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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 10 Febbraio 2015
TRENTO: PROTONTERAPIA NEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA  
 
Trento, 10 febbraio 2015 - L´unità operativa di protonterapia di via al Desert entrerà nei Lea - Livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio sanitario nazionale. Donata Borgonovo Re, assessora alla salute e solidarietà sociale, ha partecipato a Roma ad un incontro fra gli assessori regionali e Beatrice Lorenzin, ministro della salute, durante il quale è stato presentato il lavoro di aggiornamento dei Lea condotto dal Governo. "È una notizia che ci conforta - commenta l´assessora Borgonovo Re - e che ci consente di proseguire con i percorsi che abbiamo già attivato ma con una marcia in più; è evidente che le convenzioni che come Provincia abbiamo portato avanti sono destinate a decadere nel momento in cui i Lea saranno pienamente efficaci, anche se - prosegue l´assessora - ci vorranno alcuni mesi prima che sia confezionato il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri con la ridefinizione dei nuovi Lea e l´inserimento delle tariffe". E sui nuovi Livelli essenziali di assistenza presentati dal ministro Lorenzin, l´assessora provinciale Borgonovo Re spiega: "L´aggiornamento nazionale dei Lea non avveniva dal 1999, ora è cambiata la filosofia, si è trattato di un lavoro davvero accurato per rendere le prestazioni appropriate e calibrate sulle necessità dei singoli, al fine di rivedere i costi inutili e le prestazioni inefficaci, per utilizzare al meglio le risorse a disposizione". Il passaggio del Centro di protonterapia di Trento nei Lea è stato salutato con soddisfazione anche dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi: "E´ un bel risultato - ha detto il presidente - che premia un lavoro portato avanti con grande determinazione e di cui dobbiamo ringraziare tutti quelli che vi hanno contribuito, in particolare l´Azienda provinciale per i servizi sanitari. Quando la Provincia autonoma di Trento ha istituito l´Agenzia provinciale per la protonterapia le ha affidato proprio la missione di pianificare e costruire un centro di respiro internazionale per il trattamento di precisione di alcune categorie di tumori. Il centro è operativo ormai da alcuni mesi e siamo lieti di metterlo a disposizione delle regioni perché è una realtà di eccellenza le cui prestazioni sono ora riconosciute fra i livelli essenziali di assistenza". “Questa notizia è motivo di grande soddisfazione - ha aggiunto Luciano Flor, direttore generale dell´Azienda provinciale per i servizi sanitari. E´ il prodotto del lavoro svolto in sintonia con l’assessorato negli ultimi sei mesi. Siamo passati dai dubbi sull’autorizzazione, dubbi che in verità noi non abbiamo mai avuto, al riconoscimento da parte del Ministero con l’inserimento nei Lea. Questo risultato darà la possibilità a tutti i cittadini del nostro Paese di venire a curarsi a Trento. E´ una conferma e un forte stimolo a continuare a lavorare insieme per raggiungere gli importanti obiettivi che ci siamo dati”. Le prestazioni di protonterapia sono inserite nei livelli garantiti dal sistema sanitario provinciale, secondo una delibera, approvata dalla Giunta provinciale nel settembre scorso, che garantisce ai residenti in Provincia di Trento da almeno tre anni l´accesso a queste prestazioni di alto livello tecnologico. Per quanto riguarda l’accesso dei pazienti extra provinciali, per il momento è possibile con nulla-osta all’addebito da parte dei sistemi sanitari delle regioni di provenienza. Con la Regione Veneto è stata sottoscritta una convenzione che garantisce l´accesso alle prestazioni da parte dei pazienti veneti. Il Centro Di Protonterapia Di Trento - Cosa è la protonterapia: La protonterapia è un trattamento radiante di precisione che utilizza particelle pesanti, protoni, per irradiare pazienti affetti da patologie tumorali. Per la erogazione della terapia è necessaria una apparecchiatura di produzione delle particelle, il ciclotrone, ed un sistema di trasporto del fascio e di