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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Settembre 2010
UE, SICUREZZA DEI MEDICINALI: UN NUOVO SISTEMA DI MONITORAGGIO  
 
Stratsburgo, 23 settembre 2010 - I pazienti europei saranno protetti e meglio informati sull´uso dei medicinali e sui possibili effetti indesiderati, dopo l´approvazione da parte del Parlamento dell´accordo fra deputati e Consiglio su una nuova legislazione in materia. Saranno creati siti web nazionali e europei, per offrire informazioni dettagliate e permettere ai pazienti di segnalare effetti collaterali, mentre le medicine che necessitano ulteriori controlli saranno etichettate con un simbolo nero. La relatrice Linda Mcavan (S&d, Uk) durante il dibattito tenutosi mercoledì mattina, ha dichiarato che "è evidente che dobbiamo lavorare insieme: con 500 milioni di persone coinvolte, è molto più facile e rapido scoprire un effetto collaterale cosi, che lavorando da soli a livello nazionale". Siti web per lo scambio d´informazioni - I siti, nazionali ma collegati a un portale europeo, che saranno creati avranno la funzione di disseminare informazioni sulle medicine e gli eventuali effetti indesiderati e dovranno includere le relazioni di valutazione e le sintesi delle caratteristiche del prodotto nonché i foglietti illustrativi. I portali web e i foglietti illustrativi forniranno anche informazioni su come segnalare sospette reazioni avverse, per esempio utilizzando i portali web delle medicine nazionali o mediante altri strumenti. Il controllo supplementare - I nuovi medicinali o prodotti medicinali con una nuova sostanza attiva che devono ancora sottostare a un ulteriore controllo a livello nazionale saranno in futuro identificati da un simbolo nero con la dicitura "Questo prodotto medicinale è soggetto a un ulteriore controllo", insieme ad una frase esplicativa. Una lista di tali prodotti sarà inoltre disponibile. Un unico punto di ricevimento per l´informazione sulla farmacovigilanza - La banca dati "Eudravigilance" sarà l´unico punto di ricevimento per tutte le informazioni di farmacovigilanza provenienti dalle aziende farmaceutiche e dalle autorità nazionali competenti. Oltre agli Stati membri, l´Agenzia e la Commissione, il database sarà accessibile a un "numero adeguato " di altre imprese farmaceutiche, operatori sanitari e al pubblico più ampio, con la garanzia di protezione dei dati personali. La nuova legislazione entrerà in vigore 18 mesi dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell´Ue.  
   
   
POTENZA, AL S. CARLO VENERDÌ CONVEGNO SU SANITÀ DIGITALE  
 
Potenza, 23 settembre 2010 - Venerdì 24 settembre 2010, alle ore 9.30, presso il Park Hotel Congressi di Potenza, si terrà il convegno: “Soluzioni integrate di sanità digitale. Dalla Gestione Documentale Clinica alla Telemedicina”. L´incontro è promosso dall´A.o.r. “San Carlo” di Potenza e dall´Azienda Ulss 8 di Asolo, due aziende leader nell´ambito dell´utilizzo delle tecnologie informatiche in sanità. L´incontro vedrà inoltre le testimonianza di esperti nazionali ed internazionali che illustreranno alcune interessanti applicazioni esistenti in strutture sanitarie del Sud Europa come Italia, Spagna, Malta, Israele. Con questo convegno si vogliono presentare delle realtà avanzate di sanità elettronica che hanno già affrontato le complessità tecnologiche ed organizzative esistenti nelle strutture sanitarie e che offrono oggi servizi digitali ai cittadini e nuove modalità di lavoro agli operatori.  
   
   
MARCHE: NUOVO CUP, SIGNIFICATIVO MIGLIORAMENTO DELLA SITUAZIONE. INCARICO ALL``UFFICIO LEGALE PER VERIFICA APPALTO.  
 
Ancona, 23 Settembre 2010 - La Giunta regionale si e` riunita ieri mattina per fare il punto della situazione sul Cup unico. Nel corso della seduta straordinaria dell´esecutivo, il dirigente del Servizio Salute, Carmine Ruta, ha illustrato gli ultimi dati, che segnalano un significativo miglioramento della situazione. Dopo il rafforzamento tecnologico realizzato nel fine settimana, il sistema informatico ´tiene´, con un significativo incremento del numero delle operazioni concluse. La giornata di ieri e` terminata con 8.400 prenotazioni effettuate (1.600 attraverso il call center, 6.800 agli sportelli), rispetto alle 10 mila a regime. In discesa risultano poi i tempi delle chiamata telefoniche (da 10 minuti dei primi giorni, agli attuali 4 minuti, con l´obiettivo di scendere ulteriormente attorno ai 3,5 minuti: tempo standard conseguito nelle altre realta` regionali che hanno un Cup). E` stato anche incrementato il personale adibito alle prenotazioni (6 unita` a Torrette, 13 nelle Zone territoriali, 10 al call center). Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha ribadito la necessita` di intensificare le azioni coordinate per superare il piu` rapidamente questa fase di disagio dei cittadini, portando a un regime accettabile il Cup nel minor tempo possibile. Il prossimo obiettivo, ha evidenziato l´assessore alla Sanita` Almerino Mezzolani, riguarda il completamento dell´allineamento delle agende, da compiere celermente, e il rafforzamento dell´assistenza informatica presso gli sportelli di zona; in questo senso l´assessore incontrera` questo pomeriggio tutti i direttori delle Zone. La Giunta ha chiesto di accelerare l´individuazione delle responsabilita` tecniche che hanno causato l´avvio stentato di una procedura che, comunque, presenta elevati gradi di complessita` e innovazione tecnologica. In tal senso l´esecutivo ha incaricato l´Ufficio legale della Regione di attivare una puntuale verifica delle procedure di appalto del Servizio unico di prenotazione realizzato e gestito dall´Azienda San Salvatore di Pesaro, con una valutazione di gradi di responsabilita` che hanno determinato un disservizio nella fase di avvio del Cup..  
   
