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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Gennaio 2008
EURODEPUTATI DICHIARANO CHE LE NUOVE TIC PER GLI ANZIANI NE DEVONO RISPETTARE LA DIGNITÀ  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2008 - Le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), sviluppate al fine di aiutare le persone anziane a rimanere in buona salute più a lungo, dovrebbero essere economiche e rispettare la privacy e la dignità degli anziani, hanno dichiarato gli eurodeputati. I membri della commissione parlamentare europea per l´industria, la ricerca e l´energia hanno votato gli emendamenti a una proposta della Commissione intesa ad istituire un programma di domotica per categorie deboli (Aal). L´obiettivo dell´iniziativa Aal è migliorare la qualità della vita delle persone anziane e aiutarle a vivere in modo autonomo più a lungo, grazie all´utilizzo delle Tic. Si stanno sviluppando queste tecnologie affinché contribuiscano ad affrontare i numerosi problemi associati all´età avanzata, quali la perdita di memoria, le difficoltà di vista e udito, la scarsa mobilità e la perdita di indipendenza. Le Tic possono inoltre aiutare gli anziani a restare attivi a livello lavorativo e all´interno della comunità. Le tecnologie sviluppate nell´ambito del programma saranno anche oggetto di interesse da parte di altri gruppi, come le persone disabili. Il programma Aal riceverà finanziamenti a titolo del Settimo programma quadro (7°Pq) in conformità dell´articolo 169 del trattato Ue, che consente all´Unione europea di sostenere l´integrazione dei programmi di ricerca nazionali in tutta Europa. Garantire che le tecnologie vengano adattate ai bisogni delle persone anziane è un´elevata priorità per i parlamentari. «Nella selezione dei progetti, a seguito degli inviti a presentare proposte lanciati nell´ambito del programma, bisognerebbe soddisfare i seguenti criteri, oltre all´eccellenza scientifica: la tecnologia deve essere adattata ai bisogni delle persone anziane, i servizi devono rispettare la privacy e la dignità degli anziani, e il sostegno ad una vita indipendente deve contribuire ad aumentare la partecipazione sociale degli anziani», si legge in un emendamento proposto dalla relatrice della commissione, l´europarlamentare britannica Neena Gill del partito laburista. Inoltre, la relazione sottolinea l´importanza di contenere i costi delle nuove tecnologie. «Secondo la relazione [della Commissione], questo segmento demografico ha un elevato potere d´acquisto, tuttavia nella realtà gli anziani sono attenti alle spese e molti di loro vivono solo con la pensione», afferma la relazione della commissione. «Pertanto, è essenziale mantenere costi e prodotti accessibili per tutti coloro che ne hanno bisogno. » La relazione raccomanda inoltre che le persone anziane vengano coinvolte nella fase di progettazione sin dal principio. «La ricerca suggerisce che gli anziani sono meno inclini ad utilizzare o provare nuove tecnologie; è molto importante, quindi, che i prodotti sviluppati siano facili da usare, obiettivo, questo, cui dovrebbe tendere gran parte della ricerca», si legge nella relazione. Un´altra questione affrontata nella relazione riguarda il fatto che le necessità di coloro che hanno tra i 65 ai 75 anni di età sono molto diverse da quelle del gruppo tra i 75 e gli 85 o quello degli ultraottantacinquenni. Per quanto riguarda i costi, i parlamentari sono convinti che i paesi partecipanti dovrebbero contribuire insieme al programma, con almeno lo stesso importo della Commissione (150 Mio Eur), se non di più. Inoltre, se il programma viene attuato in modo non adeguato, parzialmente o in ritardo, l´Unione europea dovrebbe ridurre o interrompere l´erogazione del proprio contributo finanziario. Dovrebbero anche essere evitate sovrapposizioni con programmi nazionali o paneuropei esistenti, raccomandano gli eurodeputati. Gli europarlamentari sono chiari circa i benefici che l´Europa trarrebbe investendo in queste tecnologie. «Dato che l´invecchiamento è un fenomeno globale, una solida base di soluzioni rese possibili dalle Tic in Europa potrebbe essere l´inizio di opportunità di esportazione in tutto il mondo», ha commentato l´onorevole Gill. «Vedo opportunità nella cosiddetta "economia d´argento", che può creare nuovi posti di lavoro in un mercato crescente con nuovi prodotti e servizi», ha aggiunto il deputato olandese dei democratici-cristiani Lambert van Nistelrooij. «Questa è una buona notizia per l´industria europea. » Il Parlamento europeo voterà il documento a marzo. Per ulteriori informazioni sulle iniziative basate sull´articolo 169 consultare: http://cordis. Europa. Eu/fp7/coordination/article169_en. Html .  
   
   
POLITICHE SOCIALI EUROPEE. ASSESSORE VENETO VALDEGAMBERI ELETTO VICEPRESIDENTE RETE ELISAN CHE RIUNISCE LE REALTA’ LOCALI E REGIONALI D’EUROPA SU TEMI WELFARE  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2008 - L’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Stefano Valdegamberi ieri a Bruxelles è stato eletto vicepresidente delle rete europea Elisan – European local inclusion & social action network – che dà voce alle realtà locali e regionali con l’obiettivo di definire e attuare congiuntamente le politiche sociali dell’Unione europea. L’assessore veneto - anche in qualità di coordinatore degli Assessori alle politiche sociali delle Regioni italiane - è intervenuto alla presentazione, avvenuta sotto l’Alto Patrocinio del Comitato delle Regioni dell’Unione europea, della rete Elisan, ricordando che il Veneto è partner della rete fin dal maggio scorso quando a Venezia fu firmato il protocollo di cooperazione e che a livello nazionale, il Veneto è regione coordinatrice di tutte le Regioni italiane in materia di politiche sociali. Grazie a questo ruolo, partecipa ai Consigli europei dei Ministri “Occupazione e Affari Sociali”. “I temi sociali in Europa – ha spiegato l’esponente del governo veneto - sono di grande complessità. Toccano il ruolo della famiglia, la protezione dell’infanzia, la sfida demografica, gli anziani, la povertà e l’esclusione sociale, le pari opportunità per le persone con disabilità, la mobilità e l’inserimento lavorativo dei giovani. E’ prioritario garantire la sostenibilita’ del sistema del welfare messo in crisi dall’ invecchiamento della popolazione – con le problematiche socio-sanitarie e assistenziali connesse - e dalla precarieta’ del lavoro. Occorrono pertanto soluzioni innovative, flessibili per i cittadini attraverso la valorizzazione del nucleo famigliare - quale ammortizzatore sociale per eccellenza- sviluppando un’adeguata rete di servizi sanitari e socio-assistenziali a domicilio, che utilizzino in maniera diffusa gli strumenti forniti dalle nuove tecnologie”. Già dal 1999 la Regione Veneto partecipa alle reti europee, ospitando a Venezia l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms sui “Determinanti socioeconomici della salute” e facendo parte della rete delle Regioni europee dell’Oms, dell’Osservatorio europeo dei sistemi sociosanitari dell’Oms, di Euregha (European Regional and local Health Authorities platform), di European Social Network e di Ensa (European Network of Social Authorities). La rete Ensa, ideata e attualmente coordinata dalla Sede di Bruxelles della Regione del Veneto, proprio domani, a Lille -in collaborazione con la rete Uncass- inaugurerà l’assemblea annuale. “Queste reti – ha detto – lavorano per promuovere l’inclusione sociale in Europa approfondendo la riflessione – tra gli assessori al sociale delle diverse realtà europee – su due sfide principali: la stabilità e lo sviluppo”. .  
   
