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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 2010
CUP ONLINE: ARRIVA CUPERNICO PER MIGLIORARE IL SERVIZIO DI PRENOTAZIONI DI VISITE SPECIALISTICHE  
 
 Trento, 8 luglio 2010 - Per le prenotazioni di visite specialistiche online arriva Cupernico. Il nuovo software permetterà una serie di miglioramenti all’atto della prenotazione, che renderanno il servizio migliore, più veloce e più facile da utilizzare da parte dei cittadini e degli operatori. Per effettuare la sostituzione del software saranno necessarie alcune operazioni (principalmente la «migrazione» telematica delle agende dei professionisti), che imporranno una modesta interruzione del servizio. Sarà sospesa l’attività informatica di prenotazione sabato 10 (call center e online) e domenica 11 luglio (online). La continuità dell’attività sarà comunque garantita agli utenti, che saranno richiamati dagli operatori del call center lunedì, 12 luglio. La richiamata può essere prenotata nei seguenti modi: * telefonando sabato, dalle ore 8.00 alle ore 13.00, al call center (848 816 816) e comunicando i propri dati anagrafici e il recapito telefonico alla segreteria telefonica; * utilizzando, nelle giornate di sabato e domenica, l’apposita funzione online con l’inserimento dei dati anagrafici e del numero telefonico sul web (informazione in evidenza sul sito dell’Azienda per i servizi sanitari della Provincia autonoma di Trento, www.Apss.tn.it/ ).  
   
   
PRESENTATO A ROMA IL ´PROGETTO VALES´ - STO BENE SE TU STAI BENE  
 
Roma, 8 luglio 2010 - "L´umanizzazione dell´assistenza nel Lazio è una delle nostre linee guida". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, intervenuta ieri alla presentazione del progetto Vales (Valeo si vales - sto bene se tu stai bene), sperimentato in due reparti pilota dagli Istituti Regina Elena e San Gallicano di Roma (Ifo). Polverini insieme al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, e al direttore generale dell´Ifo, Francesco Bevere, ha inoltre tagliato il nastro del nuovo sportello informativo realizzato in collaborazione con la Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) per offrire ogni tipo di attività di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori. "Proprio guardando alla centralità dei pazienti - ha aggiunto Polverini- siamo impegnati in un processo di riorganizzazione, per ridurre sprechi e inefficienza. Il progetto Vales va nella direzione di incrementare l´umanizzazione dell´assistenza sanitaria e per questo va apprezzato e sostenuto. Allo stesso modo e´ importante aumentare i livelli prevenzione perché quando parliamo di salute accanto alla cura bisogna fare in modo di prevenire le malattie".  
   
   
SARDEGNA: REQUISITI PER ACCREDITAMENTI ADEMPIMENTO IMPORTANTE RICHIESTO DA PATTO PER LA SALUTE  
 
 Cagliari, 8 Luglio 2010 - Durante la Conferenza Stato-regioni (dicembre 2009) è stata approvato il nuovo ‘Patto per la salute 2010-2012’, che ha previsto di prorogare al 31 dicembre 2010 il termine finale del processo per l´accreditamento definitivo delle strutture private operanti per il Servizio sanitario nazionale. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore dell’Igiene e sanità, Antonello Liori, ha deliberato i requisiti per l’autorizzazione all’esercizio e per l’accreditamento definitivo delle strutture sanitarie e socio sanitarie private e dei professionisti operanti in Sardegna. "E´ un adempimento importante, richiesto nell’ambito del nuovo percorso della sanità in Italia - ha spiegato l’assessore Liori che ci consente di chiedere alle strutture presenti nel territorio di adeguarsi, con un occhio di riguardo per la qualità, infatti dovranno dichiarare i propri requisiti strutturali, tecnologici, professionali ed organizzativi. Una risposta positiva anche per gli utenti della sanità isolana e per il sistema intero.” "Inoltre, sarà compito dell’Assessorato - ha aggiunto l’assessore Liori - la predisposizione delle proposte per l’integrazione ed il periodico aggiornamento dei requisiti e lo sviluppo di strumenti informativi e di supporto per le organizzazioni sanitarie sui processi di accreditamento, anche per valorizzare l´accreditamento come miglioramento della qualità dei servizi a garanzia dell´utenza".  
   
