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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Novembre 2013
PARLAMENTO EURPEO: APPROVATA POLITICA AGRICOLA UE 2014-2020: SARÀ PIÙ EQUA E PIÙ ECOLOGICA  
 
 Riforma della politica agricola comune: il Parlamento ha trovato un giusto equilibrio tra le esigenze degli agricoltori, i requisiti di qualità dei prodotti alimentari e le misure ecologiche. Mercoledì, il Parlamento ha approvato l´accordo raggiunto con il Consiglio sulla riforma della politica agricola europea. La nuova politica agricola comune (Pac) mira a preservare la tutela ambientale, garantire una più equa distribuzione dei fondi Ue e aiutare gli agricoltori ad affrontare meglio le sfide nel mercato. "Si tratta della prima vera riforma della politica agricola europea, decisa di comune accordo dai ministri e dai deputati direttamente eletti. In questo cammino lungo e impegnativo, il Parlamento ha fatto grandi miglioramenti. La nuova Pac sarà più equa e legittima, garantirà un migliore equilibrio tra la sicurezza alimentare e la tutela dell´ambiente e preparerà meglio gli agricoltori ad affrontare le sfide del futuro", ha affermato il presidente della commissione per l´agricoltura e lo sviluppo rurale Paolo De Castro (S&d,it). Equa distribuzione dei fondi Ue - Per garantire che i pagamenti diretti siano destinati agli agricoltori in attività, i deputati hanno convinto il Consiglio a redigere un elenco di entità, come aeroporti o club sportivi, in modo tale che questi siano automaticamente esclusi dal finanziamento dell´Ue, a meno che l´agricoltura non contribuisca al reddito. Il Parlamento ha reso obbligatorio un sistema per fornire ai giovani agricoltori un ulteriore 25% in più nei pagamenti aggiuntivi per i primi 25-90 ettari. I piccoli agricoltori potrebbero inoltre ricevere più soldi, mentre le aziende agricole maggiori che ricevono più di 150.000 euro, vedranno i loro contributi che superano tale soglia ridotti di almeno il 5%. "Oltre a trasferire parte del denaro dalle grandi imprese agricole ai piccoli e giovani agricoltori, assicuriamo una migliore distribuzione dei fondi Ue. Entro il 2020, gli agricoltori provenienti da diversi Stati membri dovrebbero ricevere almeno il 72% della media dei pagamenti diretti Ue", ha detto Luis Manuel Capoulas Santos (S&d,pt), relatore della risoluzione sui i pagamenti diretti e lo sviluppo rurale. Politica agricola più ecologica e senza doppio finanziamento - In base alla nuova politica agricola comune, il 30% dei bilanci degli Stati membri destinati ai pagamenti diretti possono essere spesi solo se le misure ecologicheora obbligatorie, come la diversificazione delle colture, il mantenimento di prati permanenti e la creazione di aree ecologicamente orientate, sono rispettate. Il "doppio finanziamento", ovvero pagare due volte gli agricoltori per aver applicato le stesse misure per l´ambiente, non sarà consentito. Inoltre, chi non rispetta le misure ecologiche obbligatorie incorrerà in ulteriori sanzioni e perderà i nuovi sussidi "ambientali", che saranno reintrodotti gradualmente nei primi quattro anni della nuova Pac. "Concedere il tempo necessario agli agricoltori per prendere dimestichezza con le nuove norme è una questione di correttezza. Non saranno applicate sanzioni durante i primi due anni della nuova Pac e solo allora la quota dei cosiddetti pagamenti "verdi" trattenuti gradualmente aumenterà fino a un massimo del 25% ",ha detto Giovanni La Via (Ppe, It) relatore della risoluzione sul finanziamento, la gestione e il monitoraggio. "Grazie ai nuovi strumenti per mantenere e promuovere le nuove economie rurali, incrementare la protezione ambientale e limitare il doppio finanziamento, i soldi pubblici saranno utilizzati per fornire beni pubblici per tutti", ha detto Capoulas Santos. Agricoltori più forti e gestione della crisi - Il Parlamento garantisce ulteriori strumenti per aiutare gli agricoltori ad affrontare la volatilità dei mercati e a rafforzare la loro posizione contrattuale. "Per esempio, il campo di applicazione dei settori in cui le organizzazioni degli agricoltori possono negoziare i contratti di approvvigionamento per conto dei loro membri, senza violare le regole di concorrenza, sarà ampliato. Le organizzazioni produttrici più avvantaggiate dovrebbero aiutare gli agricoltori a migliorare la loro situazione economica, obiettivo che non deve tradursi in cartelli" ha detto Michel Dantin (Ppe,fr), relatore della risoluzione sulla organizzazione comune dei mercati. Contesto - Il processo di riforma della Pac, avviato dal Parlamento nel 2010, ha raggiunto la sua fase finale nel giugno 2013, quando Parlamento, Consiglio e Commissione hanno raggiunto un accordo politico sulle questioni principali. La votazione finale in plenaria avviene in seguito a un´altra serie di negoziati in cui le questioni rimaste in sospeso sono stati risolte. Il pacchetto di norme posto in votazione comprende quattro regolamenti per la politica agricola Ue 2015-2020 e una risoluzione contenente le regole del regime transitorio per il 2014.  
   
