Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 24 Maggio 2011
BANDO DI GARA PER UNO STUDIO COMPARATIVO SULLE PRESSIONI E LE MISURE NEI PIANI DI GESTIONE DEI PRINCIPALI BACINI FLUVIALI NELL´UE  
 
 Bruxelles - La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara d´appalto per uno studio comparativo sulle pressioni e le misure nei piani di gestione dei principali bacini fluviali nell´Ue. Lo studio dovrà raccogliere, in un modo strutturato, informazioni sulle pressioni e le misure nei piani di gestione dei bacini fluviali, e sui seguenti temi connessi alla gestione dei bacini fluviali: governance, agricoltura, idromorfologia, intercalibrazione, sostanze inquinanti specifiche, tipologie, aree protette d´acqua potabile, costi e benefici, sistemi di controllo e applicazione e innovazione Inoltre, dovrà confrontare le informazioni e fornire una visione d´insieme a livello europeo su tali argomenti La pubblicazione dovrà contribuire allo sviluppo del progetto per salvaguardare le risorse idriche in Europa del 2012 La struttura per lo studio è stata definita dalla direttiva quadro sulle acque, che ha istituito un quadro europeo per la protezione di tutti i corpi idrici dell´Unione europea - fiumi, laghi, acque sotterranee e acque costiere - al fine di ottenere una buona qualità delle risorse idriche entro il 2015 . Poiché i sistemi idrici sono spesso condivisi da più Stati membri, l´attenzione è concentrata su un approccio integrato alla gestione dei bacini idrografici. La direttiva prevede scadenze precise pour la varie fasi necessarie per muoversi verso una gestione integrata e sostenibile delle acque, come i piani per i 110 distretti di bacini fluviali europei. Per leggere il bando ufficiale, consultare: Gu n. S 95 del 18 maggio 2011 http://ted.Europa.eu/udl?uri=ted:notice:154883-2011:text:it:html&src=0    
   
   
ASSOCIAZIONI ALLEVATORI: BENE LA DISPONIBILITÀ DEL MINISTRO. MA ORA VANNO CONVOCATE AL PIÙ PRESTO LE REGIONI  
 
Bologna - “Dopo mesi di silenzio governativo e di tentativi di scaricare sulle Regioni il mancato rifinanziamento statale alle Associazioni Provinciali Allevatori che svolgono, voglio ricordarlo, una fondamentale attività pubblica di controlli funzionali sul bestiame per il loro miglioramento genetico, é senz´altro apprezzabile le decisione del nuovo Ministro dell´Agricoltura, Saverio Romano. Di ciò desidero dargli atto”. Così l’assessore all’agricoltura dell’Emilia-romagna Tiberio Rabboni commenta oggi la decisione del Ministro di mettere in campo una disponibilità finanziaria di 25 milioni di euro, rispetto ai 56 necessari, per garantire la continuità del contributo statale consolidato alle Apa, le Associazioni provinciali allevatori. “E´ però indispensabile - continua Rabboni - che il Ministro convochi quanto prima un incontro con le Regioni e le associazioni allevatori nazionali e regionali per concordare la riorganizzazione delle attività di controllo, sia al fine di contenerne il costo a parità di funzioni svolte, sia per valutare l´eventuale contributo economico delle stesse Regioni alla riorganizzazione delle attività. Prima si fa e meglio é per tutti.” Nei giorni scorsi Rabboni aveva incontrato Romano per sottolineare la gravità della situazione. Lo stesso presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, in qualità di presidente delle Regioni aveva sollecitato da tempo un intervento governativo. Nella sola Emilia-romagna le Apa impiegano 220 addetti; nel 2010 l´attività ha coinvolto oltre 3.500 aziende, delle quali 2.215 aziende produttrici di latte bovino, che rappresentano oltre il 55% delle aziende con bovini da latte.  
   
   
AGRICOLTURA: INCONTRO A ROMA SU SITUAZIONE ALLEVATORI SICILIANI  
 
Palermo, 23 maggio 2011 - Si e´ svolto a Roma nei locali della sede dell´Associazione Italiana Allevatori, un incontro sulla situazione dell´Aras Sicilia. Alla riunione hanno partecipato l´assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, il Commissario Aras, Alessandro Chiarelli, l´Associazione italiana Allevatori, rappresentata dal Presidente e dal Direttore generale, e le Organizzazioni sindacali di categoria di Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Confederdia, assistite anche dalle strutture sindacali regionali. In riferimento al pagamento ai lavoratori dipendenti di tutti gli emolumenti maturati, l´assessore D´antrassi ha annunciato che a breve termine sara´ erogato il saldo dovuto per l´anno 2010. Il Commissario dell´Aras, Alessandro Chiarelli, si e´ impegnato a saldare integralmente le spettanze, anticipando al piu´ presto il pagamento di una mensilita´ di retribuzione e delle indennita´ accessorie. "Il Governo regionale - afferma l´assessore D´antrassi - e´ impegnato nel restituire all´Aras equilibrio di gestione e piena funzionalita´, a sostegno e garanzia del comparto zootecnico siciliano, per favorire continuita´ e prosieguo delle attivita´ lavorative. La nostra attenzione - sottolinea D´antrassi - e´ riservata in primis alla soluzione delle incombenze prettamente finanziarie".  
   
   
VDA: AGRICOLTURA: CONTRIBUTI PER IMPIANTI PER ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali ricorda che sino a giovedì 30 giugno 2011 è possibile presentare domanda di aiuto in applicazione della Misura 311 Diversificazione in attività non agricole del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, azione d) Impianti per energia da fonti alternative mediante l’utilizzo di biomasse agricole e/o forestali. Il relativo Avviso pubblico, approvato con deliberazione della giunta n. 681/2011, persegue principalmente obiettivi di natura ambientale, tra i quali la riduzione dell’uso di carburanti di origine fossile a favore di energie da fonti rinnovabili, l’utilizzo di biomasse locali forestali o zootecniche e la riduzione dei costi energetici per le attività di trasformazione e commercializzazione. Tra le finalità della misura vi sono anche, più in generale, la promozione di attività complementari a quella agricola nel settore della bioenergia, la diversificazione delle attività aziendali, il potenziamento dell’economia nelle zone rurali e la creazione di nuove opportunità occupazionali. Sono ammissibili a contributo gli investimenti relativi allo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, quali impianti termici di cogenerazione alimentati a biomasse vegetali, impianti per la produzione e l’utilizzo di biogas, strutture per lo stoccaggio delle biomasse utilizzate e/o prodotte e l’acquisto, fino a un massimo del 10% dell’investimento globale, di attrezzature e macchinari. I progetti finanziabili sono soggetti alle limitazioni previste dal regime “de minimis”. Possono presentare domanda le imprese agricole, individuali o associate, le società cooperative agricole e i componenti della famiglia agricola. Le domande dovranno essere presentate alla Direzione politiche comunitarie e miglioramenti fondiari dell’Assessorato, in località Grande Charrière 66 a Saint-christophe. Per ogni ulteriore informazione si invitano gli interessati a consultare l’indirizzo internet www.Regione.vda.it/agricoltura  dove è pubblicata la necessaria modulistica, o a chiamare i numeri 0165.275367/0165.275280.  
   