   
ASL E OSPEDALI SANITÀ: LIORI "ESENZIONE TICKET PER EX ESPOSTI ALL´AMIANTO"  
 
Cagliari, 8 Luglio 2010 - "Proprio ieri, la Giunta regionale ha deliberato che le prestazioni per la sorveglianza sanitaria degli ´ex esposti´ all´amianto debbano rientrare nei Livelli essenziali assistenziali (Lea) aggiuntivi regionali”, ha detto l´assessore dell’Igiene e Sanità, Antonello Liori, rispondendo all´odierna protesta di Giampaolo Lilliu, segretario della Cgil di Oristano. “Perciò, è stato individuato il codice da assegnare alle prestazioni diagnostiche che prevedono l’esenzione dal ticket." L’esenzione dovrà essere certificata esclusivamente dai medici dello ‘spresal’ (servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro), presente in ogni azienda sanitaria, da specialisti di strutture ospedaliere e ambulatoriali delle Asl, nonché dai medici specialisti dell’Azienda Brotzu e delle Aou di Cagliari e Sassari con le quali le Aziende abbiano definito accordi. "A breve - ha sottolineato l´assessore Liori - partirà anche la campagna informativa regionale sui controlli sanitari di coloro che ritengono di aver avuto una pregressa esposizione lavorativa all´amianto e sulla sorveglianza sanitaria di quelli che venissero valutati come ´ex esposti´."  
   
   
ARTRITE REUMATOIDE, OK DALL’EUROPA PER ABATACEPT IN PRIMA LINEA IL FARMACO BIOLOGICO AIUTA I PAZIENTI COLPITI DALLA MALATTIA A TORNARE AD UNA VITA NORMALE  
 
Roma, 8 luglio 2010 – La Commissione europea ha espresso parere favorevole per l’utilizzo in prima linea biologica di abatacept per il trattamento dell’artrite reumatoide dell’adulto, segue ora l’iter regolatorio italiano per la rimborsabilità. La nuova indicazione è un ulteriore tassello nello sviluppo di abatacept, che ha ottenuto recentemente anche l’approvazione per il trattamento dell’artrite idiopatica giovanile. Si conferma quindi l’efficacia di questo farmaco biologico, che è in grado di “normalizzare” il processo infiammatorio associato alla malattia e di controllarla attraverso un meccanismo d’azione innovativo: è infatti la prima e unica proteina di fusione umana che blocca l’attivazione dei linfociti T. “Il controllo della malattia in tutti i suoi aspetti – spiega il prof. René Westhovens dell’Università di Lovanio (Belgio) - è l’obiettivo del trattamento dell’artrite reumatoide. Come altri farmaci antireumatici, abatacept consente di ottenere la remissione clinica della malattia. Questa nuova indicazione all’utilizzo in una fase precoce non solo è in linea con una gestione più mirata dell’artrite reumatoide ma ci consentirà di rallentarne ulteriormente la progressione”. Abatacept si caratterizza per l’efficacia sostenuta e crescente nel tempo - un elemento cruciale nel trattamento di una malattia cronica come l’artrite reumatoide - consentendo ai pazienti di tornare a condurre una vita normale. Le persone colpite da questa malattia (in Italia si stimano circa 300 mila casi) vanno incontro ad una riduzione delle capacità motorie, con peggioramento della qualità di vita, perdita di capacità lavorativa, necessità di spese mediche ingenti e rischio di dover ricorrere a interventi chirurgici. Entro 10 anni dalla comparsa della malattia, il 50% dei pazienti non è più in grado di svolgere un lavoro a tempo pieno. La loro qualità di vita scende ad un livello paragonabile a quello di chi soffre di scompenso cardiaco e diabete. Abatacept è il primo biologico sviluppato nei laboratori di Bristol-myers Squibb ed è disponibile in Italia per il trattamento dell’Artrite Reumatoide dal 2007.  
   
