Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Febbraio 2015
I RICERCATORI FINANZIATI DALL’UE HANNO SVILUPPATO UNA PIATTAFORMA ONLINE PER RIUNIRE GLI ESPERTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE DELLA REGIONE DEL MEDITERRANEO.  
 
Bruxelles, 5 febbraio 2015 - Gli studiosi e le imprese coinvolte nella tecnologia del trattamento delle acque hanno la possibilità di favorire i partenariati attraverso una nuova piattaforma online sviluppata dal pionieristico progetto Fp4batiw, finanziato dall’Ue, intesa come punto di scambio per le offerte e richieste di tecnologia, in particolare per la regione del Mediterraneo. Nel progetto sono coinvolti quattro Paesi partner del Mediterraneo (Ppm), ovvero Egitto, Giordania, Palestina e Tunisia. Gli esperti che accedono alla piattaforma possono trovare nuove tecnologie e idee, collegarsi a potenziali partner di R&s e commerciali, e scoprire soluzioni innovative per il trattamento delle acque. La piattaforma è un risultato importante del progetto Fp4batiw (“Fostering Partnerships for the Implementation of Best Available Technologies for Water Treatment & Management in the Mediterranean”), che mira a promuovere le tecnologie per il trattamento delle acque nella regione del Mediterraneo riunendo esperti importanti del settore. Le tecnologie usate per la potabilizzazione dell’acqua includono la separazione tramite processi fisici, quali la sedimentazione e il filtraggio, e processi chimici come la disinfettazione e la coagulazione. Il trattamento delle acque è molto importante per assicurare il benessere della popolazione generale, in quanto le malattie trasmesse dall’acqua uccidono centinaia di migliaia di persone ogni anno, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Un’idea centrale di Fp4batiw, che dovrebbe concludersi a giugno 2016, è che promuovendo la cooperazione transfrontaliera si contribuirà a ridurre il divario tra i paesi del Mediterraneo sviluppati e quelli in via di sviluppo in materia di trattamento delle acque. Del resto, questi paesi affrontano le stesse sfide relative al clima e alla scarsità di acqua. Vengono promosse dimostrazioni di impianti pilota per il trattamento delle acque con la partecipazione dei Ppm, dando particolare attenzione allo sviluppo di modelli aziendali concentrati sullo sviluppo di soluzioni per il risparmio idrico e multiuso. Il progetto si è anche impegnato per raggiungere una cooperazione interdisciplinare. I membri del consorzio, ad esempio, hanno recentemente partecipato al primo dialogo sui progetti Euro-mediterranei tenutosi a Barcellona il 21 e 22 gennnaio 2015. L’evento aveva l’obiettivo di istituire un dialogo comune tra una serie di progetti attualmente finanziati dall’Ue nel Mediterraneo incentrati sull’acqua, l’energia e i prodotti alimentari. Sono stati discussi temi comuni quali la gestione dei dati, le normative e l’uso efficiente delle risorse, oltre alla necessità di una cooperazione Eu-ppm più sostenibile. Si è inoltre constatato che occorrono ulteriori sforzi per ottenere una migliore comunicazione dei vantaggi delle attività in corso nella regione, come ad esempio la possibilità di creare posti di lavoro. I membri del team del progetto Fp4batiw hanno individuato una serie di opportunità di cooperazione futura con altri progetti nella regione. Il progetto ha recentemente lanciato un concorso per raccogliere idee aziendali innovative incentrate su questioni quali la gestione idrica, il trattamento delle acque e il risparmio idrico. Il concorso ha il duplice obiettivo di rafforzare il profilo di Fp4batiw e di invitare Pmi, singoli ricercatori e imprenditori di Egitto, Giordania, Palestina e Tunisia a presentare piani aziendali innovativi. Il concorso, che rimmarrà aperto fino al 20 marzo 2015, premierà le prime tre migliori proposte con un invito alla conferenza finale Fp4batiw, dove avranno la possibilità di presentare le loro idee a un pubblico influente e informato. Per ulteriori informazioni, visitare: Fp4batiw http://www.Fp4batiw.eu/    
   
   
MAPPING MIRA A FAVORIRE LA COMPRENSIONE DEI DIVERSI E MOLTEPLICI ASPETTI DEI RECENTI SVILUPPI DI INTERNET E LE RELATIVE CONSEGUENZE.  
 
