Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 20 Gennaio 2015
LATTE: SERVONO RISORSE PER COPRIRE OSCILLAZIONE PREZZO  
 
Bologna - "Al presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari ho ribadito questa mattina che è mia intenzione chiedere al Ministero delle Politiche agricole, nella riunione di giovedì prossimo, che si faccia carico, nell´ambito delle assegnazioni del Piano operativo nazionale sulle assicurazioni, di individuare una cifra cospicua per fronteggiare il rischio delle oscillazioni del prezzo del latte". Così l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava ritorna sul tema delle assicurazioni per tutelare gli allevatori contro la volatilità all´interno del comparto lattiero caseario. Strumento Che Funziona - Uno strumento che era stato suggerito dall´assessore lombardo ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali agricole a più riprese e che già lo scorso settembre, a due mesi dallo stallo delle trattative sul prezzo del latte (la cui validità è terminata il 30 giugno 2014), aveva trovato la piena condivisione del mondo agricolo. Il modello, peraltro, è stato adottato anche negli Stati Uniti, con notevole successo. Risorse Delle Regioni - "Le risorse all´interno del Piano operativo nazionale ammontano a 1,680 miliardi di euro - afferma Fava - ed è utile ricordare che sono soldi che spettano alle Regioni e che sono trattenuti a livello statale proprio per far fronte a calamità e situazioni impreviste a danno del sistema agricolo, all´interno delle quali anche il crollo del prezzo del latte non può non essere annoverato". Il Pon, in particolare, "dovrebbe intervenire a parziale copertura delle polizze assicurative". Chiusura Stalle - La visita di questa mattina alla sede centrale di Granarolo a Bologna rappresenta la volontà dell´assessore Fava di coinvolgere direttamente la grande cooperativa, che ha sempre tutelato la filiera zootecnica di riferimento attraverso il prezzo del latte, nell´individuazione di strumenti di salvaguardia del reddito degli allevatori. "Se non si raggiungerà un´intesa, - ammonisce Fava - saranno a forte rischio di chiusura molte stalle della Lombardia e del Nord, con grave pregiudizio a tutta la filiera". Azienda Lombarda - "Per quanto la sede storica dell´azienda sia in Emilia - aggiunge l´assessore - considero Granarolo un´azienda prevalentemente lombarda, dal momento che oltre il 50 per cento del latte proviene dalle stalle del nostro territorio e che Granarolo ha i due più grandi impianti in Lombardia, a Pasturago e a Usmate Velate".  
   
   
EXPO, MARONI: A FEBBRAIO INIZIATIVA CON REGIONE CAMPANIA A NAPOLI  
 
Milano - "Abbiamo voluto fare questo incontro con il presidente Caldoro per illustrare una serie di valutazioni comuni su più fronti, tra cui quello di Expo. Ci sarà un´iniziativa, che faremo a Napoli entro la prima metà di febbraio, per valorizzare temi comuni legati ad Expo: la Campania ha tante cose che possono essere legate a Expo e una di queste è la dieta mediterranea, che è patrimonio immateriale dell´Unesco". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia sul tema delle Macroregioni e dell´Expo con il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e con l´onorevole Mariastella Gelmini. Riforma Costituzionale - "Il secondo tema comune - ha proseguito Maroni - è invece quello della riforma costituzionale che stanno discutendo in Parlamento: sia io che il presidente Caldoro siamo stati qualche giorno fa a incontrare il ministro Boschi con grande insoddisfazione, perché, al di là della disponibilità ad ascoltarci, non c´è stato nessun impegno concreto sul tema del ruolo delle Regioni". "Il Governo - ha proseguito il presidente - sta pensando di ridurre le Regioni a Enti amministrativi, come erano negli anni ´70, noi riteniamo che le Regioni hanno un ruolo fondamentale e devono continuare ad averlo, per cui vogliamo contrastare il tentativo del Governo di cancellare le Regioni e vogliamo sviluppare un´azione comune di proposta per modificare la Costituzione, ma nel senso giusto e non con un´inversione della storia, perché non vogliamo tornare a un iper centralismo stile anni ´70".  
   
   
ASSESSORE MARCHE SU MODIFICA UE OGM.  
 
