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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2014
ENERGIA: FVG, SPECIFICHE MISURE PER EFFICIENZA NEL PIANO REGIONALE  
 
Udine, 1 dicembre 2014 - "L´efficienza energetica sarà una delle colonne portanti del prossimo Piano energetico regionale, che prevederà specifiche misure rivolte al settore residenziale, agli edifici pubblici ed industriali". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Energia ed Ambiente Sara Vito, partecipando alla conferenza organizzata da Federconsumatori del Friuli Venezia Giulia all´interno della "Settimana Unesco di educazione sostenibile", coordinata in regione da Larea-laboratorio di educazione ambientale dell´Arpa. Vito ha ricordato che la Regione sta lavorando per definire delle linee guida per l´efficienza energetica degli edifici (progetto Marie) e intende destinare nella prossima programmazione dei fondi Ue 28 milioni di euro per la riqualificazione degli edifici scolastici e 57 milioni per la quella delle strutture ospedaliere. Federconsumatori ha riportato i risultati di recenti studi da cui risulta che il 55 per cento del costo energetico di una famiglia è rappresentato dal riscaldamento, con un esborso annuale che può arrivare a 1.500-2.000 euro per una abitazione di 100 mq. Ma il risparmio nel costo energetico può arrivare anche oltre il 50 per cento, qualora si effettuino opere per migliorare l´efficienza energetica, come, ad esempio, l´isolamento termico degli edifici. "L´efficienza energetica degli edifici è una grande opportunità soprattutto per le famiglie, visto l´elevato risparmio che si può avere sulla bolletta energetica", ha commentato Vito. "Investire nell´efficienza energetica non è quindi un costo, ma un investimento dove tutti ci guadagnano e nessuno ci perde", ha concluso il presidente regionale di Federconsumatori, Edo Billa.  
   
   
SEMINARIO EFFICIENTAMENTO ENERGETICO CON GEOTERMIA IN PUGLIA  
 
Bari, 1 dicembre 2014 - “La Regione Puglia, grazie all’uso integrato dei fondi europei, ha potuto avviare in via sperimentale il piano di energy management. Contemporaneamente sta dimostrando i benefici derivanti dall’attivazione della filiera della geotermia in Puglia attraverso gli impianti già realizzati”. Così gli assessori regionali al Bilancio Leonardo Di Gioia, allo Sviluppo economico Loredana Capone e all’ambiente Lorenzo Nicastro, al seminario e il workshop di lavoro sui primi risultati e sulle opportunità legate all’efficientamento energetico degli edifici attraverso la geotermia, tenutosi venerdì 28 Novembre a Noicattaro (Bari). L’evento, organizzato dal Servizio provveditorato della Regione Puglia in collaborazione con il Servizio Ecologia, si è svolto all’indomani della chiusura dei lavori del caso dimostrativo sulla geotermia realizzato a Masseria Le Cesine, in Comune di Vernole e si colloca nell’ambito delle attività previste dal progetto Legend, finanziato con i fondi del Programma Ipa Cbc Adriatico (progetto che si articola in un sistema di casi pilota ed azioni informative tese a sensibilizzare, informare e formare sulle potenzialità economiche, ambientali e sociali attivabili con l’efficientamento energetico). La giornata formativa chiude il ciclo di seminari e workshop realizzati in collaborazione con gli ordini professionali. Hanno aperto i lavori gli Assessori Regionali Loredana Capone, Lorenzo Nicastro e Leonardo Di Gioia. Hanno indirizzato le relazioni tecniche il Pres. Dell’ordine dgli Ingegnieri Perrini e dei Geologi Lavalletta. Le relazioni tecniche sono state svolte dall’Ing. Antonio Mercurio, il dott Michele Chieco della Regione Puglia, dal dott. Vito Uricchio e della D.ssa Delia Bruno del Cnr-ispra, mentre gli aspetti relativi alle linee guida ed alla metodologia Lca nonché agli aspetti geologi sono stati trattati dall´Arch. Paolo Piccino e dal dott. Giorgio De Giorgio, geol. S. Margiotta, dott.Ssa Genni Testa Cnr Irea Napoli, in qualità di esperti individuati dalla Regione Puglia. I lavori sono stati coordinati dall’Avv. Gianna Elisa Berlingerio. A seguire il workshop con l’ing. Luigi Tischer (Strategic Business Director di Robur S.p.a.), l’Ing. Marco Baldassarre (Area manager Rhoss S.p.a.), l’Ing. Michele Vio (past president Aicaar) ed il Prof. Giuseppe Starace (Università del Salento), la dott.Ssa S. Piezzo (Adg Poi Energie rinnovabili e risparmio energetico). Ha chiuso i lavori l’Ing. Antonello Antonicelli Direttore Area Politiche per la Riqualificazione, la Tutela e la Sicurezza Ambientale e per l’Attuazione delle Oo.pp. Regione Puglia.  
   
   
TELERISCALDAMENTO A BOLZANO: ENERGIA PULITA E CONVENIENTE  
 
Bolzano, 1 dicembre 2014 - "Investiamo in un progetto chiave per l´ambiente, e consentiamo ai cittadini di avere accesso ad energia pulita e a prezzi convenienti". Con queste parole l´assessore Richard Theiner e il sindaco Luigi Spagnolli hanno presentato il 28 novembre il piano di ampliamento delle rete di teleriscaldamento nel capoluogo. Entro il 2022 saranno investiti 73 milioni di euro. Il via libera al progetto era arrivato martedì scorso dalla Giunta provinciale, che aveva garantito un finanziamento di 20 milioni di euro ad Ecotherm, la quale si farà carico sino al 2022 di investire ben 73 milioni di euro per ampliare la rete di teleriscaldamento. Una volta terminati i lavori, non solo saranno riforniti di energia pulita e a prezzi concorrenziali l´Ospedale di Bolzano e alcuni quartieri cittadini, ma sarà anche sfruttato nella maniera più produttiva il calore prodotto dal termovalorizzatore. "In questo modo - ha sottolineato l´assessore ad energia e ambiente Richard Theiner - Bolzano e tutto l´Alto Adige compiono un importante passo in avanti nella strategia che punta ad abbattere le emissioni inquinanti prevista dal pacchetto clima 2050". Da parte sua, il sindaco Luigi Spagnolli ha aggiunto che "la città capoluogo si assume una grande responsabilità dal punto di vista ambientale applicando le direttive nazionali ed europee, e consente ai propri cittadini di avere accesso ad un´energia pulita e conveniente". Grazie all´ampliamento della rete del teleriscaldamento a Bolzano, si potranno risparmiare ogni anno 16 milioni di litri di gasolio e 40mila tonnellate di Co2. "La stessa quantità che potrebbe essere assorbita da 4 milioni di alberi", ha commentato l´amministratore unico di Ecotherm, Sergio Marchiori, il quale ha poi quantificato il risparmio concreto per i cittadini, i quali "spenderanno il 20% in meno rispetto al metano, e il 40% in meno rispetto al gasolio". Attualmente, la ripartizione dell´approvvigionamento energetico nel capoluogo vede il 78% degli utenti rifornito dal metano, il 15% dal gasolio e appena il 7% dal teleriscaldamento. Una volta completati gli interventi, ovvero nel 2022, quest´ultima percentuale verrà di fatto triplicata sino a superare quota 20%. Nel corso della conferenza stampa, l´assessore Theiner ha anche presentato i dati provinciali in materia: in Alto Adige sono attive 74 centrali di teleriscaldamento a biomassa che consentono di risparmiare ogni anno 29mila tonnellate di Co2. La produzione energetica di queste centrali si aggira sui 74 milioni di kilowattore, il calore trasportato è pari a 680  
   
