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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Maggio 2015
INFORMATICA TRENTINA CONFERMA IL PROPRIO CONTRIBUTO PER FAVORIRE L’INNOVAZIONE, LA CRESCITA ECONOMICA E LA COMPETITIVITÀ DEL TRENTINO  
 
Trento, 5 maggio 2015 - In un contesto di crescita fragile e contenuta del Pil e con il mercato digitale italiano ancora in leggera contrazione, l’approvazione, , del bilancio 2014 di Informatica Trentina evidenzia come la Società abbia saputo focalizzare la propria attività sugli interventi con maggiori ricadute in termini di miglioramento complessivo della Pubblica Amministrazione, i cui livelli di efficacia e di efficienza influenzano i processi di sviluppo e la competitività locale. In tale prospettiva si collocano gli interventi volti a migliorare la qualità dei servizi erogati dal sistema pubblico provinciale, ad assicurare risposte più celeri ai bisogni dei cittadini e tempestività nei pagamenti, a semplificare i rapporti tra e con la Pubblica Amministrazione, a ridurre gli oneri derivanti da obblighi informativi e documentali e ad assicurare la trasparenza del proprio operato. Si parla di servizi quali i pagamenti e la fatturazione elettronica, i servizi della Pubblica Amministrazione erogati via web al cittadino e alle imprese attraverso il portale dedicato, la cartella sociale informatizzata, i nuovi strumenti online per la scuola, i dati pubblici aperti e condivisi, la promozione della “cittadinanza digitale” grazie all’uso dei media civici e allo sviluppo delle competenze digitali. Tutto questo, con l’obiettivo di concorrere ad un significativo risparmio delle spese relative al funzionamento complessivo della struttura pubblica del Trentino, espresso anche attraverso una significativa riduzione dei costi riferiti alla gestione del Sistema Informativo Elettronico del Trentino (Sinet), che per il 2014 ha evidenziato una diminuzione degli oneri pari a 2,2 milioni di Euro, pur salvaguardando la qualità del servizio attesa. La Società ha continuato, inoltre, a garantire ricadute sul sistema delle imprese Ict pur nel mutato contesto locale e nella crisi che ancora sta attraversando l’economia nazionale. La Provincia, intervenuta in assemblea in qualità di socio di maggioranza assoluta della Società, ha espresso apprezzamento per l’attività svolta, pur in un contesto estremamente difficile, in particolare nell’ambito del rapporto tra pubblica amministrazione cittadino utente. Ha ribadito inoltre che quello dell’Ict è un settore strategico per la competitività di un territorio nelle sue diverse componenti (istituzioni, imprese, cittadini), nel quale è quindi indispensabile continuare ad investire. La Provincia ha infine preso atto che l’attività di Informatica Trentina genera ricadute importanti sul tessuto economico del Trentino in termini di ritorni fiscali, retribuzioni ai lavoratori, acquisizioni di servizi dalle imprese locali nonché di contributo alla riduzione della spesa pubblica provinciale. Ciò non significa che non ci siano problemi; è in corso infatti una riflessione approfondita su ruolo e dimensionamento della Società, di cui la Società è consapevole e partner propositivo. Approfondimento che, assieme al management aziendale ed agli altri soci pubblici facenti parte della compagnie sociale porterà nel 2015 a definirne le prospettive future. L’approvazione del Bilancio 2014 di Informatica Trentina, la società del comparto pubblico provinciale per la diffusione di servizi informatici innovativi, è del resto l’occasione per fare il punto delle attività realizzate nel corso del 2014, anno che ha visto ricorrere anche i 30 anni di operatività della Società. Trent’anni di progetti per la digitalizzazione del sistema pubblico locale e per la diffusione della cultura digitale sul territorio, che hanno fatto crescere il Trentino al livello dei sistemi territoriali più innovativi. Trent’anni di esperienze, di condivisione di valori, di creazione di relazioni con gli attori locali, che hanno visto Informatica Trentina porsi in una relazione sempre nuova e diversa con i propri interlocutori. Trent’anni di “persone”, che, con impegno e passione, hanno affrontato le sfide lanciate dal rapido evolvere dello sviluppo tecnologico, dai cambiamenti culturali, dalle situazioni congiunturali alterne. Tutto ciò, più che mai in un contesto di fragilità e di incertezza come quello attuale, vuole essere per la Società una solida base e un forte stimolo per far fronte agli sfidanti obiettivi posti dalla realizzazione di un Trentino inclusivo e collaborativo, più competitivo e in linea con i migliori standard europei. Traducendo in concreta operatività queste sfide ambiziose, nel 2014 Informatica Trentina è stata impegnata nel supportare la Provincia autonoma di Trento e, in generale, tutto il comparto pubblico provinciale, nel far fronte ai bisogni crescenti con una ridotta disponibilità di risorse, focalizzando i propri interventi sulle iniziative volte a generare maggiori ricadute in termini di miglioramento della qualità della vita dei cittadini e delle imprese e di contenimento dei costi della Pubblica Amministrazione. Sono andati in questa direzione progetti quali: · il portale dei servizi online al cittadino, punto unico di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione trentina per cittadini ed imprese, arricchito di nuovi servizi e di nuove modalità di accesso, oltre alla Carta Provinciale dei Servizi, anche via mobile, utilizzando dispositivi senza lettore, rinnovato nella grafica. Tra i servizi attivati nel 2014 si annoverano le iscrizioni online ai concorsi per la scuola, la stampa del Cud assistenziale e i servizi di locazione degli alloggi e dei contributi integrativi al canone di locazione messi a disposizione dalla Comunità della Vallagarina attraverso l’integrazione con il portale My Web; · la fatturazione elettronica, obbligatoria per le imprese italiane fornitrici della Pubblica Amministrazione, un sistema messo a disposizione di tutti gli Enti del Sinet che abilita da un lato l’accelerazione dei processi di spesa interni, riducendo i tempi dei pagamenti verso i fornitori, e dall’altro consente una tracciatura precisa delle operazioni effettuate, garantendo quindi trasparenza sui tempi e sui processi; · i pagamenti elettronici, accettati già da qualche anno dalla Provincia autonoma di Trento mediante l’utilizzo del portale Pagosemplice della propria società di sistema Trentino Riscossioni, per facilitare ai cittadini i pagamenti di imposte e servizi pubblici senza recarsi ad uno sportello, effettuando i pagamenti da un qualsiasi computer e in qualsiasi momento; · i diversi strumenti online per l’istruzione, a partire dalla firma grafometrica dei contratti dei docenti, alle caselle di posta elettronica assegnate al personale docente e a quello amministrativo delle scuole al momento della nomina (@scuole.Provincia.tn.it), agli Sms, utilizzati sia per reclutare personale docente che per comunicare in modo tempestivo con i genitori e così via; · il nuovo portale della Cultura www.Cultura.trentino.it, completamente rivisto nell’approccio grafico, in modo tale da consentire una maggiore attenzione ai contenuti e nella produzione di approfondimenti e testi narrativi che invogliano la lettura e guidano i visitatori del sito ad una conoscenza più consapevole della cultura in Trentino; · la cartella sociale informatizzata, strumento con cui le Comunità di Valle erogano ai cittadini del territorio i servizi socio-assistenziali, attraverso uno strumento unico ed integrato sia per la gestione della scheda dell’assistito che delle pratiche amministrative, offrendo al Servizio Politiche Sociali della Provincia uno strumento di governo, controllo e pianificazione economica efficace per un’equa distribuzione delle risorse da assegnare ai territori; · il Sistema Informativo Servizi Idrici in Rete - S.i.r., piattaforma a disposizione di tutti gli Enti del Sinet che raccoglie tutte le informazioni relative agli acquedotti trentini ed è integrata con le informazioni contenute nel Fascicolo Integrato di Acquedotto, la "carta di identità" di ogni acquedotto, per gestire in modo integrato sia le informazioni Gis che tutti i dati legati all´attività di autocontrollo da parte di Comuni e gestori della qualità dell´acqua. Ad oggi sono più di 190 le amministrazioni aderenti al sistema; · il progetto Open Data del Trentino, quale strumento a beneficio di imprese e professionisti interessati a impiegare il patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione in nuovi servizi e nuove applicazioni sussidiarie ai servizi della Provincia stessa. Il Catalogo dei dati del Trentino (http://dati.Trentino.it), fornito e gestito da parte di Informatica Trentina, conta oggi 1.500 dataset, facendo così conquistare alla Provincia autonoma di Trento la prima posizione nella classifica nazionale degli enti virtuosi per quantità di dati pubblicati in modalità “open”; · i media civici, quale strumento a supporto della promozione dell’impegno civico e del coinvolgimento dei cittadini nei processi decisionali che hanno impatto sulla qualità della loro vita. Nel 2014 la Società ha ingegnerizzato una specifica piattaforma tecnologica contribuendo alla digitalizzazione delle tre consultazioni istituzionali per il Programma di Sviluppo Provinciale per la Xv Legislatura, per il Piano della Salute del Trentino e per la Riforma Urbanistica; · il Protocollo Informatico Trentino (P.i. Tre.), in continua espansione in termini di Enti Locali ed Istituti Scolastici operanti nel sistema, che nel 2014 è stato selezionato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid) come miglior strumento informatico in ambito di protocollo informatico e gestione documentale ed inserito ufficialmente nel Catalogo nazionale programmi riutilizzabili (Url http://www.Agid.gov.it/catalogo-nazionale-programmi-riusabili). A conferma del proprio ruolo di attore dello sviluppo economico e sociale del proprio territorio, pur in regime di contrazione dell’attività industriale, Informatica Trentina nel corso del 2014 ha continuato a generare ricadute verso le imprese attraverso l’acquisto di beni e servizi pari a circa 29 milioni, di cui circa 19 milioni di Euro sul territorio provinciale. La Società ha contribuito inoltre alle manovre interne di spending review degli Enti clienti, per un valore pari a 2,2 milioni di Euro. Un efficientamento tangibile delle spese afferenti la gestione del sistema informativo provinciale. Il valore complessivo delle ricadute sul sistema provinciale pari complessivamente a circa 35 milioni di Euro, ovvero al 75,5% dell’attività industriale, rappresenta la misura del significativo apporto della Società al tessuto socio-economico locale.  
   
