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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Giugno 2009
ENERGIA FVG: ISTITUZIONI UNITE SULL´´ELETTRODOTTO TERNA  
 
Pavia di Udine, 25 giugno 2009 - Le istituzioni "marceranno unite" all´interno della procedura, già avviata dallo Stato, per l´elettrodotto Redipuglia-udine Ovest proposto dalla società Terna. È quanto emerso al termine della riunione, che si è svolta ieri pomeriggio in Municipio a Pavia di Udine (Udine), tra l´assessore regionale all´Energia Riccardo Riccardi e i sindaci interessati al progetto, presente l´assessore provinciale di Udine Stefano Teghil. Una riunione opportuna, come ha sottolineato l´assessore Riccardi, poiché diversi tra i Comuni coinvolti hanno cambiato sindaco e Giunta in quest´ultima tornata di elezioni, e sarà quindi possibile d´ora in poi lavorare di concerto in un quadro di stabilità amministrativa. La proposta dell´assessore Riccardi di "fare quadrato" tutti assieme, con la regia della Regione, è stata accolta favorevolmente e all´unanimità dai rappresentanti degli Enti locali. La procedura di legge per l´esame del progetto sarà comunque - è stato osservato - lunga e complessa poiché prevede, accanto alla Conferenza dei servizi, anche la Valutazione di impatto ambientale. Proprio per questo le istituzioni interessate avranno il tempo e l´opportunità di approfondire tutti gli aspetti tecnici e le implicazioni ambientali del progetto presentato dalla società Terna, grazie al consulente indipendente che, su proposta della Regione, sarà affiancato agli Enti locali. A questo proposito è stato assicurato che il consulente individuato, l´ingegner Claudio Barbesino, pur non avendo avuto ancora formalizzato l´incarico, è già al lavoro da tempo. Con l´ausilio del tecnico indipendente dovranno essere fornite risposte chiare sulle tre domande che stanno alla base del progetto della Terna: perché realizzare l´elettrodotto e, inoltre, perché deve seguire il tracciato proposto e deve essere realizzato in quel modo. "Marciare uniti" non significa, ha precisato Riccardi, che successivamente non potranno emergere tra le istituzioni anche posizioni difformi, ma queste saranno basate su una chiara consapevolezza di tutti gli aspetti tecnici e nel rispetto delle procedure stabilite dalla legge. Si chiederà inoltre che la Conferenza dei servizi sia trasferita da Roma in Friuli Venezia Giulia. Intanto in occasione della prima convocazione della Conferenza, programmata nella capitale il 2 luglio, le istituzioni del Friuli Venezia Giulia coinvolte nel progetto sosterranno che le informazioni contenute nell´istruttoria sono ancora insufficienti. .  
   
   
BASILICATA: PIANO CASA, LA GIUNTA APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE  
 
Potenza, 25 giugno 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Vincenzo Santochirico, ha approvato il disegno di legge “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”. Nei giorni scorsi il disegno di legge era stato presentato ad ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria e di volontariato, affinché facessero pervenire eventuali osservazioni. La proposta di legge della Giunta consente di aumentare la cubatura delle abitazioni nei casi in cui gli interventi di ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione di edifici perseguano gli obiettivi del miglioramento della qualità abitativa, della messa in sicurezza e del risparmio energetico. In particolare, gli edifici residenziali esistenti, legittimamente realizzati e condonati, nonché gli edifici residenziali in fase di realizzazione, a tipologia monofamiliare isolata di superficie complessiva fino a 200 metri quadrati e a tipologia bifamiliare isolata di superficie complessiva fino a 400 metri quadrati, possono essere ampliati entro il limite massimo del 25 per cento. La riduzione del consumo energetico non potrà essere inferiore al 20 per cento del fabbisogno di energia dell’intero edificio. Per quanto concerne, invece, gli interventi di rinnovamento del patrimonio edilizio esistente realizzato dopo il 1942, sono consentiti interventi straordinari di demolizione e ricostruzione con aumento della superficie complessiva esistente fino al 40 per cento se si utilizzino anche tecniche di bioedilizia, pannelli fotovoltaici, e la dotazione di verde venga incrementata fino al 60 per cento. In questi casi, la riduzione del consumo energetico non potrà essere inferiore al 30 per cento del fabbisogno di energia dell’intero edificio. I Comuni potranno ampliare o restringere l’ambito applicativo (zone urbane, patrimonio abitativo ante o post 1942, ecc…). Gli interventi devono essere attuati nel pieno rispetto della vigente disciplina in materia di rapporto di lavoro, anche per gli aspetti previdenziali e assistenziali e di sicurezza nei cantieri. “Le norme contenute nel disegno di legge – spiega l’assessore Santochirico – sono in armonia con l’Intesa siglata il primo aprile scorso da Governo e Regioni e sono il risultato della concertazione avvenuta con le associazioni di categoria, le associazioni ambientaliste, i sindacati e gli ordini professionali. La premialità volumetrica sarà, in ogni caso, subordinata alla riduzione dei consumi di energia e al rispetto delle norme antisismiche. Inoltre, gli interventi non potranno essere realizzati nei centri storici e nelle aree sotto tutela. Riteniamo – conclude Santochirico - che in questo modo sia possibile incidere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio, con edifici, quartieri ed insediamenti residenziali che abbiano un impatto limitato e garantiscano un’elevata qualità della vita”. La durata del Piano è di 24 mesi dall’entrata in vigore della legge. Il disegno di legge dovrà essere sottoposto all’esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione. .  
   