   
MILANO, COMPLESSO VIA ADRIANO: ORA HA FUTURO  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - Il complesso immobiliare di via Adriano, 60 a Milano ha finalmente un futuro. E´ questo l´obiettivo dell´Accordo di programma sottoscritto dall´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli con il vice sindaco di Milano e assessore all´Urbanistica, Edilizia privata e Agricoltura Ada Lucia De Cesaris e il presidente dell´Aler Milano Gianvalerio Lombardi. Se Istituzioni Lavorano Insieme Risultati Arrivano - "Si tratta di un´accelerazione decisiva - spiega Bulbarelli -, per far partire i lavori di demolizione e bonifica degli immobili ormai in stato di abbandono da diversi anni. Sono davvero soddisfatta per aver raggiunto un accordo importante, che restituirà a Milano un´area in disuso da tempo e molto degradata. Questa è la dimostrazione che, quando le Istituzioni decidono di dialogare, i risultati ci sono". Nasce Scuola Media,nuovo Tassello Riqualificazione Quartiere - "Finalmente Adriano 60 - sottolinea De Cesaris - verrà restituita all´uso pubblico, per la realizzazione della scuola media che gli abitanti della zona aspettano da tanti anni. Il Comune di Milano si è impegnato in prima persona, forte anche dell´importante e fattiva collaborazione della Regione Lombardia e del contributo di Aler". L´intervento - L´accordo prevede che Aler trasferisca al Comune di Milano la proprietà del compendio immobiliare. La bonifica ambientale, per un costo stimato di 1.565.986 euro, sarà sostenuta in parti uguali tra Regione e Comune. La bonifica dei manufatti contenenti amianto e fibre vetrose, oltre alla demolizione di tutti i fabbricati, sarà a carico del Comune di Milano, per un importo di 1.229.079 euro. Aler Milano accetterà, a compensazione dell´area ceduta, il valore di trasformazione da "diritto di superficie" a "diritto di proprietà" di alcune aree edificate dall´azienda milanese, in particolare nei quartieri Olmi, Gallaratese e Taliedo. L´area - L´area di via Adriano 60 è pari a oltre 20.000 metri quadrati, è dismessa dal 2008 e comprende una serie di edifici della Provincia di Milano destinati a Centro di formazione professionale, un edificio utilizzato fino ad aprile 2007 come foresteria della Guardia di Finanza e aree libere inedificate, corrispondenti al 70 per cento dell´intero comparto.  
   
   
OPERE PUBBLICHE: 5,8 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE AI COMUNI VENETI  
 
Venezia, 1 dicembre 2014 - “Continua il nostro impegno sul duplice fronte: da una parte aiutare i Comuni nella realizzazione di attesi interventi di interesse locale e dall’altra mettere a disposizione nuove risorse per settori in grave sofferenza come quelli delle costruzioni, dell’edilizia e delle opere pubbliche”. Con queste considerazioni l’assessore regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti comunica l’approvazione, avvenuta in Giunta, di nuovi provvedimenti con i quali si stanziano più di 5,8 milioni di euro di finanziamenti a favore di Comuni veneti. “Con queste iniziative – sottolinea Giorgetti – diamo un sostegno reale alle Amministrazioni comunali, sempre più penalizzate dalle politiche vessatorie del Governo nei confronti degli Enti locali. L’obiettivo della Regione è quello di contribuire, con finanziamenti concretamente fruibili, ad affrontare la crisi economia, fornendo preziose opportunità di lavoro al sistema delle imprese, incentivando la realizzazione di lavori pubblici aventi le caratteristiche dell’immediata cantierabilità”. “Mettiamo a disposizione uno strumento snello ed efficace sia per le amministrazioni pubbliche sia per le aziende – conclude l’assessore –, creando benefici anche dal punto di vista occupazionale, oltre a consentire ai Comuni di realizzare interventi di manutenzione e di messa in sicurezza di edifici e luoghi, anche urgenti ed estremamente importanti che, per gli ormai cronici problemi di bilancio degli Enti locali, non erano in grado di attuare”. Gli interventi finanziati in tutto il territorio veneto con questo nuovo riparto sono circa sessanta per una somma complessiva di 5.825.045,29 euro.  
   
   
MILANO: IN VIGORE IL NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - Con la sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia del 26 novembre, entra in vigore il nuovo Regolamento edilizio del Comune di Milano, approvato in via definitiva dal Consiglio comunale lo scorso 2 ottobre. Le nuove disposizioni si applicano ai permessi di costruire richiesti e alle Dia, Scia e Cial presentate dopo l’entrata in vigore delle stesse. A tal fine, rileva la data in cui domande, dichiarazioni e segnalazioni pervengono allo Sportello Unico. Le disposizioni del vecchio Regolamento edilizio, invece, continuano ad applicarsi alle varianti, anche essenziali, apportate ai titoli già validi ed efficaci, all’istruttoria e al successivo rilascio di titoli edilizi relativi a istanze protocollate prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, nonché alle pratiche ricadenti nell’ambito di applicazione delle norme transitorie del Pgt. Sul sito internet del Comune di Milano si possono trovare tutte le informazioni utili riguardanti il Regolamento edilizio. In ogni caso, gli uffici accompagneranno i professionisti nel primo periodo d’applicazione, con l’obiettivo di rendere agevole il loro lavoro. L’auspicio è che uno spirito di reciproca collaborazione, dopo una fase di rodaggio necessaria sia all’utenza sia ai dipendenti, possa condurre quanto prima ad un’applicazione fluida delle nuove disposizioni.  
   
   
MILANO, CASA, ASSESSORE: "CON MM APRIAMO UNA NUOVA STAGIONE"  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - "Con Mm apriamo una nuova stagione. Un cambio di passo che si era reso necesario dopo anni di gestione inefficiente da parte dei privati e di Aler e i cui risultati sono oggi sotto gli occhi di tutti. Sarà un percorso non facile e non immediato. Dovremo risalire la china dopo un lungo periodo grigio. Ma siamo fiduciosi nelle capacità della nostra azienda, cui abbiamo chiesto di dare nel breve termine i primi importanti segnali agli inquilini. Custodi dove mancano; qualità nei servizi di pulizia, verde, manutenzione e gestione dei rifiuti; una migliore tutela del patrimonio per prevenire occupazioni abusive e vandalismi. Un nuovo inizio con il quale il Comune di Milano si prepara a una riforma profonda della gestione del proprio patrimonio Erp". Lo dichiara l´assessore alla Casa Daniela Benelli a seguito della presentazione del piano di gestione del patrimonio delle case popolari di proprietà del Comune di Milano da parte di Mm Spa a partire dall´1 dicembre.  
   
   
CONSUMO SUOLO: REGIONE LOMBARDIA INCASSA COMPLIMENTI COLDIRETTI  
 
Provaglio d´Iseo/bs, 1 dicembre 2014 - "Incasso con soddisfazione i complimenti che Roberto Moncalvo ed Ettore Prandini, rispettivamente presidente nazionale e regionale della Coldiretti, mi hanno rivolto pubblicamente parlando, anche oggi, della legge sul consumo del suolo approvata da Regione Lombardia". Lo afferma Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo, intervenendo all´assemblea della Coldiretti, a Provaglio d´Iseo. Smentiti Gli Allarmismi - "Le parole di Moncalvo e Prandini - aggiunge Viviana Beccalossi - confermano la bontà del nostro provvedimento e smentiscono gli allarmismi pretestuosi e non corrispondenti alla realtà, lanciati dall´opposizione e da alcune associazioni. Abbiamo approvato una legge che valorizza e tutela il suolo proprio come risorsa essenziale per le attività agricole. L´agricoltura, infatti, rappresenta un´opportunità fondamentale per la nostra economia, soprattutto di fronte a una crisi sempre più forte del settore industriale e produttivo". Stop A Nuove Costruzioni Su Aree Verdi - "La base di questa legge, che abbiamo fortemente voluto insieme al presidente Maroni - conclude Viviana Beccalossi - è quella di dire subito stop a nuove costruzioni, di ogni genere, sulle aree verdi della Lombardia e di considerare il suolo agricolo come una risorsa da difendere, preservandolo da eventuali visioni speculative".  
   
