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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Dicembre 2006
ALIMENTI PIÙ SANI E DI MIGLIORE QUALITÀ GRAZIE ALLA RICERCA UE PRESENTATI A BRUXELLES I RISULTATI DI ALCUNI PROGETTI FINANZIATI NELL’AMBITO DEL SESTO PROGRAMMA QUADRO  
 
Nel corso di una conferenza tenutasi il 12 dicembre 2006 a Bruxelles, sono stati presentati i risultati di alcuni progetti finanziati nell’ambito del Sesto programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, che dimostrano come la ricerca europea stia contribuendo a rendere i prodotti alimentari che consumiamo ogni giorno più sani e di migliore qualità. Dalle nuove ricerche sono emersi dati molto interessanti: in primo luogo, i prodotti dell’agricoltura biologica hanno un valore nutrizionale più elevato dei prodotti convenzionali. Inoltre, se gli effetti benefici per la salute degli omega 3 contenuti nel pesce e nei prodotti ittici sono ben noti, un progetto ha ora scoperto che questi alimenti contengono altre componenti importanti per il nostro organismo. I ricercatori hanno anche studiato il modo per migliorare il benessere degli animali di allevamento, non soltanto perché esiste una richiesta in tal senso da parte dei consumatori, ma anche perché le condizioni di allevamento possono migliorare notevolmente la qualità degli alimenti. “La qualità e la sicurezza degli alimenti sono tra le principali preoccupazioni dei cittadini europei, ed è bello vedere che la ricerca finanziata dall’Unione europea ha conseguito risultati così importanti” ha dichiarato il commissario europeo per la scienza e la ricerca Janez Potočnik, che ha aggiunto: “Basare le decisioni in materia alimentare su prove scientifiche va a tutto vantaggio dei consumatori. Le misure proposte dai ricercatori che hanno partecipato ai progetti europei sono state testate sotto il profilo della validità e dell’affidabilità, e possono quindi essere utilizzate nelle aziende agricole e nella produzione alimentare”. Fra i risultati di rilievo presentati alla conferenza di Bruxelles si segnalano in particolare i seguenti: Latte biologico: un pieno di omega-3, antiossidanti e vitamine. Fino a poco tempo fa, le conoscenze scientifiche relative agli effetti dei sistemi di produzione agricola sugli alimenti erano piuttosto limitate. La ricerca dimostra ora che i prodotti biologici hanno un valore nutrizionale più elevato degli alimenti prodotti con metodi convenzionali. Uno studio ha confrontato il latte biologico con il latte da agricoltura convenzionale e ha riscontrato che il primo contiene il 60% in più di acidi grassi benefici come gli omega 3 e il 20% in più di vitamine e antiossidanti. Il progetto integrato Quality Low Input Food, al quale partecipano alcune università e imprese italiane, mira a migliorare la qualità e la sicurezza degli alimenti biologici e degli alimenti prodotti con sistemi a basso impiego di fattori produttivi, riducendone nel contempo i costi ed evidenziandone il valore aggiunto per i consumatori. Il contributo stanziato dall’Unione europea per finanziare il progetto è di 12, 4 milioni di euro. Più pesce, più salute. La ricerca finanziata dall’Ue ha dimostrato la presenza benefica di acidi grassi omega-3 nel pesce e nei prodotti ittici. Il progetto Seafoodplus, che coinvolge circa 70 università ed istituti di ricerca, tra cui – per l’Italia – l’Istituto superiore di sanità, ha dimostrato che il consumo di pesce bianco può avere un importante effetto antinfiammatorio e prevenire il cancro dell’intestino, e in particolare il cancro del colon, molto frequente nella popolazione europea. È inoltre stato dimostrato chiaramente che il consumo di pesce, soprattutto il merluzzo, è essenziale nelle diete dimagranti ed aumenta il potenziale antiossidante del sangue, rafforzando l’effetto anticancro. Sono in corso ulteriori studi sul ruolo del pesce nelle malattie cardiache, nella depressione e nell’osteoporosi Benessere animale = prodotti di migliore qualità. I consumatori europei sono sempre più attenti non soltanto alla qualità del prodotto finale, ma anche al benessere degli animali utilizzati per la produzione degli alimenti. L’unione europea ha perciò deciso di finanziare la ricerca sui seguenti aspetti: buone pratiche di alimentazione degli animali, per fare in modo che siano nutriti e abbeverati adeguatamente, buone condizioni di stabulazione, con un adeguato confort e libertà di movimento buona salute, ossia riduzione di malattie e lesioni e del dolore, comportamento nei confronti degli altri animali e degli esseri umani ed assenza di paura. Il progetto integrato di ricerca Welfare Quality, che può contare su un finanziamento comunitario di 14,4 milioni di euro, coinvolge ben 39 università ed istituti di ricerca appartenenti a 13 paesi europei, tra cui l’Italia. L’obiettivo del progetto, che riguarda i bovini da carne e da latte, i suini, i polli e le galline ovaiole e mira a conciliare le preoccupazioni dei consumatori con le esigenze del mercato, è quello di sviluppare un sistema affidabile di valutazione del benessere animale nelle aziende agricole, offrire ai consumatori, al momento dell’acquisto di un prodotto, informazioni sul benessere degli animali a partire dai quali il prodotto è stato realizzato, e definire strategie concrete per migliorare le condizioni di allevamento. .  
   
   
IL CENSIMENTO DELLA VITA MARINA CONTINUA A RISERVARE SORPRESE  
 
Granchi ricoperti di peli, microbi giganti e un branco di pesci della dimensione dell´isola di Manhattan: queste sono solo alcune delle scoperte del censimento della vita marina nel 2006. Oltre a individuare nuove specie, l´iniziativa ha rivelato aspetti del: comportamento animale e ha permesso lo sviluppo di nuove e più efficaci tecniche di ricerca. Al suo sesto anno di vita, il progetto «Census of Marine Life» ha l´obiettivo di registrare la diversità, la distribuzione e l´abbondanza della vita marina entro il 2010. Alcuni progetti di ricerca finanziati dall´Ue stanno contribuendo al censimento, cui partecipano circa 2 000 ricercatori di 80 paesi. Il microbo gigante è stato individuato dai ricercatori al largo delle coste del Portogallo. Mentre la maggior parte dei protozoi può essere vista soltanto al microscopio, la nuova specie presenta un diametro di 1 cm e ed è dotata di una conchiglia composta da particelle minerali. Tra le altre nuove specie identificate dal censimento figurano un granchio con una nitida presenza di peluria e un´aragosta gigante da 1,7 kg. Nell´oceano meridionale, gli scienziati impegnati nello studio di quanto stesse accadendo al di sotto di uno strato di 700 m di ghiaccio e a 200 km dalle più vicine acque libere hanno scoperto più specie nuove che conosciute. I ricercatori hanno trovato la vita nei luoghi più impensati. Le zone attorno agli sfiati oceanici pullulano di vita, fenomeno che ha indotto gli scienziati a chiedersi come sia possibile che i vari gamberi, mitili e molluschi bivalvi presenti vivano in un tale ambiente estremo. La temperatura attorno agli sfiati può essere molto diversa nell´ambito di pochi centimetri, passando da valori prossimi allo zero ad altri elevatissimi, e gli animali devono inoltre affrontare le alte concentrazioni di metalli pesanti provenienti dai fluidi degli sfiati. Fino a quest´anno, gli scienziati credevano che il gambero Neoglyphea neocaledonica si fosse estinto circa 50 milioni di anni fa. I ricercatori del censimento lo hanno trovato invece vivo e vegeto su una montagna sottomarina nel Mar dei Coralli, una scoperta, questa, che gli studiosi hanno paragonato a quella del coelacanth, un ordine di pesci ritenuto estinto a partire dalla fine del periodo cretaceo fino a quando nel 1938 venne individuato un esemplare vivo al largo delle coste del Sudafrica. Il «Census of Marine Life» non si limita a individuare e a contare gli animali; i ricercatori ne stanno anche studiando il comportamento. Nel 2006 hanno seguito l´epico viaggio di 70 000 km della berta grigia lungo l´Oceano Pacifico alla ricerca di cibo. Fra gli altri animali seguiti dai ricercatori figurano il salmone, lo squalo e il calamaro. «Ogni spedizione rivela nuove meraviglie dell´oceano - e al rientro delle imbarcazioni è sempre più evidente che molte altre scoperte aspettano gli esploratori marini negli anni a venire», ha commentato Fred Grassle, presidente del comitato direttivo scientifico del progetto. Lo studio di questa diversità ha imposto lo sviluppo di nuove tecniche di ricerca. Per la prima volta gli scienziati hanno impiegato le tecniche di codificazione del Dna a bordo delle navi per determinare la portata e l´abbondanza delle specie di plancton microscopiche. Il branco di pesce composto da 20 milioni di esemplari, pari alla dimensione dell´isola di Manhattan, è stato individuato grazie ad una nuova tecnologia navale che utilizza il suono per rintracciare la vita in una vasta zona dell´oceano. I ricercatori stanno inoltre utilizzando mappe storiche per registrare i cambiamenti nella vita marina del passato. Utilizzando archivi relativi alle tasse sul sale usato per conservare il pesce, gli storici sono stati in grado di determinare i cambiamenti nell´abbondanza di vita marina in 12 estuari e sui mari costieri in tutto il mondo; tale ricerca conferma come lo sfruttamento e la distruzione dell´habitat abbiano impoverito il 90% di specie importanti. «Gli studi storici del Coml concordano con i recenti studi, mostrando un forte declino della maggior parte delle popolazioni selvatiche di animali marini di cui si nutrono gli uomini», ha dichiarato il dottor Grassle. «È difficile per gli uomini di oggi credere alla ricchezza di un tempo degli oceani in numerose regioni costiere». Il lavoro sul campo più intenso per il censimento si estenderà da adesso fino alla fine del 2008. I risultati saranno analizzati e sintetizzati a partire dal 2009. Http://www. Coml. Org/ .  
   