   
ROMA: BUONO CASA, PUBBLICATO IL BANDO RELATIVO AL 2008  
 
Roma, 25 giugno 2009 – "L´ufficio delle Politiche abitative ha pubblicato il bando per la richiesta della concessione del contributo integrativo all´affitto, detto anche "buono casa" relativo all´anno 2008". Lo dichiara Alfredo Antoniozzi, assessore al Patrimonio e Politiche abitative del Comune di Roma, aggiungendo che, con il superamento delle ultime difficoltà burocratiche, il Comune di Roma ha portato al traguardo un sostegno economico atteso da migliaia di famiglie nella Capitale. L´assessore ha anche sottolineato che, per ovviare al periodo estivo in cui l´informazione potrebbe non raggiungere tutti gli interessati, è stata chiesta una modifica alla delibera regionale per dilatare la data di scadenza, che viene così estesa a fine settembre. Potranno fare richiesta del contributo i cittadini che dimostreranno di possedere i seguenti requisiti: cittadinanza italiana, oppure di uno Stato aderente all´Unione Europea, oppure cittadinanza di uno stato non aderente all´Unione Europea se munito di permesso di soggiorno o carta di soggiorno; residenza a Roma nell´alloggio oggetto del contratto di locazione, debitamente registrato; di non beneficiare di altre provvidenze comunque finalizzate al pagamento del canone di locazione; di non essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all´assistenza abitativa; di essere titolari, da parte del nucleo familiare utilizzatore, del medesimo alloggio in ragione del quale il contributo è richiesto; di un reddito calcolato con il metodo Iseefsa, indicatore della situazione economica equivalente per il fondo sociale affitti; di non possedere beni immobiliari in proprietà e/o in usufrutto di valore complessivo superiore, per l´intero nucleo, di € 100. 000,00. Le domande, finalizzate ad ottenere il contributo, dovranno essere presentate unicamente attraverso la modulistica appositamente predisposta e relativa all´anno 2008 (disponibile a breve presso gli Uffici Relazione con il Pubblico di tutti i Municipi e fin da ora scaricabile dal sito www. Romaincasa. Net) a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o tramite le organizzazioni sindacali degli inquilini, all´Ufficio Politiche Abitative – Servizio Contributi – Quadrato della Concordia, 4 - 00144 Roma, entro e non oltre il 30 settembre 2009. .  
   
   
LAVORI PUBBLICI: LE OPERE DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO CON RIMODULAZIONE DEI FONDI DI EDILIZIA SOVVENZIONATA  
 
Palermo, 25 giugno 2008 - Si è concluso l’iter della “Rimodulazione e programmazione dei fondi dell’edilizia residenziale pubblica sovvenzionata relativi all’accordo di programma del 19 aprile 2001”. “Le risorse movimentate - dichiara l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Gentile - non costituiscono soltanto il frutto dell’attività amministrativa, ma sono l’espressione dalla volontà di concretezza della politica regionale tesa ad accelerare un processo economico idoneo a soddisfare i bisogni della collettività”. Le attività di controllo e di monitoraggio delle risorse economiche disponibili a sostegno dei progetti in programma hanno consentito di definire una spesa complessiva di oltre 19 milioni di euro per la esecuzione di interventi di opere di urbanizzazione primaria e secondaria in diversi Comuni della Sicilia, al fine così di conseguire l’abitabilità di interi insediamenti urbani. In particolare tra Agrigento e provincia saranno immediatamente appaltati interventi a Joppolo Giancaxio dove si procederà a lavori di riqualificazione e arredo urbano a servizio di edilizia economica e popolare lungo la via Kennedy per una spesa di 159mila e 238 euro; a Cammarata ove sono in programma opere di urbanizzazione a servizio degli alloggi popolari ubicati in Contrada “Lupa – Gianguama” per una spesa di 834mila euro; a Casteltermini relativamente alla sistemazione e ristrutturazione dei locali della parrocchia Maria Santissima del Carmelo, in via De Gasperi, per una spesa di 606mila e 928 euro. Ad Agrigento è stato progettato e finanziato un intervento di urbanizzazione annessa all’edilizia residenziale pubblica nel quartiere di Fontanelle, per un spesa di 621mila e 983 euro; a Comitini un intervento di recupero di edilizia esistente da destinare ad edilizia economica e popolare per una spesa di 673mila e 417 euro; a Comitini saranno avviati lavori di riqualificazione e arredo urbano delle aree adiacenti agli alloggi popolari a completamento delle opere di urbanizzazione per una spesa di 1milione e 310mila euro; infine, a Sciacca sono prossime all’inizio le opere di completamento dei lavori di costruzione della Chiesa cattolica di Contrada “Perriera”, “Beata Maria Vergine di Loreto”, per una spesa di 2milioni e 968mila euro. .  
   
