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Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Giugno 2015
LA REGIONE BASILICATA RICORRERA’ AL TAR CONTRO LE TRIVELLAZIONI IN MARE  
 
Potenza, 24 giugno 2015 - Ci sarà anche la Basilicata tra le Regioni che faranno ricorso al Tar contro il decreto del Ministero dell’Ambiente che ha dato il via libera alle attività di ricerca di idrocarburi nello Jonio da parte della Società Enel Longanesi Developments Srl. Una precisa disposizione in tal senso è stata impartita agli Uffici competenti della Regione Basilicata dal presidente Marcello Pittella, il quale, coerentemente con quanto va sostenendo sin dal giorno del suo insediamento, ha ribadito che il governo lucano non darà mai il proprio assenso alle trivellazioni in mare e si opporrà in tutte le sedi, politiche e amministrative, qualora, come in questo caso, dovessero essere posti in essere atti che la Regione non condivide. “Per quanto riguarda il permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare denominato “d 79 F.r.- En” proposto dalla Enel Longanesi Developments Srl - ha ricordato il presidente Pittella – la Giunta regionale aveva già espresso a dicembre del 2014 “parere contrario” sulla scorta di una valutazione tecnica ben precisa. E cioè che l’intervento è in contrasto con gli obiettivi di tutela ambientale e di rilancio eco-turistico della costa jonica lucana, in quanto, dall’analisi dello studio di impatto ambientale proposto, non è possibile escludere, con ragionevole certezza, l’innesco di impatti negativi significativi a carico dell’ambito marino interessato e delle fasce costiere prospicienti”. Dopo aver rilevato che nel Dec-via del Ministero dell’Ambiente, datato 12 giugno 2015, non vi è riscontro del parere negativo espresso dalla Regione, e che questo purtroppo non è l’unico caso in cui le valutazioni di parte lucana sono state disattese, il presidente Pittella ha fatto sapere di aver già scritto, insieme con l’assessore regionale all’Ambiente Aldo Berlinguer, una lettera al ministro Galletti nella quale si stigmatizza il mancato dialogo con la Regione Basilicata. “Con l’assessore Berlinguer – ha spiegato il presidente Pittella - ho sollecitato il ministro a rivedere la valutazione di impatto ambientale, tenendo in debito conto le sacrosante esigenze di sviluppo turistico e naturalistico dell’arco jonico lucano”.  
   
   
BOLZANO: TAVOLO ENERGIA, VERSO UN DOCUMENTO COMUNE SULLA TUTELA DELLE ACQUE  
 
Bolzano, 24 giugno 2015 - Un documento comune sulla tutela delle acque, che comprenda sia i criteri del piano elaborato dagli uffici provinciali, sia le osservazioni avanzate dagli esperti, da sottoporre all´approvazione della Giunta provinciale. Questo il risultato emerso dall´incontro del tavolo tecnico sull´energia. L´obiettivo è quello di far coesistere sfruttamento idroelettrico e sostenibilità ambientale. "Negli ultimi decenni - ha spiegato l´assessore Richard Theiner - l´Alto Adige si è caratterizzato per uno sfruttamento intensivo della risorsa idroelettrica. Ciò ha indubbiamente degli aspetti positivi, dato che si tratta di una fonte rinnovabile di energia "pulita", ma dall´altro lato bisogna registrare una forte pressione per l´utilizzazione dei corsi d´acqua. L´obiettivo che ci poniamo con il piano di gestione è quello di far coesistere sfruttamento idroelettrico e sostenibilità ambientale". "In futuro - ha aggiunto il coordinatore del tavolo tecnico, Flavio Ruffini - questioni come la biodiversità, la tutela dell´ecosistema e i rischi ambientali, saranno sempre più valutati come aspetti di interesse pubblico, e i criteri del piano per la gestione delle acque rappresenteranno un ottimo strumento da questo punto di vista". I criteri per garantire uno sviluppo sostenibile ed evitare l´impoverimento dei corsi d´acqua sfruttati in maniera più intensiva, erano già stati illustrati dal direttore dell´Ufficio tutela acque, Ernesto Scarperi, nel corso dell´ultimo incontro del tavolo tecnico sull´energia, il 23 giugno la materia è stata nuovamente discussa e approfondita con i contributi degli esperti del settore. "I criteri proposti - ha precisato Ruffini - saranno validi solo per i nuovi progetti, ma non incideranno sulle iniziative già avviate o in essere". Al termine della discussione, è stato deciso che il tavolo tecnico sull´energia elaborerà un documento contenente sia i criteri del piano elaborato dagli uffici provinciali, sia le osservazioni avanzate dagli esperti, e lo sottoporrà quindi alla Giunta provinciale per l´approvazione. "Su quasi tutti i punti - ha annunciato Theiner - si è trovato l´accordo, i dettagli verranno discussi nella prossima riunione del 6 luglio".  
   