rilascio sul paziente che è posizionato su un lettino di trattamento all’interno del gantry (una struttura che ruota attorno al paziente e da cui partono le radiazioni). Le caratteristiche fisiche dei fasci di protoni che li rendono così attrattivi per l’uso clinico sono quelle che permettono di rilasciare la dose con estrema precisione sul bersaglio tumorale risparmiando i tessuti sani circostanti cosa che permette di somministrare dosi più elevate al tumore o a parità di dose di ridurre l’esposizione ai tessuti normali. In sostanza il risultato che ci si attende è o di incrementare il controllo di malattia o di ridurre la tossicità. Quali tumori vengono trattati? - In linea di principio qualsiasi tumore nel quale viene utilizzata a scopo terapeutico la radioterapia è trattabile con protoni. Vista però la scarsa disponibilità di strutture di protonterapia ed il loro alto costo si preferisce orientarsi su neoplasie di forma complessa e di difficile irradiazione, poco rispondenti con le tecniche tradizionali, o dove il risparmio dei tessuti sani circostanti sia di vitale importanza come ad esempio nei pazienti in età pediatrica. Ad oggi sono stati trattati nel mondo circa 120.000 pazienti a partire dagli anni ’50 quando l’ipotesi terapeutica si è fatta strada. Solo dagli anni ’90 il trattamento è risultato disponibile in strutture ospedaliere dedicate a dal 2000 in poi ha cominciato ad espandersi allargando la platea dei possibili pazienti a varie sedi e diagnosi e non solo ai primi tumori trattati quali il melanoma oculare e i cordomi della base cranica. Sviluppo della protonterapia nel mondo - I dati disponibili più recenti a metà del 2014 (dati Ptcog - Proton Therapy Cooperative Oncology Group) evidenziano l’operatività di 46 centri al mondo che utilizzano adroni, la maggior parte protoni e alcuni ioni Carbonio, con 10 centri in fase di commissionamento clinico ed altri 46 in fase di costruzione o progettazione. Tali centri sono diffusi principalmente negli Usa ed in Asia (Giappone) anche se in Europa sono attivi sei centri, alcuni “storici” quali Orsay (Francia), Heidelberg (Germania), Villigen (Svizzera) e altri più recentemente attivati quali Essen (Germania), Monaco (Germania) e Praga (Republica Ceca), con alcuni dei quali sono attive da tempo collaborazioni. In Italia è funzionante il centro Cnao a Pavia, centro nazionale con attività dedicata soprattutto all’uso degli ioni carbonio e Catania dove il fascio, posto in un centro di fisica nucleare, è disponibile solo per piccoli periodi all’anno per trattare tumori oculari. Il centro di Trento - Il centro è dotato di sofisticati mezzi tecnologici e con caratteri innovativi anche nell’uso delle particelle tipo trattamenti ad intensità modulata non ancora applicate in altre strutture analoghe. Esso è dotato di due gantry, camere di trattamento rotanti con fascio orientabile a 360°, e di un fascio fisso a possibile uso sperimentale e di ricerca. Il centro è stato consegnato da parte della ditta costruttrice (che ne cura manutenzione e operatività) a fine 2013. Atrep, l’agenzia provinciale che ne ha curato lo sviluppo, ha consegnato il centro all´Apss l´1 gennaio 2014. Si è svolto da quel momento un lungo e delicato periodo che ha portato alla definitiva accettazione della struttura ed al suo commissionamento clinico (periodo di rodaggio delle attrezzature con prove sperimentali meccaniche e su fantocci) e, ottenuta l’autorizzazione sanitaria all’uso clinico ad inizio settembre 2014, il 23 ottobre è stata effettuata la prima seduta di terapia su paziente. La capacità di trattamento è prevista, a regime, di 700/750 pazienti circa l’anno con un costo medio per paziente e per trattamento completo standard di circa 20.000 Euro. Attualmente sono state valutate le documentazioni clinico-radiologiche di circa 150 casi ed effettuato il trattamento completo (30 sedute di media) su 6 pazienti, mentre ulteriori 5 sono in terapia e altri 5 in fase di pianificazione per l’inizio trattamento. Per ora i percorsi clinici avviati riguardano principalmente la sfera neuro-oncologica ed i pazienti adulti.  
   
