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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Giugno 2008
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA SEMPLIFICAZIONE DELLE MISURE TECNICHE NEL SETTORE DELLA PESCA  
 
 Bruxelles - La Commissione europea ha adottato 4 giugno una proposta di regolamento del Consiglio relativo a misure tecniche volte a promuovere la conservazione degli stock ittici, a ridurre i rigetti e a proteggere gli habitat marini vulnerabili nelle acque comunitarie, ad esclusione del Mar Baltico, del Mar Nero e del Mar Mediterraneo. Scopo del regolamento è definire i principi generali che informano tutte le misure tecniche vigenti in tali acque e un numero ridotto di misure specifiche che saranno applicabili in via permanente in tutte le zone. Norme più specifiche, da adattare alle condizioni locali, saranno successivamente stabilite in una serie di regolamenti della Commissione relativi alle attività di pesca disciplinate dai consigli consultivi regionali (Ccr) competenti. Grazie a questo approccio, la pesca dell´Ue potrà disporre di un quadro tecnico non solo più chiaro e semplice, ma anche più adeguato ai diversi ecosistemi e in grado di rispondere meglio ai contributi del settore. La semplificazione delle misure tecniche che disciplinano le attività di pesca sulla costa atlantica dell´Europa era attesa da tempo. Queste misure costituiscono uno strumento essenziale non solo per la conservazione degli stock in generale, ma, più specificamente, per contribuire a ridurre i rigetti al livello più basso possibile e garantire che la pesca dell´Ue sia rispettosa dell´ambiente. Adottando un approccio regionale la Commissione potrà evitare la trappola della microgestione e assicurare che le misure specifiche adottate siano veramente coerenti con le condizioni applicabili a una determinata attività di pesca. Nell´elaborare la proposta la Commissione ha preso in considerazione una serie di fattori intesi a ridurre la complessità del sistema attuale, in cui misure simili sono disperse in un gran numero di testi normativi. In particolare, la riduzione dei rigetti e la tutela ambientale sono ora considerate obiettivi fondamentali insieme alla conservazione generale degli stock e alla protezione dei giovanili. La Commissione ha inoltre tenuto conto della necessità di garantire che tutte le misure siano controllabili e contribuiscano a ridurre i costi sostenuti dai pescatori, anziché ad accrescerli. Fra le nuove misure introdotte nella proposta con l´obiettivo specifico di ridurre i rigetti e che saranno applicate in tutto il Mare del Nord e l´Atlantico nordorientale si possono citare: disposizioni che consentono agli Stati membri di attuare fermi di pesca in tempo reale nelle zone in cui sono rilevate forti concentrazioni di giovanili per periodi massimi di 10 giorni; una riduzione del numero di specie per le quali è prevista una taglia minima di sbarco per concentrarsi sulle specie bersaglio delle attività di pesca considerate; l´applicazione generale della norma dell´Organizzazione per la pesca nell´Atlantico nordoccidentale (Nafo) secondo la quale una nave deve cambiare attrezzo o spostarsi quando il pesce sottotaglia costituisce più del 10% delle catture di specie bersaglio; maggiore flessibilità nell´applicazione delle norme sulle catture accessorie intese a scoraggiare la pratica dei rigetti. Inoltre, gli Stati membri e i consigli consultivi regionali avranno ora la possibilità di presentare alla Commissione piani intesi a ridurre i rigetti che, se accettati, potranno comportare deroghe ad alcune misure tecniche. Il regolamento del Consiglio proposto sarà integrato da regolamenti più puntuali della Commissione, che specificheranno norme per il Mare del Nord, le acque nordoccidentali, le acque sudoccidentali e le attività di pesca regolamentate dal Ccr per gli stock pelagici. Un regolamento della Commissione distinto sarà inoltre emanato per la Guiana francese. La Commissione avvierà nei prossimi giorni le consultazioni con gli Stati membri e con i Ccr sul possibile contenuto di questi regolamenti specifici. Le misure tecniche svolgono un ruolo essenziale, insieme alle limitazioni delle catture e dello sforzo di pesca, nel garantire attività di pesca sostenibili e sono particolarmente utili per proteggere gli stock ittici in determinati stadi del loro ciclo di vita (giovanili, riproduzione). In genere esse comprendono disposizioni come la definizione delle taglie minime di sbarco, le norme che disciplinano le dimensioni delle maglie e la composizione delle catture, le zone e i periodi di divieto e i tipi di attrezzi da pesca che possono o non possono essere utilizzati. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UNA CONSULTAZIONE SUI NUOVI ORIENTAMENTI PER LA VALUTAZIONE D´IMPATTO  
 
Bruxelles, 5 giugno 2008 - La Commissione europea sollecita il parere degli interessati sulla proposta di revisione degli orientamenti per la valutazione d´impatto, il testo di cui il suo personale si avvale per la preparazione delle proposte politiche. La valutazione d´impatto è oramai un elemento centrale della cultura decisionale della Commissione e gli orientamenti spiegano le procedure e i principali passaggi analitici per preparare, approntare e presentare le proposte. Tutte le valutazioni d´impatto prevedono la consultazione pubblica in fase di preparazione e il ruolo degli interessati consiste nel fornire ai servizi della Commissione le informazioni necessarie, tanto in termini qualitativi che quantitativi. La Commissione sta mettendo a punto una nuova versione degli orientamenti per la valutazione d´impatto. La prima versione risale al 2002, con successive revisioni nel 2005 e nel 2006. L´attuale revisione si basa su due fattori fondamentali: un´estesa valutazione esterna del sistema di valutazione d´impatto in uso alla Commissione, svolta nel 2006-2007, e l´istituzione, negli ultimi mesi del 2006, di un comitato per la valutazione d´impatto. La valutazione esterna, che ha decretato l´ottima qualità degli orientamenti del 2005, ha tuttavia individuato la necessità di colmare alcune "lacune" e di rendere il testo più operativo. Pareri e suggerimenti su come migliorare il sistema sono inoltre pervenuti da numerosi interessati. Il comitato per la valutazione d´impatto, un organismo indipendente istituito dal presidente Barroso nel 2006 al fine di coadiuvare i servizi della Commissione nello svolgimento delle valutazioni d´impatto e di controllarne la qualità, ha analizzato 150 valutazioni svolte, individuando, sulla base di questo lavoro, i possibili miglioramenti da apportare agli orientamenti. La Commissione ha quindi provveduto a rivedere gli orientamenti per la valutazione d´impatto, cercando tuttavia di preservarne quanto più possibile la struttura originaria. Il nuovo testo fornisce nuove o migliori indicazioni in una serie di settori. Sono stati potenziati in particolare i seguenti aspetti: sussidiarietà, proporzionalità e valore aggiunto dell´iniziativa Ue; valutazione del rischio; ripercussioni sociali; ripercussioni sui consumatori; ripercussioni sulle piccole imprese; ripercussioni, a livello nazionale e regionale, sugli scambi e sugli investimenti internazionali e sui paesi terzi; ripercussioni in termini di onere amministrativo e semplificazione. Sebbene gli orientamenti siano ad uso interno, l´apporto degli interessati nel processo di valutazione d´impatto è un fattore essenziale per garantire la qualità del prodotto finale. La Commissione invita pertanto gli interessati a sottoporre i loro commenti sul nuovo testo e a rispondere in particolare ad una serie di domande. I contributi dovranno essere inviati alla Commissione entro il 25 luglio 2008. Ulteriori informazioni sulla consultazione, sul questionario e sugli orientamenti sono disponibili sul seguente sito: http://ec. Europa. Eu/yourvoice/consultations/index_it. Htm .  
   
   
BOLZANO: QUALITÀ E PROVENIENZA, BERGER IN TRASFERTA A BRUXELLES  
 
Il marchio di qualità e provenienza concesso dall´Unione Europea, l´indicazione geografica protetta Igp e la denominazione di origine protetta Dop: sono stati questi gli argomenti al centro della trasferta dell´assessore all´agricoltura Hans Berger a Bruxelles, dove ha partecipato ad un convegno. Nel suo intervento Berger ha sottolineato l´importanza dei marchi sia per i produttori che per i consumatori. "Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un proliferare dei marchi di qualità e di provenienza - ha commentato l´assessore Berger - correndo il rischio di far perdere la bussola agli stessi consumatori. Ritengo che sia di importanza fondamentale spiegare con chiarezza ai consumatori cosa effettivamente rappresenti un marchio protetto a livello europeo, perchè solo in questo modo si può avere un concreto vantaggio sul mercato". Nonostante tutto, Berger considera comunque estremamente vantaggioso, per i prodotti altoatesini, poter godere della speciale tutela, anche legale, garantita dai marchi. "Basta prendere l´esempio dello speck - ha sottolineato - per rendersi conto dei numerosi tentativi di imitazione del marchio. Avere l´indicazione geografica protetta Igp o la denominazione di origine protetta Dop rappresenta però qualcosa di unico ed esclusivo, anche perchè, per ottenerli, occorre superare controlli davvero rigidi e severi. Non bisogna inoltre dimenticare i vantaggi per i produttori, che possono accedere a fondi europei destinati ad attività promozionale e di marketing". Durante il convegno svoltosi a Bruxelles, e organizzato daalla Baviera, l´assessore Hans Berger ha avuto modo di incontrare il ministro bavarese dell´agricoltura Josef Miller e l´europarlamentare, sempre bavarese, Albert Deß. "Abbiamo discusso delle questioni relative all´abolizione delle quote latte - conclude Berger - che stanno creando notevoli polemiche a livello politico. Inoltre è stato assicurato che lo stabilimento della Bayernland di Vipiteno diventerà il più importante centro amministrativo per ciò che riguarda il mercato italiano". .  
   
   
GLI ESPERTI CHIEDONO UN MAGGIORE IMPEGNO PER CONTRASTARE LE INFEZIONI ZOONOTICHE  
 
 Le zoonosi (malattie trasmesse tra animali vertebrati e umani) stanno aumentando, secondo l´ultimo rapporto della European Academies of Science Advisory Council (Easac). Per riuscire a contrastare il problema il rapporto chiede maggiori sforzi affinché possano essere colmate le lacune della ricerca su queste infezioni, e inoltre, migliori sistemi di vigilanza e una maggiore collaborazione internazionale. Un agente zoonotico può essere un batterio, un virus, un fungo, un parassita o un altro agente trasmissibile. Molti di questi sono di origine alimentare e sono trasmessi da animali domestici, come ad esempio la salmonella. Ci sono oltre 1400 specie di agenti infettivi conosciuti come patogeni per gli umani, e circa il 60% di questi sono zoonotici. La maggior parte dei "nuovi" patogeni umani riconosciuti negli ultimi 25 anni hanno origini zoonotiche e si prevede che il rischio di infezioni continui a crescere a causa dei cambiamenti del clima mondiale e del nostro ambiente, e dell´aumento della migrazione e della mobilità. A livello europeo sono già stati fatti importanti progressi nel contrastare le zoonosi emergenti, ma, secondo la Easac, si può fare molto di più. Secondo il rapporto, la vigilanza delle zoonosi è un campo che richiede un´attenzione continua. Sviluppi importanti in questo campo sono stati l´introduzione di un sistema di preallarme in tutta l´Ue, il lavoro del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecds) nel preparare archivi di dati sulle malattie, e dell´Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) per i rapporti sui focolai di malattie di origine alimentare. Il rapporto suggerisce che l´accento dovrebbe essere posto sul miglioramento della standardizzazione della raccolta dei dati e del data mining, e nel formulare nuovi metodi per monitorare gli agenti zoonotici negli animali selvatici e nel bestiame. Sollecita inoltre maggiori collegamenti tra l´Ecdc e l´Efsa per assicurare che le informazioni sulle zoonosi di origine alimentare siano comunicate rapidamente. Inoltre, la Commissione e il Parlamento europei dovrebbero aumentare il loro sostegno alle iniziative internazionali come il Sistema mondiale di preavviso rapido e prestare maggiore attenzione a queste malattie e al loro impatto sulle politiche come la migrazione e la salute. Per quanto riguarda la ricerca, l´Easac nota che sono necessari maggiori sforzi a livello dell´Ue per colmare le grandi lacune sulle zoonosi trasmesse da vettori, in particolare, su biologia, distribuzione ed evoluzione dei vettori e sulle zoonosi trasmesse dal contatto con animali selvatici. "Sebbene apprezziamo il fatto che la Commissione europea senta molte preoccupazioni sulla mancanza di fondi da parte di tutta la comunità della ricerca, sembra invece esserci una vera insufficienza di investimenti nella ricerca di base sulle malattie infettive (con l´importante eccezione dell´influenza). Abbiamo l´opportunità di migliorare la comprensione dei meccanismi di trasmissione tra le specie, l´adattamento dell´ospite e la patogenicità, compresi i fattori determinanti della specificità dell´ospite," scrive l’autore del rapporto. Per mobilitare le risorse finanziarie a sostegno dell´eccellenza della ricerca, il rapporto suggerisce di concentrare il processo decisionale sullo stimolare l´ambiente ad incoraggiare gli investimenti in nuovi prodotti diagnostici, per esempio un chip diagnostico che copra un´ampia virologia. Un maggiore sostegno deve essere dato anche alla Piattaforma tecnologica europea per la salute animale globale e all´Iniziativa per una tecnologia congiunta per la medicina innovativa, per promuovere la partecipazione di tutti i gruppi azionari all´impegno per le priorità riguardanti le malattie. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Easac. Org/ .  
   
