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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 2010
ANGELUCCI (ASSINFORM): DOPO RELAZIONE AGCOM, SUBITO UNA POLITICA PER L’IT E LA BANDA LARGA  
 
 Milano, 8 luglio 2010 - “La grande attenzione suscitata dalla relazione annuale dell’Autorità Garante per le Telecomunicazioni è un segnale estremamente positivo di consapevolezza dell’importanza dell’innovazione tecnologica per far ripartire l’economia, ma anche dei ritardi che condizionano lo sviluppo della società digitale in Italia. Ma ciò non basta. E lo si vede dal fatto che l’appello sia stato colto a livello politico e mediatico più sulle interazioni fra Internet ed editoria, mentre la strozzatura infrastrutturale riguarda l’intero Sistema-paese. Come non ha mancato di rilevare il Presidente della Camera, siamo agli ultimi posti in Europa per diffusione di connessioni in banda larga su linea fissa, e da anni l’Italia sta accumulando ritardi consistenti negli investimenti in informatica, quelli che permettono più di ogni altro alle aziende di innovare e di essere competitive. E’ quindi importante che al clamore di questi giorni non segua il silenzio, e che le agende della politica si aprano anche ai temi dell’Information Technology”. Così ha commentato Paolo Angelucci, Presidente di Assinform - l’Associazione di Confindustria che rappresenta le aziende dell’informatica e dei servizi e dei contenuti digitali – gli echi suscitati dalla relazione annuale dell’Agcom, presentata il 6 luglio. Lo scorso maggio, Assinform, con il suo Rapporto Annuale, aveva fatto rilevare come il nostro Paese avesse accumulato ulteriori ritardi negli investimenti in informatica (It), con dinamiche di mercato fiacche; e soprattutto con un intensità dell’uso dell’informatica (It) poco compatibili con le ambizioni di un paese sviluppato. Con un rapporto spesa It/pil pari a 1,9% e una spesa It/procapite pari a 316 $, siamo dietro non solo a Usa (4,0% e 1411$) Giappone (2,3%, 838$) e Germania (3,4%, 880$), ma anche al Regno Unito (3,3%, 972$), alla Francia (3,4%, 856$) e alla Spagna (2,0%, 316$). E questo nonostante sia palese, in tutti i paesi, la correlazione orami molto stretta fra investimenti It e sviluppo. “E’ importante che Agcom abbia sottolineato l’urgenza di un piano per la fibra ottica come investimento per il futuro e come strumento di exit strategy dalla crisi. – ha aggiunto Angelucci - Ma è altrettanto importante che ad essa si colleghi una politica che incoraggi l’innovazione It, perché avrebbe l’effetto di moltiplicare il ritorno degli investimenti. Lo stesso Garante ha evidenziato questo aspetto, così anche come il fatto che nel settore pubblico l’uso dell’It e della banda larga porterebbe a risparmi per miliardi di euro. L’auspicio dunque è che ora dalle parole di passi ai fatti, nell’interesse di tutti e non certo solo del nostro settore”.  
   
   
15° WORKSHOP INTERNAZIONALE DI MODELLIZAZIONE ORIENTATA AGLI ASPETTI  
 
Oslo, 8 luglio 2010 - Il 4 ottobre 2010 si terrà a Oslo (Norvegia) il 15° workshop internazionale di modellizazione orientata agli aspetti. Nel corso degli ultimi dieci anni, i ricercatori hanno introdotto una serie di nuovi concetti e meccanismi orientati agli aspetti e hanno evidenziato varie problematiche dello sviluppo di software orientati agli aspetti (Aspect-oriented software development o Aosd). Nel campo dell´informatica, la programmazione orientata agli aspetti isola le funzioni secondarie o di supporto dalla logica commerciale di un programma principale. L´intento è quello di aumentare la modularità che in definitiva forma una base per lo sviluppo di software orientati agli aspetti. Esempi di difficoltà presenti nel campo dell´Aosd sono il problema della fragilità dei pointcut o dell´interferenza degli aspetti, la verifica e convalida di aspetti e l´esame degli aspetti. Uno degli obiettivi del workshop consiste nel riunire ricercatori e professionisti delle comunità dello sviluppo di software orientato agli aspetti e della costruzione di modelli. Il workshop costituirà un forum per presentare nuove idee e discutere lo stato della ricerca e della pratica nel campo della modellizazione trattando i punti cruciali a diversi livelli di astrazione. L´evento sarà inoltre un´opportunità per identificare e discutere gli impatti delle tecnologie orientate agli aspetti sulla costruzione di modelli per fornire ai modellatori metodi che permettano loro di esprimere gli aspetti e le loro relazioni trasversali in altri software. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://dawis2.Icb.uni-due.de/aom/workshop:models2010:start?redirect=1    
   
   
IL TRENTINO ALL’AVANGUARDIA PER LA FIBRA OTTICA IL PRESIDENTE DELL’AGCOM INDICA LA PROVINCIA COME ESEMPIO DA SEGUIRE  
 
 Trento, 7 luglio 2010 - Il presidente dell´Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, ha indicato nella relazione annuale al Parlamento la Provincia autonoma di Trento come l’esempio più avanzato, con la Lombardia, nel lavoro di progettazione e sviluppo della banda larga in Italia. In particolare, “la Provincia Autonoma di Trento - sottolinea Open Gate Italia, società di consulenza nei settori tv e tlc - è la prima provincia italiana interamente raggiunta dalla banda larga”. Da qualche anno il Trentino ha avviato un progetto per la realizzazione dei due anelli (dorsali) di fibra ottica destinati a collegare l’intero territorio e a garantire la realizzazione di una rete destinata alle abitazioni, imprese ed entri pubblici. Si tratta di una rete di 750 chilometri per un costo di circa 200 milioni di euro. La relazione annuale del presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò, è stata contrassegnata dall’allarme circa il possibile collasso della rete mobile, dovuta all’eccesso di smartphone e per il possibile esaurimento degli indirizzi internet. Oltre alle emergenze, Calabrò ha anche indicato alcune best practice. Tra queste c’è anche la Provincia autonoma di Trento, le sue società collegate (Trentino Network) e il progetto sulla banda larga. Nella sua relazione, il presidente Calabrò ha sottolineato come l´obiettivo del Trentino è di superare il “digital divide” e procedere ad una modernizzazione della Rete, fornendo servizi tecnologici avanzati a tutto il territorio provinciale. “Gli sforzi - ha sostenuto il responsabile dell’Agcom - stanno dando i frutti sperati. Trentino Network, la società a capitale a capitale pubblico che gestisce la rete geografica della Provincia autonoma di Trento, sta costruendo una rete in fibra ottica di circa 750 chilometri, che si candida ad essere la più estesa in Europa, con servizi di comunicazione per gli enti pubblici, le aziende e i privati”.  
   