   
NUOVO OSPEDALE UDINE: SERRACCHIANI, PROCEDE SPEDITO. APRE TRIAGE AL PRONTO SOCCORSO  
 
Udine, 10 febbraio 2015 - Una nuova seconda postazione di Triage, come prima risposta alle criticità del Pronto Soccorso dell´ospedale di Udine. L´annuncio di questo servizio che partirà al Santa Maria della Misericordia a breve è stato dato dalla presidente della Regione Debora Serracchiani e dall´assessora Maria Sandra Telesca, al termine del sopralluogo al nuovo ospedale, dove - altra novità imminente - lunedì sarà inaugurata la nuova Tac all´interno del nuovo reparto di radiologia. "Visitando i reparti, le tecnologie all´avanguardia, gli spazi moderni e funzionali abbiamo toccato con mano l´alta qualità di questa struttura ospedaliera che rispetto al passato porterà un indubitabile miglioramento sia per gli operatori che per gli utenti", ha affermato Serracchiani, sottolineando che "offrire un servizio sanitario all´altezza non è solo però una questione di muri e strumentazioni, ma anche di contenuti che mettano al centro dei percorsi di cura le persone: oggi, annunciando gli impegni presi sul Pronto soccorso, abbiamo anche reso noto che fin da subito sarà organizzato un servizio di accoglienza, con personale adeguato in grado di seguire e orientare gli utenti in attesa". In occasione del sopralluogo, il commissario straordinario dell´Azienda ospedaliero universitaria e dell´Azienda per l´assistenza sanitaria 4 "Friuli Centrale", Mario Delendi, ha fatto il punto sui lavori del terzo e quarto lotto, che, ha annunciato Serracchiani, sono interamente finanziati. "Il che, ci auguriamo, renderà più facile la fase di progettazione e di realizzazione del raddoppio della struttura attuale, che auspichiamo sia concluso entro il 2020", ha ribadito la presidente. Serracchiani ha sottolineato come "nessun taglio è stato effettuato dal Ministero all´edilizia sanitaria del Friuli Venezia Giulia, fatto non certo scontato e che ci mette di fronte a una grande responsabilità: le risorse ci sono e quindi non ci sono alibi se tempi e aspettative di realizzazione non saranno all´altezza". La presidente e l´assessora Telesca, che sono state accompagnate in tutti i reparti dal personale medico dirigente, hanno rivolto un particolare ringraziamento proprio a tutti gli operatori. "E´ complicato riorganizzarsi, il cambiamento spesso spaventa ed è una alta sfida professionale e umana: noi vi chiediamo pazienza e ci mettiamo a vostra disposizione per confrontarci sempre". Nel corso della visita della presidente della Regione Debora Serracchiani e dell´assessora alla Salute Maria Sandra Telesca al Nuovo Ospedale di Udine, alla presenza del commissario straordinario dell´azienda ospedaliero universitaria e dell´Azienda per l´assistenza sanitaria 4 "Friuli Centrale, Mauro Delendi, sono stati illustrati alcuni interventi organizzativi e strutturali particolarmente significativi per il miglioramento di alcune funzionalità rilevanti per la sanità regionale, in parte a valenza locale e in parte a valenza sovra-aziendale. Polo Udinese Dopo i trasferimenti nel Nuovo Ospedale è stata completata la concentrazione in un´area unica, al padiglione 5, della maggior parte delle attività del dipartimento chirurgico specialistico, con particolare riguardo alla totalità delle degenze ed alla maggior parte delle attività operatorie. Questa soluzione è il presupposto per il superamento delle problematiche legate alle funzioni assistenziali sulle quali insistono discipline omologhe, come le Chirurgie Plastiche, le Chirurgie Maxillo-facciali e le Oculistiche. Entro il prossimo mese di marzo anche la Clinica Ematologica con il Centro Trapianti di Midollo e l´Oncologia si trasferiranno nell´Ospedale Nuovo, completando così l´attivazione della struttura con le principali funzioni previste. Da lunedì 9 febbraio sarà attiva anche la nuova Tac installata nell´area radiologica. Per affrontare invece in modo organico il problema del Pronto Soccorso sono in fase di completamento gli interventi strutturali che consentiranno l´apertura della seconda postazione di triage, permettendo così di fluidificare la valutazione dei pazienti che accedono al servizio. Ulteriori interventi strutturali saranno programmati per migliorare la logistica, ampliando gli spazi di attesa a seguito del trasferimento in altra sede degli ambulatori ortopedici (tempi stimati di attuazione: circa 6 mesi). E´ importante sottolineare che, fin da subito, sarà organizzato un servizio di accoglienza dei pazienti, con la messa a disposizione di personale adeguato (come previsto dalle Linee per la Gestione del Servizio Sanitario Regionale 2015). Sempre per il Pronto Soccorso si rende inoltre necessario un adeguamento della dotazione professionale, che prevede l´acquisizione di 2 medici e di 5 infermieri. Polo Cividalese Dal 30 marzo saranno attivati 4 posti letto di Hospice con relativo incremento delle risorse professionali (a Udine, invece, sono 8 attualmente). Dal 30 marzo sarà operativa anche l´estensione del servizio residenziale del Centro Salute Mentale (Csm) sulle 24 ore, con relativo incremento delle risorse professionali (4 Oss, 4 infermieri e un medico psichiatra). Entro marzo 2015 sarà attuato il miglioramento della continuità assistenziale in Rsa, con l´assegnazione stabile di un medico internista a questa funzione. Sarà inoltre attuato l´aggiornamento della dotazione tecnologica strutturale per il miglioramento dell´offerta diagnostica nel Polo Cividalese. Interventi Strutturali Nuovo Ospedale A differenza di quanto accaduto per il 1° e 2° lotto, già oggi è a disposizione il finanziamento dell´intera opera del terzo e quarto lotto, che verrà portata a compimento entro il 2020. Sono già scaduti i termini per la ricezione delle domande di partecipazione (28 gennaio 2015) ed è già stato avviato l´iter per la presentazione delle offerte da parte delle imprese qualificate (17): il termine di ricezione è fissato per il 20 aprile 2015. A seguire la complicata procedura consentirà di: disporre del progetto esecutivo verificato ed approvato entro il mese di marzo 2016; avviare i lavori entro il mese di maggio 2016; disporre dell´opera completamente realizzata, collaudata e pronta per i trasferimenti entro dicembre 2020. Il valore complessivo dell´opera è di 86 milioni di euro circa, di cui 81 già disponibili mentre la parte rimanente troverà ragionevolmente copertura nel ribasso di gara. Altra opera decisiva sarà la riqualificazione del Padiglione Petracco per il collocamento della Clinica Ostetrica e Ginecologica, opera attesa da molti anni per dare una sistemazione moderna alla Clinica, in modo che possa svolgere appieno il suo ruolo nel panorama sanitario regionale. L´intervento prevede adeguamenti strutturali e impiantistici, oltre alla necessaria riqualificazione di locali e sale operatorie lasciati liberi dalla Clinica Chirurgica e dalla Clinica di Anestesia e Rianimazione. L´iter realizzativo in questo caso prevede la disponibilità del progetto definitivo entro il 4 marzo 2015, dopodiché sarà avviato il percorso per giungere all´aggiudicazione dell´intervento tramite appalto integrato progettazione esecutiva/realizzazione (che verrà completato entro marzo 2016). L´apertura del cantiere è prevista nel mese di aprile 2016 e l´ultimazione dei lavori nel mese di agosto 2017. Dopo i collaudi e l´attrezzaggio si potrà quindi trasferire nel padiglione materno-infantile la Clinica Ostetrica e Ginecologica, avviando finalmente il percorso per la demolizione del padiglione pensionanti.  
   