Soddisfazione dell’Assessore Malaspina per la modifica comunitaria per cui ogni nazione potrà vietare la produzione Ogm. Tuttavia tale direttiva entrerà in vigore non prima di marzo 2015 cui dovrà seguire il recepimento a livello nazionale con disegno di legge di delegazione europea ed un iter legislativo che potrà completarsi non prima della fine del 2015. La Malaspina, che è stata presidente della rete europea delle Regioni Ogm free ed attualmente coordinatrice nazionale delle Regioni no Ogm, ha predisposto un ordine del giorno chiedendo che venga inserito nella conferenza Unificata dei presidenti delle Regioni per impegnare il governo a prorogare il decreto del Ministero della Salute che finora ha impedito la coltivazione Ogm. In alternativa si chiede di emanare, per mezzo dei Ministeri competenti, un nuovo decreto ministeriale, come già attuato dalla Francia, con riferimento all’art. 18 della Direttiva 2002/53/Ce del 13 giugno 2002, nelle more della pubblicazione e recepimento della direttiva comunitaria che lascia la facoltà agli Stati di consentire o meno la coltivazione di Ogm sul proprio territorio. “Oggi, - ha dichiarato l’assessore Malaspina, possiamo constatare come l’azione della Rete delle 62 regioni Europee Ogm Free, coordinate dal 2011 al 2014 dalla Regione Marche, sia stata determinante per raggiungere l’obiettivo principale sancito dalla Carta di Firenze del 2005: • consentire agli Stati membri di vietare in tutto od in parte la coltivazione degli Ogm sul loro territorio, • far sentire il nostro peso istituzionale per affiancare l’approvazione della modifica della Direttiva 2001/18 in tal senso. “L’azione svolta in particolare nell’ultimo anno, con la Presidenza della sottoscritta sino al settembre scorso, in rappresentanza della Regione Marche congiuntamente con l’azione del parlamento Europeo, che ha sostenuto a larghissima maggioranza la nostra posizione, hanno permesso di raggiungere questo importante risultato”. “I consumatori italiani ed europei – ha concluso l’Assessore all’Agricoltura della Regione Marche - non vogliono trovare nei loro piatti alimenti che contengono Ogm e gli agricoltori italiani non vogliono gli Ogm perché nelle loro aziende preferiscono valorizzare la biodiversità e le produzioni di qualità, le denominazioni e le coltivazioni biologiche. Coltivare Ogm invece comporterebbe una desolante uniformità di territorio, normalmente orientato alla coltivazione di monocolture e che costringerebbe gli agricoltori a non disporre piu’ liberamente delle loro produzioni, delle loro sementi, della loro diversità, della loro libertà, della loro storia e tradizioni.”  
   
   
AOSTA: INCONTRO DI DIVULGAZIONE LATTIERO-CASEARIA ALL’INSTITUT AGRICOLE RÉGIONAL  
 
L’assessore all’agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, parteciperà all’incontro di divulgazione lattiero-casearia che si terrà mercoledì 21 gennaio, dalle ore 10 alle 12, nella Cave expérimentale Joseph Vaudan dell’Institut Agricole Régional. Durante l’incontro, organizzato dallo Iar in collaborazione con il Disafa (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell’Università degli Studi di Torino, saranno presentati i risultati di un lavoro di ricerca per lo studio, mediante tecniche innovative di biologia molecolare, delle dinamiche di sviluppo delle principali popolazioni batteriche nel corso della maturazione della Fontina e delle conseguenti ripercussioni sulla qualità del prodotto finito. Nel corso della mattinata si parlerà, inoltre, dei rischi sanitari presenti nella trasformazione del latte crudo in Fontina Dop, sulla base di una recente ricerca condotta sempre dallo Iar. All’appuntamento interverranno vertici e tecnici dell’Institut e un esponente del Disafa di Torino. Il programma è disponibile all’indirizzo www.Regione.vda.it/agricoltura  
   
