fare un cambiamento positivo. Meno ritardi, meno attesa intorno negli aeroporti. Viaggi che sono più veloci e più diretti. Un settore che è più verde, più liscia, più intelligente. Un´esperienza che è più coerente, si unì più alto e più reattivo. Questo è ciò che possiamo consegnare con un cielo unico europeo. Questo è quello che spero che noi possiamo progredire su oggi, e cosa possiamo raggiungere nei mesi a venire. Grazie. |
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IL PRESIDENTE RIGGIO INTERVIENE ALLA PRESENTAZIONE DEL MASTER PLAN DELL’AEROPORTO DI FIRENZE |
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Roma, 10 novembre 2014 - Il Presidente dell´Enac Vito Riggio nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del Master Plan dell´Aeroporto di Firenze che si è tenuta il 6 novembre nel Comune di Firenze ha evidenziato come l´approvazione sia giunta al termine di un iter articolato che ha visto coinvolti numerosi attori. “La giornata di oggi – ha detto il Presidente Riggio – è molto importante perché rappresenta un ulteriore tassello per la ripresa del settore e del Paese. Non bisogna dimenticare, peraltro, che le decisioni assunte dall’Enac in materia di aeroporti derivano dalle indicazioni internazionali, in particolare dell’Icao, l’Organismo dell’Onu che racchiude le autorità per l’aviazione civile di 191 Paesi membri, che l’Enac è chiamato a far applicare in Italia, nel suo ruolo di garante delle regole che tutelano la sicurezza del volo e lo sviluppo equo e competitivo del sistema”. Il Presidente, inoltre, ha evidenziato come le decisione assunte dall’Enac siano orientate verso l’integrazione del sistema intero, con il superamento di localismi e campanilismi. “Questa - ha ribadito il Presidente - è l’ottica in cui l’Ente si è mosso già 5 anni fa, nell’elaborazione del proprio studio per il sistema aeroportuale diventato successivamente il Piano Nazionale degli Aeroporti adottato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti”. Il Presidente, infine, ha colto l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla definizione del piano, secondo le rispettive competenze, tra cui il Comune di Firenze, la Regione Toscana., la società di gestione Adf, le Istituzioni e gli Enti territoriali. |
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A MILANO MENO INCIDENTI E FERITI. PIÙ CHE DIMEZZATI CON GLI AUTOVELOX CONFERMATO ANCHE IL CALO DEL NUMERO DELLE SANZIONI. IN TUTTA LA CITTÀ SI REGISTRA DAL 2008 UNA RIDUZIONE IMPORTANTE DEL NUMERO DEGLI INCIDENTI CON FERITI |
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Milano, 10 novembre 2014 – Nella nostra città si registra un calo costante, anno dopo anno, di incidenti; un risultato positivo che ha trovato riscontro anche nei dati contenuti nel Rapporto Aci - Istat effettuato a livello nazionale e reso pubblico lo scorso martedì. Si tratta di una tendenza importante in tema di sicurezza stradale che l’Amministrazione è fiduciosa possa essere confermata, e migliorata, anche per il 2014. Più che dimezzati gli incidenti con gli autovelox - Già oggi è possibile però segnalare alcuni dati estremamente significativi che vanno in questa direzione e che rafforzano la convinzione per le scelte effettuate dal Comune di Milano. Ad esempio, nelle 7 strade dove lo scorso marzo sono stati posizionati gli autovelox per il controllo delle velocità gli incidenti con feriti calano del 50,9%. Nei primi 9 mesi dell´anno in corso, infatti, il totale degli incidenti con feriti nelle sette vie è stato di 106, con una media mensile di 11,7. Nei 12 mesi del 2013 erano stati 288 con una media mensile di 24 (un totale di 216 se, a titolo di raffronto, volessimo considerare solo i primi 9 mesi del 2013). Si registra dunque una drastica riduzione che spiega quanto sia efficace abbassare la velocità per la sicurezza in strada. La rilevazione è per difetto, in realtà, perché il calcolo non tiene conto che la posa degli autovelox è stata effettuata il 10 marzo 2014 e quindi su gennaio e febbraio non vi era ancora il controllo della velocità. Andando nel dettaglio vediamo che sul Ghisallo si è passati dai 57 incidenti del 2013 ai 22 del 2014 (da gennaio a settembre), su via dei Missaglia dai 50 del 2013 