   
CARENZA IDRICA, SCATTA L’ALLARME: IL CONSORZIO ET VILLORESI GIÀ AL LAVORO PER MITIGARE IL PIÙ POSSIBILE, IN CASO DI GRAVE CARENZA IDRICA, LE RICADUTE NEGATIVE SULL’ATTIVITÀ AGRICOLA”  
 
Milano - “Nessun allarmismo ma certamente vogliamo lanciare un forte segnale di preoccupazione per la situazione attuale in tema di carenza idrica. La situazione dei bacini da cui trae acqua tutto il sistema dei nostri canali è davvero preoccupante”. È quanto sostiene Alessandro Folli, presidente del Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, davanti ad una situazione che quotidianamente si fa sempre più difficile. Infatti, il calo verticale delle precipitazioni che nell’ultimo mese è misurabile nell’ordine del 75% rispetto alla media in un periodo importante per l’andamento colturale, sommato alle temperature sensibilmente sopra la media, registrate nel mese di aprile che hanno comportato lo scioglimento di un buon 70 cm del manto nevoso, fanno prevedere, quindi, una situazione di indubbia criticità. “La nostra rete irrigua – continua Folli - sino ad ora è riuscita a garantire l’irrigazione ma col passare dei giorni i bacini naturali, rappresentati dal lago Maggiore e dal lago di Como, sono già molto sotto il normale livello idrometrico”. Il Consorzio favorisce una politica del prevenire piuttosto che del curare e per questo nell’ultimo Consiglio d’amministrazione sono stati attivati tutti gli accorgimenti per poter intervenire velocemente in caso di bisogno. Sul Canale principale Villoresi le ture di Arconate, Parabiago, Nova Milanese e Monza permetteranno una migliore bacinizzazione del canale consentendo, quindi, una gestione più razionale delle risorse idriche. Per gli altri canali, partendo dai Navigli, saranno realizzati interventi provvisori di bacinizzazione, per garantire una migliore distribuzione delle acque nel caso di importanti riduzioni delle quantità d’acqua derivate dai laghi. “Non potremo purtroppo risolvere completamente il problema – sottolinea il presidente del Consorzio Et Villoresi - ma senz’altro l’impegno sarà massimo per cercare di distribuire al meglio l’acqua che ci sarà. E’ evidente – ribadisce Folli - che, in caso di grave carenza idrica, le priorità rimangono l’acqua per l’agricoltura, l’acqua per le centrali e solo poi tutti gli altri usi”. L’obiettivo è di evitare drastiche decisioni - come ad esempio la sospensione della navigazione lungo i Navigli - e fino all’ultimo si cercherà di conciliare tutte le esigenze multifunzionali dei canali ma, se sarà necessario, si dovranno effettuare scelte difficili per garantire l’uso prioritario delle acque disponibili. “E’ opportuno comunque sottolineare – conclude Folli – come queste difficoltà potrebbero essere superate rilanciando interventi strutturali per la realizzazione di ‘invasi’, capaci di trattenere le acque quando ci sono, evitando tra l’altro gravi conseguenze idrogeologiche sui centri abitati, per poi utilizzarle nei periodi di siccità”.  
   
   
MENO BUROCRAZIA E PIU’ AGGREGAZIONE PER I PRODOTTI DOP E IGP DELL’EMILIA ROMAGNA  
 
 Il 21 Maggio scorso, a ridosso della nota Sagra dell’Asparago Verde di Altedo Igp, si è colta l’occasione per fare il punto sulla situazione economica e sulle prospettive delle Denominazioni di Origine Certificate in Emilia Romagna. Alla presenza dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna e con il contributo di numerosi interventi dei rappresentanti di importanti Consorzi di Tutela e valorizzazione della Regione la discussione si è incentrata sulle prospettive della origine certificata per i prodotti ortofrutticoli e non in Italia ed in Europa. “Mai come ora, - dichiara Luciano Trentini – Direttore di Cso - in una fase in cui tutto è globalizzato, la tipicità alimentare, vale a dire i prodotti del territorio ,sono ritenuti importanti e da salvaguardare anche a livello di Commissione Europea. Una salvaguardia – continua Trentini - che è volta a difendere i produttori e le aziende che operano sul territorio. La tipicità è un valore ormai riconosciuto a livello universale e sono molteplici oggi le catene distributive che valorizzano con marchi propri i prodotti di origine certificata. Sarebbe molto importante, in questa fase – ribadisce Trentini – che ci fosse la possibilità di aggregare le produzioni vegetali tipiche in Emilia Romagna in una unica organizzazione che possa essere più rappresentativa anche a livello europeo.” Da queste premesse potrebbe sembrare che la situazione commerciale di questo segmento di offerta ormai consolidato, almeno sul mercato italiano, siano abbastanza positive. In realtà, per quanto riguarda i prodotti ortofrutticoli come Asparago Verde di Altedo, Pesca e Nettarina di Romagna, Pera dell’Emilia Romagna, i volumi di vendita non sono certamente in linea con le potenzialità . Dal Convegno di Altedo emerge con chiarezza la necessità da parte degli operatori di limitare l’aggravio burocratico per la gestione dei prodotti Igp che negli ultimi tempi si è estremamente appesantito creando chiaramente delle difficoltà . Il sistema di certificazione necessario per potersi fregiare del marchio Igp prevede giusti controlli e sanzioni ma comporta anche un grosso carico di lavoro “ amministrativo “da parte degli agricoltori che ne rispondono direttamente. I problemi ci sono e spesso il lavoro burocratico non è ripagato da un differenziale di prezzo sufficiente per i prodotti Igp. D’altro canto emerge con chiarezza la potenzialità del sistema di produzioni certificate che sono da considerare una risorsa preziosa per il sistema produttivo regionale. “ Il problema del regime sanzionatorio – dichiara Tiberio Rabboni – Assessore Agricoltura della Regione Emilia Romagna – non può fare da freno allo sviluppo dei prodotti Dop e Igp. I prodotti ad origine certificata vanno tutelati con una attenzione particolare considerato il rischio frequente di contraffazione”. Tiberio Rabboni, in qualità di Presidente di Arepo Associazione delle regioni europee dei prodotti di origine che rappresenta 30 governi regionali e i collegi dei produttori di oltre 400 prodotti Dop, Igp e Stg comunitari ha scritto una lettera a Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura della Ue presentando le proposte di emendamento formulate dall’Arepo con il fine di permettere alla politica di qualità di trovare il giusto spazio all’interno della politica agricola europea.Gli emendamenti presentati intendono sottolineare la necessità di un impegno, anche finanziario, della nuova Pac a sostegno delle Dop e Igp in modo che siano destinate risorse specifiche per il sostegno diretto delle produzioni di qualità all’interno della nuova Pac.  
   