   
LOMBARDIA: 533.000 EURO PER PRE-ASSEGNARE CASE SGOMBERATE IN 48 ORE LA LEGALITÀ DEVE ESSERE RIPRISTINATA PARTENDO DAI MALAVITOSI NESSUNA GARA CON MM, CONTANO SOLO LE RISPOSTE  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - Recupero degli alloggi sgomberati, accelerazione del processo di messa in sicurezza e preassegnazione in 48 ore. E´ questo l´obiettivo dello stanziamento di 533.000 euro approvato il 28 novembre dalla Giunta regionale e presentato in conferenza stampa dall´assessore alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli. Case Ri-assegnate In 30 Giorni - "Entro 30 giorni dallo sgombero - ha spiegato Bulbarelli - l´alloggio deve essere ri-assegnato. Aler Milano, quindi, deve provvedere, nelle prime 24/48 ore, a metterlo in sicurezza e a definire gli interventi di manutenzione necessari che devono concludersi, appunto, entro un mese. Velocizzare al massimo la riassegnazione degli alloggi, infatti, è il primo modo per contrastare l´abusivismo". Necessario Ripristinare La Legalità - A chi le chiedeva un commento circa i disordini di questi giorni, l´assessore ha risposto che "bisogna andare avanti perchè abbiamo l´obbligo di ripristinare la legalità". Degli abusivi, in ogni caso, non si può fare di tutto un erba un fascio. "Abbiamo chiesto ad Aler un elenco preciso - ha sottolineato Bulbarelli - delle persone che creano problemi, dei malavitosi che hanno occupato abusivamente e rendono impossibile la vita in tante vie di Milano. Vogliamo procedere in questo senso, partendo da loro". Nessuna Competizione Con Il Comune E Mm - Bulbarelli ha anche detto chiaramente che "Non c´è nessuna gara con Mm spa o con il Comune di Milano a fare meglio". "Noi vogliamo dare risposte concrete e importanti - ha detto - alle tantissime famiglie che oggi ci chiedono una mano. Abbiamo messo al centro le persone e le famiglie e le nostre azioni, anche in vista della riforma di legge, vanno in questa direzione". Nuovi Criteri Di Assegnazione In Giunta Il 19/12 - L´assessore ha anche confermato che porterà in Giunta il prossimo 19 dicembre la modifica alla seconda parte della Legge 27, quella cioè che stabilisce i criteri per le assegnazioni degli alloggi popolari. "Rivedremo un po´ tutto - ha detto - perché la norma è datata e nel frattempo è cambiato il mondo. Vogliamo capire se, nell´ottica della futura Città Metropolitana, le differenti gestioni di Aler e Comune del patrimonio di edilizia popolare potranno andare autonomamente anche sul fronte delle assegnazioni per velocizzare, semplificare, sburocratizzare e in brevissimo tempo assegnare. Oggi il sistema è drammaticamente lungo e farne le spese sono solo i cittadini".  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE L´ENTRATA IN VIGORE DELL´ACCORDO DI COOPERAZIONE IN MATERIA DI CONCORRENZA CON LA SVIZZERA SU 1° DICEMBRE 2014.  
 
 Bruxelles, 1 dicembre 2014 - L´accordo rafforzerà la cooperazione tra la Commissione e la Commissione svizzera della concorrenza. Questa è la prima volta l´Unione europea conclude un accordo con un paese terzo che permetterà alle autorità di due concorrenza per lo scambio di prove che hanno ottenuto nelle loro rispettive indagini (una cosiddetta "seconda generazione" accordo). Ha detto il Commissario europeo responsabile della politica di concorrenza Margrethe Vestager: "la possibilità di scambiare prove dà autorità garanti della concorrenza nuova forza. Sono molto lieto per conto di consumatori e aziende simile e credo che questo accordo porterà ad applicazione di legge più efficiente concorrenza." L´accordo fornirà un quadro di coordinamento sulle attività di applicazione della concorrenza. Rafforzerà la cooperazione nella lotta contro le violazioni del diritto della concorrenza, ad esempio attraverso contatti regolari tra le due autorità per discutere questioni di politica e gli sforzi dell´ordine e priorità. La Commissione e la Commissione svizzera della concorrenza anche notificherà vicenda concreta degli atti di esecuzione che interessano altri grandi interessi. Questa è la prima volta che un accordo di cooperazione permette anche l´autorità per lo scambio di prove ottenute nelle loro rispettive indagini. Lo scambio di informazioni è soggetta a condizioni rigorose, proteggendo i dati personali e segreti aziendali. Informazioni possono essere scambiate quando sia autorità indagare lo stesso o un comportamento correlato o transazione e l´autorità ricevente può utilizzare la prova solo per l´applicazione delle regole di concorrenza. Inoltre, nessuna prova può essere utilizzata per imporre sanzioni sugli individui.  
   
   
AST, CONCLUSA RIUNIONE: EMERSI ELEMENTI DI NOVITA’  
 
 Roma, 1 dicembre 2014 – Si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico il previsto tavolo convocato per analizzare lo stato di avanzamento dei negoziati in corso per risolvere la vertenza Ast Terni. All’incontro, presieduto dal Ministro Federica Guidi, hanno partecipato l’Amministratore Delegato del Gruppo siderurgico Lucia Morselli e i Sindacati. Durante la riunione sono stati acquisiti elementi di novità, in particolare riguardo al numero degli esodi volontari che l’azienda sta consuntivando e che potrebbero arrivare nella giornata di martedì al numero previsto e quindi potrebbe decadere la clausola originariamente richiesta dall’azienda sull’esigibilità dei licenziamenti. Sono stati inoltre analizzati i rapporti di fornitura con Ilserv. Al riguardo, Ast ha confermato l’avvenuta firma dell’accordo di collaborazione tra Ast e Ilserv che stabilisce le condizioni per la prosecuzione del contratto. Alla luce di queste importanti novità, il Mise auspica che nei contatti che proseguiranno nelle prossime ore si possano creare le condizioni per arrivare, sui punti ancora aperti, alla conclusione dell’accordo definitivo nell’incontro già fissato per martedì 2 dicembre alle ore 15.  
   
   
IMPRESE CURDE CERCANO PARTNER LOMBARDI NON SOLO PETROLIO MA ANCHE AGROALIMENTARE, DESIGN, COSMETICA  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - Dall’azienda agroalimentare che cerca forni per la produzione di pizza, pane e brioches a quella interessata a concimi e sementi per le proprie serre di ortaggi, dal produttore di stazioni di benzina alla società attiva nel settore della cosmetica, dalle imprese che vogliono acquistare articoli d’arredamento in stile classico o moderno e materiali per l’illuminazione fino a quelle che cercano produttori di ceramiche, marmi e piastrelle da distribuire sul loro mercato. Sono solo alcuni dei profili della aziende provenienti dalla regione del Kurdistan in Iraq, una ventina, che vorrebbero fare affari con aziende lombarde. Saranno in Camera di commercio di Milano per incontri B2b martedì 2 e venerdì 5 dicembre. Oltre 300 imprese lombarde esportano già in Iraq. Nonostante la difficile situazione dell’area, 340 imprese lombarde nei primi tre mesi del 2014 hanno esportato i loro prodotti in Iraq. Quasi la metà le milanesi (48,5%), pari a 165 aziende. Seguono poi Brescia con 37 e Bergamo con 36, entrambe rappresentano circa l’11% del totale lombardo. Monza e Brianza è invece all’8% circa e Mantova al 6%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Infocamere e Agenzia delle Dogane nei primi tre mesi del 2014. Export lombardo in Iraq: vale un quarto del totale italiano. Raggiunge quasi i 108 milioni di euro in sei mesi. Milano e Bergamo le più attive. Nell’import, che è di circa 27 milioni di euro, prevalgono invece Pavia e Mantova. E se quasi la totalità delle importazioni consiste in petrolio e suoi derivati, nell’export vanno soprattutto i prodotti manifatturieri, in particolari macchinari ma anche mobili, prodotti in acciaio o metallo e strumenti di misurazione. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi sei mesi del 2014. Regione del Kurdistan: incontri B2b tra imprese in Camera di commercio, nell’ambito del ciclo Exportour. Conoscere meglio le opportunità di mercato che la Regione del Kurdistan in Iraq offre alle aziende lombarde nei settori arredo&design, edilizia, agroalimentare, servizi, beni strumentali, healthcare e impiantistica: è questo l’obiettivo degli incontri B2b con una delegazione di operatori curdi che si terranno martedì 2 dicembre (dalle 11.00 alle 18.00) e venerdì 5 dicembre (dalle 9.30 alle 18.00) in Camera di commercio di Milano, Palazzo Turati (Sala Prezzi e Sala Ricevimento), via Meravigli 9/b (Mm Cordusio). Gli incontri sono organizzati da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, in collaborazione con la Camera di Commercio di Sulaymanieh, nell’ambito del ciclo di incontri “Exportour Lombardia”.  
   