   
TRENTO: APPALTO MISTO PER IL NUOVO "SAN GIOVANNI" L´IMPRESA CHE SI AGGIUDICHERÀ I LAVORI PROVVEDERÀ ANCHE ALLA GESTIONE PER DIECI ANNI DELLA STRUTTURA OSPEDALIERA VIA LIBERA DAL CTA ANCHE AL PROGETTO PER L´AUDITORIUM DEL CASTELLO A L´AQUILA  
 
Trento, 23 settembre 2010 - Oltre alla progettazione e costruzione, l´impresa che si aggiudicherà l´appalto per il nuovo ospedale San Giovanni di Mezzolombardo dovrà provvedere anche, per dieci anni, alla sua gestione. E´ quanto si prevede nei criteri di aggiudicazione dell´appalto approvati, assieme al progetto preliminare ed al prospetto dei costi, dal Comitato tecnico amministrativo dei lavori pubblici. E´ la prima volta che la Provincia ricorre al cosiddetto "appalto misto" (progettazione, realizzazione, gestione) per un´opera pubblica, una modalità innovativa che offre non solo la garanzia di trovare la migliore ditta e il migliore progetto per un ospedale, ma anche velocità di esecuzione dei lavori e qualità dell´opera sotto il profilo della durevolezza, resistenza e rendimento energetico. I servizi del nuovo ospedale "San Giovanni" - Il nuovo ospedale di Mezzolombardo, per la cui ricostruzione la Giunta provinciale ha stanziato venerdì scorso 25 milioni di euro, si caratterizzerà come Presidio Integrato Distrettuale e si qualificherà per l´offerta di ulteriori servizi e funzioni destinati a costituire riferimento per un bacino di utenza provinciale ed anche extraprovinciale e per l´attivazione di nuovi e più efficaci strumenti organizzativi e professionali. Oltre alle attività di Hospice per i pazienti in fase terminale, ambulatorio medico d´urgenza e accettazione, radiodiagnostica, attività chirurgica (chirurgia/ortopedia) e specializzazioni ambulatoriali, il nuovo "San Giovanni" offrirà anche nuove attività specialistiche quali ortopedia, neurologia e urologia e diventerà sede del Centro provinciale per i disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia) con funzione di Day Hospital. Non solo: in esso si sperimenterà anche un nuovo modello di assistenza distrettuale - l´ospedale di comunità - in grado di rispondere, attraverso l´attività ambulatoriale, specialistica, di urgenza ed anche di degenza, alle nuove e crescenti esigenze di presa in carico, in particolare, dei pazienti anziani affetti da malattie cronico-degenerative. Tale nuovo modello di assistenza integrerà, in una logica di equipe interprofessionale, i medici di base che operano sul territorio, il personale medico e infermieristico dell´Azienda sanitaria, gli specialisti ambulatoriali ed i servizi sociali. Ricostruzione in 5 fasi - In base al "programma" definito dal gruppo di lavoro Pat-apss istituito nel marzo di quest´anno per presidiare tempi e modalità dell´intervento, il progetto di ricostruzione prevede 5 fasi realizzative ed una gestionale: realizzazione di un prefabbricato provvisorio destinato all´attività ambulatoriale ed al servizio di guardia medica (già funzionante), realizzazione e modifica dei sottoservizi, demolizione dell´edificio esistente, apprestamento dell´area, realizzazione del nuovo presidio ospedaliero, manutenzione e gestione. Il progetto - Il nuovo ospedale è suddiviso in 7 livelli di cui due interrati destinati ad ospitare un ampio parcheggio e i servizi generali (mensa e cucina, spogliatoi, guardaroba/deposito, area mortuaria, centrali tecnologiche). Il piano terra è quello di accesso sia dei pazienti che dei visitatori: qui troveranno posto l´area di primo intervento (pronto soccorso, due ambulatori di chirurgia e medicina), area accoglienza e portineria, la radiodiagnostica con due macchine per la radiologia tradizionale, ecografie e panoramiche dentarie, gli ambulatori dei medici di base e infermieristici e, centralmente, una parte destinata a servizi. Al primo piano troveranno sede il Centro di salute mentale e il Centro per i disturbi alimentari, un´area accoglienza, ambulatori specialistici e area attività, sala pranzo, cucinette. Il secondo piano ospiterà ambulatori specialistici e di interventistica ambulatoriale (oculistica, dermatologia, chirurgia, endoscopia) dove verranno eseguiti piccoli interventi. Al terzo piano l´area degenze divisa in due blochi: l´Hospice, destinato ad accogliere pazienti affetti principalmente da patologie tumorali, e l´Ospedale di comunità, dedicato alla degenza legata ai bisogni di pazienti anziani che possono avere necessità di un presidio sanitario per un periodo determinato. Al quarto piano i locali tecnici ed una sala polivalente da 100 posti per la formazione del personale medico sanitario ma che potrà essere utilizzata anche per altri scopi. L´intero edificio sarà realizzato rispettando le normative antisismiche. I tempi - Entro questo mese di settembre verranno approvati il progetto per la demolizione dell´attuale edificio e quello per i sottoservizi; entro metà ottobre si prevede di iniziare i lavori di demolizione, che si mconcluderanno entro marzo 2011; nel frattempo si provvederà alla pubblicazione del bando di appalto, mentre entro maggio/giugno 2011 inizieranno i lavori veri e propri per i quali è fissata l´ultimazione entro la fine del 2013. A partire dai primi mesi del 2014, infine, l´inizio del contratto di manutenzione e gestione con l´entrata nella piena operatività. I costi - La spesa prevista è pari a 25 milioni di euro, di cui 20 milioni per lavori, ai quali vanno aggiunti 752.000 euro all´anno, per dieci anni, relativi alla gestione (energia, gas, elettricità, ecc.). Sistema di aggiudicazione - I lavori saranno aggiudicati mediante un appalto misto con il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa con progetto preliminare posto a base di gara. Verrà messo in gara un progetto che indicherà i parametri minimi a cui l´impresa è tenuta ad attenersi. L´impresa stessa dovrà dare risposta in termini progettuali e di migliorabilità del progetto, avrà la libertà di proporre l´offerta economica e tecnica ma anche soluzioni innovative, sia costruttive che gestionali. La certificazione Leed - La certificazione relativa alla sostenibilità ambientale dovrà essere almeno del grado "Silver" e l´impresa aggiudicatrice sarà premiata qualora presenti un progetto che preveda la certificazione "Gold" o "Platinum". Se l´impresa non raggiungerà la certificazione minima "Silver" verrà applicata una penale pari al 10 % del valore dei lavori (1.998.000 euro), e di minore importo se la certificazione ottenuta sarà di grado inferiore a quella (Gold o Platinum) che l´impresa si è eventualmente impegnata ad ottenere.  
   
