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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Luglio 2010
TV LOCALI DEL NORDEST SENZA FREQUENZE DIGITALI  
 
Trieste, 8 luglio 2010 - E´ necessario che il presidente della Regione si rivolga alle autorità nazionali competenti, anche tramite il Corecom, per sostenere le emittenti televisive locali tese ad evitare il letale colpo alla loro esistenza quando, nell´autunno prossimo, anche in Friuli Venezia Giulia avverrà la conversione del segnale televisivo da analogico a digitale. La pressante richiesta è stata avanzata dal consigliere regionale del Pdl Piero Camber con un´interrogazione a risposta immediata al presidente Tondo. L´iniziativa di Camber fa seguito all´appello di un gruppo di editori di reti televisive del Nordest che denuncia i contenuti del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive (Pnaf), approvato dall´Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) il 15 giugno scorso, ma reso disponibile solo il 28 successivo, quindi con tempi molto ristretti rispetto la sua applicazione. L´aspetto più inquietante - sottolinea Camber - è che il suo dispositivo è in totale contrasto con la legge 249/97, che prevede la riserva di un terzo dei programmi irradiabili a favore delle emittenti locali. L´autorità ha previsto l´esistenza di ben 25 emittenti nazionali attraverso l´utilizzo riservato di canali pianificabili e coordinati, con ciò eliminando, di fatto, dalla digitalizzazione le emittenti locali del Nordest. Se l´accordo internazionale di Ginevra del 2006 assegna al Nordest 27 frequenze e il Piano in quest´area ne prevede 25, è chiaro che non vi è spazio sufficiente per la sopravvivenza di alcuno. E a poco o nulla vale il riferimento, contenuto nel Piano stesso, nel quale si afferma di aver rispettato la riserva di un terzo pianificando per le emittenti locali solo frequenze disturbate e non coordinate con gli stati esteri che si affacciano al bacino adriatico come Slovenia e Croazia. Il disposto normativo del terzo riservato è chiaro: se 27 sono i canali pianificabili e coordinati nel Nordest dovevano essere pianificate 18 reti nazionali e 9 reti locali. Così non è stato e per questo Camber chiede l´intervento del presidente della Regione. Di fatto, rimanendo così la pianificazione, sarebbe in grave pericolo, fino al suo venir meno, il fondamentale principio della pluralità d´informazione rappresentato dall´emittenza locale e dai suoi notiziari.  
   
   
DA OGGI ONLINE SUL SITO UNICOM LA “BANCA DATI EVENTI”  
 
 Milano, 8 luglio 2010 - Il Centro Studi Unicom, nell’ambito di un ampliamento dei servizi offerti alle proprie Associate, ha inserito nella parte riservata del sito la nuova voce “Banca Dati Eventi”, un file suddiviso per tipologia dove è disponibile una raccolta di eventi realizzati in Italia corredata dalle principali caratteristiche. La Banca Dati è interrogabile per tipologia di evento, settore merceologico, cliente, anno ed offre la possibilità di eseguire ricerche inserendo uno o più filtri. Le Associate Unicom possono inserire nel file gli eventi da loro realizzati, inviando le informazioni alla Segreteria dell’Associazione. Questa nuova iniziativa si aggiunge alle Banche Dati già presenti (Affissione, Branding, Packaging e Stampa Italiana) e costituisce un utile strumento di conoscenza ed un valido supporto operativo nell’attività di agenzia, poiché mette a disposizione una panoramica costantemente aggiornata degli eventi realizzati.  
   
   
ESODOC: DALL’AFRICA AL CANADA, DUE ESPERIENZE A CONFRONTO TANTE STORIE AL WORKSHOP DI ZELIG IN COLLABORAZIONE CON LA TRENTINO FILMCOMMISSION  
 
Trento, 8 luglio 2010 - Sia che si tratti di dare voce a Adrienne, giovane madre senza tetto in una città come Toronto, o a Iness, vittima della violenza domestica in un piccolo villaggio nello Zambia, Samfya, il video partecipato si rileva uno strumento potente capace di raccontare in modo autentico ed efficace le storie di chi vive ai margini, rivelandosi un ottimo mezzo per incentivare processi di cambiamento, spesso con esiti inaspettati, nelle comunità in cui sono ambientate. Il video partecipato, rispetto ad un documentario classico, vede il coinvolgimento attivo dei protagonisti e dei membri della loro comunità nella sua realizzazione. Si capovolgono i ruoli: le storie non devono essere introdotte o inventate dal regista, ma sono semplicemente nella realtà e chiedono di essere raccontate, anzi sono gli stessi protagonisti a chiedere di poter imparare ad usare la telecamera per raccontare e raccontarsi. Principio imprescindibile che ha ribadito più volte ieri mattina Abibata Mahama, filmmaker e docente per Film Africa ( www.Filmafrica.net/ ), nella sua lezione ad Esodoc, il workshop europeo promosso da Zelig Scuola di Documentario di Bolzano con il supporto del programma europeo Media e in collaborazione con la Trentino Filmcommission e la Provincia Autonoma di Trento che si sta svolgendo in questi giorni a Tenno. A Samfya (Zambia), ad esempio, ha lavorato con un gruppo eterogeneo di donne (erano presenti donne disabili e di diverso grado di istruzione), con cui ha realizzato diversi film, storie intense e toccanti specchio della comunità locale, come la storia di Azarra, 13 anni, costretta da una grave malformazione a camminare a quattro zampe e per questo impossibilitata ad andare a scuola come i suoi fratelli. “Fare video partecipato – ha continuato Abibata Mahama – significa soprattutto fare advocacy. Alle nostre proiezioni a volte arrivano 300-400 persone che poi discutono animatamente dei problemi trattati nei film. Le donne coinvolte nel progetto hanno preso coscienza dell’importanza di poter esprimere la propria voce, anche presso le sedi dei loro governi. Nel caso di Azarra, siamo riusciti addirittura a raccogliere il denaro per aiutare la famiglia ad affrontare l’operazione ed ora Azarra, seppur aiutata dalle stampelle, cammina.” Video partecipato dunque per combattere la povertà, l’ignoranza, la violenza, l’ingiustizia. D’accordo su questo punto anche Caterina Cizek che ha riportato la sua esperienza svoltasi da tutt’altra parte del globo, a Toronto, con un progetto cross mediale commissionato dalla National Film Board of Canada e premiato con il Webby Award (secondo il New York Times l’Oscar di internet). A fianco di medici, infermieri e pazienti ha seguito la vita quotidiana dell’ospedale cittadino di St. Michael, impegnato a ridurre le disuguaglianze in campo sanitario, convinto che la salute non sia solo un affare privato dell’ospedale, ma parta dal contesto in cui le persone vivono e lavorano. In cinque anni di lavoro il progetto filmmakersinresidence – www.Nfb.ca/filmakersinresidence  -, è stato più che prolifico (un cofanetto dvd, cd-rom, una piattaforma web), ma soprattutto ha dimostrato come la telecamera e i nuovi media possono aiutare a migliorare la salute dei pazienti. Come nel caso di Jess, 19 anni. In attesa di un figlio, ma senza fissa dimora, ha partecipato al workshop Photovoice del St Michael dove insieme a lezioni di blog e foto accompagnate da un pasto abbondante ha potuto confrontarsi con personale qualificato sui problemi della gravidanza. Non solo. Insieme a Meghan, Adrienne e Dj, altre ragazze come lei, ha usato il blog e le loro foto (esposte in punti nevralgici della città) per far sentire la loro voce: nella città di Toronto più di 300 giovani donne senza fissa dimora partoriscono all’anno e le strutture per accoglierle insieme ai loro bambini sono assolutamente carenti.  
   