   
CEPPO, ACCORDO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL VECCHIO OSPEDALE DI PISTOIA  
 
Pistoia, 10 febbraio 2015 Un quartiere di stampo europeo, libero dalle auto, ad alta qualità urbanistica ed ambientale, con funzioni pubbliche di pregio ed una parte storica che accoglierà il più importante polo museale cittadino, spazi per start up giovanili, co-working e per la partecipazione diffusa dei pistoiesi alla vita della città: queste alcune delle previsioni contenute nell´accordo di programma per la rigenerazione dell´area del vecchio ospedale di Pistoia, il "Ceppo", presentato oggi pomeriggio, a Firenze, dal presidente della Regione Enrico Rossi, dell´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni e dal sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli. La definizione dell´accordo, che sarà firmato nelle prossime settimane, arriva al termine di un fitto confronto tra gli enti coinvolti (Regione Toscana, Comune di Pistoia, Provincia di Pistoia, Azienda Usl3, Autorità di Bacino del Fiume Arno, Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, Soprintendenza per i beni archeologici, Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici), volto a conciliare, da una parte il recupero delle somme anticipate per la costruzione del nuovo ospedale (già attivo dal luglio 2013), e dall´altra l´esigenza di assicurare alla città di Pistoia una riqualificazione di qualità dell´area del Ceppo. L´intervento previsto dall´accordo di programma ha infatti la finalità di rivitalizzare l´area ex ospedaliera, andandone a ricostituire la continuità urbanistica e paesaggistica con il resto della città storica, attraverso il diradamento, la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente. "E´ stato raggiunto un accordo importante - sottolinea il presidente Enrico Rossi -, che era già compreso in quello per il nuovo ospedale. Quindi, da un lato abbiamo costruito un nuovo ospedale, dall´altro recuperiamo tutta l´area del vecchio ospedale. Abbiamo concluso due accordi molto importanti sul riuso: prima a Pisa, ora a Pistoia. Noi siamo per il recupero e la riqualificazione. Qui a Pistoia sarà un´operazione di circa 50 milioni, distribuiti in cinque anni. Investendo, si creano posti di lavoro. Su questo chiederemo all´Irpet una valutazione". "Gli impegni contenuti nell´accordo di programma - è la dichiarazione del sindaco Samuele Bertinelli - trasformeranno quello che per molti secoli è stato un luogo di cura, in un polmone di salute per tutta la cittá, attraverso una vera e propria opera di rigenerazione urbana che prevederá un forte diradamento edilizio e darà vita ad un quartiere di stampo europeo, libero dalle auto, di alta qualità ambientale ed urbanistica. Questo accordo di programma rappresenta un esempio di collaborazione istituzionale alto, che merita di essere sottolineato e per il quale voglio ringraziare davvero tutti gli enti e gli uffici che vi hanno lavorato, e tra tutti la Regione Toscana". "All´interno di questa ristrutturazione complessiva - dice l´assessore Luigi Marroni - ci sarà anche una cittadella della salute, anche la direzione dell´azienda sanitaria verrà collocata lì. E´ un´operazione complessa, iniziata con la costruzione del nuovo ospedale San Jacopo, inaugurato nel luglio 2013, e che vede ora in questo accordo la sua conclusione". Gli edifici di minor qualità architettonica saranno demoliti, mentre altre parti saranno riqualificate e destinate sia a funzioni di tipo privato (residenze, terziario e turistico ricettivo) che di tipo pubblico. Nella parte storica del Ceppo (ovvero la parte monumentale ed il cosiddetto padiglione Cassa di Risparmio, che entreranno direttamente nelle disponibilità del Comune di Pistoia) potranno sorgere così uffici pubblici, gli Archivi comunali storici riuniti e tutti i servizi di sportello del Comune attualmente collocati in più sedi, e funzioni scolastiche; saranno inoltre previsti spazi in cui condividere e sviluppare esperienze formative, di lavoro ed imprenditoriali, come piattaforme di co-working e start up giovanili. L´edificio storico del Ceppo entrerà completamente nella proprietà del Comune di Pistoia, attraverso una concessione di 35 anni, alla quale seguirà il definitivo passaggio di proprietà dall´Azienda sanitaria all´Ente comunale, e sarà destinato prevalentemente alla funzione espositiva e museale. Nella parte monumentale, infatti, sorgerà il più importante polo museale cittadino e sempre nella parte storica l´Amministrazione comunale intende realizzare una "Casa della Città", ovvero un moderno urban-center che diventerà il cuore pulsante della partecipazione attiva dei pistoiesi alla vita della città. In altri edifici di più recente costruzione troveranno posto alcune funzioni di tipo sanitario di livello territoriale e di quartiere. Al centro delle trasformazioni ci sarà la realizzazione di un grande parco cittadino attrezzato, con percorsi ciclopedonali e giardini che formino un sistema ad alta naturalità, che oltre a svolgere il ruolo di tessuto connettivo delle funzioni del nuovo quartiere urbano, contribuirà in modo significativo alla formazione di una rete di connessioni con le altre aree pubbliche, verdi (in particolare l´area del padiglione emodialisi, il nuovo giardino di Villa Capecchi con i giochi realizzati da artisti contemporanei, il giardino del Carbonile, piazza del Carmine, il giardino di Palazzo Fabroni) o piazze pavimentate della città, dentro e fuori le mura.  
   
   
IN PIEMONTE APPROVATI I BILANCI CONSUNTIVI 2013 DI 11 AZIENDE SANITARIE OPERAZIONE TRASPARENZA, PRIMA DELLA NOMINA DEI NUOVI DIRETTORI SARANNO APPROVATI ANCHE I BILANCI 2014  
 
Torino, 10 febbraio 2015 - «In poco più di sei mesi la Giunta Chiamparino ha fatto chiarezza su due anni di bilanci delle aziende sanitarie: dopo aver esaminato ed approvato tutti i consuntivi del 2012 che la precedente amministrazione regionale non aveva mai analizzato, oggi abbiamo approvato 11 dei 19 bilanci consuntivi del 2013 e precisamente quelli delle aziende sanitarie Mauriziano di Torino, S. Croce e Carle di Cuneo, San Luigi Gonzaga di Orbassano e Ss. Antonio e Biagio di Alessandria e delle Asl To1, To2, To5, Biella, Cn1, Cn2 e Vercelli. Un’operazione di trasparenza quanto mai indispensabile per una Regione in piano di rientro da anni per il gravoso debito sanitario, un atto dovuto per continuare a dimostrare al Governo che abbiamo ripreso finalmente il controllo sui conti». L’assessore regionale alla sanità, Antonio Saitta, commenta così il risultato dell’approvazione, nella riunione odierna, da parte della Giunta dei documenti contabili 2013 di Asl e Aso. «Un quadro completo dei conti della sanità dell’anno 2013 sarà pronto tra pochi giorni, quando avremo pronti anche i consuntivi 2013 delle altre 8 Aziende- precisa Saitta. Prima della nomina ad aprile dei futuri direttori di Asl e Aso avremo approvato anche i consuntivi 2014 che l’assessorato ha monitorato costantemente a partire dal mio insediamento».  
   