   
SANITA´ IN SICILIA: VIA ALLE GARE DI BACINO "RISPARMIO E TRASPARENZA"  
 
Palermo, 23 settembre 2010 - Vengono avviate oggi le procedure per l´aggiudicazione delle prime due gare di bacino previste dalla legge di riforma sanitaria per l´acquisto di beni e servizi. La prima (capofila l´azienda ospedaliera "Papardo - Piemonte") riguarda l´acquisto di materiale di consumo specialistico necessario alle unita´ operative di cardiologia ed emodinamica; la seconda (capofila l´Asp di Enna) riguarda la fornitura di ausili per incontinenza (pannoloni, apposita biancheria intima, e accessori per letti). "Vogliamo garantire, anche negli acquisti, efficienza ed economicita´ - ha commentato l´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - con la massima trasparenza e la massima concorrenza, impedendo che possano verificarsi situazioni del passato: tuteleremo, cioe´, gli imprenditori onesti e capaci, anche quelli piu´ piccoli che potranno organizzarsi in associazione d´impresa, che vogliono misurarsi con il mercato e che talvolta sono stati penalizzati da logiche spartitorie, come hanno dimostrato le indagini giudiziarie. Con le gare di bacino, e di conseguenza con ordini d´acquisto molto piu´ corposi, uniformiamo le procedure, garantiamo la qualita´ dei prodotti e otteniamo forti risparmi. Non e´ piu´ possibile accettare che in Sicilia alcuni dispositivi medici costino molto di piu´ del prezzo pagato da altre regioni italiane. Vogliamo cambiare questo andazzo con fatti concreti e tangibili ed e´ naturale che contro queste scelte di trasparenza e di innovazione del sistema, si registrino ancora forti resistenze in vari settori. Ma il cammino che abbiamo tracciato e´ irreversibile". L´assessore Russo fa anche riferimento alla gara regionale telematica centralizzata per l´acquisto di farmaci ospedalieri - la piu´ grande in Europa - che nel luglio del 2009 ha portato al risparmio di circa 160 milioni di euro in tre anni. Le due gare di bacino presentano anche una novita´ sostanziale: l´azienda capofila, acquisite le offerte, verifichera´ se le quotazioni risultino uguali o inferiori a quelle praticate per gli stessi prodotti in altre regioni e in caso contrario, avra´ la facolta´ di non procedere all´aggiudicazione del lotto. Entrambe le gare riguardano il bacino della Sicilia orientale. Quella relativa al materiale di consumo specialistico per le unita´ cardiologiche avra´ una durata triennale (con la possibilita´ di mantenimento del rapporto contrattuale di ulteriori dodici mesi) con una base d´asta di 28.951.406 euro, oltre Iva, per ognuno dei tre anni. La gara che riguarda gli ausili per l´incontinenza avra´ invece una durata di quattro anni con una base d´asta di 10.380.564 euro, oltre Iva, per ognuno dei quattro anni. Altra grande novita´ e´ che nel capitolato d´appalto e´ previsto che l´azienda aggiudicataria dovra´ garantire la consegna a domicilio degli ausili a tutti i soggetti aventi diritto e dovra´ preoccuparsi dell´assistenza post vendita. L´assessore Russo fa anche riferimento alla gara regionale telematica centralizzata per l´acquisto di farmaci ospedalieri - la piu´ grande in Europa - che nel luglio del 2009 ha portato al risparmio di circa 160 milioni di euro in tre anni. Le due gare di bacino presentano anche una novita´ sostanziale: l´azienda capofila, acquisite le offerte, verifichera´ se le quotazioni risultino uguali o inferiori a quelle praticate per gli stessi prodotti in altre regioni e in caso contrario, avra´ la facolta´ di non procedere all´aggiudicazione del lotto. Entrambe le gare riguardano il bacino della Sicilia orientale. Quella relativa al materiale di consumo specialistico per le unita´ cardiologiche avra´ una durata triennale (con la possibilita´ di mantenimento del rapporto contrattuale di ulteriori dodici mesi) con una base d´asta di 28.951.406 euro, oltre Iva, per ognuno dei tre anni. La gara che riguarda gli ausili per l´incontinenza avra´ invece una durata di quattro anni con una base d´asta di 10.380.564 euro, oltre Iva, per ognuno dei quattro anni. Altra grande novita´ e´ che nel capitolato d´appalto e´ previsto che l´azienda aggiudicataria dovra´ garantire la consegna a domicilio degli ausili a tutti i soggetti aventi diritto e dovra´ preoccuparsi dell´assistenza post vendita.  
   