   
I SEGNI DELLE MARCHE ALL´ISCHIA FILM FESTIVAL 2010  
 
Ischia, 8 Luglio 2010 - ´´Perche` il Cinema e` bello! E non va dimenticato ne` relegato agli ultimi posti dell´attenzione di chi deve fare scelte di politica culturale.´ Con questo appassionato appello che riassume i sentimenti di tutti ´ attori, registi,produttori, operatori culturali del settore - Sabrina Impacciatore, protagonista del film ´Diciotto anni dopo´ ha concluso tra gli applausi la presentazione del film in concorso nella sezione Scenari dell´Ischia Film Festival 2010, l´unica rassegna cinematografica nazionale ed internazionale che promuove le location cinematografiche e il cineturismo. La pellicola indipendente che ha valorizzato il territorio calabrese e uscita a giugno nelle sale, vede direttore della fotografia il civitanovese Pietro Maria Tirabassi in una bella prova di fotografia che interpreta l´armonia e l´umanita` corale di cui tutto il film e` intriso. Con la regi`a di Edoardo Leo (protagonista noto al grande pubblico per la serie Tv I Cesaroni) e interpretato da Gabriele Ferzetti, Sabrina Impacciatore, Eugenia Costantini (figlia di Laura Morante), Marco Bonini, Edoardo Leo, il film ha gia` ottenuto la menzione speciale al Riff Festival del Cinema Indipendente di Roma. Ma lo splendido scenario del Castello Aragonese di Ischia, ´location incantata ´del Festival, ieri sera ha ospitato la presentazione di Che(a)mar (anagramma rivisitato di Marche), una puntata pilota di fiction che intende promuovere i territori e i valori di due regioni che lavorano gia` insieme - Marche e Campania - ma che non ha ancora trovato una produzione. Il progetto nasce dall´Associazione culturale Amelia Film Tv ed e` stato presentato da Michelangelo Messina, direttore artistico dell´Ischia Film Festival e dai rappresentanti dell´associazione Giancarlo Aymerich e il regista Loris Rossi. Il progetto che si caratterizza anche per una ´familiarita`´ di personaggi e staff tecnico con le serie tv ´La Squadra´ e ´Un posto al sole´ ha visto anche la partecipazione gratuita alla realizzazione della puntata pilota proprio degli attori delle celebri serie televisive girate a Napoli e in Campania, ieri sera presenti all´evento, Nina Soldano, Patrizio Rispo, Federico Tocci e Mario Porfito. Tutti i professionisti che hanno creduto in Che(a)mar, infatti, stanno cercando di coagulare attorno al progetto sperimentale le migliori energie e le collaborazioni cosi` come la Film Commission campana, rappresentata ieri da Pietro Gemma, per realizzare la serie tv che parla di vita quotidiana di una famiglia che vive e lavora tra le Marche e la Campania. Una triste annotazione e` stata fatta da Aymerich che ha ricordato Pietro Taricone che avrebbe dovuto cominciare a girare proprio in questi giorni alcune puntate della serie ´La Nuova squadra.´ Il territorio e l´identita` marchigiana dunque salgono sempre piu` alla ribalta all´Ischia Film Festival. E stasera sara` la volta de L´erede all´atteso movie cocktail di presentazione di Marche Film Commission insieme al cast e al regista co sceneggiatore con Ugo Chiti (Gomorra) , Michael Zampino al produttore Federic Ollier Panoramic Film e alle amministrazioni locali che hanno collaborato Amandola, Sarnano, Monti Sibillini e Monti Azzurri. Al Castello Aragonese nel corso del movie cocktail - evento inserito nel ricco programma del Festival ´ Anna Olivucci responsabile di Marche Film Commission (Mfc),illustrera` le caratteristiche del progetto di questo film sostenuto da Mfc in collaborazione con Ice- Istituto Commercio Estero, a registi e produttori ospiti del festival insieme ai rappresentanti istituzionali delle location che hanno ospitato cast e staff tecnico per le quattro settimane di riprese nelle Marche. Sara` proiettato il trailer e il backstage di questa pellicola indipendente che vede le scenografie di Cinzia Lo Fazio (Angeli e Demoni). L´erede film noir si basa su un tema universale: le questioni irrisolte, le colpe dei padri che ricadono sui figli, colpe da elaborare e da cui prendere le distanze per liberare la propria personalita`. Nel cast, Alessandro Roja, e` Bruno, il protagonista, Guia Jelo, Paola, l´inquietante vedova, madre di due figli borderline tra follia e violenza: Angela, interpretata da Tresy Taddei e Giovanni, l´antagonista di Bruno, l´attore Davide Lorino. Dopo la presentazione del film un incontro di approfondimento con la scenografa Cinzia Lo Fazio.  
   
   
LA REGIONE MARCHE EMANA NUOVI BANDI PER LA CULTURA.  
 