   
PROGETTO UE SUI MATERIALI INTELLIGENTI PER RIGENERARE IL TESSUTO OSSEO  
 
Bruxelles, 29 gennaio 2008 - Oltre mezzo milione di europei soffre di gravi disturbi o difetti in alcune parti della loro struttura ossea. Le operazioni di innesto o di impianto necessarie per riparare tali danni dipendono in modo decisivo dai materiali impiegati. Il progetto Nanobiocom, finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro dell´Ue (6°Pq), sta lavorando alla rigenerazione e alla riparazione dei tessuti ossei. Il suo scopo è quello di trovare un sostituto del tessuto osseo che possa riparare l´osso e rigenerarlo in modo tale da poter svolgere funzioni analoghe a quelle del suo stato naturale. In caso di deterioramento significativo dell´osso, può essere necessario che l´impianto fornisca proprietà sia funzionali, sia fisiologiche della parte danneggiata. In tali circostanze, gli impianti ossei devono conformarsi a determinati requisiti che contribuiscano alla ricostruzione del tessuto osseo deteriorato nel modo più efficiente e meno dannoso possibile, senza avere serie ripercussioni. Un altro requisito prevede lo svolgimento di funzioni meccaniche dell´osso danneggiato, mentre ha luogo la rigenerazione desiderata. In aggiunta, le soluzioni devono essere in grado di rimediare in modo particolare a gravi danni, come quelli causati da deficienze congenite, malattie degenerative, disturbi tumorali e altri danni causati da incidenti. Gli impianti necessari per questo tipo di soluzioni sono più complessi e sofisticati rispetto ai piccoli impianti conosciuti finora. Pertanto il progetto Nanobiocom cercherà di sviluppare un supporto costituito da un materiale composto «intelligente», proattivo e in grado di riparare e rigenerare il tessuto osseo. A questo scopo, il supporto deve essere bioattivo, cioè dovrà essere in grado di agire sul sistema di generazione dei tessuti e dei suoi geni corrispondenti, nonché di rispondere correttamente ai cambiamenti fisiologici e biologici, sia interni che esterni, di quel sistema. È anche necessario che le sue dimensioni e caratteristiche fisiche, nonché le sue funzioni meccaniche, corrispondano a quelle delle ossa sane. I compiti specifici del progetto triennale ora prevedono l´affinamento del materiale intelligente per mezzo di nanoparticelle con caratteristiche di biodegradabilità. È anche in fase di realizzazione lo sviluppo della coltura di cellule in tre dimensioni, nonché l´assicurazione della biocompatibilità del materiale. Gli scienziati che lavorano al progetto di ricerca di frontiera auspicano che esso possa aprire le porte allo sviluppo della nanobiotecnologia. Per ulteriori informazioni visitare: http://nanobiocom. Org/ .  
   
   
LUMIR E LA SALUTE CORRE IN RETE UN CLICK SUL COMPUTER PER CONOSCERE LA STORIA CLINICA DEL PAZIENTE CHE SI STA VISITANDO. E’ QUANTO PROMETTE LUMIR, L’AMBIZIOSO PROGETTO REALIZZATO DALL’ITB-CNR PER LA REGIONE BASILICATA, CHE CONSENTIRÀ AI MEDICI LUCANI DI CONDIVIDERE I DATI UTILI ALLA CURA DELLA SALUTE DEL CITTADINO  
 
 Roma, 29 gennaio 2008 - Esami clinici ripetuti inutilmente più volte, mancanza di scambio di informazioni tra strutture sanitarie diverse, e talvolta anche all’interno della stessa. Quanti pazienti si sono trovati a soffrire disagi dovuti a banali gap di comunicazione? A queste difficoltà si oppone la possibilità di integrare servizi come il fascicolo sanitario elettronico, la cartella virtuale e il libretto sanitario elettronico. Se ne discuterà domani, martedì 29 gennaio, a Potenza, nel corso del convegno “Il fascicolo sanitario elettronico”, organizzato dalla Regione Basilicata e dall’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Itb-cnr). L’iniziativa rappresenta l’avvio del progetto Lumir (Lucania Medici in Rete), realizzato dall’Itb-cnr per l’assessorato alla salute della regione Basilicata e che intende sperimentare l’informatizzazione integrale del sistema sanitario lucano. “Con un semplice click, gli operatori sanitari autorizzati potranno conoscere la storia clinica dei pazienti mediante informazioni sintetiche o complete sui loro eventi clinici (malattie, visite mediche, ricoveri, etc. )”, spiega Fabrizio Ricci, della sezione ‘sanità elettronica’ dell’Itb-cnr e responsabile di Lumir. “Ma soprattutto la rete coinvolgerà i medici specialisti, i centri diagnostici ed i laboratori di analisi, i presidi ed i reparti ospedalieri, le farmacie e le Asl, modificando definitivamente la comunicazione in tema di salute”. Il progetto intende favorire la comunicazione e condivisione delle informazioni tra gli operatori socio-sanitari della Regione attraverso l’integrazione telematica e si innesta nel contesto del progetto nazionale Rmmg (Rete dei medici di medicina generale), che prevede la realizzazione di un sistema in grado di fornire l’interconnessione in rete tra medici e l’accesso interattivo dei cittadini al Sistema informativo sanitario regionale. “La ‘salute in rete’ rappresenta un’opportunità per la comunità sanitaria lucana e, speriamo, il trampolino di lancio a livello nazionale”, prosegue Ricci. “La costruzione di una comunità virtuale tra i medici consentirà di migliorare l’appropriatezza degli interventi terapeutici, evitare ripetizioni di indagini diagnostiche, utilizzare al meglio i poli ospedalieri, in una frase: favorire la continuità della cura superando i vincoli di spazio e tempo in una struttura sanitaria virtuale”. Inoltre, l’applicazione di Lumir darà modo di potenziare gli attuali sistemi tecnologici ed informativi, presenti già da tempo in Basilicata. “Saranno organizzati adeguati corsi di formazione residenziale che coinvolgeranno in prima battuta i medici di base”, conclude Ricci. “Nei prossimi mesi è prevista una prima fase di sperimentazione in alcune Asl con il diretto coinvolgimento dei medici su specifiche patologie, come lo scompenso cardiaco, e sui relativi servizi sanitari”. “Si tratta di un´attività assai ambiziosa di telemedicina”, afferma l’assessore Antonio Potenza, “che pone la Regione Basilicata all´avanguardia nel processo in atto di informatizzazione del Servizio sanitario nazionale. .  
   
   
SANITÀ: NASCE IL CENTRO REGIONALE DEL LAZIO PER LA FORMAZIONE CONTINUA IN MEDICINA  
 
Roma, 29 gennaio 2008 - Formazione di qualità per gli operatori sanitari del Lazio. E’ quanto garantirà il Centro regionale di riferimento per la formazione continua in medicina (Ecm), la cui istituzione è stata decisa dalla Giunta regionale del Lazio, con l’approvazione della delibera proposta dall’assessore alla Sanità, Augusto Battaglia. Viene affidato alla società informatica regionale Lait, sulla base dello studio di fattibilità, l’incarico di gestire la gara relativa all’acquisizione di un software applicativo a supporto delle attività del centro. Lo stanziamento per l’acquisizione del progetto informatico è di 72mila euro. .  
   
   
LA PILLOLA DIMINUISCE IL RISCHIO DI TUMORE DELL’OVAIO ITALIA AGLI ULTIMI POSTI PER L’USO MA TREND IN AUMENTO  
 
 Roma, 29 gennaio 2008 – Aumenta in Italia l’uso della pillola, l’ anticoncezionale “amico” della donna che si è dimostrato efficace anche nella prevenzione del tumore dell’ovaio. La notizia arriva da uno studio dell’Università di Oxford, pubblicato su Lancet di questa settimana. “È la conferma che attendevamo – commenta il prof. Giorgio Vittori, presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia - I dati ribadiscono il grandissimo interesse scientifico dell’effetto protettivo degli estroprogestinici sull’insorgenza del tumore dell’ovaio. In Italia l’uso degli estroprogestinici è in aumento, anche se il nostro Paese rimane ancora il fanalino di coda dell’Europa: attualmente solo il 17% delle donne li utilizza. I motivi di questa riluttanza sono senza dubbio culturali e scontano preconcetti e luoghi comuni, ancora molto diffusi”. Pregiudizi che la Sigo è da tempo impegnata a combattere, in particolare con la Campagna “Scegli Tu” per favorire l’accesso ad una contraccezione sicura. “I risultati della ricerca inglese“scagionano” definitivamente la pillola, spesso ingiustamente ritenuta pericolosa e “colpevole” di causare tumori al seno e all´utero – commenta il prof. Emilio Arisi, consigliere nazionale Sigo e responsabile del progetto Scegli Tu – L’azione di prevenzione è stata dimostrata nonostante l’alto contenuto di ormoni di alcune delle pillole esaminate nella ricerca: quelle degli anni ´60 e ´70 presentavano infatti un contenuto ormonale doppio rispetto alle attuali. Ma anche le nuove pillole, con effetti collaterali molto più ridotti, mantengono immutata la proprietà preventiva rispetto al tumore dell’ovaio”. L’utilizzo di questo contraccettivo potrebbe quindi prevenire, secondo le stime dei ricercatori, oltre trentamila casi di tumore ovarico all’anno nel mondo. Lo studio condotto dalla dr. Sa Valerie Beral dell´Università di Oxford e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica dimostra l’efficacia protettiva della pillola rispetto al cancro dell’ovaio: dalla sua introduzione si stima abbia evitato 200. 000 casi di questo tipo di cancro e 100. 000 morti nel mondo. La ricerca ha preso in esame 45 studi condotti in 21 paesi. Sono state esaminate 23. 000 donne malate di cancro all’ovaio e 87. 000 sane. Lo studio ha illustrato in particolare come, dopo 10 anni di assunzione, il rischio di tumore prima dei 75 anni si riduca di un terzo, ed il rischio di morte del 30%. E l’azione preventiva continua per oltre trent’anni da quando si interrompe l’assunzione. I risultati della ricerca presentano notevoli implicazioni sulla salute pubblica tanto che il direttore di Lancet suggerisce l´opportunità di eliminare l´obbligo di prescrizione per l´acquisto della pillola, per abbattere un possibile ostacolo alla prevenzione. Il tumore dell’ovaio colpisce ogni anno nel nostro Paese circa quattromila donne, e in Europa rappresenta il 5% dei tumori del sesso femminile. Il collegamento tra contraccettivi orali e un abbassamento dei casi di carcinomi ovarici era già noto e dimostrato da tempo, ma lo studio inglese ha per la prima volta messo in evidenza anche l´effetto preventivo. I pregiudizi sulla pillola sono purtroppo ancora piuttosto diffusi nel nostro Paese dove, in base a indagini promosse dalla Sigo, risulta che soprattutto fra le più giovani l’uso di questo contraccettivo sia limitato in favore di “metodi” assolutamente da sconsigliare, come il coito interrotto. Per contribuire a migliorare il livello di informazione la Società scientifica ha aderito al progetto di un “Osservatorio nazionale sulle abitudini sessuali e le scelte consapevoli”. Un organismo che lavorerà per raccogliere dati e promuovere campagne di sensibilizzazione e programmi a tutela della salute femminile. La pillola ha rappresentato una vera rivoluzione per il mondo femminile e, da quando è stata introdotta in commercio, nei primi anni ’60, si stima che l’abbiano utilizzata oltre trecento milioni di donne nel mondo. .  
   