   
“ISSTA 2010”, A TRENTO CENTO SCIENZIATI INTERNAZIONALI DAL 12 AL 16 LUGLIO AL POLO TECNOLOGICO FBK  
 
Trento, 8 luglio 2010 - Aumentare l’affidabilità e la qualità dei programmi: è l’obiettivo degli scienziati che si occupano di tecniche per analizzare e validare i sistemi software. Grazie al prestigio che la Fondazione Bruno Kessler ha acquisito in campo internazionale, il comitato organizzatore di Issta (International Symposium on Software Analysis and Testing), la conferenza più importante nel campo dell’analisi e del testing, ha scelto Trento per ospitare l’edizione 2010. Si riuniranno dunque, dal 12 al 16 luglio prossimo, presso il polo tecnologico della Fbk sulla collina di Trento, i circa 100 partecipanti, tra i quali ci sono accademici, ricercatori provenienti dall´industria e professionisti dello sviluppo del software. General chair della conferenza è il ricercatore Paolo Tonella, responsabile dell´Unità di ricerca Se(software Engineering) del Centro per l’Information Technology di Fbk che, nel corso di questi anni, ha dato numerosi e importanti contributi a questa comunità scientifica. L´unità di ricerca Fbk-se si occupa infatti di analisi e testing del software da oltre 15 anni. Tra i lavori più importanti prodotti dal gruppo si possono annoverare una delle prime tecniche per il test di applicazioni Web (presentata alla conferenza Icse a Toronto nel 2001) e uno strumento innovativo per il test di codice orientato agli oggetti (lavoro presentato ad Issta nel 2004 a Boston). Il programma dettagliato e ogni altra informazione sono disponibili sul sito web della conferenza: http://selab.Fbk.eu/issta2010  Issta (International Symposium on Software Analysis and Testing) rappresenta un´occasione esclusiva per lo scambio di nuove idee, per la discussione di problemi e per il confronto di esperienze relative al test del software. Gli esperti avranno modo di confrontarsi sulle tecniche che consentono di analizzare e di validare i sistemi software, allo scopo di aumentarne l´affidabilità e la qualità in generale. Il programma di Issta include sessioni con presentazioni di articoli scientifici, workshop, tutorial, demo e doctoral symposium. Durante la settimana, la conferenza sarà animata anche da due prestigiosi contributi provenienti da esperienze industriali e di ricerca: Christian Ferdinand (Absint), in programma mercoledì 16 luglio alle ore 9.00, e Patrice Godefroid (Microsoft Research), giovedì 15 luglio, sempre alle ore 9.00. Issta 2010 si svolge presso la Fondazione Bruno Kessler (sede di Povo – Tn) dal 12 al 16 luglio 2010. Sito web dell’Unità di ricerca Se: http://se.Fbk.eu/    
   
   
CABLECOM ESTENDE I SERVIZI FIBER POWER A LUCERNA E A BIENNE  
 
Berna, 8 luglio 2010 - Dopo Zurigo, Berna, Winterthur, San Gallo e regioni specifiche della svizzera romanda, sono Lucerna e Bienne a poter beneficiare dei servizi Fiber Power cablecom. Con Fiber Power internet, la rete via cavo di ultima generazione, ca-blecom fornisce un collegamento Internet ultrarapido: velocità di download fino a 100 Mbit/s e upload fulminei. I clienti cablecom navigano quindi tramite il col-legamento via cavo esistente a velocità fino a cinque volte superiori rispetto a quelle offerte dai migliori prodotti Dsl. Fiber Power è già disponibile in oltre il 50% delle abitazioni collegate alla rete cablecom in tutta la Svizzera.  
   
   
BOLZANO: NOMINATA LA NUOVA CONSULTA PER LA RICERCA SCIENTIFICA E L´INNOVAZIONE  
 
Bolzano, 8 luglio 2010 - La giunta provinciale, nel corso della sua ultima seduta, ha nominato la nuova consulta per la ricerca scientifica e l´innovazione. L´organo sarà composto da 18 persone, e si riunirà per la prima volta, sotto la presidenza del governatore altoatesino Luis Durnwalder, il 20 luglio prossimo. Il compito principale della consulta consiste nell´elaborazione delle linee guida e delle priorità che verranno utilizzate per la stesura del piano pluriennale provinciale per la ricerca scientifica e l´innovazione. Inoltre, la consulta è chiamata a esprimere un parere sul piano stesso, può presentare proposte per il rafforzamento del sistema-Alto Adige nell´ambito di cooperazioni internazionali, e può proporre interventi o programmi in grado di promuovere l´attività di ricerca e di innovazione sul territorio provinciale. La nuova consulta sostituisce quella nominata nell´autunno del 2007 dopo l´entrata in vigore della legge provinciale sulla ricerca scientifica e l´innovazione: alla luce delle modifiche nelle competenze della giunta entrata in funzione nei mesi scorsi si è reso necessario un cambiamento. Gli assessorati con competenza in materia di innovazione, infatti, sono due: quello di Roberto Bizzo e quello di Sabina Kasslatter Mur. Quest´ultimo, che ha il compito di curare la gestione della consulta, ha materialmente provveduto a svolgere i lavori di preparazione per le nuove nomine. La nuova consulta per l´innovazione e la ricerca scientifica, che si riunirà in seduta costituente martedì 20 luglio, sarà dunque composta dal presidente Luis Durnwalder, dagli assessori Roberto Bizzo e Sabina Kasslatter Mur, dal rettore della Lub Walter Lorenz (nuovo), dal presidente dell´Eurac Werner Stuflesser, dal direttore del centro di sperimentazione Laimburg Michael Oberhuber (nuovo), dal presidente del Tis Alfredo Guarriello (nuovo), da Irmgard Lantschner dell´Istituto per lo sviluppo economico della Camera di Commercio, da Silvia Vogliotti dell´Ipl, da Christina Mühringer, Irene Unterkofler (nuova), Nikolaus Tribus (nuovo) e Paolo Gasperi designati dalle organizzazioni di categoria dei settori economici, da Tony Tschenett (nuovo) e Sandro Fraternali (nuovo) in rappresentanza dei sindacati, da Heidi Siebenförcher e Giovanni Polonioli (nuovo) in rappresentanza del Consorzio dei Comuni, nonchè da Tilmann Märk, Josef Dalla Via, Franco Bontempi (nuovo) e Susanna Vetturelli (nuova) nominati quali esperti dalla giunta provinciale. "Con la nomina della nuova consulta per l´innovazione - sottolinea l´assessore Sabina Kasslatter Mur - abbiamo coinvolto non solo persone di grande esperienza e con un alto profilo professionale, ma abbiamo rispettato anche la rappresentanza dei diversi generi e gruppi linguistici".  
   
