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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Dicembre 2006
PARLAMENTO EUROPEO: TV E NUOVI MEDIA SENZA FRONTIERE MA CON LA PUBBLICITÀ  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 - Il Parlamento europeo si è espresso sulla proposta volta ad attualizzare la direttiva "Tv senza frontiere" per tenere conto dell´evoluzione tecnologica e promuovere opere europee. Pur mantenendo l´affollamento pubblicitario al 20%, porta a ogni 30 minuti la cadenza degli spot. Pubblicità e televendite andranno nettamente distinte dai programmi e il product placement sarà consentito a determinate condizioni. Particolare attenzione è rivolta alla tutela dei minori da contenuti pornografici e violenti. La Commissione europea ha presentato una proposta di aggiornamento della cosiddetta direttiva “Tv senza frontiere” del 1989 che intende alleggerire la normativa che grava sui fornitori europei di servizi televisivi e di tipo televisivo e rendere più flessibile il finanziamento dei contenuti audiovisivi con nuove forme di pubblicità. La proposta prevede l´introduzione di pari condizioni di concorrenza per tutte le società che forniscono servizi di tipo televisivo, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata per distribuirli. Questo nuovo approccio politico, secondo la Commissione, dovrebbe accelerare l´avvento di un mercato unico uniforme dei servizi televisivi e di tipo televisivo e promuovere l´industria europea dei contenuti. Adottando la relazione di Ruth Hieronymi (Ppe/de, De), il Parlamento ricorda anzitutto che i servizi di media audiovisivi «sono nel contempo beni culturali ed economici». L´importanza crescente che rivestono per le società e la democrazia, soprattutto a garanzia della libertà dell´informazione, del pluralismo delle opinioni e dei mezzi di informazione, l´istruzione e la cultura, pertanto, giustifica l´applicazione e il rispetto di norme specifiche a tali servizi. In particolare «affinché siano preservate le libertà e i diritti fondamentali» e sia garantita la protezione dei minori e delle persone vulnerabili o disabili. A suo parere, inoltre, per assicurare la trasparenza e la prevedibilità sui mercati dei media e abbassare le barriere d´accesso, «occorre rispettare i principi fondamentali del mercato comune», come la legislazione sulla concorrenza e la parità di trattamento, «tenendo conto dell´importanza di condizioni omogenee e di un autentico mercato europeo della radiodiffusione». La direttiva, andando oltre il settore televisivo "classico", abbraccia quindi tutti i servizi media audiovisivi. Un emendamento precisa che con "servizio di media audiovisivo" si intende un servizio «prestato sotto la responsabilità editoriale di un fornitore di servizi di media» e il cui obiettivo principale è la fornitura «di programmi» consistenti in immagini animate, sonore o non, al fine di informare, intrattenere o istruire il grande pubblico, attraverso reti di comunicazioni elettroniche «e/o comunicazioni commerciali audiovisive». In tale definizione, è inoltre aggiunto, non rientrano né i servizi nei quali la fornitura di contenuto audiovisivo è secondaria e non costituisce la finalità principale dei servizi stessi, né la stampa nei formati cartaceo ed elettronico. I deputati modificano anche le definizioni di servizi lineari e servizi a richiesta (on demand) proposte dalla Commissione. Pertanto, con "trasmissione televisiva" o "servizio lineare", si dovrà intendere un servizio di media audiovisivo nel quale «una sequenza cronologica di programmi è trasmessa a un numero indeterminato di potenziali telespettatori, in un dato momento deciso dal fornitore di servizi di media sulla base di un palinsesto fisso dei programmi». Fra i servizi lineari, un emendamento precisa che, attualmente, si annoverano in particolare la televisione analogica e digitale, il live streaming (trasmissione continua in diretta), il webcasting (trasmissione televisiva su internet) e il video a richiesta in differita. Con “servizio a richiesta" o "servizio non lineare", si intende invece un servizio di media audiovisivo «costituito da un´offerta di contenuti audiovisivi compilata o elaborata da un fornitore di servizi di media e nel quale l´utente richiede individualmente la fornitura di un particolare programma, sulla base di una gamma di contenuti e in un momento scelto dall´utente», o che non è contemplato dalla definizione di servizio lineare. Questa distinzione tra tipo di servizi è necessaria in quanto i fornitori di servizi on demand saranno sottoposti a una normativa più flessibile rispetto a quelli che propongono servizi lineari che, invece, dovranno rispettare una normativa più rigorosa. Norme "etiche" rigorose per la pubblicità - Le "comunicazioni commerciali audiovisive" sono definite dai deputati come immagini in movimento, sonore o meno, che «sono trasmesse come parte di un servizio di media audiovisivo o, nel caso di canali dedicati alle televendite, come un servizio di media audiovisivo», allo scopo di promuovere, direttamente o indirettamente, le merci, i servizi o l´immagine di una persona fisica o giuridica che esercita un´attività economica. Gli Stati membri dovranno anzitutto assicurare che queste comunicazioni rispettino «i principi stabiliti dalla Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea». Più in particolare, le comunicazioni commerciali audiovisive non devono violare la dignità umana, offendere discriminando la razza, il genere, la nazionalità, la disabilità, l´età o l´orientamento sessuale, incoraggiare comportamenti pregiudizievoli per la salute o la sicurezza oppure per la protezione dell´ambiente. Non devono poi violare i diritti dei bambini. E´ anche precisato il divieto di qualsiasi forma di comunicazione commerciale audiovisiva avente per oggetto sigarette e altri prodotti a base di tabacco. Le comunicazioni commerciali sulle bevande alcoliche, inoltre, «non devono rivolgersi ai minori né incoraggiare il consumo smodato di tali bevande». I deputati introducono anche il divieto di pubblicità per medicinali e cure mediche che si possono ottenere esclusivamente su prescrizione medica. Propongono poi un emendamento che stabilisce il divieto della pornografia - «incluse le rappresentazioni suscettibili di incitare all´odio fondato sul sesso» - in tutte le forme di comunicazione commerciale e di televendita. Queste, inoltre, non devono arrecare un pregiudizio morale e fisico ai minorenni e, pertanto, non sono consentite pubblicità volte ad «esortare i minorenni ad acquistare un prodotto o un servizio, né quelle che li incoraggiano a persuadere i loro genitori o altri» ad acquistarli. Non possono neanche sfruttare la particolare fiducia che essi ripongono nei genitori, negli insegnanti o in altre persone, né mostrare minori che si trovano in situazioni di pericolo. Ma non solo, facendo proprio un emendamento proposto dal Ppe/de e dall´Alde/adle, il Parlamento chiede agli Stati membri di incoraggiare i fornitori di servizi media ad elaborare un codice di condotta concernente i programmi per bambini che contengono o sono interrotti da pubblicità, sponsorizzazioni o qualunque altra forma di commercializzazione di cibi e bevande «malsani e inadeguati, come quelli ad elevato contenuto di grassi, zuccheri e sale, e di bevande alcoliche». Chiara distinzione tra pubblicità e programmi - Ai sensi della proposta di direttiva, le comunicazioni commerciali devono essere chiaramente identificabili come tali e, aggiungono i deputati, «distinguibili dal contenuto editoriale». Fermo restando l´uso di nuove tecniche pubblicitarie, è anche precisato, la pubblicità televisiva, le televendite e le telepromozioni «devono essere nettamente distinte dal resto della programmazione con mezzi ottici e/o acustici e/o spaziali. Dette comunicazioni, inoltre, «devono rispettare l´integrità e le interruzioni naturali del programma durante il quale sono trasmesse». E´ anche precisato che sono proibite le comunicazioni commerciali «occulte» e quelle che ricorrono a «tecniche subliminali». A quest´ultimo proposito, i deputati precisano che «il volume sonoro della pubblicità, nonché dei programmi o delle sequenze che la precedono e la seguono, non deve superare il volume medio di altri parti del programma». Tale obbligo, è anche precisato, implica sia la responsabilità dei pubblicitari sia quella delle emittenti, «che devono assicurarsi che i pubblicitari lo rispettino allorché forniscono i loro messaggi». Spot ogni 30 minuti e massimo 20% di pubblicità all´ora - Accogliendo un emendamento avanzato da Ppe/de e Alde/adle, il Parlamento chiede che la pubblicità e gli spot di televendita possano essere inseriti solo «tra» i programmi ma, che a determinate condizioni, possano anche essere inseriti «nel corso» di un programma «in modo tale che non ne siano pregiudicati l´integrità - tenuto conto degli intervalli naturali dello stesso - e i diritti degli aventi diritto». Più precisamente, accogliendo un emendamento avanzato dall´Alde/adle con un solo voto di scarto (324 favorevoli, 323 contrari e 12 astenuti), il Parlamento propone che la trasmissione di film realizzati per la televisione (eccettuate le serie televisive, i programmi a puntate, i programmi di intrattenimento leggero e i documentari), di opere cinematografiche, di programmi per bambini e di notiziari possa essere interrotta da pubblicità e/o televendite «una volta ogni segmento programmato di 30 minuti». La proposta della Commissione prevedeva la possibilità di un´interruzione ogni 35 minuti, mentre gli orientamenti del Consiglio prevedono pause pubblicitarie ogni 30 minuti. La commissione cultura invece proponeva interruzioni ogni 30 minuti per i programmi di bambini e i notiziari di una durata superiore alla mezz´ora e ogni 45 minuti per i film televisivi, i film e le opere teatrali, i concerti e le opere liriche. Come proposto dalla Commissione, il Parlamento conferma che «in una data ora di orologio», il tempo di trasmissione dedicato alle forme brevi di pubblicità, come gli spot pubblicitari, «non può superare il 20%». Tale disposizione, statuisce però un emendamento proposto dall´Alde/adle e accolto dall´Aula, non si applica ai messaggi diffusi dall´emittente che pubblicizza i propri programmi, alle televendite, ai programmi sponsorizzati nonché, ove applicabile, agli inserimenti di prodotti. Gli spot