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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Febbraio 2015 |
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AGRICOLTURA, LOMBARDIA: SENZA CORRETTIVI AZIENDE SEMPRE IN SOFFERENZA |
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Milano - "Un´organizzazione come la vostra può aiutarci, partendo dall´analisi delle serie storiche, a leggere le prospettive future, sempre difficili da individuare in un mondo che cambia repentinamente. Vediamo che succederà nella prossima programmazione, in virtù di un disimpegno ormai evidente dell´Europa verso il tema agricolo". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo, all´inaugurazione della nuova sede della Società agraria di Lombardia a Milano. Libera associazione, senza scopo di lucro, è presente nel mondo agricolo lombardo dal 1861 per promuovere "incremento dell´agricoltura e delle arti ad essa attinenti", come da Statuto del 1863. Sofferenze Aziendali In Aumento - "Una fase storica si chiude e se ne apre un´altra - ha ricordato Fava -, di grandissima sofferenza. Questo passaggio di consegne, che oggi simbolicamente celebriamo inaugurando questa sede, ci traghetta verso uno scenario con qualcosa di completamente diverso. Un po´ per la programmazione agricola comune, che spinge sempre meno verso le attività classiche, e anche per le dinamiche del mercato. Il numero delle sofferenze nel comparto in generale, in particolare della filiera zootecnica, è destinato ad aumentare senza adeguati correttivi". "C´è chi domani non ha soldi per pagare il mangime delle vacche in stalla - ha denunciato l´assessore lombardo -. Non è così per tutti, ma, se non cambia lo stato delle cose, queste situazioni potrebbero diventare non più solo un´eccezione. Paesi come il nostro soffrono più degli altri, legati storicamente alla contribuzione europea che oggi pone attenzione e risorse verso altri comparti". Scenari In Rapido Cambiamento - "Lasciamo alle spalle una programmazione che dovrà essere rivista, almeno per quanto riguarda il primo pilastro, in tema di efficacia di alcune misure correttive nei confronti del mercato - ha rilevato Fava -. Chi, come voi della Società agricola, svolge attività di osservatorio tecnico-scientifico sul comparto agricolo, diventa partner e interlocutore prezioso, anche guardando ai cicli storici del passato". "Certo, oggi facciamo più fatica a programmare, a differenza di quel che accadeva in passato - ha aggiunto l´assessore -. Lo scenario è cambiato con grande rapidità. Da una programmazione ciclica, di sette anni, oggi si guarda a meccanismi che cambiano in maniera consistente nel corso di mesi". Garantire Remunerazione Per La Sussistenza - "In questi mesi - ha detto in conclusione Fava - abbiamo parlato di cibo, Expo, ma l´unico argomento che non emerge è come rendere remunerativa l´attività agricola: insieme cerchiamo di comprendere i fenomeni sotto tutti i versanti possibili, perché, oggi, la grande difficolta è far sì che l´attività agricola garantisca remunerazione e sussistenza. L´imperativo è cercare formule per far sì che questo mestiere possa far vivere chi lo ha scelto, e la propria famiglia, in maniera dignitosa". |
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FILIERA AVICOLA MOLISANA, GESTIONE TEMPORANEA. FRATTURA: AVVIAMO UNA PROCEDURA CONCORRENZIALE RAPIDA |
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Campobasso - Procedura concorrenziale snella e di rapida esecuzione attraverso un invito pubblico a presentare manifestazioni d´interesse: verrà individuato così il partner nella gestione temporanea di alcuni asset produttivi della Gam srl, in attesa del perfezionamento del bando a valere sul Psr per il definitivo e completo rilancio della filiera avicola molisana. Questa, la linea indicata dal presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, alle organizzazioni sindacali e alle Rsu della Gam srl stasera durante l´incontro a Palazzo Vitale. "Alla luce delle proposte di privati ricevute in queste settimane, proposte diverse per formulazione e contenuti - ha spiegato il governatore -, abbiamo deciso di procedere, come nel nostro stile, con la massima trasparenza offrendo a tutti gli interessati la possibilità di concorrere alla gestione temporanea nella prospettiva dell´esternalizzazione. Lo faremo con una procedura di rapida attuazione. Anche in esecuzione al deliberato approvato dal Consiglio regionale, intendiamo avviare un percorso ad evidenza pubblica che come principale scopo ha il rilancio della filiera avicola. Per questo poniamo come ferma condizione la fornitura di adeguate garanzie in ordine a una serie di questioni dirimenti, a cominciare dalla salvaguardia dei livelli occupazionali". |
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IGP BURRATA DI ANDRIA. ASSESSORE PUGLIA SCRIVE A MINISTRO MARTINA |