   
MILANO: "GUARDARSI IN BOCCA – UN GESTO SEMPLICE PER LA SALUTE", PER PREVENIRE IL CANCRO ORALE  
 
Milano, 10 febbraio 2015 – “Guardarsi in bocca–un gesto semplice per la salute” è la campagna organizzata dal Cenacolo Odontostomatologico Milanese insieme all’Università degli Studi di Milano e patrocinata dal Comune, mirata all’intercettazione precoce del cancro della bocca: medici, odontoiatri e igienisti visiteranno i cittadini per il controllo di eventuali lesioni orali. “Questo progetto conferma l’importanza di proporre una prevenzione non di azioni sporadiche, bensì dotate di una linea comune e in grado di mettere in relazione più soggetti per il bene dei cittadini - ha dichiarato Pierfrancesco Majorino, assessore alla Politiche Sociali e Cultura della Salute - Solo un sistema misto, che unisca pubblico e privato, enti e organizzazioni sociali, può rendere più sostenibile l’accesso alle cure mediche odontoiatriche e agire efficacemente per garantire davvero la cura della salute». Il cancro del cavo orale colpisce gli uomini in percentuale quadrupla rispetto alle donne. L´incidenza, in Italia, è stimata nel 6% circa ogni 100000 abitanti: quindi 8 casi ogni 100000 tra i maschi e 2 tra le donne. Possiamo aspettarci nella popolazione milanese circa 80 nuovi casi anno. La prognosi è direttamente proporzionale alla tempestività della diagnosi: in questo caso gli interventi possibili (chirurgia, radioterapia, chemioterapia) risultano meno invasivi e nettamente più efficaci. Per queste ragioni lo screening proposto alla popolazione potrà essere molto utile se applicato su larga scala e se accompagnato da una efficace educazione sanitaria. Gli stili di vita che agevolano la comparsa del cancro del cavo orale riguardano il fumo di sigaretta e l´abuso di alcool, oltre alla scarsa igiene e alle lesioni traumatiche del cavo orale. Non a caso i soggetti più colpiti dalla malattia sono persone a basso reddito con scarso accesso agli studi e alle cure odontoiatriche, che sono in grado sia di prevenire che di diagnosticare precocemente eventuali forme tumorali. Il progetto si prefigge quindi di promuovere la prevenzione del carcinoma orale nella popolazione milanese con le seguenti modalità: informare sull’esistenza del cancro della bocca e sulla sua prognosi infausta in caso di diagnosi tardiva; dare istruzioni su come osservare la propria bocca per identificare eventuali lesioni sospette; far conoscere i fattori di rischio del cancro orale; comunicare gli stili di vita corretti per la prevenzione del cancro orale; elencare le strutture milanesi dove viene fatta diagnosi di cancro orale. I cittadini milanesi vengono invitati a “guardarsi in bocca”; al minimo dubbio il cittadino potrà rivolgersi a centri, pubblici o privati, elencati nei siti del Comune, dell’Università e del Cenacolo, per un esame alle Mucose. L’iniziativa patrocinata anche da Società Italiana di Patologia e Medicina Orale, la Fondazione Irccs-istituto Nazionale dei Tumori, l’Associazione Igienisti Dentali Italiani e il Cenacolo Odontostomatologico Italiano–associazione Italiana di Odontoiatria Generale è partita oggi, con il corso di informazione e aggiornamento a Palazzo Marino, aperto a medici, odontoiatri e igienisti volontari che visiteranno tutti i cittadini che chiederanno l’appuntamento per il controllo di eventuali lesioni orali. Le visite, oltre che presso i medici volontari, saranno effettuate presso le strutture pubbliche universitarie che hanno aderito all’iniziativa, e avranno luogo entro una settimana dalla richiesta. Le strutture pubbliche sono gli ambulatori di Patologia Medicina Orale e gli ambulatori di Chirurgia maxillofacciale dell’ospedale San Paolo, dell’Istituto Ortopedico Galeazzi, dell’Istituto dei Tumori e del Policlinico. Le strutture private sono volontarie e lavoreranno su base assolutamente gratuita. I risultati delle visite che avranno luogo nel 2015 saranno protocollati e riassunti in appositi formulari trattati a fini statistici. Essi daranno vita a una survey che verrà presentata a ottobre in un apposito convegno nel Padiglione Italia di Expo. I medici, gli odontoiatri e gli igienisti volontari che desiderano aderire al progetto dovranno iscriversi on line nel sito www.Cenacolomilanese.it  oppure contattando la segreteria associativa al numero 02/29412295. Per informazioni: Cenacolo odontostomatologico milanese: www.Cenacolomilanese.it  oppure press@stefanoferri.It  
   
   
A PERUGIA INCONTRO SU PROTOCOLLO DI PREVENZIONE E CONTRASTO FENOMENI LEGATI A DIPENDENZE  
 
Perugia, 10 febbraio 2015 – Presentare il piano di azioni e impegni messi punto nel territorio di Perugia, in seguito alla firma del protocollo d´intesa siglato tra tutte le istituzioni del capoluogo in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni collegati alle dipendenze da sostanze psicoattive: con questo obiettivo mercoledì 11 febbraio a partire dalle 15, al Salone d´Onore di Palazzo Donini a Perugia, è in programma un incontro dal titolo "Comunicare, condividere, partecipare", al quale interverranno la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il prefetto di Perugia, Antonella De Miro. Il protocollo - fortemente voluto dalla Prefettura di Perugia che ha guidato il coordinamento tra le istituzioni - è stato siglato nel novembre 2013 tra Prefettura di Perugia, Regione Umbria (che ha aderito e sostenuto finanziariamente parte l´iniziativa), Comune Di Perugia, Provincia Di Perugia, Questura di Perugia, Comando Provinciale Carabinieri, Comando Provinciale Guardia di Finanza, Ufficio Scolastico Regionale dell´umbria, Ufficio Servizio Sociale Minori dell´umbria, Azienda U.s.l. N. 1, Università degli Studi di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario dell´umbria, Arcidiocesi di Perugia - Citta´ Della Pieve. Il documento si propone di tradurre in azioni ed impegni condivisi l´avvertita esigenza di una maggiore unitarietà e coerenza delle strategie di contenimento del fenomeno della diffusione del consumo di sostanze psicoattive ed i relativi effetti sul piano sociale, culturale ed economico di una comunità, dando così piena attuazione a quanto già previsto nel "Patto per Perugia Sicura" circa il rafforzamento degli interventi dispiegati a tutela della sicurezza e dell´ordine pubblico con idonee azioni di prevenzione nel sociale. Tra le azioni programmate nell´ambito del Protocollo rientra anche la realizzazione di un piano formativo integrato, finanziato dalla Regione Umbria e curato dalla Scuola di amministrazione pubblica di Villa Umbra, rivolto al distretto del Perugino e che sarà illustrato nel corso dell´incontro.  
   