pubblicitari e di televendita isolati, inoltre, devono restare un´eccezione, ad esclusione di quelli inseriti nei programmi sportivi. Diversi emendamenti tesi a rendere meno frequenti e meno lunghe le interruzioni pubblicitarie sono stati respinti dall´Aula. E´ il caso, ad esempio, della proposta della Gue/ngl di imporre un termine di 20 minuti tra ogni successiva interruzione all´interno di un programma con spot pubblicitari o di telepromozioni o televendite. Non è stato nemmeno accolto un emendamento avanzato dal Pse di includere le telepromozioni nel tetto del 20% orario, di fissare al 20% del tempo di trasmissione quotidiana la proporzione massima di trasmissione destinata agli spot di televendita e pubblicitari e alle altre forme di pubblicità nonché di limitare al 15% del tempo di trasmissione quotidiano la durata complessiva degli spot pubblicitari. Product placement vietato in principio, ma possibile in film e fiction - I concetti di "inclusione di prodotti" e di "inserimento di temi" sono precisati da un emendamento. Si tratta di un «intervento di un´impresa o di un organismo qualsiasi nella sceneggiatura di un film o di una fiction al fine di promuovere un prodotto, un servizio o una marca». I deputati, in proposito, pongono il principio di vietare queste pratiche, in particolare nei notiziari e nei programmi di attualità, nei programmi per bambini, nei documentari e nei programmi di consulenza. In deroga a questo principio, tuttavia, prevedono che gli Stati membri possano autorizzare espressamente l´inserimento di prodotti in opere cinematografiche, in film e in serie per la televisione e in trasmissioni sportive. Oppure se si tratta di "aiuti alla produzione", ossia qualora non siano effettuati pagamenti, ma determinati beni o servizi siano forniti gratuitamente in vista del loro inserimento in un programma. Non è invece stato accolto dal Parlamento un emendamento presentato dalla Gue/ngl che intendeva vietare ai servizi media audiovisivi per bambini l´inserimento di prodotti. D´altra parte, il Parlamento propone che ai programmi contenenti l´inserimento di prodotti venga imposto di rispettare una serie di requisiti. Ad esempio, occorre che il loro contenuto e, nel caso della radiodiffusione televisiva, la loro programmazione, non siano in alcun caso influenzati in modo tale da compromettere la responsabilità e l´indipendenza editoriali del fornitore dei servizi di media. I programmi, inoltre, non devono invitare direttamente all´acquisto, al noleggio o alla locazione di beni o servizi, in particolare facendo specifici riferimenti promozionali a tali beni o servizi e non debbono mettere «indebitamente in evidenza» il prodotto in questione. E´ poi necessario che i telespettatori siano chiaramente informati dell´inserimento di prodotti e, a tal fine, tali programmi devono poter essere «opportunamente identificati» all´inizio e alla fine del programma e con un segnale almeno ogni 20 minuti nel corso del programma. In ogni caso, i programmi non possono contenere inserimento di prodotti o aiuti alla produzione per tabacco o sigarette oppure di prodotti che provengono da imprese la cui attività principale è la produzione o la vendita di sigarette o altri prodotti del tabacco. E neppure di medicinali specifici o cure mediche disponibili esclusivamente su prescrizione medica. Sì allo sponsoring, ma a determinate condizioni - La proposta di direttiva prevede anche che i servizi di media audiovisivi o i programmi sponsorizzati debbano rispettare una serie di prescrizioni. Più precisamente, secondo la formulazione proposta dai deputati, il contenuto dei servizi e, nel caso della radiodiffusione televisiva, la programmazione, non devono in alcun caso essere influenzati in modo da compromettere la responsabilità e l´indipendenza editoriale del fornitore di servizi di media. Inoltre, i telespettatori devono essere chiaramente informati dell´esistenza di un accordo di sponsorizzazione. Pertanto, i programmi sponsorizzati devono essere chiaramente identificati come tali attraverso l´indicazione del nome, del logo e/o di qualsiasi altro simbolo dello sponsor, ad esempio un riferimento ai suoi prodotti o servizi o un adeguato segno distintivo, all´inizio, durante e/o alla fine dei programmi. D´altra parte è sancito il divieto di sponsorizzare servizi o programmi da parte di imprese la cui attività principale è la produzione o la vendita di tabacco o altri prodotti a base di tabacco. Inoltre, se è consentita la promozione del nome o dell´immagine di un impresa che produce e vende farmaci o cure mediche, è vietata quella relativa a medicinali specifici o cure mediche che si possono ottenere solamente previa prescrizione medica. Infine, notiziari e programmi di attualità non possono essere sponsorizzati. Una televisione responsabile che tutela minori e disabili. No a violenza e pornografia. In forza a un emendamento, gli Stati membri dovranno adottare le misure atte a garantire che le trasmissioni dei fornitori di servizi di media soggetti alla loro giurisdizione «non contengano alcun programma che possa nuocere gravemente allo sviluppo fisico, mentale o morale dei minorenni», in particolare programmi che contengano scene pornografiche o di violenza gratuita. Dovranno altresì assicurare che non sia trasmessa in alcun caso della pedopornografia, «pena sanzioni di tipo amministrativo e penale». I deputati, inoltre, invitano la Commissione e gli Stati membri a incoraggiare le parti interessate dell´industria dei media e promuovere, quale ulteriore misura di tutela dei minori, un sistema comunitario di identificazione, valutazione e filtraggio di contenuti. A loro parere occorre anche promuovere misure per dare ai genitori e alle badanti migliori possibilità di controllo sui programmi che contengono violenza gratuita e pornografia. A tale fine, propongono i deputati, occorrerebbe riflettere sulla fattibilità tecnica e giuridica di una segnaletica armonizzata dei contenuti. Gli Stati membri, inoltre, dovrebbero promuovere la produzione e la programmazione di programmi idonei ai minori e atti a migliorare le loro conoscenze sui mezzi di comunicazione. D´altra parte, con un emendamento, i deputati chiedono agli Stati membri di adottare misure atte a garantire che i servizi di media audiovisivi «diventino gradualmente accessibili per le persone con disabilità visiva e auditiva». Mercato unico dell´audiovisivo e promozione delle opere europee - In forza al principio del paese d´origine, nel quadro del mercato comune, tutte le trasmissioni aventi la loro origine nella Comunità e che devono essere captate nella medesima, in particolare quelle destinate ad un altro Stato membro, devono rispettare le normative che lo Stato membro d´origine applica alle trasmissioni per il pubblico nel suo territorio. Gli Stati membri devono quindi assicurare la libertà di ricezione e non ostacolare la ritrasmissione sul proprio territorio di trasmissioni televisive provenienti da altri Stati membri per ragioni attinenti ai settori coordinati dalla direttiva. Ma sono previste delle deroghe eccezionali a questo principio nel rispetto di precise condizioni e, al riguardo, è anche definita una procedura per comporre le controversie che prevede anche una sorta di "legittimazione" da parte della Commissione delle misure prese dagli Stati membri. Questi ultimi d´altra parte, conservano la facoltà di richiedere ai fornitori di servizi di media soggetti alla loro giurisdizione di rispettare norme più particolareggiate o più rigorose nei settori disciplinati dalla direttiva e, aggiungono i deputati, «purché tali norme non siano in contrasto con i principi generali del diritto dell´Ue». Inoltre, «in virtù del principio del libero accesso all´informazione» sancito dalla Carta dei diritti fondamentali, e fatti salvi gli accordi contrattuali esistenti tra gli organismi di radiodiffusione, ciascuno Stato membro dovrà provvedere a che, ai fini della realizzazione di brevi estratti dell´attualità, compresi gli estratti destinati a trasmissioni transfrontaliere, le emittenti stabilite in altri Stati membri non siano private dell´accesso, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, ad avvenimenti di grande interesse pubblico trasmessi da un´emittente soggetta alla loro giurisdizione. L´emittente che concede l´accesso, è peraltro precisato dai deputati, «ha diritto a un adeguato compenso per i costi tecnici sostenuti». Mentre le emittenti possono scegliere liberamente brevi estratti dell´attualità a partire dal segnale dell´emittente di trasmissione, ma hanno l´obbligo di indicare almeno la fonte. Tali estratti, puntualizza un emendamento, «sono utilizzati esclusivamente per i notiziari di carattere generale». Gli Stati membri, inoltre, devono assicurare che i fornitori di servizi di media soggetti alla loro giurisdizione promuovano, ove possibile e con i mezzi adeguati e tenendo debito conto dei diversi strumenti di fornitura, «lo sviluppo e la produzione di opere europee e l´accesso alle stesse». Per quanto riguarda i servizi di media audiovisivi non lineari, è puntualizzato da un emendamento, il sostegno e la promozione potrebbero assumere la forma di un numero minimo di opere europee proporzionale alla resa economica, oppure di una quota minima di opere europee e di opere europee create da produttori indipendenti dalle emittenti nei cataloghi di "video su richiesta", o ancora di una presentazione attraente delle opere europee e di opere create da tali produttori indipendenti nelle guide elettroniche ai programmi. Pluralismo dei media e posizioni dominanti - Un emendamento afferma che per promuovere un´industria audiovisiva europea forte, competitiva e integrata e potenziare il pluralismo dei media in tutta l´Unione europea, permane essenziale che solo uno Stato membro abbia la competenza giurisdizionale su un fornitore di servizi di media audiovisivi e che il pluralismo dell´informazione sia un principio fondamentale dell´Unione europea. I deputati ritengono pertanto essenziale che «gli Stati membri impediscano l´emergere di posizioni dominanti che comportino limitazioni del pluralismo e della libertà dell´informazione nei media nonché dell´informazione in genere, ad esempio adottando misure per garantire un accesso non discriminatorio alle offerte di servizi di media audiovisivi nel pubblico interesse (tra l´altro, attraverso obblighi di ridiffusione)». .  
   
