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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2015
PRESENTAZIONE DELL´ "AGENDA EUROPEA PER L´IMMIGRAZIONE"  
 
Roma, 18 maggio 2015 - Giovedì 21 maggio 2015, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 presso la Sala Natali della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, sarà presentata l´"Agenda europea per l´Immigrazione" per spiegarne tutte le novità e discuterne con i principali attori nazionali del settore. In occasione della pubblicazione della nuova "Agenda europea per l´immigrazione", la Rappresentanza in Italia della Commissione europea promuoverà un momento di confronto con i principali attori nazionali che operano nel settore. Ospite dell´evento Giulio Di Blasi, funzionario della Direzione generale della Migrazione e degli affari interni della Commissione europea, che illustrerà i principali punti dell´Agenda. La strategia annunciata dall´Unione europea sul fenomeno della migrazione vuole dare una risposta decisa e completa alla situazione di crisi che si sta verificando nel Mar Mediterraneo. L´ue è pronta ad affrontare e gestire questa emergenza con un piano definito che, richiedendo la collaborazione di tutti gli Stati membri, vuole portare ad una soluzione efficace sia nel breve che nel lungo periodo. Sono infatti state previste azioni reali da attuare nell´immediato come anche l´orientamento delle iniziative da varare negli anni a venire. Di queste misure e di ciò che comporteranno si discuterà durante l´evento previsto per il 21 maggio, in cui sarà possibile comprendere pienamente ogni aspetto dell´´"Agenda europea per l´immigrazione" adottata dalla Commissione. Roma, via Iv Novembre n. 149, 2° piano  
   
   
EUROSTAT: 185 MILA DOMANDE DI ASILO NEGLI STATI MEMBRI NEL 2014  
 
Bruxelles, 18 maggio 2015 - Il proliferare di crisi umanitarie sempre più violente ha generato, un numero sempre maggiore di richieste di protezione internazionale in Europa, soprattutto dal sud del mondo. Nell´ottica della salvaguardia dei diritti fondamentali dell´uomo gli Stati membri dell´Ue si sono adoperati per garantire alle vittime di situazioni di violenza e persecuzione una tutela internazionale così come stabilito nella Convenzione di Ginevra del 1951. Nel 2014 27 Stati membri hanno accordato uno status di protezione a 185 000 richiedenti asilo, un aumento del 50% circa rispetto al 2013. I principali beneficiari dello status di protezione sono i siriani (68 400 persone pari al 37%) seguiti da eritrei (14 600 persone pari all´8%) e afghani ( 14100 pari all´8%). Ad accoglierli in Europa ci sono in prima linea la Germania con 47 600 persone (circa l´82% in più rispetto al 2013), la Svezia (con 33 000 persone, +25% rispetto al 2013), la Francia (20 600 persone, +27% rispetto al 2013) e l´Italia (20 600 persone, + 42% rispetto al 2013). Quale status è stato loro accordato e quali sono stati i numeri nel 2014? Status di rifugiato: concesso ai cittadini di paesi terzi o apolidi che si trovino fuori dal loro paese di origine e che non vogliano o non possano farvi ritorno perché temono di essere perseguitati. Di 185 000 richiedenti, a 104 000 (56%) è stato accordato lo status di rifugiato. Protezione sussidiaria: accordata a coloro che non possiedono i requisiti per il riconoscimento dello status di rifugiato, ma nei cui confronti sussistono fondati motivi di ritenere che, al ritorno nel paese d´origine, correrebbero un rischio effettivo di subire un grave danno come: -la condanna a morte o all´esecuzione della pena di morte; -la tortura o altra forma di pena o trattamento inumano o degradante; -la minaccia grave e individuale alla vita o alla persona derivante dalla violenza indiscriminata in situazioni di conflitto armato interno o internazionale. Di 185 000 richiedenti, a 61 000 persone (il 33%) è stata concessa la protezione sussidiaria. Autorizzazione di soggiorno per motivi umanitari: rilasciata dalle autorità nazionali competenti che, laddove non sussistano i criteri per accordare la protezione internazionale, riconoscono la necessità di una protezione umanitaria. Su185 000 richiedenti, 20 000 (l´11%) hanno ottenuto un autorizzazione di soggiorno per ragioni umanitarie. Infine 6 500 persone hanno beneficiato dell´accoglienza negli Stati membri Ue con lo status di rifugiato reinstallato. In cosa consistono l´asilo e il sistema europeo comune di asilo? I primi due status sopra menzionati (status di rifugiato e protezione sussidiaria) sono disciplinati dalla normativa europea in tema di asilo.L´asilo è un diritto fondamentale e un obbligo internazionale, riconosciuto per la prima volta nel 1951 nella Convenzione di Ginevra sulla protezione dei rifugiati. Dal 1999 l´Ue sta lavorando per la creazione e definizione di un Sistema europeo comune di Asilo (Ceas) per migliorare il quadro legislativo vigente. Sono stati elaborati diversi strumenti per l´armonizzazione del sistema comune di asilo negli Stati membri dell´Ue, tra cui: - una procedura dettagliata che definisce ogni passaggio dalla richiesta, alla concessione e agli obblighi legati all´asilo (direttiva relativa alle procedure di asilo); - la definizione degli obblighi degli Stati membri che accolgono un richiedente asilo, al cui va garantito l’accesso all’alloggio, al vitto, all’assistenza sanitaria e all’occupazione, nonché a cure mediche e psicologiche (direttiva sull´accoglienzapdf); - la definizione dei requisiti per la concessione dello status di rifugiato; - la procedura che determina lo Stato responsabile della presa in carico della domanda (regolamento di Dublino); - l´accesso alle banche dati contenenti le impronte digitali dei richiedenti asilo, per facilitare eventuali indagini e assicurare la prevenzione dei reati più gravi come l´omicidio o il terrorismo (regolamento Eurodac).  
   