   
LA REGIONE MARCHE HA INTENZIONE DI ACQUISIRE LA ACOM PER ASSICURARSI L´APPROVVIGIONAMENTO DI RADIO FARMACI.  
 
 Ancona, 23 Settembre 2010 - La Regione Marche ha intenzione di acquisire le quote di maggioranza pubblica della societa` Acom di Montecosaro che opera nel campo della ricerca farmacologia e delle diagnostica nel settore della medicina antitumorale e produce farmaci tramite positrone. ´L´intenzione ´ spiegano l´assessore alla sanita` Almerino Mezzolani e al bilancio Pietro Marcolini ´ e` gia` stata espressa a tutti i soci di parte pubblica (Provincia di Macerata, Comuni di Montecosaro e Tolentino, Universita` di Camerino) e nasce non solo dalla necessita` di questi ultimi di dismettere a seguito delle piu` recenti disposizioni legislative le proprie partecipazioni in quanto non rispondenti alle proprie finalita` istituzionali, ma anche e soprattutto in considerazione delle forti sinergie che la presenza della Regione nella societa` puo` determinare nella sua veste di soggetto istituzionale che organizza e gestisce la sanita` nel proprio ambito territoriale. Altrettanto importante e` inoltre il fatto che l´acquisizione della quota di maggioranza da parte di un unico soggetto pubblico rendera` effettivo ed efficace il controllo pubblico sulla trasparenza delle attivita` della struttura´. L´acquisizione della Acom potrebbe assicurare l´approvvigionamento di radio farmaci tradizionali e non, l´integrazione con i servizi oncologici garantiti dalla metodica Pet, il potenziale sviluppo della Pet in altri campi (cardiologico, neurologico e delle patologie benigne), lo sviluppo integrato del Polo Oncologico di Macerata, il proseguimento delle numerose relazioni costruite dalla societa` nella ricerca e nell´innovazione in campo diagnostico e terapeutico, la riduzione della mobilita` passiva e il possibile aumento di quella attiva con ricadute positive sul bilancio regionale. ´Va infine considerato ´ concludono gli assessori ´ che l´acquisizione della Acom, al termine della sperimentazione gestionale voluta dalla giunta regionale e dalla Provincia di Macerata, consentira` di mantenere e sviluppare ulteriormente i buoni risultati acquisiti anche per questo dal Polo Oncologico di Macerata, potendo dotarsi fin d´ora di attrezzatura aggiornate a costi molto piu` contenuti rispetto a quelli che si sosterebbero dovendo iniziare ex novo i rapporti con altre ditte´. Nei prossimi giorni Mezzolani e Marcolini convocheranno una riunione operativa sull´argomento con i soci di parte pubblica.  
   