   
LOMBARDIA.RIFORMA PAC: VIA A RIPARTIZIONE REGIONALE APPROVATI 10,3 MLD PER I PSR  
 
 Milano - "Ora che i fondi destinati alla Pac sono stati ufficialmente confermati dal Parlamento europeo di Strasburgo, il ministero per le Politiche agricole guidato da Nunzia De Girolamo si attivi per la ripartizione dei 10,3 miliardi destinati ai Programmi di sviluppo rurale. In una situazione di crisi e con la necessità impellente di dare una scossa al comparto primario, non c´è tempo da perdere". Così afferma l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, a tutela delle imprese agricole italiane. In Lombardia Utilizzati Fondi Al 99% - "Mi auguro che nell´attribuzione dei fondi si tenga conto della capacità di spesa e del successo raggiunto nel precedente Psr 2007-2013, in termini di allocazione delle risorse - dichiara Fava -. La Lombardia ha utilizzato più del 99% dei fondi a disposizione, altre realtà regionali si sono fermate molto prima, per non parlare di quei casi in cui sono state aperte inchieste per una gestione dei finanziamenti del Programma di sviluppo rurale quantomeno ´allegro´". Psr In Ottica Macroregione - Sul fronte della programmazione, invece, l´assessore Fava ribadisce la linea della Lombardia: "Faremo in modo di uniformare le misure del Psr con le Regioni confinanti, in modo da poter offrire agli agricoltori opportunità il più possibile omogenee all´interno delle stesse filiere produttive e delle aree territoriali accomunate da medesime caratteristiche". La somma a diposizione del Psr 2007-2013 per la Lombardia è aumentata dagli iniziali 900 a 1.025 milioni di euro, dei quali 471 milioni sono stati erogati come fondi comunitari e 554 milioni sono stati stanziati come fondi statali e regionali.  
   
   
LOMBARDIA. CONTRAFFAZIONE, UE CONDIVIDE IMPEGNO REGIONE  
 
Maroni: Il 29 Gennaio Presentazione Expo Al Parlamento Europeo Milano - Apprezzamento e condivisione dell´impegno della Regione Lombardia contro la contraffazione alimentare. Lo ha espresso il commissario generale dell´Unione europea per Expo 2015 David Wilkinson, che, ieri mattina, ha incontrato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. "Il 29 gennaio ci sarà la presentazione ufficiale di Expo al Parlamento europeo alla quale parteciperò" ha fatto sapere il governatore, ribadendo "l´importanza della presenza della Commissione Ue per l´Esposizione del 2015". In tema di contraffazione, ha proseguito Maroni, "Wilkinson ha sottolineato l´importanza del documento anti-contraffazione elaborato dalla Regione Lombardia e mi ha ringraziato per la nostra iniziativa. La Commissione condivide il nostro documento e si è impegnata a diffonderlo, per ottenerne la sottoscrizione da parte di tutti i Paesi.  
   