 Ancona, 8 Luglio 2010 - Un´estate ricca non solo di mostre e festival, ma anche di interventi nel settore della cultura. Dopo i bandi a favore del settore spettacolo e dei premi di alta rilevanza scientifica, e` la volta di misure volte a incentivare l´utilizzo di nuove tecnologie per le imprese culturali, a valorizzare le biblioteche e gli archivi, a sostenere i progetti di eventi culturali per lo sviluppo dei territori. ´Con i nuovi bandi la Regione Marche si impegna ancora una volta a sostenere gli enti locali e tutti i soggetti anche privati che lavorano nel settore. Questo propone la Regione Marche nonostante - afferma l´assessore Pietro Marcolini - lo scenario allarmante che si prospetta per il settore della cultura con l``entrata in vigore della manovra anticrisi del Governo, non solo per la prevista scellerata riduzione delle risorse, ma anche per l´introduzione di una serie di norme che potrebbero generare a loro volta un colpo fatale alle politiche pubbliche per il settore´. L´intervento destinato alle imprese del settore cultura in materia di nuove tecnologie si configura come uno degli assi di attuazione del Por Fesr 2007-2013 (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) che persegue lo scopo di accrescere la competitivita` del sistema Marche nel suo complesso. Il bando e` per imprese iscritte alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato con attivita` economica compresa nei codici Ateco indicati nel bando. L´importo complessivo dell´azione e` di ´ 764.841,48. La presentazione delle domande dovra` avvenire entro il 6 settembre 2010. Con questo bando, il terzo dedicato alle imprese del settore cultura, la Regione Marche intende promuovere l´adozione di assetti, configurazioni, procedure e strumenti operativi piu` adeguati ai cambiamenti in atto a livello delle tecnologie Ict (Information and Communication Tecnology), con la conseguente crescita della diffusione su web di nuove forme di gestione, di organizzazione e di prodotti/servizi in ambito culturale. Scade invece il 28 settembre 2010 il bando dall´importo di ´ 50.000, 00 destinato alle biblioteche e archivi per progetti di investimento finalizzati alla conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio bibliografico, documentario archivistico, favorendo anche il ricorso all´innovazione tecnologica nel campo dell´informazione, della comunicazione e dell´accessibilita`. Sono ammissibili a finanziamento i progetti di riordino e inventariazione informatizzata dei fondi archivistici e storici catalogazione informatizzata dei fondi librari e digitalizzazione di fondi librari, documentari o archivistici. Il terzo bando e` destinato a progetti di eventi culturali di rilievo per lo sviluppo dei territori che si configurino come esito di processi di conoscenza, catalogazione e ricerca e che valorizzano periodi, artisti, movimenti culturali, personaggi di spicco della cultura marchigiana. Si tratta di un bando che avra` come oggetto mostre e attivita` culturali di rilievo regionale; l´importo e` di ´ 160.000, 00 e il bando scade il 23 agosto 2010. Informazioni sui bandi: www.Cultura.marche.it/  
   
   
FIRENZE CAPITALE DEL POSSIBILE, ECCO BILANCI E PROGETTI CULTURALI  
 
Firenze, 8 luglio 2010 - Dieci cantieri in corso, alcuni progetti per il futuro, i tasti dolenti. L’assessore alla cultura e contemporaneità Giuliano da Empoli ha raccolto in un documento di 13 pagine la sua prima relazione annuale, ovvero quanto fatto nel primo anno di giunta, e lo mette a disposizione per commenti, idee e suggerimenti da quanti vogliano dare il loro contributo alla vita culturale della città. All’interno del documento, l’assessore ricorda i progetti messi in campo durante l’anno, partendo da Palazzo Vecchio: dalle Domeniche del Fiorentino con il museo aperto gratuitamente una volta al mese, alla riapertura del Percorso del Principe, al prossimo riallestimento della Sala d’Arme contestualmente alla partenza di una nuova gara per i servizi aggiuntivi museali. A settembre, ricorda l’assessore, sarà anche pronta una card museale che mette in rete i musei civici e i musei statali. Senza dimenticare che ora Palazzo Vecchio è aperto fino a mezzanotte, così come la Biblioteca delle Oblate, e da pochi giorni turisti e cittadini possono usufruire della riapertura delle storiche quattro porte, senza più i metal detector. Nel documento vengono ricordate anche le Murate, con il progetto Smart dissident e gli aperitivi di Aperto alle Murate, i successi del Capodanno e della Notte Bianca, l’impegno del Comune per il rilancio del Maggio, l’Estate fiorentina e i nuovi criteri di selezione dei progetti cui dare contributi. Dopo 10 anni, sottolinea l’assessore, è stato riaperto l’anfiteatro delle Cascine ed è stato messo a punto un piano di recupero che partirà in autunno. Tra i punti critici, l’assessore mette il Forte Belvedere, ancora sotto sequestro; i ritardi nella ristrutturazione dell’ex cinema Alfieri; e le ristrettezze di bilancio che hanno dovuto incidere sulle convenzioni con le associazioni culturali. Ma oltre a quanto fatto, da Empoli lancia anche tre progetti per il futuro. Il primo si chiama ‘L’arte dappertutto’ e propone di diffondere l’arte al di fuori dei musei e degli spazi preposti per farla entrare nella vita quotidiana dei fiorentini e dei visitatori: si parte a Natale con un nuovo progetto di illuminazione, a gennaio con l’arrivo in città della Fondazione Trussardi e nel 2011 con un modo nuovo e contemporaneo di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, grazie alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Altro progetto, le Murate, che in autunno entreranno nel vivo, con l’avvio del caffè letterario e delle botteghe creative e soprattutto Suc, Spazi urbani contemporanei., dedicati proprio all’arte contemporanea. Il primo artista residente sarà Rie Nakajima, giovane artista giapponese. Terzo progetto, ‘diplomazia culturale’: dalla Rete delle città storiche per il contemporaneo, che sarà costituita in occasione di Florens 2010, al ‘Florence Future Festival’ nel maggio 2011, in collaborazione con The Daily Beast, la piattaforma web di Tina Brown. “Al di là dei risultati raggiunti e delle criticità tuttora irrisolte – afferma l’assessore da Empoli – il punto cruciale è la sensazione di possibilità che si è impadronita della vita culturale della città. Questa vitalità non è certo il frutto di un’azione esterna, ma dipende principalmente dai fiorentini e dei tanti stranieri che vi abitano o lavorano. L’amministrazione ha semplicemente dato loro un segnale di disponibilità e di apertura, recuperando alcuni ritardi e cercando di innescare cicli virtuosi”. “Se l’Italia è un luogo nel quale tutto sembra impossibile – conclude l’assessore da Empoli – Firenze vuole e deve diventare capitale del possibile, un luogo che sprigiona energia, un’impresa collettiva dove tutti possono identificarsi e trovare ragioni di ottimismo, non una città creativa del mondo ma una città creativa per il mondo, una comunità vibrante e ricca di opportunità”.  
   
