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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Maggio 2015 |
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"LA RISCOPERTA DELLE DOLOMITI", PATRIMONIO LIBRARIO A DISPOSIZIONE DI TUTTI |
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Trento, 6 maggio 2015 - Inaugurata a Palazzo Saracini-cresseri-pedrotti, nella Casa della Sat, alla presenza dell´assessore all´ambiente della Provincia autonoma, la mostra "La riscoperta delle Dolomiti", un´iniziativa della Società degli Alpinisti Tridentini- Biblioteca della Montagna in collaborazione con la Provincia autonoma e il Trentofilmfestival. Il contesto della mostra è la proficua collaborazione fra Provincia autonoma (assessorato all´ambiente) e Società degli Alpinisti Tridentini (Sat). Fin dal 2013 la Provincia autonoma ha affidato alla Sat l´incarico per la costituzione, l´implementazione e la conservazione del "Fondo Librario e documentale" dedicato alle Dolomiti Unesco. Dopo l´acquisizione dello scorso anno dell´opera dedicata alle Dolomiti di Wilhelm Fuchs "Die Vetianer Alpen: ein Beitrag zur kenntnis del Hochgebirge" edito a Vienna nel 1844, dentro il Fondo librario, conservato nella Biblioteca della Montagna-casa della Sat, sono confluite le collezioni storiche e continua ad essere implementato con le novità. Grazie a molte sensibilità, fra le quali Anna Facchini (commissione culturale Sat e membro del consiglio del Trentofilmfestival), Riccardo Decarli (responsabile Biblioteca della Montagna) e Claudio Ambrosi (direttore Sat) ne è nata la mostra "La riscoperta delle Dolomiti" allestita in uno spazio, aperto per la prima volta, al piano terra del palazzo. "La mostra diventa una tappa di un percorso più strutturato - ha detto l´assessore all´ambiente - Quando le Dolomiti sono state iscritte nella Lista dei Beni Naturali Unesco, nel 2009, avevamo davanti due sfide importanti: costruire reti fra le regioni, gli enti, le associazioni della vasta area dolomitica e un´altra, di tipo culturale, la ricerca del punto di equilibrio fra le esigenze di chi ci vive e lavora, di chi le frequenta per turismo, studio, sport. Equilibrio fondamentale che si costruisce anche con iniziative come questa che valorizza parte del patrimonio librario dedicato alle Dolomiti, rafforza il rapporto con la Sat e con il Trentofilmfestival e si inserisce perfettamente nelle reti funzionali affidate dalla Fondazione Dolomiti al Trentino, vale a dire conoscenza, formazione e geologia" Il presidente della Sat, Claudio Bassetti, ha sottolineato come la mostra sia anche "l´inizio di un percorso per valorizzare gli spazi dentro questa casa per farne la casa della gente di montagna, aprendola a tutti. Per comunicare all´esterno il valore di Dolomiti Unesco, il valore della Biblioteca della Montagna, che è fra le più importanti d´Europa, sicuramente prima in Italia". Roberto Demartin, presidente del Trentofilmfestival, ha ringraziato Provincia e Sat per l´attiva collaborazione e ha evidenziato come "parlare di riscoperta sia particolarmente indicato perché alle Dolomiti Unesco, a questo straordinario patrimonio, bisogna continuare a dare contenuto, non demordere mai". La mostra rimarrà aperta fino al 12 giugno con il seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00 (solo durante il periodo del Trentofilmfestival, dunque fino al 10 maggio aperto anche al mattino dalle 10.00 alle 12.00) Molte le professionalità che hanno concorso al buon esito della mostra a partire dalla mano d´opera che ha realizzato gli allestimenti in legno del Trentino fornita dal Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma, diretto da Innocenzo Coppola. L´ideazione e la cura scientifica della mostra è di Claudio Ambrosi e Riccardo Decarli, la grafica di Alessio Periotto, il video di Marco Benvenuti. A cura di Claudio Battisti è il progetto di allestimento della mostra che richiama lo skyline del logo della Fondazione Dolomiti,dolomiten, Dolomites, Dolomitis e dunque quello delle Dolomiti stesse. Comode teche in vetro e legno con didascalie sintetiche, di grande utilità, su uno sfondo arancio che richiama il colore del logo Dolomiti Unesco, appunto. “La riscoperta