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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 04 Marzo 2010
INTERNET, RADICALI. SUBITO MODIFICHE AL DECRETO ROMANI. UN GRUPPO DI LAVORO PARLAMENTARE PER EMENDARNE I PUNTI CRITICI  
 
Roma 4 marzo 2010 – Di seguito la dichiarazione di Luca Nicotra, segretario dell´Associazione radicale Agorà Digitale: Già in queste ore l´associazione radicale Agorà Digitale si sta mobilitando affinchè da subito si attivi in sede parlamentare un gruppo di lavoro bipartisan che possa prepararsi a modificare i punti critici del Decreto Romani in sede di conversione in legge del decreto. In particolare sono tre gli aspetti su cui è urgente che il gruppo di lavoro si concentri. Il primo attiene alla inadeguatezza della tecnica normativa cui ha fatto ricorso il Governo dettando una definizione per esclusione esplicita di alcuni servizi che non debbano intendersi come "servizio media audiovisivo": la tecnologia va più in fretta del legislatore e, quindi, già domani mattina, dinanzi ad una nuova piattaforma di condivisione di contenuti audiovisivi - ipotizziamo un "video-twitter" - occorrerà provare a collocarla in una delle categorie escluse e, qualora - come appare probabile - ciò non risulti possibile, qualificarla come "servizio media audiovisivo" con ogni conseguenza per il suo gestore. Il secondo punto critico è che un videoblog di modesto successo che raccolga, comunque, pubblicità e/o che possa considerarsi - per quantità e qualità dei contenuti - in "concorrenza" con la radiodiffusione televisiva, dunque, sembra dover essere definito un "servizio media audiovisivo" e rientrare dunque nell´ambito di applicabilità della nuova disciplina. Infine, definisce per l´Agcom il ruolo di sceriffo della Rete tanto in relazione ai diritti d´autore che con riferimento alla tutela dei minori. Riproporre l´utente web come figura inconsapevole da salvaguardare porta a maggiori filtri e censure.  
   
   
PA: 8 MESI IN MEDIA DI RITARDO PER PAGARE I FORNITORI DI SERVIZI INNOVATIVI E HIGH TECH, 57 GIORNI LA MEDIA EUROPEA  
 
Roma, 4 marzo 2010 - “Il fenomeno del ritardo dei pagamenti da parte della Pa verso le imprese, invece di andare verso una risoluzione, tende ad aggravarsi sia quantitativamente, che nell’allungamento dei tempi, mentre le misure governative e di legge finora adottate appaiono ancora incapaci di invertire questo pauroso trend negativo” – è l’allarme lanciato oggi da Ennio Lucarelli, vicepresidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, in base ai risultati emersi dall’indagine sul tema, realizzata da un gruppo di lavoro interno guidato da *Carlo Bonomi*, Consigliere delegato della federazione per i pagamenti alle imprese. Allarme diretto a Governo e Parlamento, quest’ultimo impegnato in un ciclo di audizioni in materia, per sollecitare interventi urgenti. “A fronte di una durata media europea dei tempi di pagamento verso i fornitori di 57 giorni, in Italia la Pa accumula verso il settore dei servizi innovativi e tecnologici un ritardo medio di 233 giorni. Ritardo che, oltretutto, è in continua crescita, + 5% nel 2007 e +10% nel 2008 –  precisa Lucarelli dando la misura dell’ammontare complessivo dei crediti del settore verso la Pa che allo stato attuale “ha raggiunto l’esorbitante cifra di 4,9 miliardi di euro, anch’essa in crescita, +18% nel 2007 e +7% nel 2008*, di cui 1,6 miliardi di euro riferiti al solo settore dell’Information, Comunication & Media Technology”. “Come si vede dai numeri citati il problema è tutt’altro che trascurabile – continua il vicepresidente - pesando in misura notevole sulle imprese dei servizi innovativi, dove i costi del personale, che hanno una incidenza molto elevata sui costi di produzione, non ammettono ritardi. Procedure complesse ed inefficienti, mancata informatizzazione dei meccanismi di controllo e lenta autorizzazione della spesa fanno sì che il tempo che intercorre dall’inizio della messa in opera di una fornitura da parte di un’impresa fino alla conclusione dell’iter con il pagamento da parte della P.a. Risulti insostenibile soprattutto per le Pmi”. Secondo l’indagine le misure introdotte recentemente in Italia da Governo e Parlamento per contrastare questa prassi sono ancora del tutto insufficienti: “Risulta che siano ancora troppo pochi gli accordi conclusi dalla Sace con gli Istituti di Credito per lo smobilizzo dei crediti vantati dalle aziende e quindi sono scarse le risorse disponibili. Regioni e enti locali sono in netto ritardo nel mettere in atto le misure di certificazione dei crediti che consentirebbe al creditore la cessione pro soluto a favore di banche o intermediari finanziari. Ne si hanno riscontri positivi sull’applicazione delle nuove norme sulla tempestività dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni”. Di fronte all’aggravarsi del fenomeno, il gruppo di lavoro di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici ha indicato come sia indispensabile migliorare il quadro normativo e determinare una decisa svolta applicativa. “In sintesi- sottolinea il consigliere Carlo Bonomi – “la federazione chiede la certezza dei tempi di pagamento, indennizzi forfettari a titolo di risarcimento anche dei costi di recupero in caso superamento delle soglie di ritardo per le quali siano comunque previsti gli interessi di mora; meccanismi di compensazione crediti-debiti che potrebbero semplificare le procedure e ridurre l’entità del problema; l’obbligatorietà da parte delle Pubbliche Amministrazioni di inserire in bilancio gli interessi, non stimati, ma calcolati sulle singole fatture; meccanismi automatici di cessione del credito, ad esempio per il tramite della Cassa depositi e Prestiti; l’obbligo della Pa di pagare i propri fornitori creditori utilizzando fondi di spesa iscritti a bilancio e non utilizzati; procedure veloci di recupero del credito prevedendo l’applicazione di sistemi on line, con l’implementazione della fatturazione elettronica che consentirebbe di facilitare tutte le operazioni contabili e finanziarie comprese quelle di factoring e di cessione”.  
   
   
BRACCIALETTI ELETTRONICI E TELEASSISTENZA REMOTA: A GENOVA SPERIMENTATO UN UN SISTEMA DI SICUREZZA PERSONALE PER I CITTADINI  
 
Genova, 4 marzo 2010 - La sperimentazione ha registrato l’assegnazione temporanea a 25 volontari del braccialetto elettronico o di uno speciale telefonino quali sistemi di teleassistenza remota ed è stata avviata il 20 maggio e conclusa il 20 agosto. La sperimentazione intendeva trovare risposta essenzialmente a quattro domande: 1. Il dispositivo è di facile utilizzazione? 2. L’uso è efficace nei momenti di emergenza? 3. Il dispositivo è utile per migliorare la qualità della vita dei cittadini? 4. Il dispositivo può mitigare la percezione di insicurezza? I volontari che hanno aderito alla sperimentazione e che appartengono alle fasce maggiormente a rischio erano anziani, donne che terminano il turno di lavoro in orari serali, studenti stranieri presenti a Genova nell’ambito dell’Erasmus, persone che abitualmente escono di sera. 24 donne +1 uomo di cui 10 anziani - Inoltre quattro braccialetti elettronici sono stati distribuiti anche a due alberghi per metterli a disposizione di turisti stranieri; infatti il sistema consente una localizzazione del soggetto che porta il dispositivo elettronico, in caso di smarrimento della persona. Durante la sperimentazione gli albergatori non hanno registrato ospiti interessati ad utilizzarlo, ma apprezzerebbero il device come guida per i turisti. Nell’individuazione dei volontari sono state escluse in via generale persone con patologie gravi. Il monitoraggio è stato effettuato effettuato da Telecom Italia, fornitrice degli apparati elettronici e gestore attraverso la soc.Telbios del call center che ha ricevuto le richieste di aiuto/assistenza ed ha verificato la funzionalità e l’utilizzo del dispositivo da parte dei volontari. A conclusione della sperimentazione è stato distribuito un questionario per verificare se la presenza del dispositivo ha aumentato o meno la percezione della sicurezza nelle persone, se ha modificato in meglio le proprie abitudini ( es. Maggiori uscite serali) e se , in caso di necessità, la richiesta di soccorso è stata semplice ed il soccorso immediato. I risultati ottenuti sono stati positivi. Il 63% delle persone ha provato almeno una volta il braccialetto e la stessa percentuale non ha trovato difficoltà nel suo utilizzo. Il funzionamento dello stesso è stato giudicato ottimo/buono dal 55,5% dei volontari e insufficiente solo dal 29,6%. Il 51,9% ha chiamato almeno una volta la centrale operativa ma solo l’ 11,1% dei volontari ha chiamato per un’emergenza mentre il 25,9% ha chiamato uno dei numeri configurati. Tutti hanno giudicato buona la qualità della conversazione. L’iniziativa è stata valutata positivamente dal 74,1% dei volontari e negativa solo dal 18,5%. Solo il 33% dei volontari non si è sentito più sicuro. La sensazione di sicurezza maggiore è stata così motivata: il 23,3% perché potevano agevolmente comunicare con i numeri configurati (familiari); il 13,3% per la possibilità di parlare con la centrale operativa; il 30% perché potevano allertare immediatamente le Ff.oo.; il 33,3% perché potevano essere localizzati immediatamente in caso di emergenza. Di quelli che si sono sentiti più sicuri il 58,3% è uscito più spesso da solo ed il 41,7% è uscito più spesso di sera. L’esigenza di utilizzo reale in emergenza è risultata quindi bassa, di fronte ad una soddisfacente/alta percezione di sicurezza e cambiamento in meglio delle abitudini di vita, soprattutto a favore di anziani e persone non autosufficienti (il 53%). Evoluzione Della Sperimentazione - I risultati della sperimentazione hanno indotto ad una evoluzione che esaltasse le positività e minimizzasse le negatività. Un sistema quindi a basso costo, con le stesse peculiarità ma con ulteriori potenzialità non direttamente collegate alla sicurezza, altrettanto facile da usare ed estendibile a tutto il territorio comunale in un tempo non troppo lungo Da qui lo sviluppo di un sistema integrato per la sicurezza e per il supporto automatizzato per l’erogazione di contenuti multimediali direttamente verso i telefoni cellulari degli utilizzatori, utilizzando le funzionalità della tecnologia Bluetooth. Campo dell’estensione della sperimentazione è il Centro Storico. Tramite la diffusione ai cittadini e ai turisti di una specifica applicazione gratuita dedicata ai telefoni cellulari in congiunzione con l’installazione di un elevato numero di boe Bluetooth presso punti nevralgici e di interesse si darà la possibilità ai visitatori afferenti il centro storico di ricevere contenuti multimediali geo contestualizzati in funzione del punto in cui si ci trova, fornendo indirettamente anche una stima della propria posizione alla centrale remota di controllo. Le singole boe, infatti, oltre ad essere dotate di uno specifico software di funzionamento per la continua ricerca ed erogazione di contenuti sono altresì dotati di connessione remota per la comunicazione da e verso la centrale operativa. Per ogni boa dislocata sul territorio si potrà associare uno specifico insieme di contenuti multimediali, accessibili sia direttamente dal cellulare dell’utente, sia indirettamente tramite connessione internet al sito istituzionale del Comune di Genova. L’installazione può avvenire o tramite l’invio di un semplice sms ad un numero predefinito e ricevendo un sms autoinstallante oppure tramite un portale dedicato che consentirà altresì di visualizzare successivamente la mappa del percorso realizzato dal singolo utente. Il software una volta installato sul telefono cellulare recupererà automaticamente le informazioni delle singole boe incontrate, consentendo sia il riconoscimento di specifici percorsi tematici (trame) con i relativi contenuti multimediali forniti, sia l’accesso in qualunque momento ad un sistema di “chiamata d’emergenza” che fornirà supporto vocale riconoscendo a quale boa più vicina si trova il cellulare chiamante. Fornito in 5 lingue differenti, il software riconosce automaticamente la lingua impostata sul cellulare e si configura di conseguenza fornendo supporto multimediale e vocale nella lingua scelta. Le trame (percorsi) all’interno del centro storico possono essere realizzate per tipologia ad esempio “storica”, “artistica”, “attività artigiane”, “amori e fatti di sangue”, ecc. Rivitalizzando e “raccontando” storie e informazioni di interesse storico culturale fornendo altresì un utile supporto al turismo e alla bellezza di alcune aree del centro storico. Il sistema ha inoltre grandi potenzialità commerciali atte a rivitalizzare il tessuto storico commerciale del nostro territorio.  
   