   
BENI CULTURALI IN SICILIA: PUBBLICATI I BANDI PER GESTIONE SERVIZI 60 SITI  
 
Palermo, 8 luglio 2010 - Sono stati pubblicati sul sito dell´assessorato dei Beni culturali della Regione siciliana all´indirizzo http://www.Regione.sicilia.it/beniculturali  i cinque bandi predisposti dall´assessorato per la selezione delle societa´ che dovranno garantire i servizi al pubblico nei siti monumentali siciliani. "Si tratta - spiega l´assessore Armao - della piu´ rilevante iniziativa di partenariato pubblico - privato nel settore dei beni culturali in Europa." Sessanta tra i piu´ importanti siti culturali e musei della Sicilia, 5 bandi per un valore complessivo di quasi 9 milioni di euro, otto province interessate, 3 road Show per illustrarne i contenuti (uno a Palermo tenutosi ieri al villino Florio, ed altri due a Roma, presso la sede della regione il 20 luglio e a Milano il 21 luglio presso la triennale). Sono i dati relativi ai bandi per la "Gestione per i servizi al pubblico affidata ai privati dei beni culturali" pubblicati sulle Gazzette Ufficiali della Regione siciliana ed europea. I bandi prevedono l´affidamento dei servizi di biglietteria e di accoglienza, della realizzazione delle visite, mostre, servizi integrati, servizi editoriali e la gestione degli spazi destinati alla vendita di gadget, oggettistica, prodotti editoriali, ristorazione e caffetterie. La lista dei siti monumentali delle otto provincie pronte ad appaltare il servizio(manca ancora la provincia di Enna) e´ stata articolata in lotti, per garantire una maggiore e piu´ diffusa partecipazione alle societa´ potenzialmente interessate ed alle imprese del territorio. L´assessore regionale Gaetano Armao, illustrandone i contenuti e le finalita´, ha precisato come l´impegno, dell´avvio delle procedure, assunto a marzo, sia stato rispettato nei tempi prestabiliti, con il pieno coinvolgimento della commissione cultura dell´Assemblea regionale siciliana. "Con l´avvio delle procedure di selezione competitiva in Gazzetta ufficiale - ha ribadito Armao - si completera´ l´iter e la Sicilia potra´, cosi´ non solo assicurare un servizio di qualita´ ai visitatori, ma anche essere all´avanguardia nell´erogazione di servizi razionali e moderni in un settore strategico per il suo sviluppo". "Ringrazio Confindustria Sicilia,gli operatori turistici e tutti coloro che hanno apprezzato il lavoro svolto- ha detto Armao. " Non si tratta di privatizzare i beni culturali - spiega l´assessore - ma di coinvolgere le imprese private di qualita´ nella gestione di una attivita´ di rilevanza imprenditoriale. Da qui passa - conclude Armao - la capacita´ di erogare servizi migliori e piu´ efficenti".  
   
   
LA CALABRIA AVVIA FASE DI CONCERTAZIONE CON MINISTERO DEI BENI CULTURALI PER LA COSTITUZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA CULTURA DELLE REGIONI.  
 
 Reggio Calabria, 8 luglio 2010 - Il coordinatore della commissione Beni e Attività Culturali, l’assessore regionale Mario Caligiuri, ha incontrato a Roma il direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Mario Resca. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa della giunta regionale. Resca ha espresso la volontà di dar avvio ad una piena e proficua concertazione tra le Regioni e il Ministero, anche attraverso la partecipazione attiva nella costituzione degli Stati Generali della Cultura delle Regioni. L’obiettivo comune deve essere la valorizzazione del patrimonio culturale italiano stabilendo una leadership a livello internazionale, creando valore culturale e sviluppo economico nel Paese. L’obiettivo finale è quello di creare un inversione del trend negativo di questi ultimi anni, soprattutto riguardo le visite dei musei nazionali. Fondamentale, quindi, è creare una forte campagna di comunicazione che veda protagonisti anche le Regioni in maniera omogenea, soprattutto in virtù dei tagli previsti dalla manovra finanziaria in atto in questi giorni. I punti evidenziati dal Ministero per i beni e le attività culturali sono quelli di integrare i grandi eventi con progetti strettamente connessi con le nuove tecnologie, così come stanno già facendo a livello nazionale. “Il confronto costante tra le Regioni e il Ministero deve portare necessariamente il tema della Cultura al centro dell’informazione – ha sottolineato l’assessore Caligiuri - soprattutto perché la sua valorizzazione comprende una filiera lunghissima, che coinvolge diversi settori dell’economia nazionale e funge da vero e proprio motore economico nel nostro Paese”. A tal fine è stato deciso di costituire un tavolo tecnico specifico per mantenere sempre operativa la comunicazione tra le parti e proseguire in maniera attiva questo percorso di reciproca collaborazione. L’assessore Caligiuri ha quindi avviato la fase di audizioni delle Associazioni che si occupano delle varie iniziative culturali. In particolare ha incontrato il Presidente, insieme all’ufficio di rappresentanza, dell’Agis (associazione Generale Italiana Spettacolo); l’Aib (associazione Italiana Biblioteche) e Assomusica (associazione italiana organizzatori e produttori spettacoli di musica dal vivo). Sono state ascoltate le varie problematiche inerenti le attività delle singole associazioni, con l’impegno di valutare e inserire nell’ordine del giorno della Conferenza delle Regioni le criticità rilevate, al fine di trovare, insieme, le possibili soluzioni, prima a livello tecnico e successivamente in sede politica.  
   