   
ROMA: NUOVE AREE PER SERVIZI AI CITTADINI  
 
Roma, 25 giugno 2009 - Un parcheggio multipiano, una nuova cabina elettrica e nuovi locali per un Centro per l´Impiego: con tre ordinanze il Comune di Roma, Assessorato al Patrimonio, ha concesso aree pubbliche rispettivamente all´Università degli Studi di Roma "La Sapienza", ad Acea Spa e alla Provincia di Roma, per altrettanti servizi ai cittadini. All´università La Sapienza viene concessa un´area compresa fra via De Lollis e via dei Dalmati: vi sarà realizzato un parcheggio multipiano per 252 posti auto, che al mattino sarà a disposizione dagli studenti e, nella fascia oraria pomeridiana e serale, potrà essere utilizzato da tutti. Nella seconda area, concessa ad Acea Spa, situata a via di Boccea 271, sarà predisposta una nuova cabina elettrica per potenziare il carico energetico necessario a far funzionare gli ascensori dedicati ai portatori di handicap nella sede della Asl Roma E e del Municipio Xviii. Infine, a via Vignali, nel quartiere di Torre Spaccata, verranno concessi all´Amministrazione provinciale di Roma, i locali necessari all´ampliamento del Centro per l´Impiego di zona. Come sottolineato dall´Assessore al Patrimonio, Alfredo Antoniozzi, grazie alla concessione di queste aree, ai cittadini verranno offerti nuovi servizi in quadranti della città fortemente gravati dalla carenza di queste strutture. "Il parcheggio multipiano sarà risolutivo in un´area afflitta dalle problematiche dell´Ateneo e di quanti, numerosi, si recano nel quartiere San Lorenzo. Le altre due assolveranno ad importanti funzioni sociali come il disagio fisico e una risposta concreta a quanti chiedono più efficienza nella ricerca di un lavoro". .  
   
   
APPROVATI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER I MERCATI TORINESI  
 
Torino, 25 Giugno 2009 - E’ stato approvato il 23 giugno il progetto definitivo dei lavori di manutenzione straordinaria per alcuni mercati coperti della città: ittico di piazza della Repubblica e all’ingrosso di corso Ferrara e Le Verbene delle Vallette. Saranno interventi di conservazione necessari a garantire il rispetto della normativa vigente ed, in particolare, le norme che regolamentano l’igiene e la sicurezza dei luoghi di lavoro. In piazza della Repubblica sarà sostituita la vecchia pavimentazione dei corridoi laterali del piano interrato, dove saranno sistemati i cancelli ai vari ingressi, mentre alle Vallette sarà sostituito il controsoffitto. Interventi per consolidare la struttura, impermeabilizzare la facciata in paramano, pavimentare il cortile laterale, posare la zoccolatura perimetrale sono previsti in corso Ferrara. Lo stesso provvedimento, licenziato questa mattina dalla Giunta, su proposta dell’assessore al Commercio, Alessandro Altamura, approva anche il piano preliminare per cinque mercati rionali cittadini: corso Sebastopoli, piazza Bengasi, corso Svizzera, piazza Carlo Emanuele Ii (piazza Carlina), piazza Barcellona. Il progetto delle opere comprende l’asfaltatura del plateatico, la sistemazione dei pozzetti e delle griglie di scarico delle acque, il tracciato delle aree dove troveranno sistemazione i banchi di piazza Bengasi. In corso Sebastopoli saranno sostituiti i pozzetti per l’impianto elettrico. Sarà asfaltato il piazzale del mercato di piazza Barcellona, dove saranno tracciati gli stalli per i banchi e riordinate le aiuole. In corso Svizzera, tra via Balme e via Musinè, saranno tracciati gli stalli per le bancarelle e asfaltato il plateatico, mentre in piazza Carlina si sostituirà il vecchio porfido con nuovi cubetti del medesimo materiale e saranno sistemate le aiuole degli alberi. Il complesso dei lavori, che presumibilmente avranno inizio tra sei mesi, sarà finanziato con un mutuo a medio/lungo termine. .  
   
   
MACEDONIA, ASTA PER TERRENO EDIFICABILE  
 
Skopje, 25 giugno 2009 - Il Ministero macedone dei Trasporti ha annunciato un´asta pubblica relativa alla vendita di un terreno edificabile di proprietà statale a Stip, città nella parte est del Paese, destinato alla costruzione di edifici commerciali. Lo comunica l´Ice. Il terreno si estende su una superficie di 18 mila mq ed è diviso in 9 lotti di varie quadrature, a partire da 1. 200 fino a 3. 780 mq, ubicati in 3 diverse località. All´asta possono partecipare persone fisiche o giuridiche. Gli interessati devono consegnare offerte per i lotti singoli e versare un deposito cauzionale pari al 10 per cento del prezzo base dell´asta, 4 mila dinari (circa 65 euro) per metro quadro. L´asta pubblica avrà luogo il 2 luglio. .  
   