   
L´UE E LA TURCHIA ANNUNCIANO LA MODERNIZZAZIONE DELL’UNIONE DOGANALE  
 
Bruxelles, 18 maggio 20154 - La Commissaria per il Commercio Cecilia Malmström ha incontrato il Ministro dell’Economia turco Nihat Zeybekci per concordare come modernizzare l´accordo di unione doganale, che risale ormai a vent´anni fa, e per discutere di come rafforzare le relazioni commerciali bilaterali. La Commissaria Malmström ha dichiarato a questo proposito: "Abbiamo bisogno di modernizzare la nostra unione doganale con la Turchia e di portarla nel ventunesimo secolo. Questa iniziativa contribuirà a rafforzare le relazioni commerciali Ue-turchia". Il risultato è stato raggiunto sotto la direzione congiunta della Commissaria Cecilia Malmström e del Commissario responsabile per la Politica di vicinato e i negoziati di allargamento Johannes Hahn, e fa seguito a dodici mesi di discussioni tecniche che hanno permesso a entrambe le parti di capire le reciproche aspettative e ambizioni per una rinnovata relazione commerciale bilaterale preferenziale. Entrambe le parti avvieranno ora le procedure interne per adottare l´iniziativa e chiedere i corrispondenti mandati di negoziato. La Turchia è un paese candidato, e i negoziati di adesione all’Ue sono in corso. Il rafforzamento delle relazioni commerciali bilaterali è complementare, non alternativo, ai negoziati di adesione. La Turchia è anche uno dei migliori partner commerciali dell’Ue, il sesto in ordine di importanza, e l’Ue è il principale partner commerciale della Turchia. Vi è un enorme potenziale, tuttavia, di ulteriore sviluppo delle relazioni commerciali, cosa che sarà resa possibile dal nuovo quadro commerciale.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: GIORNATA CONTRO L´OMOFOBIA: "LA LOTTA PER LA PARITÀ CONTINUA"  
 
Bruxelles, 18 maggio 2015 - Il 17 maggio si è celebrata la Giornata internazionale contro l´omofobia. Un appuntamento importante per la lotta alla discriminazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) in tutto il mondo. Quest´anno ricorre anche il 25° anniversario della decisione dell´Oms di eliminare l´omosessualità dalla lista delle malattie mentali. In questa occasione i deputati hanno discusso l´argomento con gli esperti in Parlamento il 12 maggio. "La discriminazione sulla base dell´orientamento sessuale è illegale ed è vietato nell´Unione europea. In questo senso, il Parlamento europeo e la società civile hanno avuto un forte peso" ha indicato Ulrike Lunacek, vicepresidente del Parlamento europeo e dell´intergruppo Lgbt. Dimitrious Papadimoulis, vicepresidente del Parlamento europeo e presidente del gruppo sull´uguaglianza di genere e la diversità) ha aggiunto: "La lotta per la parità continua ogni giorno. L´intera società ha bisogno di assumere un ruolo attivo nella riduzione dei pregiudizi in quanto questo è un aspetto che riguarda tutti". Mentre leggi che proibiscono la discriminazione sulla base dell´orientamento sessuale sono in vigenti in Europa, le discriminazioni continuano. Secondo la più grande indagine Lgbt mai effettuata, nel 2013 il 47% delle persone Lgbt ha detto di essersi personalmente sentito discriminato o molestato per motivi di orientamento sessuale.  
   
   
FESTA DELL´EUROPA: I TRENTINI DICONO "MI PIACE"  
 
Trento, 18 maggio 2015 - Siamo più "europei" di quanto crediamo, e l´Europa è più vicina a noi di quanto possiamo pensare. Lo dimostra la Festa dell´Europa, appuntamento ormai consolidato della primavera trentina e promosso dal Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento - Europe Direct Trentino e Centro di Documentazione Europea, con il Comune di Trento e altre Associazioni europee (Gfe e Punto Europa), che ha animato il 16 maggio le vie e le piazze del centro storico di Trento. La partecipazione e l´entusiasmo di tanti bambini, giovani e famiglie che si sono ritrovati in piazza Cesare Battisti, "centro" della Festa, per visitare i punti informativi (12) dedicati ai progetti attivati in Trentino grazie ai fondi ed alle opportunità di finanziamento dell´Ue o per lanciarsi da qui, attraverso le vie del capoluogo, in una appassionante "caccia al tesoro europea", hanno dimostrato che, dentro l´animo dei trentini, l´idea d´Europa si è fatta spazio. "Essere in Europa", oltre che il nome del progetto che vede protagonisti tanti giovani trentini, è dunque diventata una consapevolezza più diffusa di tutti i trentini. Un risultato, che rimane però ancora un obiettivo, dovuto alla formula, aperta e coinvolgente, di questa iniziativa. Tra i motivi di richiamo, e tra i più apprezzati, della Festa c´è in particolare "Libro Vivo", una originale e inusuale biblioteca dove, anziché prendere in prestito e leggere libri, si "leggono" persone, ovvero si prendono in prestito per conversare con loro, anche in lingua originale. Un modo un po´ diverso per scoprire cose nuove e per avvicinarsi all´Europa. "Una iniziativa che è stata molto apprezzata - spiega la responsabile del Servizio Europa, Nicoletta Clauser - e che sarà certamente riproposta in occasione della "Giornata della mobilità in Europa", il prossimo novembre. Altra "attrazione" la simulazione trentina del Parlamento europeo: i partecipantihanno avuto la possibilità di far parte di uno di quattro gruppi parlamentari e lavorare in una di tre commissioni: agricoltura e ambiente; difesa e affari esteri, allargamento. Dopo la partecipazione di circa 30 trentini all´inaugurazione, sabato 9 maggio all´Expo, del Padiglione Europa, la Festa a Trento ha fatto capire che l´Europa è tanto più una realtà vicina a noi quanto più essa sa tradursi in concrete opportunità di sviluppo e di crescita personale e collettiva. Un esempio? Il percorso per disabili, realizzato grazie ai fondi Ue, nel Parco Adamello Brenta che verrà inaugurato il 6 giugno, oppure quello che riguarda lo sviluppo e la valorizzazione della Val Canali nel Parco Paneveggio Pale di San Martino, per dire ancora della Guida alle buone pratiche dal punto di vista energetico. Oggi in piazza Battisti a Trento si poteva dunque "fare un giro d´Europa" ideale, avvicinarsi alle diverse facce dell´Europa, capire un po´ più da vicino in cosa l´Europa, che per tanti aspetti avvertiamo lontana, può essere un "partner" per i progetti di vita di ogni cittadino.  
   
   
TRENTINO ED ECUADOR: UN´AMICIZIA CHE SI RAFFORZA IN UN´OTTICA DI SISTEMA.  
 