   
ALLUVIONE MASSA E CARRARA, AL VIA IL MICROCREDITO PER LE IMPRESE DANNEGGIATE  
 
Firenze, 1 dicembre 2014 – Al via il microcredito per le imprese di Massa e Carrara danneggiate dall´alluvione dell´8 novembre scorso. L´iniziativa sarà attiva da gennaio. Lo ha stabilito la Regione Toscana a seguito dell´incontro che l´assessore alle attività produttive, Gianfranco Simoncini, ha avuto nei giorni scorsi nel capoluogo apuano con i presidenti di Confindustria, Cna e della Camera di Commercio provinciali che hanno fatto presente l´esigenza di interventi urgenti per le imprese danneggiate dalla recente alluvione. "Vogliamo aiutare le imprese a ripartire - ha detto il presidente Enrico Rossi -. Lo faremo mettendo a disposizione prestiti da 5 a 25 mila euro. Questa è un´emergenza che chiede alle istituzioni di intervenire, di non lasciare soli gli imprenditori. E la Regione lo farà con i mezzi disponibili. Vogliamo dare subito un segnale per venire incontro ad una situazione di difficoltà che le imprese alluvionate stanno attraversando e che ci hanno manifestato". "Siamo già a lavoro - ha aggiunto Simoncini - La giunta regionale sta cercando di recuperare risorse per circa 3 milioni di euro e sta lavorando per predisporre gli atti e rendere quanto prima operativa la misura che sarà effettivamente attiva da gennaio. Non appena questa misura sarà attiva organizzeremo un incontro con le imprese del territorio per illustrarla". La misura del microcredito potrà riguardare anche periodi pregressi per coprire le spese già sostenute, come ad esempio le scorte di magazzino. E si andrà ad aggiungere allo strumento della garanzia che è già operativo e che prevede una specifica priorità per le imprese colpite da calamità naturali. Identikit del microcredito concesso - La Regione concederà piccoli prestiti a favore di imprese che hanno subito danni a seguito dell´alluvione, a condizione che queste abbiano la sede operativa o amministrativa nei comuni toscani colpiti e a condizione che la domanda di microcredito sia presentata entro 6 mesi dal verificarsi dell´evento. Potranno beneficiarne le Pmi, sia imprese del manifatturiero che del turismo, commercio, cultura e terziario, nonché partite Iva, cioè tutte le attività economiche che alleghino alla domanda la copia della "Scheda di accertamento danni imprese" consegnata al Comune di competenza. Progetti e spese ammissibili - Si potrà usare il prestito per investire in macchinari, attrezzature e arredi, opere murarie ed assimilate comprese quelle per l´adeguamento funzionale dell´immobile per la ristrutturazione dei locali, nel limite del 50% del totale delle spese ammesse; oppure investimenti finalizzati alla ripresa dell´attività economica. Si potrà usare anche per avere a disposizione liquidità per spese generali, scorte o materie prime. In entrambi i casi, le spese possono essere state sostenute nei 3 mesi precedenti l´evento calamitoso. Tipologia dell´aiuto - Si tratterà di un finanziamento agevolato a tasso zero che va da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 25.000, non supportato da garanzie personali e patrimoniali, concesso ai sensi del Regolamento de minimis. La durata del finanziamento va da 36 a 120 mesi, con un preammortamento di 12 mesi. Successivamente, inizia il rimborso in rate semestrali posticipate costanti.  
   
   
BELLO, BUONO E BEN FATTO (BB&B). ZORZATO: RISORSA STRATEGICA PER L’ECONOMIA DEL VENETO  
 
Venezia, 1 dicembre 2014 - Bb&b: sono indicati così, per brevità, nelle analisi statistiche i prodotti belli, buoni e ben fatti costituiti da beni finali di fascia medio alta, di antica tradizione ed artigianalità ma innovativi nel design e nelle tecnologie, realizzati con standard qualitativi e professionalità elevati e appartenenti ai settori: alimentare, arredamento, abbigliamento e tessile-casa, calzatura, occhialeria e oreficeria-gioielleria. “Le vendite all’estero di tali prodotti – commenta il vicepresidente assessore regionale alla statistica Marino Zorzato - costituiscono una risorsa importantissima, incardinata nel patrimonio genetico dell’imprenditorialità di un territorio che non si è mai sottratto alle sfide imposte dal mercato”. Secondo i dati elaborati dalla sezione Sistema Statistico della Regione, nel 2013 i prodotti Bb&b hanno rappresentato circa un terzo delle esportazioni manifatturiere regionali ed hanno avuto una performance migliore rispetto a quella dell’export veneto complessivo. Infatti, le esportazioni dei prodotti Bb&b sono cresciute nel 2013 del 4% rispetto al 2,8% di quelle totali. Nella richiesta di prodotti Bb&b dal Veneto, un ruolo sempre più importante lo stanno assumendo i “nuovi mercati” , ossia i Paesi caratterizzati da un reddito medio pro-capite inferiore alla media mondiale, ma che presentano dei ritmi di crescita più elevati rispetto alle economie occidentali. L’export di Bb&b verso i “nuovi mercati” è cresciuto nell’ultimo anno dell’8,8%. Tra essi la Russia è risultata il maggior importatore di Bb&b veneti, ma sta crescendo in maniera significativa anche il ruolo della Cina e, anche se in maniera più modesta, quello degli Emirati Arabi Uniti e del Brasile. In particolare, nel 2013 le esportazioni venete di Bb&b destinate ai “nuovi mercati” hanno mostrato una maggiore vivacità nell’alimentare e nelle calzature.
L´incidenza percentuale dell Bb&b sulle esportazioni complessive. Veneto - Anno 2013
2013
Alimentare 6,4
Abbigliamento 6,4
Calzature 4,0
Arredamento 4,9
Occhialeria 4,7
Oreficeria- Gioielleria 3,1
Totale 29,4
Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Sezione Sistema Statistico Regionale e Prometeia su dati Istat
Variazioni percentuali 2013/12 delle esportazioni venete di Bbf per mercato di destinazione (euro correnti)
Maturi Nuovi
Oreficeria-gioielleria -13,3 Occhialeria 4,7
Arredamento 0,3 Arredamento 6,3
Abbigliamento 2,4 Abbigliamento 8,9
Calzature 3,3 Oreficeria-gioielleria 10,4
Occhialeria 5,9 Alimentare 12,2
Alimentare 7,9 Calzature 12,5
Totale 3,0 Totale 8,8
Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Sezione Sistema Statistico Regionale e Prometeia su dati Istat
 
   
   