ai 14 del 2014; su via Della Chiesa Rossa da 37 a 12; su via Palmanova da 34 a 21; su via Parri da 32 a 13; su Viale Famagosta da 32 a 9; su Viale Enrico Fermi da 46 a 15. Le sanzioni calano del 37% - Dall’analisi dei dati degli autovelox emerge chiaramente un calo progressivo nelle contravvenzioni: se nel mese di marzo la media giornaliera era stata di 7.808 multe, in 4 mesi circa di sanzioni la media giornaliera risultava essere scesa a 4.922, con un significativo -37%, grazie anche alla maggiore attenzione degli automobilisti lungo questi percorsi. In 4 mesi circa di attività degli autovelox, sono state quindi elevate 630.066 sanzioni, con una media di 4.922 al giorno. Nel dettaglio: 17.788 su Chiesa Rossa (2,8%); 73.237 su Famagosta (11,6%); 78.222 su Fermi (12,4%); 314.781 su Ghisallo (50%); 35.157 su via Missaglia (5,6%), 75.736 su Palmanova (12%) e 35.145 su Parri (5,6%). Bassa anche la ripetizione delle violazioni in 4 mesi circa di funzionamento dei rilevatori della velocità: il 95% dei veicoli sanzionato ha ricevuto da 1 a 3 verbali e solamente il 5% più di 3 sanzioni. In particolare, il 74,4% dei veicoli è stato sanzionato una sola volta e successivamente non sono più stati rilevati superamenti dei limiti. È necessario tenere conto di un altro elemento significativo: in media soltanto il 2,5% delle auto che transitano per queste 7 strade supera i limiti di velocità. In calo anche i picchi di velocità - L’analisi dei tabulati e il riscontro delle immagini scattate dagli autovelox non mostrano più i picchi di 191 chilometri orari tenuti lo scorso marzo quando gli autovelox erano stati appena collocati. Analizzando i dati più recenti, il record - negativo - di velocità è sceso a 164 Km/h sul Ghisallo, di 152 Km/h in viale Palmanova, di 145 Km/h in via Fermi dove il limite è di 70 km/h ma anche di 141 Km/h in viale Famagosta dove il limite è di 50 km/h. Tra coloro che hanno superato i limiti, la velocità media è di 84 chilometri orari dove il limite è di 70 e di 65 chilometri orari dove il limite è di 50. Il 59% delle auto sanzionate ha superato il limite di 10 Km/h, il 40% fra 11 e 40 Km/h, l’1% per oltre 41 Km/h. Il 50% dei proventi da sanzioni è destinato alla sicurezza stradale - Ricordiamo che il Comune di Milano – in piano rispetto delle norme - investe il 50% dei proventi da sanzioni per infrazioni al Codice della strada in sicurezza stradale. Più in dettaglio: il 25% è destinato a interventi di ammodernamento, potenziamento e messa a norma della segnaletica stradale urbana orizzontale (strisce pedonali) e verticali (cartelli); un altro 25% per il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni del codice della strada e per i mezzi e le attrezzature per la Polizia locale; il restante 50% per la manutenzione delle strade, l´illuminazione pubblica, gli interventi per la sicurezza stradale a tutela soprattutto degli utenti deboli: bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti. |
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CAGLIARI: SERVIZI PER IL TRASPORTO LOCALE E TUTELA AMBIENTALE, IL BANDO PER I COMUNI |
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Cagliari, 10 novembre 2014 - In attesa dell’approvazione da parte della Commissione europea delle proposte di modifica della misura 321 del Psr per cui è stata introdotta l’azione 6 relativa a “Avviamento di servizi comunali e/o intercomunali di trasporto locale” e chiesta la modifica dell’azione 3 relativa a “Servizi ambientali”, l’Assessorato regionale dell’Agricoltura, ha pubblicato il bando con cui intende acquisire e fornire ai Comuni singoli o associati che manifestano interesse, macchine e mezzi per il trasporto collettivo e per la tutela ambientale. La finalità del bando è quella di assicurare ai comuni delle aree rurali sempre più interessati dal calo demografico, sia l’accesso ai servizi essenziali (scuole, servizi postali, ambulatori, ecc.), sempre meno disponibili a livello comunale, sia l’attuazione delle attività di tutela ambientale di loro competenza. In particolare, l’azione 3 prevede aiuti per l’avvio di servizi ambientali anche attraverso l’acquisizione di macchine per la tutela e la cura del territorio mentre l’azione 6 è finalizzata ad