   
GEOTERMIA, FIRMATO PROTOCOLLO TRA AZIENDE DEL SETTORE E COMUNI DELL´AREA TRADIZIONE PER MASSIMIZZARE LE RICADUTE LOCALI E LA QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE DEL TERRITORIO  
 
Firenze, 24 giugno 2015 - Presso la sede Enel Green Power di Larderello, i sette Comuni dell’area geotermica tradizionale ed Enel Green Power hanno firmato un Protocollo di Intesa per la promozione di iniziative finalizzate alla massimizzazione delle ricadute socio-economiche ed occupazionali a favore delle imprese dei Comuni dell’area tradizionale sede di impianto geotermico. Si tratta del primo protocollo totalmente “local content” firmato da Enel Green Power. Alla firma dell’accordo erano presenti per Enel Green Power il Responsabile Geotermia Massimo Montemaggi, il Responsabile Acquisti Global Dino Marcozzi, il Responsabile Affari Istituzionali Centro Italia Fabrizio Iaccarino, il Responsabile Servizi di Manutenzione Marco Favilla, Responsabili acquisti Geo Global Marco Cammelli, Responsabili acquisti Biomasse Global Marco Santoni, Responsabile Appalti Geo Claudio Lupetti e per i Comuni i Sindaci di Pomarance (Pi) Loris Martignoni, di Castelnuovo Val di Cecina (Pi) Alberto Ferrini, di Monteverdi Marittimo (Pi) Carlo Giannoni, di Monterotondo Marittimo (Gr) Giacomo Termine, di Montieri (Gr) Nicola Verruzzi, di Radicondoli (Si) Emiliano Bravi, il vicesindaco di Chiusdino (Si) Delfreo Bianchi. Presente anche l’Osservatorio delle Imprese dell’Unione dei Comuni dell’Alta Val di Cecina, rappresentato da Loriano Fidanzi e Carlo Macchioni. Dopo aver ricordato che in Toscana il coinvolgimento dell’imprenditoria e dell’artigianato locale da parte di Enel Green Power è cresciuto pur in un contesto di crisi che ha interessato il Paese, si è sottolineata la necessità di compiere insieme un salto di qualità per la crescita, la specializzazione e la qualificazione delle imprese locali e per le ricadute sul territorio. Da qui quattro i quattro punti di forza del protocollo: anzitutto la crescita delle imprese locali con una costante comunicazione per verificare la possibilità di partecipare a gare anche in nuovi settori e in altre aree geografiche in cui Enel Green Power opera; secondo, la localizzazione attraverso scouting di imprese che possano investire e impiantarsi localmente con siti produttivi favorendo sviluppo e occupazione; terzo, il tema dei subappalti alle imprese locali attraverso l’inserimento di una clausola nei contratti per il coinvolgimento dell’imprenditoria locale; quarto, il tema occupazionale delle imprese con un monitoraggio sull’assunzione di personale locale. Il tutto nel rispetto delle normative esistenti e della totale trasparenza, in modo da incrementare sempre di più modalità di acquisizione e approvvigionamento finalizzate a massimizzare la formula del “chilometro zero” in tema di servizi generali con lo scopo di ridurre anche l’impatto ambientale massimizzando il coinvolgimento delle imprese del territorio, compatibilmente con le procedure di qualifica di Enel Green Power. Enel Green Power proseguirà nel percorso di trasferimento di know how alle imprese locali che ambiscano a specializzarsi nei settori elettromeccanici e di automazione e che vogliano affermarsi con commesse nel contesto nazionale e internazionale di Enel Green Power. Nel dettaglio, nel 2015 in corso in ambito geotermico Enel Green Power prevede commesse pari a circa 150 milioni di euro con 260 gare mentre in ambito idroelettrico saranno 60 i milioni di euro degli appalti per un totale di circa 190 gare. Interessanti anche le prospettive relative alla biomassa, soprattutto per gli aspetti logistici di raccolta e trasporto della materia prima. I Comuni si impegneranno a tenere costantemente aggiornata Enel Green Power sull’elenco delle imprese dei Comuni dell’area tradizionale e a favorire in ogni modo la diffusione delle informazioni finalizzate al trasferimento di conoscenze specialistiche e all’alta professionalizzazione degli addetti delle imprese e della manodopera locale. Per verificare lo stato di avanzamento delle attività previste, Enel Green Power e Comuni hanno istituito un apposito Osservatorio, composto da tre rappresentanti Enel Green Power e dai Sindaci dei Comuni dell’area tradizionale: Enel Green Power e Comuni si incontreranno ogni quattro mesi e ogni qualvolta le sopravvenute esigenze lo richiedano. Verrà anche organizzato un incontro per presentare ufficialmente il Protocollo alle imprese del territorio. Il Protocollo si aggiunge agli accordi già siglati a livello regionale per favorire lo sviluppo economico, energetico e sociale dei territori geotermici.  
   