   
VAL D’AOSTA: RIUNIONE DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA OPERATIVO OCCUPAZIONE 2007/2013  
 
Aosta, 25 giugno 2009 - Si riunirà venerdì 26 giugno alle 9,30 a Champdepraz il Comitato di sorveglianza del Programma Operativo Occupazione 2007-2013 del Fondo Sociale Europeo. Si tratta della terza riunione del comitato incaricato di sovraintendere l’andamento in Valle d’Aosta del Fondo Sociale Europeo, valutando i livelli di esecuzione e gli impegni finanziari. Il Comitato è composto dai rappresentanti dei partners finanziari dell’Amministrazione regionale, Ministero del lavoro, Commissione Europea e rappresentanti delle parti sociali locali, oltre a funzionari regionali interessati dai temi oggetto di finanziamento. Il Fse ha come obiettivo quello di migliorare le condizioni occupazionali dei lavoratori e delle imprese, di favorire la qualificazione professionale e l’inserimento lavorativo delle persone, soprattutto se svantaggiate e prive di occupazione, ma anche di contribuire a migliorare la professionalità dei lavoratori occupati nelle imprese e favorire la specializzazione superiore dei giovani. All’ordine del giorno della riunione è posta l’approvazione del Rapporto Annuale di esecuzione per l’anno 2008; il documento, che descrive l’andamento delle attività dal punto di vista quantitativo e finanziario, vede descritte tutte le attività realizzate, gli impegni finanziari e i destinatari raggiunti dalle singole iniziative. Sono inoltre previste diverse informative riguardanti l’impatto della crisi sulle realizzazioni e le attività finanziate dal Programma, l’impianto di valutazione necessario a valutare il raggiungimento dei risultati previsti, le attività di comunicazione che accompagneranno il Programma, il sistema di Gestione e Controllo delle spese e dei finanziamenti. Il rapporto sarà disponibile anche sul sito internet della Regione alla voce lavoro, nella sezione dedicata al Comitato di sorveglianza. .  
   
   
APPROVATA LA FUSIONE TRA CONFARTIGIANATO ASOLO E MONTEBELLUNA PRENDE FORMA UN MODELLO DI VALORE NAZIONALE NELL’AGGREGAZIONE DEL MONDO ARTIGIANO.  
 
 Treviso, 25 giugno 2009 - I Congressi straordinari dei delegati comunali hanno sancito ieri, 23 giugno, la fusione tra le associazioni Confartigianato Asolo e Confartigianato Montebelluna. Un passaggio storico nella vita dell’associazionismo artigiano, che da Nord Est propone un modello di valore nazionale. L’approvazione del progetto di fusione, votato all’unanimità, ha formalmente attivato la costituzione di un nuovo soggetto giuridico. L’associazione che nasce, denominata Confartigianato Asolomontebelluna, non è semplicemente la somma delle due realtà, ma un nuovo soggetto, che mira a rinnovare il ruolo di rappresentanza delle piccole imprese e ad accrescere la qualità dei servizi. Centrato sui valori e la forza dell’aggregazione, il progetto è proposto quale opportunità di evoluzione per il sistema associativo, le imprese e gli attori del territorio. Il confronto interno è partito oltre un anno fa, coinvolgendo tutti i livelli associativi, per arrivare ora all’approvazione. Le prossime tappe riguardano il rinnovo delle cariche sociali e la nascita della nuova associazione che, pianificata il 1 gennaio 2010, prevede l’attuazione del piano industriale nei prossimi tre anni. “La fusione garantisce dimensioni adeguate per affrontare le sfide che ci attendono. Permette di immaginare progetti più ambiziosi, di realizzarli in tempi più brevi, condividendo competenze, energie e risultati – afferma Italo Bosa, Presidente di Confartigianato Asolo - Noi ci siamo impegnati, nella convinzione che il sistema trevigiano meriti una crescita strutturale e duratura. Ci auguriamo di condividere questa volontà con altri e di essere “solo” i primi a concretizzare quella tensione a fare sistema di cui hanno necessità non solo l’area di Asolo e Montebelluna. “ Lungimiranti le ragioni che hanno portato alla fusione le due organizzazioni trevigiane. L’unione è frutto di una lettura attenta delle esigenze territoriali e oggi assume più valore, in un contesto di crisi che ha enfatizzato i cambiamenti macroeconomici e l’inadeguatezza di molti modelli di rappresentanza. La crescita dimensionale apre nuove opportunità per la piccola impresa, in direzione dell’efficienza organizzativa e del rafforzamento della rappresentanza, che dopo la fusione conta su una massa critica di 3. 000 soci distribuiti in 25 comuni. “Il mondo della piccola impresa viene spesso celebrato per creatività, ingegno e flessibilità. In una immagine che però appare un po’ ingiallita e non tiene conto dei cambiamenti avvenuti. Anche una piccola impresa si confronta oggi con temi tradizionalmente più vicini alle grandi, dalla formazione ai mercati internazionali, dall’innovazione alla ricerca – dichiara Stefano Zanatta, Presidente di Confartigianato Montebelluna – A nuove domande abbiamo il dovere di offrire nuove risposte. La fusione è un atto di responsabilità verso i soci e il territorio, soprattutto in questo momento di crisi e mi auguro possa essere un esempio anche per le imprese. ” Confartigianato Asolomontebelluna unisce, anche sotto il profilo della rappresentanza imprenditoriale, un territorio che condivide origini culturali ed economiche, dal dopoguerra ad oggi quest’area è stata protagonista di uno sviluppo divenuto modello di riferimento internazionale. L’associazione che nasce raccoglie l’eredità di due organizzazioni radicate da oltre 50 anni nel territorio compreso tra Pedemontana, asolano e comprensorio montebellunese. Oggi rinnovano il loro impegno per agire con maggiore incisività nella creazione delle condizioni socio economiche favorevoli allo sviluppo della piccola impresa. “La nascita di questa nuova struttura rappresenta un traguardo importante ed ambizioso per tutto il sistema associativo Confartigianato e lo rende un interlocutore ancor più autorevole nei confronti degli enti e delle istituzioni con i quali è chiamato a tessere rapporti efficaci per assicurare il soddisfacimento delle necessità delle imprese artigiane e delle Pmi, man mano che queste mutano così come gli scenari economici in cui agiscono – sostiene Mario Pozza Presidente di Confartigianato Marca Trevigiana - L’obiettivo ambizioso di tale coesione associativa sarà quello di accrescere il contenuto di professionalità in ogni singola prestazione erogata alle imprese, per svolgere in modo ancora più puntuale ed efficace sia il ruolo di rappresentanza e tutela degli associati, sia la fornitura di servizi innovativi. ” .  
   