   
"MEMORIE E IDENTITÀ". CICLO DI INCONTRI DEDICATO A MONTANELLI, TADINI, SIMONETTA E D´ANZI  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Ha preso il via ieri, all’Atelier di via Melone, in zona Brera, il ciclo di incontri su “Memorie e Identità”, quattro serate dedicate ad altrettanti personaggi simbolo della nostra città, quali Indro Montanelli, Emilio Tadini, Giovanni D’anzi e Umberto Simonetta, per riscoprire il significato dell’identità milanese. Promotori dell’iniziativa l’Associazione Pier Lombardo e l’assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità del Comune. Massimiliano Orsatti, che lo rappresenta, ha dichiarato: “Iniziative come questa aiutano a far riflettere sul legame sentimentale che ciascuno di noi ha con la nostra Città. Parlare di Milano attraverso voci illustri e non – ha concluso Orsatti – significa farla conoscere e migliorarla, anche con il contributo degli stessi milanesi”. La rassegna si concluderà venerdì prossimo. Tutti gli appuntamenti hanno inizio alle ore 18. 00. .  
   
   
INVITO PER I GIORNALISTI: TV, “AFFARI TUOI”: VENERDI’ 15 CODACONS E ADUSBEF EFFETTUANO UNA PERIZIA PUBBLICA SULLE PROBABILITA´ CHE SI REALIZZANO NEL GIOCO AFFARI TUOI  
 