   
VERTICE FAO. L’EXPO DI MILANO MODELLO DI CONCRETEZZA NELLA LOTTA DELLE NAZIONI UNITE CONTRO LA FAME IL SINDACO MORATTI: "GIÀ AVVIATI 40 PROGETTI PER AFFRONTARE TEMI COME LA SICUREZZA, CRISI ALIMENTARE, ENERGIA E AMBIENTE"  
 
 “Concretezza: è questa la parola d’ordine di oggi. Così come sono concreti i temi, le chiavi di lettura e i progetti dell’Expo 2015 che, all’analisi dei problemi, sa offrire e sta offrendo soluzioni”. Nelle parole del Sindaco di Milano, Letizia Moratti, si ritrova il clima generale in cui si muove il Vertice Fao, al suo secondo giorno di lavori a Roma. Fame nel mondo, sicurezza alimentare, energia e ambiente: i temi che hanno portato all’affermazione il progetto italiano per l’Esposizione Universale si propongono come problemi di portata mondiale e sono oggi al centro di un dibattito internazionale che ha ormai abbandonato i toni dell’assistenzialismo. Priorità d’impegni e di scelte che si ritrovano anche nelle parole del Segretario Generale dell´Onu, a seguito dell’incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri. Come riporta una nota di Palazzo Chigi, Ban Ki-moon “ha accolto favorevolmente l´intenzione del Primo Ministro Berlusconi di assicurare che l´agricoltura, la sicurezza alimentare e la lotta contro la povertà rimarranno temi prioritari nell´agenda G8 anche durante la Presidenza italiana nel 2009. Il Segretario Generale ha accolto la decisione italiana di dedicare l´Expo di Milano del 2015 alla sicurezza alimentare mondiale come un altro segno del coinvolgimento dell´Italia nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Il Segretario Generale e il Primo Ministro italiano, Silvio Berlusconi, hanno espresso il loro auspicio che lo slancio generato dalla Conferenza di Roma sarà mantenuto nei prossimi eventi chiave come il Vertice G8 di luglio, l´evento di Alto Livello degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Mdg) delle Nazioni Unite e la sezione di alto livello dell´Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre". Alle parole del Presidente della Banca mondiale , Robert Zoelleick “Questo Vertice non deve solo essere caratterizzato dalle parole, ma dai fatti” si affiancano le dichiarazioni del Sindaco Moratti: “Occorre rispondere alle esigenze concrete di milioni di persone che soffrono la fame. Oggi non è più tempo di polemiche tra biofuel, Ogm, agricoltura contro energia – ha aggiunto – non possiamo più sprecare tempo in inutili contrapposizioni tra “ricchi” e “poveri”, tra barriere doganali e libero mercato”. “Expo 2015 – ha sottolineato la Moratti - si è già mossa in questa direzione. Partendo proprio da un approccio complessivo ai temi dell‘ambiente, dell’alimentazione e dell’energia, con il tema Nutrire il pianeta – Energia per la vita, Expo 2015 ha già avviato una collaborazione concreta con il World Food Program, l’Ifad, con le banche regionali d’investimento come la Bid, con l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, così come con singoli Paesi. Una serie di collaborazioni concrete destinate a realizzare progetti a sostegno dell’agricoltura e di tutta la filiera alimentare sulla base delle caratteristiche dei singoli territori”. Ecco così che l’approccio ai problemi sviluppato dall’Expo è diventato una sorta di modello per la cooperazione e la concretizzazione di progetti dagli effetti immediati. “Abbiamo avviato – ha ricordato il Sindaco di Milano - oltre 40 accordi con altrettanti Paesi per progetti che riguardano, tra l’altro, la diffusione del microcredito nelle zone rurali e urbane, la lotta alla desertificazione, la formazione professionale nel settore agricolo e agro-alimentare, la tutela della bio-diversità”. .  
   
   
IN ITALIA UN MILIONE DI GIOVANI DONNE IN LOTTA CON IL CIBO L’ALLARME LANCIATO IN OCCASIONE DELL’APERTURA DEL X CONGRESSO NAZIONALE ANSISA (ASS. NAZ. SPECIALISTI SCIENZA ALIMENTAZIONE) DAL TITOLO “CIBO DEL FUTURO, FUTURO DEL CIBO”. MA I DISTURBI ALIMENTARI COLPISCONO ANCHE SEMPRE PIÙ UOMINI E BAMBINI  
 
Vicenza - L’italia è alla deriva alimentare. Mai come oggi riscontrati problemi nel rapporto degli italiani con il cibo; nessuno sembra esserne immune: donne, bambini, maschi di tutte le età. Dal nord al sud, di ogni strato sociale. L’allarme che suona più forte - a detta degli specialisti di nutrizione che si riuniranno a Vicenza per il X Congresso Nazionale Ansisa dal 5 al 7 giugno 2008 - riguarda le donne: oltre un milione, si calcola, quelle italiane alle prese con seri problemi di alimentazione, che hanno nomi precisi nella maggior parte di casi, quelli di bulimia e anoressia, e spaventosi considerando che, almeno per le donne colpite da quest’ultima, il tasso di mortalità è fino a 12 volte maggiore rispetto a donne sane di pari età e 1. 5 volte superiore a confronto di soggetti con Depressione Maggiore. “I dati epidemiologici ci dicono che in Italia, come negli altri paesi occidentali, Anoressia e Bulimia rappresentano un problema sociale e sanitario di grande rilevanza” afferma Roberto Ostuzzi, Presidente del Congresso, Presidente Ansisa e Medico Responsabile Centro Disturbi Alimentari Casa di Cura Villa Margherita, Arcugnano (Vi). “Se è vero che le donne sono le più colpite e che il 20-30% di loro va incontro a una cronicizzazione, è preoccupante anche la crescita del numero di maschi che hanno un rapporto difficile con l’alimentazione. Il loro numero oggi è rilevante”. “Cibo del futuro, futuro del cibo” è il titolo del X Congresso Ansisa e sottolinea la volontà da parte degli specialisti della nutrizione di interrogarsi su come intervenire nei prossimi anni per arrestare un trend che sembra ormai consolidato. Ci hanno provate le Istituzioni e il mondo sanitario intero ponendo una crescente attenzione sull’importanza di una corretta alimentazione. Ma evidentemente il meccanismo che vede coinvolte le istituzioni stesse, le società scientifiche, ma anche i giornalisti che ne scrivono e le campagne pubblicitarie delle aziende alimentari esaspera l’attenzione per la nutrizione non risolvendo il problema. “L’italia – riprende Ostuzzi - non è più il paese dagli ingredienti sani e dalla dieta che tutto il mondo ci invidiava conosciuta come Mediterranea. Oltre alle patologie citate siamo anche noi travolti dal fenomeno chiamato recentemente ‘globesità’ e comune a tutti i paesi occidentali. E’ necessaria un’inversione di rotta che tenga conto delle difficoltà delle persone alle prese con l’ago della bilancia e dei fattori socioculturali che intervengono nella genesi di queste problematiche” La valorizzazione della magrezza quale mezzo di affermazione sociale, il mito del successo, le elevate richieste di performance, il timore del giudizio altrui, la necessità di sentirsi accettati sono solo alcuni di quei fattori che giocano un ruolo cardine nell’insorgenza di patologie legate all’alimentazione. I Disturbi Alimentari vengono anche valorizzati (in molti siti internet vengono mitizzati) come espressione della capacità di autocontrollo e disciplina. Tra i fattori che possono predisporre ricordiamo un modesto soprappeso, il perfezionismo, adeguarsi alle aspettative negando i propri bisogni, la difficoltà di autonomia e autostima, i problemi di identità, la distorsione e insoddisfazione del proprio corpo. Tra i fattori familiari va sottolineato la sempre maggiore frequenza con cui si incontrano ragazze che hanno una madre con Districo Alimentare, e questo solitamente complica molto le cure. “Nell´ultimo anno abbiamo registrato che su 100 nuovi casi ben il 20% ha queste caratteristiche. D’altra parte i nostri studi ci dicono che nelle ragazze di 16 anni ben il 70% è scontento del proprio corpo e vorrebbe dimagrire” spiega Ostuzzi. E a proposito degli effetti dei corpi scultorei proposti dalle riviste patinate, così difficili da eguagliare perché lontani anni luce dalla realtà non ci sono dubbi sulle responsabilità; diversi studi dimostrano che le ragazze lettrici abituali di riviste di moda sono più soggette a comportamenti alimentari disturbati. Segno che anche il giro di vite, sul ‘giro di vita’ delle modelle anoressiche non ha sortito gli effetti sperati. Gli strumenti della terapia sono la riabilitazione psiconutrizionale, la psicoterapia, il recupero di abilità relazionali sociali e familiari, la psicofarmacologia. Ma per arginare la deriva alimentare italiana è necessario uno sforzo congiunto. Un tavolo di discussione che coinvolga istituzioni e comunità scientifiche in primis, ma anche aziende e media e un ruolo di primo piano agli spazi più importanti per la crescita dei ragazzi come la famiglia e la scuola. “Spesso nella scuola conta il voto più che la voglia di sapere, il voto non deve generare pressione alla performance, il ‘voto’ deve esprimere solo una valutazione su quanto si è studiato. La scuola, come la famiglia, può educare ad imparare dai propri errori, l’errore non deve generare rimprovero, ma momento di riflessione che aiuti ad apprendere. È importante attuare nella scuola interventi di promozione della salute, dell’autostima, dell’immagine corporea, dell’attività fisica. Su questi punti è importante concentrare gli interventi educativi e non sulla “dieta corretta”conclude Ostuzzi. .  
   
   
AGRICOLTURA, ENERGIA E MEDICINALI DAGLI SCARICHI DEI FRANTOI OLEARI, PRIMO STUDIO IN ITALIA  
 
Trasformare in farmaci, insetticidi biologici o addirittura in combustibile per riscaldare le serre gli scarichi delle acque reflue dei frantoi oleari liguri. E´ quanto si prefigge la Regione Liguria che, pur rappresentando meno del 2 per cento della produzione nazionale di olio extravergine di oliva, è la prima in Italia ad aver iniziato lo studio che punta a risolvere un problema ambientale rilevante in una opportunità per tutta la filiare produzione italiana olivicola. E´ quanto è emerso dal un seminario promosso ieri in Regione Liguria dall´Assessorato all´Agricoltura. All´incontro, presieduto dall´assessore Giancarlo Cassini, hanno partecipato numerosi operatori e tecnici del comparto olivicolo. Attualmente le acque reflue dei frantoi liguri sono smaltite negli impianti di depurazione o nei terreni agricoli di proprietà. Il futuro sta invece nelle nuove tecnologie, con l´installazione di impianti ad hoc che consentono di utilizzare gli scarichi dei frantoi come combustibili, biomasse e fonti energetiche rinnovabili per l´agricoltura. Nel corso del seminario, Gustavo Capannelli, dell´Università di Genova, ha invece presentato il frantoio ad "emissione 0" che con l´impiego di filtri a membrana viene purificata l´acqua delle olive e trasformata in un concentrato di sostanze- principalmente polifenoli-utilizzate negli integratori alimentari, nei farmaci antitumorali e in insetticidi biologici. Cassini ha reso noto che il Piano di Sviluppo rurale prevede finanziamenti per favorire la trasformazione dei reflui dei frantoi oleari. .  
   
   
AUSTRIACI IN KOSOVO PER LAVORAZIONE VERDURE  
 
La società austriaca Kolm Pfluger investirà 500 mila euro nella coltivazione e lavorazione di verdure in Kosovo. Lo afferma l´Ice. L´investimento andrà realizzato assieme alla società kosovara Etliner e con un supporto finanziario dell´Agenzia Austriaca dello Sviluppo, informano dall´Iniziativa Economica per il Kosovo (Eciks), con sede a Vienna, che rappresenta l´Agenzia per gli Investimenti Esteri in Kosovo nei Paesi di lingua tedesca. Il progetto creerà 100 nuovi posti di lavoro, e i prodotti ortofrutticoli saranno esportati nel mercato austriaco. L´investimento della Kolm Pfluger è il decimo promosso dalla Eciks, secondo la quale l´agricoltura è uno dei settori più interessanti per gli investitori internazionali; l´altro è l´Information & Communication Technology, e non a caso Eciks l´anno scorso ha contribuito alla realizzazione del primo insediamento estero del settore in Kosovo (sviluppo di software). Secondo l´Agenzia per gli Investimenti Esteri in Kosovo, dal 2003 al 2007 nel Paese sono state registrate 2. 400 società estere, per un importo attorno a 1 miliardo di euro. .  
   
   
IL MONDO DELL´AGROINDUSTRIA A RESEARCH TO BUSINESS. AL FIERA DISTRICT TAPPA FINALE PER IL PROGETTO OPTA, OPPORTUNITY BY TECNOLOGY ADOPTION. IN AGENDA, INCONTRI FACCIA A FACCIA CON I FORNITORI DI SOLUZIONI ICT E UNA PRESENTAZIONE DELLE MIGLIORI ESPERIENZE AZIENDALI REALIZZATE DA PIACENZA A RIMINI  
 
Bologna - Le nuove tecnologie al servizio dell´agrondustria. A Research to Business 2008, il salone internazionale della ricerca industriale in programma a Bologna il 5 e 6 giugno prossimi, vanno in scena le buone pratiche per il mondo dell´agroindustria, tra i più cauti nell´utilizzo di nuove tecnologie. L´appuntamento principale è il 5 giugno alle ora 14. 30, con l´evento finale del progetto Opta, Opportunity by tecnology adoption, nato per iniziativa della Regione Emilia-romagna - in collaborazione con Aster, le associazioni imprenditoriali e Unioncamere - per favorire la diffusione delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (ict) nel mondo delle piccole e medie imprese. Gli imprenditori interessati avranno l´opportunità di conoscere le esperienze delle industrie regionali che lavorano per la filiera dell´agroalimentare e hanno già scelto, durante questi mesi di attività del progetto Opta, di affidarsi alle nuove tecnologie. Ad intervenire saranno Giuseppe Sartoni (di Ariotti e Sartoni sas), Paolo Costa (coordinatore sistemi informativi di Agrintesa soc. Coop. Agr. ), Andrea Zavaglia (amministratore di Golfera spa) e Giuliano Carletti (direttore amministrazione, finanza, controllo e sistemi informativi di Grandi Salumifici Italiani spa). Tali buone pratiche saranno anche oggetto di un filmato, contenente nove esperienze di aziende che "ce l´hanno fatta", che verrà proiettato e distribuito ai partecipanti. Ma non è tutto: Research to Business sarà anche la cornice per la realizzazione di incontri one-to-one tra clienti e fornitori di tecnologia, messi in contatto nell´ambito di Opta grazie ad un catalogo on line che raccoglie le soluzioni migliori dei fornitori di ict alle imprese. Grazie a "Opta-incontri", questo il titolo dell´iniziativa che animerà entrambe le giornate della manifestazione, gli imprenditori che hanno manifestato interesse - l´opportunità può ancora essere colta in extremis - potranno valutare sistemi gestionali specifici per il settore agroindustriale, strumenti per la tracciabilità alimentare e di filiera, per l´elaborazione dei dati aziendali, per la gestione integrata degli ordini, dei clienti e del magazzino. Le modalità di svolgimento degli incontri sono illustrate sul sito di Aster . Per ulteriori informazioni, è a disposizione un helpdesk telefonico gestito dallo staff di Opta-incontri: tel. 340-3614939, e-mail optaincontri@aster. It Per informazioni generali sul progetto Opta: Aster - Scienza, Tecnologia, Impresa. Area della Ricerca di Bologna, via Gobetti 101, 40129 Bologna, tel. 051-6398099, fax 051-6398131, e-mail Opta@aster. It .  
   