   
NUOVA LUCE PER I CAPOLAVORI DEL MUSEO POLDI PEZZOLI DI MILANO  
 
Milano, 8 luglio 2010 - Lunedì 12 luglio 2010 il Museo Poldi Pezzoli presenta, grazie al cofinanziamento unico di Regione Lombardia, il progetto per una nuova illuminazione delle sale e delle opere del Museo, realizzato dallo Studio Ferrara Palladino e Associati con la collaborazione di Fontanaarte. “Le ultime mostre dedicate ai nostri capolavori – dichiara Annalisa Zanni, direttore del Poldi Pezzoli – come quella su Piero della Francesca in cui, grazie all’allestimento, S. Nicola da Tolentino emergeva in tutta la sua possente plasticità, “perduta” poi nella sua collocazione tradizionale nel Salone dorato, e le numerose sollecitazioni e osservazioni del pubblico richiedevano oggi, nel terzo millennio, un ripensamento dell’illuminazione del Museo, per restituire unità al grande progetto collezionistico di Gian Giacomo Poldi Pezzoli”. Il progetto intende sostituire integralmente l’illuminazione di tutte le sale del Museo, realizzando un vero e proprio nuovo allestimento permanente, con due obiettivi: valorizzare maggiormente le opere esposte e restituire omogeneità di lettura ai vari ambienti della casa-museo che, nei riallestimenti post bellici, hanno perso in parte l’identità originaria del luogo e del disegno di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Attualmente l’illuminazione nei vari settori in cui è suddiviso il Museo è infatti disomogenea, essendo stata realizzata in momenti diversi e utilizzando sorgenti luminose differenti. Finora è stata privilegiata soprattutto la visione degli ambienti, per sottolineare il carattere di casa-museo del Poldi Pezzoli: la luce è proiettata sulle volte e si riversa uniformemente sulle pareti. Di conseguenza le opere d’arte non risultano sempre ben leggibili e ben valorizzate. Il Concorso A Inviti - Per realizzare una prova di intervento sono stati selezionati tre ambienti del Museo, contigui ma differenti fra loro: il Salone dorato – che ospita i capolavori della collezione di opere del Rinascimento, attualmente illuminati in maniera non soddisfacente –, la Sala nera – in cui sono esposti dipinti, sculture e oggetti di arte applicata, rappresentativa delle sale storiche del Museo – e la recente Sala Visconti Venosta, in cui vi sono esclusivamente dipinti. Sono stati invitati a presentare un progetto di intervento su questi ambienti quattro diversi studi milanesi di architettura specialisti di illuminotecnica: lo Studio di Barbara Balestrieri, lo Studio Caruso-torricella, lo Studio Ferrara Palladino e Associati e lo Studio Forcolini light & lighting. La richiesta del Poldi Pezzoli, nel bando del concorso, era quella di realizzare un’installazione in grado di mantenere, attraverso la luce, la percezione degli ambienti della casa-museo, ma al tempo stesso di “isolare” e valorizzare le singole opere, con un’illuminazione diretta. Sono state chieste fonti di illuminazione discrete, per non interferire con l’architettura degli ambienti, e una luce il più possibile naturale e vicina a quella solare, in modo da non alterare la percezione delle qualità cromatiche delle opere esposte e dei materiali con cui sono realizzate. Il Progetto Vincitore - A seguito di numerosi incontri tra il personale scientifico del Museo e gli architetti e di alcune prove svolte nelle tre sale “pilota”, la commissione ha dichiarato vincitore il progetto dello Studio Ferrara Palladino e Associati. Il piano di intervento vincitore prevede l’installazione, sul soffitto di ciascuna sala del Museo, di uno o più corpi illuminanti formati da lampade montate su bracci estensibili, che consentono di raggiungere sempre la posizione e la distanza ottimali da cui proiettare la luce sulle opere. Di grande innovazione, nel campo dell’illuminazione, l’uso del materiale impiegato per la costruzione dei bracci, realizzati da Fontanaarte: lunghe e snelle articolazioni, realizzate internamente in carbonio alto modulo ed esternamente rivestite in elegante alutex, compongono l’ossatura delle sospensioni e ne garantiscono una certa leggerezza sia strutturale che percettiva. Per quanto riguarda poi l’obiettivo irrinunciabile di garantire un’ottima qualità della visione delle opere e quindi la massima fedeltà cromatica, il progetto ha previsto l’impiego di sorgenti luminose a spettro continuo. Lampade ad alogeni a specchio dicroico con potenze fino a 50 W, fasci luminosi diversi, lenti e filtri anti-abbagliamento permettono di ottenere effetti luminosi dedicati pur mantenendo uguali le dimensioni di tutte le testine. In occasione della presentazione della nuova illuminazione, due corpi illuminanti realizzati con questi materiali saranno installati nel Salone dorato, che accoglie le opere più prestigiose del Museo, per consentire al pubblico e a tutti gli addetti ai lavori di valutare l’effetto della luce nella sala e sulle opere. L’esposizione - Nella Sala del collezionista del Museo sarà inoltre allestita una piccola mostra dedicata ai progetti degli studi Barbara Balestrieri, Caruso-torricella, Ferrara Palladino e Associati e Forcolini light & lighting che sono stati presentati al concorso, in modo che il pubblico e gli addetti ai lavori possano condividere il percorso che ha portato il Museo e la commissione giudicatrice alla scelta del progetto vincitore. L’esposizione resterà aperta al pubblico fino alla fine dell’estate. Il Futuro - Dopo questa presentazione nei prossimi mesi il Museo procederà a reperire, attraverso il ricorso a sponsor, i fondi necessari per realizzare la nuova illuminazione in tutte le sale del Poldi Pezzoli. L’installazione sarà effettuata in un’unica campagna, in modo da sostituire in maniera uniforme e coerente le luci attualmente esistenti.  
   
   
VETTE SENTIERI VERSO L´ARTE CONTEMPORANEA A TOLMEZZO DALL’ 8 LUGLIO AL 26 SETTEMBRE 2010  
 
 Tolmezzo (Ud), 8 luglio 2010 - Il paesaggio montano è connaturato alla Carnia, territorio di ricche valli e di alti picchi. La montagna la si può percorrere attraverso i suoi boschi per giungere fino alle sommità; così facendo, tra esperienza fisica e dello spirito, l´uomo si riappropria di un contatto con la natura ed anche con se stesso. Ma si possono raggiungere altre "vette", quelle del mondo delle idee, della ricerca, dell´espressività. Tutti questi elementi, messi in relazione, costituiscono il progetto intitolato Vette. Palazzo Frisacco Via Renato Del Din 7a Tolmezzo si ripropone infatti come sede di un nuovo progetto annuale d´arte contemporanea legato al rapporto tra arte e ambiente. La prima mostra di questo nuova serie è intitolata appunto Vette ed è stata concepita partendo dalla riflessione attorno a diverse tematiche legate al territorio e all´arte che diventa il veicolo di una stretta relazione tra uomo e lo spazio del vissuto. Dall´ambiente in quanto natura all´arte in quanto rappresentazione, dalla vista al pensiero, dall´ esperienza dei sensi alla contemplazione, Vette prende spunto dalla morfologia del peculiare ed affascinante territorio montano della Carnia per raggiungere le vette del pensiero e della creatività. La mostra sarà inaugurata giovedì 8 luglio alle 18.00 per restare poi aperta tutti i giorni fino al 26 settembre, ad esclusione del martedì. L’ingresso è libero. Palazzo Frisacco diventa negli intenti dei curatori un laboratorio di idee che si incontrano su diversi livelli; anche per questo motivo la mostra è strutturata in più sezioni con molte presenze: al primo piano opere di artisti di generazioni e matrice diversa che si esprimono con la pittura, la fotografia, il video, l´installazione; alcuni emergenti, altri di chiara fama: Gino De Dominicis, Giulio Frigo, Andrea Kwas, Bruno Muzzolini, Louis Nixon, Maria Elisabetta Novello, Bernhard Rüdiger, Paolo Ravalico Scerri, Manuela Sedmach, Massimo Uberti; al secondo piano documenti d´arte di grande rilievo legati a protagonisti e a realtà internazionalmente riconosciute come il collezionista d´eccezione Egidio Marzona di cui vengono presentate una selezione di opere, la rassegna Arte all´Arte dell´Associa-zione Arte Continua di San Gimignano e il Diva Station Video Archive / Scca Ljubljana Center for Contemporary Arts con la rassegna Video Programme. L’immagine della mostra e l’organizzazione generale è curata da Comunicarte, agenzia che opera dal 1997 nel settore dell’arte e della comunicazione e che ha già avuto modo di collaborare in fatto di arti visive con tutte le principali istituzioni museali regionali (Museo Revoltella, Trieste, Galleria d´arte moderna, Udine, Musei provinciali, Gorizia, Civici Musei d´arte di Pordenone, Villa Manin di Passariano). Nel segno dell’ apertura a più voci e nello spirito di condivisione la curatela generale è stata suddivisa tra Lorenzo Michelli e Ilaria Bignotti per la sezione “artisti”. La sezione “Collezionisti d’eccezione” è stata curata da Elena Carlini, “Dieci anni d’Arte all’Arte “ da Lorenzo Michelli, e “Videoprogramme” da Laura Spolaore.  
   