   
PUGLIA VITIVINICOLA. I DATI REGIONALI CONFERMANO POTENZIALE E CRESCITA  
 
L’assessore Nardoni: “Comparto vivo e difeso dall’esodo dei diritti in altre regioni. Premialità anche per i cassaintegrati che vogliano tornare alla terra” Pronti due nuovi bandi per i diritti di impianto e gli investimenti La Puglia vitivinicola è viva, solida, prova ad essere misura anticiclica rispetto alla crisi e si proietta verso il futuro e verso il ricambio generazionale. E’ con queste parole che l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, commenta i dati regionali sulle dichiarazioni vitivinicole appena concluse. Una fotografia, che dopo la nomina della Puglia nel Comitato nazionale dei vini Dop e Igp, delinea i contorni di un comparto in costante crescita e riconoscimento internazionale, che malgrado le calamità e gli eventi climatici avversi dello scorso anno che hanno inciso sulla quantità di uva portata a vendemmia ma non sulla qualità dei vini, conferma potenziale produttivo (circa 88.000 ettari) e soprattutto grande capacità imprenditoriale dei nostri produttori. A loro va il merito primo di aver saputo investire ed innovare, ovviamente accompagnati da una politica regionale finalizzata a creare un settore di eccellenza per la nostra agricoltura – dice Nardoni – ecco perché è opportuno non solo sottolineare il grande salto di qualità avuto in questi ultimi anni, ma anche il recente impegno da parte di questo governo regionale di bloccare in tutti i modi l’esodo di diritti di impianto in alte regioni. E’ stato un passaggio del mio mandato assessorile che rivendicherò con forza come punto di merito nelle politiche per la viticoltura regionale. Passaggi chiave che Nardoni ripropone cominciando dal Piano Nazionale di Sostegno Vitivinicolo per l’attuazione dell’Ocm Vino. Grazie alla misura “ristrutturazione e riconversione vigneti” negli ultimi 15 anni di attuazione del piano – dice – siamo riusciti a realizzare circa 20mila nuovi ettari di vigneti, pari al 22,7% dell’intera superficie vitata regionale. Anche con l’ultimo bando di “ristrutturazione e riconversione vigneti”, pubblicato nel Burp n. 2 dell’8 gennaio scorso, la Regione Puglia punta ad incrementare le superfici viticole da ristrutturazione con varietà autoctone inserite nei disciplinari di produzione dei vini Dop e Igp pugliesi e continuare a premiare i giovani, gli Iap e le tipicità territoriali. Le novità – sottolinea l’assessore regionale – riguardano i giovani viticoltori in possesso di un diritto di impianto assegnato gratuitamente dalla Riserva Regionale e i possessori di almeno due ettari di diritti di impianto acquistati durante la vigenza del bando, ma anche l’apertura ai disoccupati in cassa integrazione, con età inferiore ai 55 anni, che intendono avviare un’attività imprenditoriale per lo sviluppo di una piccola azienda agricola con l’impianto di un vigneto. In cantiere altri due nuovi bandi regionali. Il primo riguarderà circa 500 ettari di diritti di impianto rivenienti dalla Riserva della Regione, a titolo oneroso (170 ettari sono già stati assegnati a titolo gratuito a giovani produttori – ndr), il secondo attraverso la Misura “investimenti”, consentirà ad imprese vitivinicole e in filiera corta, la realizzazione di punti vendita, show-room, sale degustazione extra aziendali e attività e-commerce.  
   
   
AGRICOLTURA NELLE MARCHE, UTILIZZATI APPIENO I FINANZIAMENTI EUROPEI .  
 