   
AGRICOLTURA: CREMONA CAPITALE ITALIANA LATTE  
 
Cremona - ´Cremona ha sviluppato una filiera agro-alimentare tra le più avanzate e competitive a livello europeo. Grazie alle straordinarie capacità dei suoi allevatori questo territorio è in grado di produrre una quantità elevata di latte, mantenendo livelli altissimi di qualità. Latte destinato per lo più alla trasformazione in Grana Padano e Provolone´. Lo ha affermato l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani, nel corso della visita del 20 maggio a Cremona, penultima tappa dell´Agricoltour per gli Istituti Tecnici di Agraria delle province lombarde, dove ha incontrato gli studenti dell´Istituto di istruzione superiore ´Stanga´. Ad accoglierlo, accanto al dirigente scolastico Giuseppe Strada, anche l´assessore provinciale all´agricoltura Gianluca Pinotti e il consigliere regionale Agostino Alloni. Rispondendo alle domande dei ragazzi, De Capitani ha trattato i principali temi del settore primario lombardo e in particolare quelli ´più sentiti´ nella provincia di Cremona, dall´applicazione della Direttiva nitrati alla riforma della Pac, dal Pacchetto latte ai Distretti agricoli come strumento per aumentare la competitività delle nostre imprese contro le oscillazioni sempre più frequenti dei mercati. ´La provincia di Cremona - ha ricordato l´assessore - partecipa a 4 Distretti agricoli: Ortofrutticolo Lombardo, in particolare con le aziende del pomodoro da industria, Agroalimentare di qualità Po di Lombardia, del Vivaismo Plantaregina e Agroenergetico´. La produzione agricola cremonese mostra una spiccata vocazione per la filiera lattiero-casearia. Il settore zootecnico registra un patrimonio suinicolo di 1.000.000 di capi, mentre i bovini superano le 300.000 unità. Una voce che da sola costituisce l´8% del Pil provinciale ´Cremona è la capitale italiana del latte. Non a caso - ha concluso l´assessore - è anche la sede della Fiera internazionale del bovino da latte, un punto di riferimento per tutti gli allevatori nazionali ed europei´.  
   
   
LE NORME FITOSANITARIE ECO-SOSTENIBILI A GARANZIA DEL CONSUMATORE  
 
Bari - L’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno, interviene sulle norme che regolano l’utilizzo dei fitofarmaci in agricoltura. “Mi è parso ingiustificato l’allarmismo, dopo la consulta della Provincia di Bari sulla ciliegia, riguardante l’uso dei fitofarmaci. Allarmismo riportato dagli organi di stampa nei giorni scorsi e che può ingenerare una infondata preoccupazione negli agricoltori. “L’osservatorio Fitosanitario del Servizio Agricoltura della Regione Puglia – sottolinea Stefàno - pubblica da anni i disciplinari di produzione e di difesa per le principali colture coltivate nel territorio pugliese. “Tali norme - pubblicate sul Burp regionale n. 33 del 3 marzo 2011 - costituiscono la base tecnica di produzione per la certificazione e la commercializzazione di prodotti di qualità destinate principalmente alle catene commerciali, compreso la grande distribuzione organizzata. “La stesura di tali disciplinari – precisa Stefàno - viene effettuata nel rispetto di principi rigorosamente definiti dalla Commissione Europea Ministero delle Politiche Agricole, con indicazioni tecniche e agronomiche di impiego di mezzi a basso impatto ambientale e con l’inserimento di sostanze attive dei fitofarmaci che rispondono a requisiti di rispetto dell’ambiente degli insetti utili, del consumatore e dell’operatore agricolo. “Sono escluse, pertanto, - ribadisce l’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari - tutte le sostanze attive tossiche e molto tossiche o che presentano un rischio tossicologico (cancerogeno, teratogeno, ecc.) particolarmente dannoso per l’uomo. Le norme di difesa disciplinano circa 80 colture sia arboree che erbacee e oggi quasi tutta la grande distribuzione richiede, ai fini della commercializzazione, il rispetto ai tali norme da parte dei produttori. “Peraltro – continua Stefàno - riscontriamo una elevata sensibilità da parte delle aziende agricole nel rispetto di tali norme, specialmente quando esse puntano alla valorizzazione del territorio e delle produzioni. L’adesione al disciplinare di produzione eco-sostenibile, infatti, comporta da parte dei produttori una rigida scelta di mezzi di produzione agronomica e di difesa che consente di tutelare anche il consumatore. “L’osservatorio fitosanitario, istituzione scientifica della Regione Puglia, - conclude Stefàno - non condivide assolutamente qualsiasi forma di impiego di sostanze non autorizzate sulla coltura”.  
   
   
EMILIO GIANNELLI ELETTO NUOVO PRESIDENTE DI “FEDERLAZIO ALIMENTARE”  
 
Roma - L’assemblea del settore alimentare della Federlazio ha eletto Emilio Giannelli nuovo Presidente della categoria per i prossimi tre anni. Emilio Giannelli, 53 anni, titolare dell’azienda familiare “Gruppo Giannelli” comprendente anche la nota “Torrefazione Paranà”, è stato per 9 anni anche Presidente del Consorzio R.o.m.e. (Consorzio export della Federlazio). Il Settore Alimentare della Federlazio riunisce panifici, torrefazioni, caseifici, aziende agroalimentari, allevamenti e tutte quelle imprese che operano nel campo delle produzioni alimentari sia fresche che confezionate. La categoria rappresenta oggi circa 150 aziende di tutto il Lazio con 2.000 dipendenti ed oltre 300 milioni di euro di fatturato. Una delle maggiori criticità del settore, che la Federlazio sta già affrontando da tempo, è rappresentata dalla crescita sproporzionata della grande distribuzione a danno delle piccola impresa (che si riflette anche sulle aziende di trasformazione agroalimentare) e in generale dal rapporto impari tra le due tipologie commerciali. La posizione dominante dei grandi gruppi commerciali ha creato negli ultimi anni una disparità che sta avendo delle forti ricadute sia nei rapporti commerciali tra i due settori, sia sul piano delle abitudini alimentari dei consumatori. Per non parlare, ovviamente, delle enormi difficoltà finanziarie patite dalle imprese più piccole che sfociano, nei casi più estremi, con la chiusura delle attività stesse. “L’alimentare è un settore con tante problematiche ma anche con potenzialità enormi – ha dichiarato il neo Presidente di Federlazio Alimentare, Emilio Giannelli -. Bisogna valorizzare il più possibile il prodotto locale, magari con l’ampliamento di campagne promozionali finanziate dalle Amministrazioni. Dal canto nostro – ha concluso Giannelli - possiamo da subito lavorare sulla qualità del prodotto, sfruttando strumenti, come l’‘analisi sensoriale’, grazie ai quali si può puntare ad una completa riqualificazione della piccola e media imprenditoria”. Le personali congratulazioni ad Emilio Giannelli per la recente nomina e un augurio di buon lavoro sono arrivati anche da parte del Presidente della Federlazio, Maurizio Flammini.  
   
