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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Luglio 2014
TUMORI: SCOPERTE PROPRIETA’INFIAMMATORIE DELLA PROTEINA P53 MUTATA CHE INDIRIZZANO VERSO NUOVI TARGET TERAPEUTICI P53 MUTATA FAVORISCE UN MICROAMBIENTE TUMORALE DI TIPO INFIAMMATORIO  
 
 Roma, 10 Luglio 2014 - Più del 50% dei tumori umani presenta una mutazione nel gene Tp53. Tale gene, se mutato, può generare una proteina in grado di contribuire allo sviluppo e alla progressione del tumore. I ricercatori Ire hanno scoperto una nuova funzionalità della proteina p53 mutata: un importante risultato che permette di comprendere meglio il meccanismo oncogenico della stessa, e che suggerisce di utilizzare, nei tumori che presentino questo tipo di mutazioni, terapie che abbiano come target la citochina infiammatoria Il-1, in concomitanza con le terapie già esistenti. Gianluca Bossi e Valentina Ubertini, del gruppo di Silvia Soddu dell’Istituto Regina Elena, hanno identificato i meccanismi molecolari attraverso i quali p53 mutata promuove la formazione di un microambiente tumorale pro-infiammatorio che sostiene l’aggressività del tumore. La p53 mutata agisce diminuendo la produzione di una proteina anti-infiammatoria denominata sIl-1ra.. La sIl-1ra infatti agisce bloccando Il-1, la citochina infiammatoria per eccellenza coinvolta nei processi infiammatori e nella formazione di numerosi tumori solidi. “L’infiammazione cronica accompagna e favorisce la crescita, la progressione e la metastatizzazione del tumore, e pazienti con tumori solidi che producono alti livelli di Il-1 hanno solitamente prognosi negativa” hanno dichiarato Bossi e Ubertini, aggiungendo che “la capacità della p53 mutata di tenere bassi i livelli di sIl-1ra contribuisce notevolmente al mantenimento di un microambiente tumorale di tipo infiammatorio e quindi alla malignità del tumore». “L’infiammazione” spiega Ruggero de Maria, Direttore Scientifico del Regina Elena “non è sempre un evento avverso per la salute del nostro organismo. Processi infiammatori acuti costituiscono spesso una condizione di difesa, mentre processi infiammatori cronici, dovuti alla presenza di bassi ma costanti livelli di citochine infiammatorie costituiscono un microambiente favorevole per molte patologie tra cui il cancro.” “La sIl-1ra - precisa Silvia Soddu - è attualmente utilizzata in clinica per la cura dell’artrite reumatoide”. Secondo la ricercatrice dell’Ire “potrebbe costituire una nuova arma da utilizzare per bloccare il cancro”. Il raggiungimento dei risultati pubblicati è stato possibile grazie all’importante contributo dell’Associazione per la Ricerca sul Cancro (Airc) che ha finanziato il progetto “Study of the involvement of mutant p53 gain of function in tumor microenvironment”di cui è responsabile Gianluca Bossi.  
   
