Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 07 Aprile 2015
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA, VIA LIBERA A CRITERI SU CONDIZIONALITÀ  
 
Milano - Con una delibera proposta dall´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, la Giunta regionale ha approvato i Criteri di gestione obbligatori e le Buone condizioni agronomiche ed ambientali, le cosiddette "condizionalità", come previsto dal regolamento comunitario 1306 del 2013. Decorrenza 1° Gennaio 2015 - "La proposta di deliberazione stabilisce gli obblighi di condizionalità vigente in Lombardia che l´agricoltore è tenuto a rispettare a decorrere dal 1 gennaio 2015 - spiega l´assessore Fava - L´approvazione di questa delibera, da parte di Regione, giunge subito dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto Ministeriale 180 del 23 gennaio 2015, avvenuta il 24 marzo 2015. Abbiamo svolto i nostri adempimenti nel minor tempo possibile ma ora occorre darne immediata comunicazione agli interessati. L´adeguamento del regime di condizionalità regionale si rende necessario a seguito degli aggiornamenti normativi comunitari, nazionali e regionali intervenuti nel corso del 2014". A Chi Si Applica - Il regime di condizionalità attualmente vigente è istituito dal regolamento Ue 1306/2013 di riforma della politica agricola comunitaria. Tale regime si applica, ai beneficiari dei pagamenti diretti, ai beneficiari di alcune misure del programma di sviluppo rurale 2014-2020 e del Psr 2007-13, ai beneficiari di programmi di ristrutturazione e riconversione vigneti e vendemmia verde nonché dei premi di estirpazione dei vigneti (Ocm Vino). Obblighi - Il regime normativo impone, agli agricoltori che ricevono gli aiuti comunitari, il rispetto di alcune condizioni (i cosiddetti ´criteri di gestione obbligatori´) in materia di protezione ambientale, sanità pubblica, biodiversità, salute delle piante e degli animali, benessere degli animali e regole per l´uso sostenibile dei terreni agricoli (le ´buone condizioni agronomiche e ambientali´), pena la riduzione o l´annullamento degli aiuti finanziari. La Normativa Nazionale - Queste regole sono disciplinate a livello nazionale dal Decreto ministeriale 180 del 23 gennaio 2015 "Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento Ue 1306/2013 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale", approvato in conferenza Stato Regione il 18 dicembre 2014.  
   
   
AGRICOLTURA: GIUNTA VENETA APPROVA BANDI PSR AGROAMBIENTE E FORESTE  
 
Venezia - La Giunta regionale, nella sua ultima seduta su proposta dell’Assessore all’Agricoltura, ha approvato alcuni bandi rivolti alle aziende agricole e forestali, riferiti a impegni pluriennali assunti in precedenza dalla Regione, che ricadono anche sul 2015. Il finanziamento delle domande di conferma avviene sulle risorse del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 già rese disponibili con gli impegni assunti con i bandi di apertura iniziale dei termini. Nello specifico si tratta della Misura 6 Agroambiente, della Misura 8 Imboschimento dei terreni agricoli del Psr 2000-2006, delle domande ancora in essere relative al regolamento (Cee) n. 2078/92, nonché per le domande relative ad impegni assunti nella scorsa programmazione 2007-2013. È prevista la presentazione delle domande da parte delle aziende interessate a partecipare, con distinzione delle procedure in base alla categoria di appartenenza: beneficiari nella programmazione 2000-2006, beneficiari nella programmazione 2007-2013, nuovi beneficiari. La delibera della Giunta regionale stabilisce pertanto i termini di presentazione delle domande per la conferma degli impegni pluriennali delle misure e azioni di seguito specificate.
Programma Di Sviluppo Rurale Per Il Veneto 2007 – 2013
Termini di scadenza per la presentazione di domande di pagamento per conferma di impegni pluriennali
Cod. Ue Psr 2007 2013 Cod. Reg. Psr 2000 2006 Descrizione misura Scadenza termini presentazione istanze
214 6 Agroambiente (az. Ce) 9 Giugno 2015
214 6 Vecchio regime Reg. (Cee) 2078/92 9 Giugno 2015
221 8 Imboschimento dei terreni agricoli 9 Giugno 2015
221 Primo imboschimento dei terreni agricoli (az. 1 e 2) Premio di manutenzione e premio perdita di reddito 15 Maggio 2015
223 Primo imboschimento dei terreni non agricoli (az. 1 e 2) Premio di manutenzione 15 Maggio 2015
Maggiori informazioni potranno essere recuperato entro qualche giorno sul portale Piave www.Piave.veneto.it  e sul sito della Regione Veneto nella sottosezione Bandi http://www.Regione.veneto.it/web/guest/bandi-avvisi-concorsi  
 