   
L’UNIBAS DA’ IL VIA ALLA CAMPAGNA DI IMMATRICOLAZIONE  
 
Potenza, 8 luglio 2010 - “Facciamo squadra…scegli la nostra formazione”: con questo messaggio, l’Università degli Studi della Basilicata dà avvio alla campagna per le immatricolazioni per l’Anno Accademico 2010/2011. “Un invito – ha evidenziato il rettore dell’Ateneo, Mauro Fiorentino, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’offerta formativa 2010/2011 - a lavorare insieme nella direzione di rafforzare il comune senso di appartenenza e di potenziare attività e iniziative che vedono come protagonisti innanzitutto gli studenti e, assieme a loro, le Istituzioni e il sistema produttivo locale”. Il rettore, affiancato dai presidi e dai presidenti dei Comitati ordinatori delle Facoltà, ha illustrato i diversi Corsi di Laurea delle singole Facoltà, in alcuni casi ridimensionati in seguito all’applicazione delle linee guida nazionali per la razionalizzazione e la qualificazione dell´offerta formativa delle Università. Se da un lato c’è stata una riorganizzazione e, in alcuni casi, un accorpamento di Corsi di Laurea di primo livello, l’Ateneo ha però scelto di puntare in maniera più incisiva - anche in termini numerici - sui Corsi di Laurea Magistrale. Un indirizzo fatto proprio nel rispetto della normative nazionali che, già a partire dai primi anni del 2000, miravano a differenziare una laurea di primo livello più “generalista” rispetto a percorsi più specifici rappresentati dalle lauree magistrali. “Nel nostro caso – ha chiarito il rettore Fiorentino - è quanto abbiamo fatto per le Facoltà di Ingegneria e di Lettere e Filosofia e, in parte, anche per la Facoltà di Agraria. Rispetto al passato manca il Corso di Laurea in Lingue della Facoltà di Lettere ma, comunque, i contenuti formativi saranno mantenuti in maniera tale da permettere ai laureati di primo livello di proseguire gli studi anche in un Corso di Laurea specifico in lingue straniere. Abbiamo puntato maggiormente – specifica il rettore – a permeare di questo elemento formativo i singoli Corsi di studio piuttosto che offrire un Corso di Laurea specifico non avendo più le docenze strutturate per poterlo fare. Sarà interessante per il futuro vedere come all’interno del nuovo Corso di Laurea magistrale in Scienze del Turismo e dei patrimoni culturali questo fattore potrà essere recuperato come elemento di competenza”. “Quello di “fare squadra” – ha commentato Fiorentino - è un messaggio sentito in ogni ambito. Il nostro auspicio è che complessivamente si vada verso un paradigma diverso nei rapporti tra l’Università e il territorio nella creazione di un progetto che accomuni i diversi attori in un programma di concreto sviluppo della nostra regione basato sulla presenza forte dell’Università” Ed è proprio l’Università che per prima fa suo il richiamo al gioco di squadra nella realizzazione di un nuovo portale, www.Matricole.unibas.it, a disposizione degli studenti ormai prossimi alla scelta del percorso universitario da intraprendere. Il sito, realizzato con la collaborazione di tutte le strutture dell’Ateneo coordinate dal Centro di Ateneo Orientamento Studenti e dalla Segreteria generale degli studenti con il supporto tecnico del Cisit, è stato ideato in modo da consentire una navigazione rapida e di spiccata accessibilità, dando particolare risalto a tutte quelle informazioni che possono risultare utili per un primo approccio alla struttura universitaria. Dal portale, inoltre, a partire dal 1° agosto e fino all’8 ottobre, sarà possibile effettuare la procedura guidata per l’immatricolazione ai Corsi di studio che da quest’anno avverrà esclusivamente on-line.  
   
   
UNIBAS, INCONTRI E SITO INTERNET PER LE MATRICOLE  
 
Potenza, 8 luglio 2010 - A partire dalla metà di luglio il Centro di Ateneo Orientamento Studenti dell’Ateneo lucano organizzerà sia a Potenza (Campus di Macchia Romana) che a Matera (via Annibale M. Di Francia), incontri di orientamento e accoglienza per le future matricole specifici per Facoltà. Questi appuntamenti puntano a fornire agli studenti elementi di conoscenza della realtà universitaria per un pronto e proficuo avvio delle attività di studio. Negli incontri verrà comunque riportato il tema dell’orientamento con l’illustrazione dell’offerta formativa e degli sbocchi occupazionali di tutti i Corsi di studio dell’Ateneo. Agli incontri, tenuti da esperti di orientamento, saranno presenti docenti delle Facoltà e studenti universitari, testimonial per un giorno. Gli incontri si svolgeranno nelle sedi di Potenza e Matera secondo questo calendario: per il mese di luglio a Potenza nei giorni 15-20-21-22-27-28-29; a Matera nei giorni 16-23-30. Per il mese di agosto le date per la sede di Potenza sono il 3 e il 24 mentre per quella di Matera il 25. Sempre a partire dalla metà di luglio sarà attivo lo Sportello Orientamento - aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 - utile per ricevere tutte le informazioni sull’offerta formativa e i servizi messi a disposizione dall’Ateneo. Infine, poiché la scelta del percorso universitario è soprattutto il risultato di molteplici fattori legati alle caratteristiche personali di chi deve effettuare una scelta, il C.a.o.s. Offre un Servizio di Counseling, ovvero un percorso di orientamento rivolto alle future matricole volto ad acquisire strumenti, metodo e consapevolezza nella gestione autonoma delle scelte. Un consulente di orientamento, su appuntamento, sarà a disposizione per un colloquio durante il quale saranno somministrati test psicoattitudinali, di autoconsapevolezza, di interessi professionali, motivazionali e relativi alle risorse personali. Per prenotare questo servizio si può telefonare al numero verde 800 641 641 oppure allo 0971/205316 o ancora scrivere all’indirizzo di posta elettronica matricole@unibas.It Quest’anno ci sarà un nuovo strumento a disposizione di quanti cercano informazioni sull’Ateneo. Si tratta del portale “Matricole 2010/2011”, ideato in modo da consentire una navigazione rapida e di spiccata accessibilità. Dal portale www.Matricole.unibas.it sarà infatti possibile acquisire le informazioni che possono risultare utili per un primo approccio alla struttura universitaria: dalle descrizioni delle sedi dell’Ateneo di Potenza e Matera ai bandi di ammissione per le Facoltà a numero chiuso e la modulistica, scaricabile, per l’iscrizione ai singoli Corsi di Laurea. Presenti, inoltre, un utile glossario in cui sono spiegati alcuni dei termini più utilizzati nel contesto universitario e una sintesi del Decreto ministeriale di riferimento per l’organizzazione della didattica, il n. 270 del 2004, con in allegato una presentazione animata che spiega tutti gli step del percorso universitario. E ancora la descrizione dell’offerta formativa delle Facoltà, dei servizi offerti dai Centri di Ateneo, dall’Ardsu e dalle Associazioni studentesche, con uno spazio riservato ai servizi agli studenti e un’area specifica dedicata ai disabili, oltre a una sezione dedicata alle diverse tipologie di contratti di locazione a supporto degli studenti fuori sede che intendono risiedere a Potenza e Matera. Si potranno trovare, inoltre, informazioni su tasse e contributi, sulle date di scadenza delle immatricolazioni e tutte le comunicazioni che di volta in volta permetteranno agli studenti di essere costantemente aggiornati sulle pratiche da compiere. “L’orientamento – ha evidenziato Salvatore Masi, direttore del C.a.o.s. - diventa quindi il nodo strategico della scelta universitaria. Il contributo che noi diamo punta ad avvicinare gli studenti alla consapevolezza e alla motivazione delle scelte. “Facciamo squadra” vuole rimarcare il concetto che la nostra Università può raggiungere alti obiettivi con l’azione sinergica di tutti i suoi attori e sopperire, così, alla mancanza di grandi numeri o di antiche tradizioni”.  
   
   
PUGLIA: “RITORNO AL FUTURO – BORSE DI RICERCA”: PRONTA LA GRADUATORIA.  
 