Bruxelles, 5 febbraio 2015 - Vi ricordate come quindici anni fa la minaccia del cosiddetto "Millennium bug" teneva tutti sulle spine? Se un tale blackout dovesse verificarsi adesso, ci renderemmo immediatamente conto di quanto Internet sia onnipresente nella nostra vita e quanto sia diffuso per condividere preziose e talvolta delicate informazioni. Oltre a permetterci un rapido accesso alle informazioni e di fare acquisti online, Internet è un riferimento per definire la nostra identità come società. È al centro di azioni e dibattiti pubblici, riflettendo l’evoluzione dei nostri paesi rispetto alla privacy e alla libertà d’espressione - messe in discussione dagli avvenimenti recenti. Il progetto Mapping nasce dal desiderio di capire come Internet incide sulla società. Riunendo università, centri di ricerca, organizzazioni internazionali, Ogn e aziende di software, il team favorisce il dibattito europeo sulla governance di Internet, la privacy e la proprietà intellettuale. “Una delle principali sfide è quella di permettere la scoperta di informazioni (da un lato) garantendone la protezione (dall’altra). La soluzione, se esiste, sta nel fatto che “tutto dipende”. Dipende da molte cose, ma occorre soprattutto capire meglio gli elementi di base di Internet, piuttosto che come si usa,” si legge nel blog di Patrick Curry, amministratore delegato della British Business Federation Authority, sul sito web del progetto. Questa e altre domande saranno al centro delle discussioni Mapping fino alla conclusione del progetto previsto per febbraio 2018. Saranno monitorati le politiche innovative, i modelli aziendali e il quadro normativo dell’agenda digitale europea e saranno proposti miglioramenti, che eventualmente risulteranno in un piano d’azione completo con orientamenti politici che tengono conto degli interessi e delle opinioni di tutte le parti interessate. Questo lavoro si baserà fondamentalmente su quattro iniziative. La prima consiste in una “vigilanza politica” (Policy Watch) che controlla gli sviluppi importanti, come ad esempio la recente decione della corte costituzionale romena di dichiarare l’incostituzionalità della legge sulla sicurezza informatica, la spinta dell’Ue di ottenere chiavi di cifratura dalle aziende informatiche per combattere il terrorismo o la normativa spagnola sulla legge di proprietà intellettuale. La Policy Watch dispone di un sito web dedicato che contiene preziose informazioni per chiunque sia interessato a queste tematiche. La seconda iniziativa si concentra sulla governance di Internet e cercherà di stabilire un equilibrio tra giurisdizione territoriale e ciò che il progetto chiama “il patrimonio univerale dell’umanità” nello spazio europeo. Sarà svolta un’analisi delle carenze alla luce dei vincoli esistenti e si cercheranno modi per incoraggiare la partecipazione dei cittadini. Le ultime due iniziative saranno volte a trovare il giusto equilibrio tra privacy, personalità e modelli aziendali, nonché al rilascio di raccomandazioni relative alla tutela dei Dpi nell’Ue. Gli esiti e le raccomandazioni di Mapping confluiranno in una Road Map che potrebbe rivelarsi molto importante per il futuro delle tecnologie Internet in Europa. Per poter accogliere a braccia aperte l’internet delle cose è necessario definire chiaramente i confini della privacy su Internet. Per ulteriori informazioni, visitare: Mapping http://www.Mappingtheinternet.eu/    
   
   
DIGITALE: PRESTO UNA COMMISSIONE UNICA ALLA CONFERENZA DELLE REGIONI  
 
Trieste, 5 febbraio 2015 - Il Tavolo di coordinamento delle Regioni in materia di Agenda Digitale, insediato a Roma presso la sede del Cinsedo (Centro Interregionale Studi e Documentazione), chiederà alla Conferenza delle Regioni di inserire ed approvare, nella seduta del 19 febbraio, l´istituzione di una Commissione permanente che affronti quelli che l´assessore alla Funzione pubblica del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin ha definito "obiettivi fermamente voluti dalla presidente Serracchiani e trasversali ad ogni politica pubblica in quanto - ha evidenziato - il digitale è in grado di innovare le modalità di attuazione e massimizzare i benefici per gli interventi effettuati in qualsiasi ambito". La riunione di ieri del Tavolo coordinato dal Friuli Venezia Giulia è servita a Panontin per recepire i suggerimenti delle altre Regioni rispetto al documento sull´Agenda Digitale che, una volta modificato, verrà inviato alla Conferenza delle Regioni per avviare un iter condiviso a livello nazionale. "Puntiamo a fare del digitale - ha spiegato Panontin - la leva per il cambiamento dell´Italia attraverso una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. A questo proposito - ha aggiunto - va evitata la frammentazione regionale grazie alla Commissione che dovrà diventare l´unico organo di riferimento in materia digitale". "Del percorso intrapreso - ha concluso l´assessore - il Friuli Venezia Giulia può essere orgoglioso in quanto la spinta della presidente Serracchiani ha consentito di portare all´attenzione di tutte le Regioni un progetto che, dopo le integrazioni giunte dai singoli territori, servirà a favorire interventi strutturali funzionali ad economia, tessuto sociale ed istituzioni stesse".  
   
   
IL 6 FEBBRAIO A MATERA CONVEGNO SU "SMART CITY"  
 