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L’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni, in una nota indirizzata al Ministro Maurizio Martina esprime perplessità sul disciplinare di produzione per il riconoscimento dell’Igp Burrata di Andria. “Ti esprimo la nostra insoddisfazione - scrive Nardoni al Ministro - per la discutibile interpretazione fornita dal Mipaaf, sulla qualificazione dei requisiti necessari per il riconoscimento della “Burrata di Andria” quale prodotto ad indicazione geografica protetta, ai sensi del Regolamento (Ue) N. 1151/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. “I tecnici del mio Assessorato hanno avuto modo di illustrare ampiamente i motivi del nostro disaccordo nel corso della riunione di pubblico accertamento del disciplinare di produzione della Igp, tenutasi lo scorso 2 febbraio ad Andria. E´ stato compiutamente evidenziato, in tale sede, come il mancato riconoscimento della introduzione nel disciplinare della percentuale della materia prima (latte) di provenienza dal territorio delimitato, non inferiore al 51% di quella utilizzata nella lavorazione, concorra a vanificare ed annullare gran parte degli sforzi e le strategie della Regione Puglia, che sono state dispiegate nel corso di questi anni per la compiuta valorizzazione delle filiere produttive, delle produzioni territoriali e delle loro tipicità. “Siamo stati confortati in tale sede - si legge nella nota - dalla convergenza sulle nostre tesi, da diverse e importanti associazioni di categoria del mondo agricolo e zootecnico. D´altra parte, come ben sai, la stessa Associazione Produttori “Burrata di Andria” a seguito del confronto con gli uffici regionali, aveva dapprima riformulato la bozza del disciplinare di produzione in data 20/12/2013, e quindi, a seguito di ulteriori approfondimenti, aveva condiviso ulteriori modifiche al disciplinare di produzione il 16 aprile 2014, sia per quanto riguarda l’estensione della zona di produzione a tutto il territorio della regione Puglia, sia per la introduzione della percentuale della materia prima (latte) di provenienza dal territorio delimitato, non inferiore al 51% di quella lavorata. “Converrai con noi che risulta estremamente difficile sostenere la credibilità di una produzione Igp, il cui disciplinare si limiti a definire solo la qualità del prodotto, come il tenore di grassi, proteine, la carica batterica, ecc. Senza giungere a delimitare chiaramente anche la provenienza della materia prima. In pratica, in mancanza di tale indispensabile qualificazione territoriale, la “Burrata di Andria” diventa un prodotto che potrebbe essere praticamente realizzato con materia prima che potrebbe provenire da ogni parte del mondo, con il rischio concreto di molteplici insidie ed abusi nell’uso della indicazione geografica. “Le politiche regionali hanno da tempo puntato alla valorizzazione delle intere filiere produttive, senza trascurare i produttori agricoli e gli allevatori ai quali viene riconosciuto un ruolo strategico non solo per la capacità di fornire prodotti di riconosciuta eccellenza, ma anche per la loro azione nei confronti del territorio, in qualità di custodi dell’ambiente. “Pertanto – conclude Nardoni - nel sottolineare come da questo riconoscimento scaturiscano effetti che impattano concretamente sull´attività agricola e zootecnica di importanti porzioni del territorio regionale e su numerosi operatori, del campo agricolo, zootecnico ed agroalimentare, alla luce di queste considerazioni, Ti chiedo – nei conseguenti procedimenti per il riconoscimento Igp della “Burrata di Andria” – di volerTi adoperare politicamente, anche nei confronti della Commissione Europea, per una riconsiderazione dei requisiti necessari al riconoscimento dei prodotti ad indicazione geografica protetta, con l´obiettivo di pervenire ad una corretta interpretazione, ovvero ad una modifica dei contenuti del Regolamento (Ue) N. 1151/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, anche attraverso l´immediato recepimento delle nostre osservazioni formulate in sede di riunione di pubblico accertamento, che permettano la immediata tutela di elevati livelli di garanzia qualitativa e quantitativa ai produttori e ai consumatori, oltre che il rilancio del comparto agro-zootecnico regionale”. |
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CIA: PRODUTTORI BIO LUCANI, UN PRIMATO E QUALCHE PREOCCUPAZIONE |