   
TUMORI DEL SANGUE NEGLI ANZIANI, INCIDENZA DOPPIA RISPETTO ALLE STIME UFFICIALI  
 
Torino, 29 gennaio 2008 – Le stime ufficiali non sono reali: in Italia le sindromi mielodisplastiche, tumori del sangue che colpiscono soprattutto dopo i 70 anni dovuti ad un danno delle cellule staminali del midollo osseo, sono molto più diffusi nel nostro paese rispetto ai dati disponibili, raccolti dai reparti di ematologia: non 2. 500 ma 5. 000 nuovi casi l’anno. La metà dei pazienti è anziana perciò, per malattie concomitanti come polmoniti o infarto, i ricoveri avvengono in reparti di medicina interna o geriatria e i casi di sindromi mielodisplastiche sfuggono al conteggio ufficiale. Il nuovo dato emerge dall’analisi sul ‘Registro Piemontese Sindromi Mielodisplastiche’ che ha osservato più di 1. 000 casi dal 1999 al 2007. “Si tratta di un’iniziativa innovativa per due motivi – afferma Alessandro Levis, Direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’Azienda Ospedaliera Ss Antonio e Biagio di Alessandria e segretario del Registro Piemontese Sindromi Mielodisplastiche - primo perché si concentra sulle mielodisplasie, patologie sottostimate di cui fino a poco tempo fa si sapeva poco, secondo perché, monitorando anche le medicine interne, permette una fotografia reale: in ematologia infatti accedono solitamente i pazienti più gravi o quelli più giovani. Fino ad oggi la terapia non era molto efficace e si limitava a interventi di supporto o palliativi. Ora stanno comparendo i primi farmaci veramente efficaci”. La notizia di nuove terapie è stata diffusa il mese scorso al massimo congresso di ematologia al mondo, l’Ash di Atlanta in Usa. “Dal nostro studio è emerso che il trattamento più efficace per queste malattie del midollo osseo è l’azacitidina – afferma il prof. Pierre Fenaux, Direttore del Dipartimento di Ematologia Clinica dell’ospedale di Avicenne (Francia) e coordinatore della ricerca – in quanto raddoppia la sopravvivenza rispetto alle terapie standard (+9,4 mesi), libera il 45% dei malati dalla necessità di sottoporsi a continue trasfusioni di sangue e dimezza il tempo di trasformazione da sindrome a tumore (leucemia)”. “Per fortuna non tutte le sindromi mielodisplastiche evolvono in leucemie – precisa la prof. Ssa Valeria Santini dell’Unità Operativa di Ematologia dell’Università degli Studi di Firenze Policlinico Careggi – esistono dei parametri per stabilire in maniera accurata il rischio. E’ possibile così impostare una terapia efficace e mirata per ogni paziente, riuscendo a ottenere la massima efficacia con miglioramento clinico e di qualità di vita. Il nostro centro ha partecipato con il massimo numero di pazienti alla ricerca con azacitidina”. L’azacitidina è il primo farmaco di una nuova classe di molecole antitumorali, i demetilanti, che agiscono sulla regolazione dell’espressione dei geni e vengono anche chiamati trattamenti epigenetici. La demetilazione del Dna è uno dei più studiati meccanismi epigenetici: invece che colpire cellule sane e tumorali, l’approccio epigenetico ai tumori si differenzia dai trattamenti convenzionali perchè va a riattivare geni soppressori dei tumori che sono silenziati dalla neoplasia. Lo studio con questa molecola è stato condotto in 50 centri in Usa, Australia e Europa, 10 dei quali in Italia, su 358 pazienti ad alto rischio di evoluzione in leucemia. A 179 di loro è stata somministrata azacitidina, agli altri il trattamento convenzionale comprendente la migliore terapia di supporto a basse dosi o la chemioterapia standard. Dopo un periodo di osservazione medio di 21 mesi, i pazienti in cura con azacitidina avevano una sopravvivenza complessiva superiore di 9,4 mesi (oltre 2 anni contro i precedenti 15 mesi) rispetto ai pazienti in terapia con il trattamento convenzionale. A 2 anni di osservazione la sopravvivenza raddoppiava e nei pazienti a maggior rischio - cioè con profili citogenetici peggiori - addirittura quasi triplicava (17,2 mesi rispetto a 6 mesi del gruppo in cura con terapia convenzionale). “Risultati tra i più incoraggianti mai ottenuti finora con le chemioterapie tradizionali – conclude il prof. Fenaux - che fanno ben sperare in un futuro migliore per questi pazienti”. .  
   
   
VOCI DIFFERENTI: IL GENERE E LA DISABILITÀ. CONVENZIONE INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ - ONU  
 
 Roma 29 gennaio 2008 - La Convenzione Onu sui diritti umani delle persone con disabilità, approvata nel 2006 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite - ed in via di ratifica nel nostro Paese - esplicita definitivamente in un articolo ad hoc che le ragazze e le donne con disabilità sono soggette in ogni angolo del pianeta a discriminazioni multiple. La rilevanza di questo nuovo strumento internazionale impegna gli Stati membri a sollevare finalmente il velo di ipocrisia che ha oscurato in molte società le discriminazioni subite da milioni di donne all’interno delle loro comunità o delle loro stesse famiglie in quanto donne ed in quanto persone con disabilità, negando loro il godimento dei propri diritti e delle proprie libertà fondamentali. In questo framework, in cui le pari opportunità rivendicate dal movimento internazionale per i diritti delle persone con disabilità divengono sempre più un diritto reale ed esigibile, si inseriscono le tematiche che saranno affrontate nel corso della Tavola Rotonda: “Voci differenti: Il genere e la disabilità”. Che si terrà a Roma venerdì 1 Febbraio. Questa iniziativa, organizzata dal Consorzio di cooperative sociali Integra, da Dpi (Disabled Peoples’ International) Italia e dalla Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha come obiettivo quello di rilanciare una riflessione a più voci sulla condizione delle donne con disabilità in Italia, ma senza voler ridurre la discussione alla denuncia dello stato delle cose di una società ancora poco attenta, in cui il percorso verso la piena cittadinanza delle donne con disabilità è ancora costellato da ostacoli, barriere e pregiudizi. L’auspicio è infatti quello di far emergere dal confronto le strategie per combattere e superare le discriminazioni esistenti, ed elaborare politiche ed azioni appropriate insieme ai rappresentanti della società civile e delle istituzioni invitati alla Tavola Rotonda. Di grande contributo sarà quindi la partecipazione all’iniziativa, tra gli altri ospiti internazionali, di Venus Ilagan, donna con disabilità filippina e già presidente di Disabled Peoples’ International, prima presidente donna di una organizzazione internazionale che tutela i diritti umani delle persone con disabilità in 135 Paesi. L’incontro del 1 Febbraio sarà inoltre l’occasione per presentare un progetto di ricerca promosso dal Consorzio Integra, che analizzerà “Percorsi, Risorse ed Ostacoli per le pari opportunità delle persone con disabilità” nel territorio territorio della Regione Lazio, il cui Assessorato al Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili ha dato importante sostegno nello sviluppo di questo studio e della stessa Tavola Rotonda. Istruzione, formazione professionale ed inserimento lavorativo delle persone con disabilità, con una particolare attenzione alle differenze di genere, saranno gli ambiti di una indagine dei cui risultati potranno beneficiare tutti i soggetti che promuovono politiche ed interventi di inserimento lavorativo. La tavola rotonda “Voci differenti: Il genere e la disabilità” che si svolgerà a dalle 9. 30 e sino alle 17. 30, sarà ospitata dalla Casa Internazionale delle Donne, presso il Palazzo del Buon Pastore, in via della Lungara, 19. Una sede significativa non solo per la storia dell’edificio, il quale nasce nel 1615 come primo reclusorio femminile laico carmelitano dello Stato della Chiesa, rimandando a tante storie di segregazione di donne con disabilità in istituzioni totalizzanti, ma anche testimonianza del fatto che il movimento di liberazione delle donne si fa sempre più consapevole delle multiple discriminazioni che colpiscono le donne con disabilità. .  
   