assicurare l’avviamento di servizi di trasporto collettivo della popolazione rurale, in particolare dei giovani in età scolare e degli anziani. I comuni interessati dovranno far pervenire le manifestazioni d’interesse entro le ore 18 del 10 novembre 2014 con le seguenti modalità: - tramite posta elettronica certificata (pec) all’indirizzo: Indirizzo emailagricoltura@pec.Regione.sardegna.it ; - tramite consegna a mano, posta raccomandata o corriere autorizzato all’indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna - Assessorato dell’Agricoltura e riforma agropastorale - Servizio Sviluppo Locale - Via Pessagno 4 - 09126 Cagliari. Il responsabile del procedimento è la dott.Ssa Annalisa Cocco. Può essere contattata al numero telefonico 070 606 6407, fax 070 606 6437, o tramite e-mail all’indirizzo di posta elettronica: Indirizzo emailanncocco@regione.Sardegna.it e Indirizzo emailagr.Sviluppolocale@regione.sardegna.it |
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CALABRIA: TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, DEFINITO IL CONTENZIOSO; OLTRE 208 MILIONI PER LE AZIENDE. |
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Calabria, 10 ottobre 2014 - L’assessore ai trasporti Luigi Fedele ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa a Reggio Calabria presso palazzo Campanella, i contenuti della delibera, approvata durante l’ultima riunione di Giunta, con cui sono stati definiti i rapporti pregressi con le aziende di trasporto che riceveranno in tutto circa 208 milioni di euro di fondi Fas così suddivisi: 54 milioni di euro andranno a Trenitalia, 68 alle Ferrovie della Calabria e 85,8 al trasporto su gomma. “Chiudiamo un contenzioso che si trascinava dal 1987 – ha sottolineato l’assessore Luigi Fedele. Un impegno importante che siamo riusciti a concretizzare. Da oltre un anno lavoravamo costantemente per risolvere questo problema. Mi preme ringraziare il Dipartimento Trasporti, in particolare il nostro dirigente di settore Giuseppe Pavone, ed il gruppo di lavoro in Consiglio regionale per l’intenso e proficuo lavoro. Le risorse sono state recuperate dai fondi Fas grazie all´intuizione del Presidente Scopelliti che mi ha dato fiducia. Nei prossimi giorni manderemo al Ministero il piano per l’approvazione ed a seguire, tra qualche mese al massimo, scatterà la fase successiva, vale a dire la certificazione dei crediti, atto amministrativo indispensabile affinché le aziende possano materialmente ricevere quanto gli spetta. Sono numerose le aziende calabresi in difficoltà e grazie alla definizione dei crediti potranno programmare il futuro con maggiore tranquillità. Ovviamente il nostro pensiero era rivolto tanto alle aziende ed ai dipendenti quanto agli utilizzatori finali dei mezzi di trasporto, i cittadini”. Sollecitato dai giornalisti l’assessore Fedele ha anche risposto sulla questione Atam, l’azienda di trasporto pubblico di Reggio Calabria: “Non avremmo mai permesso il fallimento dell’azienda che riceverà 10 milioni ed 800 mila euro grazie alla delibera approvata nei giorni scorsi. Abbiamo mantenuto fede agli impegni presi”. Alla conferenza stampa è inoltre intervenuto l’amministratore unico dell’Atam Antonino Gatto il quale ha parlato di “giorno lieto” per l’azienda trasporti reggina, ringraziando la Regione per aver chiuso l’atavico contenzioso e dato “linfa vitale” alle casse dell’Atam. |
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TPL: DALLO STATO REGIONE LOMBARDIA MERITA DI PIÙ, NON DI MENO |
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Milano, 10 novembre 2014 - La Legge ´stabilità´ prevede una riduzione di risorse trasferite alle Regioni pari almeno a 4 miliardi di euro. Per la Lombardia questo significherebbe perdere almeno 930 milioni e "sarebbe dunque illusorio pensare che tali tagli possano non avere un impatto sui trasporti". E´ andato subito al cuore del problema l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alberto Cavalli, intervenendo al seminario "Il trasporto pubblico locale: criticità e prospettive del settore" organizzato nell´ambito della Xxxii assemblea dell´Anci in corso di svolgimento presso il Mico di Milano. E poi le conseguenze dell´entrata in vigore della Legge Delrio con