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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Luglio 2014
"CONFERENZA NORDICA SUL BIOGAS 2014"  
 
Reykjavik, 15 luglio 2014 - La "Conferenza nordica sul biogas 2014" (Nordic Biogas Conference 2014) si terrà dal 27 al 29 agosto a Reykjavik, in Islanda. Lo scopo di questa conferenza è fornire una piattaforma per lo scambio di esperienze e conoscenze nel settore del biogas. L´evento si concentrerà sulle migliori pratiche per la produzione, l´aggiornamento, la distribuzione e l´utilizzo del biogas. Il suo obbiettivo è divulgare informazioni sul mercato nordico, europeo e globale del biogas, l´innovazione e la ricerca. La conferenza, che sarà aperta da Sigurður Ingi Jóhannsson, il ministro islandese per l´ambiente e le risorse naturali, comprenderà sessioni plenarie e sessioni parallele. Il termine per la presentazione di un abstract è già scaduto, ma le iscrizioni sono ancora aperte. La quota per partecipare alla conferenza per un giorno e per prendere parte al tour tecnico è di 350 euro (Iva esclusa). Per gli studenti è prevista una quota ridotta. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Sorpa.is/nbc/    
   
   
LEGAMBIENTE BASILICATA RISPONDE A RENZI SU ESTRAZIONI PETROLIFERE  
 
Potenza, 15 luglio 2014 - “Il no al petrolio non è solo una fissa di qualche associazione o comitatino, come sostiene il presidente Renzi, ma la condizione necessaria per avviare anche nel nostro Paese una rivoluzione energetica, garantendo uno sviluppo futuro, anche sul piano economico, sicuramente molto più sostenibile e duraturo”. E’ la risposta di Legambiente Basilicata alle dichiarazioni del presidente del Consiglio Renzi apparse sul Corriere delle Sera nell’intervista firmata da Maria Teresa Meli. Sul petrolio il presidente ha detto: “Nel piano sblocca Italia c’è un progetto molto serio sullo sblocco minerario. È impossibile andare a parlare di energia e ambiente in Europa se nel frattempo non sfrutti l’energia e l’ambiente che hai in Sicilia e in Basilicata. Io mi vergogno di andare a parlare delle interconnessioni tra Francia e Spagna, dell’accordo Gazprom o di South Stream, quando potrei raddoppiare la percentuale del petrolio e del gas in Italia e dare lavoro a 40 mila persone e non lo si fa per paura delle reazioni di tre, quattro comitatini”. Altro che petrolio – continua Legambiente - se veramente vuole rompere con il passato e giocare un ruolo strategico nel dibattito energetico internazionale, Renzi deve portare ben altri dati nel dibattito internazionale: 2629 Comuni autonomi rispetto ai consumi elettrici e 79 rispetto a quelli termici delle famiglie. Oltre 700 mila impianti che producono energia da fonti rinnovabili che hanno garantito il 32,9 % dei consumi elettrici e il 15% di quelli complessivi. Non dimentichiamo, inoltre- continua ancora - che il nostro Paese è riuscito ad essere totalmente autonomo dalle fonti fossili per due ore lo scorso 16 giugno. Queste sono le eccellenze del nostro Paese che dobbiamo portare con orgoglio e convinzione nel dibattito internazionale sulle strategie energetiche. Altro che petrolio e fonti fossili, le cui quantità stimate sotto il mare italiano sono di appena 10 milioni di tonnellate e stando ai consumi attuali, si esaurirebbero in soli due mesi. Considerando anche quelle presenti nel sottosuolo durerebbero invece poco più di un anno. Continuare a rilanciare l’estrazione di idrocarburi è solo il risultato di una strategia insensata che non garantisce nessun futuro energetico per il nostro Paese. Anche sull’occupazione il confronto non tiene. Investire oggi in efficienza energetica e fonti rinnovabili porterebbe nei prossimi anni i nuovi occupati a 250 mila unità. Ossia più di 6 volte i numeri ottenuti grazie alle nuove trivellazioni.  
   
   
EX-ANSALDO AGGIUDICATI GLI SPAZI DI VIA TORTONA UN PROGETTO CHE FINALMENTE PERMETTERÀ A MILANO DI DOTARSI DI UN HUB INTERNAZIONALE DELLE CREATIVITÀ  
 