   
IL PIEMONTE PUNTA SULL’INNOVAZIONE INTELLIGENTE PER RILANCIARE IL SISTEMA PRODUTTIVO DEL TERRITORIO: A 5 ECCELLENZE IL PREMIO SMART COMMUNITIES  
 
Torino, 5 maggio 2015 - Si è conclusa il 30 aprile la terza edizione di Smau Torino che, in questi due giorni, ha presentato al pubblico di imprese e pubbliche amministrazioni 35 startup, 60 workshop gratuiti e oltre 100 prodotti e soluzioni per il mondo delle imprese. Più di 800 gli attestati consegnati nell’ambito della Digital Champions Academy ai visitatori che hanno partecipato ai percorsi organizzati dai Digital Champions e Smau volti a diffondere la cultura dell’innovazione nelle imprese e nella Pubblica Amministrazione. 13 i premi consegnati nell’arco dei 2 giorni ad aziende, startup e comuni ed enti locali del Nordovest. A commento di questa edizione Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau dichiara: “Le imprese del Piemonte che in questi due giorni hanno partecipato a Smau hanno dimostrato di essere pronte a cogliere le opportunità offerte dai nuovi modelli di innovazione aperta che vedono l’impresa al centro supportata da un ecosistema dell’innovazione che include startup, centri di ricerca, incubatori ed acceleratori. Tutto questo oggi non solo è possibile ma è facilitato dalle moderne tecnologie digitali e relativi operatori che in Smau hanno trovato un terreno fertile per avviare una piena integrazione con le imprese tradizionali, di tutte le dimensioni, prime tra tutte quelle appartenenti al sistema manifatturiero. Smau rientrerà nel calendario di eventi b2b di Expo 2015: ad ottobre, infatti, realizzerà gli Stati Nazionali dell’Innovazione con tutte le Regioni d’Italia presenti. Siamo sicuri che questo Piemonte sarà tra le scoperte più belle per il pubblico di operatori internazionali.” A queste parole seguono quelle di Giuseppina de Santis che ai microfoni della Smau Tv ha fatto il punto sulle attività realizzate dalla Regione Piemonte a supporto dell’innovazione: “La Regione Piemonte ha concentrato sul tema dell’innovazione e della Ricerca quasi il 40% dei fondi europei della prossima programmazione. Le imprese presenti a Smau e gli imprenditori premiati in questi due giorni ci dicono che la grande scommessa dei prossimi anni è quello di passare da singoli progetti di innovazione alla creazione di un ecosistema: un ambiente favorevole all’innovazione e agli imprenditori che vogliono innovare che aiuti non solo le imprese hi tech ma tutto il mondo della manifatturiera, parte fondamentale della tradizione piemontese ad essere competitiva. Quando infatti la tecnologia sposa la tradizione manifatturiera il risultato è eccezionale.” La seconda giornata di Smau è stata l’occasione per consegnare il Premio Smart Communities ai più innovativi progetti di sviluppo in chiave Smart Communities. A ricevere i riconoscimenti sono stati 5 comuni ed enti pubblici del Nordovest: Iren, Smat - Società Metropolitana Acque di Torino, il Politecnico di Torino - iXem Labs, il Comune di Taggia e il Comune di Fossano. A consegnare il premio è intervenuto Enzo Lavolta, Assessore Sviluppo e Innovazione Città di Torino. Prima della premiazione nell’ambito di una tavola rotonda in cui sono intervenuti Giuliano Noci, del Politecnico di Milano, Federico Lasco, Dirigente dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Antonella Galdi, Vice-segretario di Anci, Mario Calderini, Presidente del Comitato Tecnico Comunità Intelligenti Agid è stato presentato l’Accordo di Programma, stipulato fra il Politecnico di Milano e l’Agenzia per la Coesione Territoriale. “L’accordo - come afferma Giuliano Noci del Politecnico di Milano - rappresenta, all´alba della Programmazione 2014-2020, una grande opportunità per sviluppare attività di ricerca con importanti e concrete ricadute per la Pubblica Amministrazione italiana nell´utilizzo di finanziamenti per lo sviluppo delle Politiche di Coesione. La collaborazione con l´Agenzia si sviluppa lungo diverse linee di intervento fra loro fortemente interconnesse, tra cui la prima, denominata Paoc2020, vuole contribuire allo sviluppo di uno strumento operativo di community, che unisce sinergicamente il mondo della Pa e dell´impresa, per promuovere e sostenere l´effettiva attuazione dei processi di Riuso - oggi poco più che lettera morta, ma importante leva di efficienza - delle soluzioni pubbliche, nella direzione di capitalizzare gli investimenti sostenuti, far emergere i centri di competenza sparsi sul territorio italiano e promuoverne una diffusione.” A queste parole seguono quelle di Federico Lasco: "Il partenariato tra l´Agenzia per la Coesione Territoriale (Act) e il Politecnico di Milano, che nei prossimi mesi darà vita alla Community Paoc 2020, è iniziativa di frontiera per promuovere il modello di open innovation nella Pubblica Amministrazione italiana impegnata ad attuare gli investimenti per lo sviluppo del Paese cofinanziati dall´Unione Europea. Con lo sviluppo di Paoc, Act arricchisce il menù di strumenti a servizio di chi usa i finanziamenti delle Politiche per la Coesione: proponendo modelli organizzativi e soluzioni tecnologiche condivisi per una gestione di programmi e progetti orientata all´innovazione, alla qualità e alla rapidità della spesa pubblica. Lo fa mettendo a fattor comune le migliori esperienze che la Pa innovativa ha sperimentato e testato con successo negli ultimi anni." “Nel panorama Smart City & Communities sono ormai molteplici le iniziative ed esperienze sviluppate dai Comuni e dalle Pa con logiche spesso bottom-up. – Ha aggiunto Mario Calderini, Presidente del Comitato Tecnico Comunità Intelligenti Agid - In questo contesto, per assicurare una diffusione ad ampio spettro delle esperienze garantendo scalabilità e replicabilità, una soft governance istituzionale risulta necessaria. Ad oggi, nonostante l’impianto legislativo riconosca all’Agid un ruolo di coordinamento, l’agenda politica risulta poco chiara con diverse iniziative parallele ridondanti. Il progetto Paoc mira a realizzare i principali fattori abilitanti per la scalabilità delle esperienze che impattino sulla qualità di vita dei cittadini: gli strumenti finanziari innovativi, le metriche di misurazione dei progetti e degli impatti, ed una piattaforma per l’interoperabilità e la replicabilità dei progetti.” La seconda