   
GIUNTA REGIONALE UMBRIA APPROVA INTESA TARIFFARIO DELLA COOPERAZIONE SOCIALE  
 
Perugia, 25 giugno 2009 – Il passaggio dalla tariffa per fasce alla tariffa per categorie, la riduzione dei costi di gestione dal 19 al 12,5 per cento, l’individuazione di un gruppo di lavoro per definire gli standard per le varie prestazioni oltre il 2010, l’anticipazione dell’ultima tranche del tabellare relativo al Ccnl: sono le novità essenziali delineate dall’intesa sul nuovo Tariffario regionale per le cooperative sociali, approvata dalla Giunta regionale dell’Umbria su proposta dell’assessore regionale alle Politiche sociali e alla cooperazione sociale, Damiano Stufara. Il tariffario, frutto di una concertazione e di un accordo sottoscritto tra l’assessore Stufara, l’Anci regionale, i sindacati (Cgil, Cisl, Uil), Arcst-legacoop, Federsolidarietà-confcooperative, entrerà in vigore il 1 luglio 2009 fino al 31 dicembre 2010. Si tratta di un risultato positivo e di grande rilievo politico, frutto di un intenso e costruttivo lavoro portato avanti nel confronto fra le parti. “Il Tavolo strategico sulla cooperazione sociale in Umbria - ha spiegato l’assessore Stufara – ha deciso di procedere alla definizione del nuovo tariffario in considerazione del fatto che nel luglio 2008 è stato sottoscritto il nuovo contratto di lavoro del personale delle cooperative sociali. Dopo un lungo confronto – ha aggiunto l’assessore – è stata elaborata un’ipotesi di accordo che tra i vari obiettivi si propone la definizione e la quantificazione delle voci di costo aggiuntive al costo del lavoro così come determinato dal Contratto collettivo nazionale di lavoro del luglio 2008. Nella logica di una maggiore trasparenza dei costi è stato inoltre deciso di passare dalla tariffa per fasce alla tariffa per categorie che, distinta per singola categoria contrattuale, si compone dalle voci di costo orario del lavoro e costi diretti e generali nella misura del 12,5 per cento riportando a totale trasparenza la modalità di remunerazione dei servizi socio-sanitari resi dalle cooperative sociali umbre”. Tra le altre novità, c’è la costituzione di un gruppo di lavoro finalizzato all’elaborazione di standard organizzativi e di costo di ciascuna tipologia di servizio per rendere operativa una nuova metodologia di remunerazione alla scadenza del periodo di vigenza del tariffario. .  
   