   
TRIVELLE: IMPEGNO REGIONE ABRUZZO CONTRO PROGETTO SPECTRUM APPROVATA IN CONSIGLIO RISOLUZIONE URGENTE  
 
 L´aquila, 24 giugno 2015 - Il consiglio regionale ha approvato all´unanimità una risoluzione urgente per promuovere un intervento della Regione Abruzzo contro l´ennesima ´trivella´ in Adriatico (Spectrum) proposta da tutti i capigruppo, dall´Assessore all´Ambiente, Mario Mazzocca e dal Presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio. Il progetto interessa l´intera costa abruzzese. Nella risoluzione si chiede l´intervento della regione contro il Decreto del ministero dell´Ambiente di dichiarazione della compatibilità ambientale del progetto riguardante le coste delle regioni Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Tuttavia al Ministero erano già pervenute numerose osservazioni da parte dei cittadini e di soggetti pubblici tra cui i comuni di Giulianova, Mosciano Sant´angelo, Provincia di Chieti e associazioni ambientaliste come Legambiente e Wwf. "In realtà - interviene l´assessore Mazzocca - la giunta regionale ha già in lavorazione un proprio specifico atto per incaricare l´avvocatura regionale per un ricorso al Tar Lazio contro il Decreto ministeriale di compatibilità ambientale".  
   
   
PIANO PAESAGGISTICO: FVG, ORA LA PAROLA A COMUNI E CITTADINI  
 
Udine, 24 giugno 2014 - Con un incontro tra tecnici regionali e esperti universitari, da un lato, e Comuni dall´altro, si è aperta la fase partecipativa del processo di redazione del Piano paesaggistico regionale. L´incontro è stato aperto dall´assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro: "è giunto il momento di dare la parola ai Comuni e ai cittadini. Dopo i workshop avviati sul territorio per cogliere il tratto comune dei vari paesaggi di cui è costituita la nostra regione, ora ci caliamo nelle specificità dei singoli ambiti, dando la possibilità ai cittadini di segnalare i valori paesaggistici e gli aspetti che costituiscono una minaccia alla loro conservazione". Molti i Comuni interessati ad avviare la collaborazione con la Regione, oltre ai 44 enti che hanno già stipulato un accordo con la Regione (compresa la Comunità montana della Carnia), vi sono più di altri 30 Comuni che hanno già espresso la volontà di sottoscrivere una convenzione, anche ampliando l´intesa ad altre amministrazioni municipali. La fase partecipativa, condotta dal gruppo di lavoro dell´Università di Udine, prevede che i Comuni avviino percorsi di cittadinanza attiva che consentano alla popolazione di fornire il proprio contributo ai fini della redazione del Piano paesaggistico. I Comuni interessati potranno utilizzare questa opportunità per avviare percorsi, più articolati e complessi, che porteranno alla costruzione di "mappe di valore". Per accompagnare questo processo la Regione, attraverso l´ateneo friulano, metterà a disposizione degli esperti che presenteranno il progetto alle varie comunità. Tra i supporti forniti anche una piattaforma software open source che fungerà da "archivio partecipato" delle segnalazioni, in cui i cittadini potranno indicare i valori, i disvalori e le zone di degrado del paesaggio, secondo una serie di catalogazioni e codici specifici. Al termine del processo la Regione ed i Comuni avranno a disposizione uno strumento che permetterà di capire quali iniziative di valorizzazione e conservazione del paesaggio, frutto della condivisione con il territorio, potranno essere intraprese.  
   