Milano, 15 luglio 2014 – Creatività, cultura e impresa trovano spazio in via Tortona. Si è conclusa il 10 luglio la gara per l’assegnazione degli spazi nell’area ex Ansaldo che ha visto due partecipanti: l’Ati con capo fila l’Associazione Aprile e la società M.seventy Srl. Ad aggiudicarsi gli oltre 6mila metri quadri della struttura con affaccio su via Tortona 54, l’associazione temporanea d’imprese costituita da cinque realtà: Associazione culturale Aprile, Acca Più Srl, Avanzi Srl, Make a Cube Srl e Arci Milano. “Un progetto che finalmente permetterà a Milano di dotarsi di uno spazio totalmente rivolto alla creatività e alla sue molteplici declinazioni da quella strettamente imprenditoriale a quella più ricreativa” così l’assessore alle Politiche del Lavoro, Sviluppo economico, Moda e Design Cristina Tajani che ha aggiunto: ”La qualità e l’alto profilo dei due progetti finalisti dimostra ancora una volta l’interesse e la vitalità degli operatori privati nel collaborare con il Comune nel segno di una città che nella condivisione trova la sua espressione e le condizioni migliori rispondere alle evoluzioni del lavoro e della produzione culturale e creativa”. “Grazie a questo progetto – conclude l’assessore Tajani - da novembre potremmo offrire ai giovani ‘creativi’ è un luogo fisico e soprattutto uno spazio in cui confrontarsi e dialogare, perché da questa commistione possano nascere i prodotti, i servizi e le opportunità di domani capaci di generare occupazione e sviluppo per la città”. "Termina oggi un percorso importante, che questa Amministrazione ha avviato con un periodo di sperimentazione promosso dall´Assessorato alla Cultura e che si è concluso con un progetto innovativo ma sempre nel solco della precedente esperienza: segno che la vocazione culturalmente ´meticcia´ del luogo, proposta in un primo tempo come sperimentale, corrisponde realmente all´identità di questo straordinario spazio - ha dichiarato l´assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. Questo luogo, che è testimone di un pezzo di storia importante nella vita della nostra città e che resta un bellissimo esempio di archeologia industriale, dialogherà in un futuro molto prossimo con il Museo delle Culture, il nuovo polo multiculturale di Milano, sviluppando così in modo sinergico la nuova vocazione moderna e multidisciplinare dell´area ex Ansaldo". A far propendere la commissione esaminatrice per il progetto vincitore, l’equilibrato mix tra la vocazione commerciale e culturale nell’utilizzo degli spazi. Infatti, il concept proposto “Industria pubblica culturale “ è volto a favorire processi e progetti di innovazione sociale ad alta vocazione culturale e di fruizione collettiva. Particolarmente apprezzate l’interazione e la complementarietà tra lo sviluppo, ai piani superiori della struttura, di attività dedicate al coworking, all’incubazione e alla produzione di idee con gli eventi, le esposizioni e le manifestazioni che avverranno ai piani sottostanti per diffondersi poi a tutta la città, in un processo di scivolamento dalla creatività alla collettività. Previste inoltre iniziative nel campo delle performing arts, passando dal cinema al design sino ai nuovi linguaggi digitali oltre alla realizzazione di aree dedicate al settore creativo: dalla comunicazione alla grafica e dalla pubblicità alle produzioni audio-video. La durata della concessione dell’immobile (piano interrato - terra – ammezzato e primo del lotto B) è di 12 anni e le attività, nella parte dei locali già pronti all’uso, prenderanno il via da novembre 2014. Per la riqualificazione e l’allestimento degli spazi il Comune metterà a disposizione un contributo nella misura massima del 50% delle spese sostenute del concessionario, per un importo massimo di 1.800.000 euro.  
   
   
UMRBIA, RIQUALIFICAZIONE URBANA; PREMIATI I VINCITORI DEL CONCORSO PER RECUPERO AREE DISMESSE  
 
Perugia, 15 luglio 2014 – Si è tenuta l’ 11 luglio la premiazione dei vincitori del concorso indetto dalla Regione Umbria per la riqualificazione urbana e il recupero ambientale di quattro aree produttive dismesse, ubicate nei comuni di Castiglione del lago, Cascia, Perugia e Terni. Alla cerimonia, che si è svolta all´Ordine degli architetti di Perugia, hanno partecipato tra gli altri il presidente dell´Ordine degli architetti, Paolo Vinti, e l´assessore regionale alla riqualificazione urbana Silvano Rometti. I progetti premiati, redatti da professionisti abilitati all´esercizio della professione di architetto e ingegnere, singolarmente, in gruppo o associati, sono stati selezionati da una apposita Commissione tra i quaranta ammessi a concorso. Hanno ricevuto il primo premio gli Architetti: Elena Ronchi, Margherita Bagiacchi, Camilla Bernstein, Silvia Pucci, Giulia Squeo per il progetto di recupero dell´area ex Valtrasimeno di Castiglione del Lago; Vittorio Minio Paluello, Antonio D´arco, Emiliano Donda per il progetto relativo alla zona "Pip" per insediamenti produttivi di Cascia; Alessio Patalocco, Roberta Dello Stritto, Marco Silvi, Eleonora Zampiglia per il recupero dell´area industriale dismessa di via Trasimeno ovest a Perugia e Pier Francesco Duranti, Alessandro Almadori, Giuseppe Andreoli, Simone Lorenzoni per il progetto sugli ex stabilimenti elettrochimici di Papigno a Terni. I progetti premiati sono esposti nella mostra inaugurata oggi nella sede dell´Ordine degli architetti di Perugia che rimarrà aperta fino al prossimo 31 luglio. Qui sarà possibile visionare, attraverso sistemi video, anche le altre proposte ammesse a concorso, cinque delle quali si sono aggiudicate una menzione speciale. "Il concorso – ha detto l´assessore Rometti – è una ulteriore testimonianza dell´impegno della Regione Umbria sul fronte della riqualificazione delle aree dismesse, del contenimento del consumo di suolo e della qualità architettonica. I vincitori otterranno un premio di quattromila euro per ciascun ambito di intervento. Le proposte progettuali – ha aggiunto – ripensano le aree oggetto di riqualificazione e recupero ambientale come luoghi di nuova fruizione da un punto di vista produttivo, residenziale e ricreativo, salvaguardandone però i caratteri originali. C´è l´impegno della Regione Umbria a reperire le risorse necessarie affinché i quattro Comuni coinvolti possano trasformare le idee e le proposte di recupero urbano e funzionale delle aree interessate in progetti Intervenendo nel corso della cerimonia il presidente dell´Ordine degli Architetti, Paolo Vinti, ha evidenziato come "la cultura della riqualificazione urbana sta entrando inevitabilmente nel nostro vocabolario. Questo premio regionale, di cui gli architetti sono i primi sostenitori – ha sottolineato, testimonia la giusta attenzione posta dalla Regione a quello che sarà il tema dei prossimi anni". Le menzioni speciali sono andate al secondo (Arch. Francesca Seghini e Ing. Francesca Rogari) e terzo classificato in graduatoria (Architetti Nicola Petaccia, Elena Soltesova, Pietro Speziale) per l´area ex Valtrasimeno di Castiglione del Lago; al secondo classificato (Architetti Stefano Pendini, Sergio Santoro, Claudia Favaro Fiorini, Giuseppe Pepe, Simone Bizzotto) per l´Area industriale dismessa via Trasimeno ovest nel Comune di Perugia e al secondo (Architetti Chiara De Rosa, Maria Elisa Pedicini) e terzo qualificato (Architetti Luca Rosati, Mauro Marchetti, Fabio Pitoni, Alessandro Capati) per gli Ex stabilimenti elettrochimici Papigno nel Comune di Terni.  
   