l´individuazione delle funzioni fondamentali delle province e delle Città metropolitane e le inaccettabili percentuali del riparto del Fondo nazionale del trasporto che, ad oggi, non rispecchiano le reali dimensioni del servizio erogato. Un Settore Da Oltre 1,3 Miliardi Di Euro - Il trasporto pubblico costa alla Lombardia 1,3 miliardi di euro/anno e "lo Stato - ha spiegato Cavalli - a noi trasferisce una quota del fondo nazionale di soli 853 milioni. Questo vuol dire che noi per garantire il servizio che gli utenti ci chiedono siamo costretti ad integrare queste risorse, ogni anno, con 440 milioni di euro presi dal nostro bilancio". "E´ un impegno - ha aggiunto l´assessore - che non trova riscontro in nessun altra Regione d´Italia. L´assessore alla Viabilità e ai Trasporti di Torino, Claudio Lubatti, oggi ha ci ha detto che il Piemonte per il 2015 non trasferirà neanche un euro. Noi non faremo così e andremo avanti, per quanto possibile, ad integrare le risorse insufficienti che ci arrivano denunciando però uno squilibrio davvero clamoroso". Il Fondo Nazionale Sia Più Rispettoso Della Realtà - La Lombardia, infatti, nel riparto delle risorse alle 15 Regioni a statuto ordinario, percepisce il 17,36 per cento del Fondo Nazionale per il Trasporto pubblico. A livello nazionale, la Lombardia rappresenta infatti: - il 22,47 per cento della mobilità svolta con mezzi pubblici - il 23 per cento della produzione di servizi ferroviari Servono I Costi Standard - "Ci spetta dunque - ha sottolineato Cavalli - un 5 per cento in più di risorse, pari a 250 milioni di euro. Aggiungiamo questa richiesta a quella di introdurre i costi standard, sui quali insistiamo da tempo, che favorirebbero l´efficientamento complessivo del sistema da tutti auspicato. Non si possono mettere sullo stesso piano Regioni in cui i cittadini contribuiscono per il 46 per cento a coprire i costi del servizio (tramite biglietti e abbonamenti) e Regioni in cui i cittadini contribuiscono per il 15/20 per cento". Gli Impatti Della Legge Delrio - Per la prima volta il Fondo nazionale dei Trasporti potrebbe erogare risorse direttamente alle Città metropolitane e non alle Regioni. "Attualmente la Lombardia - ha precisato l´assessore - trasferisce agli Enti ed aziende del territorio della Città metropolitana circa 370 milioni, di cui 330 milioni al Comune di Milano e ad Atm. Lo stesso Fondo trasferirà per intero questa somma alla Città metropolitana? E in tal caso a chi taglierà risorse? A tutte le province e ai comuni della Lombardia che non sono metropolitani"? Investire Sui Traporti Significa Essere Più Competitivi - "Il trasporto pubblico locale - ha concluso Cavalli - ha bisogno di stabilità normativa, risorse certe ed investimenti in un´ottica di miglioramento complessivo del volume e della qualità dei servizi offerti non solo perché i cittadini utilizzano sempre di più il trasporto pubblico, ma anche perchè sul tema della mobilità si giocano infatti attrattività, produttività e competitività dei territori". |
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PARERE FAVOREVOLE A CONTRIBUTI TECNICI REGIONI PER MOBILITÀ CICLISTICA |
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Bari, 10 novembre 2014 - L’assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Puglia Giovanni Giannini ha scritto al Coordinatore della Commissione Infrastrutture della Conferenza delle Regioni, alla vigilia dell’approvazione da parte della Conferenza stessa degli obiettivi strategici e operativi del Mit per il prossimo anno, per esprimere formale parere positivo ai contributi tecnici delle Regioni, con particolare riferimento alla mobilità ciclistica. L’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Puglia dichiara: “E’ la prima volta che le Regioni e le Province autonome, anche a seguito della recente istituzione del gruppo di lavoro nazionale mobilità ciclistica della Commissione Infrastrutture e Trasporti della Conferenza delle Regioni, coordinato dalla Regione Puglia, propongono al Ministero propri contributi al documento sugli obiettivi strategici e operativi, includendo anche la mobilità ciclistica tra i temi meritevoli della necessaria attenzione politico-amministrativa”. Tra le richieste delle