   
MATERA, PROVINCIA SU RICONVERSIONE OSPEDALE TINCHI IL PRESIDENTE STELLA SOLIDALE CON I CITTADINI E I LAVORATORI  
 
Matera, 8 luglio 2010 - Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, e l’intera Amministrazione Provinciale manifestano la propria solidarietà solidali con i cittadini e i lavoratori dell´Ospedale di Tinchi. “La riconversione di questo presidio sanitario, che di fatto ha già portato alla chiusura del reparto di Medicina,– hanno sottolineato il presidente della Provincia di Matera Stella e il consigliere provinciale Vito Anio Di Trani - preoccupa non solo i lavoratori della struttura e i cittadini di Pisticci, ma anche l’intero territorio provinciale di cui l’ente Provincia rappresenta la sua massima espressione. Oltre all’angosciante fenomeno del salasso occupazionale, che getterebbe nel panico decine di lavoratori, faremmo i conti con un problema sanitario di assoluta rilevanza. L’ospedale in questione, infatti, garantisce servizi di cura e assistenza a un bacino di utenza molto vasto che durante i mesi estivi arriva anche a triplicarsi, esigenze che hanno portato, in tempi recenti, a effettuare una ristrutturazione dell’immobile particolarmente ingente sotto il profilo economico.” Gli ospedali presenti sul territorio regionale sono 17, di cui 12 nella provincia di Potenza e 5 in quella di Matera, ma il rischio di essere soppressi lo corrono soltanto Stigliano e Tinchi. Come se il problema della sanità lucana potesse risolversi semplicemente sopprimendo i due nosocomi del Materano. “La protesta pacifica, – hanno aggiunto il presidente Stella e il consigliere Di Trani – sotto questo sole caldo e soffocante, e dodicimila firme di cittadini rivendicano il diritto di un popolo alla tutela del diritto alla salute. La Provincia, che vigilerà sulla questione affinché vengano rispettati gli impegni assunti nei confronti dei cittadini, auspica che si giunga in tempi rapidi alla soluzione attesa dall’intera comunità pisticcese".  
   
   
BIOSIMILARI SCONOSCIUTI PER UN MALATO DI CANCRO SU 2 GLI SPECIALISTI: ‘IN ITALIA SERVONO LINEE GUIDA E UNA LEGGE’  
 