   
PIÙ ACQUA PER L´AGRICOLTURA DELL´ARCO JONICO-SALENTINO  
 
Ci sarà più acqua per gli agricoltori dell’arco jonico – salentino. E’ il risultato di un incontro che si è tenuto ieri presso la sede dell’Autorità di Bacino (a Valenzano – Ba c/o Tecnopolis) della Puglia con gli assessori alle Opere Pubbliche Onofrio Introna e alle Risorse Agroalimentari, Enzo Russo. All’incontro hanno partecipato rappresentanti degli assessorati, dell’Adb, dei consorzi di bonifica Stornara e Tara, Aqp, Eipli, Anbi e Ato per verificare la situazione degli invasi lucani del versante ionico. E’ stata affrontata la criticità dell’invaso di M. Cotugno (127 Mmc rispetto ai 318 del 2007), con una portata attuale di 600 l/s per l’irrigazione di Stornara e Tara (arco jonico - salentino). La portata sarà comunque aumentata – fatta salva la riserva per il potabile - da domani 5 giugno a 1. 200 l/s (con un raddoppio della portata) fino al 17 giugno, quando la portata sarà di nuovo verificata con la segreteria tecnica dell’accordo di programma Puglia-basilicata. Il valore di 1. 200 l/s sarà sottoposto a verifiche frequenti ma, in caso di mantenimento di favorevoli condizioni atmosferiche, anche aumentato. .  
   
   
BENEVENTO – PROMOZIONE DEI PRODOTTI TIPICI DEL BENEVENTANO  
 
Al via Sannio In Tavola, l’iniziativa, promossa da Unicoop Tirreno e dalla Camera di Commercio, che coinvolge circa trenta produttori locali e propone le specialità sannite come parte centrale di iniziative enogastronomiche, all’Ipercoop e presso la galleria commerciale I Sanniti. Vini Doc e Igt, prodotti da forno, conserve, olio. E ancora lattiero-caseari, dolci tipici, miele, confetture, liquori e caffé. E’ l’invitante menù di “Sannio in Tavola”, il progetto di promozione dei prodotti tipici della provincia di Benevento illustrato presso la sala conferenze dell’Ente camerale sannita, da Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento e Pasquale Rotta, responsabile commerciale del Gruppo Unicoop Tirreno. “E’ un percorso strutturato su strategie certe e stabili – ha sottolineato il presidente Masiello – per proiettare le tipicità locali anche oltre il Sannio”. “Si tratta di un progetto innovativo – ha detto Pasquale Rotta di Unicoop Tirreno – che rientra comunque nei valori di una cooperativa e persegue la ricerca di un equilibrio tra prodotti tipici locali ed uno scaffale il più delle volte spietato e impietoso”. All’incontro sono intervenuti anche l’assessore della Provincia di Benevento, Carlo Falato e l’assessore comunale Pietro Iadanza. Entrambi hanno evidenziato “la validità del tracciato progettuale teso a rendere il territorio attrattivo e competitivo”. Registrata la presenza, oltre che di molti amministratori camerali, imprenditori e responsabili di associazioni di categoria, anche del presidente della Camera di Commercio di Avellino, Costantino Capone, del responsabile relazioni esterne di Unicoop Tirreno, Paolo Bertini e della presidente di Lega Coop Campania, Wanda Spoto. “Sannio in Tavola” ha lo scopo di portare, all’interno dell’Ipercoop e del Centro Commerciale “I Sanniti” (in Via dei Longobardi), i profumi e i sapori delle specialità enogastronomiche del beneventano. Circa duecento i prodotti per oltre trenta fornitori locali coinvolti, selezionati da Unicoop Tirreno tenendo conto dei criteri standard di qualità, sicurezza, igiene, capacità produttiva e distributiva, ma anche delle caratteristiche di tipicità e genuinità delle produzioni. Un percorso che non si chiude qui, ma lascia aperta nel tempo la possibilità di inserimento a nuove aziende. L’obiettivo di “Sannio in Tavola” è la promozione di questo generoso territorio attraverso l’offerta di prodotti tipici: un’iniziativa volta a valorizzare sempre più le tradizionali produzioni sannite, alle quali Coop dà un’occasione unica per farsi conoscere al grande pubblico che, da parte sua, potrà arricchire la propria cultura alimentare, con nuove prelibatezze e ricette composte di sapori genuini e caratteristici. Si parte il 4 giugno, nell’area vendita dell’Ipercoop, con uno spazio ben riconoscibile dedicato esclusivamente alle tradizioni alimentari del territorio, per proseguire con una serie di eventi e degustazioni che coinvolgeranno l’intera galleria commerciale. Passati alcuni mesi e fatta una valutazione delle singole performance commerciali, i prodotti di Sannio in Tavola resteranno in assortimento all’Ipercoop, non più solo in uno spazio dedicato, bensì distribuiti tra gli scaffali insieme agli altri prodotti dell’Ipermercato. Il comune auspicio è che presto, la qualità dei prodotti di Sannio in tavola, si estenda oltre i confini della provincia, per arrivare anche negli altri punti vendita Coop campani. “Con Sannio in Tavola, Coop – afferma Marco Lami, presidente Unicoop Tirreno - concretizza la volontà di promuovere i territori in cui opera avviando un contatto diretto con i consumatori e i produttori a cui si intende riservare il massimo dell’attenzione. Iniziative simili, in altre province, si sono trasformate in trampolini di lancio per molte aziende che crescendo con noi hanno superato la dimensione locale, arrivando a distribuire i loro prodotti in tutta Italia…” “Uno degli principali obiettivi del percorso avviato istituzionalmente dalla Camera di Commercio di Benevento – sostiene il presidente Gennaro Masiello – è quello di promuovere le produzioni locali. Certo è che le tipicità del Sannio, dall’agroalimentare dall’artigianato artistico e tradizionale e relative filiere, potranno avere con questa linea progettuale una vetrina privilegiata nella grande distribuzione. L’ente Camerale sannita, rilevando ed interpretando le istanze di sbocchi commerciali dell’apparato produttivo provinciale e vista la disponibilità e l’attenzione di Unicoop Tirreno, ha avviato un percorso di collaborazione che porta alla crescita e allo sviluppo dell’imprenditoria locale. Molti prodotti tipici locali troveranno spazio sugli scaffali con ambientazione e aree dedicate, all’interno di Ipercoop di Benevento. Si prospettano nuove opportunità per le aziende sannite di farsi conoscere. Ritengo – afferma il presidente Masiello – che, in un’ottica di competizione territoriale, le nostre produzioni saranno capaci di intercettare sempre più i gusti dei consumatori e sapranno aspirare a mercati ancora più vasti”. .  
   
   
A ROVIGO SALONE DEDICATO A DELTA E LAGUNE  
 
Ultimi preparativi al polo fieristico di Rovigo dove sabato e domenica prossimi si terrà l’anteprima di “Terre d’Acqua”, il primo salone nazionale di Slow Food dedicato ai delta e alle lagune. Protagonisti saranno la cultura, le tradizioni e i prodotti di questi ambienti, illustrati attraverso convegni, esposizioni, incontri tecnici, momenti didattici e degustazioni gastronomiche. Il programma della manifestazione è stato presentato il 4 giugno nella sede della Camera di Commercio a Rovigo dall’assessore regionale al bilancio e alla pesca Isi Coppola, da Marco Brogiotti di Slow Food e dal vicepresidente camerale Stefano Casalini. Regione del Veneto e Slow Food, che hanno recentemente siglato un protocollo d’intesa per realizzare iniziative congiunte, hanno promosso la realizzazione del salone di Rovigo per accendere un riflettore sul territorio del delta del Po, che è principalmente veneto, e su tutti gli ambienti salmastri che devono essere salvaguardati. La risposta delle istituzioni e di tutti i soggetti polesani interpellati – ha detto l’assessore Coppola - è stata subito convinta e piena di entusiasmo. Il salone di Rovigo – ha aggiunto Brogiotti– nasce dal successo del viaggio lungo il Po, compiuto l’anno scorso dagli studenti dell’Università degli studi di scienze gastronomiche di Pollenzo e Colorno e conclusosi nel delta polesano. Un’esperienza incentrata sui temi della salvaguardia e della promozione che si è voluto riprendere con il progetto del salone di Rovigo, che verrà proposto con cadenza biennale per diventare luogo di incontro e di riflessione per tutti i delta, le lagune e le zone salmastre del mondo. Si tratta del primo evento nazionale di Slow Food realizzato nel Veneto, che si porrà accanto a manifestazioni già affermate come il Salone del Gusto di Torino e Slowfish di Genova. “Terre d’Acqua” prevede l’apertura sabato mattina con un convegno dedicato al Po, dal titolo “Il grande fiume che ha bisogno di tutti”. E’ previsto poi un programma di “Percorsi del gusto” guidati e la degustazione di specialità gastronomiche preparate da cuochi e ristoranti polesani. L’”area Mercato” proporrà invece produzioni ittiche e ortofrutticole di qualità di numerose regioni italiane e uno spazio dedicato all’Enoteca e ai Microbirrifici del Veneto. .  
   
   
PESCA, BENE RASSICURAZIONE MINISTRO SU MISURE ANTI CRISI, MA LA PROTESTA PROSEGUE  
 
“Le rassicurazioni del Ministro Zaia ci consentono di arrivare all’incontro previsto per l’11 giugno con maggior serenità e a lavorare per la definizione di un pacchetto di proposte anticrisi”. Questo il commento del Presidente della Federcoopesca-confcooperative, Massimo Coccia, al termine dell’audizione -di questo pomeriggio- delle associazioni di categoria della pesca in Commissione Agricoltura del Senato, presieduta dal Senatore Scarpa. Tema del giorno: il problema dell’emergenza carburante e della crisi che ha investito il settore ittico. Introduzione anche nella pesca del regime speciale Iva applicato in agricoltura, aumento degli sgravi contributivi e fiscali, programma pluriennale di arresto temporaneo dell’attività di pesca da realizzare –per quei mestieri maggiormente colpiti dalla crisi- nell’ambito del Fondo europeo per il settore, investire su ricerca per puntare su motori a basso consumo. Queste alcune delle indicazioni che il mondo della pesca ha segnalato, nel corso dell’audizione al Senato, come “vie di fuga per uscire dalla crisi”. Per martedì 10 giugno è prevista una nuova audizione al Senato, prima dell’incontro con il Ministro Zaia, fissato per l’11 giugno. Sul fronte del confronto con la Ue “abbiamo richiesto- sottolinea Coccia- un’audizione all’Europarlamento che potrebbe essere fissata entro la fine del mese”. Ma la protesta, comunque, andrà avanti per tutta la settimana. “L’importante – conclude Coccia- è che non degeneri in forme di violenza che non possono essere tollerate anche quando le motivazioni alla base del malessere sono condivisibili”. .  
   
   
UN MILIONE E MEZZO DI EURO DI FATTURATO ‘SPAGNOLO’ GRAZIA ALLA CAMPAGNA “SABORES Y TRADICIONES DE TOSCANA 2008”  
 
 Firenze - 50 aziende d’eccellenza interessate, 600 prodotti di alta qualità commercializzati, 65 punti vendita coinvolti, un fatturato stimato di un milione e mezzo di euro. Sono questi i numeri della campagna “Sabores y tradiciones de Toscana 2008” che fino al 28 giugno porterà l’enogastronomia di qualità toscana sulla tavola degli spagnoli grazie all’accordo tra Toscana Promozione e la più importante catena iberica di grandi magazzini: El Corte Inglés. Per l’assessore all’internazionalizzazione della Regione Toscana Ambrogio Brenna si tratta: «Di una grande opportunità per le imprese del territorio che possono così penetrare un mercato importante come quello spagnolo. Un’operazione di rilancio della Marca Toscana che è frutto di un attento e condiviso lavoro di promozione coordina! to dall’agenzia regionale deputata all’internazion! alizzazi one del sistema toscano. La Toscana scommette da tempo sul mercato spagnolo – ha terminato l’assessore Brenna. Azioni di questa natura si sono ripetute con grande successo nel corso degli ultimi quattro anni considerate anche le affinità dei mercati italiano e spagnolo e le potenzialità offerte dalla crescita economica spagnola. » Presente in Spagna per l’inaugurazione della campagna il dirigente di Toscana Promozione Stefano Romagnoli, che ha ribadito come sia necessario investire nelle relazioni con la Spagna al fine di rafforzare i commerci a tutto vantaggio dell’export toscano. La campagna “Sabores y tradiciones de Toscana 2008” ha luogo all’interno della catena di ristoranti e centri “Club del Gourmet” de El Corte Inglés, uno degli operatori più interessanti e prestigiosi della scena europea all’interno della grande distribuzione internazionale. Questa iniziativa rappr! esenta il consolidamento della campagna di internazionalizzazione “Toscana: Il Gusto d’Italia” che ha coinvolto circa 200 aziende dei settori alimentare, moda, arredamento e oreficeria toscana per un fatturato di oltre 12 milioni di euro. “Sabores y tradiciones de Toscana 2008” ha visto attivi, oltre Regione Toscana e Toscana Promozione, l’Ambasciatore e il Console Generale d’Italia a Madrid, l’Ice e la Camera di Commercio e Industria Italiana a Madrid, la Camera Italiana di Siviglia, l’Enit. La lista delle imprese toscane che partecipano alla campagna: Ambrogio Folonari, Azienda Agricola Lischeto, Azienda Agricola Piero Gonnelli, Azienda Agricola I Mori, Azienda Agricola Nottola, Azienda Ferrari Iris, Biscottificio Belli, Boscovivo, Cantina La Selva, Casa Alle Vacche, Casa Vinicola Giunti, Caseificio Sociale Manciano, Castelli Del Grevepesa, Castello Di Montalcino, Castello Di Olivetto, Castello Di Terrazzano! , Castello Vicchiomaggio, Claudio Lombardi, Coli Spa, Fattoria! Casabla nca, Fattoria Di Gratena, Fattoria Lornano, Fiore Srl, Forno Steno, Ghezzi Alimentari, Ghiott Dolciaria, I. N. P. A. , Il Café Manaresi, La Casella, La Fabrica Del Panforte, La Novella, La Selva, Malenchini, Mannucci Droandi, Orti Toscani, Panizzi, Paticceria Marabissi, Poggio Salvi, Prodotti Da Forno, Raffaelli, Rda Srl, Sibel, Terrabianca, Tiberio, Toscopan, Triglia Srl, Sapori, A. Mattei, La Collina Toscana, Il Boschetto .  
   