   
ENOGASTRONOMIA LOMBARDA: QUALITÀ DA PORTARE NEL MONDO  
 
Milano - "Dobbiamo far di tutto affinché il nostro modello di ristorazione si qualifichi sul nostro territorio. Dobbiamo essere i primi a farlo, facendo assaggiare agli stranieri le qualità dei nostri prodotti. Se saremo i primi a elevare il nostro modello di ristorazione all´alto livello che gli compete, potremo avere grandi soddisfazioni". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, introducendo, in occasione della presentazione a Golosaria della ´Guida Critica Golosa´ - insieme al suo ideatore Paolo Massobrio - i premiati con i riconoscimenti ai migliori locali e ristoranti delle province lombarde. Gusto, Tema Sempre Avvincente - Un evento - Golosaria - che anche quest´anno ha saputo catalizzare l´attenzione di pubblico e operatori. Solo nel fine settimana sono state circa 40.000 le presenze registrate tra gli spazi gastronomici e gli stand del gusto all´interno di Superstudiopiù di via Tortona a Milano. "Mettere insieme produzioni alimentari con la filiera agroalimentare è stato tutto fuorché una cosa scontata - ha detto Fava -. Per troppi anni si è pensato si trattasse di compartimenti stagni e separati, che potevano stare su mercati diversi, ma non è così. Abbiamo visto quanto la produzione abbia sofferto e come la nostra qualità non sia stata remunerata in modo adeguato. Serve sapienza, capacità e forza, per portare questi temi in giro per il mondo, senza timori particolari". Reduce da una missione che lo ha portato tra Hong Kong e Tokyo insieme a produttori vitivinicoli e al consorzio Franciacorta, Fava ha ricordato che "non è facile parlare delle nostre produzioni, dove lo strapotere francese non lascia grande spazio a nuove realtà di mercato, soprattutto quelle che possono essere competitive per noi". Expo Occasione Per Ristorazione - "Abbiamo bisogno di insistere sulla qualità - ha aggiunto l´assessore regionale - essendo noi anche grandi produttori; fattore indispensabile per soddisfare quei mercati su cui andiamo a vendere". "Grande qualità che, tuttavia, deve essere sfruttata da chi lo sa fare - ha concluso Fava -. Il mondo dell´agricoltura lombarda ha bisogno della grande qualità dei nostri prodotti, ma anche di quegli ambasciatori del gusto che riescono a farli apprezzare in giro per il mondo. Altrettanto devono fare i nostri ristoratori, chiamati a far assaggiare qui agli stranieri la qualità dei nostri prodotti; lo dico pensando a Expo e alle centinaia di migliaia di soggetti qualificati che arriveranno qui e a cui faremo conoscere questa nostra grande peculiarità. Una grande occasione, quella che ci attende nel 2015, per Milano e la Lombardia, che hanno bisogno di tornare ancora a compere scelte economiche lungimiranti". Maroni: Ok Del Governo Alle Risorse Per La Pedemontana Milano, 19 novembre 2013 - "La Pedemontana rappresenta un´opera strategica che vogliamo realizzare e il sostegno da parte del Governo, confermato dal ministro Maurizio Lupi, per noi è fondamentale. La Pedemontana è un´opera su cui non solo la Lombardia ma l´Italia ha deciso di investire e questo sostegno da parte del Governo ci conferma che la strada intrapresa è quella giusta. Ora vogliamo arrivare fino in fondo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palazzo Lombardia, insieme al ministro degli Interni Angelino Alfano e al ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Maurizio Lupi, durante la quale si è parlato di Expo e di infrastrutture. "Il presidente Maroni, oltre alle opere strategiche per Expo, ha indicato come una delle priorità il completamento di tutta l´asse Pedemontana lombarda, chiedendoci di individuare ulteriori risorse per il completamento di quest´opera" ha sottolineato il ministro Maurizio Lupi, prima di aggiungere: "Ho confermato al presidente Maroni la disponibilità del Governo a inserire la Pedemontana nei prossimi provvedimenti, sul modello già utilizzato per Teem e Rho-monza, sulla programmazione delle risorse per il completamento di opere strategiche per le Regioni, con cantierizzazioni già avviate, per individuare ulteriori risorse per il completamento di quest´opera".  
   
   
AGRICOLTURA, REGIONE LIGURIA SUPERA ESAME PSR E PREPARA IMPEGNI PROGRAMMAZIONE 2014-2020  
 
 Imperia - “Agricoltura, la Regione Liguria guarda con moderato ottimismo al Programma di sviluppo rurale 2014-2020 .Sulla disponibilità di fondi per il periodo 2014-2020, nessuna decisione è stata ancora assunta. Tuttavia, l’Italia nel suo complesso ha ottenuto, per lo sviluppo rurale, un incremento di fondi europei dell’11% rispetto al periodo 2007-2013 anche se non è ancora chiaro quanto il Governo è disposto a impegnare per il cofinanziamento. In questo momento, non è affatto esclusa una riduzione dei fondi nazionali.” Lo ha spiegato l’assessore all’Agricoltura della regione Liguria Giovanni Barbagallo in una pausa del Forum della Dieta Mediterranea a Imperia, ricordando come l e Regioni e le province autonome, compatte, abbiano chiesto al Governo di non ridurre i fondi da parte dello stato italiano. In attesa di poter avviare il Psr 2014-2020 - si può prevedere che il Psr Liguria potrà essere approvato e quindi rendersi operativo tra l’estate e l’autunno del 2014- la Regione Liguria sta proseguendo nell’attuazione del Psr 2007-2013. La situazione degli impegni e della spesa è soddisfacente. Risultano infatti impegnati 231 milioni di euro, pari a oltre l’80% dei fondi programmati. Sono stati effettivamente spesi oltre 183 milioni di euro, pari a circa i 2/3 dei fondi programmati. “Anche per il 2013 il disimpegno automatico sarà quindi evitato. La Regione Liguria, come è ormai tradizione, si colloca quindi tra le regioni italiane più virtuose”, ha detto Barbagallo. Sul fronte Ue, Le tre istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio) hanno raggiunto - nel mese di ottobre - l’accordo sui testi giuridici di base (i regolamenti) relativi al periodo di programmazione 2014-2020. L’accordo deve essere ratificato dal Parlamento e dal Consiglio. Questa fase si dovrebbe concludere nel mese di novembre. Entro dicembre è prevista la pubblicazione dei regolamenti sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.A partire dalla pubblicazione dei regolamenti, gli Stati membri dell’Ue hanno al massimo quattro mesi di tempo per presentare un documento strategico unitario nazionale -“accordo di partenariato”- che nel caso dell’Italia dovrà essere sottoscritto dal Governo, dalle Regioni, dalle unioni nazionali degli enti locali e dai rappresentanti della società civile (sindacati, organizzazioni di categoria, ecc.) Entro tre mesi dalla presentazione dell’accordo di partenariato, le Regioni devono presentare i propri programmi di sviluppo, tra cui il programma di sviluppo rurale . I Psr dovranno essere presentati in un arco di tempo che va da gennaio a luglio. La Liguria sta lavorando per anticipare i tempi. Dopo la presentazione dei programmi, la Commissione europea ha quattro mesi di tempo per esaminarli e approvarli.  
   
