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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Febbraio 2009
NUOVA RICERCA FINANZIATA DALL´UNIONE EUROPEA EVIDENZIA COME LE CELLULE UMANE VENGONO "DIROTTATE" DAL VIRUS DELL´INFLUENZA  
 
Bruxelles, 10 febbraio 2009 - Un gruppo di scienziati collocati in Francia e finanziati dall´Unione europea, ha determinato un importante bersaglio farmacologico per il virus dell´influenza. Lo studio, pubblicato nella rivista Nature, mostra un´immagine ad alta risoluzione di una proteina cruciale che consente al virus di "dirottare" le cellule umane e di replicarsi. Lo studio rientra nel progetto Flupol ("Host-specific variants of the influenza virus replication machinery") che ha ricevuto un finanziamento pari a 1,97 milioni di euro in riferimento alla linea di bilancio dedicata alle Politiche di sostegno del Sesto programma quadro (6°Pq). Le epidemie causate dall´influenza stagionale mietono centinaia di migliaia di vittime ogni anno. Secondo quanto affermato nell´ambito del progetto Flupol, se il virus letale dell´influenza aviaria (Hn51) diventasse trasmissibile tra gli esseri umani, potrebbe determinare l´insorgenza di una pandemia dalle dimensioni drammatiche. L´obiettivo della ricerca, durata tre anni, è quello di ottenere conoscenze nuove in grado di consentire agli scienziati di meglio monitorare il virus influenzale e di combattere l´emergenza dei ceppi letali. A tal fine è di fondamentale importanza comprendere appieno i meccanismi che permettono al virus di adattarsi passando dai volatili agli esseri umani. Il virus dell´influenza si riproduce rapidamente nelle cellule dell´ospite, grazie a un enzima virale denominato polimerasi. La polimerasi copia il materiale genetico virale e modifica la cellula ospite in modo da creare un ambiente favorevole alla moltiplicazione del virus. La polimerasi si appropria di una parte dell´Rna (materiale genetico) e lo aggiunge al proprio. Come risultato, la cellula ospite inizia a produrre proteine virali. La parte di Rna che viene "dirottata" è definita "cappuccio", vale a dire una piccola parte della molecola posta all´inizio dell´Rna messaggero che dirige la produzione di proteine. La polimerasi virale sottrae il cappuccio e lo attacca al proprio Rna. Fino ad oggi non si era ancora giunti a capire chiaramente questo processo, definito "cap snatching". La polimerasi virale è costituita da tre subunità (Pa, Pb1 e Pb2), ma vi sono opinioni controverse su quale delle tre sia preposta all´attività di sottrazione. Studi precedenti avevano dimostrato che la subunità Pb2 svolgeva una parte attiva nella fase di "legatura" del cappuccio e si riteneva che la subunità Pb1 fosse responsabile dell´attività di sottrazione. Il team, guidato dal dottor Stephen Cusak del Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl) e dal dottor Rob Ruigrok del Centro nazionale per la ricerca scientifica (Cnrs), ha ora scoperto che è una parte diversa della polimerasi (la subunità Pa) ad essere responsabile del taglio del cappuccio dell´Rna ospite. Gli scienziati hanno creato alcune strutture di cristallo delle subunità della polimerasi, che sono poi state analizzate ai raggi X presso il Laboratorio europeo delle radiazioni al sincrotrone (Esrf) a Grenoble, in Francia. L´immagine ad alta risoluzione ottenuta ha dimostrato chiaramente quali sono gli amminoacidi che formano il punto in cui il cappuccio viene staccato dall´Rna. Gli scienziati hanno rivelato che la subunità Pa riveste un ruolo eccezionale nella fase in cui l´Rna viene staccato. "I nostri risultati sono sorprendenti proprio perché si riteneva che la fase di sottrazione fosse svolta da una parte diversa della polimerasi," ha spiegato il dottor Ruigrok. Il dottor Cusack ha aggiunto: "Queste nuove conoscenze rendono la Pa un promettente bersaglio terapeutico. L´inibizione della sottrazione del cappuccio rappresenta una strategia efficace per fermare l´infezione, proprio perché il virus non è più in grado di riprodursi. Ora sappiamo in che direzione concentrare la formulazione farmacologica. " I risultati ottenuti sono avvalorati da un secondo studio, svolto da ricercatori in Cina e Regno Unito e pubblicato nello stesso numero di Nature, a dimostrazione di come la subunità Pa costituisca un bersaglio importante per la messa a punto di nuove terapie anti-influenzali. Per ulteriori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature Laboratorio europeo di biologia molecolare (Embl): http://www. Embl. Org/ . .  
   