L’agricoltura delle Marche ha utilizzato al massimo i finanziamenti europei riuscendo a spendere tutte le risorse assegnate. Lo comunica con soddisfazione l’assessore Maura Malaspina che specifica: “Nonostante il periodo difficile, le nostre aziende hanno continuato ad investire sulle produzioni agricole e per questo voglio ringraziare gli imprenditori agricoli che sono la speranza economica per il rafforzamento della qualità paesaggistica e turistica di questa regione. Un plauso va anche ai dirigenti e funzionari regionali dell’agricoltura che hanno lavorato per non far tornare indietro nemmeno un centesimo a Bruxelles. Ringrazio il mondo delle associazioni di categoria agricole che hanno supportato gli imprenditori e collaborato con la Regione”. Il Psr Marche 2007-2013 ha avuto una dotazione di circa 480 milioni di Euro. Nel corso dell’ultimo Consiglio regionale è stato deliberato lo spostamento di risorse tra Assi di 13 milioni che rappresenta quindi solo il 1,3% dell’intero Programma. Come lo scorso anno, pertanto, anche nel 2014 sono stati proposti adeguamenti minimali al piano finanziario e piccoli adeguamenti ad alcune schede di misura. In particolare le modifiche hanno riguardato: • Aumento di dotazione per la misura 125 (infrastrutture irrigue) pari a 3.800.000. • Aumento di dotazione per la misura 211 (Indennità aree montane) pari a 4.650.000. • Aumento di dotazione per la misura 212 (indennità aree svantaggiate) pari a 200.000. • Aumento di dotazione per la misura 221 (rimboschimenti) pari a 1.267.500. • Aumento di dotazione per i Gal (Aree Leader) pari a 1.420.000. I fondi sono prelevati da misure che hanno registrato economie di spesa per mancato interesse da parte dei beneficiari o per ritardi attuativi (come avvenuto da parte delle Province) con la riattribuzione agli stessi territori ma con il coinvolgimento dei Gal. “Se consideriamo - aggiunge l’assessore - che la programmazione è stata effettuata nel 2007, lontano più di sette anni in termini di tempo, ma che rappresenta addirittura un’altra era storica in termini socio-economici a causa dalla crisi che ci perseguita dal 2009, questa variazione finanziaria è assolutamente insignificante. Peraltro destinare risorse aggiuntive alle misure ambientali, alle aree interne, all’ambiente e ai rimboschimenti e al potenziamento delle infrastrutture irrigue che riducono lo spreco della risorsa idrica, ci è sembrata una scelta estremamente positiva per la nostra regione”. Per ciò che riguarda la nuova programmazione sono arrivate in questi giorni le osservazioni della Commissione Europea e l’assessorato all’Agricoltura si prepara ad avviare i tavoli con il mondo agricolo per la condivisione del successivo percorso di negoziato con l’Ue. “Tutte le Regioni hanno avuto centinaia di osservazioni dalla Ue e a chi legge nelle scelte regionali la mancanza di precisione non ha capito che l’orientamento che abbiamo voluto imprimere al nuovo Psr è stato quello di una programmazione il più possibile snella, che lasciasse ampio spazio di manovra per i prossimi 8 anni, evitando di ricorrere alle continue micro modifiche del programma e cercando di evitare il più possibile lacciuoli burocratici comunitari“. Il Psr Marche analogamente a tutti gli altri programmi di sviluppo italiani (con poche eccezioni) sarà approvato a partire dagli inizi del mese di maggio 2015, subito dopo l’adozione delle modifiche del bilancio pluriennale previste dalla Commissione Europea.  
   
   
EXPO, MARONI: NON TEMO MANIFESTAZIONI VIOLENTE DURANTE EVENTO  
 
Milano - "Non temo manifestazioni violente durante Expo, c´è un sistema di controllo che penso sia ben efficiente verso questo tipo di manifestazioni e questo tipo di manifestanti". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia sul tema delle Macroregioni e dell´Expo, con il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e l´onorevole Mariastella Gelmini. Liberta Di Opinione Non Trascenda In Violenza - "Sono per la massima libertà di espressione del pensiero - ha sottolineato Maroni -, per cui chiunque può manifestare la sua opinione contro Expo, purché rimanga nei limiti dell´espressione del pensiero e non trascenda in atti violenti, perché, in tal caso, la violenza va impedita e prevenuta, ma questo è compito dell´attività investigativa, della Questura e della Prefettura, a cui noi abbiamo messo a disposizione il nostro sistema informativo e quello di Protezione civile". "C´è una grande collaborazione da parte nostra - ha concluso il presidente -, ma l´attività di prevenzione la fanno le Forze dell´ordine".  
   
   
XYLELLA IN PUGLIA: MERCOLEDÌ 21 GENNAIO VERTICE AL MINISTERO  
 
Il 21 gennaio prossimo saremo al Mipaaf per l’emergenza Xylella con il Governatore Vendola per incontrare i vertici del Ministero e della Protezione Civile. Ad annunciarlo è l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che proprio oggi ha ricevuto comunicazione ufficiale direttamente dal Ministero per le Politiche Agricole. L’azione del Governo regionale ha sempre mirato ad un coordinamento più vasto che imprimesse all’emergenza i canoni dell’urgenza nazionale ed internazionale. Il 21 contiamo di portare ancora una volta in evidenza la voce del Salento e della Puglia colpita da un flagello assolutamente non prevedibile, ma ora appare ormai più che urgente l’intervento immediato e decisivo del Governo nazionale anche attraverso la pressione di tutti parlamentari pugliesi da me coinvolti nuovamente già sul finire del 2014. Ricordiamo, infine, che la riunione del 21 è il frutto della missiva inviata proprio dal presidente Vendola indirizzata al primo ministro Renzi, nella quale si richiedeva un incontro con il capo della Protezione civile Gabrielli e il ministro Martina per un’azione di coordinamento efficace al fine di attuare misure fitosanitarie obbligatorie previste dalla normativa comunitaria nazionale e regionale. Il presidente Vendola, inoltre, nella stessa lettera aveva richiesto l’applicabilità della norma nazionale riguardante lo stato d’emergenza con la conseguente nomina di un Commissario con poteri derogatori.  
   
