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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 23 Aprile 2015
COME SI PUÒ COMBATTERE IL TRAFFICO DI ORGANI? UN RENE TRAPIANTATO SU DIECI È PROVENIENTE DAL MERCATO NERO CINA: GLI ORGANI SONO STATI ASPORTATI DAI PRIGIONIERI GIUSTIZIATI SENZA IL LORO CONSENSO E TRAPIANTATI  
 
Bruxelles, 23 aprile 2015 - La domanda di organi è superiore all´offerta. Un problema serio che ha favorito lo sviluppo di una rete illegale di traffico di organi. Le commissioni all´Ambiente e agli Affari giuridici hanno organizzato un workshop sul traffico, particolarmente sviluppato in Cina. Ma se l´attenzione è rivolta a Oriente, anche gli altri paesi sono implicati, ha ricordato il deputato Miroslav Mikolášik. Circa un rene trapiantato su dieci è proveniente dal mercato nero. E i suoi destinatari sono pronti a pagare fino a 160.000 dollari, ha detto Marta Lóopez Fraga dal Consiglio d´Europa. Il deputato tedesco di centro destra Peter Liese e lo slovacco del Ppe Miroslav Mikolášik hanno aperto il workshop a cui sono state invitate anche le autorità cinesi che non hanno potuto parteciparvi. "Ci sono cittadini apparentemente europei che viaggiano in Cina per trarre profitto dal commercio illegale di organi. Si tratta di un problema europeo e un problema di diritti umani", ha dichiarato Liese. "Il principio della tracciabilità deve essere rispettata [...] È importante notare che l´obiettivo non è quello di attaccare la Cina, perché accuse simili sono emerse anche in altri paesi" ha aggiunto Mikolášik. Prelievo di organi in Cina - Fino all´1 Gennaio 2015 gli organi sono stati asportati dai prigionieri giustiziati in Cina senza il loro consenso e trapiantati. "Anche se la situazione è leggermente migliorata, il segreto sulle cifre della pena di morte e le statistiche di trapianto di organi sono molto difficili da ottenere" ha detto Jöelle Hivonnet dal Servizio europeo per l´azione esterna (Seae). Cosa fa l´Unione europea per gli espianti di organi? L´espianto di organi è un problema non solo in Cina, ma anche in Sud America, India, Pakistan ed Egitto. Gli acquirenti provengono dal Nord America, dall´Arabia Saudita e dall´Europa. I cittadini dell´Ue viaggiano in altri paesi per ricevere un organo. "In generale, i cittadini dell´Ue che ritornano con complicazioni a causa di organi illecitamente ottenuti da prigionieri giustiziati non vengono indagati [...] perché i medici affermano di dover mantenere la riservatezza del paziente", ha detto Beatriz Domíinguez dell´Organizzazione Nazionale Trapianti spagnola.  
   
   
SALUTE IN LOMBARDIA: SCIENZE NEUROLOGICHE TEMA FONDAMENTALE  
 
Como, 23 aprile 2015 - "Il tema delle scienze neurologiche è di grande rilievo per Regione Lombardia per varie ragioni, non ultima il numero di pazienti, 500.000, e il fatto che questo numero sia in aumento. Ogni anno ricoveriamo 63.000 pazienti, di cui 10.000 da fuori regione e questo mette in evidenza ancora una volta l´eccellenza di Regione Lombardia". Lo ha detto il vice presidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia Mario Mantovani, intervenendo a Como, al 55° Congresso Nazionale Sno - Scienze Neurologiche Ospedaliere, promosso dalla Società dei Neurologi, Neurochirurghi e Neuroradiologi Ospedalieri, dal titolo ´Attualità delle neuroscienze integrate alla vigilia di Expo 2015´. Investimenti Regionali - Il vice presidente ha ricordato che in Lombardia ci sono 70 reparti di neurologia e 37 stroke unit, la metà di quelle che ci sono a livello nazionale: "anche questo - ha sottolineato - dimostra quanto la Regione ha investito in questo campo, nel quale operano ottimi professionisti, medici, infermieri e tecnici". Innovazione E Nuove Tecnologie -"Noi vogliamo continuare a sostenere l´innovazione e le nuove tecnologie - ha proseguito Mantovani - La riforma su cui stiamo lavorando va proprio in questa direzione. Sono cambiati i bisogni di salute e quindi deve cambiare anche l´offerta sanitaria. Oggi in Lombardia ci sono 3 milioni di pazienti cronici e quindi servono meno posti in ospedale e più posti sul territorio. La sanità cresce se c´è collaborazione e dialogo e se si risponde ai bisogni dei pazienti".  
   
