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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Maggio 2015
AGRICOLTURA SOCIALE: REGIONE LOMBARDIA PRONTA A DARE SOSTEGNO  
 
Rho-pero/mi - "Attività come queste iniziano di fatto nei periodi più difficili per l´agricoltura e sarà quindi complicato arrivare a una adeguata remunerazione. Regione Lombardia è pronta a dare maggior sostegno e attenzione all´agricoltura sociale attraverso il Piano di Sviluppo Rurale". Assessori A Cascina Triulza - Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo, insieme all´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, al convegno ´Agricoltura sociale Lombardia´ ospitato nell´auditorium di Cascina Triulza nel sito Expo. Il Progetto - Agricoltura Sociale Lombardia promuove un insieme di pratiche che coniugano l´aspetto imprenditoriale dell´agricoltura con un programma di sviluppo orientato ai valori sociali, dell´inclusione di persone con disabilità o in situazione di difficoltà con l´obiettivo di contribuire allo sviluppo delle comunità locali. Mercato Critico - "I prodotti di queste aziende - ha proseguito Fava - rischiano di infilarsi in uno tra i mercati peggiori degli ultimi 20 anni, sia per quanto riguarda le produzioni zootecniche, da un lato, che per l´ortofrutticolo, dall´altro, abbastanza gravati da situazioni congiunturali piuttosto critiche". Rischio Scarsa Remuneratività - "Il rischio - ha sottolineato l´assessore regionale - è che anche con la minima parte di reddito, ottenuta dalla vendita di prodotti e destinata all´autosostentamento, non si soddisfino le aspettative che si avevano in partenza". Dal Psr Sostegno A Agricoltura Sociale - "Proprio per contribuire al superamento di queste situazioni e per offrire sostegno e supporto alle realtà che partecipano al progetto di Agricoltura Sociale - ha spiegato l´assessore Fava - abbiamo scelto di inserire queste attività nell´ambito del nostro Piano di sviluppo rurale: sono state predisposte misure specifiche che permettono l´accesso ai fondi dedicati alla multifunzione e possono essere utilizzate per finanziare progetti che vanno in questa direzione". Fondi Disponibili A Giugno - "Il Piano di Sviluppo Rurale di cui si è conclusa la negoziazione in sede di Unione europea - ha concluso Fava - consente l´impiego di risorse importanti. Credo siano già disponibili tra i mesi di giugno e luglio: entro l´autunno, quindi, potremo aver definito la programmazione".  
   
   
VIA LIBERA UFFICIALE DALL´UE AL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE IN TOSCANA, IL PERIODO 2014-2020. CONTA SU UN BUDGET DI 961 MILIONI DI EURO DI FONDI PUBBLICI, DI CUI OLTRE 414 MILIONI DAL BILANCIO EUROPEO  
 
C´è soddisfazione in Regione Toscana per il via libera ufficiale da parte della Commissione Europea al Programma di sviluppo rurale della Regione Toscana, che per il periodo 2014-2020 conta su un budget di 961 milioni di euro di fondi pubblici, di cui oltre 414 milioni dal bilancio europeo. Il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Toscana è basato su 6 priorità, che in estrema sintesi si riassumono in: innovazione, redditività, filiere, tutela dell´ambiente, promozione fonti energetiche rinnovabili, integrazione sociale. Di conseguenza il 45,62% dei finanziamenti, pari a 438,8 milioni di euro, è destinato alla redditività delle imprese agricole, alle tecnologie innovative, all´ammodernamento delle aziende e alla diversificazione, a promuovere l´organizzazione della filiera agroalimentare. Queste risorse pubbliche consentiranno di sostenere interventi per una spesa totale pubblico-privato di circa 1 miliardo di euro. Il 30,9% delle risorse, pari a circa 297,3 milioni sarà destinato all´ambiente, ovvero alla conservazione, al ripristino e alla valorizzazione degli ecosistemi connessi all´agricoltura e alla silvicoltura, alla tutela della biodiversità, alla prevenzione dell´erosione dei suoli e alla loro migliore gestione. L´11,8% dei finanziamenti, pari a 113,3 milioni serviranno ad incentivare l´uso più efficiente delle risorse idriche e dell´energia e a favorire l´uso di energie rinnovabili per ridurre le emissioni di gas serra. Le risorse per lo sviluppo economico e per l´inclusione sociale delle comunità rurali ammontano a 98 milioni di euro (10,2% del totale) e di queste 40 milioni andranno allo sviluppo ldella banda larga e ultralarga nelle aree rurali. Il programma Leader (interventi per promuovere lo sviluppo sostenibile delle aree rurali più fragili) avrà a disposizione 58 milioni di euro. La percentuale di risorse destinata all´assistenza tecnica è pari all´1,4%. Una dotazione importante, pari a 81 milioni, che viene "spalmata" su tutte le misure, è destinata a promuovere il trasferimento di conoscenze e l´innovazione, con attività di formazione, informazione, servizi di consulenza e per stimolare la cooperazione e lo sviluppo di conoscenze nelle zone rurali. Un´altra fetta importante sarà destinata alla progettazione integrata che verrà attivata sia con i Progetti Integrati di Filiera, sia con il Pacchetto Giovani. Si tratta di bandi multimisura, volti a promuovere progetti in cui vengono attivate più misure contemporaneamente.  
   