   
AGRICOLTURA: TOSCANA SUPERA OBIETTIVO SUI FONDI DEL PSR. EROGATI 148 MILIONI NEL 2014  
 
Firenze – "Ancora una volta la Regione Toscana ha centrato in pieno l´obiettivo sulla erogazione dei fondi per il Programma di Sviluppo Rurale, superando di oltre 28 milioni la soglia che era stata fissata per il 2014 per non incorrere nel disimpegno automatico previsto dal fondo europeo Feasr. Sono stati complessivamente erogati 148 milioni di contributi pubblici a fronte di 16 mila domande." Queste le parole dell´assessore all´agricoltura della Regione, Gianni Salvadori, che esprime la sua soddisfazione per "l´ottimo lavoro fatto sia dagli uffici della Regione sia da Artea, l´agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura." Per gli "Interventi per il miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale", nel 2014 sono stati erogati 34,7 milioni (240 milioni di euro dall´inizio della programmazione): di cui oltre 21 milioni (715 domande) sono stati erogati per la misura "Ammodernamento delle aziende". Le risorse erogate nel 2014 ai giovani agricoltori toscani (182 le domande soddisfatte) sono pari a 7 milioni di euro (23 milioni di euro nell´intera programmazione), quelle per i Progetti integrati di filiera Pif (15 milioni nel 2014 e 23 milioni nell´intera programmazione) e per i tabacchicoltori (5 milioni nel 2014 e 20 milioni nell´intera programmazione) Per gli "Interventi per il miglioramento dell´ambiente e dello spazio rurale " sono stati erogati oltre 52 milioni di euro (184 milioni dall´inizio della programmazione), di cui 34 milioni per le indennità per zone montane, svantaggi naturali e interventi agroambientali e 17 milioni di euro per interventi sul settore forestale per la prevenzione del rischio idrogeologico. Altri 5 milioni di euro sono stati erogati per gli "Interventi per la qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell´economia rurale", (36,6 milioni dall´inizio della programmazione) e 22 milioni di euro per gli "Interventi per l´attuazione dell´impostazione Leader" gestiti dai Gruppi di azione locale (Gal) nei territori (57,6 milioni dall´inizio della programmazione). "Questi fondi – conclude l´assessore Salvadori – sono stati molto importanti per l´economia della Toscana, sopratutto in questo periodo di crisi, le aziende agricole hanno saputo cogliere l´occasione per rinnovarsi e fare investimenti e molti giovani hanno avviato un´attività imprenditoriale in agricoltura. Da parte della Regione e di Artea si è lavorato molto sull´efficienza e questo ha permesso nel 2014 di erogare 23 milioni di euro in più rispetto all´anno precedente, e si sono concentrati gli sforzi, nelle zone montane per compensare svantaggi naturali e per interventi agro ambientali, per i quali sono stati erogati 34 milioni contro i 21 dell´anno precedente." Complessivamente nella programmazione 2007/2013 sono stati erogati da Artea 709 milioni di euro riferiti ad oltre 84 mila domande. Intanto con i primi giorni di gennaio sono già riprese le erogazioni per il Psr sui fondi del 2015.  
   