   
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE: INTESA REGIONE BASILICATA - FONDAZ. STELLA MARIS  
 
Potenza, 10 luglio 2014 - Il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, ha firmato ieri a Roma un protocollo d’intesa con la Fondazione Stella Maris Ircss di Calambrone, rappresentata dal presidente Giuliano Maffei, per dare il via in Basilicata a un Centro di eccellenza che qualifichi ulteriormente la rete regionale di neuropsichiatria infantile. Sul versante dell’assistenza, - ha spiegato l’assessore alle Politiche per la Persona della Regione Basilicata Flavia Franconi - la Fondazione Stella Maris replicherà in Basilicata i consolidati modelli già avviati con successo nella sede di Calambrone per il trattamento delle più importanti patologie neuro-psichiatriche che interessano l’infanzia e l’adolescenza: dai disturbi dello spettro autistico ai disturbi alimentari e del peso, dalle malattie genetiche e rare di interesse neuropsichiatrico fino ai disturbi della condotta sociale. In Basilicata si stima, secondo un’indagine già effettuata, che circa 400 bambini all’anno necessitino di ricovero per problemi neuropsichiatrici. A tal fine l’Azienda sanitaria di Matera metterà a disposizione della Fondazione 8 posti letto (con un possibile sviluppo fino a 20 posti letto) della Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Madonna delle Grazie. Un accordo attuativo regolerà la ripartizione tra ricovero ordinario e day hospital. Per ciò che attiene, invece, le attività di riabilitazione extraospedaliere, le strutture di riferimento sono la Residenza Dca e il Centro di riabilitazione alcologica di Chiaromonte. La collaborazione tra la Regione e la Fondazione Stella Maris abbraccia anche il versante della formazione, contribuendo a definire e coordinare l’offerta annuale nel settore specialistico della neuropsichiatria dell’età evolutiva su tutto il territorio regionale, e quello della ricerca da implementare con programmi ad hoc. E’ prevista l’assunzione di 2 psicologi, 6 infermieri e 3 educatori professionale, in aggiunta al personale già in organico. “La stretta collaborazione con la Fondazione Stella Maris – ha commentato il presidente Pittella – ci consentirà di affrontare facendo leva sulle migliori competenze i disturbi neuropsichiatrici che colpiscono i bambini e gli adolescenti. Non mancherà di dare risposte alle famiglie che troveranno sul territorio le risposte più appropriate ed efficaci alle problematiche dei loro ragazzi e di qualificare la sanità lucana nel campo della neuropsichiatria infantile, che così può accrescere la sua attrattività per i pazienti di altre regioni”.  
   
   
SANITÀ: IL GOVERNO APPROVA I PIANI OPERATIVI DELLA REGIONE LAZIO  
 
Roma, 10 luglio 2014 - Via libera dai parte dei Ministeri di Economia e Salute ai piani operativi 2013/2015 per la sanità del Lazio. Entro fine mese, con il nuovo decreto commissariale, la Regione recepirà anche le prescrizioni indicate dal tavolo. La Regione intende uscire dal deficit e dare un nuovo volto alla sanità del Lazio attraverso 10 punti strategici: 1. Pareggio di bilancio entro la fine del 2015. Un risultato storico che sarà possibile raggiungere grazie a tre interventi principali: L’aumento del finanziamento nazionale. Con il ricalcolo della popolazione censita dall’Istat la Regione potrà contare su tante risorse in più: tra i 300 e i 400 milioni di euro. Il taglio agli sprechi nell’acquisto di beni e servizi. Grazie alla Centrale Unica degli acquisti, che comporterà risparmi per 278 milioni di euro. La razionalizzazione della spesa farmaceutica, per circa 61 milioni di euro. 2. Lo sblocco del turnover. Passano dal 10% al 15% le deroghe al blocco delle assunzioni dovuto al deficit. Le deroghe riguardano i fuoriusciti nell’anno precedente. In questo modo sarà possibile assicurare una maggiore flessibilità della mobilità di corto e medio raggio. E poi si procederà con la riorganizzazione della rete. 3. Nuovi investimenti per l’integrazione sociosanitaria. Con la razionalizzazione della spesa e attraverso il potenziamento della sanità territoriale. La Regione investirà 31 milioni di euro. 4. La razionalizzazione della spesa ospedaliera. Oggi pesa per il 53% sul totale delle spese della sanità contro il 44% della media nazionale. Con la riqualificazione della rete ospedaliera si risparmieranno risorse senza tagliare i servizi e l’assistenza. In particolare gli interventi riguarderanno i costi di gestione, la riduzione della degenza media e l’adozione del modello week-hospital. 5. L’abolizione delle macroaree. In questo modo si potenzia la sanità nelle province del Nord e del Sud del Lazio. Entro il 2016 la Regione conta anche di attivare il nuovo Ospedale dei Castelli. 6. Una nuova mission per il San Filippo Neri e per il Cto. 7. Il potenziamento della medicina d’urgenza e della terapia intensiva. Attraverso la riorganizzazione delle diverse reti: quella cardiologica, la rete trauma e neurotrauma grave, la rete ictus e quella perinatale. 8. 8 Case della Salute in tutto il Lazio, per riportare l’assistenza più vicina alle persone sul territorio. 9. Meno burocrazia e meno poltrone. È prevista infatti la fusione tra Asl Roma A e Asl Roma E. E poi ci sarà anche l’accorpamento dello Spallanzani con l’Ire-isg in un’unica direzione generale, sanitaria e amministrativa. Tra le altre cose, poi, è prevista anche la chiusura dell’Agenza dei Trapianti, che comporterà un risparmio di circa 5 milioni di euro. 10. La revisione complessiva delle regole. Con interventi sulle norme di gestione e sui criteri di remunerazione, maggiori controlli e trasparenza. Tra gli obiettivi della Regione c’è anche la definizione del budget biennale, i pagamenti a 90 giorni, il potenziamento del sistema dei controlli e il rafforzamento della trasparenza e dell’Open data con un nuovo portale. “Il nostro obiettivo dichiarato è quello di raggiungere a fine 2015 il pareggio di bilancio- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è un risultato inimmaginabile fino a poco tempo fa e che a breve invece sarà tangibile, un punto che ci fa guardare al futuro della nostra Regione con ottimismo, positività e orgoglio. Stiamo parlando con i fatti, con l’impegno quotidiano e con il lavoro, l’approvazione dei piani operativi rappresenta infatti un altro importante tassello, un nuovo punto di partenza di un percorso che rinnoverà del tutto la sanità laziale- ha detto ancora Zingaretti”.  
   