   
TRENTO: EXPO MILANO 2015, UN’OPPORTUNITÀ DA OLTRE 40 MILIONI DI EURO PER IL SISTEMA TERRITORIALE  
 
Expo Milano 2015 incassa l´interesse da parte delle migliaia di persone che ogni giorno visitano i 104 padiglioni. La grande esposizione universale è partita quindi sotto i migliori auspici ed è già possibile tracciare un primo bilancio dell’impatto che Expo Milano 2015 ha avuto sul sistema trentino, che proprio oggi presenta le iniziative sul territorio. Secondo una prima stima sono oltre 20 le aziende trentine che hanno lavorato all’allestimento di almeno 24 padiglioni di Expo con una ricaduta generale superiore ai 40 milioni di euro. A fronte di un investimento della Provincia autonoma di Trento di circa 1,6 milioni di euro, si registrano 200 mila euro incassati da investimenti privati dagli 11 special sponsor trentini, 300 mila euro da fondi nazionali recuperati per la realizzazione dei concept store di Palazzo della Albere a Trento e Mart a Rovereto, a cui si aggiungono ulteriori 300 mila euro di fondi nazionali per azioni promozionali ad Expo Milano 2015. L´esposizione universale sarà anche occasione di business per il sistema trentino: almeno 20 gli incoming commerciali pianificati in Trentino con l’arrivo di delegazioni di buyer, distributori e operatori del settore agroalimentare per incontri B2b con le aziende trentine. La partecipazione diretta del sistema Trentino a Expo è articolata: quattro diversi spazi di presenza a Milano, due concept store a Trento (Palazzo delle Albere e Mart), studiati per diventare piattaforme di promozione e di collegamento con i flussi turistici provenienti da Expo., ed i sei itinerari turistici incentrati sulla biodiversità e sul cibo per attrarre i turisti da Milano al Trentino. Uno spazio Trentino è stato realizzato nel Padiglione del Vino con la presenza di 56 etichette, espressione di oltre 20 cantine trentine (16 vini bianchi, 8 vini rossi e 32 spumanti Trentodoc), con il coordinamento dell’Istituto Trentodoc e Consorzio Vini del Trentino. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, sottolinea l´importanza della presenza del Sistema Trentino ad Expo Milano 2015 e: “L’italia ha mostrato ancora una volta una fortissima capacità di reazione e di risposta alle grandi sfide. L’expo rappresenta un’occasione straordinaria per agganciare la ripresa internazionale e tornare a crescere. Il Trentino sta facendo e farà la sua parte attraverso una presenza forte e articolata in termini di spazi di promozione, di presenza di imprese private, di internazionalizzazione delle filiere agroalimentari trentine e dell´offerta turistica”. Diverse migliaia i trentini hanno già visitato Expo Milano 2015 e il capoluogo lombardo, anche a bordo del treno Expo Trentino, che nelle giornate di sabato e domenica (e fino al 31 ottobre) garantisce due corse al giorno, e dell’Euregio Bus che ogni giorno collega Innsbruck, Bolzano, Trento e Rovereto e ritorno. Le aziende Trentine. Sono oltre 20 le aziende trentine che si sono aggiudicate lavori di allestimenti in almeno 24 padiglioni di Expo Milano per un indotto complessivo di almeno 40 milioni di euro. Di particolare rilievo si segnalano le commesse aggiudicatesi da Pre Metal, che ha lavorato alla realizzazione dei rivestimenti e delle strutture in vetro e acciaio dei cluster/padiglioni tematici del riso, del cacao e del biomediterraneo, e del padiglione Usa. L’impresa Collini Lavori ha costruito la grande passerella che collega Fiera Milano