Potenza, 5 febbraio 2015 - Città resilienti, cioè in grado di superare i cambiamenti e di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, e intelligenti che, attraverso il ruolo del geologo, si sviluppano secondo un nuovo modello consapevole delle tematiche ambientali e che si adatta alle esigenze del singolo senza sprecare nulla ma ricicla, riusa, scambia e premia i cittadini virtuosi. Questi i temi del convegno "Matera: la prima smart city fondata sulla geologia" in programma venerdì 6 febbraio nella città dei Sassi, Capitale europea della Cultura per il 2019. L’evento si svolgerà all’interno della Casa Cava, un ambiente unico e suggestivo all’interno dei Sassi (Via San Pietro Barisano, 47), ed è organizzato dall’Ordine dei Geologi di Basilicata con il patrocinio della Città di Matera, della Regione, del Consiglio Nazionale dei Geologi e di altri importanti enti del settore. Il convegno aprirà alle 9.00 col saluto del presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata Raffaele Nardone. Seguiranno i saluti del sindaco di Matera Salvatore Adduce, di Aurelia Sole dell’Università degli Studi di Basilicata, del segretario generale dell’Autorità di Bacino della Basilicata Antonio Anatrone, del presidente del Centro studi del Consiglio nazionale dei Geologi Vittorio D’oriano, del presidente del Consiglio nazionale dei geologi Gian Vito Graziano, del presidente della Regione Marcello Pittella e del vice ministro agli Interni Filippo Bubbico. Seguiranno due sessioni “Urban geology” e “Valorizzazione e tutela del patrimonio geologico” durante le quali si alterneranno le relazioni di geologi, esperti e studiosi provenienti da tutta Italia. In particolare, nel corso della mattina, interverrà Mario Tozzi, geologo e ricercatore del Cnr, autore di diversi libri su tematiche di geologia ambientale, divulgatore scientifico noto al grande pubblico per le tante trasmissioni televisive che ha condotto. “Sul significato di sostenibilità delle città metropolitane e delle realtà come Matera, in un momento storico di globalizzazione, si colloca bene l’obiettivo primario del convegno di informare sul ruolo del geologo che ha e potrebbe avere nel rendere le città intelligenti e resilienti apportando il proprio contributo sulla conoscenza della geologia Uurbana” afferma il dottor Nardone. “Tale contributo sarà cruciale nel prossimo decennio anche mediante lo sviluppo di smart tecnology diffuse che consentano sia agli Enti pubblici sia i portatatori di interessi di attuare una rinnovata gestione e condivisione di informazioni complesse, quali le basi di dati relative alla reale esistenza e consistenza dei elementi di pericolosità idrogeologica e sismica e di vulnerabilità delle risorse esposte nelle aree urbanizzate, gli aspetti ambientali e sulla mitigazione dei rischi naturali. Ciò consentiraà di riferirsi alle problematiche geologiche adottando modelli di riferimento ponendo il cittadino al centro dell’attenzione. Anche richiamare l’attenzione sull’importanza della valorizzazione e tutela del patrimonio geologico può generare sul territorio ricadute economiche. E’ quindi evidente che le tematiche che verranno affrontate dal Convegno potranno costituire la “gemma” intorno alla quale le future azioni di pianificazione potranno essere declinate attraverso azioni sinergiche tra istituzioni e cittadini con il fine di raggiungere di una più consapevole scelta delle azioni da intraprendere.” L’europa promuove le comunità “intelligenti” ad andare verso soluzioni “integrate e sostenibili in grado di offrire vivibilità, integrazione, energia pulita efficiente e sicura a prezzi accessibili ai cittadini, ridurre i consumi e creare nuovi mercati in Europa e altrove”; in tale contesto ben si inserisce Matera città Capitale della Cultura 2019, quale città di esempio di città smart e resiliente, che si pone tra le realtà urbane di medie dimensioni che ospitano quasi il 40% di tutta la popolazione europea urbana. La città dei Sassi può far bene parte delle reti intelligenti mettendo in evidenza un modello urbano capace coniugare ed integrare tutela e gestione dell’ambiente, efficienza energetica e sostenibilità economica, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone e il vivere in sicurezza. L’obiettivo sarà quello di mostrare soluzioni, tecnologie e progetti che, grazie alla capacità di mettere il cittadino al centro dello sviluppo, consentano di innovare anche in un momento di forte crisi economica. Si rende pertanto necessario migliorare il proprio stile di vita cercando di sprecare meno e valorizzare la cultura dell’ambiente, del quale la geologia ha una componente fondamentale.  
   
   
BOLZANO: PERICOLI NELLA RETE - BAMBINI E INTERNET: SERATA INFORMATIVA IL 10 FEBBRAIO  
 
 Bolzano, 5 febbraio 2015 - In concomitanza con la manifestazione annuale uropea per maggior sicurezza nel web, "Safer Internet Days", l´Ufficio Audiovisivi della Ripartizione Cultura tedesca organizza una serata informativa per genitori ed educatori dal titolo "Pericoli nella rete - bambini e Internet" martedì 10 febbraio 2015, alle ore 19.30, al Palazzo provinciale n. 7, in via Andreas Hofer 18 a Bolzano. Ingresso libero. Quasi tutti i bambini oggi hanno accesso a Internet. Per loro la comunicazione via Whatsapp e Facebook è un fatto scontato, spesso senza conoscerne i risvolti e senza la presenza dei genitori. Accanto ai molteplici utilizzi della rete aumentano anche i pericoli connessi. I dati vengono messi online senza problemi, ne vien fatto abuso e per molti bambini e ragazzi il cybermobbing è già una realtà. L´ufficio Audiovisivi della Ripartizione Cultura tedesca ha inteso sensibilizzare sulla tematica genitori ed educatori organizzando una serata informativa dal titolo "Pericoli nella rete - bambini e Internet" martedì 10 febbraio 2015 alle ore 19.30 al Palazzo provinciale n. 7 in via Andreas Hofer 18 a Bolzano Il pedagogo in media e comunicazione Dr. Mag. Helmar Oberlechner nel suo intervento illustrerà l´utilizzo di Internet da parte degli alunni altoatesini delle scuole secondarie di primo grado, facendo presenti le problematiche, ma anche le possibilità di utilizzo in modo positivo fornendo consigli e suggerimenti nella pratica educativa. La manifetazione è rivolta soprattutto ai genitori, educatori e a tutte le persone interessate. L´ingresso è libero.  
   