   
COME I LOMBRICHI «INGEGNERI ECOLOGICI» METTONO LETTERALMENTE SOTTOSOPRA LA TERRA CON LA «BIOTURBAZIONE»  
 
 Alcuni ricercatori olandesi hanno collegato i lavori all´avanguardia di Charles Darwin sull´evoluzione ad uno dei suoi interessi di ricerca meno conosciuti: i lombrichi. In un articolo pubblicato nella rivista «Trends in Ecology and Evolution», i ricercatori dell´Istituto olandese di ecologia spiegano che animali scavatori come i vermi hanno svolto un ruolo fondamentale 540 milioni di anni fa nella cosiddetta esplosione cambriana, quando sono comparse numerose forme di vita nuove. Lo studio è stato finanziato in parte dal progetto Marbef (Marine Biodiversity and Ecosystem Functioning), una rete di eccellenza sulla biodiversità marina e il funzionamento degli ecosistemi, sostenuta dall´Ue. Charles Darwin si è interessato ai lombrichi per gran parte della sua vita e ha condotto su di essi numerosi esperimenti, ad esempio facendo suonare il fagotto a suo figlio per verificare se i lombrichi erano in grado di sentire la musica. Nel suo ultimo libro, pubblicato nel 1881, Darwin ha spiegato come i lombrichi e gli altri animali che vivono nel suolo fossero responsabili della formazione e del funzionamento dei suoli. «Il libro di Darwin ha insegnato al vasto pubblico l´importanza degli organismi che vivono nel suolo», ha affermato Filip Meysman, del Centro per l´ecologia estuarina e marina, che ha guidato la ricerca. «Fino ad allora, i lombrichi e simili erano visti come parassiti da sterminare». Eppure, a dispetto degli ampi consensi ricevuti dall´opera, gli scienziati hanno prestato scarsa attenzione a questo settore dei lavori del professore fino alla fine del Xx secolo. È ben noto adesso che la «bioturbazione» (il rimaneggiamento dei terreni e dei sedimenti da parte di organismi vivi, quali gli animali scavatori) incide enormemente sui nostri paesaggi. Sulla terraferma, questi «ingegneri ecologici» creano terreno, scomponendo, erodendo e trasportando roccia di letto. Le attività di escavazione spesso indeboliscono il suolo, rendendolo più incline all´erosione. «Nel lungo periodo, queste attività portano all´appianamento del paesaggio, all´appiattimento delle colline e al riempimento delle valli, con conseguente maggiore spostamento di sedimenti dalla terra verso gli oceani attraverso i fiumi», scrivono i ricercatori. Gli scienziati stanno riconoscendo sempre più il ruolo che la bioturbazione svolge negli oceani per quanto riguarda il trasporto di sedimenti e il corrugamento della superficie del fondo oceanico, processi che incidono sull´idrodinamica delle acque al di sopra dei sedimenti. Qual è il rapporto fra tutto questo e l´evoluzione? Prima dell´esplosione cambriana, il fondo oceanico era ricoperto per la maggior parte di strati di microbi. Con la comparsa, nell´era cambriana, di nuove forme di vita, sono sorti anche nuovi stili di vita: la predazione ha spinto gli animali da preda a sviluppare sistemi di difesa, come peli, aculei e gusci, mentre i predatori si sono dotati di armi per contrastarli. Gli animali da preda hanno inoltre cercato il modo per sfuggire ai loro cacciatori e presto hanno iniziato a scavare nel fondo oceanico. Non deve sorprendere il fatto che i predatori li abbiano seguiti e abbiano così dato vita in breve tempo alla comunità sotterranea. «Il fondo oceanico si è modificato nettamente: si è trattato di una vera e propria "rivoluzione sotterranea", ha spiegato Meysman. «Gli strati stabili di microbi del precambriano sono scomparsi e al loro posto si è formato il fondo oceanico corrugato che conosciamo. Gli abitanti dei sedimenti dell´oceano hanno dovuto adattarsi a questo nuovo mondo. La bioturbazione è stata una forza trainante di un´evoluzione veloce, e in questo senso entrambi i libri di Darwin combaciano». Per ulteriori informazioni sulla ricerca consultare: http://www. Nioo. Knaw. Nl/ http://www. Marbef. Org/ http://www. Trends. Com/tree/default. Htm .  
   
   
"COLTIVARE IL FUTURO", AL VIA OGGI A FIRENZE GLI STATI GENERALI DELL´AGRICOLTURA ALLA GIORNATA DI APERTURA PRESENTE ANCHE IL MINISTRO PER LE POLITICHE AGRICOLE DE CASTRO  
 
Firenze - Sarà il ministro per le politiche agricole Paolo De Castro a dare il via oggi giovedì 14, agli stati generali dell´agricoltura toscana. A dieci anni di distanza dall´ultima conferenza regionale, l´intero mondo agricolo e rurale toscano si ritroverà al Palazzo dei congressi di Firenze per confrontarsi e condividere le scelte di fondo necessarie a interpretare nel migliore di modi i cambiamenti degli scenari locali e internazionali. "Coltivare il futuro", questo il titolo della conferenza, vedrà la presenza non solo di tutte le componenti del settore, ma anche di tanti altri comparti dell´economia e dell´ambiente: agricoltura oggi significa non solo prodotti della terra ma anche ospitalità turistica, gestione del territorio e dell´ambiente, significa alimentazione all´insegna della tipicità e della sicurezza, significa mantenimento di un paesaggio e di uno stile apprezzati nel mondo, significa nuove frontiere dell´approvvigionamento energetico. Sarà l´assessore regionale all´agricoltura Susanna Cenni a presentare tutte queste sfide nella relazione che aprirà idealmente il dibattito (l´intervento è previsto alle ore 11) e che farà seguito a una serie di interventi di saluto (tra cui quello del vicepresidente della giunta regionale Federico Gelli). Subito dopo (ore 11. 30) sarà la volta del ministro De Castro illustrare le scelte di fondo sulla materia del governo nazionale. I nuovi scenari mondiali saranno tratteggiati da Jan Douwe van Der Ploeg, docente di sociologia rurale dell´Università olandese di Wageningen, da Federico Rampini, giornalista e scrittore, conoscitore delle economie asiatiche e da Enrico Favi, responsabile dell´area politiche di sviluppo rurale della Regione. Nel pomeriggio i lavori (il programma integrale è disponibile su www. Primapaginatoscana. It) proseguiranno con le prime quattro sessioni tematiche dedicate ad alcune delle questioni di fondo dell´agricoltura di oggi: le strategie per la qualità, le possibili sinergie all´interno delle filiere produttive, il rapporto col paesaggio e il governo del territorio, il lavoro in agricoltura. Vi parteciperanno rappresentanti delle istituzioni, delle realtà produttive, delle parti sociali, del mondo accademico e scientifico, dei consumatori. I lavori riprenderanno poi nella giornata di venerdì. All´interno della Conferenza, nella giornata di domani sarà proposto un esempio della cosiddetta filiera corta, cioè del progetto per consentire un accorciamento dei passaggi tra il produttore e il consumatore: verrà realizzato un mercatale, cioè uno spazio in cui l´agricoltore venderà direttamente al pubblico i suoi prodotti. Per tutto il giorno sarà possibile fare una spesa buona e naturale, acquistando prodotti freschi, locali e tradizionali, direttamente da una quarantina di contadini, allevatori e artigiani toscani. .  
   
   
REGIONE E PROVINCE, TOLLERANZA ZERO A LATTE IN NERO AL TAVOLO ISTITUZIONALE AGRICOLO ANCHE IL TEMA DEI NITRATI  
 
Fronte compatto e unità di intenti contro chi, in materia di latte, non rispetta le regole. Regione, Province e Comunità Montane, riunite il 13 dicembre a Milano per il "Tavolo Istituzionale dell´Agricoltura", confermano la linea emersa ieri nella riunione svoltasi con le Organizzazioni Professionali (Coldiretti, Federlombarda, Cia, Fedagri e Lega delle Cooperative) alla presenza del presidente della Regione, Roberto Formigoni, e della vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi. "Per quanto riguarda la commercializzazione di latte in nero e il mancato rispetto della normativa sulle quote latte - ha ribadito oggi Viviana Beccalossi - durante la riunione Stato-regioni, è stata raggiunta un´intesa con il ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro, affinché ci sia un omogeneità di comportamenti sulla materia. A Roma ci si è trovati d´accordo nell´applicare un principio compensativo per quanto riguarda quei soggetti che eludono il sistema delle quote latte e allo stesso tempo ricevono contributi comunitari. Si tratta di applicare un vero e proprio bilanciamento tra dare e avere: chi non ha rispettato la legge e non ha pagato le multe vedrà compensata tale mancanza dal non conferimento dei contributi previsti dalla politica agricola comunitaria - Pac". Nell´incontro, cui hanno preso parte gli assessori provinciali Luigi Pisoni (Bergamo), Giorgio Toscani (Cremona), Italo Bruseghini (Lecco), Fabrizio Santantonio (Lodi), Maurizio Castelli (Mantova), Mario Anselmi (Pavia), Severino De Stefani (Sondrio), e i rappresentanti del settore Agricoltura delle Province di Brescia, Varese, Como e Milano e delle Comunità Montane, è stato ribadito che, più in generale, l´obiettivo comune è mantenere quel ruolo di protagonista, certificato dall´Università Statale degli Studi di Milano, dalla Smea di Cremona e dall´Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che fa del sistema agricolo e agro-alimentare lombardo il più avanzato e produttivo d´Italia ed uno dei modelli più apprezzati d´Europa. Durante la riunione Viviana Beccalossi ha inoltre sottolineato che sul tema dei nitrati, argomento di grande attualità dopo le disposizioni della Commissione Europea, "è necessario fare sistema con il Governo centrale e le Regioni più direttamente coinvolte nella vicenda per formalizzare a Bruxelles una richiesta di una deroga e quindi di una modifica della direttiva. Parallelamente Regione Lombardia si attiverà per avviare uno studio articolato, qualificato e complesso che evidenzi le caratteristiche della capacità di assorbimento dei terreni lombardi". .  
   
   
AGRICOLTURA: CONVEGNO SU COMBUSTIBILI DI ORIGINE VEGETALE  
 
L´utilizzo del combustibile di origine vegetale in relazione al progetto Friuli Biodiesel è il tema della giornata dimostrativa organizzata per il 14 dicembre, con inizio alle ore 9, a Villa Carinzia, in viale Martelli, 51 a Pordenone. L´iniziativa, che farà il punto sulle implicazioni tecniche e ambientali delle produzioni vegetali finalizzate alla produzione di olio combustibile, è organizzata dall´Ersa, l´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, con la collaborazione della Provincia di Pordenone, delle Università di Trieste e di Udine, del Centro di ecologia teorica applicata (Ceta), dell´Atap spa e della Wartsila Italia spa. Come evidenzia il direttore generale dell´Ersa, Josef Parente, con i finanziamenti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (nell´ambito del programma nazionale sui biocombustibili Probio) e della Regione "si è dato avvio al progetto Friuli Biodiesel, che ha quale obiettivo la produzione e l´utilizzo delle colture agrarie per alimentare i motori diesel". Il progetto si articola in sei sezioni, che sono incentrate sullo studio delle problematiche inerenti lo sviluppo nel Friuli Venezia Giulia di questa innovativa filiera energetica. Una filiera che è in grado di assicurare nuova redditività alle aziende del settore primario. Lo scorso settembre la Provincia di Pordenone ha affidato all´Ersa il coordinamento del progetto Friuli Biodiesel, e la giornata dimostrativa di domani ha l´obiettivo di presentare ai tecnici, agli studenti e ai cittadini le potenzialità dei nuovi combustibili, anche attraverso la dimostrazione dell´utilizzo degli stessi su autobus urbani. Tra i temi che saranno trattati dai diversi relatori vi sono: la produzione degli oli vegetali puri e del biodiesel, gli aspetti agronomici e ambientali delle colture energetiche, l´utilizzo del biodiesel nei mezzi di trasporto e le esperienze maturate nell´utilizzo degli oli vegetali per la produzione di energia elettrica. .  
   
   
LA DORIA: SIGLATO IL 13 DICEMBRE L’ATTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DELLA CONTROLLATA POMAGRO SRL. L’OPERAZIONE È FINALIZZATA ALLA RAZIONALIZZAZIONE DELL’ASSETTO DEL GRUPPO E A UN RAFFORZAMENTO NELLE PRODUZIONI A ALTO VALORE AGGIUNTO.  
 
La Doria S. P. A. Ha siglato l’atto di fusione per incorporazione della controllata Pomagro Srl, società attiva nella produzione di conserve di pomodoro, con sede a Fisciano (Sa). La fusione, che avrà efficacia a partire dal 1° gennaio 2007, avviene a seguito della approvazione del progetto di fusione per incorporazione che il Consiglio di Amministrazione di La Doria S. P. A. Ha deliberato il 15 giugno 2006 e che l’Assemblea degli azionisti ha approvato il 2 agosto 2006. L’operazione si pone come obiettivo la razionalizzazione dell’assetto del Gruppo La Doria e la finalizzazione di un già avviato processo di rafforzamento nell´ambito delle produzioni a più alto valore aggiunto. Pomagro, con un fatturato 2005 pari a 18,4 milioni di Euro, produce polpe e pelati destinati prevalentemente a mercati particolarmente esigenti quali Giappone, Paesi Scandinavi e Gran Bretagna ed opera attraverso uno stabilimento di 56. 000 mq, con capacità produttiva pari a 700 mila quintali. La società incorporante (La Doria S. P. A. ) detiene oggi il 100% del capitale sociale della società, dopo un aumento della partecipazione detenuta dal 56% al 100% avvenuta nel mese di febbraio. La Doria, società quotata al segmento Star di Borsa italiana, è uno dei Gruppi italiani attivi nella produzione e commercializzazione di derivati del pomodoro, legumi in scatola e succhi di frutta. .  
   