   
PRESENTATO IL CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA PRATICOLTURA  
 
Bolzano - È stata presentata questa mattina a Palazzo Widmann dal vicepresidente della Provincia, Hans Berger, la manifestazione internazionale di praticoltura che si svolgerà a Sarentino sabato 28 maggio Alla praticoltura è dedicato un convegno internazionale abbinato ad un´esposizione di attrezzature agricole con una quarantina di espositori organizzato da vari enti, fra i quali la Ripartizione Formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica della Provincia ed il Servizio di consulenza tecnica per i contadini di montagna. La manifestazione è stata presentata questa mattina a Palazzo Widmann dal vicepresidente della Provincia, Hans berger, il quale ha sottolineato che oltre ad un’esposizione specializzata si tratta anche di una vera e propria vetrina privilegiata sull’economia agricola di montagna che si estenderà su circa 7.000 m ed alla quale sono attesi dai 4000 ai 5000 visitatori. Al convegno, che si svolgerà il 28 maggio 2011 a Sarentino, interverranno esperti locali ed internazionali per illustrare le conoscenze e le tecniche per la gestione dei prati, sono inoltre previste una serie di dimostrazioni pratiche. Per ulteriori dettagli gli interessati possono consultare il sito: www.Gruenlandtag.it/    
   
   
ZOOTECNIA IN UMBRIA: REINTEGRO FINANZIAMENTI “APA” BENE PRIMO “SÌ” DA MINISTRO, MA INSUFFICIENTE  
 
Perugia - "Il reperimento delle risorse per il finanziamento delle attività di miglioramento genetico svolte dalle Associazioni degli allevatori, annunciato ieri in un´audizione al Senato dal ministro delle Politiche agricole Saverio Romano, rappresenta un primo risultato della strenua azione portata avanti dalle Regioni e dagli allevatori per contrastare l´azzeramento dei fondi, ma è ancora insufficiente". È quanto afferma l´assessore all´Agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini. "Il ministro si è detto pronto a firmare un decreto che prevede una somma di 25 milioni di euro, da ripartire anche per emergenze fitosanitarie ed altre attività. Una cifra non soddisfacente poiché ammonta a 56 milioni di euro - ricorda - il fabbisogno complessivo per garantire la tenuta dei Libri genealogici delle razze, i controlli sulle produzioni zootecniche e la sicurezza alimentare che sono stati finora assicurati dalle associazioni regionali e provinciali, in Umbria come nel resto d´Italia. Come Regioni - aggiunge -, nella riunione della Commissione delle Politiche agricole che si è svolta oggi a Roma, abbiamo valutato pertanto la dichiarazione del Ministro come la volontà di erogare un primo acconto". "Al ministro, che incontreremo per la prima volta mercoledì 25 maggio - dice l´Assessore - sottoporremo, in primo luogo, la richiesta che, oltre al reintegro totale delle risorse statali che sono state azzerate dalla legge Finanziaria, il decreto per lo stanziamento di questa prima ´tranche´ venga sottoposto all´approvazione della Conferenza Stato-regioni". "Ribadiremo con forza, inoltre, che deve essere il Governo - conclude - a garantire la copertura finanziaria necessaria per lo svolgimento delle funzioni che le Regioni svolgono per conto dello Stato. Continueremo a impegnarci affinché non sia messa a rischio un´attività essenziale quale è quella svolta dalle associazioni degli allevatori per lo sviluppo del settore e a tutela dei consumatori".  
   
   
A LECCO GLI AGRICOLTORI TUTELANO IL TERRITORIO  
 
Lecco - Dodicesima e ultima tappa dell´Agricoltour, ieri mattina a Lecco, per l´assessore regionale all´Agricoltura Giulio De Capitani, che ha incontrato gli studenti dell´Istituto per geometri ´Bovara´, confluito nell´Istituto Tecnico Industriale ´Badoni´. Ad accoglierlo il responsabile dell´Istituto Roberto Peverelli e l´assessore provinciale Fabio Dadati. ´Chiudo il tour della Direzione generale Agricoltura della Regione Lombardia presso gli Istituti Tecnici di Agraria a Lecco, nella mia provincia - ha detto l´assessore De Capitani -. Non posso che apprezzare l´impegno degli agricoltori e allevatori lecchesi che, anche grazie alla collaborazione degli enti locali, stanno facendo molto per difendere il suolo agricolo, valorizzandolo non solo da un punto di vista economico ma anche ambientale e paesaggistico´. ´L´agricoltura lecchese ha saputo imporsi - ha sottolineato l´assessore - nell´ambito della trasformazione dei prodotti lattiero-caseari e, negli ultimi anni, grazie all´intuizione di alcuni giovani agricoltori, ha dato ottimi risultati, recuperando produzioni storiche come il vino con l´Igt Terre Lariane, l´olio extravergine di oliva con la Dop Laghi Lombardi e l´allevamento di antiche razze ovicaprine´. De Capitani ha sottolineato quanto sia faticoso fare agricoltura in collina e in montagna, e per di più in un´area fortemente urbanizzata com´è la parte piana della provincia di Lecco ´la Regione Lombardia sta lavorando a una proposta legislativa che tuteli il suolo agricolo´ ha detto. Parlando di Distretti agricoli l´assessore ha ricordato quello del Florivivaismo, che si è costituito lo scorso 7 marzo presso la Fondazione Minoprio ´un virtuoso esempio di sinergia - lo ha definito - tra le imprese locali delle province di Lecco, Como, Monza e Brianza, Milano, Varese e Sondrio, che non solo mirano a far rivivere una gloriosa tradizione nell´arte della progettazione del verde, ma che nell´aggregazione hanno trovato la formula e la strada giusta per rendersi competitivi sui mercati´.  
   