   
SARDEGNA, DISPERSIONE SCOLASTICA: STRATEGIA EUROPEA E BUONE PRATICHE  
 
Cagliari, 5 Febbraio 2015 - La Presidenza della Regione, dopo l’esperienza di dicembre e in stretta collaborazione con l’ufficio di rappresentanza a Bruxelles, prosegue l’attività di costruzione e rafforzamento della rete dei Sardi organizzando, nella giornata di mercoledì 11 Febbraio 2015 dalle ore 14 alle 16, una video conferenza che coinvolgerà i funzionari sardi che lavorano presso le istituzioni europee e tutti coloro che, nell’amministrazione regionale, abbiano un interesse specifico ad approfondire il tema "La dispersione scolastica". I Relatori del Webinar sono: - la dott.Ssa Chiara Gariazzo (Direttrice - Modernizzazione dell´istruzione I: Europa 2020, Analisi dei Paesi, Coordinamento di Erasmus+ - Direzione generale Istruzione e Cultura - Commissione Europea) che presenterà la relazione "Lotta alla dispersione scolastica: il ruolo dell´Unione Europea”; - il dottor Marco Montanari (Policy Officer – Unità Analisi dei Paesi - Direzione generale Istruzione e Cultura - Commissione Europea) che presenterà la relazione “"Il ruolo delle amministrazioni pubbliche: esempi di buone pratiche a livello europeo". Per partecipare è necessario: -disporre di un collegamento a Internet (preferibilmente a banda larga), una webcam, una cuffia Usb o altoparlanti e microfono. Il microfono può essere utile per poter interagire a voce con i relatori. Nel caso non si disponesse di cuffie, dopo essersi collegati al Webinar, selezionare “Usa telefono” e chiamare uno dei numeri indicati e digitare il codice evento che riceverete tramite posta elettronica. Per iscriversi occorre: -collegarsi al seguente link: https://attendee.Gotowebinar.com/register/
2738856341144981505
 -scaricare il software Gotowebinar dal sito http://www.Gotomeeting.it/webinar o dal link che vi verrà spedito con l’e-mail di conferma della Vostra iscrizione, con le istruzioni per collegarsi al Webinar. Il Webinar potrà essere seguito, rispettivamente, dalle proprie postazioni di lavoro o collegialmente presso la Sala Videoconferenze al 1° piano della Torre in Viale Trento 69, dalle ore 14 alle ore 16. E’ consigliabile collegarsi 10 minuti prima dell’inizio del Webinar per verificare la connessione. Per informazioni e assistenza tecnica, è possibile contattare il Dr. Raimondo Mandis, dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione, ai seguenti numeri telefonici: .+39 070 606 7545, cell. +39 335 8370541 o all’indirizzo di posta elettronica rmandis@regione.Sardegna.it  Per informazioni e dettagli sul contenuto della video conferenza, è possibile contattare il Dr. Luca Spissu, dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione, ai seguenti numeri telefonici: +39 070 606 7570, cell. +39 3332124603 o all’indirizzo di posta elettronica lspissu@regione.Sardegna.it  Iscrizione al Webinar https://attendee.Gotowebinar.com/register/
2738856341144981505
 
 
   
   
ISTRUZIONE E DISABILITÀ: REGIONE SARDEGNA GIÀ INTERVENUTA PER RISOLUZIONE DEL PROBLEMA  
 
 Cagliari, 5 Febbraio 2015 - La Provincia di Oristano non sarà costretta ad interrompere i servizi per gli studenti disabili. La Regione Sardegna, che già all´inizio dell´anno scolastico ha stanziato 5 milioni da dividere fra province e comuni, è già intervenuta per coprire le difficoltà delle province e assicurare i servizi agli studenti, proponendo un emendamento alla Finanziaria che copre le emergenze di tutte le province sarde. "La nostra soluzione è adesso al vaglio del Consiglio Regionale, che sta discutendo nel merito della Legge Finanziaria" dichiara l´assessore regionale della Pubblica Istruzione, Claudia Firino. "Siamo ben consapevoli delle complicazioni che in misura diversa riguardano tutte le Province. Per questo abbiamo agito tempestivamente, prevedendo il trasferimento immediato dei due dodicesimi del Fondo Unico degli Enti Locali affinché vengano utilizzati per garantire il diritto allo studio a tutti gli studenti disabili. Come più volte dichiarato, garantire il diritto allo studio a tutti è priorità irrinunciabile di questa giunta regionale e in particolare del mio assessorato".  
   
   
PIEMONTE: PER VENIRE INCONTRO AGLI STUDENTI CERCHEREMO DI ALZARE IL TETTO ISEE FINO A 21.000 EURO  
 
Torino, 5 febbraio 2015 - Attivare percorsi di partecipazione degli studenti nella definizione di servizi e criteri di accesso ai servizi; porre un tampone all´emergenza innescata dalla riforma dell´Isee ; estendere il concetto di diritto allo studio anche a coloro che sono al di fuori della soglia Isee . Sostanzialmente sono queste le richieste che i rappresentanti dei senati accademici e dei consigli di amministrazione degli atenei piemontesi hanno avanzato durante la riunione che si è tenuta questa mattina presso l´assessorato al Diritto allo Studio. " Lo scopo di riunioni come quella di questa mattina è quello di comprendere insieme agli studenti quali sono le priorità da affrontare e, in modo partecipato, trovare delle soluzioni discusse insieme. È per questo che abbiamo voluto la nascita di un organo a nostro avviso importante come l´assemblea regionale degli studenti e vogliamo valorizzare il ruolo del Coreco " - ha dichiarato l´assessora al Diritto allo Studio della Regione Piemonte, Monica Cerutti , che poi ha fatto il punto sul lavoro fino a oggi svolto - " Sul versante delle mense e delle residenze universitarie abbiamo avviato un approfondimento insieme alle Università in merito allo stato delle cose, cercando di comprendere anche la situazione attuale nel Piemonte Orientale. Inoltre stiamo cercando di creare, a favore degli studenti, dinamiche di trasversalità tra assessorati regionali, ad esempio all´ultima riunione del Coreco era anche presente l´assessore ai Trasporti con il quale abbiamo avviato un lavoro di analisi dei flussi di provenienza degli studenti per rendere loro più agevoli gli spostamenti ". Gli studenti hanno posto particolare attenzione sulla riforma dell´Isee e sulle ripercussioni che avrà sull´assegnazione delle borse di studio. " Nel bando Edisu 2014/15 l’Isee del nucleo familiare non poteva superare il limite di € 19.596,00. Per venire incontro alle preoccupazioni degli studenti sugli effetti negativi del nuovo metodo di calcolo dell’Isee, in vista dell’individuazione dei criteri che saranno contenuti nel bando 2015/16 per l´assegnazione delle borse di studio, abbiamo intenzione di alzare il tetto Isee fino al massimo consentito dal decreto ministeriale che nel 2014 era di 20.956,46 euro " - ha dichiarato l´assessora Monica Cerutti. Edisu Piemonte e il settore del Diritto allo Studio della Regione Piemonte stanno cercando di comprendere quali saranno le principali ricadute concrete della riforma dell´Isee sugli studenti in relazione all´assegnazione delle borse di studio per l´anno accademico 2015/16.  
   