   
ROBERTO FLOREANI DI TERRA E D´ARIA PERIODO: 17 LUGLIO - 12 SETTEMBRE 2010 CENTRO CULTURA ARTE CONTEMPORANEA ALBISSOLA MARINA (SV)  
 
Albissola Marina (Sv), 8 luglio 2010 - Da un lato l´importante ricerca sulla materia pittorica (in cui le terre hanno molto rilievo), dall´altro quella che, in quasi trent´anni di attività artistica, è forse stata il motivo fondante, la ragione prima del dipingere di Roberto Floreani: considerare la pittura come portatrice di un messaggio di natura spirituale. Questi i due concetti fondanti il progetto espositivo Di Terra e d´Aria, che vede Roberto Floreani, su invito di Riccardo Zelatore, presente a partire dal giorno 17 luglio presso le suggestive sale di Balestrini centro cultura arte contemporanea in Albissola Marina. Dopo l´importante presenza con sala personale presso il Padiglione Italiano alla 53Biennale di Venezia del 2009, l´artista soggiorna in Albisola per dedicarsi alla inedita esperienza plastica della ceramica. Nell´occasione vengono infatti presentate, accanto ad alcuni dipinti preparati appositamente per l´esposizione, una serie di opere in ceramica create presso lo Studio Ernan Design in Albisola Superiore tra la primavera e l´estate 2010. Come conferma lo stesso Floreani nell´intervista riportata in catalogo ".La ceramica risponde alla motivazione prima di donare plasticità al lavoro, di potermi finalmente dare il modo di occupare lo spazio espositivo nelle tre dimensioni. Ho sempre dato priorità assoluta ai progetti che venivano realizzati appositamente per gli spazi espositivi, diventato, negli anni, criterio distintivo del mio operare: la possibilità di poter usufruire di tutto il volume espositivo rappresenta per me oggi un traguardo professionale importante che penso potrà avere sviluppi futuri ad oggi impensabili.. Quanto al procedimento della costruzione del rilievo, dei tempi lunghi, allentati, dell´asciugatura progressiva, è una strada che già percorro nella realizzazione delle opere pittoriche, che necessitano di stratificazioni pazienti e di conseguenti, ampi momenti destinati all´asciugatura degli strati. Già in altre occasione in queste stesure, nelle mascherature, nel controllo delle colature si è voluto vedere una sorta di principio vicino alla meditazione, probabilmente anche per la mia antica frequentazione di arti marziali orientali. Naturalmente, il come chiamare questo metodo di lavoro non è una mia priorità: meditazione o meno che sia, sicuramente è un modo di restare molto a lungo nell´atmosfera della costruzione dell´opera, una sorta di controllo progressivo del risultato. C´è quindi una stretta analogia tra le due tecniche... L´aspetto fondamentale è quello plastico, scultoreo che mi consente di poter realizzare nuovamente progetti con la presenza tridimensionale. Cosa che ho già fatto altre volte ("Sogno d´acqua", 1992, "La Cruna dell´ago", 1995) ricorrendo all´installazione che, alla fine della mostra, perdeva però la sua valenza autonoma e andava dispersa. Con la ceramica, questo aspetto, al contrario, mantiene la sua valenza di opera anche autonomamente. L´approdo alla plasticità è quindi un arricchimento importante sia dal punto di vista professionale che da quello concettuale...Sarebbe stato per me abbastanza semplice mantenere la "terrosità" della pittura e trasferirla in ceramica, proprio per la natura intrinseca di quest´ultima. Ma operando in questo modo la ceramica non sarebbe stata che un clone della pittura, anche se con una natura materiale differente. Ho pensato invece che poteva essere più interessante invertire anche nella ceramica le priorità. Realizzando una pittura anomala, costituita da una materia e da colori terrosi, la ceramica, invece, avrebbe dovuto dare priorità a pigmenti di natura industriale: platino , bronzo, metallo, lasciando alla "terrosità" solo una valenza complementare. Una sorta di raffreddamento della sua intrinseca matericità. Inoltre un´altra scelta distintiva della ceramica rispetto alla pittura poteva essere quella della monocromìa, che riesce ad assolutizzare con maggior facilità l´aspetto legato alla spiritualità". Per l´occasione sarà pubblicato il secondo Quaderno di arte contemporanea, a cura di Riccardo Zelatore, con una selezione di immagini e con un intervista a Roberto Floreani. Roberto Floreani sarà inoltre protagonista di una performance sempre in Albissola Marina il giorno 7 agosto 2010 nell´ambito della manifestazione Palcoscenico Albissola 2010 per le Serate d´Autore. Nell´occasione, in una serata dedicata al Futurismo, saranno presentati due testi: "Albisola Futurista" a cura di F.d.tiglio pubblicato dal Comune di Albissola Marina in occasione della mostra organizzata nel 2009 e il libro Futurismo Antineutrale di Roberto Floreani edito da Silvana Editoriale. Sintesi Biografica Nasce a Venezia nel 1956. Vive e lavora tra Vicenza e Milano. Roberto Floreani è oggi considerato uno degli esponenti di spicco dell´astrattismo italiano, come riconosciuto dai principali critici italiani e dalle riviste specializzate. Nel 2009 ha esposto un progetto personale ("Aurora Occidentale") alla Biennale di Venezia, dove rappresentava l´Italia nell´omonimo Padiglione, dopo la sua partecipazione alla Quadriennale di Roma del 2006. Nella metà degli anni ´70 compie alcuni importanti viaggi in Europa e tra il ´77 e il ´79 visita al Centre Pompidou la grande triade di mostre Parigi-berlino, Mosca, New-york che svolgerà un importante ruolo formativo sui successivi esiti artistici. L´esperienza delle Avanguardie storiche e in particolare la nascita e lo sviluppo dell´astrattismo storico e l´esperienza multidiciplinare del Bauhaus, rivestiranno un ruolo centrale per la strutturazione formale delle sue opere, mantenuta fino ad oggi. Il 1980 è l´anno della laurea presso l´Università di Padova e della permanenza a New-york. E´ nei primi anni ´80 che sviluppa l´idea di una tecnica pittorica particolarissima, in cui la materia che viene impiegata per la strutturazione delle opere (in linea di massima identica ad oggi), contiene caratteristiche di assoluta esclusività, come nei procedimenti pittorici rinascimentali. All´inizio degli anni ´90 consegue il diploma d´istruttore di Tai Chi Chuan, arte marziale cinese paragonata ad una sorta di meditazione in movimento. E´ in questo periodo che la ricerca acquista la sua connotazione attuale di ideale punto di contatto tra una cultura fortemente europea e una filosofia del corpo legata all´Oriente, fino al raggiungimento della consapevolezza (dalla metà degli anni ´90) dell´opera d´arte come portatrice di un messaggio di natura spirituale, seguendo la grande traccia che da Mario Radice porta a Yves Klein, a Mark Rothko e a Hermann Nitsch. In oltre trent´anni di attività ha tenuto oltre sessanta personali in Italia e all´estero. Negli ultimi 15 anni ha realizzato una decina di progetti, anche per spazi museali internazionali. Il 94´-95 sono gli anni del progetto espositivo "La Casa e il Tempo" che viene ospitato dai musei di Como, Ravenna e Zagabria. Nel 1997 la prima antologica alla Casa dei Carraresi di Treviso (curata da marco Goldin), inserito nel prestigioso programma che ha portato in Italia anche la pittura impressionista e Van Gogh, nel ´99 alle Stelline a Milano, sede dell´ultima personale di Andy Warhol e in Basilica Palladiana a Vicenza, nel 2001 ai Musei di Stato di San Marino, nel 2003 al Museo Revoltella di Trieste. Nel 2007 a Palazzo Ducale di Mantova, immediatamente prima della grande antologica dedicata a Lucio Fontana, poi in Germania nel musei di Aschaffenburg e Gelsenchirchen e a Lubiana al Museo di arte moderna e contemporanea, indicate dalla rivista Class tra le migliori personali in Europa di quell´anno. Sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti della Banca Commerciale Italiana, della Galleria d´arte Moderna di Bologna, del Museo di Palazzo Reale di Milano, dei Musei di Stato di San Marino, della Ing Bank di Amsterdam, dei Musei di Aschaffenburg e Gelsenchirchen, del Credito Valtellinese e dell´Università di Bologna.  
   