Trento, 18 maggio 2015 - Si e´ tenuto ieri un incontro tra la Console generale del Ecuador a Milano Narcisa Soria Valencia e l´assessora all´università, ricerca e cooperazione allo sviluppo a cui ha partecipato anche il Presidente della Federazione trentina della cooperazione Diego Schelfi. L´assessora provinciale, nel ricordare il grande impegno di tante associazioni trentine in Ecuador, ha ribadito la volonta´ di sostenere e incentivare rapporti solidi e strutturati che coinvolgano, in un quadro di sistema, le istituzioni, le associazioni, i centri di formazione e di ricerca nonche´ il tessuto economico trentino in un ottica di reciproco sviluppo. La console Valencia ha ringraziato per il sostegno della Provincia alle iniziative di solidarieta´ e di cooperazione internazionale realizzate nel suo Paese. Nel manifestare la grande ammirazione che il governo dell´Ecuador ha per la Provincia Autonoma di Trento, la console ha proposto la possibilita´ di consolidare i rapporti stringendo accordi anche sul versante universitario e della ricerca, sui quali il nuovo governo sta investendo molto per lo sviluppo complessivo del Paese, garantendo un rapporto privilegiato con le competenze scientifiche del nostro territorio Il Presidente Diego Schelfi ha sottolineato come negli anni il legame della Federazione della cooperazione con l´Ecuador, anche con il sostegno iniziale della Provincia, abbia sviluppato esempi di cooperazione economica esemplari come la nascita e lo sviluppo della Cassa Rurale di Quito, che ora e´ un modello di credito cooperativo anche per i paesi confinanti come il Peru´. Il governo dell´Ecuador ha anche legiferato in materia di cooperazione attingendo dalle competenze e dal modello trentino.  
   
   
LOMBARDIA: PRONTI A COLLABORARE CON REPUBBLICA CECA  
 
Rho-pero/mi, 15 maggio 2015 - "E´ un grande onore per Pianeta Lombardia ospitare la delegazione della Repubblica Ceca in una giornata molto speciale, il National day celebrato oggi in Expo". Lo ha detto il 15 maggio l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala ricevendo la delegazione della Repubblica Ceca in visita a Pianeta Lombardia. La Delegazione Ceca In Visita A Pianeta Lombardia - Insieme al Commissario della Repubblica Ceca per Expo Milano Jiri Frantisek Potuznik erano presenti anche il suo vice, Lucie Sustkova, l´ambasciatore della Repubblica Ceca in Italia Petr Burianek e il console onorario Giorgio Franco Aletti. Ampia Collaborazione - "Regione Lombardia - ha sottolineato Sala - è pronta a collaborare con la Repubblica Ceca e Expo offre certamente l´opportunità di approfondire le linee su cui è possibile lavorare insieme". Agricoltura E Nanotecnologie - La Repubblica Ceca Paese ha una ricca tradizione nel campo della produzione agricola e alimentare e a Expo presenta esperienza e innovazione nella gestione delle risorse idriche e del loro uso. All´esposizione universale presenti anche i risultati degli istituti di ricerca biochimica e nanotecnologica applicata a cura dell´ambiente, salute umana e animale e alla produzione di alimenti sicuri. Tutti settori in cui anche la Lombardia vanta numerose eccellenze, quindi può risultare ancora più utile e produttivo il rafforzamento delle attività di collaborazione già in atto. Affascinati Dai Siti Unesco - I componenti della delegazione sono rimasti affascinati dal viaggio virtuale nei siti Unesco effettuato con gli speciali occhiali ´Oculus´ e hanno gradito il brindisi oggi a base di vini di Casteggio (Oltrepò pavese).  
   
   
POR FESR 2007-2013, LOMBARDIA: FINANZIATI QUASI 2000 PROGETTI  
 
Milano, 18 maggio 2015 - Sono quasi 2000 i progetti finanziati da Regione Lombardia, grazie ai fondi del Por Fesr 2007-2013 (Programma Operativo Regionale - Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale). La cifra complessiva impegnata è di oltre 558 milioni di euro. Ne dà notizia l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini. Raggiunti Obiettivi - "Dal punto di vista finanziario - ha spiegato Melazzini - grazie all´efficienza dei nostri Uffici e l´impegno dei circa 2.500 beneficiari, tra imprese, centri di ricerca, università, Enti locali, Parchi, enti ecclesiastici e altre associazioni e fondazioni senza scopo di lucro, abbiamo raggiunto e superato tutti gli obiettivi fissati a livello nazionale e comunitario per il 2014. Per quanto riguarda la natura dei progetti, la parte prevalente dei finanziamenti (il 58 per cento), è stata destinata al sostegno del sistema produttivo lombardo. Oltre 145 milioni di euro sono stati investiti per dare attuazione agli strumenti di ingegneria finanziaria, mentre circa 182 milioni riguardano contributi a fondo perduto per le imprese". Ricerca E Innovazione - "I finanziamenti del Por Fesr - ha aggiunto l´Assessore - in linea con quello che Regione Lombardia considera prioritario, si concentrano prevalentemente sulle iniziative dell´Asse 1 ´Ricerca e innovazione´, con circa il 50 per cento. Riteniamo infatti questi ambiti strategici per la crescita e lo sviluppo della nostra economia e siamo impegnati anche per il futuro, attraverso ad esempio il programma Innova Lombardia, a proseguire lungo questa linea". Questi i principali numeri relativi ai progetti e ai finanziamenti del Por Fesr 2007-2013, per i quattro Assi di intervento in cui è articolato (al 31 dicembre 2014). Asse 1 Ricerca E Innovazione - Questo Asse assorbe oltre la metà delle risorse totali del Por Fesr. Sono stati concessi contributi per 333,6 milioni di euro, con investimenti attivati pari a 765,7 milioni. I progetti finanziati sono 1.400 e hanno visto il coinvolgimento di circa 2.000 diversi soggetti, tra centri di ricerca e imprese, in prevalenza Pmi (circa il 90 per cento). Tra le altre misure, da segnalare i bandi ´Ricerca e Sviluppo nelle Aree Tematiche Prioritarie´, ´R&s nei settori strategici´, ´Smart Cities and Community´ e ´Reti di imprese´. Asse 2 Energia - I numeri mostrano il finanziamento di 268 progetti con 48,4 milioni di euro di contributi concessi. Tra gli interventi più rilevanti, la realizzazione di 86 impianti a pompa di calore, di 56 chilometri di reti di teleriscaldamento e l´installazione o sostituzione di oltre 18.000 punti luce. Asse 3 Mobilità Sostenibile - Risultano finanziati 84 progetti, con un totale di contributi concessi pari a 99,4 milioni di euro. Le opere realizzate o in cantiere sono: fermate o stazioni del servizio ferroviario regionale, parcheggi di interscambio, opere di raccordo della viabilità e infrastrutture per il miglioramento del trasporto pubblico locale. Asse 4 Tutela E Valorizzazione Del Patrimonio Naturale E Culturale - Finanziati 16 Progetti Integrati d´Area (progetti realizzati in forma integrata e complementare attraverso diverse operazioni diffuse all´interno dell´area di riferimento). Le operazioni finanziate sono complessivamente 280. I contributi concessi sono pari circa 65,1 milioni di euro. Da rilevare la riqualificazione di 91 beni culturali, la realizzazione di 104 chilometri di piste ciclabili e una superficie di aree di interesse naturale/paesaggistico recuperate di 44 ettari. Questo il dettaglio dei finanziamenti per provincia (in milioni di euro): Bergamo 45,4 - Brescia 96,5 - Como 28,4 - Cremona 38,2 - Lecco 20,8 - Lodi 15,9 - Mantova 36,8 - Milano 171,6 - Monza-brianza 29,4 - Pavia 17,2 - Sondrio 8,4 - Varese 49,4 - Totale 558,1.  
   