   
BOLZANO: CONVEGNO DELL´AGRICOLTURA MONTANA A VARNA  
 
La prima edizione del convegno per esperti dell´agricoltura montana, organizzato dal Centro di Sperimentazione Laimburg e la Scuola professionale per l´agricoltura ed economia domestica Salern ha avuto luogo il 20 novembre 2013 a Salern (Varna). Oltre 80 esperte ed esperti dall´agricoltura, l´amministrazione provinciale e la politica si sono informati sulle attuali ricerche. L´aspetto economico della coltivazione dei cereali riferito alla redditività e la situazione del mercato rispetto alla produzione di latte bio sono stati affrontati da esperti del settore nell´ambito del convegno. Per quanto attiene i cereali si è fatto riferimento all´esempio del progetto Regiograno che si pone l´obiettivo di riattivare la coltivazione di cereali in Alto Adige e presentati i risultati delle ricerche. La collaboratrice di progetto Simone Seling ha effettuato degli studi sui costi di produzione ed il reddito della coltivazione di cereali. I risultati mostrano che essa è redditizia, dato che i costi di produzione di media non superano il terzo del reddito, premesso che la qualità dei cereali corrisponde alle esigenze per la lavorazione. Altri temi del convegno sono stati gli effetti dell´intensità gestionale nella foraggicoltura e nelle colture arative, le bilance dell´azoto e la lotta contro il velenoso colchico autunnale. Tramite questo convegno si è mirato a trasmettere i risultati sperimentali agli esperti della consulenza, agli insegnanti, ai rappresentanti dell´amministrazione provinciale ed agli agricoltori interessati per intensificare il trasferimento di conoscenze dalla ricerca alla prassi agricola ed alle scuole professionali. Nell´annata 2011/12, la produzione di latte biologico ammontava a 6.700 tonnellate, pari al solo due percento della produzione di latte in Alto Adige. La domanda è presente, ma può essere interessante per gli agricoltori sotto l´aspetto economico? Michael Oberhollenzer, agricoltore a biologico della Valle Aurina dice di sì. Ha presentato un confronto modello tra un´azienda convenzionale ed una a biologico. Premesso che entrambe le aziende producono la stessa quantità di latte l´anno, la produzione a biologico risulta più redditizia, anche se accompagnata da più controlli e vincoli. L´indicazione della teoria dovrá comunque essere confrontata alla realtà economica delle aziende. Nella gestione dei propri terreni, gli agricoltori non devono solamente affrontare le condizioni climatiche e topografiche presenti nella zona montana, ma rispondere altresì alle esigenze di una produzione di foraggi di alta qualità per il bestiame. Nella scelta del periodo ottimale di taglio del foraggio bisogna però trovare un compromesso tra resa e qualità. Mentre la resa del foraggio sta aumentando durante il periodo di vegetazione, la proteina grezza contenuta nell´erba raggiunge il massimo ad un certo punto della vegetazione e poi cala di nuovo. Le prove sperimentali hanno mostrato inoltre, che il numero di diverse varietà di piante nei prati scende a seconda l´intensificazione gestionale. Si è visto anche che l´aumento della resa tramite concimazione è utile soltanto fino ad un certo punto e oltrepassato quel limite non rende più. L´azoto non adoprato dalle piante può essere dilavato. Dal 2005 un gruppo di lavoro è impegnato alla sensibilizzazione degli agricoltori ed allo sviluppo di misure idonee per ottimizzare i bilanci d´azoto. La coltivazione di colture di copertura vernine sui campi coltivati a mais a trinciato ha portato buoni risultati. Analizzando la biologia del velenoso colchico autunnale sono stati presentati misure e strategie per l´arginamento e combattimento di questa pianta. La strategia più efficace è di togliere le piante intere inclusi i tuberi. Questo lavoro, però, è molto dispendioso. Altre misure come il taglio precoce o lo strappamento della pianta hanno un´effetto limitato. Undicimila aziende sono impegnate nella foraggicoltura in Alto Adige e lavorano una superficie complessiva di 65 mila ettari di prati permanenti. Oltre a ciò in Alto Adige si trovano altri 148 mila ettari di pascoli. Nell´ambito della zootecnia si registra un calo del numero di bovini che nel 2012 è ammontato a 133 mila pezzi (2010: 138.500 pezzi). Le razze ovine, invece, hanno raggiunto un quantitativo di 48.500 pezzi, le razze caprine 24 mila. Nel 2011/2012 la produzione di latte è arrivata a 372 milioni di chili. Compreso in questa cifra è anche il latte di produzione biologico che ammonta a 6.700 tonnellate ed altre 630 tonnellate di latte caprina. Il prezzo di liquidazione è rimasto sul livello dell´anno precedente (0,51 Eur/kg). È salito invece il grado di trasformazione del latte a 82 percento.  
   