   
ZUCCHERO: INTESA REGIONE-SINDACATI SUI PROGETTI DI RICONVERSIONE  
 
Bologna - Gli assessori regionali all´Agricoltura Tiberio Rabboni, alle Attività produttive Duccio Campagnoli e all´Ambiente Lino Zanichelli hanno incontrato il 13 dicembre 2006 - le organizzazioni sindacali regionali Fai Flai Uila per presentare il documento della Giunta dell´Emilia-romagna e le proposte di Protocollo di intesa già presentate agli Enti locali (Province e Comuni) ed ai gruppi industriali interessati alle riconversioni del settore bieticolo-saccarifero. Tali protocolli presentati dalla Regione all´inizio di dicembre sono ancora oggi in attesa di valutazione e sottoscrizione da parte delle varie realtà territoriali. Il sindacato ha espresso un giudizio positivo sul percorso definito, che deve portare in tempi brevi alla sottoscrizione delle intese e dei Protocolli ed al relativo avvio del confronto di merito sui singoli progetti per consentire la loro cantierabilità in tempi utili alla verifica ed al rinnovo sugli ammortizzatori sociali che scadono a marzo 2007. A questo scopo nelle prossime settimane le organizzazioni sindacali chiederanno incontri a tutti i soggetti ed agli Enti locali interessati ai Protocolli d´intesa, per una valutazione che definisca la fattibilità, le modalità di coinvolgimento e partecipazione alle proposte progettuali. . .  
   
   
ATLANTE QUALIVITA I PRODOTTI AGROALIMENTARI DOP IGP STG PRESENTAZIONE DEI DATI DELL’ OSSERVATORIO SOCIO-ECONOMICO DELLA FONDAZIONE QUALIVITA SULLE PRODUZIONI DOP IGP ANNO 2005. CLASSIFICA DELLE PROVINCE ITALIANE PIÙ VOCATE ALLA QUALITÀ AGROALIMENTARE  
 
Venerdi 15 dicembre alle ore 12 presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in via Xx Settembre 20, sarà presentato, alla presenza del Ministro Paolo De Castro, L’atlante Qualivita realizzato dalla Fondazione Qualivita. L’atlante Qualivita rappresenta una fotografia dettagliata del settore agroalimentare italiano di qualità certificata che raccoglie le informazioni legate ad aspetti tecnici, culturali, sociali, gastronomici, con due novità importanti : le schede di analisi economica e l’elencazione dei principali punti di forza e di debolezza per ogni singolo prodotto. Inoltre durante la presentazione saranno rese note le elaborazioni sui dati aggiornati del settore agroalimentare italiano realizzate dall’Osservatorio socio-economico della Fondazione Qualivita che analizzano i prodotti dop, igp in base ai volumi d’affari, fatturati, quantità prodotte, canali di vendita utilizzati, mercato,ecc. In base alle rilevazioni dell’Osservatorio è stata realizzata per la prima volte anche una classifica delle province che detengono il primato qualitativo nel settore agroalimentare di qualità; la graduatoria è stata stilata tenendo conto dei fatturati provinciali, delle quantità di indicazioni geografiche e delle aziende produttrici presenti sul territorio utilizzando la georeferenzazione del sistema Qualigeo. Saranno distribuiti alla conferenza di presentazione lo studio socio-economico, la classifica delle province italiane e copia dell’Atlante Qualivita . Da sabato 16 dicembre p. V. I dati dell’osservatorio e la graduatoria saranno disponibili sul sito www. Qualivita. It. .  
   
   
FLORTEC: UN INNOVATIVO INTEGRATORE DIETETICO TARGATO BRACCO IL PROBIOTICO, A BASE DI FERMENTI LATTICI, È DISPONIBILE IN FARMACIA  
 
 Bracco lancia Flortec, un innovativo probiotico per l’intestino, basato sul componente Lactobacillus paracasei ceppo B21060. Il prodotto - definibile come supplemento microbico vivo e attivo capace di promuovere e migliorare le funzioni di equilibrio fisiologico dell’organismo - è il risultato della ricerca e sviluppo tecnologicamente avanzati che il Gruppo farmaceutico ha condotto per alcuni anni al fine di garantirne l’efficacia e la stabilità. Flortec, proposto in bustine monodose da sciogliere in acqua o in altre bevande, possiede delle caratteristiche che lo rendono adatto a riequilibrare in modo rapido l’ecosistema intestinale ed è utilizzabile in caso di stipsi, diarrea, colon irritabile e in quelle occasioni in cui si manifesta un dismicrobismo intestinale, compreso quello da utilizzo di antibiotici. Enzo Grossi, Direttore Medico del Dipartimento Farma di Bracco, ha commentato: “Grazie a questo prodotto innovativo, ci siamo avvicinati al settore della microbiologia. La ricerca che Bracco ha portato avanti per questo probiotico si è sviluppata con un metodo per noi rivoluzionario, dal vivo al vitro, fino alla registrazione del ceppo all’istituto Pasteur di Parigi e all’ottenimento di due brevetti internazionali. ” Nel settore nutrizionale si sta affermando sempre più il ruolo degli integratori dietetici a base di fermenti lattici. Alcuni di essi si sono dimostrati efficaci nel riequilibrare l’ecosistema intestinale in modo da regolare la risposta immunitaria della mucosa intestinale e quindi favorire la guarigione dalle patologie riconducibili a dismicrobismi, vale a dire causate da una rottura dell’equilibrio della flora intestinale. Gli integratori probiotici possiedono queste capacità perché sono alimenti di cui è stato dimostrato un benefico effetto per l’organismo umano. Un probiotico contenente microrganismi definiti di nuova generazione deve possedere una serie di caratteristiche per garantire effetti benefici per l’organismo, definiti dalle linee guida espresse dal Ministero della Salute e dalla comunità scientifica: innanzitutto deve appartenere a un ecosistema intestinale umano e avere una caratterizzazione fenotipica e genetica precisa, resistere all’ambiente acido-gastrico ed essere in grado di aderire alla mucosa dell’intestino, in modo da colonizzarlo. Inoltre, l’efficacia del probiotico deve essere dimostrata da studi scientifici ad hoc; al tempo stesso il prodotto deve conservare un’elevata stabilità nel tempo. Grazie a tecnologie produttive e di conservazione all’avanguardia, sviluppate per alcuni anni e in parte brevettate, l’efficacia di Flortec è garantita per due anni a temperatura ambiente (25°C). Infatti, fino alla scadenza, Flortec conserva una quantità di cellule microbiche vive pari a quelle utilizzate per le prove di efficacia (cinque miliardi). .  
   
   
ORTOMAC, INCONTRO SULL’ORTICOLTURA  
 
Sesta edizione di Ortomac il 7 e 8 febbraio 2007 a Pievesestina nelle sale di Cesena Fiera - Sotto i riflettori, la verifica delle leggi regionali e il valore salutare degli ortaggi L’0rticoltura è un settore dell’agricoltura italiana e mondiale di enorme rilevanza. Le sole famiglie italiane nel 2005 hanno acquistato 4,1 milioni di tonnellate di ortaggi per una spesa di 5,8 miliardi di Euro contro 3,9 milioni di tons di frutta, pari a 5,7 miliardi di Euro. La stessa produzione dell’Italia vede gli ortaggi, con 16,2 milioni di tonnellate superare quella frutticola, che si è attestata nel 2005 sui 5,1 milioni di tons per la frutta e 3,1 milioni di tons circa per gli agrumi. Nel periodo gennaio-agosto 2006 le famiglie italiane hanno acquistato verdure fresche per 2,9 milioni di tonnellate (+3,3% sull’analogo periodo del 2005) spendendo 4,6 miliardi di Euro (+10% sul 2005). E’ anche una inversione di tendenza rispetto ai cali che da alcuni anni si stanno verificando nei consumi ortofrutticoli. Il ruolo delle produzioni orticole nell´ambito del panorama italiano è cresciuto negli ultimi anni, e Cesena, tra i più dinamici distretti agroalimentari d´Italia (supportato dalla presenza in città della Facoltà di Agraria dell´Università di Bologna), apre la propria stagione di manifestazioni del 2007 con Ortomac, la convention sul settore, organizzata da Cesena Fiera, che anticipa il grande momento espositivo di Macfrut. Mercoledì 7 e giovedì 8 febbraio 2007 saranno due intense giornate di convegni ed incontri che esamineranno tre particolari momenti (o tematiche) dell’orticoltura, con apporti e confronti internazionali. Si tratta di dibattiti che hanno il compito di fare il punto sulla situazione, rimandando il momento espositivo di attrezzature e macchinari, varietà e innovazioni ai primi di maggio, all’interno di Macfrut. Ortomac si aprirà mercoledì 7 febbraio alle ore 9. 30, con l’incontro “Usi minori nella difesa delle colture minori sementiere e concia delle sementi” organizzato da Cesena Fiera e Crpv. Alle ore 14. 30 si terrà il Convegno “Verifica sulle leggi Regionali che disciplinano le produzioni sementiere” a cura di Cesena Fiera e Crpv. Giovedì 8 febbraio si apre con “Difesa in coltura biologica in particolare relativamente alle colture protette” preparato dall’Università di Bologna. Nel pomeriggio ci sarà l’incontro “Valore salutare degli ortaggi”, organizzato da Centuria-rit. .  
   
   
CONCORSO “CIAK SI VINCE”: SCEGLI SU INTERNET IL TUO CORTOMETRAGGIO PREFERITO TRA QUELLI SELEZIONATI SUL TEMA “IL PROVOLONE VALPADANA FA BENE ALL’AMORE  
 
” Il Consorzio Tutela del Provolone Valpadana dop promuove il Concorso “Ciak si Vince”: i partecipanti dovranno scegliere il loro corto preferito, tra quelli pubblicati sul sito www. Valpadanashorts. Com, realizzati da giovani autori sul tema “Il Provolone Valpadana fa bene all’amore”. Il Concorso “Ciak si Vince”costituisce il seguito dell’iniziativa “Provolone Valpadana Short film Award”, che ha avuto luogo la scorsa primavera: giovani videomakers e allievi di Università, Istituti e Scuole di Cinematografia di ogni nazionalità hanno ideato e realizzato cortometraggi (max 60’), che hanno avuto come soggetto il tema: “Il Provolone Valpadana fa bene all’amore”. Chi intende partecipare dovrà entrare nella sezione del sito dedicata ai cortometraggi, ove troverà un elenco di titoli, per i quali dovrà esprimere la propria preferenza. Si potrà votare telefonando al numero 163. 400. 90 da rete fissa (seguendo le indicazioni telefoniche, si dovranno lasciare i propri dati e digitare il codice del cortometraggio preferito tra quelli visionati). I visitatori del sito potranno partecipare al concorso una sola volta: il sistema di gestione riconosce le chiamate successive alla prima effettuate dal medesimo numero. La manifestazione sarà inoltre resa nota per mezzo di emittenti televisive (Mtv Hits, Mtv Brand New, Paramunt e Radioitalia Tv) e radio (Radio Italia) nell’arco del periodo del concorso, che si concluderà il 10 dicembre 2006. L’estrazione finale avverrà entro il 31 gennaio 2007. L’iniziativa assegnerà due premi: due viaggi per due persone a Los Angeles della durata di una settimana nel periodo dal 22 febbraio al 1° marzo 2007, del valore indicativo pari a 3. 000,00 €. Tali premi saranno attribuiti al votatore estratto e all’autore del cortometraggio più votato. I vincitori saranno contattati telefonicamente al numero rilasciato durante la registrazione e i premi saranno consegnati entro 180 giorni dalla data di estrazione. Le vincite non assegnate saranno devolute alla Fondazione Butterfly Onlus. “Ciak si Vince”, spiega Vittorio Emanuele Pisani, direttore del Consorzio Tutela Provolone Valpadana Dop, “vuole continuare a coinvolgere il pubblico nella promozione dello slogan Il Provolone Valpadana fa bene all’amore, che parte dalla constatazione scientifica che il consumo di Provolone Valpadana Dop induce a uno stato di benessere analogo a quello che si avverte quando ci si innamora, ed è quindi portatore di armonia, benessere, gioia di vivere”. Le modalità di estrazione e tutte le ulteriori informazioni per partecipare al concorso si possono trovare sul sito: www. Valpadanashorts. Com. .  
   