   
SARDEGNA CHI_AMA: INTERVENTI SU 9 SCUOLE  
 
Cagliari, 15 Luglio 2014 - Tempo di bilanci, ieri mattina nella sala giunta del Comune di Cagliari, per il progetto Sardegna chi_ama, l´iniziativa di spettacolo dedicata alla raccolta fondi per le scuole danneggiate dall´alluvione dello scorso novembre. Pensata dal musicista Paolo Fresu e organizzata dall’associazione Dromos, Sardegna chi_ama ha portato il 31 maggio sul palcoscenico dell´Arena Sant´elia di Cagliari un cast di artisti internazionale, per una non stop musicale trasmessa in diretta da Rai3. Il calendario ha compreso anche un convegno sui temi della tutela del paesaggio, ospitato nell´auditorium Tiscali di Sa Illetta. Gli organizzatori hanno fatto il punto sui numeri, comunicandoli alla stampa nell’incontro cui hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, i sindaci dei comuni coinvolti e, in collegamento video, l’ideatore del progetto Paolo Fresu. Sono oltre 208 mila gli euro raccolti, tra incassi di biglietti e donazioni, che al netto dei costi fiscali e della prevendita diventano poco più di 178 mila; 9 le scuole che riceveranno le risorse, distribuite in altrettanti comuni; 110 gli artisti che hanno aderito; oltre un milione e mezzo gli spettatori della diretta televisiva. I criteri scelti dagli organizzatori per la distribuzione sono stati due: convogliare le donazioni a scuole i cui danni potessero essere integralmente coperti dal contributo erogato da Sardegna chi_ama e distribuire le donazioni sul maggior numero possibile di province colpite. Il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, nel suo intervento, ha ringraziato artisti e organizzatori, mettendo l´accento sulla "qualità e bellezza" del progetto, come sull´importanza di aver concentrato l´intervento sugli edifici scolastici, che "sono una priorità, insieme agli investimenti per la messa in sicurezza del territorio". Sul fronte delle aspettative, il Presidente ha ribadito la necessità di regole certe: "stare vicino ai cittadini significa anche poter rispondere con chiarezza a situazioni come questa, ma in Italia c’è molta confusione", ha detto Francesco Pigliaru. "La nostra richiesta, al tavolo tecnico che abbiamo ottenuto con il governo, è quella dell´omogeneità con le altre regioni: la Sardegna deve essere trattata nello stesso modo, ricevere la stessa quantità di risorse". Ancora sui rapporti con il governo, il Presidente ha evidenziato le pressioni che la Regione Sardegna sta effettuando per ottenere una quota del Fondo per le emergenze nazionali, che è stato recentemente reintegrato, da destinarsi all´alluvione di novembre, così come l´innalzamento del limite del Patto di stabilità per il 2014, attualmente in discussione". Ritornando all´iniziativa, Francesco Pigliaru ha concluso rilevandone il valore in termini di spazio di riflessione: "un´occasione preziosa di condivisione e di confronto, una modalità che dobbiamo impegnarci a tenere in vita".  
   
   
ABRUZZO: D´ALFONSO, IMPULSO DECISIVO PER NUOVA SEDE A PESCARA  
 
L´aquila, 15 luglio 2014 - Dare "un impulso decisivo alla procedura per l´individuazione della nuova sede della Regione Abruzzo a Pescara". Lo ha affermato il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, incontrando l´ex deputato Raffaele Delfino che ha chiesto al Presidente un impegno preciso per la nuova sede pescarese dell´ente e per l´alta velocita ferroviaria nel tratto Ancona-bari. "Una commissione regionale ad hoc - ha spiegato D´alfonso - ha già individuato nell´ottobre scorso come sito idoneo ad ospitare la nuova sede della Regione il complesso della ditta ´Iniziative immobiliari´ denominato ´La City´, situato sulla via Tiburtina nei pressi dell´aeroporto e dello svincolo dell´Asse attrezzato. L´unificazione di tutti gli uffici regionali in un solo sito si impone come regola di risparmio - ha aggiunto D´alfonso - considerato che ogni anno l´Ente spende circa 2,5 milioni di euro in affitti. Ma anche dal punto di vista dell´efficienza, il lavoro dei dipendenti non potrà che trarre beneficio da un? evenienza di questo genere". Sul nodo dell´Alta velocità, il presidente D´alfonso ha riferito a Delfino gli esiti della riunione dell´altro giorno con l´amministratore delegato di Fs, Michele Mario Elia.  
   