   
PATTO TERRITORIALE BASSA FRIULANA: APPROVATI PROGETTI 18 MLN. EURO  
 
Trieste, 24 giugno 2015 - Si è tenuta a Trieste la Conferenza di servizi decisoria sui progetti infrastrutturali del Patto territoriale della Bassa Friulana. La Conferenza è sede amministrativa deputata a tutti i passaggi burocratici necessari allo sblocco dei 18 milioni di euro stanziati nel 1997 dal ministero per lo Sviluppo economico (Mise). "Con grande soddisfazione abbiamo registrato che tutti i soggetti hanno espresso pareri positivi per le parti di competenza", ha commentato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Mariagrazia Santoro: "adesso manca solo l´approvazione finale da parte del Mise per poter dare avvio alle gare che concretizzeranno questi progetti e queste risorse attese da anni nella Bassa Friulana ed in particolare nella zona dell´Aussa-corno". Tra i pareri positivi che sono stati emessi oggi ci sono quelli di: Rete ferroviaria italiana, Soprintendenza archeologica del Friuli Venezia Giulia, Consorzio per l´Acquedotto del Friuli centrale, Consorzio di bonifica della Bassa friulana, i Comuni di San Giorgio di Nogaro, Torviscosa e Cervignano del Friuli, la direzione centrale Ambiente e Energia, il Servizio della Pianificazione territoriale e il Demanio della Regione, l´Azienda sanitaria n.2 e Fvg Strade spa. Ora la direzione centrale Infrastrutture, nuovo soggetto attuatore dell´intervento, formalizzerà gli esiti dell´odierna Conferenza dei servizi al Mise a cui è affidata l´approvazione finale dei progetti e la conseguente erogazione del 10 per cento dell´importo del finanziamento per l´avvio degli interventi. Il subentro della direzione centrale Infrastrutture nella qualità di soggetto attuatore a fine 2014 ha consentito di non perdere le risorse frutto di un protocollo d´intesa siglato nel 1999 tra i Comuni di San Giorgio di Nogaro, Cervignano del Friuli, Torviscosa, Provincia Udine; Camera di commercio di Udine; Associazione degli industriali della Provincia di Udine; Api; Uaaf; Ascom; Cgil, Cisl e Uil e dal Consorzio per lo Sviluppo industriale della Zona dell´Aussa-corno (Ziac), per il quale era stato nominato il Consorzio stesso "Soggetto responsabile del Patto" per gli adempimenti previsti dalla delibera Cipe del 21 marzo 1997. Questi i progetti infrastrutturali: Lavori di ristrutturazione in via Melaria (1° e 2° stralcio): 1.140.678,04 euro; Lavori di urbanizzazione della Ziac in comune di Cervignano del Friuli, 1° lotto-1° stralcio funzionale: 812.192,71 euro; Lavori di urbanizzazione della Ziac in comune di Cervignano del Friuli. 1° lotto - 2° stralcio funzionale: 404.264,58 euro; Urbanizzazione di parte del comprensorio Fearul (Ziac), 2° lotto -1° stralcio: 920.000 euro; Urbanizzazione di parte del comprensorio Fearul (Ziac), 2° lotto-2° stralcio: 675.000 euro; Opere di urbanizzazione del comprensorio Fearul (Ziac), 2° lotto- 3° stralcio (opere ferroviarie): 870.000 euro; Realizzazione del binario secondario Ziac - 2° stralcio: 470.000 euro; Realizzazione del binario secondario Ziac - 3° stralcio: 830.000 euro; Potenziamento degli impianti ferroviari a servizio della Ziac: 1.250.000 euro; Riassetto idraulico del comprensorio della Ziac: 5.795.044 euro; Opere di urbanizzazione primaria-intersezione a raso con rotatoria sulla strada statale 14 al km 104+250 in corrispondenza dell´accesso alla Ziac in comune di Torviscosa: 1.527.221 euro; Opere di urbanizzazione primaria-intersezione a raso con rotatoria sulla strada statale 14 al km 103+200 quale Ii accesso di sicurezza alla Ziac in comune di Torviscosa: 550.000 euro; Opere di urbanizzazione primaria-lavori di rifacimento a nuovo, adeguamento stradale per la nuova viabilità di via Caiù (Cervignano del Friuli) con costruzione di ecopiazzola per l´area industriale con valenza D1: 3.800.000 euro.  
   