   
AL VIA LA RIQUALIFICAZIONE DEI CONSULTORI CON 3 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 29 gennaio 2008 - “Abbiamo quasi ultimato l’esame dei progetti presentati dalle Asl per la realizzazione di interventi di ristrutturazione, manutenzione e ammodernamento dei consultori”, ha detto Anna Salome Coppotelli, assessore alle politiche Sociali. “Intendiamo migliorare qualitativamente e quantitativamente il livello dei servizi, cercando di garantire, su tutto il territorio regionale, pari opportunità nell’accesso e nella fruizione soprattutto agli adolescenti e ai giovani. Il ruolo di queste strutture, organizzate con criteri multidisciplinari e presenti su tutto il territorio regionale, rende i consultori un punto di riferimento nell’ambito della prevenzione primaria, dell’informazione e dell’educazione alla salute – ha spiegato l’assessore Coppotelli - soprattutto per gli adolescenti e i giovani. ” “I ragazzi scelgono di recarsi presso i consultori e non dal medico di famiglia – ha precisato l’assessore – perché il consultorio non ha un’identità precisa e offre la riservatezza necessaria a catturare la loro fiducia. Il consultorio è sentito come un luogo dove parlare liberamente con la sicurezza di avere l’attenzione di un adulto competente, in grado di dare risposte concrete e immediate alla richiesta di aiuto”. “Spesso, l’adolescente ha la necessità di risolvere problemi urgenti che ritiene di non poter affrontare con i genitori, perché a volte il nucleo familiare è disgregato oppure per altre ragioni. La conoscenza dell’esistenza del servizio e il primo accesso avvengono attraverso la scuola oppure una catena amicale o parentale per il 70% circa dei casi, mentre l’influenza di canali di comunicazione istituzionali come gli enti locali, il medico di base e altri servizi sociali e dei mezzi di informazione è residuale. Attualmente – ha concluso l’assessore - i motivi di accesso al consultorio, oltre alla gratuità delle prestazioni, sono la prescrizione della pillola anticoncezionale per il 54,1% dei casi e le informazioni sui metodi contraccettivi per il 27,9%. E l’assessorato alle politiche sociali, così come la Giunta e il Presidente, hanno sempre dimostrato una seria e costante attenzione ai giovani”. .  
   
   
GRANDE AFFLUENZA DI PUBBLICO CENTRO SOCIALE SAN LAZZARO PER LA CONFERENZA SULL’IPERATTIVITÀ E DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE SU BAMBINI E RAGAZZI  
 
Torino, 29 gennaio 2008 - Grande partecipazione del pubblico alla conferenza che si è svolta venerdì 25 gennaio presso il Centro Sociale San Lazzaro sul tema dell’Adhd, un pubblico composto in massima parte da insegnanti e operatori del settore, oltre che da genitori. I saluti della città sono stati fatti dall’Assessore all’Istruzione la dott. Ssa Tiziana Alchera che oltre a ringraziate i qualificati relatori per il loro contributo alla corretta informazione sul problema dell’Adhd e l’indiscriminata somministrazione di psicofarmaci sui bambini, ha anche sottolineato come sul territorio esiste una rete di assistenza funzionale che mette a disposizione delle famiglie molteplici soluzioni per far fronte al disagio dei minori laddove esiste. Il dott. Roberto Cestari, presidente nazionale del Ccdu Onlus, dopo aver illustrato l’inattedibilità scientifica dell’individuazione dell’Adhd quale malattia , ha elencato le seguenti cifre statistiche conseguenti all’attuale trend internazionale volto all’ipermedicalizzazione dei bambini: 11. 000. 000, i minori in terapia con psicofarmaci nei soli Stati Uniti (fonte: Nimh, Nexus, Los Angeles Times); 17. 000. 000 il totale nel mondo. 2 miliardi di dollari, il fatturato legato alla vendita di un´unica molecola (metilfenidato, nome commerciale Ritalin ) nei soli Stati Uniti (fonte: Dea Usa). 12%, la percentuale di bambini ai quali vengono somministrati psicofarmaci all´inizio delle scuole elementari in Francia (fonte: Ministere de la Santè, - Canadian Journal of Psichiatric vol. 43) - 30. 000, i bambini Italiani che ogni giorno assumono antidepressivi Ssri (fonte: Istituto Mario Negri di Milano), che tra gli effetti collaterali possono indurre al suicidio (fonte Fda - Usa). Per ciò che riguarda invece il numero dei bambini che sarebbero affetti dall´Adhd, ha aggiunto: "Su quanti siano i bambini colpiti da questa presunta patologia (Adhd), le cifre si sprecano. La prevalenza (numero di casi nel momento in cui il dato viene rilevato) sarebbe dell’1% (fonte Iss); mentre secondo vai studi internazionali sarebbero tra il 4 e il 12 % (fonte Iss). Secondo lo studio Ritz, in Spagna, la percentuale sale al 14, 5 %. Secondo il lo studio de Renoche la percentuale varia 2,4 al 24,05 % (in età scolare) . E conclude: "con cifre variabili dal 1 al 24%, ogni affermazione fatta perde matematicamente significato, cioè ognuno sembra poter dire ciò che vuole”. Il Consigliere Regionale Gian Piero Clement, nel concludere la serata ha osservato: “il vero pericolo in questa nuova tenedenza a risolvere il disagio giovanile con delle pillole sta nel rischio di creare una generazione incapace di affrontare gli inevitabili problemi della vita senza fare uso di sostanze. Sotto questa ottica, la recente legge regionale che regolamenta la somministrazione di psicofarmaci ai minori e vieta i test psicopatologici nelle scuole ha il grande merito di regolamentare la materia a beneficio dei bambini e delle loro famiglie”. .  
   
   
BOLZANO: DELEGAZIONE CINESE IN VISITA ALL’ASSESSORATO ALLA SANITÀ  
 
Bolzano, 29 gennaio 2008 - Una delegazione della Provincia cinese dello Shaan Xi è stata ricevuta nei giorni scorsi presso l’Assessorato provinciale alla sanità. Agli ospiti sono state illustrate le caratteristiche del sistema sanitario pubblico della Provincia di Bolzano. Particolare interesse ha suscitato l’organizzazione aziendale della sanità pubblica. La provincia cinese delle Shaan Xi si trova nel sud ovest della Repubblica popolare cinese e conta 30 milioni di abitanti. La delegazione cinese che si è incontrata con alcuni responsabili della sanità altoatesina era composta da funzionari addetti alla programmazione, finanziamento e coordinamento della sanità pubblica. A ricevere gli ospiti, guidati dal capo delegazione Lui Fuqun ed a illustrare il funzionamento della sanità pubblica locale, insieme al direttore della Ripartizione sanità, Paolo Spolaore, i direttori degli Uffici ospedali e del personale sanitario, Albert Tschager e Laura Schrott e la coordinatrice dell’Osservatorio epidemiologico provinciale, Carla Melani. La delegazione cinese ha seguito con interesse il funzionamento della sanità pubblica altoatesina, in particolare le modalità organizzative del sistema sanitario pubblico. .  
   
   
TALASSEMIA, BASILICATA CAPOFILA DI UNA RETE INTERREGIONALE  
 
Potenza, 29 gennaio 2008 - La Regione Basilicata è capofila di un progetto di ricerca sanitaria per la costruzione di una rete interregionale per la talassemia finalizzata alla individuazione dei più efficaci percorsi diagnostico-strumentali e terapeutici per i pazienti affetti da talassemia e degli strumenti condivisi per il monitoraggio dell’accumulo del ferro. La talassemia major, conosciuta anche come anemia mediterranea, è una emoglobinopatia congenita ereditaria potenzialmente mortale se non trattata correttamente tramite frequenti trasfusioni di sangue, è diffusa nei Paesi del bacino del mediterraneo e nei luoghi interessati dai fenomeni migratori ed i cui effetti possono attenuati attraverso l’individuazione di specifici percorsi di cura ottimali. Il progetto di ricerca applicata (Hta-thal) sarà coordinato dal Dipartimento regionale Salute e dal Consorzio Cvbf di Pavia, ha un valore di circa 1,3 Meuro co-finanziato dal Ministero della Salute, dalla Regione Basilicata e dalla Fondazione Giambrone di Napoli. Il progetto, sottolinea l´assessore alla Sanità, Antonio Potenza, punta e mettere in rete 12 strutture operanti in varie parti d’Italia sulle problematiche della talassemia, tra cui l’Asl 4 di Matera, l’Asl Roma C, l’Azienda Ospedaliera Cervello di Palermo, il Policlinico di Palermo, l’Azienda Ospedaliera universitaria S. Anna di Ferrara, l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, l’Istituto Scientifico biomedico euromediterraneo, l’Iridia e l’associazione microcitemici Campania. .  
   