   
NEL LECCHESE 19 NUOVE CASE GRAZIE AD ACCORDO SVILUPPO TERRITORIALE  
 
 Milano, 15 luglio 2014 - Diciannove nuovi alloggi a canone sociale realizzati a Valmadrera grazie a un cofinanziamento regionale di oltre 2 milioni di euro. E´ il risultato dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale per la casa per la provincia di Lecco, la cui chiusura definitiva è stata firmata dall´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli, con il presidente dell´Aler di Lecco Luigi Mendolicchio e i rappresentanti del Comune coinvolto. Gli interventi rientrano nell´Accordo sottoscritto nel 2008, per un importo complessivo di 3.076.637 euro. L´intervento - Sono stati realizzati 19 alloggi a canone sociale in piazza Don Citterio/via Stoppani nel Comune di Valmadrera. Risposta Concreta A Domanda Crescente - "Si tratta di interventi importanti - ha sottolineato l´assessore Bulbarelli -, che hanno permesso di dare risposte concrete e immediate alla notevole esigenza abitativa dei territori in questione. Realizzazioni edilizie che stanno a dimostrare il forte impegno di Regione Lombardia nella riduzione drastica del fabbisogno abitativo attraverso programmi e strumenti che riteniamo funzionali e strategici per incrementare l´offerta residenziale". 117 Milioni Nel Nuovo Piano Regionale - Nel Programma regionale per l´edilizia residenziale pubblica 2014/2016 sono state fissate le priorità di intervento. "Sono 117 i milioni di euro per sostenere l´accesso alla locazione sul mercato libero e per favorire la realizzazione di interventi di riqualificazione e recupero di alloggi - ha concluso l´assessore Bulbarelli -, azione che consentirà di offrire case in affitto anche a canone moderato. Ne saranno realizzati anche di nuovi a canone agevolato".  
   
   
NEL LODIGIANO 66 NUOVE CASE GRAZIE AD ACCORDO SVILUPPO TERRITORIALE  
 
Milano, 15 luglio 2014 - Sessantasei alloggi a canone sociale realizzati a Casalpusterlengo, Lodi Vecchio e Somaglia grazie a un cofinanziamento regionale di quasi 5 milioni di euro. Questi i risultati dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale per la casa per la provincia di Lodi, la cui chiusura definitiva è stata firmata dall´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli, con il presidente dell´Aler di Lodi Franco Bettoni e i rappresentanti dei Comuni coinvolti. Gli interventi rientrano nell´accordo sottoscritto il 21 gennaio 2008 per un importo complessivo di 7.094.374 euro. Gli Interventi - Di seguito gli interventi nel dettaglio: - Casalpusterlengo: 32 alloggi nel Quartiere Le Molazze, Lotto 6 e 11; - Lodi Vecchio: 22 alloggi, 12 in via Pandolfi e 10 in via Leopardi; - Somaglia: 12 alloggi in via Vigoni/via Battisti. Risposta Concreta A Domanda Crescente - "Si tratta di interventi importanti - ha sottolineato l´assessore Bulbarelli -, che hanno permesso di dare risposte concrete e immediate alla notevole esigenza abitativa dei territori in questione. Realizzazioni edilizie che stanno a dimostrare il forte impegno della Regione Lombardia nella riduzione drastica del fabbisogno abitativo attraverso programmi e strumenti che riteniamo funzionali e strategici per incrementare l´offerta residenziale". 117 Milioni Nel Nuovo Piano Regionale - Nel Programma regionale per l´edilizia residenziale pubblica 2014/2016 sono state fissate le priorità di intervento. "Sono 117 i milioni di euro - ha concluso l´assessore Bulbarelli - per sostenere l´accesso alla locazione sul mercato libero e per favorire la realizzazione di interventi di riqualificazione e recupero di alloggi, azione che consentirà di offrire case in affitto anche a canone moderato. Ne saranno realizzati anche di nuovi a canone agevolato".  
   