   
AGROALIMENTARE: CONTRIBUTI DELLA REGIONE PER LA TABELLA NUTRIZIONALE DEI PRODOTTI DOP E IGP  
 
Firenze- I prodotti agroalimentari con la Dop (denominazione di origine protetta) o con l´Igp (indicazione di origine protetta) dovranno avere in etichetta la "tabella nutrizionale", ossia dovranno riportare i valori nutrizionali e l´apporto calorico di ciascun componente. Lo prevede un regolamento dell´Unione Europea ( n. 1169/2011) e l´obbligo scatterà dal 13 dicembre 2016. In previsione di questo obbligo la Regione Toscana ha previsto (decreto n. 4719/2013) aiuti in denaro per le associazioni di valorizzazione e i consorzi di tutela di questi prodotti in modo da agevolarli nella predisposizione delle nuove etichette. "Sarà questo uno strumento che verrà incontro alle esigenze, sempre crescenti, di informazione da parte dei consumatori – fa notare l´assessore all´agricoltura Gianni Salvadori – oltreche un modo per adempiere a nuovi obblighi normativi e la Regione ha deciso per questo di dare una mano a quanti si muoveranno in questo senso con largo anticipo rispetto all´obbligo futuro. " La domanda di contributo dovrà pervenire alla Regione Toscana esclusivamente tramite posta certificata (la cosidetta Pec) entro il trentesimo giorno successivo alla pubblicazione del bando sul Burt, il Bollettino ufficiale della Regione Toscana (Burt. N47 del 20-11-2013) L´agevolazione consiste in un contributo in conto capitale nella misura massima dell´80% dei costi ammissibili effettivamente sostenuti e documentati da parte dei beneficiari e, comunque, non superiore a 7.000,00 euro per beneficiario.  
   
   
IMU SUI TERRENI AGRICOLI, AGRINSIEME: “ IL BENE STRUMENTALE ‘TERRA’ NON PUÒ PERMETTERSI DI SUBIRE TASSAZIONI ONEROSE METTENDO A RISCHIO DI CHIUSURA CENTINAIA DI IMPRESE”.  
 
Bologna - Dovrebbe costare più di 400 milioni di euro al settore agricolo nazionale la seconda rata dell’Imu che riguarda terreni e fabbricati rurali strumentali, mentre l’importo dovuto entro il 16 dicembre sulle prime case con ogni probabilità non si pagherà. “Resterebbero esclusi dal provvedimento che elimina l’imposta i fabbricati rurali e i terreni agricoli che dovranno perciò pagare la rata di dicembre”, segnala con rammarico Antonio Dosi, coordinatore regionale di Agrinsieme Emilia Romagna”, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane (che a sua volta ricomprende Agci-agrital, Fedagri-confcooperative e Legacoop Agroalimentare). “Le aziende - aggiunge Dosi - dovranno sopportare un onere molto elevato in un momento di criticità, per far fronte ad un esborso costruito su concetti tecnicamente sbagliati - applicarla sui fabbricati strumentali equivale ad applicarla su un tornio o su un computer - oltreché sproporzionata e insopportabile economicamente – l’importo per ettaro di terreno coltivato supera addirittura in alcuni casi il canone di affitto”. “Chiediamo con forza che vi sia un ravvedimento del Governo su questo tema – conclude Dosi - e che vengano trovate coperture finanziarie al di fuori di un settore che provvede quotidianamente a fornire alimenti a milioni di persone e che, con la produzione del Made in Italy agroalimentare, ha contribuito in modo importante a sostenere l’economia nazionale anche in questi anni di crisi. Va evitato il rischio che il provvedimento si trasformi in una mazzata con conseguenze drammatiche per il primario”  
   
   
LO STATO FITOSANITARIO DI ALCUNI OLIVETI DEL SALENTO CHE STA CREANDO ALLARME ANCHE TRA GLI OLIVICOLTORI CALABRESI  
 
L’assessorato regionale all’Agricoltura fa sapere che la notizia del preoccupante stato fitosanitario riscontrato in alcuni oliveti del Salento sta creando allarme anche tra gli olivicoltori delle regioni confinanti. Quanto divulgato dall’Osservatorio Fitosanitario Regionale della Puglia fa riferimento al “complesso del disseccamento rapido dell’olivo” in quanto la sintomatologia indagata, oltre ad aver messo in evidenza la presenza del batterio Xylella fastidiosa, interessa vecchi impianti già debilitati con presenza di altri organismi nocivi, in particolare funghi responsabili di alcune tracheomicosi, ed insetti come la Zeuzera pyrina. La sintomatologia rilevata negli oliveti della provincia di Lecce è rappresentata da disseccamento e ingiallimento della chioma, imbrunimento dei vasi legnosi e disseccamento ed accartocciamento delle foglie. “Non vi sono ad oggi - ha precisato l’Assessore Trematerra - evidenze di possibili casi di piante sintomatiche negli oliveti calabresi. Onde evitare allarmismi fra gli olivicoltori ed affrontare la problematica fitosanitaria in ogni suo aspetto, l’Assessorato all’Agricoltura, in collaborazione con il Centro Divulgazione Agricola n. 5 dell’Arsac di Corigliano, sta lavorando per organizzare un incontro tecnico-divulgativo al quale prenderanno parte gli specialisti del settore. L’incontro – ha aggiunto l’Assessore - si terrà nella Sala Don Bosco dell’Oratorio Salesiano di Corigliano Calabro, il prossimo 29 novembre, venerdì, alle ore 17.00”.  
   