   
WORKSHOP SUL MODEL-BASED TESTING  
 
Paphos, Cipro 4 marzo 2010 - Il 21 marzo 2010 si terrà a Paphos, a Cipro, il sesto workshop sul Model-based Testing (Mbt 2010). L´obiettivo della manifestazione è quello di riunire ricercatori e professionisti, nel tentativo di determinare lo stato dell´arte e discutere idee sui nuovi orientamenti per migliorare le teorie, modelli, strumenti e paradigmi fondamentali relativi al collaudo. I temi riguarderanno tra l´altro: metodi e strumenti online e offline per la produzione di sequenze di prova, metodi e strumenti di selezione per i dati di prova, verifica in fase di esecuzione, parametri copertura delle prove basati su modelli, analisi automatica dei domini/parti, combinazione di verifica e collaudo, modelli di oracoli prova, produzione di prove basate su scenari, supporto post-programmazione per le prove, formalismi adatti per le prove basate su modelli, applicazione di tecniche di controllo nelle prove basate su modelli, approcci game-theoretic alle prove, prove basate su modelli nell´industria: problemi e risultati. Nel software e hardware le prove basate su modelli sono usate per descrivere il comportamento di un sistema collaudato e guidare lo sviluppo di scenari di prova. Per ulteriori informazioni, visitare: http://react.Cs.uni-sb.de/mbt2010 /  
   
   
TOSCANA: ONLINE LE NUOVE PAGINE WEB DEL COMMISSARIO PER L´ALLUVIONE UNO STRUMENTO DI TRASPARENZA E DI DIALOGO CON TUTTI I SOGGETTI COLPITI  
 
Firenze, 4 marzo 2010 - Da ieri sono in rete sul sito della Regione Toscana le pagine web del Commissario delegato per il superamento dell´emergenza derivata dagli eventi meteorologici che hanno colpito la Toscana nell´ultima decade di dicembre 2009 e nei primi giorni di gennaio 2010. Chiunque collegandosi a www.Regione.toscana.it/presidente/dannialluvione  potrà avere informazioni e aggiornamenti sull´attività degli uffici del commissario. Nella presentazione dell´iniziativa, il commissario delegato spiega che il sito si configura come uno strumento di dialogo e collaborazione, che ha l´obiettivo di privilegiare il massimo della trasparenza e de lla rapidità delle comunicazioni e la messa in rete delle informazioni. E´ quindi aperto alle richieste e alle sollecitazioni di istituzioni, cittadini e imprese. Il Commissario si è anche dotato di un indirizzo di posta elettronica ( commissarioalluvione@claudiomartini.It  ) al quale chiunque potrà inviare messaggi, opinioni o richieste. Il sito, che ricalca quello sperimentato con successo nel post disastro di Viareggio, per il momento contiene il decreto di nomina, la stima dei danni aggiornata al 1 marzo scorso, l´elenco dei Comuni e delle Province più colpite e i link ai siti delle amministrazioni chiamate a far parte del neo costituito Comitato istituzionale che ha il compito di individuare i criteri per l´assegnazione dei contributi. In questa fase le “casse” del Commissario potranno contare, non appena l´ordinanza di nomina verrà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, su un primo stanziamento di 12 milioni di euro di parte governativa. Diverso invece il percorso dei finanziamenti (per complessivi 67 milioni di euro) messi a disposizione dal bilancio della Regione Toscana: saranno gestiti dagli uffici regionali in accordo con gli enti locali colpiti. In attesa della stima definitiva, annunciata per il 15 marzo prossimo, la tabella dei danni riporta un totale di 329 milioni per le cinque province più colpite, cioè Lucca, Pisa, Massa Carrara, Pistoia e Prato, ai quali si aggiungono altri 22,8 milioni di euro di danni stimati nelle altre province toscane vittime del maltempo, cioè Grosseto (con 10,8 milioni), Arezzo (8,4 milioni), Firenze (3,2) e Siena (0,4 milioni). Al momento quindi la stima complessiva dei danni nell´intera regione è di 352 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti quelli subìti da cittadini ed imprese, i cui importi sono ancora al vaglio delle Province e che nel giro di pochi giorni dovrebbero giungere agli uffici del commissario per l´alluvione. L´ipotesi è che possano aggirarsi intorno a ulteriori 180 milioni di euro.  
   
   
NUOVA MAPPA INTERATTIVA DI VENEZIA  
 
Venezia, 4 marzo 2010 - È ora a disposizione su Veniceconnected un nuovo e agile strumento interattivo per una visita virtuale alla città di Venezia. Da non perdere! http://maps.Veniceconnected.it/    
   
   
SICUREZZA: PUBBLICATE LE GRADUATORIE DI BANDO DESTINATO ALLE PMI DEL LAZIO  
 
Roma, 4 marzo 2010 - Con la determinazione n. 354 del 22 febbraio 2010, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 8 del 27 febbraio 2010 (parte terza), sono state approvate le graduatorie relative all´Avviso pubblico della Legge 289/02 (annualità 2008). Attraverso questa legge la Regione concede contributi alle piccole e medie imprese del commercio per la riqualificazione e il potenziamento dei sistemi e degli apparati di sicurezza anticrimine. In particolare, le domande pervenute al 27 aprile 2009 sono state divise in ammissibili e non ammissibili. Per consultare le graduatorie è possibile visitare la pagina internet: http://www.Sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=17&lpag=26. Numero verde Informalazio 800 264 525.  
   
   
GIOVANI FVG: OGGI ROSOLEN IN TELECONFENZA PUBBLICA CON ROMA  
 
Trieste, 4 marzo 2010 - L´assessore alle Politiche giovanili del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, interviene oggi alle 15.30, in videoconferenza da Trieste all´apertura del seminario "I giovani, l´Europa e l´occupazione: proposte e linee di orientamento per l´inclusione attiva dei giovani nel mondo del lavoro" che si svolgerà a Roma, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Dando seguito alle indicazioni giunte dalla presidenza di turno della Commissione europea, il Forum nazionale dei Giovani si impegnerà, proprio a partire dall´evento previsto nella capitale, in una consultazione sui temi dell´occupazione giovanile e dell´inclusione sociale. Nell´occasione, viene presentato un rapporto di ricerca dell´istituto Vilfredo Pareto sul tema giovani e occupazione. A seguire, sono previsti i contributi del Forum, del ministero della Gioventù, dell´Agenzia nazionale dei Giovani ed altri collegamenti in videoconferenza con giovani da altre parti d´Italia. La videoconferenza da Trieste, allestita nella sede della Giunta regionale in piazza Unità d´Italia 1 ("Sala Predonzani"), è aperta anche al pubblico ed offre la possibilità di intervenire in diretta con il seminario romano.  
   