   
SLOW FISH, BURLANDO: PRESENZA COMMISSARIO UE DAMANAKI OCCASIONE PER TROVARE SOLUZIONE PER LE PESCHE SPECIALI (BIANCHETTI, ROSSETTI E CICCIARELLI)  
 
Genova - “La presenza del Commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki, a Slow Fish 2011 è molto significativa. Coglieremo questa occasione per affrontare con lei la questione delle pesche speciali”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando nel corso della conferenza stampa di presentazione delle attività della Regione Liguria a Slow Fish 2011.“Avrebbe dovuto essere il Governo italiano a venire a capo di queste vicende. – ha continuato Burlando – Noi, che in questo settore abbiamo cambiato tre ministri in tre anni, non siamo ancora riusciti a risolvere nulla pur avendo consegnato più di un anno fa il programma per rispondere all’Unione Europea. Le limitazioni imposte alle pesche speciali possono essere giustificate per i bianchetti, che sono il novellame del pesce azzurro, ma non si giustifica la vicenda per rossetti e cicciarelli, che sono pesci adulti ancorchè piccoli o piccolissimi. Porremo questo tema alla commissaria venerdì, quando arriverà a inaugurare Slow Fish.”“i nostri pescatori sono stati un anno fermi. - ha sottolineato il presidente - Le flotte di piccoli pescatori un anno al massimo lo possono anche perdere. Ma è necessario venire a capo della situazione adesso per la prossima stagione, o veramente è una filiera che scompare. Un pezzo intero della nostra economia che comprende pesca, e di conseguenza, commercio e ristorazione è a rischio. È una cosa veramente grave” ha concluso Burlando.  
   
   
GIOLITTI A ISTANBUL, ROMA ESPORTA LA SUA TRADIZIONE NEL MONDO  
 
 Istanbul - «L’inaugurazione di un’altra gelateria del famoso marchio Giolitti è la dimostrazione che il Made in Rome è una risorsa che dobbiamo e vogliamo valorizzare e tutelare». È quanto dichiara l’assessore alle attività produttive di Roma Capitale, Davide Bordoni, intervenuto nel corso dell’inaugurazione della gelateria Giolitti a Istanbul. «Bisogna sostenere lo sviluppo dell’imprenditoria romana attraverso i marchi radicati nella tradizione - sottolinea Bordoni - , difendendo la loro qualità e originalità, consolidando, così, e valorizzando le attività e l’unicità delle nostre botteghe storiche, di cui Giolitti fa parte essendo inserito nei negozi storici di eccellenza. Il compito delle istituzioni - conclude l’Assessore - è di tutelare l’identità del marchio Made in Rome e sostenere le imprese capitoline ad esportare la tradizione romana nel mondo e a ritagliarsi, così, nuovi spazi in un mercato sempre più esigente e globalizzato».  
   
   
AGRICOLTURA BIOLOGICA: IN VENETO UN PIANO DI INTERVENTO PER ACCRESCERE I RISULTATI.  
 
Venezia - “Il Veneto dei primati agricoli non può rimanere indietro nell’importante segmento dell’agricoltura biologica, nel quale l’Italia ha la leadership europea. In questo segmento economico, noi siamo al terzo posto per quanto riguarda trasformazione e commercializzazione, ma al momento solo al terzultimo per produzione, con 1000 imprese agricole impegnate su una superficie di 16 mila ettari”. Lo ha ribadito l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, commentando la conferenza sul biologico tenutasi a Legnaro (Pd, dove è stato illustrato il “Piano regionale per l’agricoltura biologica” e i diversi ambiti di lavoro: la formazione (Bioform), la ricerca e le indagini economiche condotte per meglio comprendere le potenzialità del settore (Biostudio), le azioni sperimentali e dimostrative in aziende pilota (Biodemo), la promozione e la comunicazione per sensibilizzare i consumatori (Biopromo), la definizione di specifiche azioni di marketing (Biomarket). “I risultati attesi dal biologico sono in ascesa e di natura positiva – ha affermato Manzato – ma vogliamo dare una spinta per assecondare un comparto che asseconda tra l’altro aspettative ed esigenze dei consumatori. Ci confrontiamo con un settore in continua evoluzione, che può diventare un ulteriore prestigioso ambasciatore del Veneto delle qualità”. Gli approfondimenti tecnici sul Piano sono stati svolti da Paolo Torrelli del Ministero dell’Agricoltura, Pier Luigi Perissinotto della Regione del Veneto e Valerio Bondesan di Veneto Agricoltura, mentre un importante focus ha visto la partecipazione di Enrico Grandis (operatore biologico), Marcello Volanti (Veterinario omeopata), Tiziano Quaini (Associazione Aveprobi), Aldo Lorenzoni (Consorzio Soave Doc) e Paolo Carnemolla (Federbio).  
   
   
PER IL COLPO DI FUOCO L´ASS. BERGER ESORTA I FRUTTICOLTORI AD INTENSIFICARE I CONTROLLI  
 
Bolzano - Il Servizio fitosanitario provinciale informa che il colpo di fuoco, una malattia batterica che colpisce gli alberi da frutta, prosegue la sua diffusione in Alto Adige ed è quindi necessario che i frutticoltori intensifichino la sorveglianza per identificare tempestivamente i nuovi casi. Sulla base delle notizie pervenute dal Servizio fitosanitario provinciale l’assessore provinciale all’agricoltura, Hans Berger, sottolinea che “Dalla comparsa della malattia batterica delle piante da frutta nel 1999 non si era mai registrato un numero così elevato di casi di colpo di fuoco. La malattia ha colpito numerose coltivazioni di mele nel fondovalle tra Appiano e Riva di Sotto, a Bolzano/gries e nella zona di Lana/postal. Il maggior numero di casi è stato registrato nella zona di Terlano”. Qualora durante i controlli si notassero dei possibili sintomi di contagio delle piante è necessario comunicarlo tempestivamente al Servizio fitosanitario provinciale, presso l´Ufficio frutti-viticoltura, in via Brennero a Bolzano, tel. 0471 415140. L’assessore Berger sottolinea che la segnalazione è molto importante allo scopo di evitare un´ulteriore diffusione della malattia.  
   
   
ATTIVATA MISURA DI PROMOZIONE PER LA CONOSCENZA DEI VINI CALABRESI  
 
L’assessorato regionale all’Agricoltura comunica che per favorire la conoscenza dei vini calabresi è stata attivata, con apposito bando, la misura di promozione, a valere su fondi europei dell’Ocm – Vitivinicola, per un finanziamento totale di 688.193,00 euro. “Abbiamo voluto approfittare della opzione concessa alle Regioni – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Michele Trematerra - per intervenire a sostegno della promozione dei vini in mercati differenti da quello interno Europeo, al fine di aiutare la conoscenza del vino calabrese ed aprire nuovi orizzonti commerciali necessari a superare gli attuali momenti di criticità. È importante – ha sottolineato Trematerra - che i produttori facciano la propria parte. Voglio ricordare che per l’annualità 2010-2011 è già in itinere un progetto di promozione per il quale sono stati investiti circa 400mila euro”. Potranno accedere ai fondi previsti organizzazioni professionali (purché abbiano tra i loro scopi la promozione dei prodotti agricoli), organizzazioni interprofessionali riconosciute ai sensi del Reg. (Ce) n. 1234/2007, consorzi di tutela riconosciuti ai sensi della normativa vigente e loro e federazioni, le organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi del decreto legislativo 102/2005, i produttori di vino anche in associazioni temporanee di impresa e di scopo. I progetti presentati dovranno avere una durata massima di tre anni; la promozione potrà riguardare tutte le categorie di vini a Denominazione di Origine ed i vini ad Indicazione Geografica; la scadenza è prevista, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 14.00 di venerdì 10 giugno 2011. Le principali azioni ammissibili riguardano: la promozione e la pubblicità, da attuare a mezzo dei canali di informazione, quali stampa e televisione; la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale; campagne di informazione e promozione, in particolare sulle Denominazioni d’Origine e sulle Indicazioni Geografiche, da attuarsi presso i punti vendita (grande distribuzione, ristorazione dei paesi terzi, Horeca, ecc). Per ulteriori informazioni si può consultare il sito www.Assagri.regione.calabria.it nel quale è disponibile anche il bando integrale per la campagna 2011-2012 concernente disposizioni regionali di attuazione della misura “Promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi”.  
   