giornata di Smau Torino si è conclusa con la premiazione dei vincitori del concorso “Che fine ha fatto il tuo Server” . Kreshnik Cashai ha ricevuto il primo premio estratto: una Apple Tv, mentre Stefania Lovaglio, Gaetano d’Alessio e Fabio Musso sono stati estratti per vincere un Tile. L’ Iniziativa è stata realizzata da Clouditalia per far testare concretamente il significato in termini di business di un’infrastruttura cloud e la graduale scomparsa dei server fisici. Infatti come dichiara Francesco Baroncelli – Direttore Mercato e Operations, Clouditalia: “In queste due giornate siamo entrati in contatto con clienti finali, professionisti del settore Ict ed imprese con l´esigenza di migliorare la propria competitività. Clouditalia ha parlato con i visitatori di Smau partendo da un gioco: "Che fine ha fatto il tuo server?". Dietro ad un contest apparentemente ludico sono nate molte riflessioni sulle ragioni della graduale scomparsa del server fisico e della sempre più diffusa adozione delle soluzioni Cloud. Abbiamo ascoltato con attenzione i nostri visitatori che ci hanno confermato le dinamiche del mercato delle Pmi italiane. Infatti il primo responsabile della crescita di soluzioni virtuali è ancora il saving di costi, ma a fianco di questa motivazione si impone con decisione l´esigenza di un modello tecnologico e di business più performante e flessibile. Per premiare chi ci ha dedicato il suo tempo ed ha approfondito la conoscenza con le soluzioni Clouditalia per l´infrastruttura e per le telecomunicazioni il contest non poteva non riservare un premio estratto a sorte e consegnato al vincitore proprio nel finale di questa bella tappa di Smau.” Tra gli stand gande attenzione anche per le soluzioni di Telecom Italia Tim, come infatti afferma Marco Briasco, responsabile Strategic Public – Business Nord Ovest di Telecom Italia. “Nel corso della partecipazione a Smau Torino abbiamo registrato un forte interesse verso le nostre innovative soluzioni di cloud computing e per le iniziative rivolte al mondo delle start up. Si tratta di segnali positivi che confermano il nostro impegno nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia al servizio delle imprese e delle istituzioni locali, favorendone la crescita e lo sviluppo attraverso la diffusione di soluzioni digitali” Comune di Taggia - Smarta, l’app per scoprire e vivere il territorio - Grazie a Smarta il Comune di Taggia informa in maniera ‘smart’ e costante i propri cittadini sugli eventi culturali in programma e accompagna i turisti alla scoperta del territorio. Il progetto è stato sviluppato dall’Assessorato al Turismo con un gruppo di volenterosi e motivati cittadini che hanno realizzato una web app a costo zero, fruibile anche da tablet e smartphone, grazie alla realizzazione di una cross-platform. Nasce così uno strumento innovativo che include tutte le informazioni turistiche, gli eventi, le strutture ricettive, i ristoranti, gli stabilimenti balneari, i percorsi d’arte e il meteo inseriti in un’unica piattaforma gestita e aggiornata dagli amministratori comunali, dai cittadini, dai turisti e dagli esercenti stessi. Iren - Internet delle Cose per misurare l’efficienza energetica nelle scuole - Il paradigma dell’Internet delle Cose per favorire una consapevolezza diffusa sui consumi energetici all’interno delle scuole: è questa la filosofia alla base del progetto Eden - Energy Data Engagement. La raccolta dati di alcuni sensori distribuiti e connessi a internet si integra con lo sviluppo di una serie di strumenti di controllo dei dati raccolti (app, siti internet, cruscotti digitali di analisi e gestione dei dati), la cui osservazione permette di favorire e abilitare un ruolo attivo degli studenti nella diffusione di una cultura della sostenibilità, facilitando la sperimentazione di pratiche di risparmio energetico Politecnico di Torino - iXem Labs - Verrua Savoia senza fili con il primo provider no profit - Risorse economiche limitate e infrastrutture inadeguate spesso compromettono l’accessibilità alle nuove tecnologie e incrementano il digital divide. A Verrua Savoia il laboratorio iXem Labs del Politecnico di Torino ha sperimentato una rete wireless a basso costo e ad alte prestazioni che ha permesso ai cittadini di una zona isolata dal punto di vista digitale di connettersi a prezzi contenutissimi e prestazioni molto competitive. Successivamente sono stati i cittadini stessi ad attivarsi per fondare il primo provider no profit. Un percorso virtuoso in continua evoluzione che ha garantito il pieno coinvolgimento della popolazione, la quale ha colto il valore del servizio e si è impegnata nella diffusione del nuovo linguaggio e della nuova tecnologia anche tra gli anziani e i bambini delle scuole. Smat – Punti Acqua smart per il territorio torinese - Il progetto Iotibevo di Smat nasce per rispondere alle esigenze di monitoraggio e controllo dei punti di distribuzione dell’acqua di rete per uso alimentare, i cosiddetti ‘chioschi dell’acqua’. Nasce così un sistema di ‘monitoraggio intelligente’ attraverso sensori installati in ogni chiosco per ottimizzare gli interventi della rete idrica e per conoscere in tempo reale la qualità dell’acqua in tutta la rete, risparmiando tempi e costi di gestione. Ogni punto è, inoltre, munito di un sistema di videosorveglianza a distanza e di un servizio Wifi attraverso il quale l’utente, collegandosi all’App di Smat può identificare il punto acqua più vicino a casa propria, verificandone anche quante persone sono in coda in quel momento. Comune di Fossano - La città si mobilita per progettare il proprio futuro - Bellezza e partecipazione possono essere driver di sviluppo locale. Ne è convinta l’Amministrazione Comunale di Fossano che ha attivato una collaborazione con il Politecnico di Torino per la progettazione di interventi di rigenerazione e riqualificazione del Centro Storico. Grazie al progetto si supporta la riqualificazione degli spazi pubblici, migliorando la qualità della vita cittadina e si sollecita la partecipazione dei cittadini, in particolare dei giovani, alla progettazione e alla gestione degli spazi e più in generale della città. Si sviluppano in questo modo intelligenza collettiva, relazioni, capitale sociale, che rappresentano fattori di sviluppo e di crescita urbana.  
   