   
PSR, ASSESSORE LOMBARDIA AL MINISTERO: SERVE SUBITO APPROVAZIONE E NON RIMANDARE A MAGGIO  
 
 Acquanegra sul Chiese/mn - "Siamo stati i primi a chiudere il Programma di sviluppo rurale e ora siamo in attesa del via libera definitivo di Bruxelles. Il Ministero delle Politiche agricole mi ha detto che avrebbe acconsentito a far ottenere alla nostra Regione un´approvazione entro maggio. A me non va bene, perché non possiamo far perdere tutti questi mesi agli agricoltori lombardi". Lo ha detto Gianni Fava, assessore regionale all´Agricoltura, intervenendo ad Acquanegra sul Chiese, nell´Alto mantovano, sul tema del "Psr 2014-2020 e l´agricoltura lombarda", al quale ha partecipato anche il consigliere regionale Anna Lisa Baroni. Ai blocchi di partenza, l´assessore Fava ha ricordato che per la prima volta la Lombardia "potrà contare su un budget di 133 milioni superiore rispetto al passato, il 14,5% in più sul Psr 2007-2013, cifra che compensa parzialmente le perdite sul Primo pilastro della Pac, come conseguenza di una negoziazione fallimentare degli ultimi ministri delle Politiche agricole in sede comunitaria".  
   
   
FESTIVAL VEGETARIANO: VITO, LA REGIONE FARÀ LA SUA PARTE PER SOSTENERLO  
 
Udine - "Il Festival Vegetariano di Gorizia è un´importante manifestazione di interesse per l´Isontino e per l´intera regione vista la sua originalità oltre che la qualità dell´organizzazione. Riconoscendo il valore del progetto comparteciperemo anche quest´anno ad un´iniziativa che deve continuare". Lo afferma l´assessore regionale all´Ambiente del Friuli Venezia Giulia Sara Vito in merito all´organizzazione dell´evento di Gorizia, ribadendo che "la Regione farà la sua parte". "Ci auguriamo che faccia la sua parte anche il Comune di Gorizia per dare continuità a questa lodevole iniziativa che rappresenta un momento di elaborazione culturale, etica ed ambientale e costituisce un traino per le attività imprenditoriali del settore", conclude Vito, ricordando che la Regione, per mezzo della direzione centrale Attività produttive e Risorse agricole e forestali lo scorso anno ha sostenuto la sua realizzazione con un contributo 10.000,00 euro.  
   
   
PESTE SUINA, LA COMMISSIONE EUROPEA HA FIDUCIA NELL’AZIONE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari - Arrivano in Sardegna dall´Europa un milione e 80mila euro per cofinanziare il Piano d´azione straordinario per l´eradicazione della peste suina africana. L´ha deciso il 14 gennaio la Commissione Europea, aprendo così grande credito al Piano approvato in Giunta a novembre scorso con l´obiettivo di azzerare definitivamente l´epidemia nel giro di pochi anni. Si tratta della prima tranche di un finanziamento che sarà incrementato a novembre prossimo. Il Piano sarà messo in atto da un Comitato ristretto d´indirizzo che opererà attraverso una Unità di progetto. Gli interventi costeranno circa 4 milioni di euro all´anno e, oltre all´eradicazione dell´epidemia, hanno come obiettivo il rilancio della produzione agroalimentare sarda garantendone qualità e sicurezza. L´annuncio è stato dato oggi dagli assessori della Sanità e dell´Agricoltura Luigi Arru ed Elisabetta Falchi che hanno ufficialmente presentato alle due Commissioni competenti del Consiglio regionale, in seduta congiunta, i due esperti che collaboreranno con la Regione: Josè Manuel Sanchez-vizcaino del