   
TRAPIANTI: IN COSTANTE AUMENTO LE DONAZIONI NEL LAZIO  
 
Roma, 10 febbraio 2009 - I potenziali donatori di organi segnalati nel Lazio nel 2008 sono stati 237, pari a 46,6 per milione di popolazione, nettamente al di sopra della media nazionale che è stata del 40,1. Il dato è contenuto nel Report 2008 reso noto oggi dal Centro Nazionale Trapianti. In numeri assoluti il Lazio è stato nel 2008 la seconda regione in Italia per potenziali donatori segnalati. Le opposizioni alle donazioni sono state il 29,1%; valore inferiore alla media nazionale (32,7%). Nel Lazio quindi, il 71% della popolazione è favorevole alla donazione. L’attività di donazione, che nel 2008 ha raggiunto la media nazionale, ha consentito di effettuare lo scorso anno in regione 293 trapianti d’organi (150 di rene; 102 di fegato; 31 di cuore; 10 di polmone), in aumento rispetto all’anno precedente (+4%) in controtendenza con i dati nazionali. Nell’ultimo triennio il numero delle donazioni è stato, anno dopo anno, in costante crescita con un incremento dei potenziali donatori segnalati rispetto al 2005 del 48%, ed un conseguente aumento degli organi prelevati e trapiantati nel Lazio del 40,7%. Questi risultati hanno consentito di ottenere che tra tutti i pazienti residenti nel Lazio e trapiantati in Italia nel corso del 2008, il 76,2% (215) sono stati trapiantati in uno dei Centri di Trapianto del Lazio, minimizzando i disagi e le spese per i pazienti. Al raggiungimento dei risultati ottenuti nel 2008 ha senz’altro contribuito la riorganizzazione del sistema donazione regionale attuata dalla Regione attraverso il Centro Regionale Trapianti Lazio che, come ultimo atto, ha visto nel 2008 l’avvio di un percorso di verifica della qualità e della sicurezza attraverso il primo Audit, organizzato congiuntamente con il Centro Nazionale Trapianti, delle strutture coinvolte nella donazione di organi e tessuti (coordinamenti locali) di tutti gli ospedali della Regione. Il modello messo in atto in questi anni ha l’obiettivo di incrementare l’attività regionale di donazione-trapianto garantendo allo stesso tempo procedure di sicurezza e qualità a tutto il processo . .  
   
   
NOMINATE LE COMMISSIONI PER IL CONCORSO DI IDEE SULLA NUOVA STRUTTURA OSPEDALIERA DI ANCONA SUD.  
 
Ancona, 10 Febbraio 2009 - La Giunta regionale ha nominato le commissioni, amministrativa e tecnica, che dovranno giudicare le proposte pervenute, attraverso il concorso di idee europeo, per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera, nell´area metropolitana a sud di Ancona, in localita` Aspio di Camerano. Entro il 31 marzo 2009 le commissioni, composte da funzionari della Regione, si esprimeranno sulle dieci proposte giunte, a fronte di una ventina di sopralluoghi effettuati, nei mesi scorsi, dagli interessati. La commissione amministrativa e` presieduta dall´ingegnere Mario Pompei, quella tecnica dal dirigente del servizio Salute, Carmine Ruta. Le tre proposte migliori saranno premiate con somme cha variano da 60 mila (idea vincitrice), a 25 mila (seconda classificata), a 15 mila (terza classificata). La Giunta regionale si e` riservata la possibilita` di affidare, al vincitore del concorso di idee, la realizzazione dei progetti esecutivi, ´a condizione che sia in possesso di capacita` tecnico-professionale ed economica, in rapporto ai livelli progettuali da sviluppare´. Le buste, inviate in forma anonima, non consentono di valutare la provenienza (nazionale e internazionale) delle proposte, fino alla loro apertura. ´La Regione Marche ´ ribadisce l´assessore alla Salute, Almerino Mezzolani ´ ha compiuto un ulteriore passo verso la realizzazione della struttura che ospitera`, in un unico complesso, la sede dell´Inrca ´ Agenzia nazionale per le problematiche dell´invecchiamento, e l´ospedale di rete a servizio dell´area metropolitana a sud di Ancona. La procedura adottata, quella del concorso di idee, in forma anonima e a livello europeo, assicura una raccolta di proposte progettuali in grado di individuare la migliore soluzione per la realizzazione di un punto d´eccellenza nella cura e nel trattamento delle persone anziane, garantendo maggiori servizi, nell´area dell´alta specializzazione, strettamente connessi con le attivita` di ricerca nel campo della medicina molecolare´. .  
   