   
NELL’AMBITO DEL PRESTIGIOSO CONVEGNO SCIENTIFICO DI NUTRIZIONE PRATICA DIETECOM, NUOVE RACCOMANDAZIONI PER LE NEOMAMME: NIENTE LATTE VACCINO PRIMA DEI 12 MESI DI VITA –  
 
Prof. Carlo Agostoni: “per una crescita in buona salute è fondamentale sensibilizzare le mamme affinché non diano latte vaccino ai loro bambini almeno prima del compimento dell’anno di vita” Nell’ambito del prestigioso convegno scientifico di nutrizione pratica Dietecom, dedicato ai professionisti della salute e agli operatori sanitari, all’interno della sessione dedicata ai “primi passi per una crescita sana: indicazioni nutrizionali”, il prof. Carlo Agostoni della Clinica Pediatrica dell’Ospedale San Paolo, docente dell’Università degli Studi di Milano e membro del comitato nutrizione della Società scientifica Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (Espghan), ha indicato le linee guida per l’alimentazione durante primo anno di vita. In particolare ha sottolineato che “per una crescita in buona salute è fondamentale sensibilizzare le mamme affinché non diano latte vaccino ai loro bambini, almeno prima del compimento dell’anno di vita” . Tale affermazione, continua l’esperto, è dovuta ad alcune carenze del latte vaccino quali ferro, acidi grassi essenziali ed eccesso di proteine e acidi grassi saturi. Inoltre, ricordando l’importanza cruciale dell’allattamento al seno almeno per i primi 6 mesi di vita, il Prof. Agostoni ha evidenziato che “I latti formulati attualmente in commercio rappresentano un’alternativa all’allattamento al seno solo quando quest’ultimo non sia disponibile” e ha riportato come: ”I recenti miglioramenti qualitativi delle formule hanno l’obiettivo di ottenere nei bambini allattati artificialmente alcuni degli effetti positivi osservati negli allattati al seno, attribuibili alla specifica composizione in macro e micro nutrienti ed alla presenza nel latte materno di nutrienti funzionali”. In particolare ha evidenziato nuovi studi sull’azione funzionale positiva a livello del sistema immunitario delle fibre prebiotiche - fruttoligosaccaridi (Fos) e galattooligosaccaridi (Gos) – le quali, agendo sulla microflora commensale, migliorerebbero le difese dell’organismo nella prevenzione delle infezioni in età pediatrica e ridurrebbero l’incidenza delle allergie di origine alimentare. In un contesto dove spesso la neomamma si trova di fronte ad una molteplicità di informazione, il prof. Carlo Agostoni ribadisce l’importanza di leggere attentamente l’etichetta di composizione dei latti formulati e la necessità che le mamme vengano aiutate e orientate correttamente nelle scelte alimentari per i propri bambini. .  
   
   
CON LE VITAMINE B… NASCE IL NUOVO CONCETTO DI ENERGIA ALIMENTARE SENZA UN ADEGUATO APPORTO DI VITAMINE DEL GRUPPO B L’ORGANISMO NON È IN GRADO DI CONVERTIRE CORRETTAMENTE IL CIBO IN ENERGIA. QUESTO PROCESSO, PER I BAMBINI IN CRESCITA, È ANCORA PIÙ IMPORTANTE.  
 
Tutti i medici sono concordi: i bambini hanno bisogno di molta energia. Per crescere, studiare, giocare. Per moltissime persone, energia è sinonimo di zuccheri ovvero la fonte di energia immediatamente disponibile per l’organismo. Anche se è insindacabile che “il cervello ha bisogno di zucchero”, come recitava una vecchia pubblicità, il consumo di zuccheri nei bambini è oggi decisamente troppo alto. Le linee guide di corretta alimentazione suggeriscono che il loro livello nella dieta non dovrebbe superare il 10-12% dell’energia giornaliera. In pratica, non si dovrebbero superare i 30-50 grammi di zuccheri semplici al giorno, provenienti principalmente da frutta, latte e, infine, dolciumi. Per capire quanto sia facile esagerare, pur nella giusta convinzione che i bambini “bruciano” molta energia, basti pensare che in una lattina di cola ne troviamo già 35 grammi, in un cucchiaino di zucchero bianco 5 grammi, in una fetta di torta 60 grammi (la stessa quantità presente in una banana e una mela frullate in una tazza di latte). Le vitamine del gruppo B: la chiave indispensabile per avere più energia Lo zucchero, in sé, non è un alimento indispensabile perché l’organismo ricava il glucosio che gli serve dai carboidrati introdotti nella normale dieta di ogni giorno come pasta, pane, frutta, cereali, patate, etc. Per mettere in atto questa conversione, si serve di una squadra efficiente e tempestiva: le vitamine del gruppo B, ovvero le sostanze che favoriscono la conversione dei cibi in energia. Le vitamine del gruppo B, infatti, pur non fornendo calorie ed energia, sono spesso chiamate “vitamine energetiche” perché rappresentano le chiavi che permettono ai comuni alimenti di essere correttamente metabolizzati e trasformati in energia. Pur avendo, ognuna, specifiche funzioni, le vitamine del complesso B lavorano quasi sempre in concerto, come una squadra compatta: è solo grazie a loro, infatti, che l’organismo riesce ad utilizzare al meglio i nutrienti (zuccheri, grassi e proteine) necessari per la crescita, lo studio, il gioco e lo sport. Da qui il nuovo Concetto Di Energia Alimentare che riveste un’importanza fondamentale per la salute e l’efficienza psico-fisica di bambini, ragazzi, adulti e anziani: l’equivalenza cibo = fonte di energia lascia il posto al binomio vitamine B = migliore utilizzo dell’energia. “Oggi, purtroppo, non sempre è possibile coprire tutto il fabbisogno giornaliero di vitamine semplicemente consumando una “dieta bilanciata”. Gli studi più recenti dimostrano che i livelli nutrizionali effettivi sono ben lontani da quelli raccomandati. Molti di noi, anche quelli particolarmente attenti alla salute, non riescono ad assicurarsi le adeguate quantità giornaliere di vitamine per colpa dell’alimentazione moderna costituita principalmente da ingredienti sempre più elaborati e raffinati, da materie prime spesso private dei micronutrienti dalle tecniche produttive” spiega il professor Paolo Magni, docente e ricercatore presso la Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano nel settore dell’Endocrinologia, Metabolismo e Nutrizione. Da qui l’importanza, soprattutto per i bambini in crescita, di “integrare” la dieta quotidiana con supplementi dietetici ad hoc, come quelli a base di vitamine del gruppo B che, essendo sostanze idrosolubili, non creano alcun rischio di sovradosaggio: l’organismo utilizza le quantità che gli servono ed elimina gli eccessi con i liquidi organici. Quando servono gli integratori vitaminici Il fabbisogno di vitamine del gruppo B aumenta nell’età dell’accrescimento, nei periodi di intensa attività sportiva (anche a livello amatoriale) o di studio, in caso di stress psichico o fisico, durante le influenze o quando si assumono farmaci o antibiotici, nei cambi di stagione. Chi pensa, però, che assumere una pillola di vitamine dia “energia istantanea” o risultati immediati in termini di forza è sulla strada sbagliata. L’organismo si accorgerà degli effetti benefici delle vitamine, settimana dopo settimana, ovvero quando gli ingranaggi “inceppati” dalle eventuali carenze nutrizionali, avranno ripreso a funzionare a pieno regime. Assunto con regolarità, in alcuni periodi dell’anno, un buon integratore di vitamine B può debellare la fatica, l’irritabilità, la scarsa concentrazione, l’ansietà e la depressione, ovvero i principali sintomi di deficit vitaminico. L’assunzione di un integratore vitaminico di vitamine del gruppo B è particolarmente consigliato ai bambini durante i cambi di stagione quando la mente e il corpo sono più deboli perché costretti ad un rapido adattamento a nuove condizioni climatiche, durante o dopo le malattie febbrili, in caso di diete vegetariane, nei periodi di intenso studio o impegno sportivo. “L’integrazione in età pediatrica non è fondamentale se il bambino segue un’alimentazione varia e bilanciata, ricca di vegetali freschi, mentre diventa consigliabile, invece, per quei bambini dai gusti difficili che seguono una dieta monotona e poco varia. Stesso discorso vale per l’età pre-adolescenziale, quando, lo sport – da semplice attività ricreativa e ludica – può sfociare in un impegno quotidiano e addirittura agonistico. In questo caso il fabbisogno di vitamina B1 arriva a 1,8 mg al giorno. Qui una buona integrazione di vitamine del gruppo B può essere davvero utile” spiega il professor. Luigi Tarani, professore aggregato del Dipartimento di pediatria e genetista presso l’Università La Sapienza di Roma. .  
   
   
CON SAPOR BIO SPAZIO ALL’ECO-CULTURA CONVEGNI, WORK-SHOP E APPROFONDIMENTI: ANCHE QUESTO È SAPOR BIO 2008.  
 
La rassegna del biologico e del vivere sano darà la parola ai rappresentati della Pubblica Amministrazione e del mondo accademico e scientifico, ma coinvolgerà anche i semplici cittadini. Molta attesa per gli ”Eco-talk” di Viareggio condotti da Tessa Gelisio Mancano ormai pochi giorni a Sapor Bio 2008, la rassegna del gusto, dell’ecologia e del viver sano che si terrà dall’11 al 15 giugno in Versilia. Come già nella passata edizione, anche quest’anno Sapor Bio e Marco Columbro, testimonial dell’iniziativa, rinnovano la formula che ha portato al successo del 2007: abbinare lo svago e la degustazione di cibi biologici a momenti di discussione ed approfondimento. Il calendario dei convegni di Sapor Bio 2008 sarà, ancora una volta, piuttosto denso e offrirà a quanti parteciperanno all’evento la possibilità di ampliare le loro conoscenze su temi come l’ambientalismo, il cibo biologico, la sostenibilità e, in generale, la salvaguardia della natura. Si comincerà giovedì 12 giugno alle ore 9:30, quando presso l´appena inaugurato Una Hotel Versilia di Lido di Camaiore dove si terrà il work-shop “La Nuova Era dello sviluppo urbano”. A moderare l’incontro sarà il professor Carlo Dal Pozzo, preside del Master in Comunicazione Ambientale dell’Università di Pisa. A prender parte al work-shop saranno nomi affermati nell’ambito dell’eco-sostenibilità, del risparmio energetico e della bio-sostenibilità che proporranno le loro ricette per vivere maggiormente in sintonia con l’ambiente circostante, tra i quali l’architetto di fama internazionale Mario Cucinella, Bruna Brembilla, assessore all’Ambiente, Risorse naturali e idraulica della Provincia di Milano che presenterà il premio europeo vinto dalla Provincia per il risparmio energetico, Paolo Cocchi, Presidente di Sacert Emilia Romagna, Reinhold Holzer, esperto in bio-architettura ed imprenditore, pioniere della Bio-edilizia italiana, e Raffaella Gueze, funzionario del comune di Bologna che ha ideato l´utile strumento dell´Eco-budget nella pubblica amministrazione. Nel corso del pomeriggio si terranno altre interessanti tavole rotonde, alcune destinate in particolare alle famiglie sui temi dell´ecologia domestica a cura di Punto3, sul vero risparmio di costrure "casa ecologica, costi e benefici del risparmio energetico” a cura di Sacert - Emilia Romagna. Altre tavole rotonde invece sono aperte al pubblico e indirizzate particolarmente ai funzionari degli enti pubblici e tratteranno gli “acquisti verdi nelle pubbliche amministrazioni” a cura di Punto3 e, per finire, l´informazione e la comunicazione "sostenibile" nella Pubblica Amministrazione” a cura del Master in comunicazione ambientale Università degli Studi di Pisa. Sabato 14 giugno, sempre presso Una Hotel Versilia di Lido di Camaiore, a partire dalle ore 9:00, sarà la volta di “Crescere Bio – Il futuro biologico”. Il convegno sarà l’occasione per giornalisti, esperti e professionisti del settore biologico e alimentare di sensibilizzare un pubblico sempre più ampio ai temi della salute e della qualità della vita. L´approfondimento riguarderà la salubrità degli alimenti che diamo ai nostri i bambini e degli stili di vita legati alle errate abitudini alimentari. Riferendo i disagi della società attuale in particolare legandoli alle cause del cambiamento ambientale e di come questo influisca a sua volta sul mondo agro-alimentare. All’appuntamento, che sarà moderato dal professor Andrea Segré, preside della Facoltà di Agraria Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna, parteciperanno Paolo Carnemolla, Presidente di Federbio, Massimo Artorige Giubilesi, responsabile Operativo del Progetto Europeo Biobenessere, Domenico Tiso presidente di Asas Salute, l´affermata giornalista scientifica Sylvie Coyaud del Sole24ore e D di Repubblica, e molti altri nomi illustri altri nomi dell’associazionismo e del mondo scientifico. Per le iscrizioni e gli accreditamenti al work-shop e al convegno occorre consultare il sito www. Saporbio. Com. Il format più atteso sarà “Eco-talk”, una serie di talk show pensati appositamente per comunicare l’ecologia con stampo giornalistico. La telegiornalista Tessa Gelisio intratterrà gli ospiti che si alterneranno sul palco e porrà loro domande volte a far emergere la loro concezione professionale ed etica riguardo la bio-ecologia. Gli appuntamenti di “Eco-talk” si terranno a Viareggio, in Piazza Mazzini, da giovedì 12 a domenica 15 giugno nel tardo pomeriggio. Giovedì 12 giugno ore 18 si comincia con “Ricicli-amo”, un convegno a cui parteciperanno, tra gli altri, Francesco Liedl di Greenpeace, Guido Gerletti di Eco Toys, Stefano Silvestri, psicoterapeuta, e Renato Genovese di Lucca Comics. Venerdì 13 ore 17 sarà la volta di “Parlare verde: buone e cattive parole” con il volto noto televisivo Camila Ratznovich, Marco Laconica di Eco Radio, Michele Buono della redazione della trasmissione Report Rai3, Carlo Pignatelli di Habitat (Radio uno Rai), Marco Frattodi, direttore de “La nuova Ecologia”, Alessandra Astolfi di Riminifiera, curatrice dell´evento fieristico Ecomondo ed altri nomi noti del mondo dell’informazione. L´eco-talk di sabato 14 ore 18, invece, si intitolerà “Soffici impronte: muoversi per il mondo con rispetto” dove, tra tanti altri, spicca il nome dello scrittore bolognese Enrico Brizzi. Nella giornata di domenica 15 ore 19 si chiuderà il ciclo “Eco-talk” con “Green Style: nuovi stili di vita” dove, tra gli ospiti, saranno presenti il conduttore televisivo, nonché vegetariano convinto, Red Ronnie, Maurizio Pallante, che illustrerà le vie della decrescita (felice) e Venetia Villani, direttrice di “Cucina naturale”. .  
   