Centro de Investigacion Visavet di Madrid, considerato il massimo esperto di peste suina africana e di piani per eradicarla e ingaggiato attraverso una convenzione triennale da 100mila euro con l´Universita di Madrid, e Alberto Laddomada, vice capo unità della direzione generale Salute e tutela dei consumatori ed esperto riconosciuto in materia di peste suina africana, che dalla Direzione Generale della Sanità della Commissione europea sarà distaccato in Sardegna per sei mesi, con costi a carico della stessa Ue. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i presidenti delle commissioni Sanità, Mondo Perra, e Agricoltura, Luigi Lotto. Dieci Milioni Per I Recinti - "Ci sono 10 milioni di fondi messi a disposizione dall´Agricoltura, al momento in capo ad Argea, che saranno utilizzati per dare i mezzi agli allevatori virtuosi per proseguire con la loro attività, cominciando a costruire i recinti per evitare il pascolo brado, chi alleva in sicurezza potrà inoltre beneficiare del benessere animale, allargato in questo caso al settore suino - dice l´assessore dell´Agricoltura Falchi –. E poi è fondamentale il gruppo di lavoro, il fatto che ci sia una catena di comando, un gruppo che sa cosa fare e agisce immediatamente, cosa che finora non era affatto così scontata". Mentalità Da Cambiare - L´assessore della Sanità è convinto che si tratti prima di tutto di una battaglia culturale. "Andremo a parlare con gli allevatori, spiegheremo loro che allevare seguendo le regole è un´opportunità e non un limite, e allo stesso tempo eviteremo l´eccesso di controllo sugli allevatori professionisti che già lavorano molto bene. Di sicuro, non sarà un Far West con abbattimento selvaggio dei suini. Questa Giunta, con in testa il presidente Pigliaru, vuole affrontare e soprattutto risolvere questo problema storico per la Sardegna, siamo consapevoli del peso di una battaglia così importante, ma anche assolutamente decisi a portare a casa il risultato". Il Contributo Dei Super Esperti - Vizcaino, che con il suo Piano in Spagna ha di fatto azzerato la peste suina africana, assicura: "Per la Sardegna un’azione rapida. Possiamo farcela, l´Isola ha le carte in regola per riuscirci, per riuscire a combattere questa terribile epidemia e far capire al mondo intero che i prodotti di questo territorio sono sicuri". Il danno economico provocato dalla peste suina nell´Isola, ma in generale in Italia e in tutta l´Europa, che è il primo esportatore di suini, è enorme: "La Commissione Europea segue con molta attenzione la vicenda sarda - assicura Laddomada - C´è preoccupazione ma anche la consapevolezza che finalmente ci si sta impegnando per risolvere questo problema, tanto che al di là del valore economico pur importante è significativa la decisione di finanziare il Piano, perché significa che lo considerano valido". Il Piano In Consiglio - Vizcaino e Laddomada, il cui incarico per conto della Regione è stato ufficializzato oggi, insieme agli assessori Arru e Falchi, hanno presentato nel pomeriggio il Piano alle Commissioni consiliari. "L´ha detto chiaramente il presidente Pigliaru e io sono assolutamente d´accordo - sottolinea Lotto - Il risultato di questa battaglia vale una legislatura". Secondo Perra "l´allevamento dei suini alimenta una grande, importante economia che la peste suina rischia di far perdere alla Sardegna".  
   