Regioni e Province autonome al Ministero per il 2015, l’aumento della sicurezza di ciclisti e pedoni, potenziando gli interventi di manutenzione e di miglioramento delle infrastrutture viarie e ciclo viarie; la riforma del Codice della Strada con norme più adeguate allo sviluppo della mobilità ciclistica e alla definizione di una segnaletica dedicata ai ciclisti; la realizzazione della rete di percorribilità ciclistica nazionale Bicitalia, già prevista dalla delibera Cipe del 1 febbraio 2001, n. 1 sul “Piano generale dei trasporti e della logistica”, da ritenere quale rete infrastrutturale di livello strategico nazionale, necessaria sia a favorire la mobilità sostenibile urbana e interurbana, che a diffondere il cicloturismo, il cui potenziale economico stimato in Italia secondo un rapporto dello Studio Ambrosetti supera i 3 miliardi di euro l’anno. Per la prima volta il Ministero della Infrastrutture e dei Trasporti ha coinvolto nell’attività di programmazione 2015-2018, tra i vari soggetti, anche le Regioni e le Province autonome, al fine di acquisire contributi sugli obiettivi strategici ed operativi articolati sulla base dell’ “Atto d’Indirizzo” del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra i vari contributi quello presentato dalla Regione Puglia, che ha proposto di inserire tra gli obiettivi strategici il “Rilancio degli interventi prioritari in materia di mobilità ciclistica”, con l’obiettivo operativo di “Velocizzare l’implementazione della rete di percorribilità ciclistica nazionale Bicitalia” |
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PUGLIA, ANAS: IN GAZZETTA UFFICIALE UN BANDO DI GARA, PER SERVIZI DI PRONTO INTERVENTO E LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA, PER UN IMPORTO DI OLTRE 6 MILIONI DI EURO |
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Bari, 10 novembre 2014 - L`anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di 7 novembre 2014, un bando di gara per assegnare i servizi di pronto intervento e i lavori di manutenzione non programmabile per il triennio 2015 - 2017 sulle strade statali di competenza del Compartimento per la Viabilità della Puglia di Anas S.p.a. L`importo complessivo dell`appalto è di oltre 6 milioni di euro. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso l`Ufficio Gare e Contratti di Anas S.p.a. - Compartimento della Viabilità della Puglia - Viale Einaudi, 15 - 70125 Bari, entro le ore 12,00 del 15 dicembre 2014. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it |
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MARONI: PRIMA REGIONE A FIRMARE CONVENZIONE CON FS PER EMERGENZE |
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Milano, 10 novembre 2014 - "Abbiamo sottoscritto un protocollo importante con le Ferrovie dello Stato per interventi comuni in caso di emergenza nel trasporto ferroviario. Ancora una volta la Lombardia arriva come prima Regione e segna la strada: siamo la prima Regione a firmare un simile protocollo e a dare attuazione a questo accordo nazionale. Questo è un servizio in più che diamo ai cittadini lombardi". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa - tenuta insieme all´assessore regionale alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione, Simona Bordonali, all´assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Alberto Cavalli, e all´amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane, Michele Mario Elia - successiva alla firma della convenzione fra il Gruppo Fs Italiane e Regione Lombardia per la gestione delle emergenze nel trasporto ferroviario. |
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ARCISATE-STABIO: VIA LIBERA DA PRE CIPE |