Roma, 14 dicembre 2006 - Venerdì 15 dicembre, alle ore 11 presso la sede del Codacons a Roma (Viale Mazzini, 73 sc. C), Adusbef e Codacons terranno l’annunciato esperimento relativo ai tanto contestati pacchi di Affari tuoi. Alla presenza di un notaio verranno estratti per 30 volte i venti premi di diverso valore contenuti in altrettanti pacchi (alla stregua del meccanismo di Affari Tuoi), per verificare con i giornalisti come rispondono le leggi della probabilità, e quanto i risultati che verranno raccolti si distaccano da quelli registrati nel programma di Rai1 negli ultimi mesi. Invitati a partecipare alla sfida il Direttore di Rai1 Fabrizio Del Noce, Paolo Bassetti (Endemol), il notaio Luigi Pocaterra, Flavio Insinna e il Ministro per le Comunicazioni Paolo Gentiloni. Durante l’iniziativa Adusbef e Codacons diffonderanno i risultati del sondaggio on line relativo alla tv “buona” e “cattiva”, rendendo noti i nomi delle trasmissioni migliori e peggiori dell’intero panorama televisivo secondo l’opinione dei telespettatori. Seguirà cocktail e auguri di Natale a giornalisti e consumatori. I Giornalisti Sono Invitati A Partecipare All’evento (info e accrediti al numero 06/3721573) .  
   
   
PAOLO CECINELLI (LA 7) ED IL SEGRETARIATO SOCIALE RAI PREMIATI CON L´ORO DEL GARDA E´ IL PIÙ PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER CHI HA PROMOSSO L´IMMAGINE DEL PIÙ GRANDE E NAVIGATO LAGO D´ITALIA.  
 
Lago Di Garda. 14 dicembre 2006 - Paolo Cecinelli di "La 7", commentatore per l´Italia della Coppa America di vela, ed il Segretariato Sociale della Rai per la sua attività al fianco delle iniziative di velaterapia, sono due dei vincitori dell´Oro del Garda, prestigioso riconoscimento consegnato nel corso del "Gran Galà del Garda". La serata di gala è stata ospitata, nei giorni scorsi, al Parc Hotel Gritti di Bardolino (Verona). In un colpo solo gli organizzatori del Festival del Garda, della Notte di Fiaba di Riva, della Centomiglia velica, della Bandiera del lago-Lega Bisse, del Premio Sirmione-catullo, della Maratona Terra dei Forti di canoa e dei Barconi del Garda, hanno radunato un gran numero di amministratori e autorità delle tre sponde del più grande lago d’Italia per assegnare gli Oscar: 8 riconoscimenti (5 oro del Garda, 3 argento del Garda) andati a personaggi del mondo dello sport, giornalismo, televisione e comunicazione che hanno contribuito a far conoscere il territorio del Benaco. Le sette associazioni che in estate allestiscono Eventi d’intrattenimento e di forte richiamo per gli ospiti e le genti del Garda hanno deciso di far sentire la loro voce anche nel periodo invernale: questa volta non come attori principali ma nel ruolo di padroni di casa per ospitare e premiare chi ha raccontato con amore il mondo del lago. Davanti a circa duecento persone, è stato un fiorire di attestati con i premiati. Tra i primi a ricevere l’Oro del Garda, una riproduzione in miniatura del Benaco, Paolo Marcellini, regista della trasmissione televisiva di Rai Uno "Italia che vai". Come simbolo della gardesanità per i suoi trascorsi sportivi un premio alla carriera è andato a Sara Simeoni, medaglia d’oro di salto in alto alle Olimpiadi di Mosca. Tra i premiati, sempre con l’Oro del Garda - come detto - il giornalista Paolo Cecinelli, caporedattore centrale e inviato della Tv nazionale "La 7", voce della Coppa America di vela (dove il Garda è presente con "+39" del Circolo Vela Gargnano) e del Rugby. Il direttore della sede Rai di Trento Giambattista Puppo (in rappresentanza di Carlo Romeo) ha - a sua volta- ritirato il premio assegnato al Segretariato Sociale Rai per l’appoggio offerto alle iniziative veliche del lago rivolte alla velaterapia: tra queste il convegno "Navigando del Grande mare. " e la "Centopeople". L´oro per la pubblicità è andato ad Aldo Vigevani, direttore commerciale di Gardaland. Un Argento del Garda è stato assegnato all´architetto Umberto Felci, titolare di uno dei più prestigiosi studi di progettazione velica in Italia e padre di "Clandesteam" la barca prima assoluta nella 56a Centomiglia. .  
   