   
MARCHIO DI QUALITÀ: “I PANIFICATORI INDIFFERENTI, NESSUNA COLLABORAZIONE CONTRO L´ABUSIVISMO”  
 
La presidente della Claai di Caserta Adelaide Tronco si scaglia contro gli artigiani del pane: “Con l´iniziativa “Autentico Pane Artigiano”, progetto che a Milano ha riscosso un enorme successo, abbiamo voluto proteggere i consumatori e gli stessi panificatori dagli abusi. Ma, come accade di frequente a Caserta, la nostra provincia non ha risposto come ci si sarebbe aspettati. Dopo un discreto successo della prima settimana – prosegue la presidente Claai – non abbiamo ricevuto altre richieste di partecipazione al convegno che si sarebbe dovuto tenere in questi giorni, ma che siamo stati costretti a rinviare. Non riesco a capire – ha aggiunto con amarezza Adelaide Tronco – quale sia il motivo di tanta indifferenza verso un progetto gratuito, che difende il lavoro degli artigiani onesti ed attenti alla qualità del prodotto e della salute del consumatore.” Per ottenere il diritto di esporre il logo del marchio di qualità è indispensabile che gli artigiani si uniformino al Disciplinare di produzione, un decalogo di norme rigorose stilato da un team di esperti. “Abbiamo inviato 400 moduli di iscrizione, - ha aggiunto la responsabile provinciale della Claai - ho precisato non ci sarebbe stato alcun costo di iscrizione, né per ottenere il logo, ma ho ricevuto solo 26 adesioni. Non capisco come si possa essere così indifferenti verso il proprio lavoro ed i consumatori – ha sbottato la presidente Tronco – soprattutto dopo la notizia di panificatori abusivi che utilizzano farine scadenti e legna con vernici tossiche o addirittura provenienti da casse da morto. Non accetto che si dica che nessuno fa nulla in proposito! La Claai sta tentando di tutelare il pane fresco artigiano, Nel nord Italia l´iniziativa è stata accolta con entusiasmo, ed ancora oggi, a distanza di un anno, ricevono ancora adesioni. Nella nostra provincia, invece, nell´indifferenza generale, sembra che siamo gli unici a preoccuparci perché venga salvaguardato il pane artigiano di qualità e la salute di tutti noi.”  
   
   
CANTINE APERTE IN TUTTA ITALIA DOMENICA 29 MAGGIO: IL VIAGGIAR SI FA DI VINO  
 
Per la Giornata del Vino più attesa dell’anno Mtv Italia punta allo sviluppo dell’enoturismo consapevole e di qualità con speciali pacchetti turistici. Nuovi Itinerari Enosfiziosi per viaggiare l’Italia del vino in compagnia di Olivia&marino Nuovo appuntamento con Cantine Aperte domenica 29 maggio 2011 in oltre 1.000 aziende vitivinicole italiane socie del Movimento Turismo del Vino. La manifestazione, che da sempre punta a instaurare un rapporto diretto tra le aziende produttrici e il pubblico di appassionati e consumatori, in un’ottica più generale di valorizzazione del patrimonio rurale e culturale, giunta alla sua 19sima edizione, nel 2011 ha un obiettivo in più: favorire l’enoturismo in Italia rendendolo più accessibile, ponendo al suo centro le tante tipologie di vino e le zone di produzione, proposte in modo originale e inedito. “Sono già alcuni anni –spiega la Presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino Chiara Lungarotti- che ci muoviamo in tal senso. Il 2011 rappresenta l’anno di svolta per l’attività dell’associazione. Non a caso, per questa diciannovesima edizione abbiamo scelto il claim Cantine Aperte 2011: il Viaggiar si fa di Vino, con la volontà di mettere l’accento sul tema del viaggio inteso come arricchimento e cultura” Nel 2011, infatti, giunge a conclusione la lunga e complessa procedura di certificazione dell’Accoglienza di tutte le cantine socie secondo il “Decalogo dell’Accoglienza” di cui il Movimento si è dotato nel 2008 e in rispetto del quale, adesso, delle mille cantine e distillerie socie, oltre 600 hanno completato l’iter previsto e sono in grado di garantire un’ “Accoglienza coi fiocchi”. A testimoniare l’importanza e la novità della certificazione il Movimento ha stretto collaborazioni con quattro importanti realtà del settore turistico italiano, del marketing e degli eventi per la creazione di speciali pacchetti turistici legati al vino che, proprio in occasione di Cantine Aperte avranno il battesimo. Grazie a Naar Tour Operator, il tour operator ufficiale del Touring Club Italiano, e a Emozioni Italiane Tour Operator, To specializzato in incoming su tutto il territorio italiano, il Movimento Turismo del Vino sarà in grado di proporre speciali pacchetti week end per regalare agli enoturisti viaggi indimenticabili nelle affascinanti terre del vino con tappe nelle aziende vinicole più suggestive. Originale e altrettanto “gustosa” è la proposta di Mtv in collaborazione con Eatinerari di Liberi Tutti che offrirà agli enonauti imperdibili gift experiences firmate “Eatinerari del gusto” nelle aziende vitivinicole Mtv e, per finire, altra importante partnership è quella con l’agenzia Ram per Matrimonio diVino che offre ai novelli sposi l’opportunità di personalizzare le proprie nozze facendone un evento ispirato ed ambientato nel suggestivo mondo del vino e dell’enologia. Con lo stesso obiettivo, il Movimento ha stretto una originale collaborazione con Olivia&marino per l’anno in corso che esordirà proprio durante Cantine Aperte con il lancio di Itinerari Enosfiziosi in compagnia de “La Bottega di Olivia&marino”. Domenica 29 maggio si potrà scegliere di percorrere uno dei sei itinerari proposti, in compagnia degli sfiziosi prodotti da forno Olivia&marino alla scoperta delle selezionate cantine del Movimento, del gusto delle tipicità locali e dei meravigliosi territori italiani, vocati –in questo caso- alla produzione del vino. Sarà possibile scaricare gli itinerari Enosfiziosi su www.Movimentoturismovino.it e su www.Oliviaemarino.it. A fianco di Mtv per Cantine Aperte anche quest’anno si confermano le speciali partnership con i grandi marchi del mondo dell’ accessoristica del vino come Rastal leader nella produzione di calici e bicchieri e Pulltex, azienda specializzata nella produzione di accessori da vino moderni e di design, con cui sarà ancora maggiore il piacere di gustare gli ottimi vini delle cantine Mtv. New entry tra i partner tecnici 2011 Spes Soluzione Tecnologiche Integrate, azienda giovane, specializzata nella realizzazione di software che permettano alle cantine una gestione eco-compatibile della produzione nelle sue diverse fasi. Rinnovata, per il terzo anno consecutivo, anche la collaborazione con Hertz che offre l’opportunità di una visita in cantina all’insegna della comodità, del risparmio e del rispetto dell’ambiente con tante offerte per gli enoturisti e per le cantine stesse. Ritorna nel 2011 anche l’iniziativa Cantine Aperte in Feltrinelli, in collaborazione con Librerie Feltrinelli e Gribaudo Gusto che prevede la presentazione in anteprima per il pubblico e per i giornalisti locali delle numerose iniziative in programma per domenica 29 maggio nelle varie librerie Feltrinelli di tutta Italia con interventi di esperti di mondo del vino e dell’enogastronomia. “Lo scorso anno –conclude la Presidente Lungarotti- nelle quasi mille Cantine Aperte Mtv si sono registrati oltre un milione di enoturisti, moltissimi giovani, in coppia o in comitiva. Un risultato per noi ottimo non solo da un punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo, se pensiamo che questo milione di persone si avvicina al vino in modo consapevole e sempre più responsabile. Anche se non possono dirsi esperti, conoscono e vogliono conoscere quanto basta per poterlo apprezzare al meglio, da solo o in abbinamento e, soprattutto, apprezzano l’atmosfera, la ricchezza di una vacanza come quella offerta in occasione di Cantine Aperte. Il Movimento Turismo del Vino, con la sua attività, le sue continue e sempre nuove proposte, le collaborazioni importanti mira proprio a rispondere a questa esigenza di qualità e di cultura della domanda enoturistica.” Appuntamento, dunque, nelle cantine del Movimento Turismo del Vino domenica 29 maggio per l’intera giornata (in alcune regioni anche sabato 28). Sul sito http://www.movimentoturismovino.it/  si potranno trovare a breve tutte le iniziative in calendario, ma anche gli speciali pacchetti turistici che vi porteranno in cantina tutto l’anno  
   