all’ingresso ad Expo, mentre la Nerobutto di Grino ha realizzato il rivestimento del padiglione cinese ispirato alla “Montagna Sacra”creato da Daniel Libeskind. La società Stain ha lavorato agli impianti meccanici ed elettrici per padiglioni di Angola, Corea, Brasile, Giappone, Francia e Marocco), mentre Rasom alle strutture in legno per padiglione Austria. Habitech ha garantito la certificazione Leed di diversi padiglioni. Altra società trentina, A&t multimediale è stata chiamata per padiglione Brasile), mentre Casolla ha dato il proprio contributo alle Vie d’Acqua. L’elenco delle imprese trentine coinvolte ad Expo Milano 2015, continua con Euromontaggi, Masè Termoimpianti, Barozzi, Grisenti, Arg Design e Falegnameria Danielli Snc, Consorzio Costruzioni a secco Gips, P.r.e. Snc, Elettronord Snc, Carpenterie Gottardi, Visconti Snc. Lo Studio Monica Armani, in collaborazione con Giplanet Group Spa, ha messo a punto una collezione di strutture per il temporaneo, tra cui "Casa Corriere". Realizzato in due mesi di lavoro dalla commessa e montato in soli tre giorni, il padiglione del gruppo editoriale è una struttura totalmente sostenibile e rimontabile. Nella struttura si alterneranno i giornalisti della prima testata italiana per raccontare i 182 giorni di Expo Milano 2015. A queste si aggiungo le aziende “special sponsor” del Progetto Expo Trentino 2015, che hanno deciso di promuoversi e investire nella Piazzetta Trentino: gli impianti di risalita del Trentino, Adige Blm Group, Astro, Cavit, Dolomiti Fruit, Felicetti, Melinda, Mezzocorona, Sottobosco Paoli, Terme del Trentino, Trentingrana. Almeno 20 gli incoming commerciali pianificati in Trentino con l’arrivo di delegazioni di buyer, distributori e operatori del settore agroalimentare per incontri B2b con le aziende trentine. L’associazionismo trentino. Oltre alle aziende, protagonisti sono il mondo dei privati, dell’associazionismo e della cooperazione trentina, presenti a vario titolo ad Expo Milano 2015. Il Coro di Sant’ilario ha cantato in mondovisione l’Inno di Mameli all’inaugurazione di Expo. La cooperativa La Coccinella, grazie ad un bando nazionale, parteciperà con i suoi progetti per la famiglia allo spazio per la società di Cascina Triulza. “Opere Sonore” di Tesero sarà protagonista per due mesi (luglio e agosto) al Castello Sforzesco di Milano, con le foreste di Fiemme e il legno del Trentino, e i 5 violini più famosi al mondo. Lia Giovanazzi Beltrami e la sua società Aurora Vision hanno curato l´immagine, i contenuti e il percorso didattico del padiglione della Santa Sede, dal titolo “Non di solo pane”. L´iniziativa è promossa, realizzata e gestita in collaborazione dal Pontificio Consiglio della Cultura (espressione della Santa Sede), dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Diocesi di Milano, con il contributo del Pontificio Consiglio “Cor Unum”. La presenza di Trentino ad Expo comprende, infine, gli allestimenti del Padiglione Coldiretti (Studio Cavagna); le mostre a Trento e Rho sui “Pastori trentini d´alta quota”, curate da Roberta Bonazza; e le sculture di Paolo Colombini che abbelliscono gli spazi prospicienti a Padiglione Italia e Eataly. L´artista Marco Nones, uno dei vincitori del concorso internazionale d´arte Expo-fondazione Triulza, esporrà inoltre alcune delle sue opere nella Cascina Triulza. L’artista trentino Lome esporrà dal 5 giugno 42 bottiglie d´autore da lui realizzati all´interno del Padiglione della biodiversità.  
   