   
   
BASILICATA: COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ SU AGRICOLTURA SOSTENIBILE  
 
Strategie e pratiche agronomiche per un futuro sostenibile. In questo quadro è rientrato lo studio che i docenti Cristos Xiloyannis e Vitale Nuzzo dell’Università di Basilicata hanno presentato nei giorni scorsi al Vinitaly nel convegno “Dalla biodiversità del suolo alla qualità dei vini” organizzato da “L’informatore Agrario”. Il progetto che l’Università sta portando avanti rientra tra le misure finanziate dal Programma di sviluppo rurale 2007-2013 su ricerca scientifica e innovazione. “La ricerca - fa presente l’assessore regionale alle Politiche agricole, Michele Ottati- nell’ambito della frutticoltura e viticoltura lucana portata avanti da un gruppo di studiosi dell’Università degli Studi della Basilicata e dallo “Spin off Agreenmented” è quanto mai essenziale per la promozione di un’agricoltura moderna e sostenibile finalizzata a dare la necessaria competitività alle nostre imprese”. La promozione delle ricerche effettuate è riportata dal Supplemento all’Edizione settimanale de “L’informatore Agrario” (n. 12 del 26 Marzo- 1 Aprile 2015), rivista leader nel settore primario in Italia. All’interno del fascicolo, in distribuzione presso le sedi del Dipartimento politiche agricole di Potenza e Matera e del Dicem dell’Università di Basilicata, sono presenti tutte le informazioni necessarie per una svolta nella gestione del sistema frutteto/vigneto finalizzata non soltanto a produrre qualità ma anche contribuire alla mitigazione dell’effetto serra. “Lo studio -riprende l’assessore Ottati- mette a disposizione dei tecnici e produttori agricoli le conoscenze aggiornate sulla gestione del frutteto in un taglio pratico, in modo che possano essere immediatamente applicate. In corrispondenza di ciascuna pratica di gestione sostenibile, vengono forniti i vantaggi ottenibili in termini di risorse riferiti al carbonio immagazzinato e all’acqua risparmiata, ovvero i valori medi rilevati nel corso dei progetti sperimentali sviluppati nell’ultimo decennio in Basilicata. Risulta necessario e urgente – aggiunge Ottati- investire sul trasferimento delle conoscenze e delle tecnologie per formare una cultura diversa nel modo di produrre in agricoltura e ciò rientra anche tra le strategie che la Regione di concerto con l’Università di Basilicata porteranno avanti nel prossimo Psr. Bisogna accrescere la consapevolezza dei consumatori rispetto alle tematiche ambientali, essi dovrebbero essere informati oltre che sulla provenienza, sulla varietà e sulle caratteristiche nutrizionali di un prodotto anche sull’impatto ambientale dello stesso, in particolare, conoscerne l’impronta del carbonio e quella dell’acqua”. Le esperienze sulla gestione sostenibile dei frutteti, oliveti e vigneti verranno presentate a Matera in un convegno di respiro nazionale che si terrà a fine Aprile prossimo.  
   