   
BILANCIO PARTECIPATIVO: AL VIA LA SPERIMENTAZIONE A MILANO L’ISTITUTO PER LA RICERCA SOCIALE E AVVENTURA URBANA SRL AFFIANCHERANNO IL COMUNE NELLE ATTIVITÀ CON I CITTADINI  
 
Milano, 17 maggio 2015 - Parte la sperimentazione del Bilancio Partecipativo, lo strumento attraverso il quale i cittadini possono decidere come utilizzare parte delle risorse finanziarie del Comune di Milano. È arrivata al traguardo, infatti, la gara indetta da Palazzo Marino per individuare il "garante" che affiancherà il Comune e i cittadini nella sperimentazione del primo Bilancio Partecipativo. Sarà il raggruppamento di imprese costituito dall’Istituto per la Ricerca Sociale e dalla società Avventura Urbana il soggetto tecnico che svilupperà concretamente il percorso dentro il quale i cittadini decideranno le priorità di investimento da proporre all´amministrazione comunale. Il Bilancio Partecipativo del Comune di Milano prevede il coinvolgimento delle 9 zone cittadine, ciascuna delle quali avrà a disposizione 1 milione di euro da destinare a investimenti, ossia ad attività di riqualificazione e riordino dei quartieri – quali interventi sul verde, sulla viabilità, sulle strutture e sui beni comuni - e di riqualificazione di edifici di proprietà comunale. “Possiamo ora definire e avviare le azioni concrete - hanno commentato Francesca Balzani, Assessore al Bilancio, e Carmela Rozza, Assessore ai Lavori Pubblici - ed entrare nel vivo del bilancio partecipativo. Un progetto in cui il Comune di Milano crede molto e che ci impegnerà per sei mesi, dal quale pensiamo possano emergere tante proposte per migliorare la qualità di vita in città”. Nei prossimi giorni saranno messi a punto il piano operativo e il cronoprogramma che definiranno i tempi e i modi del percorso. Con questa sperimentazione, che si prospetta come la più ampia a livello nazionale, Milano si situa tra le grandi città europee che hanno avviato il Bilancio Partecipativo. Il primo Bilancio Partecipativo è stato realizzato negli anni Ottanta nella città brasiliana di Porto Alegre come forma di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte che riguardano la città. Per quanto riguarda l’Europa, le esperienze più significative sono quelle di Parigi, che lo sta realizzando in forma analoga a quella proposta a Milano, e di Lisbona, che lo attua con successo dal 2008. E’ stato sperimentato anche in alcune aree a Londra e in diverse città tedesche e spagnole.  
   
   
ROMA METROPOLITANE. MARINO: “TAR CONFERMA NOSTRA DECISIONE SU SOSTITUZIONE DEL CDA”  
 
 Roma, 18 maggio 2015 - “Sapevamo di aver agito correttamente e nell’interesse della città e il Tar ci ha dato ragione. Con una sua sentenza infatti il Tribunale Ammnistrativo del Lazio ha respinto la richiesta di bloccare la revoca dei membri del Cda di Roma Metropolitane, che io avevo deciso nel luglio scorso. Quando prendemmo come Campidoglio quella decisione lo abbiamo fatto, davanti ad un Cda, nominato dal precedente sindaco, che aveva disatteso gli atti di indirizzo dell’attuale amministrazione capitolina. Rilevammo allora che dentro Roma Metropolitane vi era una tale livello di criticità da far dubitare dell’affidabilità della gestione aziendale, in particolar modo rispetto alle scadenze dei tempi di realizzazione della linea C della metropolitana”. Lo dichiara il sindaco di Roma Ignazio Marino. “Che noi avessimo ragione – continua il sindaco - è testimoniato anche dal fatto che, dopo quella revoca e con la nomina del nuovo Cda, le cose sono radicalmente cambiate in meglio. Ero certo della piena correttezza della nostra decisione e la sentenza che la conferma mi fa particolarmente piacere. Ora siamo impegnati per la realizzazione di questa fondamentale infrastruttura che potrà cambiare la vita di un intero popolatissimo quadrante della città. Abbiamo già annunciato l’apertura delle nuove stazioni fino a Lodi entro il mese di luglio e andremo avanti verso l’apertura di San Giovanni.”.  
   
   
BILANCI PROVINCE, UPI: "LA CORTE DEI CONTI CONFERMA LA NOSTRA ANALISI" "SERVE INTERVENTO DEL GOVERNO E DEL PARLAMENTO”  
 
 Roma, 18 maggio 2015 - “Le manovre economiche hanno creato gravi criticità nei bilanci delle Province, che rischiano di vedere compromessi gli equilibri finanziari. Dopo il nostro allarme, che abbiamo lanciato all’indomani dall’approvazione della Legge di stabilità 2015, la Corte dei Conti conferma con la sua relazione che la nostra analisi era corretta e circostanziata. Speriamo che ora Governo e Parlamento prendano atto dell’ineluttabilità di un intervento immediato ed urgente a risolvere questa grave emergenza”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, sottolineando come “la Corte dei Conti attesta non solo il rischio evidente di un dissesto di molto Province, indotto dalle manovre economiche che hanno chiesto a questi enti molto più del possibile, ma che le conseguenze immediate si avranno sui servizi ai cittadini e sulle garanzie del pagamento degli stipendi ai dipendenti. Una analisi dettagliata, quella della magistratura contabile, che nasce da una verifica attenta svolta sui territori, esaminando i bilanci veri degli enti e non attraverso teoriche proiezioni: la dimostrazione, come abbiamo più volte detto, che i dati da cui si è partiti per stabilire il contributo delle Province con la legge di stabilità 2015 erano sbagliati. La conclusione cui giunge la Corte dei Conti è quella che come Upi stiamo sollecitando al Governo da tempo: serve un intervento urgente, che consenta alle Province di chiudere i bilanci gestendo in equilibrio il 2015, per permettere la piena attuazione della riforma senza compromettere l’erogazione dei servizi ai cittadini e garantendo i diritti dei dipendenti. E’ evidente – conclude il presidente Upi - che questo rapporto conferma anche quanto abbiamo già evidenziato rispetto al prossimo biennio: con una situazione già così critica per quest’anno, è del tutto impensabile la previsione di un ulteriore contributo alle casse dello Stato dalle Province di 2 miliardi per il 2016 e 3 miliardi per il 2017. La manovra deve essere corretta”.  
   