   
FRANCIACORTA FA TAPPA A MILANO - FESTIVAL FRANCIACORTA: UN FITTO CALENDARIO DI DEGUSTAZIONI NELLE MIGLIORI LOCALI MILANESI  
 
Lunedì 30 maggio 2011, dalle 18 alle 22 (con ingresso riservato esclusivamente agli operatori dalle ore 16), si terrà il Festival Franciacorta presso i Chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia a Milano: un appuntamento dedicato a tutti gli appassionati di vino e ai curiosi che vorranno scoprire l’eccellenza delle bollicine franciacortine. 46 cantine della Franciacorta presenteranno i loro migliori vini con degustazioni aperte al pubblico. Saranno gli stessi produttori insieme a sommelier Ais a far sentire e apprezzare le note e i profumi distintivi di ciascun vino, espressione di un territorio lombardo ancora da esplorare. Durante l’evento si svolgeranno anche due seminari per approfondire la conoscenza del Franciacorta, condotti da Nicola Bonera, miglior Sommelier d’Italia 2010. Non solo, a partire dal 23 sino al 30 maggio alcune tra le migliori enoteche, ristoranti e wine bar della città propongono i Franciacorta in degustazioni guidate, abbinamenti a tavola, presentazioni e proposte dei produttori. Un fitto calendario, quindi, organizzato in collaborazione con Ais Milano, in cui le aziende produttrici di Franciacorta saranno ambasciatrici di un territorio e di un prodotto unico, permettendo agli ospiti di conoscere le varie tipologie di bollicine: dai Brut ai Millesimati, dai Satèn ai Rosé. Festival Franciacorta a Milano Chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” (Linea M2 - fermata Sant’ambrogio) Apertura al pubblico dalle 18 alle 22 - Ingresso: 15 euro Info: www.Franciacorta.net Le cantine presenti: Antica Fratta, Azienda Agricola Fratelli Berlucchi, Barone Pizzini, Bellavista, Berlucchi Guido, Bersi Serlini, Borgo La Gallinaccia, Bosio, Ca’ del Bosco, Ca’ del Vènt, Camossi, Cantina Chiara Ziliani, Castello Bonomi Tenute in Franciacorta, Castello di Gussago La Santissima, Castelveder, Colline della Stella, Contadi Castaldi, Conti Bettoni Cazzago, Derbusco Cives, Ferghettina, Faccoli, Fratus, il Mosnel, La Boscaiola, Lantieri de Paratico, Le Marchesine, Mirabella, Monte Rossa, Montenisa, Monzio Compagnoni, Quadra, Ricci Curbastro, Riva di Franciacorta, Ronco Calino, San Cristoforo, Solive,tenuta Ambrosini, Tenuta Montedelma, Tenuta Moraschi, Tenute La Montina, Uberti, Vezzoli Giuseppe, Vezzoli Ugo, Vignenote, Villa Crespia – Muratori, Villa Franciacorta  
   
   
I MIGLIORI SAPORI DEL MARE E DELLA TERRA SI GUSTANO A MACHERIO. NUOVO RISTORANTE DA SCOPRIRE IN BRIANZA CON BBQ IN GIARDINO.  
 