   
XILELLA, STOP FRANCIA. VENDOLA SCRIVE A RENZI E MARTINA "OPPORSI CON OGNI MEZZO"  
 
“Ci aspettiamo un immediato intervento del Governo contro il provvedimento adottato da un altro stato membro dell´Unione, che, attivando una misura di salvaguardia, viola la decisone comunitaria e si pone in procedura di infrazione, creando un grave danno all´economia della Puglia”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che il 3 aprile ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, dopo aver appreso della decisione della Francia di vietare le importazioni di vegetali, a rischio Xilella, dalla Puglia. Per il Presidente “la misura francese appare eccessiva anche rispetto alla proposta di modifica della decisione comunitaria in discussione il 27 e 28 aprile a Bruxelles, e quindi fortemente sbilanciata verso l’interesse economico e commerciale di un altro paese membro”. “Non ci stupiremmo - ha scritto Vendola - che l’esempio francese, se non adeguatamente contrastato, fosse seguito da altri Stati membri, magari vietando l´importazione da tutta l´Italia di materiale vegetale. Non è superfluo evidenziarVi poi che l´area infetta delimitata riguarda la sola provincia di Lecce e non tutta la Puglia e che la decisione in atto limita già il trasferimento dei materiali vegetali dalle aree delimitate, in osservanza della direttiva comunitaria 2000/29 e del d.Lgs 214/2005”. Il Presidente Vendola ha poi richiamato la precedente sollecitazione della Regione Puglia contenuta in una sua lettera, inviata il 16 marzo scorso (ad oggi senza riscontro) nella quale si era “già evidenziato la necessità di un rafforzamento politico del ruolo dell´Italia in sede europea”. “Si consideri poi – ha continuato Vendola - che L’efsa (European Food Safety Authority) ha giudicato la legislazione fitosanitaria in vigore (Direttiva 2000/29/Ce) inefficace a prevenire l’introduzione in Europa di Xylella poichè ha chiuso la porta (divieto di importazione da paesi terzi) a due portatori, vite ed agrumi, ma ha lasciato altre 298 porte aperte, consentendo l’importazione di altrettante specie ospiti a rischio. Pertanto l’Efsa, indirettamente, considera il Salento vittima dell’inefficacia della legislazione europea, Paradossalmente l’Unione europea applica alla vittima la pena che si dà al colpevole, ossia pretende misure pesantissime, quali il controllo dei vettori e l’abbattimento di piante infette, previste con senso di responsabilità dal piano operativo del Commissario straordinario, e senza il riconoscimento di alcun contributo”. “In questo fosco scenario - ha concluso Vendola - è necessario e improcrastinabile che il Governo faccia sentire la sua voce opponendosi, con tutti i mezzi possibili ed in ogni sede, all´azione della Francia”. Qui di seguito il testo integrale della lettera di Vendola inviata a Renzi e Martina Gentile Presidente, gentile Ministro, apprendiamo da notizie di agenzie che la Francia da lunedì 6 aprile vieterà l´importazione dalla Puglia dei materiali vegetali a rischio Xylella. Potremmo dire che c´era d´aspettarselo, infatti con una nostra precedente nota, inviataVi il 16 marzo scorso, ns prot. N.766/sp, e ad oggi senza riscontro, avevamo già evidenziato la necessità di un rafforzamento politico del ruolo dell´Italia in sede europea. Ora ci aspettiamo un immediato intervento del Governo contro un provvedimento da parte di un altro Stato membro dell´Unione, che, attivando una misura di salvaguardia, viola la decisone comunitaria e si pone in procedura di infrazione creando un grave danno all´economia della Puglia. Non ci stupiremmo che l’esempio francese, se non adeguatamente contrastato, fosse seguito da altri Stati membri, magari vietando l´importazione da tutta l´Italia di materiale vegetale. Non è superfluo evidenziare che l´area infetta delimitata riguarda la sola provincia di Lecce e non tutta la Puglia e che la decisione in atto limita già il trasferimento dei materiali vegetali dalle aree delimitate, in osservanza della direttiva comunitaria 2000/29 e del decreto legislativo 214/2005. La misura francese appare eccessiva anche rispetto alla proposta di modifica della decisione comunitaria in discussione il 27e 28 aprile a Bruxelles, pertanto risulta essere fortemente sbilanciata verso l’interesse economico e commerciale di un altro Paese membro. Si Consideri poi che l’Efsa ha giudicato la legislazione fitosanitaria in vigore (direttiva 2000/29/Ce) inefficace a prevenire l’introduzione in Europa di Xylella, poichè è stata chiusa la porta (divieto di importazione da paesi terzi) a due portatori, vite ed agrumi, ma ha lasciato altre 298 porte aperte, consentendo così l’importazione di altrettante specie ospiti a rischio. Pertanto, l’Efsa, indirettamente, considera il Salento vittima dell’inefficacia della legislazione europea. Paradossalmente la Ue applica alla vittima la pena che si dà al colpevole, ossia pretende misure pesantissime, quali il controllo dei vettori e l’abbattimento di piante infette, previste con senso di responsabilità dal piano operativo del Commissario straordinario e senza il riconoscimento di alcun contributo. In questo fosco scenario è necessario e improcrastinabile che il Governo faccia sentire la sua voce opponendosi, con tutti i mezzi possibili ed in ogni sede, all´azione della Francia. In attesa di un Vostro urgente e cortese riscontro, Vi saluto cordialmente.  
   