   
TRENTO, COMMISSIONE DEI 12: PROSEGUE IL PERCORSO DI RAFFORZAMENTO DELL´AUTONOMIA  
 
Trento, 18 maggio 2015 - L´approvazione, avvenuta il 14 maggio, da parte della Commissione dei 12 di nuove norme di attuazione registra il plauso del governatore del Trentino che al ringraziamento unisce la soddisfazione per "l´ulteriore passo avanti compiuto nel senso di un rafforzamento dell´autonomia". "È esattamente il percorso che abbiamo concordato con il premier Matteo Renzi - commenta il presidente - e che è stato ulteriormente messo a punto in occasione dell´incontro di pochi giorni fa nella nostra Regione, al termine del quale è stato consegnato al capo del Governo uno specifico memorandum che ha riassunto i punti ancora da completare proponendo tempi e metodo per la conclusione di un processo che abbiamo voluto nella convinzione che la nostra specialità ha tanto più senso ed efficacia se sa interpretare "dinamicamente" il quadro in cui è inserita. Le norme in questione, rispondono infatti alla necessità di poter intervenire direttamente nella disciplina di specifiche attività all´interno di un territorio particolare come il nostro, pensiamo ad esempio la questione degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali o quella della regolazione del traffico veicolare lungo le strade ed i passi di montagna. Quella di oggi quindi è un´altra tappa significativa di un cammino che stiamo facendo assieme alla nostra delegazione parlamentare ed ai componenti della Commissione cui va il nostro ringraziamento.  
   
   
PROVINCE: ASSESSORE REGIONALE VENETO AL BILANCIO ED ENTI LOCALI, “BRESSA SMENTITO DALLA CORTE DEI CONTI”.  
 
Venezia, 18 maggio 2015 - “Non dico un esponente del Governo, ma anche il meno esperto tra i pubblici amministratori locali non avrebbe mai azzardato la tesi per cui tutte le Regioni sono protagoniste della Riforma delle Province eccezion fatta che per il Veneto, come ha sostenuto invece il Sottosegretario di Stato Gianclaudio Bressa. A smentire l’esponente del governo non è l’assessore regionale agli Enti locali del Veneto che sta portando a termine, assieme alle rappresentanze degli enti locali e delle organizzazioni sindacali, un lavoro di cesello teso a risolvere uno scenario complicato e complesso. A smentire Bressa ci pensa la Corte dei Conti con la sua deliberazione n. 17 del 30 aprile scorso resa nota il 13 maggio”. Con queste parole l’Assessore al Bilancio ed Enti Locali della Regione del Veneto risponde alle critiche mosse dal Sottosegretario Bressa alla gestione in Veneto del “caso Province”. “A pagina 22 della delibera della Corte che tratta del Riordino delle Province – fa notare l’assessore - leggiamo che ‘Per un gruppo di Regioni (Piemonte, Veneto, Abruzzo, Campania, Molise e Basilicata) i progetti di legge approvati non operano un immediato riordino delle funzioni non fondamentali, facendo rinvio a successivi atti finalizzati ad una puntuale individuazione ed assegnazione di beni e risorse derivanti dalla nuova allocazione delle funzioni’. In altre parole, per la Regione del Veneto non basta dire chi fa cosa, vogliamo anche dire con quali fondi certi si faranno le cose – e si pagheranno gli stipendi - senza andare a pregiudicare le risorse già destinate a funzioni fondamentali e servizi strategici ad iniziare dalla sanità”. “Il Veneto – prosegue l’Assessore - non è in ritardo e la scorrettezza anche istituzionale, oltre che sostanziale, dell’intervento del Sottosegretario non trova motivazione né fondamento. Come spiega la Corte Costituzionale un rallentamento c’è soprattutto a livello nazionale perché molte Regioni, Veneto compreso, stanno operando con prudenza e con la diligenza necessaria quando si ha a che fare con decine di migliaia di posti di lavoro messi a rischio non dalle Regioni ma da una norma, a dir poco confusa e contraddittoria, approvata dal Parlamento. Checché ne dica Bressa, lo scenario attuale, come sottolinea la Corte dei Conti, sconta il mancato coordinamento tra la riforma Delrio, la Legge di stabilità 2015 e il cosiddetto decreto Milleproroghe. Si aggiunga, parlando dei dipendenti, che il decreto sulle tabelle di equiparazione, atteso almeno da sei anni, con il quale si permetterà il trasferimento verso lo Stato di una quota dei dipendenti provinciali, ha superato l´esame della Conferenza unificata, con le Regioni che hanno fatto la loro parte. Purtroppo, come spesso accade in Italia manca ancora il provvedimento governativo che fissi i criteri per la mobilità, che si attende peraltro a ore”. “Per la Riforma delle provincie – conclude l’esponente della Giunta regionale - si avvera quanto la stessa Corte aveva previsto ancora nel novembre del 2014 analizzando l’allora proposta di riforma delle Provincie avanzata dal governo Renzi: basse possibilità di risparmio per gli enti e rischio di confusione amministrativa. Zero risparmio per i cittadini. La proposta del Governo, in altre parole, conteneva in sé il pericolo concreto di uno scenario transitorio conflittuale e prolungato in cui, diceva la Corte, ‘si perpetuerebbe una situazione diconfusione ordinamentale certamente produttiva di inefficienze’. Tutto ciò si è avverato con la complicazione del guazzabuglio della Legge di stabilità 2015, che mette a rischio l’equilibrio dei conti provinciali senza dare certezze a chi dovrà sostituire le province nell’espletamento di una serie di funzioni. Il Governo non volle ascoltare il magistrato contabile e il tentativo maldestro, questo sì chiaramente di matrice propagandistica elettorale, di scaricare su forze sindacali o sulla Regione del Veneto responsabilità, che in realtà non hanno, è evidente quanto scorretto e sconcertante”.  
   