   
IL PRESIDENTE MARRAZZO INCONTRA I MEDICI DI PRONTO SOCCORSO DEL LAZIO  
 
Roma, 10 febbraio 2009 - Il presidente Marrazzo ha incontrato ieri presso l’ospedale San Giovanni – Addolorata di Roma i rappresentanti dei medici e degli infermieri delle strutture di pronto soccorso per discutere dei problemi dei reparti d’urgenza della Regione. I medici hanno esposto la situazione di estremo affollamento dei pronto soccorso della Regione in cui, come ha detto il segretario del sindacato professionisti emergenza sanitaria Massimo Magnanti, “ogni giorno nelle strutture ci sono dalle 20 alle 50 barelle occupate da pazienti che dopo essere stati visitati in pronto soccorso non possono avere un ricovero”. Dal canto suo, Marrazzo ha dato atto ai medici di aver evidenziato un problema centrale “Siete la cartina di tornasole di quello che stiamo facendo. Siete diventati l´emergenza dell´emergenza”. “Io non sto lì a scaldare nessuna poltrona se non posso essere utile ai cittadini – ha continuato – l’unico problema che non ho è quello della poltrona”. Il presidente ha poi continuato ricordando che “da oggi dobbiamo diminuire le barelle nei pronto soccorso. Per me è un problema di emergenza sanitaria e sociale: per questo sono pronto a requisire posti letto perché ho poteri che mi consentono di riconvertire urgentemente i letti per evitar di far stare le persone sulle barelle. Accelereremo questo processo”. “Ho già convocato i direttori generali della sanità – ha poi aggiunto – ai quali ho detto che potrò usare i poteri emergenziali di requisizione dei posti letto. Questa nostra manifestazione mi fa fare una riflessione: non basta aver intrapreso un percorso di risanamento, legalità e trasparenza se il prezzo viene pagato dai cittadini”. “Da oggi – ha concluso rivolto ai medici urgentisti - inizierò una serie di visite nei reparti senza stampa. Sarete direttamente voi a portarmi tra i reparti, così vedrò con i miei occhi qual è la situazione reale”. .  
   
   
REGGIO CALABRIA: NOMINATO IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELL’A.O. “MATER DOMINI”  
 
Reggio Calabria, 10 febbraio 2009 - La Giunta regionale, che si è riunita ieri presieduta da Agazio Loiero, ha individuato, provvisoriamente, su proposta del Presidente, nell’ambito degli indirizzi per la programmazione 2009 le risorse per garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria a favore dei cittadini calabresi. È da sottolineare che per la prima volta il riparto delle risorse viene approvato nel mese di febbraio e, quindi, con largo anticipo rispetto ai tempi adottati nel passato. Questo consentirà che l’iter possa essere ultimato entro tempi brevi e così la Regione potrà provvedere, con tempestività, alle esigenze cui le stesse risorse sono naturalmente destinate. La Giunta ha, quindi, approvato i regolamenti e i manuali riguardanti i requisiti di qualità, strutturali, tecnologici e organizzativi per il rilascio dell’autorizzazione e il conseguente accreditamento alle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private ai sensi dell’articolo 11 della L. R. 24/08. L’atto, così adottato, sarà trasmesso al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere da parte della competente Commissione. Una volta ritornato per la presa d’atto dell’Esecutivo, il provvedimento potrà essere definitivamente applicato dall’organismo dipartimentale. La Giunta, infine, ha nominato Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Mater Domini”antonio Belcastro, già direttore generale dell’A. O. “Annunziata” di Cosenza. Alla scelta di Belcastro si è giunti d’intesa con il Rettore dell’Università degli Studi “Magna Graecia” Francesco Saverio Costanzo, al quale, nei giorni scorsi, l’Esecutivo aveva proposto una rosa di nomi tra i quali scegliere quello del nuovo Direttore in sostituzione di Rosalba Buttiglieri il cui incarico è scaduto nei giorni scorsi. .  
   