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Milano. 10 novembre 2014 - Buone notizie per la tratta ferroviaria Arcisate-stabio. "Il pre Cipe riunito a Roma - spiega l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli - ha infatti dato il via libera all´approvazione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) del progetto, che dà soluzione al problema delle terre e rocce da scavo derivanti dalla realizzazione del collegamento ferroviario Arcisate-stabio". Il progetto prevede la ri-ambientalizzazione di due aree in prossimità alla linea ferroviaria (il sito Csfb02, individuato ad Arcisate e l´ex Cava Femar a Viggiù), che accoglieranno le terre da scavo in esubero. "Con l´approvazione da parte del Cipe - spiega Cavalli - potranno essere dunque acquisite tutte le autorizzazioni tecniche necessarie affinché i lavori possano riprendere a pieno regime". Era Ora, Ma Non Basta - "Era ora - continua Cavalli -, ma non basta. Ho nuovamente sollecitato la convocazione del Cipe e confido che sia convocato lunedì prossimo 10 novembre. Infatti il ritardo rispetto alla data a suo tempo concordata, cioè il 30 settembre, non ha consentito il rispetto degli accordi fra Rfi e l´impresa appaltatrice. E ogni giorno ulteriore di ritardo nell´approvazione del progetto può compromettere la possibilità di portare a termine l´intervento nell´ambito de contratto di appalto". Proteste Fondate - "Ho sottolineato anche - conclude Cavalli - il grave imbarazzo che questo ritardo causa. La tratta svizzera della ferrovia entrerà in servizio fra tre settimane. E´ umiliante riconoscere quanto siano fondate le proteste dei nostri cittadini, perché oltre confine il treno viaggia, mentre dalla nostra parte il cantiere è aperto e non siamo in grado di dare certezza sull´effettiva ultimazione dei lavori". |
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TRATTA CODOGNO-MANTOVA, MARONI: STANZIATI 12 MILIONI |
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Milano, 10 novembre 2014 - "I 12 milioni stanziati per velocizzare la tratta ferroviaria Codogno-mantova sono un´altra promessa mantenuta, un altro impegno concreto per i nostri cittadini. Si tratta di risorse importanti, che abbiamo trovato insieme a Rfi per potenziare questo collegamento ferroviario per Mantova. Il trasporto in generale, e quello su ferro in particolare, rappresenta una delle attività in cui Regione è maggiormente impegnata insieme agli Enti locali: stiamo proseguendo nell´azione di potenziamento del nostro trasporto ferroviario e abbiamo comprato 63 nuovi treni che stiamo mettendo in esercizio". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti dopo la firma della convenzione fra il Gruppo Fs Italiane e Regione Lombardia per la gestione delle emergenze nel trasporto ferroviario. Con Tagli Previsti In Legge Stabilità Rischio Ricadute Su Tpl - "Ci sono criticità nel trasporto ferroviario regionale, lo sappiamo, ma le stiamo affrontando - ha proseguito Maroni -, anche per questo ieri ho sollecitato il presidente Matteo Renzi a non fare tagli alla Regione Lombardia, che è una Regione virtuosa, tagli che avrebbero ricadute, oltre che nella Sanità anche, nel Trasporto pubblico locale. Nella Finanziaria sono annunciati 930 milioni di tagli per la Lombardia, tagli assolutamente ingiustificati visti i nostri conti, e di questi 200 milioni sono extra sanità e quindi il rischio è che si depotenzino le misure che abbiamo studiato per migliorare il trasporto, anche su ferro, in Lombardia". "Stiamo lavorando da tempo - ha concluso Maroni - per migliorare il trasporto in Lombardia, ma, se i tagli previsti nella Legge di stabilità venissero confermati, dovremmo mettere mano a qualche ripensamento e questo non andrebbe certamente nella direzione che vogliamo". |
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CODOGNO-MANTOVA: FERROVIA MIGLIORE |
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Milano, 10 novembre 2014 - Su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli, la Giunta regionale ha approvato il 7 novembre la convenzione tra Rete ferroviaria Italiana spa (Rfi) e la Regione stessa che "sblocca" 12,2 milioni di euro per finanziare gli interventi più urgenti sulla tratta Milano-codogno-mantova. Tratta Su Cui Regione Investe Anche Se Non È Proprietaria -"Questa tratta - ha spiegato Cavalli - rappresenta per noi un nodo cruciale. Pur essendo di proprietà di Rfi e non di Regione Lombardia, abbiamo deciso di investire per renderla più moderna ed efficiente. E´ una linea caratterizzata da ritardi e soppressioni, anche perché a binario unico, una delle poche a livello regionale e spesso suscita le proteste dei pendolari. Una tratta dunque sulla quale le migliorie non possono più essere rimandate. L´andamento dei treni per i pendolari potrà