   
SABATO 16 DICEMBRE 2006 APPUNTAMENTO A VIBO VALENTIA CON LA SUPERZEPPOLATA MIGLIAIA LE PERSONE ATTESE ALLA 6A EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE GASTRONOMICA REALIZZATA DALLA PRO LOCO DI VIBO VALENTIA IN COLLABORAZIONE CON FRIOL PER CELEBRARE LA FESTA DELLA ZEPPOLA, LA FAMOSA FRITTELLA FORIERA DI BUONE NUOVE  
 
Sabato 16 dicembre 2006 si rinnova a Vibo Valentia l’appuntamento per tutti i golosi delle zeppole, le famose frittelle nate per auspicare buone nuove. Giunta quest’anno alla sua 6^ edizione, la Superzeppolata si conferma una manifestazione gastronomica di assoluto rilievo a livello nazionale. Diventata famosa in tutto il territorio italiano per l’utilizzo della maxi padella (pesa 1. 120 kilogrami e ha un diametro di quattro metri) grazie alla quale verranno fritte ben 100. 000 zeppole, la Superzeppolata oggi si riconferma quale appuntamento tra i più attesi dell’anno e chiude il calendario del progetto “Friol per le Sagre 2006”, appuntamenti gastronomici organizzati dai Comuni e dalle Pro loco dei Paesi per creare momenti di festa e di spettacolo dove le maxi fritture sono le regine di casa. I “Zeppuli” - così come vengono chiamati a Vibo Valentia - appartengono alla tradizione di quella cucina povera calabrese che utilizza ingredienti semplici che, sapientemente abbinati ad ingredienti più nobili, conferiscono, a seconda del gusto personale, un sapore salato o dolce. A forma di ciambella, di sfera, di 8 o ad anello, le zeppole sono frittelle a base di farina, lievito, patate, acqua e sale. Il segreto della loro bontà risiede proprio nella frittura del composto che deve avvenire in olio abbondante, con caratteristiche tali da garantire una frittura croccante e asciutta, proprio per questo motivo la Pro loco di Vibo Valentia ha siglato una collaborazione con Friol, l’olio specifico per friggere che grazie alla sua equilibrata composizione di oli resiste alle alte temperature consentendo di ottenere una frittura croccante ed al contempo asciutta. Sono più di 10. 000 le persone attese nel giorno della manifestazione gastronomica vibonese che sabato 16 dicembre, in Piazza Diaz a partire dalle ore 17. 00 potranno gustare le buonissime zeppole, quest’anno infatti la Pro Loco stima di poterne offrire più di 100. 000 ai suoi ospiti, il tutto accompagnato da un ottimo bicchiere di vino. La Superzeppolata è organizzata dalla Pro Loco di Vibo Valentia, con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia e del Comune di Vibo Valentia e in collaborazione con Friol, sponsor della manifestazione che offrirà oltre 800 litri di olio. Sabato, si accenderanno i 10 bruciatori che permetteranno ai 50 cuochi che si alterneranno ai lati della maxi pentola di friggere i 10 quintali di impasto di zeppole che saranno distribuiti gratuitamente ai “pazienti” ed affamati partecipanti della Zeppolata. Perché la Sagra della Zeppola ha deciso di collaborare con Friol? Perché Friol è l’olio specifico per friggere più utilizzato in Italia, consumato da più di tre milioni di famiglie (fonte: Iha Agosto 2006). L’equilibrata composizione di oli permette a Friol di essere un olio resistente alle alte temperature, consentendo di ottenere un fritto croccante e al contempo asciutto. Proprio per questo Friol è un collaboratore prezioso e molto apprezzato sia per i “grandi fritti” che per i “piccoli fritti” preparati nelle case degli italiani. La storia della “Superzeppolata” Nata per auspicare fortune e buone nuove… grazie alla Pro Loco di Vibo Valentia, da anni è la vera protagonista del dicembre vibonese. La “Superzeppolata” di Vibo Valentia è stata vista sulle reti televisive più importanti, passando come vip nelle più importanti trasmissioni. “Zìppula : frittella che si fa nelle feste tra Natale e Capodanno nella zona del Vibonese. In altre aree della Calabria il nome varia in pittula, grispella, pittulèlla, grispelluzza, pittulilla, pittulicchia, curuicchia, grispedda… "I zippuli sono frittelle di farina impastata, che si mangiano nelle feste di Natale; In omaggio alle consuetudini calabresi, le frittelle le inaugura il pater familias nella vigilia di Natale tenendo un po’ la padella sul fuoco quando si comincia a friggerle, oppure gettando nell´olio caldo il primo pezzetto di pasta a questo uso preparato. Le zeppole appartengono a quella cucina povera calabrese che utilizza ingredienti semplici quali farina, lievito, acqua e sale; a volte sapientemente accoppiato ad elementi più nobili che conferiscono, a piacimento, un sapore dolce o salato. Uno dei detti popolari ricorda che, arrivato l´otto dicembre, il giorno dell´Immacolata, bisogna iniziare a impastare e friggere le prime zeppole: "A ´Mmaculata a prima padejata" oppure "A ´Mmaculata ogni casa na padejata". Quando anche i detti scandivano un virtuale calendario, questi modi di dire servivano per delimitare l´inizio del tempo della festa e del periodo speciale del Natale. Zeppole dolci e salate, di farina e di patate, di San Giuseppe, a vento, di Carnevale, di Natale… sono tante le variazioni sul tema "zeppole", con uva passita di zibibbo, con miele, con zucchero, o con le sarde o acciughe salate: abbiamo trovato anche una antica ricetta che vede la zeppola fritta con un ripieno di ricotta caprina, fresca o salata. La ricetta più comune prevede un chilo di patate bollite, 800 grammi di farina, lievito di birra, sale, acqua tiepida e uva sultanina. Certamente le zeppole preparate senza le "moderne" patate, con il "levatu di pasta" al posto del cubetto di lievito, farina di grano duro e zibibbo passito al posto dell´uvetta, hanno un sapore più intenso che ci trasporta indietro nella storia più antica. Salate o dolci, calde o fredde, le zìppule vengono preparate nel cavo della mano dove, come in uno scrigno, vengono poggiate per essere formate prima di essere immerse nell´olio bollente. In molti paesi della Calabria, ancora oggi, le zeppole si preparano nella stessa identica e arcaica forma di come si prepara da centinaia di anni. In altri paesi della Calabria le zeppole si preparano anche a forma di piccola sfera, di otto o ad anello. Www. Prolocovibovalentia. It.  
   
   
IL CIOCCOLATO EQUOSOLIDALE CERTIFICATO FAIRTRADE PROTAGONISTA A FORLÌNCIOK DAL 15 AL 17 DICEMBRE  
 
In collaborazione con Fairtrade Italia, la kermesse prevede un convegno sulla certificazione sociale d’impresa nel comparto del cacao e spazi dedicati al cioccolato senza sfruttamento. Spazio al cioccolato equosolidale a Forlìnciock – Natale al cioccolato, l’iniziativa, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e organizzata da Eurochocolate, che si svolgerà per la prima volta a Forlì dal 15 al 17 dicembre 2006 e che sarà ricca di eventi culturali e gastronomici. Se il principale obiettivo di Forlìnciock è la valorizzazione del territorio e la promozione della cultura anche attraverso il cioccolato, non mancheranno, grazie alla collaborazione di Eurochocolate con Fairtrade Transfair Italia, momenti tesi a valorizzare i piccoli produttori di cacao che trovano nel commercio equo e solidale e in particolare nella certificazione Fairtrade un’occasione di dignità e sviluppo. Ecco quindi che per le strade di Forlì sarà possibile quindi acquistare cioccolato equosolidale certificato Fairtrade: in Corso della Repubblica andrà infatti in scena Equochocolate, uno spazio dedicato dove le aziende licenziatarie del marchio Fairtrade esporranno i loro prodotti e dove verrà messo a disposizione del pubblico materiale informativo sul mercato del cacao, sui produttori coinvolti nel circuito equosolidale e sui benefici apportati da questa forma di mercato fondata sulla giustizia. La kermesse prevede inoltre, fra le altre iniziative, anche Eurochocolate World, esposizione presso la Sala Comunale organizzata in collaborazione con Fairtrade Transfair Italia ed Icco (International Cocoa Organization) dedicata ai paesi produttori di cacao e che ha come obiettivo principale quello di far conoscere il cioccolato equosolidale e i benefici apportati da questa forma di mercato fondata sulla giustizia, nonché di offrire a ogni paese produttore una vetrina per promuovere e far conoscere le proprie tradizioni, la propria cultura e i propri costumi. Venerdì 15 dicembre alle ore 11. 00 presso Sala Zambelli della Camera di Commercio di Forlì (Corso della Repubblica, 5) si terrà invece il seminario: “La certificazione sociale d´impresa: il caso del cioccolato”. Gli obblighi morali dell’impresa nei confronti della società: questo e non solo il tema che sarà affrontato nella tavola rotonda, organizzata da Eurochocolate in collaborazione con Fairtrade Transfair Italia, Cciaa, Comune di Forlì, Cise, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Università di Forlì (Master in Fund Raising e responsabilità Sociale) e Alcenero&mielizia. Obiettivo dell’incontro è portare un contributo alla rielaborazione del concetto di responsabilità sociale d’impresa e delle modalità di autenticazione, per garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali della persona e delle comunità locali e la tutela e la protezione dell’ambiente in tutti gli aspetti inerenti la filiera produttiva del cioccolato. Infine per “Cioccolata con l’Autore” sempre venerdì 15 dicembre, nell’Atrio della Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì, alle ore 17,30 è previsto invece un incontro con Davide Calì, autore di “Mi piace il cioccolato” (Zoo Libri, Reggio Emilia), nel quale vengono descritti il sapore, il profumo, il colore del cioccolato attraverso gli occhi interessati di un bambino molto goloso e senza tralasciare gli aspetti etici di questa prelibatezza. .  
   