   
GIORNATA MONDIALE DELLA VISTA GIOVEDÌ 14 OTTOBRE 2010  
 
Milano, 23 settembre 2010 - L’ iniziativa del 14 ottobre ‘’ Giornata Mondiale Della Vista ‘’ si terrà in Milano in via Bertoni,9 presso l’ambulatorio di Oculistica della Fondazione Fratelli di San Francesco d’Assisi Onlus. Saranno eseguiti controlli oculistici gratuiti con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione .Si effettuerà dopo un’accurata anamnesi, un esame della refrazione con autorefrattometro per la valutazione di eventuali problemi refrattivi ( miopia, astigmatismo, ipermetropia ). Seguirà una misurazione della pressione oculare con tonometro a soffio per evidenziare un eventuale ipertono oculare , ad oggi considerato il fattore di rischio più importante della malattia glaucomatosa. Da ultimo, verrà effettuato un esame Oct ( tomografia ottica a luce coerente ) e un test di Amsler per una valutazione della regione maculare. Al paziente verrà consegnata una scheda riassuntiva degli esami a cui è stato sottoposto e, ove necessario, verrà consigliata una visita oculistica completa. Il 4 % di tutta la popolazione mondiale è cieca o ipovedente grave. Nei paesi industrializzati degenerazione maculare, glaucoma, cataratta evoluta, retinopatia diabetica e/o ipertensiva sono le malattie oculari che più frequentemente portano ad ipovisione o cecità.Sono patologie degenerative quasi sempre legate all’età , ma l’ipovisione non è solo appannaggio dell’anziano. In età pediatrica problemi refrattivi non corretti ( astigmatismo, ipermetropia, miopia elevata ) legati o meno a strabismo possono condurre a limitazioni dello sviluppo psico-fisico. Da qui nasce l’esigenza di sensibilizzare l’opinione pubblica in forma più ampia possibile circa l’importanza nel nostro paese della prevenzione in oculistica. Quattro cecità su cinque sappiamo possono essere evitate. Il messaggio è molto mirato : dobbiamo prevenire l’insorgenza di quanto a un paziente non è dato riconoscere. Dai Colleghi con grande chiarezza vi sono state spiegate etipatogenesi e clinica delle patologie che più frequentemente portano ad ipovisione, ma tali patologie ‘’ viste’’ con gli occhi di un paziente a cosa corrispondono ? Il glaucoma è una malattia che colpisce il nervo ottico ed è accompagnata frequentemente da aumentata pressione oculare .Porta potenzialmente a cecità dopo anni passati a vedere anche molto bene e senza alcun sintomo. Non si mette in discussione quanto si vede in lontananza ma quanto si vede in ampiezza . Nessuno senza un esame approfondito sa esattamente quantizzare quanto è ampio il suo campo visivo .E ‘questo che il glaucoma mette in discussione restringendo in modo progressivo ed irreversibile i confini del nostro vedere. Fino a giungere ad intaccare la visione centrale per poi lasciare definitivamente al buio. La maculopatia senile invece da un punto di vista funzionale non lascerà mai al buio, non si spegnerà la luce ma progressivamente la capacità di vedere i dettagli si attenuerà . Difficile riconoscere le persone, impossibile la lettura. Volgendo lo sguardo su un punto questo risulterà coperto da una macchia nera che permetterà una ‘’ciambella di visione ‘’ periferica ma renderà impossibile distinguere i dettagli centrali. Il diabete e l’ipertensione sono patologie vascolari che colpiscono il microcircolo a livello oculare, cerebrale, epatico, renale etc. Solo a livello oculare abbiamo la possibilità di vedere i danni provocati da un cattivo compenso della malattia diabetica e/o ipertensiva e trattarli. La capacità visiva può essere più o meno alterata a seconda della sede in cui è avvenuto il danno retinico. Ancora oggi pazienti diabetici e/o ipertesi in terapia non si sottopongono a controlli periodici del fundus oculi . Tale esame è importante non solo per una diagnosi precoce a livello oculare della malattia diabetica ( retinopatia diabetica ) o ipertensiva ( retinopatia ipertensiva ) ma anche per monitorizzare la terapia generale , dato indispensabile al Collega internista. Glaucoma, maculopatie , retinopatia diabetica ed ipertensiva sono patologie più frequentemente senili o dell’adulto , ma sono i bambini forse i migliori destinatari di una giornata di sensibilizzazione . Anche al più attento dei genitori può sfuggire il riconoscimento di un’ambliopia cioè di una ipovisione monoculare ( uno dei due occhi vede meno dell’altro) . Il bambino si muove bene , cresce bene e non desta alcun sospetto né nei genitori né nei maestri. Sappiamo che il periodo ‘’ plastico’’ della funzione visiva ha compimento entro gli otto nove anni. Cioè a dire se un problema refrattivo ( es. Miopia, astigmatismo, ipermetropia) o uno strabismo viene diagnosticato entro tale periodo abbiamo la possibilità di intervenire e rieducare l’occhio ‘’pigro’’ ripristinando una funzione binoculare .Passato il periodo plastico quello che è il capitale visivo di un bimbo rimarrà tale per tutta la vita. Smascherare un vizio refrattivo soprattutto se monoculare è un grosso regalo che si può fare a un bambino. In assenza di patologie specifiche è consigliabile sottoporsi a una visita dal medico Oculista alla nascita , a tre , sei e dieci anni di vita, dopo i quaranta ogni due anni, dopo i sessanta ogni anno.  
   
   
CENTRO DI RIABILITAZIONE A BOLZANO: BANDO IN CORSO  
 
Bolzano, 23 settembre 2010 - Con un impegno di spesa di circa 12 milioni di euro il Centro di riabilitazione in via Fago a Bolzano verrà ristrutturato e ammodernato. Attualmente è in corso il bando di gara per i lavori del secondo lotto. L´immobile in via Fago 14 a Bolzano verrà ristrutturato in due lotti. È in corso il bando di gara per appaltare il secondo, quello relativo al centro di riabilitazione vero e proprio, "e i lavori verranno assegnati ancora entro l´anno", conferma l´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner. L´impresa aggiudicatrice avrà 650 giorni di tempo per ultimare tutti gli interventi. Causa i lavori, i servizi ospitati nell´edificio sono costretti a una sistemazione provvisoria. Tra i lavori di risanamento del centro, con una cubatura di 38mila mc, figurano quelli elettrici, di climatizzazione e termosanitari, l´installazione di due ascensori, l´isolamento del tetto, l´abbattimento delle residue barriere architettoniche, il rinnovo dell´arredamento. La destinazione dell´edificio resterà invariata: ospiterà la comunità alloggio per persone con disabilità, attualmente alloggiata a Bagni di zolfo, e i servizi riabilitativi del comprensorio bolzanino. È già completato invece il primo lotto, che ha visto l´adeguamento dell´immobile alle nuove normative in materia di servizi anticendio e lavori al pianterreno e ai primi due piani. È stata ricostruita anche la rampa sul lato ovest dell´area, che consente la sistemazione provvisoria del centro di riabilitazione nel fabbricato.  
   