   
CAMPAGNA DI CONTENIMENTO DELLA SPESA FARMACEUTICA PER INIBITORI SECREZIONI GASTRICHE, EFFICACE ANCHE PER LA SALUTE DEI CITTADINI LIGURI  
 
Genova, 10 Febbraio 2009 - Sono passati da 1984 nel 2006 a 1798 nel 2008 i ricoveri per emorragia digestiva, facendo registrare una diminuzione del 9,15%, e le giornate di degenza sono passate da 25. 290 nel 2007 a 21. 052 nel 2008, diminuendo del 16,76%. Allo stesso modo il costo dei drg, i ricoveri ospedalieri per lo stesso tipo di patologie è passato da 7 milioni 313. 348 nel 2007 a 6 milioni 441. 552 nel 2008, con una riduzione dell´11,92%. Parallelamente la spesa farmaceutica regionale per l´acquisto di inibitori delle secrezioni gastriche è passata 40 milioni 391. 332 euro nel 2006 a 21 milioni 844. 695 nel 2008 con una riduzione del 45,92% pari a 18 milioni 546. 637, e nello stesso periodo dal 2006 al 2008 è aumentato del 6,49% il consumo dei farmaci inibitori. Sono alcuni dati relativi al programma regionale sul contenimento della spesa sanitaria attraverso il blocco della rimborsabilità dei farmaci inibitori delle secrezioni gastriche al prezzo del generico. Una campagna avviata nel 2007 che dava corso alla norma della Legge Finanziaria sulla prescrizione dei farmaci equipollenti tra gli inibitori di pompa protonica e che aveva suscitato un contenzioso con l´industria farmaceutica e incertezze tra i medici e tra i pazienti. "Dai dati esposti - spiega l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - si evince che la manovra sanitaria avviata dalla Regione Liguria non ha portato danni sul piano clinico e cioè sulla stabilità dei ricoveri. Si è invece evidenziato un sovra utilizzo di tali farmaci nella dispepsia ed un sottoutilizzo nella protezione gastroduodenale da aspirina". "In particolare si sottolinea - spiega Roberto Testa, primario di gastroenterologia all´ospedale Santa Corona e coordinatore della commissione regionale di gastroenterologi - come il ricovero per emorragia digestiva da aspirina senza protezione con i farmaci inibitori della pompa protonica rappresenti uno dei primi drg ordinari nelle strutture complesse di gastroenterologia e riguardi in prevalenza persone ultrasettantenni che dalla complicanza emorragica hanno gravi ripercussioni cliniche". Insieme al blocco della rimborsabilità dei farmaci la Regione ha avviato in parallelo una serie di iniziative rivolte ai medici. A cominciare da un corso di aggiornamento sui percorsi diagnostici terapeutici per le malattie acido correlate che ha preso il via con il convegno regionale del 15 maggio scorso e con la distribuzione a tutti i medici di famiglia della raccomandazioni diagnostiche e terapeutiche per la gestione delle patologie acido correlate. Il corso si è articolato in 39 edizioni dal 20 settembre al 13 dicembre 2008 suddivise tra le cinque Asl liguri. Vi hanno partecipato 914 medici di medicina generale e 247 farmacisti e sono stati coinvolti 57 docenti di cui 45 specialisti gastroenterologi. "I partecipanti - aggiunge l´assessore Montaldo - hanno espresso un parere favorevole in oltre il 90% dei casi". "A questo punto - conclude Montaldo - tra gli obiettivi verificabili a breve e medio termine vi è la riduzione dei ricoveri per emorragia digestiva da mancata protezione gastroduodenale e la diminuzione di richieste per endoscopia digestiva e per visita specialistica, con conseguente riduzione delle liste di attesa, per arrivare a diagnosi precoci di neoplasie digestive connesse anche all´invecchiamento della popolazione". La campagna regionale per il risparmio sanitario avviata per gli inibitori delle secrezioni gastriche verrà esportata e ripetuta anche per altre patologie, a cominciare da quella cardiovascolare e alla diabetica. .  
   
   
GIORNATA DEL FARMACO: LOMBARDO, "OCCASIONE DI SOLIDARIETA´PER I SICILIANI"  
 