Roma, 8 luglio 2010 - I farmaci biosimilari sono già una realtà nella pratica clinica ma restano un’incognita per un malato di tumore su due. 6 pazienti su 10 non sanno dire se queste molecole, simili ma non uguali all’originale ‘biotech’, siano già disponibili in Italia e il 46% ignora i possibili effetti collaterali. In mancanza di informazioni certe, solo il 15% sarebbe però disposto a cambiare il farmaco biologico che assume con una “copia” se il medico glielo proponesse e appena l’8% ritiene il minor costo un motivo valido per sostituire la propria terapia. Sono i risultati del primo sondaggio nazionale sui pazienti promosso dalla Fondazione dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), in collaborazione con la Società Italiana di Nefrologia (Sin), la Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo) e l’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici (Aimac) condotto nel giugno 2010. L’indagine rientra in un più ampio percorso di sensibilizzazione sui biosimilari che le due Società scientifiche stanno sviluppando dal 2008. E, in 2 anni, molto è già stato ottenuto: è migliorata fra gli specialisti la conoscenza su cosa siano e quali caratteristiche presentino, più noti anche i possibili rischi. Per questo, l’85% è d’accordo con la norma già approvata in alcuni Paesi europei, ma non ancora in Italia, che impedisce la sostituibilità automatica, come invece accade per i ‘generici’. I risultati dei sondaggi vengono presentati oggi a Roma al convegno ‘La conoscenza dei farmaci biosimilari’. “La nostra campagna informativa serve e funziona - afferma Francesco Boccardo, presidente della Fondazione Aiom – ma resta molta strada da compiere se un clinico su 5 ancora non sa darne una definizione o li confonde con gli equivalenti o ‘generici’. Invece presentano caratteristiche diverse ed un processo di sintetizzazione ben più complesso: per questo deve essere chiaro che è necessario un confronto del rapporto benefici/sicurezza, e non solo di prezzo, prima di decidere se utilizzare l’originale o il biosimilare”. “I pazienti esigono risposte e si stanno documentando – continua Francesco De Lorenzo, presidente Favo e Aimac –: oggi il 54% sa che non sono copie esatte come i generici, il 60% crede che duplicare un biologico non sia come replicare una molecola chimica e il 40% è consapevole che sono sotto stretta sorveglianza per la sicurezza. Il punto critico per noi non è biosimilari sì o biosimilari no. I malati pretendono norme chiare dal Parlamento, linee guida dalle Società scientifiche e sorveglianza da parte dei clinici per avere sempre farmaci efficaci, sicuri e possibilmente più economici”. Attualmente in Italia l’unico disegno di legge in merito è fermo ed è opportuno che vi siano linee guida emanate dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), in accordo con le Società Scientifiche, il cui rispetto è fondamentale per scoraggiare il comportamento più disparato delle Regioni. Il 94% degli oncologi e l’85% dei nefrologi ritiene sempre più urgente la creazione di un tavolo di lavoro comune sui biosimilari tra Istituzioni sanitarie, associazioni mediche, pazienti, aziende produttrici. “Non ci sono più nefrologi che non sanno bene cosa siano i biosimilari – afferma Franceso Locatelli, past-president della Sin - infatti erano il 15% nel 2008, oggi residuano all’1%. Si conferma che la campagna della Fondazione Aiom cui collabora la Sin e l’informazione promossa da noi, hanno colto nel segno. Il problema dell’informazione è estremamente importante sia per i malati che per gli specialisti. Per noi clinici le questioni prioritarie sono l’efficacia ma anche la sicurezza dei farmaci. Ciò significa possibilità di studi controllati: 9 nefrologi su 10 esigono trial di confronto per ogni diversa indicazione e tracciabilità delle molecole utilizzate”. “Le associazioni dei pazienti – aggiunge Elisabetta Iannelli, Vice Presidente Favo e Aimac - intendono informare e formare i malati e le loro famiglie sulle nuove opportunità terapeutiche, quali possono essere in taluni casi i biosimilari, per consentire una scelta consapevole ed una migliore compliance”. “Il prossimo obiettivo – spiega Francesco Cognetti, direttore del dipartimento di oncologia medica Irccs Regina Elena di Roma, tra i coordinatori del progetto d’informazione sui biosimilari – è che il disegno di legge che giace in Parlamento venga rapidamente approvato, in modo da tutelare i malati e far sì che non prevalga la logica del risparmio su quella dell’evidenza scientifica e delle raccomandazioni di sicurezza emanate dalla stessa Agenzia europea Emea”. Oltre ai sondaggi su pazienti, oncologi e nefrologi, il progetto della Fondazione Aiom, dal 2008 ha all’attivo tre seminari nazionali con relativi atti pubblicati, alcuni workshop regionali, una guida e un sito internet ( www.Biosimilari.it/ ). Dall’indagine appena conclusasi, cui hanno aderito 356 pazienti, 639 oncologi e 211 nefrologi, emerge inoltre che 9 malati su 10 ritengono utile che venga indicato chiaramente sulle confezioni e sulle ricette che si tratta di un farmaco biosimilare e non del prodotto originale. “Il problema dei biosimilari è destinato ad ampliarsi – conclude Cognetti – dato che anche i brevetti delle prime molecole di target therapy utilizzate in oncologia stanno per scadere. Per questo è urgente rafforzare l’impegno per l’informazione e quello dei ricercatori così che vengano condotti più studi di confronto su efficacia e sicurezza ed emesse quindi linee guida condivise da tutta la comunità dei clinici”.  
   