Bari, 8 luglio 2010  - Sulla base delle risorse disponibili sono state finanziate 144 borse di ricerca.Ne dà notizia l’assessore Alba Sasso che aggiunge: “La Regione Puglia continua nel suo impegno nei confronti dei giovani laureati pugliesi finanziando la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo, in contro tendenza rispetto alle scelte del Governo centrale che, invece, sottrae importanti risorse economiche all’università e alla ricerca”. La determina dirigenziale relativa alla graduatoria è la 971 del 6 luglio 2010, per la realizzazione di progetti di ricerca nell’area dell’innovazione tecnologica e del trasferimento tecnologico alle imprese. La graduatoria sarà consultabile sui siti ufficiali http://formazione.Regione.puglia.it/  e http://ritornoalfuturo.Regione.puglia.it/    
   
   
"ENTER", UN NUOVO PRODOTTO EDITORIALE AL SERVIZIO DEI GIOVANI  
 
Roma,8 luglio 2010 – "Enter" è il nome del progetto dedicato ai giovani tra i 15 e 1 18 anni che desiderano concludere il loro obbligo formativo con corsi professionali, gratuiti e di durata adeguata, che permettano di acquisire una preparazione tecnico – pratica immediatamente spendibile in ambito lavorativo. L´iniziativa, presentata dall´Assessorato alle Attività Produttive, al Lavoro e al Litorale del Comune di Roma e dall´Osservatorio sul Mercato e le Condizioni di Lavoro prevede la creazione e la distribuzione di un opuscolo informativo. Nel nuovo prodotto editoriale si possono trovare informazioni utili per orientarsi nella ricerca di un´occupazione e per conseguire una formazione professionale attraverso i corsi tenuti presso i Centri di Formazione Professionale comunali. Enter - il nome del progetto è anche quello dell´opuscolo - sarà anche una valida guida pratica che accompagnerà i ragazzi in tutte le fasi della ricerca del lavoro, dalla stesura del curriculum vitae ai consigli per affrontare un colloquio. La pubblicazione, da questa settimana in distribuzione gratuita nel circuito comunale (Municipi, Centri di Orientamento al Lavoro, Centri di Formazione Professionale), negli Oratori, nei Centri sportivi, nei luoghi di aggregazione giovanile e, per tutta l´estate 2010, anche presso gli stabilimenti balneari del Litorale romano, permette di far conoscere i corsi ed i tempi per l´iscrizione. Le successive uscite sono programmate nei mesi di Ottobre e Dicembre. Per ogni uscita è stato disposto un numero di 25.000 copie. "Enter è un prodotto al servizio dei giovani – ha spiegato l´Assessore alle Attività Produttive e al Lavoro Davide Bordoni - ideato non solo per orientarli nel mondo del lavoro ma, soprattutto, per renderli consapevoli delle proprie risorse personali che costituiscono il primo tassello per costruire un futuro nel mondo dell´occupazione. Non tutti i nostri ragazzi hanno la possibilità di accedere facilmente ai circuiti di orientamento tradizionale; con Enter abbiamo voluto colmare questo gap per dar vita a qualcosa di sostanzialmente diverso e raggiungibile anche da un target difficile e a rischio emarginazione. "  
   
   
NUOVA VITA PER I MODELLI CLIMATICI  
 
Bruxelles, 8 luglio 2010 - I risultati di due studi su larga scala, effettuati con il sostegno economico dell´Unione europea, cambieranno il modo in cui gli scienziati guardano alla correlazione tra clima e ciclo del carbonio. La prima relazione pubblicata contiene una stima della fotosintesi totale annuale (che assorbe l´anidride carbonica), mentre la seconda quantifica gli effetti della temperatura sulla respirazione globale (che rilascia, invece, anidride carbonica). Le stime elaborate miglioreranno in modo sostanziale i modelli attualmente utilizzati per studiare le interazioni tra Co2 e clima. Entrambi gli studi sono stati finanziati nell´ambito del progetto Carboeurope Ip ("Assessment of the European terrestrial carbon balance"), che ha ricevuto 16,3 milioni di euro in riferimento all´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6°Pq). L´obiettivo dei partner del progetto Carboeurope Ip è cercare di comprendere, quantificare e prevedere il bilancio di carbonio terrestre europeo. Gli scienziati hanno utilizzato anche i dati di Fluxnet, un´iniziativa internazionale finanziata dall´Ue per monitorare gli scambi di Co2 che avvengono tra gli ecosistemi terrestri e l´atmosfera. Nell´ambito di uno studio internazionale, coordinato dai ricercatori dell´Istituto Max Planck per la biogeochimica, è stata esaminata la produzione primaria lorda della terra, ovvero la quantità complessiva di Co2 consumata annualmente dalla vegetazione mediante la fotosintesi. Christian Beer e i suoi colleghi hanno spiegato che, proprio come la respirazione, la produzione primaria lorda è uno dei principali processi che controllano lo scambio di Co2 tra terra e atmosfera. In quanto tale, il processo consente agli ecosistemi terrestri di compensare parzialmente le emissioni di Co2 antropogeniche. Fino ad oggi, le stime basate sulle osservazioni della produzione primaria sono state sperimentali. "Comprendere i fattori che controllano la produzione primaria lorda dei diversi ecosistemi terrestri è estremamente importante poiché noi utilizziamo molti dei prodotti di questi ecosistemi: legno, fibre e alimenti per esempio", ha spiegato il dottor Beer. "Inoltre, questa conoscenza è importante nel contesto del cambiamento climatico come conseguenza delle emissioni di Co2 derivanti dalla combustione dei combustibili fossili proprio perché la vegetazione modula in modo significativo gli scambi terra-atmosfera di gas a effetto serra, acqua e Co2". Gli scienziati hanno potuto utilizzare nuovi dati e integrare l´efficacia di cinque modelli diagnostici per studiare la produzione primaria lorda per il periodo 1998-2005. I ricercatori hanno raccolto un´ingente quantità di dati mediante Fluxnet, una rete che coordina le analisi, regionali e internazionali, delle osservazioni delle torri micro-meteorologiche. Le torri misurano gli scambi di Co2, vapore acqueo ed energia tra gli ecosistemi terrestri e atmosfera. Il dottor Beer, insieme ai suoi colleghi, stima che, ogni anno, circa 123 miliardi di tonnellate di Co2 vengono rimosse dall´atmosfera ad opera della vegetazione terrestre. I ricercatori hanno inoltre avuto modo di stabilire che l´assorbimento di Co2 è più significativo nelle foreste tropicali (34%), mentre che nelle savane questo dato si attesta circa attorno al 26%. Le precipitazioni sono un fattore determinate per poter stimare la produzione primaria lorda poiché influiscono sulla quantità di carbonio utilizzata per la fotosintesi per più del 40% delle superfici coperte da vegetazione. Quest´ultimo risultato è particolarmente significativo poiché mette in evidenza una differenza sostanziale con i modelli climatici tradizionali che, in alcuni casi, tendono a sovrastimare il ruolo svolto dalle precipitazioni sulla produzione primaria lorda. "Con questa pubblicazione abbiamo posato una pietra miliare: abbiamo utilizzato una grande quantità di dati di Fluxnet, affiancandoli alle rilevazioni in remoto e alle rianalisi climatiche", ha affermato il dottor Beer. "La stima della produzione primaria lorda che abbiamo elaborato ci consente di fare due cose: confrontare i risultati ottenuti con i modelli relativi ai processi del sistema terrestre e analizzare in modo più approfondito la correlazione tra produzione primaria lorda e clima". L´effetto esatto della temperatura dell´aria sulla respirazione globale (ovvero il processo che vede gli organismi reimmettere Co2 nell´atmosfera), comunemente indicato con l´indice Q10, è stato per lungo tempo al centro di dibattiti partecipati. La maggior parte degli studi lascia supporre che la respirazione globale dipenda in misura preponderante dalla temperatura. Un dato, tuttavia, smentito dalla maggioranza dei modelli predittivi. Un altro studio internazionale, coordinato dal dottor Miguel Mahecha, sempre dell´Istituto Max Planck per la biogeochimica, ha definito gli effetti delle variazioni a breve termine della temperatura dell´aria sul rilascio di Co2 dalla biosfera all´atmosfera. Sulla base delle osservazioni provenienti da 60 siti Fluxnet diversi, i ricercatori hanno dimostrato che l´indice Q10 non dipende dalla temperatura media globale, a prescindere da quali sono le specifiche condizioni che caratterizzano un ecosistema. Tra i difetti dei modelli predettivi precedenti, messi in luce dagli scienziati, c´è l´impossibilità di implementare scale temporali coerenti. Il dottor Mahecha e i suoi colleghi hanno analizzato la respirazione tipica di 60 diversi ecosistemi riferendosi alla stessa scala temporale, rilevando un indice Q10 pari a 1,4. Lo studio dimostra che il processo di respirazione degli ecosistemi terrestri è caratterizzato da una temperatura universale e intrinseca. Per il bilancio di carbonio sul lungo termine, sono però importanti anche altri fattori, quali la lenta trasformazione del carbonio nel suolo e la disponibilità d´acqua. "La scoperta più significativa è che la sensibilità alla temperatura del processo di respirazione degli ecosistemi, a breve termine, converge verso un unico valore", ha spiegato il dottor Mahecha. "Contrariamente a quanto dimostrato dagli studi precedenti, noi abbiamo evidenziato che la sensibilità della respirazione degli ecosistemi alle variazioni di temperatura sembra non dipendere dai fattori esterni e sembra essere trasversalmente costante. In altri termini, abbiamo rilevato l´esistenza di una correlazione generale tra le variazioni di temperatura e il processo di respirazione degli ecosistemi. I risultati che abbiamo ottenuto conciliano le evidenti contraddizioni rilavabili tra i risultati offerti da modelli e studi sul campo. Nel complesso, queste nuove stime sono in grado di migliorare i modelli predittivi che consentono agli scienziati di quantificare gli effetti del ciclo del carbonio sul clima, in costante evoluzione, della Terra. Per gli scienziati questi risultati sono un valido aiuto per meglio comprendere gli ecosistemi. Per maggiori informazioni, visitare: Carboeurope: http://www.Carboeurope.org/  Fluxnet: http://www.Fluxnet.ornl.gov/fluxnet/index.cfm  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
   