TRENTO: CRESCE L´OCCUPAZIONE, DIMINUISCONO I DISOCCUPATI. SEGNALI POSITIVI DAL MERCATO DEL LAVORO  
 
Trento, 1 dicembre 2014 - L’istat ha diffuso i dati sull’occupazione e sulla disoccupazione relativi al terzo trimestre 2014 (da luglio a settembre 2014). Il mercato del lavoro trentino in questo trimestre fornisce più di un segnale positivo. Le forze di lavoro e l’occupazione crescono, confermando l’andamento dei trimestri precedenti. La disoccupazione diminuisce. “I dati - sottolinea il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi - sono indicativi di un mercato del lavoro che in Trentino sta migliorando, oltretutto in misura maggiore sia rispetto al dato nazionale sia a quello che si riferisce alle aree del Nord Italia, accreditando un territorio virtuoso e in controtendenza. Il dato più positivo è che aumentano gli occupati e diminuiscono i disoccupati. Ciò è importante perché è una delle prime volte che si registra una simile tendenza, a differenza degli ultimi trimestri dove aumentando il tasso di occupazione aumentava anche il tasso di disoccupazione". Soddisfazione dunque da parte del vicepresidente Olivi per i dati diffusi dall´Istat, da cui si ricava un´inversione di tendenza rispetto agli ultimi trimestri. "Sia pure timidamente spiega il vicepresidente - i disoccupati, sia pure in quota ancora bassa, vengono in parte riassorbiti dal mercato del lavoro. Altro elemento positivo è il miglioramento degli indici che, se riferito su base annua, sembra tendenziale e non congiunturale. E’ sicuramente il miglior risultato che il mercato del lavoro trentino presenta dal terzo trimestre del 2011. Non dobbiamo però cantare vittoria e monitorare con grande attenzione l’andamento di questi indicatori anche in futuro. Persistono difficoltà pesanti in alcuni settori quali le costruzioni, cui nell’ultimo trimestre si aggiungono anche quelli del commercio e dei pubblici esercizi. Il dato importante è che il settore manifatturiero, i servizi all’impresa e anche l’agricoltura sembrano in consolidamento. Ciò è anche il risultato, crediamo, di un Trentino che non è fermo, che non è rassegnato e che difende il lavoro attraverso forti politiche pubbliche e un rapporto collaborativo con le parti sociali. Crediamo che anche la manovra finanziaria che stiamo per varare con le misure sul lavoro e sulla crescita possa sostenere questo percorso.”  
   
   
L´USURA NELLA PROVINCIA DI FIRENZE: UN GIRO D´AFFARI DI UN MILIARDO DI EURO  
 
 Firenze, 1 dicembre 2014 - Il numero di denunce pervenute alle Autorità competenti o alle Associazioni create per contrastare e prevenire l’usura è inferiore e molto lontano dalla reale entità del problema, pur evidenziando un incremento del 15% negli ultimi 5 anni e oltre 8000 commercianti coinvolti (un quarto di questi risiedono nella provincia di Firenze). Si tratta di un giro di affari di un miliardo di euro. Questi alcuni dati emersi stamani nel corso del convegno “Il fenomeno dell’usura nella provincia di Firenze”, organizzato – al Polo delle Scienze Sociali di Firenze – dall´Assessorato alle Politiche Sociali e Legalità della Provincia di Firenze, in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Sociologia Politica dell’Università di Firenze. Nel corso dell´evento, è stato presentato il report provinciale sull´usura. L’evento è stato organizzato dall´Assessorato alle Politiche Sociali, Sicurezza e Legalità della Provincia di Firenze ed è il frutto di un lungo percorso intrapreso dall´assessore Antonella Coniglio fin dall´inizio del suo mandato. Era presente Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. Con la sua presenza l’assessorato della Provincia di Firenze vuole ulteriormente evidenziare la gravità e la complessità del fenomeno usura e la sua diffusione sul territorio, nonché i suoi legami con altri settori della criminalità. Al convegno sono intervenuti anche Marco Bontempi, Direttore del Centro Interuniversitario di Sociologia Politica dell’Università di Firenze, Andrea Pirni, curatore del report, la giornalista di Repubblica Franca Selvatici, e l’assessore alle Politiche Sociali e Legalità della Provincia di Firenze, Antonella Coniglio. Dal 2010, l’Assessorato si è occupato del rischio usura e della difficoltà di accesso al credito, problema che riguarda sia le singole famiglie che le piccole attività produttive. La Provincia di Firenze insieme ad enti ed Istituzioni pubbliche e private ha affrontato un lungo iter di analisi, confronto e ricerca che ha visto coinvolti una quantità sempre crescente di cittadini e soggetti del volontariato e dell´Associazionismo. Adesso che il sovraindebitamento e la difficoltà economica si sono evidentemente accresciuti la complessità del fenomeno è molto cresciuta. L’assessore Coniglio ha dunque incaricato l´Università, Ciuspo (Centro Interuniversitario di Sociologia Politica) di condurre una ricerca capace di descrivere l´entità del fenomeno sul nostro territorio, i cui esiti saranno presentati nel corso del convegno. Pur rappresentando un importante excursus sul fenomeno, la ricerca non ha potuto fornire dati numerici, considerata la reticenza alla denuncia molto diffusa tra le vittime dell’usura.  
   
   
LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE. FIRMATO PROTOCOLLO INTESA TRA REGIONE VENETO PREFETTURE UNIONCAMERE  
 
Venezia, 1 dicembre 2014 - Un protocollo d’intesa regionale “Per la lotta alla contraffazione e alla pericolosità dei prodotti, a tutela della concorrenza leale e della sicurezza e salute dei consumatori”, primo esempio in Italia nel suo genere, è stato sottoscritto stamani a Venezia, nella sede della Giunta regionale a Palazzo Balbi, dall’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, dal Presidente di Unioncamere del Veneto Fernando Zilio e dal Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia (a nome di tutte le Prefetture della regione). “Il protocollo – ha detto Donazzan - è uno strumento per tentare di colpire con efficacia una piaga diffusa nella nostra regione e che si sta espandendo in tutt’Italia. Le conseguenze di queste attività illegali sono molte: difficoltà sempre maggiori per le imprese, la perdita di posti di lavoro a causa della concorrenza sleale che si produce, e soprattutto la grande pericolosità per la salute di questi prodotti fatti circolare liberamente sul nostro territorio. E’ il primo protocollo del genere, il tavolo è molto autorevole composto dalle Prefetture e da tutti i soggetti sindacali e datoriali e dà la dimensione di come la situazione sia divenuta intollerabile”. “Tramite il protocollo – ha aggiunto l’Assessore – possiamo attribuire compiti e responsabilità in un quadro ordinato di soggetti partecipanti. Faremo innanzitutto un’azione prioritaria di sensibilizzazione della cittadinanza anche attraverso le scuole (che devono educare alla responsabilità) e le associazioni di categoria – ha aggiunto Donazzan – ; poi il tema della contraffazione sarà inserito stabilmente nei lavori dei Comitati per la sicurezza e l’ordine pubblico gestiti dalle Prefetture e infine, con il coordinamento di Unioncamere, la qualità dei prodotti sarà sottoposta a controlli molto più stringenti”. All’incontro ha partecipato anche l’Assessore regionale alla sicurezza Massimo Giorgetti: “l’atto appena sottoscritto – ha rilevato - può essere sviluppato da protocolli aggiuntivi e integrativi. Sono disponibile ad accogliere le eventuali richieste in ordine alle attrezzature necessarie alla polizia locale e alle forze dell’ordine per dare gambe al protocollo”. Per arrivare al testo definitivo del protocollo sono stati coinvolti nei mesi scorsi i Comuni, le Camere di Commercio le Associazioni di categoria e dei consumatori, la Guardia di Finanza la Polizia Locale, l’Agenzia delle Dogane le Questure, oltre alle Università, i sindacati, l’Inail e l’Inps. Quattro le aree tematiche d’intervento proposte dall’intesa: lo studio, la formazione e il supporto alle piccole e medie imprese e agli operatori della sicurezza; i controlli, la vigilanza e il presidio coordinato del territorio; l’informazione, la comunicazione e l’educazione; la tutela delle produzioni di qualità. Nella fase attuativa il Protocollo prevederà l’organizzazione delle attività in base alle aree d’intervento, attraverso la costituzione di tavoli di coordinamento, guidati di volta in volta da un capofila che avrà il compito di garantire la direzione delle iniziative e il monitoraggio delle attività. Il Prefetto di Venezia Cuttaia ha affermato che: “il protocollo deriva da un lavoro complesso, da un impegno a 360° di istituzioni e rappresentanze di categoria. Diamo un esempio autorevole di positiva interconnessione istituzionale per un programma unitario nella lotta alla contraffazione e all’abusivismo commerciale che non è solo un problema di sicurezza pubblica ma anche della coscienza dei cittadini nel non attuare comportamenti che possono essere dannosi per se stessi e per gli altri. Un impegno che ci coinvolge tutti e che pone il Veneto come modello di riferimento perché è questa la linea che va intrapresa”. Fernando Zilio, Presidente di Unioncamere del Veneto ha sottolineato che il senso del protocollo sta nell’aver messo insieme tutti per “far coscienza e comprendere che la contraffazione è un fenomeno drammatico per tutti i cittadini perché acquistare merce contraffatta è illegale, opera sfruttamento, costa pesantemente allo Stato per i controlli che deve fare, il tutto per un costo di qualche miliardo di euro nel complessivo circuito economico e sociale”. “Le due Regioni più colpite dalla contraffazione sono il Veneto e la Toscana, e lo strumento del protocollo potrà essere importante ed agire come efficace contrasto e affiancarsi a quella che deve diventare un costume di tutti: acquistare prodotti fatti in Italia”.  
   