   
MENINGOCOCCO C, LE INIZIATIVE DI PREVENZIONE ADOTTATE DALLA REGIONE TOSCANA  
 
 Firenze 22 aprile 2015 - Offerta attiva e gratuita del vaccino antimeningococco C a tutti i ragazzi dall´11° anno di vita fino al compimento del 20° anno. Offerta gratuita del vaccino a quanti, nella fascia di età 21-45 anni, hanno frequentato le comunità in cui si è verificato un caso di meningite da meningococco C. Sempre nella fascia di età 21-45 anni, per tutto il 2015 il vaccino sarà disponibile gratuitamente per chi lo richiederà, nelle Asl in cui si è verificato un caso di meningite C. Questi, in sintesi, i punti salienti della delibera messa a punto negli uffici dell´assessorato al diritto alla salute, che delinea la strategia per prevenire la diffusione del meningococco C in Toscana, e che verrà approvata dalla giunta regionale lunedì prossimo. La novità principale riguarda l´offerta attiva (vale a dire, chiamando i ragazzi) e gratuita per gli 11-20enni, che modifica anche il calendario vaccinale regionale. Il vaccino in questione è quello tetravalente, cioè valido per i ceppi A, C, W, Y. Sarà possibile vaccinarsi negli ambulatori pubblici e dai medici e pediatri di famiglia. Ecco, punto per punto, quanto stabilisce la delibera sulla prevenzione della diffusione del meningococco C in Toscana: - integrare e modificare il Calendario vaccinale regionale, offrendo attivamente e gratuitamente la vaccinazione con vaccino tetravalente Acwy ai ragazzi dall´11° anno di vita fino al compimento del 20° anno; - offrire la vaccinazione con vaccino tetravalente Acwy ai soggetti ai quali viene fatta profilassi in quanto entrati in contatto con un caso di meningococco C; - offrire la vaccinazione gratuita con vaccino antimeningococco tetravalente Acwy nella fascia di età 21-45 anni ai soggetti frequentatori delle comunità in cui si è verificato un caso di sepsi/meningite da meningococco C; le comunità verranno, da subito, individuate dai servizi di prevenzione delle relative aziende sanitarie, secondo criteri definiti a livello regionale; - effettuare, anche per valutare l´impatto delle modalità preventive adottate, un monitoraggio costante dei ceppi circolanti attraverso la genotipizzazione da effettuarsi presso il Laboratorio di Immunologia dell´Aou Meyer; - stabilire che per tutto l´anno 2015, il vaccino tetravalente Acwy venga reso disponibile gratuitamente e su richiesta, nella fascia di età 21-45 anni nelle aziende sanitarie nelle quali si è verificato un caso di meningite del ceppo C (cioè le Asl 2 di Lucca, 3 di Pistoia, 4 di Prato, 5 di Pisa, 8 di Arezzo, 10 di Firenze, 11 di Empoli). - stabilire che la vaccinazione venga resa disponibile presso i servizi pubblici territoriali (Igiene e Sanità Pubblica e Distrettuale), medici di medicina generale e pediatri di famiglia. La situazione epidemiologica registrata in Toscana nei primi quattro mesi del 2015 evidenzia un aumento dei casi da meningococco C, con una letalià di oltre il 30%. La tipizzazione dei casi di meningite/sepsi da meningococco ha rilevato, infatti, la presenza di un ceppo St11 particolarmente virulento. Da qui l´esigenza di un´efficace strategia per adeguare la politica vaccinale all´evoluzione della situazione epidemiologica delle malattie da meningococco; si è costantemente sentito anche il parere tecnico scientifico dell´Istituto Superiore di Sanità. Intanto dall´assessorato giungono rassicurazioni sulla disponibilità immediata, e futura, del vaccino secondo le quantità già programmate. Ciascuna Asl si è organizzata per offrire al meglio il servizio di vaccinazione, alcune disponendo anche aperture straordinarie e numeri telefonici dedicati. Per tutte le informazioni, i cittadini possono rivolgersi alla propria Asl di appartenenza.  
   