ALL’ UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA UNA TAVOLA ROTONDA SU “ PARTICOLATO ATMOSFERICO E RISCHI PER LA SALUTE A MILANO”  
 
 Milano, 8 luglio 2010 - Nel corso dell’incontro ci sarà la presentazione dei dati della seconda fase del progetto Tosca (Tossicità del particolato atmosferico e marker molecolari di rischio), una ricerca multidisciplinare, condotta dal Centro Polaris dell’Università di Milano-bicocca con il contributo della Fondazione Cariplo, che esamina le ricadute del particolato di Milano sulla salute umana. I dati presentati riguardano campionamento e caratterizzazione di particolato atmosferico, analisi di tossicità e ricadute cliniche. La presentazione è introdotta da Joel Schwarz, professore alla Havard University di Boston e esperto di fama mondiale degli effetti del Pm sulla salute pubblica. Alla tavola rotonda partecipano: Fabrizio Oleari, direttore generale Prevenzione e Sanità presso il Ministero della Salute; Giampaolo Landi Di Chiavenna, assessore alla Salute del Comune di Milano; Marcello Raimondi, assessore Ambiente, Energia e Reti della Regione Lombardia; Carlo Lucchina, direttore generale alla Sanità della Regione Lombardia. Programma 9.30 Indirizzi di saluto; M. Fontanesi, Rettore dell’Università di Milano-bicocca; 9.40 Plenary Lecture: “Inquinamento atmosferico e salute: dal cosa al chi, dove e come” J. Schwartz, professore di Epidemiologia Ambientale, Harvard University, Boston, Usa; 11.00 “Finanziamenti per la ricerca e per l’ambiente” M. Frey, Fondazione Cariplo, consigliere delegato per le tematiche ambientali; 11.15 Progetto Tosca: il contributo della ricerca - M. Camatini, Università di Milano-bicocca; E. Bolzacchini, Università di Milano-bicocca; G. Cesana, Università di Milano-bicocca; P. Carrer, Università di Milano. 12.00 Tavola rotonda “Particolato atmosferico e rischi per la salute” Coordina M.c. Cirillo, Ispra – Roma; Intervengono: F. Oleari, direttore generale Prevenzione e Sanità – Ministero della Salute; F. Forastiere, Dipartimento di Epidemiologia – Ssr Lazio; E. Cadum, Epidemilogia e Salute Ambientale – Arpa Piemonte; M. Raimondi, assessore Ambiente, Energia e Reti – Regione Lombardia; G. Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute – Comune di Milano; C. Lucchina, direttore generale alla Sanità – Regione Lombardia. Università di Milano-bicocca, Venerdì 9 luglio 2010, ore 9.30, Auditorium, Edificio U12, Via Vizzola 5, Milano.  
   
   
WORKSHOP PALEOSISMOLOGIA E GEOLOGIA MARINA  
 
Obergurgl, 8 luglio 2010 - Dall´11 al 16 settembre 2010 si terrà a Obergurgl (Austria) un workshop intitolato "Submarine paleoseismology: the offshore search of large Holocene earthquakes". L´obiettivo della conferenza è quello di creare una piattaforma di discussione per i ricercatori che sono già o possono in futuro essere coinvolti nella paleosismologia sottomarina. Questo nuovo campo di studi unisce e integra tra loro due discipline ben consolidate: la paleosismologia e la geologia marina. Ciò fa seguito agli inviti di scienziati di entrambi i campi di ampliare la paleosismologia ad includere l´ambiente marino. Lo studio si è così espanso in diversi settori in tutto il mondo, in particolare nel Mar di Marmara, la Oregon Coast, la Nuova Zelanda, il Giappone e la Penisola iberica. La paleosismologia sottomarina è un elemento aggiuntivo promettente per la ricerca terrestre sulla fagliazione e la paleosismicità dell´Olocene. (Il periodo dell´Olocene è iniziato 12.000 anni fa e continua ancora oggi.) Rispetto alle tradizionali tecniche paleosismologiche basate a terra, la paleosismologia sottomarina presenta una serie di caratteristiche uniche: - la sedimentazione marina è generalmente costante nel tempo e nello spazio, - la strumentazione geologica e geofisica marina consente l´esplorazione di vaste aree in tempi relativamente brevi, - le regioni in mare aperto sono sostanzialmente prive di disturbo antropico. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Esf.org/activities/esf-conferences/details/2010/confdetail313/313-preliminary-programme.html    
   