   
FVG, BANDA LARGA: QUESTIONARIO PER OPERATORI DA INVIARE ENTRO 29 MAGGIO  
 
Trieste, 5 maggio 2015 - C´è tempo fino al 29 maggio per inviare il questionario relativo alla banda larga proposto dalla Regione agli operatori del settore. In attuazione del Programma per la diffusione della banda larga denominato Ermes, l´amministrazione regionale intende realizzare delle infrastrutture per l´accesso a servizi a banda ultra-larga alcune zone industriali nei comuni di Amaro, Aviano, Casarsa della Delizia, Cervignano del Friuli, Cordenons, Fiume Veneto, Porcia, Pordenone, Roveredo in Piano, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Sgonico e Zoppola. Nel rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti di stato, in relazione agli Orientamenti comunitari per le reti a banda ultra-larga e nel rispetto degli esiti della procedura sugli aiuti di stato "N436/2010 Banda larga in Friuli Venezia Giulia", la Regione ha pubblicato un apposito questionario, rivolto agli operatori di telecomunicazioni e/o ai possessori di reti di nuova generazione Ngan nelle zone interessate dall´intervento pubblico, per verificare la presenza di infrastrutture di banda ultra-larga, o di eventuali piani di infrastrutturazione. Il questionario, sottoscritto digitalmente, una volta compilato va inviato all´indirizzo Pec territorio@certregione.Fvg.it  entro il 29 maggio 2015.  
   
   
EUROPA: A PERUGIA MERCOLEDÌ 6 MAGGIO INCONTRO CON I GIOVANI DEL LICEO ALESSI SU FONDI EUROPEI  
 
Perugia, 5 maggio 2015 – Mercoledì 6 maggio, a partire dalle ore 9, alla Sala Sant´anna di viale Roma a Perugia, è in programma l´incontro dal titolo "L´europa alla sbarra", nel corso del quale gli studenti del Liceo "Galeazzo Alessi" di Perugia illustreranno il lavoro svolto nel corso dell´anno scolastico che ha portato anche ad approfondire su come sono state spese le risorse provenienti dai fondi europei in Umbria. In pratica gli studenti coinvolti nel progetto hanno svolto un´inchiesta per individuare la destinazione in Umbria delle risorse del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013 (Por Fesr), concentrando l´attenzione sul finanziamento che ha permesso la ristrutturazione della "Torre degli Sciri" di Perugia. L´incontro di mercoledì prossimo servirà agli studenti per comunicare la metodologia che ha permesso loro, simulando il lavoro di una redazione giornalistica, di raccogliere le notizie, effettuare interviste, incontrare i responsabili di cantiere, per poi ricostruire e monitorare il percorso che porta dallo stanziamento di un finanziamento europeo a Bruxelles, alla materializzazione dei lavori, come nel caso della Torre degli Sciri, alla ristrutturazione di un complesso dal grande valore storico-artistico. Nel corso della mattinata si parlerà anche di altri interventi effettuati grazie alle risorse europee del "Por Fesr Umbria", tra queste a Perugia, il Teatro di Figura, che con i suoi spettacoli rappresenta un importante esempio di investimento per la cultura e per l´animazione del territorio. A conclusione è in programma un momento di riflessione sul tema "Europa si, Europa no?". L´evento è organizzato dal centro Europe Direct Umbria Cesar e realizzato con il patrocinio del Comune di Perugia. Sarà presente anche la Croce Rossa Comitato Provinciale di Perugia, con delle dimostrazioni pratiche di "tecniche salvavita" ed informazioni ad uso dei più giovani.  
   