delle Dolomiti” inizia 215 milioni di anni fa con la formazione delle rocce che diventeranno poi palestra dei migliori alpinisti al mondo. Un viaggio fra libri, oggetti e attrezzature alpinistiche fino alla costruzione della Dolomitenstrasse (1909), la pubblicazione della prima raccolta delle “Dolomitesagen” di Karl Felix Wolff (1913) e lo scoppio della Grande Guerra, che segnerà la fine dell’idillio tra uomo e montagna. Le Dolomiti diventeranno luogo di battaglia, ma anche terreno di prova per nuove opere ingegneristiche: ardite strade, collegamenti a fune, scavi in galleria e mine. Ad attendere il visitatore una grande libreria, con circa 400 volumi per approfondire i vari temi o, semplicemente, per sfogliare e curiosare tra le novità librarie. Video e carte tematiche come strumenti di ulteriore approfondimento che, per un mese, diventeranno una sezione staccata della grande Biblioteca della Montagna-sat, presidio librario dedicato ai temi della montagna fra i più importanti d´Europa. Una novità è anche la recente creazione di una collezione “Dolomiti patrimonio Unesco” sul Catalogo Bibliografico Trentino: chiunque può individuare centinaia di libri dedicati a questo fantastico mondo di straordinaria bellezza paesaggistica, di eccezionale valore geologico, di leggende e fascino senza pari al mondo.Fra le curiosità e novità anche il primo chiodo utilizzato in Dolomiti e probabilmente nelle Alpi: lo usarono il 22 luglio 1882 Alberto de Falkner e Edward Theodor Compton con le guide Matteo Nicolussi e Antonio Dallagiacoma, durante la salita del versante sud di Cima Brenta. Ampio lo sguardo della mostra che illustra anche attraverso libri antichi i primi viaggi in Dolomiti. Dallo scavatore di Stonehenge Sir Richard Colt Hoare che per primo userà il toponimo Dolomiti, inventato da Saussure, per indicare i monti del Tirolo, a Louise Stuart Costello, una delle prime viaggiatrici-scrittrici, che nel 1846 cita le "Dolomite mountains". Josiah Gilbert e George C. Churchill contribuiscono in maniera decisiva a diffondere il nome Dolomiti nel mondo con il loro "The Dolomite Mountains", un diario di viaggio nelle vallate dolomitiche scritto nel 1864. E poi i grandi alpinisti, nomi conosciuti in tutto il mondo: da John Ball a Douglas William Freshfield, da Francis Fox Tuckett a Paul Grohmann. Dal 1857 in poi, nell´arco di pochi decenni, si sviluppa l´´alpinismo in Dolomiti, e l´unico alpinista locale di una certa importanza è Giuseppe Loss di Caoria che sale, per primo (1865), la Cima Tosa in Brenta. Negli stessi decenni si fondano i primi club europei, così la Sat. Ottone Brentari, realizzerà la prima guida del Trentino, siamo nel 1895. All´inaugurazione erano presenti, fra gli altri il dirigente generale della Provincia Fabio Scalet che si è occupato di Dolomiti fin dall´iter di candidatura, la dirigente Giuliana Cristoforetti a cui sono passate le deleghe in materia di Dolomiti e il direttore del Parco Paneveggio, Pale di San Martino Vittorio Ducoli che ha ricordato come il 75 per cento del territorio patrimonio dell´umanità Dolomiti sia dentro i parchi, che lavorano in rete e collaborano in maniera molto attiva per concretizzare l´idea di sistema dei parchi dolomitici. |
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MILANO, AL VIA IL FESTIVAL MI6: IL TEATRO CIVILE IN SPAZI DIFFUSI IN TUTTO IL TERRITORIO UNA RASSEGNA CHE VALORIZZA E METTE A SISTEMA LE REALTÀ DI PRODUZIONE LOCALE DELLA CULTURA |
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Milano, 6 maggio 2015 – Prende presso la ex Fornace sull’Alzaia Naviglio grande al 16 il Festival “Mi6teatro”, progetto di teatro civile, storico e d’attualità, che abita spazi diversi da quelli tradizionali, privilegiando luoghi meno centrali e inusuali, pubblici e privati. La Rassegna sui temi della legalità e memoria delle due guerre si svolgerà a Milano dal 6 al 29 maggio 2015, a ingresso libero, promossa dal Consiglio di Zona 6 del Comune di Milano, ha in cartellone 19 spettacoli realizzati da 15 compagnie teatrali e associazioni culturali del territorio. “Questo festival è profondamente legato al lavoro culturale che abbiamo portato avanti in questi anni e ad alcuni aspetti importanti – ha dichiarato Filippo Del Corno, assessore alla Cultura - : la rassegna valorizza e mette a sistema le realtà di produzione locale della cultura. Inoltre, la vicinanza alla strategia del palinsesto, con cui è pensato il festival, permette di fare massa critica, fa emergere il senso del lavoro di queste realtà e moltiplica le opportunità di conoscenza, recuperando anche la memoria civile attraverso il linguaggio dell´arte. La partecipazione è poi un elemento che nasce dalla volontà di creare un´alleanza sul territorio, di condividere esperienze capaci di portare a una trasformazione positiva della città. Uno dei vettori più forti della trasformazione è infatti la consapevolezza che gli spazi pubblici appartengono ai cittadini e questa rassegna ne è la prova”. Il Festival si apre il 6 sera con “La guerra non dorme mai”, affresco popolare in cinque scene per riflettere sulla guerra, a cura del Laboratorio avanzato del Liceo S.s. “Elio Vittorini”, e si chiude venerdì 29 maggio alla Biblioteca S. Ambrogio di via San Paolino 18 con “ ‘Na´ guèra disperada”, la storia della “Grande Guerra”, a cura dell’Associazione La Conta. (In allegato il programma completo). “Mi6teatro” vuole infatti essere un’occasione per promuovere cultura capace di stimolare forme di cittadinanza responsabile e attiva, favorendo in primo luogo il Teatro d’impegno civile. Vuole raggiungere pubblici “nuovi”, grazie a una programmazione attenta all’attualità e diffusa in spazi i differenti, pubblici o privati, facilmente accessibili: biblioteche, teatri, palestre, parchi e giardini prossimi ai grandi agglomerati urbani e ai quartieri di edilizia residenziale popolare. Un’esperienza che nasce da una concezione di cultura capace di tenere insieme tutta la cittadinanza, potente collante e traduttore in grado di rigenerare il tessuto urbano e stimolare il senso di appartenenza alla comunità, di riempire luoghi vuoti o abbandonati giocando un ruolo attivo nella lotta ai fenomeni di marginalità e disagio, come le rassegne estive “Scendi c’è il Cinema” e “Muoviti si va al Cinema” che si sono svolte gli anni scorsi nei cortili popolari di Giambellino/lorenteggio e Barona. Partecipano alla Rassegna molte diverse realtà associative e culturali, quali Asd Aps Arteka, Alma Rosè, Associazione Comunità Nuova, Associazione La Casa delle Artiste, Associazione La Conta, Associazione Alta Luce Teatro, Associazione teatrale Linguaggicreativi, Centro Italiano ricerche teatrali I Rabdomanti, Associazione Progetto Robur , Associazione Asp/scrivere sui Margini, Aps Art & Sol, Associazione Punto Zero, Associazione Teatro Erba Luce, Laboratorio Teatrale Avanzato del Liceo Scientifico Statale Elio Vittorini. Partecipano alla Rassegna molte diverse realtà associative e culturali, quali Asd Aps Arteka, Alma Rosé, Associazione Comunità Nuova, Associazione La Casa delle Artiste, Associazione La Conta, Associazione Alta Luce Teatro, Associazione teatrale Linguaggicreativi, Centro Italiano ricerche teatrali I Rabdomanti, Associazione Progetto Robur , Associazione Asp/scrivere sui Margini, Aps Art & Sol, Associazione Punto Zero, Associazione Teatro Erba Luce, Laboratorio Teatrale Avanzato del Liceo Scientifico Statale Elio Vittorini. |
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SARDEGNA EXPO, OGGI A MILANO INAUGURAZIONE MOSTRE SU CIVILTÀ NURAGICA |
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Cagliari, 6 Maggio 2015 - Sardegna protagonista anche nel "fuori Expo" a Milano: è in programma oggi alle 18 al Museo archeologico, in corso Magenta 15, l´inaugurazione di due mostre sulla civiltà nuragica, "L´isola delle torri" e "Le Torri dell´Isola", organizzate grazie alla collaborazione tra Regione e Soprintendenza per i beni archeologici. Le due esposizioni resteranno aperte per l’intera durata dell´Expo 2015, sino al 29 novembre. I visitatori saranno "accompagnati" in un affascinante viaggio nel tempo, alla scoperta della storia millenaria dell´Isola. Fuori Expo E Turismo Culturale. "La partecipazione della Sardegna a Expo continua ad animarsi non solo all´interno dell´Esposizione universale, dove siamo protagonisti con vari spazi espositivi, ma prende forma anche in altri