   
SPOT SÌ, MA PER IL WEB. O-ONE LANCIA COSÌ EXTENSIVE, L’HOME BANKING DEL GRUPPO BANCA LOMBARDA. L’INTERNET COMPANY HA IDEATO IL VIDEO IN 3D AD HOC PER IL WEB. MARIO È IL SIMPATICO PROTAGONISTA PER IL LANCIO DEL NUOVO SERVIZIO DI BANCA VIA INTERNET, TELEFONO E SMS.  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Si chiama Mario, simpatica e corpulenta figura che scia senza patemi, godendosi il Natale ed il maggior tempo libero, ora che può gestire il proprio conto corrente da casa, dall’ufficio e, perché no, da una pista innevata, grazie a internet, telefono ed sms. Per tutto il resto ci pensa Extensive, recita il claim al termine del video. Mario è il personaggio creato dalla fantasia di Raineri Design che O-one ha portato sul web dandogli vita e rendendolo protagonista dello spot 3D ideato per la campagna di Extensive, il servizio di banca virtuale del Gruppo Banca Lombarda. Lo spot, realizzato appositamente ed esclusivamente per il web dall’internet company guidata da Gianfranco Fornaciari, sarà visibile sui siti di Banco di Brescia, Banca Regionale Europea, Banca di Valle Camonica, Banco di San Giorgio e Banca Lombarda Private Investment durante tutto il periodo delle festività e potrà contare su una massiccia campagna online dal 12 dicembre, creatività di O-one e plan curato da Isobar (Gruppo Carat). La pianificazione si articola sui principali portali, da Msn a Libero, da Alice a Yahoo fino a Tiscali. Oltre al webspot è stata prevista la realizzazione di un minisito, collegato ai siti delle banche, che presenta una serie di e-card natalizie che potranno essere inviate agli amici come simpatico biglietto augurale elettronico. "Abbiamo voluto ideare e produrre uno spot solo ed esclusivamente per i media digitali - spiega Andrea Di Fonzo, Client Management Director di O-one – proponendo un’esperienza innovativa per il settore finance in Italia. Pensare uno spot nativamente per il web, vuol dire considerare questo media strategico nel business delle aziende. Una conferma che i media digitali sono entrati a pieno titolo nel marketing mix delle Aziende". Dopo il restyling dei siti Internet delle Banche del Gruppo, con questo ulteriore progetto, O-one si conferma punto di riferimento privilegiato del Gruppo Banca Lombarda per strategia di posizionamento e creatività web. Una partnership destinata a rafforzarsi ulteriormente con nuove iniziative previste per le prime settimane del 2007. .  
   
   
NICE COMMUNICATION FIRMA LA NUOVA CAMPAGNA KBE  
 
 Milano, 14 dicembre 2006 - Dopo aver supportato Kömmerling, il marchio attivo in Europa nella produzione di Profilati in Pvc per serramenti, per la creatività e la strategia comunicativa, profine Italia affida a N!ce Communication la campagna pubblicitaria del marchio Kbe. La comunicazione è orientata al pubblico di esperti e tecnici del settore dei serramenti del mercato italiano e si propone di riposizionare il marchio con un nuovo concept che punta sulla modernità dell’approccio e sulla contemporaneità di linee e forme. La nuova campagna, sarà on air a partire dal mese di dicembre sulle riviste tecniche di settore. Project Leader, Gianna Terzani; Direttore creativo, Nicoletta Portolani; Copy, Alessandra Catania. .  
   
   
MONDO TV S.P.A.: CONTRATTI SULLA “OLD LIBRARY” PER CIRCA 10,5 MILIONI DI EURO A RICAVO NEI PROSSIMI 30 MESI.  
 
Roma, 14 dicembre 2006 - Mondo Tv S. P. A. - a capo dell’omonimo Gruppo attivo nella produzione e distribuzione internazionale di “cartoons” per Tv e cinema nonché nella distribuzione home video e cinema in Italia tramite la controllata Mondo Home Entertainment - rende noto che i contratti sulla “old library” siglati negli ultimi 18 mesi, e attualmente ancora in corso, ammontano a circa 10,5 milioni di Euro e avranno impatto sul conto economico della società tendenzialmente nell’arco dei prossimi due anni e mezzo; tali contratti sono stati realizzati con circa 30 clienti differenti dislocati in 5 continenti. A titolo informativo si ricorda che per “old library” si intende l’insieme delle serie Tv e lungometraggi di animazione di cui è titolare o licenziatario dei diritti di utilizzazione i cui investimenti sono già stati totalmente ammortizzati nel corso degli anni. Tale positivo risultato conferma l’elevato appeal dimostrato dal mercato sulle serie di cartoon prodotte dalla società negli scorsi anni e l’efficacia della politica svolta con l’obiettivo di ampliare la struttura e realizzare una diffusione commerciale capillare della stessa library. Afferma Orlando Corradi, Presidente e Amministratore Delegato della società: “Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che è tra i più elevati nella nostra storia recente e siamo confidenti che nel futuro possa essere ulteriormente migliorato”. .  
   
   
CIMS ACQUISISCE UNA NUOVA IMMAGINE E DIVENTA AFFINION INTERNATIONAL  
 
Milano, 14 dicembre 2006 – Cims, attiva nell’erogazione di prodotti e servizi relazionali, di programmi di fidelizzazione, protezione e assistenza, annuncia il proprio riposizionamento nell’ambito delle strutture e delle attività europee diventando Affinion International. Cims è stata acquisita da Affinion Group nel 2005. Il cambiamento del nome in Affinion International è volto ad affermare l’immagine aziendale in qualità di organizzazione globale e sarà effettivo a partire dal 15 dicembre 2006. In questa data, a supporto della campagna di rebranding, sarà online il nuovo sito web: www. Affinioninternational. Com, oltre a quello italiano www. Affinioninternational. It. Affinion International rappresenterà le attività di Affinion Group in Francia, Germania, Italia, Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Regno Unito, Irlanda, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Austria e Sudafrica. L’azienda vanta oltre 80 milioni di clienti in tutto il mondo ed è leader globale nell’erogazione di servizi e programmi legati al marketing relazionale in tutte le sue declinazioni. “Riteniamo che il nuovo marchio possa evidenziare ulteriormente il ruolo di leader globale che Cims, ora Affinion International, riveste da tempo” ha affermato Edoardo Moretti, Amministratore Delegato di Affinion International Italia. “Il nostro obiettivo è consolidare e migliorare la posizione nel mercato dei programmi relazionali, grazie a solide partnership, a un business model consolidato e a uno staff di dipendenti e collaboratori altamente qualificato. In Italia inoltre stiamo portando l’affinity marketing, che in Nord America conta 18 milioni di clienti, e già all’inizio del 2007 realizzeremo i primi progetti”. “Pensiamo che il nome Affinion International ci rappresenti pienamente – continua Moretti – La parola ‘Affinion’ nasce dalla fusione tra ‘affinity’ e ‘union’ a sottolineare la forza creativa che nasce dall’interazione tra gli esperti di marketing, i partner e i clienti, volta al raggiungimento di obiettivi e risultati strategici”. In Italia, Affinion International fa leva sulle solide competenze e sul background professionale di tutto il team di lavoro, garanzia di un prodotto valido che consente ai partner di acquisire e mantenere la fidelizzazione dei clienti incrementando contemporaneamente il fatturato e i profitti. In particolare, da oltre 10 anni Affinion International è leader di mercato nella proposizione di soluzioni package per diversi target di clientela, tra cui i giovani, gli affluent e gli Sme (Small Medium Enterprise). Ma non solo: parte dell’offerta sono anche Club, Programmi di loyalty a punti, Incentive e gestione della comunicazione Below the line. L’offerta di Affinion International punta, per il futuro, anche su aggregazioni verticali di contenuti rilevanti per aree di bisogno, come per esempio viaggi e tempo libero, protezione e sicurezza (per l’auto, il pc e la casa), assistenza e consulenza, salute e benessere o mondo giovani, tutti disponibili anche direttamente all’utente finale in modalità retail. Tale offerta retail, che ha già raggiunto 1 milione di aderenti nel regno Unito, non comportando investimenti da parte dei clienti/partners ma garantendo significativi flussi di commissioni a margini 100%, è particolarmente indicata per società a larga base di clientela operanti nei settori finanziari, utilities, telecom e nel mondo online. .  
   