   
INAUGURAZIONE DELLA BANDA ULTRALARGA ALLA SCUOLA "MAMELI" DI SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BO). DOCENTI E ALUNNI POTRANNO VIAGGIARE VELOCI E SICURI IN INTERNET. L´IMPEGNO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER DOTARE, ATTRAVERSO LEPIDA, ENTI LOCALI E SCUOLE DI UNA GRANDE RETE IN FIBRA OTTICA"  
 
Bologna, 5 maggio 2015 - Anche la scuola “Mameli” di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna, “va veloce”. L’istituto scolastico primario di secondo grado è stato dotato infatti di banda ultralarga, che consentirà a insegnanti e alunni di realizzare tutta una serie di attività didattiche digitali. L’inaugurazione ufficiale stamani, alla presenza di una classe, con Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti, Reti di infrastrutture materiali e immateriali, Programmazione territoriale e Agenda digitale, Renato Mazzuca, sindaco di San Giovanni in Persiceto e presidente dell’Unione Terre d’Acqua, e Mauro Borsarini, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo. Oltre alla connettività, alla scuola viene fornito anche il servizio di filtraggio per limitare l’accesso rispetto a siti non idonei, la porta autenticata e la porta profilata. “Oggi inauguriamo un’‘autostrada della conoscenza’ – ha sottolineato l’assessore Donini – che permetterà a questa scuola, ai docenti e a tutti gli alunni di viaggiare veloci e sicuri nel mondo della rete, dei suoi servizi e contenuti”. Un intervento, questo, reso possibile da un accordo tra Regione e Comune di San Giovanni in Persiceto (che “compartecipa” al 50% con risorse proprie), con la collaborazione della direzione didattica e le competenze tecniche di Lepida Spa. “Nei primi tre mesi di questo mandato abbiamo collegato con la banda ultralarga 53 nuove scuole dell’Emilia-romagna – ha ricordato l’assessore – , che si aggiungono alle circa 400 già connesse. La Regione prosegue quindi nell’impegno già avviato, attraverso Lepida, e cioè nella creazione e nell’ampliamento di una grande rete in fibra ottica a servizio degli enti locali. Una rete che, grazie alla tecnologia, garantisce prestazioni molto elevate permettendo ai Comuni, e ora, progressivamente, anche alle scuole, di lavorare con capacità di banda di 1 Giga bit al secondo”. All’inaugurazione è seguito il convegno, al Teatro Comunale di Persiceto, dal titolo "Piccole città intelligenti crescono: nascita e crescita di innovazione e soluzioni intelligenti nei piccoli centri”. Un’occasione per presentare alcune esperienze di innovazione tecnologica a supporto dello sviluppo locale promosse in Comuni medio-piccoli e Unioni comunali dell’Emilia-romagna.  
   
   
ISTRUZIONE FVG: SEMINARIO SU NUOVE TECNOLOGIE PER L´INSEGNAMENTO  
 
Trieste, 5 maggio 2015 - E’ iniziata ieri una settimana di formazione sull´utilizzo di nuove tecnologie nel settore dell´apprendimento, promossa dall´Amministrazione regionale e rivolta a docenti, pedagogisti, educatori e professionisti dell´orientamento provenienti da diversi Paesi europei. Il seminario è stato ideato all´interno del progetto "Drop App", finanziato dal programma comunitario Erasmus Plus. La Regione è partner del progetto, che ha come capofila l´ente Civiform di Cividale del Friuli e che vede un partenariato composto da istituzioni ed enti italiani, austriaci, tedeschi, spagnoli, croati e francesi. L´assessore all´Istruzione Loredana Panariti sostiene che "è sempre più importante che gli operatori della scuola e chi si occupa di educazione tengano in considerazione l´impatto delle tecnologie informatiche sulle dinamiche dell´insegnamento e dell´apprendimento. Pertanto, è fondamentale che le agenzie formative ed educative maturino la capacità di progettare nuove modalità di intervento pedagogico con le giovani generazioni (i cosiddetti "nativi digitali")". All´interno del progetto Drop App, una particolare attenzione è rivolta all´individuazione di tecniche e metodologie per incrementare la motivazione all´apprendimento ed il senso di appartenenza al sistema scolastico dei giovani che utilizzano largamente le modalità di comunicazione digitali. L´assessore Panariti richiama "il ruolo fondamentale che le Amministrazioni pubbliche e le agenzie educative possono ricoprire per la lotta alla dispersione scolastica, anche alla luce delle priorità di intervento suggerite dall´Unione Europea nella Strategia Europa 2020". Le lezioni magistrali saranno tenute dal Professor Wim Veen, professore emerito dell´Università di Delft in Olanda, che è stato uno degli studiosi che per primi hanno utilizzato il concetto di "Homo Zappiens". Al termine della settimana formativa, il gruppo dei partecipanti sarà guidato dal docente Giuliano Michelini, web-designer, insegnante e musicista multimediale, nel compito di progettare percorsi di insegnamento con le nuove tecnologie. In sostanza, secondo l´assessore Panariti, "questo interessante momento formativo permetterà di compiere un altro passo nel percorso di miglioramento della qualità del sistema di istruzione e formazione in regione".  
   