Catania, 10 febbraio 2009 - “E´ una iniziativa di solidarietà e sussidiarietà alla quale il governo regionale non farà mancare il proprio apporto". Lo ha affermato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, partecipando alla conferenza stampa di presentazione dell´undicesima edizione della “Giornata nazionale della raccolta del farmaco”, che avrà luogo il 14 e il 16 febbraio. Organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico, in collaborazione con la Compagnia delle Opere, la manifestazione si terrà in 78 province, oltre 1. 200 comuni e circa 3. 000 farmacie. Nel corso dell’iniziativa, i volontari del Banco Farmaceutico inviteranno i cittadini ad acquistare un farmaco, a scelta fra quelli prescrivibili, che sarà poi consegnato agli enti assistenziali convenzionati che ne cureranno la distribuzione. In Sicilia la giornata si svolgerà per il quarto anno consecutivo e i volontari saranno affiancati da studenti universitari iscritti agli ultimi anni di Farmacia. “Il banco farmaceutico - ha concluso Lombardo - rappresenta uno splendido esempio di impegno sinergico messo in campo dalle associazioni e dagli enti promotori. Sono sicuro che ancora una volta i siciliani daranno prova della propria generosità”. Alla conferenza, tenutasi nella biblioteca degli uffici di Catania della Presidenza della Regione, hanno partecipato Giuseppe Ronsisvalle, preside della Facoltà di Farmacia di Catania, Gioacchino Nicolosi, presidente Federfarma Catania, Giuseppe Buccheri presidente Banco Farmaceutico Catania e Giovanni Pugliesi, presidente dell’ordine dei Farmacisti di Catania. In Italia, nel corso delle precedenti edizioni, sono stati raccolti in 7 anni, oltre un milione di farmaci, per un valore di circa 6,8 milioni di euro. .  
   
   
RICERCA FINANZIATA DALL´UE EVIDENZIA LEGAME TRA ENDOGAMIA E DURATA DELLA VITA NEGLI INSETTI  
 
Bruxelles, 10 febbraio 2009 - Un team di ricercatori, sostenuto da un finanziamento dell´Unione europea, ha scoperto che l´endogamia può aumentare la durata della vita degli insetti di sesso maschile. Grazie alle borse di studio Marie Curie, finanziate nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) dell´Unione europea, sono stati svolti due studi distinti che evidenziano come l´endogamia abbia effetti diversi sugli insetti di sesso maschile rispetto agli insetti di sesso femminile. I risultati combinati degli studi sono stati pubblicati nella rivista Bmc Evolutionary Biology. I ricercatori hanno scoperto che nel Callosobruchus maculatus, un coleottero presente nell´India meridionale, l´endogamia può determinare il prolungamento della durata di vita degli esemplari di sesso maschile, ma accorcia invece quella degli esemplari di sesso femminile. Per entrambi i sessi, tuttavia, l´endogamia comporta una riduzione del fitness riproduttivo. "Il genere sessuale influisce sulla durata della vita in tutto il regno animale, ma sono ancora poco chiare le cause alla base di questo fenomeno," ha spiegato il dottor Trine Bilde dell´università di Uppsala, in Svezia. Queste nuove scoperte sono estremamente interessanti: gli studi svolti in passato, infatti, indicavano che gli esemplari femmine delle classi dei mammiferi e degli insetti, in generale, vivono più a lungo degli esemplari maschi, mentre accade il contrario nei gruppi tassonomici dei volatili. "Per studiare l´architettura genetica della durata della vita e il tasso di mortalità nei coleotteri abbiamo analizzato le reazioni specifiche dei due sessi all´endogamia," ha spiegato il dottor Bilde. Per spiegare il motivo per cui la durata della vita degli esemplari di sesso maschile è più breve nei mammiferi e negli insetti, gli scienziati hanno fatto riferimento all´ipotesi definita "di X non sorvegliata". I geni dannosi soggetti a mutazione nel cromosoma X sono espressi nei soggetti maschili, che possiedono un solo cromosoma X. Nelle femmine, nelle quali i geni sono "sorvegliati" da un secondo cromosoma X, questi non sono espressi. L´endogamia, tuttavia, dovrebbe determinare una riduzione della durata di vita negli esemplari femmina, mentre ha minori ripercussioni sui soggetti di sesso maschile. Secondo quanto affermato dagli autori, quando due cromosomi X femminili contengono la stessa versione di un gene (circostanza che si verifica più frequentemente in caso di endogamia) i geni dannosi vengono espressi e quindi considerati "non sorvegliati". In questo studio, i ricercatori hanno identificato gli insetti che si accoppiano secondo un modello di inincrocio e hanno confrontato la durata della loro vita con quella degli insetti che si accoppiano secondo il più consueto schema dell´esoincrocio. I risultati hanno evidenziato che gli esemplari di sesso femminile sono maggiormente colpiti dalla riduzione della durata di vita rispetto ai maschi, avvalorando quindi l´ipotesi del "cromosoma X non sorvegliato". I ricercatori hanno tuttavia scoperto che l´inincrocio degli insetti determinava una maggiore durata di vita negli insetti di sesso maschile. "Non esiste alcun modello basato sull´ereditarietà asimmetrica in grado di spiegare l´aumento della durata di vita dei maschi in caso di inincrocio," ha affermato il dottor Bilde. I risultati avallano la teoria secondo la quale la durata della vita è connessa alla strategia riproduttiva e differisce a seconda del sesso. Considerato che il massimo successo riproduttivo varia tra maschio e femmina, è altamente probabile che esistano differenze tra i sessi anche per quanto riguarda la relazione durata della vita - fitness riproduttivo, hanno dichiarato i ricercatori. Una durata della vita maggiore permette agli esemplari maschi di avere più tempo da dedicare alla ricerca della compagna. Gli esemplari femmine possono sfruttare la loro durata di vita, relativamente più lunga, nel momento in cui si dedicano alla cura della prole. "I risultati mostrano punti di convergenza con i modelli che si basano sulla selezione in base al sesso per quanto riguarda le strategie riproduttive, in particolare con gli studi che evidenziano come gli esemplari maschi, a differenza delle femmine, massimizzano il proprio fitness riproduttivo investendo prima e in modo più intenso nella fase riproduttiva, a fronte però di una minore durata di vita," si legge nello studio. Da un lato il rischio della riduzione della vita del maschio diminuisce nel momento in cui il soggetto investe meno tempo nel comportamento riproduttivo, anche se questo si traduce in un minore fitness riproduttivo. Dall´altro lato, invece, le femmine endogame che risparmiano le proprie energie possono ottimizzare la propria resa produttiva ma sono soggette a una vita più breve e a una riduzione del fitness riproduttivo. "I nostri risultati dimostrano che le differenze esistenti tra i sessi per quanto riguarda la durata della vita potrebbero tradursi in una selezione basata sul genere sessuale," ha concluso il dottor Bilde. Per ulteriori informazioni, visitare: Bmc Evolutionary Biology: http://www. Biomedcentral. Com/bmcevolbiol Università di Uppsala: http://www. Uu. Se/en/ Borse di studio Marie Curie http://cordis. Europa. Eu/improving/fellowships/home. Htm . .  
   