   
PROGETTO "CREARE IMPRESA E DIFFONDERE TECNOLOGIA A PARTIRE DALLA RICERCA" - ARTI REGIONE PUGLIA  
 
 Bari, 4 marzo 2010 - Si tiene oggi a Bari, a partire dalle ore 15.00, presso la Sala Stampa della Presidenza della Regione Puglia (Lungomare N. Sauro, 33), l’incontro fra i partner del progetto “ Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca” (Ilo2) per la firma del protocollo d’intesa tra l’Arti, le Università e gli Enti pubblici di ricerca pugliesi. A seguito della firma, prenderanno formalmente il via le attività del Progetto che ha, tra i propri obiettivi principali, la valorizzazione dei risultati della ricerca realizzata dalle Università e dagli Enti pubblici di ricerca pugliesi, mediante l’applicazione di tre azioni di supporto: consolidamento della Rete degli Ilo (Industrial Liaison Office) e maggiore apertura all’industria e al mercato; sfruttamento economico della proprietà industriale; creazione di nuove spin off gemmate nell’ambito della ricerca pubblica e rafforzamento di quelle già costituite. L’incontro sarà anche occasione per presentare le future linee di attività dell’Agenzia a sostegno del Sistema Regionale dell’Innovazione e delle misure di collegamento tra ricerca e industria in Puglia.  
   
   
CONFERENZA ANNUALE DELL´IOP SULLA FISICA DEI PLASMI  
 
Windermere, 4 marzo 2010 - Dal 29 marzo al 1º aprile 2010 si terrà a Windermere, nel Regno Unito, la 37ª Conferenza annuale dell´Istituto di fisica (Iop) sulla fisica dei plasmi. L´evento offrirà ai fisici dei plasmi impegnati nei campi della fusione magnetica e inerte, dei plasmi ad alta densità energetica, dei plasmi laser, dell´astrofisica, delle basse temperature e dei plasmi tecnologici e polverosi la possibilità di incontrarsi e di discutere nuove idee e recenti sviluppi. Uno dei temi centrali della conferenza sarà il progresso e lo sviluppo di ricercatori post-dottorato e studenti post-laurea impegnati nei settori rilevanti per la fisica dei plasmi. Gli organizzatori invitano questi studenti e ricercatori a partecipare e presentare il loro lavoro. La conferenza è organizzata dal Technological Plasma Group del Dipartimento di ingegneria elettrica ed elettronica dell´Università di Liverpool, per conto dell´Istituto di Fisica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://plasma10.Iopconfs.org/index.html    
   
   
UNIVERSITÀ E IMPRESE, UN LEGAME DA RAFFORZARE  
 
Bruxelles, 4 marzo 2010 - E´ colpa delle università, che non formano al mondo del lavoro? O sono le imprese, che hanno aspettative troppo alte sui neo-laureati? Il fatto è che in Europa business e accademia sono mondi a compartimenti stagni. Il problema è emerso nel seminario del 23 febbraio sul "Dialogo fra imprese e mondo universitario". Mobilità, formazione continua, aziende coinvolte nella programmazione dei corsi di studio: sono alcune delle risposte proposte dal Parlamento. Le iniziative Ue - Il tema è stato trattato settimana scorsa durante un´audizione con esperti e accademici, in vista del voto in commissione Cultura del rapporto di Schmitt il 23 marzo. Il testo, che sarà approvato dalla plenaria a maggio, è la risposta a una comunicazione della Commissione europea di aprile 2009, che propone "un nuovo partenariato per la modernizzazione delle università in Europa". Durante l´audizione sono emerse diverse piste di possibile cooperazione fra università e settore privato, partendo dalla constatazione che "in tempi di crisi trovare lavoro è un´impresa durissima. La sola risposta possibile è una più forte cooperazione fra accademia e business", come afferma la spagnola Teresa Riera Madurell, responsabile della relazione per il gruppo social-democratico. Ripensare le università - Il mondo accademico deve trovare una strategia "per servire alla società", secondo Róbert Gábriel, rettore dell´Università di Pecs, Ungheria, che invoca " università molto più flessibili di come lo sono ora". Una delle strade possibili è la mobilità: "ci dovrebbe essere mobilità non solo fra studenti di Paesi diversi, ma anche fra imprese e università", suggerisce Schimtt. La sua relazione parla della necessità di creare una ´forma mentis´ imprenditoriale negli studenti, che devono essere incoraggiati ad avviare la propria azienda via, per esempio, "il coinvolgimento dei privati nella creazione dei curriculum universitari e nella formazione dei professori". Ma anche con "stages in azienda durante il ciclo di studi, una forma di collaborazione conveniente a entrambi". Formazione continua - Di fronte all´evidenza che il "posto fisso" non esiste più, la relazione incoraggia una cultura dell´apprendimento permanente, possibile solo se si rende la formazione accademica accessibile e appetibile anche per gli adulti. "E´ importante offrire un accesso più ampio all´educazione", dice Pál Schmitt. "Le università dovrebbero istituire un sistema di monitoraggio, per seguire i laureati durante la loro carriera e ricevere un feed-back". Condividere le buone pratiche - Il Parlamento infine, per voce di Doris Pack, Ppe, presidente della commissione Cultura, chiede alla Commissione europea di creare "una piattaforma, un´area in cui possiamo favorire una cooperazione a livello locale, nazionale e internazionale" per lo scambio di buone pratiche di collaborazione fra università e imprese. "Le imprese si rivolgono alle università solo nei casi in cui vedono un profitto diretto - conclude Schmitt - " Ma entrambi devono capire che la cooperazione può estendersi a nuovi campi".  
   
   
NAPOLI: RAGAZZO CON PISTOLA A SCUOLA  
 
Napoli, 4 marzo 2010 – Di seguito la dichiarazione dell´assessore all´istruzione Gioia Rispoli : "Sono profondamente addolorata per quanto accaduto alla Scuola Ferdinando Russo. Non appena ne ho avuto notizia ho espresso al Dirigente Scolastico e all´intero corpo docente tutta la mia solidarietà: un episodio, seppure di tale gravità, non può e non deve essere emblematico di una realtà scolastica che, da sempre, rappresenta un vero e proprio presidio di legalità in un territorio difficile come quello di Pianura. E’ importante segnalare che solo grazie alle capacità di osservazione e di intervento del corpo docente è stato possibile contenere risvolti potenzialmente ancora più gravi. Il mio pensiero va anche al giovanissimo protagonista di questa vicenda: condivido in pieno il severo provvedimento preso dall´autorità scolastica e confido nell´operato delle forze dell´ordine affinché si riesca ad intervenire sugli aspetti contestuali ed ambientali che hanno permesso a un ragazzino di avere facile accesso ad un´arma da fuoco. Ma il nostro ruolo di adulti e di educatori ci richiama ad un intervento che non può limitarsi alla sola, seppur necessaria, azione di repressione. Bisogna continuare ad investire sull´educazione alla legalità, a fortificare i nostri ragazzi con la convinzione che crescere scegliendo il rispetto della vita, propria ed altrui, perseguendo l´osservanza delle norme sociali e mettendo in pratica il rifiuto della devianza dalla legge siano le modalità vincenti per costruire la loro identità di cittadini".  
   
   
UNIVERSITA´ FVG: RIFORMA GARANTISCE SOSTEGNO ECCELLENZE  
 
Trieste, 4 marzo 2010 - La riforma dei finanziamenti al sistema universitario regionale, contenuta nel disegno di legge predisposto dall´assessore all´Università del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, ed attualmente al vaglio della Vi Commissione consiliare, disciplina per la prima volta in maniera organica i finanziamenti al settore su base triennale, prevedendo anche la verifica dei risultati attesi ed annessi meccanismi premiali per i comportamenti virtuosi. Udine, Poi Trieste E Sissa - Cominciando dall´Ateneo di Udine un mini-tour di illustrazione del ddl agli organi accademici regionali (prossime tappe l´Università di Trieste e la Sissa), Rosolen ha ricordato come attraverso la nuova norma si voglia complessivamente migliorare la competitività del sistema universitario locale, operando a questo scopo con interventi strutturali per aumentare la capacità di attrazione delle risorse finanziarie non regionali, premiare le eccellenze e favorire le iniziative congiunte e la collaborazione tra gli enti. Raccordo Nazionale E Condivisione - "La nuova programmazione regionale - ha spiegato l´assessore - si raccorda opportunamente con la riforma nazionale e punta ad un percorso condiviso con le tre università ed i due conservatori del Friuli Venezia Giulia". Alla Regione Il Coordinamento - "L´autonomia degli atenei è sancita dalla Costituzione e non è messa in discussione - ha ricordato - ma la Regione si impegna a svolgere un ruolo di coordinamento nella distribuzione delle risorse a disposizione grazie alla conferenza del sistema universitario appositamente costituita". Programma Triennale E Conferenza - "Molte delle esigenze espresse dal Senato accademico friulano, inclusa l´intensificazione e la valorizzazione delle collaborazioni già avviate, potranno così essere discusse nella sede appropriata e - ha sottolineato Rosolen - conseguentemente inserite all´interno del programma triennale regionale". L´emendamento Blasoni - Nel corso del suo intervento all´Università di Udine, l´assessore ha anche citato l´emendamento al ddl voluto dal consigliere regionale Massimo Blasoni, grazie al quale servirà l´unanimità all´interno della conferenza universitaria per la distribuzione dei fondi. Perequazione Impossibile - "Non spetta alla Regione provvedere alla perequazione rispetto al sottofinanziamento statale", ha invece replicato Rosolen alle richieste dell´Università friulana, garantendo nel contempo la "massima attenzione su questo argomento".  
   