   
LOMBARDIA, TAVOLO LATTE: TEMPI CERTI E APERTURE A DIALOGO FANNO BEN SPERARE  
 
Milano - "Una tappa fondamentale di un percorso avviato verso la definizione di regole certe per il mercato del latte in Lombardia. L´apertura e la disponibilità dimostrate oggi dalla parte industriale a ragionare sul metodo fa ben sperare, così come l´aver stabilito tempistiche certe sul tema depone a favore della possibilità che si apre realmente per la soluzione di una questione che è parsa ai più incomprensibile nei contorni". E´ quanto ha commentato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, al termine del Tavolo convocato per affrontare la questione del prezzo del latte. Positiva Apertura Industriali - "Che il mercato soffra in generale è indubbio - ha osservato Fava - e che a pagare il prezzo sia solo una parte resta un fatto che deve essere sanato. La presa di coscienza di Assolatte di giungere a regole certe per la definizione del valore del prodotto apre uno scenario nuovo che giudico positivo. Ringrazio le parti per aver trasformato un Tavolo dove non si comunicava in un contesto dove si inizia a discutere di dettagli e regole". Tavolo Di Ratifica Il 23 Giugno - "Il passaggio alla parte tecnica per la valutazione del percorso nei dettagli, previsto per la prossima settimana diventa, ora, tappa fondamentale - ha auspicato l´assessore -. Lì si capirà se esistono le condizioni per dotare il nostro fragilissimo sistema del latte lombardo di un meccanismo che ne regolamenti le reali oscillazioni in funzione del valore dei prodotti. Sta passando un principio innovativo, di cui mi rallegro, e auspico si possa arrivare in tempi rapidi alla definizione del quadro. Alla negoziazioneè stato posto come limite un ulteriore Tavolo fissato il 23 giugno, che dovrà ratificare il lavoro della commissione tecnica, qualora questo abbia raggiunto un buon esito".  
   
   
ALBICOCCHE, CIA-AGIA METAPONTINO: TUTELARE I PRODUTTORI  
 
 Con una settimana di ritardo rispetto alla scorsa campagna ha avuto inizio negli areali precoci del Metapontino la raccolta dei primi quantitativi di albicocche in coltura protetta della varietà Ninfa. I primi stacchi hanno presentato un profilo qualitativo soddisfacente sia in termini di colorazione sia di calibro. L´offerta avviata sul circuito commerciale ha comunque risentito della presenza del prodotto spagnolo, pertanto i prezzi di esordio si sono attestati su valori inferiori a quelli registrati nella precedente campagna. Lo riferiscono in una nota congiunta Cia-metapontino e Agia-cia citando l’ Ismea che segnala, sui mercati interni, una forte pressione concorrenziale del prodotto spagnolo che sta appesantendo i listini anche delle varietà nazionale: puntuali come ogni anno sono infatti arrivate sui nostri mercati ortofrutticoli le albicocche dalla Spagna. Sono primizie di importazione, una “chicca” della distribuzione, grande e piccola, italiana e non. Vendute spesso in offerta, a volte anche sottocosto, per attirare consumatori impazienti alla ricerca della primizia a basso costo. Consumatori che diventano spesso vittime delle strategie commerciali basate su un prodotto “civetta” con il prezzo ribassato e sul ricarico di altri.  
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: PROVVEDIMENTI PER BIOLOGICO E ZONE SVANTAGGIATE MONTAGNA  
 
Milano - L´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava comunica che sul Bollettino ufficiale di Regione Lombardia (n. 22, serie Ordinaria) sono stati pubblicati i decreti 4184 e 4186, attraverso i quali la Direzione Generale dell´Agricoltura ha approvato i bandi della misura 11 sull´Agricoltura biologica e della misura 13 (operazione 13.1.01) sull´Indennità compensativa per le zone svantaggiate di montagna, per l´anno 2015. "La Lombardia - commenta Fava - dà inizio al nuovo Programma di sviluppo rurale, che riconosce al sistema agricolo regionale 137 milioni di euro in più rispetto al precedente periodo 2007-2013". Le domande di aiuto potranno essere presentate a partire da domani, 28 maggio, esclusivamente per via telematica, utilizzando il sistema informativo Sisco. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 15 giugno prossimo, con la possibilità di presentare domande in riduzione sino al successivo 10 luglio. Le risorse finanziarie disponibili per il bando relativo alla misura 11 ammontano a 7.000.000 di euro, mentre per la misura 13 (operazione 13.1.01) ammontano a 11.500.000 euro. Per entrambe la spesa graverà sul bilancio dell´Organismo Pagatore Regionale (Opr).  
   