contesti, una sorta di "fuori Expo", che ci accompagnerà a Milano per tutti i mesi dell’evento". Così l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, descrive un programma "che - aggiunge - intende creare una serie di rimandi, anche in chiave di incoming turistico". "Non a caso - prosegue l’esponente della Giunta Pigliaru - per accompagnare l’Expo nel corso di tutta la sua durata, sono stati scelti simboli di storia e identità sarde: i nuraghi e i Giganti. Il turismo culturale - conclude - è un punto di forza da potenziare e valorizzare al massimo: la cultura è la più forte motivazione di viaggio, come dimostrano anche recenti studi sui flussi, tra i Paesi dell’Europa centrale e settentrionale. Ci aspettiamo dalle due mostre un importante ritorno di immagine sul lungo periodo". Isola Delle Torri. Oltre mille reperti rappresentativi della civiltà nuragica racconteranno l´affascinante storia dell´isola nella mostra "L´isola delle torri. Tesori dalla Sardegna nuragica", che dopo l´allestimento al Museo Pigorini a Roma e nello Spazio San Pancrazio a Cagliari, arriva a Milano. Il percorso espositivo, curato dal soprintendente regionale Marco Minoja e dalle archeologhe della Soprintendenza Gianfranca Salis e Luisanna Usai, propone al visitatore gli aspetti fondamentali della civiltà nuragica: l’architettura, il mondo del sacro e quello funerario, le tecnologie costruttive, in particolare quelle idrauliche, la società, l’economia, il territorio, la metallotecnica e l’arte. Sono inseriti nell’allestimento i contesti più significativi riportati alla luce grazie all’intensa attività di ricerca e tutela di soprintendenze e Università sarde negli ultimi decenni. Minoja. "Si tratta della più importante mostra sulla civiltà nuragica degli ultimi trent´anni; mai prima d´ora così tanti reperti provenienti dalla Sardegna e dal resto del territorio italiano hanno raccontato con tanta ampiezza le caratteristiche della civiltà nuragica. È anche l´occasione per fare il punto sulle ricerche archeologiche compiute in Sardegna, che hanno fatto fare alla nostra conoscenza un vero balzo in avanti, mostrandoci una civiltà all´avanguardia nella protostoria del Mediterraneo", spiega il soprintendente Minoja. Mont´e Prama, Le Sculture. All´interno del percorso è inserita un´installazione museale su Mont’e Prama, curata in collaborazione con il consorzio regionale Crs4, che permette di esplorare virtualmente ogni singola scultura in tutte le sue parti. Le immagini delle opere scultoree stanno già circolando sui bus milanesi grazie alla campagna di promozione dell´assessorato del Turismo. |
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MILANO, SAN GOTTARDO IN CORTE, PISAPIA: “LUOGO DI ARTE E DI FEDE RESTITUITO AL SUO SPLENDORE” |
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Milano, 6 maggio 2015 - “Oggi viene restituito in tutto il suo splendore un luogo di arte e di fede, la Chiesa di San Gottardo in Corte e la sua Cappella Palatina. Insieme alla Veneranda Fabbrica del Duomo, con cui abbiamo realizzato diversi interventi che hanno ampliato l’offerta culturale della città, abbiamo saputo dare un nuovo slancio anche a questa meravigliosa chiesa ora pronta ad accogliere i milanesi e i milioni di visitatori di Expo che ogni giorno arrivano nella nostra città con la curiosità di conoscere ogni angolo di Milano”. Lo ha dichiarato ieri il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo all’inaugurazione della chiesa di San Gottardo in Corte e della Cappella Palatina. “La Cappella Palatina è un vero e proprio gioiello che oggi splende di luce propria. Sono stati lavori molto delicati, che hanno consentito di rinsaldare diversi anelli mancanti nella storia milanese grazie alle piccole e grandi scoperte fatte nel corso dell’opera. Tutti i cantieri che si sono succeduti nell’area del Duomo hanno portato come risultato più importante una maggiore conoscenza della storia sacra, civile e architettonica di Milano. Con questo importante restauro abbiamo quindi non solo la restituzione di opere di pregio, ma anche una ripresa degli studi e un coinvolgimento rinnovato di tanti ricercatori, archeologi, restauratori. La “Fabbrica” del Duomo si è confermata anche una fabbrica di conoscenza aperta alla città”, ha concluso il Sindaco Pisapia. |