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Con 201,6 agricoltori biologici ogni 100mila abitanti la Basilicata conquista il secondo posto nel Rapporto di Fondazione Impresa sulla green economy per il numero di agricoltori bio. Significativi anche gli altri dati del Rapporto per il nostro comparto agricolo: 9,3 per cento di superficie agricola coltivata a biologico; 34,1 per 100 mila abitanti di allevamenti zootecnici classificati bio; 10,2 ogni 100mila abitanti punti di vendita di prodotti bio. Ad evidenziarlo è una nota della Cia lucana aggiungendo che il “primato” è comunque offuscato da tante preoccupazioni per il futuro della nuova Pac 2014-2020 nonostante spinga verso il biologico per gli indubbi benefici ambientali che comporta, come la lotta ai cambiamenti climatici, la mitigazione delle sostanze inquinanti nei suoli e nelle acque, la difesa idrogeologica dei territori. Tutte azioni, queste, da sempre nel Dna dell’agricoltura biologica e biodinamica, che l’Europa cerca di introdurre anche in quella tradizionale, incentivando economicamente una generale sostenibilità ambientale del lavoro svolto nei campi. Ma c’è di più. Il biologico è ritenuto strumentale per tre obiettivi strategici: preservare in modo sostenibile la produttività dell’Ue per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare a lungo termine, sostenere la grande varietà di derrate alimentari di qualità, preservare la vitalità delle comunità rurali per le quali l’agricoltura costituisce un’attività economica in grado di creare occupazione locale. In effetti, in uno scenario economico dove quasi tutti i settori annaspano, compresa l’agricoltura tradizionale, il biologico cresce e costantemente. “Tutto questo è avvenuto senza che nelle scelte di politica agricola, nazionali e regionali, fosse definita una strategia per il biologico, stabiliti obbiettivi e, conseguentemente, attivati interventi e misure a sostegno”, commenta Vincenzo Vizioli, presidente Aiab, l’associazione italiana agricoltura biologica che ha presentato un decalogo per incentivare il biologico a Ministero e assessorati regionali. “Purtroppo – è il commento dei produttori-agricoltori bio associati alla Cia, in attesa dei nuovi bandi del Psr 2014-2020 - l’assenza di scelte strategiche per il biologico è confermata dall’analisi dei dati Sinab sull’andamento dell’agricoltura biologica italiana degli ultimi dieci anni, che evidenziano un andamento legato all’apertura dei bandi e non alle indicazioni del mercato. Non è un caso che l’eccezione sia rappresentata dalla superficie a vigneto, letteralmente esplosa in molte regioni, a seguito della possibilità di etichettare con chiarezza il prodotto, avvenuta a seguito dell’emanazione del disciplinare sul vino biologico”. Il pericolo, ribadisce la Cia, è in altre parole la “corsa al premio” e non la scelta delle aziende di aderire a un diverso modo di produrre sostenibile. Tra le richieste di Aiab-cia, garantire sufficienti risorse alle aziende biologiche, in particolare in fase di conversione, dove maggiori sono i costi e minori le rese, con un sostegno per ettaro maggiorato e un periodo di 5 anni; accompagnare le aziende con consulenza aziendale, formazione, semplificazione delle procedure burocratiche; la creazione dei “biodistretti” che coinvolgano progetti tra più aziende di uno stesso territorio. |
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PESTE SUINA, SARDEGNA "PROMOSSA" DAL GOVERNO |
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Cagliari - Apprezzamento da parte del governo alla Sardegna per quanto già fatto e sostegno per ogni azione futura nella lotta alla peste suina africana. Ieri l´assessore della Sanità Luigi Arru ha incontrato a Roma il ministro della Salute Beatrice Lorenzin per illustrare il nuovo programma di eradicazione della peste suina africana in Sardegna. "Abbiamo illustrato al ministro tutte le azioni intraprese, dalla istituzione dell´unità di Progetto, guidata dal Direttore Generale della Presidenza della Giunta, all´approvazione della legge regionale 34 del 2014 che conferisce all´Unità di Progetto poteri speciali e definisce una chiara catena di comando", spiega Arru. "Abbiamo poi insistito molto su tutti gli interventi di contrasto all´allevamento irregolare, sottolineando le importanti possibilità commerciali che si potranno realizzare una volta avuti i primi risultati", aggiunge il titolare della Sanità, ribadendo più volte la rilevanza politica dell´impegno diretto del Presidente Pigliaru nel programma di eradicazione della malattia . Da parte sua, il ministro Lorenzin ha manifestato apprezzamento per l´azione intrapresa con determinazione dalla Giunta Regionale in perfetta sintonia con il Ministero e con la Commissione Europea. Ha garantito il sostegno al programma avviato e finanziato dalla Ue e ha assicurato il sostegno per la sua realizzazione e per il raggiungimento del risultato che potrà riportare a breve alla valorizzazione dei prodotti suinicoli della Sardegna. |
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CONVOCATE LE ASSEMBLEE PROVINCIALI DELL´ASSOCIAZIONE ALLEVATORI SI SVOLGERANNO IL 18 FEBBRAIO A POTENZA E IL 19 A MATERA |