   
BASILICATA: RIPARTE IL PROGETTO “FRUTTA NELLE SCUOLE” GLI ALUNNI COINVOLTI, APPARTENENTI A 781 CLASSI SARANNO 13.639, DI CUI 4.619 IN PROVINCIA DI MATERA E 9.020 IN PROVINCIA DI POTENZA  
 
Potenza, 5 febbraio 2015 - L’assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, Michele Ottati, comunica che partirà a breve sul territorio regionale, per l’anno 2014-2015, il “Programma frutta nelle scuole”. La fornitura di frutta e verdure nelle scuole primarie della Campania e della Basilicata verrà effettuata dalla società Cof di Vibo Valentia capofila del progetto, vincitrice del Bando Nazionale 2014/2015 promosso dal Programma Europeo. In Basilicata il “Programma frutta nelle scuole” interesserà 60 plessi e 137 scuole. Gli alunni coinvolti, appartenenti a 781 classi saranno 13.639, di cui 4.619 in provincia di Matera e 9.020 in provincia di Potenza. "Gli strumenti a disposizione - ha affermato Ottati- consentono la distribuzione, due volta a settimana, di frutta e ortaggi presso le scuole primarie della regione coinvolte nel programma, integrata da attività didattiche e ludiche, allo scopo di incentivare il consumo di frutta e ortaggi nelle scuole". “Frutta nelle scuole” è nato per contrastare a livello Europeo la malnutrizione e l’obesità, causate anche da stili di vita inadeguati, tra i quali il consumo irrisorio in età scolare di frutta e verdure. "Il Programma “frutta e ortaggi nelle scuole” - aggiunge Ottati- è lo step finale di un lungo cammino iniziato nel 2005 con la piattaforma Ue salute, dieta e attività fisica, proseguito nel 2007 con “alimentazione, sovrappeso ed obesità” e conclusosi con il programma “frutta nelle scuole”, giunto all´attuale edizione. L’ iniziativa, condivisa dalla Regione Basilicata, è rivolta ai cittadini più giovani per aiutarli ad adottare abitudini alimentari più sane".  
   
   
PIEMONTE, 5 GUIDE PER RICONOSCERE E GESTIRE I BOSCHI  
 
Torino, 5 febbraio 2015 - Come curare i boschi, riconoscendone le diverse tipologie di alberi e individuando i sistemi di gestione: dal ceduo, alla fustaia al governo misto. È quanto spiegato nelle cinque guide selvicolturali ideate dal Settore foreste della Regione Piemonte, disponibili on-line sul sito www.Regione.piemonte.it/foreste  e anche in versione cartacea. I volumi sono stati presentati oggi nel centro Incontri della Regione a Torino, in presenza dell’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia. “Sono pubblicazioni brevi ma specifiche e approfondite, adatte sia a un pubblico generico che a soggetti più esperti del comparto forestale”, ha commentato l’assessore. “La fustaia, potenzialità da conoscere e valorizzare”, “Il ceduo, istruzioni per l’uso”, “Il governo misto, un sistema antico da adeguare”, “I boschi ripari, diverse funzioni da gestire”, “Le specie forestali arboree esotiche, riconoscimento e gestione”: sono questi i cinque volumi pubblicati grazie ai fondi europei del Psr 2007-2013. Oltre alle guide è stato pubblicato anche un fascicolo sui rischi connessi alle attività forestali, con in allegato un dvd di filmati didattici di abbattimento in sicurezza degli alberi. Le guide possono essere richieste in formato cartaceo scrivendo all’indirizzo foreste@regione.Piemonte.it  o essere ritirate presso la sede regionale di corso Stati Uniti 21 a Torino.  
   