   
BOLZANO: DI NUOVO POSSIBILE FARE RICHIESTA AIUTI PER SALUTE ANIMALI AL PASCOLO  
 
 I contributi per la salute degli animali nel 2015 saranno consessi tramite la legge De minimis per il settore agrario in attesa della notifica dei criteri da Bruxelles. Lo fa presente l´assessore provinciale competente Arnold Schuler. Per la concessione dell´aiuto i richiedenti devono presentare apposita domanda entro il 15 luglio dell´anno di riferimento all´Ufficio zootecnia della Ripartizione provinciale Agricoltura. La domanda deve essere presentata al più tardi dieci giorni dopo il trasferimento degli animali al pascolo La domanda deve contenere il nome del richiedente, il numero auricolare degli animali per i quali è richiesto l´aiuto, il pascolo sul quale vengono trasferiti gli animali, la data nella quale gli animali vengono portati al pascolo e la data del presunto rientro in stalla degli animali I controlli durante l´istruttoria prevedono un raffronto tra i dati degli animali dichiarati e quelli nella banca dati animali L´ammontare dell´aiuto di Euro 150 per ciascun capo ammesso a premio. L´aiuto non può essere cumulato con nessun altro aiuto ricevuto per coprire gli stessi costi ammissibili. I contribuiti possono essere erogati, a favore delle imprese che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, aiuti de minimis fino a 15.000 euro nell´arco di tre esercizi finanziari. Possono ottenere aiuti finanziari microimprese agricole singole od associate, detentrici di animali e con sede operativa sul territorio provinciale, attive nella produzione primaria. I beneficiari devono essere riconosciuti come agricoltori attivi L´aiuto viene concesso per l´attività di pascolo di: bovini di età compresa tra i 5 mesi ed i 3 anni, l´età minima è ridotta a 3 mesi se questi animali provengono da imprese di linea vacca vitello. La data di riferimento per la determinazione dell´età degli animali è il 30 giugno dell´anno corrispondente. Gli animali, ai quali può essere concesso l´aiuto, devono essere nati nell´azienda agricola del richiedente o, se provengono da altre imprese, essere stati tenuti almeno dal 1° febbraio dell´anno di riferimento nella azienda del richiedente. Per lo stesso capo di bestiame l´aiuto può tuttavia essere concesso per una sola volta nella vita dell´animale stesso. Per ogni richiedente l´aiuto può essere concesso per un numero massimo di 20 capi di bestiame all´anno. La durata minima del pascolo del bestiame non può essere inferiore a 60 giorni consecutivi. I moduli di domanda sono disponbili presso l´ all´Ufficio zootecnia della Ripartizione provinciale Agricoltura,in via Brennero 6 a Bolzano (anche all´indirizzo Internet www.Provincia.bz.it/agricoltura , o presso l´associazione dei contadini "Südtiroler Bauernbund" o presso le associazioni degli allevatori.  
   
   
EDUCAZIONE ALIMENTARE E BAMBINI: A EXPO IL MODELLO DELLE MARCHE CON “PAPPA FISH”.  
 
“Pappa Fish. Mangia bene, cresci sano come un pesce” è la campagna promossa dalla Regione Marche (con il cofinanziamento del Fep, il Fondo Europeo per la Pesca) che Expo Milano 2015 ha scelto fra i temi da presentare all´interno del Vivaio Scuole, nel Padiglione Italia, sabato 30 maggio (h. 12:30 – 14:00). Lanciato in fase sperimentale nel 2013, il progetto incentiva il consumo di pesce “a miglio zero” nelle giovani generazioni, promuovendo la conoscenza e il rispetto per la biodiversità marina e la riscoperta delle proprie radici culturali. Oltre Expo, Pappa Fish è stato segnalato anche come modello di riferimento dal Lifelong Learning Programme - il programma dell´Unione Europea che sostiene la formazione permanente - e dall´Unesco, nell´ambito del Dess (Settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile). Dopo il successo della prima edizione, quest´anno Pappa Fish ha raddoppiato le sue cifre: 42 Comuni coinvolti con 282 scuole dell´infanzia, primarie e secondarie, per un totale di oltre 25 mila bambini e 90 tonnellate di pesce consumato. In totale nelle scuole coinvolte sono stati più di 800 i laboratori svolti, di cui 200 dove i bambini hanno potuto cucinare con le proprie mani il pesce appena pescato dal loro mare.  
   