   
L´ASSUNZIONE DI CAFFEINA FA BENE ALLA MENTE  
 
Bruxelles, 10 febbraio 2009 - I ricercatori sanno bene che la caffeina stimola il sistema nervoso centrale a breve termine, ma in che modo viene influenzata la cognizione a lungo termine? Un´indagine condotta da un team di ricercatori europei ha fornito risposte interessanti. Il gruppo, composto da ricercatori finlandesi e svedesi, ha scoperto che l´abitudine di bere caffé o the durante la mezza età può ridurre il rischio di demenza e/o morbo di Alzheimer (Ad) in una fase più avanzata della vita, poiché le bevande contenenti caffeina danno una spinta al cervello umano. I risultati sono stati recentemente pubblicati sul Journal of Alzheimer´s Disease. I ricercatori dell´università di Kuopio e dell´Istituto nazionale per la sanità pubblica (Finlandia) e del Karolinska Institute (Svezia), si sono proposti di studiare il legame tra consumo di caffé e/o the nella mezza età e rischio di demenza/morbo di Alzheimer in età più avanzata. Il team del Centro per i fattori di rischio cardiovascolare, invecchiamento e demenza (Caide) ha selezionato i partecipanti tra i superstiti dei gruppi sulla base della popolazione valutati nel progetto North Karelia e nello studio Finmonica nel 1972, 1977, 1982 o 1987. Circa il 71% (cioè 1409 partecipanti) esaminati in questi studi erano stati riesaminati nel 1998. Il team ha riscontrato 61 casi di demenza e 48 casi di morbo di Alzheimer. "Il nostro obiettivo era quello di studiare l´associazione tra il consumo di caffé e the e i rischi di demenza/morbo di Alzheimer in età più avanzata, poiché l´impatto a lungo termine della caffeina sul sistema nervoso centrale era ancora sconosciuto, e il processo patologico che porta al morbo di Alzheimer può cominciare decenni prima della manifestazione clinica della malattia," ha spiegato la ricercatrice a capo del progetto, prof. Ssa Miia Kivipelto dell´università di Kuopio e del Karolinska Institute. Il team ha spiegato che l´esame della mezza età, ai fini del loro studio, ha valutato il consumo di caffé e the per mezzo di un questionario, precedentemente convalidato, semi-quantitativo di frequenza dell´alimento. Il consumo di caffé è stato suddiviso in tre categorie: basso = da 0 a 2 tazze; moderato = 3-5 tazze; alto = 5 tazze o più. Per quanto riguarda il consumo di the, i ricercatori hanno diviso i partecipanti in due gruppi: nessun consumo di the = 0 tazze al giorno; consumo di the = 1 tazza al giorno. Sulla base dei risultati del loro studio, i ricercatori hanno scoperto che i consumatori di caffé di mezza età avevano un rischio minore di demenza e morbo di Alzheimer in età più avanzata rispetto a chi beveva poco o niente caffé. I dati hanno inoltre mostrato che chi faceva un consumo moderato di caffé aveva il rischio minore (65%). I ricercatori hanno operato degli aggiustamenti riguardo a diverse variabili di confusione, ma non sono state registrate modifiche nei risultati. Il team ha inoltre scoperto che il consumo di the era più un´eccezione che una regola per la maggior parte dei partecipanti; il the quindi non è stato collegato né alla demenza né al morbo di Alzheimer. "Vista la grande quantità di caffé consumato in tutto il mondo, i risultati potrebbero avere implicazioni importanti per la prevenzione e il ritardo dell´insorgenza di demenza/morbo di Alzheimer," ha sottolineato la prof. Ssa Kivipelto. "Questi risultati devono essere confermati da altri studi, ma mostrano la possibilità che interventi sulla dieta potrebbero modificare il rischio di demenza/morbo di Alzheimer," ha aggiunto. "Inoltre, l´identificazione dei meccanismi attraverso i quali il caffé esercita una protezione contro la demenza/morbo di Alzheimer potrebbe aiutare a sviluppare nuove cure per queste malattie. " Per ulteriori informazioni, visitare: Università di Kuopio: http://www. Uku. Fi/english/ Istituto nazionale per la sanità pubblica: http://www. Ktl. Fi/portal/english/ Karolinska Institute: http://ki. Se/ . .  
   