   
DISABILI, ANZIANI E TOSSICODIPENDENTI, L’ASSESSORE SERNAGIOTTO VISITA LE STRUTTURE DEL TERRITORIO DELL’ULSS 7, IN PROVINCIA DI TREVISO  
 
 Venezia, 8 luglio 2010 - Attenzione alle migliori esperienze nella gestione quotidiana della disabilità, nell’assistenza degli anziani, nel trattamento delle dipendenze e nell’integrazione tra i servizi sociali e sanitari in vista della redazione, a settembre, del nuovo piano socio-sanitario della Regione del Veneto. Con quest’obiettivo, l’assessore regionale alle Politiche sociali Reno Sernagiotto visiterà domani, giovedì 8 luglio, alcune tra le più importanti strutture socio-sanitarie della provincia di Treviso. Il giro istituzionale dell’esponente del governo veneto inizierà (alle 10) con una visita al distretto sanitario Nord di Vittorio Veneto, dove l’assessore incontrerà il direttore generale del’Ulss 7 Angelo Lino Del Favero. “Il Veneto – spiega Remo Sernagiotto – è una terra di eccellenze nell’ambito socio sanitario, ed è nostro compito salvaguardarle: Per questo nella difficile situazione attuale dobbiamo tener presente le buone pratiche di integrazione tra servizi sanitari e sociali, quelle che riducono i ricoveri impropri negli ospedali, e diffonderle in tutto il territorio regionale”. Subito dopo l’assessore si recherà in vista al Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto per un incontro con i soggetti gestori delle strutture per disabili. “Nel nuovo piano- socio sanitario – spiega l’assessore Sernagiotto – credo sia importante strutturare in maniera più articolata i servizi a seconda dei livelli di disabilità degli utenti dei Ceod, affinché i servizi siano realmente rispondenti ai bisogni degli utenti”. Per incontrare i gestori delle case di riposo l’assessore Sernagiotto si recherà poi in visita all’istituto padre Pio di Tarzo. Il giro nelle strutture dell’Ulss 7 si concluderà nel pomeriggio con la visita a un centro di eccellenza nel recupero dei giovani tossicodipendenti, il Centro per le dipendenze giovanili dell’Ulss 7 e l’associazione comunità giovanile di Conegliano. “E’ un centro che ha un’esperienza importante nel recupero delle dipendenze dove è ancora possibile un trattamento, penso che sia importante farne tesoro”.  
   
   
SANITA´ IN SICILIA, FARMACI: ALTRI 16,5 MLN DI RISPARMI CON GARA CENTRALIZZATA  
 
Palermo, 8 luglio 2010 - La Sicilia risparmiera´ altri 16 milioni e mezzo di euro, nel prossimo triennio, grazie alla seconda gara centralizzata per l´acquisto dei farmaci per le aziende ospedaliere siciliane, relativamente a specialita´ medicinali e mezzi di contrasto. Sono stati infatti aggiudicati, alla cifra di 152 milioni di euro, altri 288 lotti la cui base d´asta era di 168 milioni e mezzo di euro: il risparmio, dunque, e´ del 10% circa. Il risultato di questa seconda tranche della gara, in realta´, e´ ancora piu´ soddisfacente se si considera che i prezzi a base d´asta di molte molecole erano generalmente inferiori rispetto ai tariffari previsti dall´Aifa e ben al di sotto di quanto pagato dalle Aziende sanitarie fino a poco tempo fa. L´aggiudicazione non e´ ancora ufficiale in quanto gli uffici stanno procedendo alle opportune verifiche sulla conformita´ dei prodotti tecnici offerti. "Ecco cosa vuol dire riqualificare la spesa senza incidere sull´assistenza sanitaria", ha commentato l´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, che ha dato un forte input all´espletamento di queste gare centralizzate, specie dopo lo scandalo dei vaccini contro il papilloma virus che la Regione, ha pagato inizialmente oltre 100 euro a dose contro i 43 euro a cui sono stati acquistati, dopo lo svolgimento di una apposita gara, che ha messo in concorrenza le due aziende produttrici. Un altro dei motivi di grande soddisfazione per l´esito della gara e´ rappresentato dal fatto che la stragrande maggioranza dei lotti aggiudicati in questa seconda tranche riguarda molecole prodotte in esclusiva e quindi non sottoposte ad un regime di concorrenza. "Dopo la gara dello scorso anno - aggiunge l´assessore Russo - abbiamo imboccato una strada vincente, che da un lato permette alla Regione siciliana considerevoli risparmi che potranno essere destinati al miglioramento dell´offerta sanitaria, dall´altro garantisce alle aziende farmaceutiche una migliore pianificazione della loro attivita´ avendo la garanzia di una trattativa seria e trasparente con un interlocutore affidabile". La gara centralizzata, che non ha riguardato i prodotti emoderivati, le soluzioni galeniche e i vaccini, e´ finora la piu´ grossa gara per farmaci in ambito europeo per un valore economico complessivo di oltre 900 milioni di euro: si e´ pervenuti finora alla aggiudicazione complessiva di 1.623 lotti dei quali 1.335 aggiudicati con il primo avviso, a luglio del 2009 e 288 aggiudicati con questa seconda procedura. La gara centralizzata telematica e´ stata realizzata con la collaborazione della Consip, la societa´ del Ministero dell´Economia, costituita per gli acquisti in rete, che ha messo a disposizione gratuitamente la propria piattaforma telematica. Proprio in ragione degli ottimi risultati raggiunti l´assessorato regionale della Salute sta valutando l´ipotesi di un proseguimento del proficuo rapporto di collaborazione. Il responsabile unico del procedimento (Rup) e´ stata Antonella Lupo, dell´azienda ospedaliera "Villa Sofia - Cervello" di Palermo.  
   