   
SANITÀ:PRESTAZIONI STRUTTURE PRIVATE, NUOVO TETTO DI SPESA DEL TURCO-MAZZOCCA:ATTO IMPORTANTE, EQUA DIVISIONE RISORSE  
 
 L´aquila, 29 gennaio 2008 - La Giunta ha approvato ieri mattina le delibere che fissano il tetto di spesa 2008 relativo alle prestazioni acquistate dalla Regione Abruzzo dalle strutture private. In termini assoluti, per il 2008, la Regione acquisterà dalle cliniche private circa 38 mila ricoveri a fronte dei 60 mila erogati fino al 31 dicembre 2007, prevedendo in questo modo una riduzione di 22 mila prestazioni. In termini specifici si ha una riduzione dell´ospedalità privata da 134 milioni di euro a 101 milioni; per la Riabilitazione ex art. 26 il budget 2008 fissa a 76 milioni di euro il tetto massimo a fronte dei 94 dell? attuale budget; per la specialistica ambulatoriale si passa da 29 a 25 milioni di euro. Questi, in sostanza, sono i settori dove è stato effettuato il taglio sia in termini di prestazioni che dal punto di vista finanziario con un taglio complessivo di circa 60 milioni di euro sui costi generali, come previsto dal Piano di rientro sottoscritto con il governo nazionale. Per gli altri settori (Rsa, residenze protette, residenze assistenziali, etc. ) sono confermati i budget 2007. "Siamo intervenuti solo ora “ ha commentato l´assessore Bernando Mazzocca “ perché abbiamo dovuto attendere la scadenza naturale dei contratti stipulati all´inizio del 2005, ossia la fine del 2007. Abbiamo riportato così la spesa sanitaria ai livelli del 2000 con l´aggiunta che le cliniche devono attenersi strettamente al piano di fabbisogno stabilito dalla legge regionale sull´appropriatezza dei ricoveri". L’ ospedalità privata è cresciuta negli ultimi anni da 88 milioni di euro del 2001, ai 134 milioni di euro nel 2005. Nel 2002 erano 105, nel 2003 105 e nel 2004, 116. La Giunta, con le delibere odierne ha rimodulato anche la spesa pro-capite per la riabilitazione, prevedendo una riduzione da 71 euro a 46 pro-capite e disponendo una più equa distribuzione delle risorse sul territorio regionale tra costa e aree interne. Per questo motivo la provincia dell´Aquila con due Asl (L´aquila e Avezzano-sulmona) per il 2008 avrà una spesa pro capite riabilitativa di 43 euro, mentre nel precedente riparto era di 31. Per le altre Asl, la spesa pro-capite scende da 84 a 63 euro, che tradotto in termini percentuale significa un aumento del 38% per la provincia dell? Aquila e una riduzione del 25% per le altre tre province. "E’ un passaggio importante - ha commentato il Presidente Del Turco, lo facciamo in un quadro di regole certe. E’ importante soprattutto questo riequilibrio territoriale tra costa e aree intere troppo sbilanciato negli ultimi anni". .  
   
   
GENOVA, SALUTE ASSESSORE MONTALDO: "PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA COSTRUITO CON GRANDE CONFRONTO, SUI PUNTI FONDAMENTALI NON SI TORNA INDIETRO"  
 
Genova, 29 Gennaio 2008 - "Quella di questa mattina è stata una discussione politica che ha risentito del clima di questi giorni, è vero invece che il piano di riorganizzazione della rete di ricovero e cura è stato costruito con una enorme partecipazione, come non si era mai vista, attraverso il coinvolgimento dei territori e delle conferenze dei sindaci". Lo ha detto l´assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo, a margine del consiglio regionale riunito per discutere la richiesta avanzata dalla minoranza di ritirare il piano. "Abbiamo ribadito a più riprese - ha continuato Montaldo - la nostra disponibilità a integrare il piano e a discutere nel merito, ma non vi è l´intenzione di modificare l´ispirazione fondamentale di alcuni punti del documento". "Questo piano - ha aggiunto l´assessore - è molto complesso e ha bisogno di confronto con le differenti realtà territoriali, cosa che noi abbiamo sempre portato avanti nel rispetto delle differenti posizioni, credo pertanto che si possa concludere la discussione, rispettando i tempi che si è dato il consiglio regionale di discuterlo entro la fine di febbraio". E sulle possibilità di modifica l´assessore ha ribadito che "non c´è alcun spirito di chiusura, visto che le ultime intese siglate con i sindaci della Valbormida e con quelli dello spezzino hanno portato ad ulteriori aggiustamenti". E nello specifico a mantenere una quota di letti di degenza ordinaria nell´ospedale di Cairo e al mantenimento dell´attività di ostetricia presso l´ospedale di Sarzana e di Traumatologia presso l´ospedale S. Andrea della Spezia. "Quello che dobbiamo fare - ha continuato Montaldo - è scommettere sulle nuove strutture e valutare di incrementare e qualificare ulteriormente l´assistenza, ma sul disegno complessivo non si torna indietro". .  
   
   
RICORSO DI SOL SPA AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO SANZIONE ANTITRUST  
 
Milano, 29 gennaio 2008 - Con riferimento alle notizie apparse il 25 gennaio sulla stampa, Sol Spa intende precisare che il proprio Ricorso al Consiglio di Stato contro la Sentenza del Tar Lazio n. 204/2007, confermativa della sanzione inflittale dall´Autorità Antitrust, per motivi di natura tecnico-burocratica, non è stato riunito a quelli delle Società concorrenti e, quindi, non è stato discusso nell´udienza dello scorso 22 gennaio. Sol non ha ricevuto alcuna comunicazione circa la predetta udienza e l´esito delle cause promosse dagli appellanti cointeressati. Sol, pertanto, è ancora in attesa di analoga favorevole decisione e, quindi, dell´annullamento della sanzione. .  
   
   
ARKIMEDICA S.P.A.: APPROVATO IL BUSINESS PLAN 2008 / 2010 – IL CARE PRIMA DIVISIONE DEL GRUPPO APPROVATO IL PIANO DI ACQUISTO AZIONI PROPRIE  
 