   
CINEMA: PRIMA PIETRA DEPOSITO FILMICO CINETECA DEL FRIULI  
 
Gemona, 14 dicembre 2006 - Quattro gradi di temperatura ed una percentuale di umidità del 35 per cento, costanti, uno spazio utile per conservare fino a 50 mila pellicole: questa la carta di identità - a regime - del nuovo Deposito cinematografico della Cineteca del Friuli, la cui prima pietra è stata posta questo pomeriggio a Campagnola di Gemona. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, l´assessore regionale all´Istruzione, Cultura e Sport Roberto Antonaz, i consiglieri regionali Giancarlo Tonutti e Pietro Colussi (quest´ultimo relatore di maggioranza della nuova legge regionale sul cinema, appena varata), il sindaco di Gemona Gabriele Marini e il direttore della Cineteca Livio Jacob. Si tratta di una struttura, la seconda in Italia - ha affermato Antonaz - che pone all´avanguardia la Cineteca e, più in generale il Friuli Venezia Giulia, nella conservazione del patrimonio cinematografico, "in una regione che è ricca di cinefili". L´assessore, citando poi la nuova legge sul cinema, "epilogo ed inizio di una nuova fase" ha aggiunto che questa nuova realizzazione interpreta lo spirito della normativa e fa di Gemona una città simbolo. "Tutto questo grazie alla passione ed al lavoro di Jacob che sta realizzando in questa località uno dei centri pulsanti della cinematografia italiana". Colussi, parlando anche a nome dei colleghi Giancarlo Tonutti e Virgilio Disetti, ha affermato che questa opera si presenta come un tassello importante per il mondo del Friuli Venezia Giulia: "siamo stati capaci di ciò guardando avanti, nella consapevolezza che la memoria del cinema è anche memoria storica e culturale". Jacob ha ricordato che oggi si concretizza una idea nata subito dopo il terremoto e premia - per il sindaco Marini - il lavoro trentennale della Cineteca. La Cineteca, infatti, grazie al lavoro svolto ha raggiunto un livello internazionale di prestigio, ha aperto collaborazioni con istituti e università di tutto il mondo, entrando anche a far parte della Federazione internazionale archivi film. Il deposito, che gode di un contributo regionale pari a 1. 200. 000 euro, secondo le previsioni sarà realizzato nel giro di un anno, ma per coloro che volessero verificare di persona lo stato di avanzamento dei lavori sarà allestito a breve un sito internet, che proporrà in tempo reale, grazie ad una telecamera fissa, le immagini del cantiere. .  
   
   
FESTIVAL ARCIPELAGO: BANDO 2007  
 
Roma, 14 dicembre 2006 - Dono ufficialmente aperte le iscrizioni per partecipare alla Quindicesima Edizione di Arcipelago - Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, che si svolgerà a Roma dal 15 al 21 Giugno 2007. Realizzata da Stefano Martina, Fabio Bo e Massimo Forleo, Arcipelago è la manifestazione dedicata ai nuovi formati e alle nuove tendenze del cinema indipendente più seguita di questi anni, e conta al suo attivo la scoperta di talenti ormai ben noti come Edoardo Winspeare, Pappi Corsicato, Roberta Torre, Paolo Genovese e Luca Miniero, Rolando Stefanelli e il trio registico del Caricatore, Cappuccio, Nunziata e Gaudioso. L´edizione 2007 prevede le seguenti sezioni competitive: Onde Corte - Concorso internazionale cortometraggi. Il limite di durata è 30 minuti. Sono ammessi lavori in video o in pellicola, sia di fiction che documentari, d´animazione, sperimentali o videoclip. Emovie - Concorso internazionale nuove immagini. Sono ammessi i cortometraggi italiani e stranieri fino a 30 minuti realizzati al computer e/o con sistemi di ripresa digitali. I generi previsti sono gli stessi della sezione precedente. Corto. Web 7. 0 - Concorso internazionale online. Riservata ai cortometraggi italiani e stranieri espressamente realizzati per Internet o comunque compatibili con la diffusione in Rete. Il concorso avrà luogo esclusivamente online e riguarderà lavori non più lunghi di 15 minuti, senza esclusione di generi o formati. Concorto - Concorso nazionale cortometraggi. Possono partecipare lavori inediti fino a 30 minuti di durata, in video o pellicola, sia di fiction che documentari, d´animazione, sperimentali o videoclip. Extra Large - Concorso nazionale documentari. Sezione dedicata ai documentari di durata superiore a 30 minuti e inferiore a 60, sia in pellicola che in video. Videorome - Concorso video regionale. 5 minuti in video a tema (ancora da definire). Concorso organizzato in collaborazione con la Mediateca Roma e l´Assessorato alla Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo della Regione Lazio. Come di consueto, nella sezione Itinerari verrà invece proposta una panoramica della produzione breve italiana apparsa nei festival dell´ultimo anno. I Vhs (o i Dvd) per la pre-selezione italiana vanno inviati entro il 5 Febbraio 2007 ad uno dei seguenti indirizzi: Posta ordinaria: Festival Arcipelago c/o Associazione Culturale 3E-medi@ C. P. 6154 00195 Roma Rm Postacelere o corriere (solo dopo il 10 Gennaio): Festival Arcipelago c/o Associazione Culturale 3E-medi@ Clivo di Monte del Gallo 22 00165 Roma Rm .  
   