   
CAMPANIA: RETI D´IMPRESA, PUBBLICATO IL BANDO  
 
 Napoli, 15 luglio 2014 - È stato pubblicato sul Burc di ieri il bando per la selezione di progetti da ammettere al finanziamento del Fondo rotativo per lo sviluppo delle Pmi Campane, misura "Reti d´impresa". La misura Reti d´impresa´, promossa dalla Giunta Caldoro con il coordinamento dell´assessorato alle Attività produttive della Regione Campania, è finalizzata al sostegno di investimenti di piccole dimensioni, attraverso l´erogazione di finanziamenti diretti a medio termine ed a tasso agevolato, per lo sviluppo e il consolidamento di reti formali di micro, piccole e medie imprese. La misura prevede una dotazione finanziaria pari a 10 milioni di euro. La Regione Campania con tale azione punta a promuovere e sostenere la nascita e la qualificazione delle reti di impresa, intese sia come reti di produzione lungo le filiere di subfornitura, sia come reti di conoscenza e del trasferimento di tecnologia; favorire la sperimentazione e l’innovazione di processo e/o di prodotto, poste in essere all’interno di reti d’impresa, allo scopo di accrescere la capacità competitiva delle imprese costituenti, anche in un’ottica di internazionalizzazione. La gestione del Fondo Rotativo per lo sviluppo delle Pmi campane ed in particolare della misura Reti di impresa è affidata a Sviluppo Campania Spa, società in house della Regione Campania. Destinatari della misura sono le aggregazioni di micro, piccole e medie imprese, costituite, o ancora da costituire, a norma di legge con forma giuridica di "Contratto di rete". Possono accedere al finanziamento le aggregazioni costituite o da costituirsi nei seguenti settori: pesca e aquacoltura; produzione primaria dei prodotti agricoli; trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; esportazione verso paesi terzi o Stati membri o ad altre spese correnti connesse con l´attività di esportazione; costruzione navale; siderurgia, fibre sintetiche. I progetti di rete dovranno perseguire l´obiettivo di sviluppare e migliorare le funzioni condivise dall´aggregazione ma anche rafforzare i percorsi di internazionalizzazione su mercati esteri che possano aumentare la complessiva competitività sul mercato delle imprese in rete; favorire lo scambio di conoscenze e competenze funzionali. Gli investimenti inseriti nel progetto di rete devono essere relativi a beni materiali (impianti; macchinari; attrezzature); beni immateriali (software, anche finalizzati al commercio elettronico; siti web; realizzazione di show rooms virtuali; marchi, brevetti e diritti di licenza, banche dati, know how e licenze d´uso concernenti nuove tecnologie di processo o di prodotto; adesioni a sistemi di certificazione); costi di promozione e consulenza. Le agevolazioni sono concesse sotto forma di finanziamento a tasso agevolato di importo compreso tra un minimo di € 100.000,00 e un massimo di € 1.000.000,00 a copertura del 100% del programma di investimenti ammissibile. Le domande di agevolazione potranno essere presentate a partire dalle ore 10 dell´8 settembre 2014 e fino al 30 novembre 2014, attraverso lo sportello telematico accessibile ai seguenti indirizzi: www.Sviluppocampania.it; www.Porfesr.regione.campania.it; www.Economia.campania.it. E´ possibile registrarsi sui siti indicati dal 29 luglio 2014 e compilare le domande dal 1° settembre 2014. "La misura a favore delle reti d´impresa - commenta Fulvio Martusciello, consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e Sviluppo economico - rappresenta un altro importante obiettivo strategico raggiunto grazie ad un ottimale utilizzo delle risorse comunitarie. Con questo intervento mettiamo in campo un´azione specifica per sostenere una crescita qualitativa e quantitativa del sistema produttivo campano. Grazie all´avviso pubblico, infatti, diamo il via ad azioni di sostegno e valorizzazione alle imprese di micro e piccole dimensioni che, integrate in una rete più ampia, grazie ad una maggiore massa critica, potranno realizzare progetti di crescita tesi a sviluppare sistemi gestionali innovativi e percorsi di internazionalizzazione sui mercati esteri. L´avviso si integra con il ´Piano regionale di sviluppo e consolidamento di reti di imprese´ che, in pochi mesi, grazie ad una continua azione di stimolo sul territorio realizzata dall´agenzia Campania Innovazione allo scopo di favorire l’aggregazione delle pmi, ha portato alla costituzione di 8 nuove reti con il coinvolgimento di 145 imprese." "Sosteniamo concretamente chi lavora, chi ha voglia di investire e mettersi in gioco." Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "Questa misura si aggiunge alle altre pensate in questi mesi per favorire le imprese campane. In un momento difficile creiamo tutte le condizioni per favorire la crescita" conclude Caldoro.  
   
   
PIANO EXPORT SUD, INCONTRO SU OPPORTUNITÀ IMPRESE CAMPANE IN CINA. MERCATO INTERESSANTE PER NOSTRE PRODUZIONI DI QUALITÀ. SOSTENIAMO PMI SUL PIANO INTERNAZIONALE  
 
Napoli, 15 luglio 2014 - Nell’ambito del Piano Export Sud, si è svolto presso la sede di Eccellenze Campane di Napoli, il roadshow di presentazione del mercato e della Grande Distribuzione Organizzata agroalimentare cinese sulle opportunità commerciali delle imprese agroalimentari campane in Cina. Il Piano Export Sud è un programma pluriennale di attività a sostegno della promozione sui mercati internazionali dei prodotti e servizi delle imprese delle Regioni della Convergenza (Campania, Calabria, Sicilia, Puglia). Il Piano è gestito e coordinato dall´Ice-agenzia, in collaborazione con gli enti territoriali e i sistemi industriali locali. A livello regionale, è istituito un ufficio a supporto dell´assessorato regionale Attività Produttive per il Piano Export Sud, presso Campania In Hub. Secondo i dati diffusi dall’Ice, sono più di 300 (il 20% del Sud) le aziende alimentari italiane presenti con distributori sul mercato cinese e più di 500 (il 20% di provenienza meridionale) quelle vinicole che hanno un regolare rapporto con un importatore cinese. Le porte d’ingresso vanno dalle più scontate Pechino, Hong Kong e Shanghai a quelle che recentemente si sono andate più rapidamente imponendo, come Canton, Chongqing, Chengdu. “E´ fondamentale per i produttori campani guardare ai nuovi mercati con sempre maggiore attenzione e la Cina, senza ombra di dubbio, è uno dei mercati più interessanti per le nostre produzioni di eccellenza”, ha dichiarato Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. “L´assessorato all´Agricoltura è al lavoro per accompagnare le imprese agricole in percorsi di promozione e di valorizzazione dei nostri prodotti tipici. Solo così potremo essere realmente competitivi”, conclude. “La Cina è uno scenario in continua evoluzione con diverse peculiarità: la segmentazione di un grande mercato presenta delle difficoltà ma allo stesso tempo opportunità di apertura a nuovi prodotti. Oggi in Cina, ad esempio, si bevono birra e caffè. Dobbiamo trasformare le potenzialità in business ed imparare ad interloquire con un mercato così distante ma curioso e dinamico”, ha sottolineato Antonino Laspina, direttore dell’Ufficio Ice-agenzia di Pechino e Coordinatore della Rete Ice-agenzia in Cina. “Crediamo nel grande valore delle nostre imprese e nella loro capacità di affermare la qualità dei prodotti regionali sul mercato cinese, per questo motivo la Regione Campania sostiene le Pmi del territorio e le supporta nel percorso di crescita e di sviluppo internazionale.". Così Fulvio Martusciello, consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e Sviluppo economico. “Ci prepariamo alla pubblicazione del bando da 55 milioni di euro per supportare e promuovere le imprese agroalimentari campane danneggiate dagli effetti della questione ‘Terra dei Fuochi’. Il Piano di azione propone specifiche azioni a supporto delle imprese agroalimentari per garantire interventi di adeguamento tecnologico delle produzioni agli standard della Regione Campania. In particolare si punta ad un intervento di informazione, comunicazione e marketing. Sono previsti inoltre investimenti in sistemi e strumenti per la certificazione della qualità e la tracciabilità dei prodotti, misure per programmi di marketing e distribuzione. Valorizzeremo la partecipazione del nostro sistema imprenditoriale a Expo 2015, una cornice importantissima, per la quale prevediamo specifici interventi di supporto alle Pmi”, conclude Martusciello.  
   