   
AL GRAND VISCONTI PALACE È NUOVAMENTE BRUNCH TIME: UN´ANIMA YANKEE E UNA MILANESE PER IL NUOVO RITO DOMENICALE IN CITTÀ  
 
Al Grand Visconti Palace di Milano, prestigioso Resort-hotel nella centrale area di Porta Romana, si apre una nuova stagione per il Brunch Time. L’appuntamento con la tradizione americana che prolunga una ricca colazione a buffet fino a sovrapporla con il pranzo domenicale ritorna infatti con alcune interessanti novità. La location, innanzitutto, è stata trasferita dal Salone Visconti al Giardino d’Inverno, elegante e luminoso gazebo in ferro e cristallo situato all’interno del parco dell’albergo, che garantisce un’atmosfera ancora più intima e informale, tra arredi etnici e sedute in pelle dai colori caldi e avvolgenti. Ogni domenica, dalle 11. 30 alle 14. 30, il brunch del Grand Visconti Palace saprà stupire e deliziare i suoi ospiti con un’offerta che affianca il recupero dell’originale brunch all’americana, al quale è dedicato uno speciale corner, a una parte più aderente all’interpretazione italiana e “milanese” di questo appuntamento. Nello spirito di un autentico ritorno alle origini, l’angolo yankee ricalca fedelmente le proposte del vero brunch a stelle e strisce. Non potevano mancare, perciò, eggs and bacon, cheesecake, apple pie, muffin, latte e corn flakes, il tutto accompagnato da succo di mela e caffè americano. Alla full immersion nei gusti e nei sapori d’Oltreoceano si affiancano una serie di proposte ispirate ad un’interpretazione più “milanese” del brunch, frutto dell’inevitabile contaminazione con i gusti e le abitudini più care agli italiani. La fantasia e il talento dello chef Sebastiano Granziol offrono quindi agli ospiti un ricco assortimento di piatti caldi e freddi tra antipasti, finger food e primi, tra i quali spiccano otto portate “a sorpresa”, che variano ogni settimana. Immancabili infine verdure cotte e cruditées, formaggi, salumi, quiches e torte salate, un ricco e stuzzicante assortimento di panetteria, nonché torte e crostate, succhi di frutta, vini, caffé e un’ampia selezione di thè da tutto il mondo. Dedicato a una clientela cittadina raffinata e cosmopolita, che ha adottato e fatto proprio il nuovo “rito” domenicale, il Brunch Time del Grand Visconti Palace si conferma come uno dei momenti di ritrovo più “in” nel panorama cittadino. Per informazioni e prenotazioni: tel. 02 /540341 .  
   
   
IL GALA’ DELLA ROSA ICAM PER FESTEGGIARE IL 60° DI FONDAZIONE DELLA FAMOSA AZIENDA PRODUTTRICE DI CIOCCOLATO.  
 
La giornata iniziata con la Santa Messa concelebrata da Monsignor Roberto Busti e da Don Fernando Bozzoli, nella Basilica di Nostra Signora della Vittoria in Piazza Manzoni a Lecco, si è conclusa con un convivio al ristorante La Casupola di Bosisio Parini. Protagonista dell’evento è stata la gratitudine,sentimento ormai così raramente espresso nella nostra società. La famiglia Agostoni Vanini ha ringraziato gli oltre 300 collaboratori presenti alla cena di gala, per aver contribuito allo sviluppo e al successo dell’azienda, ricordando i primi passi e le persone con le quali sono stati compiuti; un’inedita cartelletta artistica è stata consegnata ad oltre 100 ex dipendenti e dipendenti, che hanno prestato la loro opera per almeno 25 anni. Toccante il discorso pronunciato dal portavoce signor Claudio Colombo che ha espresso la riconoscenza dei lavoratori ed ha sottolineato : “…. L’ingegno, la volontà, la competenza, la dedizione al lavoro delle persone che hanno voluto, costruito, mantenuto e potenziato l’azienda, restando costantemente al fianco di chi prestava la propria opera”. Espressioni che hanno fatto pensare, prima fra tutti, alla Signora Carolina Vanini Agostoni, Presidente onorario della Società, che ha festeggiato nell’occasione il 92° compleanno , ancora oggi presente ogni mattina a svolgere i compiti e i doveri di una vera imprenditrice. L’emozione e i sentimenti hanno pervaso la festa accompagnata dalle note del pianoforte del Maestro Michele Santomassimo che, dopo un repertorio di brani classici, ha accompagnato l’intonazione di alcuni canti natalizi. Non potevano mancare, per ogni ospite, l’omaggio prezioso di fine cioccolato racchiuso in un’ elegante confezione prodotta in edizione limitata per il 60° ed una rosa per tutte le signore. Un bel quadro di Gianfranco Brambilla che ritrae Piazza Era e Pescarenico, attuale e storica sede di Icam, donato dai dipendenti alla direzione, testimonierà nella memoria l’evento e la grande festa coralmente partecipata. .  
   
   
DI GRANDE RILIEVO PER LA PROSSIMA STAGIONE ICAM È IL LANCIO DELLA LINEA CIOCCOLATO A MARCHIO VANINI.  
 
Il cioccolato firmato Vanini, è il frutto prezioso di 6Oanni di esperienza e passione, concepito con lo scopo di valorizzare le competenze di Icam nel mercato del cioccolato “gourmet”. Un gioiello di famiglia rivolto ad intenditori che nutrono un vero e proprio culto per il cioccolato. Un impegno importante che ha considerato minuziosamente ogni aspetto del prodotto: dal marketing, al packaging, alla ricerca di armoniosi accostamenti per la realizzazione di ricette che esaltano la finezza del cioccolato. La linea Vanini è proposta in sei tipi di cioccolato in tavolette: un bianco, due al latte e tre tipi di fondente; in particolare il cioccolato al latte e il cioccolato bianco sono formule completamente nuove e, per certi versi, rivoluzionarie viste le caratteristiche così personali. Anche le praline trovano grande spazio nella gamma Vanini. Accanto ai tradizionali carré da degustazione declinati nelle stesse tipologie delle tavolette, vengono proposte praline di straordinaria qualità, caratterizzate da gusti sorprendenti e da uno stile genuinamente artigiano, nate dalla collaborazione con l’estro creativo del Maestro Luca Mannori, Accademico di fama internazionale, campione del Mondo, inserito nel circuito internazionale dei Relais Desserts. Completano la gamma Vanini, le perle al liquore, quattro dragées di cioccolato ripieni di liquore al mandarino, limoncello, sambuca e grappa, gusti che sottolineano la tipicità dei sapori italiani. Il mondo Vanini verrà distribuito esclusivamente in punti di vendita selezionati: enoteche, pasticcerie, torrefazioni , ristoranti di primo livello e negozi gourmet. Il marchio Vanini inoltre, potrà godere di un supporto pubblicitario che utilizzerà la stampa specializzata di settore e sarà il protagonista di serate a tema con degustazioni e abbinamenti guidati. Www. Vaninicioccolato. It .  
   
   
TRE GIORNI ALL’INSEGNA DEL GUSTO AUTENTICO DELL’EXTRAVERGINE  
 
Corsi e banchi d’assaggio aperti al pubblico. Il 10 febbraio convegno dal titolo “Processo all’extravergine: un piacere che fa bene?”. Per info www. Vinoliofirenze. Com. Tre giorni all’insegna del gusto autentico dell’extravergine. In occasione della manifestazione “Le stagioni dell’Olio - Xi Settimana Nazionale dell’Olio”, sarà possibile imparare ad assaggiare le migliori produzioni oleicole attraverso dei mini corsi di degustazione aperti al pubblico. L’iniziativa, inserita all’interno della prima edizione di enogastronomia “Vinolio”, si terrà dal 9 all’11 febbraio 2007 presso la Fortezza da Basso di Firenze, in viale Strozzi 1. “Le stagioni dell’Olio - Xi Settimana Nazionale dell’Olio” è promossa dall’ Enoteca Italiana di Siena e dall’Associazione Città dell’Olio per la promozione dell’extravergine italiano e la valorizzazione dei territori dell’olio del nostro paese. All’interno del complesso monumentale della Fortezza da Basso, presso la spazio riservato alla manifestazione “Le stagioni dell’Olio - Xi Settimana Nazionale dell’Olio” curato dall’Aicoo (Associazione Italiana Conoscere l’Olio d’Oliva), protagonisti banchi d’assaggio e mini corsi di degustazione. L’iniziativa è aperta al pubblico ed è curata dall’Enoteca Italiana di Siena. Tra le novità di questa edizione spicca l’interessante convegno che si terrà il 10 febbraio alle 10,30, dal titolo “Processo all’extravergine: un piacere che fa bene?”. Durante la tavola rotonda esperti e giornalisti si confronteranno su un tema di estrema attualità. Per partecipare, all’iniziative in programma dal 9 all’11 febbraio 2007, è possibile consultare il sito www. Vinoliofirenze. Com. .  
   
   
PREMIO FUORICLASSE 2006” ASSEGNATO A VITTORIO FELTRI.UN BRINDISI EQUO E SOLIDALE PER LE PROSSIME FESTIVITA’  
 
Arrivano in Italia tre vini biologici argentini certificati Fairtrade: un rosso, un bianco e un brut argentini che rispettano la dignità dei piccoli produttori In alto i calici… con il commercio equo e solidale! Per le prossime feste di Natale e Capodanno è infatti possibile brindare con vini argentini biologici certificati Fairtrade, che rispettano la dignità e i diritti dei piccoli produttori del Sud del mondo. Si tratta di un vino bianco e uno rosso - entrambi da tavola - e un brut, tutti “La Calecita”, prodotti dalla cooperativa La Riojana, che raggruppa 500 soci nella valle del Famatina, una zona vinicola argentina di grande importanza. Fortemente radicata nel territorio, la cooperativa rappresenta l’80 percento dei piccoli e medi produttori della provincia e coinvolge, considerando anche l’indotto, circa duemila famiglie. A questi piccoli produttori l’adesione al circuito Fairtrade assicura prezzi equi garantiti, specialmente nei periodi sfavorevoli di mercato, prefinanziamenti agevolati e contratti d’acquisto di lunga durata. Oltre alla certificazione Fairtrade, La Riojana ha ottenuto anche la certificazione di qualità Iso 9000/2000 e quella per la produzione biologica. Secondo lo spirito cooperativistico che la anima, incentiva lo sviluppo rurale e sostenibile, un’equa distribuzione dei benefici, un aumento della qualità professionale e di vita dei suoi membri, il rispetto dei valori associativi. Il vino bianco biologico che la cooperativa propone è uno dei vini più caratteristici dell’Argentina, il Torrontes. Dal colore cristallino, vivace, intenso e complesso all’olfatto, fine nei sentori, fragrante, floreale fruttato, con note di erbe aromatiche agrumate e un buon finale minerale. Dal gusto equilibrato e di buona persistenza, presenta giuste componenti morbide e dure ed è perfetto per accompagnare antipasti, pesce, primi e piatti delicati. Il secondo vino è invece un Malbec, dal colore quasi rosso ciliegia, molto accattivante, consistente e ricco di estratto. E’ molto intenso all’olfatto, con belle note vinose, di frutta rossa, fiori e spezie ancora piccanti, di vegetalità e finale di tostatura, fine. Al gusto è di spessore ed equilibrato, con sfumature gradevoli, anche in questo caso di frutta, fiori, erbe aromatiche, spezie e tostatura. Si può abbinare con carni rosse speziate al sangue, come la tagliata e la fiorentina. Per il brindisi, ecco infine lo Spumante Brut di Torrontes: dal perlage fine, con numerose e persistenti bollicine, ha un colore giallo paglierino tenue dai riflessi salvia, brillante. Intenso all’olfatto e abbastanza complesso, di qualità fine, presenta sentori netti di fiori, frutta, erbe aromatiche. Veramente di impatto gradevole, al gusto è abboccato in entrata, ben equilibrato di giusto corpo e morbidezza, con bella pienezza. Un vino armonico, veramente entusiasmante, che può essere abbinato a vellutate di verdure, primi piatti sempre a base di verdure, oppure anche a fine pasto con macedonia di frutta a pasta gialla o bianca. Si può utilizzare però anche pasteggiando su piatti di pesce diversi dai crostacei. Importati da Commercio Alternativo, tutti e tre i vini rientrano nella fascia fra i 5 e i 7 euro e sono acquistabili presso le Botteghe del Mondo, i negozi di commercio equo e anche in alcuni punti vendita di prodotti biologici. Per informazioni: info@fairtradeitalia. It; www. Fairtradeitalia. It; 049 8750823 .  
   