essere regolarizzato in conseguenza delle opere finanziate. Migliorerà anche il trasporto delle merci che oggi è costretto a velocità di punta non superiori a 55 km/h, con ricadute positive anche sui treni passeggeri". Già Due Nuovi Vivalto Sulla Tratta - "E che questa tratta sia monitorata con particolare attenzione - ha detto ancora Cavalli - lo dimostra anche il fatto, non certo casuale, che 2 dei 5 nuovi treni Vivalto (da 720 posti) recentemente messi in servizio siano stati destinati proprio alla Milano-mantova". Gli Interventi E La Spesa - Gli interventi, già individuati nel Protocollo firmato a luglio e finanziati al 50 per cento dalla Regione e al 50 da Rfi sono: - Stazione di Torre de´ Picenardi, rinnovo binari e deviatoi: 400.000 euro - Stazione di Gazzo P.s.g., rinnovo deviatoi: 150.000 euro - Stazione di Bozzolo, rinnovo binari e deviatoi: 500.000 euro - Tratta Bozzolo-marcaria, rinnovo binario intera tratta e adeg. Opere d´arte: 3,9 milioni di euro - Stazione di Marcaria, rinnovo deviatoi: 500.000 euro - Stazione di Castellucchio, rinnovo deviatoi: 300.000 euro - Tratta Castellucchio-mantova, rinnovo binario e adeguamento opere d´arte: 1,6 milioni di euro - Pbi (Posto di blocco intermedio) Mantova - Castellucchio: 1.620.000 euro - Pbi Castellucchio - Marcaria: 1 milione - Pbi Villetta - Cremona: 1.100.000 euro - Pbi Pizzighettone - Codogno: 1.100.000 euro - Attivazione Pbi: 30.000 euro Totale: 12,2 milioni di euro. Una Collaborazione Modello - "Questo cofinanziamento - ha aggiunto Cavalli - può fare ds modello nella collaborazione tra regione Lombardia e Rfi per la comune responsabilità che abbiamo nei confronti di chi, tutti i giorni, usa il servizio ferroviario regionale". I lavori inizieranno già in questo mese di novembre e saranno tutti conclusi entro ottobre 2016. |
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ROMA, METRO C: FINALMENTE È REALTÀ INFRASTRUTTURA PREZIOSISSIMA ATTESA PER ANNI |
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Roma, 10 novembre 2014 - “Oggi abbiamo inaugurato un’infrastruttura attesa da oltre 15 anni a Roma, la metro C. Eppure i polemisti di professione preferiscono indugiare sui 5 minuti di stop del primo treno che ha percorso la tratta, poi regolarmente ripartito. I cittadini che abbiamo incontrato, invece, erano entusiasti. Molti erano emozionati, qualcuno era quasi incredulo di assistere finalmente a questo momento. E’ stata una giornata di festa per Roma, che non sarà certo rovinata dalle polemiche di chi ha avuto molte occasioni, negli anni passati, per arrivare a questo risultato, senza riuscirci. – dichiarava ieri il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri - Fanno sorridere le dichiarazioni di molti esponenti del centrodestra, che negli ultimi anni hanno fatto molte passarelle e tagli di nastro simbolici, ma non ha aperto neanche una stazione. La prima tratta oggi invece è realtà, da Pantano a Centocelle. Abbiamo timbrato i biglietti e siamo saliti a bordo dei nuovi convogli con tantissimi cittadini festanti. Certo abbiamo ancora molto da fare, dobbiamo arrivare presto a San Giovanni e collegarci alla linea A e poi al Colosseo, per incrociare la linea B. Allora sì che avremo una metropolitana veramente europea. Ci arriveremo e lo faremo nei tempi previsti. Intanto abbiamo fatto questo primo importantissimo passo. - Nieri aggiunge - Mi ha molto colpito un nonno che teneva per mano il nipotino alla fermata Finocchio. Mentre si aprivano le porte, il piccolo ha chiesto ‘Ma dove andiamo?’ e lui ha risposto ‘A Roma, finalmente’. Ecco, questa è la metro C. Non solo un’infrastruttura moderna e preziosa, ma la periferia che diventa Roma, intrisa dell’emozione di chi si sentiva ai margini e oggi è tornato al centro del progetto della Capitale”. - Nieri conclude. |
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PORTO ORTONA: GIUNTA ACCELERA PROCEDURE SPESA IL COMUNE PUO´PARTIRE CON PROGETTAZIONE E GARA D´APPALTO |