   
LOMBARDIA, PROTOCOLLO ´FIUMI SICURI´: CULTURA DELLA SICUREZZA  
 
Milano, 5 febbraio 2015 - "Sono lieta di portare il supporto e il ringraziamento formale della Regione Lombardia per l´impegno, condiviso, nelle buone pratiche di prevenzione del rischio idrogeologico". Queste le parole dell´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali, in merito alla sottoscrizione del protocollo operativo tra Provincia di Bergamo, Regione Lombardia e Consorzio di bonifica della media pianura bergamasca per il supporto nella realizzazione degli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico ´Fiumi sicuri´, siglato oggi nella sede della Provincia di Bergamo. Attenzione Verso Il Territorio - "Capisaldi della nostra azione amministrativa - prosegue l´assessore - sono infatti l´attenzione verso il territorio e la promozione di una nuova cultura della sicurezza, nell´ambito della quale è stato predisposto questo documento". "Mi preme sottolineare - sottolinea Bordonali - i compiti dell´Ente regionale, che si impegna in modo formale a concordare, con gli enti decentrati, le priorità di intervento per la pulizia dei corsi d´acqua, a effettuare i sopralluoghi nelle aree stabilite e a rilasciare autorizzazioni di competenza". Sinergia Istituzionale - "Mi piace evidenziare in questi casi - fa inoltre presente la titolare lombarda della Sicurezza - la sinergia istituzionale con cui si opera in virtù delle necessità e la valorizzazione delle risorse già presenti sul territorio. In particolare ritengo fondamentale mettere i volontari di Protezione civile nelle condizioni di operare al meglio". "Ringrazio dunque tutti coloro che hanno partecipato alla stesura del protocollo - conclude l´assessore Bordonali - e che hanno sottoscritto questo documento, per assicurare, nell´ambito delle iniziative ´Fiumi sicuri´, una più attenta prevenzione ai cittadini bergamaschi".  
   
   
PIANO QUALITÀ ARIA, OGGI A FOLIGNO INCONTRO PROMOSSO DA REGIONE UMBRIA E AIEL SU COME RISCALDARSI CON IL LEGNO  
 
Perugia, 5 febbraio 2015 – Prende avvio, giovedì 5 febbraio, a Foligno il ciclo di incontri promosso dall´Assessorato regionale all´Ambiente e dall´Aiel (Associazione italiana energie agroforestali) su "Come riscaldarsi con il legno in sicurezza, nel rispetto dell´ambiente della qualità dell´aria" per informare sui vantaggi che derivano dalla sostituzione di caminetti e stufe tradizionali con sistemi ad alta efficienza per la combustione della legna e dei suoi derivati. All´incontro, che si terrà dalle 17,30 alle 19 nella Sala Italo Fittaioli (piano terra del Palazzo Comunale, Piazza della Repubblica 10), è prevista la presenza dell´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, del sindaco di Foligno Nando Mismetti, di Monica Angelucci per Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell´Ambiente) Umbria, e per "Aiel" del presidente Domenico Brugnoni, del direttore generale Marino Berton, e di Dario Ridolfi. Verrà presentata la pubblicazione "Come riscaldarsi con il legno", guida pratica sul corretto utilizzo delle caldaie e apparecchi domestici a biomasse in linea con le misure del Piano regionale della qualità dell´aria. I cittadini verranno informati anche degli incentivi per la sostituzione degli impianti. La campagna di comunicazione proseguirà poi a Corciano (venerdì 6 febbraio, ore 17.30-19, Sala delle associazioni presso la biblioteca comunale "Gianni Rodari" di San Mariano in via Settembrini), Terni (26 febbraio ore 17-18.30 Sala Convegni Arpa Umbria di Terni, Via Carlo Alberto Dalla Chiesa 32), Perugia (27 febbraio ore 17.30-19, Sala Fondazione Sant´anna, Viale Roma 15).  
   
   
"BURDEN SHARING" REGIONE PUGLIA IN OSSERVATORIO NAZIONALE  
 
Bari, 5 febbraio 2015 - “Nella convocazione di oggi della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regione e delle Province Autonome, abbiamo ripresentato l´emendamento al Decreto ministeriale sul burden sharing che (art. 5 Dm 15 marzo 2012) chiede di tener conto della presenza sul territorio delle cosiddette attività ´energivore´ di rilevanza nazionale come presupposto per la partecipazione all´Osservatorio nazionale istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico. Le regioni che hanno insediamenti produttivi strategici a livello nazionale in riferimento agli impatti sociali, economici e ambientali, rischiano di essere penalizzate anche sotto l´aspetto della ripartizione degli obiettivi nazionali riduzione delle emissioni, di sviluppo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico”. A dichiararlo l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro che ha preso parte alla commissione. “Sebbene l´emendamento non sia passato – prosegue Nicastro – abbiamo ugualmente ottenuto che la Puglia fosse tra gli otto membri designati dalla Conferenza delle Regioni all´interno dell´osservatorio nazionale, con la presenza del dirigente del Servizio Energia della Regione. Questa presenza permetterà una più proficua interazione tra la Puglia e il Ministero in materia energetica e, sotto certi aspetti, premia gli sforzi che il nostro territorio ha fatto in materia di rinnovabili”.  
   
   
MILANO PRIMA GRANDE CITTÀ ITALIANA A INTRODURRE PIATTI BIODEGRADABILI NELLE SCUOLE: 200MILA KG DI PLASTICA IN MENO ALL´ANNO  
 
 Milano, 5 febbraio 2015 – Piatti biodegradabili nelle mense scolastiche. Una svolta ecologica per Milano, prima grande città italiana a introdurre in 150 scuole primarie ogni settimana 300 mila piatti compostabili in polpa di cellulosa, derivata dalla canna da zucchero, che vengono riciclati con la raccolta dell’umido. Grazie a questa scelta, saranno 200 mila i chili di plastica che, in un anno scolastico, non saranno più utilizzati sulle tavole dei refettori milanesi. Una decisione che rappresenta un ulteriore passo in avanti per la città di Milano nelle scelte ecosostenibili, per una sempre maggiore riduzione dell´impatto ambientale sulla quotidianità della vita cittadina. Ieri mattina gli assessori all’Ambiente Pierfrancesco Maran e all’Educazione Francesco Cappelli, insieme alla presidente della Commissione Educazione Elisabetta Strada, hanno provato i nuovi piatti biodegradabili pranzando con i bambini della scuola primaria di via Vigevano 19. “Con questa iniziativa Milano Ristorazione consente di trasformare ogni pranzo a scuola in un regalo per l’ambiente. – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Pierfrancesco Maran -. Ricordiamo che a Milano la raccolta dell’umido in soli due anni ha portato la raccolta differenziata dal 35% al 54% e ha trasformato la nostra città in un esempio virtuoso di gestione dei rifiuti a livello internazionale. In questi giorni nelle scuole è partita anche la raccolta della carta, grazie alla collaborazione con Amsa e Comieco. Sono iniziative importantissime, che trasformano anche i più piccoli in ambasciatori della corretta raccolta e del rispetto dell’ambiente”. Maran: “Una scelta ecologica davvero importante – ha commentato l’assessore all’Educazione Francesco Cappelli - che è stata accolta nelle scuole, da alunni e insegnanti, con entusiasmo e curiosità. I bambini, se ben guidati dagli adulti, sono sempre molto attenti alle tematiche ambientali e si adattano con facilità ai cambiamenti di questo genere”.  
   