   
COMITATO DELLE REGIONI. PIGLIARU ALLA COMMISSIONE ENVE: "FONDAMENTALE IL CONTRIBUTO DEI TERRITORI NELLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI"  
 
 Cagliari, 5 Maggio 2015 - Impegno a Bruxelles per il presidente della Regione Francesco Pigliaru, che da ieri mattina e per tutta la giornata ha guidato i lavori della Commissione Enve del Comitato delle Regioni. La Enve, di cui Francesco Pigliaru è presidente, è responsabile dei temi legati ad ambiente ed energia. In questa seduta la Commissione ha dedicato la prima parte della riunione alla preparazione dei prossimi pareri, che saranno adottati nell´appuntamento di giugno, approfondendo in particolare le strategie di lotta ai cambiamenti climatici e alcuni elementi del cosiddetto "Pacchetto Unione dell´energia". Argomento portante della sessione pomeridiana è stata la discussione sul ruolo delle Regioni e delle città nella Cop 21, la Conferenza Parigi 2015 sul clima, in programma per la fine dell´anno. "Riteniamo che la determinazione politica delle città e delle Regioni sulle questioni climatiche possa essere sfruttata per contribuire a raggiungere un accordo soddisfacente sul clima in quell´occasione", ha detto il presidente Pigliaru in apertura dei lavori. "Attraverso un´azione coordinata da parte di tutti i livelli di governo e della società si può fare molto. L´architettura del nuovo accordo - ha spiegato Francesco Pigliaru - dovrebbe consentire tale coordinamento e quindi stabilire quei nuovi, più ambiziosi obiettivi di cui c´è grande bisogno e che potranno essere attuati solo attraverso un processo inclusivo". Il presidente ha proseguito evidenziando la dimensione globale della questione clima, "che per la sua natura transfrontaliera e il suo impatto a livello locale ci riguarda tutti, coinvolge tutti i nostri territori. Ciascuno di noi, quindi, ha un ruolo da svolgere nell´ambito di questa sfida, che è la più importante del nostro secolo. Dobbiamo trovare il modo di lavorare insieme per massimizzare il nostro potenziale, e ciò richiede un´efficace governance globale del clima". Molti i contributi emersi nel corso del dibattito, "importanti al fine di elaborare una serie di raccomandazioni chiare per le istituzioni dell´Unione europea. Che, da parte sua, ha sempre sostenuto il riconoscimento delle città e delle Regioni: sono in grado di partecipare alla realizzazione di altre azioni in materia di cambiamenti climatici e possono far sì che i cittadini si sentano partecipi di queste politiche e le sostengano", ha sottolineato Francesco Pigliaru. "Coinvolgendole maggiormente nella scena mondiale, in più, i negoziatori avranno accesso a un enorme catalogo di esperienze riguardo a ciò che funziona o che non funziona e a cosa è necessario fare perché gli obiettivi si traducano in azioni concrete sui territori, in maniera efficiente sotto il profilo dei costi e dell´efficacia. E la concretezza è fondamentale ai fini della verificabilità dei risultati, per dare credibilità all´intero processo. Questo è il messaggio che ci prepariamo a portare ai tavoli della Conferenza di Parigi", ha concluso il presidente Pigliaru. "E noi, città e Regioni dell´Unione europea, abbiamo a nostra disposizione gli strumenti per contribuire al successo di questo processo globale".  
   
   
TORINO: PARCO DEL COLLE DEL LYS: AL VIA GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE FORESTALE  
 
Torino, 5 maggio 2015 - Dopo aver approvato nel 2014 il Piano di gestione forestale del Parco provinciale del Colle del Lys, quest’anno, la Città Metropolitana di Torino ha appaltato ed avviato la prima fase degli interventi di valorizzazione del patrimonio boschivo, che consistono nel diradamento delle fustaie di Pino nero - specie non caratteristica della zona, introdotta da rimboschimenti degli anni’50 del secolo scorso - per favorire il reinsediamento naturale dell’Acero montano, del Sorbo e del Faggio, che stanno crescendo nel sottobosco. Sono previsti anche la manutenzione e il ripristino funzionale di alcuni sentieri del parco, per consentire una fruizione dell’area in condizioni di maggior sicurezza e tranquillità, vista l’alta frequentazione estiva. Gli interventi si concluderanno nel mese di giugno e sono resi possibili da un finanziamento nell’ambito della misura 227 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 della Regione Piemonte. Il territorio del parco provinciale del Colle del Lys comprende aree dei Comuni di Rubiana e Viù. Alla valenza naturalistica abbina quella storica, poiché la zona fu teatro di importanti scontri durante la guerra di Liberazione: da anni è il colle è stato infatti stato scelto come "luogo della memoria" della Resistenza, a ricordo di 2104 partigiani caduti nelle valli di Susa e di Viù. L´interesse architettonico e paesaggistico è invece legato al santuario della Madonna della Bassa e ai moltissimi punti panoramici che si affacciano sulle vallate e sulla pianura torinese. Una fitta rete di sentieri e mulattiere consente di apprezzare le caratteristiche naturali di un’area in gran parte incontaminata, a poca distanza da Torino. Negli ultimi trent’anni anni la presenza dell’uomo e della sue attività è fortemente diminuita, mentre il bosco riconquistava terreno. Le specie arboree attualmente più diffuse sono la Betulla, l´Abete rosso e quello bianco, il Larice, il Pino silvestre e il Pino nero. Nei valloni più umidi e ombrosi si trovano boscaglie di Faggio ed Ontano e nelle brughiere boscate esemplari di Sorbo montano e sorbo degli Uccellatori. Particolarmente importante è la presenza dell´Euphorbia gibelliana, specie eliofila endemica del Piemonte che nell’ambito della misura 323 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 (dedicata alla tutela della biodiversità), è stata oggetto nel 2013 e 2014 di studio e riproduzione, per evitare il rischio di estinzione.  
   
   
DIFESA DEL SUOLO - OLTRE 100 MILIONI DI EURO NEI PRIMI 100 GIORNI DI GOVERNO DELLA GIUNTA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA. BONACCINI: "RISORSE CHE CI PERMETTONO DI REALIZZARE INTERVENTI NECESSARI PER LA DIFESA DEL NOSTRO TERRITORIO E DI CREARE NUOVA OCCUPAZIONE"  
 
