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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Maggio 2012
UN PROGETTO DI TECNOLOGIA ALIMENTARE FINANZIATO DALL´UE PER CONTRIBUIRE A RIDURRE LA POVERTÀ EVITANDO GLI SPRECHI ALIMENTARI  
 
Milioni di persone povere in alcune delle regioni più svantaggiate del mondo potrebbero presto essere aiutate da un nuovo progetto di tecnologia alimentare finanziato dall´Ue che riunisce ricercatori provenienti da Europa, Africa subsahariana e Asia. Il progetto triennale Gratitude ("Gains from losses of root and tuber crops") riunisce 16 partner di progetto provenienti da Ghana, Nigeria, Paesi Bassi, Portogallo, Regno unito, Tailandia e Vietnam. Il progetto ha ricevuto quasi 3 milioni di euro attraverso il tema "Prodotti alimentari, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma quadro dell´Ue (7° Pq). Coordinati da scienziati dell´Istituto di risorse naturali dell´Università di Greenwich nel Regno Unito, i partner del progetto desiderano trovare nuovi modi di ridurre gli sprechi durante la produzione di colture alimentari fondamentali per le famiglie di alcune parti di Africa e Asia. Un altro scopo del progetto è sviluppare nuovi prodotti come snack dalle colture e così rivolgersi a nuovi mercati. Il fatto che il consorzio è composto da partner del mondo accademico e di quello degli affari contribuirà al raggiungimento di questo obiettivo. La manioca e l´igname sono importanti colture alimentari per circa 700 milioni di persone in tutto il mondo e le perdite relative a esse dopo il raccolto sono significative. Queste perdite possono essere fisiche o economiche, a causa della perdita di valore o della lavorazione in prodotti di basso valore o può risultare da bio-sprechi. Riducendo queste perdite, il ruolo di queste colture nella sicurezza alimentare e del reddito si può migliorare. Le perdite fisiche successive al raccolto sono eccezionalmente alte e avvengono in tutta la catena alimentare. Le perdite del valore economico sono anche alte, per esempio, i prezzi della manioca possono diminuire fino all´85% in un paio di giorni dal raccolto. Il progetto si occuperà anche di migliorare il modo in cui gli scarti come le bucce, gli scarti liquidi e gli scarti delle fabbriche di birra vengono usati, in modo da produrre prodotti di maggior valore per il consumo umano, compresi gli snack, i funghi e i mangimi per gli animali. Al momento, gli agricoltori possono perdere fino al 60% di igname e al 30% di manioca durante la lavorazione delle colture dopo il raccolto perché marciscono, non sono conservate bene e a causa del trasporto e della perdita di valore. I ricercatori sperano di ridurre queste perdite mettendo in pratica migliori metodi di immagazzinamento e migliori tecniche di lavorazione per ridurre gli scarti e trasformarli in qualcosa che abbia un valore. Il successo di diversi prodotti in diverse regioni sarà condiviso con i partner in altre parti del mondo attraverso link digitali. Si spera che il progetto aiuterà le piccole e medie imprese (Pmi) a stabilire contatti con l´industria su larga scala e portare alla creazione di posti di lavoro. Il progetto comincerà lanciando schemi pilota per ridurre gli sprechi in Nigeria, Ghana, Vietnam e Tailandia. Il coordinatore del progetto Keith Tomlins dell´Istituto di risorse naturali dell´Università di Greenwich ha descritto il progetto come uno "schema ambizioso che potrebbe avere un effetto enorme su milioni di persone". Per maggiori informazioni, visitare: Istituto di risorse naturali dell´Università di Greenwich: http://www.Nri.org/    
   
   
UE: IL NUOVO ACCORDO DELLE PARTI SOCIALI PONE LE PREMESSE PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO NELLA PESCA  
 
Bruxelles — Ieri i rappresentanti dei datori di lavoro e dei sindacati del settore della pesca marittima dell´Unione europea hanno sottoscritto un accordo volto a garantire che i pescatori ottengano condizioni di lavoro dignitose a bordo dei pescherecci, per quanto attiene ai requisiti minimi per l´esercizio della professione: vitto e alloggio, sicurezza sul luogo di lavoro e tutela della salute, assistenza sanitaria e previdenza sociale. Tale accordo attua, a livello di Unione europea, la Convenzione "Il lavoro nel settore della pesca" dell´Organizzazione internazionale del lavoro. Questo accordo conferma l´impegno dell´Ue a migliorare le condizioni di lavoro dei pescatori in Europa e nel mondo. Le parti sociali intendono invitare la Commissione a presentare il loro accordo al Consiglio dei ministri dell´Ue al fine di assicurarne l´attuazione tramite una direttiva europea, in conformità dell´articolo 155 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea. In tal modo le norme diventeranno giuridicamente vincolanti nell´Ue e la ratifica della convenzione dell´Oil potrà effettuarsi rapidamente. L´accordo è stato firmato da Javier Garat, presidente di Europêche, e da Giampaolo Buonfiglio, a nome del Cogeca, in quanto presidente del gruppo di lavoro pesca del Copa‑cogeca per i datori di lavoro. Eduardo Chagas, segretario generale della Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (Etf), ha firmato in qualità di rappresentante dei lavoratori. L´accordo è stato sottoscritto nel corso della Conferenza per la giornata europea del mare, svoltasi a Goteborg (Svezia) il 21 e 22 maggio. Maria Damanaki, Commissario per gli Affari marittimi e la pesca, che era presente al momento della firma, ha dichiarato: "Questo accordo costituisce la tappa fondamentale volta ad imporre agli Stati membri dell´Ue l´obbligo giuridico di migliorare le condizioni di lavoro dei pescatori in Europa. Si applica, in linea di massima, a tutti i pescherecci e a tutti i pescatori, compresi quelli degli equipaggi multinazionali. Obbliga le autorità a controllare che le norme siano rispettate e incoraggia il coordinamento tra le autorità competenti. Rendere le professioni della pesca più sicure e più attraenti costituisce uno degli obiettivi della riforma in corso nell´ambito della politica comune della pesca.". László Andor, Commissario responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione ha dichiarato: "Mi rallegro che l´accordo stabilisca parametri di riferimento chiari, intesi a migliorare le condizioni di lavoro e la salute e la sicurezza dei lavoratori del settore della pesca. L´accordo dimostra come il dialogo sociale possa svolgere un ruolo rilevante nell´elaborazione della normativa Ue". Contesto - La globalizzazione ha avuto un´incidenza profonda sul settore della pesca ed è necessario promuovere e tutelare i diritti dei pescatori. Il rischio di un infortunio, o anche di incidente mortale, è 2,4 volte superiore nel settore della pesca marittima rispetto alla media di tutti i settori dell´Ue. L´industria della pesca, nel mondo, registra il 7% di tutti i decessi sul luogo di lavoro, sebbene, con i suoi 355 000 addetti, questo settore impieghi meno dello 0,2% della manodopera in Europa. Il settore della pesca costituisce un´importante fonte di posti di lavoro in alcuni Stati membri (ad esempio in Grecia, con l´1,5%) e in alcune regioni (ad esempio in Galizia, Spagna, con il 3%) o comunità costiere (ad esempio a Killybegs, Irlanda, con il 68%). La Convenzione n. 188 dell´Oil raccoglie e completa le altre convenzioni dell´Oil già in vigore e prevede requisiti minimi per i lavoratori dei pescherecci per quanto riguarda vitto e alloggio, salute e sicurezza, assistenza sanitaria, condizioni contrattuali e previdenza sociale. È integrata dalla raccomandazione n. 199 dell´Oil. Benché sia stata adottata dalla Conferenza generale dell´Oil nel giugno 2007, la convenzione non è ancora entrata in vigore poiché dev´essere ratificata da almeno dieci firmatari. Il trattato Ue conferisce alle parti sociali la facoltà di chiedere che un accordo da loro sottoscritto diventi norma dell´Unione tramite una decisione del Consiglio e sia, pertanto, giuridicamente vincolante per tutti gli Stati membri dell´Ue. Il presente accordo non solo rafforzerà l´attuazione della convenzione dell´Oil, ma ne agevolerà anche la ratifica da parte di tutti gli Stati membri, entro fine 2012, in modo che la convenzione possa entrare in vigore in tutto il mondo nel 2013. L´accordo fa seguito ai negoziati, avviati nel 2010, tra le parti sociali del settore della pesca marittima a livello europeo (Europêche-cogeca, per i datori di lavoro, e la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti, in rappresentanza dei lavoratori). Per ratificare la convenzione devono essere adottate sia la legislazione nazionale che la legislazione Ue. Per quanto attiene al diritto Ue, la Commissione ha avviato la procedura legislativa consultando le parti sociali nel 2007. Il 7 giugno 2010 il Consiglio ha adottato una decisione che autorizza gli Stati membri a ratificare, nell´interesse dell´Unione europea, la Convenzione dell´Oil per cui "gli Stati membri devono sforzarsi di adottare tutte le misure necessarie a depositare quanto prima, e preferibilmente entro il 31 dicembre 2012, i loro strumenti di ratifica della Convenzione". Disporre del quadro giuridico costituisce solo il primo passo. Gli Stati membri devono poi garantire, tramite controlli e ispezioni, che le norme siano rispettate, norme che chiaramente non si applicano solo ai pescherecci battenti bandiera di uno Stato membro dell´Ue, ma anche ai pescherecci battenti bandiere di Stati che non hanno ratificato la convenzione, quando fanno scalo in un porto dell´Unione. La Commissione aiuterà gli Stati membri ad assolvere ai loro compiti. Inoltre il Fondo europeo per la pesca e, a decorrere dal 2014, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, sosterranno finanziariamente il settore per migliorare la sicurezza a bordo delle imbarcazioni, e i lavoratori, affinché frequentino idonei corsi di formazione. Uno studio recente di 24 comunità costiere in Europa ha rivelato che le flotte hanno crescenti difficoltà a completare gli equipaggi con personale locale qualificato e sono costrette a ricorrere a lavoratori di paesi terzi e, per le flotte artigianali, a utilizzare lavoratori che continuano l´attività oltre l´età pensionabile legale. Lo studio dimostra che la pesca, insomma, non rappresenta una prospettiva di carriera attraente. La diminuzione delle catture e, quindi, l´incertezza delle prospettive, nonché i livelli salariali relativamente bassi, sono solo in parte responsabili: le preoccupazioni in materia di sicurezza e le difficili condizioni di lavoro sui pescherecci costituiscono un altro aspetto del problema. Per ulteriori informazioni Politica della pesca: http://ec.Europa.eu/fisheries  Giornata europea del mare: http://ec.Europa.eu/maritimeday  Politiche in materia di occupazione, affari sociali e inclusione: http://ec.Europa.eu/social/    
   
   
INTERREG: "TURISMO INCONTRA AGRICOLTURA" IN PIAZZA DUOMO A BRESSANONE  
 
Bolzano - Trovare nuove forme di collaborazione tra agricoltura e turismo: questo l´obiettivo del progetto Interreg "Saporialpini" promosso congiuntamente da Alto Adige, Salisburgo, Tirolo dell´est e Belluno. Sabato scorso il progetto è stato presentato a Bressanone in piazza Duomo con una serie di iniziative gastronomiche. Piazza Duomo a Bressanone si è trasformata in una grande cucina all´aperto per offrire ai visitatori un vero e proprio viaggio culinario. Le scuole delle quattro regioni che partecipano al progetto Interreg (la Giunta provinciale ha incaricato le scuole professionali di agricoltura e economia domestica Salern e Teodone e la scuola alberghiera di Brunico) si sono presentate ciascuna con due prodotti di qualità. Gli studenti altoatesini hanno scelto agnello e miele, Belluno con cereali e fagioli, il Tirolo orientale con patata e segale, Salisburgo con formaggio e mela. Le quattro aree alpine hanno deciso di muoversi insieme "per contribuire concretamente, attraverso la valorizzazione di prodotti agricoli regionali, alla salvaguardia del paesaggio culturale e dei posti di lavoro nei settori agricolo e turistico, alla destagionalizzazione dei prodotti e all’incremento della competitività", ha ribadito a Bressanone l´assessore provinciale Hans Berger. Nell´evento pubblico sono state illustrate anche le azioni promozionali finora messe in campo dalle regioni coinvolte: partecipazione a fiere specializzate e manifestazioni, cartellonistica, incontri e seminari con operatori del settore dei prodotti di qualità. Dalla collaborazione al progetto Interreg "Saporialpini" sono nati anche materiale didattico e un libro di cucina bilingui, in autunno saranno a disposizione gratuitamente anche in forma digitale (corsi e-learning e volume in e-book). Inoltre una Google-map aiuta gli interessati nella ricerca delle strutture formative che partecipano al progetto: scuole, masi didattici, centri visita dei parchi naturali.  
   