   
BASILICATA: GESTIONE RIFIUTI, AUDIZIONE IN TERZA COMMISSIONE  
 
Potenza, 5 febbraio 2015 - La strategia “rifiuti zero”, delineata con la recente manovra finanziaria, non è solo “un obiettivo etico ottimale”, ma una necessità impellente anche perché emerge “un quadro non confortante della situazione degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”, che rischiano di esaurire la loro residua capacità in tempi brevi. Ma sulla questione dei rifiuti “non possiamo limitarci a vedere la contingenza. Occorre una riorganizzazione della governance del settore, e il Piano regionale dei rifiuti che sarà predisposto entro il 2015 è l’occasione per voltare pagina e puntare sull’adozione di soluzioni tecnologiche e gestionali destinate alla riduzione, al riciclo, al recupero e alla valorizzazione dei rifiuti”. E’ quanto è emerso dall’audizione dell’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Aldo Berlinguer, che si è svolta ieri in terza Commissione. Berlinguer si è soffermato in particolare sulla situazione delle discariche per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: in provincia di Potenza quella di Venosa ha una capacità residua stimata in 7 mesi, mentre quella di Atella e Santarcangelo si prevede possano esaurirsi rispettivamente in 78 e 40 mesi. Più problematica la situazione in provincia di Matera: la discarica di Pisticci si dovrebbe esaurire fra un mese, mentre quella del capoluogo (La Martella) fra due mesi. In questi e in altri siti sono inoltre in atto lavori adeguamento e di caratterizzazione. A Venosa fra 18 mesi dovrebbe entrare in funzione un impianto di compostaggio. Berlinguer, coadiuvato dall’ingegner Salvatore Margiotta dell’Ufficio prevenzione e controllo del territorio del Dipartimento Ambiente, ha inoltre risposto agli interrogativi dei consiglieri Mollica, Cifarelli, Castelluccio, Giuzio e Leggieri, evidenziando in particolare che sugli impianti per il recupero dei rifiuti la Giunta regionale ha adottato a suo tempo atti di pianificazione ed impegnandosi ad attivare una ricognizione dei relativi iter autorizzativi attualmente in corso presso le Province. Ha inoltre assicurato che nell’ambito della nuova pianificazione il governo regionale si sforzerà di individuare le aree non idonee a simili localizzazioni. Successivamente la Commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza (favorevoli il presidente Pietrantuono ed i consiglieri Cifarelli, Giuzio e Galante; astenuti i consiglieri Romaniello, Leggieri e Rosa) sul disegno di legge della Giunta in tema di “Promozione e sviluppo della cooperazione” che, a 18 anni dalla sua approvazione, ha lo scopo di aggiornare la legge regionale n. 50/1997, al fine di assicurare al territorio un’offerta cooperativistica qualificata e al passo con i tempi, utile al rafforzamento della coesione sociale e dello sviluppo territoriale, nonché all’incremento dell’occupazione. Ai lavori della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Francesco Pietrantuono, i consiglieri Luigi Bradascio (Pp), Vito Giuzio, Roberto Cifarelli, Vito Santarsiero e Vincenzo Robortella (Pd), Paolo Galante (Ri), Nicola Benedetto (Cd), Gianni Leggieri (M5s), Giannino Romaniello (Gm), Paolo Castelluccio (Pdl-fi), Francesco Mollica (Udc) e Gianni Rosa (Lb-fdi).  
   
   
MARCHE. TRASMESSO ALL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA IL PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI PER L’APPROVAZIONE DEFINITIVA.  
 