   
DALLE NUOVE DROGHE AI VIDEOGIOCHI, COME CAMBIANO LE DIPENDENZE XII CONFERENZA ANNUALE ISAM (SOCIETY OF ADDICTION MEDICINE)  
 
Milano, 23 settembre 2010 - La Xii Conferenza annuale dell’International Society of Addiction Medicine (Isam) riunisce per la prima volta in Italia i maggiori esperti mondiali sul tema. Come cambiano le modalità di dipendenza dalla droga, dal gioco, dall’alcol? Quali sono gli effetti che le droghe hanno sul cervello? Quali sistemi di prevenzione e cura e con quale percentuale di successo vengono adottati nei diversi Paesi? Bere responsabilmente è terapeutico? Può la spiritualità curare la dipendenza? A che punto è il vaccino anti-coca? Il problema della dipendenza viene affrontato sotto tutti i punti di vista: dall’approccio medico e psicologico, al pregiudizio che i medici spesso hanno nei confronti dei tossicodipendenti; dal gambling al lavoro che viene svolto nelle comunità terapeutiche di tutto il mondo; dall’alcol alla politica adottata dalle Nazioni Unite contro l’abuso di sostanze; dalla piaga della tossicodipendenza nelle carceri del Medioriente, al rischio che corrono i bambini nati da madri che fanno uso di sostanze. Nell’occasione saranno discusse le politiche sanitarie internazionali in tema di tossicodipendenza, analizzando il ruolo delle influenze politiche e delle scelte governative sullo sviluppo dei programmi di cura. Oltre 150 relatori internazionali provenienti da Università e Centri di ricerca di tutto il mondo presentano dati e risultati relativi alle più recenti ricerche sul tema. Intervengono inoltre i massimi esperti di dipendenza delle organizzazioni sovranazionali e degli istituti per l’abuso e la dipendenza: Onu - Organizzazione delle Nazioni Unite, Oms - Organizzazione mondiale della sanità, Emcdda - European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, Nida - National Institute on Drug Abuse, Who - World health organization, Asam - American Society of Addiction Medicine, Niaa - National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, Incb - United Nations International Narcotics Control Board, Itaca, Associazione Europea degli Operatori Professionali dell´intervento sulle Tossicodipendenze. Principali interventi Capire le dipendenze comportamentali Nady el-Guebaly, professore dell’Università di Calgary (Canada) e direttore dell’Istituto di ricerca Alberta per le patologie del gioco; 3 Ottobre 2010 Narcotici anonimi: solidarietà per il recupero dei tossicodipendenti Rebecca Meyer e Jane Nickels, responsabili dell’organizzazione internazionale Narcotici anonimi; 4 Ottobre 2010 Curare le tossicodipendenze: il lavoro delle comunità terapeutiche nel mondo Don Kurth, ex utente dei servizi per la tossicodipendenza e attualmente presidente della Società Statunitense di Medicina delle Dipendenze e direttore del servizio di Medicina delle Dipendenze del Loma Linda University della California; 4 Ottobre 2010 La tossicodipendenza è una malattia? Oltre lo stigma le prospettive di cura Eliot L. Gardner, National Institutes of Healt di Baltimora; 4 Ottobre 2010 Assistere le madri tossicodipendenti Gabriele Fischer , Università di Vienna; 4 ottobre 2010 Il successo di una madre tossicodipendente la testimonianza di Ida Kristine Olsen, madre di due figli nati durante il suo percorso di uscita dalla droga; 4 ottobre 2010 Le Nazioni Unite contro l’abuso di sostanze Gilberto Gerra, medico di Medicina Interna, specialista nella prevenzione della tossicodipendenza, Unodc, a Vienna, membro delle United Nations International Narcotics Control Board (Incb); 4 Ottobre 2010 Alcol: bere responsabilmente è terapeutico? Howard B. Moss, Associate Director Niaaa a Bethesda nel Maryland Susumu Higuchi, direttore del Centro Alcolismo dell’Ospedale Kurihama in Giappone; 5 Ottobre 2010 Dipendenza da gioco, esperti tifosi sbagliano i pronostici Yasser Khazaal, Dipartimento di Psichiatria – Università di Ginevra; 5 Ottobre 2010 World of warcraft (Wow), il più popolare dei giochi di ruolo online crea dipendenza Gabriel Thorens – Università di Ginevra; 5 Ottobre 2010 Tossicodipendenza nelle carceri del Medioriente: un problema sanitario e di sicurezza pubblica Richard Rawson, Università della California Frank Vocci, Università del Maryland; 5 ottobre 2010 Droghe e Hiv? Ma non sottovalutiamo l’Epatite C. Jag H. Khalsa, Ph.d., Health Scientist Administrator Center on Aids & Other Medical Consequences of Drug Abuse; 5 Ottobre 2010 L’organizzazione Mondiale della Sanità dice no all’abuso di sostanze Vladimir Poznyak, specialista in Psichiatria, Coordinatore dell’Unità Abuso di Sostanze presso il Dipartimento di Salute Mentale e Abuso di Sostanze dell´Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms); 5 Ottobre 2010 Contro il cinismo di House: il pregiudizio dei medici contro i tossicodipendenti Maurizio Coletti, Psicologo Ricercatore, Membro del Comitato Editoriale di ricerca europeo delle Tossicodipendenze; 5 Ottobre2010 Le tossicodipendenze: gli esperti parlano di approccio integrato Mady Chalk Direttore del Center for Policy Research and Analysis al Treatment Research Institute (Tri) di Philadelphia Richard A. Rawson. Associate Director presso Università della California-los Angeles (Ucla) Timothy P. Condon Associate Director dell’Istituto Nazionale per l’Abuso di Sostanze (Nida) e dell’Office of Science Policy and Communications Thomas E. Freese Direttore della formazione per i Programmi integrati per abusi di sostanze Ucla, direttore del Pacific Southwest Addiction Technology Transfer Center, e Psicologo Assistente di Ricerca presso il Dipartimento di psichiatria dell´Ucla; 5 Ottobre 2010 I giovani e le tossicodipendenze Tarek A. Gawad, Presidente Isam, Professore di Psichiatria presso la Facoltà di Medicina – Università del Cairo, Egitto; 5 Ottobre 2010 L’osservatorio Europeo nel controllo del problema droga Paul Griffiths, responsabile del monitoraggio della situazione epidemiologica dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction Marica Ferri, Scientific Analyst dell’Emcdda; 6 Ottobre 2010 Nuove frontiere: ecco il vaccino anti-coca Thomas Kosten, Professore di Psichiatria, Farmacologia e Neuroscienze al Baylor College of Medicine, e Direttore della Veterans Administration National Substance Use Disorders Quality Enhancement Research Iniziative 6 Ottobre 2010; Utilizzo mondiale del metadone Alex Wodak (Austria). Patrizia Carrieri (Francia). Vladimir Mendelevich (Russia). Rakesh Lal (India); 6 Ottobre 2010 Un farmaco per la tossicodipendenza Phil Skolnick, direttore Nida, Division of Pharmacotherapies and Medical Consequences of Drug Abuse, Nih; 6 Ottobre 2010 La spiritualità per uscire dalla droga Marc Galanter, Psichiatra e Direttore della Division of Alcoholism and Drug Abuse alla New York University; 7 Ottobre 2010 Per scaricare il programma completo e per maggiori informazioni http://www.Isam2010.medicina.unimib.it/  Università degli Studi di Milano-bicocca Dal 3 al 7 ottobre 2010 Piazza dell´Ateneo Nuovo 1, Milano.  
   