   
PMI LIVORNESI: NUOVE MISURE PER SOSTEGNO A REINDUSTRIALIZZAZIONE  
 
Firenze, 1 dicembre 2014 - Dare un sostegno forte alla reindustrializzazione dell´area livornese. Questo l´obiettivo della serie di misure specifiche che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini hanno definito in questi giorni, e che possono considerarsi una anticipazione rispetto ai contenuti su cui potrà basarsi l´Accordo di programma per Livorno con il governo nell´incontro che si terrà l´11 dicembre al Ministero per lo sviluppo economico. Lo ha annunciato l´assessore regionale durante la tappa del "tour delle opportunità" per le Pmi che si è tenuta a Livorno. "Insieme al presidente Rossi – ha detto Simoncini - abbiamo ipotizzato una serie di interventi che puntano a favorire nuovi insediamenti industriali o significativi ampliamenti delle attività che possano assumere i lavoratori e le lavoratrici dipendenti di aziende in crisi o già espulsi dal mercato del lavoro". "Nei Comuni di Livorno e Collesalvetti - ha spiegato l´assessore - oltre agli altri interventi attivi su tutto il territorio regionale, per i quali si potrebbero attivare, come avverrà per Piombino e Massa, graduatorie riservate o premialità, prevediamo delle misure finalizzate all´attrazione degli investimenti per riutilizzare in modo prioritario lavoratori delle aziende in crisi". I filoni di intervento ipotizzati sono tre: da un lato aiuti per investimenti corrispondenti ad attivi materiali, consistenti cioè in terreni, immobili e impianti, macchinari e attrezzature, prevedendo il 20% di conto capitale per le piccole imprese e il 10% per le medie imprese. Il secondo filone prevede aiuti de minimis (200.000 euro per 3 anni non cumulabili) per spese di funzionamento (locazione immobile) e per attivi materiali e immateriali. Il terzo filone è costituito da un pacchetto integrato di agevolazioni (destinate anche a Pmi del settore Turismo e Commercio), prevedendo premialità, con garanzia e finanziamento agevolato a tasso zero per investimenti. "Questi interventi - ha aggiunto Simoncini - potrebbero rappresentare l´anticipazione del Prri (Progetto di riqualificazione e riconversione industriale) che dovrebbe essere uno dei contenuti dell´Accordo di programma per Livorno sul quale attivare anche finanziamenti nazionali oltre a quelli regionali". A questi interventi si dovrebbero aggiungere gli incentivi per le assunzioni e una misura specifica di abbattimento dell´Irap per chi si insedia nelle aree di crisi, che preveda oltre alle aree di crisi complessa riconosciute ai sensi della normativa nazionale, anche quelle per le quali è stata avanzata richiesta di riconoscimento o conferma (Livorno, Massa, Prato). Inoltre potranno essere previste premialità per l´utilizzo di interventi di formazione continua per i lavoratori di aziende insediate nelle aree di crisi complesse.  
   
   
MODELLI PRODUTTIVI MARCHIGIANI, CORSO PER GLI IMPRENDITORI MARCHIGIANI O RESIDENTI ALL’ESTERO.  
 
Ancona, 1 dicembre 2014 - È iniziato, a Pesaro, il corso sui modelli produttivi marchigiani che coinvolge imprenditori marchigiani, o figli, emigrati all’estero e imprenditori marchigiani residenti nella nostra regione. Il corso si rivolge a 15 imprenditori o figli di imprenditori che siano, per una parte, discendenti di marchigiani residenti all’estero. Offre, ai partecipanti, una conoscenza articolata del modello produttivo marchigiano, per favorirne la diffusione e la promozione, oltre che per agevolare l’attivazione di iniziative di scambio e collaborazione. L’iniziativa rientra tra quelle previste dal “Piano annuale degli interventi a favore degli emigrati marchigiani”. Rientra tra le attività di formazione, con la stretta collaborazione degli assessorati all’Emigrazione e al Lavoro. Ha il duplice scopo di reimportare, nei Paesi dei discendenti italiani, i modelli virtuosi marchigiani, quest’anno con uno spiccato taglio sui prodotti agroalimentari e, contemporaneamente, creare occasioni di sviluppo e di allargamento del mercato per gli operatori marchigiani. Il corso prevede docenze da parte di numerosi imprenditori di aziende marchigiane e tenta di fornire un ulteriore strumento di conoscenza per operare oltre i confini nazionali e per sondare nuovi mercati. La classe formata parteciperà alla “Giornata delle Marche” che si terrà il prossimo 10 dicembre al teatro delle Muse di Ancona. L’attività formativa è finanziata con risorse del Fondo sociale europeo ed è gratuita. Gli imprenditori marchigiani residenti all’estero saranno ospitati nella nostra regione e le relative spese sono interamente coperte dal finanziamento comunitario che è stato assegnato in seguito all’adozione di un Avviso pubblico.  
   
   
TRENTO: POLO MECCATRONICA, ESEMPIO VIRTUOSO DI PARTNERSHIP TRA PUBBLICO E PRIVATO  
 
Trento, 1 dicembre 2014 - “Sono fiducioso che questo luogo sarà la sede di una nuova stagione industriale del Trentino. Ed il modello che voi incarnate diventerà dentro il Polo della Meccatronica il paradigma di una nuova partnership tra pubblico e privato, tra imprese e scuole, tra imprese e università, tra imprese e mondo della ricerca”. Così il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Olivi, ha chiuso questa mattina i lavori del primo “Industrio Demo Day”. Un evento che ha richiamato nel nuovo Polo della Meccatronica un centinaio di persone tra industriali, imprenditori, investitori provenienti da tutta Italia, invitati a Rovereto da Industrio, l’acceleratore privato che fa capo a Confindustria Trento. “Stiamo investendo moltissimo su questa scommessa della Meccatronica – ha sottolineato Olivi - che non è un palazzo ma un distretto, una filiera, e prima ancora un modello di costruzione di una nuova piattaforma produttiva dove la scuola, la formazione professionale e superiore, le istituzioni della ricerca, le università e le imprese cooperano in uno stesso ecosistema”. “Abbiamo appena approvato un piano triennale di attività di Trentino Sviluppo – ha ricordato Olivi – che cambia completamente approccio ed impostazione rispetto al passato. Se la nostra società di sistema è stata negli anni scorsi un importante baluardo contro la crisi, a difesa di molti posti di lavoro, ora guardiamo avanti e puntiamo decisi sull’innovazione. Per la prima volta abbiamo collocato all’interno della programmazione non i nomi delle iniziative da sostenere bensì quello dei distretti e delle filiere che riteniamo essere le più vicine alle vocazioni di questo territorio. La Meccatronica è una di queste ed abbiamo previsto dei fondi strutturali a disposizione delle startup e di nuovi investitori che dentro questi spazi o fuori, sul territorio trentino, vorranno impiantare le proprie sedi produttive o i propri laboratori, implementando quella rete di collaborazione tra imprese, centri di formazione, istituzioni della ricerca”.  
   