Ancona, 5 febbraio 2015 - Nella scorsa riunione la Giunta regionale ha adottato la proposta di piano per la gestione dei rifiuti e disposto la sua trasmesso all’Assemblea legislativa regionale, per l’approvazione definitiva. Obiettivo del Piano è quello di adeguare la programmazione regionale di settore alle disposizioni della direttiva Ce n. 98/2008. “Il Piano - afferma l’assessore regionale all’Ambiente Maura Malaspina - costituisce uno strumento strategico per governare la gestione integrata del ciclo dei rifiuti prodotti nel territorio regionale, con la finalità prevalente di ricondurre lo smaltimento in discarica a una operazione residuale, di quantità e impatto sempre più limitati, orientando le attività di gestione verso le operazioni di riutilizzo/preparazione al riutilizzo e riciclo. Ciò nella logica dello sviluppo di una ‘economia circolare’ organizzata in modo che i rifiuti di qualcuno divengano risorse per altri soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei beni e servizi e quindi si riducano progressivamente.” Il Piano regionale ha una valenza temporale pluriennale fino al 2020 ed è in linea con le tempistiche della programmazione comunitaria. E’ stato elaborato sulla base dei seguenti macro obiettivi: minimizzazione della produzione dei rifiuti attraverso efficaci azioni di prevenzione; aumento della raccolta differenziata attraverso la riorganizzazione dei servizi di raccolta secondo il modello del “porta a porta”; massimizzazione del recupero di materiali anche attraverso la valorizzazione del rifiuto indifferenziato; miglioramento delle prestazioni tecnico/ambientali degli impianti; massima riduzione dello smaltimento in discarica. “Nel nuovo Piano – continua Malaspina - si conferma che nel contesto marchigiano non sono percorribili soluzioni che prevedano la realizzazione di impianti di trattamento termico (termovalorizzatori) da destinare a recupero energetico del rifiuto urbano indifferenziato.” Sulla base di questi obiettivi i risultati che il Piano prefigura sono in sintesi: prevenzione: contrazione della produzione pro capite del rifiuto urbano del 10% al 2020 rispetto al dato medio del periodo 2010-2012; raccolta differenziata: al 2020 la raccolta differenziata per avvio a recupero sarà superiore al 70 per cento a livello di ogni Ambito territoriale ottimale; smaltimento: minimizzazione del ricorso alla discarica attraverso l’evoluzione del sistema impiantistico di pretrattamento per consentire un ulteriore recupero di materia anche dal rifiuto indifferenziato con eventuale possibilità di valorizzazione energetica indiretta. Un altro elemento di novità che caratterizza questo nuovo Piano è il futuro assetto gestionale che consentirà nel tempo il conseguimento di migliori prestazioni, superando, a livello di singolo Ambito Territoriale Ottimale, le situazioni di difficoltà oggi registrate.Si tende quindi in maniera decisa verso un sistema in grado di permettere una maggiore efficienza ed economicità della gestione dei rifiuti con conseguente contenimento/riduzione dei costi a carico dei cittadini, anche attraverso la promozione della tariffa puntuale e della raccolta di qualità.La proposta di Piano, pur confermando l’attuale assetto istituzionale (mantenimento dei cinque Ato e delle relative Autorità d’ambito), auspica una possibile integrazione funzionale tra le Autorità d’Ambito per il conseguimento delle migliori prestazioni del sistema gestionale. Ciò vale soprattutto per quanto attiene alle problematiche del soddisfacimento dei fabbisogni impiantistici, superando così quell’elemento di frammentarietà che ha caratterizzato fino ad oggi il settore e che rischia di rappresentare il vero e fondamentale vincolo al raggiungimento degli obiettivi di efficacia e di efficienza che vogliamo, permettendo alle imprese locali di essere più competitive attraverso una riduzione dei costi dei servizi a favore dei cittadini. La proposta di Piano è stata sottoposta alla procedura di Valutazione ambientale strategica che si è conclusa positivamente migliorando gli aspetti ambientali e ampliando i livelli di tutela con riferimento ai perimetri dei Siti Natura 2000.Parallelamente, sono state previste agevolazioni localizzative a favore degli ampliamenti degli impianti di recupero già esistenti se funzionali allo sviluppo tecnologico aziendale nell’ottica del raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio previsti dalla normativa comunitaria. Parte integrante del Piano è il Programma regionale di prevenzione dei rifiuti, importante strumento attuativo che delinea gli orientamenti generali, gli strumenti e le linee di intervento in materia di riduzione dei rifiuti da mettere in atto nel territorio regionale in stretta collaborazione enti, istituzioni, organizzazioni della società civile scuole e cittadini.  
   
   
SIGLATO ACCORDO TRA ANCI EMILIA-ROMAGNA E SPRECOZERO PER COINVOLGERE I COMUNI DELLA REGIONE NELLA RETE NAZIONALE CONTRO LO SPRECO  
 
Bologna, 5 febbraio 2015 - È stato siglato ieri a Bologna un accordo tra Anci Emilia-romagna e l’associazione nazionale Sprecozero.net per la promozione dell’associazione e per favorire il coinvolgimento dei Comuni emiliano-romagnoli nella rete nazionale degli Enti Territoriali contro lo spreco. L’accordo, firmato dal presidente di Anci Emilia-romagna Daniele Manca e dal presidente di Sprecozero.net Stefano Mazzetti, intende dare seguito ad un precedente protocollo siglato da Ministero dell’Ambiente e Anci Nazionale a riconoscimento del valore e della condivisione degli obiettivi dell’associazione Sprecozero.net nella lotta a tutti gli sprechi partendo dagli Enti territoriali. «Energia, materia e cibo – ha esordito Manca - sono le risorse che ci consentono di vivere e attorno alle quali ruota tutta la nostra economia. La riduzione degli sprechi è quindi un valore economico in quanto consente di migliorare l’efficienza del nostro sistema economico. Promuovere la riduzione degli sprechi è inoltre una forma di tutela per le nostre famiglie, particolarmente importante in periodi di riduzione della capacità di spesa. Sono questi i motivi che ci hanno convinto ad accettare di aderire all’associazione sprecozero.Net». «Sono particolarmente soddisfatto – ha aggiunto Mazzetti - del riconoscimento da parte di Anci Emilia-romagna, poiché sottolinea la territorialità della nostra iniziativa, premiando l’attenzione dedicata alla lotta allo spreco da parte di tanti amministratori locali. Sono anche io un sindaco e sono convinto che proprio da chi ha rapporti quotidiani con le comunità di cittadini possa partire un’efficace e capillare diffusione della cultura della lotta a tutti gli sprechi». Www.sprecozero.net