   
XYLELLA IN PUGLIA: NESSUNO HA ANCORA POTATO E ARATO CAMPI PER EVITARE INFESTAZIONI  
 
Bari – Di seguito una nota dell’ assessore Fabrizio Nardoni (Risorse Agroalimentari): "Mentre si sviluppa un dibattito sterile che divide l´opinione pubblica e fa diventare tutti esperti di xylella, come avviene la domenica allo stadio quando siamo tutti allenatori. In questo difficile frangente non si fa l´unica cosa utile e completamente innocua che proprietari e conduttori dei terreni devono fare: arature e potature. Ma cosa c´entra il dibattito su eradicazione si eradicazione no, fitofarmaci si fitofarmaci no con l´aratura dei terreni!? E decorso più o meno inutilmente un termine, quello del 5 aprile che appare come scadenza perentoria perché fissata dalla natura. Non è ancora chiaro a tutti che il piano del commissario è un piano sostitutivo degli interventi posti a carico di proprietari e conduttori da un decreto del governo. Come non è chiaro a tutti che le mancate arature consentiranno agli insetti vettori di diventare adulti e di infettare altre piante. Ma davvero esiste una persona di buon senso che può pensare che un soggetto pubblico, sia esso il commissario, la Regione o l´Esercito, possa fare le arature di circa centomila ettari di terreni agricoli in meno di un mese? La colpa di questo dibattito sterile è quella di non avere consentito la costruzione di una azione collettiva, di un senso di responsabilità comune, di una comunità unità contro un batterio che viene agevolato da questo. Abbiamo dato un alibi a tutti coloro che anche prima della Xylella non curavano i terreni per continuare a non farlo e, magari sperare in un risarcimento. Mi batterò perché ci siano i risarcimenti da parte dell´Europa ma anche perché questi vadano a vivaisti e agricoltori responsabili, a coloro che hanno collaborato con le istituzioni e con il commissario per combattere la malattia. Ora tutti sono per legge in sanzione e ispettori fitosanitari, polizia provinciale e Corpo Forestale dello Stato dovranno controllare ed irrogare le sanzioni se non vogliono diventare essi stessi inadempienti. Un ulteriore danno agli agricoltori salentini che dovranno dire grazie ai mille santoni e pseudo ambientalisti, gli unici che veramente speculano sulla vicenda xylella".  
   