Bologna, 5 maggio 2015 - Superano i 100 milioni di euro le risorse rese disponibili per la difesa del territorio nei primi 100 giorni di governo della Giunta regionale. 25 milioni per la prevenzione e il rischio idrogeologico, 19,5 per la prevenzione e il rischio sismico e 59 milioni per interventi in risposta alle emergenze maltempo (nevicate 2012, ottobre-novembre 2014 e febbraio 2015). Le risorse derivano da fondi nazionali e regionali e dalle “economie”, ovvero dal recupero di fondi disponibili e non utilizzati negli anni precedenti. “Si tratta di una cifra straordinaria e di investimenti certi, molti dei quali già attivati. Risorse che ci permettono di realizzare interventi necessari per la difesa del nostro territorio e al tempo stesso di dare un sostegno diretto all’occupazione - ha affermato il presidente della Regione Stefano Bonaccini nel presentare questa mattina i dati alla stampa -. Passare da una logica emergenziale ad un piano strutturato di prevenzione del rischio idrogeologico è uno degli obiettivi prioritari del nostro mandato: non si tratta di investimenti a spot e fatti ‘una tantum’, ma dell’inizio di un percorso pluriennale con cui, in raccordo con i territori, individueremo tutti gli interventi destinati a emergenza, manutenzione, prevenzione e opere strutturali”. “Già nelle prossime settimane - ha spiegato l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo - sigleremo con il Ministero dell’Ambiente e la struttura Italia Sicura l’accordo per il primo stralcio del Piano nazionale decennale contro il dissesto idrogeologico, da cui ci attendiamo subito ulteriori risorse. In programma ci sono 324 interventi in dieci anni per 950 milioni di euro, per dare risposta alle criticità più rilevanti del nostro territorio”. Nel dettaglio, la ripartizione delle risorse. Prevenzione e rischio idrogeologico - Il bilancio regionale 2015 stanzia per le politiche ambientali e la difesa del territorio 74 più 7.1 milioni di euro di economie emergenze pregresse. Di questi, 19,8 milioni sono stati destinati alla manutenzione dei fiumi, dei versanti e della costa (10 milioni), ad interventi di emergenza sulla rete idrografica (7), ad opere di avvio del cosiddetto “Progettone” per il ripascimento della costa (1,5) e alla rete di bonifica (1,3). Ad essi si aggiungono 5,4 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la realizzazione di quattro interventi strategici per il nodo idraulico di Cesenatico-cervia e la ricostruzione del ponte della navetta a Parma. In totale, si tratta di oltre 25 milioni di euro con cui la Regione intende proseguire nella strategia già avviata per la sicurezza del territorio, destinando le risorse prevalentemente ad interventi di manutenzione e alle opere strutturali individuate dalla pianificazione di bacino. Strategia che trova sintesi nel Piano nazionale decennale contro il dissesto idrogeologico che la Regione sta definendo con la Struttura di Missione Italia Sicura: 324 interventi per 950 milioni di euro per dare risposta alle criticità più rilevanti del nostro territorio. Prevenzione e rischio sismico - Oltre 19 milioni di euro sono stati destinati a interventi per la prevenzione del rischio sismico. Di questi, 11,5 per contributi da destinare a interventi di rafforzamento delle strutture su edifici pubblici “strategici” per finalità connesse alle attività di protezione civile (municipi, ecc.) e edifici pubblici “rilevanti” per le conseguenze di un eventuale sisma (scuole, palestre ecc.) per complessivi 8 edifici, per contributi da destinare ad edifici privati e per studi di microzonazione sismica da destinare ai Comuni e loro Unioni; 3,2 milioni per l’adeguamento sismico di 5 edifici scolastici; infine 4,8 milioni - recuperati dalle economie del Piano sisma 2008 - destinati ad ulteriori 26 interventi di miglioramento antisismico nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. Interventi post emergenze - Negli ultimi anni l’Emilia-romagna è stata colpita più volte da ondate di maltempo eccezionali: per dare risposta alle varie emergenze sono stati resi disponibili - da fondi europei, nazionali e regionali - 59 milioni di euro. Per le eccezionali nevicate del 2012, 9 milioni sono andati al ripristino delle opere pubbliche danneggiate e 3 ai privati e alle attività produttive. Per l’emergenza maltempo di ottobre-novembre 2014 sono disponibili 11 milioni dal Fondo di solidarietà europeo. Quasi 14 milioni (13,8) sono stati destinati al Piano di interventi conseguenti al maltempo di inizio febbraio 2015. Infine, dal bilancio regionale 5,1 milioni sono già stati destinati a 129 interventi urgenti e altri 10 milioni saranno autorizzati a breve. Dalle economie derivanti da precedenti emergenze sono stati destinati 7 milioni e 100 mila euro per contributi ai privati (prime case) e interventi di messa in sicurezza nei territori colpiti da eccezionale maltempo nei mesi di marzo e maggio 2013. Fotografia del territorio - Il territorio dell’Emilia-romagna si distingue per la sua fragilità: 56.000 chilometri di corsi d’acqua naturali, 3.000 chilometri di argini, 18.000 chilometri di canali di bonifica, 130 chilometri di costa, 29% dei quali in erosione, 37 aree protette, 26 porti ed approdi. 79.000 frane, di cui il 45% attive, con il 21% del territorio collinare e montano interessato e 84.000 edifici su frane, il 9% dei quali su frane attive, 428 aree perimetrate a rischio.  
   
   
MONTAGNA: SERRACCHIANI; SERVIZIO GESTIONE TERRITORIO È STRATEGICO  
 
Trieste, 5 maggio 2015 - "Il Servizio gestione territorio montano, bonifica e irrigazione è una realtà essenziale per la Regione sul piano strategico, oltre che sociale". Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani in un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil, che avevano richiesto un confronto in merito alle prospettive per il Servizio in questione. "Posso rassicurare che considero questa struttura strategica ora e per il futuro, tenuto conto anche della presenza di personale qualificato e competente al suo interno" ha aggiunto Serracchiani. "È intenzione di questa Amministrazione costruire uno strumento in grado di lavorare ancora di più e meglio".  
   