   
AMBIENTE, IL CONTRIBUTO DEL PARCO DELL’APPENNINO LUCANO  
 
 Potenza, 8 luglio 2010 - Convocati dal Commissario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Domenico Totaro si sono riuniti per un tavolo di lavoro gli Enti strumentali (Aaato Acqua, Arpab, Ente irrigazione, Asi, Acquedotto Pugliese,corpo forstale) che a vario titolo hanno competenze specifiche per quanto riguarda la salute del fiume Agri e del Lago del Pertusillo. E’ quanto si legge in una nota del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano. Nella prima fase dell’incontro – continua la nota - ciascun Ente ha indicato il quadro delle proprie conoscenze sulla qualità della risorsa idrica, confortante quanto sottolineato su questo punto da Arpab e Acqueddotto Pugliese che hanno assicurato al momento l’insussistenza di problemi legati all’uso dell’acqua. «L’iniziativa – ha sottolineato Totaro – vuole essere la testimonianza che l’Ente Parco sta lavorando in maniera coordinata e con serio impegno per chiarire quanto successo e soprattutto per evitare che tale fenomeno si ripeta in futuro. Ora – ha continuato il Commissario – è necessario che il gruppo di lavoro costituitosi, in sintonia con quanto già stanno facendo Regione e Provincia, stili un quadro chiaro della tempistica e delle azioni che ciascun Ente dovrà svolgere al fine di monitorare e ricercare tutti quegli aspetti che potrebbero aver concorso alla situazione attuale». Come infatti ha evidenziato il Dirigente del Parco Vincenzo Fogliano: «La missione caratterizzante un Ente Parco è proprio la difesa del patrimonio ambientale e naturalistico ». L’incontro si è concluso – conclude la nota - con un impegno preciso, quello di rivedersi a breve per mettere sul tavolo tutte quelle azioni che operativamente ciascun Ente porrà in essere, in maniera sinergica e con un obiettivo preciso, la trasparenza nei confronti del territorio per la salute di ciascun cittadino lucano.  
   
   
VERTICE IN ALTO ADIGE DEL COMITATO GLACIOLOGICO ITALIANO  
 
Bolzano, 8 luglio 2010 - È stato l´Alto Adige ad ospitare la riunione estiva del Comitato glaciologico italiano, organismo attivo dal 1895 con il compito di promuove e coordinare le ricerche nel settore della glaciologia in Italia. Ne fa parte quale membro permanente l’Ufficio idrografico della Provincia di Bolzano, che ha organizzato la manifestazione. I ghiacciai rappresentano una fondamentale riserva d’acqua per molti bacini idrografici dell’arco alpino ed il monitoraggio delle loro variazioni di forma e di massa risulta di particolare importanza anche in funzione della pianificazione delle risorse idriche: di questi altri aspetti si è discusso a Bolzano in occasione dei due giorni della riunione estiva del Comitato glaciologico italiano. Dopo il saluto del presidente del Comitato, Carlo Baroni, e del direttore della Ripartizione provinciale Protezione civile Hanspeter Staffler, la riunione è stata l’occasione per fare il punto delle attività di monitoraggio glaciologico svolte a livello nazionale e locale. Gli interventi di Mirco Meneghel, coordinatore per il settore Triveneto, e di Roberto Dinale, vicedirettore dell’Ufficio idrografico provinciale, hanno focalizzato l’attenzione sul glacialismo nelle Alpi orientali e in Alto Adige. Entrambi gli interventi hanno richiamato le evidenze del progressivo ritiro dei ghiacciai nell’ultimo secolo. Seppur con fasi alterne, a partire dalla cosiddetta piccola età glaciale culminata tra il 1830 ed il 1850, anche sull’arco alpino orientale è infatti in atto una progressiva sensibile deglaciazione. In Alto Adige è in fase di aggiornamento il catasto dei ghiacciai. I risultati preliminari indicano una riduzione del 14,6 per cento delle superfici glaciali tra il 1997 e il 2006, ovvero del 31,6 per cento tra il 1983 ed il 2006. Rispetto al massimo avanzamento del Xix secolo si stima che le aree ricoperte dal ghiaccio si siano ridotte del 66,2 per cento. Attualmente i ghiacciai coprono poco più dell’1,2 per cento della superficie altoatesina. Tale trend negativo è ancor più evidente in termini volumetrici: in 19 anni di osservazioni, il ghiacciaio di Fontana Bianca in Val d’Ultimo, ad esempio, ha registrato una riduzione di spessore di oltre 20 metri. Lo stesso dicasi per le posizioni delle fronti dei ghiacciai, che in Alto Adige vengono controllate dagli operatori del Servizio glaciologico del Cai coordinati dal generale Pietro Bruschi, membro del Comitato glaciologico italiano. Georg Kaser, presidente dell´Organizzazione internazionale delle scienze della criosfera (International association of chryospheric sciences) nonché autore principale del rapporto Ipcc (Intergovernmental panel of climate change), ha illustrato l’importanza del contributo all’innalzamento del livello dei mari da parte di ghiacciai e calotte glaciali rispetto a quello dell’Antartide e della Groenlandia e ha invitato il Comitato a proseguire le attività di monitoraggio dei ghiacciai sulle Alpi ma anche in zone meno accessibili, come ad esempio in Himalaya. Il vertice altoatesino è proseguito con la visita didattica guidata al Museo archeologico di Bolzano e con la conferenza serale del fotografo e autore Gianni Bodini sui ghiacciai della Val Venosta e sull´interazione con la cultura della zona. Infine Vallelunga ha fatto da cornice ad una riuscita escursione didattica lungo l’omonimo sentiero glaciologico, che dalla malga di Melago porta fino al rifugio Pio Xi alla Palla Bianca. Guidati da Wolfgang Thöni della “Erlebnisschule Langtaufers”, professori, studenti e collaboratori dei servizi glaciologici hanno potuto toccare con mano le forme del territorio forgiate nel tempo dai ghiacciai e godere dello splendido paesaggio dei ghiacciai delle Alpi Venostane.  
   
   
AMBIENTE: RISERVA VENDICARI,TARTARUGA CARETTA CARETTA DEPONE UOVA  
 
Palermo, 8 luglio 2010 - Dopo quattordici anni la tartaruga marina "Caretta,caretta" e´ ritornata a deporre le uova negli arenili della Riserva naturale orientata "Oasi Faunistica di Vendicari". L´importante scoperta e´ stata fatta lo scorso 3 luglio, durante la consueta perlustrazione mattutina degli arenili della riserva ad opera dei volontari dell´Ente Fauna Siciliana. Il progetto, che quest´anno si snoda tra l´inizio di luglio e meta´ settembre, si svolge in collaborazione tra il Dipartimento regionale Azienda regionale foreste demaniali ed il Dipartimento di Biologia animale dell´Universita´ di Catania. I siti di ovodeposizione accertati sono due. L´ultima ovodeposizione risale al 1996. La scoperta ricompensa il duro lavoro svolto dai volontari dell´Ente fauna siciliana, che per 14 anni hanno effettuato la ricerca, pur in assenza di risultati e conferma l´efficacia delle azioni di protezione e tutela operate dall´Azienda Regionale Foreste Demaniali quale Ente Gestore della Riserva. I siti saranno monitorati e custoditi fino alla schiusa delle uova continuando a rilevare quotidianamente i dati utili alla ricerca (temperatura della sabbia a diverse profondita´, temperatura dell´aria, dell´acqua).  
   