   
TRENTO: PROGETTONE: LA PROVINCIA NON INTERVIENE AL TAVOLO DELLE TRATTATIVE  
 
Trento, 25 giugno 2009 - Le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno indetto, per la giornata del 25 giugno - uno sciopero del personale appartenente al "Progettone" e a "Azione 10". Lo sciopero è indetto perché si sta discutendo il contratto di lavoro e "Progettone" e a "Azione 10" sono due distinti strumenti di politica del lavoro, due ammortizzatori sociali particolarmente importanti in questo periodo di crisi economica. Per questo la Provincia autonoma di Trento intende fornire all´opinione pubblica alcune informazioni rispetto a questioni di carattere generale che attengono al ruolo della Provincia in una vertenza che vede da un lato i lavoratori e dall´altro le cooperative ed i loro consorzi. In particolare, la Provincia ha ritenuto di modificare la prassi fino ad oggi tenuta nel sistema delle relazioni sindacali riguardanti questo settore del mondo del lavoro, non intervenendo più direttamente al tavolo delle trattative, al fine di preservare l´autonomia negoziale delle parti. E’ vero che in passato l´amministrazione provinciale ha partecipato in prima persona alle trattative per il rinnovo dei contratti, ma visto il notevole grado di autonomia maturato all´interno del settore, si ritiene che la partecipazione provinciale diretta non sia più necessaria. Infatti si deve tener conto che: - i lavoratori dipendenti delle cooperative non sono dipendenti della Provincia né direttamente né indirettamente; - la partecipazione diretta della Provincia autonoma al tavolo delle trattative potrebbe turbare l´equilibrio e l´autonomia delle relazioni sindacali, che devono invece rispondere a logiche economiche di carattere eminentemente settoriale, riguardando la trattativa un livello contrattuale di fatto primario; - le scelte sull´assetto giuridico-gestionale del rapporto di lavoro devono rimanere nella responsabilità del datore di lavoro (cooperative) evitando nel modo più assoluto ingerenze nei rispettivi ruoli di committenza ed esecuzione. Le convenzioni devono regolare i rapporti fra la Provincia e le cooperative, il contratto collettivo quelli fra datore e lavoratori, come accade per qualsiasi altro appalto di servizi o lavori. Ciò non vuol dire ovviamente che la Provincia autonoma di Trento si disinteressi al problema, ma che essa ritenga più corretto attenersi strettamente al suo ruolo di committenza che prevede, considerato il rilievo sociale del settore, il mantenimento di rapporti equilibrati e imparziali con entrambe le parti (datori di lavoro e organizzazioni sindacali), perseguendo in primo luogo obiettivi di garanzia occupazionale. Diversamente si renderebbe necessario, per coerenza, l´intervento diretto della Provincia al tavolo delle trattative contrattuali in altri casi per i quali l´amministrazione esercita il suo ruolo di committente in misura significativa o totalizzante, con evidenti effetti distorsivi di un corretto assetto dei poteri pubblici. Infine, la Provincia sottolinea come in questo particolare momento di crisi economica, che sta avendo significative ricadute anche sul fronte dell´occupazione, il ruolo strategico che viene attribuito a strumenti quali "Progettone" e "Azione 10" sia quello di esercitare, all´interno di un´organica strategia provinciale per il lavoro, e pur con obiettivi specifici diversi, una fondamentale azione di sostegno nei confronti delle fasce sociali più deboli, che vedono minacciata la sicurezza del posto di lavoro anche in una terra come il Trentino, che in condizioni normali sperimenta tassi di disoccupazione molto bassi e percentualmente "fisiologici". In questo senso, sono da leggere la conferma da parte della Provincia dei livelli ordinari di investimento per il settore e l´integrazione significativa operata in via straordinaria per l´anno in corso dei medesimi, con specifiche finalità di natura anticongiunturale, nel quadro più generale della manovra anticrisi varata con la nuova Finanziaria. Peraltro, si ritiene che, proprio a fronte della crisi in atto, sia necessario realizzare, con il responsabile contributo di tutti i soggetti interessati, l´adeguamento di alcuni parametri e criteri che disciplinano il settore al fine di assicurare che i predetti strumenti siano in grado, anche per il futuro, di dispiegarsi efficacemente, a favore delle persone che più ne hanno bisogno, producendo ricadute di forte valenza sociale ma anche ambientale e culturale. .  
   