   
REGIONE ABRUZZO: APPROVATA LEGGE SULLE CALDAIE PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI TERMICI E DEI CITTADINI  
 
L´aquila, 24 giugno 2015 - Il consiglio regionale, ha approvato, il progetto di legge su "Disposizioni regionali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici" a firma del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. L´obiettivo è quello di tutelare gli utilizzatori degli impianti garantendo effettiva sicurezza ridefinendo modalità di esercizio e manutenzione. "Circa 2 anni fa - ha commentato l´assessore all´ambiente Mario Mazzocca - entrava in vigore il Dpr n.74/2013 in osservanza di una specifica direttiva comunitaria. Il dettato imponeva un riordino delle disposizioni regionali vigenti ed ormai datate. Una legge regionale quella appena licenziata dal consiglio, condivisa con tutti i portatori di interesse generale, concertazione che continuerà anche nella fase che appena si apre e che demanda alla giunta la predisposizione degli aspetti regolamentari attuativi". "Si tratta di una legge - ha commentato Mazzocca - che è stata sollecitata dai cittadini e, soprattutto, dalle associazioni di categoria di produttori e manutentori di impianti termici. Una legge che recepisce e attiva le direttive comunitarie e la legislazione nazionale non solo nell´esercizio del controllo degli impianti termici ma anche sul tema di riduzione e consumi energetici. L´obiettivo perseguito è stato quello di costruire una struttura legislativa snella che consentisse con rapidità l´aggiornamento delle disposizioni comunitarie che su questo tema subiscono delle modificazioni frequenti, prevedendo il ricorso ai regolamenti per definirne tutti gli aspetti particolari. Parallelamente abbiamo responsabilizzato il manutentore già individuato dalla legge nazionale quale unico decisore sulla frequenza del controllo sugli impianti. Teniamo conto cha la legge regionale fa riferimento a norme tecniche che prevedono il ricorso a controlli anche annuali. Con la mia legge, invece, per non vessare ulteriormente i cittadini si stabilisce che il manutentore deve effettuare controlli di regola biennale e, salvo dichiarazione esplicita e motivata del manutentore da trascrivere nel libretto dell´impianto che può disciplinare tempistiche diverse. Anche perché nessuno di noi può assumersi la responsabilità di decidere per legge tempi maggiori. Ne va della sicurezza degli impianti e, quindi, dei cittadini".  
   
   
MARONI: SEMPRE UTILE PER ME IL CONFRONTO CON IL MONDO DELLE IMPRESE  
 
Rho-pero, 24 giugno 2015 - "La riunione con i rappresentanti delle associazioni industriali della Lombardia è stata come sempre utile e costruttiva. Abbiamo affrontato anche oggi diversi temi, dalle infrastrutture alla riforma della sanità fino al rapporto con la pubblica amministrazione, che riguardano il mondo delle imprese. E da questo confronto, da questo tavolo di coordinamento, come sempre sono venute proposte e idee interessanti. Il nostro confronto ovviamente continuerà e riconvocheremo questo tavolo sicuramente prima della fine dell´Expo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine dell´incontro con i membri del Consiglio di rappresentanza di Confindustria Lombardia avvenuto nel sito Expo presso la sala riunioni di Pianeta Lombardia. "Per me il confronto con i corpi intermedi - ha aggiunto Maroni - e con quello delle rappresentanze sociali, i questo caso con i rappresentanti del mondo delle imprese, è sempre un valore aggiunto".  
   
   
MARCHE, “SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO”, CERISCIOLI AL SEMINARIO INFORMATIVO PER I DATORI DI LAVORO DELLE FORZE ARMATE E POLIZIA.  
 