   
IL DISTILLATORE ROBERTO CASTAGNER CELEBRA I “TALENTI FUORI DAL COMUNE”  
 
Martedì 5 dicembre si è svolta al Caffè Quadri di Venezia la prima edizione del “Premio Fuoriclasse”, riconoscimento istituito dal distillatore Roberto Castagner per celebrare quelle persone che con la loro opera, in qualsiasi campo delle attività umane, dall’arte all’imprenditoria, dalla scienza allo sport, fissano nuovi traguardi, arricchendo la società e stabilendo nuovi punti di riferimento. Per questa prima edizione, il comitato Fondatore del Premio, composto da Roberto Castagner, Giancarlo Aneri, Loris Balliana, Bernardo Piazza e Massimo Colomban, ha dunque attribuito il premio “Fuoriclasse 2006” al giornalista Vittorio Feltri, fondatore, direttore ed editore del quotidiano “Libero”, “perchè” si legge nella motivazione “non è solo un grande giornalista, ma soprattutto un uomo che si è messo in proprio per poter manifestare con chiarezza e senza compromessi le sue idee, per inserire nel panorama della stampa italiana una voce nuova, distinta e franca, che sa parlare a tutti con lucidità e onestà e che dà nuova voce ad una parte dell’opinione pubblica talvolta, in passato, trascurata” Vittorio Feltri ha commentato così il riconoscimento “Anzitutto ringrazio Roberto Castagner e tutto il comitato fondatore del Premio Fuoriclasse per questo riconoscimento, anche se Fuoriclasse è un termine che un po´ mi imbarazza. Secondo me, in qualsiasi lavoro, bisogna affrontare ogni giorno come se fosse il primo e l´ultimo ed è questo lo spirito che spero di trasmettere attraverso le pagine del mio giornale. Cerco sempre di riportare le notizie così come mi arrivano, per informare in modo corretto i miei lettori. Se poi il pubblico premia questa mia scelta comprando il giornale, beh. Allora vuol dire che il vero Fuoriclasse è il pubblico” La cerimonia, che si è svolta nel bellissimo Caffè Quadri di Venezia, si è aperta con il conferimento, da parte di Roberto Castagner, del Premio “Fuoriclasse ad Honorem” a Massimo Donadon, Callisto Fedon, Giacomo Rallo, Roberto Papetti, Manuela Di Centa e Roberto Bettega, i componenti della autorevole Giuria cui spetterà il compito di individuare il Fuoriclasse 2007. Premiato come Fuoriclasse ad Honorem anche il Sindaco di Venezia Massimo Cacciari che ha portato personalmente ai presenti il saluto della città; per la Regione Veneto era presente invece l´Assessore Fabio Gava. I premi, preziose bottiglie in vetro soffiato decorate con oro zecchino, sono stati realizzati dal Mastro Vetraio Simone Cenedese, artista veneziano che con passione e talento prosegue l’attività paterna. A completare l´elegante cornice della cerimonia di premiazione, anche l´opera di un Fuoriclasse della moda: per l´occasione infatti lo stilista Fausto Sari ha vestito le due ragazze-immagine del Premio con le sue splendide e sofisticate creazioni. L’appuntamento del 5 dicembre è stata anche l´occasione per la consegna del primo contributo “Solidarietà Fuoriclasse”, di diecimila euro, istituito perché “essere Fuoriclasse significa anche essere attenti ai bisogni di chi ha meno”. Il Comitato Fondatore, su consiglio dell’Assessore Veneziano Delia Murer e del suo team, ha assegnato il Premio Solidarietà Fuoriclasse 2006 all’Aipd - Associazione Italiana Persone Down sezione di Venezia, capofila di una rete di associazioni Onlus che, con il supporto del Comune, aiuta i bisognosi di Venezia e porta il messaggio del volontariato tra i giovani. Soddisfatto per l´ottima riuscita dell´evento Roberto Castagner che, ringraziando i presenti e dando appuntamento al 5 dicembre 2007 per la seconda edizione del Premio “Fuoriclasse”, ha così concluso la cerimonia “Credo sia davvero importante che le persone che agiscono per farci stare meglio e per migliorare il nostro ambiente sociale e culturale, ricevano ogni tanto il giusto riconoscimento. É per questo che ho fortemente voluto questo premio, perché queste persone speciali, con la loro passione e i loro successi, sono un vero esempio per la società, un esempio cui tutti dovremmo aspirare e di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi. .  
   
   
E’ IL LAGREIN IL MIGLIOR VINO PER LO SPECK  
 
Il pubblico romano ha scelto il Lagrein, vitigno autoctono dell’Alto Adige, come il vino che meglio si abbina allo Speck Igp. Dal concorso aperto al pubblico “Quale Vino per lo Speck” tenutosi nelle più importanti enoteche romane in occasione della settimana di promozione dei Vini e dello Speck Alto Adige Igp dal 22 al 25 novembre, è emerso che il Lagrein è il vino che meglio si abbina allo Speck Igp per il pubblico romano, seguito da Schiava e Gewürztraminer. Oltre 2. 000 le schede pervenute alla Cciaa di Bolzano, promotrice del concorso, che hanno confermato il notevole successo della manifestazione “Aromi da Collezione: Vini e Speck Igp Alto Adige” giunta alla sua seconda edizione: oltre 3. 000 tra enotecari, opinion leader, sommelier, ristoratori e semplici appassionati le persone che hanno affollato le enoteche. Grande interesse hanno suscitato anche i laboratori del gusto durante i quali è emerso che il pubblico romano già conosce questi prodotti essendo l’Alto Adige terra di turismo che ha fatto della qualità e dell’accoglienza i suoi punti di forza. Durante la manifestazione il pubblico ha potuto non solo degustare i fuoriclasse dell’enologia altoatesina ma anche la nuova gustosa ricetta del Carpaccio di Speck Alto Adige Igp e funghi. L’ultima tappa dei vini Alto Adige per il 2006 sarà a Milano il prossimo 14 dicembre con Davide Paolini al Multicenter della Mondadori in Via Marghera. Anche il 2007 sarà un anno ricco di appuntamenti che vedrà in primo piano città come Bologna e Milano. .  
   
   
RINNOVA LA SUA IMMAGINE LA LINEA CELLAR MASTER RINALDI  
 
Rinnova la propria immagine la linea “Cellar Master” della Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna: la linea, cioè, che raggruppa tutti i distillati d’alta gamma della storica Casa d’importazione felsinea. La nuova immagine, più fresca e moderna, è stata ripresa presso un gate aeroportuale, ed evoca i viaggi d’affari grazie ai quali il Cellar Master aziendale acquisisce la distribuzione delle tante, preziose acquaviti mondiali che arricchiscono il catalogo Rinaldi. Tale immagine verrà utilizzata per le prossime campagne pubblicitarie, per gli stampati promozionali e per corredare i numerosi testi che illustreranno la filosofia e le scelte del Cellar Master Rinaldi – redazionali, interviste, ecc. Le novità della linea Cellar Master, comunque, non si limitano all’immagine fotografica: nell’assortimento dei distillati d’élite della Fratelli Rinaldi Importatori sono infatti entrati di recente molti nuovi prodotti, come: · Il Single Islay Malt Scotch Whisky Bunnahabhain; · Il Single Malt Scotch Whisky Tobermory; · Il Double Malt Scotch Whisky The Double; · Il Peated Single Malt Irish Whiskey Connemara; · Il Cognac Hine; · La Vodka russa Akdov; · Il Rum di Trinidad & Tobago Angostura. Nel proporre il proprio importante progetto di distillati di alta gamma – denominato appunto Cellar Master – la Fratelli Rinaldi Importatori presenta da anni alla sua Clientela più qualificata un’esclusiva selezione di prodotti, principalmente d’importazione. Tutti i Clienti che aderiscono al progetto Cellar Master possono scegliere fra un’ampia selezione di marche e di confezioni di altissimo prestigio, possono usufruire di opportunità esclusive di comunicazione e possono valersi di accessori di servizio espressamente studiati per loro (carrelli professionali, bicchieri da degustazione, ecc. ). Il progetto Cellar Master è firmato personalmente da Piero Valdiserra, Direttore Marketing e Relazioni Esterne della Fratelli Rinaldi Importatori. Per informazioni: Fratelli Rinaldi Importatori S. P. A. , Viale Masini 34, 40126 Bologna, tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail info@rinaldi. Biz. .  
   
   
IL CHIANTI PROTAGONISTA AL FOUR SEASONS HOTEL DI MILANO  
 
"La vendemmia 2006 nel Chianti è stata eccellente". Lo annuncia Nunzio Capurso, presidente del Consorzio Vino Chianti, in occasione della presentazione del grande evento di degustazione delle migliori "etichette" del Chianti Docg: Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli, Rufina e Superiore. Cinquanta le Aziende aderenti al Consorzio presenti al Four Seasons di Milano e oltre 100 i vini in degustazione, accompagnati dai migliori prodotti della gastronomia toscana: formaggi, olio extravergine, salumi, cinta senese, pane tipico, pecorino a latte crudo, marroni, fagioli, miele. Il banco d´assaggio, aperto lunedì 4 dicembre dalle ore 15. 00 sino alle 21. 00, sarà una straordinaria occasione per degustare vini e prodotti di un territorio affascinante e ricco di storia. Tra le novità anche la presenza del Vin Santo del Chianti. È lo stesso Capurso a sottolineare l´importanza dell´evento. "Siamo orgogliosi di presentare per la prima volta a Milano le novità del Chianti: a fianco delle cantine più antiche e prestigiose si presentano nuove aziende con etichette di qualità. La grande tradizione del nostro vino ridefinisce così il proprio ruolo e i propri obiettivi, e il Chianti new style si propone anche a un pubblico giovane come vino di tendenza". Qualità ma anche attenzione alle tasche dei consumatori. "Per questo è importante - spiega il presidente Capurso - il patto di stabilità sui prezzi, il primo siglato in Toscana e più in generale nel mondo vitivinicolo. L´accordo, che coinvolge l´intera filiera dalla produzione alla commercializzazione, intende impedire fughe verso l´alto dei prezzi che disorientino i consumatori, ma anche svalutazioni eccessive che penalizzino i produttori. Più stabilità, maggiori garanzie per tutti". L´evento di Milano segue quello analogo di Roma, svoltosi il 20 ottobre all´Hotel Parco dei Principi. E, proprio in questi giorni, compie un anno la campagna di comunicazione iniziata nel novembre 2005 sui maggiori quotidiani italiani. La campagna, presentata anche in Germania, si è giocata tutta sull´avvolgente tessuto di seta color rubino tendente al granato "versato" morbidamente in un classico ballon da vini importanti. Come sa essere importante il Chianti, e come ha voluto dimostrare la campagna stessa, creata dall´agenzia Armando Testa, dove la seta diventa metafora del vino assumendone corpo, colore, riflessi, forma, preziosità ed eleganza. .  
   