 Cavriago, 29 gennaio 2008 - Il Cda di Arkimedica S. P. A. , riunitosi in data 25 gennaio, ha approvato il Business Plan per il triennio 2008 - 2010 alla luce degli importanti risultati conseguiti nell’ultimo biennio dal Gruppo che, ad oggi, ha già raggiunto pressoché tutti gli ambiziosi obiettivi fissati nel piano 2007 – 2009, in particolare per quel che riguarda la divisione Care. La recente definizione di importanti trattative nell’ambito della divisione Care, congiuntamente alla definizione di alcune operazioni di sviluppo strategico relative alle altre divisioni del Gruppo, hanno portato alla definizione dei seguenti obiettivi strategici ed economici. Divisione Care - La gestione dei posti letto continuerà a rappresentare il principale obiettivo di sviluppo del Gruppo nel prossimo triennio. Il finanziamento di tali investimenti deriverà in buona parte dalle somme provenienti dal Prestito Obbligazionario Convertibile da 28 milioni di Euro emesso lo scorso ottobre e non ancora utilizzate, dagli introiti provenienti dalle dismissioni immobiliari in programma, dall’ottimizzazione del capitale circolante e dalla realizzazione di alcuni progetti di finanza straordinaria relativi ad altre divisioni del gruppo. La crescita della Divisione Care sarà perseguita principalmente attraverso mirate alleanze strategiche con primari operatori del settore operanti nelle più interessanti regioni dell’Italia settentrionale, secondo il modello di sviluppo di tipo Federativo, così come approvato dal Consiglio di Amministrazione del 6 settembre 2007. Tale modello prevede la costituzione di società miste, partecipate con quote minoritarie dagli imprenditori che avranno la responsabilità della gestione delle singole iniziative al fine, da un lato di limitare l’impiego di capitali da parte del Gruppo e, dall’altro, di incentivare tali partner strategici nell’ottenimento dei migliori risultati futuri sia in termini di redditività che di sviluppo. Il modello di sviluppo posto in essere consente ad Arkimedica di massimizzare le possibilità di crescita a medio termine e fa ritenere plausibili e superabili gli obiettivi di raggiungere 3. 500 posti letto in gestione entro la fine dell’anno corrente, 4. 500 posti letto entro la fine del 2009 e 5. 000 entro la fine del 2010, partendo dagli attuali 2. 500 (erano 288 al momento dell’Ipo nell’agosto 2006). Questi i principali risultati previsti nel prossimo triennio per la divisione (in migliaia di Euro):
Divisone Care 2008
2009 2010
posti letto 3´500 4´500 5´000 Fatturato 92´559 126´859 145´146 Ebitda 7´129 11´492 15´216 Domani Sereno, società controllata da Arkimedica, si occupa dello sviluppo dei servizi avanzati per la longevity. Domani Sereno è partecipata dal gruppo Allianz, primario gruppo assicurativo, con la quale è stata messa a punto una polizza assicurativa per la copertura specifica delle necessità di cura per gli anziani che garantisce la certezza di un posto letto in strutture attrezzate. La presentazione e l’inizio della distribuzione di questa Polizza sono previsti a breve. L’obbiettivo è quello di portare il numero delle affiliazioni di posti letto gestiti da strutture esterne al gruppo dagli attuali 1. 200, ai 5. 000 entro la fine del 2010. Questi i principali risultati previsti nel prossimo triennio per la divisione (in migliaia di Euro):
Divisone Domani Sereno 2008 2009 2010
Fatturato Ebitda 3´450 500 4´439 750 5´460 1´250
Complessivamente, Arkimedica ritiene di poter arrivare, entro la fine del 2010, a 10. 000 posti letto tra proprietà e affiliati. Divisione Contract Questa divisione continuerà a rappresentare un business fondamentale per la crescita futura del Gruppo. Lo sviluppo di tale divisione si articolerà in tre direttrici principali: estero, servizi e sviluppo tecnologico. Accanto alla tradizionale fornitura di beni al mondo della sanità, delle case di riposo, delle scuole per l’infanzia, è allo studio la possibilità di offrire gli stessi beni a noleggio, sia con soluzioni che rispondano principalmente alle esigenze finanziarie del cliente, sia con altre più avanzate che possano proporre alternative alla tradizionale gestione del “posto letto”. Sono inoltre in fase di definizione alcune acquisizioni strategiche in Italia e all’estero volte principalmente a integrare la gamma di prodotti attualmente a disposizione della divisione, ad ottenere importanti sinergie commerciali e a penetrare nuovi mercati Questi i principali risultati previsti nel prossimo triennio per la divisione (in migliaia di Euro):
Divisone Contract 2008
2009 2010
fatturato 76´119 86´261 93´644 Ebitda 7´247 8´711 9´885 Divisione Medical Devices La divisione si caratterizza da sempre per interessanti tassi di sviluppo e per una elevata marginalità, resa possibile dall’innovazione tecnologica e dalla qualità dei propri prodotti. L’obbiettivo strategico di medio periodo è la definizione di partnership strategiche con operatori dello stesso settore, aventi la finalità di aumentare la dimensione, mantenendo al tempo stesso gli interessanti margini reddituali grazie alle sinergie conseguibili. Questi i principali risultati previsti nel prossimo triennio per la divisione (in migliaia di Euro): Divisione Equipment. Anche per questa Divisione e’ previsto un importante piano di sviluppo sia per linee interne che mediante acquisizioni mirate, come quelle realizzate lo scorso anno delle società che distribuiscono i prodotti di Icos negli Usa e in Francia. Sono allo studio inoltre possibili aggregazioni con altre società operanti in settori attigui, tali da consentire una netta crescita del fatturato e dell’Ebitda. Questi i principali risultati previsti nel prossimo triennio per la divisione (in migliaia di Euro):
Divisone Equipment 2008 2009 2010
Fatturato Ebitda 16´020 2´320 17´020 2´671 18´020 2´890
Risultati Consolidati - A livello consolidato, il Business Plan 2008 – 2010 prevede un significativo sviluppo sia dimensionale che di redditività, mantenendo al tempo stesso una situazione patrimoniale e finanziaria equilibrata e sostenibile. In particolare, nel triennio si prevede che sia il fatturato che l’Ebitda crescano di oltre il 100%, con un Cagr annuo superiore al 30% in entrambi i casi. La posizione finanziaria netta è prevista scendere da un rapporto di 4 alla fine dell’esercizio in corso, a 2. 6 alla fine del 2010, anno in cui il debt/equity ratio dovrebbe essere circa pari a 1. Come sottolineato in precedenza, la maggior parte dello sviluppo del Gruppo verrà realizzato nell’ambito della divisione Care, il cui sviluppo continuerà sia per vie interne (mediante processi di riorganizzazione e di crescita delle strutture attualmente gestite) che per vie esterne (mediante acquisizioni mirate di nuove strutture da realizzarsi nell’ambito del modello Federale) Tale divisione già nell’anno in corso rappresenterà la prima divisione del Gruppo in termini dimensionali e nell’esercizio 2010 contribuirà per oltre il 50% sia al fatturato che all’Ebitda consolidati. Questi i principali risultati consolidati previsti nel prossimo triennio a livello consolidato (in migliaia di Euro):
Fatturato 205´709 253´474 282´821
Ebitda 21´096 27´789 34´008
Pfn -85´071 -98´278 -89´472
Il Consiglio d’Amministrazione di Arkimedica ha inoltre deliberato, nella sua riunione odierna, di proporre all’Assemblea degli Azionisti un programma di acquisto di azioni proprie per un ammontare massimo del 10% del capitale sociale della Società (pari a un numero massimo di 8. 640. 000 azioni ordinarie), per un controvalore non superiore a complessivi Euro 20 Mln. Il programma di acquisto azioni sarà funzionale: all’utilizzo delle azioni proprie in portafoglio come mezzo di pagamento nell´ambito di operazioni straordinarie e, in generale, al servizio di operazioni strategiche; per investire in forma ottimale le disponibilità aziendali, anche al fin di regolarizzare l’andamento del titolo; a politiche remunerative. L’acquisto di azioni proprie dovrà essere effettuato nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato. Alla data odierna, Arkimedica non detiene azioni proprie e le società controllate non detengono azioni della capogruppo. L’autorizzazione all’acquisto, in una o più volte, è richiesta per un periodo di 18 mesi a far tempo dalla data in cui l’Assemblea avrà adottato la relativa delibera. L’acquisto e la disposizione di azioni proprie realizzate sul mercato regolamentato dovranno avvenire ad un prezzo minimo non inferiore al 20% e ad un prezzo massimo non superiore al 20% rispetto al prezzo di riferimento che il titolo avrà registrato nella seduta di Borsa del giorno precedente e, comunque, nel rispetto delle disposizioni normative e regolamentari vigenti (con particolare riferimento, per quanto concerne i criteri di determinazione del prezzo all’art. 5 del Regolamento Ce 2273/2003). Le azioni potranno essere cedute in Borsa o ai blocchi, ovvero sotto ogni altra forma di disposizione consentita dalla normativa vigente, anche quale corrispettivo per l’acquisto di partecipazioni o aziende, nonché per la conclusione di accordi con controparti strategiche. Il numero massimo di azioni proprie acquistabili giornalmente nell’ambito del programma non deve essere superiore al 25% del volume medio giornaliero di azioni “Arkimedica” negoziato sul mercato regolamentato in cui l’operazione viene effettuata. Ai sensi dell’art. 5 del Regolamento Ce 2273/2003, tale limite potrà essere superato, in caso di liquidità estremamente bassa nel mercato, alle condizioni previste nella citata disposizione; in ogni caso, il numero massimo di azioni proprie acquistabili giornalmente nell’ambito del programma non sarà superiore al 50% del volume medio giornaliero. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto a convocare l’Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci, in prima convocazione per il giorno 28 febbraio 2008 e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 29 febbraio 2008. In sede ordinaria i Soci saranno chiamati a deliberare in merito al programma di acquisto di azioni proprie sopra descritto, mentre in sede straordinaria sarà proposte ai Soci l’approvazione della modifica dell’art. 11 dello statuto sociale. L’avviso di convocazione e la documentazione relativa agli argomenti posti all’ordine del giorno saranno a disposizione del pubblico nei termini prescritti dalle vigenti disposizioni. Il Consiglio di Amministrazione ha infine provveduto a convocare l’Assemblea degli Obbligazionisti per la nomina del Rappresentante Comune degli Obbligazionisti prevista in prima convocazione il 28 febbraio 2008 e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 29 febbraio 2008, nonché in terza convocazione il 3 marzo 2008. .
 