   
SELEZIONI PUGLIESI PER LA BIENNALE DEI GIOVANI ARTISTI IL 10 FEBBRAIO A BARI SELEZIONI PER "IMMAGINI IN MOVIMENTO"  
 
Bari, 10 febbraio 2009 - Prosegue il percorso delle selezioni per individuare le opere che rappresenteranno la Puglia alla Xiv edizione della “Biennale dei Giovani Artisti dell´Europa e del Mediterraneo”. Martedì 10 febbraio si terranno le selezioni delle opere - giunte al Comitato Territoriale Arci di Bari - che concorrono per la disciplina "Immagini in movimento". Le selezioni, a cura del Circolo Arci Pierrot le fou, si svolgeranno a partire dalle ore 18. 00, presso il Cinema Splendor, a Bari in via Buccari 24. L’evento prevede la proiezione dei video realizzati dai giovani filmaker che partecipano alle selezioni: Giuseppe Boccassini, Andrea Clauser, Gabriella Cosmo, Marisa Vallone. A seguire, alle ore 20. 00, come benvenuto da parte del circolo Arci Pierrot le fou ai concorrenti, ai giurati e agli ospiti, sarà proiettato il cortometraggio “Verde”, di Renzo Menolascina, Linda Signorile, Renato Cafagna. Alle ore 20. 30 la proiezione del video “Il vento è cambiato”, di Massimo Federico e Irvin Mucaj (una produzione “Apulia Film Commission”). Alle ore 21. 15 la proiezione di “Pinuccio Lovero. Sogno di una morte di mezza estate” di Pippo Mezzapesa, già presentato al festival “Per il cinema italiano 2009” nella sezione documentari, alla rassegna “Italia Doc” della “Casa del Cinema” di Roma e – come evento di chiusura - nella sezione “Settimana della critica” della Mostra del Cinema di Venezia del 2008. Due video, questi ultimi, la cui proiezione vuole segnare la continuità di questa Biennale con la precedente edizione. Infatti, il corto “Il vento è cambiato” è il frutto del workshop “Apulia Cine Tour”, realizzato durante la Biennale Puglia 2008. Inoltre, il giovane filmaker Pippo Mezzapesa fu tra gli artisti e i creativi pugliesi che rappresentarono la nostra regione nella scorsa edizione della Biennale, essendo stato selezionato dall’Arci di Bari per la sezione “Immagini in movimento”. La giuria sarà formata da Greta Barbolini (presidente nazionale Ucca), Claudia Praolini (direttrice artistica Festival Concorto Piacenza), Daniele Basilio (Apulia Film Commission), Fabio Baccelliere (Produzioni Artimedia), Giuseppe Fraccalvieri (responsabile Cinema Arci Bari). I Comitati Territoriali Arci di Bari e di Lecce, soci della Biennale, selezionano otto produzioni in cinque diverse discipline: Arti visive – (due produzioni), Arti applicate – (una produzione), Cinema e video – (due produzioni), Letteratura e poesia – (due produzioni), Musica – (una produzione). Un percorso di selezioni che si tiene grazie al sostegno e al contributo di: Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo, Provincia di Bari – Assessorato alla Cultura, Comune di Bari – Assessorato alle Politiche Giovanili. Alla comunicazione del percorso pugliese delle selezioni per la Biennale collaborano le web-radio Radiokreattiva e Radioluogocomune, due significative esperienze di comunicazione orizzontale, impegnate sui temi della cultura e della creatività giovanile La Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo è considerata la più importante vetrina mediterranea della creatività giovanile: la Xiv edizione si svolgerà a Skopje dal 3 al 12 settembre 2009, e ospiterà più di 700 artisti provenienti da 46 paesi. .  
   