   
ROMA: PIANO CALDO 2010. I PROGETTI ESTIVI PER LA TERZA ETÀ. METRO E MUSEI, DISTRIBUZIONE ACQUA  
 
Roma, 8 luglio 2010 – "Quest´anno, come l´estate scorsa, il Piano Caldo ripropone un modello di integrazione socio-sanitario", così ha precisato l´ assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso, nel corso della presentazione avvenuta a fine giugno in Campidoglio; questo intento è stato il riferimento costante per le misure e le iniziative predisposte dal Comune per fronteggiare l´emergenza delle alte temperature, frequenti nella Capitale per tutto il periodo estivo. Nell´illustrazione del Piano, esposto come di consueto insieme al servizio Pronto Nonno, alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, è stato sottolineato dall´Assessore come il principale obiettivo sia far sentire l´ anziano accolto a 360 gradi, prevenire eventuali malesseri e supportarlo nel trasferimento nelle strutture ospedaliere che, grazie a protocolli d´ intesa, hanno predisposto unità diagnostiche dedicate. A questi provvedimenti, ha anche aggiunto Sveva Belviso, si uniscono poi sia tante iniziative di carattere ricreativo sia altre misure tese a facilitare le giornate di chi si trova in condizioni di debolezza. Aria condizionata nei 140 centri anziani della Capitale. Il diritto ad una corsia preferenziale nei supermercati Carrefour e Tuodì ed in 100 farmacie (42 comunali e 60 del gruppo +Bene), dove gli over 65 potranno saltare la fila. Monitoraggio di due mesi degli anziani appena dimessi dagli ospedali. Ed ancora: visite mediche in orari freschi, diritto di precedenza nelle unità diagnostiche e consegne di medicinali a domicilio; questi gli aspetti più importanti del Piano Caldo 2010 dedicato agli over 65, che ha preso il via il 1° luglio. Il Sindaco ha dichiarato: "Quella del caldo è un´ emergenza annunciata. Per questo noi dobbiamo essere preparati e molto flessibili per raggiungere subito chi ha bisogno. Una cosa possibile grazie anche al supporto del mondo del volontariato". Si tratta degli "Angeli di Roma", l´insieme delle progettualità realizzate dall´Assessorato capitolino alle Politiche sociali in collaborazione con partner privati e le associazioni di ispirazione cattolica, con un costo per l´Amministrazione di 164mila euro. Al Piano Caldo comunale parteciperanno infatti 6 associazioni (Acli, Centro Astalli, Sant´ Egidio, Unitalsi, Caritas ed Arciconfraternita Santissimo Sacramento e San Tritone) che metteranno a disposizione sia volontari, per portare farmaci e per l´ assistenza in generale, sia mezzi e operatori socio-sanitari. Insieme al Piano Caldo è stato presentato il servizio Pronto Nonno. Anche quest´ anno gli anziani potranno telefonare al numero verde 800.147.741 per avere assistenza diretta e suggerimenti su come affrontare il caldo estivo. Dallo stesso call center di Pronto Nonno, nei giorni con i picchi di calore, partirà una chiamata con messaggio preregistrato per informare gli anziani già entrati in contatto con il servizio dell´ aumento delle temperature. Iin occasione delle giornate di caldo intenso previste dalle condizioni meteo, nelle stazioni della metropolitana torna la distribuzione di acqua minerale. Dalle 11 alle 16, in concomitanza con le ore più calde, alla stazione Piramide, nodo di interscambio tra la linea B della metropolitana, la ferrovia Roma-lido e la rete di superficie saranno distribuite gratuitamente ai viaggiatori acqua minerale fresca in bottiglia. La fornitura dell´acqua minerale viene effettuata grazie al contributo di Acqua Nestlé Vera, brand. Tommaso Profeta, direttore della Protezione civile del Campidoglio, ha dichiarato che la distribuzione di acqua minerale in bottiglia, avviato nelle stazioni della metropolitana e presso i Musei Capitolini e Vaticani, proseguirà fino a quando il caldo da bollino rosso concederà una tregua. Circa 60 mila bottigliette saranno offerte nella fascia oraria più critica (ore 11/16) agli utenti della metro B in transito presso le stazioni Termini e Piramide e ai visitatori dei Musei Vaticani e dei Musei Capitolini, dove in questo periodo si formano lunghe file di visitatori agli ingressi. E´ stata inoltre disposta la proroga dei servizi di supporto alle attività dell´Ares 118 con tre ambulanze. Il piano anti-caldo di Atac, inoltre, prevede che nei prossimi giorni entrino in servizio due nuovi treni climatizzati sulla linea B della metropolitana che si aggiungeranno ai quattro che sono già sui binari della linea che collega Rebibbia a Laurentina e ai 63 già in funzione nel parco metroferroviario di Atac.  
   