   
LA DISTILLERIA NANNONI PRESENTA GRAPPE DI BRUNELLO RISERVA  
 
In Toscana si era riservata da sempre scarsa cura ai distillati, finché il maestro distillatore Gioacchino Nannoni, consapevole delle potenzialità aromatiche e delle proprietà organolettiche delle vinacce toscane, con particolare attenzione a quelle di Brunello e di Chianti, ha dato lustro alla “grappa di fattoria”: un prodotto pensato e realizzato per garantire il rispetto dei profumi e dei sapori peculiari di ogni tipo di vitigno o di uvaggio. Grazie alla profonda conoscenza dell’arte della distillazione, ma ancor più grazie alla perfetta padronanza nella realizzazione degli stessi impianti, Gioacchino Nannoni è riuscito a creare prodotti per i quali il suo nome, associato ad aziende di primaria importanza, è ormai conosciuto in tutto il mondo. La Distilleria Nannoni si trova nella piccola località di Aratrice, nel verde della campagna toscana, a breve distanza da Grosseto e da Siena. Fra i suoi prodotti più tradizionali spiccano le Grappe di Brunello Riserva – Oro dei Carati e da Sigaro Toscano – distribuite in Italia dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna (tel. 051 4217811, fax 051 242328, e-mail info@rinaldi. Biz). Grappa di Brunello Riserva Oro dei Carati Gradazione alcolica: 40% vol. Capacità: ml. 700. Categoria: Grappa da meditazione. Provenienza: da vinacce toscane fresche di Sangiovese Grosso, localmente detto Brunello. Distillazione: con calderini a vapore, metodo discontinuo, colonne a basso grado. Invecchiamento: in rovere francese del Limousin. Esame visivo: colore oro antico, con riflessi mogano. Esame olfattivo: profumo intenso ed elegante, con note di vaniglia, spezie e frutta secca. Esame gustativo: gusto rotondo ed equilibrato, che conferma al palato le sensazioni olfattive. Sensazioni finali: il sapore sfuma lentamente in un gradevole sfondo ammandorlato. Grappa di Brunello Riserva da Sigaro Toscano Gradazione alcolica: 40% vol. Capacità: ml. 700. Categoria: Grappa da Sigaro Toscano. Provenienza: da vinacce toscane fresche di Sangiovese Grosso, localmente detto Brunello. Distillazione: con calderini a vapore, metodo discontinuo, colonne a basso grado. Invecchiamento: 5 anni in botti da 500 litri, di legni diversi e con diverse tostature. Esame visivo: colore dorato intenso, con toni ambrati e riflessi rame. Esame olfattivo: bouquet complesso e sorprendente, con evidenti note speziate e di legno, cui si alternano la vaniglia e il tabacco. Esame gustativo: gusto eccezionalmente rotondo ed equilibrato. Sensazioni finali: di lunghissima armonia, conciliante con il fumo del Sigaro Toscano. .  
   
   
L’ARTE DEL VINO DALL’ANTICHITA’ AI GIORNI NOSTRI: UNA MOSTRA ORIGINALE AI MUSEI MAZZUCCHELLI DI CILIVERGHE DI MAZZANO, BRESCIA  
 
L’esposizione Il Vino & l’Arte. Dipinti, sculture e opere dal mito di Bacco a oggi, promossa dai Musei Mazzucchelli con l’oramai consolidata e preziosa collaborazione degli Assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Mazzano e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, svela, mediante documenti storici, opere d’arte e oggetti di pregio, l’affascinante mondo del vino attraverso un percorso inedito: dalla figura mitologica di Dioniso - dio greco dell’ebbrezza, della pazzia e del vino, conosciuto anche con il nome di Bacco - si approda alla cultura contemporanea per esplorare l’arte del vino nei suoi risvolti sociali, storico-culturali ed economici. Allestita nella nuova galleria per mostre temporanee dei Musei, la mostra si articola in tre sezioni tematiche - Dal mito di Bacco al tema sacro; Dalla terra alla tavola; Vino come fonte di salute e gioia – e presenta oltre 150 pezzi tra libri, incisioni, editti, cartoline, materiale pubblicitario, dipinti, sculture, vasi antichi, piatti, cavatappi e bicchieri; materiali per lo più inediti, provenienti sia dal fondo del Museo del Vino e del Cavatappi che da collezioni pubbliche e private. Una scelta curatoriale e di allestimento trasversale, tesa a suscitare curiosità nei confronti di un pubblico eterogeneo, dallo studioso al neofita che si affaccia per la prima volta al mondo enoico. A tale fine, sono stati ideati dallo staff dei Musei Mazzucchelli degli itinerari educativi rivolti alle scuole di settore e un laboratorio attivo, intitolato “Il mito di Dioniso”, che vede coinvolte classi di scuole di ogni ordine e grado. Il catologo della mostra è a cura di Ottilia Munaretti Bertazzo, studiosa di cavatappi d’epoca, socia attiva dell’Associazione francese collezionisti di Cavatappi (C. F. T. B. ) e vice presidente dell’Accademia Internazionale La donna e il vino, che ha sede presso la biblioteca “La Vigna” di Vicenza. Da segnalare, infine, che la prossima primavera i Musei Mazzucchelli ospiteranno un altro interessante appuntamento. Nel mese di maggio, infatti, inaugurerà la mostra Da Picasso a Pomodoro/da De Chirico a Guttuso, ideata e promossa dai Musei Mazzucchelli e dalla Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma. Per la prima volta, lo straordinario patrimonio storico, artistico, musicale degli archivi del Teatro dell’Opera viene portato alla luce. La mostra presenta, infatti, costumi, figurini, bozzetti, fotografie, lettere e documenti iconografici dei grandi artisti - pittori, scultori, scenografi e costumisti, nonché cantanti d’opera e ballerini - che hanno collaborato, nel corso del Novecento, con il prestigioso teatro d’opera romano. .  
   
   
BALLARINI PRESENTA FASHION POT ISPIRATO AL FILM “IL DIAVOLO VESTE PRADA”: IL CINEMA IN CUCINA  
 
Il cinema in cucina, un argomento per gli appassionati di oggetti, di grande stimolo e interesse. In tutti i film, infatti, l’attenzione al convivio è alta. Inutile ribadire l’influenza del messaggio cinematografico (e la sua incidenza nel sociale). Ma utile è invece sottolineare l’occasione che questo può offrire alle vetrine dei punti vendita che possono diventare accattivanti e capaci di stimolare la propensione all’acquisto. Le tavole nei film sono seducenti e invitanti in ogni dettaglio, scenografiche e sempre apparecchiate secondo le regole del bon ton. Tantissime le sequenze cinematografiche che portano alla ribalta una grande attenzione rivolta al tema della cucina italiana, dai leggeri sapori mediterranei. Pratiche e immaginari del cibo che connotano moderni stili di vita orientati al benessere psico-fisico. Un trend trasversale ai più diversi settori merceologici che oggi buca tutti i media. Piace, e vende molto. Moda, bellezza, benessere… in cucina Fashion pot nasce dalla collaborazione di Ballarini con la famosa casa cinematografica 20th Century Fox che il 22 febbraio 2007 lancia sul mercato il Dvd del film. “Il Diavolo veste Prada” Commedia tratta dall’omonimo romanzo autobiografico di Lauren Weisberger, un bestseller internazionale che ha già venduto oltre 2 milioni di copie. Il diavolo veste Prada è un godibile e ritmato affresco del favoloso e sfavillante mondo della moda, efficace soprattutto grazie alla suggestiva ambientazione newyorkese, icona di stile per eccellenza fin dai tempi di Colazione da Tiffany. Ottima l’interpretazione di Maryl Streep, perfetta nel ruolo di Miranda. L’attrice, infatti, riesce a creare un personaggio realistico nella sua totale dedizione al lavoro, senza dimenticare il lato umano nelle poche occasioni di debolezza (il personaggio di Miranda è ispirato alla direttrice di Vogue America, Anna Wintour). Regia David Frankel Il Diavolo veste Prada ha riscosso un enorme successo nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, per citare alcuni paesi: Italia, Usa, Germania, Bulgaria, Spagna, Russia, Polonia, Giappone, Tailandia, Estonia, Croazia, Romania, Ungheria, Israele, Australia e tanti altri. Due i concetti di comunicazione promossi da Fashion Pot attraverso il film Il Diavolo veste Prada: 1. Moda, bellezza, benessere: In questo caso cucinare con un utensile in alluminio antiaderente è decisamente fondamentale perché sinonimo di cucina leggera senza oli e grassi. La padella diventa lo strumento ideale per dare una sferzata di allegria a una noiosa dieta: è il regalo perfetto da fare e da farsi. 2. La padella come strumento glamour da esibire in occasione in una cena con gli amici (magari utilizzando il Dvd come filo conduttore per una serata a tema), o da regalare ad un’amica appassionata di cucina. Per accentuare l’aspetto ludico il packaging verrà arricchito con un opuscolo contenente le istruzioni di base per preparare una tavola perfetta, un’idea che nell’immaginario del consumatore è vissuta come il “mezzo per preparare una cena all’insegna del bon ton”. L’appuntamento con Fashion Pot è fissato per il 22 Febbraio 2007. Protagonista il lancio dell’home video. Fashion pot sarà disponibile nei supermercati e nei negozi di casalinghi rivenditori autorizzati Ballarini. E´ lo strumento di cottura della perfetta padrona di casa che invita i propri ospiti a cena e li accoglie vestita da gran chef con un cocktail in mano. Volutamente non impugna un utensile o un piatto cucinato perché le emozioni che vogliamo trasmettere sono legate all’aggregazione e al savoir faire domestico. Vengono richiamati nuovamente 3 concetti: • la cucina • il gusto della moda italiana • il convivio .  
   