   
KIDCARE, LA STARTUP CHE CREA PRODOTTI ORTOPEDICI PER I PIÙ PICCOLI  
 
Trento, 10 febbraio 2015 - «I bambini non sono dei piccoli adulti, non si può adattare un prodotto ortopedico a un bambino semplicemente rimpicciolendolo». Una convinzione, quella di Giovanna Zucco, che l’ha convinta a rimboccarsi le maniche lanciando una propria impresa. Kidcare, che ha sede a Rovereto, progetta, produce e vende placche per correggere le deformità assiali degli arti che possono creare problemi in età adulta e chiodi elastici che aiutano a riparare le fratture delle ossa lunghe. Soluzioni ortopediche utilizzate sino ad ora in oltre 200 interventi chirurgici su bambini. Nata nel 2011 grazie anche al sostegno del fondo Seed Money-fesr co-finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, Kidcare ed è ad oggi accompagnata da Trentino Sviluppo con una serie di servizi pensati proprio per le giovani imprese ad elevato livello di innovazione. «I bambini – spiega Giovanna Zucco - non hanno ossa fragili come gli anziani, bensì dure e in continua crescita. Diversa è la biomeccanica, diversa la densità ossea. Non si può pensare di adattare un prodotto ortopedico ad un bambino semplicemente rimpicciolendolo". Per questo, dopo esperienze alla multinazionale Johnson & Johnson Medical ed in svariate aziende ortopediche produttrici di strumenti per adulti, la giovane imprenditrice ha deciso di dare vita a Kidcare: una startup che studiasse soluzioni per bambini e ragazzi da 0 a 16 anni. Oggi l´azienda vende i propri prodotti. Uno, K.plate, è una placca a forma di "8" che è già stata utilizzata in 200 operazioni in ospedali pediatrici, dal Gaslini di Genova al Rizzoli di Bologna, dal Burli di Trieste all´Istituto Humanitas di Milano. «Serve a correggere le deformità assiali in età pediatrica – spiega Zucco - consentendo di raddrizzare le gambe "a x" o "a botte". Nei due fori della placca il chirurgo infila due viti, posizionandole a cavallo della cartilagine di accrescimento. Queste rallentano la crescita sul lato di arto che si è sviluppato più in fretta e la lasciano proseguire dall´altra, consentendo il riallineamento dell´asse». Una pratica poco invasiva, semplice e sicura, che prevede un’incisione chirurgica minima, permettendo ai bambini di tornare a svolgere qualsiasi attività fin dal giorno successivo all´operazione. L´altra creazione di Kidcare è un chiodo elastico per riparare le fratture delle ossa lunghe, come femore, tibia, radio ulna e omero. Si chiama K.nail. «E´ un chiodo sottile come un filo, prevede quattro diametri. Viene inserito nel canale dell´osso midollare. A differenza di un semplice gesso, consente dei tempi di recupero più rapidi», sottolinea Giovanna Zucco. Cosa l’ha spronata ad intraprendere questo lavoro? «La passione e la dedizione che c´è dietro a questo mondo. Ho incontrato chirurghi che sapevano raccontare la vita dei piccoli pazienti – racconta Giovanna Zucco - che condividevano le preoccupazioni della famiglia. Questo, in medicina, può davvero fare la differenza». Kidcare è già una realtà e per il futuro ci sono altri progetti: «Ho scoperto una nicchia di mercato a cui le multinazionali non si interessano – anticipa la giovane imprenditrice - ed ora mi sto concentrando su un nuovo prodotto, sempre per bambini e ragazzi. Cercherò finanziamenti, per aiutare i chirurghi ortopedici pediatrici a curare al meglio i nostri figli».  
   