   
SCUOLA: CONFLITTI FRA ISTITUTI, PER REGIONE UMBRIA COLPA DEL GOVERNO  
 
Perugia, 4 marzo 2010 – L’assessorato alla Formazione e Lavoro della Regione Umbria ha emesso il seguente comunicato: “Fra le scuole superiori si stanno aprendo gravi tensioni, nel passaggio fra il vecchio ordinamento e il nuovo, a causa di percorsi che erano già consolidati presso alcune scuole e che vengono persi, e per indirizzi ulteriori che, inseriti in alcuni istituti, vanno a erodere il bacino di utenza storico di altre scuole. Ovviamente non si può incolpare nessuna scuola di cercare di mantenere i livelli di servizio e di occupazione, attivando ciò che il ministero concede. Quello che è grave è la mancata pianificazione. L’assessorato alla Formazione e Lavoro ribadisce la gravità di una situazione creata dal ministero, nel momento in cui dilatando artificiosamente i tempi dell´uscita dei regolamenti con le relative tabelle di confluenza, ha di fatto impedito alle Regioni di esercitare una loro competenza rispetto al disegno del piano dell´offerta formativa. Manca, nella distribuzione degli indirizzi sui territori, una qualsiasi strategia, manca la rispondenza alle esigenze specifiche, manca la considerazione della fisionomia di ciascuna scuola, manca la considerazione dei rispettivi ambiti di utenza degli istituti. Il governo dovrà rendere conto della confusione che si è prodotta, e delle forzate “migrazioni” di iscrizioni, e conseguentemente di docenti, da un istituto a un altro. Anche le scuole che sembrano in teoria “favorite” dalla sorte potrebbero essere soggette a oscillazioni di iscrizioni che non aiutano la strutturazione di un corpo docenti stabile. Mancano all´appello i licei musicali: la Regione ha da tempo chiesto al ministero l´attivazione di quattro indirizzi, ma, pur in presenza di condizioni a volte ottimali e di sperimentazioni pregresse, neanche uno è stato concesso. Fra l´altro rischiano di porsi seri problemi riguardanti l´edilizia scolastica, se le dimensioni degli istituti varieranno troppo. E´ bene che i ragazzi scelgano quest´anno con serenità i percorsi più coerenti con le loro vocazioni, con le loro aspettative, con i loro talenti. E´ compito della Regione, dopo un’ampia concertazione e recependo i piani provinciali, riorganizzare il sistema regionale, per l´anno seguente, in modo da offrire una distribuzione coerente, attenta a non creare vuoti e sovrapposizioni e a consolidare l´utenza che sta sui confini regionali, per mantenerla nelle nostre scuole. Spiace che la riforma da tanto tempo attesa parta in tale contesto di confusione e provvisorietà”.  
   
   
FORMAZIONE IN SARDEGNA : L´ASSESSORE MANCA REPLICA AL CESFOP  
 
Cagliari, 4 Marzo 2010 - "Il 23 febbraio scorso la Regione ha approvato il Piano annuale della formazione professionale, la cui gestione è stata delegata alle amministrazioni provinciali. Abbiamo ben presente il problema e stiamo lavorando per offrire al più presto nuove opportunità a quanti si rivolgono al mercato del lavoro". È la replica dell’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, alle accuse lanciate dal Cesfop nel corso di una conferenza stampa. "I ritardi nella programmazione dei corsi di formazione – prosegue l’assessore Manca – erano stati già al centro di un incontro con il direttivo del Cesfop, tre mesi fa. Proprio nel rispetto del ruolo politico della rete degli enti e delle agenzie formative, la Regione aveva già programmato un incontro operativo prima delle pubblicazioni di tutti i bandi. Entro il secondo trimestre 2010 i bandi saranno pubblicati. In merito al trasferimento di competenze alle Province, l’Assessorato ha già predisposto le linee guida per armonizzare le procedure su tutto il territorio regionale. Mi pare che il Cesfop sia poco attento a quanto la Regione sta facendo, in perfetta sintonia con gli impegni assunti”. "Le critiche mosse oggi sono assolutamente fuori luogo - aggiunge Manca -.Non si può accusare la Regione di non essere stata in grado di recuperare in poco tempo i ritardi accumulati in cinque anni di amministrazione precedente. Sono in carica da quattro mesi: li ho spesi incontrando più volte i rappresentanti del Cesfop e, singolarmente, quelli dei singoli enti con l’obiettivo di condividere una politica formativa volta verso la qualità della formazione e a una riorganizzazione che veda gli utenti finali al centro del processo. Il tutto pensato per l’abbattimento dei tempi tecnici per la pubblicazione dei bandi, l’affidamento degli stessi e l’erogazione delle risorse".  
   
   
ISTRUZIONE: RIFORMA GELMINI E RUOLO DELLA REGIONE SICILIA  
 
Palermo, 4 marzo 2010 - L´assessorato regionale per l´istruzione e la formazione professionale ha collaborato con l´ufficio scolastico regionale per la Sicilia, per ottenere un quadro riepilogativo dell´attuale offerta formativa negli istituti superiori siciliani, in seguito all´emanazione delle norme in materia di riordino degli istituti di istruzione secondaria superiore, con particolare attenzione al settore delle sperimentazioni. L´applicazione della riforma dell´istruzione superiore, che si attua attraverso la confluenza degli indirizzi di studio dall´ordinamento vigente al nuovo ordinamento, e´ materia di competenza del ministero dell´Istruzione, che sta predisponendo le tabelle automatiche di confluenza dei diversi ordini scolastici. Non appena l´ufficio scolastico regionale trasmettera´ lo schema di confluenza che contiene le tabelle dei diversi ordini di scuole, l´assessorato istruzione, in forza del Dpr , 246 del 14 maggio 1985, provvedera´ ad emanare il decreto relativo al nuovo assetto dell´istruzione superiore statale del territorio siciliano, definendo tutti gli istituti di istruzione superiore: licei, istituti tecnici, istituti professionali. Gli istituti in cui si avra´ la contemporanea presenza di diversi indirizzi di studio, saranno trasformati in istituti di istruzione secondaria superiore, salvaguardando, al tempo stesso, le specificita´ esistenti sul territorio regionale, che rappresentano i propulsori dello sviluppo culturale ed economico della Sicilia.  
   
   
TRENTO: “LA RICERCA COME MESTIERE, LE TECNOLOGIE NEI MESTIERI” NUOVE OPPORTUNITÀ PER GLI STUDENTI  
 
Trento, 4 marzo 2010 - Laboratori didattico-sperimentali, visite guidate nelle sedi di ricerca, conversazioni fra studenti e ricercatori su temi specifici, dimostrazioni sulle applicazioni tecnologiche utilizzate in ambito lavorativo, periodi di stage per i ragazzi più motivati. Queste le opportunità per gli studenti previste nell’accordo di collaborazione che verrà firmato venerdì 5 marzo a Trento fra la Fondazione Bruno Kessler e alcune scuole del territorio trentino. La firma è in programma nell’ambito dell’evento “La ricerca come mestiere, le tecnologie nei mestieri” organizzato nella sede della Fbk in via S. Croce a Trento, a partire dalle 15.00 di venerdì. Apriranno i lavori gli interventi del presidente della Fondazione Bruno Kessler, Andrea Zanotti, e dell’assessore all’Istruzione della Provincia autonoma di Trento, Marta Dalmaso, cui seguirà la relazione sull’utilizzo consapevole delle tecnologie del consigliere scientifico della St Microelectronics e membro del Comitato scientifico della Fondazione Bruno Kessler, Bruno Murari, autore con il proprio team di ricerca di oltre duemila prototipi di microchip. Il ricercatore della Fbk Bruno Caprile illustrerà quindi i contenuti del progetto volto a motivare le scelte vocazionali dei ragazzi nel campo della ricerca e ad aumentare la consapevolezza dell’uso delle tecnologie nell’ambito professionale. Alcuni giovani racconteranno quindi la propria esperienza nell’ambito di iniziative già organizzate per gli studenti dalla Fondazione Bruno Kessler. Seguirà il momento della firma della collaborazione che darà struttura e continuità alle attività per i giovani organizzate dalla Fondazione. L’accordo comprenderà inizialmente il Liceo-ginnasio “A. Rosmini”, il Liceo Scientifico “G. Galilei”, L’istituto di Istruzione delle Arti “A. Vittoria e F. A. Bonporti”, l’Istituto Comprensivo Trento 6, il Centro di Formazione professionale “Centromoda Canossa”, l’Enaip Trentino. Parteciperanno all’evento anche altri istituti scolastici interessati a future collaborazioni.  
   