   
SISMA DEL 20 MAGGIO, DISTRUTTI CASOLARI E ABITAZIONI RURALI: DANNI PER DECINE DI MILIONI DI EURO PERDUTI ANCHE ACETO BALSAMICO, CHE È FUORIUSCITO DALLE BOTTI, E DISTRUTTE PER LA CADUTA CIRCA 130MILA FORME DI PARMIGIANO PER UN VALORE DI OLTRE 40 MILIONI DI EURO  
 
Bologna – Decine di casolari distrutti e moltissimi seriamente danneggiati, oltre a migliaia di forme di parmigiano cadute a terra dalle ‘scalere’ dei magazzini di stagionatura sono la conseguenza del terremoto del 20 maggio scorso che ha colpito, in Emilia Romagna, prevalentemente le province di Modena, Ferrara e Bologna. I danni più ingenti nei comuni di Finale Emilia, San Felice Sul Panaro, Camposanto, Cavezzo, San Possidonio ed anche Carpi nel modenese, mentre nel territorio di Bologna è Crevalcore il comune più Colpito. Anche a Sant’agostino di Ferrara, dove il sisma ha mietuto vittime, sono stati registrati danni ingenti. E’ ancora prematuro fare una stima precisa dei danni di stalle, ricoveri attrezzi e abitazioni private, ma si parla di svariati milioni di euro a cui si aggiunge la perdita di prodotti ad alto valore aggiunto come l’Aceto balsamico che è fuoriuscito dalle botti e le forme di parmigiano che sono cadute dalle ‘scalere’. Inoltre sono andati irrimediabilmente perduti decine di mezzi agricoli sepolti sotto le macerie nonché prodotti agricoli pronti per essere alienati. Nell’area colpita operano numerose cantine vinicole specializzate nella produzione di lambrusco, anch’esse danneggiate. In alcuni allevamenti sono stati segnalati animali sepolti sotto le macerie. Da un primo sopraluogo svolto risulta che in due stabilimenti di stagionatura del ‘del re dei formaggi’, ovvero l’Albalat (Modena) e la Cappelletta del Duca (San Possidonio), siano andate perdute complessivamente 130 mila forme, per un valore di oltre 40 milioni di euro. “Oltre il danno la beffa – dice il presidente della Cia Emilia Romagna Antonio Dosi - perché gli agricoltori dovranno pagare l’Imu su immobili danneggiati e sui quali dovranno sostenere costi elevati per riportarli in sicurezza. Chiediamo pertanto che il governo, così come dispose in occasione del sisma che colpì l’Abruzzo, provveda con apposita ordinanza, già in occasione del Consiglio dei ministri in agenda per domani 22 maggio, di congelare le imposte , compresa, l’Imu, gravanti sugli immobili colpiti dal terremoto.”  
   
   
LATTE, LOMBARDIA: GRANDE UTILIZZO DEI FONDI UE  
 
Bardolino/vr - "La Lombardia produce più del 40 per cento del latte nazionale. Un dato questo che spiega quanto la Regione sia particolarmente attenta alle esigenze del comparto lattiero-caseario. Stiamo cercando di utilizzare al meglio i fondi Europei della Politica Agricola Comunitaria. Rispetto alla media nazionale, che si ferma al 20 per cento, nella capacità di utilizzo dei fondi europei, la Regione Lombardia ha invece impegnato oltre l´80 per cento delle risorse destinate agli agricoltori e agli allevatori". Lo ha detto Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, 18 maggio, nel corso del suo intervento al Dairy Forum ´Latte: il mercato mondiale prende forma´, organizzato da Clal.it, società di studio del mercato lattiero-caseario, e svoltosi a Bardolino, in provincia di Verona. Regione Vicina Ai Produttori Con Anticipo Pac - "Come Regione e come Assessorato all´Agricoltura abbiamo cercato di dare risposte concrete - ha detto ancora De Capitani - al comparto agricolo". "Da tre anni - ha proseguito - la Regione anticipa la metà del contributo della Pac a luglio: circa 200 milioni di euro di liquidità che entra nelle casse delle imprese. E la Lombardia è stata la prima ad avviare questa azione a favore degli agricoltori. Non solo. Nella modifica e nell´approvazione del Testo Unico Legge 31, ci sono aspetti normativi importanti per quanto riguarda tutto il settore lattiero-caseario". Regione Capofila Per Attenuare Effetti Nuova Pac - L´assessore De Capitani ha voluto ricordare anche l´impegno della Regione Lombardia sul fronte della difficile negoziazione per la nuova Politica agricola comunitaria (Pac). "La Lombardia - ha detto - ha redatto una serie di emendamenti, che sono stati condivisi anche dalle altre Regioni italiane e che dovrebbero appunto attutire gli effetti negativi della Pac. I testi degli emendamenti sono già sui tavoli dove si decidono le sorti della nostra agricoltura". "Pochi giorni fa il Comitato europeo delle Regioni, che è l´istituzione che riunisce i rappresentanti delle 179 Enti regionali presenti nell´Ue e che ha funzione consultiva sulla riforma Pac, ha accolto - ha spiegato il responsabile dell´Agricoltura lombarda - molti degli emendamenti portati dalle nostre Regioni". Al Mondo Agricolo Serve Maggiore Attenzione - Concludendo il suo intervento al Forum Clal, De Capitani ha ribadito come "il comparto agricolo sia largamente e ingiustificatamente sottovalutato rispetto al suo valore effettivo, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione dei fondi e così tutta l´agricoltura ne esce penalizzata". "Bisogna - ha concluso - invertire questa tendenza e dare maggiore attenzione al mondo agricolo´.  
   
   
REGIONE FVG APPOGGIA VOUCHER, GOVERNO MONTI CI RIPENSI INAUGURATO IMPIANTO FOTOVOLTAICO ALL´AZIENDA CHEMELLO  
 
Trieste - Pieno sostegno della Regione al sistema dei voucher in agricoltura. "Funzionano - ha commentato , 19 mag il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, intervenendo all´inaugurazione del nuovo impianto fotovoltaico dell´azienda agricola Chemello, a San Giorgio della Richinvelda - e danno una risposta concreta quanto pratica alle esigenze del settore. Non si capisce - ha insistito l´esponente della Giunta Tondo, ribadendo quanto espresso ieri dalla collega Angela Brandi - perché il Governo Monti voglia limitarne l´impiego". Dopo essersi complimentato con l´azienda Chemello per gli oltre 4mila metri quadri di pannelli solari posizionati sui tetti dei capannoni (garantiscono una produzione di circa 400 kWh), Ciriani ha ricordato come "il Friuli Venezia Giulia vive grazie allo spirito imprenditoriale che anima la sua gente. L´investimento della famiglia Chemello - ha evidenziato - è la testimonianza che possiamo nutrire grande fiducia nel futuro perché abbiamo imprenditori che lavorano duramente per trasformare i propri sogni e i propri obiettivi in realtà, rendendo le aziende sempre più competitive e, di conseguenza, importanti per tutto il territorio".  
   
   
RICERCA:PER CENTRI REGIONALI 7 MLN DA MISURA 124 DEL PSR REGIONE ABRUZZO COSTANTEMENTE AL LAVORO ANCHE SU QUESTO FRONTE  
 
Pescara - "Sono perfettamente a conoscenza delle varie criticità che interessano tutti i centri di ricerca regionali e in particolare del Crab di Avezzano che ritengo svolgano un ruolo centrale e determinante per quanto riguarda il comparto agroalimentare". L´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, interviene il 17 maggio per fare chiarire a seguito delle proteste dei dipendenti del Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologie. "La Cassa integrazione - precisa Febbo - non è certo determinata da responsabilità dirette da questo Governo Regionale ma purtroppo è il frutto di anni pregressi di gestione "allegra" e a cui va sicuramente aggiunto il taglio dei trasferimenti operato dal Governo centrale. Questa amministrazione regionale ha sempre chiesto ai Centri di ricerca e a tutti gli enti strumentali di cambiare rotta, puntando su una gestione efficiente e coerente con le professionalità a disposizione, e di lavorare attingendo a fondi che non siano solo ed esclusivamente quelli elargiti e/o trasferiti dalla Regione. In questo senso vanno le indicazioni di questo Assessorato, favorendo e incentivando la partecipazione dei Centri di ricerca ad importanti iniziative come il Distretto Tecnologico, i Poli di Innovazione e all´attivazione di progetti da realizzarsi in collaborazione con i privati". Per questo, la Regione ha messo a disposizione dei Centri di ricerca la Misura 124 del Programma di sviluppo Rurale e questa strategia è stata ampiamente certificata dal successo che il bando ha riscosso. Il Crab e le altre strutture, infatti, hanno partecipato e si sono visti aggiudicare i fondi programmati. "Questo percorso innovativo che va nella giusta direzione e punta al risanamento dei conti pubblici che questo Governo Chiodi sta portando avanti e non è l´unica strategia vincente che stiamo portando avanti. Si tratta di un nuovo modo di gestire i Centri di ricerca che - sono sicuro - confermerà la qualità e la professionalità che fanno delle nostre strutture vere e proprie eccellenze e non come era accaduto in passato solo strutture ? autoreferenziali". Con la Misura 124 del Psr che punta sulla "Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale", abbiamo a disposizione fondi per 7 milioni di euro grazie ai quali i Centri di ricerca avranno la possibilità di continuare i loro percorsi. "L´assessorato alle Politiche agricole - conclude Febbo - sta lavorando sulla nuova programmazione, Psr 2014-2020, al fine di garantire al sistema agroindustriale abruzzese quell´innovazione tecnologica che i centri di ricerca grazie al loro lavoro, sono in grado di favorire".  
   