   
AL SAN GIOVANNI DI ROMA IL NUOVO REPARTO DI NEONATOLOGIA: UNA STRUTTURA INNOVATIVA E ALL’AVANGUARDIA  
 
 Roma, 10 luglio 2014 - Aperto all’ospedale San Giovanni di Roma il nuovo reparto di neonatologia. Una struttura innovativa e all’avanguardia. Il nuovo reparto si trova al piano terra e occupa una superficie di 750 metri quadri, ed è dotato di strumentazioni e attrezzature di ultima generazione. È stato realizzato con i fondi della Protezione Civile regionale, con un finanziamento di 1,3 milioni di euro per le opere strutturali e gli impianti e di 530 mila euro per le attrezzature necessarie. Due aree a seconda dell’intensità delle cure. Il reparto è dotato di due diverse sezioni di degenza suddivise per intensità di cure: la T.i.n., la terapia intensiva e sub-intensiva neonatale, e la neonatologia. La T.i.n. È dotata di 16 incubatrici di ultima generazione, la neonatologia di 9 culle. La Control room, per monitorare costantemente la situazione dei pazienti. Questo spazio per il monitoraggio si trova tra le due aree e permette di rilevare e segnalare tempestivamente le minime variazioni dei parametri vitali. In questo modo sarà possibile garantire tempestivi interventi da parte dell’equipe. Tanti servizi innovativi e maggiori comfort. Tra le tante novità c’è anche la webcam nelle culle, così i genitori possono controllare il loro neonato anche da casa tramite pc e smartphone. E in questo modo il reparto è ancora più a misura sia della mamma che del bambino. Tra le altre cose il reparto è dotato anche di due nuove sale: una per l’allattamento e l’altra per i genitori. Per offrire un ambiente sicuro, caldo e umano è stata dedicata un’attenzione particolare anche alla distribuzione architettonica degli spazi, soprattutto a quelli dedicati all´accoglienza e al rapporto madre-figlio. La banca del latte materno. Esisteva e la Regione la incentiva, così come incentiva anche la pratica dell´allattamento al seno. “Oggi è una giornata importante per la sanità del Lazio, apre un reparto d´avanguardia al San Giovanni e poi apriremo entro l´anno un altro reparto di onco-ematologia, un altro reparto di assoluta eccellenza – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è ancora più importante perché ieri il governo ha approvato i piani operativi. Sta prendendo corpo una nuova visione della sanità del Lazio” – ha detto ancora Zingaretti.  
   
   
LOMBARDIA: IMPIANTI SPORTIVI DEVONO ESSERE ACCESSIBILI A TUTTI  
 
Milano, 10 luglio 2014 - "Gli impianti sportivi devono essere accessibili a tutti e mantenere i prezzi contenuti. Negli incontri che ho con il territorio mi rendo conto che, da parte dei gestori, c´è la necessità di far abbassare il costo delle utenze, per mantenere i prezzi più bassi. A tal proposito l´ideale sarebbe che gli impianti sportivi potessero avere tariffe agevolate, così come accade per le aziende". Lo afferma l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi, commentando l´intenzione del Comune di Milano di aumentare il costo dei biglietti, per accedere alla fruizione degli impianti sportivi cittadini.