   
PER I BAMBINI DELLA COLOMBIA UNA MUSICA SOLIDALE NASCE UNA RACCOLTA DI CANZONI IN FAVORE DEL CENTRO SAN RICCARDO PAMPURI DI BOGOTÀ PER CONOSCERE E SOSTENERE I BAMBINI COLOMBIANI.  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Promuovere il dialogo con culture diverse nel tentativo di valorizzare l’identità di ciascun popolo: è questo lo spirito che muove il progetto “L’altra parte del mondo: Italia – Colombia”. Con una raccolta di canti popolari della tradizione italiana e colombiana si sviluppa questa iniziativa a sostegno del Centro San Riccardo Pampuri di Bogotà. Questa operazione nasce dall’esigenza di sostenere il Centro San Riccardo Pampuri di Bogotà, un luogo di speranza e d’aiuto per la popolazione del Barrio Juan Rey. Qui la situazione di povertà è particolarmente grave, le condizioni igienico-sanitarie precarie, il livello di violenza elevatissimo, molto diffusi anche denutrizione e malnutrizione. I bambini sono le prime vittime di tale situazione: vivono infatti in uno stato di semi abbandono e spesso vengono sfruttati dalla delinquenza, usati per la prostituzione o rapiti per il traffico degli organi. Il Cd, con le sue allegre canzoni, presenta ai bambini le tradizioni di due identità culturali: quella italiana e quella colombiana. Gli 8 brani musicali contenuti nella truck list sono originali ma ispirati a danze popolari delle due culture. Infatti le danze colombiane proposte sono: Bambuco, Cumbia, Currulao e Vallenato; e quelle italiane: Salterello, Monferrina, Ballotondo e Tarantella. I bambini, cantando le divertenti ballate, potranno immergersi nei diversi contesti culturali. Grazie alla partnership con Radio Inblu, i bambini potranno divertirsi a reinterpretare una canzone in lingua spagnola – i testi sono stampati sul libretto del Cd - e giocare a cantarla direttamente negli studi radiofonici. Per informazioni www. Radioinblu. It. Oggi il Centro San Riccardo Pampuri di Bogotà è diventato un luogo dove si possono incontrare persone che, facendosi carico anche dei bisogni più immediati, svolgono un lavoro di educazione globale per restituire dignità e speranza alla vita. Qui vengono organizzate attività per bambini in età scolare o prescolare (scuola materna, elementare e doposcuola) e un servizio di assistenza medica. Recentemente è stata aperta anche una mensa per bambini poveri che distribuisce circa 800 pasti gratuiti al giorno. Un ringraziamento particolare ad Avsi perché lavora affinché siano possibili le adozioni a distanza, a Monserrate per l’impegno nella creatività di opere nei vari Paesi e a Vie Nord che ha creduto in questo progetto. Il Cd è stato prodotto da Ecamlab, società operante da anni nel settore culturale, che ha all’attivo una qualificata esperienza in campo discografico, e a partire dal 18 dicembre 2006 sarà aperta la vendita per corrispondenza il cui ricavato verrà devoluto a questo progetto umanitario. Per acquistarlo è necessario contattare Ecamlab a colombia@ecamlab. It. O al 393. 410 86 72. Saranno richiesti i dati per la spedizione, che avverrà con posta prioritaria, e fornite le indicazioni per un versamento su un conto corrente. Prezzo di vendita: Fino a 10 Cd: €. 9,90 (Iva inclusa) + spedizione Da 11 Cd: €. 7,50 (Iva inclusa) + spedizione. .  
   
   
SALVARE UN CODICE. UNA MISSIONE DI CULTURA  
 
 Venezia, 14 dicembre 2006 - “Alumina. Pagine miniate”, la rivista del Gruppo Nova Charta dedicata al mondo della miniatura, si è data una piccola ma significativa missione: salvare ogni anno dal degrado un’opera pergamenacea di particolare importanza. Da quest’anno infatti parte il progetto “Salviamo un Codice” i cui scopi sono: Individuare nel ricco patrimonio di codici miniati delle Biblioteche italiane un manoscritto di particolare valore storico e artistico bisognoso di un intervento di manutenzione e/o di restauro. Sottoporre il manoscritto a tale intervento allo scopo di assicurargli condizioni ottimali di conservazione e di durata. Effettuare in corso d’opera, durante l’intervento di restauro, gli opportuni studi di carattere filologico, paleografico, codicologico e storico-artistico. Restituire alla collettività il manoscritto restaurato, sensibilizzando l’opinione pubblica, mediante le campagne di comunicazione collegate all’evento, sull’opportunità di questi interventi e sul valore del nostro patrimonio librario. I codici: testimoni di civiltà. Prima dell’invenzione della stampa, sulle fragili pergamene dei manoscritti hanno tracciato i loro capolavori grandissimi artisti come Lorenzo Monaco e il Beato Angelico, Jean Fouquet e i fratelli Limbourg, Gérard David e Rogier van der Weyden. Ma i codici miniati non sono solo opere d’arte di valore incalcolabile. Sono anche testimonianze dell’evoluzione intellettuale, sociale e religiosa di un popolo e di una civiltà, finestre aperte sulla storia, strumenti indispensabili per conoscere e capire l’Occidente, l’Oriente, l’Islam nelle loro più profonde radici artistiche e culturali. Un patrimonio in pericolo. Molte di queste opere, spesso di eccezionale bellezza, hanno sfidato l’usura del tempo e sono giunte fino a noi, preservando, anche grazie alla qualità dei materiali, la loro straordinaria eredità storica e culturale. Altre, non meno importanti, versano in condizioni meno felici, e solo opportuni interventi di ripristino ne possono assicurare la durata nel tempo. .  
   