   
LAZIO: ADECCO FIRMA ACCORDO IN REGIONE SU AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Roma, 25 giugno 2009 - "Abbiamo siglato un importante accordo che consente ai lavoratori interinali, per la prima volta nel nostro Paese, di accedere agli ammortizzatori sociali in deroga". E´ quanto ha dichiarato l´assessore l Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili della Regione Lazio, Alessandra Tibaldi, commentando l´intesa sottoscritta presso la Regione con le parti sociali sui 77 lavoratori della società Adecco Italia Spa con contratto di somministrazione di lavoro a termine presso la Trelleborg Wheel System di Tivoli. "Il verbale sottoscritto - ha continuato Tibaldi - prevede l´accesso degli ammortizzatori sociali in deroga per un numero massimo di 77 lavoratori interinali impegnati presso una società di pneumatici, che saranno sospesi dal lavoro a decorrere da ieri e fino al 2 agosto. Naturalmente affinché questo accordo possa essere valido occorre che il Ministero del Lavoro eroghi le risorse previste per la Regione Lazio dalla legge finanziaria per il 2009 e dai successivi accordi tra le autorità centrali e quelle regionali". "Per quanto ci compete - ha aggiunto l´Assessore - abbiamo assunto dei precisi impegni in merito ai programmi di formazione del personale. In tal senso, la nostra azione si articolerà in tre direzioni: nella verifica della possibilità di finanziare con le risorse previste dalla vigente legislazione degli interventi specifici per l´acquisizione di competenze tecnico-professionali per la ricollocazione; nell´adozione delle azioni previste dall´accordo dello scorso aprile sulle politiche attive del lavoro per i lavoratori in somministrazione disoccupati; nel finanziamento dei percorsi di outplacement". "Di certo - ha concluso Tibaldi - la Regione Lazio non verrà meno agli impegni presi su questo importante segmento del mondo del lavoro. Auspico che il Governo faccia altrettanto, erogando le risorse dovute". .  
   
   
BASILICATA, BANDI VAL BASENTO E VAL D’AGR: MERA PROPAGANDA  
 
Potenza, 25 giugno 2009 - In merito ai Bandi Val Basento e Val D’agri, il consigliere regionale del gruppo misto - “ La Destra”, Michele Napoli, ha detto in una nota: “ la presentazione alla stampa, da parte della Giunta De Filippo, dei bandi per l’insediamento di nuovi siti industriali in Val Basento e in Val D’agri ha più il sapore di uno slogan elettorale che quello di una operazione per la rivitalizzazione del settore industriale della Basilicata”. “Continuare a stanziare milioni di euro – ha aggiunto Napoli - per sostenere nuovi progetti industriali in aree che hanno già deluso le aspettative, visti i progetti falliti, senza investire in quelle opere infrastrutturali necessarie per lo sviluppo economico, potrebbe rappresentare un ulteriore spreco di denaro pubblico. Nei giorni scorsi, il presidente De Filippo per ‘sostenere’ la campagna elettorale del centro-sinistra si è affrettato ad ampliare un accordo con l’Eni, eliminando la clausola del superamento dell’80 per cento dello sfruttamento dei pozzi petroliferi e ottenere così un anticipo da parte della compagnia petrolifera di svariati milioni di euro sulla futura estrazione del greggio. Per evidenziare l’efficace azione svolta dalla Giunta adesso si anticipa, con una conferenza stampa, la pubblicazione di un bando che, a nostro avviso, giunge tardivo rispetto alle tante crisi industriali apertesi in questi mesi. Bisognerebbe riflettere seriamente – a parere di Napoli - sui motivi che hanno portato tante imprese, all’apparenza anche solide, a chiudere i battenti o ad essere in procinto di farlo a breve, prima di propagandare azioni dal sapore politico, con una manciata di milioni di euro da investire, saranno circa 80 quelli destinati al bando della Val Basento e della Val D’agri, e di parlare già di ripresa economica e di nuovo sviluppo industriale”. “Rimane ancora incerto – ha sottolineato Napoli - il futuro dei lavoratori finiti in cassa integrazione o mobilità senza nessuna garanzia di ripresa delle aziende in crisi, e già si parla di nuovo sviluppo industriale. Se nel centro - sinistra si facesse meno propaganda sulle azioni da intraprendere e si pensasse ad investire oculatamente i milioni di euro giunti dai fondi a disposizione della Basilicata, di certo la nostra regione ne trarrebbe un doppio vantaggio: una classe politica operativa ed uno sviluppo concreto del territorio basato sui fatti e non sulle parole. Non critichiamo l’opportunità da parte della Giunta regionale – ha concluso il consigliere della Destra - di comunicare la propria attività, contestiamo, invece, aspramente il modus operandi della Governo di centro – sinistra non in grado di andare oltre la propaganda”. .  
   