   
“EXPO TRENTINO 2015 UN’OPPORTUNITÀ PER L’INTERO TERRITORIO”  
 
“Expo 2015 rappresenta un’opportunità concreta per il Trentino e abbiamo lavorato per garantire un ritorno concreto per imprese e il sistema economico e sociale”. Ne sono convinti gli assessori provinciali Michele Dallapiccola (Agricoltura e Turismo) e Tiziano Mellarini (Cultura e Sport) che questa mattina hanno presentato il progetto “Expo Trentino 2015”: due Concept Store a Palazzo delle Albere e Mart, due mostre tra Trento e Rovereto, laboratori, degustazioni e, soprattutto, itinerari turistici alla scoperta della biodiversità del territorio trentino. “La partecipazione ad Expo Milano 2015 - ha sottolineato l’assessore Dallapiccola -, a fronte di un investimento provinciale di 1,3 milioni, ha garantito un indotto di ben 40 milioni di euro, grazie alle commesse che oltre 20 aziende trentine hanno ricevuto per i lavori di 24 padiglioni”. Expo Milano 2015 non è solo business, ma anche un’opportunità culturale per il Trentino. La sa bene l’assessore Mellarini: “Palazzo delle Albere riapre dopo cinque anni di chiusura per ospitare le iniziative di Expo Trentino 2015. Abbiamo recuperato un luogo storico della cultura trentina che, con Mart e Muse, sarà il motore trainante di un’estate ricca di appuntamenti ed iniziative”. Palazzo delle Albere di Trento ha riaperto le porte per ospitare la presentazione delle iniziative legate ad Expo Milano 2015 che si terranno in Trentino. Lo storico palazzo sarà la sede di uno dei due Concept Store Expo (l’altro sarà il Mart) e della mostra dedicata alle eccellenza dell´agricoltura trentina di montagna. Questa mattina si è tenuta la preview per la stampa, alla presenza dei curatori delle mostre. Alla conferenza stampa erano presenti i due assessori provinciali Michele Dallapiccola (Agricoltura e Turismo) e Tiziano Mellarini (Cultura e Sport) che seguono per i rispettivi ambiti il progetto Expo 2015. Nel suo intervento Michele Dallapiccola ha posto l’accento sull’impatto che Expo Milano 2015 ha avuto sull’economia trentina: “Grazie ad Expo abbiamo l’opportunità di far conoscere in un contesto internazionale le nostre aziende e le eccellenze che sono in grado di esprimere. Inoltre Expo si è rivelato un importante opportunità per le imprese che hanno avuto accesso ai lavori di costruzione dei padiglioni: secondo i dati in nostro possesso sono circa 40 i milioni di euro che sono rientrati in Trentino, a fronte di un investimento provinciale di 1,4 milioni”. Expo Milano 2015 è una porta aperta verso il mondo. Ancora Dallapiccola: “In questi mesi stiamo organizzando con Trentino Sviluppo e la struttura provinciale dedicata all’internazionalizzazione, la visita di importanti delegazioni straniere che incontreranno le nostre imprese. Di recente abbiamo ospitato le delegazioni di Cina e Stati Uniti composte da operatori del settore alimentare”. L’ultimo passaggio dell’assessore Dallapiccola lo ha riservato al turismo ed ai sei itinerari che Trentino Marketing ha disegnato sul territorio alla ricerca della biodiversità del Trentino. Il progetto Expo Trentino 2015 ha già ottenuto un primo, importante risultato: la riapertura alla città, al Trentino di Palazzo delle Albere. L’assessore Mellarini non ha nascosto la sua soddisfazione: “Il Trentino ha riacquistato una delle sue dimore storiche che da subito si apre al territorio ospitando alcune tra le più importanti manifestazioni del programma di Expo Trentino 2015. La cultura gioca un ruolo importante nella stagione trentina dedicata all’esposizione universale, grazie anche a Muse e Mart che hanno realizzato un programma di mostre ed eventi di assoluto livello”. Il programma di Expo 2015 in Trentino proporrà, da fine maggio al 31 ottobre, oltre alla presentazione dei prodotti caratteristici del territorio, anche appuntamenti di assaggio e degustazione con i produttori locali, sommelier professionisti ed esperti di enogastronomia. Nei cinque mesi si alterneranno la visita ad orti e coltivazioni tipiche dell’agricoltura alpina (riprodotte nel giardino antistante Palazzo delle Albere), laboratori ed eventi per raccontare l’eccellenza e la tipicità dei prodotti trentini, con il coinvolgimento di decine di aziende locali.  
   