   
IGEA MEDICA, CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ PER VENTISETTE DIPENDENTI  
 
Campobasso, 8 luglio 2010 - Si è tenuto presso la sede dell´Assessorato al Lavoro della Regione Molise, su convocazione dell´Assessore regionale Angiolina Fusco Perrella, l´incontro tra l´Igea Medica s.R.l., le Oo.ss. Di categoria, le Rsa dei lavoratori e la Struttura regionale per il raggiungimento dell´accordo per l´applicazione del contratto di solidarietà per una parte del personale dell´azienda, provvedimento che si inquadra nel più ampio processo di ristrutturazione del Sistema Sanitario Regionale. Il contratto interesserà ventisette unità lavorative su un totale di quarantacinque e riguarderà un periodo massimo di ventiquattro mesi, a decorrere dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2012. "Abbiamo voluto - ha spiegato l´Assessore Fusco Perrella - applicare per la prima volta il contratto di solidarietà, soluzione costruita con la Proprietà ed i Sindacati, coinvolti capillarmente nella sua definizione, al fine di salvaguardare l´occupazione, garantendo la flessibilità necessaria, in vista di un eventuale incremento della richiesta di assistenza. Il contratto di solidarietà consente di guardare oltre la crisi, configurandosi come una formula che comporta una riduzione dell´orario di lavoro, a fronte, però, della possibilità di scongiurare la messa in mobilità e assicurare il mantenimento del posto di lavoro. La quota di mancato reddito derivante dalla riduzione della prestazione lavorativa sarà integrata in parte dallo strumento della solidarietà, in parte dal programma Lifelong Learning Programme - Llp, Programma di politiche di tutela attiva dell´occupazione della Regione Molise. In questo modo verrà raggiunta la copertura salariale, pari all´ottanta per cento della retribuzione". "L´importanza di questo strumento - ha sottolineato l´Assessore - sta nel fatto che tutti i dipendenti continueranno ad essere presenti nella struttura e, quindi, non perderanno contatto con il luogo di lavoro, a beneficio sia del mantenimento delle capacità professionali che dei servizi offerti dall´Azienda, che saranno riqualificati attraverso le ultime innovazioni in campo clinico/riabilitativo". "Con questo provvedimento di alto valore sociale - ha aggiunto infine l´Assessore - abbiamo escluso ogni ipotesi di fuoriuscita dei lavoratori dall´azienda e garantito sostegno al loro reddito". A conclusione dell´incontro, l´Assessore Fusco Perrella ha espresso grande soddisfazione per il raggiungimento dell´accordo, sottolineando l´apporto delle Oo.ss e l´impegno profuso dalla struttura tecnica dell´Assessorato, al fine di tutelare il futuro occupazionale dei lavoratori, in vista di un rilancio dell´intero sistema economico molisano.  
   