   
A “MONDO PESCA” LA FEDERCOOPESCA PORTA IN MOSTRA TUTTA LA FILIERA DEL MARE  
 
“Fare sistema fra tutte le economie legate al mare”. Sarà questo il filo conduttore che caratterizzerà la partecipazione della Federcoopesca-confcooperative alla quarta edizione di “Mondo pesca”, salone delle attrezzature ed equipaggiamenti per la pesca professionale, sportiva e amatoriale e delle produzioni ittiche nazionali, in programma a Marina di Carrara dal 22 al 24 novembre. Grazie al contributo dell’Assessorato allo Sviluppo economico e Politiche di sviluppo del Commercio della Regione Liguria, la Federcoopesca partecipa per il quarto anno consecutivo alla manifestazione con l’obiettivo di “continuare a sviluppare progetti sul mare, creando sinergie tra aziende che producono per il mare, aziende che vivono di mare, aziende legate al turismo e chi al mare guarda solo per passione, come i pescasportivi”. Federcoopesca porterà, infatti, a “Mondo pesca” non solo la pesca professionale ma anche la nautica, la gastronomia, con i laboratori di cucina, la ristorazione, e i produttori. I pescatori e gli agricoltori saranno, infatti, i protagonisti della tre giorni di manifestazione insieme alle loro attività di ittiturismi e agriturismo.  
   
   
EATALY, INAUGURAZIONE DEGLI EVENTI MADE IN MARCHE A ROMA. FINO AL 3 DICEMBRE UN PALCOSCENICO D’ECCEZIONE PER L’AGROALIMENTARE.  
 
 Il modello agroalimentare delle Marche si proietta sui mercati nazionali e internazionali: dal 3 dicembre, infatti, le eccellenze marchigiane vengono ospitate da Eataly, il più grande centro alimentare del mondo specializzato nella vendita di prodotti tipici e di qualità. La Regione Marche, in collaborazione con Assam, in occasione della 10a rassegna nazionale degli oli monovarietali, partecipa all’importante operazione di promozione e valorizzazione del meglio della produzione enogastronomica marchigiana con 50 prodotti unici per caratteristiche organolettiche, qualità certificata e salubrità. Lo spazio Marche è stato inaugurato questa mattina nell’area congressi molto affollata, alla presenza del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, dell’assessore regionale all’Agricoltura Maura Malaspina, dell’amministratore unico di Assam Gianluca Carrabs, del responsabile Eataly Roma Alberto Mosca, del dirigente dell’ufficio promozione del Ministero Politiche agricole Marco Sciarrini, di produttori marchigiani. “A Eataly – ha detto il presidente Spacca - ci presentiamo con la nostra agricoltura fatta di tipicità, qualità crescente, rifiuto degli Ogm e rispetto delle tradizioni. L’ospitalità offerta ai nostri prodotti in uno spazio così prestigioso è sinonimo di grande considerazione per l’agroalimentare marchigiano. Ci auguriamo di poter costruire strategie comuni e nuove collaborazioni con Eataly, perché accanto alla qualità dei prodotti, è fondamentale poter contare su piattaforme commerciali come quella che il grande centro alimentare ha saputo costruire a livello internazionale”. Spacca ha sottolineato come il volume sugli oli monovarietali presentato oggi a Roma in occasione dell’avvio dell’evento Marche, sia una tappa significativa nella strategia della Regione che punta con forza allo sviluppo di una nuova economia, di un secondo motore di crescita fatto soprattutto di valorizzazione dell’ambiente e di agricoltura non standardizzata, rispettosa di uno sviluppo senza fratture, forte della sua tipicità. Il presidente ha ringraziato gli imprenditori che esporranno a Eataly in queste due settimane. “Dietro i loro prodotti – ha sottolineato - c’è un lavoro di grande qualità, ricerca, rispetto della tradizione. Un lavoro che andrebbe perduto senza la creazione di network che si agganciano a piattaforme commerciali. In questa formula c’è la possibilità di incrementare ancora di più il percorso di qualificazione del nostro agroalimentare”. Un percorso compiuto dalle Marche a passi da gigante, che hanno portato l’agroalimentare regionale a un eccellente riconoscimento internazionale e a performance di crescita dell’export a due cifre. “Vogliamo continuare su questa strada – ha concluso Spacca – legando l’agroalimentare ai valori profondi della nostra regione, che offrono ancora più valore aggiunto alle produzioni: ambiente, beni culturali, turismo. Si tratta di aspetti fondamentali per la vita della comunità e il fatto che i marchigiani vivano più a lungo degli abitanti di qualsiasi altra regione d’Europa è anche dovuto, come dicono gli esperti, all’eccellenza della nostra agricoltura, alla filiera corta che la caratterizza e alla qualità dei cibi che portiamo in tavola”. Caratteristiche riconosciute anche da Alberto Mosca che ha rilevato quanto “le Marche siano pioneristiche sul fronte agroalimentare e turistico, trainando il modello di ospitalità e accoglienza, unico in Italia, nel mondo”. Marco Sciarrini ha evidenziato l’importanza del settore agroalimentare capace di dare una spinta decisiva alle esportazioni, unico settore con il segno più, e per questo occorre supportarlo con iniziative come questa manifestazione. “Un’occasione di promozione dell’alto livello dell’agroalimentare della regione che va difeso, tutelato e promosso”, ha detto l’assessore Malaspina. La presenza a Eataly è, secondo Carrabs, un grande “palcoscenico ”che veicola e rilancia nel mondo i prodotti mi-gliori dell’agroalimentare marchigiano. “Attraverso il profumo e la fragranza dei prodotti, in particolare l’olio monovarietale di cui oggi da questa vetrina eccezionale presentiamo il libro, le Marche e l’Italia vengono conosciute, valorizzate e commercializzate a livello internazionale”. Il “Corner delle Eccellenze”, situato all’ingresso della struttura del terminal ostiense, accoglie i visitatori consen-tendo la divulgazione di materiale informativo, turistico, promozionale. Trentacinque le aziende marchigiane che partecipano, in rappresentanza dei vari comparti produttivi: Prodotti Qm, Prodotti Biologici, Prodotti Dop/igp, Vini. All’attenzione di un pubblico qualificato e di numerosi turisti stranieri, il meglio della produzione enogastronomica marchigiana, un paniere di 50 prodotti unici per caratteristiche organolettiche, qualità certificata, salubrità delle materie prime utilizzate. Ricco anche l’elenco delle manifestazioni collaterali, che animeranno queste due settimane, tra cui degustazioni con prodotti tipici delle Marche (23-30 novembre), vini (con la partecipazione speciale di Fede e Tinto conduttori della trasmissione Radio Rai2 Decanter, 25 novembre) e numerosi laboratori dedicati agli oli monovarietali che vedrà direttamente coinvolta l’Associazione nazionale Produttori oli monovarietali che ha sede presso l’Assam e raccoglie oltre ai produttori marchigiani anche quelli provenienti da tutta Italia..  
   