   
NELLE AREE GEOTERMICHE UNA BUONA QUALITÀ DELLA VITA PRESENTATO LO STUDIO EPIDEMIOLOGICO CONDOTTO DA ARS SUI 16 COMUNI INTERESSATI  
 
Firenze, 23 settembre 2010 - E’ in linea con quello regionale il quadro sanitario della popolazione residente nei comuni geotermici della Toscana. E’ in estrema sintesi quanto emerge dalla ricerca epidemiologica sulle popolazioni dell’intero bacino geotermico toscano condotto dall’Ars (Agenzia regionale di sanità) Toscana con il supporto scientifico del gruppo di epidemiologi del Cnr (Fondazione Monasterio di Pisa). Lo studio è stato presentato oggi alle istituzioni e ai direttori generali delle Asl da Francesco Cipriani, direttore dell’Osservatorio di epidemiologia dell’Ars, alla presenza dell’assessore all’ambiente Anna Rita Bramerini. L’indagine è stata condotta incrociando dati ambientali e sanitari relativi a 43mila abitanti dei 16 Comuni geotermici toscani. Di questi, 8 si trovano nella provincia pisana e senese e ospitano 26 centrali geotermiche; altri 8 s i trovano nella provincia grossetana con 5 centrali. La ricerca condotta come un’istruttoria epidemiologica ha evidenziato un numero limitato di indizi su cui focalizzare l’attenzione e quindi intervenire. «Lo studio dell´Ars – sottolinea l’assessore Bramerini -, poderoso e importante perché uno dei primi completi che valutano la situazione sanitaria nelle aree geotermiche, evidenzia dati di salute rassicuranti, in generale in linea con l´andamento regionale. Emergono anche alcune criticità sanitarie che potrebbero far pensare a fattori ambientali più legati a caratteristiche territoriali tipiche delle aree montane e agli effetti della presenza di attivitàminerarie. Infatti, laddove è maggiore l´emissione di mercurio e acido solfidrico, e cioè l´area di Larderello, è minore l´insorgenza di malattie». «E´ stato uno studio abbastanza lungo – ha spiegato Francesco Cip riani - che ha utilizzato tutte le fonti disponibili al momento su eventi sanitari relativi ai residenti nelle aree geotermiche, prendendo in esame tutti i loro atti sanitari indipendentemente dal luogo dove sono stati rilasciati. Dunque, si tratta di mortalità, ricoveri in ospedale, basso peso alla nascita, malformazioni e altre patologie con minore gravitàche non richiedono ricovero. Lo studio è descrittivo e va a cercare indizi e prove di eventuali rischi. Dall´insieme di tutte le analisi non emergono grandi differenze sullo stato di salute della popolazione residente nelle aree geotermiche rispetto a quella che vive nelle altre zone della Toscana. I pochi eccessi di malattie rilevati ci fanno pensare che siano imputabili alle occupazioni minerarie del passato o a stili di vita individuali piuttosto che alla geotermia. Semmai rimane da approfondire l´eccesso di malattie respiratorie acute e delle vie urinarie rilevato in alcuni comuni dell´area amiatina» ;. Questi risultati sono peraltro coerenti con quelli di studi epidemiologici precedenti condotti dall´Asl di Siena con l’Istituto Superiore di Sanità, che avevano evidenziato livelli elevati di mercurio nel sangue e nell’urina di volontari residenti nell´Amiata senese e di arsenico nell´acqua di queste zone e che concludevano a favore di un legame con la presenza dei due metalli nel territorio naturale del monte Amiata, dove per decenni si è svolta l´attività minerararia, piuttosto che con l’attività geotermica. Lo studio si conclude con la proposta di attivare iniziative di prevenzione mirate a ridurre alcune delle malattie risultate in eccesso nelle aree geotermiche, con particolare attenzione a quella amiatina. «Lo studio condotto dall´Ars offre un quadro sanitario tranquillizzante», ha dichiarato l´assessore alla sanità Daniela Scaramuccia. Per quanto riguarda quelle criticità che pur emergono, sarà possibile affrontarle avviando uno specifico Piano di Salute con la collaborazione di molti attori. Sfruttando le risorse esistenti, pensiamo di intervenire con il supporto di un gruppo di lavoro multiprofessionale che metta insieme le competenze del mondo sanitario, ambientale e della società civile: partendo dall’azienda sanitaria locale, con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta, con i responsabili di zona e i nostri esperti». La Regione Toscana organizzerà nelle prossime settimane incontri pubblici per presentare i risultati dello studio ai cittadini e lo stesso faranno le Asl del territorio con gli operatori sanitari della zona.  
   