   
FINO ALL´8 GIUGNO "BUON COMPLEANNO PANIERE!" PRODOTTI E LUOGHI DELLA PROVINCIA DI TORINO IN FESTA PER I 7 ANNI DEL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE  
 
Le manifestazioni il 7 e l´8 a Torre Canavese e ad Agliè. Sono passati 7 anni da quando, nel 2001, lanciando ufficialmente il progetto del "Paniere" dei prodotti tipici del proprio territorio, la Provincia di Torino indicò una direzione che in seguito sarebbe stata seguita da molti altri territori: la messa in rete di saperi, sapori ed esperienze di tutela e valorizzazione in stretta collaborazione tra Enti pubblici, associazioni di produttori ed imprenditori privati. Oltre che un "marchio-ombrello" di qualità, il Paniere era ed è tuttora un metodo di ricerca, scoperta e un modello di promozione commerciale dei "tesori" enogastronomici di qualità. Per celebrare i 7 anni del progetto e riflettere sulle sue prospettive future la Provincia, i Comuni, le 30 Associazioni e Consorzi dei produttori (che si sono costituiti negli ultimi anni, insieme alla rete di ristoranti e negozi del Paniere) hanno ideato una serie di iniziative, raccolte nella manifestazione "Buon Compleanno Paniere! Prodotti e luoghi della Provincia di Torino in festa": sarà un vero e proprio "compleanno", che avrà come teatro il Canavese, una delle zone protagoniste a partire dal 2001 di un intenso lavoro di ricerca scientifica e consolidamento delle filiere produttive. Il Programma Sabato 7 giugno dalle 14 alle 19 ad Aglié sotto i portici del centro storico si terrà il Mercatino del "Paniere", cui parteciperanno una trentina di produttori che possono fregiarsi del marchio stesso e di quello regionale dell´Eccellenza Artigiana. Alle 17,30 davanti al Castello (reso famoso dalle riprese dello sceneggiato "Elisa di Rivombrosa") si terrà la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai "Cavalieri del Paniere", che andranno ai 30 Presidenti dei Consorzi di prodotto e ai 4 Presidenti dei Consorzi dei vini Doc della Provincia di Torino. Alla cerimonia sono invitati i 700 produttori che possono fregiarsi del marchio "Paniere", i Sindaci dei Comuni in cui sono presenti i produttori stessi, ma anche i ristoranti ed i negozi del Paniere. La premiazione sarà introdotta da Paolo Massobrio e si svolgerà alla presenza del Presidente Saitta, del Vice-presidente Bisacca, delle autorità regionali e locali, dei testimonial Bruno Gambarotta, Barbara Ronchi della Rocca e Paolo Frola e di uno degli attori protagonisti dello sceneggiato "Elisa di Rivombrosa". Al termine sarà tagliata la torta di Compleanno del "Paniere", accompagnata dalle Doc Erbaluce e Carema, che festeggiano nel 2008 quarantennale del riconoscimento ufficiale. Sabato 7 giugno alle 21 a Torre Canavese (vero e proprio "paese d´arte", che ospita nelle sue strade 150 quadri di pittori del realismo russo) il cantautore Giorgio Conte festeggerà il "Paniere" con le note delle sue composizioni nel Parco del Castello. Il concerto sarà preceduto da un aperitivo con i prodotti tipici del "Paniere", animato dai figuranti del gruppo "Artinsieme" (giocolieri, chiromanti, attori e musicanti). La stessa sera, a Torino, "Eataly" ospiterà invece una "Cena a km 0" con Mariangela, chef stellato del "Gardenia" di Caluso. Domenica 8 giugno ad Agliè la giornata sarà animata dal Mercatino del "Paniere" e dalle esibizioni dei gruppi "Artinsieme", "Nobiltà sabauda" (scenette di vita del ´700), "La Signora Stracciona" (musica popolare) e del Mago Pancione (giochi per i bambini). Radio Centro 95 proporrà le ricette della trasmissione "Cocina Clandestina". Il Pranzo del "Paniere" lo si potrà gustare nel salone polivalente di Aglié, raggiungibile con un trenino. Il programma potrà subire variazioni, dovute alle esigenze organizzative che dovessero presentarsi nei giorni immediatamente precedenti gli eventi I "Viaggi Del Paniere" Nel Canavese Nei giorni del Compleanno alcuni pullman-navetta con accompagnatori partiranno da Aglié per condurre i turisti in visita ai luoghi più suggestivi del Canavese. Spendendo 5 Euro si potranno effettuare le escursioni con degustazione inclusa. L´iniziativa è realizzata in collaborazione con l´Atl "Turismo Torino e provincia". Inoltre, in collaborazione con il Gtt (Gruppo Torinese Trasporti ), è stato organizzato un collegamento gratuito da Torino ad Agliè con navette, con partenza alle 9,30 da corso Stati Uniti angolo Corso Re Umberto (capolinea linee extraurbane) e ritorno a Torino alle 18,30. Per informazioni e prenotazioni: Atl "Turismo Torino e Provincia" - Iat di Ivrea, corso Vercelli 1, 10015 Ivrea, telefono 0125-618131, e-mail info. Ivrea@turismotorino. It Il programma dei "Viaggi": - sabato 7 giugno dalle 10,30 alle 13: Carema, le cantine storiche ed i suoi vigneti; San Giorgio Canavese, visita al Museo Etnografico "Nossi Rais"; Caluso, visita all´Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino; con degustazione dei migliori vini del Canavese (Erbaluce e Carema, i cui Consorzi dei produttori festeggiano il quarantennale della concessione della Denominazione d´Origine Controllata) e delle altre eccellenze vitivinicole della provincia di Torino - sabato 7 giugno dalle 14,30 alle 17: Castello di Masino (costo aggiuntivo di 6 Euro per l´entrata al Castello), con degustazione di canestrelli ed Erbaluce; la Serra Morenica e Piverone, con visita al Museo Etnografico della Steiva e degustazione di Erbaluce alla cantina "Le Chiusure" - domenica 8 giugno dalle 10,30 alle 13: Castellamonte e Torre Canavese, con visita alla fabbrica di ceramica "Chechi" di Castellamonte, al "paese dipinto" di Torre e degustazione dei torcetti di Aglié in un laboratorio artigianale; Pont Canavese, visita alla 26° Mostra dell´artigianato e degli antichi mestieri, al Museo della plastica "Sandretto" e degustazione della Toma di Ceresole - domenica 8 giugno dalle 14,30 alle 17: Chiaverano, visita al Museo del Frer, alla Bottega del Rosmarino, alla chiesa di Santo Stefano di Sessano (Xi secolo, con giardino medievale delle erbe officinali) e degustazione di grappa dell´antica distilleria Revel Chion; Val Chiusella: il territorio del Ben-essere, con passeggiata tra le erbe e il verde profondo e degustazione della "Tuma" di Trausella. .  
   
   
MOMENTI GOLOSI CON APÉRITIF À LA FRANÇAISE IN ITALIA GIUNGE ALLA SECONDA EDIZIONE L’APPUNTAMENTO CON APÉRITIF À LA FRANÇAISE  
 
Giovedì, 5 giugno 2008 dalle ore 19. 00 alle ore 21. 00 presso la sede del Sole 24Ore – Via Monte Rosa 91 a Milano si terrà il secondo rendez - vous con l’Apéritif à la française, un appuntamento internazionale festeggiato da 5 anni in ben 24 Paesi diversi nel mondo e che ha l’obiettivo di ampliare la conoscenza dei prodotti agro – alimentari francesi, assaporandone tutto il loro gusto. L’apéritif à la française decorre da sempre il primo giovedì di giugno e in questa data ciascun Paese propone il meglio della gastronomia francese, invitando a scoprire e condividere le diversità dei prodotti e dei profumi della tradizione culinaria francese grazie ad un’atmosfera all’insegna della massima convivialità e semplicità dello stare insieme, con un savoir faire tipico della Francia e tanto apprezzato dal consumatore italiano. Anche quest’anno, quindi, circa 38 città ospiteranno l’evento: una serata di presentazione dei prodotti partner dell’iniziativa, ma anche un momento di incontro per giornalisti, buyers e opinion leaders durante il quale verrà presentato il nuovo programma di promozione legato a quest’iniziativa. Oltre alla serata di lancio, numerose saranno quest’anno le occasioni per degustare la varietà dell’offerta francese: dal 18 luglio al 13 agosto in ben 44 punti vendita della catena Metro Italia i clienti avranno accesso ad un’imperdibile offerta che vede protagonista un’ampia gamma di prodotti francesi. Inoltre la catena Metro Italia organizzerà dal 21 al 31 luglio nei propri magazzini una serie di corsi di formazione per i professionisti del settore, un’ulteriore opportunità per sviluppare al meglio tutte le qualità e le molteplici caratteristiche dei prodotti francesi. E se negli ultimi anni l’aperitivo è diventato il momento clou della giornata, ecco che l’Apéritif à la française ha il piacere di accogliere il pubblico italiano in alcuni Wine Bar alla moda di Milano dove festeggiare la fine della giornata con uno stile tutto francese. L’apéritif à la française è un vero e proprio incontro annuale della cultura alimentare francese che solo nel 2007 ha riunito: 350 aziende partner, 20. 693 giornate di animazione in 2. 373 punti di vendita, 21. 000 persone presenti in totale alle serate di presentazione e 68 partner media che hanno collaborato al lancio. Per il 2008 un nuovo Paese si unisce ai festeggiamenti: il Senegal che celebrerà l’evento per la prima volta a Dakar. La campagna Apéritif à la française è organizzata da Sopexa e co – finanziata dal Ministero dell’Agricoltura e della Pesca francese, dalle aziende importatrici, nel quadro di un sempre più crescente interesse per l’alimentazione, un settore in cui la Francia come l’Italia, è un oggetto di riferimento. .  
   
   
ALTA CUCINA E INNOVAZIONE AL PITRIZZA CON IL NUOVO CHEF ANDY GASKIN  
 
Per la stagione 2008 la cucina proposta dall’hotel Pitrizza ha una nuova firma di prestigio, quella dello chef Andy Gaskin. Classe ’62 e di origini inglesi, il giovane chef vanta un’ampia esperienza professionale a livello internazionale, che l’ha portato a lavorare accanto ad alcuni dei più noti chef stellati fra cui Heston Blumenthal, considerato il guru della «gastronomia molecolare», e Roger Vergé del ristorante parigino 3 stelle Michelin Le Moulin De Mougins, deliziando con le proprie ricette ospiti illustri come la Regina Elisabetta. Numerosi anche i riconoscimenti ottenuti da Andy Gaskin nelle più prestigiose competizioni mondiali, quali la W. A. C. S World Team Challenge, il World Culinary Grand Prix e Le Salon Culinaire International de Londres in cui ha conquistato importanti premi e riconoscimenti. Nel suo nuovo ruolo di Executive Chef del Pitrizza, uno degli alberghi gestiti da Starwood Hotels & Resorts in Costa Smeralda assieme agli hotel Cala di Volpe, Romazzino, Cervo e Pevero Golf Club, Andy Gaskin rivisita i menu del raffinato ristorante, proponendo una cucina mediterranea innovativa che trae ispirazione dai prodotti locali e dalle ricette della più tipica gastronomia sarda, interpretati in una chiave originale e moderna. Obiettivo della sua cucina è stupire attraverso la presentazione di piatti creativi, in cui un attento accostamento di sapori e profumi, scelta degli ingredienti e la loro disposizione sono minuziosamente studiati per dare vita a vere opere di gusto, capaci di condurre l’ospite in un’esperienza sensoriale che ne conquisti sguardo e palato. Tra le sue creazioni, che cambiano nei due diversi menu proposti per il pranzo e la cena, primeggiano ricette che sottolinenano una profonda attenzione per i prodotti locali e le tipicità gastronomiche dell’isola: sardine in crosta di pane verde con insalata di finocchio croccante e salsa Pitrizza, filetto di scorfano su letto di fregola, rombo agli agrumi con purée di carciofi, fave e funghi di stagione, torta alle mele gallurese con gelato di pinoli. Intimo ed elegante, ideale per cene romantiche, il ristorante Pitrizza offre una splendida vista sulla baia di Liscia di Vacca, uno degli angoli più esclusivi della Costa Smeralda. Www. Starwoodhotels. Com/costasmeralda .  
   