   
FVG, AGRICOLTURA: 15 MLN EURO PER FINANZIAMENTI TASSO ZERO A IMPRESE  
 
Trieste - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il regolamento che definisce i criteri e le modalità di attuazione di una nuova tipologia di intervento del Fondo di rotazione in agricoltura. Nello specifico, il regolamento prevede l´erogazione, in sinergia con le banche convenzionate, di finanziamenti agevolati della durata massima di tre anni alle imprese che stagionano o invecchiano in regione prodotti agricoli di unità produttive del territorio. Il Fondo metterà a disposizione 15 milioni di euro per finanziamenti a tasso zero. Il provvedimento ha come obiettivo principale quello di dare sostegno alle imprese che in regione adottano processi di stagionatura o invecchiamento di prodotti agricoli, esempi classici il Montasio o il Prosciutto di San Daniele o ancora il vino, considerando che nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti di altissima qualità che puntano a valorizzare il legame con il territorio di appartenenza. La volontà di sostenere questo tipo di imprese appare rilevante anche a fronte delle difficoltà che incontrano nel vedere soddisfatte dal sistema creditizio le importanti esigenze di liquidità correlate alle attività di stagionatura ed invecchiamento dei prodotti. Difficoltà sempre più accentuate soprattutto in termini di garanzie nei confronti degli istituti di credito. L´obiettivo viene perseguito attraverso l´erogazione alle imprese di specifici finanziamenti agevolati per l´anticipazione del valore commerciale dei loro prodotti, finanziamenti che sono garantiti prioritariamente dai prodotti stessi. I finanziamenti sono infatti erogati alle imprese che rispondono ai criteri di valutazione ordinariamente utilizzati dalla banca per la concessione del credito, a fronte della costituzione di garanzie sui prodotti in qualsiasi forma e con qualsiasi strumento ritenuti idonei dalla banca ed eventualmente a fronte di garanzie supplementari reali o personali prestate dai beneficiari o per conto dei beneficiari. La finalità dell´intervento, quindi è quella di favorire il matrimonio tra il mondo del credito e le linee produttive virtuose, confidando nella ripresa dell´intero comparto. Secondo il regolamento, esecutivo nel momento in cui verrà pubblicato sul Bur, la spesa massima finanziabile è pari a 70% del valore commerciale stimato dei prodotti agricoli. A questo proposito il regolamento prevede anche dei massimali correlati al fatturato annuo di ciascuna impresa. La durata dei finanziamenti, infine, è legata al periodo di lavorazione o al periodo previsto per la vendita dei prodotti sino ad un massimo di tre anni comprensivi del periodo di preammortamento.  
   
   
LA REGIONE INCONTRATO I RAPPRESENTANTI DEI CONSORZI CALABRESI DI TUTELA DELLE DENOMINAZIONI DOP E IGP  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presieduto il 17 maggio un incontro con i rappresentanti dei Consorzi del sistema di eccellenza agroalimentare riconosciuti Dop e Igp per discutere sull’importanza che gli organismi di tutela rivestono per la Calabria. All’incontro hanno preso parte presidenti e delegati dei Consorzi calabresi di tutela di salumi, clementine, bergamotto, olio di oliva alto crotonese, olio di oliva Lametia, olio di oliva Bruzio, patata della Sila, limone di Rocca Imperiale, fico dottato di Cosenza, liquirizia di Calabria, cipolla rossa di Tropea. Tra le varie indicazioni comuni formulate durante la riunione anche quella del rilancio, in forma unitaria, del sistema di tutela e promozione delle produzioni d’origine. L’assessore Trematerra ha proposto di dar vita ad un centro di rappresentanza delle produzioni di eccellenza calabresi “un luogo – ha spiegato - che consenta di valorizzare la ricchezza e l’importanza che tali produzioni ricoprono per la nostra regione”. A tale riguardo l’assessore si è mostrato particolarmente soddisfatto per la disponibilità del sindaco di Rocca Imperiale, Ferdinando De Leo, di mettere a disposizione il monastero dei “Frati Osservanti”, edificio risalente al 1600, ristrutturato nel 1984 e destinatario di ulteriori interventi previsti dal Fas 2007-2013. Il sindaco De Leo ha inoltre espresso la volontà di attivare ulteriori iniziative di supporto come, ad esempio, sostenere la collaborazione con le alte scuole di cucina nazionali allo scopo di creare un punto di riferimento centrale per la promozione della filiera agricola made in Calabria. “È un idea sinergica a costo zero per la Regione – ha evidenziato Trematerra - e potrebbe diventare un modello da esportare in altre realtà regionali, a suggello dell’inscindibile legame tra il territorio e prodotti”. I rappresentati dei Consorzi presenti all’incontro, ribadendo l’importanza di sviluppare azioni sinergiche, hanno stabilito di costituire un’associazione regionale per consentire una maggiore forza contrattuale e una più ampia permeazione dei prodotti calabresi nella catena della ristorazione.  
   
   
SOLAGRITAL, INCONTRO IN REGIONE MOLISE PER FARE IL PUNTO DELLA SITUAZIONE  
 
Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha incontrato nel pomeriggio del 18 maggio presso la Sala Giunta del Palazzo della Regione di Via Genova, insieme agli Assessori Angela Fusco Perrella, Michele Scasserra e Gianfranco Vitagliano, gli amministratori, i rappresentanti sindacali nazionali e regionali di Cgil, Cisl e Uil, oltre che le Rsu della Solagrital, cui si sono uniti anche gli esponenti delle associazioni degli allevatori che lavorano con l´azienda di Bojano. Presenti anche il Presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, e il Sindaco della città matesina, Antonio Silvestri. L´incontro è servito a fare il punto della situazione e ad ascoltare le varie problematiche di ordine finanziario dell´azienda, dovute in parte importante a crediti vantati e non rientrati, o in via di rientro ,in tempistiche adeguate e certe. Queste condizioni hanno determinato a cascata una serie di difficoltà per i pagamenti degli stipendi. Il Presidente Iorio ha ribadito la volontà del Governo regionale, in coerenza e continuità con il passato, di salvaguardare, per quanto nelle sue responsabilità e possibilità di intervento, la Solagrital e, in generale, la filiera avicola. Filiera che, peraltro, è in grado, come è stato detto, senza le problematiche creditizie evidenziate, di poter andare avanti e raccogliere le positività gestionali che il mercato le consentirebbe. Iorio ha quindi chiesto a tutti gli interlocutori, ciascuno per la propria responsabilità, un ulteriore impegno e una rinnovata disponibilità al fine di trovare una giusta strada per portare l´azienda e i suoi dipendenti diretti e indiretti fuori dall´attuale momento di crisi. «Siamo consapevoli - ha detto il Presidente - di quello che vivono i lavoratori, le loro famiglie e conosciamo le ripercussioni sul territorio di queste problematiche; per quanto ci sarà possibile, dunque, cercheremo di fare il nostro compito anche all´interno di una fase amministrativa molto ristretta come quella che stiamo vivendo».  
   
   
AGRICOLTURA: VIOLINO, 6 MLN EURO DA FONDO ROTAZIONE A IMPRESE FVG  
 
Trieste - Il Fondo di rotazione in agricoltura mette a disposizione 6 milioni di euro, sotto forma di finanziamento a tasso zero, per gli agricoltori che vorranno investire nella loro impresa. Questa è l´importante novità pubblicata sull´ultimo Bollettino ufficiale della Regione (Bur) dopo l´aggiornamento del documento di Programmazione dell´operatività del Fondo adottato dall´assessore alle Risorse agricole del Friuli Venezia Giulia, Claudio Violino, anche in seguito alla redistribuzione delle risorse anticrisi avvenuta lo scorso marzo. Si tratta, ha spiegato l´assessore, di una parte dei 14,5 milioni di euro ritornati nelle casse del Fondo di rotazione in agricoltura a seguito del riparto definito dalla Giunta regionale nell´ambito delle misure anticrisi. "Con provvedimenti di questo tipo - commenta Violino - il Fondo di rotazione si conferma uno strumento capace di far fronte alle richieste di finanziamenti provenienti dal mondo delle imprese agricole. Basti pensare all´elevato numero di pratiche evase nell´ultimo anno, grazie alle quali abbiamo contribuito alla sopravvivenza di aziende agricole in difficoltà". Nel dettaglio, a fronte di una disponibilità totale di 30 milioni (di cui 16,3 milioni di cassa, 5,7 milioni provenienti dai rientri di rate, 7,5 milioni provenienti da accantonamenti di rientri e anticipazioni e 500mila euro provenienti da interessi), il Fondo prevede di destinare 7 milioni di euro per il finanziamento di investimenti riguardanti la produzione primaria, 600mila euro per la ristrutturazione finanziaria delle imprese e 6 milioni di euro per finanziare investimenti di trasformazione e commercializzazione. Altri 15 milioni di euro, invee, sono destinati al finanziamento dell´anticipo del valore stimato di magazzino delle imprese e un ulteriore milione di euro andrà a finanziare la creazione di sistemi agro energetici. Infine, 400mila euro rimarranno come riserva di disponibilità. Sempre per quanto riguarda il Fondo di rotazione, è stata definita con le banche convenzionate una rinegoziazione della misura massima dei tassi di interesse da praticare alle imprese per i finanziamenti agevolati. "Un atto importante - conclude Violino - perché permette agli istituti di credito di erogare i finanziamenti garantendo alle imprese, in un perdurante contesto di crisi economica e finanziaria che ha coinvolto in termini rilevanti anche il mondo creditizio, una maggiore fruibilità di uno strumento agevolativo come il Fondo".  
   
   
ALIMENTARE. ASSESSORE VENETO: SU GUSTO, QUALITÀ E OGM, COME SCRITTORE PREFERISCO ASIMOV  
 
“L’articolo dal titolo Credere negli Ogm, parola d’autore, pubblicato il 17 maggio dal Corriere della Sera, mi fa rimpiangere l’aria pulita respirata ieri nel corso dell’incontro avuto con i rappresentanti delle organizzazioni giovanili degli agricoltori veneti e mi richiama la bella e drammatica vicenda del concorso gastronomico di Gammer, il più famoso della galassia, descritta decenni fa, a memoria direi cinque, dallo scrittore e scienziato Isaac Asimov”. L’assessore all’agricoltura del Veneto non ci sta a perpetuare l’equivoco parailluminista che essere contrari agli ogm significhi essere contrari al progresso, alla scienza e alla ricerca; “semmai è vero il contrario: significa un ricerca più difficile e senza scorciatoie, meglio ancora se senza brevetti, rispetto all’obiettivo principale degli attuali produttori di ogm che è sostanzialmente il profitto e non certo la fame nel mondo o il benessere dell’umanità”. “Nella colonia spaziale di Gammer – ricorda l’assessore – il concorso viene vinto da un giovane, grazie ad un ingrediente segreto con il quale ha reso insuperabile il gusto della sua pietanza. Ammirato e invidiato da tutti gli altri concorrenti, il vincitore è costretto a rendere noto l’ingrediente e la sua origine (vedi un po’: Asimov è antesignano anche di un’etichettatura a misura di consumatore), la quale ultima lo porta alla squalifica e all’esilio. Rispetto ai gusti e ai sapori ogm, asettici e sostanzialmente eguali, di tutti gli altri partecipanti al concorso, il suo segreto è semplicemente dell’aglio, coltivato nella sporca e umida terra di un pianeta che noi considereremmo fertile, resa ancor più feconda da vergognoso concime organico”. “Chiosiamoci sopra, ma non perdiamo mai di vista che il problema dell’agricoltura, soprattutto quella italiana – conclude l’assessore – non è quello nutrire gli obesi dei paesi ricchi, ma uomini e donne che vogliono sapori, qualità, tipicità e salute. Per dirla con il ministro Clini, che precisò molto bene e chiaramente il suo pensiero in occasione della recente firma di un accordo sulla bonifica di Marghera qualche mese fa: ‘sì alla ricerca, no agli ogm nell’agricoltura italiana’, il cui valore, salutistico, economico, di immagine e di prospettiva (caratteristiche che la rendono spesso copiata quando non del tutto rubata) non è nella omogeneizzazione e nell’anonimato ma appunto nell’esaltazione delle specificità e di sapori altrimenti irripetibili”.  
   