   
PUGLIA: APPROVATI IN IV COMMISSIONE DUE DISEGNI DI LEGGE  
 
Bari - Valorizzare il settore degli agriturismo, che offre grandi possibilità di integrazione al reddito degli agricoltori e promuovere nel comparto l’aggregazione e il fare sistema. Si legge in queste due macroaree di intervento il parere definitivo giunto questa mattina all’unanimità nella Iv Commissione Consiliare Permanete (Sviluppo Economico) della Regione Puglia, a due Disegni di Legge proposti dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari dello stesso ente. Si tratta del Disegno di Legge n. 33/2011 del 24.10.2011su “Disciplina dell’agriturismo” e il Disegno di Legge n. 28/2012 del 14.12.2012 su “Interventi regionali per la promozione dell’aggregazione di imprese agricole e della cooperazione per lo sviluppo del sistema agro-industriale”. Siamo alla fase quasi conclusiva di un percorso avviato dal mio predecessore, il sen. Stefàno – afferma l’Assessore Nardoni – in cui si tenta di dare sviluppo organico a due ambiti nevralgici dell’economia rurale della nostra regione. Nel Disegno di Legge sull’agriturismo si definiscono attività, limiti e prospettive. Dalla legge nazionale a quella regionale che ora sarà sottoposta al vaglio del consiglio – dichiara Nardoni – vi è un lasso di intervento che guarda alla nostra identità in maniera specifica, guardando in prospettiva proprio alla tutela delle nostre tipicità di cui le aziende agrituristiche, con il loro modello di turismo rurale, sono ambasciatrici nel mondo. Altro tassello importante riguarda il ruolo della cooperazione nell’alveo della crescita competitiva del sistema agroalimentare pugliese. Abbiamo definito un testo di legge che è una linea guida rispetto alle necessità di fare sistema – specifica l’assessore – Una linea d’azione che tende a rilanciare il sistema delle cooperative che in Puglia ha dimostrato grandi potenzialità di crescita.  
   
   
AGROALIMENTARE, AL VIA LA COLLABORAZIONE DELL’ EMILIA ROMAGNA CON LA PROVINCIA SERBA DI VOJVODINA  
 
Bologna - Al via la collaborazione tra Regione Emilia-romagna e Provincia autonoma di Vojvodina in Serbia per favorire l’interscambio economico e commerciale tra i rispettivi paesi. In particolare nel settore agroalimentare, in occasione delle principali manifestazioni fieristiche del settore: Macfrut, Sana, Cibus Tech e Cibus oltre a Ecomondo. “Abbiamo concordato l´organizzazione nel 2014 di un programma di incontri d´affari tra le imprese della Vojvodina e dell´Emilia-romagna in occasione delle grandi fiere internazionali del cibo che si svolgeranno nella nostra regione – ha spiegato ieri a Bologna l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni nel corso di un incontro con una delegazione istituzionale e imprenditoriale serba – si tratta per le nostre imprese di un’opportunità interessante perché la Serbia è un´economia particolarmente dinamica e un ponte verso la Russia e tutta l’area balcanica nei confronto dei quali ha rapporti di libero scambio”. La missione serba in Emilia-romagna - organizzata da Confindustria Emilia-romagna - era guidata da Milan Ristic del Ministero della finanze serbo e Branislav Bugarski, assessore alla cooperazione interregionale della Provincia autonoma di Vojvodina  
   