   
FORMAZIONE: AL VIA IN SICILIA PROF 2010  
 
Palermo, 4 marzo 2010 - Il Piano regionale dell´offerta formativa (Prof) 2010 avra´ inizio la prossima settimana, dopo che l´assessore all´Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino, firmera´ il relativo decreto. L´emergere di una serie di richieste di integrazione relative ai mancati pagamenti arretrati, aveva arrecato preoccupazione all´assessore, al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e ai sindacati confederati, relativamente al possibile mantenimento degli obiettivi di gestione prefissati nel Prof 2010. In questo senso si era ipotizzato un rinvio dell´avviamento dei corsi che desse modo di quantificare esattamente l´indebitamento pregresso e di effettuare i necessari interventi utili al bilancio degli enti di formazione. Dopo una serie di riunioni tecniche si e´ constatata la piena validita´ dell´ipotesi, ma, al tempo stesso, la notevole dilatazione dei tempi necessari per poterle dare confacente ed opportuna veste giuridica. I sindacati, riuniti in un tavolo tecnico di approfondimento, condividendo le preoccupazioni del presidente e dell´assessore, e apprezzando la loro attenzione, condividendo, inoltre, gli obiettivi di riforma del settore prospettati, hanno chiesto insieme agli enti di formazione, di procedere con alcuni correttivi concordati, all´attivazione del Prof 2010. Il tavolo tecnico che si riunira´ con cadenza mensile, procedera´ con l´inserimento di consulenti al disegno di una proposta di riordino del settore, coerente con le linee guida sottoscritte nel settembre 2009 tra sindacati e presidente della Regione, secondo le indicazioni che vengono dal ministero del Lavoro. Di seguito i correttivi apportati per il contenimento della spesa. - abolizione del gettone di presenza per i componenti, sia interni che esterni, per la commissioni di esami finali di qualifica. E´ abolito anche il compenso per il presidente delle medesime Commissioni nominato dall´Amministrazione; e´ abolito l´obbligo di prestare fideiussioni assicurative, limitatamente alla voce di costo "Personale"; per le rendicontazioni finali di spesa si provvedera´ con personale di ruolo dell´Amministrazione regionale per macroprogetti; sara´ obbligo degli Enti di formazione presentare con cadenza semestrale (30 giugno e 30 settembre di ciascun anno formativo), gli estratti conto e contabilita´ distinta per macrovoce di spesa; sono interdette nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato; limitatamente alla nuova programmazione saranno consentiti contratti di collaborazione per le professionalita´ non presenti in organico, facendo ricorso alle normali autorizzazioni istituzionali; e´ fatto obbligo all´osservanza del C.c.n.l. Di settore. Gli Enti di formazione dovranno corrispondere con priorita´ gli stipendi con cadenza mensile; gli Enti di formazione che dovessero fruire di finanziamenti sulla linea 2 dell´avviso n.12/09, sono obbligati ad utilizzare, per la parte di attivita´ temporalmente coincidente, il personale in organico a tempo indeterminato; in fase di rimodulazione finanziaria gli Enti di formazione adegueranno al costo massimo previsto per la precedente annualita´, l´indennita´ degli allievi; al fine di permettere il controllo sugli atti amministravi, conti correnti e tracciabilita´ della spesa, gli Enti di formazione finanziati a valere della Legge 24/76, dovranno prevedere, per l´attivita´ formativa 2010, una sede legale nel territorio della Regione siciliana, intrattenendo rapporti di c/c postali o bancari con Istituti aventi sede nella Regione Sicilia; non sara´ riconosciuta la spesa per assunzioni effettuate a tempo indeterminato nell´anno 2009, non autorizzate.  
   
   
PON. SCUOLA MATRIGNA  
 
Lecce, 4 marzo 2010 - La scuola quando ha l’occasione di concretizzare i suoi propositi formativi si rivela allo stato dei fatti “matrigna”. Infatti nell’esplicazione dei Pon (Programmi Operativi Nazionali), finanziati con risorse della Comunità Europea, alle istituzioni scolastiche è consentito di reclutare personale esterno all’amministrazione al fine di realizzare gli obiettivi previsti da tali progetti. Le linee guida dei suddetti programmi operativi prevedono che i dirigenti scolastici, di concerto con il collegio dei docenti ed il consiglio di istituto, indichino idonei criteri di scelta per graduare i curricula richiesti agli esperti esterni mediante bandi pubblici. Le attività degli esperti consistono in prestazioni di docenza inerenti al tipo di progetto realizzato, che richiede la partecipazione di varie professionalità esperte nelle discipline compatibili al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Comunità Europea. Nulla quaestio per quanto riguarda i bandi richiedenti figure professionali del mondo socio-economico, atteso che la gara si svolge regolarmente fra giovani che mettono in bella mostra i loro curricula, articolati con l’indicazione dei master e dei vari stage svolti. Giammai un capitano di industria penserebbe di partecipare ad una gara pubblica, ostentando la sua lunga esperienza lavorativa, per la modica cifra di €. 80,00 (lordo onnicomprensivo) per ogni ora di docenza; lascia giustappunto tale opportunità ai nostri giovani laureati. Mentre così non è per quanto riguarda i bandi per gli incarichi di docenza di discipline del mondo scolastico in senso proprio (matematica, lingue, Italiano, latino ecc…), considerato che tali bandi hanno visto la partecipazione di una miriade di docenti in pensione che hanno pensato bene di partecipare e “vincere facile” approfittando del criterio di scelta dell’esperienza lavorativa. Il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’agata, premesso il primario interesse per l’istruzione, la formazione e l’orientamento degli allievi, invita tutti i soggetti attori nella progettazione dei Pon a riconsiderare i criteri di scelta delle figure professionali esterne, eliminando gli sbarramenti anagrafici previsti per la partecipazione ai concorsi pubblici e lasciando più spazio ai giovani. Tali determinazioni non solo conferirebbero nuova linfa vitale al sistema dell’istruzione, ma consentirebbero agli operatori scolastici di realizzare concretamente ciò che la scuola dell’autonomia auspica:la realizzazione del cittadino socialmente idoneo.  
   
   
INCONTRI SUL DESIGN: FRANCESCO MENEGHINI  
 
San Marino, 4 marzo 2010 - Il ciclo annuale Incontri sul design, organizzato dal Corso di laurea in disegno industriale dell’Università degli studi della Repubblica di San Marino, propone il 9 marzo 2010 all’Antico Monastero di Santa Chiara (Contrada Omerelli 20, San Marino Città) alle ore 20,30, l’appuntamento con Francesco Meneghini, artista e regista. Curatore di numerose mostre ed eventi (Nuvolari, Mantova 2003; Fabrica Exhibition, Los Angeles 2004; Speak Truth To The Power con Lucio Dalla (Mantova, Firenze e Roma 2007), ha esposto in musei, gallerie e festival a livello internazionale. Come regista e motion designer ha lavorato per Columbia, Nike, Diesel, Versace, Getty Images, Replay, Current Tv, Bata, Meg, Geox e Foscarini. Informazioni: Corso di laurea in disegno industriale, Università degli studi della Repubblica di San Marino, segreteria 800-411314 disegnoindustriale@unirsm.Sm  www.Unirsm.sm/disegnoindustriale    
   
   
LA PROVINCIA INTERVIENE CON 90 MILA EURO NEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI MESTRE, ASS. GASPAROTTO: “CONTINUA LA NOSTRA OPERA DI RISANAMENTO DELL’EDILIZIA SCOLASTICA”  
 
Venezia, 4 marz0 2010 - A partire da novembre fino a febbraio 2010 sono state eseguite diverse manutenzioni diffuse negli edifici scolastici di Mestre per un importo di circa 90.000 mila euro. In particolare si è intervenuto con il recupero della facciata principale del liceo ginnasio statale "Franchetti", procedendo al consolidamento di parti murarie e di elementi in pietra che presentavano distacchi dalla struttura. Nelle prossime settimane partirà il restauro dell´alto rilievo presente nella facciata principale, concludendo le opere riguardanti questa parte dell´edificio. Si è provveduto poi alla manutenzione di oltre 700 metri quadrati di copertura con rifacimento completo al liceo scientifico statale "Morin". L’assessore provinciale all’edilizia scolastica Giacomo Gasparotto ha sottolineato: “siamo sempre attenti e sensibili per rendere le nostre scuole il più possibile sicure”.  
   
   
AL VIA IN SARDEGNA LE PROPOSTE PROGETTUALI DELLE ASSOCIAZIONI PER I GIOVANI  
 
Cagliari, 4 marzo 2010 - L´assessorato della Pubblica istruzione ha pubblicato l´avviso per il cofinanziamento di proposte progettuali presentate da associazioni senza fini di lucro nei diversi settori di interesse giovanile. Possono presentare le proposte le associazioni senza fini di lucro, sportive, culturali, ricreative con sede nel territorio regionale e iscritte nei registri regionali istituiti presso la Presidenza della Giunta regionale, federazioni ed enti di promozione sportiva riconosciute dal Coni. Le associazioni sportive iscritte all´Albo regionale, potranno presentare proposte progettuali unicamente tramite i comitati regionali delle federazioni sportive e degli enti di promozione sportiva. Le proposte progettuali dovranno riguardare le seguenti tematiche: ambiente, tutela dei beni culturali e del paesaggio; creatività e innovazione; attività del tempo libero; educazione alla legalità, al sociale e alla multiculturalità, attività educative e formative attinenti le politiche europee, nazionali e regionali anche attraverso scambi interculturali. Le associazioni interessate dovranno far pervenire le proposte progettuali entro le ore 13 del 14 aprile 2010 al seguente indirizzo: Regione Autonoma della Sardegna Assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport Direzione generale della Pubblica istruzione Ufficio protocollo Servizio della formazione superiore e permanente e dei supporti direzionali Viale Trieste, 186, 09123 Cagliari. Per informazioni è possibile contattare tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 13, e il lunedì e mercoledì anche dalle 16 alle 17 i seguenti numeri: 070/6064932 – 070/6064099. Eventuali domande di chiarimento sull´avviso potranno pervenire, esclusivamente all´indirizzo di posta elettronica pi.Formazionesuperiore@regione.sardegna.it  e, via fax al numero 070/6064539.  
   