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TORINO FRINGE FESTIVAL 2015 #INVASIONITEATRALI 7 – 17 MAGGIO 2015 |
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Torino, 6 maggio 2015 - L’associazione Culturale Torino Fringe presenta la terza edizione del Torino Fringe Festival, che si svolge dal 7 al 17 maggio 2015 in diversi luoghi della città, con il sostegno e la collaborazione della Regione Piemonte e della Comune di Torino. Sponsor tecnico Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino. Il Festival è ideato e creato da una direzione artistica e organizzativa composta da 10 compagnie teatrali, artisti e giovani professionisti attivi sul territorio: Crab Teatro, Fools, Il Cerchio di Gesso, Kataplixi Teatro, Le Sillabe, Officina Per la Scena, Onda Larsen, La Turcacane, Compagnia Genovesebeltramo, Performing Club e Gian Luigi Barberis, Marco Intraia Il Festival propone dieci giorni di invasioni teatrali con spettacoli, performances, eventi speciali, feste, workshop e incontri nel cuore di Trino. I Luoghi Del Festival Sono 10: 1. Garage Vian – Via Castelnuovo 10. 2. Samo – Corso Tortona 52. 3. Cubo – Officine Corsare – Via Pallavicino 35bis. 4. Magazzino sul Po – Murazzi del Po, lato sx. 5. Unione Culturale Franco Antonicelli – Via Cesare Battisti 4. 6. Blah Blah – Via Po 21. 7. Spazio Ferramenta – Via Bellezia 8/g. 8. Teatro Officina - Cecchi Point - Via A. Cecchi 17. 9. Officine Creative – Cecchi Point – Via A. Cecchi 17. 10. Arca – Via Assarotti 6. Gli spazi laboratori sono: Spazio Onda Larsen; Performing Club; Arca. Gli spazi Tostreet sono: Piazza Castello; Via Lagrange, davanti alla Rinascente; Il Balon; Cortile della scuola Holden; Piazza Santa Giulia; Casa del Quartiere di San Salvario; Imbarchino del Valentino; Cortile di Via Mercanti 3. Gli spazi Feste sono: Cecchi- Via Cecchi 17; Cubo - Via Pallavicino 35; Esperia - Corso Moncalieri 2; Marte – Via delle Orfane 24D. Il Festival In Breve: • 6 maggio Aperitivo di buon auspicio da Amantes. • Dal 7 al 10 maggio e dal 13 al 17 maggio: spettacoli di ogni genere e per tutti i gusti in scena per tutta la città dalle ore 18,30 in avanti. Laboratori, performance ed eventi speciali. • 9 maggio: parata per le vie della città e Fringe Fever Party al Cecchi Point. • 11 maggio: incontro per artisti e operatori ed evento speciale teatrale gastronomico al Circolo Esperia. • 12 maggio: Assaggi d’assurdo Fringe edition: evento speciale al Marte. • 14 maggio: Fringe Portafortuna al Circolo Esperia • 16 maggio: Bye Bye party al Cubo –Officine Corsare. • 7, 8, 10, 13, 15, 17 maggio: dopo gli spettacoli ci si trova all´Amantes per Afterfringe con djset. Le compagnie sono 40: 34 provenienti da tutta Italia e 6 dall’estero, 7 per gli eventi Tostreet nelle zone più centrali della città. Una delle caratteristiche del Festival è che gli spettacoli replicano per 9 giorni con orari diversi, per un totale di circa 500 repliche. Oltre agli spettacoli il Festival propone n° 4 seminari tenuti da grandi professionisti ed aperti a tutti, professionisti e non, grandi e piccini. Www.tofringe.it |
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SISMA/EMILIA ROMAGNA E RICOSTRUZIONE - LA NONA DI BEETHOVEN DENTRO L´AZIENDA MENÙ DI MEDOLLA (MO) PER CELEBRARE LA RINASCITA NEL TERZO ANNIVERSARIO DAL TERREMOTO |
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Bologna, 6 maggio 2015 – Sarà la musica di Beethoven a celebrare la rinascita nei territori colpiti dal sisma, a tre anni dalle scosse che devastarono l’Emilia. Mercoledì 6 maggio alle ore 21, 120 musicisti eseguiranno la Nona sinfonia nello stabilimento della Menù a Medolla, nel modenese, uno dei comuni epicentro del terremoto del 2012. La sede dell´azienda farà da teatro alla "Spira Mirabilis", orchestra che interpreterà la celeberrima sinfonia. L´iniziativa è stata resa possibile dalla sinergia tra Unione Comuni Modenesi Area Nord, Regione Emilia-romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Comune di Formigine in collaborazione con Fondazione Scuola di Musica "Carlo e Guglielmo Andreoli", Menù ed il contributo di “f Under 