   
GRANDE SUCCESSO PER LA SERATA DEDICATA ALLA PATATA DI BOLOGNA OLTRE DUECENTO PRESENZE IN ONORE DI SUA MAESTA’ LA PATATA DI BOLOGNA  
 
Grande successo per la serata promossa dall’Emerita Confraternita della Patata di Bologna svoltasi ieri sera nelle sale del Savoia Hotel Regency di Bologna. L´evento, organizzato nell’ambito dell’Anno Internazionale della Patata indetto dalla Fao, ha visto la partecipazione di oltre duecento ospiti, tra autorità, giornalisti, rappresentanti del mondo agricolo e operatori del settore, accorsi per celebrare Sua Maesta’ La Patata Di Bologna. Nel corso della serata, il Presidente Giovanni Leporati ha consegnato il titolo di Soci Onorari della Confraternita a personalità di spicco, tra cui: On. Giancarlo Mazzuca, Sen. Gian Carlo Sangalli, On. Virginiangelo Marabini, Tiberio Rabboni Assessore all’Agricoltura Regione E. R. , Luciano Torreggiani Presidente Patfrut Sca, Ennio Pizzoli Presidente Pizzoli Spa. Il menu, molto vario ed articolato, ha visto come assoluta protagonista Sua Maesta’ La Patata Di Bologna esaltata dalla ricette artisticamente elaborate del noto Chef Stellato Marcello Leoni. Tra le delizie proposte ai palati dei fortunati commensali, oltre agli antipasti a base di mortadella e di Sua Maestà il Nero, un millefoglie di patate in salsa di verza e basilico con squacquerone, risotto di patate profumato al rosmarino e noce moscata, crema di patate profumata al burro bruciato con costoletta d’agnello, funghi e rafano. Tutti i piatti sono stati abbinati ai prestigiosi vini dei colli bolognesi ed in particolare: Pignoletto Frizzante, Sauvignon e Cabernet Sauvignon delle aziende Gaggioli e Tizzano. L´evento si è avvalso della sponsorizzazione della Banca Mediolanum e del patrocinio di Plentymarket. I prodotti sono stati offerti da: Patfrut, Vecchia Malga, Pizzoli, Distyle e Azienda Agricola Funghi Valentina. .  
   
   
LA CARTA DEI SALUMI VILLANI  
 
Perché una “carta” dei salumi? Prima di tutto, per scegliere, e per aiutare a scegliere. Pensate a come si è evoluta negli anni recenti la carta dei vini: quelle di una volta erano come l’elenco telefonico, trovavi solo i nomi che conoscevi già. Quelle di oggi aiutano a scegliere, a scoprire, a desiderare. Così pure la carta dei salumi Villani vuole essere uno strumento nuovo, agile e moderno per aiutare a scegliere, a immaginare, a pregustare. I Cru Di Villani Sono i nostri Vintage, o le nostre Edizioni Limitate, se volete. Come i Vintage, esprimono il momento in cui hanno avuto origine, sono una memoria dell’abilità e della materia; come le Edizioni Limitate, vanno finiti prima che siano finiti. I Cru di Villani sono disponibili solo in alcuni periodi dell’anno. Proprio come una volta, quando nelle fattorie si aspettava l’inverno per ammazzare il maiale, e le feste invernali erano segnate dall’abbondanza. I Cru sono i nostri fiori all’occhiello, da aprire sotto l’albero, da accompagnare con un brindisi, da gustare con gli amici nei momenti di festa. Ve li presentiamo. Il Prosciutto Crudo di Parma stagionato 24 mesi Noi ci teniamo, alle maiuscole. E anche agli articoli determinativi. Non stiamo parlando di un comune signor Crudo: questo è il Crudo. Stagionato per ventiquattro mesi: scriverlo in lettere sulle confezioni prenderebbe troppo spazio, ma dà perfettamente l’idea del lusso che rappresenta il tempo. Il Prosciutto Crudo di Parma stagionato ventiquattro mesi si è preso tutto il tempo che gli serviva per trasformarsi a partire dalla coscia italiana di suino pesante che era in origine (il che significa che, già prima, ci si è presi il tempo di allevare il maiale quanto a lungo è stato necessario, per ottenere la carne ideale). Salagione curata maniacalmente. Il resto lo fa l’aria delle colline parmensi, la cui brezza resta impigliata in ogni fettina. Fa felici i veri intenditori come i semplici golosi. Il Prosciutto Crudo di San Daniele stagionato 24 mesi Emigrare per lavoro è una vecchia storia italiana. L’abbiamo fatto anche noi. Siamo andati a San Daniele del Friuli, ed è da lì che viene l’altro nostro fiore all’occhiello: il Prosciutto Crudo di San Daniele stagionato ventiquattro mesi. È il primo San Daniele Dop stagionato ventiquattro mesi nella storia della salumeria italiana. Ora, scusate se ci ripetiamo: la lentezza è un lusso. Anche per questo abbiamo mimato l’alternarsi delle stagioni controllando le variazioni di temperatura durante la stagionatura. Come si faceva una volta, però senza i rischi di una cattiva stagione. Pensate il Prosciutto Crudo di San Daniele stagionato ventiquattro mesi come un grande vino rosso: al tatto morbido ma corposo, in bocca dolce e complesso, ricco di mille sfaccettature. Prosit. La Pancetta stagionata 6 mesi La rivincita della Pancetta, troppo spesso ingiustamente discriminata rispetto ai maschi della famiglia, Prosciutto e Culatello. Asciugata per settantadue ore in un ambiente a temperatura e umidità controllata, rivestita con cucitura a mano, stagionata per sei mesi in apposite forme di legno, la Pancetta si mostra con orgoglio: morbida, con un suo modo delicato di essere decisa, in bocca ha una scioglievolezza che si imprime nei ricordi. Chi la acquista solo per cucinare viene inevitabilmente convertito sulla via del Cru. La Coppa stagionata 6 mesi Un’altra femmina che porta lustro alla famiglia dei Cru. Ha fascino adulto di una sciantosa: sa chi è, e non ha fretta di dimostrarlo. Prende tempo indugiando in una stagionatura lenta e umida come un hammam, sino a ricoprirsi di muffe nobili che sono i suoi gioielli, il suo profumo, il suo vestito e le portano in dote il tratto distintivo dell’aroma. Se fosse un vino, sarebbe un Sauternes. Naturalmente è legata a mano, come si conviene a una signora dai gusti forti. Il Culatello con Cotenna stagionato 16 mesi Non tutti i culatelli nascono con la cotenna. Il Culatello e la Cotenna vivono sedici mesi assorti in un loro idillio osmotico, durante il quale si concepisce l’aristocrazia: la Cotenna avvolge osmoticamente il Culatello portandogli in dote il sapore delicato, dolce e soffice, e proteggendone il colore rubino, che ha la sua magnificazione nella trasparenza delle fette. Sul culatello le leggende sono tante, c’è chi dice fosse nato dall’errore di un garzone nel rifilare un prosciutto. Di certo c’è il fatto che il culatello era il regalo per eccellenza con cui i mezzadri omaggiavano il padrone delle terre. Il Salame con legatura a mano lungo 120 cm È il riscatto dei luoghi comuni. “Sei un salame” può essere un affettuoso insulto. Essere Il Salame Villani lungo centoventi centimetri è un record di bontà. Qualcuno dirà, perché così lungo? È l’espressione dell’amore di Villani per la tradizione, che fra l’altro allontana il doloroso momento in cui tagliando, tagliando si addiviene all’ultima fettina. La carne di suino adulto è tritata a grana media, insaporita con sale e pepe in grani, insaccata nel budello gentile, gentile di nome e di fatto perché è lui che tiene a cuore la morbidezza della carne. La stagionatura è ovviamente lenta, e la legatura è fatta a mano: perché la fretta e l’arte dei salumi non vanno a braccetto. La cassa di legno Proprio come i grandi vini, tutti i Cru Villani viaggiano in cassa di legno. Perché il legno è tradizione, perché è prezioso, perché diventa lo scrigno che svela il più goloso dei regali. Perché ci piace pensare che oltre a dirlo coi fiori, si possa dirlo con la Pancetta, con la Coppa, col Culatello, col Salame… e naturalmente col Prosciutto. Villani tutti i giorni Vi abbiamo presentato i Cru, che sono i nostri giorni di festa, i nostri vintage. Ma proprio come accade per i vini, se stappare un’etichetta importante sottolinea un’occasione speciale, ci sono bottiglie che senza quei tratti di unicità danno luce a un pasto quotidiano. Quello che vi presentiamo è un capitolo da sfogliare tutti i giorni, da ritrovare a tavola nella quotidianità. La nostra famiglia. I Crudi Con il Parma e il San Daniele Riserva abbiamo voluto dare all’aristocrazia dei salumi un’espressione alla mano di quotidianità. Concederseli sulla tavola di tutti i giorni è come mangiare con le mani una ricca pietanza: regala quel senso di trasgressività che la rende ancora più desiderabile, ancora più godibile. Mangiateli con le mani. Parma Riserva 16 mesi È un Dop: materia prima tutta italiana, selezione dei prosciutti più pesanti, zona geografica di produzione identificata (Pastorello, in provincia di Parma). Stagionato per sedici mesi, il Parma Riserva attrae per il colore paglierino della cotenna, affascina per il profumo delicato, conquista per l’armonia nell’alternanza tra il rosso omogeneo del magro e il bianco rosato del grasso. La fetta, morbida e compatta, reclama il bis per replicare il piacere di una appetitosa dolcezza. San Daniele Riserva 16 mesi Come il cugino Parma Riserva, anche il San Daniele Riserva è un Dop. Stagionato per sedici mesi mimando le naturali variazioni stagionali della temperatura, il San Daniele Riserva si esprime con una cotenna chiara che sigilla la compattezza morbida e la dolcezza del dialogo tra grasso e magro, che è la sua vera, intima ricchezza. Perciò, onta e vergogna a chi butta il grasso! I Cotti I Cotti stanno ai Crudi come il cioccolato al latte a quello nero: ingiustamente penalizzati da un pregiudizio che li dipinge come i cugini poveri. Noi obiettiamo: dipende dal cacao, dipende dal latte. A proposito: i Cotti Villani non contengono derivati del latte, e neppure fonti di glutine, quindi si possono proporre con sicurezza anche ai commensali afflitti da allergie. E sono anche privi di polifosfati aggiunti. Puro sapore. Il Cinquefiori Maxi Il Cinquefiori Maxi nasce per fare felici gli intenditori e i tradizionalisti: i primi apprezzeranno la morbidezza delle carni (tutte provenienti dal circuito Pp, lo stesso da cui vengono selezionate le carni per i prosciutti crudi di Parma). I secondi ammirano l’aspetto tradizionale, con la nocetta di grasso al centro, che poi è quella a cui va il merito della consistenza e della eccezionale dolcezza. Disossato a mano per garantirne l’integrità. Il Brace Il Brace è la dimostrazione pratica del tripudio gustativo connesso alla reazione di Maillard: per non farvela tanto lunga, pensate alla bontà della crosta del pane, anche quella è un esempio di reazione di Maillard. Il Brace ha una doppia cottura, a vapore e sulla griglia. La crosticina che si forma in questa seconda fase, insaporita con alloro, ginepro, pepe bianco e rosmarino, regala al Brace la tenerezza di un Cotto e l’intrigante appetitosità di un arrosto. Nove giorni di lavorazione, e il risultato è questo: la nemesi del Cotto. Il Praga Sarà l’affumicatura, sarà l’aggiunta della“Tredicesima Sorgente”, liquore tipico della repubblica ceca distillato da venti erbe medicinali; sarà il fatto che per il Praga usiamo solo cosce pesanti con osso: il risultato è una triade di consistenza morbida e vellutata, profumo intrigante delle erbe distillate, gusto leggermente affumicato, che insieme conferiscono al Praga il fascino discreto ed intrigante di un Cotto fuori dagli schemi. Le Mortadelle Cosa c’è di più peccaminoso di un panino alla mortadella? Una pizzetta con la mortadella. E cosa c’è di più peccaminoso di una pizzetta con la mortadella? La mortadella mangiata con le mani e senza pane. In più, le Mortadelle Villani non contengono polifosfati aggiunti, né derivati del latte, né fonti di glutine; e tutto il processo produttivo è garantito dal Consorzio della Mortadella Bologna. Come dire: un peccato, reso innocente. La Santo Igp in Vescica Delicata, con una leggera aggiunta di aglio, la Santo è una Mortadella dolce e naturale. Una prova? La digeribilità. Per scorpacciate in libertà, regressione ai bei tempi della scuola, e scorpacciate peccaminose. La Festa Igp Gusto emiliano più deciso, forte, e intenso. La Festa è la Mortadella per i palati che credono di avere già provato tutto, e per quelli che in un salume cercano il racconto di un luogo e della sua gente. I Salami Una peculiarità di Villani è di non guardare solo all’ambito ristretto delle proprie tradizioni locali, pur così ricche. Di generazione in generazione, ci piace studiare i salumi degli altri. Questo avviene in particolar modo per i salami. L’ungherese, l’Abruzzese, il Vesuvio, parlano le lingue e i dialetti delle altre regioni e paesi. Siamo fieri di averne imparato la sintassi. Montanaro Parente prossimo del salame di Felino, di cui condivide la consistenza e il tipico odore, quello che tutti abbiamo nelle narici se chiudiamo gli occhi e pensiamo all’archetipo “Salame”. Budello naturale, legato a mano: il Montanaro è un cilindro incipriato di piacere. Ha però un difetto: fetta dopo fetta, finisce. Ungherese Paprika, e fumo. La seta impalpabile della spezia ungherese per eccellenza, il gusto inconfondibile di una delicata affumicatura, la grana fine, la consistenza compatta. Una superba interpretazione della cultura gastronomica magiara. Vesuvio Come un cratere benigno, il budello naturale del Vesuvio trattiene un magma dalla consistenza morbida, dall’odore leggermente affumicato, dal sapore dolcissimo e leggermente vinoso. In bocca, un’esplosione vulcanica di gusto. Abruzzese La forma è schiacciata e di colore chiaro, dato dalle tipiche muffe di cantina. La carne è rosso rubino, disseminata di gocce perlacee di lardellatura incastonate nella compattezza della fetta. Appetitoso, piccante, pepato. In Abruzzo lo fanno così. Le Pancette E La Coppa La femminilità dei salumi si esprime nella morbidezza languida di pancetta e coppa: entrambe prodotte e stagionate con metodi artigianali, raccontano storie di sapori perduti e ritrovati. Coppa Riserva Il punto di partenza è un suino pesante. Se ne seleziona la carne magra del collo, si effettua la salagione a mano, si procede a una aromatizzazione leggera. Insaccata nel budello di bue, legata a mano e stagionata per almeno novanta giorni, la Coppa Riserva restituisce le attenzioni ricevute concentrando in ogni fetta la sua decisa personalità. Pancetta Pepenero Gioca sui contrasti: il bianco di questa pancetta è completamente avvolto da un velo di pepe nero, che fa da contrappunto alla morbidezza della carne. Profumo di aglio e pepe, sapore netto. Astenersi palati indecisi. Pancetta Steccata Dolce Schiacciata tra due stecche di legno: la Pancetta Steccata Dolce si tiene in forma stagionando così. Bianca e rossa, come il ritratto della salute, e come il magro e il grasso. Al naso regala zefiri di spezie, al palato una moderata dolcezza. Le Specialità Emiliane Ci piace studiare i salumi delle altre regioni e paesi, ma siamo fieri della tradizione emiliana, che continuiamo anche nelle forme più rare. Sicuri di conquistare adepti ovunque, al primo assaggio. Coppa di Testa Credevamo di poter resistere al luogo comune, e invece eccoci caduti dentro fino al collo, anzi fino alla testa: del maiale non si butta via niente. Lo dimostra la Coppa di Testa, che magnifica le parti tenere destinate alla delizia autentica degli intenditori e dei golosi. Il colore rosso-rosato impreziosito dalle note perlacee della lardellatura, la consistenza compatta, l’odore intenso caratteristico della Coppa, il sapore speziato: una specialità emiliana certo non per tutti. Beati quei pochi. Ciccioli montanari C’è chi non li ha mai visti, e ci dispiace, non tanto perché non abbia goduto della forma regolare squadrata, o del colore rosato-brunastro: ma perché non ne conosce il profumo e il sapore speziato, perché non ne ha gustato la consistenza compatta. Un rompi-digiuno a cui si potrebbe decidere di non rinunciare mai più. Greppole Sono note anche come Ciccioli frolli, per via della consistenza friabile che le differenzia dai cugini Ciccioli montanari, più sodi e compatti, con cui le Greppole condividono però un’amabile speziatura. Il colore marrone brunastro è come un araldo che annuncia alla vista la friabilità. Precotti: Cotechino, Zampone Riserva, Triangolo Un’icona emiliana. Confezionato sottovuoto, pronto in trenta minuti, restituisce il trionfo dei gusti di una volta: spezie leggere, grana regolare della carne macinata, di una bontà tanto semplice che, diciamocelo, dà il meglio di sé servita così com’è, e per accompagnamento una patata bollita con un filo d’olio, come nelle case contadine di una volta. Lo Zampone Riserva fa sorgere spontanea una domanda: perché solo a Natale, perché solo a Capodanno? Il profumo intenso dell’equilibrata speziatura, la morbidezza della carne dalla macinatura regolare si godono con lenticchie o senza, con un puré di patate, con una vellutata di carciofi, per tutto l’arco della stagione fredda. Il Triangolo è l’espressione più testarda della tradizione modenese. Chiamato anche Cappelletto, per la forma tipica del cappello a tricorno, modenizza (non è un refuso: nel senso che lo rende modenese) l’aspetto del classico cotechino, con cui condivide una moderata speziatura. Accompagnato con mostarda di frutta è un secondo che crea consensi su ogni tavola. Il Taglio Ogni vino ha il suo bicchiere, ogni salume il suo taglio. Non vogliamo farne una questione di leggi morali: è solo che desideriamo che i nostri salumi siano gustati al loro meglio. Il taglio non è solo una pratica necessaria ma un vero e proprio atto gastronomico. Insomma, un’arte. Affettare correttamente un salume serve ad esaltarne le caratteristiche organolettiche ma anche quelle estetiche. Una fetta troppo spessa e irregolare impegna la masticazione troppo a lungo; una troppo sottile tende a “sbriciolarsi”. Tutto ciò non giova né alla degustazione, né al piacere della vista. Coltello o affettatrice? Questo è il dilemma… Il taglio ottimale è quello effettuato da una mano esperta e sapiente, che sa assecondare gli “inviti” del pezzo con una pressione decisa e delicata. Ma anche la mano sapiente abbisogna di attrezzi idonei. I migliori sono i coltelli d’acciaio, che a differenza dei vecchi coltelli di ferro non reagiscono con il grasso favorendone l’ossidazione e conferendo al salume un tipico gusto “ferroso”. Per il taglio di alcuni salumi particolarmente pregiati e di lunga stagionatura, ancora oggi è d’obbligo il coltello, e non l’affettatrice. Se si usa l’affettatrice, è consigliabile aspettare qualche secondo tra un taglio e l’altro: le lame surriscaldate potrebbero alterare irrimediabilmente il gusto del salume. Per un taglio ottimale, sono ideali le affettatrici a volano che, tagliando a velocità ridotta, preservano e rispettano le caratteristiche organolettiche e la consistenza. L’insidia del Prosciutto Cotto Verrebbe da pensare che sia il più facile, quasi banale da tagliare, e invece no: occorre iniziare rifilando il prodotto dalla cotenna esterna; si procede affettando il prosciutto in fette mediamente sottili per ottenere la giusta consistenza e l’aspetto di “fetta intera”. Un’attenzione particolare va riservata ai cotti di Alta Qualità, la cui struttura delicata richiede dedizione ed accortezza per ottenere una fetta ottimale. .  
   