   
FORESTAZIONE, DA GIUNTA CAMPANIA VIA A PIANO  
 
“Con l’avvenuta approvazione degli indirizzi strategici per la programmazione forestale e per la valorizzazione e la tutela delle nostre risorse naturali per il triennio 2015-2017, la Giunta Caldoro conferma che il settore rappresenta una priorità, nella consapevolezza che esso contribuisce non solo all´economia rurale della nostra regione, ma anche alla salvaguardia e al mantenimento del capitale naturale e alla gestione integrata dei rischi ambientali e idrogeologici e dei cambiamenti climatici.” Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. “Il progetto di manutenzione straordinaria dell´infrastruttura forestale - sottolinea l’assessore - condiviso in sede di Comitato interassessorile per la forestazione, si articola in 9 differenti tipologie prioritarie di azione che tengono presenti il miglioramento della fruizione delle foreste regionali e delle aree forestali, semi naturali e a pascolo del nostro territorio (per circa 450mila ettari, ossia un terzo del territorio regionale); la manutenzione delle opere idraulico-forestali per la prevenzione e la mitigazione del rischio idrogeologico; il restauro dei boschi riparariali come infrastrutture verdi per la sicurezza idraulica; la tutela delle risorse idriche, della biodiversità e del paesaggio; la forestazione come strumento di bonifica dei siti agricoli inquinati mediante la creazione di aree forestali con funzione di disinquinamento e di cuscinetto ecologico nelle aree rurali dei siti identificati dalle legge 6/2014 e dal piano regionale di bonifica dei siti inquinati; la messa in sicurezza delle foreste di prossimità urbana; l´incremento dell´uso energetico delle biomasse legnose; la realizzazione di un sistema regionale di monitoraggio e controllo integrato del sistema forestale regionale a supporto delle attività di gestione e programmazione; il miglioramento dei paesaggi regionali e della formazione professionale degli addetti forestali. “Per quel che concerne i fabbisogni finanziari, invece, si è partiti dalla valutazione dei risultati del primo triennio di attuazione del Progetto di manutenzione straordinaria dell´infrastruttura regionale della Campania ed è stato stimato un prospetto di finanziamento di 60 milioni di euro annui, in continuità con il precedente triennio. Quattro le possibili fonti di finanziamento individuate: quote di pertinenza della Regione Campania di fondi nazionali con meccanismi analoghi a quelli utilizzati per la sottoscrizione dell´Apq con prioritario riferimento alla programmazione Cipe del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020; risorse di programmi operativi (Fesr, Fse) 2014-2020 della Regione Campania; risorse del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Campania e risorse del bilancio regionale. “Altro significativo contributo al rafforzamento delle politiche e delle governance regionali e locali può essere apportato dalla Sma Campania S.p.a., società in house della Regione Campania. La Giunta – conclude l´assessore Nugnes - ha approvato anche il documento di pianificazione strategica di Sma Campania con l´intento di apportare significative innovazioni nell´ambito del monitoraggio, della previsione e della prevenzione, della mitigazione, dell´allerta e della lotta attiva ai rischi ambientali e della valorizzazione e tutela delle risorse naturali. Salvaguardiamo così le nostre aree boschive e miglioriamo l´intera governance forestale.” "Utilizzo corretto dei Fondi Europei; una politica orientata al futuro dopo un duro risanamento; dipendenti pubblici, ora, al servizio dei cittadini; la politica che passa dall´improvvisazione alla programmazione. E´ questa la Giunta Caldoro", commenta Severino Nappi, assessore al Lavoro e coordinatore della Cabina di regia per la gestione delle crisi e dei processi di sviluppo della Regione. "L´assessorato che rappresento partecipa al programma di rilancio dell´attività della Sma con un finanziamento di 6 milioni di euro destinati alle attività di controllo territoriale e monitoraggio che utilizzeranno la piattaforma del Marsec." Così l´assessore all´Ambiente Giovanni Romano. "Si tratta – aggiunge Romano - di un tassello importante della strategia di riappropriazione del territorio nel perimetro dei comuni interessati dallo smaltimento e dalla combustione illecita dei rifiuti. Il progetto viene realizzato d´intesa con il viceprefetto Donato Cafagna, incaricato del Governo per la repressione del fenomeno, e con il Comitato interministeriale Agricoltura, Sanità e Ambiente." “Sma Campania – sottolinea l’amministratore unico Raffaele Scognamiglio - ha messo a disposizione il know how della società in funzione dello sviluppo occupazionale e formativo delle comunità montane. In una logica di smart community per il monitoraggio, la prevenzione, la mitigazione e la lotta ai rischi ambientali, Sma è da considerarsi una struttura innovativa e tecnologica al servizio dei cittadini e centro progettuale ed operativo per gli interventi nelle zone boschive e forestali.”  
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA, OK A PIANO FITOSANITARIO 2015-2017  
 