   
INTERCENT-ER, NEL 2014 OLTRE 120 MILIONI DI RISPARMI. I RISULTATI DELL´ATTIVITÀ SVOLTA DALLA CENTRALE REGIONALE DI ACQUISTO DELLA PA DELL´EMILIA-ROMAGNA. BONACCINI: "UNA REGIONE CHE GARANTISCE I SERVIZI SENZA SPRECARE RISORSE"  
 
Bologna, 18 maggio 2015 – Oltre 120 milioni di risparmi per gli acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni dell’Emilia-romagna. E’ uno dei risultati dell’attività svolta nel 2014 da Intercent-er, la centrale regionale per gli acquisti che ha il compito di realizzare gare centralizzate per l’approvvigionamento di beni e servizi per Regione, Enti locali e Aziende Ausl del territorio e di gestire il mercato elettronico per gli acquisti di piccolo importo da parte delle pubbliche amministrazioni. Dal 2005 ad oggi il risparmio totale arriva a 751,1 milioni di euro. “I risultati ottenuti sono importanti anche perché dimostrano che in Emilia-romagna c’è una pubblica amministrazione attenta e in grado di razionalizzare e garantire servizi di qualità senza sprecare risorse”, sottolinea il presidente della Regione Stefano Bonaccini. “Noi proseguiremo su questa strada, fatta di efficienza e risparmio, e lavoreremo per una sburocratizzazione sempre maggiore”. Gli 877 enti registrati al sistema di intermediazione di Intercenter hanno realizzato, nel corso del 2014, importanti economie di scala (in media -13% rispetto alla spesa precedente) per acquistare beni e servizi che vanno dagli arredi all’energia elettrica ai pc, dai medicinali agli ausili per disabili al materiale da medicazione, dai servizi di telefonia a quelli di pulizia. La spesa totale è stata pari a circa 885 milioni di euro. I principali utilizzatori delle convenzioni di Intercenter sono le Aziende sanitarie dell’Emilia-romagna, con ordinativi per 645 milioni di euro in gran parte per l’acquisto di medicinali. In particolare, nel 2014, le iniziative dell’Agenzia regionale Intercent-er hanno coperto il 39% degli acquisiti di beni e servizi delle Aziende sanitarie, che hanno raggiunto così risparmi considerevoli (- 28% nella gara relativa all’acquisto di farmaci a livello regionale). Sempre nel 2014 e sempre in ambito sanitario, Intercenter ha aggiudicato anche due gare per l’attuazione del programma di screening e vaccinazione contro il Papilloma virus Hpv (acquisto di sistemi diagnostici e altro materiale necessario) che hanno reso possibile un risparmio di circa 500 mila euro rispetto alle altre Regioni, con il prezzo più basso a livello nazionale per singolo test. Nel corso del 2014 è stato attivato anche il nuovo mercato elettronico di Intercenter, uno strumento di e-procurement messo a disposizione delle amministrazioni del territorio per l’acquisto in autonomia di beni e servizi al di sotto della soglia di rilievo comunitario (circa 200mila euro), cioè del limite di spesa sotto il quale non è obbligatorio fare gare ad evidenza pubblica. Si tratta di un sistema di negoziazione digitale che mette in contatto le amministrazioni con fornitori qualificati e abilitati (ad oggi circa 1500) e permette di acquistare beni e servizi senza carta e più velocemente. In meno di un anno sono state oltre 600 le procedure svolte sul mercato elettronico. Alta anche l’attenzione sugli “acquisti verdi”: sette le convenzioni attivate all’insegna della sostenibilità ambientale e sociale ovvero per acquisti, tra l’altro, di arredi in materiali riciclati, pc muniti di etichette ecologiche, energia verde o da fonte rinnovabile, servizi da imprese in possesso di certificazioni sociali o codici etici. Infine, attraverso il Nodo telematico di interscambio (Notier) sono state scambiate fino ad oggi circa 90.000 fatture elettroniche emesse o ricevute dalle Pa dell’Emilia-romagna, dato in costante crescita dopo l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione. L’infrastruttura tecnica regionale Notier è entrata a pieno regime ai primi del 2015 e si occupa della gestione telematica di tutti i documenti del ciclo degli acquisti, dalla fattura all’ordine, al documento di trasporto. L’agenzia Intercenter Intercenter, istituita con la legge regionale n. 11 del 2004, è la centrale di committenza per gli Enti pubblici dell’Emilia-romagna. Attraverso l’aggregazione della domanda e l’utilizzo di strumenti telematici, ha l’obiettivo di ottimizzare gli acquisti di beni e servizi delle pubbliche amministrazioni del territorio regionale, con particolare riferimento alla spesa sanitaria, riducendo la spesa e semplificando le procedure. Nello svolgimento della propria attività, Intercenter analizza i fabbisogni degli enti del territorio, bandisce gare, stipula convenzioni-quadro e grazie al portale www.Intercent.it  offre servizi di e-procurement (mercato elettronico, negozi elettronici, sistemi dinamici di acquisto), tutti fruibili via web. Intercent-er gestisce anche il Nodo telematico di interscambio regionale (Notier), l’infrastruttura tecnica che si occupa dell’emissione, trasmissione e ricevimento - esclusivamente in forma elettronica - di tutti i documenti relativi al ciclo degli acquisti. Per informazioni: www.Intercent.it  - Numero Verde 800 998 292  
   
   
LAVORO IN CARCERE NEL VENETO OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE  
 
Venezia, 18 maggio 2015 - Dare una commessa ad un carcere, in cui si realizzano attività lavorative, invece che ad un’azienda di un paese straniero: non è un auspicio ma è già accaduto e l’ha fatto un’impresa sfruttando le opportunità offerte dalle lavorazioni attive negli Istituti Penitenziari del Veneto. Il catalogo di queste produzioni, realizzato dall’Amministrazione Penitenziaria e dalla Regione in collaborazione con Unioncamere, Confindustria, Confcooperative del Veneto e Salone d’Impresa S.p.a., è stato presentato oggi a Palazzo Balbi da Enrico Sbriglia, Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Triveneto, e dall’assessore r regionale ai lavori pubblici e alla sicurezza. L’assessore regionale, anche a nome della collega all’economia e alle attività produttive, ha sottolineato come, in generale, il tema del futuro per il Veneto è mettere insieme domanda e offerta di lavoro. Questo catalogo diventa quindi uno strumento di eccezionale importanza perché mostra quali sono le opportunità per le imprese che il lavoro dei detenuti può offrire, attraverso le cooperative sociali che operano all’interno delle carceri. Non si tratta di attività di carattere assistenziale, ma di lavoro vero. Da parte sua, il Provveditore Sbriglia ha evidenziato che proprio nel carcere, luogo considerato “perdente” e “dalla difficile speranza”, sta avvenendo qualcosa di concreto: si costruiscono professionalità, si fa veramente impresa perché le produzioni devono essere all’altezza e competitive. Inoltre – ha aggiunto – non c’è miglior sicurezza, sul piano sociale, che vedere i detenuti che lavorano e pensano al proprio futuro. Il progetto ha l’obiettivo di incoraggiare il sistema produttivo veneto a una maggiore interazione con le strutture penitenziarie esistenti, in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa. Il catalogo, realizzato illustra le produzioni di beni e forniture di servizi in cui sono attivi detenute e detenuti ospiti negli istituti di pena del Veneto, produzioni che hanno le potenzialità per un’ulteriore crescita quantitativa e qualitativa. La presentazione segna l’avvio di una campagna per favorire nelle imprese del territorio una maggiore consapevolezza del vantaggio economico e sociale dell’impegno in questa direzione, d’intesa con la rete delle cooperative sociali che operano sul fronte dell’inclusione, del recupero e della formazione.  
   