   
INNOVAZIONE E RICERCA, REGIONE TOSCANA A LIVORNO PRESENTA I NUOVI BANDI  
 
Firenze 15 luglio 2014 – Novità in vista per le imprese che puntano sull´innovazione e la ricerca. Per tutti i tipi di imprese, micro, piccole, medie e grandi, ma anche per le start up, in particolare nei settori di punta delle nuove tecnologie. Nei prossimi giorni saranno pubblicati i tre nuovi bandi che mettono a disposizione contributi per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. Finanziati grazie all´anticipazione, da parte del bilancio regionale, di risorse che consentono di avviare la programmazione del Por 2014-2020 del Fondo europeo di sviluppo regionale, i tre bandi guardano rispettivamente ai progetti strategici di ricerca e sviluppo di grande industria in collaborazione con piccole e medie imprese, ai progetti di ricerca e sviluppo e a agli aiuti all´innovazione delle piccole e medie imprese. La presentazione di questi strumenti che costituiscono importanti opportunità per il sistema produttivo toscano sarà capillare e vedrà la presenza della Regione ai massimi livelli, con il presidente Enrico Rossi e l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini. Un vero e proprio tour di presentazione al quale saranno invitate di volta in volta le imprese del territorio. Dopo l´appuntamento fiorentino all´interno dell´evento Toscana Technologica, la prima tappa del Forum sarà martedì 15 luglio a Livorno, nella Sala consiliare della Provincia, a partire dalle ore 10.  
   
   
CROWDFUNDING: SE NE PARLA OGGI A MILANO IN CAMERA DI COMMERCIO  
 
Milano, 15 luglio 2014 - Sono oltre 22 mila le imprese attive in Lombardia nel 2014 nel settore credito, tra servizi finanziari, assicurazioni e attività ausiliari, circa 800 imprese in più rispetto al 2013, il 20% del totale italiano. Danno lavoro a 111 mila addetti per un valore della produzione di circa 4,4 miliardi di euro. Milano da sola concentra oltre 9mila imprese con 66mila addetti e 3,7 miliardi di fatturato. Brescia è seconda per numero di imprese (2.760 sedi e 10 mila addetti). Bergamo per numero di addetti (circa 13mila e 2.100 imprese). Al quarto posto vi sono Monza e Brianza e Varese per imprese (circa 1.600) e Sondrio per addetti (6mila). Emerge da un’elaborazione del Servizio Studi della Camera di Commercio di Milano su dati Aida. Crescono le imprese milanesi in cerca di credito, tra chi ha richiesto un prestito o un finanziamento e chi ne aveva bisogno ma non ha neanche tentato, passano in 4 mesi dal 18% al 21%. Chi ha più problemi ad ottenere un finanziamento sono le imprese del commercio, una su quattro lo chiede ma solo circa una su sei lo ottiene. Diminuiscono anche le imprese che per finanziarsi ricorrono a linee di credito, dal 53% al 46%, o mutui, dal 22% al 20%. Emerge da una stima sui dati del rapporto “economi” dell’ufficio studi della Camera di commercio di Milano di giugno 2014, realizzato attraverso Ipsos. Dei nuovi strumenti a disposizione delle imprese per l’accesso al credito si parlerà martedì 15 luglio in Camera di commercio di Milano nel corso dell’incontro “Crowdfunding: uno strumento innovativo per la raccolta di capitali”. All’appuntamento, che si terrà dalle ore 17.00 alle 19.00 in via Meravigli 9/b Milano, dedicato alle start up, innovative e non, e agli aspiranti imprenditori, si parlerà anche di portali internet per la raccolta di capitali.  
   
   
SISTEMA CAMERALE: DAL TAGLIO DEL 50% DEL DIRITTO ANNUALE “BENEFICI” PER 63 EURO AD IMPRESA, MA EFFETTO RECESSIONE DI 2,5 MILIARDI  
 