In uno storico locale circondato da un rigoglioso giardino, immerso tra le campagne di Macherio e la quiete della provincia brianzola, il famoso chef Silvestro Vacca continua con passione a far sognare i palati più ricercati. Con un´esperienza di oltre quarant´anni, lo Chef si è contraddistinto per aver cucinato per numerosi amanti della buona cucina in visita tra Milano e Firenze. La Sagrestia del capoluogo toscano lo ricorda per le sue particolari ricette e il profumo del suo pesce spada al pepe rosa - osannato dall’Europeo e dalla rivista Gourmet - rivive ancora tra i vicoli fiorentini. Negli ultimi anni l’estro di Silvestro si è espresso soprattutto in Lombardia, dove ha deciso di ritirarsi nelle campagne brianzole per dare vita al ristorante Le Nuove Torrette e dedicarsi anima, cuore e fornelli a creare piatti della tradizione lombarda rinnovati nella presentazione e nella scelta dei migliori prodotti locali. Le Nuove Torrette di Silvestro Vacca non solo è un ottimo ristorate, ma è anche la location perfetta per accogliere eventi. È un luogo versatile contrassegnato da un arredamento di classe che si presta sia per feste in famiglia, sia per serate ufficiali ed eleganti o per un pranzo d´affari e una piacevole pausa dal lavoro. L´elegante sala accoglie sino a centocinquanta posti a sedere ed è arricchita da un luminoso trompe-d´oeil che rievoca le atmosfere marine. Il giardino si contraddistingue per un grazioso barbecue, completamente immerso nel verde, adatto per servire i migliori piatti di carne e pesce. Al tradizionale menù à la carte, affianca uno sfizioso, gustoso ed elegante menù in pillole: un’invenzione unica dello chef Silvestro Vacca che abbina sapientemente gusti e sapori della terra e del mare per stupire anche i palati più sofisticati. Fino al 30 maggio 2011 lo chef vuole viziare i clienti offrendo i sapori più delicati del mare e della terra con una formula ineguagliabile: si gusta in due e paga solo uno! Indirizzo: Via Cesare Battisti 8, 20050 Macherio (Mi) Tel: 039/2013468 Site: www.Lenuovetorrette.it  e-mail: info@lenuovetorrette.It    
   
   
BARATTOLINO SAMMONTANA: NUOVO LOOK, BONTÀ DI SEMPRE  
 
Un Barattolino tutto nuovo attende i golosi nel banco freezer quest’estate: tutto nuovo nella grafica, nei colori e nel logo, ma con la stessa bontà e la forma di sempre. Perché Barattolino appartiene a quella categoria di prodotti che sono diventati delle icone nei propri mercati e il cui successo è legato, oltreché alla loro bontà, alla forma del contenitore. Il Barattolino Sammontana è un vero mito per gli amanti del gelato, di tutte le età. Quando fu inventato, a metà degli anni Cinquanta, rappresentò una vera e propria rivoluzione: è stato infatti il primo gelato mantecato in confezione famiglia, un’intuizione straordinaria in un periodo in cui nelle case degli italiani stavano entrando i primi frigoriferi con congelatore. Il Barattolino Sammontana ha così cambiato le abitudini di consumo del gelato confezionato, che da una dimensione saltuaria e “pubblica” è entrato nelle abitazioni e nella quotidianità delle famiglie. Oggi Barattolino è un prodotto simbolo di Sammontana, disponibile in 14 diversi gusti classici e variegati. “Siamo impazienti di testare il nuovo Barattolino sul mercato – sostiene Fernando Cocconi, Direttore Marketing Gelati Sammontana - perché siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto, che ha permesso di valorizzarne aspetto e contenuto. Al contempo, le scelte grafiche hanno permesso di creare una nuova sinergia tra questo prodotto icona per l’azienda e lo stesso marchio Sammontana, in un’ottica di ottimizzazione della brand awareness”. La nuova confezione pone infatti il prodotto in primo piano, con una cucchiaiata di grande effetto, capace di far venire l’acquolina in bocca e restituire in pieno la qualità degli ingredienti, evidenziati da elementi che ne sottolineano ricchezza e golosità. Il tutto immerso in una grafica pulita e leggera, in cui domina il bianco. Il nuovo look pone inoltre la marca al centro, valorizzando anche il legame di Barattolino con il marchio Sammontana e rendendo il prodotto più facilmente identificabile sul punto di vendita. I gusti novità 2011 in casa Barattolino: Barattolino Menta: gelato al gusto di Menta variegato al Cioccolato Fondente decorato con pezzi di cioccolato. Prezzo al pubblico consigliato - Gdo: € 5,89 Barattolino Vaniglia Madagascar: gelato alla Vaniglia del Madagascar con pezzi di cioccolato. Prezzo al pubblico consigliato - Gdo: € 5,46  
   
   
“LE NUOVE BOLLICINE DEI PIONIERI DEL LUGANA” - PRESENTATO DA FAMIGLIA OLIVINI IL PAS DOSÈ 2006 METODO CLASSICO  
 
Da oggi le bollicine fini e persistenti trionfano anche nel sud del Lago di Garda grazie a Famiglia Olivini, che presenta il nuovissimo Pas Dosè 2006 Metodo Classico. Una nuova frontiera del Lugana, ottenuta grazie ad un lavoro lungo ed estremamente accurato, che permette di far apprezzare al massimo un frutto dotato di una perfezione naturale, presentato tale qual è, con uno spumante non dosato, reso ancor più caratteristico solo dal riposo sui lieviti per oltre 48 mesi. Una sfida importante che Famiglia Olivini ha scelto di affrontare spinta dalla grande passione per il vino che si tramanda da generazioni e per l´amore verso una terra, quella di Lugana, così ricca di cultura e tradizione. “Oggi posso dire di aver trasformato in realtà un sogno coltivato sin da ragazzo – afferma Giovanni Olivini – quando trascorrevo le giornate insieme a nonno Giuseppe immerso nelle vigne, osservando e imparando a conoscere l´arte enologica. Questo è il primo passo ufficiale di un percorso iniziato molti anni fa, un lavoro che ci permette di accreditarci come pionieri del metodo classico di Lugana grazie alla presentazione di un vino che interpreta tutte le migliori caratteristiche della sua annata di produzione e del territorio di appartenenza, come fosse uno scorcio di memoria racchiuso all´interno della bottiglia.” Il nuovo cammino produttivo, intrapreso nel lontano 2006 sotto la supervisione dell´enologo Antonio Crescini, ha avuto inizio con la vendemmia manuale, attraverso cui sono stati selezionati i migliori grappoli di Trebbiano di Lugana, e proseguita successivamente in cantina, dove il mosto è stato ulteriormente selezionato per ottenere la frazione centrale di spremitura, più lontana dalle interferenze di buccia e vinaccioli. Prima della presa di spuma in bottiglia, l´affinamento della base spumante è stato completato con una sosta sulle fecce di fermentazione continuamente rimescolate alla massa per contribuire all´evoluzione di sostanze che favoriscono la morbidezza finale del prodotto. Il riposo sui lieviti per 48 mesi ha completato l´opera, donando struttura al Lugana Pas Dosè 2006 che oggi è pronto per essere assaporato. Alla degustazione il vino si presenta di color giallo tenue, conservando riflessi verdognoli. L´effervescenza nitida ma non esuberante trafila il bicchiere di fini bollicine, mentre al naso esplodono note balsamiche di salvia e limoncella, con sfondo di ciliegia e una leggera nota di vaniglia. Al gusto si esprime potente e sapido con nervatura acidica contrastata da grande cremosità e grassezza oleosa a chiudere con una persistenza quasi infinita. È necessario un solo bicchiere di bollicine di Pas Dosè 2006 per assaporare tutte queste caratteristiche e ritrovare le note del lago di Garda, della luce del sole e della mineralità dei terreni di Lugana