   
”TUTTE LE BUGIE DEL LIBERO COMMERCIO. ECCO PERCHÉ LA WTO È CONTRO LO SVILUPPO"  
 
Monfalcone, 14 dicembre 2006 - ”Tutte le bugie del libero commercio. Ecco perché la Wto è contro lo sviluppo” è il titolo di un volume nato dal monitoraggio delle attività della World Trade Organization, l’Organizzazione mondiale del commercio, presentato il 13 dicembre alla Biblioteca Civica di Monfalcone nell’ambito del Forum Pace 2006. Questo lavoro, redatto a cura di Crbm/mani Tese rappresenta un viaggio nel cuore del sistema dove si evidenzia che, al di là delle letture ideologiche, “libero commercio” non fa rima con crescita economica. All´incontro hanno partecipato Silvia Altran, Vicesindaco del Comune di Monfalcone, Marco Marincic, Assessore alla Pace della Provincia di Gorizia, Elena Gerebizza, rappresentante della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale Crbm e Roberto Sensi, responsabile commercio Crbm/manitese e rappresentante di Tradewatch. La Gerebizza ha parlato delle origini di questo lavoro, sorto in un più organico percorso di analisi dei rapporti tra i singoli stati del cosiddetto “primo mondo” in connessione ai vincoli e alle trattative di scambio con i paesi meno sviluppati. Il monitoraggio attualmente viene condotto da un coordinamento di reti internazionali, in genere critiche sulle politiche della Wto, le quali pare siano arrivate principalmente a due conclusioni. La prima è che i singoli Stati ancora hanno, fortunatamente, un grosso peso politico all’interno dell’Organizzazione mondiale del commercio ma in genere questo non viene esercitato, in qualche modo, con la forza necessaria. Ciò può essere comunque ricondotto alla presenza di interessi talmente sovranazionali da determinare un clima economico di incertezza per aree vaste tali da includere anche l’Unione Europea, gravata di per se da problemi di coesione interna sotto questo profilo. Secondariamente, chi parla è anche portato a pensare che, aldilà degli evidenti interessi di capitale, in fondo ci sia seriamente una parte delle lobbies che rappresentano i Paesi occidentali convinta assertivamente che lo sviluppo economico determini il progresso generale di una nazione. Su questo versante, Roberto Sensi ha espresso molto chiaramente il suo pensiero: l’apertura al libero mercato può rendere competitiva una qualunque impresa che però prima si sia fortificata al suo interno, come è successo per gli stati occidentali prima del loro sviluppo su scala planetaria. Al momento, infatti, se certi Paesi, come l’America latina o l’Africa, si inseriscono completamente in un mercato come quello attuale, verrebbero fagocitati facilmente proprio perché privi degli stessi mezzi e potenzialità di base. Attualmente, la Wto si è trovata di fronte ad un congelamento delle trattative, che dovevano teoricamente concludersi entro il 2006, proprio perché i paesi più deboli al suo interno hanno iniziato a rifiutare le norme e regole dettate sostanzialmente dall’alto, dai paesi membri più facoltosi. Questo è il rischio che si profila anche nel panorama internazionale sognato dai plutocrati, dove si stanno inserendo, rovinando probabilmente lo scenario a molti, Paesi in grado di competere ad un livello più vantaggioso per la produzione di risorse, come i colossi Asiatici o il Brasile. Quali alternative e risposte si possono dare ad un processo in questi termini? L’intento di associazioni come Mani tese è quello di favorire una democratizzazione delle norme di sviluppo e di rendere coscienti i governi della loro mancata presa di posizione chiara su certe direttive della Wto, organizzazione che si sta occupando attualmente, non solo di produzione, ma anche, ad esempio, di proprietà intellettuale e di brevetti, facendo presupporre altri sconfinamenti in area considerate ancora al di fuori del commerciabile. Non secondariamente, i dati portati da questo volume indicano che la discutibile misura del Prodotto interno lordo non ha dato segnali positivi per numerosi Stati membri all’interno della Wto, fattore che metterebbe in discussione uno degli assiomi principali del suo Statuto. Come terzo aspetto, il monitoraggio serve anche a rendere evidenti i rischi della privatizzazione in settori cosiddetti primari, come quello dell’acqua. “Un agenda valida per tutti”, potrebbe essere il motto di una fine meno utopica di quello che si sarebbe portati a credere. .  
   
   
36° PREMIO ITAS DEL LIBRO DI MONTAGNA OPERE LETTERARIE DI MONTAGNA CERCASI E’ IN DISTRIBUZIONE IL BANDO – REGOLAMENTO DELL’EDIZIONE 2007. LA GIURIA PRESIEDUTA DALLO SCRITTORE MARIO RIGONI STERN.  
 
 Trento, 14 dicembre 2006 - Istituito nel 1971 in occasione del 150° di fondazione dell’Itas - Istituto Trentino Alto Adige per Assicurazioni, la prima e più antica impresa del mercato assicurativo italiano, il Premio Itas del Libro di montagna vuol riconoscere le opere significative per i valori culturali della montagna espressi attraverso la letteratura e la saggistica, insieme ad opere di divulgazione tecnica e scientifica riferite all’ambiente naturale alpino, all’esplorazione, alla maggiore conoscenza e protezione di terre e acque, alla pratica degli sport della montagna. Al premio letterario giunto alla 36° edizione possono partecipare le opere edite dal 1 gennaio al 31 dicembre 2006. E’ aperto a tutti gli scrittori italiani e stranieri viventi, i volumi in altra lingua devono essere tradotti in italiano. Le opere possono essere presentate sia dall’autore che dall’editore e dovranno pervenire all’Itas Mutua (via Mantova 67 - 38100 Trento) in sette copie entro il 20 marzo 2007. Le opere presentate entro questa data saranno esaminate e classificate da una giuria così composta: lo scrittore Mario Rigoni Stern - presidente, Ulderico Bernardi, docente universitario e scrittore, Franco Giacomoni Presidente Sat, Alberto Papuzzi giornalista e alpinista, Gino Tomasi scrittore, direttore emerito del Museo tridentino di scienze naturali di Trento, Joseph Zoderer scrittore, Luciana Povoli segretaria. La giuria assegnerà i seguenti premi: Cardo d’oro dotato dell’importo di 5. 200 euro ad opere di carattere letterario che coinvolgano, appassionino e rendano partecipe il lettore nel mondo vasto e sconfinato della montagna. Cardo d’argento dotato dell’importo di 2. 600 euro riservato ad opere nell’area specifica della saggistica comunque ambientata alla vita di montagna. Cardo d’argento dotato dell’importo di 2. 600 euro ad opere che rivelino novità ed interesse nel campo dell’esplorazione dell’ambiente montano ed esteso ad opere di carattere tecnico/alpinistico, compresi gli sport della montagna. I Premi Itas 2007 saranno consegnati nel corso di un’apposita cerimonia nell’ambito della 55° edizione del Trentofilmfestival - Montagna Esplorazione Avventura. L’edizione 2006 è stata vinta dal libro “Sulla traccia di Nives” dello scrittore Erri De Luca (Edizioni Mondadori). Informazioni: Segreteria Premio Itas del libro di montagna Tel. 0461. 891711. .