   
LE INIZIATIVE DI PROMOZIONE DEL BIOLOGICO DAL 19 AL 26 MAGGIO NELLE MARCHE  
 
Incontri nelle scuole e manifestazioni fieristiche per promuovere l’agricoltura e i prodotti biologici delle Marche. Sono queste le iniziative che caratterizzeranno la prossima settimana e che interesseranno il territorio regionale. “Prosegue – osserva il vice presidente e assessore all’Agricoltura Paolo Petrini – il progetto regionale di informazione e sensibilizzazione finalizzato a far conoscere il biologico marchigiano. Abbiamo coinvolto le scuole e i consumatori, perché è importante promuovere consapevolezza sulla qualità alimentare, specie per le giovani generazioni. Riprendiamo un’esperienza del 1996 con cui abbiamo dato vita al progetto orto biologico nelle scuole e realizziamo occasioni di incontro tra produttori bio e consumatori e ristoratori. Attraverso il progetto “cattedra ambulante” coinvolgiamo anche istituti tecnici e licei, per divulgare la conoscenza di questo settore”. Per la settimana del biologico, gli orti biologici delle scuole si aprono ai cittadini e agli amministratori locali, con inaugurazioni e visite, mentre vengono organizzate anche fiere e incontri. Si comincia domani da Urbino, dove è in programma una fiera e un incontro per la promozione di un gruppo di acquisto solidale (Gas), organizzato da Rees Marche (Rete di economia etica e solidale). A Tolentino, domenica, sempre a cura della Rees Marche, viene organizzata una fiera e un incontro tra Gas e produttori. Il mattino di sabato a Pesaro, la Scuola secondaria e primaria “F. Barocci” di Mombaroccio dell’istituto comprensivo Pirandello di Pesaro, presenta il progetto “Il giardino delle meraviglie. Giovedì 24 maggio alle nove la Scuola primaria montessoriana Scapezzano dell’Istituto comprensivo Senigallia nord, presenta il progetto “L’orto biologico un piccolo ecosistema interdipendente tra uomo e natura”. Venerdì 25 maggio al mattino la Scuola dell’infanzia “Giardino del sole” dell’istituto comprensivo Senigallia centro Fagnani, presenta il progetto “La biodiversità nell’orto biologico a scuola. Sempre venerdì 25 maggio al mattino la Scuola dell’infanzia “F.tombari” dell’istituto comprensivo Pinocchio Montesicuro di Ancona, presenta il progetto “Caccia al tesoro con Rino il rosmarino: piccoli orti crescono … un percorso tutto da scoprire”, mentre alle 17 la scuola dell’Infanzia “Ortolani” dell’istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino, presenta il progetto “Gli ortolani siamo noi”. Sabato 26 maggio per tutta la giornata, la Scuola materna “Ada Bianchi”, Scuola paritaria Ada Bianchi di Senigallia presenta il progetto “Sotto il cavolo c’è anche un bruco?”. Alle 11,30 di sabato 26 la Scuola primaria Cesanella dell’istituto comprensivo Senigallia nord presenta il progetto “Il giardino degli aromi”. Sempre sabato 26 maggio, infine, a Fano viene organizzata una fiera e un incontro con i produttori, a cura della Rees Marche.  
   
   
FORUM PA: 250 MILIONI DI EURO DAL PSR PER AGRICOLTURA PUGLIESE  
 
In Puglia ci sono circa 2.000 giovani sotto i 40 anni che hanno scelto di dedicarsi all´agricoltura usufruendo degli incentivi all’insediamento messi a disposizione dal Programma regionale per lo sviluppo rurale. Ne ha parlato il 17 maggio a Roma l’assessore regionale alle risorse agroalimentari, Dario Stefano, nello spazio espositivo della Regione Puglia nel Forum della pubblica amministrazione. “Abbiamo reso le nostre politiche attrattive per i giovani – ha spiegato Stefano – mettendoli in condizione di operare al meglio. Sono stati erogati oltre 250 milioni di euro tra premi a fondo perduto, incentivi (all’insediamento, alla modernizzazione e alla diversificazione), corsi di formazione e consulenze. Crediamo tanto in questa esperienza tanto che ci stiamo impegnando a riportare l’attenzione del Parlamento Europeo sulla necessità di costruire un disegno di politica agricola comune, rispondente all’esigenza di sburocratizzazione avanzata dalle imprese agricole. Non possiamo, però, vivere il tema dell’innovazione solo come elemento di miglioramento tecnologico e burocratico, ma introdurlo anche nel loro modello organizzativo. Le aziende – ha concluso Stefano - sono troppo piccole e disaggregate, inadeguate alle richieste quantitative del mercato”. La Regione Puglia, anche nel tentativo di abbassare l’elevata età degli operatori-imprenditori, ha puntato su un modello innovativo d’incentivi basato sull’idea d’impresa. L’innovazione consiste nel trasformare in vere e proprie aziende, le idee progettuali che sono risultate idonee alla valutazione preliminare. Insomma, vantaggi per i giovani, ma anche per la Regione che effettua l’istruttoria tecnico-amministrativa delle sole richieste di contributo che hanno superato la fase preliminare, ottimizzando tempi e risorse.  
   
   
RIPARTE IL PROGETTO PER L’ALIMENTAZIONE SANA E BIOLOGICA  
 
Le Officine Grandi Riparazioni di Torino dal 22 al 24 maggio e l’ospedale di Mondovì il 25 maggio ospiteranno le attività legate al progetto di informazione e promozione dei prodotti biologici finalizzato alla sensibilizzazione dei consumatori e della ristorazione collettiva sanitaria e scolastica. L’assessorato regionale all’Agricoltura, che coordina l’iniziativa, ha affidato la realizzazione di parte degli eventi all’Istituto per il marketing dei prodotti agroalimentari del Piemonte. Saranno allestiti anche spettacoli teatrali per bambini e ragazzi incentrati sulla corretta alimentazione e prevista la distribuzione di frutta biologica e materiale divulgativo. Il progetto si completerà con la collaborazione della società consortile Pracatinat, impegnata nel miglioramento della qualità dei prodotti serviti presso le mense scolastiche incrementando l’impiego del biologico.  
   
   
VOUCHER. ASSESSORE VENETO ALL’AGRICOLTURA: CATANIA HA RAGIONE  
 
Venezia - “Catania ha ragione: i voucher in agricoltura hanno un ruolo importante contro il lavoro nero ed il sommerso nel settore. Di più: in questi anni sono stati un’occasione per creare lavoro e soprattutto per dare contorni a tante situazione paradossali, come quelle di familiari e amici che, nelle piccole e piccolissime aziende, danno una mano nella raccolta”. L’assessore all’agricoltura del Veneto non ha dubbi: “eliminare i voucher non creerà nuova occupazione né allungherà la durata di contratti temporanei, ma anzi sarà lo spunto per situazioni di maggiore illegalità, metterà in difficoltà le aziende agricole, si tradurrà in minori introiti fiscali per lo Stato. Il vero problema dei voucher è semmai quello di estenderli ad altri comparti dove sono richiesti, e talora necessari, a lavori giornalieri od occasionali rispetto ai quali un contratto di lavoro, a termine e no, non è utile né a chi cerca il lavoratore né a chi vuole svolgere quell’incarico. Penso anche, e non è un ‘pour parler’, ai turisti (non pochi, ve lo assicuro) che dall’estero ci chiedono di provare il piacere della vendemmia e che non possiamo soddisfare perché verrebbero meno strumenti banali ed efficaci come i voucher. E gli esempi sarebbero tantissimi”. “Aggiungo che, in un momento nel quale l’occupazione dipendente in agricoltura dimostra di tenere nonostante le difficoltà generali derivanti dalla crisi economica, la loro abolizione sarebbe un boomerang. In Veneto, nel 2011 il 60 per cento dei voucher è stato utilizzato in agricoltura (591 mila per attività agricole stagionali e 463 mila per non stagionali), per un totale corrispondente a circa 210 mila giornate/uomo di lavoro (stima Inps), pari a circa 930 lavoratori a tempo pieno l’anno; pari all’8 per cento delle giornate lavorative dei dipendenti agricoli a tempo determinato. Credo nella buona fede di quanti ne hanno chiesto l’abolizione – ha concluso l’assessore – ma l’invito è a mantenerli proprio alla luce della positiva esperienza maturata finora, ricordando che abolirli non sarebbe un’innovazione, ma un arretramento”.  
   
   
PESCA: CHIOGGIA; DICHIARATO LO STATO DI AGITAZIONE DELLA MARINERIA FEDERCOOPESCA VICINA AGLI OPERATORI, AUSPICA RIORDINO POLITICHE SOCIALI DI SETTORE NEL DDL LAVORO  
 
 “Siamo vicini agli operatori che oggi a Chioggia hanno dichiarato lo stato di agitazione della marineria, chiedendo alla Regione Veneto un intervento straordinario per l’accesso alla cassa integrazione, in modo da arginare la profonda crisi in atto”. Commenta così la Federcoopesca-confcooperative la decisione presa dalla marineria di Chioggia al termine dell’incontro avuto oggi, presso il municipio, con l’amministrazione comunale e i rappresentanti di categoria. Un malessere che nasce dalle difficoltà legate: all’eccessivo costo del carburante; all’aumento dei costi di gestione dei motopescherecci, dell’attività di pesca e della conservazione del prodotto; al decremento delle possibilità di pesca legate alle diminuzione delle giornate, dovute all’ondata di maltempo registrate nei primi mesi dell’anno; alla diminuzione delle richieste di prodotto, causata da un calo generalizzato dei consumi. Quello che gli operatori chiedono, riferisce l’associazione, è un sistema di ammortizzatori sociali che garantisca il reddito dei pescatori nelle giornate di lavoro perse per mancanza di redditività o per condizioni meteo marine sfavorevoli. Una situazione comune a molte altre marinerie italiane. “A questo punto – ribadisce la Federcoopesca-, diventa quanto mai strategico il riordino delle politiche sociali per la pesca previsto nel ddl Lavoro”. L’esame del testo del ddl dovrebbe riprendere martedì 22 maggio in Commissione lavoro del Senato, per arrivare in Aula mercoledì 23 maggio.  
   