   
LIGURIA: L’ANNO SCORSO TRATTATI OLTRE 1.500 PAZIENTI E PIÙ DI 2.000 CASI DI EPILESSIA  
 
Genova, 10 Febbraio 2015 - Circa 1.500 pazienti con patologie del sonno trattati, di cui mille accessi solo nel 2014, 700 esami eseguiti. E più di 2.000 i casi di epilessia. Sono questi alcuni numeri del centro di esplorazione funzionale del sonno e dell’epilessia dell’ospedale San Martino di Genova che da, lunedì 9 febbraio, ha una nuova sede, nel padiglione specialità dell’Irccs San Martino-ist (2° piano) che è stata presentata alla presenza dell’assessore regionale alla salute Claudio Montaldo. Il nuovo centro è intitolato a Franco Ferillo neurologo, pioniere della ricerca sul sonno e scienziato di fama internazionale. Dal 2012 il centro per l’epilessia del San Martino è uno dei pochi in Italia a essere riconosciuto come centro Lice (Lega italiana contro l’epilessia), l’unico in Liguria per gli adulti. Si occupa della diagnosi e cura e dello studio prechirurgico per pazienti farmaco resistenti. “Gli ambulatori, prima dispersi, sono stati organizzati e coordinati – ha spiegato l’assessore Montaldo – e il personale medico, tecnico e infermieristico coinvolto, lavora come una vera squadra nell´interesse del singolo paziente, un team multidisciplinare che comprende le strutture di pneumologia, otorinolaringoiatria, odontostomatologia e chirurgia maxillo facciale, neurologia e fisiopatologia, chirurgia dell’obesità, endocrinologia, dietetica, il centro disturbi alimentari, la clinica cardiologica e quella diabetologica, la radiologia e l’anestesiologia”. I pazienti che accedono al centro sono quelli a cui, dopo visita clinica e gli accertamenti strumentali, viene diagnosticata una sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Possono arrivare da strutture interne all’Irccs o da unità operative anche di altre regioni Italiane. Si tratta del primo percorso diagnostico terapeutico non oncologico del San Martino. “Il principale problema di chi soffre di una malattia del sonno – spiega l’assessore regionale alla Salute Claudio Montaldo – è che si doveva attendere molto tempo prima di poter compiere tutti gli esami necessari. Ora c’è un’unica cartella clinica condivisa tra gli specialisti e anche il ticket è più contenuto. La nuova sede inoltre unifica la parte diagnostica e terapeutica, prima separate tra loro”. L´epilessia è una patologia direttamente collegata ai problemi del sonno, da qui l´importanza di un unico centro. "Nel giugno 2015 - aggiunge Montaldo - Genova ospiterà il congresso nazionale della Lega italiana contro l´epilessia".  
   
   
LAZIO: NASCE BAL, LA BIBLIOTECA ONLINE PER MEDICI E OPERATORI SANITARI  
 
Roma, 10 febbraio 2015 - Un nuovo strumento a disposizione di medici, operatori sanitari e utenti: è la Bal, la Biblioteca online Alessandro Liberati: da oggi è online con 300 voci, link alle più prestigiose risorse internazionali, schede delle principali riviste biomediche, notizie con segnalazioni di articoli e tanto altro. Formazione e aggiornamento dei medici e del personale. Con questa iniziativa, a cui hanno aderito le aziende sanitarie, la Regione intende proprio guidare a un uso consapevole e critico delle fonti, sia da parte dei medici che dei cittadini. In particolare, gli obiettivi che la Regione si propone attraverso la Bal sono: Motivare gli operatori del sistema sanitario ad una frequentazione costante e razionale della letteratura medico-scientifica autorevole. Grazie a questo strumento si rende più facile l’accesso alle conoscenze scientifiche di qualità disponibili gratuitamente. Sviluppare un luogo online di confronto e di scambio tra gli operatori e le operatrici della sanità, finalizzato in primo luogo all’approfondimento dell’approccio teorico e operativo della medicina, del nursing e della sanità basate sulle evidenze scientifiche. Promuovere l’applicazione delle prove di efficacia nella pratica clinica e nella gestione dei servizi sanitari, anche attraverso progetti ed iniziative di formazione. Tanti servizi anche per i cittadini. Attraverso una newsletter informativa chiunque potrà utilizzare i vari strumenti per la lettura e l´interpretazione delle linee guida e dei programmi di sanità per rimanere in contatto costante con la sanità pubblica e le sue innovazioni. “Sono sempre stato un fan delle tante opportunità che la rete offre per lo sviluppo del territorio e della nostra società ma non c´è dubbio che una delle grandi questioni irrisolte sull´utilizzo della rete su vasta scala è la certezza delle fonti – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: in una sanità fatta di urgenze, e spesso emergenze, facilitare l´accesso alle nozioni attraverso uno strumento agile può fare la differenza. Facciamo ordine anche in questo campo, il progetto si colloca tra le best practices che nascono qui nella nostra Regione e in sanità”- ha detto ancora Zingaretti.  
   
   
LIGURIA: EMERGENZA PRONTO SOCCORSO: AL VIA NUOVI POSTI LETTO NELLE RSA PER I POST-ACUTI  
 
 Genova, 10 Febbraio 2015. "Nelle ultime tre settimane sono stati più di 4.900 gli accessi ai pronto soccorso genovesi con il 118, rispetto ai 4.500 dello stesso periodo del 2014 pari a 400 accessi in più che hanno contribuito a determinare l´attuale situazione di emergenza. Per questo metteremo a disposizione circa 30 nuovi posti letto nelle residenze sanitarie genovesi per garantire un numero maggiore di dimissioni protette in uscita dall´ospedale e non trattenere in nosocomio i pazienti dimissibili che per ragioni sociali o per complessità assistenziale è bene accompagnare per un periodo, prima di andare a casa. In questo modo si possono liberare posti letto nei reparti per ridurre il ricovero ai pronto soccorso". Lo ha detto l´assessore regionale alla salute, lunedì 9 febbraio, a margine della riunione del Gore, il gruppo operativo regionale emergenza che ha fatto il punto sulla situazione dei pronto soccorso genovesi e del Tigullio. "La grande affluenza nei dipartimenti di emergenza e accettazione è un problema di tutta Italia – ha spiegato Montaldo – a cui noi stiamo tentando di dare risposte, anche inviando ai medici di famiglia un´informativa sui loro pazienti ricoverati". A crescere per la prima volta non sono i codici bianchi o verdi, ma quelli gialli, a testimonianza della gravità della situazione in cui versano i cittadini che si dirigono ai pronto soccorso. "Siamo passati infatti – aggiunge Montaldo – da una percentuale di accesso con trasporto in ambulanza del 25% nel 2014, a quasi il 50% dei primi mesi di quest´anno. Segno che sono particolarmente diffusi i problemi epidemiologici, uniti all´alto numero di pazienti cronici che si ripresentano più volte nel giro di poco tempo". L´assessore alla salute della Regione Liguria ha deciso inoltre di monitorare costantemente la situazione fino alla fine di marzo, periodo in cui l´emergenza dovrebbe scemare.  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: 67 NUOVI DEFIBRILLATORI.  
 