   
BOLZANO: PUBBLICATO IL NUOVO VOLUME "DIAGRAMMI 2015" SUL MERCATO DEL LAVORO  
 
 Bolzano, 18 maggio 2015 - E´ a disposizione degli interessati la nuova pubblicazione della Ripartizione provinciale lavoro. Si tratta di "Diagrammi 2015", raccolta di circa 220 rappresentazioni grafiche sulla situazione occupazionale in Alto Adige alla fine del 2014. La brochure è frutto dell´attività di monitoraggio e ricerca dell´Osservatorio provinciale mercato del lavoro. L´osservatorio provinciale mercato del lavoro propone la raccolta aggiornata di "Diagrammi", una presentazione grafica, suddivisa in dodici capitoli, dei molteplici aspetti che caratterizzano l´occupazione e la disoccupazione in Alto Adige. I dati sono aggiornati a tutto il 2014. La brochure "Diagrammi 2015", oltre che sul web all´indirizzo www.Provincia.bz.it/lavoro/diagrammi , può essere richiesta gratuitamente anche alla Segreteria della Ripartizione lavoro (0471 418500, arbeit-lavoro@provincia.Bz.it ), che si trova presso il Palazzo provinciale 12 di via Gamper,1 ai Piani di Bolzano.  
   
   
LAVORO: GIUNTA FVG HA OTTENUTO RISULTATI CONCRETI  
 
Trieste, 18 maggio 2015 - "La presenza costante ai tavoli di crisi e i risultati concreti ottenuti, entro i limiti dell´intervento amministrativo e attraverso la legittima ´pressione´ politica, sono noti. Il contributo sulla solidarietà, le risorse per la Cassa edile, l´innalzamento a 50 euro dell´indennità giornaliera per i cantieri e aver permesso di rimettersi in gioco a tante persone che avevano ormai perso la fiducia, sono fatti. Come le oltre 3.700 persone che in questo momento sono in formazione o tirocinio. E con l´Agenzia del Lavoro consolideremo queste prassi". Sono i "risultati concreti" che l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti elenca replicando ad alcune esponenti del centrodestra che accusano la Giunta Serracchiani di non aver fatto abbastanza in tema di politiche del lavoro. "Se il ricorso a lavori di pubblica utilità, socialmente utili e cantieri poteva bastare nel periodo precrisi, ora - ha spiegato Panariti - il mondo è completamente cambiato e con questo mondo bisogna fare i conti. Allora la disoccupazione era al di sotto del livello fisiologico e queste misure, che del resto non sono state abolite, riuscivano a rispondere alle esigenze di quella parte di popolazione che non raggiungeva il mercato del lavoro. Oggi non piu´". "I dati che stiamo raccogliendo su quanti si sono iscritti al programma Pipol - ha continuato l´assessore - seppure ancora grezzi e da approfondire, ci dicono che dei 13.634 cittadini che hanno confermato la loro iscrizione dopo quella on line e che hanno svolto il colloquio di orientamento presso i Centri per l´Impiego, 4.209 risultano avere un contratto di lavoro e, di questi, 1.393 hanno partecipato ai corsi di formazione. Siano anche riferiti a contratti brevissimi o temporanei, questi numeri dimostrano che la strada che abbiamo imboccato sta dando dei risultati. E continuiamo a mettere insieme risorse, relazioni e programmi". "Su questo sfondo - ha osservato Panariti - ci sono due ex assessori regionali, provenienti dallo stesso antico partito, che litigano su chi sia stata più brava. In realtà, chi più chi meno, non hanno saputo creare una rete del lavoro che potesse cominciare a studiare il territorio mettendo in relazione i soggetti per migliorare l´incontro tra domanda e offerta. Eppure, durante il loro mandato la crisi era già conclamata e - ha concluso - maggiori erano le risorse disponibili".  
   
   
LAVORO, 55 MILIONI PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 18 Maggio 2015 - Ci sono parziali buone notizie per i lavoratori in cassa integrazione e mobilità in deroga che attendono il pagamento degli ammortizzatori sociali del 2014. I ministri dell´Economia, Pier Carlo Padoan, e del Lavoro, Giuliano Poletti, hanno firmato il decreto che ripartisce le risorse su base regionale. Alla Sardegna sono stati destinati 55 milioni di euro. Lunedì prossimo, a Cagliari, è previsto l´incontro del Tavolo partenariale dove saranno stabiliti i criteri di assegnazione dei fondi. Spetterà quindi all´Inps erogare nel più breve tempo possibile gli ammortizzatori sociali. "La maggior parte dello stanziamento - ha detto l´assessore del Lavoro Virginia Mura - sarà destinato a quei lavoratori che finora hanno percepito di meno. Intanto prosegue il confronto con il Governo per il reperimento delle risorse in grado di soddisfare l´intero fabbisogno dell´anno scorso e quello del 2015".  
   