   
TERREMOTO, L’ AGRICOLTURA LOMBARDA È STATA COLPITA DURAMENTE  
 
Milano - Anche l´agricoltura lombarda fa i conti dei danni causati dal terremoto che ha colpito l´Emilia Romagna nella notte di domenica del 20 maggio. "I danni di gran lunga maggiori e, purtroppo, la perdita di vite umane, sono avvenuti nel territorio emiliano" commenta l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani, "ma anche la Lombardia e, in particolare, la provincia di Mantova sono state colpite duramente dagli effetti della scossa sismica". "Molte decine di aziende agricole hanno segnalato danni alle strutture e alle cascine, spesso veri gioielli storico-monumentali - spiega l´assessore -; in alcuni casi si tratta di lesioni, in altri di inagibilità completa delle costruzioni. Molti caseifici hanno subito gravi danni (l´area interessata è zona di produzione del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano), con diverse migliaia di forme in stagionatura che sono rovinosamente crollate a terra e che potrebbero non essere più marchiabili come formaggio Dop". A questo proposito, prosegue De Capitani, "alcuni caseifici sono stati obbligati a sospendere la consegna del latte prodotto dalle aziende agricole, per la necessità di intervenire sugli impianti danneggiati, ed è stato quindi necessario dirottare altrove, con gli inevitabili disagi, il latte che comunque viene prodotto giornalmente presso gli allevamenti". "Verifiche - conclude l´assessore - sono in corso anche presso le strutture di trasformazione e commercializzazione di tutte le altre filiere agricole di una provincia a forte vocazione agricola quale è quella di Mantova. In questo momento i Vigili del Fuoco stanno compiendo gli accertamenti sulla agibilità delle strutture nelle aziende agricole, negli impianti di trasformazione industriale e nelle cooperative. Da ultimo, sono già in corso ricognizioni sulle infrastrutture di bonifica e di irrigazione, molto delicate proprio nel territorio mantovano, che potrebbero essere state danneggiate dai movimenti sismici".  
   
   
PESCA IN SICILIA: CONSORZI RIPOPOLAMENTO ITTICO DA 11 A 4  
 
Palermo - "Degli undici consorzi di ripopolamento ittico ne rimarranno solo quattro, un solo consorzio per ciascuna fascia costiera". Ad anticiparlo e´ l´assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana, Elio D´antrassi, che ha nominato sei commissari straordinari, dopo gli accertamenti delle violazioni degli enti, per assicurare la gestione amministrativa degli enti esistenti nell´attesa di un riordino generale. Una riorganizzazione che dovra´ essere effettuata entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge finanziaria, che ha previsto la soppressione di molti consorzi. Questi i commissari: Sabbatino Donatella per i due consorzi, "Golfo di Patti" e "Eolie", Fausto Piazza per "Golfo di Catania" e "Peloritani ionici", Bernardo Campo per "Agrigento1" e "Taormina", Giovanni Rovito per "Villafranca-pace del Mela" e "Nebrodi", Sebastiano Bellanti per "Golfo di Gela" e "Golfo di Siracusa", Vincenzo Lo Castro per il consorzio "Golfo di Castellamare". I quattro consorzi di ripopolamento ittico che saranno confermati con il decreto di riordino cambieranno in "Consorzi di gestione e ripopolamento di fascia costiera", i sette non confermati saranno liquidati con modalita´ stabilite di concerto con l´assessore regionale per l´Economia. Il nuovo asset prevede la riduzione di questi enti in nuovi organismi geograficamente ed omogeneamente individuati nelle zone: costa ionica, da Capo Peloro a Capo Passero; costa meridionale, da Capo Passero a Capo Lilibeo, isole Pelagie e Pantelleria; costa eoliana, da Foce del fiume Pollina a Capo Peloro e isole Eolie; costa tirrenico-occidentale, da Capo Lilibeo a Foce del fiume Pollina, isole Egadi e Ustica. L´assessore D´antrassi spiega: "Abbiamo avviato una nuova fase. Non si tratta solo di rimuovere gli sprechi passati, ma di intervenire radicalmente per una riorganizzazione generale. A cominciare dalla definitiva attribuzione delle competenze di questi consorzi per ricondurli a un contesto di governance che sia espressione di principi di razionalizzazione della loro attivita´ e del contenimento della spesa".  
   
   
"TI SENTI BIO?" AL VIA LE SETTIMANE DEL BIOLOGICO DEDICATE ALLE FAMIGLIE  
 
Sono sempre più le famiglie trentine che "si sentono bio", scegliendo stili alimentari e di vita più in armonia con la natura ed acquistando i prodotti direttamente presso le aziende agricole che applicano il metodo biologico (421 in Trentino). E proprio il dialogo con le famiglie è l´obiettivo che la Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con numerosi enti, associazioni ed istituzioni, si è posta nell´organizzare le "Settimane del bio", che dal 14 al 26 maggio terranno banco a Trento, nel quartiere di Piedicastello, ed a Lavis. L´iniziativa, giunta alla terza edizione, nasce nell´ambito del progetto "Conoscere l´agricoltura biologica: azioni informative ed esperienze in campo" approvato dalla Giunta provinciale e finanziato dal Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali. In programma laboratori per bambini, da fare in famiglia o a scuola, incontri e conferenze aperte a tutti, mercatini di prodotti biologici, giochi, mostre, pranzi e cene bio, escursioni, incontri ravvicinati con gli animali delle nostre fattorie. Il via sabato 19 maggio alle Gallerie di Piedicastello con il convegno "Il bio in Trentino: la situazione presente e le prospettive future". In questi anni in Trentino si sono formate molte nuove aziende biologiche, alcune delle quali grazie all’entusiasmo di operatori donne. Insieme, seppur piccole, le aziende bio trentine riescono a creare una buona rete produttiva e commerciale. Alla fine dello scorso anno gli operatori biologici iscritti negli elenchi della Provincia di Trento erano 516: 162 aziende agricole biologiche, 144 aziende in conversione, 115 aziende miste, 93 aziende di trasformazione, 2 aziende con attività di importazione. La superficie agricola utilizzata ammonta a 4.620 ha, suddivisi tra frutticolo (299,24), orticolo e seminativi (185,76), viticolo (295,68), zootecnico e foraggiero (1.721,06), olivo (44,46), noce e castagno (27,77), piccoli frutti, piante officinali e vivaismo (19,50) e pascolo (2.018,33). Sotto la spinta della nuova legge provinciale 13/2009 "Norme per la promozione dei prodotti agricoli a basso impatto ambientale e per l´educazione alimentare e il consumo consapevole", i prodotti biologici sono diventati tra l´altro da alcuni anni una delle "frontiere" percorse dalla ristorazione pubblica, in special modo quella scolastica, e privata. Una tendenza che coinvolge positivamente anche la stessa agricoltura convenzionale (che in Trentino si esprime ormai da vent´anni con la pratica della produzione integrata), ed alla quale lo stesso Assessorato all´agricoltura assegna ampi margini di crescita. In occasione delle Settimane - alle quali è stato dato il titolo "Ti senti bio?" - sarà dato modo, in particolare, di verificare lo stato di salute del settore biologico in Trentino con due convegni. Il primo, sabato 19, alle Gallerie di Piedicastello, con l´apertura (ore 9) dell´assessore all´agricoltura Tiziano Mellarini, dando voce al mondo del biologico locale, illustrando i risultati e le attività messe in campo per la valorizzazione dei prodotti biologici e con una tavola rotonda, mentre nel pomeriggio si parlerà delle esperienze positive delle mense bio in Trentino, Vallagarina e Valle di Gresta, messe a confronto con quelle italiane dal segretario di Assobio, Roberto Pinton. Al convegno interverranno i partner del progetto "Conoscere l´agricoltura biologica" che illustreranno le iniziative previste dal progetto stesso: l´avvio di alcuni orti biologici didattici in alcune scuole trentine, la redazione di una Mappa del biologico in Trentino, la creazione di un video divulgativo sulle buone pratiche dell´agricoltura biologica, le mostre mercato "Le piazze del bio" e gli Infobio. Il secondo convegno - "Obiettivo bio: viticoltura, alimentazione e...", promosso dal Comune di Lavis - sarà invece ospitato, sabato 26 maggio, a Palazzo de Maffei a Lavis; si parlerà di vino biologico e biodistretto, esempio di collaborazione sinergica fra tradizione viticola e sviluppo sostenibile ai fini della valorizzazione del territorio, ma anche del progetto authenticfood (quanto sono affidabili i prodotti biologici?) e dell´alimentazione biologica come scelta etica nel rispetto dell´ambiente, degli animali, degli operatori e delle generazioni future. L´intera manifestazione è realizzata in collaborazione con: Con.solida, Associazione Accompagnatori di territorio del Trentino, 4-media Canary Wharf, Comune di Trento, Comune di Lavis, Cipa.at Servizi - Confederazione italiana agricoltori del Trentino, 100 % Eventi, Museo Storico del Trentino - Le Gallerie di Piedicastello, Trentofilmfestival.  
   
   
AGRICOLTURA: REGIONE SICILIA FINANZIA AIUTI PER "TERRE ETNA E ALCANTARA"  
 
Palermo - Continuano gli investimenti del Piano di sviluppo locale (Psl), nell´ambito delle risorse comunitarie del Psr Sicilia 2007-2013. Il dipartimento regionale per gli Interventi infrastrutturali in agricoltura, guidato da Dario Cartabellotta, finanziera´ il Gruppo di azione locale (Gal) "Le terre dell´Etna e dell´Alcantara". A bando le risorse delle misure comunitarie dell´asse 3: 312 (azioni A e D) per il "Sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese"; 313 (azione A e B) per l´Incentivazione di attivita´ turistiche"; 321 (sottomisura A - Azione 1) per i "Servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale". La misura 312, che attiva investimenti per 1 milione 750mila euro, e´ destinata al sostegno dell´occupazione e dell´economia rurale attraverso lo sviluppo di attivita´ in settori extra-agricoli (agroalimentare, artigianato, commercio e servizi) collegati alla produzione primaria e al territorio. Beneficiari dei contributi sono le microimprese in forma individuale o societaria. Gli interventi saranno realizzati esclusivamente nei comuni di: Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Giarre, Moio Alcantara, Linguaglossa, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Santa Venerina, Sant´alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea. Alla procedura valutativa a bando aperto sara´ applicato il meccanismo "stop and go". Le richieste di sostegno dovranno essere presentate attraverso il sistema informatico Sian entro: dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana fino al novantesimo giorno, per la sottofase 1; dal 3 dicembre 2012 al 4 febbraio 2013 per la sottofase 2; dal 2 settembre 2013 al 3 novembre 2013 per la sottofase 3. Il bando, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, e´ gia´ disponibile per ulteriori informazioni sul sito dell´assessorato. A bando anche le risorse Psr Sicilia 2007-2013 della misura 313 (azioni A e B) destinata all´incentivazione di attivita´ turistiche. Gli aiuti in campo per il Psl "Le Terre dell´Etna e dell´Alcantara" ammontano a circa 1 milione e 350mila euro, messi a disposizione per l´assessorato delle Risorse agricole e alimentari, gli Enti locali territoriali (in forma singola o associata), le associazioni di imprese, le fondazioni e le associazioni senza scopo di lucro. Le microimprese associate sono beneficiarie esclusivamente dell´Azione A. Con questi aiuti, la Regione intende sostenere la diversificazione dei redditi, inserendo le aziende agricole in circuiti turistici in sinergia con le imprese commerciali, artigianali, enti pubblici, associazioni e altri soggetti, in modo da creare una rete qualificata di servizi turistici e promozionali. Gli interventi saranno realizzati esclusivamente nei comuni di: Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Giarre, Moio Alcantara, Linguaglossa, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Santa Venerina, Sant´alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea. La Misura e´ attivata con procedura valutativa a bando aperto e con il meccanismo "stop and go". Le richieste di contributo dovranno essere presentate, attraverso il sistema informatico Sian, entro: dalla data di pubblicazione del bando nella Gurs, fino al 90esimo giorno per la sottofase 1; dal 3 dicembre 2012 al 4 febbraio 2013 per la sottofase 2; dal 2 settembre 2013 al 3 novembre 2013 per la sottofase 3. Il bando, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta regionale della Regione siciliana, e´ gia´ disponibile per ulteriori informazioni sul sito dell´assessorato. L´investimento destinato alla misura 321 (sottomisura A-azione 1) "Servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale" ammonta invece a 900mila euro. Beneficiari delle risorse sono: l´assessorato delle Risorse agricole e alimentari, gli enti locali territoriali in forma singola o associata, gli enti pubblici e loro consorzi. I comuni interessati: Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Giarre, Moio Alcantara, Linguaglossa, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, Santa Venerina, Sant´alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea. L´obiettivo della misura, attivata con procedura valutativa a bando aperto e con il meccanismo "stop and go", e´ sviluppare i servizi essenziali per migliorare la qualita´ della vita e dell´attrattivita´ del territorio rurale, realizzando o potenziando strutture e infrastrutture destinate ai servizi commerciali. Le domande di sostegno dovranno essere presentate, attraverso il sistema informatico Sian, entro: dalla data di pubblicazione del bando nella Gurs, fino al 90esimo giorno per la sottofase 1; dal 3 dicembre 2012 al 4 febbraio 2013 per la sottofase 2; dal 2 settembre 2013 al 3 novembre 2013 per la sottofase 3. Il bando, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta regionale della Regione siciliana, e´ gia´ disponibile per ulteriori informazioni sul sito dell´assessorato.  
   