   
CALABRIA: VALORIZZAZIONE E DIFESA DELLA MONTAGNA SONO PRIORITARIE NELL’ AGENDA DI GOVERNO REGIONALE  
 
Il presidente della Regione, Mario Oliverio, esprime soddisfazione per i due regolamenti forestali approvati dalla Giunta Regionale qualche giorno addietro. "Si tratta di provvedimenti importantissimi -ha affermato Oliverio- che questa amministrazione ha messo in atto con urgenza e grande senso di responsabilità, per dare la giusta attenzione ad un patrimonio che fino ad oggi era stato, a torto, trascurato. La valorizzazione delle nostre risorse boschive e delle nostre montagne, infatti, occupa un posto di primo piano nella nostra agenda. E con l´istituzione dell´albo regionale delle imprese forestali ed il regolamento per la gestione dei boschi governati a ceduo, intendiamo effettuare un´inversione di tendenza ed attuare una nuova ed efficace politica dellamontagna. I nostri obiettivi -ha specificato il Governatore- sono quelli di una gestione forestale sostenibile, che tenga conto delle priorità ambientali a livello regionale, nazionale e comunitario. E, allo stesso tempo, puntiamo alla tutela del suolo e a fronteggiare i temibili rischi di dissesto idrogeologico, promuovendo la conservazione della preziosa biodiversità calabrese, la funzionalità degli ecosistemi forestali e la valorizzazione del paesaggio". Non da ultimo, il presidente della giunta regionale ha voluto evidenziare la rilevanza di questi nuovi provvedimenti varati dall´esecutivo regionale dal punto di vista della sburocratizzazione e della semplificazione amministrativa. "Da questo momento in poi -ha dichiarato- saremo in grado di saltare alcuni passaggi burocratici inutili, che gravavano sia sulle aziende forestali che sugli enti pubblici. I nuovi regolamenti, infatti, insieme all´introduzione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), disciplinano la gestione dei boschi cedui, razionalizzando al massimo le procedure amministrative da adottare, nell´ambito dei Piani di gestione forestale e delle misure del Programma di Sviluppo Rurale, con il quale sosterremmo fortemente il settore forestale". L´intera filiera bosco-legno, inoltre, a detta del Governatore, riceverà la giusta attenzione. "Anche grazie alle risorse comunitarie del Psr ci adopereremo affinché la nostra filiera bosco-legno diventi interamente calabrese, perché sarebbe un peccato gravissimo continuare a non sfruttare al massimo le potenzialità del nostro legname di ottima qualità e per il quale puntiamo ad ottenere una certificazione. Lo stesso discorso vale per le nostre professionalità del settore forestale -ha concluso Oliverio- Valorizzeremo i professionisti calabresi e promuoveremo la formazione degli addetti ai lavori, con attenzione particolare ai giovani, ai quali questo comparto può offrire grandi opportunità".  
   
   
AOSTA, INVALIDITÀ CIVILE – BENEFICI ECONOMICI COLLEGATI AL REDDITO.PRESENTAZIONE DELLA SITUAZIONE REDDITUALE  
 
Aosta, 28 maggio 2015 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali ricorda a tutte le persone titolari di benefici economici collegati al reddito (assegno mensile, pensione d’inabilità, indennità di frequenza, speciale indennità ciechi ventesimisti, pensione di cecità assoluta e pensione per sordità) che il 31 luglio scade il termine per la presentazione della dichiarazione sostitutiva della certificazione della situazione reddituale dell’anno 2014. Si ricorda che la mancata presentazione della dichiarazione oltre i termini previsti, darà luogo alla sospensione cautelativa della provvidenza economica, in attesa dell’eventuale provvedimento di revoca. In caso di presentazione oltre i termini previsti, ma comunque entro 60 giorni, le provvidenze economiche saranno ripristinate dalla data di presentazione della documentazione senza corresponsione degli arretrati per il periodo di sospensione. (Dgr. 1592/2014 art. 13 comma 5 e 6) Il modulo, inviato a suo tempo a tutti i beneficiari, è anche reperibile presso i relativi uffici e/o i Patronati o scaricabile all’indirizzo: http://www.Regione.vda.it/allegato.aspx?pk=5980  e deve essere consegnato alla Struttura invalidità civile, sito in loc. Grand Chemin, 4 – 11020 Saint-christophe – (nei pressi dell’arena della Croix Noire) dal lunedì al venerdì dalle h. 9.00 alle h. 14.00 oppure spedito o inviato a mezzo fax, con allegata la fotocopia di un documento d’identità. L´assessorato informa, inoltre, che i Patronati sono abilitati alla compilazione e alla consegna on-line del modello e ricorda, inoltre, che è attivo un servizio gratuito di messaggistica Sms attraverso il quale la Struttura invalidità civile invierà avvisi e informazioni agli utenti che, naturalmente, abbiano comunicato il proprio numero di cellulare  
   