   
   
L’AUSED A CONVEGNO SUGLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE E DI COLLABORAZIONE A SUPPORTO DEL BUSINESS DELLE AZIENDE FARMACEUTICHE  
 
 Milano, 29 gennaio 2008 - L’aused annuncia l´evento a calendario del prossimo14 febbraio che si terrà dalle ore 14. 00 presso lo Star Hotel Rosa di via Pattari, 5 a Milano. Il tema dell´incontro sarà: “Strumenti di comunicazione e di collaborazione a supporto del business delle aziende Farmaceutiche. Il settore farmaceutico ha subito negli ultimi anni profonde trasformazioni. Il mercato farmaceutico, storicamente stabile, ha subito una profonda accelerazione competitiva a causa della riduzione di nuovi prodotti, dell’introduzione di farmaci generici, di normative sempre più stringenti per la ricerca scientifica, per i processi di produzione, per l’informazione scientifica. Le aziende stanno reagendo con operazioni di merge, con la focalizzazione del proprio business sul farmaceutico, oppure con la differenziazione dell’offerta in farmacia tramite prodotti Otc e nutraceutici. In questo contesto, L’it deve ottimizzare la gestione delle informazioni aziendali strutturate e non, fornire nuovi strumenti di analisi e operativi per accelerare i processi di vendita e decisionali strategici legati alle aree commerciali e marketing, favorire l’interscambio di informazioni tra tutti i protagonisti del business garantendo la sicurezza, la continuità, l’affidabilità delle soluzioni tecnologiche adottate. Pfizer, Chiesi farmaceutici e Recordati, illustreranno come alcune soluzioni adottate basate su tecnologia Microsoft hanno soddisfatto le richieste del management rendendo l’It protagonista del cambiamento. L´incontro è stato curato dai Coordinatori del gruppo Farma di Aused, Adriano Marrocco e Ugo Arcidiaco. L´evento E´ Per Tutti ! Un’occasione unica per ascoltare alcune esperienze concrete aziendali di prim´ordine, di utilizzo di strumenti di comunicazione, volti a soddisfare le nuove necessità di interazione innovativa nei contesti di Corporate. .  
   
   
SERVIZI DOMICILIARI DI CURA: LE ASSISTENTI SONO 858, OLTRE 90 ASSUNZIONI ALL’ANNO  
 
Modena, 29 gennaio 2008 - Sono 858, prevalentemente donne e straniere, le persone attualmente iscritte al registro delle assistenti familiari dello sportello Informanziani del Comune di Modena. L’età media è intorno ai 46 anni e la maggior parte proviene dall’Est: 210 dall’Ucraina, 123 dalla Moldavia, 112 dalla Romani, 105 dalla Polonia; di nazionalità filippina sono iscritte 71 persone, 36 sono marocchine; le italiane sono 57. Dall’inizio dell’attività dello sportello, avviato nel 2001 come evoluzione del progetto Serdom con anche il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, si sono iscritte 2. 574 persone come assistenti familiari (93 per cento donne). Nell’ultimo anno il monitoraggio dell’attività svolta ha accertato oltre 90 assunzioni. Quelle che hanno trovato più facilmente lavoro hanno un’età media di 48 anni. Allo sportello comunale sono registrati 2. 077 anziani o loro familiari che hanno chiesto aiuto nella ricerca di un’assistente familiare o hanno richiesto un contributo oppure per entrambi i motivi. Negli ultimi cinque anni sono stati promossi diversi percorsi formativi per assistenti familiari, finanziati anche da Provincia e Regione, coinvolgendo 570 persone a Modena, oltre 250 nel territorio provinciale. .  
   
   
“MOMENTI DI STRADA” PERSONALE DI FOTOGRAFIA DI DIEGO BONOMO  
 
 Roma, 29 gennaio 2008 - Dopo il successo dell’inaugurazione del 21 dicembre 2007 con la pittrice palermitana Ida Saitta, “Forme Autonome”, il progetto del Gruppo Giovani del Movimento per l’Autonomia di Roma e del Lazio, torna a presentare, in collaborazione con il Dipartimento Cultura Mpa Lazio, un nuovo giovane talento, il fotografo laziale Diego Bonomo. Il 1 Febbraio 2008 dalle ore 19 le foto dell’artista saranno esposte nei locali della sede del Movimento per l’Autonomia di Roma e del Lazio in via di Castro Pretorio 30. Diego Bonomo nasce a Tivoli, nella provincia romana, il 9 settembre 1976. Occhio curioso che lo porta a ricercare la casuale bellezza e l’unicità di momenti irripetibili per poterli congelare in una foto e dare loro una giusta rivincita. Ammiratore di Doisneau e di Herwitt cerca di uscire dal classico reportage di strada fissando singoli momenti, non per testimoniare un’ epoca quanto per esaltare la magnificenza di un attimo. "Cerco di mostrare e rendere giustizia ai piccoli momenti che ogni giorno orbitano intorno alla nostra esistenza. Attimi intrisi di poesia, di tragedia e di ironia che spesso non vediamo, li perdiamo a favore del nostro ormai abitudinario correre senza accorgerci della bellezza di ciò che invece succede oltre i lati del nostro percorso. L´illuminazione di un palo fende il buio spalmato sul muro di un palazzo del 700, passa un uomo in quello spot di luce. Chi è?Dove sta andando?Quali sono le sue storie?Potrei essere io, potrebbe essere chiunque, passava inosservato prima e dopo quella macchia ma per un attimo è stato il protagonista di un quadro urbano. Ecco cos´ è per me la street photography, quando il caso prepara una scena teatrale ma non la grida , la lascia li silenziosa per pochi attimi, per pochi spettatori, solo per chi ha voglia di vedere. " Alla mostra parteciperà anche il fotografo romano Fabio Pagani che di Diego scrive “. Il momento di strada non è dunque solamente osservazione ed abilità, ma è anche e soprattutto capacità di mediare ciò che Diego vede attraverso la macchina fotografica con i suoi pensieri, le sue emozioni. Con umorismo e tenerezza, grande rispetto per i personaggi che la popolano, pur negli aspetti più duri della vita di strada”. Il concetto di Street Phototografy in chiave artistica sposa il senso che i Giovani del Movimento per l’Autonomia di Roma e del Lazio vogliono dare al loro “fare politica”, una politica del quotidiano che abbia uno sguardo attento alle nuove forme sociali. .  
   
   
A REGGIO EMILIA DAL 27 APRILE ALL’8 GIUGNO 2008 IN MOSTRA PER LA PRIMA VOLTA IN ITALIA LE FOTOGRAFIE DI EDWARD STEICHEN  
 
Reggio Emilia, 29 gennaio 2008 - Si annuncia come uno dei principali eventi del 2008 nel campo delle fotografia, la mostra che porterà, per la prima volta in Italia, a Reggio Emilia, dal 27 aprile all´8 giugno 2008, oltre 450 immagini di Edward Steichen (Bivange, Lussemburgo, 27 marzo 1879 – West Redding, Usa, 25 marzo 1973), dopo le tappe al Jeu de Paume di Parigi, al Musée de l´Elysée di Losanna e alla Kunsthaus di Zurigo. L’esposizione reggiana, uno degli appuntamenti più significativi nell’àmbito dell’edizione 2008 di Fotografia Europea, è organizzata da Palazzo Magnani, curata da William A. Ewing, Todd Brandow e Nathalie Herschdorfer e promossa dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione col Comune di Reggio Emilia, con il contributo di Fondazione Pietro Manodori e Ccpl di Reggio Emilia. Il percorso espositivo coinvolgerà le sedi storiche espositive della città, Palazzo Magnani e i Chiostri di San Domenico, dove saranno rispettivamente presentate le opere di quello che è unanimemente definito uno dei più importanti esponenti della fotografia del Xx secolo. A Palazzo Magnani sarà possibile ripercorrere, con molti vintage provenienti dai principali musei americani, l´intero percorso di un fotografo prolifico, influente e controverso, un innovatore autentico abituato a reinventarsi continuamente, che eccelse in tutti i generi a cui si dedicò: nell’arte “pura”, nella fotografia di moda, in quella pubblicitaria, nella ritrattistica, nei nudi, nelle nature morte, nei paesaggi, nelle immagini delle città, nel reportage di eventi teatrali, come fotografo di guerra e persino come autorevole direttore del Dipartimento di Fotografia del Museum of Modern Art di New York. Ai Chiostri di San Domenico, invece, saranno presentate oltre duecento fotografie che Steichen realizzò durante la sua collaborazione con le Edizioni Condé Nast: immagini dell´alta moda e dei protagonisti di Hollywood che venivano regolarmente pubblicate su "Vogue" e su "Vanity Fair". Dopo Reggio Emilia, la mostra viaggerà al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid e al Museo del Traje di Madrid, per poi passare al Kunstmuseum di Wolfsburg, all´I. C. P. (International Center of Photography) di New York, e in altri musei statunitensi e canadesi. L’esposizioni di Palazzo Magnani e dei Chiostri di San Domenico saranno accompagnate da due cataloghi Skira. Edward Steichen diventò cittadino americano nel 1900, dopo che la sua famiglia si era trasferita negli Stati Uniti dal Lussemburgo nel 1881. Avendo esordito come pittore, è del tutto conseguente che Steichen abbia assunto, all´inizio della sua attività di fotografo, l´approccio del pittorialismo, ben presto diventandone un maestro - la prima macchina fotografica gli era stata regalata dal padre nel 1896. Nel 1901 è a Parigi, dove fotografa artisti e scrittori. Nel 1902 ritorna a New York; affitta uno studio con Alfred Stieglitz - che ha acquistato per primo le sue fotografie e di cui è diventato amico - e altri, e fonda "The Photo Succession", collaborando alla rivista trimestrale Camera Work. Nel 1904 inizia a sperimentare la fotografia a colori. Dal 1906 al 1914 vive in Francia - tra l´altro, è lui a mettere in contatto Stieglitz con molti artisti, tra i quali Rodin. Nel 1911 inizia a lavorare anche come fotografo di moda. Dopo la Prima Guerra Mondiale, durante la quale è comandante della divisione fotografica delle Forze di Spedizione Americane, torna alla fotografia diretta e immediata, soprattutto di nature morte - nel frattempo, ha deciso di bruciare tutti i suoi dipinti. Continua a dedicarsi ai ritratti e alla fotografia di moda, collaborando tra il 1923 e il 1938 con "Vanity Fair" e “Vogue” - tra le tante sue immagini, memorabile è quella di Greta Garbo, diventata un´icona universalmente nota dell´attrice. Nel 1938, si ritira dall´attività professionale, si trasferisce in Francia e progetta ormai di dedicarsi all´orticoltura - Steichen ha dato il proprio nome a un fiore. Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale modifica i suoi progetti: nel 1942 viene richiamato in servizio nella Marina americana e diventa direttore del Naval Photographic Institute, con la responsabilità di documentare gli aspetti navali della guerra. Il suo documentario di guerra “The Fighting Lady” vince nel 1945 il premio Academy Award, l´Oscar, come "miglior documentario". Dopo la guerra, Steichen è, dal 1947 al 1962, Direttore del Dipartimento di Fotografia al Moma di New York. Tra le tante sue memorabili realizzazioni, va almeno ricordata la mostra The Family of Man, nel 1955, una grande esposizione di oltre 500 fotografie che cercava di documentare la vita, l´amore e la morte in 68 paesi di un mondo che sempre più stava diventano globale. Il cognato di Steichen, il grande poeta Carl Sandburg, scrisse l´introduzione al catalogo, di cui furono venduti milioni di esemplari nelle varie sedi della mostra - visitata da nove milioni di persone in 69 paesi. A Palazzo Magnani, la sezione finale della mostra presenta le singole immagini e ricostruisce, in una sorta di visita virtuale, il volto di The Family of Man, il capolavoro finale della vita, poliedrica e intensa, di Edward Steichen, una vera e propria epopea nel campo della fotografia. .  
   