   
TERRITORIO:FVG, CONVENZIONE PINZANO E CASTELNUOVO PIANO PAESAGGIO  
 
San Vito al Tagliamento, 5 maggio 2015 - Prosegue il cammino prescelto dalla Regione per la realizzazione del Piano Paesaggistico Regionale (Ppr). L´assessore alle Infrastrutture, Maria Grazia Santoro, ha infatti firmato, a San Vito al Tagliamento, l´accordo con i Comuni di Pinzano al Tagliamento, presente il sindaco, Debora Del Basso, e Castelnuovo del Friuli, presente il sindaco, Lara De Michiel, finalizzato a consentire lo svolgimento delle attività inerenti l´elaborazione del Piano. E´ il secondo accordo per la redazione del Ppr stipulato dalla Regione. Il primo è stato infatti quello siglato con la Comunità montana della Carnia. Ma si tratta nel contempo del primo accordo con le amministrazioni municipali del Pordenonese. Esso prevede la realizzazione, entro sei mesi dalla firma, della prima fase di lavoro per il Ppr, che comporta lo studio e l´analisi della situazione urbanistica nell´area interessata. Mentre, entro un anno dalla data odierna, dovrà essere redatta la Carta del paesaggio, sempre riferita ai due Comuni della Destra Tagliamento. La Regione e le amministrazioni comunali interessate, nell´ambito delle rispettive competenze, si impegnano a mettersi reciprocamente a disposizione il materiale conoscitivo, nonchè gli studi e i progetti per la realizzazione di una puntuale analisi del territorio, e per la condivisione delle risorse informative individuate. Nonchè a organizzare incontri tecnici estesi ai rappresentanti degli enti locali interessati. Infatti, come ha precisato l´assessore Santoro, a conclusione del workshop ´Il paesaggio delle pianure e il consumo del suolo´, svoltosi nell´antico Teatro sociale ´G.g.arrigoni´, il Piano paesaggistico regionale è ´work in progress´. Dopo avere rilevato che la firma odierna costituisce uno dei momenti dell´iter dello strumento, Santoro ha infatti tenuto a ribadire che il Ppr dev´essere ancora definito nella sua complessità. E che incontri come quello tenutosi a oggi San Vito al Tagliamento sono propedeutici allo stesso, mentre i sindaci, ha ricordato l´assessore, saranno i protagonisti della sua composizione, in quanto rappresentanti delle rispettive realtà. Così come, ha aggiunto, la Santoro, il Ppr terrà conto delle nuove Unioni Territoriali Intercomunali, in quanto saranno i Comuni a concorrere alla definizione dello strumento pianificatorio. Che sarà fondato su un´attenta analisi della cospicua mole di dati che è già disponibile sull´intero territorio regionale, ed è inerente alle molteplici componenti relative all´ambiente e agli interventi dell´uomo. Nell´auspicare che i contenuti dei workshop odierno, come di quelli già tenutisi in altre realtà del Friuli Venezia Giulia, tutti su temi di specifico interesse del Piano, siano sviluppati e amplificati nelle singole realtà locali (all´iniziativa hanno infatti partecipato numerosi amministratori e tecnici del pordenonese), la Santoro ha ricordato l´impegno della Regione nel rapportare tra loro e confrontare i molteplici indicatori e le documentazioni esistenti sul territorio. Ciò, per realizzare un Piano che dia certezze agli amministratori, così come ai cittadini, sul futuro uso del suolo. Per la realizzazione del Ppr, la Regione sta mettendo in relazione competenze e professionalità delle diverse materie interessate, al fine di poter definire, e quindi di poter disporre, di parametri attendibili e inconfutabili sulla situazione esistente. Il lavoro di composizione del Piano permetterà così di raggiungere risultati collaterali di notevole rilevanza sotto il profilo tecnico, e di concreta valenza anche per l´intera comunità regionale. Nel workshop odierno, che era stato aperto dal sindaco, Antonio Di Bisceglie, rappresentanti dell´Università di Udine, e tecnici della Regione, hanno illustrato la realtà dei corsi d´acqua e dei numerosi laghi, anche realizzati dall´uomo, esistenti nel Friuli Venezia Giulia. "Il Piano paesaggistico regionale - ha concluso l´assessore Santoro - rappresenterà infatti la messa a sistema di tutto il materiale di classificazione del territorio esistente, ma conterrà altresì l´esito del risultato dell´analisi degli esperti, e del contributo che le comunità locali, attraverso le rispettive amministrazioni, sapranno fornire alla Regione per definire nei dettagli questo essenziale strumento di pianificazione territoriale".  
   
   
RIFIUTI ELETTRICI, LOMBARDIA: PRIMA IN ITALIA PER RACCOLTA  
 
Milano, 5 maggio 2015 - "Il modo di trattare i Raee (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, ndr) è un ottimo esempio del nuovo modo di pensare ai rifiuti che Regione Lombardia sta sperimentando: l´idea è che lo smaltimento in discarica sia solo l´ultimo destino possibile". Così l´assessore lombardo all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del Dossier Raee Regione Lombardia, a Palazzo Pirelli. I Numeri Dell´eccellenza - "Non è un caso - prosegue l´assessore - che stando ai dati del 2014 la Lombardia si sia confermata come la prima Regione del paese in termini di raccolta assoluta, con poco più di 49 milioni di kg di Raee raccolti e un aumento rispetto al 2013 del 5,42 per cento. La media pro capite aumenta di quasi 3 punti percentuale, attestandosi a 4,91 kg per abitante. La Lombardia - sottolinea ancora Terzi - rimane anche la Regione con il maggior numero di Centri di Conferimento, che rappresentano la nostra arma in più in termini di rapidità ed efficienza: 826 Centri di Raccolta e 50 Altri Centri, che permettono di raggiungere il quantitativo di quasi 9 strutture ogni 100.000 abitanti". Primato Lombardo - "Milano, prima tra le Provincia d´Italia - continua la titolare lombarda all´Ambiente - con 16.291.932 kg di Raee, guida la classifica italiana con i risultati migliori. Seguono Brescia, Como, Bergamo, Varese e Monza e Brianza. Spicca in particolare il dato di Como, seconda provincia in Italia per raccolta pro capite. In Lombardia si raccoglie circa il 30 per cento di tutte le Sorgenti Luminose italiane". Risultati Importanti - "Il Dossier presentato questa mattina - fa poi notare Terzi - mostra che gli sforzi, hanno dato risultati importanti. Questo sistema di raccolta ha un duplice obiettivo: da una parte va incontro al cittadino-consumatore facendo in modo che se il cittadino non va all´isola ecologica, sia l´isola ecologica ad andare dal cittadino; dall´altra - prosegue l´assessore - abbiamo voluto dare una risposta concreta agli obblighi che la nuova normativa Raee ha introdotto. In particolare - ricorda Terzi - al principio dell´Uno contro Zero, ovvero l´obbligo per la grande distribuzione di ritirare il piccolo Raee gratuitamente, anche senza acquisti". Le Politiche Messe In Campo - "Sul fronte delle politiche messe in campo dalla Regione - ricorda ancora Terzi - il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) ha cominciato a dare concretezza a questo approccio. Gli indirizzi regionali a proposito di Raee, mirano a rafforzare la filiera di raccolta, promuovere attività volte all´ottimizzazione dei processi di riciclaggio e incentivare la tracciabilità del rifiuto, migliorando il sistema dei controlli, soprattutto per ostacolare le attività illegali. Infine - conclude quindi l´assessore - voglio complimentarmi con i cittadini e gli Enti locali per l´impegno nella raccolta di Raee, che ha permesso alla Lombardia di essere ancora la migliore, con l´auspicio di migliorarli ulteriormente il prossimo anno".