   
FVG, COOPERAZIONE: SERRACCHIANI, CAMBIARE VIGILANZA SU PRESTITO SOCIALE  
 
Trieste, 1 dicembre 2014 - "Ciò che è accaduto in Friuli Venezia Giulia, con i casi delle Cooperative Operaie e della Coopca, impone una riflessione al mondo cooperativo nazionale, perché qui stiamo parlando del prestito sociale, cioè della raccolta del risparmio dei cittadini. Mi pare sia arrivato il momento di cambiare il sistema di vigilanza". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo a Trieste alla tredicesima assemblea congressuale della Legacoop Fvg, presente il presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti. La presidente ha toccato nel suo intervento il tema delle crisi emerse in queste settimane in due cooperative di consumo del Friuli Venezia Giulia, con i riflessi che hanno avuto sul prestito sociale. "Sappiamo - ha detto Debora Serracchiani - che la situazione è complicata e difficile, ma voglio fornire una rassicurazione sulla volontà della Regione di essere presente, per salvaguardare il sistema cooperativo, l´occupazione e i punti vendita, i risparmi dei prestatori sociali". "Credo che bisogna - ha aggiunto - rivedere il sistema e, per il buon nome di tutto il mondo della cooperazione, accertare le responsabilità, perché occorre distinguere le cooperative che sono serie e capaci da quelle che serie e capaci non sono".  
   
   
ESODATI LIGURIA: REGIONE A FIANCO DEI LAVORATORI NON SALVAGUARDATI FINO AL RICONOSCIMENTO DI TUTTI  
 
Genova, 1 dicembre 2014 - Anche la Regione Liguria, attraverso l´assessore al lavoro Enrico Vesco, scende in piazza a fianco dei lavoratori esodati che giovedì 27 novembre mattina si sono riuniti davanti a Montecitorio, insieme alla rete nazionale, per sollecitare il Governo alla risoluzione definitiva del problema. "Siamo solidali – ha detto Vesco – con il dramma umano patito da questi lavoratori che senza alcuna colpa si ritrovano da anni senza stipendio e senza pensione. Per questo, come Regione, abbiamo deciso di partecipare a questa manifestazione per solidarietà nei confronti delle loro giuste rivendicazioni e lanciando un appello al Governo e al Parlamento affinché risolvano una volta per tutte il problema". L´assessore Vesco, in accordo con quanto sostenuto dagli stessi lavoratori esodati, ha sottolineato come "il problema sia ancora evidente e non risolto, come invece sostengono alcuni, e pertanto la Regione Liguria continuerà nella sua azione di sostegno e appoggio fino a quando anche l´ultimo dei lavoratori non sarà tutelato". Vesco ha inoltre giudicato negativamente "il mancato inserimento nella legge di Stabilità di una copertura finanziaria per dare risposte concrete al problema e si è augurato che al piu´ presto il Governo emani un provvedimento ad hoc per tutelare tutti gli esodati che hanno perso il lavoro prima dell´entrata in vigore della legge Fornero".  
   
   
TRENTINO: LAVORATORI SVANTAGGIATI: APPROVATE LE LINEE GUIDA PER LE COOPERATIVE DI "TIPO B"  
 
Trento, 1 dicembre 2014 - "Aiutare le persone svantaggiate a recuperare una propria autonomia, aiutare le cooperative sociali a crescere ed a sviluppare la propria dimensione imprenditoriale": così l´assessore Mauro Gilmozzi riassume il doppio intento che si prefigge la Provincia con le Linee guida, approvate oggi dalla Giunta, per l´affidamento alle cooperative sociali di tipo B di contratti pubblici di forniture di beni e servizi. Si tratta delle cooperative sociali che svolgono attività di portierato e guardiania, gestione di magazzini, manutenzione di aree verdi, custodia di impianti sportivi, servizi di pulizia, riordino archivi, digitalizzazione di documenti, facchinaggio, traslochi ecc. E che, per legge, sono tenute ad avere tra i propri dipendenti almeno il 30 per cento di soggetti svantaggiati. In Trentino le "tipo B" regolarmente iscritte all´apposita sezione dell´Albo provinciale delle Cooperative sono 38 su un totale di 120 cooperative sociali. Ad esse l´ente pubblico può affidare forniture e servizi diversi da quelli socio sanitari ed educativi, anche tramite convenzionamento diretto per importi fino a 207.000 euro (sotto la soglia comunitaria), purchè tali contratti siano appunto finalizzati a creare opportunità di lavoro per le persone svantaggiate. In tale contesto le stazioni appaltanti possono dunque esigere, ad esempio, che le cooperative assumano disoccupati di lunga durata, introducano azioni di formazione per i disoccupati o i giovani, assumano più persone disabili di quanti ne preveda la legislazione nazionale, coinvolgano nell´esecuzione del contratto lavoratori invalidi o categorie di persone con particolari difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Una possibilità questa, per altro scarsamente utilizzata dagli enti pubblici, quando invece appare necessario - come si legge nella deliberazione della Giunta approvata oggi - rilanciare questi strumenti che, da un lato, concorrono a contenere il costo sociale delle persone svantaggiate in carico ai servizi pubblici e, dall´altro, aiutano le persone ad uscire da situazioni di dipendenza grazie al lavoro.  
   
   
OSSERVATORIO DISTRETTO TESSILE DI COMO: QUALE RUOLO PER IL “MADE IN ITALY” NELLE CATENE GLOBALI DEL VALORE? IL NUOVO PARADIGMA COMPETITIVO TESSILE, DA FORNITORI DI COMMODITY A PARTNER NELLO SVILUPPO DEI PRODOTTI  
 