   
PRESIDENTE VENETO RISPONDE A LORENZIN; “TROPPE INESATTEZZE PER UN MINISTRO DELLA SANITA’”  
 
 Venezia, 23 aprile 2015 - “Per fare campagna elettorale contro il Veneto usando la sanità veneta bisogna essere prima molto ben informati. C’era cascato Renzi, e passi perché non si occupa solo di sanità; adesso lo segue Beatrice Lorenzin, e la cosa è un po’ più grave, perché si tratta del Ministro della Salute che, in un solo convegno, ha infilato più di un’inesattezza”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto risponde ad alcune dichiarazioni del Ministro della Salute rilasciate nel corso di un Convegno a Roma. Il Governatore indica poi “le inesattezze più vistose nella confusa polemica di un Ministro poco informato”. “Inesattezza numero uno – attacca il Presidente del Veneto: è vero che i criteri per i costi standard furono definiti dal Governo Berlusconi (approvati dall’allora Ministro del Welfare Sacconi e dalla Parlamentare Lorenzin), ma è anche vero che le Regioni benchmark per la sanità sono state definite molto dopo, esattamente il 5 dicembre 2013, dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Inesattezza numero due: le differenze di costi tra il Veneto, altre Regioni e la media nazionale ci sono e sono abissali: basti pensare che il Veneto ha il minor costo sanitario pro capite d’Italia, dato ben verificabile dal Ministro. Inesattezza numero tre: in Veneto le Ulss sono 21 (più due Aziende Ospedaliere e l’Istituto Oncologico) e non 22. Anche la Lorenzin, come Renzi, ha scorso distrattamente l’elenco, non accorgendosi che si finisce con il 22 (Bussolengo) ma che l’11 non esiste per motivi che risalgono alla notte dei tempi”. “Se non basta – aggiunge il Presidente – ricordo al Ministro che queste 21 Ulss producono un bilancio sanitario regionale in attivo da 5 anni; che comunque sono stato io il primo, in tempi non sospetti, a indicare l’opportunità della loro diminuzione, trovando la ferma contrarietà di ampie fasce dell’opposizione, a cominciare dal Pd, che mi accusò di voler fare fumo per non parlare dei problemi reali; che, se avrà ancora qualche giorno di pazienza troverà, proprio su questo fronte, delle grosse sorprese dal Veneto”. “Le dichiarazioni del Ministro – conclude il Governatore - sono purtroppo solo la conferma che questo Governo è´ schizofrenico: scrive di costi standard nel Def e poi fa di tutto per non applicarli. Oggi la Lorenzin ha di fatto gettato la maschera. Di fatto si perpetua la logica della spesa storica e si continua a spremere di tasse i cittadini . L’unico fatto certo sono quasi 3 miliardi di tagli alla sanità con l’arrivo di nuove tasse”.  
   
   
PROFUGHI, ASSESSORE COMUNE MILANO: “REGIONE LOMBARDIA SI DECIDA A ISTITUIRE UN PRESIDIO SANITARIOQUATTRO SOSPETTI CASI DI SCABBIA RILEVATI OGGI IN STAZIONE CENTRALE, PERSONE TRASFERITE DAL 118 AL NIGUARDA E AL SAN PAOLO”  
 
 Milano, 23 aprile 2015 – “Quattro sospetti casi di scabbia sono stati rilevati dagli operatori sanitari questa mattina tra i profughi in attesa di essere trasferiti dalla Stazione Centrale al Centro di via Corelli. Le quattro persone sono state portate dalle ambulanze del 118 all’ospedale Niguarda e al San Paolo per gli accertamenti ed eventuali cure. Chiediamo nuovamente a Regione Lombardia di istituire un presidio permanente nei luoghi dove spontaneamente i profughi arrivano al fine di tutelare la loro salute e quella dei cittadini milanesi. Lo chiediamo da più di un anno”. Così l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute, Pierfrancesco Majorino.  
   
   
MONDIALI U20 RUGBY, ASSESSORE LOMBARDIA: PUNTIAMO SUI GIOVANI  
 
Milano, 23 aprile 2015 - "I Mondiali di Rugby Under 20 sono il terzo evento più importante nel mondo del rugby. Nella nostra regione c´è una forte trazione rugbistica, il fatto di poter ospitare questo torneo sul nostro territorio è molto importante sia in chiave di diffusione dello sport di base che nell´ottica dei grandi eventi sportivi in chiave Expo". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e alle Politiche per i giovani di Regione Lombardia incontrando Luca Morisi, il centro della Nazionale italiana Rugby, che ha prestato il proprio volto, in veste di testimonial, alla campagna promozionale dei Mondiali U20. E, nell´ambito del tour partito da Roma la scorsa settimana, la Coppa del Mondo di rugby ha fatto tappa a Palazzo Lombardia per promuovere i prossimi Campionati Mondiali Under 20 che si svolgeranno, dal 2 al 20 giugno, a Calvisano (Brescia), Viadana (Mantova), Parma e con la finale a Cremona, con il contributo di Regione Lombardia. "La parola - ha concluso l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani regionale - toccherà ora al campo che spero possa sorridere ai nostri portacolori della Nazionale della pallaovale".