   
A POTENZA RITORNANO LE LEZIONI D´ARTE DI "REALMENTE"  
 
Potenza, 10 febbraio 2009 - Oggi, nel pomeriggio alle 19. 00, nella Galleria civica di Palazzo Loffredo, a Potenza, ritornano le lezioni d´arte di " Realmente". Protagonisti saranno Stefano Gallo, Maria Adelaide Cuozzo e Giuseppina Spina. Si concluderanno con la cucina d´arte. L´iniziativa, va ricordato, è legata alle grandi mostre in svolgimento a Palazzo Lofffredo. In questa tornata il riferimento è la grande portata artistica della mostra “L’enigma del vero percorsi del realismo in Italia 1870 - 1980" che viene approfondita da più ottiche, non solo artistica ma anche letteraria, musicale. E cinematografica. Nella durata di questi eventi è stata, inoltre, inserita un’altra iniziativa: “Cucina d’Arte”. Ai momenti culturali si succedono momenti culinari con l’assaggio di cucina italiana. Il titolo Realmente sottende a due significati diversi: il primo relativo al concetto di realtà intesa in senso stretto ovvero come ciò che si presenta così com’è senza variazioni né modifiche, come ciò che accade o può accadere, il secondo legato al concetto di realtà immaginata, codificata, interpretata, non perfettamente reale o realistica. Entrambi i significati si intersecano in un unicum di senso che racchiude e delimita gli ambiti dei due concetti di realtà e di mente. Questi i prossimi appuntamenti: Venerdì 13, alle ore 19. 00: Cinema e arte con Pier Marco De Santi e Augusto Sainati Cucina d’arte Domenica 22 , alle ore 20,30 Concerto duo Roberta Giannini – Nicola Iannielli Canto e pianoforte e ,naturalmente, Cucina d’arte. .  
   
   
DAL MESSICO UN PARAPENDIO D´ARGENTO  
 
Valle De Bravo, 10 febbraio 2009 - Rientra con una spendente medaglia d´argento la nazionale di parapendio dai mondiali di Valle de Bravo, Messico. I titoli erano ad un soffio fin da metà gara con la conquista del secondo posto nella classifica provvisoria a squadre e, con Luca Donini (Molveno,trento), di uguale piazzamento in quella individuale. Per Donini la possibilità di bissare il successo del 2001, quando vinse i mondali in Spagna, è sfumata nella nona prova: dopo un volo di oltre 100 km, mancava iltraguardo per soli due, scivolando in quinta posizione davanti a Marco Littamé (Torino). Resisteva bene, invece, la squadra nel complesso. L´oro è andato alla Repubblica Ceca, seguita da Italia, Slovenia e Gran Bretagna. Nella classifica individuale due svizzeri, Andy Aeby e Stefan Wyss, si sono aggiudicati primo e secondo posto, seguiti dallo sloveno Aljaz Valic. La francese Elisa Houdry è la nuova campionessa del mondo, davanti a Keiko Hiraki (Giappone) e Anja Kroll (Svizzera). Risultati stravaganti questi del Messico: in aerologia ed ambito insoliti per i piloti europei (Valle de Bravo è posta in riva ad un lago artificiale su un altopiano a 1700 metri, circondata da vette sfioranti i 3500), hanno invece prevalso squadre di nazioni che si affacciano sull´arco alpino. Gli altri azzurri erano Christian Biasi di Rovereto (Trento), Maurizio Bottegal di Feltre (Belluno), Carol Licini, italiana residente a Zurigo, il Ct Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano) ed il suo assistente Giorgio Corti di Suello (Lecco). Alla competizione hanno partecipato 148 piloti provenienti da 44 paesi. Dieci le prove regolarmente disputate, due annullate. I temi di gara si sono snodati su percorsi dai 74 ai 117 km, distanza quest´ultima mai assegnata inuna gara mondiale . .