   
CIBO, LOMBARDIA: LEGARE PRODUZIONI A VALORI NOSTRI TERRITORI  
 
Brescia - "L´agricoltura che produce cibo ha una missione fondamentale, la qualità, elemento legato indissolubilmente all´identità. Il cibo distingue un territorio, ne testimonia l´appartenenza. E un buon cibo deve provenire da un territorio sano, pulito e in condizioni ottimali. Legare le produzioni ai contesti ambientali da cui provengono serve a costruire quel concetto di ´terroir´, tutto francese, che deve esprimere il valore dei nostri territori". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, incontrando, insieme all´assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, gli studenti di quattro classi del liceo linguistico e scientifico dell´Istituto ´Luzzago´ di Brescia. Tema del confronto il valore dell´´Identità e territorio´. Al dibattito hanno partecipato anche Ettore Prandini, presidente regionale di Coldiretti, Mattia Vezzola, viticoltore di Moniga del Garda, e Giuseppe Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Brescia e dell´omonima azienda di Castenedolo (Bs). Migliorare Competitività Nostri Prodotti - "Anche l´agricoltura sta soffrendo la crisi - ha detto Fava -, perché non siamo in grado di rendere competitivi i nostri prodotti, a differenza di quel che avviene, ad esempio, in Francia". Nel 2014 per la prima volta il Made in Italy del vino ha superato per export quello transalpino. "La Francia, però, fattura il doppio di noi, 2 miliardi di euro - ha ricordato Fava -. Non credo che il loro vino sia migliore: c´è invece chi vende meglio di noi, perché vende l´idea di un territorio, con le sue specificità, legandolo al prodotto. Se non miglioriamo la reputazione del nostro territorio, valorizzando le nostre produzioni, abbiamo perso una sfida". Da qui l´invito di Fava agli studenti "ad accogliere con interesse e curiosità un eventuale impegno in agricoltura, nella prima regione agricola italiana". "Servono innovazione, radicamento, identità e passione - ha aggiunto Fava -. Da parte nostra c´è l´impegno a sostenere anche il lavoro dei giovani, per dare loro una prospettiva. Ci possiamo misurare con il mondo, se sappiamo esportare qualità. Per farlo occorre partire dall´identità di un territorio". Agricoltura Conserva Il Territorio - "Nonostante oggi il cibo faccia tendenza per la grande attenzione mediatica dedicata - ha ricordato Beccalossi -, fare gli agricoltori è sempre più difficile. Consolidiamo quel che sappiamo fare bene: il buon cibo e il buon bere, la cultura e la moda. Tre argomenti che rendono il nostro Paese apprezzato nel mondo. Si può imitare un Grana Padano, ma non si può copiare il territorio". Per questo è importante sostenere gli agricoltori, ha aggiunto l´assessore Beccalossi, "che fanno tutela del territorio, cultura e lavorano per conservare le condizioni ambientali migliori". Consumo Suolo, Salviamo Il Futuro - "La nostra legge sul consumo del suolo dà un segnale chiaro - ha osservato Beccalossi -: basta costruire ex novo. Abbiamo fatto la nuova legge per evitare nuovo consumo di suolo, pensando ai nostri figli e alle loro future famiglie. Per vivere in un ambiente che sia sempre più amico". "Voglio fare un plauso a chi, come Beccalossi, ha voluto avviare un percorso di prevenzione e recupero in materia di edilizia - ha detto il presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini -, che sappia valorizzare il territorio, senza più pensare a nuove costruzioni. Dobbiamo difendere ciò per cui siamo conosciuti al mondo. La bellezza dei nostri territori, il valore delle produzioni. Ed è l´agricoltura che tutela e mantiene belli e attrattivi questi tratti distintivi". Legge Ludopatia, Traguardo Raggiunto - "Anche la legge sulla ludopatia, con regole chiare e restrittive per il gioco, - ha aggiunto, in conclusione, Beccalossi - c´entra con identità e territorio. Sembrava una battaglia impossibile, la nostra: in un Paese che incassa per il gioco d´azzardo 8 miliardi di euro l´anno abbiamo fatto una scelta coraggiosa. Chi pensa di speculare sulla pelle della gente, ora deve fare i conti con quello che per noi è stato un traguardo raggiunto".  
   
   
EXPO: "TOSCANA COME BOTTEGA RINASCIMENTALE, LABORATORIO DI BUON VIVERE"  
 
Firenze – La Toscana, un laboratorio globale per la qualità della vita. E´ questo il leit motiv dell´iniziativa lanciata dalla Regione in collaborazione con il Polo Lionello Bonfanti Loppiano in vista di Expo 2015. Si è aperto oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana, il primo dei quattro convegni internazionali che si svolgeranno in Toscana (17 gennaio a Firenze, 24 gennaio, 30 e 31 gennaio a Burchio, nella sede del Polo Lionello) da oggi alla fine di gennaio e che approfondiranno questo tema. E´ stato l´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, che ha la delega per il coordinamento delle iniziative in vista di Expo, ad aprire i lavori. "Vogliamo – ha detto Salvadori – lavorare insieme sull´dea del buon vivere come stile di vita, su questa connotazione che contraddistingue la Toscana nel mondo, e che comprende tutto, paesaggio, ambiente, buona cucina, arte e cultura, vogliamo lanciare un laboratorio mondiale, per una riflessione strutturale e organica che coinvolge tutti i continenti. La nostra idea è stata quella – ha spiegato ancora Salvadori – di una "bottega rinascimentale" aperta. Come la bottega rinascimentale era luogo di cultura, di ricerca, di creazione di valore dal punto di vista economico, ma era anche un sistema di relazioni sociali, così la Toscana intende animare il dibattito sul buon vivere nel mondo. L´incontro e la collaborazione con il Polo Lionello Bonfanti è stato naturale perchè lì ci sono le imprese, dunque l´economia, ma c´è anche ricerca, cultura e un sistema di relazioni." Per l´occasione è stato lanciato un sito www.Buonvivere.lab.it e un profilo Facebook www.Facebook.com/toscanaexpo. "Sarà una web community – ha concluso l´assessore – aperta a tutti. Contiamo di raggiungere un milione di contatti per discutere con il maggior numero possibile di persone il tema del buon vivere e della Toscana come motore di questa idea, che significa bellezza e felicità e che si trasforma anche in motore dell´economia."