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L´aquila,10 novembre 2014 - Per interventi sul bacino portuale di Ortona la Giunta regionale accelera le procedure di spesa e di fatto il Comune può procedere con la progettazione e indire la gara d´appalto. L´esecutivo regionale ha approvato, infatti, una delibera con cui si modifica la precedente convenzione che aveva incontrato problemi di attuazione e prevede anche una cabina di regia per le opere da realizzare. L´importo complessivo dell´intervento è pari a 9 milioni e 350mila euro. Si tratta di fondi Par Fas 2007-2013 per escavazione e approfondimento dei fondali del bacino portuale di Ortona. E´ previsto il dragaggio dello specchio acqueo dello scalo locale per aumentare le profondità dei fondali in modo tale che il porto possa accogliere navi di grandi tonnellaggio a pieno carico e incrementare i traffici commerciali . Il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta , Camillo D´alessandro che ha seguito l´iter come delegato dal Presidente della Giunta ai Trasporti evidenzia la particolare attenzione di questa Amministrazione nei confronti del porto di Ortona e delle infrastrutture collegate. "Con l´approvazione di questa delibera - ha commentato D´alessandro - cogliamo due grossi risultati che conducono ad un unico obiettivo quello di accelerare le procedure di spesa per la realizzazione delle opere di dragaggio. La convenzione firmata dalla precedente amministrazione regionale prevedeva in capo al Comune di Ortona l´anticipo del primo Sal (Stato di avanzamento lavori) per oltre 900mila euro che aveva generato seri problemi di disponibilità da parte dell´amministrazione comunale. Inoltre istituiamo una cabina di regia con il comune di Ortona per sovraintendere tutte le fasi dell´iter amministrativo e per abbattere i costi della progettazione e quelli amministrativi legati al progetto, avvalendoci anche del Genio civile , affinché le risorse siano destinate a fare opere e non carte". |
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PORTI: MONFALCONE, VERSO GESTORE UNICO PER SISTEMA FERROVIARIO |
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Trieste, 10 novembre 2014 - Il Porto di Monfalcone avrà un gestore unico del sistema ferroviario. La Regione ha infatti dato il via libera, con decreto, alla pubblicazione dell´avviso per la manifestazione di interesse con cui verrà individuato un gestore comprensoriale unico dell´intero sistema ferroviario, che si diparte dalla Stazione ferroviaria di Monfalcone fino alla banchina portuale. "E´ una rivoluzione copernicana per il Porto di Monfalcone - afferma l´assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia Santoro - in quanto andremo ad innovare in maniera radicale il sistema della manovra ferroviaria all´interno del porto, superando l´attuale frammentazione nella gestione dei raccordi che comporta un costo del trasporto troppo elevato per le imprese che vogliono servirsi della modalità ferroviaria". "Il raccordo ferroviario al momento è utilizzato per meno di un terzo delle sue potenzialità. Rendendo il servizio più competitivo - precisa l´assessore - ci aspettiamo un aumento delle quote di merci trasportate su ferro, con un beneficio sia in termini di effettiva realizzazione del principio di intermodalità, sia per le ricadute ecologiche e ambientali derivate dalla riduzione del trasporto su gomma". Il raccordo ferroviario a servizio del Porto di Monfalcone ha subito un drastico calo del numero dei traffici effettuati, passando dai 12.000 carri di circa sei anni fa, agli attuali 6.000. Una delle cause di tale riduzione è riconducibile allo sdoppiamento della gestione del raccordo nelle due tratte: una esterna, di proprietà del Consorzio per lo sviluppo industriale per il Comune di Monfalcone, ed una interna ai varchi portuali, attualmente gestite da due diverse società; completano il sistema anche due altri raccordi particolari. La Regione si attende che la gestione unica garantisca maggiore attrattività al servizio ferroviario grazie anche all´incremento della competitività tecnico economica. L´ipotesi della gestione unitaria è stata condivisa da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), mentre il Consorzio per lo sviluppo industriale del Comune di Monfalcone, proprietario di una delle due tratte del raccordo, si è dichiarato disponibile a concedere il proprio segmento in comodato gratuito all´Amministrazione regionale. |
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