   
MASTER PER COORDINATORI DELLE PROFESSIONI SANITARIE APPROVATA LA CONVENZIONE CON L’UNIVERSITÀ DI VERONA  
 
Trento, 29 gennaio 2008 – Su proposta dell’assessore alle politiche per la salute, la giunta provinciale ha autorizzato nella seduta del 25 gennaio la stipula della convenzioni tra l’Università degli studi di Verona e la Provincia autonoma di Trento per l’attivazione del Master universitario di primo livello in “Management per coordinatori delle professioni sanitarie”. La convenzione non comporta alcun onere diretto di spesa a carico del bilancio provinciale. La legge nazionale consente alle università italiane di attivare Master di primo livello, così come il possesso del master di primo livello in management quale titolo necessario per le funzioni di coordinamento. Sulla base di questa normativa, l’assessorato provinciale alle politiche per la salute ha deciso di attivare in provincia di Trento, ed in collaborazione con l’Università degli studi di Verona – Facoltà di Medicina, il Master di primo livello in “Tecniche manageriali per coordinatori delle professioni sanitarie” rivolto a professionisti della salute. Il Master in questione sarà realizzato tramite il Polo universitario delle professioni sanitarie di Trento dell’Azienda provinciale per i servizi aanitari la quale, rapportandosi con le strutture competenti dell’Università degli studi di Verona, svolgerà l’attività nelle forme e nei modi determinati dalla convenzione approvata stamani dalla giunta provinciale su indicazione dell’assessore Remo Andreolli. L’obiettivo del progetto formativo è di favorire le crescita di competenze specifiche così da favori l’analisi dei bisogni dell’utenza, i problemi dei servizi e di applicare le teorie organizzative, e permettere così il funzionamento delle diverse realtà organizzative sanitarie. Il progetto prevede due tipi di attività: didattica (frontale) per la quale è richiesta una frequenza obbligatoria pari all’80 per cento delle ore di insegnamento e attività di stage e di tuturato, per complessive 1500 ore di studio. I candidati, al termine del modulo e del relativo tirocinio saranno sottoposti ad un esame che valuterà il livello di competenza raggiunto durante i corsi. Ulteriori informazioni sono disponibili presso: Area Formazione Post Lauream - Ufficio Master - Corsi di perfezionamento ed aggiornamento professionale, Via San Francesco 22 - 37129 Verona (Tel. 045-8028477 – E-mail: segreteriastudenti. Master@univr. It - Oppure presso Polo Universitario delle professioni sanitarie - Via Briamasco 2 - 38100 Trento, tel. 0461 903228 – E-mail. Segreteriacli@apss. Tn. It . .  
   
   
GOLF - TIGER WOODS DOMINA IL BUICK INVITATIONAL E RAGGIUNGE ARNOLD PALMER NELLA CLASSIFICA DEI PLURIVINCITORI DELL´US PGA TOUR  
 
Roma, 29 gennaio 2008 - Tiger Woods, al debutto stagionale, ha vinto per la terza volta consecutiva, e la quinta in carriera, il Buick Invitational, torneo dell´Us Pga Tour disputato sui due percorsi del Torrey Pines a San Diego in California. Il numero uno mondiale si è imposto con 269 colpi (67 65 66 71), diciannove sotto par, lasciando dopo appena 36 buche gli avversari a combattere solamente per le piazze d´onore e a distacchi siderali. In questa specie di gara a parte per il secondo posto l´ha spuntata a sorpresa il giapponese Ryuji Imada (277 - 69 72 69 67) con un 67 conclusivo, stesso score che ha permesso al sudafricano Rory Sabbatini di volare dal 21° al terzo posto con 279 (67 75 70 67) condiviso con Stewart Cink (68 69 69 73). Quinto con 281 Justin Leonard e sesti con 282 Joe Durant e Phil Mickelson, anch´egli al debutto stagionale e ancora in fase di rodaggio. Piuttosto in ombra Vijay Singh, 23° con 287, e Jim Furyk, 37° con 290. Woods con il 62° successo nell´Us Pga Tour ha raggiunto Arnold Palmer nella classifica dei plurivincitori del circuito. Difficile pensare che non aggancerà anche Ben Hogan, terzo con 64 titoli, mentre sono ancora fuori portata Jack Nicklaus con 73 e il leader Sam Snead con 82. Tiger è in netto vantaggio di età sugli altri: infatti ha trentadue anni, mentre quando hanno colto il 62° successo Palmer ne aveva 44, Hogan 41, Nicklaus 37 e Snead 39. Woods ha iniziato la gara al terzo posto con 67 colpi, due in più di Troy Matteson poi rapidamente uscito di scena. L´attacco deciso nel secondo giro, con un 65, ha prodotto effetti devastanti sulla classifica: ha lasciato a quattro colpi Kevin Streelman e a cinque su Stewart Cink. Altro show nel terzo con un 66 e vittoria in cassaforte con otto colpi di margine su Stewart Cink e nove su Joe Durant. Nel quarto ha tenuto alto il ritmo per tredici buche con quattro birdie e un bogey che l´hanno portato a "meno 21", poi si è improvvisamente distratto e sono stati tre bogey consecutivi. Non poteva però terminare così e ha finito in gloria con un birdie sull´ultimo green. .  
   
   
IL DIARIO DI CRISTOFORO COLOMBO PER IL VELISTA PENDIBENE L’ANNO SCORSO HA ATTRAVERSATO IN SOLITARIO L’ATLANTICO CON UNA BARCA DI 6 METRI E MEZZO  
 
Firenze, 29 gennaio 2008 - L’anno scorso, ad ottobre, ha attraversato in solitario l’oceano Atlantico su un’imbarcazione lunga appena sei metri e mezzo: 4100 miglia nautiche, da La Rochelle in Francia a Salvador de Bahia in Brasile, coperte in 28 giorni, 12 ore, 4 minuti e 38 secondi. Un’impresa che ha ricevuto il patrocinio anche della Regione Toscana. Ed oggi è stata ricevuto in Consiglio regionale. L’assessore allo sport, Gianni Salvadori, e l’assessore al coordinamento delle politiche del mare, Giuseppe Bertolucci, hanno incontrato oggi nella saletta giunta del Consiglio regionale il velista viareggino Andrea Pendibene. L’atleta, che è responsabile di produzione in un cantiere di Carrara e si sta laureando in ingegneria navale con una tesi sullo studio e la progettazione di un natante di dieci meri ad alto contenuto tecnologico, ha r! icevuto in omaggio dai due assessori, a nome della giunta, una! rara ed izione del “Diario di bordo di Cristoforo Colombo”. «Amo il mare e le sfide difficile – ha detto Pendibene – Vorrei dedicare la mia vita a questa passione che ho dentro fin da bambino, da quando, per fare le prime esperienze da timoniere, prendevo di nascosto la piccola barca laser a mio padre». .