   
STATO DELL´AMBIENTE IN PIEMONTE PRESENTATA LA RELAZIONE E IL RAPPORTO ARPA 2010  
 
Torino, 8 Luglio 2010 - Integrazione dei temi socio-economici con quelli più strettamente legati alle politiche ambientali e una più ampia partecipazione dei cittadini alla diffusione della cultura ambientale. Sono questi gli assunti da cui sono partite la Direzione regionale Ambiente e le strutture operative di Arpa Piemonte per stilare l’undicesimo rapporto annuale dell´Arpa e la Relazione 2010 sullo stato dell´ambiente, presentati ieri a Torino presso il Centro Incontri della Regione Piemonte in corso Stati Uniti. Ad illustrare la situazione aggiornata dell’ecosistema regionale, l’assessore all´Ambiente Roberto Ravello e il direttore di Arpa Piemonte Silvano Ravera. Utilizzo consapevole delle risorse e incremento nell’utilizzo di fonti rinnovabili; miglioramento dell’efficienza energetica; perfezionamento dei mezzi adibiti a trasporto pubblico e privato in termini di impatto ambientale, sono solo alcune delle buone pratiche e degli interventi che la Regione intende mettere in pratica e perfezionare nei prossimi anni, alla luce dei dati raccolti nell’arco degli ultimi dodici mesi. I dati del Piemonte documentano, anche in questo ultimo anno, una tendenza al cambiamento delle dinamiche del clima. Nonostante un inverno particolarmente rigido, il 2009 ha fatto registrare una temperatura mediamente superiore alla norma degli ultimi anni, si parla di un avanzamento di 0,7°C; così come superiori alla media climatologica (+10%) sono state le precipitazioni piovose. Per ciò che riguarda l’ Aria i dati confermano la tendenza degli anni passati: resta critica la situazione per il biossido d’azoto, ozono e Pm10, valore più strettamente legato all’inquinamento, seppure quest’ultimo ha registrato un leggero decremento dei livelli di concentrazione anche se poco significativo ai fini del raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa vigente. Situazione stabile invece per il monossido di carbonio, biossido di zolfo, metalli e benzene i cui livelli si mantengono al di sotto dei limiti previsti dalla legge. Nel 2009 le attività di controllo delle Asl (oltre 22mila i campionamenti effettuati) hanno confermato la buona qualità dell’Acqua distribuita agli utenti, in particolare il 95% circa dei campionamenti è risultato conforme ai limiti di legge. Le maggiori criticità delle acque superficiali e sotterranee riguardano invece i pesticidi, i nitrati, i metalli e i composti organici volatili. Per ciò che riguarda la Difesa del Suolo , aumenta invece in Piemonte l’impermealizzazione dei terreni ad elevata produttività agricola. Molti suoli, prima destinati all’agricoltura, sono stati infatti convertiti ad usi residenziali, produttivi o forestali, una questione che la Regione sta affrontando disincentivando gli interventi di nuova edificazione e favorendo invece la riqualificazione delle aree già urbanizzate, definendo soglie massime di consumo di suolo, tutelando le aree agricole e avviando progetti di recupero e bonifica dei siti inquinati. La produzione totale di Rifiuti urbani nel 2009 sembra infine confermare il trend in leggera discesa già riscontrato nel 2008. In particolare si segnala un aumento dei rifiuti raccolti in modo differenziato (la cui percentuale media si è attestata al 48,4%. Ambito in cui si aggiudica il primato la città di Verbania che ha ottenuto anche quest’anno il primo posto nella classifica dei capoluoghi d’Italia ricicloni); una sostanziale stabilità dei rifiuti prodotti (508 kg/anno) ed una continua riduzione dei quantitativi di rifiuti avviati a smaltimento (262kg/anno). L´obiettivo del 40% di raccolta differenziata da raggiungere entro dicembre 2007 in Piemonte è stato considerevolmente superato. «La Biodiversità» come patrimonio e opportunità per il Piemonte è stato invece l’argomento al centro della tavola rotonda pomeridiana, a cui sono intervenuti rappresentanti dell’ordine dei dottori agronomi e forestali, della federazione regionale Coltivatori diretti e del Consorzio forestale alta Val di Susa. «La relazione presentata oggi - ha dichiarato a conclusione dell’incontro l’assessore all’Ambiente Roberto Ravello - rappresenta uno strumento funzionale al perseguimento ed alla promozione dello sviluppo sostenibile nel nostro territorio, in quanto consente di evidenziare le problematiche ambientali ed il loro andamento nel tempo. Tre sono i presupposti essenziali dai quali partiremo per riuscire a mettere in atto azioni efficaci e contribuire alla crescita economica della nostra regione: pensare all’ambiente non più in termini di costo ma come a qualcosa di interdisciplinare, qualcosa al centro di tutte le decisioni e le politiche che hanno diretta ricaduta sui cittadini; un utilizzo e sviluppo consapevole e controllato delle risorse che l’ambiente produce; la diffusione di una cultura dell’educazione ambientale, alla base di tutti i comportamenti virtuosi».  
   
   
APPROVATO PROGRAMMA DI INTERVENTI PER LA DIFESA IDRAULICA DEL TERRITORIO POLESANO  
 
Venezia, 8 luglio 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’ambiente Maurizio Conte, ha approvato il programma degli interventi urgenti per la difesa dal mare dei territori del Delta del Po interessati dal fenomeno della subsidenza e per la difesa dalle acque di bonifica del territorio della provincia di Rovigo, ripartendo i fondi disponibili nel Bilancio regionale, pari a € 3.500.000,00, a favore dei Consorzi di bonifica della provincia di Rovigo. In tale territorio, la sicurezza idraulica dipende principalmente dal dimensionamento e dallo stato conservativo delle arginature dei fiumi Po e Adige, che permettono il rapido allontanamento delle acque provenienti da territori anche lontani, nonché dalla capacità delle opere idrauliche di bonifica di far defluire le acque di pioggia. Relativamente al territorio di bonifica, la sicurezza idraulica viene garantita dalla continua realizzazione di interventi di adeguamento, nonché dalla manutenzione, gestione ed esercizio della fitta rete di canali di bonifica, quasi sempre arginati, che convogliano le acque di pioggia agli impianti idrovori chiamati a trasferire le rilevanti portate idrauliche nei fiumi, che delimitano e attraversano longitudinalmente il territorio della provincia di Rovigo. Al riguardo, la Giunta regionale ha ripartito i fondi regionali disponibili, autorizzando i Consorzi di bonifica a presentare i progetti relativi ai seguenti interventi: - € 1.380.400,00 a favore del Consorzio di bonifica Delta del Po di Taglio di Po (Ro) per la realizzazione degli “Interventi nel bacino di Rosolina nel comune omonimo, nel bacino di Sadocca in comune di Porto Viro e nel bacino Isola di Ariano nel comune di Taglio di Po”; - € 2.119.600,00 a favore del Consorzio di bonifica Adige Po di Rovigo per la realizzazione: • “Interventi di manutenzione straordinaria degli impianti e manufatti a sud del Canalbianco – Annualità 2010”. Importo € 985.950,00; • “Interventi di riordino idraulico del bacino Tron nei Comuni di Pettorazza Grimani e San Martino di Venezze”. Importo € 1.133.650,00.  
   