   
AGROALIMENTARE. PROSECCO E TIRAMISÙ PRODOTTI TRA I PIÙ CONOSCIUTI E APPREZZATI DAI CINESI  
 
Venezia - “Mentre il numero dei cinesi che visitano Venezia e il Veneto aumenta a due cifre, prodotti della tradizione agroalimentare regionale come il Tiramisù e il Prosecco sono sempre più apprezzati nel grande Paese orientale: è un elemento di forza sul quale puntare per ampliare le relazioni economiche con un popolo, una cultura e una realtà la cui economia continua a crescere nonostante la crisi mondiale”. Lo ha ribadito l’assessore regionale alla promozione e al commercio estero, secondo il quale le opportunità, già esistenti o in prospettiva, vanno rese sempre più concrete. “Non sarebbe la prima volta nella storia che l’enogastronomia spalanca le porte a nuovi scambi economici e commerciali – ha aggiunto l’assessore – e la Cina va vista anche come il Paese dove il reddito di circa un miliardo e mezzo di consumatori è in crescita: non solo un concorrente, dunque, ma anche un mercato promettente per una economia come quella del Nord Est e italiana in generale. Del resto, se il nuovo presidente della Francia si appresta a finanziare un progetto triennale di promozione con 400 vini di 12 regioni, ha fatto anche lui i suoi conti. Noi per contro abbiamo già due elementi di forza straordinari, uno consolidato l’altro che cresce. I cinesi risultano infatti, da una ricerca di Assolatte, i maggiori estimatori del Tiramisù., il più famoso dolce a cucchiaio del mondo creato in Veneto, a Treviso all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso. Questo dolce è citato nei siti internet in cinese oltre 14 milioni di volte. Il China Daily, uno dei principale giornali della Cina, all’inizio di maggio ha dato spazio al Prosecco Dop, spumante del Nord Est italiano e dal cuore veneto, che sta imponendosi come fenomeno mondiale. Se aggiungiamo che il centro di ricerche inglese International Wine and Spirit Research considera la Cina come il mercato enologico del futuro, con una prospettiva di consumo valutata nel 2016 in oltre 3 miliardi di bottiglie, il vero problema è muoversi rapidamente per conquistare spazi per i quali abbiamo prodotti vincenti a prezzi concorrenziali”. “E’ un momento difficile per gli investimenti – ha concluso l’assessore veneto – e tuttavia dobbiamo ragionare per il futuro con la consapevolezza che due dei nostri maggiori settori produttivi, turismo ed enogastronomia, stanno ‘tirando’ pur tra tante difficoltà e soprattutto creano ricchezza che non è delocalizzabile”.  
   
   
PARMA, PSR: SCADENZE PROROGATE PER ALCUNE DOMANDE DI PAGAMENTO NUOVO TERMINE L’11 GIUGNO  
 
Sono state prorogate all’11 giugno le scadenze per alcune domande di pagamento del Psr. In particolare, quelle per “conferme” di impegni agro ambientali, assunti antecedentemente al 1° gennaio 2007 e relativi al Reg. Cee 2078/92 e alla misura 2.F del Psr (Programma di sviluppo rurale) 2000/2006; e quelle relative ai premi per annualità successive a quelle di realizzazione di imboschimenti di terreni agricoli, assunti antecedentemente al 1° gennaio 2007 e relativi al Reg. Cee 2080/92, alla misura 2.H del Psr 2000/2006 e al Reg. Cee 1609/89 (cosiddetto ex set-aside). Per informazioni ci si può rivolgere direttamente al Servizio agricoltura della Provincia (0521 931508; f.Rozzi@provincia.parma.it ).  
   
   
“PESCE DIMENTICATO”, A VIAREGGIO IL BILANCIO  
 
Viareggio – E’ buono, fa bene e costa poco. E’ il “pesce dimenticato”, ovvero sardine, acciughe, sugarello (bianco e nero), polpo e razza di sabbia, pesce sciabola, muggine e palamita. Pesce che popola i mari della Toscana, che viene pescato in abbondanza dai nostri pescherecci, ma non viene valorizzato e consumato come si deve sulle nostre tavole. Il “pesce dimenticato” è stato il 17 maggio al centro di un progetto, sostenuto dalla Regione Toscana, per la sua valorizzazione e per la promozione del suo consumo nei ristoranti e nella grande distribuzione, ma anche nei gruppi di acquisto solidale. Il punto del progetto è stato fatto a Viareggio al termine della prima fase sperimentale. In mattinata è stata effettuata anche un’uscita di Pescaturismo che ha permesso di sperimentare la pesca al “pesce dimenticato” su alcuni pescherecci e subito dopo la degustazione del pescato che è stato cucinato a bordo. Alla mattinata hanno preso parte gli assessori all’agricoltura, caccia e pesca, Gianni Salvadori, e alla cultura e turismo, Cristina Scaletti. Salvadori: “Un ottimo inizio, ora avanti con decisione” - “La Regione ha partecipato con convinzione – sottolinea l’assessore all’agricoltura, caccia e pesca della Toscana, Gianni Salvadori – insieme a Unioncamere e a tutti gli altri partner al progetto per la valorizzazione del pesce dimenticato. Per noi che abbiamo imboccato con decisione la strada dell’integrazione delle filiere ci pare che questo sia un esempio di buone pratiche. Sono stati infatti messi insieme i pescatori della costa Toscana, i ristoratori, la grande distribuzione ed è stato creato un circuito virtuoso con il turismo e con il nuovo filone della pescaturismo.Tutte iniziative che hanno avuto un ottimo successo e che hanno permesso di dimostrare, una volta di più, la validità di questo pesce e l’opportunità di diffonderne il consumo. Non solo – sottolinea ancora Salvadori - promuovendo il consumo del pesce dimenticato si contribuisce a salvaguardare l’ecosistema, abbassando almeno in parte la pressione sulle specie ittiche più pregiate, non solo si sostiene l’economia del mare in Toscana, ma si fa anche un buon servizio al palato e alla salute (il pesce azzurro è ricco di sostanze preziose) e, non ultimo sopratutto in tempi di crisi, al portafoglio.” 8 euro al chilo il costo medio del pesce usato nelle serate di Vetrina Toscana - La riprova della convenienza di questo pesce si è avuta anche nel corso delle manifestazioni indette nell’ambito di Vetrina Toscana. Sono state infatti organizzate 15 manifestazioni in altrettanti ristoranti, 10 lezioni di cucina presso i punti vendita Unicoop Firenze (Firenze, Ponte a Greve, Empoli, Prato, Pontedera, s. Maria a Monte, Pisa, Cascina, Val Di Nievole), e due seminari riservati ai ristoratori. Il pesce usato in tutte le manifestazioni era stato pescato il giorno stesso, il costo medio era di 8 euro al chilogrammo. “Significa – conclude Salvadori – che con appena 8 euro è possibile avere a disposizione un chilogrammo di pesce con il quale approntare un gustoso e salutare pranzo (o cena) per la famiglia. E anche questo è un aspetto da non sottovalutare.” In ciascuna serata nei ristoranti sono stati consumati 40 chili di pesce, durante le lezioni di cucina circa 10 chili e lo stesso nei due seminari rivolti ai ristoratori. Circa 1000 chili di pesce dimenticato, per il 50% già preparato e sfilettao, sono invece venduti da una delle coperative del progetto ai Gruppi di Acquisto Solidale. “Ritengo – conclude Salvadori – che questo sia un ottimo inizio, ma ora dobbiamo andare avanti con decisione. Oltre a promuovere il consumo di questo pesce dobbiamo favorirne la riconoscibilità sui mercati, sviluppare la logistica e far sì che il “pesce dimenticato” della Toscana possa arrivare fresco e tracciabile, ogni giorno, in tutte le città della Toscana.” Scaletti: “Promuovere con intelligenza tradizione e identità” - “Proseguiamo la campagna sul Pesce Dimenticato convinti di percorrere sentieri nuovi per la promozione della nostra terra– afferma l’assessore regionale a cultura, turismo e commercio Cristina Scaletti -. Vogliamo la valorizzazione dei nostri territori e delle loro tradizioni; radici forti che ci legano alla cultura dei nostri padri, in grado comunque di attivare un confronto con le esigenze più attuali. Per questo teniamo a sottolineare l’intesa cresciuta tra mondo della pesca e della ristorazione come un modello virtuoso, sia sul piano economico che su quello culturale, un rapporto di fileiara corta tra produttori, distributori e consumatori teso a valorizzare la nostra tipicità e con un contributo all’economialocale non indifferente. Contributo che si estende alla conservazione dell’identità e della sostenibilità, una scelta condivisa dalla politica europea”. Pesce dimenticato in 20 ristoranti. L’obiettivo è 400 in tutta la Toscana - Si calcola che, mediamente per un giorno dedicato al menù a base di “pesce dimenticato” negli attuali 20 ristoranti di Vetrina Toscana che hanno aderito all’iniziativa, la piattaforma logistica collocata presso la coop Santa Maria Assunta di Livorno garantirà il servizio con l’obiettivo minimo di partenza di servire una volta la settimana pesce per pranzo e cena. Per ogni approvvigionamento settimanale si calcola mediamente, sulla base delle esperienze compiute durante il progetto, un quantitativo di 40 Kg di pesce per ristorante. Considerando gli attuali 20 esercizi aderenti per 50 settimane anno considerando il pesce ad un prezzo di vendita a filiera corta in media di 8 euro al Kg per le specie dimenticate. In un anno si avrà un totale fornitura di 40.000 Kg ( 400 quintali) di pesce per un fatturato di 320 mila euro. L’obiettivo è di fare promozione in tutte le altre province toscane. Con un’adesione di almeno il 50% dei ristoranti aderenti a Vetrina Toscana in tavola i dati potrebbero essere interessantissimi. Considerando 400 ristoranti aderenti per 50 settimane all’anno si avrebbe una fornitura di 800.000 Kg ( 8.000 quintali) di pesce per un fatturato di 6.400.000 euro.  
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA: ENTRO FINE MESE RICHIESTE PAGAMENTO AIUTI VENDEMMIA VERDE  
 
Palermo - Il dipartimento per gli Interventi strutturali in agricoltura dell´assessorato alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana ha approvato la graduatoria definitiva delle domande di preadesione per accedere agli aiuti della misura "Vendemmia verde-Campagna 2011-2012". Per vendemmia verde si intende la distruzione o l´eliminazione totale dei grappoli non ancora giunti a maturazione, riducendo a zero la resa dell´unita´ vitata interessata. La dotazione finanziaria dell´Ocm - settore vitivinicolo, assegnata alla Sicilia dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, in sede di ripartizione, e´ di circa 5 milioni di euro. Le ditte, a cui e´ stato assegnato il punteggio di almeno 8 punti, potranno presentare la richiesta di pagamento sul "portale Sian" fino al 31 maggio prossimo, secondo le modalita´ e i termini previsti dalla circolare attuativa dell´Agea. Graduatoria e ulteriori informazioni sono gia´ disponibili sul sito web dell´assessorato e saranno pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.  
   