   
GUZZINI E IL LABORATORIO DI FOODESIGN PER RAFFORZARE LA RELAZIONE TRA CIBO E DESIGN  
 
Anche quest’anno Guzzini presenta una lunga lista di nuovi prodotti nati dalla creatività dei designer che hanno reso illustre la produzione dell’azienda marchigiana e dal laboratorio di Foodesign Guzzini, progetto culturale il cui obiettivo è quello di rafforzare la relazione tra cibo e design. Oltre agli ampliamenti di gamma di linee come Infusion, Vintage, Latina, I Love Cake, G-plus e Happy Hour Guzzini propone articoli assolutamente inediti come quelli appartenenti alla collezione Art&pizza, Susci&chips, e al set da due tazzine personalizzate con il logo Fiat. Tutti i prodotti in presentazione rappresentano egregiamente i valori di funzionalità, creatività, bellezza, qualità e innovazione tipici dell’azienda marchigiana che ha reso due ambiti quotidiani della casa, la tavola e la cucina, luoghi capaci di esprimere l’eccellenza del Made in Italy. La purezza e la trasparenza del vetro per la linea Infusion creata da Ross Lovegrove. La collezione Infusion fu una delle prime a nascere sotto la stella del Foodesign: Ross Lovegrove e Jonathon Hudson-evans, esperto di food & beverage, studiarono gli spessori della porcellana, le dimensioni e le concavità delle tazze al fine di esaltare il gusto del caffè e delle tisane, tè incluso. Oggi, a distanza di due anni, le tazze da caffè, da cappuccino e i mug della collezione Infusion sono realizzati in vetro borosilicato che, con la sua trasparenza consente di vedere la bellezza cromatica delle bevande contenute all’interno; i manici delle tazze, dei mug e dei piattini restano in San bi-colore, pregiatissimo materiale acrilico isolante che, oltre ad evitare la trasmissione delle alte temperature, garantisce la trasparenza e la luminosità del colore. Tutti i set di tazze sono disponibili nella versione in rosso e in marrone e possono essere lavati in lavastoviglie. Art&pizza: direttamente dal laboratorio Foodesign nasce il primo set pizza firmato Guzzini. Giulio Iacchetti e Matteo Ragni, nel 2004, si erano ispirati al cibo più esportato al mondo, la pizza, per realizzare il progetto che l’azienda marchigiana avrebbe incluso nella mostra Multipli di Cibo di Foodesign Guzzini presentata alla Triennale in occasione del Salone del Mobile. A distanza di due anni, quel progetto è diventata una coloratissima, divertente e composita realtà che va ad aggiungersi al ricco catalogo Guzzini. Il set è composto da due piatti piani (diametro cm. 32) realizzati in porcellana bianca di alta qualità arricchita da decori sotto smalto in due allegre versioni, Doc/spicy e Folletto/diavolina, che hanno per protagonisti gli ingredienti principi della pizza. In coordinato sono state realizzate le tovagliette in polipropilene che ripropongono gli stessi decori dei piatti. Ma non finisce qui: i due designer hanno realizzato anche un set di due posate pensato appositamente per la pizza composto da una forchetta ed una rotella in materiale plastico ed acciaio. Lo spessore dell’acciaio e le dimensioni dei manici sono stati studiati per garantire la massima funzionalità. Il set di posate è disponibile nel colore rosso. Per chi apprezza una tavola colorata e divertente, per chi ricerca la funzionalità e la qualità dei materiali e per chi riconosce il valore di un oggetto per la tavola creato seguendo la filosofia del Foodesign, Art & Pizza è un’ottima proposta da regalare e da regalarsi. Susci&chips che passione! L’arte culinaria è stata forse la prima ad abbattere tutte le barriere e a cancellare le frontiere: la cucina multi-etnica è diventata una piacevolissima realtà da cui tutti ci facciamo tentare. Per seguire questo nuovo trend, l’azienda marchigiana ha pensato di inserire nel suo catalogo un altro dei progetti nato dal laboratorio Foodesign Guzzini: Susci & Chips, un set composto da un vassoio in bambù, da due ciotole e da un piatto a tre scomparti in porcellana e dalle immancabili bacchette. Questa proposta è stata realizzata da Giovanna Talocci con la preziosa consulenza di Moreno Cedroni, riconosciuto chef marchigiano che, tra l’altro, ha avuto il merito di inventare il “Susci” all’italiana, una perfetta fusione tra i profumi intensi tipici della nostra cucina e l’arte culinaria giapponese. Susci & Chips è stato concepito nel pieno rispetto della funzionalità, dell’alta qualità dei materiali e dell’estetica: un prodotto d’elevato design che può diventare protagonista delle nostre tavole anche grazie alla sua grandissima versatilità. Ma vediamolo nel dettaglio. Un pratico vassoio di bambù è la sede ideale per le quattro ciotole in finissima porcellana bianca corredate da altrettante coppie di bacchette: un ensemble perfetto per trasformare il momento della cena in un incontro tra il gusto e l’atmosfera esotica che quel genere di tavola richiama. Sono invece in porcellana bianca le due ciotole quadrate, di due dimensioni differenti, ideali per aperitivi, party ed happy hour raffinati. A completare il tutto, c’è anche la ciotola a tre scomparti che può ospitare cibi differenti senza incorrere nel rischio di fastidiose contaminazioni. Perfetta per cene con gli amici, buffet o happy hour, questa ciotola si rivelerà un prezioso accessorio in tavola. La preziosità dell’acqua esaltata dal formaghiaccio Lingotto E’ dell’aprile scorso l’inaugurazione della mostra Www- Wonderful Water World, i nuovi valori dell’acqua - in cui sono stati presentati 40 progetti inerenti al mondo dell’acqua pensati e realizzati da giovani designer italiani e internazionali. Tra tutte le creazioni, sortite da questo workshop, Guzzini ha deciso di realizzare il formaghiaccio Lingotto, nato dalla creatività di Giulio Iacchetti che ha pensato di enfatizzare il valore intrinseco di questa preziosa risorsa. “La vaschetta formaghiaccio in silicone colorato riconosce il valore assoluto dell’acqua dandole la forma del lingotto d’oro” spiega il giovane designer. E Guzzini la propone nella versione in silicone blu chiaro trasparente e va a posizionarla nella collezione I love Cake, perché, proprio come lo stampo a 18 cuori, già presente in questa serie, Lingotto, nella stagione invernale, può trasformarsi in uno sfizioso stampo per cioccolatini dal gusto prezioso. Fiat e Guzzini propongono un set di tazze da caffè dedicato al Made in Italy. Quando due aziende leader nei rispettivi settori s’incontrano è sicuramente per dar vita a qualcosa di particolare, capace di racchiudere in sé le prerogative migliori di entrambe. Guzzini, del resto, non è nuova a questi connubi. Possiamo ricordare, tra le altre, la partnership con Lavazza, quella più recente con Acqua S. Pellegrino e, infine, quella con Fiat Auto spa. La collaborazione inizia nel 2005 quando, in occasione del Salone dell’auto di Ginevra, Lapo Elkann e Domenico Guzzini decidono di editare insieme al designer Robin Levien e al Centro Stile Fiat una serie speciale di tazzine da caffè in linea con il life style di casa Fiat. L’innovazione nelle lavorazioni, l’indiscussa creatività e l’orgogliosa italianità del marchio Guzzini sono stati gli elementi che hanno indotto il giovane manager della prestigiosa casa automobilistica torinese a coinvolgere l´azienda marchigiana in progetti sempre più ambiziosi come il Fiat Cafè La Triennale a Milano nel 2005 e la nuova tazzina Fiat by Guzzini ora. Realizzata interamente in porcellana con manico e cucchiaini in San - materiale acrilico che evita la trasmissione del calore – e logo Fiat sottosmalto di color celeste, la nuova tazzina Fiat verrà venduta in set da due pezzi in confezione regalo di metallo. Lavabili in lavastoviglie, fortemente caratterizzate, brillanti nei colori e originali nel concept, le tazzine Fiat by Guzzini possono diventare un’idea regalo molto glamour. Vintage: un successo senza fine! Vintage, una collezione nata dalla creatività del Guzzini Lab in occasione dei 90 anni dell’azienda continua a riscuotere grandi consensi da parte del consumatore, così Guzzini ha pensato di arricchirla di un nuovo pezzo, il vassoio in San bicolore, una novità unica che mantiene le sue caratteristiche peculiari - colore all’esterno e bianco all’interno - e che completa ulteriormente l’offerta di questa linea tutta incentrata sull’arte del servire. Studiato per contenere 6 tazze da caffé con la relativa zuccheriera, il vassoio, primo nel suo genere, può essere lavato in lavastoviglie e la sua superficie bianca centrale permette di nascondere i possibili graffi. La sua preziosità è data dalla trasparenza dei colori tipica del materiale acrilico con cui è realizzato, il San, e dai consistenti spessori. Il vassoio è disponibile in tutte le versioni colore della collezione Vintage che spaziano dal rosso all’arancio, dal verde al marrone, dal giallo al blu fino al celeste, colore rivelazione dell’estate 2006. Attualmente, l’intera collezione è composta da moltissimi pezzi tra cui spiccano i più recenti set olio/aceto, set sale/pepe, formaggiera e porta-tovaglioli anch’essi disponibili in tutte le versioni colore. Anche la tecnologia può essere creativa! Per Guzzini la tecnologia non è mai disgiunta dalla sicurezza e dall’estetica delle forme e, in linea con questo principio, nasce il nuovo sbattitore elettrico della linea di piccoli elettrodomestici G-plus che già comprende il tostapane, lo scaldabrioche/pane, la grattugia, il frullatore ad immersione e lo spremiagrumi. Lo sbattitore elettrico, nato dalla creatività di Hiroshi Ono, dispone di due coppie di fruste, la più tradizionale per sbattere le uova o montare la panna, quella a spirale per amalgamare gli impasti di golose torte. Stabile sulla base d’appoggio e con una presa sicura, dispone di tre velocità per ogni funzione. Lo sbattitore elettrico è disponibile solo nella versione bianca in coordinato con tutti gli altri pezzi della linea G-plus. Latina: la nuova grattugia. Versatilità potrebbe essere la parola che identifica la nuova grattugia della serie Latina che oltre a grattugiare serve anche a conservare il formaggio in frigo e può essere portata in tavola. Il contenitore, dotato di base antiscivolo, è in San, così come il coperchio e la grattugia è in acciaio inox. La presenza del coperchio garantisce una perfetta igiene all’interno del frigorifero. Gli spessori e la luminosità e la trasparenza dei colori danno preziosità a questo nuovo articolo che è proposto nelle versioni rosso, giallo e trasparente, in coordinato con tutti gli altri pezzi della linea Latina. La grattugia è lavabile in lavastoviglie. La passione per l’happy hour impazza in casa Guzzini La funzionalità e la praticità dei prodotti professionali della linea Horeca sono state trasferite nella collezione Happy Hour, una serie di articoli pensati dal Guzzini Lab per la tavola ma soprattutto per il beverage. Conosciamo già i bicchieri colorati, ideali per freschi cocktail e frizzanti bibite, quelli molati, praticissimi perchè impilabili, che si arricchiscono di una nuova misura più piccola rispetto alle due già esistenti, i flute in San trasparente così brillante da sembrare cristallo pensati per tutti quelli che amano le bollicine come aperitivo e, per completare la gamma, nasce il bicchiere da vino, un calice sempre in San trasparente per chi, durante gli happy hour, desidera sorseggiare del vino. In quest’epoca in cui gli “wine bar” fioriscono e la cultura enologica affascina giovani e meno giovani, Guzzini, come sempre, asseconda le esigenze di un mercato in continua evoluzione e propone un bicchiere che fonde praticità, bellezza e funzionalità. .  
   
   
IDEE ORIGINALI SOIZICK PER DEGUSTARE PRELIBATEZZE: PORTA BUSTINE DA TÈ E TAZZE CIOCCOLATA A DUE MANICI  
 
Il tè rivendica a pieno titolo il privilegio di essere, dopo l’acqua, la bevanda più antica e consumata sulla terra e vanta una storia risalente a cinquemila anni fa anche se le sue origini sono avvolte nel mistero. Leggende cinesi e indiane si contendono la scoperta di questa deliziosa bevanda le cui foglie oltre a donare sensazioni di benessere venivano anche utilizzate per alleviare i dolori reumatici. Per riscoprire questa millenaria tradizione nella nostra quotidiana cerimonia del tè, Soizick ci propone dei porta bustine nelle originalissime forme di teiera e cuore nei quali riporre i pregiati infusi una volta addolcita lai nostra pausa pomeridiana. Tra la vasta scelta delle tonalità che contraddistinguono Soizick possiamo scegliere quella che più si sposa con il nostro elisir preferito. Ancora un’idea originale per degustare prelibatezze: Tazze cioccolata a due manici Soizick. La tradizione narra che la degustazione della cioccolata presso gli Aztechi era un privilegio riservato esclusivamente ai guerrieri e all’élite della società; proprio per il suo carattere sacro e solenne questa bevanda era considerata gradita alle divinità. Soizick, con le sue raffinatissime tazze ridona vita all’antica magia e ci suggerisce un’elegante e preziosa alternativa per gustare il “nettare degli dei”. Ogni singola tazza è decorata a mano con coloratissime pennellate e tocchi di vermeil dorato d’ispirazione divina che la rendono unica e inimitabile. .