   
NUOTO,ITALIA-MALTA PERCORSO DA GUINNESS PRIMATI RIZZI: NOSTRI ATLETI PRONTI A IMPRESA DI SPORT E SOLIDARIETA´  
 
Milano, 8 luglio 2010 - Una traversata del Mediterraneo a nuoto da Malta ad Augusta, 170 km percorsi da cinque atleti che, dal 23 al 25 luglio, in circa 45 ore, tenteranno di far entrare nel Guinness dei Primati la storica impresa. E´ questo il significato della "Swim International Mediterranean Sea", il percorso natatorio che sarà compiuto da cinque atleti che si alterneranno ininterrottamente. L´evento - organizzato da Sim Spa Priolo e dal Gruppo Traversate Laghi, con il patrocinio dell´Assessorato regionale allo Sport e Giovani - è stato presentato questa mattina dall´assessore allo Sport e Giovani, Monica Rizzi nel corso di una conferenza stampa cui sono intervenuti, tra gli altri, il consigliere regionale Ugo Parolo e i tre atleti lombardi coinvolti (sui cinque partecipanti), Leo Callone di Dervio (Lc), Leonardo Ballerini di Mezzanino Po (Pv) ed Emanuele Mantovani di Rescaldina (Mi). "Sono orgogliosa di aver aderito alla promozione di questa storica impresa. - ha detto l´assessore Rizzi - Questo evento accenderà i riflettori su uno sport che nella Lombardia, terra ricca dei laghi, è particolarmente apprezzato. Da sempre infatti siamo particolarmente attenti allo sviluppo e alla crescita delle discipline acquatiche". La partenza della traversata avverrà il 23 luglio da La Valletta (Malta) e terminerà in Sicilia a Punta Izzo di Augusta (Italia) il 25 luglio. Per tutta la durata del percorso gli atleti saranno impegnati ininterrottamente alternandosi ogni ora per potersi rifocillare. La loro incolumità fisica sarà garantita da una gabbia di acciaio che, trainata da un gozzo, li proteggerà da eventuali attacchi di squali. L´impresa, di notevoli difficoltà tecniche, sarà supportata dalla Marina Militare Italiana, che fornirà assistenza tecnico-logistica attraverso la presenza di un´unità navale che accompagnerà la traversata. Gli atleti saranno assistiti anche dal prof. Lucio Ricciardi, esperto di medicina sportiva dell´Università dell´Insubria. "Faccio un grosso in bocca al lupo agli atleti coinvolti. - ha aggiunto Rizzi - E´ un evento che entrerà nel Guinness dei Primati ma soprattutto un´occasione che servirà ad accendere i riflettori sullo sport come strumento di solidarietà. I fondi raccolti nell´impresa saranno devoluti al completamento del presidio sanitario San Luis nel Peten, in Guatemala, gestito dai padri Comboniani, la cui costruzione è stata totalmente finanziata da donazioni raccolte da Leo Callone in memoria del figlio Nicola". Leo Callone, 64 anni, nuotatore nella specialità di Gran Fondo, ha conseguito nella sua carriera risultati di grandissimo livello. Il 12 Novembre 2000, a seguito della tragica morte del suo unico figlio, investito da un´auto, abbandona l´attività agonistica. Qualche tempo dopo, mentre sta pregando sulla tomba del figlio, l´incontro con padre Mario, missionario Comboniano, gli cambia la vita. Da quel momento Leo torna a nuotare in memoria di suo figlio, investendo il ricavato in progetti di solidarietà. "In queste imprese non bisogna mai dare nulla per scontato - ha ricordato Leo Callone - sono un po´ spaventato dal mare in notturna; ci metteremo tutta la nostra tenacia ma abbiamo bisogno anche di un pizzico di fortuna".