   
AGRICOLTURA. DA PSR VENETO 12 MILIONI INVESTIMENTI “NON PRODUTTIVI” PER MIGLIORARE LO SPAZIO RURALE  
 
Venezia - Scadranno il 29 giugno prossimo i termini per la presentazione delle domande di finanziamento all’organismo pagatore Avepa per i cosiddetti “investimenti non produttivi” previsti dalla Misura 216 del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto. E’ quanto prevede il Bando relativo a questo genere di iniziative, “il cui obiettivo – ha ricordato l’assessore regionale all’agricoltura –è di sostenere azioni di tutela delle acque, della fauna, della biodiversità e del territorio nell’ambito del miglioramento complessivo dell’ambiente e delle zone di campagna”. Per questa misura, il regionale Bando ha attivato cinque 5 “Azioni”, mettendo a disposizione aiuti per complessivi 12 milioni 600 mila euro. “Tra queste – ha fatto presente l’assessore – di particolare importanza è l’Azione 6 per il recupero naturalistico dei territori montani a rischio di abbandono, con lo scopo di conservare i prati e i pascoli e proteggere gli spazi rurali montani. Per queste finalità sono a disposizione 10 milioni di euro che coprono l’intera spesa sostenuta fino ad un tetto massimo di 110 mila euro per ciascun progetto”. Sono ammissibili a finanziamento gli interventi straordinari di recupero di superfici abbandonate, come tagli e decespugliamenti di vegetazione infestante. E’ inoltre possibile richiedere contributi per l’impianto di nuove fasce tampone, siepi e boschetti (Azione 5). “Questo tipo di interventi – ha detto l’assessore – vuole migliorare il rapporto delle aziende agricole con l’ambiente e le risorse naturali del territorio. Gli aiuti ammontano a 2 milioni 300 mila euro”. Sono infine previsti 300 mila euro complessivi per le Azioni 1, 2 e 3, dedicate alla creazione di strutture per l’osservazione e per la diffusione della fauna e alla realizzazione di zone di fitodepurazione e zone umide”.  
   
   
IL CONTRIBUTO DI AMADORI NELLA IODIOPROFILASSI A TAVOLA: SEMPRE MENO SALE, SEMPRE PIÙ IODATO  
 
Presentato al Cibus di Parma il sale iodato protetto “Presal – fonte di iodio”, ingrediente inserito in tutti i prodotti elaborati Amadori (impanati, hamburger, salsicce, polpette, rollate, würstel, arrosti) Sempre meno sale, e sempre più iodato. Amadori ha intrapreso la sostituzione del sale ‘normale’ con sale iodato ‘protetto’ in tutti i prodotti elaborati, crudi e cotti (impanati, hamburger, salsicce, polpette, rollate, würstel, arrosti) che sarà completata nel 2012. Questa scelta si affianca al progetto in corso di ridurre il quantitativo di sale in tutti i prodotti elaborati entro la fine del 2013, già diminuito attualmente in via sperimentale del 30% nelle rollate “Buona Domenica”. L’impegno di Amadori nella iodioprofilassi è stato presentato nel corso di Cibus 2012 a Parma insieme a Caber, l’azienda produttrice di “Presal - sale iodato protetto”, e ad altre 11 aziende che hanno inserito questo ingrediente all’interno dei loro prodotti. In particolare, l’argomento è stato approfondito nel corso del convegno “la iodioprofilassi nella filiera alimentare” condotto da Michele Mirabella, a cui ha partecipato anche Simone Zucchetti, Responsabile Ricerca e Sviluppo Amadori. “Abbiamo scelto Presal perché è un sale iodato particolare che, grazie ad un progetto di ricerca condotto con l’Università di Bologna, garantisce il mantenimento costante del tenore di iodio anche dopo la cottura e nelle diverse fasi delle preparazioni alimentari: questo permette un grado di assimilazione più elevato nell’uomo, come confermato da una recente sperimentazione condotta dal Dipartimento di Endocrinologia dell’Università di Pisa – commenta Simone Zucchetti, Responsabile Ricerca e Sviluppo Amadori. - I nostri prodotti rappresentano così un valido contributo nell’assunzione della corretta quantità di iodio. Ciascun prodotto riporta in etichetta la quantità di iodio contenuta e la percentuale di copertura rispetto alla Rda giornaliera: una razione di 100 gr. Copre più del 15% di fabbisogno giornaliero di iodio.” Secondo i dati disponibili, tuttora in Italia è presente una carenza iodica significativa che causa patologie tiroidee e altre disfunzioni che colpiscono 6 milioni di persone: per potenziare l’assunzione di iodio esiste una legge ministeriale emanata nel 2005 (n. 55/05), che ne promuove l’uso attraverso il consumo domestico, la disponibilità nella ristorazione pubblica e collettiva e l’utilizzo, come ingrediente, nella preparazione e conservazione dei prodotti alimentari. “Amadori è un’azienda sempre più attenta alle esigenze nutrizionali dei consumatori, ed è pronta a rispondere ai bisogni emergenti – conclude Simone Zucchetti. - Le indicazioni delle autorità sanitarie, dall’Oms all’Istituto Superiore della Sanità, indicano la iodioprofilassi come settore chiave in cui investire: se vogliamo essere un’azienda davvero responsabile, non possiamo esimerci dal seguire queste indicazioni, a favore della salute dei nostri consumatori”  
   
   
LIGURIA: LABORATORI “MARE CHE VAI, PESCE CHE…. RITROVI!” EDIZIONE 2012  
 
I Laboratori di Cucina “Mare che vai, pesce che…Ritrovi!” nascono con il contributo e la collaborazione del progetto europeo “Pesce Ritrovato” by Fish Scale (cofinanziato dalla Commissione Europea e dalla Regione Liguria e coordinato dall’Acquario di Genova) con lo scopo di sensibilizzare al consumo ittico consapevole, allo scopo di preservare la biodiversità marina. Protagonista dei Laboratori, completamente gratuiti, sono le specie ittiche oggi trascurate, come, ad esempio, la palamita, il sugarello, il pesce serra, l’ala lunga. Questi sono solo alcuni dei pesci presenti nei nostri mari poco noti al consumatore e quindi quasi privi di valore commerciale. L’obiettivo del progetto è quello di farli conoscere al grosso pubblico, di diffondere il concetto di stagionalità del pescato (che consente di comprare, in certi periodi dell’anno, pesce migliore a prezzi migliori) ed infine incentivare il consumo di pesce proveniente dall’area geografica ligure, promuovendo così sia la pesca locale sia i punti di prima vendita sul territorio, gestiti direttamente dai pescatori. Il progetto quindi rispecchia pienamente la filosofia di Mare in Italy, Associazione che si ripromette di salvaguardare e promuovere la cultura del mare, anche attraverso la riscoperta di straordinarie ricette tradizionali che hanno questi pesci “ritrovati” per protagonisti. E’ infatti fondamentale che la diversità del nostro mare non si perda nel ristretto e angusto limite di una “moda” che privilegia solo alcune specie, la cui pesca è ormai insostenibile. Dopo la prima data del 19 Maggio, i successivi laboratori si terranno Sabato 26 maggio e Sabato 2 giugno nel Punto di Prima Vendita situato in Piazza Cattanei a Sestri Levante: lo chef Alessandro Dentone animerà con la sua creatività questi appuntamenti, per i quali il Comune - cofinanziatore del progetto insieme all’Assessorato Turismo, Cultura e Spettacolo della Regione Liguria - ha messo anche a disposizione la struttura in cui si svolgeranno e le attrezzature necessarie. I Laboratori riprenderanno poi nei mesi di settembre e ottobre, presso l’ittiturismo Il Pesce Pazzo di Varazze, presso la sede dell’ Associazione Il Bagnun di Riva Trigoso e nuovamente a Sestri Levante secondo il calendario sotto riportato. Durante tutti i laboratori verrà distribuito materiale di divulgazione del progetto Pesce Ritrovato by Fish scale, tra cui ricette e consigli per un acquisto consapevole. Impariamo a cucinare il pesce meno conosciuto ma meno costoso Laboratori di cucina gratuiti organizzati da Mare in Italy In collaborazione e con il contributo del progetto Pesce Ritrovato By Fish Scale Con il contributo dell’Assessorato alle Attività Economiche, Commercio e Turismo del Comune di Sestri Levante e dell’Assessorato al Turismo, Cultura e Spettacolo della Regione Liguria  
   
   
L’ ANTIPASTO? BIGLIETTO DA VISITA DI UN TERRITORIO SEI ISTITUTI ALBERGHIERI IN FINALE DEL CONCORSO “L’ANTIPASTO ALL’ITALIANA TRADIZIONALE” 23 MAGGIO 2012 A BARCIS (PN)  
 