Milano - La Giunta regionale ha definitivamente adottato il piano delle attività fitosanitarie per il triennio 2015-2017, dopo aver acquisito il parere della competente Commissione consigliare Agricoltura. Il Piano rappresenta lo strumento programmatico della Direzione generale Agricoltura per assicurare lo svolgimento delle attività istituzionali del Servizio Fitosanitario e delle attività fitosanitarie affidate a soggetti del sistema regionale, in particolare Ersaf e Fondazione Minoprio. Cosa Prevede - "E´, in definitiva, il supporto necessario per migliorare la sostenibilità del processo produttivo agricolo - ha osservato l´assessore all´Agricoltura Gianni Fava -. Il Piano triennale ha un forte impatto territoriale, poiché prevede la sorveglianza territoriale, le misure fitosanitarie da applicare, l´attuazione del Piano di azione nazionale sull´uso dei prodotti fitosanitari". La realizzazione degli obiettivi previsti dalla programmazione triennale avviene attraverso la definizione di singoli piani annuali e specifici piani operativi. Destinatari delle misure e degli interventi previsti nel Piano sono le imprese agricole, gli importatori, gli esportatori, le Amministrazioni locali, Enti parchi e cittadini.  
   
   
CIA BASILICATA: GLI AGRICOLTORI ATTENDONO ANCORA GLI AIUTI PAC  
 
Gli agricoltori lucani attendono il saldo della domanda unica Pac 2014. Dopo la comunicazione del Mipaf e di Agea che risale a febbraio scorso sinora sono stati erogati solo piccoli, irrisori pagamenti. E’ quanto sottolinea una nota della Cia lucana ricordando la lettera al ministro Maurizio Martina inviata nelle scorse settimane dal presidente nazionale della Confederazione Dino Scanavino per chiedere un intervento fermo e urgente nei confronti di Agea e risolvere in questo modo una situazione di forte criticità non più sostenibile per le imprese coinvolte. In Regioni come la Basilicata che non dispongono di un proprio Organismo regionale e che devono affrontare sul territorio tematiche complesse, soprattutto nell’ambito della nuova programmazione 2014-2020 – evidenzia Luciano Sileo della Cia di Potenza – la situazione assume aspetti ancora più allarmanti e penalizzanti. In più, rappresenta un esempio di pessima gestione amministrativa che si protrae da tempo, su cui più volte l´organizzazione ha avanzato una forte richiesta di intervento. Tanto più che le oltre 3.000 aziende agricole Cia risultano non pagate per motivazioni tutte legate a meccanismi di malfunzionamento del Sistema Agea/sin su cui non è possibile esercitare, da parte del Caa, alcuna attività di "correttiva" o di recupero. Non viene sistematicamente applicato nessun criterio di compensazione e a molte aziende vengono bloccati aiuti importanti, anche se per poche centinaia di euro di "debito", senza che siano mai state comunicate le motivazioni dello "stallo". Per questo motivo attraverso il nostro presidente nazionale – riferisce Sileo – abbiamo sollecitato il ministro Martina a un´azione straordinaria e perentoria "con la predisposizione immediata di uno ‘Sportello misto Sin/agea´ con poteri risolutivi, attraverso il quale analizzare puntualmente le posizioni censite e procedere a un recupero immediato del pagamento fino ad ora negato" e, in questo senso, "il Caa della Cia sarà disponibile a collaborare pienamente per consentire il ripristino dei legittimi diritti degli agricoltori". Intanto gli uffici del Centro autorizzato (Caa) della Cia si preparano alle novità tenuto conto che presentando l´avvio del piano "Agricoltura 2.0" il Ministro Martina ha annunciato la disponibilità online sul sito di Agea e degli organismi pagatori regionali del sistema con il quale gli agricoltori (autonomamente o assistiti dal Caa) potranno dare semplice conferma della domanda Pac precompilata con un click o integrare e completare le informazioni. Altra importante novità è il pagamento anticipato a giugno 2016 dei premi Pac: sarà possibile erogare l´anticipo dei pagamenti Pac fino al 100% dell´importo dovuto alle aziende che ne faranno richiesta all´atto della domanda, direttamente a giugno, invece che a dicembre, tramite accesso al credito bancario. Si tratta di una platea potenziale di circa 1 milione di aziende per oltre 4 miliardi di euro di pagamenti Pac. Viene poi coordinata a livello nazionale la raccolta, la durata e la validità delle certificazioni (antimafia, Durc, ecc.), evitando alle aziende di presentare la stessa documentazione a diverse Amministrazioni ovvero più volte in base alle domande presentate. A partire dal 2016, poi, ciascuna azienda potrà presentare, autonomamente o recandosi presso qualsiasi struttura di assistenza (Caa) presente sul territorio nazionale, un´unica domanda.  
   