   
FVG, GIOVANI: OK ISTITUZIONE REGISTRO ASSOCIAZIONI  
 
Trieste, 18 maggio 2015 - "L´istituzione del Registro delle Associazioni Giovanili ci darà l´opportunità di erogare i fondi destinati ai giovani direttamente alle stesse Associazioni di giovani che, per definizione, hanno le competenze e le capacità di intercettare le reali esigenze e necessità dei loro coetanei". Lo afferma l´assessore regionale alle politiche giovanili, Loredana Panariti. La Giunta regionale ha infatti approvato in via preliminare il Regolamento concernente le modalità di iscrizione, cancellazione, aggiornamento e tenuta del Registro regionale delle associazioni giovanili. Ai sensi degli articoli 11 e 33 della legge regionale del 22 marzo del 2012, numero 5, per l´autonomia dei giovani e sul fondo di garanzia per le loro opportunità. Nel contempo, l´Esecutivo ha deliberato di avviare l´iter per l´acquisizione del parere della Commissione consiliare competente. Il Regolamento contempla le finalità per le quali è stato redatto, e indica i requisiti per l´acquisizione delle associazioni giovanili con sede legale e operativa nel Friuli Venezia Giulia. Si riferisce alle associazioni che siano composte almeno per l´80 per cento da persone di età non inferiore a quattordici anni, e non superiore ai trentacinque anni. Il Regolamento indica inoltre le modalità di presentazione delle domande di iscrizione al Registro. L´iscrizione avverrà su decreto del direttore del servizio regionale competente, al quale spetta altresì l´eventuale diniego per carenza dei requisiti. E reca indicazioni sulla tenuta e sulla pubblicità del Registro, indicando nel contempo gli obblighi per le associazioni che saranno ammesse. Il regolamento entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione (Bur).  
   
   
FVG, OK PIANO CONTRASTO GIOCO D´AZZARDO  
 
 Trieste, 18 maggio 2015 - Il Piano delle attività 2015 in materia di prevenzione, trattamento e contrasto della dipendenza da gioco d´azzardo, è stato approvato il 15 maggio dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Salute Maria Sandra Telesca. La Giunta ha individuato nello stesso tempo la struttura che avrà la funzione di gestire l´Osservatorio regionale sulle dipendenze e coordinare il Tavolo tecnico regionale: l´Azienda per l´assistenza sanitaria n. 2 "Bassa Friulana - Isontina" (area Welfare di comunità). Questa struttura avrà il compito di fornire un supporto per le attività previste dal Piano, compresa la procedura di selezione per individuare organismi del terzo settore, disponibili alla co-progettazione e successiva gestione di interventi di prevenzione e contrasto alla dipendenza da gioco d´azzardo, attraverso l´emanazione di un bando di gara.  
   
   
MINORI: REGIONE FVG APRE A PROPOSTE PER RIFORMARE SERVIZI  
 
Trieste, 18 maggio 2015 - La salute mentale dei minori rappresenta un problema emergente delle complesse e fragili dinamiche relazionali della società contemporanea, che sono oggi aggravate dalla crisi economica. E´ quanto è stato valutato dagli esperti al seminario "Minori a rischio-Reti di servizi, percorsi, criticità, prospettive e governance" svoltosi a Trieste, nel Parco di San Giovanni. "La Regione - ha affermato l´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca - attende suggerimenti e proposte innovative da parte degli operatori e professionisti per riformare in modo efficace il sistema dei servizi socio-assistenziali dedicati ai minori". Al convegno, organizzato dalla Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo/conferenza Basaglia (Copersamm), hanno partecipato esperti provenienti da tutta la regione che, a diverso titolo e nelle varie strutture socio-assistenziali, si occupano delle problematiche di questo specifico settore. "Il minore - ha spiegato Telesca - sarà posto al centro della costruzione della rete di servizi del sistema socio-assistenziale regionale che stiamo riformando". In Friuli Venezia Giulia vivevano nel 2013 185 mila minorenni, dei quali il 4 per cento (1 su 5 è disabile) è seguito dai servizi sociali, che rappresenta il 13,7 per cento del totale degli utenti a carico. Ammonta a 31 milioni di euro la spesa annua in regione per i servizi socio-educativi, gli interventi di sostegno agli affidi famigliari e le adozioni e per le strutture di comunità, che sono in regione 41. Le conflittualità genitoriali e le condizioni di separazione e divorzio dei nuclei famigliari sono tra le principali cause del disagio psico-sociale dei minori. Nello scorso triennio c´è stata una lieve diminuzione degli inserimenti dei minori nelle comunità. Mentre sono diminuite le adozioni, è in crescita il numero degli affidi familiari. Ricordando come la Regione approverà nei prossimi mesi le linee guida per gli affidi ed aggiornerà il programma di gestione delle adozioni, Telesca ha evidenziato l´obiettivo della Regione di contenere e ridurre l´istituzionalizzazione dei minori. Al convegno, al quale ha partecipato anche il presidente della terza Commissione consiliare, Franco Rotelli, è stata evidenziata la crescita del malessere emozionale tra i minori. Sembra che i genitori non siano capaci (a causa dello stress per i ritmi di vita frenetici e le difficoltà di tipo economico) ad accompagnare i figli nella gestione delle proprie emozioni. L´associazione Copersamm inizia l´attività nel 2010 per non disperdere lo spirito del Convegno internazionale sulla Salute mentale, che si è tenuto quell´anno a Trieste; oltre all´attività editoriale ed a quella per lo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari in Italia, l´onlus lavora per diffondere la cultura e le esperienze, maturate con l´approvazione della legge di Riforma psichiatrica (la 180), nel mondo: importanti rapporti di collaborazione sono stati allacciati con la Cina e l´Equador.  
   
   
GARANTE: VENERDÌ A TRIESTE CONVEGNO SU CONTRASTO A OMOFOBIA  
 
Trieste, 18 maggio 2015 - Il Garante regionale per le persone a rischio di discriminazione organizza per venerdì prossimo (22 maggio) un convegno sui diritti delle persone Lgbt, la prevenzione e il contrasto all´omofobia e alle discriminazioni fondate sull´orientamento sessuale e l´identità di genere. L´evento si terrà nella sala Tessitori, al pian terreno del palazzo di piazza Oberdan 5 a Trieste, a partire dalle 9.30. L´iniziativa si inserisce nelle celebrazioni indette in occasione della Giornata internazionale contro l´omofobia, voluta dall´Unione europea per ricordare la data del 17 maggio 1985, quando l´omosessualità venne cancellata dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall´Organizzazione mondiale della sanità. Il convegno si articolerà in due sessioni: la prima, al mattino, di contenuti prevalentemente giuridici, volta ad affrontare argomenti quali il divieto di discriminazioni fondate sull´orientamento sessuale nell´ordinamento italiano ed europeo; la tutela penale contro l´omofobia; i diritti delle persone Lgbti nel quadro della libera circolazione europea. La seconda, al pomeriggio, centrata prevalentemente sulle buone prassi dei soggetti istituzionali e della società civile (autorità indipendenti di garanzia, Regioni ed Enti locali, associazioni portatrici di interesse). Al convegno interverranno giuristi, rappresentanti di autorità di garanzia nazionali, funzionari di altre Regioni italiane impegnate su questi temi.