   
"IO, LA PARTENZA DELLA MILLE MIGLIA LA IMMAGINO COSÌ..." 2^ EDIZIONE CONCORSO GRATUITO RIVOLTO A BAMBINI E RAGAZZI DELLE SCUOLE PUBBLICHE, STATALI E PARITARIE, DELL´INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI I° GRADO DI BRESCIA E PROVINCIA  
 
Brescia, 4 marzo 2010 - Il Comune di Brescia, Assessorato alla Pubblica Istruzione, in collaborazione con il Museo della Mille Miglia, Provincia di Brescia e Meet Comunicazione srl - Mac Events - Sanremorally, ha indetto la Ii edizione del concorso “io la partenza delle Mille Miglia la immagino così…”. Il concorso si propone la finalità di promuovere e sostenere nei bambini, nei ragazzi e nella cittadinanza in genere il valore storico e culturale dell’evento, sottolineando l’inscindibile legame con il territorio e la Città. Partecipazione al concorso - Possono partecipare al concorso bambini e ragazzi delle scuole pubbliche, statali e paritarie, dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Brescia e Provincia. È articolato in due sezioni, Singoli e Gruppi, ciascuna suddivisa per ordine di scuola. Le opere devono pervenire a: Museo Mille Miglia Viale delle Rimembranze 3 – Monastero di S. Eufemia - 25135 Brescia Le tipologia di produzione ammesse al concorso sono: produzioni grafico-pittoriche, produzioni letterarie, canzoni inedite su Cd, brevi video-spot inediti su Dvd. Iscrizioni e scadenze - Gli elaborati dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 31/03/2010 con le modalità previste nel bando. La direzione del Museo Mille Miglia si riserva di utilizzare, nelle forme che riterrà opportune, i migliori lavori selezionati tra i vincitori. I migliori prodotti artistici costituiranno patrimonio per il Museo delle Mille Miglia. I migliori lavori selezionati tra i vincitori. I migliori prodotti artistici costituiranno patrimonio per il Museo delle Mille Miglia. Le scuole partecipanti saranno informate sugli esiti del concorso entro e non oltre il 30/04/2010. La partecipazione al Concorso è gratuita. Premi e riconoscimenti - A tutti i singoli e a tutti i gruppi che invieranno un elaborato verrà rilasciato un attestato di partecipazione al concorso. Gli elaborati pervenuti saranno valutati da una commissione che selezionerà, a suo insindacabile giudizio, per ogni sezione, i tre migliori lavori. Il valore dei premi sarà proporzionale all’ordine d’arrivo. Le classi/sezioni vincitrici della sezione Gruppi potranno fruire dell’ingresso gratuito al Museo con visita guidata entro il 31/12/2010 previa prenotazione presso la segreteria del Museo. Il trasporto delle classi/sezioni vincitrici sarà a carico della scuola di appartenenza. La data della premiazione, che avrà luogo presso il Museo della Mille Miglia, verrà comunicata insieme all’esito del concorso. Per informazioni Comune di Brescia Settore Pubblica Istruzione Tel. 0302978959 – Fax 0302978822. Pubblica.istruzione@comune.brescia.it  Museo Mille Miglia Tel. 0303365631 – Fax 0303366411 segreteria@museomillemiglia.It    
   
   
SCUOLE SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI TREVISO PROMOSSE A PIENI VOTI. È L´ESITO DELLA GRADUATORIA STILATA DA LEGAMBIENTE SULLO STATO DELLE SCUOLE ITALIANE CHE, PER QUANTO CONCERNE GLI ISTITUTI SUPERIORI, VEDE LA MARCA TREVIGIANA AL TERZO POSTO DIETRO LE PROVINCE DI BOLOGNA E TRENTO.  
 
Treviso, 4 marzo 2010 - L´indagine di Legambiente riguardava parametri di efficienza e pratiche eco-compatibili, assieme alle situazioni di inquinamento e rischio ambientale. La prima tipologia, spiega Legambiente, raggruppa tutti gli aspetti che riguardano i servizi che la Provincia mette a disposizione delle scuole e l´investimento dello stesso in accorgimenti di risparmio energetico e di politiche ecocompatibili. La seconda, e relativa agli interventi a cui la Provincia dovrebbe provvedere per evitare disservizi e situazioni di rischio. Un riconoscimento che ci da enorme soddisfazione - commenta il presidente della Provincia di Treviso - perché sottolinea come le nostre scuole siano tra le migliori d´Italia, all´avanguardia, sicure e rispettose dell´ambiente. Quando nel 1998 la Provincia ha ereditato gli istituti superiori, abbiamo lavorato duro con i nostri soli fondi per sistemare edifici vecchi e costruirne di nuovi. Oggi ne gestiamo oltre 130. Soltanto dal 2004 a oggi abbiamo investito circa 95 milioni di euro per nuova edilizia scolstica e oltre 60 milioni di euro per interventi di adeguamento degli edifici esistenti, mentre nel bilancio triennale 2010-2012 sono destinati ulteriori 40.105.440 euro sempre all´edilizia scolastica, la voce di bilancio più cospicua assieme alla viabilità. Il fatto che sia proprio Legambiente a testimoniare questi nostri risultati è motivo di orgoglio. Essere al terzo posto dietro a Trento, che dispone degli ingenti fondi dell´autonomia, lo è ancor di più. Quando un´Amministrazione investe sul futuro, ottiene risultati. La Provincia di Treviso lavora costantemente per assicurare agli studenti la miglior formazione possibile in scuole sicure commenta l´assessore provinciale all´Edilizia Scolastica - malgrado tutte le difficoltà e i pochi trasferimenti, seguiamo costantemente gli edifici, in particolare per quanto riguarda gli adeguamenti alle norme di sicurezza.  
   
   
RETE EMERCOM. NET PRESENTATO A TORINO IL SISTEMA RADIO UNIFICATO DI PROTEZIONE CIVILE  
 
Torino, 4 marzo 2010 - E’ stato presentato ieri nel palazzo della Giunta regionale, a Torino, la rete di radiocomunicazioni della Protezione Civile che permette di collegare la Sala Operativa di Corso Marche, Torino, alle postazioni situate nelle Province e le squadre impegnate nelle missioni di soccorso e di prevenzione operanti sul territorio regionale. Per assicurare la copertura radio della Regione, il sistema di radiocomunicazioni si avvale di un’infrastruttura di rete tecnologicamente avanzata, basata su una dorsale in ponte radio a microonde, una vera e propria autostrada regionale, che collega tutte le province.Ogni provincia è servita da un canale radio, dedicato agli Enti istituzionali preposti alle attività di Protezione Civile e il sistema è già predisposto per essere equipaggiato con il secondo canale destinato ai Gruppi di Volontariato della Protezione civile che operano sul territorio regionale. Il sistema di radiocomunicazioni regionale Emercomnet è stato progettato sulla base delle specifiche diramate dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile di concerto con il Ministero delle Comunicazioni e con le Regioni, affinché le reti radio di tutte le regioni italiane con compiti di Protezione Civile possano avere riferimenti comuni che assicurino l’interoperabilità anche tra regioni. In questo modo, in caso di necessità, le squadre di soccorso di una regione possono utilizzare le reti radio della regione in cui si recano per prestare soccorso. Il sistema di radiocomunicazioni è infine “aperto” al coordinamento con le infrastrutture degli altri Enti istituzionali preposti ai soccorsi in caso di calamità ( Vigili del Fuoco, Forze di Polizia , etc.). Il sistema prevede inoltre l’integrazione con il sistema satellitare denominato Emercomsat che garantisce rapidità e affidabilità di flussi informativi via satellite. La dorsale in ponte radio del sistema Emercomnet potrà essere connessa con quella nazionale che il Dipartimento della Protezione Civile, le Regioni ed il Ministero delle Comunicazioni hanno deciso di realizzare sul territorio nazionale per collegare la Sala del Dipartimento della Protezione civile di Roma con tutte le sale operative regionali e le reti radio da esse gestite. Medesima possibilità di integrazione funzionale ed operativa è assicurata con le reti radio che parallelamente i Vigili del Fuoco stanno replicando su tutto il territorio nazionale. In altri termini la nuova opera voluta della Regione Piemonte per assicurare interventi rapidi ed efficaci in caso di necessità, è già pronta per diventare momento centrale di coordinamento con le reti radio degli altri Enti impegnati nella gestione delle emergenze e della sicurezza al fine di creare un sistema interoperabile e tecnologicamente avanzato di Protezione Civile al servizio della popolazione. L’implementazione della rete sincrona isofrequenziale di Protezione civile, realizzata dalla Regione Piemonte, è parte integrante della rete nazionale di cui adotta integralmente gli standard definiti, ricorda l’assessore regionale alla Protezione civile, sono state realizzate 8 reti provinciali tutte connesse tra loro da una dorsale microonde da 155 Mbit/sec su cui la Regione potrà anche posare ulteriori servizi di rete. Nodo primario di Emercomnet è la sala operativa di Protezione civile regionale di corso Marche a Torino: qui sono attestati i terminali sintonizzabili su tutte le frequenze del sistema utilizzabili per interconnettere tra loro utenti operanti su reti distinte. Con questa soluzione è stato tecnologicamente ampliato il progetto iniziale che prevedeva la realizzazione di sole due reti semi-regionali. La struttura così architettata garantirà a tutti gli Enti che contribuiscono al Sistema Regionale di Protezione Civile un canale di comunicazioni alternativo ad alta affidabilità, continuamente controllato, progettato per avere una autonomia fino a 72 ore in caso di mancanza di alimentazione elettrica e con la massima garanzia di copertura territoriale per l’utilizzo previsto di terminali portatili. L’investimento regionale è di circa 6 milioni di Euro suddivisi in di 4 anni, al termine di tale periodo il sistema sarà interamente riscattato per la cifra simbolica di 1 euro. L’infrastruttura di rete è stata realizzata con un appalto europeo vinto da un’Associazione temporanea d’Impresa costituita fra la Selex Communications e la Geg.  
   