 Venezia, 15 luglio 2014 – Un risparmio medio per singola impresa di 5,2 euro al mese a fronte di 2,5 miliardi di effetto recessivo per l’economia italiana. Questi i “benefici” del taglio del 50% del diritto annuale versato dalle aziende alle Camere di Commercio deciso dal Governo col decreto legge 90/2014. L’”operazione verità”, condotta da Cgia di Mestre e Unioncamere Veneto, è racchiusa nei numeri dello studio «Il Sistema camerale in Italia: ruolo, valore ed identità», presentato stamane nella sede di Unioncamere Veneto da Giuseppe Bortolussi, segretario Cgia di Mestre, e Fernando Zilio, presidente Unioncamere Veneto. L’incidenza del Sistema camerale sulla spesa pubblica nazionale rappresenta lo 0,2%, pari a 1,8 dei 715 miliardi di spesa pubblica primaria, la cui voce preponderante riguarda gli Enti previdenziali col 43,7% (le Province incidevano l’1,4%, le Regioni il 4,5%, le Amministrazioni centrali il 24,1%). La riduzione del 50% del diritto annuale a partire dal 2015 comporterebbe un risparmio medio annuo di circa 63 euro ad impresa (5,2 euro al mese), mentre per le ditte individuali un “alleggerimento” di 2,6 euro al mese. Di contro ci sarà una perdita di risorse di oltre 400 milioni di euro all’economia dei territori sulle voci export, credito, turismo, innovazione, formazione. Oltre 2.500 i posti di lavoro a rischio e un aggravio sulle casse dello Stato di 167 milioni di euro (89 per il personale; 22 per gli oneri previdenziali delle Cciaa della Sicilia; 46 di minori versamenti, imposte e tasse), ma soprattutto un effetto recessivo di circa 2,5 miliardi di euro, pari allo 0,2% di valore aggiunto del Pil. «Matteo Renzi deve essere stato male informato oppure sconta cattive esperienze. Ma dal momento che ritengo sia persona in grado di valutare e correggere la propria linea in presenza di documenti inoppugnabili, direi che questo studio condotto da Unioncamere Veneto e Cgia di Mestre possa ricondurlo sulla strada della riconsiderazione della questione attinente alle Camere di Commercio» sottolinea il presidente Unioncamere Veneto Fernando Zilio, che lascia a Giuseppe Bortolussi il compito di dimostrare, dati alla mano, che la spesa statale per le Cciaa è minimale ma non rinuncia a sottolineare due aspetti dell´azione camerale. «Mi chiedo chi altri, se non le Camere di Commercio, avrebbe potuto sostenere le imprese attraverso l´erogazione nei confronti dei Confidi dei fondi atti ad aumentare la disponibilità dei plafond e, quindi, a fungere da vero e proprio “salvagente” per un sistema economico che non ha certo avuto aiuti dallo Stato né sotto forma di detassazione, né sotto forma di liquidazione dei debiti contratti con le singole imprese. E mi chiedo anche chi possa vantare, nel variegato mondo del servizio pubblico, un indice di gradimento che supera l´80% espresso dalle aziende con meno di 50 dipendenti e addirittura sfiori il 90% per quelle che hanno un numero maggiore di addetti» riferendosi all’indagine Ispo commissionata dall’Istituto Tagliacarne. «Non siamo qui per mantenere in vita, con accanimento terapeutico, un malato terminale. Siamo invece qui per evitare che i giusti risparmi sul fronte pubblico non finiscano per tagliare, se non l´unica, comunque una delle realtà più virtuose. Il sistema delle Camere di Commercio e delle Unioni Regionali, soprattutto in alcune regioni tra cui il Veneto, sono garanzia di sviluppo per le imprese e di sostegno alla loro azione sia sul mercato interno che estero. Renzi, che - ripeto - sa correggere il tiro quando le evidenze sono palesi, non faccia come quel marito che per far dispetto alla moglie...». Resta un’ultima riserva: «Come lo studio dimostra, nulla in tutto questo giustifica un azzeramento o un ridimensionamento del Sistema camerale, a meno che il polverone alzato non sia il pretesto per un attacco alle Camere, tenendo sullo sfondo l´agenda digitale e la privatizzazione dei servizi oggi offerti dalle Cciaa». «Non sempre sono stato d’accordo con le Camere di Commercio ma, analizzando i dati, ho riscontrato che la situazione è migliore di quanto mi aspettassi. Le Camere di Commercio rappresentano un federalismo compiuto, la vera perequazione orizzontale – commenta Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre –. Svolgono compiti di eccellenza come il sostegno al credito, l’internazionalizzazione, la formazione. Sono fondamentali per il tessuto economico, non solo per le piccole e medie imprese, ma per le stesse Associazioni di categoria. Se del resto le Camere di Commercio esistono in tutti i Paesi sviluppati un motivo ci deve pur essere. Questo non significa che non debbano riformarsi, si può anche pensare a una riduzione del diritto annuale ma chi compenserà i servizi che le Cciaa non saranno più in grado di garantire? La stessa Agenda digitale potrebbe essere tranquillamente coordinata dal Sistema camerale». Nel decennio 2003-2012 la variazione del personale delle Camere di Commercio in Italia è stata del -11,9% (7.542 dipendenti al 2012) a fronte di una variazione della Pubblica amministrazione del -6,9%. Sul fronte dell’autofinanziamento, per ogni 100 euro di proventi correnti 81 derivano da risorse proprie (diritto annuale, diritti di segreteria, proventi dalla gestione di beni e servizi) dipendendo solo per il 19% da risorse esterne come, ad esempio, i contributi Ue. Proprio per la partecipazione ai finanziamenti Ue e al processo di formazione del diritto europeo esistono i Consorzi Enterprise Europe Network, di cui Eurosportello Veneto è coordinatore per il Nordest. La dotazione del Fondo di perequazione delle Cciaa nel 2012 era di 39,4 milioni di euro, la metà destinata a contributi per l’equilibrio economico di quelle Camere che presentano un ridotto numero d’imprese, evitando così diseconomie di scala. Il rimanente viene destinato al finanziamento di progetti camerali e linee progettuali contenute nell’accordo Ministero dello Sviluppo Economico-unioncamere. Nel 2012 le Camere di Commercio hanno erogato 81,6 milioni di euro a sostegno del credito, di cui 28,5 milioni nel Nordest.  
   