L’ antipasto, biglietto da visita di un territorio, che invoglia alla conoscenza dei prodotti tipici e dei luoghi da cui provengono. Da questa considerazione è nato il Concorso nazionale L’antipasto All’italiana Tradizionale, la cui finale si svolgerà il 23 maggio alle 10 all´Hotel Celis di Barcis e sarà ospitata dal Consorzio Turistico Piancavallo Dolomiti Friulane e dalla Scuola Alberghiera Ial di Aviano. Il Concorso, nella sua Seconda Edizione, è rivolto agli alunni degli Istituti Alberghieri ed è organizzato dall’Accademia delle 5T della Qualità, da Renaia (Rete Nazionale Istituti Alberghieri), da Aeht (Association Européenne des Ecoles d’Hôtellerie et de Tourisme) in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma - Facoltà di Agraria - Corso di Laurea in Scienze Gastronomiche. Le scuole finaliste sono: I.p.s.s.a.r. Pellegrino Artusi di Riolo Terme (Ra) I.p.s.s.a.r.t. Girolamo Varnelli di Cingoli (Mc) I.p.s.s.a.r. Amerigo Vespucci di Roma I.p.s.s.a.r. Luigi Cossa di Pavia Scuola Alberghiera Ial di Aviano (Pn) in qualità di ospitante I.p.s.s.a.r. Ciampini Boccardo di Novi Ligure (Al) menzione speciale Il Concorso L’antipasto All’italiana Tradizionale si prefigge la divulgazione dei Gusti e dei Sapori della Cucina Italiana promuovendo una cultura dell’attenzione e del rispetto del territorio, delle tradizioni e della tipicità del prodotto agroalimentare autentico, grazie al recupero e/o la valorizzazione di un’arte della cucina tradizionale, sana, buona e naturale - in questo caso la preparazione dell’antipasto - che utilizza e promuove prodotti locali e tipici intesi come testimoni culturali per diffondere l’immagine del territorio nel mondo. Cibo sano e accoglienza sono la chiave per aprire anche nuove possibilità occupazionali - ed ecco perché la scelta di destinare il concorso agli alunni degli Istituti Alberghieri - che esigono però lo sviluppo di capacità operative per valorizzare e promuovere l’ospitalità turistica collegata a itinerari enogastronomici per la valorizzazione di tradizioni e tipicità dei territori. L’obbiettivo primario del concorso è formare personale addetto ai settori cucina, sala e vendita, capace di creare interesse sul territorio: la presentazione e l’assaggio di un antipasto all’italiana devono far scaturire nel cliente di un ristorante il desiderio di visitare le aziende produttrici e i luoghi d’interesse del luogo. I candidati al premio Antipasto all´italiana utilizzeranno, per il servizio, coltelleria di Maniago. Le coltellerie maniaghesi, una storia d’acqua, terra e fuoco. Nel 1453, un nobile di Maniago - il Conte Nicolò - ottenne dal magistrato delle acque di Venezia il permesso di creare un canale per deviarvi il flusso del torrente Còlvera, e irrigare i fertili campi circostanti. Il corso del canale dovette adattarsi alla morfologia del territorio, ma la natura piuttosto impervia del tracciato favorì l´insediamento di numerose attività produttive. In corrispondenza dei frequenti salti di quota - dove maggiore era la forza dell´acqua ricadente - nacquero mulini, segherie e “battiferro”, le prime officine del metallo che diedero origine alla secolare tradizione maniaghese in particolare della coltelleria. La tradizione continua gloriosa nel Terzo Millennio, tant’è che oggi Maniago è leader a livello mondiale nella produzione di strumenti metallici da taglio e professionali. Coltelli da tavola e da cucina, forbici, cavatappi, coltelli per lo sport e il tempo libero, lame da taglio per molteplici utilizzi che escono dalle sue aziende, oltre a coprire gran parte del fabbisogno nazionale, sono destinati all´esportazione verso i mercati europei, americani, orientali. Grazie all’uso di tecnologie avanzatissime e di manodopera superspecializzata, la settantina di aziende del Distretto delle Coltellerie realizzano prodotti apprezzatissimi, che non temono la concorrenza internazionale. Di queste, 21 si fregiano del marchio Qm- Qualità Maniago, che fissa standard e requisiti qualitativi di assoluto livello e viene inciso su ciascuna lama. Eleganti per il design (a cui Maniago presta una particolare attenzione), perfetti per tagliare qualsiasi cibo o prodotto, i coltelli maniaghesi decorano le tavole e sono uno strumento indispensabile per cucinare. Ad ogni uso, il suo coltello. Di grande livello anche i cavatappi, di cui a Maniago viene prodotta un’amplissima gamma, fra le migliori al mondo per qualità e design. Consorzio Turistico Piancavallo Dolomiti Friulane Nella sua nuova conformazione, il Consorzio Turistico Piancavallo Dolomiti Friulane rappresenta territorialmente tutta la Pedemontana e la zona montana del Pordenonese, abbracciando un territorio molto vasto, da Caneva a Pinzano, passando per lussureggianti valli fino alla ghiaiosa pianura dei Magredi. Gli obiettivi del Consorzio sono la promozione e la valorizzazione turistica dell’intero territorio montano del Friuli Occidentale, attuando politiche unificate di sviluppo e promo-commercializzazione dell’offerta turistica territoriale. Il Consorzio è perciò frutto della volontà di riunire in un unico soggetto gli operatori e gli enti della montagna pordenonese, agganciando il Piancavallo alle Dolomiti friulane, per incentivare il turismo a scopo naturalistico o di interesse storico-artistico, per aumentare la qualità dei servizi turistici presenti, per sviluppare l’informazione sul prodotto turistico attraverso campagne promozionali (fiere, campagne pubblicitarie, siti internet)  
   
   
SALAME PELAFACILE DI RASPINI: LA RIVOLUZIONE DEL SALAME  
 
Raspini Salumi è uno storico marchio piemontese di salumi che da circa 65 anni si distingue per qualità, bontà ed innovazione. La ricerca continua è infatti alla base dello sviluppo di ogni prodotto studiato per soddisfare le esigenze in continuo cambiamento del consumatore. Oggi Raspini è lieta di poter presentare la nuova veste del Salame Pelafacile. Diverse le caratteristiche che rendono unico e inimitabile questo prodotto, disponibile nelle due varianti “salame a grana fine” e “salsiccia piccante”. Innanzitutto con Pelafacile, come dice il nome stesso, sarà più facile gustare una fetta di salame grazie al budello che consente una rapida sbucciatura del prodotto. Inoltre dato che il consumo del salame viene solitamente frazionato nel tempo, grazie alla nuova etichetta adesiva Chiudifacile, si potrà conservare il prodotto nella sua confezione e semplicemente richiuderla ogni volta, mantenendo così inalterata la freschezza del prodotto. È l’ideale quindi per stuzzicare l’appetito prima di un pasto ed è perfetto anche come snack in qualunque ora del giorno. Un’altra importante innovazione è data dalla modalità di conservazione del prodotto, che, a confezione integra, si mantiene fino ad una temperatura di +22. Dopo l’apertura il prodotto va conservato in frigorifero. Il Salame Pelafacile quindi si potrà trovare sia nei banco frigo del punto vendita che direttamente in corsia. Da segnalare che ogni sabato, fino al 28 luglio 2012, sarà possibile degustare il nuovo Salame Pelafacile Raspini accompagnato da una fetta di pane presso i punti vendita o gallerie di ipermercati che ospitano il concorso Affetta&vinci in cui il consumatore ha la possibilità di giocare e vincere a fronte dell’acquisto di prodotti Raspini! Prezzo Al Pubblico: Salame Pelafacile 3,19€; Salsiccia Pelafacile 5,39€ Peso: Salame Pelafacile 150 g; Salsiccia Pelafacile 250 g www.Raspinisalumi.it  
   
   
TVS, IL LANCIO ITALIANO DEL BRAND: SARÀ CARLO CRACCO, CHEF MILANESE 2 STELLE MICHELIN FRA I PIÙ AMATI PERSONAGGI TV EMERGENTI A RAPPRESENTARE CON FORZA NEI PROSSIMI DUE ANNI L’IMMAGINE TVS PRESSO IL GRANDE PUBBLICO.  
 
Fiore all’occhiello del made in Italy con export in oltre 57 Paesi, dopo oltre 40 anni di successi mondiali a marchio proprio e come private label, Tvs si conferma leader con una grande campagna di comunicazione dedicata al mercato nazianale. Obiettivo: riaffermare il brand. Un nuovo marchio, ridisegnato in chiave moderna e proteso verso nuove sfide, segna un passaggio storico per Tvs. Uno dei protagonisti sulla scena internazionale del made in Italy di pregio, quello vero fatto di sacrificio, passione e ricerca, che oggi esprime tecnologia all’avanguardia e design creando oggetti per la cottura antiaderente di grande livello, sceglie di investire sull’Italia, in un momento così particolare per il nostro Paese. Non poteva essere diversamente. Perché “L’ispirazione è ovunque” (questo il concept di lancio 2012 e anche il pay-off scelti da Tvs) e l’azienda ha sempre ben chiaro per chi nascono le proprie creazioni, che sono pensate per consumatori eterogenei per età e levatura sociale, ma sono tutti accomunati da una voglia innata di mettersi in gioco in cucina. Ognuno ha una propria ispirazione e per ognuno, da sempre, Tvs ha una risposta. Nasce così una serie di azioni coordinate per comunicare questa mission di eccellenza, fortemente volute dalla proprietà e dal management. Dal Presidente, il Cav. Lav. Gastone Bertozzini, dall’Amministratore Delegato Giuseppe Alberto Bertozzini, dal Direttore Generale Salvatore Bonagura e dal Responsabile Marketing e Comunicazione Massimo Carta. Una trasformazione epocale per riportare il nome Tvs in alto, a cui ha partecipato con passione ed orgoglio l’intera azienda. Tvs ha pianificato in una prima fase una campagna stampa e radio, poi subito all’attacco nei centri commerciali più importanti d’Italia al fianco dei fan Facebook di “Cotto e Mangiato” ed altre iniziative. Ma il clou della campagna arriva nella seconda fase, quando Tvs finalmente svela il proprio compagno di viaggio, colui che aiuterà l’azienda a far crescere la propria notorietà. Un Testimonial D’eccezione: Carlo Cracco Tvs e lo chef 2 stelle Michelin siglano un agreement di collaborazione per almeno 2 anni, con l’obiettivo ambizioso di portare insieme in tavola l’eccellenza della cucina italiana. Pubblicità su stampa, tv e cinema e importanti eventi. Sarà Carlo Cracco, chef milanese 2 stelle Michelin fra i più amati personaggi Tv emergenti a rappresentare con forza nei prossimi due anni l’immagine Tvs presso il grande pubblico. “L’ispirazione è ovunque”, naturalmente anche nell’arte, la creatività e il carisma di uno dei più importanti cuochi italiani: Tvs e Cracco si sono scelti proprio perché molto affini per vocazione e sensibilità. Tvs ha ideato uno spot con Cracco da 40 secondi per il cinema e 30 secondi per la Tv, realizzato dalla casa di produzione Pat&billy di Roma in collaborazione con il regista Umberto Spinazzola e con la direzione creativa di Raimondo Mantacheti. Si parte subito (prima uscita il 02 maggio) con 25 annunci a mezzo stampa: un bouquet di magazines quali Donna Moderna, Gcasa, Oggi, Tustyle, Sale&pepe accoglieranno fino ad agosto un primo flight di advertising in cui Cracco presenterà al meglio Tvs e i suoi prodotti di punta. Contemporaneamente (dal 18 maggio) avrà inizio un’imponente campagna di comunicazione al cinema pianificata sull’intero territorio nazionale con spot da 40 secondi e proiezioni su schermi digitali in 380 sale, inoltre azioni di comunicazione one-to-one nei foyer di 10 multiplex strategici sul territorio italiano. Nel corso dell’anno, Carlo Cracco sarà con Tvs anche in occasione di importanti happening, quali l’inaugurazione del Centro del Gusto di Roma (il più importante presidio italiano di Eataly, ambasciatore dell’alta qualità italiana nel mondo del food), dove Tvs rappresenterà con la nuova linea Arco di Giugiaro Design il Top of Quality del pentolame italiano antiaderente. Il sodalizio con lo chef culminerà poi ad ottobre in un evento dedicato presso il Salone Internazionale del Gusto di Torino. Al via, subito dopo, il secondo flight di comunicazione e la pianificazione, ancora in fase di definizione, degli spot Tvs da 30 secondi in Tv sui canali Sky Uno e Cielo, per accompagnare da vicino Cracco e i suoi fan nella sua famosissima trasmissione Master Chef, in diretta e nelle repliche settimanali (750.000 spettatori solo per la prima Tv, 12 milioni di reach totale)