   
UPI: AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TREVISO LE DELEGHE DI PROTEZIONE CIVILE E DIFESA DEL SUOLO  
 
Treviso, 25 Febbraio 2010 - Il presidente della Provincia di Treviso intervenendo il 25 febbraio all’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo dell’Upi, Unione delle Province Italiane. Il presidente trevigiano da quest’anno fa parte dell’Ufficio di Presidenza dell’Upi stessa. Nel corso dell’assemblea, durante la quale si è discusso dell’importante ruolo delle Province nello Stato italiano, gli è stata assegnata una delega particolare: Protezione Civile e Difesa del Suolo. Il presidente della Provincia di Treviso sarà dunque referente e coordinatore delle Province Italiane per quanto concerne le tematiche della Protezione Civile. “Sono orgoglioso di questa delega – commenta il presidente della Provincia di Treviso – la quale è senza dubbio frutto del grande lavoro svolto dalla Protezione Civile trevigiana. I nostri oltre 3.000 volontari hanno dimostrato grande competenza e organizzazione in tutte le emergenze nelle quali hanno operato, dalla tromba d’aria di Vallà sino al terremoto in Abruzzo. La volontà, dunque, è quella di esportare e replicare il modello “Treviso” anche in altri territori. La delega che mi è stata assegnata è dunque una sorta di riconoscimento verso il nostro “esercito della salvezza”. La Protezione Civile è una risorsa per il Paese. Ci tengo a precisare che i recenti fatti giudiziari, che mi auguro si concludano al più presto, riguardano singole persone e non possono infangare il nome di tutto un collettivo”. Domani invece, dalle 10 in poi all’Auditorium Parco della Musica di Roma, sempre il presidente della Provincia prenderà parte al momento di confronti dal titolo “Riformare il Paese – Le Province si confrontano con l’Italia che cambia”. Assieme a lui interverranno il presidente del Consiglio direttivo dell´Upi, il presidente dell´Upi, il presidente del Senato, il presidente Commissione Affari Costituzionali Senato, il vicepresidente Vicario dell´Upi e Presidente della Provincia di Roma, il capogruppo Pdl Senato della Repubblica, il vicepresidente Vicario Upi e Presidente della Provincia di Varese, il vicepresidente Upi e presidente della Provincia di Torino, il presidente della Provincia di Siracusa, i rappresentanti della Commissione Affari Costituzionali, Commissione parlamentare per l´attuazione del federalismo fiscale, di Confindustria, Uil, Cgil, Anci. Chiuderà i lavori il Ministro per la Semplificazione Normativa.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE NEL LAZIO: A SORA INAUGURATA PRIMA AREA DI ATTESA SICURA  
 
 Roma, 4 marzo 2010 - Con l´inaugurazione in Largo Principe Umberto della la prima delle "area di attesa" del Lazio, parte da Sora il progetto della protezione civile regionale per la prevenzione del rischio sismico. La prima "area di attesa" è a Largo principe Umberto: un luogo sicuro dove radunarsi in caso di pericolo, una risposta concreta all´emergenza che ha scosso nei mesi scorsi anche il frusinate, arrivata nel territorio della provincia di Frosinone grazie a un progetto che ha riunito Regione Lazio, Provincia di Frosinone, Dipartimento nazionale di Protezione civile, Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Ufficio Scolastico provinciale Frosinone e Vigili del Fuoco. "La provincia di Frosinone è ad alto rischio terremoto - ha ricordato il direttore della protezione civile Maurizio Pucci - Difendersi dai terremoti è possibile e dobbiamo farlo a partire dalla realizzazione dei piani comunali di protezione civile e dalla formazione nelle scuole". Le "aree di attesa" saranno contraddistinte da un´apposita cartellonistica stradale che permetterà l´immediata riconoscibilità dei punti di raduno. Dal liceo classico di Sora in una lezione "speciale" cui hanno partecipato numerose autorità, insieme al sindaco di Sora Cesidio Casinelli a Lorella Salvatori in rappresentanza del Dipartimento Nazionale Pucci ha poi presentato i corsi di formazione del progetto "Tutte je munne trema. Je nò!", rivolti ai docenti delle scuole che si svolgeranno nei 18 comuni ciociari coinvolti dallo sciame sismico. All´incontro hanno partecipato anche Anna Infanti della Prefettura di Frosinone e all´assessore Gianluca Quadrini della Provincia Frosinone. In tutto saranno coinvolti in incontri formativi circa 1400 insegnanti e 500 bidelli. La prima settimana di incontri, svolta tra l´8 e il 10 febbraio scorsi, ha visto sei incontri con gli Istituti comprensivi di Atina, Casalvieri, Broccostella, Alvito, San Donato Val Comino e Arpino e gli Istituti tecnici di Arpino e Atina. Il sindaco Cesidio Casinelli ha ricordato l´impegno del comune di Sora: "Abbiamo ammodernato il piano comunale di protezione civile che presenteremo alla popolazione e nelle scuole. Inoltre abbiamo individuato le 35 aree di attesa e della città abbiamo realizzato un pieghevole per informare del piano tutti i cittadini". Il direttore della protezione civile regionale Pucci, ha poi ribadito l´importanza dei piani comunali di protezione civile per la prevenzione e ha ammonito: "Penso che si debba applicare ai Comuni più sensibili, così come a quelli che rispondono meno alle nostre direttive, un meccanismo di premialità. Questo è l´unico modo per stabilire una dialettica costruttiva e aumentare la preparazione dei comuni verso le emergenze, e quindi la sicurezza di tutti i cittadini". Il progetto prevede un ciclo di 17 incontri che si svolgeranno nei primi mesi del 2010 nelle scuole dei 18 comuni interessati dallo sciame sismico, con la presenza di un sismologo dell´Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, di uno psicologo e di un Vigile del Fuoco, così da fornire tutti gli elementi scientifici e tecnici per comportarsi e reagire correttamente in caso di emergenza sismica. Ai docenti verranno consegnati alcuni volumi formativi realizzati dall´Ingv e dalla Regione Lazio. Il corso prevede un modulo incentrato su conoscenze generali sui terremoti (storia e pericolosità sismica del territorio, elementi per la riduzione del rischio ecc); uno su tematiche psicologiche (elaborazione dei vissuti, gestione delle emozioni in caso di terremoto ecc); e un modulo pratico sui comportamenti in caso di emergenza (piani di evacuazione nelle scuole ecc).  
   
   
VENETO, SERVIZIO CIVILE ANZIANI. ATTIVATO BANDO PER REALIZZAZIONE ATTIVITA’. SCADENZA IL 30 APRILE 2010  
 
Venezia, 4 marzo 2010 - I Comuni singoli o associati e le Comunità Montane possono presentare, entro il 30 aprile 2010, programmi di attività alla Giunta veneta relativi al servizio civile per gli anziani, come stabilito dalla recente legge regionale n.9 del gennaio scorso che lo ha istituito. Ne dà notizia l’Assessore regionale alle politiche sociali che informa:il servizio civile in oggetto è destinato a persone con più di 60 anni, titolari di pensioni, non lavoratori. I programmi - da indirizzare alla Regione Veneto Direzione Servizi Sociali Ufficio volontariato promozione sociale e progettualità trasversali, Dorsoduro 3493 – 30123 Venezia - dovranno rapportarsi alle esigenze dei volontari di ricoprire ruoli attivi o utilizzare la propria esperienza per rispondere ad esigenze dei cittadini, nell’ambito della rete dei servizi sociali. Le attività potranno svilupparsi in questa rete: trasporto con mezzi pubblici per l’accesso a prestazioni sociali e socio sanitarie; insegnamento nei corsi professionali e tutoraggio nei percorsi formativi di collegamento tra la scuola ed il mondo del lavoro, anche in relazione alle iniziative promosse dalle organizzazioni sindacali e di impresa; sorveglianza presso le scuole, durante il movimento degli studenti, presso le mense e le biblioteche scolastiche, e sugli scuolabus; sorveglianza durante le mostre e le manifestazioni giovanili; animazione, gestione, custodia e vigilanza di musei, biblioteche e parchi pubblici, sale di ritrovo e di quartiere, palestre e impianti sportivi, aree sportive attrezzate, centri sociali, sportivi, ricreativi e culturali; conduzione di appezzamenti di terreno di proprietà o di uso pubblico i cui proventi sono destinati ad uso sociale; iniziative volte a far conoscere e perpetuare le tradizioni di artigianato locale; assistenza, anche domiciliare, a minori, anziani, soggetti portatori di handicap e ad altre categorie a rischio di emarginazione, in ausilio al personale dei servizi sociali; assistenza culturale e sociale negli ospedali e nelle carceri in modo particolare in quelle minorili; attività per la prevenzione del disagio giovanile e della tossicodipendenza; interventi di carattere ecologico, stagionali o straordinari, nel territorio, nei litorali, nelle zone boschive; campagne e progetti di solidarietà sociale. I programmi di attività dovranno partire dalla data di avvio e concludersi entro il 31.12.2010. Il contributo, massimo di 10 mila euro, sarà ripartito proporzionalmente al numero degli abitanti di ciascun Comune (dati popolazione riferiti al 31.12.2008), al numero degli anziani coinvolti nel programma, tenuto conto del numero delle richieste pervenute. “Valorizziamo così – ha detto l’Assessore - la grande risorsa di esperienza che gli anziani possono mettere in campo a servizio di tutta la comunità, consentendo di non disperdere il patrimonio di esperienze e conoscenze che le persone anziane hanno acquisito e che potranno essere messe a disposizione delle nuove generazioni e a favore delle migliori sinergie all’interno della rete dei servizi sociali veneti”.  
   
   
MILANO: DALL’ASSEMBLEA DEI SINDACI SI ALL’ISTITUZIONE DEL COMITATO ANTISMOG COORDINATO DALLA PROVINCIA  
 
 Milano, 4 marzo 2010 - L’assemblea dei sindaci convocata il 23 febbraio a Palazzo Isimbardi come già stabilito il 28 gennaio scorso nell’ambito della stessa assise ha espresso all’unanimità parere favorevole all’istituzione di un comitato che, formato da tredici primi cittadini e coordinato dalla Provincia di Milano, avvii il primo studio sistematico sullo stato di inquinamento del territorio con l’obiettivo di promuovere interventi condivisi di contenimento dello smog. L’assemblea, che ha visto la partecipazione di 70 sindaci del Milanese, ha al momento indicato per la composizione del comitato i primi cittadini di Sesto San Giovanni (Giorgio Oldrini), Rho (Roberto Zucchetti), Abbiategrasso (Roberto Albetti), Paullo (Claudio Mazzola), Settimo Milanese (Massimo Sacchi), Cornaredo (Luciano Bassani), Pioltello (Antonio Concas), Lacchiarella (Luigi Acerbi), Buccinasco (Loris Cereda), Cesano Boscone (Vincenzo D’avanzo), Turbigo (Laura Mira Bonomi), San Giuliano Milanese (Luigia Greco). Del comitato farà parte anche il Comune di Milano. Va registrato che dall’assemblea dei sindaci, guidata dall´assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti dell´Ente Giovanni De Nicola in rappresentanza del presidente, On. Guido Podestà, è emersa, al di là del colore politico, perplessità da parte della stragrande maggioranza dei presenti circa l’opportunità di aderire al blocco domenicale della circolazione già annunciato da Palazzo Marino e in ordine al quale la Provincia di Milano non vanta alcuna competenza.  
   