   
I 500 ANNI DI CATERINA CORNARO, FRA STORIA E MITO AD ASOLO LE CELEBRAZIONI, CON UNA MOSTRA DOCUMENTARIA E UN CONVEGNO. IN PROGRAMMA EVENTI RINASCIMENTALI E UN ITINERARIO TURISTICO. 8 OTTOBRE – 7 NOVEMBRE 2010  
 
Asolo, 23 settembre 2010 - Storia e leggenda si intrecciano nel ricordo di Caterina Cornaro, ex-regina di Cipro e signora di Asolo. A cinquecento anni dalla sua morte, avvenuta a Venezia il 10 luglio del 1510, la città veneta dove si ritirò nel 1489 a vita di corte celebra il mito di una delle donne più affascinanti della storia, con una mostra e un convegno e una serie di appuntamenti per rivivere i fasti dell’epoca, come la cena rinascimentale (Palazzo della Ragione, 9 ottobre) e il corteo storico (10 ottobre). “Caterina Cornaro. L’illusione del regno” è il titolo del convegno (9 ottobre) e della mostra ospitata al Museo Civico (8 ottobre – 7 novembre) che allude, in una vita segnata da eventi talora fortunosi, spesso di grande respiro, ad una continua ricerca del regno perduto. Alla morte del marito Giacomo Ii Lusignano, Caterina, formalmente regina, in realtà è sottoposta a stretto controllo da parte della Serenissima, che le impone l’abdicazione. Fra la pianura trevigiana e le colline, dà vita ad una splendida corte rinascimentale, decorata dagli affreschi del Giorgione, dove il cardinale umanista Pietro Bembo ambienta gli Asolani, trattato sull’amore celeste e l’amor profano. La speranza di un ritorno a Cipro è viva e con essa l’inestinguibile sogno di un regno perduto. In occasione delle celebrazioni, promosse dal Comune di Asolo e dalla Regione del Veneto, fra i preziosi documenti che ricostruiscono storia familiare, luoghi e vicende personali della regina di Cipro, di Gerusalemme e di Armenia, si espone per la prima volta il testamento autografo di Caterina del 1508, e il manoscritto di Antonio Colbertaldo, la più attendibile e coeva biografia della Cornaro, in vista della sua prossima pubblicazione. L’anniversario rappresenta anche l’occasione per visitare la città di Asolo, custode dei “Luoghi di Caterina Cornaro”, secondo un itinerario che si snoda fra il Museo Civico, la Cattedrale e il Castello. Con Eleonora Duse e Freya Stark, Asolo si conferma asilo e patria di singolari personalità storiche, che con il loro mito ne hanno illuminato l’orizzonte. Www.asolo.it/    
   
   
BRONZINO, ARTISTA CAPACE DI SEGNARE UN’EPOCA LA MOSTRA DAL 24 SETTEMBRE AL 23 GENNAIO 2011 A FIRENZE PALAZZO STROZZI  
 
Firenze, 23 settembre 2010 - «Considero la mostra dedicata al Bronzino, che si inaugura domani, un avvenimento di grande rilievo, non solo per Firenze e la Toscana». Questa la dichiarazione che l´assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti ha inviato agli organizzatori in occasione della presentazione dell´evento che riempirà Palazzo Strozzi di Firenze da oggi fino al 23 gennaio 2011. L´assessore è stata infatti impossibilitata a partecipare alla presentazione da impegni istituzionali nella capitale -. Siamo di fronte ad un artista che con appartata coerenza ha segnato in modo inconfondibile un intero periodo, offrendo la cifra artistica di un cambiamento socio-politico epocale. La vita di Bronzino ha seguito binari semplici, segnata da un legame fortissimo con il suo maestro Pontormo, la sua terra e la famiglia dei Medici. Anche quando l´evolversi delle cose lo ha visto messo ai margini a favore d el più giovane Vasari, premiato dal potere come rappresentante di una nuova visione delle cose, ha mantenuto una coerenza artistica e di vita esemplare, scevra da manifestazioni eclatanti». «Iniziative come questa che viene illustrata oggi, possibile grazie ad un impegno forte da parte di molti soggetti, tra cui naturalmente la Regione Toscana - è la conclusione dell´assessore Scaletti - fanno bene. Dimostrano che possiamo e dobbiamo reagire agli stati crisi; che il patrimonio artistico posseduto è una ricchezza impagabile che è nostro dovere valorizzare al meglio; che non dobbiamo piegarci a scelte scellerate che vorrebbero al contrario mortificare questo impegno. Senza dimenticare l´intreccio virtuoso che dobbiamo coltivare alimentando il circuito della nostra offerta turistico-culturale, il valore aggiunto che nessun altra regione o nazione possiede a livelli tanto elevati».