   
SETTORE DEI SERVIZI: NUOVE REGOLE PER GLI APPALTI PALERMO, CONFINDUSTRIA SICILIA, 26 GIUGNO  
 
 Palermo, 25 giugno 2009 – In Italia il settore delle pulizie conta 23. 000 imprese, per un fatturato di 7. 200 milioni di € e circa 450. 000 addetti; in Sicilia il settore è rappresentato da numerose aziende, spesso di piccole e piccolissime dimensioni, cui si affiancano significative realtà in fase di sviluppo. La crisi economica e i tagli che le aziende apportano alle commesse di pulizia e dei servizi ambientali stanno ponendo seri rischi di riduzioni d’organico se non di chiusura. Se ne parlerà venerdì 26 giugno, alle ore 10, nell’incontro promosso a Palermo, presso la sede di Confindustria Sicilia (via Alessandro Volta, 44 – Sala convegni), da Anip – l’Associazione Nazionale Imprese di Pulizia di Confindustria (oltre 200 aziende che fatturano 1000 milioni di euro, pari al 7% del complessivo fatturato di settore, e occupano 35. 000 addetti), in sinergia con Confindustria Sicilia e Assoambiente, dal titolo “Il futuro nei servizi integrati e di pulizia: come crescere?”. Tra gli altri, interverranno Giuseppe Catanzaro – Vice Presidente Confindustria Sicilia; Giulio Quercioli Dessena – Presidente Fise; Claudia Giuliani – Presidente Fise Anip; Carlo Noto La Diega - past President Fise e Presidente Fead, Federazione europea settore gestione rifiuti; Giuseppe Mele – Vice Direttore Area Politiche Industriali di Confindustria; Annalisa Rocchetti – Direttore Vigilanza Servizi dell’Autorità vigilanza sui contratti pubblici e gli appalti di servizi; Giancarlo Trevisone – Prefetto di Palermo. La difficile congiuntura economica e finanziaria può costituire l’occasione per trovare soluzioni a problemi che da anni frenano lo sviluppo dei servizi integrati di pulizia: su tutti, l’assenza di regole trasparenti che tutelino la concorrenza negli appalti e i ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni. L’iniziativa fornisce l’opportunità di un confronto tra l’Associazione nazionale di categoria e le aziende del settore operanti nell’area siciliana sulle criticità e sulle possibilità di crescita del mercato a livello regionale e italiano. Il Convegno sarà anche l’occasione per soffermarsi, oltre che sui problemi del comparto, anche sulle iniziative avviate per fornire alle aziende strumenti adeguati per reagire alla crisi, attraverso sinergie strategiche con altre Associazioni ed Enti. Oltre al Taiis, Tavolo Interassociativo Imprese di Servizi che vede coinvolte le rappresentanze imprenditoriali di diversi mondi associativi su tematiche trasversali al mondo dei servizi, saranno presentati due importanti Tavoli di lavoro: il primo avviato da Anip con Afed e Ance presso l’Uni - Ente nazionale di unificazione competente in materia di normazione tecnica, con l’obiettivo di definire standard di riferimento per il comparto; il secondo è rappresentato dal Comitato di filiera del Pulito professionale, di cui Anip è membro fondatore. .  
   
   
PROGETTO CHALLENGE: NUOVE FIGURE PROFESSIONALI PER LA COMPETITIVITÀ DEL DISTRETTO TERMALE EUGANEO MICROPROGETTUALITÀ PER LA DIFFERENZIAZIONE DELLE IMPRESE ALBERGHIERE TERMALI: UN CONVEGNO OGGI AD ABANO TERME.  
 
Abano Terme, 25 giugno 2009 - Nuove figure professionali formate nell’ambito del Progetto Challenge “Azioni per lo sviluppo della competitività del Distretto Termale Euganeo”, promosso dalla Regione Veneto e Ministero del Lavoro: uno strumento strategico per supportare le aziende del Distretto Termale. La presentazione dei nuovi operatori del turismo e dei prodotti sviluppati nell’ambito del Progetto Strategico del Turismo e del Tavolo Termale, con pacchetti tematici sul tema della vacanza attiva, sono al centro del convegno in programma il 25 giugno prossimo dalle ore 15. 00 al Teatro Kursaal di Abano Terme. Nell’ambito del Progetto Strategico della Provincia di Padova, a seguito del “Percorso di Ascolto” condotto nel 2008 sono emerse alcune tematiche rilevanti per il futuro del turismo termale. Tra queste, la necessità di differenziare l’offerta alberghiera attraverso microprogettualità per creare prodotti complementari alla tradizionale offerta del termalismo. Sono quindi stati attivati dei gruppi di lavoro partecipati da albergatori ed esperti, che hanno sviluppato in maniera differenziata il prodotto turistico con l’obiettivo di intercettare tipologie diverse di domanda turistica: alle cure termali sono quindi stati associati altri servizi legati all’offerta della struttura alberghiera e del territorio: wellness, meeting, sport, family e enogastronomia. I gruppi di lavoro stanno ora sviluppando pacchetti tematici “vacanza attiva” per la fase di commercializzazione prevista dal prossimo mese di settembre. In questo contesto il Progetto Challenge “Azioni per lo sviluppo della competitività del Distretto Termale Euganeo”, promosso dalla Regione Veneto e Ministero del Lavoro, si è affiancato al Tavolo Tecnico Termale come strumento strategico per la formazione delle figure professionali necessarie a supportare le aziende del Distretto Termale. Gli operatori Challenge, nello svolgimento del proprio percorso formativo, hanno contribuito attivamente alla creazione dei gruppi di lavoro tematici partecipati dalle aziende Termali. Dopo aver analizzato il mercato di riferimento, i competitor, l’offerta del territorio e le opportunità perseguibili, i gruppi di lavoro sono passati alla fase operativa, creando il prodotto turistico complementare. .