   
DA OGGI AL 14 LUGLIO IL MILANO FLAMENCO FESTIVAL  
 
Milano, 8 luglio 2010 - Da oggi a mercoledì 14 luglio, al Teatro Out Off di via Mac Mahon 16 e alla Sala Punto Flamenco di via Carlo Farini 55, si terrà la terza edizione del Milano Flamenco Festival. In programma le esibizioni delle tre stelle del flamenco mondiale, Rafaela Carrasco, Carlos Carbonell e Pepa Molina, seminari, conferenze, esposizioni e molte altre iniziative. La manifestazione è realizzata dall’Associazione Punto Flamenco, diretta da Maria Rosaria Mottola, con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport e Tempo libero e del Consolato generale di Spagna. Gli spettacoli inizieranno il 12 luglio al Teatro Out Off con l’anteprima mondiale di “150 Gramos de Pensamientos” di Rafaela Carrasco che ha affinato la sua arte nelle migliori scuole di danza spagnole ed è stata prima ballerina nella compagnia di Mario Maya e nella Compañía Andaluza de Danza. Il 13 luglio il ballerino e coreografo Carlos Carbonell proporrà “8 Códigos”, un viaggio dalle origini del flamenco a oggi. Il festival chiuderà il 14 luglio con “Ni aquí ni allí” con Pepi Molina, ballerina formatasi a Granada e presso la compagnia di Rafael Amargo, che proporrà il tema dell’emigrazione tra passato e presente. “Con questa iniziativa che sta ormai diventando non solo un appuntamento dell’estate milanese ma un evento di livello internazionale – ha detto l’assessore allo Sport e Tempo libero Alan Rizzi – puntiamo ad offrire al pubblico milanese, sempre più attento alle novità e alle sperimentazioni, un viaggio di sei giorni alla scoperta del flamenco, non solo come danza, ma come vero e proprio movimento culturale simbolo di un Paese e di un popolo”.  
   
   
NOTTE DI MEZZA ESTATE A NERVI IL 14 LUGLIO: LA WOLFSONIANA APERTA FINO ALLE 24 PER “NOVECENTO A TAVOLA”, QUATTRO SALE DA PRANZO IN MOSTRA PER RIPERCORRERE STILI DI VITA E CAMBIAMENTI SOCIALI DEL SECOLO BREVE IN MOSTRA L´AUTARCA IL "TAVOLO CONTENENTE TUTTO IL NECESSARIO PER IL SERVIZIO DEI PASTI" BREVETTATO NEL 1936 DAL NOTAIO GENOVESE ANGELO FASCE  
 
 Genova 8 Luglio 2010 - Si inaugura mercoledì 14 luglio 2010, alle 18, e si protrarrà fino all´aprile 2011, la mostra Novecento a tavola della Wolfsoniana di Genova Nervi, alla presenza dell´assessore al Turismo, Cultura e Spettacolo della Regione Liguria Angelo Berlangieri e della presidente della Fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo Gabriella Airaldi. In occasione della giornata inaugurale della mostra il Museo di via Serra Gropallo 4 a Nervi rimarrà aperto fino alle 24 per dare modo ai visitatori di passare una notte di mezza estate a Nervi, tra musei e mostre, lungomare e passeggiata. Concepita come un allargamento del percorso museale permanente e curata da Silvia Barisione, Matteo Fochessati e Gianni Franzone, la mostra presenta tre sale da pranzo complete che, con l´aggiunta di quella di Piero Bottoni (1937) già in esposizione, permettono di ripercorrere l´evoluzione degli stili che hanno connotato il panorama delle arti decorative italiane nel periodo tra le due guerre e invitano a riflettere sui modi di vita dell´epoca, sul significato sociale della famiglia e sull´influenza dei comportamenti proposti dalla politica e dai moderni mezzi di comunicazione che allora si stavano imponendo. La prima sala di Ettore Zaccari (Cesena 1877 – Milano 1922), titolare nel capoluogo lombardo di una bottega specializzata in mobili d’arte, ha caratteristiche del gusto déco. In legno lucidato scuro, le opere di Zaccari sono improntate alla rivisitazione dei mobili in stile, soprattutto rinascimentali, e si avvicinano alle più aggiornate esperienze internazionali contemporanee per la decorazione a intaglio, spesso dorata o dipinta. Nella sala da pranzo esposta si nota la caratterizzazione voluta dai committenti: sul tavolo sono intagliati i nomi dei vari componenti della famiglia e le spalliere delle sedie sono personalizzate con monogrammi. Nella sala da pranzo per casa Anzellotti, disegnata e intagliata nel 1932 dallo scultore Umberto Bartoli (Livorno 1888 – Firenze 1977), collaboratore dello Studio Coppedè, si combinano elementi di gusto déco con motivi stilistici d’impronta novecentista. I trofei sportivi della credenza e i putti posti ai quattro angoli del tavolo denotano una matrice déco, mentre lo stile Novecento appare evidente nei soggetti delle figure intagliate, ispirati al tema dello sport. La scelta iconografica risale a una richiesta della committenza: l’immagine del calciatore al centro della credenza fa riferimento ai trascorsi calcistici di Aldo Anzellotti che, in gioventù, aveva militato nella squadra che diede origine all´attuale Fiorentina; la figura della sciatrice su uno degli angoli della console testimonia la passione per lo sci della moglie Bianca Cresti. Chiude la sezione L´autarca, novità della mostra, donato alla Wolfsoniana da Cesara e Dina Laura Garbarino. È un tavolo rotondo, dalle forme geometriche prive di decorazione, progettato dal notaio genovese Angelo Fasce (Genova 1878 – Ovada 1943), che ne ottenne il brevetto nel 1936 con la definizione "Tavolo contenente tutto il necessario per il servizio dei pasti". Grazie a una cinghia di trasmissione e a un meccanismo di pesi e contrappesi, dalla parte centrale del tavolo possono alzarsi, girando una manovella, vari piani contenenti tutto quanto è necessario per un pranzo completo, dall’antipasto al caffè. In questo modo i commensali potevano consumare il pranzo senza doversi alzare e senza l´ausilio di personale di servizio. Il tavolo è presentato con il suo corredo originario: i piatti in terraglia rossa della Richard-ginori, le tazzine da caffè in bachelite, i bicchieri in vetro di Murano, le tovagliette di lino ricamato, i menu originali, oltre a fotografie d’epoca che consentono di capirne il funzionamento. Www.wolfsoniana.it  
   