   
FORESTE: FVG, 250 MILA EURO PER BOSCHI CON PIANIFICAZIO  
 
Trieste - Su proposta del vicepresidente e assessore alle Risorse forestali, Sergio Bolzonello, la Giunta regionale ha approvato il ´Regolamento recante modalità e criteri per l´assegnazione dei premi annuali ai proprietari pubblici o privati di boschi situati in Regione´. Tale strumento modifica quello precedentemente in vigore, e si pone l´obiettivo di promuovere le attività di gestione forestale delle proprietà pianificate, che si realizza in questo caso attraverso l´assegnazione di premi annuali ai proprietari pubblici o privati di boschi situati nel Friuli Venezia Giulia, che abbiano dotato le rispettive proprietà boschive di strumenti di pianificazione forestale. Il regolamento prevede la concessione di contributi annuali in conto capitale e in regime de minimis, sulla base del rapporto tra la massa legnosa utilizzata e la massa legnosa destinata al taglio dagli strumenti di pianificazione. I dati tenuti in considerazione per la concessione dei premi saranno quelli relativi all´anno precedente e all´anno in corso. La somma disponibile ai fini dell´attuazione del Regolamento per la concessione dei premi è di 250 mila euro. I potenziali beneficiari saranno i proprietari pubblici o privati di boschi, fatta eccezione per lo Stato, la Regione e il Fondo edifici di culto. Le domande dovranno pervenire alla Regione entro quarantacinque giorni dall´entrata in vigore del Regolamento.  
   
   
SANITÀ, TUBERCOLINA: CONCLUSO ITER DELLA GARA, PROSSIMA SETTIMANA DISPONIBILI 295.000 DOSI PER LA SARDEGNA  
 
Cagliari - Subito dopo Pasqua saranno disponibili in Sardegna le 295mila dosi di tubercolina necessarie a effettuare i test necessari a individuare l´eventuale presenza di tubercolosi nei bovini da allevamento. Lo rende noto l´Assessorato regionale della Sanità, precisando che l´Istituto Zooprofilattico di Perugia ha gia a disposizione le dosi necessarie. L´assessore Luigi Arru già a ottobre scorso aveva dato ufficialmente mandato alla Asl 1 di Sassari, in qualità di capofila, di provvedere all´acquisto delle dosi di tubercolina. A causa del contemporaneo cambio di guardia ai vertici dell´azienda sanitaria, la gara è stata indetta il 14 gennaio scorso, avviando un iter che - a causa delle complesse norme che regolano l´acquisto dei beni da parte della Pubblica Amministrazione - si è concluso . Dalla prossima settimana, dunque, la tubercolina sarà disponibile in tutta l´Isola.