35” e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Le 2000 prenotazioni disponibili relative al concerto di "Spira Mirabilis" sono state tutte assegnate. La Nona Sinfonia di Beethoven verrà eseguita senza il supporto di un direttore. Per l´occasione, "Spira Mirabilis" amplierà l´organico a solisti e coristi, coinvolgendo anche il "Coro Luigi Gazzotti" di Modena, per un totale di 123 musicisti. Un avvenimento che viene preceduto da un evento analogo in programma oggi, 5 maggio, a Formigine e a cui seguirà, venerdì 8 maggio, un concerto a Lucca. "Lungo i sette anni di vita di ´Spira Mirabilis´ - affermano gli artisti dell´organico - le Sinfonie di Beethoven sono state il punto focale del nostro lavoro di studio che si è svolto in prevalenza a Formigine, per poi approdare nelle più importanti sale da concerto d´Europa. Dai giorni del terremoto abbiamo cercato di suonare nelle comunità colpite ogni volta che fosse stato possibile. Tra i tanti edifici, il sisma ha recato ingenti danni anche a tutti i teatri. Questo ci ha portato, di volta in volta, a cercare situazioni ad hoc per dimostrare che l´assenza di uno spazio ideale per la musica non avrebbe proibito alla popolazione dell´area di godere di un concerto di qualità. La scelta per l´esecuzione della Nona è caduta sullo stabilimento della fabbrica Menù di Medolla, uno spazio industriale ricostruito dopo i pesanti danni del sisma e che oggi, dopo tre anni, è diventato uno dei simboli della rinascita della zona". |
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PRATO. PHILIPPE DAVERIO TESTIMONIAL D’ECCEZIONE PER PROMUOVERE IL MUSEO |
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Prato, 6 maggio 2015 - Un testimonial d’eccezione per promuovere l’immagine di Prato e di Palazzo Pretorio, che ha spento la prima candelina il 12 aprile scorso. I festeggiamenti per il compleanno del Museo in città proseguiranno con una straordinaria lezione-conferenza affidata a Philippe Daverio, critico d’arte e conduttore di celebri trasmissioni televisive “Passepartout”, in programma per la sera di mercoledì 13 maggio al Museo, a partire dalle 21.30. La figura di Daverio sarà legata alla promozione del Museo Civico grazie alle riprese della conferenza, intitolata “Palazzo Pretorio a Prato: storia di una Cintola e di una città”, che sarà oggetto di un audio-video da diffondere sui canali web e sui social network. Il volto della celebre trasmissione “Passepartout” intratterrà i visitatori illustrando, con l’eccezionale capacità divulgativa che lo contraddistingue, la storia di Palazzo Pretorio e della sua collezione permanente. L´evento, unico per il Museo e la città di Prato, sarà gratuito per i possessori della card "Amici del Pretorio", la tessera annuale di abbonamento al Museo che permette di vivere l´arte 365 giorni l´anno, con l´ingresso gratuito agli eventi e alle mostre e tanti benefit. Limitati i posti per la conferenza: verrà data priorità ai possessori della card ai quali sarà garantito l´accesso riservato dalle 20.45 alle 21.15. Dalle 21.15, in caso di posti liberi, chi non possiede la card "Amici del Pretorio" potrà accedere alla conferenza al costo di euro 12 (ridotto 10 euro per residenti, ragazzi fino a 26 anni, over 65, soci di Unicoop Firenze, Fai e Touring Club). La card, suddivisa in quattro categorie (base, junior, sostenitore e business per le aziende), può essere acquistata alla biglietteria negli orari di apertura del Museo. Il celebre storico dell’arte tornerà così a parlare di Palazzo Pretorio, stavolta dal vivo, dopo che, in occasione della mostra “Officina pratese. Da Donatello a Lippi”, aveva dedicato al Museo un articolo lusinghiero sulle pagine di “Style” del Corriere della Sera, dal titolo “Prato renaissance”. Mercoledì 13 maggio, sarà l’ospite d’onore di una serata di cui rimarrà traccia nella storia del Museo: Daverio sarà la voce che racconterà Palazzo Pretorio e le sue bellezze in un video promozionale, efficace biglietto da visita per promuovere a livello turistico e culturale Prato. Al termine della conferenza, possibilità di visitare Palazzo Pretorio fino alle 24. Info: www.Palazzopretorio.prato.it |
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