   
LE PRODIGIOSE PROPRIETÀ DI CLA (ACIDO LINOLEICO CONIUGATO) E TÈ VERDE  
 
E’ ormai risaputo e confermato da numerosi studi scientifici che il Cla, l’Acido Linoleico Coniugato incide sulla massa grassa inibendo l’accumulo di grassi nelle cellule adipose. In più contribuisce alla formazione di nuova massa muscolare. Associato all’estratto del Tè verde diventa ancora più potente perché stimola la termogenesi, permettendo all’organismo di consumare più energia. Inoltre il Te verde è un potente antiossidante dalle molteplici proprietà. Pharma Nord, azienda farmaceutica danese, da anni leader nella produzione di integratori efficaci documentati da rigorosi studi scientifici, ha sviluppato, per la prima volta sul mercato in Italia, una nuova formulazione Bioattivo Cla + Tè verde. Questa formulazione è efficace come coadiuvante per la riduzione del peso corporeo, ma deve essere associata ad una dieta adeguata e ad un’attività fisica costante. Il Cla favorisce la perdita di peso «Il Cla sembra essere in grado di ostacolare l´accumulo di grasso e allo stesso tempo di proteggere la massa magra (muscolo e osso)», dice la professoressa Carla Lubrano, del Dipartimento di Fisiopatologia Medica dell’Università “La Sapienza”di Roma (vedi intervista allegata). Ma non solo: alcuni recenti studi hanno dimostrato che vi è stata una diminuzione di massa grassa di quasi l’8 per cento nei soggetti in trattamento con questa sostanza dopo 12 mesi. Dimagrire dormendo Uno studio americano, condotto dai ricercatori dell’Università del Wisconsin-madison, ha dimostrato che il Cla continua a bruciare i grassi anche di notte: mentre si dorme ha un’efficacia superiore del 14% rispetto a preparati analoghi. Sapevamo che il Cla agisce sul metabolismo dei grassi e questa scoperta ha evidenziato come questo meccanismo aumenti durante il sonno. Un altro studio, condotto su 180 donne e uomini, ha dimostrato che i soggetti che avevano assunto il Cla rispetto al gruppo al quale era stato somministrato un placebo, dopo 12 mesi avevano perso il 9% del loro grasso corporeo, mentre il gruppo placebo non aveva avuto nessuna perdita. (Studio pubblicato su Journal of Clinical Nutrition) Come funziona il Cla L´acido linoleico coniugato è un grasso polinsaturo appartenente alla categoria degli Omega 6 che aiuta a ridurre il peso corporeo e a tonificare la massa muscolare. Studi scientifici hanno dimostrato che il Cla influisce in modo positivo sull’equilibrio tra muscolatura e grasso corporeo. Ü Ostacola l’assorbimento di grasso nelle cellule adipose. Ü Favorisce il rilascio del grasso presente nei tessuti adiposi. Ü Stimola la combustione dei grassi ü Previene la perdita di massa muscolare. Previene il solito effetto yoyo Un altro vantaggio del Cla è quello di contrastare l´effetto “yo-yo” delle diete, in cui il peso di una persona oscilla per tutto il tempo. In circostanze normali, quando una persona perde peso tagliando drasticamente l´assunzione di cibo, perde sia grasso che massa muscolare. La diminuzione della massa muscolare è un grande problema: una volta che si torna alla propria dieta normale, si hanno meno cellule muscolari per convertire il grasso in energia e quindi si ritorna al peso iniziale. Con il Cla questo non accade, il corpo si libera dal grasso e non dalla massa muscolare. Il potere del tè verde Il Gte (Green Tea Extract) è ricavato dalle foglie del tè verde (Camelia sinensis). Le foglie di questa pianta sono utilizzate da almeno 4000 anni e sono sempre state conosciute come portatrici di salute. Grazie ai polifenoli o catechine contenuti nelle sue foglie esplica un potente effetto antiossidante. Non solo, il Gte stimola anche il consumo dei grassi da parte del corpo e risulta molto utile per chi vuole perdere peso. Come funziona? ü Riduce l’appetito. Ü Aumenta la combustione dei grassi. Ü Incrementa la produzione di calore (termogenesi). Ecco perché Bioattivo Cla+tè verde di Pharma Nord aiuta a perdere peso perché riduce l’appetito e fa aumentare il consumo dei grassi. Www. Pharmanord. It Numero Verde 800-912805.  
   
   
GUSTOSE NOVITA’: DIMMIDISI’ PRESENTA I “PIATTI UNICI” DUE INSALATONE ARRICCHITE PER UN PRANZO PRATICO, VELOCE E SOPRATTUTTO FRESCO  
 
Con l’arrivo della stagione estiva, Dimmidisì lancia una sfiziosa novità: i “Piatti Unici”, una gamma di Insalatone arricchite in due ricette del tutto originali. La prima proposta è 100% vegetale: pomodorini, olive nere e carote in festa su un letto di insalatina tenera. Per chi invece non vuole rinunciare a un piatto più goloso e nutriente, ma sempre freschissimo, ecco l’Insalatona con provolone dolce, prosciutto cotto e crostini saporiti, serviti con insalata mista croccante. Due ricette appetitose e trasversali perché accontentano i gusti di tutti. I “Piatti Unici” sono ideali per un pranzo completo, sano e immediatamente pronto, grazie a una pratica e originale confezione “ciotola” con condimento in bustine separate, forchetta e tovagliolo di carta. Dimmidisì - i “Piatti Unici”- Insalatone arricchite con pomodorini, olive nere e carote in festa (tagliate nell’originale forma a “tagliatelle”) è un mix di verdure freschissime, attentamente selezionate e già lavate. Gli ingredienti, tutti freschissimi, sono lattughino, carote, pomodorini, valeriana, olive e spinacio e vengono confezionati in una pratica vaschetta monoporzione. Un piatto genuino e gustoso, subito pronto all’uso, da condire con olio extra vergine d’oliva, aceto di vino bianco e sale, forniti in bustine a parte, corredati da forchetta e tovagliolo di carta. Dimmidisì - i “Piatti Unici” - Insalatone arricchite con provolone dolce, prosciutto cotto e crostini saporiti è un “monopiatto” ancora più sfizioso. Un mix classico di verdure freschissime, attentamente selezionate e già lavate (indivia riccia, pan di zucchero, radicchio rosso) che si arricchisce di due golosi e freschi ingredienti: prosciutto cotto e provolone dolce. Tocco finale, saporiti crostini. I due nuovi ingredienti sono separati tra loro e dall’insalata mista, per una proposta ancora più originale. E’ un’ Insalatona assolutamente completa per soddisfare i palati più esigenti che non vogliono però rinunciare alla freschezza e alla delicatezza di un buon piatto sano. Per un sapore più ricco, aggiungere olio extra vergine d’oliva, aceto balsamico e sale, forniti in bustine a parte, con la forchetta e il tovagliolo di carta. Dimmidisì - i “ Piatti Unici” sono disponibili nel reparto ortofrutta di ipermercati e superstore al prezzo di 2,40 Euro la prima proposta e 3,00 Euro la seconda. Per ulteriori informazioni: www. Lalineaverde. It .  
   