Como, 1 dicembre 2014 - Si è tenuto a presso la sede di Via Castelnuovo, l’appuntamento con l’Osservatorio del Distretto Tessile di Como, l’incontro periodico organizzato dal Centro Tessile Serico come contributo alla riflessione su tematiche di interesse per il distretto tessile comasco. L’incontro, che si svolge nel decimo anno di attività dell’Osservatorio, è stato coordinato da Luigi Zoni, Consigliere del Centro Tessile Serico e membro del Consiglio Direttivo del Gruppo Filiera Tessile di Unindustria Como. L´industria tessile comasca letta attraverso i bilanci aziendali: i risultati economico-finanziari del 2013 Anche il 2013 per il settore Tessile-abbigliamento italiano è stato un anno di mancata crescita: il fatturato non va oltre un -0,7%, gli addetti calano del -2%. Ma l’imprenditoria comasca, anche in questo frangente, ha dimostrato energie e talenti sui quali contare. In continuità con le precedenti edizioni dell’Osservatorio, l’analisi dei bilanci di un campione di 122 aziende tessili comasche particolarmente rappresentative del distretto - analisi svolta per il quarto anno consecutivo dal Centro Studi di Sistema Moda Italia - ha permesso di mettere a sistema, a livello territoriale, i risultati raggiunti durante il 2013, consentendo una valutazione più puntuale delle dinamiche di trasformazione del distretto. Nel 2013 il fatturato del campione indagato si conferma in aumento, evidenziando un +2,5%. A livello di comparto, le tessiture risultano in crescita del +5,5%, seguite dalle tinto-stamperie (+4,7%) e dalle aziende verticalizzate (+4%), mentre i converter, in controtendenza, accusano una contrazione delle vendite del -4,3%. Analizzando il dato per classe di fatturato, ancora una volta sono le aziende grandi, ovvero con un fatturato superiore ai 50 milioni di euro, a sperimentare il maggior dinamismo, con un aumento del +5,6%. Di contro, le micro-aziende arretrano per il terzo anno consecutivo, flettendo del -9,8% nel 2013. Se si guarda ai margini operativi, le imprese con Ebitda positivo risultano pari all’88,5% del campione, con un Ebitda complessivo che torna a crescere (+10,2% rispetto al 2012). La redditività intesa come Roi (che, si ricorda, misura la remunerazione del capitale investito nella gestione caratteristica dell’azienda) è positiva ed è, in media, pari al 7,6%. Il Roi più elevato (18,4%) si riscontra per le tinto-stamperie, seguite dai converter (8,2%) e dalle aziende verticalizzate (5,8%). Dopo i 26 milioni di utile netto messi a segno nel 2011 dal complesso delle aziende a campione, si rileva nel biennio successivo un progressivo assottigliamento dello stesso a 13,8 milioni nel 2012 e quindi a 7,9 milioni nel 2013. Conseguentemente, la quota di aziende in utile risulta pari al 67,2% del totale (contro il 72,1% del 2011). Anche il Roe (che, invece, misura la remunerazione dell’equity, ovvero del capitale proprio investito nell’azienda) si conferma positivo, risultando in media pari all’1% nel 2013. La migliore remunerazione interessa le tinto-stamperie (Roe pari a 5,2%) e i converter (4%), mentre le tessiture presentano ancora un Roe negativo (-4,5%). Da rilevare, sempre con riferimento al campione in esame, una sostanziale tenuta dei livelli occupazionali (-0,3%), ma soprattutto un significativo aumento della produttività media. In linea con quanto già sottolineato lo scorso anno, si profila una contrazione dell’indebitamento bancario a medio/lungo termine a favore di quello a breve termine (rispettivamente -13,1% e +3,4% nel 2013 rispetto al 2012). Venendo alle performance più recenti, si sottolinea come l’export di Tessile-abbigliamento della provincia di Como sia cresciuto del +7,8% nel corso del primo semestre del 2014, sfiorando i 729 milioni di euro. Primo mercato di sbocco si conferma la Francia, nonostante il calo del -4,2%. Mentre l’export comasco verso la Spagna cresce del +2,9%, quello verso la Germania cede il -6,3%. Balza, invece, al secondo posto la Svizzera, forte di un ‘mini-boom’ prossimo al +100% (in probabile compensazione di flussi in calo dalla provincia di Milano). Le esigenze dei clienti confezionisti e i punti di forza del Distretto di Como nel “made in Italy” Nella seconda parte dell’incontro è stata approfondita la problematica della tenuta della filiera manifatturiera tessile. I buoni risultati di bilancio rilevati sono da mettere in relazione con la capacità delle aziende comasche di servire il cliente su tutti gli aspetti legati da una parte alla creatività - e alla sua tutela - e dall’altra alla qualità, come al rispetto di standard produttivi, sia giuridicamente vincolanti, in parte derivanti da normative internazionali, in parte definiti su base aziendale. Il prof. Massimo Solbiati (docente alla Facoltà di Economia dell’Università Cattaneo di Castellanza – Liuc, nonché Principal Associate, Institute for Entrepreneurship and Competitiveness, Liuc/hbs) ha sottolienato che per l’imprenditore si tratta di dover tener conto di costi e rischi caratteristici dell’attività operativa non sempre quantificabili e, spesso, ampiamente sottostimati a causa delle forti pressioni competitive presenti in questo anello della catena del valore. Il rischio operativo inscindibile per sua natura dalle fasi manifatturiere e le problematiche legate alla qualità (o, per meglio dire, ai costi della non qualità) influenzano direttamente i risultati delle imprese e sono in grado, se non gestiti correttamente possono portare una forte riduzione di redditività e tensione di liquidità anche ad aziende strutturate e di grande esperienza. Il discorso è ancora più evidente sui temi dell’ecotossicologia e della sostenibilità, dove l’attenzione dei clienti e, non da ora, dei consumatori, anche con cassa di risonanza mediatica nei social network, è sempre più alta. In questi casi ad un proliferare di standard promossi da attori eterogenei si accompagna un approccio a volte semplicistico dei clienti che si limitano a riversare sul fornitore, senza valutare criticamente e con reale conoscenza delle problematiche tecniche tessili, le sollecitazioni che a loro volta ricevono dai consumatori, dalle organizzazioni ambientaliste, dai giornali. In un contesto complesso quale l’attuale e lo scenario previsto nei prossimi anni le aziende si giocano il vantaggio competitivo sullo sviluppo di innovazione, di nuove competenze, e sull’efficienza dei processi aziendali. Obiettivo avere clienti “apostoli”, ossia soddisfatti, fidelizzati, nonché partner sicuri per gli anni a venire.  
   
   
CABINA REGIA BONIFICHE TARANTO  
 
Bari, 1 dicembre 2014 - “Esprimo soddisfazione per le risultanze del punto fatto oggi in Cabina di regia a Taranto relativamente al tema delle bonifiche. Con l’incontro di oggi sembra essersi chiusa la fase di avvicendamento dei Commissari e, quindi, riaperta l’attività vera e propria di intervento, con una ulteriore opportunità: il differimento dei termini di impegno dei fondi al 31 dicembre 2015 che permette di preservare le risorse destinate al capoluogo ionico”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro commenta gli elementi emersi dall’incontro del 27 novembre della Cabina di regia per il coordinamento del “Protocollo d’intesa per interventi urgenti di bonifica ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto”. “In più mi fa piacere – prosegue Nicastro - che il Commissario Corbelli si stia dedicando ad un’opera di sensibilizzazione dei Ministeri competenti e dell’Ue sulla questione ambientale di Taranto che, auspicabilmente, possa portare ad un accrescimento della dotazione finanziaria per gli interventi e, quindi, ad una integrazione delle attività a beneficio di quel territorio”.  
   
   
LA DISOCCUPAZIONE IN ET¨¤ ADULTA AL TEMPO DELLA CRISI  
 
Milano, 1 dicembre 2014 - Nell¡¯italia della crisi economica il fenomeno della disoccupazione in et¨¤ adulta ¨¨ divenuto negli ultimi anni un tema sempre pi¨´ stringente. Malgrado ci¨°, si sa ancora poco dei disoccupati adulti e dei loro vissuti, delle loro pratiche di ricerca di una nuova occupazione e del loro rapporto con i servizi per l¡¯impiego. Il seminario ¡°La disoccupazione adulta al tempo della crisi economica¡±, promosso dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell¡¯Universit¨¤ di Milano-bicocca e dal Centro studi e ricerche sociali Lavoro&societ¨¤ (L&s), si propone di affrontare la questione partendo dai risultati di una ricerca sulla disoccupazione adulta in Lombardia pubblicati nel libro Perdere e ritrovare il lavoro. L¡¯esperienza della disoccupazione al tempo della crisi, curato da Maurizio Ambrosini, Diego Coletto e Simona Guglielmi (Il Mulino, 2014). Al seminario parteciperanno esperti, studiosi e responsabili dei centri per l¡¯impiego, oltre agli autori del libro. Programma: Saluti Carla Facchini (Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Universit¨¤ di Milano©\bicocca): Presiede Serafino Negrelli (Universit¨¤ di Milano©\bicocca, responsabile del Centro Lavoro&societ¨¤); La disoccupazione al tempo della crisi economica: aspetti quantitativi e qualitativi; Emilio Reyneri (Universit¨¤ di Milano©\bicocca); Maurizio Ambrosini (Universit¨¤ degli Studi di Milano); Simona Guglielmi (Universit¨¤ degli Studi di Milano); Diego Coletto (Universit¨¤ di Milano©\bicocca). Attori pubblici e privati di fronte alle sfide legate alla crisi economica: nuovi disoccupati e gestione di misure di politica attiva del lavoro. Daniela Ferrari (Responsabile dell¡¯Unit¨¤ di qualit¨¤ e accreditamento di Afol Milano). Antonella Bellani (Responsabile Centro per l¡¯impiego di Lecco). Ornella Boggi (Responsabile Centro per l¡¯impiego e Politiche attive del lavoro Afol Nord Milano). Armando Rinaldi (Co©\fondatore di Atdal Over 40). Universit¨¤ degli Studi di Milano©\bicocca, Luned¨¬ 1 dicembre 2014 ¨C Ore 14.30, Aula Pagani, Edificio U7, Iii piano - Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Via Bicocca degli Arcimboldi 8, Milano, L¡¯ingresso ¨¨ libero.