   
DECRETO ILVA, VENDOLA: "PROBLEMI RINVIATI, ABBIAMO PERSO DUE ANNI"  
 
 Bari, 15 luglio 2014 - “Ho l’impressione che questo ennesimo decreto certifichi soltanto la paralisi operativa degli strumenti tecnici elaborati dai vari governi. Come si vede, nessuno degli enormi problemi della fabbrica è stato affrontato ed è in via di soluzione. E’ una preoccupazione che ho avuto già modo di esprimere in molte occasioni. Purtroppo, spesso in solitudine. Il rischio è che restino ancora intatti e senza soluzione, i problemi decennali dell’inquinamento ambientale e quelli legati al destino di ventimila posti di lavoro”. Così il Presidente della regione Puglia Nichi Vendola ha commentato il decreto sull’Ilva approvato dal Governo Renzi. “Ogni Governo – ha aggiunto Vendola - sforna decreti come fossero pozioni magiche in grado di risolvere i nodi del più grande siderurgico d’Europa. E’ come se l’emergenza togliesse spazio alla opportuna, necessaria riflessione politica. E così quest’ultimo decreto rivela che siamo tornati alla casella di partenza. Abbiamo perso due anni e abbiamo un Piano ambientale sulla carta largamente da cantierizzare ed i cui termini vengono, di provvedimento in provvedimento, progressivamente rinviati”. “Se è vero come si dice che l’Ilva è un sito strategico di interesse nazionale – ha sottolineato il Presidente della Regione Puglia - è giunto il momento di chiederci se non si debba prevedere un intervento della Cassa Depositi e Prestiti per finanziare, con un prestito oneroso, quel Piano Ambientale che corre il rischio di rimanere ancora al palo perchè privo di fondi. Gli unici veri argomenti che potrebbero aiutare il Paese a condividere un approccio costruttivo nei confronti del destino della grande fabbrica sono questi: quale futuro per la siderurgia nazionale e come trovare il punto di equilibrio tra i principi costituzionali di produzione, salute, ambiente e lavoro. Questi temi sono completamente assenti dal dibattito pubblico ed istituzionale con il risultato che sia Taranto che tutti gli altri territori interessati dalle grandi produzioni industriali, restano senza una risposta netta e perdono ogni giorno fiducia nei confronti di tutte le istituzioni di governo. Ci sono molte domande - ha concluso Vendola - che inducono a chiedere al governo di convocare un tavolo che, con un chiaro indirizzo politico, affronti il problema con la necessaria e profonda riflessione tecnico-giuridica”.  
   
   
VERTENZA JABIL, CAMPANIA: IL GOVERNO FAVORISCA ACQUISTO FORNITURE ITALIANE  
 
Napoli, 15 luglio 2014 - L´assessore al Lavoro Severino Nappi, coordinatore della Cabina di regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, ha incontrato l’ 11 luglio le organizzazioni sindacali e una delegazione dei lavoratori della multinazionale Jabil, che opera in Italia attraverso lo stabilimento di Marcianise (Ce), in seguito all´annuncio, da parte dell´azienda, di 440 licenziamenti. "Dal primo giorno - sottolinea Nappi - assieme al presidente Caldoro, abbiamo acceso un faro su questa vicenda, chiedendo ed ottenendo l´apertura di un tavolo di confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico. La Regione Campania ha già formalmente dichiarato la propria disponibilità a sostenere investimenti sul capitale umano e sulla tecnologia per consentire la prosecuzione e il rilancio delle attività dello stabilimento di Marcianise. E´ però evidente che questo non può bastare senza un reale intervento del Governo. Interventi a cui abbiamo assistito, invece, per vicende svoltesi in altre parti del Paese, anche meno drammatiche di questa. Occorre una politica industriale mirata a favorire soprattutto l’impresa che opera e dà occupazione in Italia: bisogna mettere finalmente in campo, come peraltro avviene in Paesi come la Germania e la Francia, strumenti di indirizzo delle commesse, compatibili con una lettura della normativa comunitaria adeguata al momento. Come nel caso di Jabil, ad esempio, in cui ci sono imprese nazionali, anche controllate dallo Stato, che comprano all´estero gli stessi prodotti fabbricati in questo stabilimento", conclude.  
   
   
"LUSSO IN RUSSIA, SODDISFATTE LE GIORNALISTE RUSSE NEL VISITARE LE AZIENDE MARCHIGIANE.  
 
Ancona, 15 luglio 2015 - Grande successo ha avuto il Progetto Interregionale “Lusso in Russia” che vede coinvolte la Regione Marche (come capofila) la Calabria, il Lazio, il Piemonte e l’Umbria e che in questi due anni si svilupperà con più iniziative nel territorio russo, in particolare a Kaliningrad, San Pietroburgo e Sochi. Il progetto, realizzato grazie al sostegno e alla collaborazione di l’Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane - e del ministero per lo Sviluppo Economico, ha visto impegnate sei giornaliste di importanti riviste russe del settore moda e arredo che in questi giorni hanno visto da vicino la nostra produzione di beni di lusso. Scopo del progetto è quello di far conoscere ai consumatori russi che le eccellenze del Made in Italy non sono sole e unicamente patrimonio dei grandi brand internazionali, ma anche di piccole e medie imprese grazie alla creazione di qualità del prodotto: artigianalità, cura del particolare, innovazione, scelta dei materiali, garanzia di durata e di rendimento del prodotto. Al progetto hanno aderito per le Marche 7 imprese e 2 Consorzi (che rappresentano 26 aziende del settore calzaturiero e 33 del settore moda e arredo), mentre la Calabria partecipa con 4 aziende, il Lazio con 12, il Piemonte con 7 e l’Umbria con 11. Soddisfatte le giornaliste russe che nel visitare diverse aziende marchigiane hanno avuto la possibilità non solo di conoscere i nostri prodotti, ma anche di visionare dal vivo i processi di produzione.