   
ALLUVIONE: RIMBORSI E UFFICIO PER CITTADINI E IMPRESE DA LUNEDÌ PROSSIMO ATTIVO UNO SPORTELLO PRESSO LA PROVINCIA DI LUCCA  
 
Firenze, 8 luglio 2010 - «Comprendo le vostre esigenze e le vostre difficoltà, per questo siamo disponibili a spostare gli uffici del commissario più vicino possibile ai cittadini e alle imprese danneggiate. Così, da lunedì prossimo e per il periodo che sarà necessario, apriremo un ufficio presso la Provincia di Lucca in modo da aiutare chi ne ha bisogno, in particolare per la presentazione delle domande di rimborso». Il commissario delegato al superamento dell’emergenza causata dall’alluvione del Natale scorso, Enrico Rossi, ha concluso con queste parole l’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio a Firenze presso la Presidenza della Regione, presenti semplici cittadini e rappresentanti dei Comitati degli alluvionati delle province di Prato, Pistoia e Lucca. E’ rispondendo alle richieste di questi ultimi, che hanno manifestato le maggiori difficoltà , che Rossi ha disposto l’apertura di un apposito ufficio. A tutti ha spiegato che, vista l’insufficienza dei fondi a disposizione e il mancato arrivo dei 52 milioni di euro stanziati dal Governo, la Regione ha deciso di anticipare quella somma per permettere i pagamenti a cittadini, imprese ed enti locali che hanno effettuato i lavori più urgenti e li hanno conclusi entro il 21 marzo. A tutti verrà riconosciuto il 50% delle spese documentabili sostenute per ripristinare sia i beni immobili (abitazioni, aziende) che quelli mobili (veicoli e arredamenti). «Se ce la farete – ha precisato Rossi – a presentare le domande entro il 15 luglio, contiamo di poter erogare i primi fondi a settembre, altrimenti sposteremo la data di scadenza della presentazione. Deve però essere chiaro che la Regione non è una compagnia d’assicurazione: purtroppo non possiamo rimborsare i danni subiti ma dare contributi rispetto alle spese so stenute per rimediare a quei danni. Fornire la metà di quanto ci viene richiesto è il massimo che in questo momento possiamo fare con le risorse che abbiamo, ma non smetteremo di chiedere al Governo di concedere più di quanto ha promesso e fatto finora». Nel corso dei numerosi interventi i presenti hanno chiesto chiarezza sulle disponibilità, informazioni su come verranno spesi i fondi e aiuto rispetto alla compilazione dei moduli di rimborso. Rossi ha precisato che al momento può contare su circa 74 milioni di euro, destinati a privati, Comuni e imprese, mentre delle spese sostenute dalle associazioni del volontariato e del sistema sanitario si farà carico la Regione. «Siamo convinti – ha detto ancora il commissario – che occorra investire nella prevenzione di questi fenomeni sempre più gravi a causa dei cambiamenti climatici. Per questo la Regione ha raddoppiato, portandolo a 60 milioni di euro, il f ondo destinato alla manutenzione dei boschi e dei corsi d’acqua di montagna, per far si che a monte il territorio tenga. Altri 58 milioni di euro li abbiamo destinati a interventi sugli argini nelle zone di pianura, alla regimazione e al contenimento delle acque». Rossi ha annunciato che la Regione sta pensando ad un piano che preveda la creazione di bacini di accumulo e contenimento a monte e che si è detto convinto della necessità di rivedere la distribuzione delle competenze in materia di tutela del suolo, oggi frazionate tra troppi enti diversi. «In sintesi – ha concluso il commissario Enrico Rossi riferendosi alla richiesta di considerare anche il valore dei lavori effettuati personalmente da chi ha subito danni, e quindi non documentabili fiscalmente – voglio dirvi che la Regione è disponibile ad allargare quanto possibile le maglie per agevolare i rimborsi, ma in ogni caso non possiamo e non vogliamo andare contro la legge».  
   
   
LIGURIA, MENO RIFIUTI, PIÙ RICICLO E APPALTI VERDI NELLA PA LA SVOLTA “GREEN” IN UN CONVEGNO OGGI A ROMA CON VICE MINISTRO ADOLFO URSO  
 
 Genova, 8 luglio 2010 - Certificazione ambientale, appalti verdi, un consumo sostenibile come stile di vita, favorendo l’uso di materie prime facilmente riciclabili o compostabili, diminuendo il volume degli imballaggi e della plastica e non solo. “In tempi di manovra e crisi economica è necessario puntare sulla massima efficienza per tagliare i costi e salvare i territori dai rifiuti e dall’inquinamento”, sostiene Renata Briano, assessore All’ambiente, Sviluppo sostenibile, Stili di vita consapevoli della Regione Liguria. Una svolta “green” nella P.a. Ligure a tutto campo. La Regione Liguria, da molti in prima fila nelle politiche della sostenibilità ambientale, è diventata capofila del progetto Life+promise per promuovere e sviluppare la sensibilità ambientale fra le pubbliche amministrazioni, i produttori, i distributori, i consumatori. Il progetto, portato avanti dall’assessorato all’Ambiente con Liguria Ricerche, sarà al centro del convegno nazionale “La scelta verde. Progetto Promise. Il consumo sostenibile come stile di vita” in programma giovedì 8 luglio, nella Sala delle Colonne di Palazzo Marini, a Roma, con la partecipazione del vice ministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso. In questi mesi è partita un´indagine tra le pubbliche amministrazioni, imprese, distributori e consumatori attraverso un questionario inviato dalla Regione Liguria a tutti gli enti locali liguri (235 comuni, 4 province, parchi e comunità montane). Al momento le risposte sono state una sessantina e sono in fase di elaborazione i dati. L’ obiettivo è valutare la sensibilità degli enti locali verso i problemi ambientali nelle procedure di aggiudicazione delle gare di beni e servizi. Confindustria Liguria ha attivato una analoga indagine fra le imprese. Sono 120, in Liguria, i soggetti pubblici in possesso della certificazione ambientale Iso 140041 o della registrazione Emas. Varese Ligure, in Val di Vara, nello Spezzino, è stato il primo comune europeo ad ottenerle entrambe, ad Apricale, nell’Imperiese, tocca invece il primato europeo con la certificazione integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza. E un analogo processo è cominciato con il mondo delle imprese, con una intesa fra le associazioni di categoria e le autorità portuali liguri. Per quanto riguarda gli acquisti verdi, previsti da una legge regionale del 2007, la Regione Liguria è partner anche di un altro progetto-Life+ Gppinfonet, anch’esso seguito da Liguria ricerche. Obiettivo: rivitalizzare la legge che, fra l’altro prevede che i comuni sopra i duemila abitanti si dotino di un piano triennale degli acquisti verdi. Al momento, sono solo sedici gli enti che lo hanno adottato, con una significativa esperienza guidata dal Parco di Monte Marcello-magra. Rientrano negli acquisti verdi gli arredi interni e urbani, i materiali edili, la gestione dei rifiuti e del verde pubblico, i servizi di illuminazione pubblica, riscaldamento, segnaletica, la cancelleria, i trasporti, la gestione degli edifici e i servizi di pulizia, la cancelleria, i prodotti tessili, i servizi di ristorazione e le mense con prodotti locali e biologici e stoviglie biodegradibili e altro