Ancona, 24 giugno 2015 - “L’attenzione per la sicurezza è un segnale positivo che le amministrazioni pubbliche devono lanciare nei confronti dei propri collaboratori. In rapporto alla popolazione, l’Italia ha meno dipendenti pubblici rispetto alle altre Nazioni. Siamo in meno a fare più cose; occorre, allora, alzare il livello di guardia per tutelare chi lavora nelle strutture dello Stato e degli enti locali”. Lo ha affermato il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, in apertura del seminario informativo riservato ai datori di lavoro (i responsabili della sicurezza individuati dalle amministrazioni) delle forze armate e della polizia. L’iniziativa è stata promossa dal Comando scuole della Marina militare e si è tenuta al Quartier generale di Ancona. È la prima, nel suo genere, che viene organizzata, contestualmente, a favore dei vari Corpi delle Forze armate e con la partecipazione di una Regione: “Un unicum in ambito nazionale”, ha sottolineato l’ammiraglio Salvatore Ruzittu. L’incontro di Ancona è stato il primo promosso dal Gruppo di lavoro dei responsabili sicurezza militari delle Marche, al quale partecipa anche la Giunta regionale. La Scuola di formazione della pubblica amministrazione della Regione organizza un progetto formativo specifico per le forze armate, in collaborazione con l’Osservatorio Olympus dell’Università di Urbino. “Informare ed essere informati – ha ribadito il prefetto di Ancona, Raffaele Cannizzaro – è un’esigenza prioritaria per contrastare non solo gli infortuni nei luoghi di lavoro, ma anche le malattie professionali”. Le relazioni tecniche sono state svolte da Paolo Pascucci (Università di Urbino) e Balduino Simone (Osservatorio Olympus).  
   
   
COOPCA: FVG, C´E´ ACCORDO PER CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA  
 
Trieste, 24 giugno 2015 - L´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti ha reso noto che ieri mattina a Roma, nella sede del ministero del Lavoro, è stato sottoscritto l´accordo che prevede l´utilizzo della cassa integrazione straordinaria per procedura concorsuale a favore delle lavoratrici e dei lavoratori della Coopca soc. Coop. In concordato preventivo. L´ammortizzatore sociale interesserà un numero massimo di 628 lavoratori per dodici mesi a decorrere dal 20 aprile 2015, data di deposito del decreto di ammissione al concordato. L´assessore Panariti ha ribadito "l´attenzione costante con cui la Regione sta seguendo la complessa situazione della Coopca e ha espresso la disponibilità ad attuare iniziative finalizzate alla ricollocazione delle lavoratrici e dei lavoratori occupati sul territorio regionale anche attraverso specifici interventi formativi".  
   