   
METTI UN GIOVEDI’ A TEATRO… PER RAGAZZI: ITALIA IN MINIATURA INAUGURA IL MESE DEGLI SPETTACOLI DAL VIVO DEDICATI ALLA FAMIGLIA  
 
Viserba di Rimini, 8 luglio 2010 - Non si è ancora spenta l’eco degli applausi per la giornata che ha segnato il 40° compleanno del parco, conclusa dagli emozionanti fuochi artificiali del maestro Scarpato, che Italia in Miniatura propone una nuova sorpresa per la stagione 2010: i giovedì del teatro ragazzi. A partire da giovedì 8, per tutti i giovedì di luglio, dopo l’orario di chiusura al pubblico, ecco che Italia in Miniatura riapre per offrire a grandi e piccini spettacoli dal vivo con le migliori compagnie. Piazza Italia diventerà l’avvolgente e fiabesca arena di un ricco cartellone di teatro per ragazzi realizzato in collaborazione con i Fratelli di Taglia e centrato sulle più belle storie che dalla notte dei tempi riescono a fare sognare i bambini, ma anche gli adulti che sono stati bambini una volta: Alì Babà (8 luglio), Alice (15 luglio), I Tre Porcellini (22 luglio), Musica Musicanti (29 luglio) e Pinocchio (5 agosto). L’idea di dedicare una sera alla settimana alla famiglia, utilizzando il rutilante linguaggio del teatro abbinato al sognante mondo delle fiabe vuole fornire un momento di divertimento ma anche di trasmissione di valori come l’amicizia, la solidarietà, la capacità di fantasticare. Il primo appuntamento è con Ali Babà e i 40 ladroni, una produzione della Compagnia Fratelli di Taglia nella quale si ricerca un nuovo punto in movimento nella ricerca di nuovi linguaggi per interpretare i classici per ragazzi in maniera sempre più trasformista e coinvolgente, con colonne sonore da mille e una notte e una struttura scenica in perenne movimento. Lisa e Pink, i due protagonisti, verranno coinvolti in giochi e trasformazioni fantastiche, nell’eterna lotta nella quale il piccolo debole la spunta contro il potente malvagio. Il parco riaprirà appositamente alle 20.30 per ospitare gli spettacoli, che avranno inizio alle 21:30 dopo un divertente pre-show durante il quale un simpatico personaggio (Italo, il sindaco di Piazza Italia) coinvolgerà il “piccolo” pubblico in giochi interattivi con in palio simpatici premi e biglietti omaggio per le serate successive. Anche il prezzo del biglietto per gli spettacoli è “formato famiglia” : 6 Euro per i ragazzi fino a 11 anni e 8 Euro per gli adulti. I biglietti, in prevendita esclusivamente presso le casse del parco, include il costo del parcheggio e dà diritto a 5 Euro di sconto sull’ingresso al parco entro la domenica successiva allo spettacolo. I possessori di Pass stagionale hanno diritto all’ingresso gratuito se accompagnati da una persona pagante. Per fare sfogare un po’ i piccoli più movimentati, fino alle 21.30 sarà anche in funzione l’attrazione Playmart, inclusa nel prezzo del biglietto, dopodiché… su il sipario, giù le luci e via alla magia delle fiabe! www.Italiainminiatura.com  
   
   
A FIRENZE LA MUSICA AFRICANA INVADE L’ANFITEATRO DELLE CASCINE DA GIOVEDÌ A SABATO PROSSIMI IL FESTIVAL AU DESERT. ANCHE UNA TENDA TUAREG NEL PRATO  
 
Firenze, 8 luglio 2010 - I protagonisti del più importante festival dell’Africa sub-sahariana incontrano Firenze per dar vita a un’oasi che in tre giorni inonderà il prato dell’Anfiteatro delle Cascine di musiche, arti, cibi, tradizioni e culture. Si tratta del Festival au desert/presenze d’Africa’, che si svolgerà da giovedì 8 a sabato 10 luglio trasformando l’area dell’Anfiteatro in un vero e proprio accampamento nomade, con una grande tenda tuareg, punti di ristoro multietnici e amache. L’evento fa parte dell’Estate fiorentina ed è il frutto di una collaborazione tra Fondazione Fabbrica Europa e il Festival au Désert di Timbuctu. Molti gli artisti che arriveranno da Mali, Senegal, Costa d’Avorio, Burkina Faso. E a svettare tra i nomi: Vieux Farka Touré (10 luglio), figlio dell’indimenticabile Ali Farka Tourè e autore di due strepitosi album in cui le sonorità del Mali si mescolano al funk, al reggae e al blues-rock; Abdallah Ag Alhousseyni (9 e 10 luglio) aka “Catastrophe”, chitarrista e cantante del gruppo tuareg Tinariwen, che con loro negli anni Novanta ha partecipato al movimento di liberazione del popolo tuareg, e da solista propone brani ispirati alla tradizione tamashek con uno stile chitarristico ipnotico e da ballare; Cheick Tidiane Seck (10 luglio), tastierista che nel corso della sua carriera ha suonato con mostri sacri come Jimmy Cliff, Fela Kuti, Joe Zawinul e Santana, e nel 2008 ha pubblicato lo splendido Sabaly, dove i ritmi mandinga tradizionali flirtano con il rap, l’hip hop e la musica orientale; Amanar (9 e 10 luglio), uno dei gruppi più interessanti del Mali, vincitore del premio rivelazione al Festival au Desert di Timbuctu 2010. Ma al di là della musica (in tutto un centinaio gli artisti che saranno presenti), il Festival si propone anche come momento di incontro e dialogo tra Africa ed Europa. Per esempio la tenda tuareg, allestita grazie all’Associazione Transafrica, sarà il luogo dove artigiani africani che lavoreranno pelle, metallo e realizzeranno strumenti musicali raccontando le proprie storie, con la collaborazione di artisti e artigiani toscani. Sono previsti anche incontri con esperti, scrittori e associazioni. Tutto il programma del Festival è consultabile su www.Festivalpresenzedafrica.eu. Il Festival si svolgerà dalle 18 all’1.30. Ci saranno punti di ristoro con piatti italiani e africani. Sono previste navette gratuite dalle 20.00 ogni 15 minuti per raggiungere e, al termine, lasciare l´Anfiteatro (ultima corsa ore 2.00) con partenza dalla fermata Cascine – Olmi della tramvia, accanto a piazza Vittorio Veneto e da viale Washington. Parcheggi gratuiti in viale degli Olmi - piazzale delle Cascine, via San Biagio a Petriolo (con navetta dall´Indiano). I biglietti costano 10 euro venerdì e sabato, 15 per sabato 10 luglio, abbonamento 3 serate 25 euro.