   
ZOOTECNIA, IN LOMBARDIA: NOSTRO SISTEMA SOTTO SCACCO DI SPECULAZIONI  
 
 Milano - "Occorre insistere a sensibilizzare l´Unione europea ad avere rispetto verso tutto ciò che garantisce qualità al consumatore. Il nostro sistema zootecnico è sotto assedio, messo in discussione da una evoluzione del gusto che spinge in altre direzioni, e questo è legittimo. Lo è meno quando questo avviene sotto la spinta anche di motivazioni tecnico-scientifiche e nutrizionali che lasciano il tempo che trovano". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo a Milano, alla presentazione di ´Food and Feed for Wellbeing´, un hub scientifico multidisciplinare, che promuove la ricerca nel settore agroalimentare e mette a disposizione il proprio know-how ad aziende e alla società civile, promosso in collaborazione con l´Università degli Studi di Milano. Speculazioni Mediatiche Minano Nostro Agroalimentare - "Il generico richiamo al fatto che la carne faccia male e il latte sia cancerogeno, fatto da soggetti peraltro qualificati - ha aggiunto Fava - credo sia il frutto di una situazione di profonda ristrutturazione del sistema agroalimentare mondiale, in particolare il nostro, che rappresenta uno dei cardini di riferimento sulla filiera zootecnica. Continuiamo a vivere una grande sofferenza del comparto, nonostante dati di miglioramento, perché la struttura della nostra produzione agroalimentare lombarda è sotto attacco, mediatico e culturale, a diversi livelli". Ma tutto ciò non deve diventare un assunto, "perché questi atteggiamenti - ha insistito l´assessore - stanno minando alla base il sistema produttivo primario". Squilibrio Filiera Danneggia Produttori - "Il presunto calo di consumi dell´agroalimentare - ha proseguito Fava -, è solo tale, perché, in valore di venduto, abbiamo un dato di incremento di 1,3 punti nel 2014 rispetto al 2013. Il calo di consumo interno è compensato da una propensione all´export aumentata, ma il valore è crollato, i produttori faticano a far quadrare i conti". "Non sono complottista - ha aggiunto -, ma credo che, in mezzo, ci sia una speculazione: se ho migliorato il valore del prodotto venduto e dall´altra parte pago meno le materie prime, significa che in una scala di valori verticale abbiamo perso l´equilibrio nella distribuzione del valore". E non è casuale: "Credo ci siano grandi gruppi che abbiano interesse a dire che per certi prodotti non c´è mercato, quindi non c´è prospettiva e bisogna pagarli il meno possibile. Se c´è un territorio che ha poca propensione alle ´commodities´ è il nostro, che produce invece prodotti ´distintivi´, che coincidono con le nostre tradizioni e la filiera zootecnica. Abbiamo cercato di porre correttivi, ma nulla può fermare il mercato. Qualcuno ha interesse in questo momento a spingere verso modelli culturali ed economici che non ci appartengono". Europa Non Ci Aiuta Sulla Tutela Dei Prodotti - "Dobbiamo avere la possibilità di essere riconosciuti per la nostra autenticità e distintività, nonostante questo costi di più - ha insistito Fava -. La ricerca della qualità deve essere necessariamente premiata, perché i nostri prodotti sono mediamente più sicuri di altri". Manca, inoltre, una vera e seria programmazione sul versante della tutela, e non è certo l´Europa ad aiutarci. "La sostanziale bocciatura europea della richiesta di indicazione d´origine sull´etichetta del latte è un grande passo indietro - ha denunciato l´assessore lombardo -, non è un inno alla libertà di mercato. Spingiamo a sensibilizzare anche il livello comunitario ad avere rispetto nei confronti dell´origine, della tracciabilità e a tutto ciò che serve a garantire il consumatore sulla qualità e il produttore, che vede così garantito il frutto del suo lavoro".