   
POSTE IN LOMBARDIA: OTTENUTA REVISIONE PIANO, SALVI 15 UFFICI  
 
Milano, 24 giugno 2015 - Quindici dei 61 uffici lombardi, di cui era prevista la chiusura in base al piano di tagli e razionalizzazioni presentato da Poste Italiane lo scorso mese di febbraio, rimarranno aperti e attivi. Ne dà notizia il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava che, insieme al presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti e ai rappresentanti di Upl, ha condotto la trattativa con l´azienda, ottenendo una parziale revisione del Piano. Si tratta degli Uffici postali dei Comuni di: Sant´omobono Terme (Bg), Ufficio postale Valsecca - Gardone Val Trompia (Bs), Ufficio postale Magno - Tremezzina (Co), Ufficio postale Tremezzo - Casalmaggiore (Cr), Ufficio postale Vicomoscano - Soncino (Cr), Ufficio postale Gallignano - Verderio (Lc), Ufficio postale Verderio Superiore - Missaglia (Lc), Ufficio postale Maresso - Casalpusterlengo (Lo), Ufficio postale Zorlesco - Marcaria (Mn), Ufficio postale Cesole - Pegognaga (Mn), Ufficio postale Polesine - San Benedetto Po (Mn), Ufficio postale Portiolo - Besana Brianza (Mb), Ufficio postale Zoccorino - Vimercate (Mb), Ufficio postale Vimercate 2 Frazione Ruginello - Zinasco (Pv), Ufficio postale Zinasco Nuovo - Gavirate (Va), Ufficio postale Oltrona al Lago. Razionalizzazioni - Il Piano di Poste italiane prevedeva, oltre alla chiusura di 61 sedi, anche l´apertura a giorni alterni di altri 121 uffici. Anche in questo caso, la delegazione regionale lombarda ha ottenuto la modifica del piano per 15 sedi. Buon Risultato - "Si tratta di un buon risultato - commenta Nava -. Grazie alla serietà del nostro lavoro, siamo riusciti a ottenere da Poste Italiane la rinuncia a chiudere 15 uffici. Ricordo che la Lombardia è stata la prima Regione a ottenere la sospensione del Piano facendo da apripista alle altre Regioni. Grazie al lavoro svolto dal Tavolo regionale che ha raccolto in maniera precisa e puntuale una grande quantità di dati, basati su criteri fondati e oggettivi, ci siamo presentati preparati e uniti alle trattative con Poste Italiane, evitando campanilismi e guerre tra poveri che speriamo non si scatenino ora". Margini Stretti - "Abbiamo limitato in maniera significativa i danni - prosegue Nava - riuscendo almeno in parte a far valere la specificità della Lombardia. Va sottolineato che ci siamo dovuti confrontare con l´applicazione di un decreto Ministeriale del 2008, aggiornato da una recente delibera dell´Agcom (2014), per cui i margini di trattativa erano molto stretti. A questo proposito voglio ringraziare i dirigenti di Poste Italiane per la disponibilità che hanno dimostrato ad ascoltare e accettare le nostre proposte. Per il futuro chiediamo comunque a tutti i parlamentari, e a quelli lombardi in particolare, una maggiore attenzione e vigilanza su questo fronte". Collaborazione Con Azienda - "In ogni caso - sottolinea il sottosegretario - guardiamo con favore alla disponibilità di Poste Italiane a impegnarsi con noi su progetti sperimentali, anche a valenza sociale, da concretizzare nei prossimi mesi. Di questa collaborazione hanno già cominciato a discutere il presidente Roberto Maroni e l´amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio in un recente incontro". Il Tavolo Regionale - Il confronto con Poste italiane è stato condotto sulla scorta di una risoluzione approvata dal Consiglio regionale il 3 marzo scorso, che ha istituito un Tavolo - presieduto da sottosegretario Nava - cui hanno partecipato i rappresentanti di Comuni e Province e delle loro associazioni Anci e Upl, oltre che l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia Mauro Parolini (in qualità di presidente del Comitato regionale Consumatori e Utenti), i presidenti della Commissione I e Commissione Iv del Consiglio regionale, Alessandro Colucci e Angelo Ciocca e il consigliere Marco Tizzoni, relatore della risoluzione. I Criteri Adottati - I criteri adottati dal Tavolo regionale per elaborare la proposta di modifica al Piano sono stati questi. Per le chiusure: Comuni recentemente oggetto di fusione (Sant´omobono Terme, Tremezzina e Verderio), presenza o assenza di sportelli bancari nello stesso Comune; distanza rispetto a un altro ufficio postale; presenza o assenza e frequenza delle linee di trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda le razionalizzazioni (ossia le aperture a giorni alterni): situazioni particolari come giornate di mercato; concomitanza o meno delle chiusure nei Comuni limitrofi; elenco dei Comuni turistici.  
   
   
CRISI MERCATONE UNO; INCONTRO PRESIDENTE UMBRIA E ASSESSORE CON LAVORATORI  
 
Perugia, 24 giugno 2015 – La Regione Umbria si impegnerà affinché si determinino le condizioni che possano consentire la prosecuzione dell´attività produttiva del punto vendita umbro del gruppo "Mercatone uno". E´ quanto emerso al termine dell´incontro svoltosi a Palazzo Donini, a Perugia, tra una rappresentanza di lavoratori, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il nuovo assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, ed il sindaco di Magione, Giacomo Chiodini, presente anche il segretario generale della Cisl, Ulderico Sbarra. La presidente Marini e l´assessore Paparelli hanno riconfermato, inoltre, l´impegno della Regione nel seguire la situazione di "Mercatone Uno" direttamente con l´unità di crisi del Ministero per lo sviluppo economico: "chiederemo subito un incontro da tenersi in sede ministeriale con i rappresentanti delle regioni italiane dove è presente il gruppo, e gli stessi commissari incaricati della procedura di amministrazione straordinaria". Nel corso dell´incontro è altresì emersa la necessità di sollecitare al Ministero del lavoro l´emanazione del decreto di concessione del trattamento di cassa integrazione straordinaria. E´ stato anche ribadito che in occasione dell´unico incontro svoltosi in sede di Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza "Mercatone Uno" , lo scorso 27 maggio, la Regione Umbria ha sottolineato la criticità della situazione con riferimento ai livelli occupazionali dell´unità di Magione, rappresentando al contempo l´impegno della Regione per determinare le condizioni di contesto ed infrastrutturali che possano consentire il mantenimento della struttura umbra. In tal senso in quella sede è stato altresì rappresentata l´esigenza di un confronto diretto con gli organi della procedura, al fine di esaminare la specificità della situazione della struttura di Magione nel quadro ed in coerenza con le attività del tavolo nazionale.