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Sono state convocate le Assemblee Territoriali provinciali dell’Associazione Allevatori per l’elezione dei delegati (24 del Materano e 40 del Potentino) all’Assemblea generale dell’Associazione Regionale Allevatori della Basilicata. L’assemblea del Potentino si svolgerà nel capoluogo di regione il prossimo 18 febbraio presso la sede Ara di Via dell’Edilizia, alle ore 8,30 in prima convocazione e alle 11 in seconda convocazione. L’assemblea del Materano, invece, avrà luogo il giorno dopo, 19 febbraio, presso la sede dell’Associazione di Via Trabaci di Matera, sempre agli stessi orari. Alle Assemblee potranno partecipare tutti i soci in regola con il versamento delle quote associative. Sono previste massimo tre deleghe. |
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PSR, G.R. UMBRIA APPROVA DISPOSIZIONI PER COMPLETO FINANZIAMENTO DOMANDE AIUTI AZIENDE AGRICOLE COLPITE DA ALLUVIONI |
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Perugia – Ammontano a quasi 6 milioni di euro gli stanziamenti complessivi per il finanziamento delle domande di contributi presentate alla Regione Umbria dalle aziende agricole umbre danneggiate dagli eventi alluvionali e meteorologici che hanno interessato vaste zone del territorio regionale nel novembre 2012, nel novembre 2013 e nel febbraio 2014, in particolare l´Orvietano, il Marscianese, il Tuderte e l´Altotevere. È quanto sottolinea l´assessore regionale all´Agricoltura, Fernanda Cecchini, rendendo noto che, su sua proposta, la Giunta regionale dell´Umbria ha approvato le disposizioni che consentiranno il completo finanziamento delle richieste ritenute ammissibili e l´erogazione degli aiuti, a valere sulla misura 126 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013 per il "ripristino del potenziale agricolo danneggiato da calamità naturali". "Con questa misura – rileva – si dà una mano alle imprese agricole danneggiate, favorendo non solo la ripresa economica poiché esse svolgono un ruolo determinante anche per il presidio del territorio, contribuendo alla salvaguardia del patrimonio rurale e paesaggistico locale. Alla scadenza del bando a sostegno degli interventi per la ripresa dell´attività produttiva – ricorda l´assessore - sono arrivate 126 richieste, per un totale di danni di quasi 9 milioni di euro. Gli uffici dell´Assessorato hanno lavorato celermente all´istruttoria delle domande e la graduatoria è stata pubblicata a fine dicembre. Per finanziare tutte le domande valide, è emersa la necessità di ulteriori 2 milioni e mezzo di euro rispetto alla disponibilità finanziaria iniziale". "Il nostro obiettivo – aggiunge l´assessore Cecchini – è quello di favorire al massimo il ripristino e la ricostruzione delle attività agricole che hanno subìto danni, anche di grave entità, a causa di alluvioni e piogge eccezionali. Per questo, per garantire l´erogazione degli aiuti in tempi brevi e certi, ci siamo avvalsi delle opportunità che offrono i regolamenti comunitari in questa fase di transizione fra il vecchio e il nuovo Programma di sviluppo rurale sia per quanto riguarda l´incremento dell´assegnazione finanziaria della misura 126 sia per i termini di rendicontazione degli interventi". "Con questo provvedimento – conclude – favoriamo anche il pieno utilizzo dei fondi comunitari impegnati nel periodo di programmazione 2007/2013 per la misura 126 del Programma di sviluppo rurale, a conferma dell´efficacia del nostro lavoro e della capacità di spesa che ci hanno consentito di aumentare significativamente le risorse complessive per il nuovo Psr". |
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LIGURIA, VETERINARIA, AL VIA NUOVO SITO PER RITROVARE ANIMALI SMARRITI E NUOVE ADOZIONI |
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Genova. Una nuova area annunci all´interno del sito dell´anagrafe canina della Regione Liguria per ritrovare più facilmente gli animali smarriti. E´ stata attivata dal servizio veterinaria del dipartimento sanità della Regione per raccogliere gli annunci di smarrimento degli animali di affezione, in modo da poterli ritrovare più facilmente e denunciarne la scomparsa, come prevede la legge, entro 7 giorni al servizio veterinario della Asl. Contestualmente è stato attivato un numero verde gratuito 800 903 800, attivo dalle 8.30 alle 17.30 nei giorni feriali, per aiutare con la pubblicazione dei messaggi, rendendo possibile inserire anche la foto del proprio animale. Inoltre tramite link con gattili e canili della Regione saranno possibili adozioni piu´ semplici e veloci e si potrà conoscere in tempo reale la situazione degli animali ospitati. Basterà collegarsi a www.Liguriainformasalute.it e sulla home page sarà visibile, da questo pomeriggio, l´area degli annunci animali. All´interno saranno pubblicate notizie che riguardano tutti gli aspetti degli amici animali: dalla normativa sui viaggi, alla salute e all´alimentazione. |
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