   
FINANZIAMENTI REGIONALI VENETI A COMUNI SEDI STABILIMENTI ACQUE MINERALI VENEZIA, 3 MARZO 2010 -  
 
La Regione ha dato il nulla osta al pagamento di 600 mila euro complessivi destinati ai Comuni dove hanno sede stabilimenti di imbottigliamento di acque minerali e di sorgente, come compensazione per i danni diretti e indiretti provocati dalla loro attività. In base ad una Legge regionale del 2004 – ha fatto presente l’assessore regionale alle politiche della mobilità e agli investimenti strategici – i concessionari sono tenuti a corrispondere un canone, il cui provento è impegnato dalla Giunta veneta prioritariamente per progetti finalizzati alla conservazione e alla ricarica delle falde acquifere e per la compensazione di danni diretti o indiretti provocati nei comuni dove hanno sede gli impianti. Il finanziamento regionale è stato ripartito con l’assegnazione di una quota fissa ad ogni singolo Comune interessato, e la parte restante in base al volume annuale d’acqua emunta. Al Comune veneziano di Scorzè andranno 202.668,01euro; al Comune padovano di San Giorgio in Bosco 149.413,84 euro; in provincia di Vicenza al Comune di Recoaro Terme saranno erogati 60.540,47 euro, a quello di Posina 52.707,22 euro, a Torrebelvicino 54.117,12 euro; al Comune di Valli del Pasubio80.553,34 euro.  
   
   
LA PROVINCIA DI TREVISO ALL’UPI SOLLECITA INTERVENTI CONTRO L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO NELLA PIANURA PADANA  
 
Treviso, 4 marzo 2010 - Il presidente della Provincia di Treviso è intervenuto alla riunione del Consiglio Direttivo dell’Upi, Unione delle Province Italiane che lo vede membro dell’Ufficio di Presidenza. Il presidente trevigiano ha sollevato il problema dell’inquinamento atmosferico nella Pianura Padana. “Ho chiesto al presidente e al Direttivo Upi una presa di posizione decisa nei confronti della lotta all’inquinamento atmosferico nella Pianura Padana – esordisce – Sappiamo bene che il nostro è un problema ingente, strutturale, frutto dell’opposizione naturale che le Alpi effettuano al ricambio d’aria. Più volte abbiamo alzato la voce per sollecitare interventi massicci. Soluzioni come quella del blocco del traffico sono utili per sensibilizzare la popolazione, ma risultano solo un palliativo che non risolve il problema. Qui si tratta della salute della popolazione – aggiunge – sappiamo bene che servono fondi cospicui per mettere in campo azioni strutturale che possano risolvere il problema dello smog nella Pianura Padana. Per questo, ho chiesto all’Upi di prendere una posizione forte riguardo questa problematica per sensibilizzare l’intervento delle Regioni coinvolte, dello Stato Italiano e dell’Unione Europea”.  
   
   
PROGRAMMA SPELEOLOGICO REGIONALE – GIUNTA VENETA  
 
 Venezia, 4 marzo 2010 - La giunta veneta, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità e investimenti strategico, ha adottato il Programma speleologico regionale. Il documento passa ora al Consiglio per la definitiva approvazione. Il programma in questione è stato predisposto in collaborazione con la Federazione Speleologica regionale, che rappresenta i diversi gruppi e associazioni di settore, ed è finalizzato a incentivare e sviluppare la ricerca scientifica e gli studi sul mondo delle grotte presente in Veneto e sui fenomeni collegati. In particolare, sono indicate iniziative e progetti da sostenere, comprese l’organizzazione del soccorso speleologico, la partecipazione a congressi, convegni e manifestazioni per la diffusione, il progresso tecnico e scientifico e la sicurezza delle attività speleologiche.  
   
   
A FIRENZE OLTRE 950 ALBERI ‘ACCHIAPPA SMOG’  
 
Firenze, 4 marzo 2010 - Palazzo Vecchio pianterà, entro il 2010, oltre 950 alberi. Per arginare le emissioni di smog e bilanciare il fiume di inquinamento che ogni giorno viene prodotto in città. Tigli, frassini, olmi e aceri nelle zone troveranno posto nelle zone della città più tartassate dal traffico. Si tratta di piante adulte, ‘a pronto effetto’, che hanno un´età di 7-8 anni. «Gli alberi – ha spiegato l’assessore all’ambiente - oltre a funzioni estetiche, di ombreggiamento e regimazione delle acque, sono in grado di esercitare un importante ruolo sull’abbattimento degli inquinanti atmosferici, sia gassosi, come l’anidride carbonica e gli ossidi di azoto, che in forma particolata, come il pm10 e il pm2,5». «Una stima quantitativa di questi processi – ha aggiunto - è stata oggetto di approfonditi studi, ed oggi gli scienziati sono concordi nel ritenere il verde urbano sia uno strumento importante da inserire nelle strategie per il miglioramento e la protezione della qualità dell’aria. In particolare abbiamo utilizzato uno studio della facoltà di agraria dell’università di Firenze, istituto di botanica-agraria, con la quale collaboriamo ormai da decenni». L´ operazione sarà conclusa entro il 2010, costerà mezzo milione di euro e potrà contare su finanziamenti regionali relativi al cosiddetto ‘Pac’ (Piano di attuazione comunale). Per quella data le nuove piante ad alto fusto saranno circa 950. I nuovi alberi saranno piantati in via Sestese; via Allende/via Fabiani; via Barsanti; piazza Caduti dei Lager; via Palazzeschi; via del Gignoro; via della Chimera; via Venosta; via Villamagna; viale Nenni (Zona San Lorenzo a Greve); via degli Arcipressi; via Baccio da Montelupo; via Fabbroni.  
   
   
GENOVA: LA NATURA NON PRODUCE RIFIUTI CAMPAGNA PER LA DIFFUSIONE DEL COMPOSTAGGIO DOMESTICO  
 
Genova, 4 marzo 2010 - Il Comune e Amiu, in collaborazione con l’Istituto Agrario “B. Marsano” e con la Federazione Regionale degli Ordini dei dottori Agronomi e dei dottori Forestali della Liguria, promuovono la campagna “La Natura non produce rifiuti” per la diffusione del compostaggio domestico. L’iniziativa, cofinanziata dalla Regione con un contributo di € 134.000, ha l’obiettivo di diffondere tra i cittadini genovesi la pratica del compostaggio domestico ovvero il trattamento dello sfalcio verde dei giardini e dei rifiuti umidi domestici finalizzato alla produzione di compost (fertilizzante biologico naturale). Sono partiti il 24 febbraio , i corsi di formazione destinati a circa 150 insegnanti delle scuole materne, elementari e medie,appartenenti alle oltre 100 scuole genovesi, che riceveranno in dotazione una compostiera, in comodato gratuito, a fini didattici. A fine marzo partiranno anche i corsi destinati ai cittadini che hanno un giardino, un orto o un terrazzo di almeno 15 mq. E che hanno richiesto la riduzione della Tia, per adesione alla pratica del compostaggio domestico. Anche a loro verrà distribuita la compostiera. Le modalità per aderire all’iniziativa saranno rese note attraverso manifesti e depliant distribuiti in tutte le sedi del Comune (inclusi gli sportelli del cittadino e le biblioteche). Per ulteriori informazioni: compostaggio@comune.Genova.it tel. 010 5572176  
   
   
RIFIUTI: IN SICILIA RISCHIO DI COLLASSO FINANZIARIO PER COMUNI  
 
Palermo, 4 marzo 2010 - L´inefficienza del sistema dello smaltimento dei rifiuti in Sicilia rischia di portare i Comuni al collasso finanziario. L´allarme e´ stato lanciato dall´assessore regionale all´Energia e ai servizi di pubblica utilita´, Pier Carmelo Russo, in un intervento alla tavola rotonda organizzata da Legambiente nell´ambito della manifestazione dedicata ai ´´Comuni ricloni´´. L´iniziativa viene organizzata ogni anno per dare un riconoscimento agli enti locali risultati piu´ virtuosi nella gestione del servizio di smaltimento. Russo ha tracciato il quadro allarmante dei problemi organizzativi e gestionali degli Ato, le societa´ d´ambito che in questi giorni si sono ritrovate al centro di complesse vicende, difficolta´ finanziarie, interventi della corte dei conti. Al punto che, per scongiurare le emergenze, la Regione ha ritenuto necessario intervenire con anticipazioni e commissariamenti. La questione piu´ seria e´ stata individuata da Russo nel ´´disequilibrio economico´´ dei consorzi che li pone al di fuori delle regole di mercato. Oltre a costituire un´alterazione delle condizioni di mercato, il disastro gestionale mette a repentaglio anche la tenuta finanziaria degli enti locali. Come esempio ´´non virtuoso´´ l´assessore ha citato il caso dell´Amia che, per il conferimento nella discarica di Bellolampo, chiede ai Comuni 140 euro a tonnellata, una cifra di gran lunga superiore a quella di mercato. Questo, ha osservato, e´ il frutto di un ´´sistema alterato della concorrenza´´. Per questo nei casi di necessita´ la Regione decidera´ l´apertura di altre discariche. La riforma presentata all´Ars cerca, ha spiegato Russo, di mettere ordine nel sistema dei rifiuti riducendo gli Ato da 27 a nove, uno per ogni provincia. Il numero massimo e´ gia´ stabilito dalla legge in 14: e quindi si procedera´ al salvataggio delle societa´ d´ambito piu´ sane che anzi saranno prese come ´´parametro esemplare´´ da applicare all´intero sistema.