   
L’ESTATE PIÙ GOLOSA È DA MCDONALD’S UN UNICO MCFLURRY IN TRE VARIANTI MAGNUM  
 
Mcflurry Magnum di Mcdonald’s è un morbido gelato al gusto Magnum arricchito con tre golosi ingredienti: croccanti dischetti di cioccolato extra fondente, cioccolato e scaglie di mandorla e cioccolato e pezzettini di brownies. Peso: 145 gr. Prezzo consigliato: 1,90 Euro In Italia da oltre 20 anni, nel 2007 Mcdonald’s ha realizzato un giro d´affari consolidato pari a 678 milioni di euro (+9. 1% rispetto al 2006). Con più di 360 ristoranti presenti su tutto il territorio, Mcdonald´s impiega circa 12. 000 dipendenti a contratto a tempo pieno o part-time. Nella scelta dei propri fornitori, Mcdonald’s conferma la tendenza ad essere un marchio “locale”, privilegiando il territorio e l’imprenditoria nazionale: l’80% dei prodotti e delle materie prime impiegate nei ristoranti, infatti, provengono da aziende italiane. .  
   
   
LA PRIMA GELATERIA ROTONDA E ROTANTE DELLA STORIA: TONDA, DESIGN BY MAKIO HASUIKE & CO., IN COLLABORAZIONE CON IL LABORATORIO RICERCA E SVILUPPO IFI  
 
La prima gelateria rotonda e rotante della storia. Più che un prodotto, una tecnologia all’avanguardia. Più che un prodotto, un’emozione. Per una nuova fruizione tecnologica ed ergonomica dello spazio. Perfetta nella sua forma geometrica, perfetta nella conservazione del gelato con relativo risparmio energetico, perfetta nella distribuzione del freddo all’interno della vasca, perfetta per la visione del gelato da parte del cliente, così come perfetta è la comodità di servizio da parte del gelatiere. A gelateria chiusa la vasca tonda che contiene le vaschette ruota lentamente per mostrare il gelato in tutte le sue angolazioni. Il movimento circolare consente di omogeneizzare la temperatura all’interno della vasca, eliminando il delta termico tra una vaschetta di gelato e l’altra. Selezionata per la pubblicazione nel volume Adi Design Index 2006, Tonda concorre alla Xxi edizione del Premio Compasso d´Oro. Dal primo arredamento bar industriale alla prima vetrina gelateria rotonda e rotante della storia. Ifi, classe 1962, fa parte del gruppo Industrieifi, leader in tecnologia e design per soluzioni innovative nell´arredo di locali pubblici.  
   
   
SI È CHIUSO VITIGNOITALIA 2008CON UN BILANCIO PIÙ CHE POSITIVO CHE CONFERMA NAPOLI SECONDA VETRINA ENOLOGICA NAZIONALE.  
 
Vitignoitalia, annata 2008, ha chiuso i battenti con un bilancio più che positivo. <Un incremento di espositori del 20% è un dato importante che ci rende orgogliosi>, ha dichiarato Maurizio Teti, direttore commerciale di Vitignoitalia. Il salone ha visto 350 espositori con presenze significative da tutte le regioni italiane: non solo Campania, ma Trentino Alto Adige, Sicilia, Marche, Toscana, Calabria hanno scommesso su Napoli che ormai si attesta a seconda vetrina enologica in Italia. Il primo bilancio parla di diecimila visitatori di cui l’80% di operatori qualificati: <abbiamo puntato su un pubblico di qualità>, aggiunge Chicco De Pasquale Presidente di Vitignoitalia, <un pubblico realmente interessato, gradito agli espositori>. Sessanta buyers esteri – provenienti da 20 paesi - hanno incontrato i produttori nella sala Onetoone finalizzata alle contrattazioni mirate e pre-organizzate: nei tre giorni si sono svolti più di 1000 incontri. <Vitignoitalia cresce ogni anno e si conferma un appuntamento importante e di prestigio per Napoli e la regione Campania>, ha commentato Andrea Cozzolino Assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive di Regione Campania che da anni sostiene e promuove il salone, <occasione importante di sviluppo per tutto il territorio>. Quest’anno nell’enoteca regionale – allestita nel cuore del percorso espositivo – sono stati degustati sotto la guida di esperti sommelier centinaia di vini della Campania Felix, terra di oltre 100 vitigni autoctoni. Tanti gli eventi collaterali che hanno animato i tre giorni: nell’area gourmet Cookingforwine si disputata la tradizionale gara ai fornelli per il premio al Miglior Chef Emergente del Sud 2008. Tre gli chef finalisti (da Puglia, Sicilia e Campania) selezionati dalla giuria di giornalisti e critici gastronomici che alla fine ha eletto vincitore: Domenico Cilenti del ristorante Porta di Basso di Peschici (Fg). Per la prima volta Vitignoitalia ha anche premiato le migliori bollicine italiane: il premio al Miglior Spumante Metodo Charmat 2008 è stato il Prosecco Cuveè Brut di Carpenè Malvolti. Per il Premio Vino Veritas – riservato ai vini dal miglior rapporto qualità prezzo - sono stati premiati per la categoria dei rossi l’altoatesino St. Magdalener 2007 Pfannenstielhof; per la categoria bianchi il Timpa Giadda 2007 dell’azienda Terreliade. Un premio è stato assegnato anche al Miglior Passito 2008: a pari merito sono state premiate le aziende Antonelli di Montefalco (Umbria) per il suo Passito da Sagrantino 2004 e la siciliana Donnafugata per il Passito di Pantelleria Ben Ryè 2006. Il premio più prestigioso di Vitignoitalia si conferma il Vino Perfetto che condensa il giudizio di una giuria di esperti degustatori ufficiali Ais e il giudizio di una platea di semplici appassionati che valuta il vino in base alla piacevolezza visiva, olfattiva e di gusto. Per i rossi ha vinto il Vino Perfetto 2008 Aglianico d’Irpinia Serpico 2005 di Feudi di San Gregorio; per i bianchi il Vino Perfetto 2008 è il Pallagrello bianco Le Serole 2007 di Terre del Principe. Arrivederci al 2009! .  
   
   
CONFERME PER I PINOT NERO ALTOATESINI, ALLA RIBALTA TOSCANI E LOMBARDI.  
 
La classifica del 7º Concorso Nazionale del Pinot Nero d’Italia, dedicato alla produzione dell’annata 2005, vede ancora una volta i vini altoatesini nelle prime posizioni ma riserva piacevoli sorprese con Pinot Nero toscani e dell’Oltrepò pavese nelle posizioni di rincalzo. La settima edizione del Concorso nazionale del Pinot Nero d’Italia si è conclusa ufficialmente giovedì 22 Maggio con la proclamazione dei vincitori alla presenza di stampa e autorità, quali il Presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder, il vicesindaco di Egna e il Sindaco di Montagna, e naturalmente gli esponenti del Comitato Organizzatore. La prima posizione della classifica è stata conquistata, ex-aequo con 82/100 punti, dal Südtiroler Blauburgunder di Franz Haas e dal Südt. Blaub. Riserva “Abtei Muri” Tenuta/cantina Muri-gries di Bolzano. Il primo è un Pinot Nero proveniente dalle classiche zone di elezione del vitigno in Alto Adige, i pendii di Pinzano e Gleno nel comune di Montagna e l’Altopiano di Mazzon a Egna, che viene vinificato con particolari accorgimenti elaborati in azienda. Il secondo nasce da giovani viti di otto/nove anni coltivate ad Appiano Monte, zona che si sta confermando vocata, soprattutto nei terreni alle quote più elevate (ca. 550 mt. ) dedicati esclusivamente a questo esigente vitigno. La seconda piazza è stata appannaggio di ben quattro produttori con 80/100 punti: Cantina Kossler con il Südt. Blaub. “Herr von Zobel”, Cantina Nals Margreid con il Südt. Blaub “Mazzon”, Cantina St. Pauls con il Südt. Blaub. “Luziafeld” e infine Podere Fortuna con l’Igt Toscana Fortuni. Il Pinot Nero di questa giovane azienda, che ha certamente rappresentato una delle sorprese del Concorso riuscendo a competere con la riconosciuta qualità dei vini sudtirolesi giunti ex-aequo, proviene da vigneti piantati sulle pendici degli Appennini in uno dei poderi appartenenti al Castello di Cafaggiolo, nucleo storico delle proprietà della famiglia de’ Medici sulle colline del Mugello (Fi), ora di proprietà di Alessandro Brogi. Infine il terzo premio, con 79/100 punti, è andato a due importanti nomi della viticoltura altoatesina quali la Cantina di Bolzano con il Südt. Blaub. Riserva e Tiefenbrunner con il Südt. Blaub. Riserva “Linticlarus”, inoltre a Maso Poli con il Trentino Superiore Pinot Nero e ad una piacevole novità, la Tenuta Mazzolino con l’Oltrepò Pavese Pinot Nero “Noir”. L’intensa giornata iniziale delle Giornate Altoatesine del Pinot Nero è proseguita nel pomeriggio, ad Egna, con l’apertura dei banchi d’assaggio rivolti al pubblico, un seminario di degustazione e, in serata, con la verticale di dieci annate del "Pinot Nero Barthenau Vigna S. Urbano” della Tenuta J. Hofstätter guidata dal titolare Martin Foradori. Il programma è stato replicato venerdì 23 Maggio nel comune di Montagna e si è concluso con una festa finale sotto i portici del piccolo ma suggestivo centro storico di Egna, durante la quale i Pinot Nero in concorso sono stati apprezzati in abbinamento ai prodotti tipici della Bassa Atesina. La splendida cornice di Castel d’Enna, storico maniero che sovrasta il paese di Montagna, e la calda ospitalità del proprietario, Barone Ernesto Rubin de Cervin Albrizzi, hanno creato l’atmosfera perfetta per celebrare il decennale di una manifestazione che ha saputo ricavarsi in questi anni uno spazio unico nel panorama del mondo del vino italiano. Ricordiamo infine che è già pronta la 4º edizione delle Giornate del Riesling Alto Adige a Naturno (Bz), che dal 7 al 9 Novembre 2008 offriranno a tutti gli appassionati la possibilità di degustare ai banchi d’assaggio un centinaio di Riesling provenienti da tutto il mondo. Informazioni e programma su www. Rieslingtage. Com .  
   
   
REGGIO EMILIA – ECCO I VINCITORI DEL 12° PALIO DEI VINI FRIZZANTI  
 
 Si sono concluse nei giorni scorsi le selezioni del 12° Palio dei vini frizzanti che hanno assegnato l’aggettivazione “ottimo” a 234 dei 399 campioni ammessi al concorso. Promossa dalla Camera di Commercio, che ne ha delegato l’organizzazione tecnica al Consorzio per la promozione del Marchio Storico dei Vini Reggiani, la manifestazione ha potuto contare sul supporto della Provincia e del Consorzio del Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi. Le operazioni di selezione, sotto la responsabilità tecnico-operativa dell’Associazione Enologi – Enotecnici Italiani, sono state condotte da sei commissioni ognuna delle quali composte da sei enologi ed un sommelier. In tre giorni i commissari hanno valutato i 399 campioni provenienti da 97 aziende di 8 regioni italiane. I vini primi classificati si sono aggiudicati la medaglia d’oro. Alle Cantine cooperative Riunite di Campegine (Re) è stato assegnato il premio speciale “Matilde di Canossa Ghirlandina d’Oro 2008” con i vini Emilia Lambrusco “Vivante” 2007, Reggiano Lambrusco 2007 e Reggiano Lambrusco rosato “Cantine d’Emilia” 2007; il Premio speciale “Enoteca 2008” è andato all’Emilia Lambrusco “Rosso del Presidente” 2007 del Consorzio Volontario per la Viticoltura di Parma. L’elenco completo dei vini che hanno ottenuto l’aggettivazione “ottimo” è disponibile sul sito della Camera di Commercio di Reggio Emilia www. Re. Camcom. It e su quello del Consorzio promozione e tutela dei vini reggiani www. Vinireggiani. It. .  
   
   
E´ USCITA LA GUIDA COMPLETA AI VINI DELL´IRPINIA DI LUCIANO PIGNATARO  
 
Dopo il grande successo delle prime due edizioni (nel 2003 con 160 aziende e nel 2006 con 240), entrambe andate letteralmente esaurite, torna per la terza volta la Guida dei Vini della Campania delle Edizioni dell´Ippogrifo: più ricca, più completa, divisa in ben cinque volumi autonomi, uno per provincia. Il progetto editoriale sarà completato entro il 2008: una grande enciclopedia di facile e immediata consultazione, senza precedenti nella storia dell´editoria vitivinicola del Sud. Si parte con l´Irpinia e le sue tre docg fresca di stampa che ha fatto capolino a Vitigno Italia. Una ricostruzione storica della viticoltura in Irpinia dalle origini ai giorni nostri con l´anagrafica delle cantine. Ogni azienda è presentata attraverso i dati essenziali, le vicende dei titolari, le schede dei prodotti sino alla sintesi delle 5 stelle e dei 40 vini del cuore attraverso i quali è possile narrare la straordinaria avventura degli ultimi vent´anni. Una emozione impensabile dopo il terremoto del 1980 diventata realtà, un grande viaggio nell´eccellenza della viticoltura meridionale e italiana, fatta direttamente e senza mediazioni sul campo tra botti e vigneti, nei borghi avvolti dai boschi del Terminio e il lunare paesaggio della Baronia da cui si domina il Tavoliere. La fotografia della nuova realtà ricca di grandi maestri e di giovani enologi, imprenditori e contadini, giornalisti e comunicatori in uno scambio ideale di testimone fra chi ha resistito e chi è chiamato a interpretare il futuro di questa terra meravigliosa abitata da persone laboriose e libere. Con uno scritto dello storico Andrea Massaro sulle origini e le trasformazioni della gloriosa Scuola di Enologia e Viticoltura di Avellino. Un manuale indispensabile per gli appassionati, i sommelier, i ristoratori e gli operatori del settore che adesso hanno, al tempo stesso, l´atlante più completo mai pubblicato e una lettura immediata delle eccellenze per ciascuna tipologia: Greco di Tufo, Fiano di Avellino, Taurasi. E ancora Aglianico Campi Taurasini, Sciascinoso, Coda di Volpe, Falanghina. Per la prima volta segnalate anche le aziende esterne alla provincia impegnate con le tre docg. In appendice: i disciplinari, la produzione, i wine bar e i ristoranti.