   
FROSINONE - IL PECORINO DI PICINISCO DIVENTA DOP  
 
Da oggi il pecorino di Picinisco è iscritto nel registro delle denominazioni d´origine protetta. In altre parole: ha ottenuto il riconoscimento di prodotto Dop. Con la pubblicazione nella Guce L 309/9 del 19/11/2013 Reg. 1161/2013 un altro prodotto ciociaro si aggiunge alla lista dei Dop, dopo il cannellino di Atina, il peperone di Pontecorvo, i vini Docg di Piglio, Doc di Atina e Igt frusinate Anagni. A renderlo noto è la Camera di Commercio di Frosinone. Soddisfazione viene espressa dal presidente Marcello Pigliacelli che sottolinea: “La Camera di Commercio crede nella promozione del territorio. Una promozione che passa anche attraverso i prodotti tipici di qualità, in particolare, a denominazione d´origine. Il pecorino di Picinisco, come tutti gli altri prodotti Dop, è considerato un vero e proprio simbolo della cultura e della tradizione dei territori di produzione. Oggi – aggiunge il Presidente - è stato conseguito un altro importante risultato. L´iniziativa si inserisce a pieno titolo nel programma di sviluppo e valorizzazione ritenuto strategico dall´Ente camerale”. Il pecorino di Picinisco Dop, che vanta una antica tradizione a partire dal ´600, è un formaggio a pasta cruda che si produce esclusivamente con latte crudo, dall´utilizzo di caglio in pasta di agnello o capretto e senza aggiunta di fermenti lattici. I comuni dell’areale Dop ricadenti nella provincia di Frosinone, sono: Acquafondata, Alvito, Atina, Belmonte Castello, Campoli Appennino, Casalattico, Casalvieri, Fontechiari, Gallinaro, Pescosolido, Picinisco, Posta Fibreno, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati, Terelle, Vallerotonda, Villa Latina, Vicalvi, Viticuso. La Camera di Commercio di Frosinone, in qualità di organismo di controllo, provvede a monitorare ogni fase del processo produttivo per assicurare la tracciabilità del prodotto e poter rilasciare, quindi, la certificazione Dop. Intanto una forte partecipazione si è registrata al corso di formazione svoltosi oggi nella sala Papetti dal titolo “L’organismo di controllo della Dop in cantina”. L’iniziativa, rivolta sia al personale ispettivo che agli operatori (aziende e consulenti), in occasione delle prossime verifiche ispettive, previste dal Dm 14/06/2012, sulle produzioni Do/ig riguardanti gli addetti al settore vitivinicolo ed, in particolare, i vinificatori e imbottigliatori, oltre all´aggiornamento professionale, è stata l´occasione per fare il punto della situazione sulle Dop del frusinate.  
   
   
SECCHEZZA ULIVI: XYLELLA CIRCOSCRITTA A AREA DEFINITA SALENTO  
 
L’area dell’infezione da Xylella Fastidiosa è ben contenuta in una porzione definita della provincia di Lecce, essenzialmente a ridosso della costa ionica. Le aree contingue delle province di Brindisi e Taranto non presentano segni di contaminazione così come tutta la fascia adriatica del leccese intorno e verso Otranto. A dare la buona notizia è l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che proprio ieri sera ha ricevuto le prime informazioni provenienti dall’Osservatorio Fitosanitario regionale diretto dal prof. Guario, che sull’emergenza fitosanitaria verificatasi in Salento è organo di coordinamento e controllo. Si tratta dei rilievi condotti dai tecnici dello stesso Osservatorio e dai Consorzi di Difesa, su 150 campioni di ulivi, viti e altre piante spontanee prelevate proprio nel triangolo di possibile influenza da Xylella. Una analisi condotta da costa a costa (Ionio-adriatico) e lungo i confini delle tre province pugliesi, poi sviluppatasi nei laboratori del Cnr e dell’Istituto Agronomico del Mediterraneo di Valenzano (Ba). Uno studio che consente di confinare l’infezione da batterio in una parte precisa e che costituisce, in vista di ulteriori e continui campionamenti che proseguiranno nei prossimi giorni, un primo tratto di penna sulla mappa che l’Osservatorio dovrà definire anche in merito al posizione delle cosidette fasce tampone. Un dato di fatto e una evidenza scientifica – sottolinea Nardoni - che costituirà anche la base di discussione indispensabile in vista del confronto che martedì avremo in video conferenza con Bruxelles e i componenti la Commissione Europea Dg Salute Consumatori.