L´aquila, 10 febbraio 2015 - Uno spot per la campagna di comunicazione per la defibrillazione precoce. Verrà trasmesso dalle emittenti televisive regionali per far conoscere al cittadino l´iniziativa regionale, mostrando come, in una situazione di emergenza cardiovascolare che può coinvolgere inaspettatamente ogni persona, è possibile intervenire in modo tempestivo grazie alla disponibilità di un defibrilatore e di esecutori autorizzati al suo utilizzo. La campagna è stata presentata questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione Abruzzo, dall´assessore alla Sanità Silvio Paolucci. Si tratta di una campagna a fini sociali sulla defibrillazione precoce promossa dalla Regione Abruzzo Dipartimento per la salute e il Welfare. Il progetto è finanziato con fondi del ministero della Salute e ammontano a complessivi 177 milioni di euro. Nel corso dell´incontro è stato proiettato in anteprima lo spot "A portata di cuore" realizzato dalla Struttura stampa della Giunta regionale d´Abruzzo, in collaborazione con il Comune di Castel del monte, l´associazione sportiva Roma calcio, il Tsa (teatro stabile d´Abruzzo) la centrale operativa del 118 (responsabile il dottor Gino Bianchi) e il Corecom Abruzzo. Gli attori protagonisti sono: Elena Gizzi e Ciro Improta. Molto toccante la musica e gli effetti sonori che creano una tensione drammatica molto intensa. La musica è della pianista e compositrice abruzzese Paola Crisigiovanni. "I paesi industrializzati e la morte improvvisa dovuta a fibrillazione ventricolare è sempre più frequente - ha commentato Paolucci- La Defibrillazione precoce è l´unica terapia efficace e comprovata, se i responder addestrati adeguatamente e presenti capillarmente sul territorio intervengono precocemente. Per questo stiamo lavorando con una iniziativa molto importante che prevede in questa prima fase l´acquisto di 67 defibrillatori consegnati ai distretti di base e alle guardie mediche delle zone interne cui seguiranno anche corsi di formazione per garantire miglior utilizzo di queste apparecchiature". Morgan De Santis, 37 anni, originario di Guardiagrele, in provincia di Chieti , portiere della Roma, è il testimonial d´eccezione dello spot "A portata di cuore" per la campagna sulla defibrillazione precoce promossa dalla Regione Abruzzo Dipartimento per la salute e il Welfare. De Santis è cresciuto nelle giovanili del Pescara. Qui ha iniziato la sua carriera calcistica collezionando poi importanti esperienze nazionali e internazionali. Lo spot che lo vede protagonista, realizzato dalla Struttura stampa della Giunta regionale d´Abruzzo, sarà in onda sulle emittenti televisive abruzzesi sulla base dei loro palinsesti televisivi.  
   
   
EUROPEI BASKET 2015 OCCASIONE PROMOZIONE  
 
Udine, 10 febbraio 2015 - Il Friuli Venezia Giulia, la prossima estate, sarà nuovamente al centro dell´attenzione del mondo sportivo grazie a un grande evento: dal 7 al 19 luglio ospiterà infatti, a Lignano Sabbiadoro e a Latisana, il Campionato europeo under 20 maschile di pallacanestro. "Non si tratterà di un evento spot - ha precisato il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, intervenuto alla presentazione, a Udine, nella sede della Cassa di risparmio del Fvg - ma si colloca nella strategia di promozione che l´Amministrazione ha scelto, e che individua anche le grandi manifestazioni sportive quale veicolo di comunicazione per il nostro territorio e le sue attrattive". Bolzonello si è infatti soffermato nel suo intervento sulla -"Centralità del mondo sportivo rispetto alla promozione della nostra terra". E sugli sviluppi che il turismo lento, che è all´attenzione della Regione, può portare all´economia, con riflessi, come sarà nel caso degli Europei di basket della prossima estate, non soltanto su Lignano Sabbiadoro, dove l´Amministrazione regionale ha investito sugli impianti sportivi, ma anche di riflesso sul retrostante territorio rivierasco, che sarà coinvolto con alcune fasi importanti della manifestazione. Bolzonello, che ha colto l´occasione per rivolgere il saluto introduttivo al presidente della Fip, Giovanni Petrucci, con un "bentornato nel Friuli Venezia Giulia", in quanto esponente di una categoria dirigente del movimento sportivo prodigatasi per lo sviluppo dello stesso anche sul territorio, ha altresì ringraziato l´istituto di credito che sostiene l´evento per l´impegno profuso a favore del volontariato, anche sportivo, elemento cardine della società regionale. Alla presentazione ha preso la parola il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, per ricordare che il Friuli Venezia Giulia è una terra che anche nello sport sa dare tanto, è fucina di campioni, e sa cogliere nel mondo sportivo quei valori etici e morali che sono insiti nella comunità. Dopo gli interventi, tra gli altri, del presidente Petrucci, già presidente del Coni, per ripercorrere brevemente gli evento di alto profilo che hanno rappresentato un biglietto da visita per il Friuli Venezia Giulia, come gli Eyof e gli europei femminili di basket del 2014, del presidente della Cassa di risparmio Fvg, Giuseppe Morandini, del vicesindaco di Lignano, Vico Meroi, dell´assessore allo sport del Comune di Latisana, Geremia Bilo, dei presidenti regionali, del Coni, Giorgio Brandolin, e della Fip regionale, Giovanni Adami, è stato illustrato il Campionato europeo under 20 maschile. Al quale parteciperanno venti rappresentative di altrettanti Paesi del continente europeo. Farà convergere a Lignano Sabbiadoro circa 600 tra atleti, dirigenti, accompagnatori, tecnici, e si svilupperà al Palasport comunale e al Palagetur, a Lignano Sabbiadoro, e al Palasport comunale, a Latisana.